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Un progetto che ha fatto scuola

Coniugare valorizzazione del patrimonio e sostegno alla creativit Operaestate Festival Veneto negli anni ha allargato i propri confini, sempre accompagnato e sostenuto dalla Regione del Veneto, estendendo la sua azione nella gran parte della Pedemontana veneta. Il nostro territorio, colmo di ricchezze naturali, monumentali e archeologiche, annovera anche un grande patrimonio immateriale rappresentato dalle arti dello spettacolo. Nel caso di Operaestate quindi, che realizza i suoi programmi di danza, di teatro e di musica nei luoghi pi suggestivi della nostra terra, si pu affermare che lobiettivo di coniugare la valorizzazione del patrimonio e il sostegno alla creativit stato raggiunto. Operaestate pu essere definita la manifestazione che nel Veneto pi di trentanni fa ha aperto la strada ad una nuova modalit di coinvolgimento di enti, istituzioni, artisti e operatori: lapertura al mondo della ricerca e del nuovo che nasce nei linguaggi della scena, sia locale che internazionale, si coniuga cos con la vocazione del festival diffuso, vero e proprio distretto culturale che organizza in sistema le straordinarie risorse del territorio e delle sue eccellenze creando un contesto culturale contemporaneo e internazionale che pu diventare un attivatore anche del sistema economico. Lattivit del Festival non si limitata ai confini della nostra regione, ma ha esteso il proprio raggio dazione sviluppando progetti di formazione, di sostegno e di promozione attivati in ambito europeo, moltiplicando in tal modo opportunit e occasioni per gli artisti veneti, per il pubblico e per tutto il nostro territorio. Oltre a presentare creazioni in prima assoluta o eventi esclusivi creati appositamente, il Festival si contraddistingue per la promozione, la formazione e leducazione del pubblico, in particolare quello pi giovane: azione necessaria e fondamentale a favore delle giovani generazioni che rappresentano il pubblico del futuro e che la Regione del Veneto cerca di perseguire in tutte le iniziative sostenute direttamente. Un plauso quindi a quanti hanno lavorato in questi anni affinch Operaestate Festival Veneto diventasse uneccellenza veneta in particolare in un momento di difficolt come quello che stiamo vivendo, nella certezza che solo condividendo risorse e competenze possibile raggiungere obiettivi ambiziosi al fine di consolidare il sistema veneto della produzione e della promozione culturale. On. Marino Zorzato Vice Presidente Assessore alla Cultura Regione del Veneto

Promotori:
Citt di Bassano del Grappa Assessorato allo Spettacolo

Diamo i numeri

Operaestate 2013: limpatto economico, sociale e culturale Quanto vale linvestimento in cultura? In momenti di spending reviuw la domanda pi che lecita, non solo in termini socio-culturali ma anche da un punto di vista economico. Da ci ha preso le mosse larticolata ricerca sulla ricaduta di Operaestate Festival Veneto sul territorio condotta dalla Fondazione Fitzcarraldo di Torino, importante e prestigioso centro indipendente italiano, specializzato nelle attivit di progettazione e analisi relative proprio alle politiche culturali. Le risultanze come noto - sono gi state divulgate, ma riteniamo utile riportarle, sia pur sinteicamente in questa sede, affinch rimangano ben visibili anche a futura memoria. Sul piano dellimpatto economico le attese non vengono deluse: leconomia addizionale diretta generata dallevento pari a circa 1,93 miloni di Euro, mentre lincidenza totale stimabile (come effetti diretti, indiretti e indotti), calcolata in un range che varia tra i 2,7 e i 3,5 milioni d Euro. Una dimensione economica di tutto rispetto se si considera che stata calcolata in termini di pura addizionalit: se il festival non ci fosse stato tali ricadute economiche sarebbero state nulle. A fronte dellinvestimento complessivo di 951.350 euro, gli effetti economici diretti prodotti dal festival sono stati pi del doppio del valore investito e quelli totali si moltiplicano per 3,5. Non si voleva per correre il rischio di considerare la valutazione economica come unica ed esclusiva prospettiva di verifica, perch diversi e spesso altrettanto importanti sono gli impatti e gli effetti (non monetari) prodotti dalla presenza di presidi di natura culturale: il contributo al miglioramento della qualit della vita della popolazione residente, il rafforzamento dellimmagine e dellattrattivit turistica, laumento dei consumi e delle pratiche culturali, lincremento di know-how locale, il sostegno al capitale creativo e alla produzione artistica sono solo alcune delle ricadute di cui, nel medio termine, possono beneficiare i territori e i loro abitanti. Le sorprese pi eclatanti vengono dallindagine sui residenti: la conoscenza spontanea del fe-stival raggiunge il 65% della popolazione, quella indiretta il 93%, vale a dire la quasi totalit dei residenti. Il 73% dichiara di aver partecipato almeno una volta a Operaestate, il 91,6% dichiara che il festival d prestigio alla citt e al territorio, l85% che il festival ha fatto conoscere il territorio oltre i confini regionali, il 33,4% che si avvicinato al mondo dello spettacolo grazie a Operaestate, il 31,8% che ha scoperto grazie al festival il teatro e la danza contemporanei. Elevato il gradimento complessivo: l87% esprime un giudizio marcatamente positivo. Il 93% dei turisti e degli escursionisti (pubblico non locale) venuto a Bassano per il festival. Conoscono il festival soprattutto per conoscenza pregressa 50% e attraverso il passaparola e la comunicazione tradizionale, ma si informano sugli appuntamenti in maggioranza sul web 63%. E apprezzano per il 94% gli spazi non convenzionale prescelti. Bene. Alla fine di questa lunga ma estremamente eloquente teoria di dati, ben poco rimane da aggiungere. Eppure, ci che i freddi numeri non potranno mai comunicare - e che, nel tempo, ha determinato la fortuna di Operaetate - la componente umana: parliamo del valore aggiunto immateriale costituito da professionalit, conoscenza, dedizione, propria di tutti i collaboratori che a vario titolo hanno contribuito e contribuiscono alla buona riuscita di questa manifestazione, vero e proprio patrimonio identitario della nostra comunit. Carlo Ferraro Assessore allo Spettacolo Stefano Cimatti Sindaco di Bassano del Grappa

Un progetto che ha fatto scuola Diamo i numeri Indice Operaestate Danza CIE Virginie Brunelle Complexe de genres Marcos Morau/La Veronal Siena Gribaudi/Rosenfeld/Dagostin Act Your Age: Restituzioni Giulio DAnna Act Your Age: Parkinson Compagnia Virgilio Sieni Sonate Bach Stian Danielsen/Giorgia Nardin Dance in Villa: Restituzioni Matteo Maffesanti Dance in Villa: Shoe Miguel Angel Zotto Zotto en Concierto de Tango Compagnia Naturalis Labor Naveneva CIE Marie Chouinard Henri Micheaux Mouvements+Gymnopdies B Project Progetto Bosch: Restituzioni Francesca Foscarini Notte uguale Silvia Gribaudi/Anna Piratti Acorpolibero+Toys?move on! Dance Raids A piede Libero/Mogliano Danza Azioni Urbane-In Acqua e in Terra/Piazzola Danza Operaestate Teatro Ascanio Celestini Discorsi alla nazione Fondazione Canova Opera del cuore, bentornata Filippo Tognazzo/Zelda Il viaggio Antonio Rezza e Flavia Mastrella Fratto_X Societas Raffaello Sanzio/Chiara Guidi La bambina dei fiammiferi Teatro Bresci/Giacomo Rossetto Malabrenta Giancarlo Bloise CucinarRamingo Theama Teatro/Piccoli-Genovese-Zago La Grande Guerra Leonardo Manera Lottimista (Candido di Voltaire) Thalassia/Franscesco Niccolini Storia damore e di alberi Il libro con gli stivali/Marta Dalla Via 20 danti da latte Pino Costalunga/Glossa Teatro Chi canta e chi non canta... conta Filippo Tognazzo/Zelda Fole e Fil Roberto Citran/Fondazione Atlantide Nel nome del padre Pino Costalunga e Piccola Bottega Baltazar Parole Venete Vasco Mirandola e Piccola Bottega Baltazar Ballate per il Nord-Est Tiziana Di Masi Mafie in pentola (a cena con Libera) Sandro Mabellini/Beat 72 Cenerentola (di Joel Pommerat) Natalino Balasso Stand up Balasso Pino Costalunga e Vasco Mirandola Veneto Ridens Fratelli Dalla Via Fattore P (Polenta/Pellagra/Patate/Popcorn) Raul Cremona Recital Assurdo Teatro Wo/Man (teatro qui e ora) Anagoor Di che carne sono fatto? Operaestate Musica OPV - Orchestra di Padova e del Veneto 700 in musica Accademia dArcadia e Anagoor Et manchi piet Terence Blanchard Quintet Bassano Jazz Festival Trio MediTerre Bassano Jazz Festival Bassano City of Jazz Bassano Jazz Festival Tom Harrell Quintet Bassano Jazz Festival Luca Scarlini e Alberto Mesirca Intorno alle Cortigiane di Carpaccio Mario Brunello Solo Cello and...

p.5 p.7 p.8 p.10 p.12 p.13 p.14 p.15 p.16 p.18 p.19 p.20 p.21 p.22 p.24 p.25 p.26 p.27 p.28 p.29 p.30 p.32 p.33 p.34 p.35 p.36 p.37 p.38 p.39 p.4o p.41 p.42 p.43 p.44 p.45 p.46 p.47 p.48 p.49 p.50 p.51 p.52 p.53 p.54 p.56 p.58 p.60 p.61 p.62 p.63 p.64 p.65 p.66 p.67

Ensemble Vivaldi de I Solisti Veneti La fisarmonica di Vereshchagin Luca Scarlini e Alessandra Caruccio Intorno alla Piet di Tiziano Giovanni Andrea Zanon Prodigi in musica (al violino) Lukas Vondracek Prodigi in musica (al pianoforte) Operaestate Lirica Lelisir damore di Gaetano Donizetti Rigoletto di Giuseppe Verdi Tosca di Giacomo Puccini Tito Gobbi 1000 anniversario : 100 volti di un artista Bassano Fotografia B.motion B.motion danza Manfredi Perego Attraversa-menti Marco DAgostin Per non svegliare i draghi addormentati Alma Soderberg Travail Marta Bevilacqua/Arearea Schnurrbart Lia Haraki/.pelma. The shape of necessity Milena Ugren Koulas She who stays Sharon Fridman & Arthur Bernard-Bazin Hasta donde...? Marco DAgostin Last day of all Elena Giannotti Lo sguardo del cane Tiziana Bolfe & Matteo Maffesanti Forms changed into new bodies Alessandro Sciarroni UNTITLED-I will be there when you die The Loose Collective The old Testament according to... Giorgia Nardin All Dressed Up With Nowhere To Go Buldrini-La Ragione/Dejadonn WILL Eleana Alexandrou Wonder?Land B.motion teatro Julie Nioche Nos solitudes Fagarazzi Zuffellato HEAVEnEVER Ailuros e Color Teatri I am the passanger Premio Scenario 2013 Silvia Costa & Giacomo Garaffoni Quello che di pi grande luomo... Fratelli Dalla Via Mio figlio era come un padre per me Ilaria Dalle Donne Alice disambientata Lotte van den Berg Agoraphobia Pathosformel T.E.R.R.Y. Fibre Parallele Lo splendore dei supplizi Teatro Sotterraneo Be legend! Babilonia Teatro Lolita B.motion... attivit collaterali I Progetti Europei CSC Casa della Danza CSC Officina Teatro Cinefestival Bassano Thiene + Montecchio Maggiore Schio + Dueville Castelfranco Veneto Gallio Film Festival Sostenitori e Amici del Festival Invito a Bassano Colophon

p.68 p.69 p.70 p.71 p.72 p.74 p.76 p.78 p.80 p.81 p.82 p.84 p.86 p.87 p.88 p.89 p.90 p.91 p.92 p.94 p.95 p.96 p.97 p.98 p.99 p.100 p.101 p.102 p.104 p.106 p.107 p.108 p.110 p.111 p.112 p.113 p.114 p.116 p.118 p.119 p.120 p.122 p.124 p.128 p.130 p.131 p.132 p.133 p.134 p.135 p.136 p.138 p.139

danza
A Bassano ormai Danza tutto lanno con le residenze, i progetti europei, workshop, presentazioni del CSC/Casa della Danza (Bassano lunica Casa della Danza italiana riconosciuta in Europa dallEDNEuropean Dancehouse Network). La sezione danza non pu quindi che essere una bella sintesi di un progettare cos denso e di tutti i percorsi attivati e promossi. A rappresentarli gli artisti che meglio intercettano con i loro linguaggi, le poetiche, gli stili e i contenuti che Operaestate ha scelto di presentare al pubblico. La grande COREOGRAFIA DAUTORE si concentra questanno su uno straordinario focus dedicato alla danza quebecchese, nota per la sua grande originalit e la sua formidabile capacit di rinnovamento. A rappresentarla lemergente Virginie Brunelle con Complexe de genres e una delle artiste pi ispirate della danza mondiale come Marie Chouinard con Henri Michaux Mouvements. Completa il percorso Virgilio Sieni, fra gli autori pi acclamati della danza contemporanea italiana e attuale direttore di Biennale Danza, con Sonate Bach. La vocazione a reinventare gli spazi urbani trasformandoli in palcoscenici inusuali, prende forma in ARCHITETTURE DEL CORPO, dove i luoghi si riempiono di segni contemporanei creati da giovani talenti. Ad essere coinvolti saranno i centri storici di tre citt palcoscenico, Mogliano Veneto, Bassano e Montebelluna, il suggestivo ex Iutificio di Piazzola sul Brenta, la scenografica Villa Da Porto a Montorso, il romantico Parco di Villa Rossi a Santorso e la Chiesa del Torresino di Cittadella. Grande attesa per vedere interpretata lavveniristica scenografia delle Bolle Nardini. A cimentarsi questanno una fra le compagnie spagnole pi interessanti di oggi: La Veronal in Siena. Con RESTITUZIONI vanno in scena le creazioni originate dai programmi europei vinti e attivati dal festival. Da Act Your Age, progetto sui temi dellinvecchiamento attivo Arthur Rosenfeld/Marco DAgostin/ Silvia Gribaudi/Giulio DAnna. Per il B Project, dedicato al pittore Jheronimus Bosch, Giorgia Nardin/Maxence Rey/Jan Martens/Juan Dante Morillo/Claire Cunningham. Completa il programma danza una leggenda del tango argentino come Miguel Angel Zotto e la nuova creazione della Compagnia Naturalis Labor di Luciano Padovani.

