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L’ANALISI PER FLUSSI (UNITÀ B)

Tende ad accogliere ed interpretare le variazioni che in un dato arco di


tempo sono intervenute nella situazione patrimoniale e nanziaria
dell’azienda, andando ad evidenziarne le cause.

Le operazioni di gestione dell’azienda sono caratterizzate da


manifestazioni economiche, che si ri ettono nel CE, e manifestazioni
nanziarie che si ri ettono sulle disp. Liquide, crediti e debiti➳ CCN

Fondo= valore assunto in un dato momento da un insieme di risorse


nanziarie.
Esso è costituito da diversi aggregati:
✧Liquidità
✧Attività monetarie nette
✧Capitale Circolante Netto (CCN)
✧Risorse nanziarie totali

La variazione che esso subisce in un periodo di tempo viene de nita


Flusso. Le cause di tale variazione si dicono:
✧Fonti➳ ussi che aumentano il valore del fondo
✧Impieghi➳ ussi che diminuiscono il valore del fondo

L’analisi di queste due cause sfocia nella redazione del Rendiconto


Finanziario. Le analisi più importanti sono quelle riguardanti i ussi di
capitale circolante netto e quelli di liquidità.

CCN= è un indice di solidità nanziaria dell’azienda nel breve termine,


poiché le sue variazioni esprimono la capacità della gestione di
generare liquidità o attività liquidabili a breve.
Dalla sua variazione possiamo risalire:
✧Gestione reddituale➳ costi e ricavi ottenuti dalle operazioni di
gestione
✧Gestione extra-reddituale➳ quella che riguarda le variazioni di debiti
nel medio lungo termine, investimenti e disinvestimenti di attività
immobilizzate e apporti e apporti e riduzioni di capitale proprio.

Le variazioni di capitale circolante netto possono essere causate da


variazioni che veri cano nelle passività consolidate, attivo
immobilizzato, capitale proprio, gestione reddituale.
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Tipi di variazioni
✧Variazioni Finanziarie➳ sono quelle che intervengono in uno o più
membri nell’attivo immobilizzato, hanno in uenza sul Ccn
✧Variazioni non Finanziarie➳ricolgono a spostamenti interni tra
elementi dell’attivo immobilizzato e quindi non hanno e etti sul Ccn

Queste variazioni possono essere distinte in:


✧Patrimoniali➳se ri ettono movimenti che interessano gli elementi del
Patrimonio
✧Reddituali➳se sono connesse al processo di formazione del reddito

Per l’analisi delle variazioni del Ccn sono necessari:


✧Stato Patrimoniale iniziale
✧Bilancio di ne esercizio

Il percorso per l’analisi dei ussi di Ccn e per la formazione del relativo
Rendiconto Finanziario è diviso nelle seguenti fasi:
✧Riclassi cazione degli Stati patrimoniali e calcolo della variazione
del Ccn➳ sono Passività correnti le voci di debito che costituiscono
uscite monetarie nell’es. successivo; sono invece Attività correnti le
quote di crediti a medio lungo termine scadenti nell’esercizio
successivo.
✧Riclassi cazione nanziaria del conto economico e determinazione
del usso di Ccn generato dalla gestione reddituale
✧Individuazione e ricomposizione dei ussi nanziari e patrimoniali

La riclassi cazione del bilancio consiste nel rielaborare e riportare in


modo diverso le voci dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico
civilistico per ottenere ulteriori informazioni rispetto a quelle o erte
dagli schemi originali.

Le variazioni Reddituali
✧Dalla gestione reddituale➳ o plesso di operazione connesse al
reddito d’esercizio dal quale sosteniamo ed otteniamo costi e ricavi
monetari:
1) Ricavi monetari: componenti positivi di reddito che incrementano il
Ccn.
2) Costi monetari: componenti negativo di reddito che diminuiscono
il Ccn.
✧Dalla gestione patrimoniale➳ operazioni che causano variazioni nel
Ccn
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Le variazioni non nanziarie reddituali si identi cano con costi e ricavi


non monetari:
✧Incrementi di impianti per lavori interni
✧Quota TFR mantenuta in azienda per scelta dei dipendenti in
azienda con meno di 50 dipendenti.

