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IL GIUDICE
Possono soltanto istituirsi presso gli organi giudiziari ordinari sezione specializzate per
determinate materie.
Capacità del giudice: quest’espressione evoca l’idoneità dello stesso a rendere il giudizio
secondo il disegno dell'ordinamento giudiziario.
LA COMPETENZA
- Giudice di pace: è un giudice onorario. Alla sua competenza sono devoluti una serie
di reti di scarso allarme sociale, ma di frequente commissione (ad. es.: percosse,
diffamazione, somministrazione di bevanda alcoliche a minori).
- Tribunale:conosce dei reati non devoluti né al giudice di pace, né alla corte di assise.
- Composizione collegiale (composto da tre giudici): le attribuzioni sono
individuate sia secondo un parametro qualitativo, fondato sulla specifica
individuazione delle fattispecie, sia secondo un parametro quantitativo, che
devolve al collegio la competenza a conoscere dei reati punito con la pena
della reclusione superiore nel massimo a 10 anni, ma inferiore a 24 anni.
- Composizione monocratica (composto da un solo giudice): conosce dei reati
puniti con la pena della reclusione inferiore nel massimo a 10 anni (criterio
quantitativo), nonché dei delitti specificamente previsti (criterio qualitativo).
- Corte d’assise (giudice collegiale composto da due giudici togati e sei giudici
popolari): competenza a giudicare i delitti più gravi con la pena dell’ergastolo o della
reclusione non inferiore nel massimo a 24 anni, esclusi i delitti di tentato omicidio,
di rapina, di estorsione, di associazione di tipo mafioso. Sul piano qualitativo ,
conosce dei più gravi fatti di sangue e dei più gravi delitti politici che non richiedono
particolari competenze tecnico-giuridiche.
- Tribunale per i minorenni: conosce tutti i procedimenti penali per reati commessi
dai
minori degli anni 18.
Regole suppletive: Nel caso in cui non sia possibile determinare la competenza secondo le
regole precedenti, essa si radica nel giudice dell’ultimo luogo in cui è avvenuta una parte
dell’azione o dell’omissione, ovvero in subordine, nel giudice della residenza, della dimora
o del domicilio dell’imputato. Se nemmeno in tale modo è possibile determinare la
competenza, questa appartiene al giudice del luogo in cui ha sede l’ufficio del p.m. che ha
provveduto per primo a iscrivere la notizia di reato.
Reati commessi all'estero: Se il reato è commesso interamente all’estero, la competenza è
determinata successivamente dal luogo della residenza, dimora, domicilio, arresto o consegna
dell’imputato. Nel caso di pluralità di imputati, procede il giudice competente per il maggior
numero di essi.
I casi di
incompatibilità endoprocedimentalesono i seguenti:
a) Aver pronunciato sentenza n un precedente grado del medesimo procedimento.
b) Aver emesso il provvedimento conclusivo dell’udienza preliminare.
c) Aver disposto il giudizio immediato.
d) Aver emesso decreto penale di condanna.
e) Aver deciso sull’impugnazione avverso la sentenza di non luogo a procedere.
Inoltre, il giudice che nel medesimo procedimento ha esercitato funzioni di g.i.p. non può
emettere il decreto penale di condanna, né tenere l’udienza preliminare, né partecipare al
giudizio.
Infine, non può rivestire l’ufficio di giudice chi, in precedenza, abbia svolto funzioni di p.m.,
di p.g., di difensore, di procuratore speciale, di curatore, perito, consulente tecnico o ha
proposto querela, denuncia, istanza o richiesta o ha deliberato l’autorizzazione a procedere.
Il giudice ha l’obbligo di astenersi attraverso una dichiarazione scritta quando esista una
delle ipotesi che potrebbe mettere in pericolo la sua imparzialità. Tale obbligo sussiste:
a) se il giudice ha interesse nel procedimento o se alcuna delle parti private o un
difensore è debitore o creditore del giudice, del coniuge o dei figli.
b) se il giudice è tutore, curatore, procuratore o datore di lavoro di una delle parti private.
c) se il giudice ha dato consigli o manifestato il suo parere sull’oggetto del procedimento
fuori dell'esercizio delle funzione giudiziarie.
d) se vi è inimicizia grave tra il giudice o un suo prossimo congiunto e una delle parti
private.
e) se alcuno dei prossimi congiunti del giudice o del coniuge è offeso o danneggiato dal
reato o parte privata.
f) se un prossimo congiunto del giudice o del coniuge svolge funzioni di p.m.
g) se si trova in taluna delle situazioni di incompatibilità.
h) se esistono altre gravi ragioni di convenienza.
Le parti possono ricusare il giudice negli stessi casi legittimanti l’astensione l’astensione
eccezion fatta per l’ipotesi delle gravi ragioni di convenienza. In caso di concorso tra una
dichiarazione di astensione ed una di ricusazione, la seconda si considera come non proposta.
Nel caso in cui la dichiarazione di astensione o di ricusazione sia accolta, il giudice non può
compiere alcun atto del procedimento.
Per la fondatezza del presupposto necessario alla translatio iudicii occorre, in un primo
tempo, valutare in modo autonomo la sussistenza di gravi fattori locali tali da incidere sul
processo turbandone il corso e, in un secondo momento, le cause in grado de pregiudicare i
valori tutelati dalla rimessione.
