Ieri altri sei morti sul lavoro.
Una strage che cresce ogni
anno, ma pochi ne parlano. L’indifferenza che uccide
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dal 13 febbraio al
26 giugno 2011
Museo d’Arte della città
via di Roma 13 - Ravenna
www.museocitta.ra.it
Comune di Ravenna
tel. 0544 482477 Assessorato alla Cultura
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Martedì 7 giugno 2011 – Anno 3 – n° 134
Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma
tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230
LA RAI CE L’HA FATTA
SPARISCE ANNOZERO
Berlusconi accontentato. Santoro mandato via con una
transazione. Chiude il programma d’informazione più visto
Morti clandestine
di Furio Colombo
dc
rasi belle e nobili sono state scambiate fra
F
lo scrittore Claudio Magris e il presidente
della Repubblica. Bella e memorabile la
frase di Magris (“democrazia è mettersi
nella pelle degli altri, anche di quei naufraghi in
fondo al mare”), bello il fatto che Giorgio Na-
politano abbia fatta sua quella frase. Perché il
tema, è la strage di migranti nel Mediterraneo.
L’Italia però è un’altra, ambigua e confusa da
una politica folle.
Lo dimostra una breve intervista con il ministro
Frattini, nella stessa pagina, (Il Corriere della Sera,
6 giugno). Dice il ministro degli Esteri: “Stiamo
raccogliendo le prove che questi profughi sono
spinti sulle barche anche a forza dal regime li-
bico”. Nel suo candore di esecutore di ordini,
Frattini dimentica che la frase, identica, è già
stata detta da Bossi e da Maroni, ed è diventata
un titolo a piena pagina su La Padania fin dal-
l’inizio della rivolta libica. Era accompagnata
dalla precisazione che i profughi erano in realtà
ergastolani liberati di proposito dalle carceri li-
biche. Perché questa stramba invenzione leghi-
sta? Per impedire che si creasse un senso di ac-
coglienza e di solidarietà verso chi fugge dalla
guerra. In tanti, poi, non solo Frattini e non solo
la Lega, ma anche grandi giornali super partes,
hanno finto di dimenticare che i sopravvissuti
al mare che riuscivano ad aggrapparsi agli sco-
gli italiani, se non erano criminali mandati ap-
posta da Gheddafi erano “clandestini” da ri-
mandare indietro subito, “senza se e senza ma”
(cito da Roberto Maroni ). Qualcuno ricorda la
nobile frase “foera di ball” di un ministro della
Repubblica? Qualcuno, in questo Paese, ha can-
cellato il reato assurdo e giuridicamente impos-
sibile di “clandestinità” prima che lo facesse la
Corte europea? Qualcuno ha annullato il trat-
tato di fraterna alleanza Italia-Libia (votato con
slancio e fervore da quasi tutto il Parlamento
appena due anni fa), o vuole ri-
cordare le feste italiane al cri-
minale a cui la Nato, Italia in-
clusa, sta dando ora la caccia?
L’unica cosa da chiedere a Frat-
tini è di non inquinare gli in-
terventi di Magris e Napolita-
no contro l’indifferenza, è di
non ripetere invenzioni e bu-
gie copiate dalle ossessioni
della Lega, e dal magistero di
Bossi e Borghezio. È ciò che ha
reso indifferente l’Italia come
forma di distacco da un gover-
no assurdo.
Ravenna
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&$3,7$/( (8523($
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Il Dg Lei porta
a compimento l’opera
di Masi. Il silenzio
del presidente
Garimberti. La7
pronta ad accogliere
il conduttore Tecce pag. 3 z
di Antonio Padellaro
D omenica scorsa Antonio
Verro, un amico di Berlusco-
ni piazzato nel cda di viale Maz-
zini, dichiara al nostro Carlo
Tecce: “Ho criticato mille volte
Michele Santoro, ma se andasse
a La7 non sarei felice perché i
risultati di ascolto sono eccezio-
nali”. Verro non poteva spiegare
meglio la tecnica di uno scem-
pio annunciato. Grazie alla sen-
tenza di un giudice, la Rai si ri-
trova tra le mani una miniera di
popolarità, di ascolti e di introiti
pubblicitari, Annozero, che alla
fine riesce finalmente a chiude-
re. Stremato, l’artefice dei “ri-
sultati d’ascolto eccezionali” ac-
cetta una transazione e viene ac-
compagnato alla porta dal nuo-
vo direttore generale che com-
pleta, nel sollievo dei piani alti,
l’indefessa opera del predeces-
12 E 13 GIUGNO x Il Capo dello Stato: farò il mio dovere di elettore
Napolitano: io vado a votare
Quaranta: referendum da fare
Per il nuovo presidente della Consulta non si può cancellare il
quesito sul nucleare. La Corte costituzionale decide oggi pag. 4 - 5 - 6 z
www.librimondadori.it
sore. Cosicché la miniera d’oro
possa finire direttamente alla
concorrenza, che sentitamente
ringrazia. In qualsiasi altra im-
presa televisiva del mondo, que-
sti dirigenti verrebbero, loro,
cacciati via. Qui saranno proba-
bilmente ricompensati, perché
Udi Marco Politi
CHIESA, IN
CHE MONDO
CONVIVI?
alle alte cattedre i papi
D parlano di coppie e con-
vivenza e il mondo vero si
trova da un’altra parte. C’è
una distanza siderale tra la
Chiesa dottrinaria e la vita
reale di uomini e donne, gio-
vani e maturi. pag. 18 z
www.ilfattoquotidiano.it
c’è del metodo in questa follia.
In Rai le regole sono altre. Inge-
gno e qualità interessano poco o
nulla. Ciò che conta è obbedire
agli ordini del padrone. Berlu-
sconi è a pezzi, ma l’editto bul-
garo funziona benone. Infatti
Santoro va e Minzolini resta.
nil vertice ad Arcore
Pdl e Lega, sul fisco
nessun accordo. Bossi
spinge per il voto
Nicoli e Vecchi pag. 7z
CATTIVERIE
Maroni: “Ci vuole una frustata
per il governo”. Va bene, basta
che poi passiamo alle manette
(www.spinoza.it)
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Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
Primarie e primario
di Marco Travaglio
U
no degli spettacoli più irresistibili dalla morte
di Totò sono i preparativi per le primarie del
Pdl. Naturalmente le primarie sono un
fenomeno altamente democratico e non
saremo certo noi a delegittimarle. Ma in Italia
assumono sempre un che di comico. Il Pd, che le ha
istituzionalizzate nel suo statuto, è quasi sempre
riuscito a perderle, nel senso che il suo candidato
viene quasi regolarmente scavalcato dall’altro, che
non ha niente di speciale se non l’indubbio vantaggio
di non essere il candidato del Pd. Le rare volte che
vince il candidato del Pd, come nel caso di Cozzolino
a Napoli, è perché le primarie sono truccate (a
giudicare dal numero di votanti cinesi, si sarebbe
detto che Napoli sorgesse nella regione dello
Yangshu). Ora però che vi si cimenta anche il Pdl, il
divertimento raddoppia. Un partito che ha tenuto,
nelle sue varie reincarnazioni, tre-congressi-tre in 17
anni, peraltro conclusisi con l’elezione per
acclamazione di Silvio Berlusconi a Presidente Capo
Imperatore Conducator Caro Leader Maximo Papa
Padreterno, e che ora ha eletto il suo segretario unico
(Angelino Jolie) per investitura diretta del Padrone,
appare un tantino impreparato all’appuntamento con
la democrazia. Infatti il padrone si è subito detto non
del tutto contrario, ma solo a patto che regole severe
impediscano agli odiati comunisti di “infiltrarsi” nella
consultazione per alterarne gli esiti. Ora, a parte il fatto
che, ammesso e non concesso che il Pd organizzasse
la suddetta infiltrazione, riuscirebbe a far rieleggere
Berlusconi senza volerlo (o forse volendolo), vien da
sorridere al solo immaginare una regola che possa
impedire ad elettori di altri partiti di partecipare alle
primarie Pdl. Come si distingue un elettore del
centrosinistra da uno del centrodestra? Dalla faccia?
Dal conto in banca? Dal colore dei vestiti e dei capelli?
E se un elettore non sapesse ancora per chi votare e
decidesse comunque di dire la sua sul leader del Pdl?
L’unica soluzione potrebbe essere quella di aprire la
consultazione esclusivamente ai miliardari di sesso
maschile e bassa statura con sei processi a carico e sei
capelli catramati il cui nome comincia per S e il
cognome per B che si presentino al seggio circondati
di mignotte possibilmente minorenni. Ma persino
Ostellino e Galli della Loggia, in quel caso,
troverebbero qualcosa da obiettare. Giuliano Ferrara,
che è molto intelligente, e anche molto filiforme, e
porta anche buono, incita il padrone a gettarsi in alto
mare: scrive sul Giornale che B. “è ancora alternative,
sia per il suo movimento popolare sia per il governo
del Paese”. Però ultimamente lo trova un po’ giù di
tono e allora ecco l’idea geniale: si candidi alle
primarie aperte perché, dopo una strenua battaglia
testa a testa con i vari Jolie, Frattini Dry, Brunetta,
Gelmini, Gasparri, Calderoli e altri statisti di fama
mondiale, potrebbe addirittura “vincere la
competizione”. L’esito è terribilmente incerto, anche
perchè B. l’affronterebbe con il solito svantaggio
mediatico, ma ce la può fare (magari pregando Ferrara
di sostenere qualcun altro). Intanto Libero ha bruciato
tutti sul tempo e ha lanciato le primarie tra i suoi
lettori, invitandoli a scegliere in una lunga lista di
pretendenti al trono (tranne uno: B.). Gli 88 mila
votanti hanno espresso un’ampia preferenza per il
sagace Alfano (22%), seguito da ‘Gnazio La Rissa
(15%) ex aequo con Aledanno (il sindaco di Roma
avrebbe potuto totalizzare ben altro punteggio se non
fosse che 3 milioni di romani, conoscendolo, non
l’hanno votato). Al quarto posto il primo inquisito, il
governatore calabrese Scopelliti (12%). Seguono
nientemeno che la Brambilla (7%), Tremonti e
Formigoni (5%), Marina B. e Maroni (4%), Tosi e
Frattini (2%), Zaia, Gelmini, Calderoli e Fitto (1%). Con
lo zero per cento si classificano altri noti trascinatori di
folle come Lupi, Polverini, Mantovano, Brunetta e
Crosetto. Scajola non è pervenuto, ovviamente a sua
insaputa. Gasparri avrebbe potuto prendere almeno
un voto, il suo, ma per uno spiacevole errore si è
votato contro.
pagina 2

SERVIZIETTO PUBBLICO

Orlando Van Straten-R.Nervo Vita - Giulietti

“È ancora “L’uscita è danno “Come chiesto
un ospite sgradito” per l’azienda” dal Caimano”

“S celta suicida, in Rai

vige ancora ‘l’Editto
Bulgaro’ del premier”.
“L’ uscita di Santoro è
una sconfitta per
la nostra azienda”.
“L a chiusura? L’aveva
chiesta qualche
giorno fa Berlusconi”.

SCHERMO PIATTO
Alla fine ci riescono: “Annozero” sparisce dalla Rai
I berluscones: “Il premier ora è contento”
di Carlo Tecce
così Michele Santoro la-
5,4 milioni
nessuna clausola di non con-
correnza, il giornalista può la-
vorare con chiunque. Ora
Non con l'istinto con cui si
maneggia un telecomando. Il
silenzio di Garimberti ha ben

E scia la Rai, adesso è pro-

prio l'Annozero del servi-
zio pubblico. Una con-
vivenza tempestosa poteva fi-
nire soltanto con un comu-
nicato a doppia firma tra il
giornalista e l'azienda, poche
righe che chiudono un'epo-
ca e aprono le porte di La7
per il conduttore e la sua
squadra. E anche per Fabio
Fazio, il secondo macaco che
dal banano Rai potrebbe ca-
scare nel cesto di Giovanni
Stella, l'amministratore dele-
gato dell'emittente Telecom.
Ieri pomeriggio, all'improv-
viso, dai palinsesti autunnali
scompare Annozero, poi arri-
va la nota ufficiale: “La Rai e
Santoro hanno convenuto di
risolvere il rapporto di lavo-
ro”. Cade il ricorso di viale
Mazzini contro il reintegro
del giornalista, un contenzio-
so giudiziario iniziato con l'E-
ditto bulgaro nove anni fa,
una guerriglia lunga e logo-
rante sino all'ultimo atto, at-
teso per domani con la sen-
tenza in Cassazione e ora can-
cellato assieme a un simbolo
di viale Mazzini. L'accordo è
one ticket away, biglietto di so-
lo andata, almeno per un po':
TSUNAMI In arrivo
altre 15 nomine
Santoro non è più l’ossessio-
ne di B. che, nelle telefonate
scoperte con l’inchiesta di
Trani, implorava a un com-
missario Agcom di “chiudere
Annozero” .
NON È PIÙ un dipendente
di viale Mazzini, non è più le-
gato a circolari, esposti, sca-
lette. E sul contratto tra lui e
La7 manca una firma: pronte
due serate a settimana, infor-
mazione, approfondimenti e
documentari. Lorenza Lei è
riuscita lì dove Mauro Masi ha
fallito (un anno fa) con una
transazione diversa: più trat-
tative riservate, meno ansia di
mostrare lo scalpo. Eppure
l'addio di Santoro viene più da
sinistra che da destra, più dal
presidente Garimberti che dal
direttore generale Lei. Il gior-
nalista ha capito che andare
via era l'unica soluzione per
interrompere un rapporto im-
barazzante per entrambi: An-
nozero incatenato a viale Maz-
zini e viceversa per un obbli-
go giudiziario. Non poteva
cambiare trasmissione, nem-
meno la scenografia, le tele-
camere e le luci, così Santoro
ha preferito cambiare canale.
illustrato la posizione azienda-
le. Non dire nulla significa far
passare l'idea che Annozero
fosse l'unica prospettiva per
Santoro e la sentenza di un Tri-
L’AUDIENCE
DI “ANNOZERO”
NEL 2010-2011
bunale del Lavoro l'unica le-
gittimità: “Non mi sembra – fa
notare Marco Travaglio – di
sentir strepitare il presidente
6 milioni
Garimberti contro il fatto che
la gallina dalle uova d’oro del-
IL GUADAGNO ANNUO
la Rai se ne va verso altri lidi”.
Ecco che in serata, però, Ga- DELLA RAI
rimberti se la cava con una
massima filosofica: “Ognuno CON IL PROGRAMMA
è artefice del suo destino”. Poi
la lettura di Giorgio Clelio
Stracquadanio, deputato ber-
sagliere del Pdl, risulta sem-
662 mila
pre la più sfrontata: “La no- LO STIPENDIO ANNUO
tizia farà felice Silvio Berlusco-
ni”. E senza peccare in pre- DEL GIORNALISTA
veggenza, farà felice pure la
concorrenza, Mediaset. Rai- A VIALE MAZZINI
due senza Annozero è una rete
dimezzata, quasi inesistente
in prima serata perché infar-
cita di serie televisive e pro-
2 milioni
dotti d'importazione. Il diret-
tore di Rai2 aveva preparato
IL TOTALE
una grafico con numeri e cifre
del successo di Annozero per la
TRA LIQUIDAZIONE
conferenza stampa con il gior-
nalista, prevista per questa
E TFR
mattina negli studi di via Teu-
lada e poi soppressa per vo-
lontà del direttore generale.
Ma il conduttore già pensa a liero). Con uno scivolo tipico vizio pubblico, una televisio- Mazzini. Il precedente di San-
una sede alternativa (e provo-
catoria) per incontrare la
di trenta mensilità e la liqui-
dazione – per una cifra che
ne martoriata da interessi di
partito (e di governo, in par-
toro dimostra che Lorenza
Lei, una donna riservata e te-
stampa. dovrebbe aggirarsi intorno ai ticolare), eppure solida e vi- nace, resiste a negoziati com-
LA TRASMISSIONE di
2 milioni di euro – la Rai ri-
nuncia a un giornalista che, in
sibile. Da oggi la Rai è più po-
vera, dice Antonio Di Pietro
plicati.

ercoledì scorso avevano presentato al Consiglio di am- Santoro garantiva a Rai2 le ci- coda a una stagione sempre PIÙ CHE a cacciare i con-
M ministrazione della Rai le loro bozze di palinsesti. Erano
convinti che ieri se ne sarebbe discusso. Invece, i direttori
fre giuste per vincere il con-
fronto con Italia Uno, il rivale
mista di successi e polemi-
che, ogni anno salutava con
(Idv): “Ci rimettono i cittadi-
ni. È stato tolto uno spazio di
libertà e democrazia”.
duttori sgraditi al Cavaliere
con la beffa di provocare dan-
delle tre reti della tv pubblica, Mauro Mazza, Massimo Lio- diretto. Nella stagione in cor- una dote di 6 milioni di euro. L'inventore di Sciuscià e Samar- ni erariali, il direttore genera-
fredi e Paolo Ruffini, si sono trovati le modifiche bell'e fatte. sa ha registrato una media 5,4 Quel capitale di pubblicità ri- canda può convincere Fabio le pensa a come farli partire.
Il neo direttore generale Lorenza Lei ha deciso che la prassi milioni di telespettatori e il pulito dei costi di Annozero. Fazio a superare quel 50 per Giorgio Van Straten e Nino
antica le andava stretta: così ha convocato singolarmente i 20,6 per cento di share (il Santoro è l'ariete che sfonda cento, pari e patta, che tiene Rizzo Nervo, consiglieri Rai di
vertici di Rai1, Rai2 e Rai3 e comunicato loro le sue deci- doppio rispetto al 9% giorna- la paura di traslocare dal ser- stretto Che tempo che fa a viale opposizione, criticano il me-
sioni. Insindacabili. I tre, furibondi, hanno preso carta e pen-
na e scritto all'intero Cda per protestare contro “il mancato
riconoscimento” della loro “autonomia”. La storia
TRA TUTTI , Massimo Liofredi è il più arrabbiato: le indi-
screzioni danno per finita la sua avventura a capo della seconda
Rete e lui è già pronto a fare ricorso davanti al giudice. La scelta
di cancellare Annozero non sarebbe stata minimamente discus-
Da Samarcanda all’editto bulgaro
sa con lui. Bocciata dalla direzione generale anche il cambio di di Roberta Zunini attraverso l'ormai celebre frase coinvolta. Santoro nel frattempo ac- Santoro, dopo essere tornato in Rai
guida a Quelli che il calcio: Liofredi aveva proposto il tandem Ca- “Michele chi?”, oggi la causa risiede quisiva credibilità, criticando il po- nel 1998 e avere quindi acceso II
terina Balivo-Belen Rodriguez. Il pomeriggio della domenica, ono trascorsi 15 anni dall'ultima nell'infinita conseguenza dell'editto tere che fino ad allora non era mai raggio verde sui mali del paese,
invece, resterà nelle mani di Simona Ventura. Così come a Mau-
ro Mazza non è andata giù la decisione di far fuori da Rai1 due
Scostretto
volta in cui Michele Santoro fu
a lasciare la Rai. Nel 1996
bulgaro, pronunciato nel 2002 da
Berlusconi in persona mentre si tro-
stato sfidato dal mezzo di informa-
zione più efficace in Italia: la tele-
era stato fermato con l'accusa di
“uso criminoso” della tv pubblica.
delle assistite del potente Lucio Presta: via lo spazio di Lorella dipese da una decisione interna alla vava a Sofia. Chi fosse Michele San- visione. Come un fiume che nel suo Anni di conflitti interiori, giorni neri
Cuccarini a Domenica In, via pure il programma pomeridiano di sinistra e resa pubblica dall'allora toro l'avevano capito tutti fin dal suo scorrere incontra ostacoli e dighe, di rabbia e silenzio, poi lo spiraglio
Paola Perego. Al loro posto, nella prossima stagione, arriverà il presidente della Rai, Enzo Siciliano, esordio come conduttore nella me- creati artificiosamente per conte- della politica europea e il rientro con
Verdetto finale di Veronica Maya al pomeriggio, mentre la do- tà degli anni '80. Ribaltando la pro- nerne l'impeto, così il discorso di Annozero nel 2006. Ma il percor-
menica, “la più amata dagli italiani” verrà sostituita da una fic- spettiva e portando la piazza al Santoro, da tre lustri, è sottoposto a so più complesso iniziava proprio
tion in replica. “Per la prima volta nella storia della Rai – trapela
dai corridoi della prima rete – il palinsesto di Rai2 sarebbe av-
L’invenzione centro del dibattito televisivo, il gior-
nalista salernitano consentì al Tg3
stop e censure. Dopo essere stato
cacciato dalla Rai dalemiana nel
allora. Dopo un primo anno di ascol-
ti bassi, il giovedì era tornata la se-
vantaggiato rispetto a quello di Rai1, perché manderebbe in
onda nel pomeriggio programma in diretta contro repliche o
di un canale che diretto da Sandro Curzi di sviluppa-
re un rapporto inedito tra il medium
'95, andò a Mediaset. Michele vo-
leva entrare nel ventre di Moby
rata in cui la gente si informava. Mi-
lioni di spettatori trasformarono
registrazioni”. A Ruffini invece, la Lei ha comunicato il suo no
alla terza puntata del lunedì di Che tempo che fa: Fabio Fazio è
coinvolge più potente, la tv e lo spettatore,
non più soggetto passivo ma coau-
Dick, la balena bianca arpionata a
morte da “Mani pulite” e invece si
nuovamente Santoro e il suo pro-
gramma nel “nemico” più temibile
previsto sui Rai3, ma solo nel weekend. In palinsesto Parla con tore di Samarcanda e Il Rosso e infilò nella bocca del padrone. Ne per il premier. Le intenzioni inequi-
me, Repor t, Ballarò Presadiretta e In 1/2h, ma manca la firma ai il pubblico, il Nero, per citare i primi esperi- uscì solo tre anni dopo per non per- vocabilmente censorie di Berlusco-
contratti con i conduttori: e visto che la Lei ha dato dimostra- menti ormai parte della storia del- dere la propria indipendenza. Ma ni, emerse dall'inchiesta di Trani, fu-
zione di voler fare di testa sua, Ruffini non può dormire sonni il passaggio l'informazione televisiva italiana. ormai la bocca del padrone poteva rono rese pubbliche dal “Fatto”. Le
tranquilli. Al prossimo Cda, giovedì, arriveranno almeno 15 Michele inventava un modo nuovo emettere diktat ovunque. Anche in pressioni sull'Agcom da parte del
nuove nomine per le direzioni, le strutture, e forse anche tg. a Mediaset fino di fare informazione, apprezzato Rai, dove Santoro era ritornato. Dal presidente del Consiglio, furono poi
da milioni di spettatori. Per la prima 2002 al 2006 la diga berlusconiana riproposte in una ricostruzione rea-
al diktat di B. volta l'opinione pubblica si sentiva sembrava aver funzionato: Michele lizzata da Annozero. Da allora tutto