CIE Virginie Brunelle Marcos Morau/La Veronal Rosenfeld/DAgostin/Gribaudi Giulio DAnna Compagnia Virgilio Sieni Stian Danielsen/Giorgia Nardin Matteo Maffesanti Miguel Angel Zotto Compagnia Naturalis Labor CIE Marie Chouinard B Project Francesca Foscarini Silvia Gribaudi e Anna Piratti Dance Raids A piede libero In acqua e in terra

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CIE Virginie Brunelle Qubec


Complexe de genres
marted 9 luglio h 21.2o Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI COREOGRAFIE DAUTORE PRIMA NAZIONALE
interpreti Isabelle Arcand Luc Bouchard-Boissonneault Sophie Breton Claudine Hbert Simon-Xavier Lefebvre Frdric Tavernini coreografia Virginie Brunelle light designer Alexandre Pilon-Guay musiche Mozart, Schubert, Chopin, Beethoven, Max Richter, Philip Glass, Menom

Maschio / Femmina. Sopraffatti dalle rispettive paure, si scontrano luno contro laltro, sia emotivamente che fisicamente. I corpi si proiettano nello spazio, si scaraventano a terra o travolgono lantagonista. E cos che la pice mette in scena i dubbi, lossessione della perfezione, la ricerca daffetto e la mancanza di comunicazione tra persone, oltre che tra sessi. Riflessione poetica sulla psiche umana, Complexe de genres, tratta della ricerca di identit attraverso le relazioni. Lopera si appella alla complessit che sta alla base delle definizioni di genere: cos maschile e cosa femminile? Uomo e donna sono poi cos differenti tra loro? Sono capaci di mettere da parte divisioni e contrapposizoni per imparare a crescere insieme, a stimarsi, ad amarsi? Prendendo in prestito il vocabolario della danza classica, Virgine Brunelle racconta delle liti e infine della pacificazione tra il maschile e il femminile, in una composizione che esalta insieme la fisicit del corpo e la sua capacit lirica. Una coreografia fisica acrobatica e potente, sulle note di Mozart, Schubert, Chopin e Philip Glass, che sta consacrando la giovane autrice canadese tra i grandi dellammirata danza quebecchese. La compagnia Virginie Brunelle stata fondata a Montral nel gennaio 2009. Per il carattere crudo ed emozionale delle sue creazioni, la coreografa si subito imposta sulla scena contemporanea ottenendo alcuni importanti riconoscimenti: Bourse David-Kilburn (WallonieBruxelles per lOQWBJ), Bourse RIDEAU 2009 (Festival Vue sur la Relve), secondo premio al concorso AICC 2010 (Danimarca). Sulla scia di questi successi arriva anche il lancio internazionale, con la partecipazione ai pi importanti festival e rassegne in tutto il mondo.

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Marcos Morau/La Veronal Spagna


Siena
gioved 11 luglio h 21.20 venerd 12 luglio h 21.20 sabato 13 luglio h 21.20 Le Bolle Nardini Bassano del Grappa - VI ARCHITETTURE DEL CORPO PRIMA NAZIONALE
direzione Marcos Morau coreografia Marcos Morau in collaborazione con gli artisti performer Lorena Nogal Anna Hierro, Ariadna Montfort Laia Duran, Clyde Archer Sau-Ching Wong, Inma Asensio aiuto regista Tanya Beyeler testo e drammaturgia Paul Gisbert - El conde de Torrefiel lighting design Enric Planas fotografia Edu Perez
co-produzione Mercat de les Flors di Barcelona e Hellerau, Dresda (Germania). In collaborazione con Modul-Dance, Centro de Artes Performativas di Algarve, Faro (Portogallo), Duncan Dance Center, Atene (Grecia) e Dance Ireland, Dublino (Irlanda).

Sesto capitolo di una serie di 10 che collega la danza alla geo-grafia, Siena unesplorazione della storia dellarte italiana, in un viaggio che inizia nel Rinascimento, quando lumanit ha ritrovato la consapevolezza di s, e finisce in un oggi dove lindividuo si confonde nella massa. Siena la necessit costante e assoluta delluomo di contemplare se stesso, la volont di osservarlo per sempre fino a quando il tutto si confonde. 7 danzatori di eccezionale bravura danno corpo a una versione site specific della nuova creazione di Marcos Morau, talentuoso coreografo spagnolo pluripremiato con gli altri capitoli di questo singolare viaggio danzato intorno al mondo. Ma perch una compagnia spagnola sceglie di intitolare il proprio spettacolo con il nome di una delle pi belle citt italiane? Che di mezzo ci sia il patrimonio storico e artistico che contraddistingue la nostra nazione chiaro sin da subito. Ma c dellaltro: una concezione dellessere umano che affonda le sue radici nel Rinascimento - un periodo storico in cui luomo riacquisisce consapevolezza di se stesso - per estendere i suoi rami fino alla contemporaneit. Nella distilleria Nardini, trasformata per loccasione in spazio dedicato allo sguardo, il corpo umano diventa connessione tra passato e futuro. Siena il racconto della bellezza e della miseria umana attraverso un esercizio di descrizione verbale (ekphrasis) di ci che vediamo o immaginiamo; un viaggio che trae ispirazione da differenti discipline artistiche (il cinema, la letteratura, larte), per condurre in un luogo intimo e caloroso, che scava nella complessit dellorganismo sociale per mostrare linvisibile dietro ci che palpabile visualmente.

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Gribaudi/Rosenfeld/DAgostin Italia/UK
Act Your Age: Restituzioni
venerd 19 luglio h 20.0o Bassano del Grappa - VI PROGETTO EUROPEO: ACT YOUR AGE Corpo di Guardia Castello Ezzelini
LAST DAY OF ALL un progetto ideato e diretto da Marco DAgostin con Maria Anna Farcher, Federico Lando, Clara Libertini Elena Sgarbossa, Serenella Todesco group mentoring Gloria Garbujo progetto fotogragico Alice Brazzit consulenza artistica e promozione Giulia Galvan

Tre artisti in tre spazi della citt per mostrare gli esiti delle creazioni legate ad ACT YOUR AGE, progetto di dialogo intergenerazionale e dellinvecchiamento attivo verso larte della danza, promosso dal CSC/Operaestate (Italia), Nederlandse DansdagenMaastricht (Olanda), Dance House Lemesos(Cipro), con il sostegno del Programma Cultura 2007-2013 dellUnione Europea. MARCO DAGOSTIN Last day of all nasce in un luogo specifico, la torre del Corpo di Guardia del Castello degli Ezzelini di Bassano del Grappa, ed ispirato a una fonte specifica, La Sagra della Primavera di Igor Stravinskij (cfr. pag. 94) Arthur Rosenfeld con Liz King Due artisti sulla sessantina che hanno dedicato la loro intera esistenza alla danza e al teatro. Il Progetto Act Your Age loccasione per metterli insieme in modo che possano condividere la grande ricchezza di esperienza, con la speranza che la loro particolare visione del processo di invecchiamento dia un nuovo significato alla loro danza. Blind Date (appuntamento al buio) un viaggio tagliente, spiritoso e sorprendente che alcuni troveranno forse commovente. SILVIA GRIBAUDI Uno spazio per indagare et diverse dentro lo stesso corpo. Passato, presente e futuro si mescolano allesigenza di mantenere la forma attuale nel contrasto fisico di uno scorrere che modella le forme. Ma cosa rimane inalterato? Quante et ci sono in ognuno di noi? La performance indaga la possibilit di una comunicazione fra et diverse coinvolgendo donne della comunit locale mediante il workshop performativo dal titolo Free your age.

CSC San Bonaventura


Blind Date di e con Arthur Rosenfeld e Liz King

CSC Garage Nardini


WHAT AGE ARE YOU ACTING? di Silvia Gribaudi assistente alla drammaturgia Giulia Galvan con Domenico Santonicola, Silvia Gribaudi e gruppo di ricerca Free your age

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Giulio DAnna Italia


Parkinson
sabato 20 luglio h 21.2o CSC Garage Nardini Bassano del Grappa - VI PROGETTO EUROPEO: ACT YOUR AGE
concept e direzione Giulio DAnna creazione e performance Giulio e Stefano DAnna assistente direzione e produzione Agnese Rosati musiche originali Maarten Bokslag disegno luci e scene Theresia Knevel Daniel Caballero
prodotto da Fondazione Musica per Roma in collaborazione con: Officina Concordia (un progetto di Comune di San Benedetto del Tronto e AMAT) e Civitanova Casa della Danza (progetto di Civitanova Danza/ AMAT). con il supporto di Danceworks di Luana Bondi-Ciutti, Anna Maria Quinzi. Progetto vincitore del Premio Equilibrio Roma 2011. Giulio DAnna fa parte di Matilde, piattaforma regionale per la nuova scena Marchigiana, un progetto di Regione Marche e AMAT

Un padre e un figlio. Sulla scena come nella vita. I due eseguono movimenti speculari, si rincorrono, litigano, accennano a carezze, si abbracciano, si prendono per mano. Il giovane si aggroviglia al corpo dellanziano, lo scala, lo alza, lo deposita. E viceversa. Con Parkinson, Giulio DAnna racconta il suo rapporto col padre Stefano, affetto dal morbo di Parkinson. Mette in danza un album di eventi normali, dove sintrecciano ricordi dinfanzia, attimi presenti e sogni futuri, gioie e drammi. Tradotti in movimenti di danza dove il corpo del padre ha la lentezza e il contegno del passato, e quello del figlio la dinamicit e lapertura del futuro. Giulio DAnna incontra la danza a 10 anni. Nel 2003 si dedica alla danza contemporanea. Importante, in Italia, stato il periodo di studio con Simona Bucci. Prosegue gli studi nei Paesi Bassi laureandosi in coreografia allSNDO di Amsterdam. Dal 1999, accanto agli studi coreutici, studia Medicina, Naturopatia, tecniche di massaggio e Theta Healing. I suoi lavori sono stati selezionati per i festival: Equilibrio (Roma), Nederlandse DansDagen (Maastricht - NL), Springdance (Utrecht - NL), TAZ (Oostende- BE), Tweetakt (Utrecht - NL), Masdanza (Maspalomas - ES), Sick! (Brighton - GB), ITs (Amsterdam - NL), Certamen de Coreografia de Burgos (Burgos - ES), ACT (Bilbao - ES), Ammutinamenti (Ravenna). Negli ultimi due anni di univerist stato selezionato nella Vetrina Makers Present per i nuovi coreografi delle Scuole teatrali dEuropa. Nel 2012 viene invitato a partecipare ai progetti internazionali Act Your Age e Trasparent Boundaries, traiettorie europee di ricerca sul tema dellinvecchiamento.

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Compagnia Virgilio Sieni Italia


gioved 25 luglio h 21.20 Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI COREOGRAFIE DAUTORE

Sonate Bach (di fronte al dolore degli altri)


Sono 11 coreografie che deflagrano nel gesto del dolore e della pittura, e ci rammentano altrettanti avvenimenti tragici accaduti nei conflitti recenti: Sarajevo, Kigali in Rwanda, Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Andijan, Kabul. 11 date emblematiche raccolte intorno agli 11 brani che compongono le 3 Sonate di J.S.Bach. Fotografie di corpi che si diluiscono attraversando la dinamica e la figura, cercando un approccio irrisolvibile allorrore. La danza qui afferma lo sforzo di evocare da queste macerie di esistenza una bellezza impossibile e paradossale, da cesellare con lo strumento etico e politico per eccellenza: il gesto. Lattenzione torna quindi alla questione del corpo, al suo significato, alla sua complessit e attualit. La sola risposta che si offre ancora quella rivolta allo sguardo del pittore del 300: la sublimazione della tragedia nella trasfigurazione artistica senza commento, che coinvolge insieme lumano e il sacro, il singolare e luniversale. Le 11 danze che si succedono hanno laspetto di ballate; allo stesso tempo sono una continua dedica in memoria, riferita agli eventi che segnano iconograficamente il tessuto coreografico. Virgilio Sieni, coreografo e danzatore, protagonista della danza contemporanea italiana a partire dai primi anni 80. Nato a Firenze, si formato nella danza classica e contemporanea ad Amsterdam, New York e Tokyo; il suo percorso comprende inoltre studi di arti visive, architettura, arti marziali. Nell83 ha fondato la compagnia Parco Butterfly, poi trasformata nel 1992 nella Compagnia Virgilio Sieni: attualmente una delle principali realt coreografiche italiane, legata con solidi rapporti produttivi ai pi importanti teatri e festival europei, tra i quali Festival dAvignone,