Sono ricavi non monetari:


✧Rivalutazioni
✧Incrementi per lavori in economia (A3)
✧Plusvalenze

Sono costi non monetari:


✧Ammortamenti
✧Accantonamenti fondi rischi e oneri a m/l termine
✧Svalutazioni di attività immobilizzate
✧Quote TFR maturate nell’esercizio*
✧Minusvalenze
✧Imposte d’esercizio*

Sono ricavi monetari:


✧Ricavi di vendita
✧Diminuzione (B11)
✧Dividendi da partecipazione (C15)
✧Interessi attivi
✧Incrementi rimanenze in magazzino
✧Sopravvenienze attive
✧Tutti i componenti positivi del reddito

Sono costi monetari:


✧Costi per materie e servizi
✧Oneri nanziari e tributari
✧Decrementi rimanenze in magazzino(A2-)
✧Accantonamenti a fondi spese e rischi a breve
✧Componenti negative del reddito
✧Imposta sostitutiva TFR
✧Salari e oneri sociali
✧Svalutazione crediti
✧Aumento B11
✧Interessi passivi
✧Sopravvenienze passive
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Flusso Ccn della gestione reddituale


Ccn= ricavi monetari-costi monetari

Il usso può essere determinato con 2 procedimenti diversi:


✧Sintetico o Indiretto➳ determina il risultato nanziario sommando al
reddito d’esercizio i costi monetari e togliendo i ricavi non monetar
✧Analitico o diretto➳ mostra il risultato nanziario come di erenza tra
ricavi e costi monetari

Auto nanziamento in senso lato: indica la misura con cui l’azienda è


riuscita a coprire il fabbisogno nanziario legato agli impieghi di
capitale senza ricorrere a nanziamenti esterni a titoli di prestito o di
capitale di rischio.

Le variazioni nanziarie patrimoniali: sono quelle che mettono in


relazione il Ccn e una o più restanti classi di valori.

Le variazioni non nanziarie patrimoniali: derivano da operazioni che


non producono e etti sul Ccn, mette a confronto tra loro l’attivo
immobilizzato, passività consolidate e capitale proprio.
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I risultati delle analisi per ussi sono esposti in un documento che si


chiama Rendiconto Finanziario delle Variazioni di Capitale Circolante
Netto.
Tale rendiconto è uno strumento di informazione economica,
patrimoniale e nanziaria e integra le informazioni che il bilancio
d’esercizio riesce a dare in maniera incompleta o indiretta.
Esso mostra le cause che hanno determinato la variazione
complessiva del capitale netto.
Oltre a queste cause, tale documento, analizza anche le variazioni
interne al usso di Ccn ossia, quelle che sono intervenute nelle
passività e attività correnti.

Il rendiconto è suddiviso in due sezioni:


✧Sezione I ➳ espone fonti e impieghi della variazione del capitale
circolante netto
✧Sezione II➳ espone le variazioni interne al Ccn (quelle subite dalle
singole attività).
✧Sezione III➳ variazioni della situazione patrimoniale- nanziaria che
non comportano movimenti di capitale netto➳ no fund transactions

Attraverso il rendiconto nanziario delle variazioni di Ccn è possibile


individuare e ricostruire l’origine delle risorse e la loro destinazione ai
diversi impieghi della gestione d’impresa dell’esercizio in esame.

Sezione I
Espone fonti e impieghi della variazione di capitale circolante netto e
mostra in quale misura e grazie a quali operazioni, la gestione ha
generato o assorbito risorse nanziarie a breve. Le sue caratteristiche
sono:
✧Lettura verticale➳ consente di conoscere la politica di reperimento e
e la politica di investimento attuate dall’impresa

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✧Lettura orizzontale➳ permette di individuare il formarsi o meno di


correlazioni compatibili tra fonti e impieghi dei ussi di Ccn
(accertamento esistenza equilibrio dinamico)

Equilibrio nanziario= il usso di auto nanziamento, che deriva dalla


gestione reddituale, copre il fabbisogno originati dall’investimento in
attivo sso.