L’ad Stella: “Le nostre
porte sono aperte, almeno
due verranno da noi”
Lo studio di Annozero. A destra Fabio Fazio (FOTO LAPRESSE) (
todo: “La risoluzione consen-
suale è avvenuta a totale in-
saputa del Consiglio di ammi-
nistrazione”. Come a insaputa
dei direttori di rete, la Lei ha
stravolto i palinsesti e – come
anticipato dal berlusconiano
Antonio Verro – qualcuno di
loro dovrebbe perdere l’inca-
rico.
Ora tutto può succedere.
Questa era solo l’anteprima,
l'Annozero di viale Mazzini è
appena cominciato.
In prima fila Santoro ai tempi di “Moby Dick” e “Samarcanda”
divenne più complicato per il con-
duttore anche per l'atteggiamento
dell'allora direttore generale, Mau-
ro Masi. L'addio era stato annun-
ciato già poco più di un anno fa
quando – era il 18 maggio – attra-
verso un accordo consensuale con
l’azienda al quale mancava solo la
firma. Una firma che, tra vari scon-
tri con Masi e una conferenza stam-
pa di fuoco, non arrivò mai. Inter-
venne il presidente della Rai Garim-
berti: “Adesso Annozero può co-
minciare”, disse. Poi il 14 luglio l’ul-
timatum, e Santoro spiegò: “Non
c'è più spazio per rinvii e ambiguità.
E non c'è più tempo per trovare al-
cun accordo tra noi che non preveda
S
abato, l’amministratore delegato de
La7 Giovanni Stella, l’aveva anticipato
proprio al Fatto: “Le porte sono aperte
e noi abbiamo un accordo di massima con almeno
due conduttori del servizio pubblico. Posso dire
che uno o due verranno a La7, ma preferisco
usare il condizionale: potrebbero. Vedremo nei
titoli di coda chi avrà ragione”. I titoli di coda sono
Marco Travaglio
“ La gallina
dalle uova d’oro
se ne va,
non mi sembra
Garimberti
protesti
” ”
Altro che Masi:
il nuovo Dg Lei
porta a termine la
missione
Transazione e
niente clausola di
non concorrenza
la messa in onda di Annozero”. A
fine luglio il Cda decide che dal 23
settembre Annozero sarebbe stata
in palinsesto quella che ora risulta
l'ultima stagione di questa “odiata”
trasmissione. Mesi di battaglie e po-
lemiche, soprattutto con Masi che il
27 gennaio chiama in trasmissione
per l’ultimo, plateale scontro. Poi
Masi lascia e arriva l’attuale dg, Lo-
renza Lei, con cui Santoro avrebbe
firmato l’accordo dell’addio. Santo-
ro ora gira pagina perché – come
tante volte lui stesso ha confidato in
passato – “non si può sempre re-
citare la stessa parte in commedia”.
Forse ora lo lasceranno lavorare,
ma la Rai non sarà più la stessa.
Martedì 7 giugno 2011
SERVIZIETTO PUBBLICO
iniziati a scorrere ieri, e chissà dove andranno a
finire. La rosa dei nomi Stella l’aveva già tracciata:
“Uno o due fra Michele Santoro, Milena
Gabanelli, Giovanni Floris e Fabio Fazio verranno
a La7”. Come un “paziente addestratore aspetta i
macachi-conduttori che scendono frastornati dal
banano Rai”, scrivevamo sabato. Per Stella è
arrivato il momento del raccolto.
Vauro Lucia Annunziata
“ Da questi ci si
può aspettare
“ Un’operazione
che appare
di tutto. Due come una vera
settimane fa e propria
avevo firmato espulsione su
il contratto base politica
”
Mentana lo annuncia al tg:
La7 pronta al Dream team
IL DIRETTORE: “SANTORO A UN PASSO DA NOI”
ADESSO ASPETTANO FABIO FAZIO: È IL TERZO POLO TV
di Chiara Paolin Gruber, Ilaria D’Amico, Anto- ro: cosa cambierà? Troppe ché qualche giorno fa l’ammi-
nello Piroso, Luca Telese, Lui- stelle nella più piccola e affol- nistratore delegato di Telecom
ichele Santoro è a sella Costamagna. E talenti di Media aveva lanciato la bom-
“M
lata emittente generalista ita-
un passo da La7. comunicazione assai efficaci liana? Se n’è parlato ieri sera ba: “Almeno uno o due tra San-
La trattativa è mol- come Maurizio Crozza, Daria anche a L’Infedele, con Gad Ler- toro, Floris, Gabanelli e Fazio
to avanti, noi lo Bignardi, Geppi Cucciari e ner che chiedeva a Ilaria D’A- arriveranno tra poco da noi”.
aspettiamo a braccia aperte”. Victoria Cabello. mico cosa pensasse del nuovo Aggiungendo che l’operazio-
Non sarà TeleSogno, ma poco collega: “Come si fa ad essere ne è possibile anche perché
ci manca. Al posto di Maurizio INSOMMA una signora tivù, preoccupati quando arriva un c’è un grande gruppo deciso a
Costanzo c’è Enrico Mentana, con una predilezione netta artigiano con prodotti brillan- prendere il controllo de La7,
che ieri sera ha dedicato l’a- verso il talk d’informazione e ti come quelli di Santoro? Pro- con relativo investimento in
pertura del suo tg alla notizia un telegiornale da sempre dotti magari imperfetti, ma nuovi progetti. Ora, dopo l’ar-
più importante per la rete, un combattivo, capace di inven- che colpiscono e smuovono le rivo di Santoro, c’è da credere
arrivo davvero di gran lusso zioni dal successo duraturo idee”. Lerner ha annuito ag- davvero alle anticipazioni di
nella già ampia squadra di (vedi Omnibus), ottimamente giungendo: “Il contratto non è Stella, notoriamente disinvol-
giornalisti che Telecom Me- rilanciato dagli ottimi ascolti ancora firmato, però è una to nell’immaginare - e imporre
dia ha saputo rastrellare negli ottenuti dal direttore Menta- gran bella notizia”. - cambiamenti avveniristici ai
ultimi anni. Gad Lerner, Lilli na. Adesso però arriva Santo- Non esattamente inedita, per- dipendenti di rete: ne sanno
qualcosa i redattori del tg, a
lungo costretti ad accettare
La pattuglia si contratti di solidarietà pur di
non veder licenziato nessuno.
rinforza. Lerner: MA ADESSO lo stato di crisi
il contratto è chiuso, Santoro potrebbe oc-
cuparsi di nuovi spazi d’appro-
fondimento - di cui il tg La7 è
ancora non tuttora sguarnito - e l’aria del
cambiamento è frizzante an-
è firmato, che solo nelle ipotesi. Sarà Car-
lo De Benedetti a entrare in so-
ma è una cietà, magari convinto dall’a-
mico Lerner, o toccherà inve-
grande notizia ce alla multinazionale tedesca
Bertelsmann bucare il video
italiano? “Non rilasciamo di-
chiarazioni, scusate” sorride
DE BENEDETTI messaggi cifrati con un certo buonumore An-
tonio Provenzano, ufficio
per la televisione della Telecom stampa Telecom Italia Media.
Di certo le voci si rincorrono,
incontrollate. Il prossimo in
rima delle notizie su Michele Santoro, Prima o poi, come diceva Andreotti, finisci
Pd’altro
ieri, nei corridoi de La7 non si parlava
che dell’editoriale di Massimo Gian-
per tirare le cuoia”.
Di certo vendere la quota di controllo di
dirittura d’arrivo sarebbe Fa-
bio Fazio, con aperture anche
su Luciana Littizzetto e Rober-
nini, sull’inserto Affari&Finanza di Repubbli- Telecom Italia Media sarebbe una scossa to Saviano. E pure Paolo Ruf-
ca. I beninformati sostengono che i vertici per Telecom, ieri gli investitori hanno di- fini, direttore di Rai3 in eviden-
della televisione controllata dalla Telecom mostrato un certo interesse intorno al ti- ti difficoltà con l’attuale ge-
lo hanno letto con grande attenzione. E, tolo dopo le dichiarazioni di Stella al Fatto stione Rai, sarebbe il benvenu-
con l’approccio tipico degli editori che su possibili evoluzioni societarie (le azioni to. Ora La7 deve compiere il
considerano tutti gli articoli vidimati dalla sono salite di oltre il 4 per cento, prima di salto di qualità, dopo aver re-
proprietà, ci avrebbero letto tra le righe la chiudere praticamente in parità). Oggi in gistrato risultati straordinaria-
conferma che il padrone del gruppo Borsa La7 vale circa 280 milioni di euro, De mente imprevisti con il tele-
Espresso Carlo De Benedetti è davvero in- Benedetti sta per incassarne dalla Fininve- giornale di Enrico Mentana,
teressato a rilevare la quota di controllo di st di Silvio Berlusconi oltre 500 nella sen- sempre sopra il 10 per cento di
quella che sta diventando l’unica vera te- tenza d’appello sul risarcimento per la cor- share. La fascia di ascolto mi-
levisione di opposizione, con Santoro, ruzione nel Lodo Mondadori. I capitali, gliore dell’emittente Telecom
Enrico Mentana e forse Milena Gabanelli. quindi, ci sono. Ma dentro il gruppo è proprio la prima serata che
L’editoriale di Giannini, vicedirettore di Espresso non hanno dimenticato le grandi tocca l’abbrivio migliore con il
Repubblica, chiede alla Telecom di Franco aspettative su Rete A (emittente del grup- Tg. Ottimi anche i risultati del-
Bernabè di dare segnali di vita, di fare qual- po) e su Repubblica Tv, due esperimenti la mattina con il tradizionale
cosa per evitare il lento ma progressivo che finora non hanno dato grandi soddi- appuntamento di Omnibus. Ma
declino del titolo in Borsa. La chiusura del sfazioni dal punto di vista economico. Ma la media giornaliera, cresciuta
pezzo è un monito: “Qualcosa Bernabè de- forse, su una La7 con Mentana e Santoro, si di mezzo punto in una stagio-
ve inventare. Tirare a campare non basta. può rischiare di riprovarci. ne, resta comunque al 3,4 per
cento.
pagina 4
Corte costituzionale:
Alfonso Quaranta
è il nuovo presidente
Nucleare
È il quesito
referenda-
rio presentato
dall’Italia dei Valori per
abrogare la norma che pre-
vede “la realizzazione nel
territorio nazionale di im-
pianti di produzione di
energia nucleare”. Norma
sulla quale il governo ha
fatto marcia indietro nel
decreto Omnibus. La Cassa-
zione ha dato il via libera.
B. RASSEGNATO
“DECIDE L’ELETTORE”
Oggi la Consulta sul nucleare
di Eduardo Di Blasi
ggi la Corte costituziona-
O
le dovrà decidere se dare
o meno l’ultimo via libe-
ra al quesito referendario
sul nucleare su cui pende un
ricorso del governo.
È questo l’ultimo bastone che
il governo ha voluto infilare ne-
gli ingranaggi della consulta-
zione popolare, dopo il decre-
to omnibus che congelava il
programma atomico salvo poi
farlo riprendere passata la pau-
ra del voto, i ricorsi alla Con-
sulta, il differimento della data
del voto (lasciata ben lontana
dalle consultazioni ammini-
strative, con uno spreco stima-
to in 300 milioni di euro) e la
melina sulla campagna in tv
bloccata in commissione di Vi-
gilanza per settimane, poi affi-
data alla Rai che sistemò dibat-
titi e pubblicità ben lontani dal-
le fasce di massimo (e anche
medio) ascolto.
IL NEO PRESIDENTE della
Corte costituzionale Alfonso
Quaranta, ieri, ha voluto dare
una interpretazione personale,
Vendola: non sono l’alunno di Bersani
IL SEGRETARIO DEL PD AVEVA DETTO DI VOLER VALUTARE “L’AFFIDABILITÀ” DEL LEADER DI SEL
di Wanda Marra
f are l’“utile idiota” del Par-
AVendola
tito democratico Nichi
non ci sta. E così in-
tervistato da Repubblica tv
manda un avvertimento a
Pier Luigi Bersani (che esat-
tamente nelle stesse ore sta
riunendo la direzione dei De-
mocratici): la dichiarazione
sull'affidabilità politica di Ni-
chi Vendola e di Sel “è un po’
pelosa e meschina. Credo
che nessuno nel centrosini-
stra debba mettersi in catte-
dra e considerare i propri in-
terlocutori come alunni che
debbano sottostare a un giu-
dizio”. All’indomani del voto
di Sel poco si parla, il Pd si è
intestato di fatto la vittoria,
Pisapia ha invitato lo stesso
Vendola ad “ascoltare” più
A
lfonso Quaranta è stato eletto ieri
presidente della Corte costituzionale al
primo scrutinio con dieci voti a favore e
tre schede bianche (assente Maria Rita Saulle per
motivi di salute). Settantacinque anni, napoletano,
Quaranta è stato scelto come giudice costituzionale
dal Consiglio di Stato nel dicembre del 2003 e lascerà la
Corte il 27 gennaio del 2013. Dopo essersi laureto in
Acqua 1
I l quesito chiede l’a-
brogazione del-
l’art. 23 della legge
133 del 2008 con cui il
governo ha privatizzato i ser-
vizi pubblici di rilevanza eco-
nomica affidandoli a soggetti
privati attraverso gara o a so-
cietà a capitale misto pubbli-
co-privato, all’interno delle
quali il privato sia stato scelto
attraverso gara e detenga al-
meno il 40%.
seppur autorevole, del tema
che oggi sarà oggetto di dibat-
tito: “La Consulta non ha il po-
tere di cancellare il referen-
dum”, ha spiegato Quaranta.
Un campanello per chi, nel go-
verno, ancora ritiene che il
“trucco” del decreto omnibus,
possa disarticolare la tornata
referendaria.
Non è l’unico segnale d’allarme
per chi da settimane sta provan-
do a depotenziare la mina refe-
rendaria. Mentre i ministri Sac-
coni, Scajola, Frattini, Matteoli,
Rotondi e Meloni riferiscono al-
le agenzie di stampa la loro con-
Napolitano: “Sul
voto farò
il mio dovere”
La Cassazione
intanto svela
il trucco del
decreto omnibus
che a “parlare” in una città
che non conosce. Ma lui non
ci sta a farsi mettere nell’an-
golo. E ci va giù duro: è sin-
tomo di “una cultura del par-
tito che trovo un po’ invec-
chiata. Quelli che venivano
bollati come estremisti, han-
no invece avuto una capacità
di apertura culturale che do-
vrebbe essere di lezione per
gli apologeti del moderati-
smo. Bisogna avere più umil-
tà, meno spocchia e più di-
sponibilità a mettersi in di-
scussione. Questo vale per
me per Bersani”. Mentre ar-
riva l’eco delle parole del lea-
der di Sel alla direzione del
Pd si respira un’aria insolita-
mente rilassata. Tutti d’ac-
cordo sulla relazione di Ber-
sani che fotografa un “eccel-
lente risultato” alle ammini-
Acqua 2
Il secondo
quesito per
l’acqua pubblica
vuole abrogare la
parte di normativa (il
decreto legislativo 152
del 2006) che consente
al gestore di ottenere
profitti garantiti sulla
tariffa, caricando sulla
bolletta dei cittadini un
7% a remunerazione
del capitale investito.
trarietà a recarsi alle urne, a
Montecitorio qualcuno pone la
domanda anche al Capo dello
Stato Giorgio Napolitano, arri-
vato lì per un convegno. Il pre-
sidente della Repubblica ri-
sponde: “Io sono un elettore
che fa sempre il suo dovere”.
L’ULTIMO SEGNALE è
scritto nelle motivazioni depo-
sitate ieri in Cassazione. Le nor-
me contenute nel decreto om-
nibus, scrivono i supremi giu-
dici svelando il trucco aprono
“nell’immediato al nucleare”.
L’ufficio centrale elettorale del-
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (FOTO ANSA)
strative e, forte di questo,
continua a sottolineare come
il Pd “voglia essere il primo
partito italiano” e “il soggetto
primario dell'alternativa de-
mocratica e riformista”. Tan-
to che all’inizio gli uomini
dello staff del segretario sem-
Democratici
schierati sui sì,
ma in molti
rimproverano al
leader le
incongruenze
sull’acqua
AL VOTO AL VOTO
Giurisprudenza all’Università di Napoli nel 1958, ha
vinto il concorso per procuratore dello Stato presso
l’Avvocatura generale dello Stato nel 1960, e poi è
entrato nella magistratura ordinaria. Divenuto
referendario del Consiglio di Stato nel 1966, ha
proseguito la sua attività nella giustizia amministrativa.
Tra il 1970 e il 1993 è stato capo dell’ufficio legislativo e
capo di gabinetto dell’ex ministro dc, Remo Gaspari.
Giustizia
Èil quesito
che Berlu-
sconi teme di
più. Presenta-
to dall’Italia dei Valori,
chiede l’abrogazione del-
la legge del 7 aprile 2010
“in materia di legittimo
impedimento del presi-
dente del Consiglio dei
ministri e dei ministri a
comparire in udienza pe-
nale”.
la Cassazione è chiarissimo:
“L’articolo 5 comma 1 non
esprime solo programmi per il
futuro ma detta regole aventi la
forza e l’efficacia di una legge
che apre nell’immediato al nu-
cleare (solo apparentemente
cancellato dalle dichiarate
abrogazioni contenute in un
provvedimento che completa
le sue stesse revisioni abrogati-
ve con una nuova disciplina
che conserva e anzi amplia le
prospettive e i modi di ricorso
alle fonti nucleare di produzio-
ne energetica)”. Sono le stesse
ragioni che i comitati promoto-
brano persino non capire a
cosa si riferisce Vendola (Ber-
sani nella sua relazione ha
“solo” detto che non sarà ri-
percorsa la strada dell’Unio-
ne, perché “il Paese non ha
bisogno di generiche carova-
ne ma di una rotta decisa”).
In realtà nell’intervista al Cor-
riere della Sera domenica il se-
gretario, dopo aver affermato
che “gli elettori di sinistra e
centro si sono già mescolati”,
rispondeva così a una do-
manda sull’affidabilità di Ven-
dola, soprattutto sulla politi-
ca estera, visto che nel ‘98
votò per la caduta di Prodi:
“Lo verifichiamo, prima del
voto”. “L’incidente”, come lo
definisce Fabio Mussi “deriva
da un certo nervosismo del
Pd”, che ha visto la vittoria
dei candidati scelti dalle pri-
ri dei referendum enunciano ritornare ad avere un’opinione
da mesi. Anche da prima che il pubblica consapevole della ne-
presidente del Consiglio, du- cessità di ritornare all’energia
rante un vertice italo-francese a nucleare”. Il premier parlò del
Roma il 26 aprile, confessasse nucleare come di un “destino
candidamente: “Noi siamo as- ineluttabile” per il nostro Pae-
solutamente convinti che l’e- se.
nergia nucleare sia il futuro di Salvo che, finiti tutti i bastoni
tutto il mondo. (...) Se fossimo che il governo aveva da mettere
andati oggi a quel referendum il negli ingranaggi referendari, i
nucleare in Italia non sarebbe cittadini italiani si possano fi-
stato possibile per molti anni a nalmente pronunciare e dire se
venire. Il governo quindi re- vogliono o meno centrali nu-
sponsabilmente ha ritenuto di cleari in Italia. Silvio Berlusconi
introdurre questa moratoria ieri al Tg2 ha detto: “Vedremo
per far sì che magari dopo un cosa pensa l’opinione pubblica
anno, dopo due anni, si possa e ci adegueremo”.
D’ALEMA ce l’ha
con l’Unità
un corsivo di Francesco Piccolo a pagina due del quo-
ÈMassimo
tidiano fondato da Antonio Gramsci a far esclamare a
D’Alema, nel mezzo di una direzione nazionale
del Pd: “Mi aspettavo insulti da parte di Cicchitto, ma sono
rimasto perplesso dal fatto che l’Unità mi insultasse nel per-
corso indicato verso le elezioni. Si tratta di manifestazioni
di primitivismo politico pericoloso”. Lo scrittore e sceneg-
giatore aveva criticato: “La strategia di D’Alema non è sol-
tanto disarmante, ma anche irrispettosa nei confronti degli
elettori. D’Alema non può continuare a proporre governi
di fine legislatura, facendo finta di aver dimenticato che un
lungo governo di fine legislatura, capeggiato da lui, ha con-
tribuito non poco a far andare le cose come sono andate.
(...) C’è una sola possibilità che Berlusconi esca dalla scena
politica, e sono le elezioni. (...) Alla base del pensiero di
D’Alema c’è una fiducia minima verso il parere degli elet-
tori, e una sfiducia massima verso le altre forze di sinistra
che non siano il Pd”.
marie. E poi, ribadiscono da tardo pomeriggio Bersani,
Sel, il segretario del Pd non mentre incassa il voto all’u-
può pensare di fare l’asso pi- nanimità sulla sua relazione
gliatutto, vendersi come ago ci tiene a chiarire: “Per l'amor
della bilancia e leader della
battaglia referendaria, men-
di Dio non sono io il maestri-
no. Intendo un patto chiaro
tre mezzo partito è per il nu-
cleare e non è per niente con-
ed esigibile con il paese e
penso che entrambi sentia-
vinto dei quesiti sull’acqua.
Tanto più che mentre Bersani
mo la responsabilità profon-
da di governare”. Risponde
continua a ribadire i 4 sì del Vendola: “Ringrazio Bersani
partito, sono sempre di più per le parole di chiarimento
quelli che lo accusano di in- sul tema dell’affidabilità nei
congruenza, visto cheda Mi- compiti di governo”. L’inci-
nistro si è battuto per le li- dente è chiuso, ma la batta-
beralizzazioni e sull’acqua è glia per la leadership e per il
su posizioni diverse dai refe- peso nell’alleanza è appena
rendari. Ad ogni modo nel cominciata.
 Martedì 7 giugno 2011

I
AL VOTO AL VOTO

l governo tedesco ha approvato
È deciso: i nove reattori ufficialmente ieri il pacchetto di
misure che mette fine all’energia
nucleare in Germania e apre alle fonti
tedeschi saranno rinnovabili. Il ritmo dello switch-off è anche
più rapido di quanto annunciato la scorsa
settimana dal cancelliere, Angela Merkel, con
spenti entro il 2022 nove degli attuali reattori attualmente attivi
che saranno spenti tra il 2015 e il 2022. Il
pacchetto di misure in materia di politica
energetica, che contiene anche una serie di
iniziative a favore delle rinnovabili, ha
carattere di urgenza e sarà esaminato giovedì
dal Bundestag, il Parlamento federale, e poi
probabilmente prima dell’estate, dal
Bundesrat, la Camera Alta. Parigi,
preoccupata dell’evento chiede una
concertazione a livello europeo. Il ministro
dell’Industria, Eric Besson, ha annunciato alla
tv francese che scriverà al Commissario Ue
all’Energia per chiedere l’organizzazione di una
riunione di concertazione dei ministri europei
dell’Energia per parlare delle conseguenze
delle decisioni prese a livello nazionale.

Corse nudiste
In piazza
Una manifestazione per
l’acqua pubblica(FOTO ANSA)

e fontanelle partigiane
CONCERTI, PROMOZIONI E FLASH MOB
COSÌ PASSA IL MESSAGGIO ELETTORALE
di Chiara Paolin tori a prendere spazio sul palco
invitando cantanti, artisti e in-
l genio partenopeo ama

I
tellettuali a dire cosa stia suc-
evidenziarsi quando più è cedendo davvero in questa pri-
necessario, si sa. Ed ecco mavera elettorale dopo il lungo
qua la soluzione sciuè sciuè inverno delle manifestazioni.
per i referendum: c’è gente
che ride e dichiara in svendita A ROMA, in piazza del Popo-
la consultazione popolare se lo, sono già certi gli interventi
commercianti e ristoratori de- di Simone Cristicchi, Eugenio
cidono di offrire sconti ai Finardi, Claudio Santamaria, i
clienti che dimostrino di aver rapper Piotta e Frankie Hi Nrg,
fatto il proprio dovere andan- il matematico Piergiorgio Odi-
do alle urne (vedi il Giornale di freddi e tanti altri aggregati da
ieri, contrario all’iniziativa del Iovoto.net, entità referendaria
“Voto a rendere”)? E allora in che si dichiara apartitica e sta
Campania l’hanno pensata an- lavorando sodo in rete. Ma per
cora più bella: chi rinuncia al arrivare in forma al concerto di
CISNETTO&CO I tifosi mare il 12 giugno avrà un trat-
tamento di favore nel wee-
venerdì, il Wwf ha organizzato
già domani pomeriggio un de-
kend successivo. Cioè lettino gno riscaldamento: “Io corro a
del “No” fanno le vittime con formula ‘prendi due e pa-
ghi uno’ dietro esibizione del-
votare sì” è il serpentone che
attraverserà le principali vie
ono pochi e sulla difensiva. I sostenitori del “no” al la tessera elettorale adeguata- centrali di Milano, Roma e Na-
Snuscolo
referendum sull’acqua si ritrovano a Roma, nel mi-
auditorium sotto l’Ara Pacis, per difendere le
mente bollata, e moltiplicazio-
ne collettiva della gioia da
poli (dove il sindaco Luigi De
Magistris attenderà all’arrivo,
proprie ragioni. Padrone di casa il giornalista e orga- spiaggia – si spera – domenica in piazza del Plebiscito) ricor-
nizzatore di eventi Enrico Cisnetto, che inserisce la 19 (dettagli su www.verdi- dando con maglietta e scarpe ro che chi gode della terza gio- con passeggiatina nel quartie-
campagna anti-referendaria nella cornice di Roma In- campania.it). da ginnastica l’avvicinarsi del- vinezza ha diritto a un tratta- re, o un passaggio in auto. Ci
contra (una manifestazione patrocinata dal Comune e le urne. mento speciale in questa sta- pensano i volontari che furo-
dal sindaco Gianni Alemanno). Sale sul palco e de- INSOMMA nessuna scusa Però, spesso, sono le piccole gione di ritorno civico: cari an- reggiano sulla pagina face-
nuncia “insulti o comunque atteggiamenti verbalmen- per non votare, massima alle- cose a contare di più. Stamat- ziani, ecco a voi il Taxiquorum. book e sul sito Battiquorum.
te violenti”. La linea Cisnetto è chiara: di referendum in gria nel concepire un appunta- tina, in giro per la capitale, po- Per andare ai seggi c’è chi met- Chi invece è perfettamente in
Italia ce ne sono stati tanti, con il quorum pochi, quindi mento che ormai ha cambiato treste trovare qualche attem- te a disposizione un braccio forma può presentarsi giovedì
meglio non andare a votare che votare no. La pensa faccia agli italiani. Migliaia di pato signore dell’Associazione mattina alle ore 12 davanti alla
diversamente l’ex sindaco di Torino Sergio Chiampa- cortei, incontri, balli, confe- Nazionale Partigiani che vi of- basilica di San Pietro per il
rino, “potrei votare due no sull’acqua”, perché, spiega,
se si elimina la remunerazione del capitale investito ci
renze, biciclettate, flash mob,
catene on line e applicazioni
fre un bicchier d’acqua alla
fontanella presentando in alle-
A Napoli “Grande Digiuno Referenda-
rio”.
saranno meno investimenti sulle reti e cancellare l’ob-
bligo di fare gare consentirà comunque ai Comuni che
web stanno contagiando il pae-
se reale – e virtuale – con un
gato uno scontrino: solo per di-
re che, un giorno, potrebbe co-
chi “non PADRE ALEX Zanotelli e al-
ne hanno bisogno di farle. Raffaele Bonanni, leader
della Cisl, invece tifa per il flop perché “io non credo
taglio ironico, che dalla denun-
cia più tecnica e arrabbiata vira
stare cara quella risorsa pubbli-
ca e poco stimata fin qui. Beata
va al mare” tri sacerdoti contro la privatiz-
zazione dell’acqua (e non solo)
nell’istituto referendario”, Ci sono pure soggetti di- verso il festeggiamento di mas- saggezza, che troverà spazio resteranno in piazza ricordan-
rettamente coinvolti, come l’amministratore delegato sa. Le grandi piazze dei movi- stasera con l’appuntamento in- ha uno do agli uomini e alle donne di
dell’Acea Marco Staderini. Omaggio ai partecipanti: un menti si riempiranno venerdì: timo di Asti, al Parco Rio Cro- buona volontà che “per noi cri-
libro sul valore dell’acqua con prefazione di Matteo Roma, Milano, Napoli e Paler- sio: lettura a lume di candela di sconto stiani l'acqua è un grande dono
Renzi. Ma il pubblico è fatto soltanto da giornalisti e mo, come deciso prima dal- “Indignatevi!”, testo-guida del- di Dio, fa parte della sua straor-
staff dell’evento. l’Idv e poi dal Pd. Ovvero Di la rivolta dolce in Europa sti- la settimana dinaria creazione e che non
Pietro e Bersani. Ma saranno molata dal novantenne Stephà- può mai essere trasformata in
soprattutto i comitati promo- ne Hassel. Perché ormai è chia- seguente merce”.
Stesso giorno e stessa città per
un’iniziativa – diciamo così –
FENOMENI PARANORMALI alternativa: “Un gesto goliardi-
co per abbattere il silenzio me-
diatico sui referendum. Corria-
CAPPELLACCI, COTA, ZAIA E MICCICHÉ: I “MUTANTI” DELL’ATOMO mo nudi (costume facoltativo)
da piazza Venezia a Montecito-
rio e circondiamo la Camera
di Stefano Caselli chiarò Veronesi pochi giorni Non facciamo cazzate”, fino ad sidenza della Regione Piemon- neto Luca Zaia, invece, ha già dei deputati armati solo dei no-
prima il disastro di Fukushima, augurarsi, pochi giorni fa sul te, ritirò il ricorso della prece- detto che voterà “sì” ai quesiti stri corpi e dei nostri sorrisi! Il
l nucleare è secondario, il “Rimango convinto che per ri- Mattino, che “l’evoluzione tec- dente Giunta alla Corte costitu- su acqua e nucleare: “Il senti- governo ha paura del voto po-
“I mio vero tema sono i tumo-
ri”. Umberto Veronesi, presi-
solvere il drammatico proble-
ma energetico del futuro do-
nologica possa un domani far
fronte con le rinnovabili alla
zionale contro il programma
nucleare del governo (salvo
mento del popolo è quello di
difendere fino in fondo questi
polare sui referendum. Ha im-
posto a tv e giornali di boicot-
dente della mai del tutto ope- vremo pacatamente valutare i quantità di energia che il Paese poi escludere subito dopo la di- due grandi valori”. Idea condi- tare apertamente gli spot refe-
rativa Agenzia per il nucleare, ora, rischi e i benefici di tutte le fon- richiede”. Chi dal Pdl dice no sponibilità del Piemonte ad ac- visa – oltre che dal sindaco le- rendari, spera che grazie alla
si sfila. Proprio lui, che lo scor- ti di energia, senza escludere il senza se e senza ma è il fede- cogliere nuove centrali). Il Ve- ghista di Varese – anche dal col- dis-informazione gli italiani
so 30 novembre – tra lo scon- nucleare”, ribadì un mese do- lissimo berlusconiano Ugo lega di partito Angelo Ales- non sappiano che si vota su tre
certo dei più – dichiarò: “Potrei po lo tsunami. Il terremoto in Cappellacci, presidente della sandri, presidente della com- temi importantissimi: nuclea-
dormire in camera da letto con
le scorie”. Non è dato sapere se
Giappone, insomma, non gli
ha fatto cambiare opinione; la
Regione Sardegna: “Voterò
contro il nucleare ma non mi
Effetti missione Ambiente della Ca-
mera: “Ormai il nucleare in Ita-
re, privatizzazione dell’acqua
e legittimo impedimento. Noi
l’ex ministro della Sanità sia an-
dato fino in fondo al suo espe-
possibilità del raggiungimento
del quorum (forse) sì. Chi non
sento un traditore”, dichiara a
Repubblica. In effetti le sue po-
del quorum\ lia non c’è più, il referendum è
inutile. Quanto all’acqua sto
possiamo sconfiggere questo
silenzio forzato grazie ad un ge-
rimento, tuttavia la risposta
sbrigativa del celebre oncolo-
ha mai mutato i suoi convinci-
menti pro atomo è il ministro
sizioni sul tema erano note e un
eventuale mutamento sarebbe
Umberto pensando se andare a votare
per il primo quesito”. Posizio-
sto eclatante. Corriamo nudi
alla meta e una risata li seppel-
go ai cronisti che ieri reclama- dell’Ambiente Stefania Pre- stato difficile da conciliare con ne simile a quella già resa nota lirà!”.
vano una sua opinione sul re- stigiacomo, ma poco tempo il 97,13% di voti contrari al nu- Veronesi dal leader di “Forza Sud” Gian- Il segretario dei Verdi, Angelo
ferendum del 12-13 giugno, fa il ministro è stato pizzicato cleare del referendum consul- franco Micciché: “Sono per Bonelli, ha dichiarato ieri a Un
sembra quasi provenire da un da un cronista dell’Ansa men- tivo tenutosi in Sardegna po- dice: “Il l’acqua pubblica”. Sul quarto giorno da pecora, Rai2: “Pur di
“mutante”, categoria che, trat- tre, in una conversazione con il che settimane fa. Tra i colleghi quesito, quello sul legittimo raggiungere il quorum mi farei
tandosi di nucleare, non è del collega Tremonti, confidava: di Cappellacci si attendono no- nucleare è impedimento, non si registra- pure una mezza maratona, 21
tutto inappropriata: “Senza il “È finita, non possiamo rischia- tizie di Roberto Cota che, no mutanti in circolazione. Per km di corsa”. Nudo o vestito,
nucleare l’Italia muore”, di- re le elezioni per il nucleare. non appena insediato alla pre- secondario” il momento. non l’ha specificato.
Martedì 7 giugno 2011 pagina 6

“C
AL VOTO AL VOTO

i appelliamo alle colleghe e indirizzato ai medici italiani. nell’appello – è un fattore determinante per la
I medici della Cgil: ai colleghi medici affinché “L’acqua pubblica - afferma Cozza nell’appello - prevenzione e per l’igiene, a partire dal semplice
vadano a votare ai è un bene comune essenziale per la salute e per lavarsi le mani e dal lavare frutta e verdura per
referendum del 12 e 13 giugno ed esprimano 2 la prevenzione in sanità. É un nutriente vitale e eliminare agenti patogeni”. “La privatizzazione
“Votate Sì per un bene sì per l’acqua bene comune, per la tutela della svolge un ruolo fondamentale per la regolazione dell’acqua con l’obiettivo del profitto – conclude
salute di tutti i cittadini”. Con queste parole della temperatura corporea, per il trasporto nel Cozza – rischia invece di mettere in discussione
Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp-Cgil sistema digestivo e per l’eliminazione delle la garanzia della sua qualità e della sua
fondamentale alla salute” Medici, lancia sul web un appello al voto scorie metaboliche”. “L’acqua – si legge ancora disponibilità, a danno della salute dei cittadini”.

L’ACQUA PRIVATA DI LATINA

In provincia cittadini contro la gestione partecipata
“Tariffe esose e pochi investimenti, paghiamo solo il giusto”
di Caterina Perniconi
a mattina, approfittan-
in quota Pdl e coordinatore pro-
vinciale del partito. E nel Cda c’è
stato anche Armando Cusani, at-
tuale presidente della Provincia.
É CHIARO che tutti questi mo-
vimenti politici hanno contribui-
to a creare sospetto nei cittadini
sulla gestione dell’azienda parte-
cipata. Quindi quando è arrivato
il turno di Aprilia, a luglio del
2004, gli utenti avevano già le an-
tenne dritte. E quasi un anno do-
po, a maggio del 2005, quando
sono state ricevute le prime bol-
lette, “stentammo a credere ai
nostri occhi”, racconta Alberto
De Monaco, animatore del Comi-
tato per l’acqua pubblica. “Gli
aumenti andavano dal 50 al 300%
a fattura, non ci potevamo crede-
re. Per questo abbiamo chiesto di
vedere il contratto e abbiamo
scoperto che non era stato rati-
ficato dal Consiglio comunale”.
L’acqua erogata dalle fontanelle pubbliche a Roma (FOTO ANSA) Da quel momento è cominciata
una lunga battaglia legale, che
una cifra che ritiene “giusta” al gioranza è la multinazionale Veo- non è ancora terminata, in cui la
Comune. lia. Il restante 51% è in mano alla Provincia si è schierata a fianco
della società e contro Aprilia. Tra
ridionale è pari all’1,20 contro al-
tre province in cui risulta anche
molto più alto (Marche nord
1,77, Toscana Costa 1,84, ecc.).
“Noi non stiamo dicendo che pa-
ghiamo più che nel resto Italia –
spiega De Monaco – ma che ri-
spetto alle nostre tariffe prece-
denti è un aumento insostenibile
per molti cittadini di Aprilia già
vessati dalla crisi. Le nostre tabel-
le dimostrano che l’aumento per
una famiglia di tre persone è sta-
to inizialmente del 136% e negli
anni successivi di un altro 40%.
Noi voteremo sì ai referendum
perché l’acqua resti pubblica e i
privati smettano di fare affari sul-
la nostra pelle”.
La società Acqualatina risponde
che in alcuni comuni ci può es-
sere stato un aumento “a causa
dell’adeguamento delle tariffe ad
una unica per tutti i comuni coin-
volti”. A Latina, spiega una nota,
“la tariffa risulta inferiore sia per
l’uso domestico per prima abita-
zione (con un risparmio di 30 eu-
ro annui) che, ancor più, per l’u-
so domestico nella fascia tariffa-
tariffa applicata dai precedenti
gestori è difficile e fuorviante –
spiega l’azienda – poiché la tarif-
fa precedente non veniva appli-
cata secondo un’articolazione ta-
riffaria paragonabile a quella at-
tuale, il che rende il confronto
quanto mai inapplicabile”.
PER QUANTO riguarda gli in-
vestimenti “dal 2003 ad oggi –
continua la nota – Acqualatina ha
investito oltre 100 milioni di eu-
ro per la manutenzione, l’effi-
cientamento e l’ammoderna-
mento delle reti e degli impianti
in gestione, seppure la Conferen-
za dei sindaci abbia più volte do-
vuto ridimensionare l’ammonta-
re di euro che il gestore è tenuto
ad investire negli anni a causa
dell’alto tasso di morosità, gran
parte del quale relativo alle uten-
ze del Comune di Aprilia”. Gli in-
vestimenti che Acqualatina
avrebbe dovuto fare per contrat-
to erano infatti pari a 146 milioni
entro il 2008. Ma la cifra è ancora
lontana, nonostante siano passa-
ti ormai 3 anni.