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Biennale de la Danse de Lyon, Charleroi Danse di Bruxelles e Theatre du Merlan, Scne Nationale di Marsiglia, oltre che a tutte le principali realt produttive italiane. In qualit di coreografo ospite, a partire dai primi anni 90, Sieni ha creato coreografie per i principali Enti Lirici ed istituzioni teatrali italiane, tra i quali: il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Comunale di Firenze - Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Massimo di Palermo, il Balletto di Toscana. Recentemente la Compagnia Virgilio Sieni ha ricevuto diversi riconoscimenti: dopo due premi Ubu (nel 2000 e nel 2003), lo spettacolo Sonate Bach (prod. 2007) ha vinto il premio Danza&Danza come migliore novit italiana dellanno. Nel 2010 la Compagnia ha iniziato un progetto quadriennale dal titolo lArte del gesto nel Mediterraneo: un viaggio nellidentit dei territori e nellet delluomo verso la scoperta e la creazione del gesto poetico come forma dincontro e di conoscenza. Dal 2003 Virgilio Sieni dirige a Firenze CANGO Cantieri Goldonetta: uno spazio da lui ideato, allinterno di un edificio storico dellOltrarno, attrezzato per le pratiche del corpo, lospitalit di artisti, la frequentazione e la visione, la ricerca sui linguaggi contemporanei dellarte. A partire dalle esperienze della Compagnia e di CANGO, nel 2007 Virgilio Sieni ha fondato lAccademia sullarte del gesto: un contesto innovativo finalizzato alla trasmissione delle pratiche artistiche e alla definizione di un nuovo rapporto tra formazione e produzione, rivolto sia a professionisti che a gruppi di neofiti della danza, dallinfanzia alla terza et. Nel 2013 Virgilio Sieni stato nominato direttore artistico della Biennale Danza di Venezia.

coreografia e regia Virgilio Sieni interpreti Giulia Mureddu Sara Sguotti Jari Boldrini Nicola Cisternino musiche J.S. Bach Sonaten per Viola da Gamba e Cembalo obbligato luci Virgilio Sieni
produzione 2007 Comune di Siena Assessorato alla Cultura Comune di Firenze Assessorato alla Cultura Compagnia Virgilio Sieni in collaborazione con Festival Chiassodanza, RED Festival Reggio Emilia Danza CANGO Cantieri Goldonetta Firenze con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attivit Culturali Dipartimento dello spettacolo, Regione Toscana si ringrazia il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

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Stian Danielsen /Giorgia Nardin Norvegia/Italia


Dance in Villa: Restituzioni
venerd 26 luglio h 21.oo Villa Da Porto Montorso - VI ARCHITETTURE DEL CORPO PRIMA NAZIONALE
NUOVA CREAZIONE coreografia Stian Danielsen con i partecipanti al workshop Giulia Albiero, Elias Bonato, Jessica Camera, Alessia Gottardi, Giada Meggiolaro, Sara Tonini, Silvia Sessi LEFT UNATTENDED - VIRGINIA coreografia Giorgia Nardin con Sarah Cortivo LAST DAY OF ALL - The community Workshop per persone interessate al tempo e al movimento professionisti o non dai 12 ai 99 anni (dal 22 al 25/7) a cura di Marco DAgostin
PROGRAMMA REALIZZATO ELLAMBITO DEL PROGETTO ACTIVE YOUTH 2013 PROMOSSO DAL COMUNE DI MONTORSO

La monumentale Villa da Porto di Montorso Vicentino ospita una residenza creativa costruita a partire dalle caratteristiche uniche del luogo, ideale per la danza contemporanea dautore. A guidare il percorso di ricerca di questanno il coreografo norvegese Stian Danielsen. Lesibizione che presenter al pubblico con un gruppo di giovani danzatori partecipanti al workshop, sar il risultato di una residenza, alla ricerca di originali segni coreografici. In programma nel corso della serata anche una creazione inedita curata da Giorgia Nardin, che ha creato un nuovo solo appositamente per una giovanissima danzatrice del territorio. Punto fondamentale della ricerca la rievocazione, per mezzo della quale viene formulato un vocabolario fisico che va dalla dimensione ovattata del sogno e quella pi fangosa dell incubo. La ricerca si sviluppa come un diario, in cui vicende e caratteristiche personali contribuiscono a tessere la trama di un corpo fissato nella sua bellezza adolescenziale, tenera e bizzarra. Completa il programma un Progetto Community intragenerazionale con ragazzi ed anziani curato da Marco DAgostin. Un originale approccio allarte che rende la citt partecipata, avvicinandola alle tante possibilit offerte dai linguaggi della danza contemporanea. Il workshop si propone di riflettere sul rapporto tra singolo individuo e comunit. Il lavoro di gruppo chiamer in causa la memoria di tutti i partecipanti, per rivivere alcuni balli e movimenti che abbiano segnato la loro vita, nel senso di una condivisione di pratiche fisiche appartenenti a corpi, biografie e generazioni differenti. Il lavoro sullindividuo si concentrer sullosservazione delle conseguenze che ritrovarsi in una condizione di isolamento avr sul suo corpo e sul suo stato.

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Matteo Maffesanti Italia


Dance in Villa: Shoe
sabato 27 luglio h 21.oo Villa Da Porto Montorso - VI ARCHITETTURE DEL CORPO
ideazione e regia Matteo Maffesanti performance del collettivo Elevator Bunker Luca Aldegheri, Matteo Maffesanti Eddy Bosco, Alessio Bertanza Samuele Trentini, Mirko Tomezzoli supervisione artistica Chiara Bortoli audio e tecnica Davide Pachera riprese Matteo Maffesanti Alberto Scorsin Piero Facci montaggio video Matteo Maffesanti
produzione Elevator Bunker con il sostegno di Banca Popolare di Verona, S.Geminiano e S.Prospero

PROGRAMMA REALIZZATO ELLAMBITO DEL PROGETTO ACTIVE YOUTH 2013 PROMOSSO DAL COMUNE DI MONTORSO

Celebre oggetto delle paranoie morettiane, le scarpe sono ci che ci separa dal nudo suolo, la nostra interfaccia con la realt, ci che ci permette di attutirne le asperit o di cavalcare londa di una moda passeggera. Ci accompagnano in ogni occasione sociale. Marcano le fasi della nostra crescita e invecchiamento. Le scarpe hanno un personalit: ci sono scarpe che segnalano rumorosamente il nostro passaggio e altre che sgattaiolano via, felpate. Le suole lasciano traccia del nostro spostamento. Cumuli di calzature indicano il fatto che chi le indossava ora non ne ha pi bisogno. Le scarpe di Shoe sono tutte accoppiate, maneggiate con estrema cura, come se con loro gli interpreti toccassero e spostassero nello spazio unintera esistenza di strade percorse (...). Il performer le sperimenta tutte, non compie una scelta precisa: comodit o scomodit, la vita va provata. Scarpe come feticci attraverso cui esprimersi. Gli interpreti di Shoe hanno un linguaggio, questo s, davvero diverso, una delicatezza e unoriginalit di cui lo spettatore vuole fare tesoro. La loro gestualit inimitabile. Le cromie dei costumi di scena, dello sfondo e delle stesse calzature rispecchiano la bolla di irrealt che avvolge il lavoro, che pure ruota intorno allestremo realismo di scarpacce abbandonate, poi nuovamente adottate, e quindi ancora gettate, e infine messe su un piedistallo. Per certi balli servono determinate scarpe. Passo dopo passo si creano le geografie delle nostre citt, e siamo noi a completare le linee segnate da altri. La storia umana, descritta dai tanti piedi che hanno solcato questa Terra, ci fa maltrattare le exesistenze, scagliate in una fossa. Ma si salvano proprio quelle pi fragili, che si credeva non ce lavrebbero fatta. (Giulia Galvan)

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Miguel Angel Zotto Argentina


Zotto en Concierto de Tango
sabato 3 agosto h 21.0o Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI EVENTO DANZA 2013
interpreti Miguel Angel Zotto Daiana Guspero Pablo Moyano Roberta Beccarini Neri Pili Yanina Valeria Quiones coreografia e direzione danza Miguel Angel Zotto esecuzione musicale dal vivo Sexteto Tipico Viento de Tango voce Marianna Ioime musiche di O. Pugliese, A. Troilo, A. Villoldo, O. Herrero, L. Schifrin, A. Piazzolla, R. Melo, O. Ruggero, G. De Leone, A. Bardi, F. Brunelli, R. Alvarez, E. Saborido, A. Scarpino, M. Mores, M. DeMarco, A. Pontier, G.M. Rodriguez

Miguel Angel Zotto proviene da una famiglia di immigrati italiani in Argentina, dal paesino lucano di Campomaggiore. Oggi il suo nome sta al tango come Rudolf Nureyev alla danza classica. Stella indiscussa e carismatico interprete del pensiero triste che si balla, considerato dai cultori della materia uno dei tre massimi ballerini di tango del secolo, il grande danzatore argentino anima le diverse sfumature di questo ballo sensuale e poetico, conquistando il primato di miglior tanguero. Miguel Angel Zotto tra i pi importanti divulgatori teatrali del tango; tra le qualit che gli si riconoscono vi sono il rigore, la virilit del tratto, la versatilit nel presentare le diverse variabili stilistiche e le pi colorite intonazioni di questo ballo sensuale e misterioso. In questa occasione, Zotto con i suoi ballerini si affianca al Sexteto Tipico Viento de Tango, il quale, pur rispettando nella composizione la formazione canonica per lesecuzione della musica di tango (salvo sostituire il secondo violino con il violoncello) composto tutto da musicisti italiani completamente dediti allesecuzione e divulgazione delle appassionate melodie tanguere. Lo spettacolo si propone di ideare un percorso musicale e coreografico attraverso le varie facce del tango: dai vals criolli alle miloghe fino ai tanghi eseguiti nelle orchestrazioni storiche e arrangiamenti originali dal Sexteto accompagnato dalla voce di Marianna Ioime. Si dipana nelle figurazioni delle coppie di ballerini guidati da Zotto e, insieme alle volute terse e sensuali del tango si snoda la storia delle relazioni tra maschile e femminile in una societ, come quella argentina, crogiuolo vivace di culture, gusti e passioni, che si sono magnificamente fusi in una danza.

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Compagnia Naturalis Labor Italia


Naveneva
domenica 11 agosto h 21.15 Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI COREOGRAFIE DAUTORE PRIMA NAZIONALE
interpretato e ideato da Silvia Bertoncelli Chiara Guglielmi Paolo Ottoboni regia Silvia Bertoncelli scenografia Antonio Panzuto costumi Lucia Lapolla disegno luci Luca Diodato foto Marco Caselli Nirmal

Marinai, pirati, sirene scomposte, gabbiani e capitani ricomposti, pesci e pescatori composti. Limmaginario marino raccontato ai ragazzi attraverso la danza. Nella stiva della nave e al molo, con il faro in lontananza, mentre qualcuno canta o dorme, avvengono incontri imprevedibili fra altrettante imprevedibili creature. Naveneva racconta il mare e trasforma i racconti sul mare per dare vita a un nuovo bestiario marittimo. Naveneva un gioco di composizione e scomposizione che, prendendo spunto anche dal Binomio fantastico di Gianni Rodari, lascia proliferare le combinazioni possibili fra le figure (e le loro stesse parti), le parole e i suoni dellimmaginario marino, umano, animale o elementare che sia... Tante mila storie sopra i mari... Na veniva e volava velando nel vento, volendo... Vivendo vagava virando veloce. Leva la vela... Vale la leva. Lava la vela. Vela la lava... Na veniva e vedeva a levante sul viso diviso vibrante di gocce velato il vestito. Leva la vela. Vale la leva. Vela di lino. Luna di lana. La Compagnia Naturalis Labor, creata nel 1988 da Luciano Padovani e Francesca Mosele, con lo spettacolo Taig (1989) vince il primo premio al Concorso Internazionale di Coreografia Citt di Cagliari. La sede organizzativa e operativa della compagnia a Vicenza. La compagnia svolge un continuativo lavoro di ricerca sulla danza contemporanea, sul tango e sui nuovi linguaggi dellarte. Progetta e realizza spettacoli ed eventi unici avvalendosi di collaborazioni con realt nazionali quali Teatro Olimpico di Vicenza, Festival Oriente Occidente, Operaestate Festival, AbanoDanza, Pergine Spettacolo Aperto. Realizza tournes in Italia e in Europa.