Sezione II

Evidenza le variazioni interne al Ccn, ossia, quelle subite dalle singole


attività e passività correnti.
Il Ccn può migliorare grazie a:
✧Diminuzione delle passività correnti ➳ giudizio Positivo poiché i
processi gestionali sono svolti in una condizione di equilibrio
nanziario
✧Aumento delle attività correnti o prevalenza delle variazioni positive
sulle passive ➳ giudizio più articolato. L’incremento del Ccn è visto
come un fattore positivo solo in presenza di un consistente sviluppo
aziendale. Il decremento del Ccn comporta un giudizio negativo,
principalmente perché la diminuzione è causata dall’incremento
delle passività a breve➳ peggioramento struttura nanziaria.

IL CONTROLLO DEI COSTI: CONTABILITÀ ANALITICA (UNITÀ D)


La contabilità analitica è una tecnica amministrativa che
predetermina, rileva, localizza, imputa, assegna, controlla e analizza i
costi e ricavi di gestione.
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Raggiunge la sua massima utilità nelle imprese industriali e per essere


e cace deve possedere i seguenti requisiti:
✧Fedeltà alla realtà operativa
✧Analiticità
✧Semplicità
✧Tempestività
✧Impostazione in funzione della utilizzazione dei risultati

I fattori che de niscono compiutamente un costo sono 3:


✧L’oggetto➳ in questo caso si prende in considerazione l’oggetto
nale (prodotto nito) che può derivare da tecnologie di processi
produttivi di erenti, come: la contabilità per commessa(tipica dei
prodotti progettati e de niti su speci ca base data dal cliente), per
processo (utilizzata per prodotti fabbricati in massa con un processo
che non subisce interruzioni➳ continuo, identi cazione tra processo
e prodotto), per lotto(si applica ai prodotti in serie tutti uguali).
✧Con gurazione del costo del prodotto nito➳ la scelta ricade tra:
quella a costo pieno e quella a costo variabile. La prima si ha
quando si imputa ai prodotti i costi diretti e una quota parte dei
costi indiretti; la seconda si avrà se si imputa al prodotto i soli costi
variabili di produzione e vendita.
✧Tempo➳ si prende in considerazione il periodo o prima o dopo la
produzione di un bene: 1) contabilità costi consuntivi➳ costi sostenuti
dopo la produzione 2)contabilità A costi stimati➳ imputa ai prodotti i
costi e ettivi dei materiali e della manodopera diretta più una parte
dei costi indiretti, per i costi comuni, invece, vengono stimati a inizio
anno e imputati ai vari prodotti con un coe ciente prestabilito. 3)
contabilità a costi standard➳ il costo viene det. Prima della
produzione.

I costi classificazioni e configurazioni


Secondo la loro attribuibilità distinguiamo due categorie di costi:
✧Speciali o diretti➳quelli attribuibili in modo oggettivo all’oggetto del
costo. Sono sostenuti in modo univoco, esclusivo per un dato
oggetto
✧Comuni o indiretti➳ sostenuti indistintamente
per due o più oggetti di costo ai quali sono
attribuiti in modo soggettivo e per quote.

In base al loro comportamento possono essere


evidenziati due altri tipi di costi:
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✧Costi Fissi➳ non variano per e etto delle


oscillazioni del volume di produzione o di vendita;
si sostengono per avere una certa struttura
operativa e per l’investimento in fattori produttivi.

✧Costi variabili➳ variano in funzione delle


oscillazioni legate al volume di produzione o di
vendita.

In base alla loro destinazione i costi si dividono in:


✧Costi Commerciali➳ riguardano il processo di di distribuzione (costi
per il personale, trasporti, assicurazioni,… )
✧Costi Industriali➳ riguardano il processo tecnico di trasformazione
(costi per materie prime, sussidiarie,…, costi per lavori esterni,…)
✧Costi Amministrativi➳ riguardano il processo amministrativo (spese
cancelleria, costi per il personale amministrativo, consulenze legali,…)

Per ultimo, in base al momento della rilevazione distinguiamo 3


tipologie di costo quali:
✧Costi Consuntivi➳riguardano la produzione già e ettuata
✧Costi Preventivi/stimati➳si riferiscono ad una produzione ancora da
e ettuare
✧Costi Standard➳ stimano ciò che dovrebbe essere prodotto se si
operasse in condizioni ipotetiche