“L
do del fatto che non
siamo a casa, vengono
delle persone di Ac-
qualatina, con i vigilantes armati
al seguito, aprono i contatori e
mettono i riduttori di flusso idri-
co”. L’ultimo caso, ad Aprilia, è
avvenuto ieri. Lo racconta il Co-
mitato per l’acqua pubblica co-
munale, che dal 2005 non paga
l’erogazione del bene primario
alla società partecipata, ma solo
La partita di giro dei gestori idrici in Borsa
POICHÉ NELLA provincia
dell’Agro Pontino c’è un lungo
contenzioso aperto tra l’azienda
a cui è stata affidata la gestione
dell’acqua e una serie di comuni
del territorio. Tutto comincia
nell’agosto del 2002, quando vie-
ne sottoscritto il contratto di ser-
vizio tra i comuni e i gestori,
coordinato dalla provincia. Il
49% di Acqualatina va alla società
Idrolatina srl, il cui socio di mag-
conferenza dei sindaci dei 35 co-
muni coinvolti. La Provincia di
Latina dovrebbe essere il control-
lore di tutta l’operazione. Ma è
anche capitato che il primo pre-
sidente di Acqualatina, Paride
Martella, fosse in quel momento
presidente della Provincia in
quota Udc. Quindi controllore e
controllato. Nel 2004 gli succe-
de Claudio Fazzone, nel Consi-
glio d’amministrazione dal 2002,
in quel momento anche senatore
il 2006 e il 2007 il Comune fa una ria agevolata (con
serie di delibere per non ratifica- un risparmio di
re il contratto, ma il Tar le annul-
la. Solo nel 2009 il Consiglio di
ben 105 euro an-
nui)”. Ma quello
L’azienda:
Stato dirà che la protesta dei cit-
tadini è legittima perché liberi di
che i cittadini con-
testano è che ad
“Aumenti dovuti
difendere gli interessi comunali. Aprilia, per esem-
Controllando gli indici di compa- pio, i costi fissi per all’adeguamento
razione tariffaria diffusi dalla l’erogazione sono
Commissione nazionale per la vi- passati da 3 euro dei costi, c’è anche
gilanza sulle risorse idriche, si l’anno a 55. “Un
scopre che quello del Lazio Me- confronto con la chi spende di meno”

Un tesoro da 300 milioni per i sindaci

di Giovanna Lantini 52,6 milioni, ben 30 dei quali ai comuni di Torino e metà, 48 milioni, al comune di Roma, mentre a
Milano Genova. Il resto è per Intesa San Paolo (3 milioni) e Caltagirone sono destinati 14 milioni e ai francesi
la Fondazione Crt (2,5 milioni) di Fabrizio Palen- quasi 11. Ad amministratori e sindaci, invece, è già

OBorsaltre 300 milioni di euro. È questa la cifra che,

alla vigilia del referendum, le utilities quotate in
con attività nell'acqua distribuiscono ai loro
soci sotto forma di dividendi. Naturalmente dopo
aver pagato 8,6 milioni di compensi ad ammi-
nistratori e sindaci. Le municipalizzate quotate a
Piazza Affari che oltre all'acqua gestiscono servizi
di energia l'anno scorso hanno realizzato utili per
complessivi 443 milioni e dichiarato investimenti
per 1,4 miliardi. La più generosa è Iren. Terzo
operatore italiano dei servizi idrici integrati nato
nel 2010 dalla fusione tra Iride (a sua volta frutto
delle nozze tra Aem Torino e Amga Ge-
nova) ed Enia (Agac Reggio Emilia e Am-
ps Parma e Tesa Piacenza), l'azienda, che
vanta tra i soci i comuni di Torino, Genova, Parma
e Reggio Emilia, oltre a un folto gruppo di piccoli
comuni delle province di Reggio, Parma e Piacenza,
ha guadagnato 178 milioni, un centinaio dei quali
torneranno agli azionisti. Nel dettaglio nelle casse
degli enti pubblici andranno complessivamente
Referendum giusto,
ma molti amministratori
hanno bisogno
di assicurarsi
dividendi (e poltrone)
zona. Per Iride, che tra i partner più rilevanti conta
il fondo F2I di Vito Gamberale, suo socio in Me-
diterranea delle Acque e che dà lavoro a
4.572 persone, il business dell'acqua è però solo
una piccola fetta del totale, pari a circa un quinto
dei margini.
Decisamente più importante è invece per la ro-
mana Acea, 6.700 dipendenti e già campo di
battaglia tra il comune di Roma, i francesi di Gdf e
il costruttore-editore Francesco Gaetano Caltagi-
rone. Quest'ultimo infatti è molto interessato pro-
prio all'oro blu e non è disposto a cedere ai francesi,
che pure in Italia hanno diverse alleanze con enti
pubblici per la gestione del servizio idrico. Il punto
è che il business dell'acqua fa gola ai privati perchè
nei prossimi trent'anni servono 64 miliardi di in-
vestimenti, 14 per cento dei quali dovrebbe ar-
rivare dalle casse pubbliche. Di qui l'interesse per
Acea, che gestisce il servizio idrico negli ambiti
ottimali territoriali (Ato) di Roma, Frosinone e pro-
vince, oltre a significative presenze in Toscana,
Umbria, Campania e altre aree del Lazio, per un
totale di 8,5 milioni di abitanti. Il gruppo, che nel
2010 ha speso in pubblicità e sponsorizzazioni
oltre 8 milioni, deve infatti quasi il 43 per cento dei
suoi 666,5 milioni di margini all'acqua, nella quale
dichiara di aver investito, nello scorso esercizio,
202,8 milioni. E dopo aver chiuso il bilancio con utili
per 92,1 milioni, investimenti in calo di quasi 45
milioni a 473 milioni per “l'esigenza di calmierare
l'espansione dell'indebitamento” che al 31 dicem-
bre ammontava a 2,2 miliardi, si appresta a di-
stribuire 95 milioni agli azionisti: poco più della
andato più di 1 milione e mezzo, 72mila euro dei
quali al consigliere indipendente in quota Cam-
pidoglio Luigi Pelaggi, già noto per il suo contem-
poraneo ruolo di capo della segreteria tecnica del
ministro dell'Ambiente. Conflitti d'interesse a par-
te, gli organi di amministrazione e controllo meglio
retribuiti, però, sono quelli della bolognese Hera
(oltre 6.400 dipendenti), che nel 2010 hanno per-
cepito in totale ben 2,56 milioni. Del resto il se-
condo operatore italiano dell'acqua - l'anno scorso
gli ha portato il 23 per cento dei 607 milioni di
margine - ha chiuso l'esercizio con utili per 142
milioni e debiti per 1,86 miliardi, dopo investimenti
per 341,9 milioni, il 27 per cento dei quali nel
servizio idrico integrato che copre sette province
dell'Emilia Romagna e del nord delle Marche. Ai
soci andranno un centinaio di milioni in cedole, il
12,5 per cento in più del 2009. Quindi una quin-
dicina di milioni al comune di Bologna, poco più di
una dozzina a Modena, 7 a Ravenna, 5 a Imola,
mentre a Rimini, Cesena e Ferrara andranno quote
comprese tra 2 e 2,7 milioni, somme simili a quelle
destinate agli investitori di Lazard e a Carimonte
Holding.
Cifre lontane anni luce dalle piccole Acegas-Aps
e Acsm-Agam, che però quanto a debito e
stipendi degli amministratori, fatte le dovute pro-
porzioni, non hanno nulla da invidiare alle grandi.
Soprattutto la prima, che distribuisce l'acqua nelle
aree di Trieste e Padova e ha chiuso il 2010 con 22
milioni di utili, 96,7 milioni di investimenti e ben
439 milioni di indebitamento. In attesa di trovare
una soluzione al debito generato negli anni da una
La sede Acea a Roma (FOTO ANSA)
serie di operazioni finanziarie che hanno coinvolto
i due comuni azionisti, con l'incombente rata da
250 milioni verso Intesa Sanpaolo che scadrà nel
2012, la municipalizzata del nord-est (1.700 di-
pendenti e il 35% dei margini generati dall'acqua)
quest'anno ha stanziato per le cedole poco meno
della metà dei profitti: 9,89 milioni. Il 62,84%, cioè
6,17 milioni, sono per Acegas-Aps holding, che a
sua volta è controllata dai comuni di Padova e
Trieste. A seguire, la Fondazione Cassa di Rispar-
mio di Trieste con circa 500mila euro e il socio-cre-
ditore Intesa con 360mila euro. É andata meglio
agli amministratori e ai sindaci che hanno incas-
sato quasi 1,4 milioni. Circa il doppio dei colleghi
brianzoli di Acsm-Agam, 423 dipendenti, poco più
di 8 milioni di utili nel 2010 dopo investimenti per
7,7 milioni e margini per quasi 40 milioni (solo 4
riferibili all'acqua) e un debito di 115 milioni. A
spartirsi 4,6 milioni di cedola sono stati i comuni di
Monza (29%), Como (25%) e la collega di Milano
e Brescia A2A (22%). Pochi ma buoni, commen-
terebbero da Torino, dopo che Acque Potabili,
affossata dalle attività siciliane, ha lasciato i soci a
secco. Perché l'oro non luccica per tutti, anche se è
un'indubbia fonte di cupidigia.
pagina 7 Martedì 7 giugno 2011

L
MAGGIORANZA?

a prima volta di Angelino Alfano. Il
L’esordio (breve) vertice tra Pdl e Lega ad Arcore ha
segnato il debutto del ministro come
rappresentante ufficiale del Pdl dopo la
di Angelino Alfano decisione di designarlo segretario del partito.
Per l’ufficializzazione del nuovo ruolo si dovrà
attendere la modifica dello statuto del partito,
da “segretario” ma già ieri è stato scelto per parlare con i
giornalisti alla fine dell’incontro a Villa San
Martino tra Silvio Berlusconi, Umberto Bossi,
Pdl e Lega.
Alla fine dei colloqui, durati circa 3 ore, Alfano è
uscito a piedi dal cancello per parlare con i
numerosi cronisti che attendevano l’esito del
vertice. Completo grigio impeccabile, il ministro
della Giustizia ha spiegato che l’alleanza tra il
Carroccio e il Pdl è “robusta e collaudata” e che
l'intenzione è di portare a termine la legislatura.
Alfano ha anche confermato gli obiettivi
economici: raggiungere il pareggio di bilancio nel
2014 rispettando i vincoli europei. Poi è
rientrato a Villa San Martino. Ma i momenti di
gloria sono durati poco: subito dopo a parlare e
a riprendersi la scena è stato Silvio Berlusconi.

SUL FISCO NESSUN ACCORDO

E BOSSI SPINGE PER IL VOTO ANTICIPATO
Tremonti non cede alle richieste di B. di “allentare i cordoni”
Il vertice di Arcore: sopra
Umberto Bossi, a sinistra
di Sara Nicoli E il vertice sul fisco è finito lì. Angelino Alfano con i cronisti
e Davide Vecchi (FOTO ANSA)
IN PRATICA , hanno spiega-
remonti non molla. E il

T
vertice di Arcore, quello
da cui doveva emergere il
new deal del governo do-
po lo schiaffo elettorale di Mi-
lano e Napoli, si è invece tra-
sformato in un nuovo bagno.
Sul piatto di portata del pranzo
di villa San Martino ieri c’era il
fisco. E quell’immediato se-
gnale alle piccole e medie im-
prese del Nord da dare subito,
con un abbassamento delle
tasse, in modo da far recupe-
rare (soprattutto alla Lega) la
base elettorale perduta. E inve-
ce no. Tremonti, seppur spal-
leggiato da Bossi, è stato asso-
lutamente irremovibile, grani-
tico nel suo ‘niet’ al Cavaliere
che solo un paio di giorni fa
aveva giurato di riuscire a far-
gli “allentare i cordoni della
borsa”. Macché. Su un punto
Bossi, Berlusconi e Tremonti
hanno trovato la quadra, ovve-
ro sulla necessità di varare una
manovra economica per ri-
spettare il vincolo del pareg-
gio di bilancio nel 2014, con
l'approvazione da subito della
delega sulla riforma fiscale (av-
verrà giovedì della prossima
settimana durante il consiglio
dei ministri) che dovrà essere
esercitata entro la legislatura
con un taglio delle tasse quin-
di non immediato. In sostanza:
sia Berlusconi che Bossi han-
no fatto forti pressioni su Tre-
monti per convincerlo a vara-
re delle misure per “accarezza-
re” l’elettorato. Bossi, dun-
que, più concentrato su misu-
re per le piccole e medie im-
prese, Berlusconi su un taglio
immediato delle aliquote. Tre-
monti, davanti alle insistenze
dei due, avrebbe risposto riso-
luto: “Non se ne parla, andate-
ci voi a spiegarlo a Bruxelles”.
to fonti governative, dal sum-
mit è emerso l'impegno sulla ri-
duzione delle tasse entro la le-
gislatura, ma non un timing
preciso su quando scatterà
l'abbassamento delle aliquote;
una sconfitta di Berlusconi,
senza dubbio. Anche perché il
vero nodo resta quello delle ri-
sorse necessarie per finanziare
la riforma. Che non ci sono. Un
punto su cui Bossi avrebbe per-
so la pazienza. Fino a dire: “Se
non abbiamo una strategia pre-
cisa, è inutile andare avanti co-
sì, questa è una roba che ha re-
spiro troppo corto”. Intanto,
quindi, la manovra da 40 mila
miliardi, confermata anche da
Angelino Alfano, ieri per la pri-
ma volta in versione ufficiale
da segretario-portavoce del
“Alcuni dipartimenti
ministeriali operativi
passeranno al Nord”
Pdl. “Abbiamo riconfermato
l'obiettivo, il pareggio di bilan-
cio nel 2014 e il fatto che tutto
questo andrà realizzato secon-
do i tempi previsti e secondo i
vincoli che la Commissione eu-
ropea ci assegna”, ha detto al
termine del vertice. L'interven-
to è quindi d'obbligo per ri-
spettare gli impegni presi con
l'Europa e per rassicurare i
mercati. Per il resto, Tremonti
ha detto no su tutto. “Ci rive-
diamo in autunno – avrebbe
detto il titolare dell’Economia
– ma è ovvio che alla revisione
delle aliquote dovrà corrispon-
dere una modifica dell’iva…”.
Di contro, il Cavaliere ha mo-
strato il pugno fermo su alcune
richieste della Lega come la no-
mina di due vicepremier (“non
se ne parla proprio, Napolita-
no non capirebbe…”) e a dare
il ministero della Giustizia nel-
le mani di Roberto Castelli.
“Quella è una casella del Pdl –
sosteneva ieri a tarda sera una
fonte Pdl – e tale deve restare”.
Solo su una cosa Berlusconi ha
allentato il pugno di ferro, ov-
vero sul passaggio di alcuni “di-
partimenti ministeriali operati-
vi al nord”, in pratica quello di
Calderoli e quello di Bossi
(Semplificazione e Riforme),
anche se lo stesso Cavaliere
avrebbe sottolineato che “que-
sti trasferimenti non pagano af-
fatto dal punto di vista eletto-
rale”. E Tremonti: “Eppoi co-
stano…”.
MA QUALCOSA al Senatùr
dovevano pur dare, anche se i
volti scuri all’uscita di Arcore
hanno fatto chiaramente capi-
re che il summit era finito con
un buco nell’acqua. La linea del
rigore di Tremonti, dunque, ha
vinto ancora e resta ancora to-
talmente in aria la questione le-
gata al prossimo rimpasto e alla
tenuta dell’esecutivo nella
prossima verifica, prevista tra il
20 e il 27 giugno. L’asse Berlu-
sconi-Bossi al momento viene
spacciato come solido, ma du-
rante il vertice di ieri il Senatùr
avrebbe dato più volte segnali
di stanchezza. Arrivando persi-
no ad ipotizzare di “prendere
tutti di sorpresa e anticipare il
voto” in modo da spiazzare Ter-
zo Polo e Pd. E cominciando a
di Lidia Ravera
La “segretaria”
del Capo
IL CONCORSO non c’è stato, perché la democrazia
è noiosa, ma il posto di segretario, nell’ambito
della manifestazione “Un volto nuovo per il Pdl”,
l’ha vinto lo splendido quarantenne Angelino
Alfano, detto Lodo, per designazione diretta
dall’alto.
Quel quarto di secolo che lo separa dal
presidente del Consiglio fa di lui un debuttante
quasi perfetto. Quasi perfetto il suo sguardo
bianco, senza inutili pretese espressive, l’ovale
allungato, implume, elementare e rassicurante
come un guscio d’uovo. Perfetta quella fedeltà da
“piccolo fratello”, già testata in un paio di stagioni
da ministro di una Giustizia amabilmente
personalizzata e mai pretenziosa.
Sarà così responsabile, efficiente e servizievole,
da meritare la femminilizzazione del titolo: il Pdl
sarà l’unico partito ad avere, al vertice, non un
segretario, ma una “segretaria”. La segretaria del
Capo. Molto innovativo.
pensare, l’avrebbe buttata lì cio che ormai il Cavaliere ha
Bossi, persino “a una succes- fatto il suo tempo. Almeno co-
sione”, parola che è stata con- me alleato. La proposta del Se-
siderata cacofonica davanti a natùr è semplice. Da contadi-
Berlusconi. Ma Bossi, d’altra no politico tiene il conto delle
parte, ieri era furibondo: “Ab- stagioni. E sa che la manovra
biamo sbagliato, ci siamo fatti economica cui va incontro il
trascinare in fondo” , continua- governo nel 2013 è un'opera-
va a ripetere in via Bellerio. E zione da oltre cento miliardi di
sul rapporto con il Cavaliere: euro. Un bagno di sangue e po-
“Le solite parole”, ha confidato polarità a ridosso delle urne.
ai suoi. Insomma, visto da via Un rischio enorme. Mentre a
Bellerio, il vertice è apparso un luglio, via XX Settembre, licen-
flop colossale. E sentire poi zierà una manovra, al confron-
Berlusconi che discute con to, blanda. Dunque, è il ragio-
Giulio Tremonti per convin- namento fatto da Bossi all'ami-
cerlo ad allargare i cordoni del- co Silvio, “perché non pensia-
la borsa, hanno convinto ulte- mo di andare a elezioni antici-
riormente il leader del Carroc- pate?”. Già, perché no?

STRATEGIE DIFENSIVE

RUBY LICENZIA UN ALTRO AVVOCATO E SCEGLIE UNO SCONOSCIUTO

di Gianni Barbacetto
e Antonella Mascali
Milano
quattro. Karima El Mahroug, in
Eto avvocato
arte Ruby Rubacuori, ha cambia-
per la quarta volta. Do-
po Luca Giuliante, Massimo Dinoia e
Paola Boccardi, adesso il legale che
la rappresenta al processo a carico
di Silvio Berlusconi è Egidio Verzini,
da Verona. Viene dallo stesso Foro
dove esercita Nicola Avanzi, difen-
sore di Lele Mora.
Nessuno dei colleghi sa chi sia, ma
lui si affretta a dire: “Dalle mie parti
sono conosciuto. Lavoro un po’ in
tutta Italia”. Fine delle comunicazio-
ni. Il cambio è avvenuto senza nep-
pure una telefonata all’avvocato
Paola Boccardi. Ieri mattina, intorno
alle 9, un suo collega ha trovato in
studio un fax, inviato nel pomerig-
gio di venerdì 3 giugno, in cui Ver-
zini la informava di aver preso il suo
posto. Così si chiudono le manovre
di ricompattamento degli avvocati
del caso Ruby: i legali di Berlusconi,
di Nicole Minetti, di Lele Mora, di
Emilio Fede e di Karima ora hanno
tutti strategie processuali omoge-
nee. Senza ascoltare i consigli del-
l’avvocato, la ragazza aveva già de-
ciso, pur essendo parte lesa, di non
costituirsi parte civile al processo
contro Berlusconi per concussione
e prostituzione minorile. Il 20 mag-
gio, ad alcuni cronisti che l’avevano
incontrata per caso in via Moscova, a
Milano, nelle vicinanze della questu-
ra, Ruby aveva detto: “Non vedo l’o-
ra di venire in tribunale e poter dire
la mia, visto che dai giornalisti non
sono ascoltata”. E a chi le faceva pre-
sente che il suo legale era dubbioso
su una sua presenza in tribunale, Ru-
by rispondeva: “Il mio avvocato è
una cosa, io sono un’altra”.
Da ieri le loro strade si sono separa-
te. Eppure, il 6 aprile, all’apertura
del processo, l’avvocato Boccardi
aveva accettato di spiegare la scelta
di non costituirsi parte civile con di-
chiarazioni che sembravano voler
smontare l’accusa per Berlusconi di
prostituzione minorile: “Karima ri-
tiene di non aver subito alcun danno
né per essere andata ad Arcore, né
per aver frequentato il premier. Ha
sempre affermato di non essersi mai
prostituita”.
Evidentemente non è bastata nep-
pure questa strategia, molto utile
per la posizione processuale di Ber-
lusconi. E ora Ruby è rappresentata
in aula da uno sconosciuto avvocato
veronese.
Il primo legale della ragazza è stato
Luca Giuliante, difensore di Lele Mo-
ra. L’ha assistita fino a ottobre 2010,
quando ufficialmente è stato sosti-
tuito da Massimo Dinoia. Eppure il
12 gennaio 2011 Ruby arriva a Mi-
lano, ma non va dal suo difensore,
bensì da Giuliante, che già dal 29 ot-
tobre 2010 non la rappresentava
più. “Ciao Luca”, dice quel giorno
Ruby al telefono, intercettata. “Sono
in ufficio da te e tu non ci sei”. Giu-
liante ride: “Sei già andata da Mas-
simo?”. Ruby: “No no... Vado da Lele
a ‘sto punto”. Massimo è l’avvocato Egidio Verzini (FOTO EMBLEMA)
Dinoia. Lascia l’incarico ai primi di
febbraio, quando viene reso pubbli- dichiara: “Non ne conosco le ragio-
co il contenuto di un’agenda su cui ni. Sul piano umano auguro a Ruby
Ruby aveva annotato: “70 mila con- un futuro più fortunato e sereno”.
servati da Dinoia”. Il legale reagisce: Boccardi non è l’unico avvocato
“Sono abituato a vedere il mio nome cacciato in questa storia. Prima di lei
in atti ufficiali. Se viene invece usato era toccato, il 5 maggio scorso, a Da-
a mia insaputa, questo si traduce in ria Pesce, difensore di Nicole Minet-
un disagio che non mi consente di ti. La decisione era arrivata dopo la
continuare”. memoria difensiva consegnata dal-
Più di un mese dopo, Ruby nomina l’avvocato alla procura di Milano, in
Paola Boccardi. È l’unico dei quattro cui si differenziava dalle linee difen-
avvocati che si occupa abitualmente sive dei coimputati Lele Mora ed
di tutela dei minori. Sulla sua revoca, Emilio Fede.
pagina 8 Martedì 7 giugno 2011

ITALIE

MILANO, UN (BUON)
CANDIDATO
SALVA UN INQUISITO
La Balzani e Tabacci nel totoassessori
Se passa lei, a Strasburgo il “Faraone”
di Gianni Barbacetto merito del sostegno che ha ri- Il neo sindaco di Milano,
cevuto dagli ambienti della ex Giuliano Pisapia, alle prese con
omanda: come mai nel Rete e, più in generale, del voto

D
toto-assessori della giun-
ta di Milano circola con
insistenza il nome di una
(ottima) parlamentare euro-
pea che da sempre vive e lavora
a Genova? È Francesca Balzani,
avvocato quarantenne, allieva
del professor Victor Uckmar,
con cui ha lavorato fino al
2007, quando è stata chiamata
dal sindaco di Genova, Marta
Vincenzi, a risanare i conti del-
la città come assessore al Bilan-
cio.
Nel 2009 il Partito democrati-
co la candida al Parlamento eu-
ropeo. A sorpresa, ottiene il
seggio a Strasburgo, grazie ai
voti raccolti non solo nella pic-
cola Liguria, ma anche nella
ben più pesante (dal punto di
vista elettorale) Lombardia:
TAGLI
Pd non d’apparato.
Al Parlamento europeo, Balza-
ni è molto apprezzata, tanto da
essere la prima italiana chiama-
ta a ricoprire il ruolo di Rela-
tore generale al Bilancio euro-
peo, per la gestione 2012.
Profilo alto, figura di prestigio.
Saprebbe certo fare bene a Mi-
lano, come assessore nella
squadra di Giuliano Pisapia. Ma
come nasce la sua candidatura?
È vero che, con il marito, ha ca-
sa all’ombra della Madonnina.
Ma vive per lo più tra Genova e
Strasburgo e comunque nella
città ligure ha sviluppato tutta
la sua carriera professionale e
politica. Inoltre sta facendo be-
ne il suo lavoro a Strasburgo. E
allora torna la domanda: come
mai il suo nome è finito nel to-
la nuova giunta (FOTO ANSA)
Sotto, la parlamentare europea,
Francesca Balzani (FOTO EMBLEMA)
to-assessori (oltretutto molto
affollato) della giunta di Mila-
no?
Una possibile risposta viene
dal mondo della politica ligure.
Se a Francesca Balzani fosse
proposto di diventare assesso-
re a Milano, e se dovesse accet-
tare, dovrebbe dare le dimis-
sioni dal Parlamento europeo.
E sapete chi prenderebbe il suo
posto? Il primo dei non eletti
nella lista Pd della circoscrizio-
ne Italia nord-occidentale è
Franco Bonanini, politico navi-
gato, uomo d’apparato, molto
vicino al presidente della Re-
gione Liguria Claudio Burlan-
do.
Le cronache nazionali hanno
dovuto occuparsi di lui nel set-
tembre 2010, quando è finito
in carcere per l’inchiesta “Ma-
ni unte”: la focaccia ligure non
c’entra, si tratta di una truffa ai
danni dello Stato, una brutta
faccenda di soldi pubblici inca-
merati per interventi mai fatti.
Bonanini era allora presidente
del Parco delle Cinque Terre,
dopo aver fatto il sindaco di
Riomaggiore e il responsabile
della promozione turistica in
Liguria. Alle Cinque Terre lo
chiamano “il Faraone” e in mol-
ti gli riconoscono il merito di
aver salvato, grazie al parco,
quell’area costiera patrimonio
Lucio Bonanini,
dell’umanità. C’è però chi (co-
me il comitato Mare pulito di
ex presidente
La Spezia) da anni denuncia l’o- del parco delle
pacità dei bilanci e della gestio-
ne finanziaria del parco, co cui Cinque Terre,
Bonanini s’identifica: “il Farao-
ne” ne è il presidente fin dalla è il primo
sua costituzione, nel 1999.
L’indagine “Mani unte” sembra dei non eletti
aver dato ragione ai critici, an-
che se, una volta finito in cella, al Parlamento
il presidente si è difeso soste-
nendo che, se ci sono state ir- europeo
regolarità nella gestione, que-
ste sono state fatte “per il bene
del parco”. terà parlamentare europeo,
Peccato che ci sia un di più: ol- con tanto di scudo giudiziario.
tre che della gestione allegra I giochi potrebbero saltare gra-
delle finanze, Bonanini dovrà zie a Bruno Tabacci. Parlamen-
rispondere (l’udienza prelimi- tare di area centrista e oggi lea-

“ABILI A PROTEGGERE” MA ALLA PROTEZIONE nare inizierà a fine giugno) an-

che di calunnia. Secondo l’ac-
cusa, infatti, è lui il “Corvo del-
der dell’Alleanza per l’Italia, è
molto critico con Silvio Berlu-
sconi fin da tempi non sospet-