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CIE Marie Chouinard Qubec


marted 13 agosto h 21.00 Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI COREOGRAFIE DAUTORE PRIMA NAZIONALE

Henri Michaux Mouvements + Gymnopdies


Danzatori sensazionali, scenografie come vere e proprie opere darte, costumi che dialogano con la scena come proiezioni tridimensionali della stessa... in poche parole la meraviglia assoluta! Tutto questo convive in perfetto equilibrio nelle creazioni di Marie Chouinard, una delle artiste pi ispirate della danza mondiale, che torna a Bassano con una serata nel segno della grande danza contemporanea. In programma due straordinarie coreografie, che portano impresso il suo inconfondibile marchio. La prima parte prende come spunto lopera Mouvements del poeta e pittore belga Henri Michaux. Le parole e le immagini stilizzate diventano movimento sul palco, in un costante gioco di rimandi tra lazione dei performer e i segni grafici che prendono vita con rigore ed eleganza. Nella seconda parte undici danzatori della compagnia si immergono nel giocoso, magico, classico e inprevedibile mondo dei duetti danzati. Un atto unico eseguito al suono di tre composizioni chiamate congiuntamente Gymnopdies che portano la firma del maestro del modernismo Erik Satie. Tra palle brillantinate e fiamme scintillanti questo nuovo pezzo pone lo sguardo su un paesaggio onirico, mettendo in scena scatti insoliti di quotidiane vite di coppia. Momenti perfetti per stare insieme, come accade a due persone chiamate a condividere uno spazio comune, tanto nella vita quanto nella danza. Il successo della compagnia di Marie Chouinard frutto di un lavoro cominciato 35 anni fa dallartista di Montreal. Acclamata dal pubblico e presente ai pi grandi festival internazionali, la sua attivit iniziata infatti nel 1978, quando la Chouinard presenta la sua prima creazione da solista: Cristallisation. Lo spettacolo, che

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la consacra sul campo come artista creativa di assoluto livello, sar seguito da circa cinquanta coreografie, azioni/performance, opere vocali, installazioni e film, in cui si afferma e si definisce un costante interesse per il corpo e la ricerca formale. Dal 1978 al 1990, Marie Chouinard si esibir da sola su tutte le scene mondiali, sviluppando un linguaggio personale dagli echi universali. Nel 1990 lartista fonda la Compagnie Marie Chouinard. La sua prima coreografia di gruppo, Les Trous du ciel (1991), riscuote grande successo in Canada, negli Stati Uniti e in Europa. Per tutti gli anni 90 pubblico e critica consacrano il successo di unartista unica al mondo, capace di sconvolgere per la sua forza evocativa e la sua carica viscerale. Negli anni 2000 il suo universo creativo si articola e sviluppa, arricchendosi di incursioni nelle altre arti, dal cinema alla visual art. Marie Chouinard ha ricevuto numerosi premi, a sottolineare il suo notevole contributo al mondo della danza e delle arti in genere. Tra gli altri il Prix du Centre national des Arts dOttawa, il Prix Chorgraphie della Socit des auteurs et des compositeurs dramatiques (SACD) di Parigi e il Prix de la meilleure interprtation al Moving Pictures Festival of Dance on Film and Video di Toronto. E ancora un Bessie Award a New York per linsieme della sua opera, il Paper Boat Award a Glasgow per Le Sacre du printemps, il Prix Jean A. Chalmers di coreografia e il Prix Jacqueline-Lemieux. Alcuni spettacoli della compagnia sono ormai entrati in modo stabile nel suo repertorio, come Le Sacre du printemps, gi presentato a Operastate nel 2007, che a oltre 20 anni dalla sua creazione, continua a conquistare il pubblico di tutto il mondo.

HENRI MICHAUX: MOUVEMENTS coreografia direzione artistica luci e set design Marie Chouinard musiche originali Louis Dufort suono Edward Freedman costumi Marie Chouinard e Marilne Bastien tratto dal libro di Henri Michaux Mouvements (1951) Editions Gallimard traduzione Howard Scott danzatori Paige Culley, Valeria Galluccio, Leon Kupferschmid, Lucy M. May, Mariusz Ostrowski, Sacha Ouellette-Deguire, Carol Prieur, Grard Reyes, Dorotea Saykaly, James Viveiros, Megan Walbaum
produzione Compagnia Marie Chouinard con il supporto di ImPulsTanz (Vienna)

GYMNOPDIES coreografia e direzione artistica Marie Chouinard musica rik Satie, Gymnopdies no 1, no 2, no 3 luciAlain Lortie scene Guillaume Lord Marie Chouinard costumiLizVandal suono Jesse Leveill danzatori Paige Culley, Valeria Galluccio, Leon Kupferschmid, Lucy M. May, Mariusz Ostrowski, Sacha Ouellette-Deguire, Carol Prieur, Grard Reyes, Dorotea Saykaly, James Viveiros, Megan Walbaum
produzione Compagnia Marie Chouinard in coproduzione con Les Nuits de Fourvire (Lyon France) con il supporto di arolina Performing Arts (Chapel Hill United States) and ImPulsTanz (Vienna)

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B Project Italia
sabato 17 agosto h 15.0o Palazzo Sturm Bassano del Grappa - VI

Progetto Bosch: Restituzioni


Un intero pomeriggio a Palazzo Sturm con cinque presentazioni inedite a ciclo continuo da vivere ed ammirare come in una vera e propria mostra darte. Non a caso le creazioni sono nate allinterno del progetto promosso dalla citt olandese di s-Hertogenbosch per il 500o anniversario della morte di Jheronimus Bosch, che coinvolge in prima persona Operaestate/CSC. La modernit del grande pittore rivive nei corpi di cinque straordinari danzautori. Operaestate/CSC partner di un progetto che dal 2010 al 2020 collega diverse organizzazioni del mondo alla citt olandese di sHertogenbosch, luogo di nascita del celebre pittore olandese. Capofila del progetto la Jheronimus Bosch 500 Fondazione s Hertogenbosch, partner oltre al Comune di Bassano del Grappa, CSC, il festival Dance Umbrella di Londra, (UK), il Centre de Dveloppement Chorgraphique / Biennale de danse du Val-de-Marne (FR) e D.ID Danza Identity (AT). Il progetto coinvolge anche i Musei che conservano opere di Bosch: Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam e Museum Het Noordbrabants a S-Hertogenbosch in Olanda, Museo di Palazzo Grimani a Venezia, la National Gallery di Londra, il Louvre di Parigi, lAkademie fr Bildenden Knste di Vienna. Ispirato alla vita e alle opere visionarie di Jheronimus Bosch, il progetto invita 5 coreografi a ricercare e creare nuove opere ispirate alluniverso di Bosch. Gli artisti abiteranno i musei, presentandovi le loro creazioni, ispirando e coinvolgendo le comunit locali a rispondere alle stesse creazioni.

PROGETTO EUROPEO: B PROJECT


coreografie di Giorgia Nardin Maxence Rey Jan Martens Juan Dante Murillo Claire Cunningham mentore Kristin De Groot

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Francesca Foscarini Italia


Notte uguale
marted 20 agosto h 21.0o Chiesa del Torresino Cittadella - PD ARCHITETTURE DEL CORPO
coreografie create e interpretate da Francesca Foscarini

Una serata che raccoglie alcuni soli di Francesca Foscarini: danzatrice cresciuta allinterno dei progetti formativi promossi dal CSC/Operaestate, considerata oggi una delle interpreti pi dotate della scena italiana. A sancirlo la recente vittoria del prestigioso Premio Equilibrio con la seguente motivazione: ...artista che associa una qualit tecnica fortemente sviluppata con una grande sensibilit emozionale e una forte presenza scenica, creando una personificazione unica e originale. Francesca Foscarini danzatrice e giovane coreografa indipendente. Importanti per la sua formazione artistica le esperienze professionali con Aldes di Roberto Castello, Sonia Brunelli, Laura Moro e Sara Wiktorowicz. Fondamentali anche i progetti formativi promossi da Operaestate che le consentono di studiare e performare con importanti personalit della danza europea: da Emio Greco a Nigel Charnock, da Carlotta Sagna a Yasmeen Godder e moltri altri. Collabora con Ullall Teatro Animazione nelle produzioni di teatro per ragazzi (Storia di una Gabbianella e di un Gatto 2007; Storia di una Sirenetta 2009; La Regina delle Nevi 2010; Rosaspina storia di un Bacio 2012). Nel 2009 firma la prima coreografia KALSH, finalista al concorso GDA Veneto (Giovane danza dautore), selezionato alla Vetrina della giovane danza dautore - Network Anticorpi XL. Nel 2010 prende parte al progetto di ricerca coreografica Choreoroam. Assieme a Giorgia Nardin e Marco DAgostin con il progetto spic & span entra nella Genera-zione Scenario 2011. Nel 2013 con Grandmother vince il Premio Equilibrio nella sezione miglior interprete.

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Silvia Gribaudi e Anna Piratti Italia


Acorpolibero + Toys?move on!
sabato 1 settembre h 21.0o Parco di Villa Rossi Santorso - VI ARCHITETTURE DEL CORPO
ACORPOLIBERO vincitore Premio Giovane Danza D Autore autrice e performer Silvia Gribaudi elaborazioni musicali Mauro Fiorin luci David Casagrande Napolin Silvia Gribaudi TOYS?MOVE ON! da unidea di Anna Piratti con Silvia Gribaudi Anna Piratti

Molte donne e bambine in tutto il mondo sono trattate come merce, trafficate da un paese allaltro e vendute come fossero giocattoli. Centinaia di bambole sono gettate a terra, scomposte, senza abiti, etichettate tutte allo stesso modo con un codice a barre. Un modello unico di corpo plastificato, oggetto di disinteresse e soggetto dei ricordi di gioco di ogni individuo che sia stato bambino. I passanti vengono invitati dalle artiste a prendere una bambola e...inizia lArt in Action: un percorso attivo ispirato allarticolo 4 della dichiarazione universale dei diritti delluomo: Nessun individuo potr essere tenuto in stato di schiavit o servit; la schiavit e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma. A completare il programma lassolo Acorpolibero, con cui Silvia Gribaudi ha vinto il Premio GDA Veneto nel 2009. Dopo essersi formata con Claude Coldy, Silvia Gribaudi collabora per qualche anno con la Compagnia svizzera Rigolo Tanzendes Theater. Nel 2001 assistente alle coreografie e protagonista per la compagnia Naturalis Labor nel duetto 2, Rue des pommes. Dal 2004 al 2007 lavora con la compagnia comica I Peli Superflui diretta da Vasco Mirandola. Dal 2008 avvia un percorso come coreografa e performer indipendente che la porta a vincere nel 2009 il Premio GDA Veneto. Da questo riconoscimento la possibilit di circuitare in molti teatri, rassegne e festival italiani ed internazionali. Partecipa inoltre ai progetti internazionali di Operaestate/ CSC: Choreoroam (2009), SNDO Bassano-Amsterdam (2010), Tryptych Bassano/Canada (2011) e Act Your Age (2013)

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Dance Raids 1 : Bassano a passo di danza


mercoled 3 luglio h 21.0o Piazze e vie del Centro Storico Bassano del Grappa - VI

con Tiziana Bolfe Marco DAgostin/Silvia Gribaudi Giada Meggiolaro/Massimo Simonetto Giulia Albiero/Francesca Zenere Chiara Bassan/Ilaria Ronzani Giulia Fregonese/Sofia Tombolato Rete No Limita-C-Tion

Nelle piazze, nelle vetrine, sul ponte vecchio e nelle vie di Bassano prendono vita numerose coreografie di danza contemporanea, classica, tip tap, hip hop.Protagonisti della serata sono gli allievi delle Scuole di Danza riunite nella rete No-Limit-Action che coinvolge un centinaio di danzatori e danzatrici nelle coreografie di Lucy Briaschi, Tiziana Bolfe, Giovanna Garzotto, Selenia Mocellin, Michela Negro, Barbara Todesco e Giada Meggiolaro. Piazza Garibaldi accoglie una coreografia in cui sono coinvolti tutti i danzatori di No-LimitAction, preludio ai numerosi interventi che si sviluppano contemporaneamente nelle suggestive vie di Bassano e che vedono protagonisti anche alcuni danzautori professionisti.

Dance Raids 2 : Montebelluna a passo di danza


domenica 14 luglio h 18.0o Piazze e vie del Centro Storico Montebelluna - TV
con Manfredi Perego Tiziana Bolfe Silvia Gribaudi Marco DAgostin Francesca Foscarini Giorgia Nardin

Dance Raids un programma dedicato alla danza negli spazi urbani, che si propone di indagare la citt, come luogo fisico e dellimmaginario, offrendo una serie di modalit performative in cui diversi coreografi si confrontano con le architetture e le suggestioni di spazi e luoghi pubblici. Lesperienza consente di creare nuovi codici, facendosi promotrice di innovazione nel linguaggio coreografico e laboratorio di un modo alternativo di concepire e proporre lo spettacolo dal vivo. La relazione con il pubblico e la prossimit con cui il performer si avvicina allo spettatore, conducendolo spesso in un itinerario di riscoperta degli spazi della quotidianit, consentono di instaurare un dialogo in cui anche chi giunge per caso nel luogo di rappresentazione rimane incuriosito e coinvolto.

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Piazzola sul Brenta Danza Duemila 13

AZIONI URBANE

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IN ACQUA E IN TERRA
domenica 30 giugno ore 18.00 EX JUTIFICIO - PIAZZOLA SUL BRENTA (PD)

Zebra Cultural Zoo presenta

HAPPY CITY

progetto di Chiara Frigo/Silvia Gribaudi/Giuliana Urciuoli


Nella cornice dellex Jutificio di Piazzola Sul Brenta tre coreografe, due delle quali vincitrici del Premio GDA Veneto (2008 e 2009), attive a livello nazionale e internazionale portano in scena Happy City, una performance itinerante nella citt. Il progetto dell Associazione Azioni Urbane per Piazzola Sul Brenta si sviluppa da giugno a dicembre nelle ultime domeniche del mese e coinvolge lo spettatore attraverso i linguaggi della danza contemporanea, dellarte visiva e dellazione teatrale partecipata. Per riscoprire il valore dello spazio pubblico come luogo privilegiato di incontro e di conoscenza del s.

teatro
Ironia, memoria, cibo, territorio, legalit e poi... il piacere di ritrovare la memoria infantile della fiaba. Ecco le suggestioni che hanno dato forma alla sezione teatro del 2013. NON CI RESTA CHE RIDERE mette insieme i funambolici scioglilingua verbali proposti da Ascanio Celestini nei suoi Discorsi alla Nazione, la follia inarrestabile di Antonio Rezza con Fratto _X, Leonardo Manera alle prese con una personale versione del Candido di Voltaire, il mitico Stand up di Natalino Balasso e per chiudere le irresistibili incursioni magiche di Raul Cremona. RADICI TERRITORIO E NATURA vuole invece tentare di usare il teatro per comprendere un p meglio cos il Veneto oggi. Un viaggio alla ricerca delle pi profonde radici che mette in comunicazione i luoghi delle Citt Palcoscenico con alcuni tra i migliori interpreti della scena regionale, e non solo. Filippo Tognazzo va a caccia di storie per raccontare una citt e il suo territorio, la poesia incontra il fascino di Canova in una serata evento con Lucia Schierano curata dalla Fondazione Canova, il Teatro Bresci ripercorre le vicende della Mala del Brenta, Theama Teatro prende in prestito le parole di poeti e scrittori, ispirate dalla Grande Guerra. Pino Costalunga e Vasco Mirandola, in progetti solisti o in coppia, raccontano il Veneto di ieri e di oggi, tra ricordi, scritture, risate, racconti e poesie. Sono le meraviglie di una natura che chiede attenzione e rispetto, i temi trattati invece da Thalassia in Storia damore e dalberi, mentre Roberto Citran porta in scena un testo che tocca i temi della legalit, allargando lo sguardo dal locale al nazionale. Torna anche I SAPORI DEL TEATRO, tra narrazione e gastronomia, impegno sociale e letteratura. Da Cucinar Ramingo spettacolo teatral-gastronomico di Giancarlo Bloise su testi di Giuliano Scabia, a Mafie in Pentola, cena spettacolo di Tiziana di Masi con i prodotti di Libera e Fattore P (Polenta/Pellagra/Patate/Popcorn), cena spettacolo dei Fratelli Dalla Via. Infine per FIABE (ANCHE) DA GRANDI due progetti che rileggono classici della letteratura per linfanzia con limmaginifico stile della Societas Raffaello Sanzio (La bambina dei fiammiferi) e la penna inconfondibile di Joel Pommerat (Cenerentola), autore tra i pi amati in Europa.