Varie con gurazioni di costo:


✧Costo Primo➳ comprende tutti i costi direttamente imputabili
all’oggetto considerato, considera solo voci di costi speciali
✧Costo Industriale➳si ottiene aggiungendo al costo primo una
somma di costi indiretti industriali ➳ risultato della produzione
industriale
✧Costo Complessivo➳si aggiungono al costo industriale dei costi
commerciali, amministrativi e generali ➳ importante per orientare la
ssazione del prezzo
✧Costo Economico-tecnico➳ costo complessivo più una quota di oneri
gurativi ossia, costi che non determinano un’uscita nanziaria
concreta➳ è la base per la determinazione del prezzo di vendita
remuneratore nel medio-lungo periodo
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Contabilità analitica a costi pieni o Full Costing


Contabilità analitica= è una tecnica amministrativa che predetermina,
rileva, localizza, imputa, assegna, controlla ed analizza i costi e i ricavi
di gestione.

I costi generali sono imputati ai prodotti in proporzione alle ore di


manodopera diretta, o alle materie prime, o al peso dei prodotti, o alle
ore macchina,…
Tale imputazione può dividersi in :
✧Imputazione Diretta➳ i costi sono attribuiti all’oggetto di calcolo per
intero o attraverso la misurazione oggettiva e la valutazione dei
consumi dei relativi fattori
✧Imputazione Indiretta➳i costi sono attribuiti all’oggetto di calcolo
per “quote” in base a determinati criteri di ripartizione.

In base alla con gurazione di costo che vogliamo determinare


contraddistinguiamo due sistemi di svolgimento della contabilità
analitica:
✧Full costing➳ si propone di determinare il costo globale di prodotto
ossia, il valore che comprenda sia i costi comuni che speciali. I
procedimenti di tale calcolo dipendono dalla natura, caratteristiche
delle produzioni attuate di impresa
✧Direct costing➳ è un tipo di contabilità di costi che rappresenta un
valido strumento a supporto della direzione aziendale nel breve
periodo. Si imputano all’oggetto di calcolo solamente i costi variabili
mentre i costi ssi sono attribuiti all’insieme delle produzioni attuate
in un periodo.

Full costing o per commessa


Per commessa si intende un prodotto o un gruppo di prodotti simili,
de niti nella quantità e nella qualità, fabbricati su ordine ricevuto da
un cliente per esigenze proprie.

La contabilità per commessa si caratterizza per


✧Individualità della commessa➳ numero e codice
✧Discontinuità della produzione➳ ogni commessa ha come oggetto
prodotti di erenti
✧Preventivo su commessa
✧Ordine eseguito su speci ca segnalazione del cliente su un ordine
interno.
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Il full costing si propone a determinare il costo globale di prodotto,


comprensivo di tutti i costi sostenuti sia speciali che comuni.
I procedimenti attuabili per il calcolo dei costi dipendono dalla natura
e dalle caratteristiche delle produzioni aziendali➳ oggetto, che può
dividersi in:
✧Commessa➳ applicato alle aziende industriali che svolgono una
produzione diversi cata e discontinua. Qui vi distinguiamo tre tipi
diversi di commessa: 1) Principali➳ quelle destinate alla vendita 2)
Patrimoniali➳ beni utilizzati come strumento di produzione 3)
Interne➳ beni destinati a rifornire il magazzino materiali (materiali,
imballaggi).
✧Lotto➳ è applicato nelle aziende che realizzano produzioni in serie
per lotti ricorrenti ➳ prodotti che rispetto ad un modello base hanno
caratteristiche uniformi ma in parte si di erenziano. Questo
processo si articola in fasi: 1)considerazione del lotto come
commessa➳ imputazione di costi diretti e indiretti
2) determinazione del costo medio unitario.
✧Processo➳ procedimento utilizzato dalle aziende che producono in
serie e a usso continuo➳ beni con caratteristiche omogenee e
qualitativamente standardizzate. Questo procedimento calcola il
costo di produzione di un determinato periodo di tempo, per poi
passare al calcolo del costo medio unitario ( divido il costo per il
numero di unità prodotte nel periodo).