CIVILE NON C’È POSTO PER 9 DISABILI le Cinque Terre”, l’estensore di

di Alberto Puliafito
bili a proteggere” era un fiore all’occhiel-
“A lo del dipartimento di Protezione civile.
Ma ora i 9 dipendenti – tutti disabili – che si
occupavano del progetto rimangono senza
contratto e senza posto di lavoro.
Il progetto nasce nel 2004 con l’intento di
promuovere la sperimentazione per l’inseri-
mento lavorativo di persone svantaggiate,
con disabilità fisiche e sensoriali. Viene affi-
dato a una cooperativa sociale, la Europe Con-
sulting Onlus, con ampia esperienza sul cam-
po, il compito di coordinare l’operazione.
Inizia una collaborazione fra la cooperativa e
il Dipartimento. Ben presto, i nove dipenden-
ti disabili diventano una vera e propria “unità
di riferimento e di sperimentazione attiva di
problematiche legate a disabilità e protezio-
ne civile”, si legge nell'interpellanza. Il pro-
getto ha successo. Al punto che, nel 2006, il
dipartimento decide di stipulare direttamen-
te una convenzione con la cooperativa. Poi,
nel 2010 si parla della necessità di un bando di
gara per proseguire la convenzione. La Euro-
pe Consulting accetta la gara, anche se la cifra
(125 mila euro annui) è appena sufficiente a
garantire il lavoro dei dipendenti. Ma poi sfu-
ma anche questa possibilità. Se fino alla set-
timana scorsa il progetto aveva dimostrato
che “la disabilità, se ridotta da un corretto
adattamento ambientale e metodologico,
non è un limite, ma una risorsa”, ora, sempli-
cemente, la presidenza del Consiglio dei mi-
nistri, da cui dipende direttamente il dipar-
timento, ha comunicato che non verrà rinno-
vata la convenzione.
(FOTO EMBLEMA)
Oggi un
presidio davanti
a Montecitorio
per chiedere
il rinnovo
del progetto
iniziato 7 anni fa
Il tutto per una non meglio precisata “impos-
sibilità burocratico-legislativa”, fa sapere il ca-
po della Protezione civile Franco Gabrielli al
presidente della cooperativa stessa.
LA VICENDA è finita al centro di una inter-
pellanza presentata alla Camera da Antonio Di
Pietro. Il leader Idv chiede lumi sul perché no-
ve disabili “sono senza lavoro per cavilli bu-
rocratici e di bilancio”. La cifra in ballo per con-
tinuare il progetto è ben poca cosa, in un di-
partimento come quello della Protezione ci-
vile i cui sprechi e affari – soprattutto in tema di
grandi eventi – sono materia di cronaca e di
inchieste giudiziarie.
Infatti, Antonio Crispi, sindacalista della Fun-
zione Pubblica Cgil, commenta così, in una no-
ta, il mancato rinnovo della convenzione:
“Buttati in mezzo alla strada perché la presi-
denza del Consiglio dei ministri – luogo di ab-
bondanti assunzioni di figli di dirigenti e non
sempre necessari contratti fatti agli amici, ai
parenti, agli amici degli amici, agli affiliati –
non riesce a trovare la favolosa cifra di circa
125.000 euro, quando il salario annuale di un
dirigente a contratto è di circa 145.000 di eu-
ro”.
“La Presidenza del Consiglio dei Ministri” rin-
cara la dose Crispi “si scopre improvvisamente
‘legalista’ e impedisce la permanenza presso il
dipartimento di Protezione civile di qualificati
lavoratori disabili. Messi insieme, tutti questi
tasselli sembrano corrispondere ad un preciso
disegno politico: liquidare il dipartimento co-
minciando dalla categorie più deboli, proteg-
gendo invece i soliti noti”.
I nove ormai ex dipendenti non ci stanno e
avviano una campagna su Face-
book e sul web: pubblicano un
ampio dossier che illustra i ri-
sultati del progetto che, di fat-
to, era divenuto un'interfaccia
importante fra il mondo della
disabilità e il dipartimento. Ge-
stito, per giunta, da persone di-
sabili che in sette anni avevano
imparato perfettamente il fun-
zionamento del sistema. E che,
in segno di protesta per la de-
cisione che li ha lasciati senza
lavoro, hanno organizzato un
presidio di protesta, oggi, a
Montecitorio.
lettere anonime, redatte di not-
te dentro il municipio di Rio-
ti. Nel 2005 è stato uno degli
avversari più rigorosi della “bi-
camerale della finanza” che si
maggiore e inviate a giornali e stava realizzando con le scalate
giudici. Letterine pepate, che bipartisan dei “Furbetti del
gettavano fango a piene mani quartierino”.
(unte) sulla testa di un ispetto- Potrebbe essere lui a diventare
re della polizia provinciale reo
di aver indagato con troppo
assessore al Bilancio della giun-
ta Pisapia. Con buona pace dei
scrupolo su Bonanini e soci. giochetti di partito e delle com-
Se Francesca Balzani sarà asses- pensazioni politiche che par-
sore, dunque, il presunto “Cor- tono da Milano per arrivare a
vo delle Cinque Terre” diven- Genova.
ABUSI EDILIZI Minacce
al giornalista che denuncia
eppe Lopez ha attraversato le redazio- Il piccolo giornale di Lopez, nel tempo, è
Bpolitico
ni di mezzo paese: è stato il cronista
alla nascita di Repubblica, negli an-
diventato un punto di riferimento per la
sua comunità. “In un paesino di cinque-
ni Settanta, e ha fondato e diretto il Quo- mila abitanti, riusciamo a vendere cin-
tidiano di Brindisi, Lecce e Taranto. Ha quecento copie. Credo sia un record”
scritto romanzi e saggi sulla sua passione, racconta sorridendo. Piccola città ha docu-
il mestiere di giornalista. La stessa passio- mentato lo scempio del colle con una se-
ne che oggi l’ha portato a dirigere Piccola rie di articoli e fotografie. Poi è arrivata la
Città, il mensile di Montelibretti, il paese ritorsione. Il proprietario dell’impresa
in cui vive a una trentina chilometri da che sta divorando la collina ha seguito Lo-
Roma. La sua esperienza testimonia che i pez sotto casa. “Quando stavo per par-
giornalisti che “rischiano” non sono solo cheggiare, ha bloccato la strada, mi ha fat-
quelli che mettono il naso nelle grandi in- to scendere e mi ha messo le mani al col-
chieste o nei traffici delle organizzazioni lo”. Ha mollato la presa solo dopo diversi
criminali. Anche la cronaca quotidiana di minuti con una promessa esplicita: “Se
un piccolo paese, raccontata senza omis- scrivi soltanto un’altra riga su Colle della
sioni, può dare fastidio e diventare “pe- Vignetta ti faccio finire in sedia a rotelle, o
ricolosa”. Lunedì 30 maggio Beppe Lo- direttamente nella bara”.
pez è stato minacciato e aggredito da un
noto imprenditore locale. Aveva docu- BEPPE LOPEZ non ha intenzione di ta-
mentato un caso di speculazione edilizia: cere. L’aggressione è stata denunciata ai
il Colle della Vignetta, nel centro di Mon- Carabinieri e resa pubblica con una lette-
telibretti, è stato deturpato dall’attività
quotidiana di una squadra di scavatrici.
ra, ripresa da Articolo 21: “Piccola Città con-
tinuerà a fare il suo dovere di corretta de-
Alla base della collina soltanto un cartel-
lo, con l’autorizzazione a realizzare un
scrizione della vita e di tutela dei diritti del-
le comunità sabine”. Al Fatto Quotidiano ha
“cancello con passo carrabile”. “In città si
erano accorti tutti che sul Colle della Vi-
confessato di essere preoccupato: “Mi rat-
trista la solitudine in cui sono abbandonati
gnetta stava accadendo qualcosa di ano- gli avamposti dell’informazione locale.
malo”, racconta Lopez. “Prima sono stati Spesso operano in situazioni critiche e
tagliati tutti gli alberi, poi hanno comin- svolgono compiti di vigilanza delicatissi-
ciato a scavare. Nessuna spiegazione, so- mi, ma rimangono senza difese, all’ombra
lo quel ridicolo cartello. E nessuno aveva dei giornali nazionali”.
il coraggio di intervenire”. Tommaso Rodano
Martedì 7 giugno 2011 pagina 9

PALLONI SGONFIATI

N
IMMIGRAZIONE
Centocinquanta
tunisini a Termini
“C i hanno fatto fare i
bagagli e uscire dal
centro di Castelnuovo di
Porto, dove eravamo
ospitati per motivi
umanitari da oltre un
mese. Ci hanno detto che
il Comune di Roma ha
esaurito i fondi”. Ora 150
tunisini, tra cui cinque
minori, sono alla stazione
di Termini, decisi a
rimanerci ad oltranza.

Lo scandalo dell’estate 2006 La prima edizione di Calciopoli ha cancellato la festa scudetto della Juventus, finita in Serie B nella stagione successiva (F OTO LAPRESSE)

ECCO CALCIOPOLI2
Almeno sette le squadre di Serie A coinvolte NUOVA INDAGINE
Turbativa d’asta:
Giocatori “venduti”, scommesse e camorra Enac nel mirino

di Giampiero Calapà
e Antonio Massari
a Napoli la notizia di
due fascicoli, uno sullo scandalo
calcio-scommesse – anticipato
dal Fatto lo scorso 5 febbraio, che
ora fa il paio con l’indagine di
almeno secondo quanto afferma-
to ieri dal presidente del Coni,
Gianni Petrucci: “Sono convinto
digliano in centinaia di intercetta-
zioni telefoniche. Si parla di col-
legamenti finanziari con tracce
della Federcalcio, dopo l’incon-
T urbativa d’asta e
corruzione. Questi
i reati ipotizzati nel
tro con Petrucci nella giunta del nuovo fascicolo di
Comitato olimpico, invita alla inchiesta aperto dalla
procura di Roma e cha

D
un’imminente replica del
2006 arriva direttamente
dalla procura, anche se il
capo Giandomenico Lepore
smentisce di aver definito l’inda-
gine “Calciopoli2” e spiega: “È
molto diverso da Calciopoli, non
sono coinvolti arbitri, per esem-
pio, e anche i nomi dei calciatori
che potrebbero avere avuto un
ruolo negli illeciti non sono an-
cora certi”. Però salgono a sette
le squadre di Serie A finite nelle
indagini sullo scandalo del cal-
cio-scommesse; infatti alle 5, an-
cora non note, emerse dagli in-
terrogatori di Cremona, si ag-
giungono altre due società, e al-
meno un’altra partita sospetta,
per la procura di Napoli. Così
sotto al Vesuvio sono stati aperti
L’INCHIESTA DI CREMONA
Cremona, ma con in più la ca-
morra – e uno per frode sporti-
va.
IL PALLONE d’Italia ritorna in-
dietro di cinque anni, ma non al
titolo del mondo in Germania:
nell’estate 2006 fu rivoltata la Se-
rie A con i campioni d’Italia della
Juventus spediti in B (titolo asse-
gnato all’Inter, terza a fine stagio-
ne dietro al Milan, penalizzato co-
me Fiorentina e Lazio). Mentre il
processo di Calciopoli1 è appena
al primo grado di giudizio, la giu-
stizia sportiva dovrà affrontare la
questione prima di allestire i ca-
lendari dei campionati della pros-
sima stagione. La testa, come la
coda, della classifica di Serie A
non dovrebbe subire cataclismi,
che sia limpido lo scudetto del
Milan, come le retrocessioni in B.
Ho appena firmato una lettera
per i ministeri di Interno, Econo-
mia e Giustizia per chiedere aiu-
to: il calcio non ce la può fare da
solo a fronteggiare la criminalità
organizzata.”.
Il ministro dell’Interno, Roberto
Maroni, ha già annunciato una
nuova task force: “Ho dato manda-
to al capo della Polizia di costitui-
re una squadra investigativa per
stanare chi altera la regolarità del-
le gare. Antonio Manganelli è già
partito”. L’inchiesta della procura
di Napoli gira intorno a risultati ri-
baltati tra primo e secondo tem-
po, con puntate on line anomale
quasi alla fine delle gare, oltre alla
presenza costante di uomini del
clan degli “scissionisti” di Secon-
che portano in Spagna e in Suda-
merica. Come hanno rivelato al-
cuni pentiti, proprio la camorra
avrebbe interessi notevoli sul giro
di calcioscommesse sul quale in-
daga la procura di Napoli.
TRA QUESTE partite ribaltate
dopo l’intervallo c’è anche quel
Napoli-Parma 2-3 del 10 aprile
2010 (di cui il Fatto ha scritto il 5
febbraio scorso). Ma non dovreb-
bero essere Napoli e Parma le due
società nei guai che segneranno
la storia, ancora da scrivere, di
Calciopoli2. Lo scorso ottobre
per scommesse clandestine è sta-
to arrestato l’attaccante Cristian
Biancone, ex Sorrento e Avellino,
e indagato il portiere Vitangelo
Spadavecchia, ex Sorrento e An-
dria. Giancarlo Abete, presidente
prudenza: “Le partite oggetto di
indagine individuate dalla procu- ha portato gli uomini
ra di Cremona sono diciotto. Non della Guardia di
facciamo confusione, sono atten- finanza ad effettuare
to e vigile ma opero su dati do- una perquisizione
cumentati. Non possiamo corre- presso gli uffici
re il rischio di sbattere il mostro in dell’Enac (Ente
prima pagina, creando situazioni nazionale per
non più recuperabili per alcune l’aviazione civile)
persone”. procedendo
Proprio per questo motivo la pre- all’acquisizione di
sidente uscente della Roma, Ros- documenti. Un nuovo
sella Sensi, è intervenuta dopo filone di indagine
che nei giorni scorsi è stato tirato derivato da quello su
in ballo (e scagionato dagli stessi presunte irregolarità
pm) il vicecapitano Daniele De legata ad appalti Enav e
Rossi, oltre alla società stessa: che riguardava anche
“Sono infastidita per quello che è Selex Sistemi Integrati
stato scritto sulla Roma: una so- (gruppo Finmeccanica)
cietà seria, lascio agli inquirenti il ed altre società.
loro lavoro, ma pregherei di non
mettere tutto in un calderone”. RAPINA HARD
Legato al palo
Lo scoop del della lap dance
“Fatto” che il 5

SOSPETTE 16 PARTITE DI CAMPIONATO

febbraio 2010
anticipa
l’avvento di
È stato rapinato
dell’incasso del
fine settimana e legato
al palo per la lap dance
TRA PRIMA E SECONDA DIVISIONE
“Calciopoli2”
raccontando del suo locale. Brutta
l’indagine della avventura per il
Procura di proprietario del
inviato a Cremona rante l’interrogatorio di tre giorni fa. della pro- Napoli sul “Boy’s”, uno dei
Domande necessarie a comprende- piria squa- calcioscommesse topless bar storici di
recentomila euro. Era questa, per re fino a che punto, i diversi gruppi dra”, addi- Vicenza .
Tre per
i “bolognesi”, la tariffa da investi-
truccare una partita di Serie A.
di scommettitori, erano riusciti a pe-
netrare nel massimo campionato,
rittura, si
“lamentava VIOLENZA
E le partite taroccate, secondo la falsandone l’andamento. dell’occa-
versione di Mario Pirani, sono tre: Ieri in procura sono stati interrogati, sione ecla- Lesioni psichiche
Fiorentina-Roma 2-2; Lecce-Cagliari invece, Vincenzo Sommese, ex ca- tante, avuta dopo l’asilo horror
3-3; Lecce-Genoa 4-2. Per tutte, il pitano dell’Ascoli, e il suo vecchio dalla forma-
gruppo degli scommettitori, aveva
puntato sull’over, realizzando piena-
compagno di squadra, Vittorio Mi-
colucci. Non si può parlare di “col-
zione ospi-
te, dopo l’1-1
L’indagato Pirani sembra essere davvero
blindato. Le dichiara- L esioni psichiche
gravi riscontrate su
mente l’obiettivo. La prima fu gio-
cata il 20 marzo, con la Fiorentina
laborazione”, al contrario di quanto
avvenuto nei giorni scorsi con il me-
non concretizza-
ta” dall’attaccan-
accusa: zioni di Pirani prima,
di Erodiani dopo, e le
15 bambini dell’asilo
Cip-Ciop di Pistoia
per due volte in vantaggio, nell’an-
ticipo domenicale delle 12,30; poi
dico Mario Pirani, il commercialista
di Beppe Signori, Franco Giannone,
te dell’Atalanta
Simone Tiriboc-
le gare conferme del commer-
cialista di Beppe Signo-
sottoposti a perizia
psichiatrica che
raggiunta con una doppietta di Fran- e Massimo Erodiani. Nel caso di chi. Michelucci ri Franco Giannone, subirono le violenze
cesco Totti che, proprio quel gior- Sommese, solo qualche ammissio- ha riascoltato la “truccate” hanno fornito, secon- delle educatrici come
no, toccò la quota di duecento reti in ne, ma secondo gli inquirenti, la sua propria voce do gli investigatori, scoperto lo scorso
Serie A. Un’altro tipo di doppietta, versione dei fatti, non è ancora ab- mentre al telefo- Fiorentina-Roma elementi già sufficienti anno.
riguarda, invece, il Lecce: sono due bastanza “trasparente”. Ha dichiara- no diceva frasi per chiudere con gli
le partite emerse negli interrogatori to di essersi trovato in un momento del tipo: “Il si- Lecce-Cagliari adeguati riscontri, le
di garanzia di questi giorni. La prima di difficoltà economica e di aver ri- gnore mi vuole accuse mosse che han-
è Lecce-Cagliari, finita con un pareg- cevuto un prestito, proprio da Pira- punire... Il pri- Lecce-Genoa no portato all’arresto
gio, 3-3, con ben sei gol, giocata il 17 ni, tra i 70 e i 100 mila euro circa. Il mo tempo pure di ben sedici persone,
aprile scorso. Soltanto una settima- rapporto con il medico, era legato ho fatto un paio tra cui Beppe Signori.
na dopo, siamo al 23 aprile, Lec- quindi a un momento di necessità. di cazzate... Scusami Marco...”. Sen- Resta da vedere, cosa diranno, Pirani
ce-Genoa finisce con altre sei reti. E Nessuna ammissione, invece, su tendo le sue stesse parole, però, Mi- ed Erodiani, a partire da oggi quan-
la vittoria della squadra ligure per 4 a partite truccate o pilotate. Nessuna chelucci ha dichiarato di aver sem- do incontreranno i pm di Martino. E
2. È su queste partite, delle quali Pi- ammissione neanche da parte del pre mentito con Pirani. Di avergli cosa decideranno Beppe Signori e
rani ha parlato durante gli interro- suo ex compagno di squadra Miche- mentito prima della partita, di aver Antonio Bellavista, gli ex capitani di
gatori di garanzia, dinanzi al gip Gui- lucci. Neanche quando gli inquiren- finto il suo dispiacere dopo. “Non Lazio e Bari, che fin’ora si sono av-
do Salvini, e al capo della squadra ti gli hanno fatto ascoltare l’audio ho mai conosciuto Cristiano Doni”, valsi della facoltà di non rispondere.
mobile, Sergio Lopresti, che si con- della sua telefonata con Pirani, dopo ha poi dichiarato, quando gli hanno Saranno proprio le ulteriori risposte
centrerà, sin da questa mattina, l’at- la partita Atalanta-Ascoli, dopo la chiesto dei suoi contatti con il ca- di Pirani ed Erodiani, infatti, a aprire
tenzione della procura. Pirani sarà, quale, si legge nell’ordinanza d’ar- pitano dell’Atalanta. Versione che il varco che dimostrerà il reale livello
infatti, interrogato oggi, dal procu- resto, Micolucci appariva “sconfor- però non convincono gli inquirenti. di influenza nel mondo delle scom-
ratore capo di Cremona, Francesco tato”, usava un “tono remissivo” e E che non smuovono più di tanto messe e della manipolazione di Serie
Di Martino, e dovrà spiegare molto “dopo essersi scusato per la manca- l’effetto dell’inchiesta che, almeno A e B.
più di quanto abbia già ammesso du- ta concretizzazione della sconfitta per questo primo livello d’indagine, (a. mass.)
pagina 10 Martedì 7 giugno 2011

ECONOMIA

IL LAVORO È UNA STRAGE
SEI MORTI IN UN SOLO GIORNO
Da L’Aquila a Chioggia: si muore soprattutto nell’edilizia
di Salvatore Cannavò
a strage quotidiana conti-
L nua, inesorabile e silenziosa.
Ieri le vittime sono state cin-
que. In provincia dell’Aquila è
morto fulminato Gabriel Da-
niel Placenta, giovane operaio
rumeno di 31 anni. Lavorava al-
la costruzione di un ponte sul
fiume Giovenco nel comune di
San Benedetto dei Marsi ed era
alla guida di una autogru che
azionava la pompa del calce-
struzzo che ha urtato i fili del-
l’alta tensione. Per Placinta non
c’è stato nulla da fare ed è mor-
to all’istante.
Al largo del porto di Chioggia,
in provincia di Venezia, è mor-
to invece Luigi Vinello, un pe-
scatore di 52 anni a causa del-
l’affondamento del pescherec-
cio su cui lavorava. Vinello è ri-
masto intrappolato nella cabi-
na di pilotaggio. Doppio inci-
dente, invece, in provincia di
Bolzano, a Vipiteno, dove sono
morti due operai, uno di 33 e
l’altro di 46 anni, che lavorava-
no per un’impresa di manuten-
zione di pozzi neri. Sarebbero
stati uccisi dalle esalazioni re-
spirate una volta caduti dentro
la fossa e sommersi dalle ac-
que. Un altro operaio rumeno
di 43 anni, Gheorghe Peteleu, è
morto stasera schiacciato dalle
ruote di un camion che stava ri-
parando, a Marina di Carrara.
L’ultima morte è quella di un
operaio rumeno di 27 anni pre-
cipitato dal tetto dell’azienda
per cui stava lavorando a Borgo
Isonzo, in provincia di Latina.
L’Osservatorio indipendente
di Bologna sui morti sul lavoro
che tiene una drammatica e ag-
giornata statistica quotidiana.
Il conteggio complessivo è im-
pressionante. Dall'inizio del-
l'anno si sono verificate già 266
morti solo sui luoghi di lavoro,
senza conteggiare le vittime
morte sul tragitto casa-lavoro.
Includenddole nel conto si ar-
riva a 505. Il 6 giugno del 2010
erano 206, quindi l’aumento
annuale è stato del 22,7 per
cento. A guidare la macabra
classifica è il settore dell’edili-
zia che conta già 77 vittime dal-
l’inizio dell’anno, il 28,9 per
cento del totale. Si tratta di mor-
ti che in prevalenza dipendono
da cadute dall’alto e che certi-
ficano una mancanza cronica
di sicurezza e di controllo da
parte di Ispettorati del lavoro.
Dietro l’edilizia c’è l’agricoltu-
ra che conta 73 morti, in mag-
gioranza di età elevata e schiac-
ciati dai trattori senza protezio-
Una protesta contro le cosiddette “morti bianche” (FOTO LAPRESSE)
ne. Sono 41 le vittime di questo
tipo dall’inizio dell’anno. Nel-
l’industria si contano invece 27
morti, il 10,1 per cento del to-
tale, nell’autotrasporto 22. I
morti stranieri sono finora 28,
l’11 per cento del totale, un po’
di più della loro incidenza sulla
forza lavoro.
Nel 2011 già 266
incidenti mortali
sul posto di
lavoro, in
aumento del
22,7 per cento
rispetto al 2010
Vade retro
Borsa,
anche
Moncler
rinuncia
a quotarsi
Il numero maggiore di morti si avuto di fronte l’amministrato- di Giovanna Lantini
conta in Lombardia con 31 re della Thyssen lo hanno ap- Milano
morti, seguita dalla Sicilia, 24, plaudito. Emma Marcegaglia si
l’Emilia Romagna, 22 e il Pie-
monte, 21. “All’inizio di aprile
è poi scusata ma nella sua rela-
zione all’Assemblea annuale di
a deregulation di Giusep-
Lti con
pe Vegas dovrà fare i con-
avevamo scritto che ci sarebbe- Confindustria non ha dedicato la “salute” del Paese e
ro state molte morti in edilizia e neanche un avverbio alle morti le sue ripercussioni sul mer-
in agricoltura nel centro-nord – sul lavoro. Eppure, a volte ba- cato azionario. Mentre il
scrive l’Osservatorio – ma la si- sterebbero pochi accorgimen- presidente della Consob ra-
tuazione è ancora più dramma- ti. L’Osservatorio di Bologna, giona ad alta voce su una
tica di come l’avevamo pro- constatando che molte morti “diminuzione della massa
spettata”.
Dal lato della prevenzione si fa
sono dovute alle condizioni cli-
matiche, suggerisce di valutare
delle regole” che renda la
piazza finanziaria italiana
poco. Il ministro del Welfare
Maurizio Sacconi ha lanciato
le previsioni meteo. Ha anche
creato un sito apposito. Un’ini-
più attraente per tutti gli in-
vestitori (tranne molto pro-
una pubblicità istituzionale in
cui, sostanzialmente, si colpe-
ziativa spontanea e “fai da te”.
Immaginiamo cosa potrebbero
babilmente i piccoli rispar-
miatori), è già salito a tre il
volizzavano i lavoratori mentre fare le istituzioni se davvero si numero delle aziende che
gli industriali, quando hanno impegnassero. erano arrivate a un passo
dalla Borsa e che all'ultimo
momento hanno fatto die-
tro-front.
POSTE Per l’Agcom L'ultima in ordine cronolo-
gico è stata Moncler, i cui
azionisti Remo Ruffini e il
“disservizi incredibili” fondo Carlyle guidato in Ita-
lia da Marco De Benedetti,
uattro giorni senza posta. E i disagi proseguiranno “valutate le condizioni dei
Qaccettabile
per giorni, visti i ritardi accumulati finora. “Non è
il perdurare dell’incredibile disservizio che
mercati finanziari”, a Piazza
Affari hanno preferito l'of-
sta ancora paralizzando gran parte del sistema infor- ferta da 418 milioni di euro
matico di Poste Italiane”, questa la bastonata arrivata del gruppo d'investimento
ieri dal commissario dell’Agcom Gianluigi Magri. An- Eurazeo che entro settem-
che se l’Agcom non è l’autorità di vigilanza, perché bre rileverà il 45 per cento
sulle Poste di fatto non vigila nessuno. I problemi sono dell'azienda di piumini. Po-
cominciati il primo giugno, alle 11 del mattino quasi co meno di quanto sarebbe
tutti i 14 mila uffici sono andati in tilt per un problema dovuto andare sul mercato
di software. Da allora le cose non sono mai tornare alla a fine mese con un'opera-
normalità, nonostante le rassicurazioni dell’azienda zione il cui valore era stima-
guidata da Massimo Sarmi, che ieri di nuovo ha pro- to in circa 500 milioni di eu-
messo la fine dei problemi e si è detta disponibile a ro. Ma si sarebbero dovuti
risarcire i clienti danneggiati. fare i conti, sembrerebbe,
Le Poste hanno grandi ambizioni di espansione, do- con i dubbi di alcuni inve-
vrebbero essere il perno della Banca del Sud che sta stitori a caccia di un prezzo
costruendo il ministro Giulio Tremonti, ma nel loro set- più basso e, più in generale,
tore in teoria principale sembrano in seria difficoltà con l'andamento della Bor-
sa (-1,37% solo ieri) special-
mente dopo il faro di Stan-
dard & Poor's sulle prospet-
tive di crescita dell'Italia,