Ascanio Celestini Fondazione Canova Filippo Tognazzo/Zelda Antonio Rezza e Flavia Mastrella Societas Raffaello Sanzio/Chiara Guidi Teatro Bresci/Giacomo Rossetto Giancarlo Bloise Theama Teatro/Piccoli-Genovese-Zago Leonardo Manera Thalassia/Francesco Niccolini Il libro con gli stivali/Marta Dalla Via Pino Costalunga/Glossa Teatro Roberto Citran/Fondazione Atlantide Vasco Mirandola Piccola Bottega Baltazar Tiziana Di Masi Sandro Mabellini/Beat 72 Natalino Balasso Fratelli Dalla Via Raul Cremona Anagoor Vitaliano Trevisan/Assurdo Teatro

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Ascanio Celestini
Discorsi alla nazione
domenica 7 luglio h 21.20 Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI NON CI RESTA CHE RIDERE
scritto diretto e interpretato da Ascanio Celestini produzione Fabbrica

Attore, autore teatrale e cantautore, scrittore e anche regista di cinema, ma soprattutto narratore o, per dirla col gusto della fiaba incantatrice e del racconto calamitante, affabulatore. Ascanio Celestini da anni occupa un posto a parte nel panorama teatrale italiano perch supera la soglia del monologo come gesto e attitudine drammatica (una scuola che in Italia ha generato eccellenti interpreti, veri numeri uno da Marco Paolini a Laura Curino, da Moni Ovadia a Mario Perrotta), per farsi esso stesso riflesso mitico della parola e condizione permanente dello stare in scena. Un teatro, il suo, da sempre partecipato e partecipante, il mondo di fuori e il mondo di dentro, leternit e la quotidianit, entrambe riserve di caccia per la sua ineffabile esuberanza narrativa, che da cronachista diventa surreale e da magica diventa concreta. Al palmares di teatrante civile e militante, Ascanio aggiunge un nuovo tassello, esplosivo e riflessivo nella ricerca sui guasti e i malanni della societ contemporanea, avvilita dal conformismo e guastata da un potere sempre pi aberrante e dispotico. Una societ che si trincera dietro la petulante democrazia per inanellare un sopruso dopo laltro. I discorsi alla nazione di Celestini nascono da questa dissonanza. Basta dirsi democratici per farsi assolvere dalla storia? Il tiranno se ne sta chiuso nel palazzo. Non ha nessun bisogno di parlare alla massa. Ma ogni tanto deve mostrarsi. Deve farsi acclamare soprattutto nei momenti di crisi quando rischia di essere spodestato. Celestini racconta Ho immaginato alcuni aspiranti tiranni che provano ad affascinare il popolo per strappargli il consenso e la legittimazione. Appaiono al balcone e parlano senza nascondere nulla. Parlano come parlerebbero i nostri tiranni democratici se non avessero bisogno di nascondere il dispotismo sotto il costume di scena dello stato democratico.

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Fondazione Canova
venerd 12 luglio h 21.20 sabato 13 luglio h 21.20 Gipsoteca Canoviana POSSAGNO - TV RADICI TERRTORIO E NATURA
Suite di letteratura e musica in omaggio ad Antonio Canova ideazione Davide Melchiori (Nautilus) progetto musicale Matteo Segafreddo (Nautilus) Corrado Orlando (Nautilus) voci recitanti Lucia Schierano Laura Serena Franco Berton Davide Melchiori interprete musicale Riccardo Agosti (violoncello) repertorio musicale Johann Sebastian Bach Paul Hindemith Matteo Segafreddo

Opera del cuore, bentornata


Il Reading Canoviano di mezza estate nella Gipsoteca canoviana di Possagno giunto ormai alla XIV edizione. Questanno gli spettatori sono invitati ad affacciarsi al movimentato profilo della Mitteleuropa, ovvero alla cultura dei paesi di stirpe tedesca, e in particolare allImpero Asburgico e alla sua complessa e contraddittoria eredit. Questo spettacolo, ideato nella forma della suite letteraria e musicale, prosegue un fortunato ciclo di esplorazioni nelle diverse letterature europee iniziato nel 2009 (con la poesia russa), approfondito nel 2010 (con la poesia di lingua inglese), ampliato nel 2012 (con la poesia francese). Le musiche, scelte nella logica dellinterazione dialogica tra il linguaggio della parola e quello dei suoni, sono tratte dalle opere per solo violoncello di Johann Sebastian Bach, Paul Hindemith, Matteo Segafreddo. Il percorso estetico di questa edizione, impostato nella forma di un Taccuino di viaggio e articolato nei capitoli Senza luogo, Rigenerazione, Educazione sentimentale, Dubbio e speranza, Amore sereno, si sottrae deliberatamente ad un taglio cronologico per rileggere la cultura mitteleuropea in chiave tematica, secondo lidea che dal baratro di qualsiasi forma di barbarie, ci si pu volgere alla ricerca di ci che serve per recuperare orizzonti di civilt e di benessere. Quanto al programma letterario gli scrittori che animano questo itinerario sono il boemo Rainer Maria Rilke, il rumeno Paul Celan, i tedeschi Bertolt Brecht, Ingeborg Bachmann e W.B. Sebald, il triestino Claudio Magris, il goriziano Carlo Michelstaedter, il bulgaro Elias Canetti, i viennesi Joseph Roth e Hugo von Hofmannsthal, quali esemplari rappresentanti della Finis Austriae.

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Filippo Tognazzo/Zelda
sabato 13 luglio h 21.20 Parco Tergolandia Campodarsego - PD RADICI TERRITORIO E NATURA PRIMA NAZIONALE
di Filippo Tognazzo con Marica Rampazzo Filippo Tognazzo video a cura di Raffaella Rivi produzione Zelda con il contributo di Assessorato alla Cultura del Comune di Campodarsego

Il viaggio (tutto nasce dalla terra e tutto alla terra ritorna)


Il viaggio intende continuare la narrazione intrapresa nel 2012 con Il mulino di Dio che si sviluppava fino al 1960. Il nuovo periodo trattato riparte dal 1945, ma arriva fino al 1989 (caduta del muro di Berlino). Ai grandi eventi del dopoguerra (guerra fredda, sessantotto, lotta per i diritti delle donne, sviluppo industriale, anni di piombo...) faranno da contraltare i piccoli eventi del territorio, ricchi di personaggi e storie. Si rievocheranno, perci, gli anni del boom economico e dello sviluppo territoriale di Campodarsego, con particolare attenzione al profondo mutamento del tessuto sociale e imprenditoriale. La narrazione avverr attraverso il racconto della vita di alcuni personaggi emblematici, che in quegli anni hanno contribuito in maniera significativa alla definizione del nuovo assetto sociale. Autore e interprete, Filippo Tognazzo inizia un percorso di formazione attraverso stage e seminari approfondendo il lavoro sulla maschera e la Commedia dellArte e quello sulla narrazione. Nel 2003 vince la borsa europea Nexus e lavora a Parigi presso lo Studio Thtre de Montreuil. Tornato in Italia dopo una breve esperienza come indipendente, crea assieme a Federica Bittante e Diego Zorzetto, la Compagnia Teatrale Zelda. Come autore e attore fra il 2005 e il 2012 porta in scena Musi Neri (sullemigrazione italiana nelle miniere belghe), I vulnerabili (spettacolo interattivo sulla sicurezza stradale), Le cose mute (surreale monologo sulla Grande Guerra), SAD - Sopravvivere allAutodistruzione (Finalista Premio Off #2 del Teatro Stabile del Veneto).

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Fratto_X

Antonio Rezza e Flavia Mastrella


domenica 14 luglio h 21.20 Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI NON CI RESTA CHE RIDERE
con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista (mai) scritto da Antonio Rezza habitat di Flavia Mastrella assistente alla creazione Massimo Camilli disegno luci Mattia Vigo organizzazione generale Stefania Saltarelli produzione TSI La Fabbrica dellAttore Fondazione Teatro Piemonte Europa

Qualcuno poteva forse pensare che, col trascorrere degli anni, il fenomeno Antonio Rezza-Flavia Mastrella fosse destinato a trovare un po di pace, se non il senso della ragione; e invece questa ragione ha sviluppato i suoi artigli fino a raggiungere la follia pura [...]. (Franco Quadri) Il nuovo lavoro teatrale di Antonio Rezza e Flavia Mastrella prende le mosse da una profonda riflessione sullumano, frazionato, frammentato, scomposto. Una serie di quadri, angolature diverse della stessa visione, come mai prima dora, si sommano in uno spettacolo unitario e coerente, indiscutibilmente riuscito nella sua complessit. Due fasci di luce (una coppia di teli fissati alle estremit del palco) offrono lhabitat, anchesso doppio e speculare, in cui si muove la maschera-non-maschera di Rezza. Se in passato i suoi personaggi venivano incorniciati dai tagli delle sculture di scena (concetti spaziali, dunque, paradossalmente, negazioni della cornice), delineando, cos, i confini delle sue maschere a volto scoperto, questa volta lo spazio, luniverso, si piega e si ripiega al volere del corpo dellattore, e cos, a sua volta, lo avvolge in una moltitudine di dimensioni sovrapposte e parallele. [...]. (Luca Iavarone) [...] Durante lo spettacolo [...] penso che voglio andar via, perch sto male dalle risa. E non mi era mai successo. Rezza come la peste, Artaud sarebbe orgoglioso di lui. [...] Ci che succede in teatro con Rezza/Mastrella devastante, debordante; investe e spazza via tutte le parole che si possano scrivere per descriverlo o commentarlo. (Simone Pacini)

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Societas Raffaello Sanzio/Chiara Guidi


La bambina dei fiammiferi
luned 15 luglio h 21.15 Teatro Remondini Bassano del Grappa - VI FIABE (ANCHE) DA GRANDI
uno spettacolo liberamente tratto da H.C. Andersen ideato e diretto da Chiara Guidi composizione ed esecuzione musicale Fabrizio Ottaviucci con Lucia Trasforini

La storia immortale della bambina dei fiammiferi, creata da Hans Christian Andersen, anche una storia di percezioni visive e sonore, di luci improvvise e di suoni attraenti, di fantasie che nascono e si possono alimentare una dopo laltra, con cui si ritrova un mondo che sembrava perduto. Nella riscrittura di Chiara Guidi, con le musiche dal vivo di Fabrizio Ottaviucci, una graduale sinfonia di luci e una musica che prende per mano e coinvolge lo spettatore. Perch la luce di un fiammifero va colta in fretta. Al suo bagliore si percepisce un particolare che vibra, una nota che suona, ma si spegne subito. E si tenta con un altro fiammifero, perch non si pu fare a meno di mettersi alla ricerca di ci che si intravisto. Una dopo l`altra le piccole fiamme aggiungono particolari e suoni ad un mondo nel quale la bambina pu entrare e ritrovare ci che aveva perduto. Non una favola triste, perch nel silenzio della notte le piccole luci si assommano e le note isolate diventano una musica in grado di prendere in braccio con passione la bambina e condurla verso quanto aveva immaginato e desiderato. Chiara Guidi sviluppa una personale ricerca sulla voce come chiave drammaturgica nel dischiudere suono e senso di un testo, ma anche come corpo, azione, disegno, nellascolto della sua grana. E nella costruzione, attraverso essa, di un tempo e di uno spazio, rivolgendo la propria tecnica vocale sia a produzio-ni per un pubblico adulto, sia elaborando una specifica oncezione di teatro per linfanzia. E il caso di Buchettino (1995), portato in tutto il Mondo, e di Bestione (2010). Nel 2011 inaugura Puerilia, festival di puericultura teatrale.

