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INTRODUZIONE

La chiesa di Santa Maria Maddalena è uno degli esempi più lucidi di


architettura neoclassica veneziana.

Il lavoro è stato fatto da Tommaso Temanza nonché nipote di Scalfarotto,


egli si forma come tecnico, diviene poligrafo ed entra in contatto con i
maggiori intellettuali del tempo a Venezia (Poleni, Algarotti). Evidenti i suoi
studi e l’attenzione alla ricerca nel disegno della chiesa della Maddalena.
Ispirato dalla pianta circolare di San Simeon piccolo, riporta la stessa aula
centrale, con cupola sovrastante.

Ci troviamo nella zona centrale del sestiere di Canareggio, dove già intorno
al 1220/1222 fu eretto un edi cio religioso (oratorio o chiesa) della Patrizia
famiglia dei Ba o. Essi furono una nobile casata veneziana che decise di
costruire questa chiesa con i propri fondi dato che nello stesso luogo
avevano edi cato la loro “caxa veneziana”.

Prima dell’intervento di Temanza la chiesa si presentava a pianta


rettangolare, privo di facciata e con le absidi rivolte verso il canale (Rio della
Maddalena.

Nel XIV secolo le chiesa venne ingrandita, a seguito della pace tra Genova e
Venezia, includendovi anche una torre di Guardia adibita a campanile, che
nel 1888 fu abbattuta per problemi di stabilità.

In seguito ci fu un concorso di idee per una ricostruzione de nitiva nel 1758


dove vennero convocati diversi architetti, tra cui appunto il Massari e
Giovanni Vettori, che tuttavia proposero progetti troppo costosi e
“voluminosi”. Il progetto venne allora a dato al Temanza in quanto la sua
ipotesi costruttiva venne giudicata molto più consona alle caratteristiche del
luogo.

La chiesa venne rasa al suolo per poi ricostruirla a pianta centrale, su


disegno di Tommaso Temanza, che ne spostò l’orientamento verso il campo.

Come la Basilica di Santa Maria della Salute e San Simeon Piccolo.

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