Marchionne alza i toni per nascondere i numeri
DICE: “IL NOSTRO IMPEGNO IN ITALIA È CHIARO” MA INTANTO GLI INVESTIMENTI VANNO ALLA CHRYSLER
di Vittorio Malagutti
Milano
ergio Marchionne, mode-
Stalmeccanico”.
sto, ama definirsi un “me-
Lo ha fatto
anche ieri a Torino alla festa
dell’Arma dei Carabinieri che
lo ha visto riverito ospite. Il
capo del Lingotto, figlio del
maresciallo maggiore Conce-
zio, lamenta di non essere ca-
pito e sostenuto nel suo Pae-
se. “Stiamo facendo del no-
stro meglio, il nostro impe-
gno in Italia è chiaro”, taglia
corto il “metalmeccanico”
Marchionne quando viene ri-
chiesto di un commento sul-
le strategie di Fiat nella Peni-
sola.
CHIARO? Questione di
punti di vista, perchè il salva-
tore della Chrysler non ha mai
voluto spiegare nei dettagli
come intende salvare la Fiat. A
leggerli adesso, numeri e
obiettivi del piano “Fabbrica
Italia” compongono la trama
di un libro dei sogni. Come de-
finire altrimenti un program-
ma strategico che prevede di
raggiungere entro il 2014 una
produzione di 1 milione e 650
mila veicoli (furgoni compre-
si) negli stabilimenti naziona-
li, quando quest’anno secon-
do gli analisti sarà un’impresa
superare quota 600 mila? E
che dire della stupefacente af-
fermazione, secondo cui ben
un milione di questi veicoli sa-
rebbero stati destinati all’e-
xport, di cui addirittura 300
mila verso gli Stati Uniti? Tutto
può succedere, ma nessuno,
proprio nessuno degli addetti
ai lavori, in questo momento è
disposto a scommettere su
una simile rimonta da parte
della Fiat.
E’ COMPRENSIBILE, al-
lora, che Marchionne, a corto
di spiegazioni convincenti sui
temi di business, ripieghi sul-
la polemica politica. Attacchi
i sindacati (uno solo in realtà,
la Fiom-Cgil) che non si alli-
neano alle sue posizioni. La-
menti una presunta ostilità
nei suoi confronti dell’opinio-
ne pubblica italiana, portan-
do invece ad esempio il coro
di elogi che ha circondato il
suo lavoro negli Stati Uniti. Il
numero uno della Fiat in real-
tà sa bene che anche dall’altra
parte dell’Atlantico l’enfasi
sui positivi risultati di
Chrysler non è del tutto disin-
teressata. L’amministrazione
Obama aveva un disperato bi-
sogno di dimostrare all’opi-
nione pubblica statunitense
che gli aiuti di Stato (80 mi-
liardi di dollari in totale) elar-
giti per evitare la catastrofe
dell’industria dell’auto erano
stati ben spesi. Ecco perchè,
partire da metà maggio, non si
contano gli interventi del pre-
sidente, del suo vice Joe Biden
e del segretario al Tesoro, Tim
Geithner, che celebrano la ri-
nascita di Chrysler e l’ottimo
lavoro del manager italiano.
Enfasi a parte, riesce difficile
non notare che la casa auto-
mobilistica americana nell’ul-
tima trimestrale (marzo 2011)
segnala un patrimonio netto
negativo di 4,4 miliardi di dol-
lari, poco più di 3 miliardi di
euro. Non per niente il mese
scorso l’azienda Usa ha dovu-
to offrire rendimenti molto
elevati, superiori all’8 per
cento, per trovare investitori
disposti a prestarle i soldi ne-
cessari a rimborsare i prestiti,
ancora più onerosi, per 7,6
miliardi di dollari del Tesoro
americano e di quello canade-
se.
E’ vero, Chrysler che a inizio
2009 era tecnicamente in
bancarotta, è tornata a fare
profitti a tempo di record: 116
Si lamenta che
solo negli Usa lo
applaudono,
ma lì restituisce
gli aiuti pubblici
e porta miliardi
di euro
milioni di dollari su 13,1 mi-
liardi di giro d’affari nel primo
trimestre di quest’anno. E’ al-
trettanto vero, però, che la ri-
monta sul fronte commercia-
le è stata trainata in misura
nettamente superiore alla
concorrenza dalle vendite a
flotte aziendali e autonoleg-
gio, così come dalle forniture
ai concessionari che hanno ri-
costituito le scorte dopo anni
di magra.
UN’ALTRA incognita è poi
l’andamento del prezzo della
benzina che negli Stati Uniti,
tra alti e bassi, resiste ormai su
livelli storicamente alti. E
Chrysler vende soprattutto
suv e pick-up, cioè i modelli
Sergio Marchionne (FOTO ANSA)
con i consumi più elevati. In-
somma, non è detto che la ri-
monta continui allo stesso rit-
mo del recente passato. Al
momento però gli analisti pre-
vedono che a fine anno la
maggior parte degli utili del
gruppo Fiat arriveranno dal-
l’America. I profitti di
Chrysler potrebbero sfiorare i
500 milioni di dollari, circa
350 milioni di euro, cioè quasi
il doppio di quelli previsti per
Fiat auto.
E la rimonta del Lingotto? Tut-
ti gli analisti ripetono che per
tornare a crescere servono
nuovi modelli, ma fin qui Mar-
chionne ha sempre detto che
era inutile sfornare novità fin-
chè il mercato restava così de-
presso. I concorrenti si sono
mossi esattamente all’oppo-
sto e hanno guadagnato terre-
no. Al momento è difficile
pensare che Fiat possa recu-
perare affidandosi alle perfor-
mance, pur buone, della nuo-
va Giulietta e della Ypsilon. E
nell’arco del prossimo anno
non si vedono colpi ad effetto
che possano ribaltare la situa-
zione. Mancano i soldi? Mac-
chè. I soldi per investire nel
portafoglio prodotti ci sareb-
bero. La Fiat ha in cassa dena-
ro liquido in gran quantità, ol-
tre 13 miliardi di euro. Solo
che Marchionne il metalmec-
canico li sta usando per fare il
finanziere. Per comprarsi la
Chrysler e rilanciarla.
senza contare i timori del
contagio greco. Un'incer-
tezza che sembra spaventa-
re ben più delle regole a tu-
tela del risparmiatore, visto
che nonostante la normati-
va avversata da Vegas, oltre
a Moncler altre due aziende
quest'anno erano pronte a
quotarsi, salvo poi aver tira-
to il freno all'ultimo minu-
to.
Nel caso di Philogen, la so-
cietà di ricerca che tra feb-
braio e marzo avrebbe do-
vuto essere la prima matri-
cola del 2011, era stato un
problema tutto dell'azienda
che si è ritirata l'11 febbraio
dopo la decisione del grup-
po Bayer di risolvere i con-
tratti di licenza e sviluppo
relativi a un prodotto cen-
trale nello sviluppo della so-
cietà italiana. La quotazione
di Rhiag invece, analoga-
mente a quella di Moncler è
saltata il 26 maggio per “le
avverse condizioni dei mer-
cati finanziari che durante il
periodo di offerta non han-
no consentito un'adeguata
valorizzazione della socie-
tà”. Mentre Prada ha subito
tagliato la testa al toro pun-
tando dritta ad Hong Kong
per una quotazione che Mi-
lano attendeva da diversi
anni. Bisognerà vedere ora
cosa decideranno di fare in
casa Ferragamo, attesa in
Borsa entro luglio, mentre
per le sorti della Sea, la so-
cietà di gestione degli aero-
porti milanesi che in queste
settimane sta facendo i con-
ti con la dipartita di Lufthan-
sa, c'è ancora tempo.
Martedì 7 giugno 2011
Auchan, una domenica nel nulla
per una mancia da 18 euro
NEL PIÙ ANTICO IPERMERCATO ROMANO
DIPENDENTI IN RIVOLTA PER IL LAVORO FESTIVO
di Luca Telese
e Paola Zanca
mmaginate un fortino: un
I avamposto con le mura e gli
spalti, che presidia il confi-
ne fra la città e la periferia,
dove le strade non hanno nome
e i palazzi sono sempre in co-
struzione. Quelli della vigilanza
ti raccontano: “Quando apria-
mo le saracinesche, la mattina,
sono già lì, in fila, soprattutto gli
anziani”. Immaginate che den-
tro il tempio il clima è temperato
in ogni stagione, che si entra con
la macchina e non si paga pedag-
gio, e che ogni settimana ci sono
nuove offerte. Infatti, anche se
non c’è un Vangelo, c’è “Il Vo-
lantone”. Il volantone delle of-
ferte. Ecco, se avete smesso di
immaginare siete già arrivati alle
porte del più antico Auchan d’I-
talia: Casal Bertone. Quello dove
sabato scorso i dipendenti han-
no scioperato, e dove i clienti
(non tutti, per fortuna) hanno
protestato: “Dovete lavorare,
non potete chiuderci il super-
mercato”. Per capire questa
nuova variante della guerra fra
poveri, dovete prima capire la
scintilla che ha innescato la pro-
testa: la richiesta dell’azienda
LA LETTERA RISERVATA
L’EUROPA BOCCIA IL GOVERNO SUL PIANO DEL SUD
di Marco Palombi
TsconiilaglioSud.
delle tasse e Piano per
Ormai Silvio Berlu-
s’è convinto che saranno
questi i provvedimenti con cui
riconquistare elettori. Riguar-
do al famoso progetto per il
Mezzogiorno, che sia un bluff
non è (solo) il parere dell’op-
posizione, ma quello del com-
missario europeo per le Politi-
che regionali, l’austriaco
Johannes Hahn, in una lettera
non ufficiale ai ministri Franco
Frattini, Raffaele Fitto e Giulio
Tremonti di cui Il Fatto Quotidia-
no è venuto in possesso. Si trat-
ta di un documento particolar-
mente rilevante, visto che
Hahn – nonostante il linguag-
Il commissario Hahn scrive a Frattini
e Tremonti: “L’esecutivo non sta
spendendo i finanziamenti europei”
che vorrebbe da tutti i dipen-
denti lo straordinario domenica-
le obbligatorio. Se volete capire
il motivo della rabbia di questi la-
voratori, quasi tutti giovani (o
giovanissimi) partite dai loro sti-
pendi: i “veterani” che lavorano
a tempo pieno fin dall’apertura
(13 anni fa) guadagnano fra
1.100 e 1.200 euro. I part time
lavorano 16 ore a settimana, e
raggiungono i 400 euro. La dire-
zione del supermercato paga il
lavoro domenicale 2.70 in più
netti l’ora. Lavorare la domenica
consente di guadagnare circa 18
euro in più. Vale la pena? Per
molti sì. Per tanti no. Un tempo i
rapporti con la direzione erano
buoni, sembrava che i clienti fos-
sero tutti felici di comprare.
Adesso, Paolo (ma il nome è di
fantasia) dice che “tutti sono di-
ventati più feroci”. Anche la gen-
te è cambiata, dicono. Anna, re-
parto elettoromestici, non ha
scioperato: “Semplice. Io le do-
meniche le devo fare tutte. Sono
part time”. Perché dentro il tem-
pio lavorano quasi trecento per-
sone. Ma la babele dei contratti è
grande. Alle casse, per esempio
non ha scioperato nessuno:
“Nemmeno lo sapevo!”, dice
una ragazza. Ai reparti, invece,
gio diplomatico – fa critiche
impietose sull’inefficacia del-
l’azione del governo.
Bello questo piano per il Sud,
scrive il commissario Ue, pie-
no delle cose di cui parliamo da
sempre (formazione, infra-
strutture, università, sicurez-
za), ma “in questa fase ritengo
importante richiamare la vo-
stra attenzione in particolare
su due aspetti che considero
fondamentali: le risorse finan-
ziarie e l’attuazione degli inter-
venti”. E come mai il signor
Hahn lo ritiene così importan-
te? Semplice: “Il Piano non pre-
vede l’assegnazione di risorse
aggiuntive rispetto a
quelle già destinate al
Mezzogiorno”. Ma allora,
Il nuovo libro di Stéphane Hessel
Ci siamo
Adesso
in tanti: “Ti credo – spiega uno di
loro, anonimo - la direzione ha
messo delle persone a fare gli
straordinari dai giorni prima,
per prevenire l’effetto sciopero.
E poi ha fatto sparire i nostri vo-
lantini, quelli in cui spiegavamo
ai clienti le nostre proteste. Altri
li ha strappati dalla bacheca”.
Anche allo scaricamento hanno
scioperato in pochi. I settori più
duri sono presidiati dai part ti-
me. Al reparto pesca attaccano
alle cinque. E qui c’è Mirko, un
altro che ha lavorato: “Ho una
“La gente sta diventando più feroce,
e l’azienda nasconde i volantini
con le ragioni dello sciopero”
fortuna: un caporeparto buono.
Se chiedo una domenica di ripo-
so, ogni tanto, me la dà. Ma che
mi serve? Anche la mia ragazza
lavora!”.
Un tempo c’erano i sindacati,
tutti. Ora quelli confederali si so-
no quasi estinti. “Ti credo – spie-
ga uno dei ragazzi della vendita –
hanno firmato tutto, e se sciope-
questo Piano per il Sud, esiste o
no? Certo, dice il governo, ci
stiamo concentrando su pochi
obiettivi con procedure snelle.
Sarà, sostiene l’austriaco, ma
“quello che manca all’Italia
non sono tanto i piani o le stra-
tegie, ma piuttosto la capacità
di attuarli rapidamente. Lo pro-
va il basso livello di utilizzo del-
le risorse comunitarie che ve-
de l’Italia agli ultimi posti della
classifica europea, ma anche la
costituzione dei Fondi d’inge-
gneria finanziaria che sono
normalmente usati con ecces-
sivo ritar-
La lettera
Il testo del
messaggio della
commissione Ue
Indignati?
Impegnamoci
ECONOMIA
riamo ci criticano!”. Il sindacato
che ha organizzato lo sciopero è
un Cobas: “Abbiamo dovuto mo-
bilitarci – spiega uno di loro –
perché ora la direzione vorreb-
be uniformare tutti i contratti in
questo modo: si lavora tutte le
domeniche, senza straordina-
rio, come un normale giorno di
lavoro”. Un altro ragazzo del re-
parto elettrodomestici: “Non ho
scioperato, ma son solidale con
chi lo ha fatto. A me le domeni-
che le hanno imposte con un
trucco…”. Cioè? “Ero part time,
e mi dissero: ‘Se vuoi il tempo
pieno devi fare tre domeniche’.
Così ho un contratto ad perso-
nam. Le devo fare comunque”. Il
Volantino, a Auchan è molto più
che un depliant, un testo sacro.
Esce ogni settimana ed orienta il
fiume dei clienti verso prodotti e
settori del supermercato: “Ades-
so – spiega un’altra ragazza delle
do rispetto alle richieste e ai bi-
sogni delle imprese”.
E ancora: “Bisognerebbe an-
che riflettere – si legge nella let-
tera di Hahn – sugli effetti ne-
gativi di norme vigenti in Italia
come l’applicazione sistemati-
ca dello spoil system che priva
l’amministrazione pubblica di
competenze e professionalità
riconosciute e l’assoggetta-
mento del cofinanziamento
nazionale al patto di stabilità in-
terno che non fa che ritardare
l’assunzione degli impegni e
l’erogazione dei pagamenti”. I
fondi europei possono essere
usati solo se lo Stato o gli enti
locali mettono sul piatto una
cifra corrispondente: peccato
che, nel tentativo di bloccare la
spesa pubblica di regioni e co-
muni, Giulio Tremonti ha mes-
so il blocco anche alla spesa
per investimenti, cioè quella
per finanziare i progetti. Risul-
tato: i soldi sono pochi, ma pu-
re quando ci sono, certe volte
non si possono spendere per
pagina 11
Un supermercato della catena Auchan ( FOTO MILESTONEMEDIA)
vendite – ci sono clienti che
comprano solo le offerte. Ti fac-
cio vedere: questa settimana pe-
sce spada a 19.90 e albicocche a
1.99 euro al Kg? Ecco, loro com-
dei reparti hanno uno sconto
avaro: il 5%. Qui, nel fortino che
presidia la periferia, nel tempio
climatizzato del consumo, la
guerra dei poveri è in questa
prano e mettono nel surgelato- doppia immagine. I clienti che la
re, in attesa di tempi migliori”. domenica si incolonnano davan-
In realtà ti spiegano, gli slalomi- ti al garage indispettiti e quando
sti che comprano sempre l’of- vedono che il cancello è chiuso
ferta stracciata, e accumulano suonano il clacson per la rabbia.
come formichine, sono una mi- E i ragazzi che lavorano nel su-
noranza di massa. Quelli che permercato. Ma che per far qua-
contano di più sono coloro che drare i conti ti raccontano: “Il
gettano l’occhio anche intorno
all’esca. Ma il paradosso è que-
grosso della spesa la faccio al di-
scount. Altrimenti con mille eu-
sto: i fedeli della domenica spen-
dono molto di più di quello che
ro due figli come li sfamo?”. Re-
cita il verbo del volantone: “Au-
guadagnano i commessi per te- chan, tutta la passione che me-
nere aperto il tempio. E i ragazzi riti”.
REAZIONI Sul Web
“Siete scansafatiche”
uando sui siti di informazione è comparsa la no-
Qdomenica”,
tizia: “Scioperano perchè non vogliono lavorare la
sono stati ricoperti di insulti. Il più civile:
“Scansafatiche”. Nessuno che abbia provato a capire
perché i lavoratori dell’Auchan di Casalbertone erano
tanto arrabbiati: “Ce lo mettano per iscritto - prova a
spiegare uno di loro - ‘Andare a fare la spesa di do-
menica è un servizio pubblico essenziale’. Allora sì, se
ci equiparano agli ospedali ci stiamo...”. È uno di quel-
li che sabato ha scioperato contro le domeniche di
lavoro (obbligatorie) pagate solo il 30% lordo in più.
Da 13 anni lavora in quel supermercato e prende
1100 euro al mese. Quando ha cominciato, i mancati
riposi erano retribuiti al 130%, ed erano “solo” 12,
facoltativi, l’anno. Deroga dopo deroga, le aperture
domenicali sono diventate 38. E obbligatorie. Per
ognuna chiuso là dentro prende 18 euro: per la pre-
cisione, 2.7 euro l’ora. Chiedevano il raddoppio, glie-
l’hanno negato. “Chi attacca un lavoratore che sta
chiedendo 3 euro si deve vergognare. Altro che la-
vativi, a quella cifra ci sarebbe la fila per lavorare”.
non sforare gli impegni di fi- che 2000-2006. Per di più, co-
nanza pubblica. Fatemelo ripe- me si sa, il governo ha usato 28
tere, chiude Hahn, “sono forte- miliardi di Fondi per le aree sot-
mente preoccupato” per i ri- toutilizzate per finanziare la
tardi, specie per quei progetti cassa integrazione e l’Europa
che “non dimostrano ancora di ci ha già concesso di “certifica-
imboccare percorsi virtuosi”: i re in ritardo” – entro quest’an-
piani di Campania, Sicilia, Ca- no – 7 miliardi di euro, cioè
labria, Sardegna, Abruzzo e La- quanto abbiamo speso in tutto
zio, più l’intero progetto “At- nei quattro anni precedenti.
trattori culturali”. La media dei
pagamenti nei Programmi re-
Ora, dunque, bisognerà trova-
re anche questi soldi: se i fondi
gionali non supera il 15 per
cento e lo stato di attuazione
europei non vengono utilizzati
entro il limite dei programmi
dei piani 2007-2013 è addirit- pluriennali, Bruxelles – sem-
tura peggiore rispetto alla tran- plicemente – se li riprende.
€
6,
50
pagina 12 Martedì 7 giugno 2011

DAL MONDO

N
STRAUSS-KAHN: “NON SONO COLPEVOLE” PERÙ
Dopo Humala, un
continente a sinista

PROCESSO DA STAR A NEW YORK L’ affermazione

Prima udienza per l’aggressione alla cameriera
di Angela Vitaliano
New York
on colpevole”: due pa-
dell’ex militante
nazionalista di sinistra
Ollanta Humala in Perù
segna un ulteriore
passo in avanti della
sinistra nel Continente
americano. Dal
bolivariano Hugo
giornalisti e una folla di perso- data con il procuratore. Non sa- Chavez all'indio Evo
ne, per lo più appartenenti al ranno, invece, ammessi accor- Morales, si allarga il
sindacato dei lavoratori alber- di di tipo finanziario con la vit- fronte progressista,
pur con alcune

N
role, pronunciate con
pesante accento france-
se, sono la sintesi dell’u-
dienza preliminare, durata me-
no di dieci minuti, che ha visto
protagonista, ieri Dominique
Strauss-Kahn. Il giudice Mi-
chael J. Obus ha letto all’impu-
tato, in piedi fra i suoi legali, i
capi d’accusa a suo carico, fra
cui tentato stupro, aggressio-
ne sessuale e sequestro di per-
sona, gli ha ricordato il suo ob-
bligo a essere presente in aula
e gli ha chiesto se era tutto
chiaro. Ha abbozzato un sì con
la testa, Strauss-Kahn, ma i suoi
avvocati gli hanno detto di dir-
lo ad alta voce, cosa che lui ha
fatto prima di dichiararsi inno-
cente e di abbandonare l’aula.
L’EX DIRETTORE del Fmi
era arrivato al Tribunale di Ma-
nhattan, poco prima delle no-
ve, orario fissato per la sua
udienza, e al braccio di sua mo-
glie, Anne Sinclair, che non lo
ha mai lasciato sin dalla sua
scarcerazione su cauzione, ave-
va raggiunto l’ingresso dell’edi-
ficio fra una quantità enorme di
ghieri, che gli urlava “vergo-
gna, vergogna”. In abito scuro
e con un volto un po’ patito ma,
come sottolineato dal New York
Times, “senza alcuna espressio-
ne”, Dominique Strauss-Kahn,
libero da manet-
te, ha atteso l’ora-
rio della sua
udienza in una sa-
Non ammessi accordi
letta al tredicesi-
mo piano.
finanziari con la vittima:
La sua dichiara-
zione di innocen- se la donna ritirerà le
za darà ora il via al
regolare proces- accuse, il procedimento
so, alla presenza
di una giuria po- andrà avanti lo stesso
polare, compo-
sta solitamente
da dodici persone, che dovrà
esprimersi con un verdetto di
colpevolezza o innocenza.
Durante il processo, Domini-
que Strauss-Kahn non avrà nes-
sun obbligo a testimoniare e,
gli avvocati di entrambe le par-
ti, potranno, in qualsiasi mo-
mento, giungere ad un patteg-
giamento grazie al quale l’im-
putato potrà dichiararsi colpe-
vole per uno o più capi d’accu-
sa e accettare la pena concor-
tima e anche nel caso in cui
quest’ultima decidesse di ritira-
re le sue accuse, il processo po-
trebbe continuare sulla base
delle prove raccolte a carico
dell’imputato. Un verdetto di
colpevolezza della giuria, poi,
significherebbe una sentenza
per ogni capo di accusa con la
possibilità di accumulare una
condanna a 74 anni.
È importante ricordare che la
legge dello Stato di New York
vieta, categoricamente, alla di-
fesa di utilizzare qualsiasi ele-
mento relativo alla storia “ses-
suale” della vittima anche se, il
fatto che il team di avvocati di
Strauss-Kahn stia passando al
In aula Strauss-Kahn con l’avvocato Benjamin Brafman
setaccio la vita della cameriera
del Sofitel, indica l’intenzione
di volerne mettere in evidenza
possibili episodi passati che ne
minino l’attendibilità.
La linea di difesa di
Strauss-Kahn, come appare ab-
bastanza chiaro dalle dichiara-
zioni dei suoi avvocati, sarà
quella rivendicare un rapporto
sessuale consensuale; l’avvoca-
to della vittima, intanto, Ken
Thompson, conferma che la
donna testimonierà in aula e
che intende andare fino in fon-
do.
Continuano, intanto, le forti di-
visioni fra chi considera
Strauss-Kahn colpevole e chi,
soprattutto in Francia, lo assol-
ve e lo considera una vittima. A
Sarcelles, sua città natale, s’è
costituito un comitato di soste-
gno a suo favore che riunisce
già 500 persone. Prossima
udienza fissata per il 18 luglio.
eccezioni: Cile,
Argentina e Colombia.
YEMEN
“Saleh tornerà
presto in patria”
R ientrerà in patria “a
giorni” il presidente
Ali Abdullah Saleh, operato
con successo in Arabia
Saudita dopo le ferite
riportate in un attentato.
Lo ha ribadito il suo vice
Abd-Rabuh Mansour Hadi
che da sabato ha assunto
ad interim le funzioni di
presidente. Intanto Usa ed
Europa hanno esortato lo
Yemen ad avviare una
transizione democratica e
a rispettare la tregua in

Il peso della paura sbilancia l’Europa a destra attoì dopo la partenza di

Saleh.

LIBIA
TRA I PAESI DELL’UNIONE, GRECIA E SPAGNA ‘MOSCHE BIANCHE’: ANCHE LORO IN BILICO. PRIMI SEGNALI DI CONTROTENDENZA
Ministro degli
di Giampiero Gramaglia dei Paesi dell'euro debole, come Irlanda e, Ma se il domino dei governi dovesse con- Portogallo Esteri in Tunisia
Bruxelles appunto, Portogallo. Pagano dazio, cioè, i tinuare, il pendolo potrebbe ora rovesciarsi.

uori un altro. Dopo l'Irlanda e la Finlan-

F dia, il Portogallo: le elezioni politiche
2011 nei Paesi Ue segnano un'ecatombe di
governi; e sono tutti governi di centro si-
nistra. Tanto che, ormai, nell'Unione le for-
mazioni al potere non di centro-destra, ta-
lora con pesanti accenti xenofobi e an-
ti-slam, sono una sorta di specie in via d'e-
stinzione. Sopravvivono in Spagna e in Gre-
cia, ma, se pure lì si votasse oggi, rischie-
rebbero di scomparire. Fortuna che in Spa-
gna si vota fra un anno (e, magari, le cose
non andranno come alle municipali di mag-
gio) e che in Grecia c’è ancora tempo, salvo
collassi del Paese e recessioni verso la drac-
ma, che speriamo appartengano solo all’in-
verosimile giornalistico.
Pagano dazio, al voto, i governi dei Paesi
dell'euro forte, come la Finlandia, e quelli
L’ONDA DESTRA ISLANDA
BELGIO
Yves Leterme - Democristiano
dal 2010
REGNO UNITO
D.Cameron - Conservatore
con N.Clegg - Liberaldemocratico
dal 2010
IRLANDA
Enda Kenny - Fine Gael
con i Laburisti
dal 2011
LUSSEMBURGO
AUSTRIA
Werner Faymann
con i Conservatori
dal 2008
PORTOGALLO
SPAGNA
I sondaggi attribuiscono
14 punti di vantaggio al Pp
a nove mesi dalle politche
governi che subiscono le ricette del sacri-
ficio e del ‘giro di vite’ loro imposte dai par-
tner europei e dalle istanze tecniche so-
vra-nazionali, la Bce e l'Fmi. E pagano pure
i governi che stanno dalla parte di chi detta
legge, ma accettano di partecipare allo sfor-
zo di salvataggio dei Paesi più malmessi .
NELL'EUROPA CHE ESCE a fatica dalla
crisi del 2008 e che non riesce a blindare la
sua moneta pur forte sui mercati dei cambi
dalle insidie della speculazione, i governi,
che sono tutti, o quasi, ammalati di ‘corto-
termismo’, patiscono le scelte ancora più
‘cortotermiste’ dei loro cittadini: no ai sa-
crifici e no alla solidarietà; sì invece alla pau-
ra, che induce a chiudere la porta e a bar-
ricarsi in casa. Discorsi che valgono per l’im-
migrazione e nel sociale, oltre che nell’eco-
nomia e nella finanza.
SVEZIA
LETTONIA
DANIMARCA
BELGIO
POLONIA
OLANDA
GERMANIA
REPUBBLICA
CECA SLOVACCHIA
FRANCIA SLOVENIA
CROAZIA
ITALIA
CIPRO CIPRO
MALTA
Anzi, magari, il segnale d'inversione di ten- LA BANCAROTTA I l ministro degli Esteri
libico Abdelati
denza è già partito proprio dall'Italia, con le
amministrative di maggio e, adesso, i refe-
rendum. I prossimi grossi birilli sono l'anno SPAZZA VIA Al-Obeidi è entrato in
Tunisia dalla frontiera di
prossimo le presidenziali francesi e poi le
politiche tedesche: Sarkozy e la Merkel, due
‘pezzi grossi’ dello schieramento europeo
I SOCIALISTI Jedir. Lo ha riferito
l'agenzia tunisina Tap
senza citare fonti e
centrista e conservatore, rischiano, anche a di Alessandro Oppes aggiungendo che il capo
giudicare dalle recenti municipali francesi e Madrid della diplomazia del
regionali tedesche. Ma, attenzione!, se a gui- regime ha poi raggiunto
l’isola di Djerba.
dare il pendolo è la paura le oscillazioni pos-
sono andare fuori controllo: possono per-
sino spingersi più in là di dove sono già giun-
Ichelnisce
Portogallo svolta a destra, pu-
severamente i socialisti
hanno portato il paese sull’or- OSCE
te e arrivare in Francia al Fronte Nazionale di lo della bancarotta e decreta la
Martine Le Pen; oppure, possono uscire dal- brusca uscita dalla scena politica Alla guida
l’asse destra–sinistra e deviare in Germania di José Socrates, che appena co- candidato italiano
verso i Verdi, che sono stati nelle ultime con- nosciuto il risultato delle elezioni
sultazioni, più dei socialdemocratici, i be-
neficiari dell’arretramento cristiano-demo-
cratico.
legislative si è dimesso dalla cari-
ca di segretario del partito. La vit-
toria del leader socialdemocrati-
D opo la bocciatura
della candidata
dell’Austria, che aveva
co Pedro Passos Coelho era pre- presentato l’ex ministro
vista dai sondaggi ma il suo trion- degli Esteri Ursula
fo schiacciante ha sorpreso tutti Plassinik, la presidenza di
per l’enorme distacco (oltre 10 turno lituana dell’Osce ha
punti) inflitto al partito del pre- proposto l’italiano
mier uscente. Il futuro capo del Lamberto Zannier per
FINLANDIA governo – appartenente alla stes- l’incarico di nuovo
sa formazione di centro-destra, il segretario generale
Coalizione Conservatrice
Nel 2011 avanzata Psd, del presidente della Repub- dell’Organizzazione per la
della destra xenofoba (20%) blica Anibal Cavaco Silva – ha già sicurezza e la
ESTONIA
avviato contatti con gli ultracon- cooperazione in Europa
servatori del Cds di Paulo Portas (54 gli Stati membri), con
LITUANIA
per formare una stabile maggio- sede a Vienna. Il candidato
Bojko Borisov
ranza parlamentare. italiano, diplomatico di
Quadripartito di centro destra
Il cammino che dovrà affrontare il carriera, ha rivestito finora
UNGHERIA
nuovo esecutivo di Lisbona è ar- l’incarico di capo della
Viktor Orban - Partito Fidesz duo: dopo la concessione, poche missione Onu in Kosovo
dal 2010
La destra xenofoba di Jobbik
settimane fa, del piano di salvatag- (Unmik).
è terzo partito gio finanziario da 78 miliardi di eu-
ro da parte di Ue e Fmi, Lisbona si
ROMANIA dovrà impegnare ad applicare un
Emil Boc - Partito Liberaldemocratico durissimo pacchetto di misure
dal 2009
d’austerità. Riduzione di ammini-
BULGARIA strazioni comunali e posti nella
Bojko Borisov - Partito Gerb pubblica amministrazione, tagli
dal 2009 alla sanità, istruzione e sistema
GRECIA
pensionistico, aumenti d’imposta
GOVERNI CONSERVATORI e abolizione delle esenzioni fiscali
sono solo alcuni punti del pro-
GOVERNI LIBERALI E DEMOCRISTIANI
gramma “lacrime e sangue” che, si
GOVERNI DI SINISTRA calcola, impedirà almeno per 3
anni di uscire dalla recessione.
Martedì 7 giugno 2011 pagina 13

DAL MONDO

NETANYAHU
Drusi israeliani osservano i
manifestanti palestinesi al confine
con la Siria (FOTO LAPRESSE) . Sotto,
Obama e Netanyahu (FOTO ANSA)

UN NEGOZIATORE
CON IL MITRA
Lo scrittore Yehoshua attacca
la politica del premier israeliano
di Stefano Citati avere solo la consistenza di mento di Netanyahu appare
un’ampia autonomia. Vista sot- spesso ottuso e catastrofico.
enjamin Netanyahu non to quest’ottica la resistenza al- È lo stesso in Israele?