Direct costing
È un procedimento a costi variabili. Gli elementi che lo
contraddistinguono possono essere riassunti in questi punti:
✧Trattamento di erente tra costi Variabili e ssi, tra diretti e indiretti
✧Imputa al prodotto soltanto i costi variabili industriali
✧Imputa ai segmenti di soli i costi diretti e variabili

Margine lordo di contribuzione= la di erenza fra il prezzo di vendita di


una determinata produzione e il suo costo variabile, indica la capacità
di assorbire i costi ssi di una produzione.
Nelle aziende multiprodotto può accadere che vi siano costi ssi
speci ci relativi alle singole produzioni. Per ogni linea di prodotto si
hanno:
✧Margine lordo di contribuzione ➳ ricavi di vendita costo - variabile
del venduto
✧Margine semilordo di contribuzione➳ margine lordo contribuzione-
costi speci ci ssi. È utile per valutare le conseguenze economiche
che deriverebbero da un venir meno di una data produzione.
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Confronto fra Direct Costing e Full Costing


Il Direct costing determina gli utili infrannuali correlati alle vendite
invece che alla produzione, ossia il contrario rispetto al Direct costing.

Con il full costing, se le vendite sono inferiori alla produzione si ha un


incremento delle rimanenze di prodotti e perciò si rinvia al futuro una
parte di costi ssi, determinando così utili maggiori. L’utile sarà più
basso nel caso contrario.

Metodo ABC➳ Cost Driver


Nel tempo sono state introdotte nuove logiche gestionali grazie ai
seguenti cambiamenti nel tempo:
✧Strategie competitive➳ ricerca della qualità totale del prodotto per
far fronte alla concorrenza
✧Tecnologie di produzione➳ sistemi di produzione essibili, sistemi di
progettazione assistiti da computer, sistemi di produzione
implementati a livello informatico
✧Filoso e direzionali➳ orientamento verso il “just in time” e il “Total
Quality Management”

Sono stati creati oltre al direct e full costing, altri metodi di


programmazione e controllo di costi, come per esempio: l’Activity
Based Costing (ABC)➳ contabilità basata sulle attività.
Essa è una metodologia di calcolo dei costi di prodotto che si
di erisce dalle precedenti per lo sforzo di rendere meno soggettiva
l’imputazione dei costi indiretti.
Vengono considerati responsabili dei costi delle risorse le attività
aziendali.
Sono considerate attività:
✧Approvvigionamento e gestione del magazzino
✧Attrezzaggi delle macchine
✧Amministrazione e contabilità,….

Ci sono in questo ambito anche diverse tipologie di costi:


✧Costi per attività che producono valore➳ soddisfano i bisogni del
cliente, migliorano la qualità e creano vantaggio competitivo
✧Costi per attività che NON producono valore➳ necessarie per
svolgere le attività che producono valore (assistenza post vendita)
✧Costi per attività che sottraggono valore➳ da eliminare, costi
derivanti da eccessive scorte o da un numero elevato di magazzini
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Le fasi di determinazione dei costi del prodotto con il metodo ABC


sono:
1) Imputazione al prodotto dei costi diretti
2) De nizione dei centri di attività
3) Attribuzione alle attività dei costi indiretti
4) Determinazione del cost driver➳ indicatori che individuano i
fattori che determinano le variazioni di costo di una qualsiasi
attività e permettono di trasferire i costi indiretti sui vari prodotti
5) Determinazione del costo pieno di prodotto

Costi delle decisioni aziendali


Nelle aziende si utilizza un approccio di erenziale per poter risolvere
dei problemi di scelta aziendale. In questo caso vengono presi in
considerazione solo i costi rilevanti, mentre gli altri vengono trascurati.
Nelle decisioni nel breve periodo risulta fondamentale prendere in
considerazione solo i costi variabili. Nel medio/lungo periodo risultano
rilevanti anche i costi ssi.
L’approccio di erenziale può essere utilizzato per:
✧Make or buy ➳ acquisire esternamente o produrre internamente un
bene
✧Eliminare dalla produzione un bene
✧Incrementare o meno la produzione

BREAK-EVEN ANALYSIS
Il punto di pareggio: esprime il livello di attività al quale i costi
eguagliano i ricavi.
Esso corrisponde al punto di incontro tra la retta dei costi e quella dei
ricavi, la loro distanza, invece, rappresenta il reddito operativo.