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Teatro Bresci/Giacomo Rossetto


Malabrenta
gioved 18 luglio h 21.20 Rive del Brenta Campolongo sul Brenta - VI RADICI TERRITORIO E NATURA
drammaturgia e regia Giorgio Sangati con Giacomo Rossetto spettacolo vincitore del Premio OFF 2011 promosso dal Teatro Stabile del Veneto

Malabrenta racconta la storia della pi potente organizzazione criminale del Nord Italia dal dopoguerra, la mala del Brenta. Siamo nella periferia veneta degli anni 80, durante il contraddittorio miracolo del nord-est dei capannoni come funghi. Felice Maniero raduna attorno a s una banda di delinquenti pronti a tutto pur di fare soldi facili. Il gruppo mette a segno alcuni tra i colpi pi incredibili della storia del crimine italiano, ma soprattutto incontra lammirazione della gente, si radica nel territorio, nelle istituzioni, nelle forze di polizia; sul modello della mafia e della camorra d origine a un mito tra la timida gente della campagna che stenta ad identificarsi con lo Stato. A parte la mente, lo stravagante Felice, i protagonisti sono giovani semplici, sfuggiti a un destino in fabbrica, abituati al tasi sempre, e semplice anche il protagonista di Malabrenta, tanto da non avere neanche un nome: un gregario, uno di cui non si ricorder nessuno. Le sue parole arrivano direttamente dalla galera dove consuma gli anni di una vita buttata. I pochi oggetti della cella sono pi che sufficienti ad evocare i luoghi, le imprese, lonnipotenza che viene dal vuoto. Il suo racconto ripercorre la storia dellorganizzazione con gli occhi di chi ha segato sbarre, di chi ha sparato in testa, di chi ha maneggiato lingotti doro, di chi finito in carcere, di chi, a differenza di Felice, ha pagato e sta pagando per le sue colpe. Malabrenta un tentativo di dare pensieri e corpo ad una vicenda non del tutto chiara, che racconta la deriva morale di una regione distante dai riflettori. Malabrenta una leggenda recente, e come tutte le leggende ha un fondo di verit impalpabile, nella sua semplicit dice quello che non si pu dire, quello che, forse, pu servire a evitare che si ripeta.

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Giancarlo Bloise
gioved 19 luglio h 21.20 Villa Martini Castello di Godego - TV I SAPORI DEL TEATRO
Proiezione musicale di Teatro cucina itinerante regia a cura di Giancarlo Bloise con le preziose re-visioni di Tage Larsen e con la presenza in assenza di Giuliano Scabia ideatore e progettista scenotecnica Giancarlo Bloise esecutore e progettista scenotecnica Mentor Shimaj (bott. artigianale Wood-Stock Fi ). in scena Giancarlo Bloise una parte del testo liberamente tratto da In capo al mondo di Giuliano Scabia Progetto vincitore del Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti 2012

CucinarRamingo (in capo al mondo)


Un inno allarte della cucina, al saper fare con le mani e al lavoro artigianale. Un viaggio. Un racconto. Una ricetta. Un modo di fare. Una cucina sorge a poco a poco. Sostiene la manipolazione, lalterazione della carne e degli altri ingredienti verso un prodotto cotto e assimilabile. Lazione fonde in ununica sfera sensoriale percezioni di sensi distinti, mirando giocosamente al ventre. Sfrigolii, cottura, sibilo del fuoco, tagli, divengono colonna sonora che accompagna tutte le stagioni di un cuoco. A volte capita che si possa danzare nel caos, altre volte inciampare. Lunione sta nel ritmo. Strumento per giocare diviene la musica del cucinare e del linguaggio, eseguita in tono Ramingo.

In capo al mondo unazione concreta. Sovrapposizioni di pi partiture da curare nello stesso tempo. Ogni livello ha la sua necessit. Consonanza. Dissonanza. Tradizione. Continuum. Discontinuit. Nuova intelligenza. Oggetto nuovo. Prototipo. Rumore. Voce. Fuoco. Mani. Coltello. Calice. Artigianato, supporto allagire. Pentola. Il passaggio dal crudo al cotto contiene la tecnica. Lartificio contiene il passaggio. Corpo. Cibo. Musica. Mutamento. Come nel gioco della vita.
Giancarlo Bloise dallet di 8 anni studia musica. Nel 1996 a Firenze studia per 4 anni e 3 mesi architettura. Nel 2001 inizia il suo lavoro in cucina fino al 2011. Nel 2005 si iscrive al Laboratorio Nove di Sesto Fiorentino (Teatro della Limonaia). Ha avuto modo di seguire il poeta Giuliano Scabia e Mimmo Cuticchio, Cuntista Puparo siciliano. Dal 2008, ha cominciato un corso di formazione presso la sede dellOdin Teatret a Holstebro, guidato dallattore Tage Larsen.

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Theama Teatro/Piccoli-Genovese-Zago
La Grande Guerra
sabato 20 luglio h 21.2o Piazza Europa Pove del Grappa - VI radici territorio e natura prima nazionale
reading musicale con Piergiorgio Piccoli Aristide Genovese Anna Zago tastiere Roberto Jonata fiati e percussioni Giuseppe Dal Bianco

Molti poeti e scrittori del 900 hanno dedicato alla Guerra del 15-18 pagine memorabili, raccontando sotto diversi punti di vista una colossale tragedia, filtrata dal proprio sentire personale. In attesa del centenario del 2015 questa serata ritrova quelle parole che, con un linguaggio a volte disteso e meditativo a volte irruento e battagliero, seppero raccontare il tramonto di unepoca e linizio di unaltra. Un recital, accompagnato da musiche dal vivo, dove gli attori interpretano brani poetici di autori come Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Ugo Betti, Vittorio Locchi e molti altri, oltre alle pagine di grandi libri scritti da Emilio Lussu, Gabriele DAnnunzio e il recente La guerra di Giovanni di Edoardo Pittalis. Lo scopo quello di evocare come anche un tema drammatico e complesso come quello della Prima Guerra Mondiale possa essere celebrato, ricordato e trasferito alle nuove generazioni anche sotto la forma di armoniosa e introspettiva rappresentazione teatrale, che prende voce da componimenti poetici e grandi pagine di scrittura. Un avvenimento importante e universale come la guerra del 15-18 non poteva essere posto sotto silenzio dai poeti e dagli scrittori che lhanno vissuto direttamente o indirettamente: perci molti sono quelli che hanno scritto in materia, cogliendone i vari aspetti, ognuno secondo la propria indole. Le liriche scelte sono le pi note e le meglio rappresentative della poetica e della prosa su questo tema, composte da autori che furono i caposcuola di varie correnti letterarie del secolo scorso.

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Leonardo Manera
domenica 21 luglio h 21.3o Giardino della Chiesa di San Vito Marostica - VI non ci resta che ridere
scritto e interpretato da Leonardo Manera regia Marco Rampoldi produzione Bananas s.r.l

Lottimista (Candido di Voltaire)


Sono passati pi di duecentocinquanta anni dal 1759, anno di pubblicazione di Candido, il capolavoro di Voltaire immediatamente condannato al macero perch ritenuto dissacratorio. Sguardo irriverente e goliardico che smaschera gli abusi di potere, i fanatismi e lottusit del pensiero dominante, Candido ritorna a calcare la scena con potente attualit. Leonardo Manera fa suo il racconto di Voltaire, gli d voce e incarna i diversi personaggi che ne costituiscono il cuore narrativo, cogliendo i tratti comici e grotteschi che ancora si riscontrano negli uomini e nelle donne del terzo millennio. Pungente e lieve, come si sentiva il grande filosofo del Settecento. Lucido e vero, come lo sguardo puro che smaschera i limiti umani. Sapiente inventore di volti e caratteri, militante della comicit dagli esordi della sua ormai lunga carriera, figura di punta della grande banda di Zelig, Leonardo Manera una delle voci pi rappresentative e apprezzate della risata, ma attraversata da una vena malinconica, svagata, naturalmente candida. La volont di rappresentare un lavoro cos denso di spunti e tematiche per la riflessione, risiede nel fulcro attorno a cui ruota lintero libro di Voltaire, ossia lottimismo: alla fine non viviamo mica per niente nel migliore dei mondi possibili, e di sicuro ogni fatto nel mondo finalizzato per forza verso un bene di cui magari ignoriamo lesistenza o la causa. Cos laddove Voltaire cercava e proponeva la ricetta della felicit, Manera preferisce invitare a una ricerca. Suggerisce cos una possibile via, libera da dogmi e integralismi, nella convinzione che la comicit possa esorcizzare i problemi della societ e aiutare le persone a riconoscerli e a debellarli con maggior spirito e intraprendenza.

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Thalassia/Francesco Niccolini
Storia damore e di alberi
domenica 21 luglio h 21.15 Villa Civran Loria (loc Castione) - TV RADICI TERRITORIO E NATURA
liberamente ispirato a LUOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI di Jean Giono testo di Francesco Niccolini con Luigi DElia scene Luigi DElia con lamichevole collaborazione di Enzo Toma tecnico di scena Paolo Mongelli una produzione Thalassia 2009

Storia damore e dalberi liberamente ispirata al romanzo di Jean Giono, Luomo che piantava gli alberi, un piccolo libretto del 1980 diventato nel tempo un libro simbolo per la difesa della natura e limpegno civile, un messaggio damore per lalbero e il suo valore universale. Il romanzo racconta del solitario pastore Elzeard Bouffier che per amore (o forse per cercare la felicit) comincia a piantare querce in una terra desolata e aspra. Lentamente e meravigliosamente il mondo intorno a lui cambia come in una lenta e silenziosa rivoluzione. [...] Uno spettacolo che narra storie di angeli e di barboni ma soprattutto di alberi, storie gi sentite mille volte ma che lumanissimo Luigi DElia rende con accenti poetici ancora stupefacenti, un piccolo gioiello narrativo in difesa della natura e dellimpegno civile, un messaggio damore per lalbero e il suo valore universale. Protagonista della storia un angelo che, chiamato da Dio alla sua ardua missione, concede la sua protezione prima ad un clown, poi ad un pastore ed infine ad un barbone. Ma il pastore e la sua meravigliosa occupazione ad essere al centro dello spettacolo [...]. Facendosi aiutare dal pubblico e da piccoli segni che incorniciano una specie di grande altare di legno alle sue spalle, DElia affida il suo messaggio ad una recitazione teneramente misurata, che rende in modo autentico significati che parrebbero scontati e intrisi di facile buonismo, e non poco in una societ come la nostra che ha perduto la dimensione del rispetto reciproco e del mondo che la circonda. (Mario Bianchi)

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Il libro con gli stivali/Marta Dalla Via


20 denti da latte
luned 22 luglio h 21.15 Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI FIABE (ANCHE) DA GRANDI PRIMA NAZIONALE
di Marta Dalla Via con Susi Danesin Gaetano Ruocco Guadagno scene Alberto Nonnato costumi Licia Lucchese regia Marta Dalla Via

Minna ha un po di paura stasera. Non del buio. Non del vento forte che c fuori. Le dondola un dente. Come lorologio a pendolo della cucina. Ha paura di addormentarsi e di ingoiare quel dente nel sonno. Ha paura di sbadigliare e vederlo scappare via. Lincisivo tentenna sulla gengiva come se fosse incerto sul da farsi ma poi si stacca. Si stacca per sempre. Si stacca per fare spazio a qualcosa di nuovo che un giorno sar dente. Questa notte di vento un momento di separazione, il delicato funerale di un minuscolo osso... Vorrei che il pubblico bambino potesse fruire di questa favola quasi come una esperienza fisica. Come un piccolo viaggio dove le nebbie della metafora si diradano per lasciare in dono qualcosa di concreto, toccabile. Per questo motivo ho pensato alla perdita del primo dente come esperienza di paura e distacco comune agli adulti e ai bambini. Un fatto oggettivo, pratico, che mi ha permesso di disegnare una trama evitando i labirinti di una o laltra religione. Parlare di morte ai bambini ancora tab: motivo di timori e imbarazzi, per questo spesso si ricorre al silenzio o a qualche bugia. Penso che lesclusione non possa in nessun modo proteggere un bambino dal dolore, anzi penso lo confonda. Penso che la condivisione dei sentimenti, anche quelli pi tristi, tra adulti e bambini sia invece una grande medicina. Purtroppo nessuno di noi ha i mezzi per impedire ai bambini di incontrare il lutto o la tristezza (siamo solo attori!) ma parlarne irrobustisce il cervello del cuore. Esiste un posto ideale, un luogo dove la condivisione e lo studio del s sono materie principali: il teatro. Questa favola un piccolo atto di coraggio. La paura uno sforzo inutile. (Marta Dalla Via)

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Pino Costalunga/Glossa Teatro


Chi canta e chi non canta... conta
mercoled 24 luglio h 21.20 Tensostruttura di Villa di Molvena Molvena (loc. Villa) - VI RADICI TERRITORIO E NATURA
Canzoni e fiabe della tradizione popolare veneta narratore Pino Costalunga voce, fisarmonica, chitarra, zampogna, flauti, percussioni Luciano Zanonato voce, fisarmonica, percussioni Claudia Munaro voce, fisarmonica, chitarra, percussioni Gianni Sberze chitarra, flauti, clarinetto, sax Paolo Valle

Canzoni della tradizione veneta cantate e suonate con laccompagnamento di strumenti tradizionali e racconti, favole e filastrocche raccolte dalla bocca dei contadini veneti, presentati in uno spettacolo che resta sospeso tra il concerto, il teatro ed il fil. La vita, la morte, gioie e dolori di un mondo contadino scomparso, personaggi e storie della mitologia veneta in brevi racconti dove lattore ed il cantore cercano di riproporre il modo di raccontare e cantare proprio dei nostri nonni contadini nelle lunghe sere delle veglie (fil) passate in stalla. Quello che si crea davanti agli occhi dello spettatore un mondo dove paura, ironia, sogno e divertimento non hanno confine, dove la realt non poi cos diversa dalla fantasia, dove ritorna potente una ingenuit che andata ormai irrimediabilmente perduta. Lo spettacolo ripercorre il ciclo della vita: passando dalle canzoni dellinfanzia a quelle del lavoro attraverso lamore, lemigrazione, la felicit e le difficolt del mondo contadino che abbiamo lasciato alle spalle da non molto tempo e che pur sentiamo come lontano se non addirittura mitico - non trascurando la primissima civilt industriale (con le canzoni soprattutto della filanda) -. Se nelle canzoni protagonista la fatica, nelle favole spesso la fame, se l si cantano personaggi realmente esistenti, nelle fole ritroviamo languana, il diavolo o Ges e San Piero, se nella canzone a far da protagonista la musica, nel racconto la voce e la gestualit: riti antichi, forse dimenticati, eppure ancora cos utili alluomo contemporaneo, che crede di non aver pi bisogno di favole e miti.