B crede ai palestinesi, non

crede alla riconciliazio-
ne. Partendo da questo
punto la sua strategia è quella di
tirare per le lunghe, di arrivare a
settembre, alla risoluzione che
porterà alla nascita dello Stato
palestinese, per iniziare le vere
trattative, per ridurre al minimo
l’estensione della nuova nazio-
ne, che per lui non può essere
uno Stato a tutti gli effetti, ma
“Sta cercando
di far esaurire
il tempo, per
ridurre le
possibilità
palestinesi a un
vero nuovo Stato”
l’America, alle proposte di Oba-
ma, si spiegano con la volontà di
prendere tempo e far esaurire le
possibilità di trattative, per arri-
vare a concedere ai palestinesi il
60-70% dei territori occupati
della Cisgiordania”. Lo scrittore
israeliano Abraham Yehoshua è
più arrabbiato che stupito dopo
l’ennesimo atto di violenza del
suo governo che ha sparato ad-
dosso ai manifestanti nel Golan;
una nuova strage che attira su
Israele gli strali della comunità
internazionale e la frustrazione
rabbiosa dei palestinesi. Dal suo
punto di osservazione di Haifa -
che lascia piuttosto raramente
per rispondere agli inviti inter-
nazionali: il prossimo, questo fi-
ne settimana, a Marina di Pietra-
santa per parlare del progetto
del suo prossimo libro - non ri-
sparmia critiche al suo premier
in modo chiaro e netto, come è
nel suo stile.
Visto dall’Italia e più in gene-
rale dall’estero, l’atteggia-
L’opinione pubblica israeliana è
tendenzialmente sbilanciata
verso il centro-destra: la loro vi-
sione è però quella di non rom-
pere la corda che lega all’Ame-
rica e all’Europa, e per questo la
posizione migliore è quella di
tenere spesso la testa sott’ac-
qua, in modo da non doversi oc-
cupare troppo la situazione. Il
timore di Netanyahu, di dover
rimpatriare di fatto i coloni è
condiviso, ed è questo ostacolo
interno che condiziona il modo
di fare del premier ben oltre le
pressioni internazionali, par-
tendo dalla sfiducia nei con-
fronti della controparte.
Netanyahu non rischia di
trovarsi a settembre con uno
SIRIA Da dimostranti a ribelli:
carneficina delle guardie di Assad
stato di fatto contro il quale
non sarà più possibile tratta-
re?
Tantissimi Stati riconosceranno
il nuovo Paese, ma Netanyahu
potrà ancora contare sulla de-
bolezza europea: l’incapacità
dimostrata finora di sostituirsi
agli Stati Uniti, che non posso-
no essere i guardiani del mon-
do, e di essere un interlocutore
credibile e solido, che controbi-
lanci il potere e l’influenza sta-
tunitense. Al premier interessa
tenere in piedi la facciata del
processo di pace senza agire,
spostando il pendolo della pace
da una parte all’altra senza arri-
vare a un movimento completo
e decisivo, prendendosi tutto il
tempo possibile e annacquan-
lenta. Per cambiare questa at-
mosfera e questo futuro prossi-
mo questo Israele dovrebbe da
do le possibilità di uno Stato pa- subito compiere un gesto unila-
lestinese forte e completo. terale: fermare e riportare in-
Cosa può rompere questo dietro tutti i coloni, anche senza
meccanismo? accordi con i palestinesi; sareb-
Dimostrazioni ripetute e davve- be un segno di volontà seria e
ro pacifiche dei palestinesi nei responsabile.
territori occupati. Se sapranno Come si vede da Israele il som-
scendere in strada con le mani movimento del mondo arabo;
disarmate disinnescheranno la dà più timori o più speranze. È
reazione delle forze di sicurezza
israeliane e non daranno moti-
ancora in una fase interlocuto-
ria, ma la chiave resta l’Egitto, se
vo di essere attaccate e dell’uso
della forza. Toglieranno l’alibi a
non diventerà un regime ancor
più militare, o fondamentalista,
Netanyahu e spezzeranno il
meccanismo della risposta vio-
un cambio generale sarà possi-
bile.
almeno 40 persone sono state uccise
ieri nella provincia di Adlib nell’am-
bito delle operazioni delle forze di si-
curezza contro chi manifesta per la

Lha avore
situazione in Siria è ancora a fa- citate dalla tv di Stato siriano. Il mi-
del presidente Bashar Assad: nistro degli Interni, Ibrahim Saar, ha
dalla sua parte le milizie guidate promesso in tv di reagire con forza
democrazia.
La Siria è sotto la lente della comunità
internazionale anche per quanto è
dallo spietato fratello Maher e la pau- all’attacco. “Non rimarremo in silen- accaduto domenica sul confine con
ra di buona parte della popolazione. zio”, ha assicurato. Secondo l’emit- Israele quando decine di palestinesi,
Ma le cose stanno cambiando e il tente di Damasco, bande di uomini profughi in Siria, e altri manifestanti
piatto della bilancia occupato dalle armati hanno attaccato postazioni di oltrepassarono a piedi il confine, en-
forze di opposizione si sta muovendo sicurezza e incendiato edifici gover- trando nella zona del Golan che Israe-
verso l’alto. Difficilmente si porterà nativi in città. Centinaia di "terroristi le si annettè unilateralmente nel
in una posizione di equilibrio o ad- e vandali" hanno preso il controllo 1980. Il bilancio di venti morti tra i
dirittura di vantaggio, in tempi brevi di diverse aree della città e prendono manifestanti in marcia, centrati dai
e senza l’intervento straniero, tutta- di mira forze di sicurezza e soldati dell’Israeli Defence Force, ha
via il fatto che 123 poliziotti siriani civili, riferisce la televisione. La rete infastidito l’Unione europea ma mai
siano stati uccisi ieri da uomini arma- televisiva al Arabiya, cita invece atti- quanto l’atteggiamento di sfida della
ti nella città di Jisr al-Shughur, nel go- visti di Jisr al-Shughur secondo i quali Siria che - secondo i media occiden-
vernatorato nordoccidentale di le forze di sicurezza usano tank e gra- tali - tenterebbe di distrarre in questo
Adlib, fa ritenere che una nuova fase nate contro i civil. Secondo Rami Ab- modo l’attenzione dell’opinione
sia iniziata. Dei poliziotti uccisi si sa- del Rahman, capo dell’Osservatorio pubblica.
rebbe appreso da fonti governative, siriano per i diritti umani di Londra, (Rob. Zun.)

“Un colpo in pieno volto” ha ucciso il carabiniere Congiu

LA RICOSTRUZIONE DELL’OMICIDIO IN AFGHANISTAN E I DUBBI IN ITALIA. PRESTO UN’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
di Barbara Schiavulli
unica certezza è che questa
L’dopomattina alle 9 arriva con un volo
un picchetto di onore all’ae-
roporto militare di Kabul, il corpo
di Cristiano Congiu, il tenente co-
lonnello dei carabinieri, esperto
antidroga dell’ambasciata italiana,
ucciso nel distretto di Khenji, du-
rante una gita alle miniere di sme-
raldo.
Scorrono le versioni di questa sto-
ria: per qualcuno sarebbe stato
picchiato a morte, per l’agenzia af-
gana Pajwok il corpo sarebbe nelle
base americana di Bagram, mentre
l’americana che era con lui sareb-
be in stato di fermo. Per qualcun
altro invece, Congiu, 50 anni con
una bimba di cinque, avrebbe
mandato un messaggio via Face-
book qualche giorno prima in cui
diceva che qualcuno voleva farlo
tacere, ma forse si riferiva sempli-
cemente al fatto che il suo man-
dato stava per finire dopo quattro
anni ed era già pronto il suo suc-
cessore.
“Bisogna far luce. Quello che ho
sentito dai giornali, se è vero, è
strano. È importante che venga
sciolto rapidamente ogni dubbio
sulla sua morte. Sto per depositare
un’interrogazione parlamentare”,
ci conferma Emanuele Fiano, pre-
sidente del forum Sicurezza e Di-
fesa del Partito Democratico, poco
dopo aver parlato con il ministro
La Russa che aspetta i risultati del-
le indagini dei Ros inviati a Kabul.
La procura di Roma ha subito aper-
to un’inchiesta, certo è che Con-
giu si occupava di una materia de-
licata, il traffico internazionale di
droga.
“GLI HANNO SPARATO in
piena faccia e la dinamica è stata
quella che si è detta fin dall’inizio”,
ci conferma una fonte diplomatica
a Kabul: da due ore Congiu, un’a-
mica americana, Salim, figlio del ca-
po della sicurezza del ministero de-
gli Interni afgano (ci rivelano fonti
afgane) e due cugini, passeggiava-
no lungo un sentiero con un ca-
vallo e un mulo. Ormai erano a po-
che centinaia di metri dalle loro tre
auto, e poco più in là c’era anche
una stazione di polizia. Congiu era lo, ma sono arrivati altri afgani per verato all’ospedale di italiano di
avanti rispetto alla donna ed è ac- liberare il giovane. I tre sono scap- Emergency in Panshir.
corso ad aiutarla quando l’ha sen-
tita gridare. Ha sparato, forse in
aria, per spaventare due giovani af-
pati superando un ponticello, men-
tre gli altri della compagnia erano
indietro. Spari contro tutti e un col-
Secondo le sue dichiarazioni, il suo
mulo avrebbe inavvertitamente
colpito l’americana nel sentiero
gani in cui si erano imbattuti e che po di kalashnikov colpisce a morte stretto e la tragedia sarebbe scatu-
sembravano aver aggredito la don- Congiu. Cinque i fermi, tra i quali rita da un letale malinteso e dalla
na. Il carabiniere ha tentato di soc- Salim, mentre il ragazzo ferito, or- buona fede di un uomo morto per
correre il ferito, l’ha issato sul mu- mai fuori pericolo, è ancora rico- proteggere una donna.
Il corpo
dell’ufficiale
arriva stamattina
a Roma. Un
banale malinteso
ha scatenato
il fuoco
Buoni amici Cristiano
Congiu in una foto afgana
proveniente dal suo sito (FOTO
MILESTONE)
pagina 14 Martedì 7 giugno 2011

SECONDOTEMPO
SPETTACOLI,SPORT,IDEE
in & out

SABATO A ROMA

Arriva il Gaga Daniele Vicari

Partono il 27
Bjorn Borg
Su Nadal: “È
Montalbano
Andrà in
Twilight
La saga dei

Gay Pride giugno

le riprese
di “Diaz”
il film sul G8
un mostro,
il tennis non
può essere
migliore”
onda su
France 3 la
serie tratta
da Camilleri
vampiri vince
tutto all’Mtv
movie
awards

con l’ok di Hillary Grazie all’ambasciatore Usa David

Thorne, l’icona del pop mondiale
salirà sul palco del Circo Massimo nella serata conclusiva dell’Europride
di Cristina Cosentino Europride meno considerato ti, cedere il passo alla signora cisamente la Commissione giu- no diritti umani”. Il Comitato ste dei sindaci che avevano nic-
dalla stampa nazionale ed in- delle classifiche musicali mon- stizia della Camera dei deputati, ringrazia. E insieme al comitato chiato nei giorni scorsi. “Credo

P
ternazionale. Tanti i nomi che diali. “Cosa ci dovremo mette- affossava la legge sull'omofo- anche molti gay, lesbiche e tran- che ora qualcosa si muoverà”
erano graditi agli organizzatori re addosso per farci notare?” si bia. “Sicuramente la situazione sessuali che vedono finalmente commentano gli organizzatori.
da Kylie Minogue a Britney chiede Vladimir Luxuria. politica italiana ha influito sulla riportate alla ribalta, grazie alla Ad oggi l'unico ad aver dato la
Spears: uno su tutti quello di decisione dell'ambasciatore a presenza della cantante da più propria adesione per la serata
Lady Gaga. Del resto la signora LA MACCHINA è partita intercedere nella richiesta” af- di 10 milioni di copie vendute conclusiva è stato Nichi Vendo-
Germanotta non ha rivali: è, se- muovendosi su più fronti: dalla fermano gli organizzatori. “L'i- per l'ultimo disco. La sua pre- la ma, secondo il comitato, fini-
condo i settimanali Forbes e Ti- casa discografica Universal che, talia – aggiunge Paola Concia, senza ha fatto subito salire le sti- ta la composizione delle giunte
me, una delle celebrità più in- secondo Angelo Perrone, re- deputata del Pd e relatrice di- me dei partecipanti: sino a ieri dopo le amministrative, anche
fluenti oltre a essere una delle sponsabile degli ospiti per la missionaria della legge sull'o- mattina non si prevedevano più altri daranno l'adesione. Intan-
dieci donne più potenti al mon- manifestazione, ha subito ab- mofobia – è l'unico Paese fon- di cinquecentomila presenze to l'incatenamento di fattori for-
do. Così anche le star italiane, bracciato la causa, sino all'am- datore dell'Unione europea a tunati sta dando i suoi primi ri-
come Maria Grazia Cucinotta, basciatore David Thorne. Con non avere una legge sui diritti La trasformista Stefani Angelina sultati attraverso l'attenzione
Paola Barale o Claudia Gerini, quest'ultimo i contatti sono av- degli omosessuali e questa cosa Germanotta, 25 anni in arte Lady Gaga, dei media che sino a questo mo-
già madrine dei Pride italiani, venuti proprio nel periodo in è ben chiara alle istituzioni eu- è in vetta alle classifiche in 25 paesi. mento si erano dimenticati del-
er portare a termine l'operazio- hanno dovuto, volenti o nolen- cui il Parlamento italiano, e pre- ropee e al Dipartimento di Stato Suo padre è di origine palermitana, la settimana del pride, a partire
ne si sono impegnati i vertici sua madre di origine veneziana (FOTO ANSA) da quelli internazionali.
della casa discografica Univer-
sal, l'ambasciatore americano “È VERO CHE TUTTO or-
a Roma David Thorne e perfino mai si è spettacolarizzato e che
il Dipartimento di Stato ameri- c'è voluta Lady Gaga per far par-
cano, e il successo è arrivato: lare di diritti e dignità”, com-
l'11 giugno Lady Gaga sarà sul menta Porpora Marcasciano, vi-
palco della serata conclusiva cepresidente del comitato.
dell'Europride al Circo Massi- “Questo, però – sottolinea Ros-
mo. Una notizia che gli organiz- sana Praitano, la presidente – è
zatori aspettavano da tre setti- solo il fiore all'occhiello di un la-
mane e che ha risollevato il mo- voro che abbiamo fatto su tutti i
rale del comitato di uno degli livelli, è il risultato della sinergia
di tante persone che hanno
operato affinché non si parlasse
Una scelta solo di spettacolo. Dal punto di
vista simbolico abbiamo otte-
anche politica nuto il meglio che si potesse ot-
tenere: la location centrale di
La Clinton: piazza Vittorio, far lavorare tut-
te le amministrazioni, avere 35
carri delle associazioni, avere
“I diritti degli una altissima qualità degli spet-
tacoli, sono state tutte scom-
omosessuali messe vinte. È come se seguis-
simo la scia del passaggio poli-
sono diritti tico che l'Italia sta vivendo”. Al-
l'entusiasmo per la situazione
umani” politica però si contrappongo-
no le considerazioni di Amne-
sty International, che parteci-
americano” Proprio l'ambascia- alla sfilata di chiusura della ma- perà alla manifestazione di
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO tore è uno dei più entusiasti del nifestazione. In serata il nume- chiusura chiedendo alle autori-
risultato ottenuto, dichiarando- ro era quadruplicato, tanto che tà italiane “di garantire maggio-
IN MARCIA NEL CUORE DELLA CAPITALE si “felice di apprendere che La-
dy Gaga abbia accettato di par-
tecipare all'Europride di Roma.
gli organizzatori si sono riuniti a
discutere lo svolgimento den-
tro gli uffici della Questura. “Un
re sicurezza alle persone Lgbt,
colmando al più presto la lacu-
na legislativa costituita da una
a Big Parade dell'11 giugno è politiche e i 45 supporter che affollano
L l'evento finale dell'Europride 2011
organizzato dal Circolo di Cultura
la schiera dei sostenitori dell'Europride.
La marcia per l'orgoglio gay avrà il
Lady Gaga è un'attiva promotri-
ce dei diritti della comunità
Lgtb (lesbo-gay-bisex-trans),
evento che era partito sotto to-
no – spiega uno degli organiz-
zatori – con la più bassa presen-
normativa che non considera i
crimini motivati da discrimina-
zione per orientamento sessua-
Omosessuale Mario Mieli, ArciGay, concentramento per i 35 carri, le che noi riteniamo molto impor- za di sponsor degli ultimi anni, le e identità di genere alla stre-
Agedo, Mit, Famiglie Arcobaleno. Dal associazioni e i singoli partecipanti alle tanti. Sono orgoglioso che in queste ore sta risalendo di to- gua di quelli fondati su altro tipo
primo al 12 giugno i giardini di Piazza ore 15 a piazza dei Cinquecento. Dalle un'artista italo-americana di no e di risonanza”. Sì, anche gli di discriminazione”. Preoccu-
Vittorio sono il luogo di incontro 17 si snoderà lungo il centro di Roma, da questa levatura venga a Roma e sponsor avevano latitato, forse pazione, quella dell'organizza-
attendiamo con curiosità il con- per le polemiche delle settima- zione internazionale, non sen-
principale con dibattiti, concerti, stand via Cavour ai Fori Imperiali, passando certo”. ne precedenti ad opera del sot- za fondamento: proprio per
di approfondimento e intrattenimento. per il Colosseo fino ad arrivare al Circo tosegretario Giovanardi sullo l'11 giugno Militia Christi an-
Anche il Nuovo Cinema Aquila, il Massimo. Alle 20 è prevista la presenza DEL RESTO l'ambasciatore ri- spot Ikea, forse per la presenza nuncia un sit-in di protesta
Piccolo Eliseo, l'Auditorium Parco della di Lady Gaga, che salirà sul palco e sponde alla politica del suo go- del Vaticano, fatto sta che anche “contro questa vergogna e a di-
Musica, la casa internazionale delle canterà “Born This Way”, ma solo dopo verno e tiene a sottolinearne la la Fiat (già sponsor ufficiale del- fesa dei valori della famiglia e
Donne mettono a disposizione i loro aver parlato della situazione dei diritti portata riferendo le parole del l'Europride di Madrid del 2010) della dignità umana”. Per ora re-
spazi per eventi culturali e convegni per di gay e lesbiche in italia. Segretario di Stato Usa Hillary si è defilata per la manifestazio- sta l'unica voce dissonante, ma
Clinton: “Come ha spesso sot- ne romana. Ora, invece, tutti vo- il polverone sollevato da Lady
le 20 associazioni, le 22 rappresentanze C. C.
tolineato, i diritti umani sono di- gliono salire sul carro dei vinci- Gaga non fermerà le reazioni,
ritti dei gay e i diritti dei gay so- tori e così si attendono le rispo- nel bene e nel male.
Martedì 7 giugno 2011 pagina 15

SECONDO TEMPO

OGNI / MALEDETTA DOMENICA

COSÌ PARLÒ BELLAVISTA

Bugie, ricatti e maneggi: l’indagato ex Bari
ritrae un calcio che è una fetta d’Italia
di Oliviero Beha ta d’Italia. L’Italia disgraziata dalo: dalle scommesse illegali i tifosi che non vedono l’ora di re mettono in pratica questa germente la bontà del suo
che pure è “fortunata perché a quelle legali passando sem- ributtarsi nel contemporaneo sorveglianza? Elementare: c’è operato anche e soprattutto in
è un po’ di Luciano gioca e non va in miniera”, ma pre e comunque per le partite calcio-mercato e nella stagio- questo nuovo scandalo di cui

C’
Stefano Palazzi, a capo della
De Crescenzo, abba- anche l’Italia che ha vissuto al truccate (o millantate come ne pedatoria che ricomincia. Procura Federale, che ha già parliamo, quello di Signori,
stanza di Giovenale e di sopra dei propri mezzi, l’I- tali), e arrivando nel deserto di chiesto al giudice Salvini gli at- Doni, Bellavista e soci, per ca-
persino un tocco (in talia bancarottiera, l’Italia in valori e nel ridimensionamen- MA… C’È UN MA sesqui- ti per poter procedere. Perché pirci, quello che riguarda par-
più, “L’uomo in più”) di Sor- cui si salva il potere per de- to dei denari che costituisco- pedale, un avversativo che è o c’è questo di bello: che la giu- tite di tutte le serie. Perché di-
rentino. Dico di Paolo, il re- naro e cooptazione ma poi no oggi il panorama italiano, dovrebbe essere un macigno. stizia sportiva c’è apposta per co che sul capo del Palazzi pre-
gista oggi famoso, che in quel dalla mongolfiera appesantita anche rotondocratico, roton- E riguarda appunto Giovenale fare presto e bene quello che me un condizionamento dav-
film di dieci anni fa parlava già dagli scandali, dalla legalità dologico, rotondolalico. È l’I- e la sua VI satira: “Quis custo- la giustizia ordinaria non ga- vero eccessivo?
di scommesse in una sorta di continuamente violata e dai talia, bellezza, o almeno una diet ipsos custodes?”, si chie- rantisce se non con tempi lun-
mix con parti tragicamente codici etici considerati ana- certa Italia e Bellavista ne è il deva l’intellettuale romano, al ghissimi tra l’altro bacchettati PRENDO SOLO l’ultima
autobiografiche di Agostino cronistici e quindi stracciati, perfetto testimonial: uno confronto dei continuamente dalla Corte di storiaccia, ma ce ne sarebbero
Di Bartolomei. Ma andiamo vengono gettati di sotto come scandalo basculante tra Totò e nostri di una Giustizia europea. S’è visto diverse anche solo prendendo
con ordine. Nel nuovo, ma- zavorra i Bellavista intesi co- Peppino e un’autentica “ca- modernità con Calciopoli (che vanamen- in esame questo ultimo lustro,
croscopico scandalo delle me categoria, e come i Bel- tastrofe umanita- senza para- te si cerca ancora di far passare quello del “calcio pulito”: ave-
scommesse è invischiato e pa- lavista un nugolo di bellavisti- rio-emotiva” per goni. Tra- per Moggiopoli contro ogni te mai sentito parlare di “Pre-
recchio – secondo il gip di ni che devono pagare e spa- dotto: chi evidenza giudiziaria) nel miopoli”? È uno scandalo usci-
Cremona Guido Salvini – An- rire perché risultano “una sorveglia gli 2006: forse hanno fatto pre- to e sparito immediatamente
tonio Bellavista, in carcere pessima pubblicità per la cre- stessi sorve- sto, vedremo dalla massa delle nell’estate 2010, e senza me-
con altri indagati. Non ha dibilità del pallone”. glianti? Intan- intercettazioni successive se nar troppo il torrone riguarda
neppure 34 anni, ha giocato to, individuia- hanno fatto anche bene oppu- la normativa federale che ob-
fino in Serie A con il Bari di QUESTO È credo mo questi sorve- re hanno massacrato “sporti- bliga le società professionisti-
cui è stato capitano, veniva il nodo gordiano di glianti. È facile, vamente” il concetto di giusti- che a indennizzare, secondo
chiamato a centrocampo il tutta la vicenda. Ci- facilissimo: chi zia. Aspettiamo la sentenza del alcune tabelle, le società dilet-
Makelele del San Nicola. Pri- tavo Sorrentino e il ha detto “pene Tribunale di Napoli. Ma Moggi tantistiche da cui prendono
ma ha negato, poi ha detto suo film anche sulle dure e immedia- dopo 5 anni non è stato ancora giovani che poi fanno carriera,
che “facevamo solo delle pun- miserie del calcio pe- te”, e maggior ri- radiato. Perché? Che c’è die- magari vanno in Nazionale
tate sulle partite, cose tra ex riferico e scommettito- gore nei confronti tro? Qui non funziona il “be- ecc. C’è un ufficio della Figc
compagni”, infine che “è pur re per rimarcare la data, degli implicati nel- ne” ma tantomeno il “presto”. apposito, denominato “Lavori
vero che tra i calciatori c’è un 2011, che viene dopo lo scandalo (che na- Lo stesso Palazzi non deve ave- e premi”. Qualcuno si è accor-
sistema di informazioni sot- quel 1980 discrimine per turalmente secondo re però le mani troppo libere, to che qualcosa non funziona-
terranee: ogni domenica si sa il primo Totonero, quando il versetto coranico e questo temo pregiudichi leg- va, e c’era un giro incontrol-
quali sono i giocatori che, so- le scommesse erano ancora “non riguarda che lato (Giovenale:
prattutto nelle serie minori, clandestine e ne veniva dan- una minima parte del non sorvegliato) di
sono in difficoltà, che non
prendono lo stipendio e ma-
neggiato il Totocalcio. Adesso
che sono legali, il problema ri-
sano mondo del pal-
lone”)? L’hanno detto
Coni e Federazione denari di cui qual-
che funzionario in-
gari, ecco, per questo scen-
dono in campo meno sere-
mane lo stesso: combinare le
partite per vincere truffaldina-
il presidente del Coni,
la massima autorità spor-
tuonano: pene dure e fedele governava
l’affare e qualche
ni…”. Traducete tutto ciò in mente. E naturalmente qua- tiva nazionale, e il presi- altro non ne igno-
maneggi, abitudini, bisogni in lunque infiltrazione della cri- Antonio dente della Federcalcio, immediate. Ma torna il rava il traffico. Do-
un contesto di impunità sia minalità organizzata o dei pro- Bellavista. Abete. E attraverso chi i due cumentazioni fal-
pur relativa e avrete un Così fessionisti del settore passa ap- Sotto, Bruno sorpresissimi signori del Pote- vecchio dubbio: chi se, cifre sballate
parlò Bellavista che fa il verso a punto per l’habitat di calcia- Gentili per un giro di qual-
una delle prime opere del plu- tori, specie dei più sfigati che (FOTO LAPRESSE) controlla i controllori? che milione di eu-
ritradotto peripatetico napo- in qualche modo si aiutano ro, nomi famosi
letano. Ed è nella sua povertà, nell’Italia periferica anche del coinvolti, anche
in un affresco minimo che pallone. La crisi fa lievitare il della Nazionale ai
certamente si arricchirà di al- fenomeno ed è considerato Mondiali 2010. Co-
tri nomi, altre squadre, coin- non più patologico il fenome- sì su intervento di
volgendo molto più calcio di no delle partite combinate. È chi si sente raggira-
quel che si crede se solo si questo il salto di qualità (per to perché non ot-
vuole andare avanti nelle in- dire) nei confronti del 1980 e tiene oppure sbor-
dagini, un ritratto del pallone delle periodiche recrude- sa denari non dovu-
italiano che è almeno una fet- scenze di questo tipo di scan- ti, parte l’inchiesta
della Procura Fede-
rale e degli assisten-
ti di Palazzi, che
PALLONATE
di Pippo Russo RAIUNO, LA CORDA E L’IMPICCATO vanno molto avanti
lungo questa stra-
da. Tanto avanti
che nell’autunno
coppia l’ennesimo caso di Giordano del Corriere dello Sport-Stadio, rimettere a
S calcioscommesse e ognuno lo
racconta come gli viene. Di sicuro, la sola
a ridarci l’allegria che meritiamo. Il suo col-
lage di articoli sul settore giovanile del Na-
posto Amodio
e Bogliacino,
scorso il Pm del
pallone per eccel-
lenza, dunque Pa-
cosa impossibile è far finta che esso non ci poli, pubblicato nell’edizione del 4 giugno, Dalla Bona e lazzi, dunque quel-
sia. Sicché a ogni nuovo passaggio conteneva passaggi da ‘The best of Antonio lo che oggi ci deve garantire il
Bucchi, Rinaudo e Cigarini e Hoffer (…)”. Il “presto e bene” sulle scom-
d’informazione calcistica è necessario Giordano’, opera che prima o poi dovrà pur giorno in cui andrà in pensione le cronache messe e le combine, avoca
citare la questione, anche a costo di vedere la luce. Straordinario l’incipit del di- sul Napoli avranno lo stesso pathos di quel- d’imperio e d’ufficio a sé tale
collezionare perle di comicità stico: “Che ne sai tu di un campo di calcio… le sul curling. inchiesta dopo aver rimos-
involontaria. Così è stato la sera di C’era un foglio, uno schizzo, un rettangolo e I pezzi di Vittorio Oreggia, vicedirettore di so/trasferito gli autori dell’in-
venerdì 3 giugno, allorché sugli schermi di un’idea: questa è l’area di rigore, questi i dagine. Ne spiega i motivi?
Tuttosport, hanno sempre la caratteristica
Rai1 si è materializzato lo schema pali. Mancava il pallone, e tutto il resto in- No, a nessuno o forse ad Abe-
d’essere scritti con la pretesa di dire cose
‘parlare di corda in casa dell’impiccato’. torno”. Poche pagine prima, Giordano si te, in gran confidenza. Fa qual-
complesse e usare un linguaggio impegna- cosa in direzione di ulteriori
Introducendo la telecronaca di era occupato delle dichiarazioni di Mazzar-
Italia-Estonia, Bruno Gentili ha fatto ri, secondo il quale Hamsik dovrebbe rima- to. Purtroppo, fra le intenzioni e il risultato accertamenti? No, non se ne
riferimento allo scandalo, spiegando che nere al Napoli: “In alto i calici, e quel che passa uno scarto abissale. sa più nulla e viene quasi no-
esso aveva turbato anche la vigilia della resta della tempesta in un bicchiere (di E del resto, ve l’immaginate Mariano Api- stalgia per analogia del “Porto
partita della Nazionale. Successivamente, champagne) è il cin-cin nell’avvolgente az- cella che si mettesse in testa di scrivere delle Nebbie” del Palazzo (con
‘Clair de lune’ di Debussy? Sicché a Oreggia la “o”) di giustizia di Roma. Ep-
con nonchalance, ha comunicato ai zurro di Napoli”. Nell’edizione del giorno pure è una storia seria, e gra-
telespettatori che ad affiancarlo come prima, altra delizia: “L’estate (sempre) più capita di vergare frammenti come quello
ve. Dunque: Palazzi, per cor-
commentatore tecnico c’era Beppe rovente del Terzo Millennio è illuminata dai compreso nella cronaca di Italia-Estonia (4 tesia, prima di metter mano al-
Dossena. Coinvolto nelle prime due riverberi annunciati della Champions, ma giugno): “Ventuno sono i minuti che gli az- le faccende che sono sulle pri-
edizioni del calcioscommesse. sull’agenda di Bigon, annotato con la ma- zurri ci hanno messo per sbrecciare il muro me pagine, ci dice qualcosa
Per fortuna ci pensa il nostro idolo, Antonio tita blu, emerge l’abbagliante impegno di estone, non proprio una Maginot, al mas- delle sabbie mobili di Premio-
simo una parete di cartongesso buttata lì poli? Se ne è dimenticato, e
tra la realtà reale di una nettissima diffe- con Lei Abete, Petrucci e com-
TELECRONACA DELLA NAZIONALE CON BEPPE renza di valori e la speranza che qualcosa
pany? E allora chi sorveglia i
sorveglianti? Poi non ci si la-
DOSSENA: UN COMMENTATORE SU CUI SCOMMETTERE succedesse”. E se c’è di mezzo la realtà rea- menti, sorprendendosi ad ar-
le il discorso si fa serio. te, del precipizio imbocca-
to…
pagina 16 Martedì 7 giugno 2011