I volumi di attività che sottostanno al BEP➳ costi >ricavi= perdita


operativa
I volumi di attività che soprastanno al BEP➳ ricavi>costi=utile
operativo
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Margine di sicurezza: è l’indicatore espressivo della riduzione di


fatturato che l’azienda è in grado di sostenere prima di raggiungere il
BEP➳ (quantità del venduto-BEP)/ quantità del venduto.

LA GESTIONE STRATEGICA DI IMPRESA


Strategia= insieme di decisioni aziendali correnti che tracciano la
direzione verso la quale muovere l’impresa.

Piani cazione strategica= è la necessità di piani care in modo


sistematico, esplicito e globale la propria attività nel lungo termine.

Missione = è il campo di attività dell’azienda e i bisogni che intende


soddisfare.
Sintetizza la ragione di esistere dell’azienda e ciò che vuol signi care
nel mercato in cui opera➳ de nisce l’identità d’impresa.

Una volta de nita la missione aziendale, vengono stabilito degli


obiettivi che possono essere : a lungo termine e a breve termine.
✧Breve termine➳ sono le mete intermedie da raggiungere per
conseguire gli obiettivi del lungo periodo
✧Lungo termine➳ la loro scelta è condizionata sia da fattori interni
che esterni. È necessario che ogni impresa stabilisca in modo chiaro
i propri obiettivi nel lungo termine in modo che tutte le sue
componenti possano capire eventuali modi che degli obiettivi
originali. Essi servono come punto di riferimento per valutare i
risultati ottenuti e concorrono a de nire la struttura organizzativa
necessaria a sviluppare le strategie.

Ambiente esterno
Consiste nell’esaminare e valutare le tendenze favorevoli e avverse che
possono incidere sulla gestione d’impresa. Lo scopo è individuare le
opportunità e minacce per anticipare il futuro e non farsi cogliere
impreparati. L’ambiente esterno può essere suddiviso in:
✧Ambiente Generale➳ costituito da variabili che possono in uenzare
l’impresa ma sulle quali il management non può agire (politica
economica, società e cultura,… )
✧Ambiente speci co➳ composto da forze economiche che
interagiscono con l'impresa (clienti, fornitori, lavoratori, banche e
mercati).
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Ambiente interno
Valuta le capacità di a rontare la concorrenza e i cambiamenti
esterni, adattandosi o anticipandoli. Si tratta di de nire quello che
l’impresa potrebbe fare nel settore esaminato. Occorre perciò:
✧Ricognizione delle risorse
✧Individuare fattori critici e di successo
✧Analizzare fattori critici e di successo
✧Analizzare i punti di forza e debolezza

Il modello strategico di Michael E. Porter (leggere)


È un modello di gestione strategica a livello di business o di area
d’a ari. Secondo Potter le scelte e le azioni da compiere devono
portare l’impresa a essere migliore dei concorrenti. La strategia deve
nascere da una conoscenza approfondita delle caratteristiche che
determinano l’attrattività del settore in cui si vuole essere competitivi.
Essa è risultante da cinque forze fondamentali:
1) Minaccia di nuovi entranti ➳ aumento concorrenza
2) Potere contrattuale dei fornitori ➳ + o - il prezzo e la qualità dei
beni o erti
3) Potere contrattuale dei clienti➳richiedere + o - qualità e servizi
migliori
4) Concorrenza di prodotti sostitutivi
5) Manovre di posizionamento dei concorrenti attuali➳ introduzione
nuovi prodotti, concorrenza sui prezzi di vendita e le campagne
pubblicitarie