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Filippo Tognazzo/Zelda
Fole e Fil
venerd 26 luglio h 21.15 Giardino della Biblioteca Loria - TV RADICI TERRITORIO E NATURA
di e con Filippo Tognazzo musica dal vivo Francesco Mattarello

Fole e Fil una riproposizione di parte del patrimonio orale italiano in una nuova formula dinamica e coinvolgente. Fra le fonti utilizzate, oltre a racconti e leggende tradizionali, si ricordano le Fiabe Italiane di Italo Calvino, Veneto Perduto di Dino Coltro, Il cunto de li cunti di Giovanni Basile e varie contaminazioni poetiche con citazioni tratte dalle opere di Pascutto, Calzavara, Barbaran e altri. La narrazione intreccia perci racconti popolari, leggende e cronaca, ridisegnando un Veneto sconosciuto attraverso un percorso immaginario fra fiumi, grotte, cave e campi, per riscoprire storie e miti. La bambina di nebbia, che appare e scompare nelle notti di novembre. Il pesce siluro, che dorme sul fondo nelle paludi rodigine. I briganti, nascosti nelle dolomiti bellunesi. Le anguane misteriose, che popolano la laguna di Venezia Fole e Fil viene adattato di volta in volta alla toponomastica e geografia del luogo dello spettacolo. Inoltre, nel corso della narrazione il pubblico chiamato a suggerire la possibile evoluzione della storia e a introdurre nuovi personaggi. Il narratore, infatti, utilizza alcune soluzioni narrative per permettere al racconto di fluire senza intoppi, integrando i suggerimenti del pubblico. In Fole e Fil la musica ha una funzione non solo evocativa (suggerendo atmosfere e creando tensione), ma anche drammaturgica. Contribuisce, infatti, a sviluppare la storia, introducendo nuovi personaggi (sul modello di Pierino e il lupo di Prokofev) e, a volte, aiutando i protagonisti nelle loro peripezie. Fole e Fil uno spettacolo unico, che sapr certamente stupire e incantare, non solo il pubblico dei bambini ma anche gli adulti, aiutandoli a riscoprire un Veneto intriso di mistero e poesia.

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Roberto Citran/Fondazione Atlantide


Nel nome del padre
sabato 27 luglio h 21.20 Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI RADICI TERRITORIO E NATURA PRIMA NAZIONALE
di Claudio Fava monologo teatrale con Roberto Citran regia Ninni Bruschetta scene Antonio Panzuto produzione Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona

Lopera teatrale tratta dal romanzo: Nel nome del Padre di Claudio Fava che racconta la vicenda del giornalista Giuseppe Fava, padre di Claudio, ucciso dalla mafia a Catania il 5 gennaio del 1984, e rappresenta una ribellione di alto senso civico al tentativo di farne cadere o di sporcarne la memoria. Giuseppe Fava detto Pippo stato scrittore, giornalista, drammaturgo, saggista e sceneggiatore. Fu un personaggio carismatico, apprezzato dai propri collaboratori per la professionalit e il modo di vivere semplice. stato direttore responsabile del Giornale del Sud e fondatore de I Siciliani, secondo giornale antimafia in Sicilia. Il film Palermo or Wolfsburg, di cui ha curato la sceneggiatura, ha vinto lOrso doro al Festival di Berlino nel 1980. stato ucciso nel gennaio 1984 e per quel delitto sono stati condannati alcuni membri del clan mafioso dei Santapaola. Giuseppe Fava era uno strenuo sostenitore della verit. Larticolo Lo spirito di un giornale fu il suo manifesto programmatico, in cui sottoline limportanza di denunciare attraverso la stampa per sminuire il potere della criminalit e per realizzare giustizia e difendere la libert. Il giornalista si dedic soprattutto proprio alla denuncia della mafia, il male che attanagliava la sua terra, e delle sue collusioni con la politica. Nel nome del Padre la storia di una verit negata, stravolta dalla vilt dei vivi. Perch ammazzare non basta mai, bisogna poi accanirsi sulla memoria, smembrarla a morsi, logorarla con loblio. Nel nome del padre racconta la ribellione a questoblio, la rivolta contro la prudenza dei giusti, il sofferto rammentare lomert che accompagn quel delitto. Perch ci che terribile non morire: finire, rassegnarsi, parlar daltro.

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Pino Costalunga e Piccola Bottega Baltazar


Parole Venete (in punta di lingua)
gioved 1 agosto h 21.2o Piazza Municipio San Nazario - VI RADICI TERRITORIO E NATURA PRIMA NAZIONALE
di e con Pino Costalunga musiche Piccola Bottega Baltazar Sergio Marchesini Giorgio Gobbo

La parola: lelemento che ci caratterizza e ci fa uomini, che ci distingue dalle bestie Allinizio era il verbo ed il verbo era presso Dio. Con la parola inizia la storia dellumanit e con la parola inizia questo spettacolo: un racconto tra il serio ed il divertito di quello che ha significato e significa la parola ed in particolare la parola del dialetto veneto o dei dialetti del Veneto. Perch ciascuno di noi ha imparato a usare la parola per sapere com fatto il mondo e poi ancora per cercare di spiegare a noi e agli altri il mondo. E nella particolare tradizione veneta ci viene la testimonianza, fin dai tempi pi lontani, sia dalla tradizione orale che letteraria, di una parola volgare che spesso ha dovuto scontrarsi con la lingua, prima latina e poi italiana, con la parola colta. Il dialetto, lamalgama dei sentimenti, in questo incontro/scontro con la lingua ha sempre prodotto e produce tuttora miscele alle volte cos esplosive che possono sconfinare con la comicit pi scatenata ma spesso anche con larte, a volte anche con larte altissima della poesia. Ecco dunque in questo spettacolo un allegro viaggio che parte addirittura dai primi documenti veneti - il famoso indovinello veronese - e passando da quei fenomeni linguistici che sono il latinus grossus o il maccheronico dei predicatori e scrittori cinquecenteschi, toccando poi tutti i divertenti registi dei fraintendimenti e degli storpiamenti, arriva a Meneghello o a Zanzotto o a tanti autori e sperimentatori contemporanei per i quali il dialetto sempre stato motivo di ricerca artistica e comunicativa. Un viaggio tra documenti, giochi di parole, suoni, musiche e storie divertenti, tutte... in punta di lingua.

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Vasco Mirandola e Piccola Bottega Baltazar


Ballate per il Nord-Est (le voci dei nuovi poeti)
domenica 4 agosto h 21.oo Castello Inferiore Marostica - VI RADICI TERRITORIO E NATURA ANTEPRIMA
I nuovi Poeti del Nord Est cantati, suonati, parlati,da Vasco Mirandola Piccola Bottega Baltazar poesie di Fabio Franzin Federico Tavan Alessandra Conte Stefano Guglielmin Pierluigi Cappello Giacomo Sandron Laura Scolari Andrea Longega Guido Cupani Renzo Favaron Maurizio Mattiuzza Patrizia Valduga Mary Barbara Tolusso Francesco Targhetta

Volevamo raccontare il presente del nostro territorio, e ci sembrava interessante farlo attraverso lo sguardo di quelli che sanno leggere il futuro: i poeti. I poeti non hanno solo il dono di fare acrobazie con le parole, parole che contengono, evocano, suggeriscono, reinventano; spesso hanno anche la capacit di anticipare il reale, di svelarlo ancora prima che si esprima, perch sanno leggere le tracce, i segni e i suoni che il tempo e il passaggio degli uomini incidono sulle cose. La poesia esce dalla stanza del s o da quella rustica con panorama sulla campagna ricolma di echi nostalgici, si rimbocca le maniche, gira per le strade, entra in fabbrica, si assume il dolore del cemento, le ferite delle tangenziali, guarda dallaltezza di chi caduto, si prende carico di parole che non hanno nulla di poetico come capannone o periferia, e mentre si guarda intorno si fa voce, suono e rumore di quello che incontra, si impoverisce, si arricchisce, grida, ride e piange. Il miracolo del Nord Est ha le sue macerie e le sue preghiere. I dialetti rimangono come una conferma di radici, come alberi che si stagliano dalla nebbia, e che non vogliono saperne di scomparire. Ne esce un paesaggio in bianco e nero. Ma anche per questo i poeti andrebbero ringraziati. (Vasco Mirandola) Vasco Mirandola ha lavorato in televisione, teatro e cinema (con Salvatores e Mazzacurati). Ha pubblicato tre libri di poesie. Ha collaborato con danzatori, musicisti, scultori, videomaker. Nelle sue produzioni artistiche unisce linguaggi diversi, alimentando una visione poetica della realt.

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Tiziana Di Masi
marted 6 agosto h 21.oo Ristorante Da Doro Solagna - VI I SAPORI DEL TEATRO
cena a cura di Ristorante Da Doro chef Giovanni Scapin uno spettacolo di Tiziana Di Masi Andrea Gulo con Tiziana Di Masi testi Andrea Gulo supervisione alla regia Gianfranco Rimondi Francesco Maria Gallo scene e costumi Gino Pellegrini repertorio iconografico Archivio Libera Terra Associazione Terzo Tropico Emanuela Colombo Tisiana Di Masi luci e suoni Andrea Bondi produzione Coop Adriatiche Libera Terra

Mafie in pentola (a cena con Libera)


Un progetto di teatro civile gastronomico realizzato da Tiziana Di Masi e Andrea Guolo in collaborazione con Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie). E stato lo spettacolo rivelazione del 2011, con 65 repliche andate in scena in tutta Italia, toccando anche luoghi simbolo della lotta alle mafie (Corleone, Casal di Principe, Locri, Isola di Capo Rizzuto, San Pietro Vernotico). Linchiesta giornalistica condotta da Andrea Guolo sui terreni confiscati alle mafie e sui prodotti delle cooperative di Libera Terra, descrive unesperienza che ha dato vita a una bella economia i cui cardini si chiamano agricoltura biologica, qualit, lavoro e rispetto delle leggi. Uno straordinario esempio di legalit, che Tiziana Di Masi ha trasposto in uno spettacolo brillante, goloso e coinvolgente per il pubblico, chiamato a degustare i prodotti posti al centro del racconto. Uno spettacolo che si fonda sulla speranza e sulla rinascita, perch la terra non smette mai di rigenerarsi, basta concederle la possibilit. Uno spettacolo sul gusto e su alcune tra le eccellenze del nostro settore agroalimentare. Con uninterpretazione capace di passare dal drammatico al brillante, che non chiude lo stomaco dello spettatore, bens stimola la sua fame di legalit e di cose buone. Il cibo si fa cos memoria e occasione di riscatto sociale. La versione di Mafie in pentola presentata per Operaestate una vera e propria cena-spettacolo che mette a confronto culture e tradizioni, cibi e ricette, da Nord a Sud nellinterpretazione gastronomica offerta dallo chef del Ristorante Da Doro Giovanni Scapin. Un gustoso elogio della legalit che mescola abilmente impegno ed ironia.

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Sandro Mabellini/Beat 72
Cenerentola (di Jol Pommerat)
mercoled 7 agosto h 21.15 Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI FIABE (ANCHE) DA GRANDI
traduzione Caterina Gozzi uno spettacolo di Sandro Mabellini con Donatella Bartoli Sebastiano Bottari Valentina Cardinali Luca Stano Irene Valota voce della narratrice Silvia Giulia Mendola musiche originali Antonia Gozzi organizzazione Lisa Moment produzione esecutiva Beat 72

Jol Pommerat uno degli autori teatrali pi in voga del momento in tutta Europa, noto soprattutto per le sue originalissime riscritture di classici della letteratura per linfanzia. La sua versione di Cenerentola attualizza i contenuti della fiaba, trasformando la protagonista in unadolescente di oggi, scontrosa e brusca. Ne esce una farsa agrodolce, che pare strappata a una scheggia di disadorna quotidianit. [...] Figlia di un lavoro corale di reinvenzione, calata nel contemporaneo, spogliata della magia originaria, ne acquista una tutta sua, nuova e semplice. Sempre maltrattata da matrigna e sorelle, questa Cenerentola non perde la scarpetta, ma ha in dono quella del suo strambo innamorato che cos pensa di dimostrarle il suo interesse. Una Cenerentola che si lega per sempre al suo Principe Azzurro ma senza sposarlo. Una Cenerentola che resta amica. Insomma una tipa decisamente moderna. E il suo cosmo non meno attuale: le due sorelle sono ossessionate dalle mode e la matrigna dal corpo e dalla giovinezza, il padre (assente nella fiaba) sottomesso, il re ha il chiodo fisso delle feste. E del Principe, che dire? Che la sua semplicit provocatoriamente imbarazzata, si pone in netto contrasto con lo stereotipo disneyano e ricalca un adolescente maldestro nei suoi rapporti con laltro sesso. Tutto questo per sottolineare come al di l della fiaba ci sia una realt che riconosciamo come contemporanea, senza trucchi o mistificazioni. Molte le trovate allinterno di questa semplice trama narrativa, molti gli spunti che gli attori scoprono tra le righe. Uno spettacolo che fa a meno quasi del tutto di scenografia e costumi, in una presa di posizione che segno distintivo della regia di Mabellini. [...] (Mara Verena Leonardini)

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Natalino Balasso
Stand up Balasso
gioved 8 agosto h 21.00 Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI NON CI RESTA CHE RIDERE
di e con Natalino Balasso produzione Teatria

Un comico, un microfono e la voglia di raccontare in che assurdo mondo viviamo. Uno spettacolo da stand up comedian americano anni 70, diverso ogni sera. Non c nessun filo conduttore, in compenso c tanta comicit, il meglio di 10 anni di Balasso. Giochi di parole e ragionamenti assurdi, riflessioni indignate contro il mondo e interpretazione dei difetti di tutti. Una valanga verbale travolgente, scagliata contro il pubblico come un vero e proprio tsunami di risate. Natalino Balasso attore, comico e autore di teatro, cinema, libri e televisione. Debutta nel 1990 in teatro, nel 1998 in televisione, nel 2007 al cinema e pubblica libri dal 1993. Scrive e rappresenta numerosi spettacoli tra cui la commedia Dammi il tuo cuore, mi serve (2003) i monologhi Ercole in Polesine (2004), La tosa e lo storione (2007), LIdiota di Galilea (2011), Stand Up Balasso (2011). Interpreta spettacoli per la regia di Gabriele Vacis: Libera Nos (2005), Viaggiatori di pianura (2008), Rusteghi (2011) e per la regia di Paolo Valerio e Piermario Vescovo: La bisbetica domata (2009). Con Jurij Ferrini interpreta Aspettando Godot (2012) per la regia dello stesso Ferrini. Recita nella commedia tratta dal film di Pietro Germi Signore & Signori (2013) per la regia di Piergiorgio Piccoli. Al cinema lavora con Gianni Zanasi, Carlo Mazzacurati, Massimo Venier e Federico Rizzo. Per la televisione recita nella fiction Padri e Figli e nel film Il segreto dellacqua. E autore e interprete di apprezzati video comici a sfondo sociale pubblicati sul canale youtube: Telebalasso.