SECONDO TEMPO

IL PEGGIO DELLA DIRETTA

TELE COMANDO
TG PAPI
+ gliere – che uno più uno meno
non fanno la differenza. Ma al di Fulvio Abbate
Comunque
incombente
punto da nube gialla. Della munque a mostrarsi incom-

Bossi, Tg2 non pare vero di sparare

questa “coesione” a destra
per poi mostrare gli scazzi e
controscazzi fra Bersani e
Vendola: ecco, questa è la so-
n una vecchia storia del su-
Irammento
pereroe Superman, se non
male, il perfido
Lex Luthor, d’improvviso,
serie: ci sono anche quando
non mi potete vedere. Inutile
dire che in questo genere di
espedienti il cosiddetto re-
pertorio ha sempre la sua par-
bente.
Comincio seriamente a pen-
sare (e qui parlo da semplice
spettatore televisivo, ciò che
poi davvero sono) che diver-

coeso per forza T lita sinistra, non fidatevi.

g3
Vista la popolarità cre-
scente del presidente della
per sfuggire all’antagonista
sceglie di trasformarsi in “nu-
be gialla”, di colpo, così, cer-
to d’avere in questo modo
un’estrema possibilità di fru-
te, nel senso che, come mi fa
notare Sky Tg24 di Berlusco-
ni c’è sempre modo di intuire
la presenza, la scia, perfino in
sua assenza. Adesso, sempre
samente dal Pd la cui assenza
è sempre tale, e non lo dico
certo pensando al problema
del monopolio berlusconia-
no nel mondo della televisio-
di Paolo Ojetti Repubblica, la dichiarazione di Napolitano strare il contendente imbat- prendendo per buono il no- ne, nel caso del Nano Ghiac-
(“Sono un cittadino elettore e andrò a vo- tibile. Nube gialla, e a questo stro setaccio svolto sul tg ciato troviamo invece la sua
g1 tare”), che il Tg3 ha ritenuto degna di un ser- punto prova un po’ a veder- no-stop di Sky, qualcuno po- incredibile capacità di essere
T Quando la par condicio è perfetta, non ce
n’è per nessuno. Se il vertice di Arcore è stato
vizio particolare, è la prima sberla (il Qui-
rinale si irriterà davanti a questa interpreta-
mi, a prendermi, sì, dai, pro-
vateci pure, tiè! Originaria-
trebbe obiettare che in assen-
za del principale la metafora
comunque incombente, per-
fino, l’ho detto, in assenza dei
una passeggiata trionfale verso luminosissimi zione, nessun dubbio) di giornata per Ber- mente il perfido e pelato Lu- della nube gialla ha modo di suoi segnaposto, i già citati
destini riformatori e tagliatori di tasse (tutto a lusconi. La seconda arriva dal pranzo (tre thor, anche questo è bene prendere di volta in volta Paniz, Stracquadanio, Lupi, e
cura di Enrico Castelli), anche la “sfida” di Ber- ore, nemmeno Trimalcione) di Arcore con che si sappia, era uno scien- molte sembianze ulteriori, da perfino il portavoce Capez-
sani non si tocca né si mette in dubbio per qual- Bossi: andiamo avanti, ma se non succede ziato pazzo, un brillante me- quella dell’avvocato Paniz a zone, già, dov’è finito Danie-
che piccolo scontro con Nichi Vendola sul fu- niente, l’anno prossimo si chiude. Terzulli dico e ricercatore che utiliz- quella dell’uomo-predellino le?
turo delle alleanze (servizio di Natalia Augias). usa immagini più dolci, ma la tenaglia che zava le proprie conoscenze e Stracquadanio, dal ciellino Solo gli ingenui ritengono
Non ci sono appuntamenti elettorali in vista, stritola Berlusconi è visibile: tutti vogliono risorse non per il bene del ge- Ezechiele Lupi al Gambadile- che non basti mostrare l’in-
quindi la propaganda può essere messa da parte tagli fiscali per recuperare consensi, ma Tre- nere umano, semmai per uc- gno Giuliano Ferrara cui sem- gresso di Villa San Martino ad
per giorni migliori. Ma ci sono i referendum e, monti “studia”, svicola e lascia le mani nelle cidere proprio Superman e bra invece affidato, giusto Arcore per suggerire l’idea
allora, cosa ti inventa il Tg1: mette Margherita tasche degli italiani. Alfano il Giovane ha ri- dunque sostituirsi a lui, al suo per restare nei rimandi al del Nano Ghiacciato come
Hack proprio contro Nichi Vendola, sinistra con- lasciato dichiarazioni commoventi sulle “ri- potere assoluto sul pianeta mondo dei cartoon, perfino il un gatto mammone. Solo gli
tro sinistra. Il dubbio nucleare atomizza il fronte forme”, ma non ha detto cosa vuole rifor- Terra. Queste prerogative del mantello e il cilindro dell’il- ingenui possono pensare che
del sì, l’esperta contro il sognatore. Poche parole mare. E poi, Alfano lo sa, ci sono i referen- malvagio multifunzione della lusionista Mandrake, resta accadrebbe la medesima co-
per Santoro: lui e Lei, separazione consensuale. dum e, se vincono i sì, nel centrodestra si Marvel mi sono venute in tuttavia il fatto che, rinun- sa con l’appartamento dove
finisce ai materassi. Il Tg3 non nasconde gli mente in questi giorni cer- ciando a citare Angelino Al- vive, metti, un Bersani. La fo-
g2 “scazzi” a sinistra, che fanno – più all’aria cando di dare una risposta fano, il delfino, il Galeazzo to segnaletica televisiva di
T Su cosa si siano accordati Berlusconi e Bossi
è oggetto misteriosissimo anche per il Tg2 che
aperta – il paio con quelli del centrodestra.
Poi fa riparlare Margherita Hack, e il seme
circa l’assenza del nostro Na-
no Ghiacciato dall’orbe tele-
Ciano della situazione, non si
può non constatare che per-
Berlusconi ora come ora mo-
stra una semplice sequenza
prende per buone le dichiarazioni di Alfano: sia- del dubbio si diffonderà come l’escherichia visivo. Un’assenza, si sarà in- fino in sua mancanza di se di portinerie, fra Roma, Mi-
mo uniti, siamo coesi, andremo avanti fino al coli. Notizia finale, molto annunciata e che tuito, che, come nel caso di stesso Berlusconi riesce co- lano e la Sardegna. Tutti gli
2013 per fare le riforme: quali, lo sa solo lui e apre scenari inediti: Santoro lascia la Rai, Luthor, talvolta, giusto per altri, Alfano in testa, sono
nessuno del Tg2 gli chiede un lume. Di questi avrà lo stesso impatto in altra azienda? Un non farci sentire sguarniti di Angelino Alfano semplice personale gallona-
patti d’acciaio se ne sono già visti tanti – dopo antico passaggio a Mediaset non lasciò trac- argomenti sullo spettacolo è il nuovo to.
pranzo, prima di pranzo, nelle baite o sulle sco- cia alcuna. della servitù, si traveste ap- segretario del Pdl www.teledurruti.it

LA TV DI OGGI
11.45 TELEFILM La casa del
guardaboschi
12.35 ATTUALITÀ Verdetto
Finale
13.30 NOTIZIARIO TG1
14.00 NOTIZIARIO TG1
Economia - TG1 Focus
14.10 TELEFILM Il Commis-
sario Manara
15.05 FILM La nave dei
sogni - Messico
16.50 ATTUALITÀ TG Par-
lamento
17.00 NOTIZIARIO TG1
17.15 EVENTO 197° Anni-
versario della Fondazione
dell'Arma dei Carabinieri
18.50 GIOCO L'eredità
20.00 NOTIZIARIO TG1
20.30 EVENTO SPORTIVO
Calcio, Incontro amiche-
vole Italia - Repubblica
d'Irlanda (DIRETTA)
23.10 ATTUALITÀ Porta a
Porta
0.45 NOTIZIARIO TG1
Notte - TG1 Focus - Che
tempo fa
14.00 TELEFILM Ghost
Whisperer
14.50 TELEFILM Army
Wives
15.35 TELEFILM Top Secret
16.20 TELEFILM Melrose
Place
17.45 NOTIZIARIO TG2
Flash L.I.S.
17.50 NOTIZIARIO SPORTI-
VO Rai TG Sport
18.15 NOTIZIARIO TG2
18.45 ATTUALITÀ Tribuna
del referendum
19.15 ATTUALITÀ Referen-
dum 2011. Messaggi Auto-
gestiti
19.30 TELEFILM Senza
traccia
20.25 Estrazioni del Lotto
20.30 NOTIZIARIO TG2 -
20.30
21.05 VARIETÀ Masters of
Magic
23.10 NOTIZIARIO TG2
23.25 FILM The Last Kiss
1.05 ATTUALITÀ TG Par-
lamento
14.50 ATTUALITÀ Tribuna
del referendum
15.20 NOTIZIARIO TG3
L.I.S.
15.25 RUBRICA FIGU
15.35 NOTIZIARIO TG3 GT
Ragazzi
15.45 FILM Anastasia mio
fratello - Ovvero il pre-
sunto capo dell'anonima
assassini
17.45 DOCUMENTARIO
GEOMagazine 2011
19.00 NOTIZIARIO TG3 -
TG Regione - Meteo
20.00 VARIETÀ Blob
20.15 TELEFILM Sabrina
vita da strega
20.35 SOAP OPERA Un
posto al sole
21.05 ATTUALITÀ Ballarò
23.15 NOTIZIARIO TG
Regione - TG3 Linea notte
estate
23.55 CULTURALE Correva
l'anno
0.45 RUBRICA Appunta-
mento al cinema
19.30 NOTIZIARIO TG3
(REPLICA)
20.00 RUBRICA Il caffé -
Noi e loro (REPLICA)
20.30 RUBRICA Consumi e
consumi
20.57 NOTIZIARIO Agrime-
teo
21.00 NOTIZIARIO News
lunghe da 24
21.27 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
21.30 RUBRICA Tempi
dispari
22.30 NOTIZIARIO News
lunghe da 24
22.57 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
23.00 RUBRICA Il punto
23.27 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
23.30 NOTIZIARIO News
brevi
23.33 ATTUALITÀ Inchiesta
23.57 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
0.00 NOTIZIARIO News
lunghe da 24
11.00 REAL TV Forum
13.00 NOTIZIARIO TG5 -
Meteo 5
13.40 SOAP OPERA Beauti-
ful
14.10 SOAP OPERA Cento-
Vetrine
14.45 FILM Un uomo da
copertina
16.30 ATTUALITÀ Pome-
riggio Cinque
18.50 GIOCO Chi vuol
essere milionario
20.00 NOTIZIARIO TG5 -
Meteo 5
20.30 VARIETÀ Paperissi-
ma Sprint
21.10 FILM La custode di
mia sorella
23.30 ATTUALITÀ Matrix
1.00 NOTIZIARIO TG5
Notte - Meteo 5 Notte
1.30 VARIETÀ Paperissi-
ma Sprint (REPLICA)
2.00 TELEFILM In tribuna-
le con Lynn
3.50 TELEVENDITA
Mediashopping
12.25 NOTIZIARIO Studio
Aperto - Meteo
13.00 NOTIZIARIO SPORTI-
VO Studio Sport
13.40 CARTONI ANIMATI
Detective Conan
14.10 CARTONI ANIMATI
I Simpson
15.00 TELEFILM E alla fine
arriva mamma!
15.30 TELEFILM Gossip Girl
16.20 TELEFILM The O.C.
17.10 TELEFILM Hannah
Montana
17.35 TELEFILM Jonas L.A.
18.05 SIT COM Love Bugs
18.30 NOTIZIARIO Studio
Aperto - Meteo
19.00 NOTIZIARIO SPORTI-
VO Studio Sport
19.25 TELEFILM C.S.I. Miami
20.20 TELEFILM The Men-
talist
21.10 EVENTO Wind Music
Awards 2011
0.30 FILM Ammesso
2.30 RUBRICA SPORTIVA
Poker1mania
11.30 NOTIZIARIO TG4 -
Meteo - Vie d'Italia noti-
zie sul traffico
12.00 TELEFILM Carabinieri 7
13.00 TELEFILM Distretto
di Polizia
13.50 REAL TV Sessione
pomeridiana: il tribunale
di Forum
15.10 TELEFILM Finalmente
arriva Kalle
16.15 SOAP OPERA Sentieri
16.40 FILM La stella di lat-
ta
18.55 NOTIZIARIO TG4 -
Meteo
19.35 SOAP OPERA Tempe-
sta d'amore
20.30 TELEFILM Walker
Texas Ranger
21.10 FILM Febbre da
cavallo - La mandrakata
23.20 RUBRICA I bellissimi
di R4
23.25 FILM Abbronzatissi-
mi 2 - Un anno dopo
1.35 NOTIZIARIO TG4
Night News
11.25 TELEFILM Chicago
Hope
12.30 TELEFILM MacGyver
13.30 NOTIZIARIO TG La7
13.55 FILM Gambit - Gran-
de furto al Semiramis
16.00 TELEFILM Chiamata
d'emergenza
16.35 TELEFILM J.A.G. -
Avvocati in divisa
18.35 REAL TV Cuochi e
fiamme
19.40 VARIETÀ G' Day
20.00 NOTIZIARIO TG La7
20.30 ATTUALITÀ Otto e
mezzo
21.10 TELEFILM Crossing
Jordan
23.00 TELEFILM In Plain
Sight - Programma Prote-
zione Testimoni
0.30 REAL TV Le vite degli
altri
1.30 NOTIZIARIO TG La7
1.45 ATTUALITÀ Otto e
mezzo (REPLICA)
2.25 VARIETÀ G' Day
(REPLICA)

TRAME DEI FILM PROGRAMMIDA NON PERDERE

/ La custode di mia sorella
Anna ha undici anni ed è frutto di una
fecondazione in vitro, al solo scopo di
salvare la vita di sua sorella Kate,
malata di leucemia. Quando le condi-
zioni di salute di Kate richiedono un
rene, Anna a sorpresa si rifiuta di colla-
borare, cerca un avvocato e chiede
l’emancipazione medica, facendo causa
ai suoi stessi genitori. La pellicola è un
adattamento per il grande schermo del
romanzo omonimo di Jodi Picoult.
Canale 5 21,10
/ The Last Kiss
Michael e Jenna, fidanzati da tempo,
sembrano avere la relazione perfetta. I
due progettano di sposarsi quando Jen-
na scopre di essere in dolce attesa. Per
Michael è come un fulmine a ciel sere-
no. Sebbene consideri Jenna la compa-
gna ideale, Michael non si sente ancora
pronto a dire addio alla spensierata gio-
vinezza. La situazione si complica
quando, proprio a un matrimonio,
Michael incontra la bella e vitale Kim...
Rai 2 23,25
 Italia - Repubblica d’Irlanda  Wind Music Awards 2011
Dopo la brillante vittoria nella gara di Torna la grande musica dall’Arena di
qualificazione di venerdì con l’Estonia, Verona. Presenta Vanessa Incontrada e
l’Italia affronta in gara amichevole l’Ir- Teo Mammucari.Tra i cantanti in sce-
landa di Giovanni Trapattoni, sul cam- na: Giovanni Allevi, Alessandra Amoro-
po neutro di Liegi. Per il Commissario so, Annalisa, Biagio Antonacci, Claudio
Tecnico Cesare Prandelli è un’ottima Baglioni, Mario Biondi, Stefano Bolla-
occasione per fare nuovi esperimenti. Ci ni, Carmen Consoli, Cesare Cremonini,
si attende molto dalle cosiddette secon- Gigi D’Alessio, Lucio Dalla e Francesco
/ Ammesso  Ballarò
de linee, ma anche dagli attaccanti Giu- De Gregori, Due Di Picche (Neffa E J-
Bartleby “B”Gaines è finalmente giun- A pochi giorni dai risultati delle ammi-
seppe Rossi, Antonio Cassano e Giam- Ax), Elisa, Emma, Fabri Fibra, Raphael
to alla fine delle scuole superiori e i suoi nistrative si apre una nuova, forse deci-
paolo Pazzini. Gualazzi, Il Volo e Luciano Ligabue.
genitori sono in attesa che riceva la let- siva, battaglia: quella per i referendum.
tera di ammissione all’università che
Rai 1 20,30 Tra gli ospiti: il vicepresidente della
Italia 1 21,10
accolga il loro rampollo tra le fila dei Camera Maurizio Lupi del PdL, la pre-
suoi studenti.Tuttavia, il postino reca- sidente del PD Rosy Bindi, Bruno Ta-
pita solo lettere di rifiuto, così l’inge- bacci di Alleanza per l’Italia, il presi-
gnoso “B”, insieme agli amici, anche dente dei Verdi Angelo Bonelli, il gior-
loro rimasti senza college, si installa in nalista Oscar Giannino, la direttrice
un edificio abbandonato e mette in pie- dell’Unità Concita De Gregorio e il di-
di una sua personale università. rettore del Giornale Alessandro Sallusti.
Italia 1 0,30 Rai 3 21,05
Martedì 7 giugno 2011 pagina 17

SECONDO TEMPO

feedbac$
k
MONDO
STEVE JOBS PRESENTA “I-CLOUD”
WEB
di Federico Mello
è VIETATO DIRE “FACEBOOK” O “TWITTER”
IN FRANCIA, NELLE TRASMISSIONI TV E RADIO
Sarà un problema per i videogiornalisti d’Oltralpe. In
Francia, infatti, è ora vietato pronunciare le parole
“Facebook” e “Twitter” nei tg e nelle trasmissioni tv.
Secondo il governo francese infatti, citare i social
network in radio o in tv, potrebbe essere un reato, a
meno che non se ne parli durante un servizio incentrato
Commenti al post su
ilFattoQuotidiano.it:
“Referendum, attenti
al quorum. Per il sì
servono 25.332.487
voti” di Paola Zanca
su questo argomento. Alla base della decisione c’è una

“Un hard-disk legge del 1992, che introduce un concetto simile a quello
italiano della “pubblicità occulta”. Il divieto è esteso
anche ai messaggi in sovrimpressione: sarà reato anche
invitare gli spettatori a iscriversi alla pagina Facebook del
programma. E meno male che Sarkoxy ha organizzato il
è SERVONO ancora
25.332.480 visto che io e la
mia famiglia andiamo tutti...
Pioggia

nel cielo” “G8 di Internet”... è BUONGIORNO a tutti,

mancano soltanto sei
giorni, invito tutti a non
sprecare energie nelle
risposte alle solite

Csito,ome al solito, il meglio, l’ha

tenuto per la fine: “A propo-
un’ultima cosa...”. Steve
costantemente sul computer di
casa e quello dell’ufficio, sul te-
lefonino così come sul tablet.
provocazioncine
filonucleariste ignorandole
e concentrarsi su
Jobs, ancora in convalescenza “Il pc è diventato il centro di- suggerimenti e modi per
per un tumore al fegato, è tor- gitale di ogni casa – ha spiegato effettuare un passaparola
nato, magro ma sorridente, sul- Jobs –. Ma negli ultimi anni è verranno sincronizzati con tut- capillare. Diamoci
le note di “I feel good” di James cambiato tutto: in ogni perife- te le device) a 24,99 dollari l’an- suggerimenti, consigli, e
Brown. È salito sul palco del rica si trovano foto, video, con- no. A differenza di quanto av- mettiamo subito in pratica
World Wide Developers Confe- tenuti. E se devo sincronizzare viene per servizi analoghi, sarà quelli che riteniamo
rence di San Francisco per pre- il Mac con il telefonino, e poi tutto più economico e più ve- possibili per noi stessi.
sentare una infornata di novità questo con l’iPad, e poi il con- loce da aggiornare. Confusa
della casa di Cupertino e, so- trario, rischio di impazzire. La E poi, tutto il resto. Ci sono le
prattutto, le “nuvole” viste da soluzione è spostare l’hard disk novità di Lion: 250 nuove fun- è IO VIVO all’estero ed
Apple. I 2500 partecipanti si so- ‘in the sky’, nel cielo. Scatto zioni (disponibile a luglio co- ho già votato. Ci manca
no spellati le mani in applausi: una foto e la ritrovo su tutte le me download dal Mac App Sto- solo che invalidino i nostri
“Cos’è questo un concerto di mie device; iCloud archivia i fi- re a 23,99 euro) come nuovi voti. In tal caso sarebbe una
Beyoncè?” ha scherzato lui. le e li manda su tutte le perife- “gesti” Multi-Touch, una nuova plateale discriminazione da
“We love you” la risposta della riche che ‘girano’ sui nostri si- home per tutte le app e un Mail denunciare alla Corte
platea. stemi operativi”. Il servizio per interamente riprogettato. E le Europea.
Quindi, ecco il nuovo sistema ora sarà gratuito, già disponibi- novità per il mobile che arrive- Chaika
operativo desktop (Lion); il le per gli sviluppatori e per tut- ranno con iOs5: un nuovo siste-
nuovo sistema operativo “mo- ti, con gli ultimi aggiornamen- ma per la gestione delle modi- è NON CI spaventeremo
bile” (iOs5) e, soprattutto, ti. “Un’ultima cosa”, dice Jobs. fiche e la possibilità di scattare e lo supereremo... questa
iCloud: nella strada delle “nu- Con questa frase, alla fine di foto con il tasto “volume”. volta per questo
vole”, già imboccata da Ama- meeting storici ha presentato Non c’è dubbio: Steve Jobs, an- referendum useremo
zon e Google, scende in campo l’iPod, iTunes, l’iPhone. Questa che se malato, è ancora qui a di- gambe e testa assieme.
Apple e mette la freccia. volta è “iTunesMatch”, “le nu- segnare le sue idee tra Liselot
Il “cloud computing” è un po’ il vole” Apple per le librerie mu- le nuvole e il fu-
sogno di tutti. Documenti, file, sicali. Il servizio permette di ar- turo. è FORZA popolo alla
canzoni, appuntamenti, mail, chiviare fino a 5000 brani “in al- f.mello@ Alcuni momenti riscossa! Comportiamoci
contatti, vengono sincronizzati ta qualità” (che poi con iCloud ilfattoquotidiano.it della presentazione come la Sardegna, cacciamo
di ieri gli attributi anche noi della
a San Francisco terra ferma!
Serendipity
I FILM LO SPORT
è QUANTE altre volte in
SC1= Cinema 1
SCH=Cinema Hits
SCF=Cinema Family
SCC=Cinema Comedy
SP1=Sport 1
SP2=Sport 2
9 GIORNI DI SCIOPERO DELLA FAME passato si è stati sicuri del
SCP=Cinema Passion SCM=Cinema Max SP3=Sport 3
LA VINYLS DI PORTO MARGHERA quorum e si è perso? (p.es.,
Da 9 giorni gli operai sulla caccia). Se ci si sente
17.30 Il grande sogno SCH 18.00 Basket, Serie A maschile
Vinyls di P.to Marghera sicuri, si perde proprio
17.45 Dragon Trainer SC1 2010/2011 Playoff - Semifinali,
che a marzo hanno dormito 2 mesi perché si pensa “io non
18.50 Jefferson in Paris SCP Gara 4 Armani Jeans Milano -
sulla torre dello stabilimento alta vado, tanto ci vanno tutti” e
18.55 Harry a pezzi SCC Bennet Cantù (Sintesi) SP2 150 metri sono in sciopero della addio quorum. Mai come
19.05 Money Train SCM 19.00 Wrestling, WWE Expe- fame. “Siamo amareggiati – dice ora sarebbe opportuno
19.20 Moonacre SCH rience Episodio 49 SP3 Lucio – ci hanno abbandonato tutti”. non vincere, ma
19.25 Piovono polpette SCF 19.15 Automobilismo, Trofeo Dopo il recente fallimento della stravincere, come segnale
19.25 Il funerale è servito SC1 500 Abarth 2011 Misano: Gara trattativa col fondo svizzero GITA la politico.
21.00 Ho visto le stelle! SCC 2 (Replica) SP2 vertenza è stata rinviata di 6 mesi, prolungando la Mar vek58
21.00 I Buddenbrook SCP 20.00 Wrestling WWE cassa integrazione. Nessuno, ad oggi, sa perché
21.00 Meltdown - Trappola Domestic Raw Episodio 50 SP3 all’ultimo GITA non abbia pagato per capitalizzare è SPERIAMO bene dai...
nucleare SCM 20.30 Calcio, Qualificazioni Vinyls, dopo mesi di trattative. Nessuno ancora sa Der t86
21.00 Quanto è difficile esse- Europei 2012 Isole Far Oer - quali manager ci siano dietro GITA, neanche il
re teenager! SCF Estonia (Diretta) SP1 ministro Romani. Ma è vero che politici e sindacato è LE SCHEDE usate
21.10 La ragazza del mio 21.45 Basket, NBA 2010/2011 hanno abbandonato gli operai? Di sicuro il 26 sono copiative. Quindi vi
migliore amico SCH Playoff - Finale, Gara 3 Dallas maggio a Roma c’erano tutti: Paolo Scaroni prego non scrivete una
21.10 Prima tv Flying By - La Mavericks - Miami Heat (ad Eni) con gli enti locali del nord Sardegna e sopra l’altra perché diventa
musica del cuore SC1 (Replica) SP3 il governatore sardo Cappellacci, a firmare il nulla, come sempre le
22.35 La mia vita è un disa- 22.15 Hockey ghiaccio, NHL piano per la chimica verde Eni/Novamont, che notizie più importanti si
stro SCF 2010/2011 Stanley Cup Final: porterà lavoro dove un domani non ci sarà più lo trovano in rete. Votate sì.
22.40 Assatanata SCC Gara 3 Boston Bruins - Vancou- stabilimento Vinyls sardo, a P.to Torres. Peccato Vichingosiculo
22.45 After.Life SCM ver Canucks (Replica) SP2 per la clausola voluta da ENI: entro giugno si
22.55 Agorà SC1 23.00 Calcio, Incontro chiude il cracking, il “cuore” del vecchio impianto, è PER I MILANESI:
23.00 S. Darko SCH amichevole Venezuela - Spagna e via ad altri 1000 esuberi. E chissà quanti anni per ricordo che si vota anche
0.20 Và dove ti porta il cuore SCP (Diretta) SP1 lanciare la chimica verde, se davvero partirà. Sulla per 5 importanti quesiti che
0.20 Il sogno di Crumb SCF 0.15 Poker, Gran Finale SNAI firma del 26 il segr. Cgil territoriale Rudas ha detto: riguardano territorio e
0.30 Ice Twisters SCM Poker Cup Episodio 3 SP2 “Vergognoso come i politici sardi si siano dimostrati ambiente a Milano e
incapaci e provincia. Andate a
inaffidabili”. Per è SOTTO ATTACCO “PHISHING” votare!!!
gli operai Vinyls CINA: “GOOGLE SVOLGE RUOLO POLITICO” Seneca
RADIO di Marghera, in
sciopero della fame,
per ora neanche
Col passare dei giorni si chiariscono i
contorni degli attacchi informatici
provenienti dalla Cina che miravano a
è SAREBBE da togliere
il quorum ai referendum e
è COLPITA ANCHE NINTENDO
A “Radio3 Mondo” la Francia DOPO GLI ATTACCHI A SONY
l’illusione della
chimica verde.
“bucare” le mail di attivisti politici cinesi, e
quelle di svariati ufficiali di governo
metterlo invece alle
politiche, dando così un
e gli scandali sessuali Mentre è tornato online solo da
pochi giorni il Play Station
(Michele statunitensi e sudcoreani. Google fa sapere valore politico anche
Dopo Domenique Strauss-Kahn, di nuovo davanti alla Azzu) “non sono stati i nostri sistemi ad essere all’astensione.
Network, colpito da pirati
giustizia americana per ascoltare i capi di imputazione oggetto di questo attacco”, piuttosto gli Andrea.To
informatici che hanno rubato i dati
legati alle accuse di stupro da parte di una cameriera “obiettivi” sono stati raggiunti dalle mail con
di più di 77 milioni di utenti, anche
d'albergo, è stata aperta un'inchiesta preliminare sulle link fraudolenti che i criminali informatici è IL QUORUM esiste per
Nintendo rimane vittima degli e-criminali. Alla vigilia
affermazioni di un ex ministro, Luc Ferry, che accusa di avevano “programmato” per rubare dati una ragione: impedire che
della presentazione della nuova Wii2, è uscita la notizia
pedofilia parlando di orge con i ragazzini in Marocco un sensibili. Il ruolo del motore di ricerca è leggi utili e giuste vengano
che il sito web della Nintendo è stato attaccato dai pirati
collega, anch'egli ex ministro, ma di cui non vuole per stato quello di “identificare e interrompere abrogate da una minoranza
informatici alcune settimane fa. “Leggero” l’impatto:
ora fare il nome. Intanto il viceministro francese alla questa campagna di ‘phishing’; informare le manipolata.
non sarebbero state sottratte informazioni personali
Funzione Pubblica, Georges Tron, accusato di molestie vittime e rendere sicuri gli account, e Toti
degli utenti, ma solo alcuni dati “secondari” contenuti
e aggressione sessuale da due donne, si è dimesso. informare dell’accaduto le autorità
sui server della filiale statunitense. I pirati informatici
Roberto Zichittella ne parla con Fabio Cappelli, corri- governative competenti”. Dopo che Hillary è IL PROBLEMA non è
spondente Rai da Parigi. E ancora, mentre in Italia si
solo molto attivi ultimamente sul fronte videoludico: lo
Clinton aveva definito “molto grave” gli il quorum, ma il senso
attende il referendum sull'acqua e l’accesso all’acqua stesso gruppo autore degli attacchi a Sony, ha
attacchi e il governo cinese aveva respinto civico degli italiani. In un
potabile non è ancora considerato un diritto fondamen- annunciato su Twitter che tornerà a colpire: “Questo è
ogni accusa di un suo coinvolgimento, il paese normale il problema
tale dell’uomo, i Borana, etiopi che abitano una delle l’inizio della fine di Sony” il loro tetro annuncio.
Quotidiano del Popolo, organo del Partito non e’ “se” disintegrare una
regioni più aride del pianeta, riescono a garantire l’ac- Comunista cinese, ieri ha ammonito Google norma ingiusta, ma semmai
cesso libero all’acqua. accusandolo di svolgere “un ruolo politico” “quando”.
Radiotre 11,30 che potrebbe “danneggiare i suoi affari”. Marcus Lucius
pagina 18 Martedì 7 giugno 2011

