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OTTIMIZZAZIONE: LA SCELTA MIGLIORE

IDEE CHIAVE

-Ogni volta che un agente economico sceglie la migliore opzione possibile, sta ottimizzando;

-L'ottimizzazione nei livelli calcola il bene cio totale netto di alternative di erenti, e poi sceglie
l’alternativa migliore;

-L’ottimizzazione nelle di erenze calcola le variazioni del bene cio netto quando si passa da
un'alternativa all’altra e poi usa questi confronti marginali per scegliere l’alternativa migliore;

-L’ottimizzazione nei livelli e l’ottimizzazione nelle di erenze danno le stesse risposte.

DUE TIPI DI OTTIMIZZAZIONE: UNA QUESTIONE DI MESSA A FUOCO

Gli agenti ottimizzano: questo è il primo principio dell’economia. Gli economisti ritengono che
l’ottimizzazione descriva il modo in cui sono compiute le scelte di persone, famiglie o imprese.
Per un economista, decisioni apparentemente senza alcuna relazione tra loro hanno tutte in
comune il principio uni cante dell'ottimizzazione. Gli economisti non presumono che tutti
ottimizzano SEMPRE con successo, ma credono che gli agenti economici cerchino di ottimizare e
solitamente ci riescano piuttosto bene. Gli economisti ritengono che il comportamento delle
persone sia APPROSSIMATO dall’ottimizzazione. Gli esseri umani non sono ottimizzatori
PERFETTI perché l’ottimizzazione è solitamente non facile, anzi spesso è molto complessa.
L’ottimizzazione può essere implementata usando due tecniche di analisi costi-bene ci. Entrambe
le tecniche mettono l’accento sul concetto di bene cio netto- bene cio meno costo.

1- L’ottimizzazione nei livelli calcola il bene cio netto totale di di erenti alternative e poi sceglie
l’alternativa migliore.

2- L’ottimizzazione nelle di erenze calcola la variazione dei bene ci netti quando una persona
passa da un’alternativa all’altra e poi usa questi confronti marginali per scegliere l’alternativa
migliore.

L’ottimizzazione nei livelli e quella nelle di erenze danno sempre risposte in perfetto accordo:
queste tecniche sono le due facce della medaglia.

Il cambiamento di messa a fuoco è tutto ciò che distingue l’ottimizzazione nei livelli
dall’ottimizzazione nelle di erenze.

OTTIMIZZIAMO VERAMENTE?

Un campo dell’economia, l’economia comportamentale, identi ca situazioni speci che in cui le


persone non riescono a ottimizzare. Gli economisti comportamentali spiegano questa incapacità
di ottimizzare combinando teorie economiche e psicologiche del comportamento umano. Poiché
non siamo ottimizzatori perfetti dalla nascita, l’ottimizzazione è una competenza utile da
sviluppare.

OTTIMIZZAZIONE NEI LIVELLI

La vicinanza dei servizi di quartieri dovrebbe entrare in un’analisi completa di ottimizzazione,


perché questi servizi cambiano il bene cio netto. Esempio: gli appartamenti nella nostra lista si
di erenziano soltanto per il tempo di percorrenza casa-lavoro e per l’a tto, mentre per gli altri
aspetti sono identici. Molte città hanno un’unica zona commerciale e direzionale cui ci si riferisce
con l’espressione “centro città”, dove sono concentrati molti luoghi di lavoro. Nella maggior parte
delle città gli appartamenti vicini al centro sono più cari di altri più lontani, ma per gli altri aspetti
sono del tutto uguali. Nella normale analisi di questo tipo il decisore trova l'alternativa con il più
alto valore del BENEFICIO NETTO, cioè bene cio meno costo. Quando i bene ci sono gli stessi
per tutte le alternative, l’analisi costi-bene ci si sempli ca riducendosi alla ricerca dell’alternativa
con il costo più basso. Dobbiamo sommare il costo diretto e indiretto per trovare il costo totale.
La migliore scelta possibile; in altre parole, la scelta ottima.

L’ottimizzazione nei livelli consiste in tre fasi:

1- tradurre tutti i costi e i bene ci in un’unità comuni, come dollari al mese;

2- calcolare il bene cio netto totale di ogni alternativa;

3- scegliere l’alternativa con il più elevato bene cio netto.

STATICA COMPARATA

Con l’espressione statica comparata si indica il metodo di analisi che confronta due situazioni di
equilibrio prima e dopo la variazione di uno dei fattori rilevanti. Alcuni consumatori, se la loro
ricchezza aumenta, sceglieranno di passare ad auto più costose. In questo esempio, la scelta
dell’auto è il comportamento economico che cambia quando la variabile della ricchezza del
consumatore.