Innanzi tutto, occorre verificare se gli eventi siano tali da turbare il regolare svolgimento del
processo, nel senso che saranno rilevanti gli eventi che evidenzino una concreta ed effettiva
capacità inquinante. In secondo luogo, è necessario appurare se dette situazioni non siano
altrimenti eliminabili. Tale requisito sussiste solo allorché a detti fattori perturbanti non sia
possibile porre rimedio mediante l’adozione di particolari accorgimenti e cautele, ovvero
attraverso l’impiego di strumenti quali il ricorso alla forza pubblica, la celebrazione del
dibattimento a porte chiuse o l’impiego delle videoconferenze.
Quanto all’oggetto del pregiudizio, la legge contempla la libera determinazione delle persone
che partecipano al processo (giudice, parti e difensori, soggetti chiamati a contribuire alle
esigenze della giustizia del caso singolo -testimoni, periti, ecc.-).
Con riguardo alla tipologia del pregiudizio, è richiesta una vera e propria coartazione fisica o
psichica.
L’arco temporale per la presentazione delle richiesta di rimessione si estende ad ogni stato e
grado del processo di merito.
La Corte di cassazione decide sulla richiesta di rimessione in camera di consiglio, dopo aver
assunto, se necessario, le opportune informazioni.
Atti compiuti: Il giudice designato procede alla rinnovazione degli atti compiuti
anteriormente al provvedimento che ha accolto la richiesta di rimessione, quando ne è
richiesto da una delle parti e non si tratta di atti di cui è divenuta impossibile la ripetizione.
Nel corso del dibattimento, p.m., imputato, parte civile, responsabile civile e civilmente
obbligato per la pena pecuniario sono parti del processo.
Le prime due sono parti necessarie ai fine del regolare svolgimento del processo. Le ultime
tre sono parti eventuali, nel senso che la loro presenza non è indispensabile per lo
svolgimento del processo.
Le parti svolgono una pluralità di atti all’interno del dibattimento prevalentemente volti
all’assunzione delle prove.
❖ IL P.M.
Nel corso del dibattimento, la disciplina dell’udienza e la sua direzione sono svolte dal
presidente del collegio giudicante. Tuttavia, in sua assenza la disciplina dell’udienza è
esercitata dal p.m.
❖ L’IMPUTATO
I
modi attraverso cui si assume la qualità di imputato sono diversi (richiesta di applicazione
della pena su richiesta delle parti, richiesta di rinvio a giudizio, richiesta di giudizio
immediato o di decreto penale de condanna).
L’assunzione della qualità di imputato genera in capo allo stesso una serie di diritti e
garanzie da esercitare nel corso del processo. Tali diritti e garanzie si considerano estesi
all’indagato.
La qualità di imputato si conserva in ogni stato e grado del procedimento. Le sole ragione
che consentono il venir meno di tale qualità sono ascrivibili a taluni pronunciamenti
dell’autorità giurisdizionale: sentenza di non luogo a procedere, sentenza di proscioglimento
o di condanna irrevocabile.
La qualità di imputato si riassume qualora la sentenza di non luogo a procedere sia revocata
ovvero se è disposta la revisione del processo.
L’
identificazione dell’imputatoavviene tramite due distinte operazioni:
Una volta che siano stati compiuti gli accertamenti sulla capacità dell’imputato, ove risulti
che lo stato mentale dell’imputato è tale da impedirne la cosciente partecipazione e che tale
sia
reversibile, il giudice dispone la sospensione del procedimento. Con l’ordinanza di
sospensione, il giudice nomina all’imputato un curatore speciale.
Invece, se tale stato è irreversibile, il giudice pronuncia sentenza di non luogo a procedere o
sentenza di non doversi procedere.
L’imputato assiste all’udienza libero nella persona, salvo che siano necessarie cautele per
prevenire il pericolo di fuga o di violenza.
L’imputato che, dopo essere stato ammonito, persiste nel comportarsi in modo da impedire il
regolare svolgimento dell’udienza, è allontanato coattivamente dall’aula. In tale caso, si
considera presente ed è rappresentato dal difensore.
Nel corso degli atti introduttivi al dibattimento, il presidente informa l’imputato che egli ha la
facoltà di rendere le dichiarazioni che ritiene opportune, purché riferite all’oggetto
dell’imputazione.
Nel caso, in dibattimento, emergano nuove contestazioni l’imputato può chiedere un termine
per la difesa o l'ammissione di nuove prove.
❖ LE PARTI EVENTUALI
Sono la parte civile, il responsabile civile e il civilmente obbligato per la pena pecuniaria.
Ogni reato obbliga l’autore dello stesso alle restituzioni e, qualora abbia provocato un danno,
al risarcimento. Il soggetto che ha subito il danno ovvero i suoi successori universali possono
avanzare le loro pretese risarcitorie dinanzi al giudice civile ovvero costituire parte civile nel
processo penale.
L’azione civile per la restituzione ed il risarcimento del danno può essere attivata nel
processo penale non soltanto nei riguardi dell’imputato, ma anche del responsabile civile.
Per quanto concerne la persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria, tale soggetto
è obbligato a pagare la multa o l’ammenda inflitta all'autore del reato condannato in casi di
sua insolvibilità.
❖ IL DIFENSORE