SECONDO TEMPO

Noi e loro
PIAZZA GRANDE É di Maurizio Chierici

IL PERÙ CHE
NON DIMENTICA
Chiesa, in che mondo convivi? l Perù è un paese alla fine del mondo. Arriva in Italia con la
I
malinconia di chi scappa per non morire di fame, non importa se
l’economia marcia con passo cinese: oro, petrolio, esportazioni che
volano, 6 per cento di Pil ogni anno, eppure metà della
di Marco Politi piti che chiude gli occhi dinan- te anche dall’incertezza eco- za, l’amore, il perdono, la cu- popolazione sopravvive nel disastro sociale disegnato dalla
zi alla realtà, niente affatto nomica. Una società più mo- ra, la pazienza, lo sforzo, la so- dittatura di Fujimori e sopravvissuta nel liberismo che le grandi
alle alte cattedre, i papi composta nella sua grande bile, più liquida. lidarietà, il sacrificio, la con-

D
parlano di coppie e
convivenza e il mondo
vero si trova da un’altra
parte. C’è una distanza side-
rale tra la Chiesa dottrinaria e
la vita reale di uomini e don-
ne, giovani e maturi, per co-
me si svolge nel secolo XXI,
tale da scoraggiare persino il
dibattito.
In Croazia, ancora una volta
Benedetto XVI – come prima
di lui papa Wojtyla – ha con-
dannato le convivenze asso-
ciandole alla leggerezza inco-
sciente di chi “riduce l'amore
a emozione sentimentale e a
soddisfazione di pulsioni
istintive, senza impegnarsi a
costruire legami duraturi di
appartenenza reciproca e
senza apertura alla vita”. Ha
ragione Paola Concia a ri-
spondere con una battuta:
“Giusto, lasciamo che si spo-
sino le coppie gay”.
PERCHÉ la famiglia che è de-
scritta dai pulpiti non ha nes-
sun contatto con quello che
avviene nella società. Lascia-
mo stare gli atteggiamenti sog-
gettivi e le ebbrezze passegge-
re. Il nodo di fondo è che è
saltato il vecchio impianto del-
la famiglia – come si è retta
ancora fino alla II guerra mon-
diale – dei contadini, degli
operai, dei borghesi grandi e
piccoli che si sposavano tra i
venti e i trent’anni. Che ave-
vano di fronte a sé il binario di
prospettive sostanzialmente
stabili, consuetudinarie, senza
grandi scosse culturali.
Questa famiglia non c’è più.
Cos’è capace di dire la Chie-
sa-istituzione ai giovani uomi-
ni e alle giovani donne che rie-
scono a crearsi una vita eco-
nomicamente più o meno “si-
stemata” (e spesso meno che
più) sul finire dei trent’anni se
non intorno ai quaranta? Cosa
dovrebbero fare nei due de-
cenni di intervallo fra la pu-
bertà e il matrimonio o la con-
vivenza? “Peccare” solitaria-
mente o in due, correndo poi
al confessionale… attendere il
principe azzurro e la regina
dei sogni?
C’è un parlare astratto dai pul-
maggioranza da “peccatori” o
edonisti, ma da uomini e don-
ne che cercano la loro strada.
E ritengono positivi i rapporti
prematrimoniali, mettersi alla
prova, sperimentare la vici-
nanza dei corpi e dei tempe-
ramenti perché non ha senso
imbarcarsi in naufragi.
Il vecchio modello non si reg-
geva su anime più virtuose, ma
sul mero fatto della subordi-
nazione della donna, che una
volta entrata nella struttura del
matrimonio “lì stava”, mentre
l’uomo proseguiva sentendosi
garantita comunque una pro-
pria libertà. Non è più così. Il
divorzio è stato assunto da
centinaia di milioni di persone
– del tutto pacate, equilibrate,
non consumiste – come un da-
to di valore. Giustamente. Il di-
svalore è il fallimento di un le-
game, la fine di un progetto, il
deteriorarsi di una vita insie-
me. Non la presa d’atto re-
sponsabile della fine. Scioglie-
re un rapporto quando non
c’è più “comunione” e comu-
nicazione è positivo, liberato-
rio, vivificante.
SI VIVE insieme in molti mo-
di, oggi. Si formano coppie
eterosessuali o gay fortemente
solidali, che accettano anche
la prospettiva che un domani
le vie possano separarsi. Per-
ché si è cresciuti con ritmi di-
versi, perché non si condivide
più lo stesso progetto.
Ci si sposa, ci si separa, si con-
vive, si vive da soli, ci si rispo-
sa, si vive in case separate. Il
modello Mulino Bianco non
esiste più. Da tempo. Non è il
segno di un arbitrio sfrenato. È
il prodotto di una società che
rende tutti più mono-nucleari.
Una società segnata fortemen-
proprietà non vogliono cambiare. Domenica il Perù ha votato. Da
divisione, la responsabilità. una parte Keiko, figlia di Fujimori in galera per massacri e ruberie;
QUANDO IL cardinale Ba- Tutto ciò che attiene al noc- dall’altra Ollanta Humala, ex militare dal cuore rosso che la
gnasco descrive la gioventù ciolo di quel comandamento
ragione impallidisce. Keiko annunciava l’indulto per il padre tanto
italiana come “generazione senza tempo che dice: “Ama il
inascoltata”, senza futuro – co- tuo prossimo come te stesso”. amato. Appena i sondaggi declinano finge di cambiare idea.
gliendo l’angoscia derivante Perché, come spiegano gli ese- Humala promette riforme urgenti per fermare la tragedia
dalla perenne precarietà – bi- geti, soltanto riconoscendo dell’inseguire il pane in terre lontane. Dalla parte di Keiko grandi
sogna poi capire (come fanno l’Altro simile a me, io e noi proprietà, le ammiraglie dei giornali della conservazione, tv
da decenni i parroci) che è tra- possiamo vivere in pace, in se- private, chiese evangeliche, il cardinale Cipriani con bandiera Opus
montato il contesto in cui cop- renità. Dei e Alan Garcia, presidente socialista appena scaduto. Era
pie speranzose si accostavano E moltissimo, naturalmente, tornato nella poltrona di comando dopo un lungo esilio
all’altare o andavano in muni- può venire da un messaggio “perseguitato” da un mandato di cattura internazionale per aver
cipio appena superati i ven- religioso per la dimensione comprato e pagato 21 Mig che mai arrivano a Lima. Chissà dove
t’anni. educativa, quel mondo com- sono finiti i miliardi. Sia Garcia che Fujimori padre sono passati alla
Vuol dire che la Chiesa non ha plicato, affascinante, sempre storia dei gossip per la bizzarria delle campagne elettorali. Fuji
più spazio per trasmettere va- da esplorare in cui i genitori ballava da solo sul palco senza dire parole. Garcia si
lori evangelici nei rapporti tra fanno crescere i figli in modo accompagnava con l’arpa per cantare “Perù, mi amor”. Sullo
uomo e donna, tra persona e che siano maturi e in-dipen- sfondo socialismo contro il liberismo duro da far concorrenza a
persona, tra genitori e figli? denti.
Pinochet, eppure a Keiko Garcia ha offerto la spalla e i suoi uomini
Niente affatto. Ha moltissimo Però per ritrovare l’ascolto
da dire sul rispetto, la tenerez- delle nuove (e meno nuove) migliori. Le prime parole dell’Humala in trionfo confermano che la
generazioni la Chiesa dovreb- sua sinistra vuol coinvolgere nel governo del paese “l’intera società
be abbandonare l’ossessione civile, non importa il colore della bandiera”. Pretende solo
Benedetto XVI ha di controllare il territorio della “efficienza e limpida volontà nella soluzione dei problemi che
sessualità e dei rapporti inter- angosciano milioni di diseredati”. Santo cielo, sembra Pisapia. Il
stigmatizzato le personali come è stato nei se- paradosso delle distanze culturali noi-loro si conferma
coli passati. Quella stagione nell’atteggiamento dei protagonisti della cultura così diversi in
coppie di fatto per la non tornerà più. I ragazzi che Italia e in Perù. “Anche se accompagnata dai collaboratori del
loro leggerezza, osannavano Wojtyla al giubi- padre, Keiko non potrà reggere una dittatura, ma conferma una
leo di Tor Vergata , poi sotto le tragedia più profonda: la cancellazione della memoria. Corruzione,
contrapponendogli tende facevano felici all’amo- delitti e ingiustizie per sempre dimenticati. Infamia che avvelenerà
re. la scelta delle nuove generazioni”. È lo sfogo di Vargas Llosa, premio
la famiglia; ma le Se poi l’uso delle parole papali Nobel, conservatore da anni in lotta contro sinistra e comunismo
deve servire per perpetuare il
famiglie dei pulpiti veto ad una legislazione sulle
nei quali era cresciuta la grande stagione della sua narrativa. “Voto
Humala con tristezza, ma lo voto perché è criminale dimenticare il
non hanno alcuna coppie di fatto, è ora che si
dica basta a quei politici, che passato”, voce di Alejandro Toledo, ex presidente liberista. È
l’amerikano del Perù, indigeno al quale una borsa di studio dei
relazione con legittimamente vivono la pro-
missionari cattolici ha permesso studi e professione in Usa:
pria vita e poi pretendono –
quelle reali della tra una baciata di pila e l’altra – funzionario Banca Mondiale e Fondo Monetario. Insomma,
di ingabbiare di veti le esisten- portabandiera di una destra che nel declino della legalità riacquista
società di oggi ze altrui. dignità e non sopporta l’oscuramento di combriccole segrete e
patti scellerati. Purtroppo l’Italia è distratta.
Sopra, Benedetto XVI; qui sotto il nuovo presidente peruviano Ollanta Humala (FOTO ANSA) Non si è sentito lo sdegno dei nostri
intellettuali (destra-sinistra) quando Cicchitto
sembrava in corsa per il ministero della
Giustizia. P2 che organizza i tribunali?
Programma di Gelli finalmente realizzato dal
capo del governo (P2) con l’onorevole di
fiducia (P2). Attorno, il vuoto di chi vuol
dimenticare. Cicchitto diventerà ministro di
qualcos’altro, ed è sempre un’infamia: almeno
non metterà le mani su codici e magistrati.
Sulle orme di Craxi, i nostri socialisti del 2000
soccorrono i Fujimori del pianeta Italia:
soccorrono il liberismo col candore di chi
“difende il popolo”, voce soave del ministro
Sacconi, voce querula di Fabrizio Cicchitto,
Che Guevara dell’antico Psi. Chissà se
nell’intimità, i due ex si salutano ancora col
“caro compagno”. mchierici2@libero.it

Se vogliamo
Robert Kennedy raccogliere la sua
eredità, dobbiamo
nistro della Giustizia che ha pre-
so una posizione di principio in
un caso di tale portata sociale,
mettendo a rischio la rielezione
trebbe essere l'Alabama del Mes-
sico, e la Città di Ayutla la sua Bir-
mingham. Persone dalle comuni-
tà indigene Eleven Na Savi e
di Abel e del Tlachinollan. Dob-
biamo fare pressioni sul Messico
affinché si adegui ai requisiti ba-
se per i diritti umani previsti dagli

43 anni dopo lottare ancora per i

diritti umani e civili
di un presidente in carica. Nono-
stante il pericolo, disse la verità al
potere e trasformó il Paese. Oggi,
il Messico affronta la propria crisi
sociale, con le comunità indige-
Me’phaa sono state assassinate
dall'esercito messicano tredici
anni fa.

NEL 2002, LE FORZE milita-

di Kerry Kennedy*
uarantatrè anni fa, il 6 giu-
paese e di lingua, questi due uo-
mini sono uniti dal comune, pro-
fondo impegno per il progresso
ovunque nel mondo ri messicane hanno stuprato Ines
e Valentina, due donne indigene.
Come in Messico, Quando due coraggiosi leader in-
accordi di assistenza e porre ter-
mine al flusso di aiuti se neces-
sario. Dobbiamo premere affin-
ché il Messico sottostia agli ordi-
ni della Corte Inter-Americana
per i Diritti Umani. Tutto lo staff
del Tlachinollan e i difensori in-
digeni dei diritti umani della re-

Q dove le comunità
gno 1968, nel mezzo della
lotta nazionale per realizza-
re le promesse di giustizia e
uguaglianza, abbiamo perso Ro-
bert F. Kennedy. Onoriamo la
sua memoria sostenendo gli eroi
che dedicano le proprie vite alla
ricerca di giustizia mettendole a
grande rischio per gli altri. Abel
Barrera Hernández, vincitore
del Premio RFK per i Diritti Uma-
ni, è sotto costante minaccia di
morte perché osa opporsi alla
polizia, all'esercito e agli agenti
governativi per conto delle po-
polazioni indigene nello Stato
messicano di Guerrero. Nono-
stante le differenze di epoca, di
della tutela dei diritti umani.
COME ATTORNEY General
(ministro della Giustizia), Robert
Kennedy si adoperó affinché il
governo federale sostenesse il
Movimento per i diritti civili. In-
vió agenti federali a protezione
dei Freedom Riders e truppe fe-
derali all'Università del Mississip-
pi per garantire l'integrazione de-
gli studenti afro-americani. Inviò
la Guardia Nazionale quando una
banda di 3000 suprematisti bian-
chi circondò la First Baptist
Church, urlando epiteti razzisti e
minacciando di bruciare la chie-
sa mentre 1000 uomini, donne e
indigene sono
ferocemente
discriminate
bambini afro-americani vi prega-
vano dentro. Non lo fece perché
era conveniente politicamente.
John Kennedy aveva vinto le ele-
zioni con un margine minimo, e
RFK sapeva che il sostegno ai di-
ritti civili poteva costare al fratel-
lo la rielezione. Lo fece perché
era la cosa giusta da fare. A quan-
to ne so, non c'è mai stato un mi-
ne affette da estrema povertà, as-
sediate dai narco-trafficanti e dal-
la grande ingerenza dell'esercito,
che reclamano i propri diritti.
Abel e la sua organizzazione, il
Tlachinollan Center for Human
Rights, sono alla guida di un mo-
vimento a sostegno dei diritti
umani nella città di Ayutla de los
Libres. Lo Stato di Guerrero po-
digeni, Raul Lucas e Manuel Pon-
ce, hanno documentato e riferito
dei sequestri, sono stati uccisi
nel 2009. Abel e i suoi colleghi al
Tlachinollan hanno chiuso il loro
ufficio in seguito agli omicidi.
Ora, due anni dopo, il 16 giugno,
Abel e i suoi colleghi si sono im-
pegnati a riaprire l'ufficio con
una cerimonia per dare maggio-
re rilevanza all'evento. Quando
ufficiali statali e locali hanno sfi-
dato la Costituzione, Robert Ken-
nedy portó il potere del governo
federale in aiuto agli attivisti dei
diritti civili. Oggi, noi nella co-
munità internazionale abbiamo
il dovere di portare il potere della
legge internazionale in soccorso
gione mettono a repentaglio la
propria vita perché chiunque
possa riportare un abuso, denun-
ciare crimini e trovare giustizia.
Come disse Robert Kennedy:
“Dobbiamo riconoscere la piena
eguaglianza di tutte le persone
davanti a Dio, alla legge, e per i
governi. Non dobbiamo fare que-
sto perché è economicamente
vantaggioso, sebbene lo sia; non
perché la legge di Dio e degli uo-
mini lo comanda, sebbene lo fac-
ciano. Dobbiamo farlo per la
semplice ragione che questa è la
cosa giusta da fare”.
*Presidente del Robert F. Kennedy
Center for Justice and Human Rights,
figlia di Robert Kennedy
Martedì 7 giugno 2011
Dove non arriva Masi
MAIL
arriva Lei
Alla fine ce l’hanno fatta: Mi-
chele Santoro ha fatto le va-
ligie dalla Rai. Dove non è riu-
scito il lavoro ai fianchi di Masi,
è arrivata la nuova direttrice
Lei, fresca di nomina. Un vero
trionfo agli occhi di chi ha
sponsorizzato la sua nomina.
Leggo che si tratterebbe di un
accordo consensuale tra l’a-
zienda e il conduttore. Ora, se
per “consensuale” si intende
una transazione che arriva al
termine di uno stillicidio di di-
chiarazioni contro uno dei
programmi più visti del servi-
zio pubblico e di attacchi per-
sonali nei confronti del suo
conduttore, allora la parola
non è fuori luogo. Santoro era
ormai esausto e non lo ha mai
nascosto. E non dimentichia-
moci che la sua presenza in Rai
non dipendeva dall’apprezza-
mento e la stima dell’azienda
nei suoi confronti, ma soltan-
to dalla sentenza di un giudice,
che ha obbligato la Rai a re-
stituire a Santoro il suo posto
di lavoro. Faccio un i bocca al
lupo a Michele per la sua nuo-
va avventura, che pare sarà
con ogni probabilità a La7. Per
i telespettatori poco male, ba-
sterà cambiare canale. Ma mi
pare incredibile che le reti
pubbliche rinuncino con tale
leggerezza a una risorsa pre-
ziosa per la qualità del proprio
palinsesto (questo è un giudi-
zio personale) e per i ricavi
pubblicitari (questo è un dato
LA VIGNETTA
oggettivo). In un periodo in
cui Mediaset sembra in appan-
namento e difficoltà, per la Rai
questo è un autogol clamoro-
so. Che però non sorprende
nessuno.
Andrea Libenzi
Un grande momento
di partecipazione
I referendum, sono fatti sto-
rici, di grande rilevanza poli-
tica e sociale, pensiamo a re-
pubblica e monarchia, il divor-
zio, l’aborto ecc. Sono e re-
stano un grande momento
Abbonamenti
Queste sono le forme di abbonamento
previste per il Fatto Quotidiano.
Il giornale sarà in edicola 6 numeri
alla settimana (da martedì alla domenica).
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postale ordinario anche con soluzione
rateale: 1ª rata alla sottoscrizione,
2ª rata entro il quinto mese.
pagina 19
SECONDO TEMPO
IL FATTO di ieri7 giugno 1925
BOX Nero come vocazione necrofila, nero come il destino del
Paese, nero come il Ventennio. È il nero, il colore simbolo
del fascismo, adottato di prepotenza nel suo indumento
simbolo, la camicia nera. Una divisa che comincia a entrare
nel guardaroba fascista già nel ’24, quando Mussolini, in un
discorso al Parlamento, ne esalta i connotati mistici,
arrivando a minacciare l’arresto per chi l’avesse indossata
Furio Colombo
7 A DOMANDA RISPONDO impropriamente. “La camicia nera non è camicia per tutti i
giorni …è una tenuta da combattimento” tuonerà poi nel
LA COMPAGNIA giugno ’25 a un congresso del PNF e da quel momento,
inquadrata di diritto nello Statuto del Partito, sarà uno dei
dieci comandamenti del regime. Dapprima sovversiva, poi
DEI FANNULLONI ufficiale, la nuova mise, trasandata nella Marcia su Roma,
un po’ dandy con ghette bianche per il primo Mussolini,
aro Furio Colombo, leggo sul di attività svolte al servizio della Repubblica.
C Corriere della Sera di oggi che
il ministro Rotondi e il ministro
Una di queste due autorità, ci informa
Rotondi, esiste da sempre, costa poco e – si
setosa con gemelli d’oro per i fascisti “bene”, entrerà poi
nell’esilarante Vademecum di Starace. Da portare per
obbligo solo il sabato, mai col collo inamidato o con le
Brunetta litigano su chi dei due ha può aggiungere senza tema di smentita – è maniche arrotolate, da non abbinare mai col cilindro,
diritto di denunciare i fannulloni così discreta che neppure Brunetta,
pantaloni a righe, giacche sgargianti o cravatte
della Pubblica amministrazione. prendendo possesso della sua posizione
Così facendo mostrano con strategica, se ne era accorto. L’altra, nuova di svolazzanti. Fino alla lugubre versione repubblichina,
chiarezza a tutti gli italiani chi sono zecca e vantata nei meeting di Cortina come quando, corredata con teste di morto, la camicia nera
i veri fannulloni della Repubblica. il motore nuovo e moderno dell’apparato suggellerà l’agonia del regime.
Severino statale Italiano, è costosissima e, come la Giovanna Gabrielli
prima, non ha dato alcun segno di esistere.
LA STORIA (narrata da Sergio Se esistesse, sarebbe subito fermata da un
Rizzo sul “Corriere della Sera”, 1 giugno) è Tar o da un tribunale della Repubblica in “ragazzi” del Popolo Viola che divino. Ma non si sposeranno
esemplare, per un futuro sillabario del quanto titolare di poteri impossibili, come in tutti i luoghi e modi possibili mai ufficialmente, è il loro uni-
berlusconismo. Sarà inevitabile dedicare il giudicare e condannare senza hanno manifestato, con coe- co vezzo. Italia e Vaticano. Di
primo capitolo alla persecuzione giudiziaria rappresentanza e senza difesa. Ma tutto ciò renza e tenacia nel corso degli fatto, una coppia.
del pover’uomo che ci governa. E il secondo non è che una piccola parte di un intrico di anni. Sono stati tra i primi “in- Paolo Izzo
al modo con cui la Lega ha dato prova di problemi incrociati. Non solo personaggi dignati” davanti a Montecito-
destrezza nel profittare fino in fondo di “indipendenti” dell’autorità di Brunetta sono rio, davanti al Quirinale, da- La credibilità del calcio
“Roma ladrona”. Il terzo capitolo, però, immersi fino al collo nella politica di partito vanti alla Consulta, perfino da-
spetta di diritto al querulo dialogo (Pdl, naturalmente). Ma personaggi di vanti alla villa di Arcore. Si so- e quella dei giornali
Rotondi-Brunetta, dal quale, per esempio, si Rotondi denunciano o svolgono inciuci con no fatti maltrattare, trascinare Adesso vengono tirate in ballo
apprende che il ministro Rotondi, con il suo personaggi di Brunetta, rendendo ciascuno la via, senza mai demordere - anche cinque squadre di serie
ministero che non c’è, è in grado di vita impossibile all’altro, anche dal punto di ora rischiano di essere dimen- A. Sono passati solo cinque
individuare e denunciare un fannullone per vista dei rischi giudiziari. Conclusione: noi ticati. Scrivo al vostro giornale anni dall’estate di Calciopoli e
soli 60 mila euro all’anno, mentre la non sapremo mai se e quanti fannulloni si che è quello che ha dato più il nostro calcio è di nuovo nel-
macchina infernale di Brunetta, titolare di un annidano dentro la funzione pubblica. Ma spazio a questo movimento: le sabbie mobili di uno scan-
ministero che c’è ma non è stato mai sappiamo per certo che due diverse – più o se il vento è cambiato, non dalo enorme. Non ci sono
attivato (la Funzione pubblica) per meno costose – commissioni di fannulloni scordiamoci i meriti del Po- dubbi che sia uno specchio
individuare fannulloni chiede non meno di indagano. L’una sull’altra. polo Viola! che riflette i lati peggiori della
otto milioni di euro, sempre su base annua. Il Isabella Ferruzzi nostra società. Però ho l’im-
fatto è che ci sono due autorità Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano 82enne “ragazza” del Popolo Viola pressione, leggendo i giornali,
anti-fannulloni affollate, si deve presumere, 00193 Roma, via Valadier n. 42 che stavolta ci sia il rischio che
di fannulloni, visto che non si hanno notizie lettere@ilfattoquotidiano.it Italia e Vaticano questo caso stia venendo gon-
fiato in maniera eccessiva. Sui
una “coppia di fatto” quotidiano stanno circolando
Lavorano nella stessa città, nomi di società e giocatori in
dove convivono in regime di... modo frenetico e confuso. Ho
della sua carica. Non so, in al summit parteciperà anche il spartizione dei beni, dispo- l’impressione che in alcuni casi
questo momento, cosa pos- trota. nendo dell’esistenza dei loro sia stato fatto senza le neces-
siamo pensare di più impor- Francesco Degni sudditi. Se capita loro di liti- sarie verifiche e premure. Bi-
tante per noi tutti dell’acqua, gare, fanno presto pace scam- sogna stare attenti, perché da
della salute e dell’uguaglianza Il “picco” biandosi qualche regalo im- un lato è in gioco la credibilità
davanti alla legge che è il primo portante, sempre sacrificando del gioco più bello nel mondo
caposaldo della democrazia. E di Franco Battaglia la gente comune. Si assistono (o di ciò che ne rimane nel
che alcuni politici dichiarino Franco Battaglia, che conduce e si aiutano vicendevolmente nostro paese), e dall’altro la
che non andranno a votare o strenuamente la sua battaglia nelle avversità, soprattutto credibilità della stampa (o quel
tentino di squalificare i refe- (potrebbe essere altrimenti?) quando si tratta dei loro figli che ne rimane nel nostro pae-
rendum è davvero abietto e a favore del nucleare, si è fis- maggiori che, nei viaggi all’e- se). Non rimane che attende-
prova come sia basso il loro sato col picco delle sette di stero, ne combinano e ne di- re che ci siano riscontri effet-
livello di etica civile. sera, e in ogni trasmissione te- cono di tutti i colori, riem- tivi e inequivocabili. A quel
Viviana Vivarelli levisiva cui partecipa, ripete piendo di gossip tutti i quo- punto si potranno abbando-
che qualcuno gli deve spiegare tidiani. La loro unione, non nare le cautele che però fino a
Tutti i summit come provvedere alla doman- scevra di scheletri nell’arma- quel momento sono assoluta-
da di energia alla sette della dio (chi è senza peccato...) è mente fondamentali.
del Presidente sera (il famoso picco), solo stata spesso osteggiata da po- Alberto Arbore
Apprendiamo dalla stampa con l’eolico e il solare. E allora chi fanatici invidiosi, subito
che ci sarà un altro summit qualcuno gli risponde che ov- messi a tacere: perché il loro
per rilanciare l’azione di go- viamente al momento non è amore è più forte, invincibile.
verno. È il sesto summit del possibile produrre tanta aner- Forse il segreto sta nel fatto
genere, cioè c’è stato un sum- gia, ma proprio per questo bi- che lei è più giovane e debole IL FATTO QUOTIDIANO
mit ogni circa 5 mesi per ri- sogna fare un piano per arri- (a lui piacciono più giovani e via Valadier n. 42 - 00193 Roma
lanciare l’azione di governo, il vare in un giusto lasso di tem- deboli) e lui ricco, potente... lettere@ilfattoquotidiano.it
che vuol dire che ogni 5 mesi po ad ottenere sufficiente
l’azione del governo si arena. I energia pulita. Intanto l’Italia
rilanci precedenti sono stati: può tranquillamente conti- Direttore responsabile
della vita pubblica e della po- la social card, la robin tax, il nuare a servirsi delle centrali
litica di un paese, un grande piano casa, la scossa, il ripri- esistenti, oltre a importare Antonio Padellaro
momento, sia pure con tutti stino del nucleare, ecc.: tutte energia dalla Francia, che la Vicedirettore Marco Travaglio
gli ostacoli che gli hanno mes- azioni che alla luce dei fatti vende sottocosto. Lui però
so, della così scarsa ma così non hanno rilanciato nulla. arriva in un altra trasmissione, Caporedattori Nuccio Ciconte e Vitantonio Lopez
preziosa democrazia diretta. I Siamo quindi ansiosi di cono- e ricomincia daccapo col pic- Progetto grafico Paolo Residori
quesiti su cui siamo chiamati a scere quale sarà il prossimo co: “Qualcuno mi deve spie- Redazione
rispondere sono di alta rile- rilancio. Probabilmente ap- gare...”. 00193 Roma , Via Valadier n°42
vanza per tutti: la svendita a prenderemo che prossima- Francesca Ribeiro tel. +39 06 32818.1, fax +39 06 32818.230
e-mail: segreteria@ilfattoquotidiano.it
privati della gestione di un be- mente si metterà in cantiere la
ne essenziale come l’acqua; il “riforma fiscale”, accompa- Non scordatevi sito: www.ilfattoquotidiano.it
pericolo a cui esporre il paese gnata forse da un “Condono Editoriale il Fatto S.p.A.
rappresentato dal nucleare; il fiscale”. Poi provvedimenti del Popolo Viola Sede legale: 00193 Roma , Via Valadier n°42
diritto e dovere che chiunque per la crescita: cresceranno i La protesta ha cambiato co- Presidente e Amministratore delegato
sia sottoposto alla legge or- sottosegretari. Due ministeri lore! Sventolano vessilli aran- Giorgio Poidomani
dinaria senza potersi esimere al nord: cresceranno i tra- cione in tutte le piazze, intan- Consiglio di Amministrazione
dai processi grazie ai privilegi sporti. Ma non siate pessimisti to vengono messi da parte i Luca D’Aprile, Lorenzo Fazio, Cinzia Monteverdi, Antonio Padellaro
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