IL BUDGET
È un programma annuale espresso in termini monetari che guida i
manager nel perseguire gli obiettivi aziendali.
È uno strumento di gestione che stabilisce come operare e cosa fare,
viene impiegato per le decisioni nel breve termine che seguono le linee
del piano strategico, abbraccia un periodo di 12 mesi ed è suddiviso in
periodi più brevi.
È l’insieme degli obiettivi e scelte di natura economico- nanziaria
monetaria➳ utilizzo dell’€.
Concetti importanti:
1) Il budget non è un preventivo
2) È uno strumento organizzativo che serve per programmare la
gestione, coordinare le attività, comunicare informazioni, valutare,
discutere ed approvare,…
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Ci sono 2 macro tipologie di budget: aziendali totali e quelli settoriali


parziali.
Quelli aziendali sono:
✧Budget degli investimenti➳ da attuare nell’anno
✧Economico➳ comprende costi e ricavi d’esercizio
✧Finanziario➳ ussi di entrata e uscita
✧Patrimoniale➳ stato patrimoniale riferito al 31/12/n+1
L’insieme di questi 4 budget è detto master budget.

I budget settoriali indicano gli obiettivi da conseguire e le risorse da


impiegare per settore di attività o funzione.
Sono detti anche operativi, in quanto indicano le operazioni da
compiere e i conseguenti costi e ricavi➳ guida operativa per i
responsabili della gestione caratteristica.

Manutenzioni e riparazioni rivalutazione cap C


Dal punto di vista scale le spese di manutenzione riparazione sono
deducibili nel limite del 5% del costo complessivo di tutti beni materiali
ammortizzabili risultanti nel libro dei cespiti durante l’esercizio. I
canoni periodici appaltati a terzi per la manutenzione di speci ci beni
sono integralmente deducibili nell’esercizio in cui sono maturati. (Il
costo storico di beni assistiti non rientra nel calcolo del 5%.) Al valore
delle manutenzioni riparazioni scritto in bilancio bisogna togliere i
canoni perché sono già presenti nella situazione contabile. Se il valore
di cui si veri ca la deducibilità è maggiore il 5%, che è il massimo costo
deducibile, il sco non riconosce l’importo iscritto in bilancio e quindi
si registra due variazioni scali una un amento per la di erenza e una
diminuzione per la quota costante recuperata nei successivi cinque
anni.
Se invece il valore di cui viene veri cata la deducibilità è minore del 5%
non si avrà alcuna variazione.

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Ultimo argomento di informatica

FORMA NORMALE
È una regola che permette di eliminare eventuali anomalie all’interno
di una relazione.
Relazione=tabella

Prima Forma Normale (1FN)


✧Ogni colonna di una relazione contiene valori appartenenti allo
stesso dominio
✧Attributi in forma semplice o elementare
✧Ogni istanza/record/ennupla è diversa da tutte le altre
✧L’ordine delle ennuple è irrilevante

Seconda Forma Normale (2FN)


Una relazione è un seconda forma normale se è in prima forma
normale e se non esistono attributi non chiave che dipendono solo da
una parte della chiave primaria

Terza Forma Normale (3FN)


Una relazione è in terza forma normale se è in seconda forma normale
e se non esistono attributi non chiave che dipendono da altri attributi
non chiave

PROXI SERVER
È un dispositivo che viene messo in una rete, il suo scopo (server
prossimo➳ vicino) è memorizzare le pagine visitate in rete. Quindi
quando l’utente ricerca la pagina lui gli mostra una copia dell’ultima
visitata (della pagina che gli serve).

Pratica che potrebbe chiedere


Come accedere ad un database➳ abbiamo usato 2 motori: MyIsam e
InnoDb.
✧Dichiarazione del nomehost➳ localhost➳ porta 127.x.x.x
✧Dichiarazione di nomeuser e password➳ “root” e dichiarazione del
database
✧Connessione al database tramite il mysqli_connect(…..)
✧Fetch_array= array associativo

Ripasso con integrazione


Indirizzi Ip
Quando si parla di indirizzo ip la prima cosa da dire è a che cosa
serve, cosa è l’indirizzo ipv4➳sono numeri da 0 a 255 e ipv6➳ 8 numeri
da 16 bit ciascuno, 128 combinazioni➳ da 0 a 65.535 (sarà scritto in
esadecimale➳ base 16 numeri da 1 a 9 da A ad F).

TCP/ip ISO/Osi
Il livello 2 del tcp/ip alias il 3 dell’Iso/Osi non assegnano l’indirizzo Ip.
Si occupano dell’instradamento, dell’assegnazione dell’indirizzo Ip si
occupa il protocollo DHCP o il sistemista a mano.

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