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OTTIMIZZAZIONE NELLE DIFFERENZE: ANALISI MARGINALE

Questo tipo di ottimizzazione è spesso più veloce da implementare di quella basata su livelli,
perché si concentra solo su ciò che di erenzia le alternative. L’ottimizzazione nelle di erenze
scompone un problema di ottimizzazione concentrandosi sul modo in cui costi e bene ci
cambiano quando ipoteticamente vi spostate da un’alternativa all’altra. Gli economisti usano il
termine MARGINALE per indicare una di erenza tra alternative, solitamente una di erenza che
rappresenta un “gradino” o “un’unità” in più. Un calcolo costi-bene ci che si concentri sulle
di erenze tra un’alternativa fattibile e un’altra alternativa fattibile prossima alla prima viene
chiamato analisi marginale e consiste nel confronto delle conseguenze di compiere una scelta.
L’analisi marginale non cambierà mai la risposta nale alla domanda “che cosa è ottimo?”, ma
cambierà il modo in cui concepite l’ottimizzazione. L’analisi marginale ci induce a concentrarsi su
ciò che cambia quando confrontiamo tra loro delle alternative.

IL COSTO MARGINALE

il costo marginale è il costo aggiuntivo generato dal passaggio da un'alternativa possibile


all’alternativa possibile successiva. Variazione del costo totale associata con la produzione di
un’unità in più di prodotto o con lo spostamento da un’alternativa fattibile all’alternativa fattibile
più vicina. L’obiettivo dell’ottimizzatore è migliorare il più possibile la propria condizione. Un
ottimo è il punto oltre il quale per l’ottimizzatore è impossibile migliorare in qualsiasi modo la
propria situazione. questo è un esempio del principio di ottimizzazione al margine, secondo il
quale un’alternativa fattibile ottima gode della proprietà per cui avvicinarsi migliora la situazione
dell’agente economico mentre allontanarsi la peggiora. L’ottimizzatore che utilizza l’analisi
marginale selezionerà sempre un’unica alternativa ottima quando la curva del costo totale ha la
forma CONCAVA, dove il costo totale diminuisce, il costo marginale sarà negativo e l’analisi
marginale raccomanderà di muoversi dal centro cittadino verso l’esterno per ridurre il costo totale.
Una volta che il costo totale ha raggiunto il punto più basso, il costo marginale diventerà positivo,
implicando che l’inquilino non debba allontanarsi ulteriormente. Quando la curva del costo totale
non è concava, l’analisi è più complicata. Poiché l’ottimizzazione nei livelli e l'ottimizzazione nelle
di erenze individuano sempre lo stesso ottimo. L’ottimizzazione in base alle di erenze di articola
in tre fasi:

1- tradurre tutti i costi e bene ci in un’unità comuni, nel nostro caso dollari al mese;

2- calcolare le conseguenze marginali del muoversi tra alternative;

3- applicare il principio dell’ottimizzazione al margine scegliendo la migliore alternativa migliora la


situazione dell’agente economico, mentre allonatarsene la peggiora.

RIEPILOGO

-Gli economisti ritengono che l’ottimizzazione descriva, o almeno approssimi, molte delle scelte
compiute dagli agenti economici. Credono, inoltre, che la maggior parte delle persone ottimizzi la
maggior parte del tempo. Ma non danno l'ottimizzazione per scontata. La ricerca economica si
propone di rispondere alla domanda: l'individui ottimizzano? Usare l'ottimizzazione per descrivere
predire il comportamento è un esempio di analisi economica positiva.

-L’ottimizzazione Fornisce anche un eccellente casetta degli attrezzi, analisi costi bene ci e analisi
marginale, per migliorare quel processo decisionale che non è già ottimale. Usare l'ottimizzazione
per migliorare il processo decisionale analisi economica normativa.

-Ottimizzazione dei livelli di articolo in tre fasi:Tradurre tutti costi-bene ci in unità comuni;
calcolare il bene cio totale netto di ogni alternativa; c'è alternativa con il bene cio netto più alto.

-L'ottimizzazione delle di erenze analizza la variazione dei bene ci netti quando si passa da
un'alternativa all'altra. L'esempio più importante è l'analisi marginale, un calcolo costi-bene ci
che si concentra sulle di erenze tra un'alternativa e la successiva. Analisi marginale confronta le
conseguenze derivanti dal compiere un passo ulteriore verso qualcosa. il costo marginale è il
costo extra generata dal passaggio da un'alternativa alla successiva.

-L'ottimizzazione nelle di erenze si articola in tre fasi: tradurre tutti i costi e i bene ci in un'unità
comune; calcolare le conseguenze marginali dal muoversi tra alternative; applicare il principio di
ottimizzazione al margine scegliendo la migliore alternativa con la proprietà secondo la quale
spostarsi verso di essa migliora la situazione del soggetto mentre allontanarsene la peggiora.

-L'ottimizzazione nei livelli e l'ottimizzazione delle di erenze producono risposte coerenti: sono le
due facce della stessa medaglia.

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