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Pino Costalunga e Vasco Mirandola


Veneto Ridens
sabato 10 agosto h 21.oo Palazzo della Cultura e del Turismo Enego - VI RADICI TERRITORIO E NATURA
con Pino Costalunga Vasco Mirandola musiche Piccola Bottega Baltazar Sergio Marchesini Giorgio Gobbo

Ogni regione ha le sue caratteristiche, i suoi umori. Non facile trovare ironia o comicit negli scrittori veneti, eppure qui nata la commedia dellArte. E passato molto tempo e quel guizzo torna ogni tanto nella letteratura a ricordarci che il sorriso, lo scherno, non sono cos lontani da noi. Possiamo per notare che per qualche congiunzione astrale o solo perch a volte le cose ritornano, ad alcuni scrittori contemporanei veneti spuntato un tratto ironico, umoristico, uno sguardo a volte irriverente, sarcastico. Ci sembra un segnale curioso, che va rimarcato. I paesaggi, la gente e la cultura veneta raccontati come in una favola dai suoi scrittori pi amati. Un viaggio in un Veneto inedito fatto in compagnia di due professionisti del riso: Pino Costalunga, che ha esplorato la comicit nella commedia, che ha attinto storie e divertimento dalla tradizione di cui si fatto capace interprete, e Vasco Mirandola, egli stesso scrittore, che ha frequentato una comicit surreale e poetica alimentata da un gusto particolare per il gioco delle parole. Chi meglio di loro poteva esaltare questo ritorno di fiamma? [...] Il primo merito di questo spettacolo allorigine, nellattenta e appassionata ricerca compiuta dai Nostri tra le pagine di autori di oggi o di un recente passato. Ecco allora pagine tratte da grandi come Luigi Meneghello [...], Virgilio Scapin [...] e Pino Sbalchiero [...]. Ma ecco anche le poesie di Ernesto Calzavara, Giacomo Noventa, Giorgio Lanza [...] e Stefano Guglielmin [...]. Spettacolo fluido, pieno e gustoso, tra parole e musica: schiettamente folk, ombrosamente blues, graffiante come il rock, perfino estremo come il punk. Perfetta lintesa, azzeccato lequilibrio. Da vedere. (Alessandra Agosti)

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Fratelli Dalla Via


luned 19 agosto h 21.oo luned 20 agosto h 21.oo Villa Razzolini Loredan Asolo - TV I SAPORI DEL TEATRO PRIMA NAZIONALE
cena a cura di Ristorante Villa Razzolini Loredan chef Piero Pusceddu di e con Marta Dalla Via Diego Dalla Via

Fattore P (Polenta/Pellagra/Patate/Popcorn)
Una cena spettacolo con due protagonisti dellalimentazione nostrana: il mais e la patata. Arrivati dalle Americhe furono portatori di speranze, ascese e cadute. Un trattatello su carestia e abbondanza in Veneto che con ironia e visionariet mette in luce alcune criticit proprie non solo del nostro territorio. Lalimentazione un terreno di indagine vasto, un campo dove germogliano semi di discussione che riguardano il sociale, il religioso, lantropologico. Semi che, geneticamente modificati, ci restituiscono altre visioni storiche, nuovi modi e mondi. Patate proletarie entrano a corte e poi diventano chips nei fast-food. Pannocchie dopate generano pop corn per obesi e poi si redimono nel mercato dei prodotti gluten-free. Nel corso della cena si servono anche surreali intrusioni performative, per una serata che mette in scena il cibo, incrociando tradizione e contemporaneit. Lintera cena-spettacolo sar basata sugli elementi Patata e Mais. La serata avr una drammaturgia enigmistica e gli ospiti di Villa Razzolini Loredan giocheranno con palindromi e tautogrammi legati alle lettere P (Povert, Paganesimo, Politica e Padania) ed M (Mais, Mangiare, Mamme e Morte). Tra cartocci di pop corn/patatine fritte serviti nel patio e installazioni/performance disseminati sotto gli alberi del parco (Polente Post Moderne), il pubblico attender lingresso al Ristorante, dove gli chef prepareranno i loro piatti a tema. Gastronomia creativa, giochi di parole e racconti improvvisi, segneranno il ritmo di un nuovo modo di intendere il rapporto tra cibo e teatro.

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Raul Cremona
Recital
sabato 14 settembre h 20.45 Piazza De Fabris Nove - VI NON CI RESTA CHE RIDERE FESTA DELLA CERAMICA
di e con Raul Cremona produzione Agidi srl

Raul Cremona ha iniziato la sua carriera nel 1984 al Derby di Milano, lo storico locale di cabaret. Lesordio in tv con ledizione 1990-91 di Fantastico, ma la grande occasione arriva nel 1996 con Mai Dire Gol, dove veste i panni del Mago Oronzo. Partecipa poi a Scatafascio di Paolo Rossi, nei panni del Mago Manipolini, e a diverse edizioni di Zelig dove anche questanno ha confermato un grande successo personale. Questo nuovo Recital teatrale per lestate 2013 un viaggio surreale nella lunghissima memoria artistica di Raul Cremona, durante il quale si fanno incontri bizzarri: Jacopo Ortis dalleloquio comicamente gassmaniano, che nasce da quellinfanzia spesa fra una partita alloratorio e una serata al cinema Arena dove veniva proiettato Il mattatore o I mostri; Silvano il mago di Milano, immagine distorta del pi grande prestigiatore italiano, specchio del primo amore adolescenziale dellartista; e che dire dellintollerante e milanesissimo Omen che Raul bambino ha imparato a conoscere in una Milano che non c pi? Nel corso del recital Raul Cremona, con disincanto e un pizzico di nostalgia, ci regala un giro in giostra, a tratti vorticoso, a tratti poetico, riconfermandosi quel cantastorie che, con grande originalit, si serve della magia come arte della narrazione. Magia, prestidigitazione, giochi di parole, musica, gag, macchiette, ecco le dominanti di questo Recital che tra i suoi riferimenti musicali pu vantare la splendida inattualit di artisti come Kramer, Arigliano e il Quartetto Cetra.

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musica
Programma denso anche per la musica con acclamati artisti accanto a giovani musicisti sulla via di straordinaria affermazione. E anche la seconda edizione di un progetto trasversale: EKFRASISSTORIE DELLARTE, che racconta lopera darte con i diversi linguaggi della parola, della musica, della danza, della video-art. Eccezionale lapertura del percorso con unopera-video: Et manchi piet, dedicata ad Artemisia Gentilieschi, raccontata con un vero e proprio film darte, opera della Compagnia Anagoor con lesecuzione dellorchestra barocca Accademia dArcadia. Si prosegue con il progetto curato da Luca Scarlini accompagnato dalla chitarra di Alberto Mesirca e dalla voce di Alessandra Caruccio per altrettante opere centrali della storia dellarte: Le Cortigiane di Carpaccio e La piet di Tiziano. Per CLASSICA DESTATE alcuni solisti deccezione e orchestre del territorio in interessanti programmi cameristici e sinfonici. Ospite deccezione Mario Brunello, in Solo Cello and. Arrivano invece per la prima volta al festival due giovanissimi solisti dallo straordinario talento: il violinista Giovanni Andrea Zanon e il pianista ceco Lucas Vondracek. Due anche i complessi cameristici ospiti del festival: per il tradizionale appuntamento a Nove con il repertorio settecentesco, lOrchestra di Padova e del Veneto propone musiche di Boccherini, Haydn, Mozart e Salieri e LEnsemble Vivaldi de I Solisti Veneti, dal pi brillante settecento al tango di Piazzolla, per esaltare il virtuosismo del fisarmonicista Oleg Vereshchagin. Torna per il secondo anno anche il BASSANO JAZZ FESTIVAL dopo il grande successo della scorsa edizione, tutto dedicato alleccellenza degli strumenti a fiato. Si parte con il Terence Blachard Quintet, guidato dal celeberrimo trombettista rinomato anche come compositore, soprattutto per la sua collaborazione con il regista Spike Lee. Tutto italiano il Trio MediTerre capitanato dal vibrafonista Saverio Tasca, guest star il grande clarinettista Gianluigi Trovesi, per finire con il Quintetto di Tom Harrell, uno dei pi grandi di sempre alla tromba e flicorno. In mezzo una serata tutta dedicata agli strumenti a fiato nel jazz, che far risuonare ogni angolo del centro di Bassano.

OPV - Orchestra di Padova e del Veneto Anagoor e Accademia dArcadia Terence Blanchard Quintet Trio MediTerre con Gianluigi Trovesi Bassano City of Jazz Tom Harrell Quintet Luca Scarlini e Alberto Mesirca Mario Brunello Ensemble Vivaldi de I Solisti Veneti Luca Scarlini e Alessandra Caruccio Giovanni Andrea Zanon Luk Vondrcek

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OPV - Orchestra di Padova e del Veneto


700 in musica sulla via della ceramica
sabato 13 luglio h 21.2o Piazza De Fabris Nove - VI CLASSICA DESTATE
direttore Antonio Segafreddo programma Luigi Boccherini (1743 - 1805) SINFONIA G 493, in Si bemolle maggiore, OP. 21/22 N 1 Franz Joseph Haydn (1732 - 1809) SINFONIA n. 49, in Fa minore, La Passione Antonio Salieri (1750 - 1825) SINFONIA, in Re maggiore, La Veneziana Wolfgang Amadeus Mozart (1756 -1791) SINFONIA n. 21, in La maggiore, KV 134

Musica e ceramica in dialogo tra loro per trovare connessioni e rimandi legati ad un periodo, il 700, di grande fioritura musicale ed artistica. Il programma affianca le composizioni di Boccherini, con il gusto per la divagazione armonica e tematica, allintensit espressiva delle opere di Haydn, evocando in musica anche leterna rivalit tra Mozart e Salieri, uno scontro tra titani che ha segnato un secolo entrando nel mito. LOPV - Orchestra di Padova e del Veneto si costituita nellottobre 1966 e nel corso di quarantanni di attivit si affermata come una delle principali orchestre da camera italiane nelle pi prestigiose sedi concertistiche in Italia e allestero. Peter Maag - il grande interprete mozartiano - ne stato il direttore principale dal 1983 al 2001, mentre Piero Toso ne ha ricoperto il ruolo di primo violino solista dalla fondazione al 2009. Alla direzione artistica si sono succeduti Claudio Scimone (dalla fondazione al 1983), Bruno Giuranna (dal 1983 al 1992), Guido Turchi (1992-93) e, come direttore musicale, Mario Brunello (20022003). Lattuale direttore artistico dellOrchestra Filippo Juvarra, che ha contribuito a dare continuit al profilo artistico e musicale definito, dopo il 1983, da Bruno Giuranna e Peter Maag. Per questo suo lavoro Juvarra ha ricevuto nel 2002 il Premio della Critica Musicale Italiana Franco Abbiati. Nella sua lunga vita artistica lOrchestra annovera collaborazioni con i nomi pi insigni del concertismo internazionale. Ha dato inoltre, attraverso la propria produzione concertistica, un grande impulso alla vita musicale di Padova e del Veneto e, per questo impegno, stata riconosciuta dallo Stato come lunica Istituzione Concertistico - Orchestrale (I.C.O.) operante in Veneto. LOrchestra realizza circa 120 concerti lanno, con una propria stagione a Padova, concerti in Regione e in tutta Italia per le maggiori Societ di concerto e Festival, e tourne allestero.

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Accademia dArcadia e Anagoor


Et manchi piet
marted 16 luglio h 21.2o Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI ekfrasis storie dellarte
Artemisia Gentileschi e le musiche del suo tempo performance video-musicale ideata da Alessandra Rossi Lrig Simone Derai Marco Menegoni Moreno Callegari Silvia Frigato soprano Accademia dArcadia Fabrizio Cipriani violino Fabio Ravasi violino Guido De Vecchi viola Claudia Pasetto viola da gamba Daniele Bovo violoncello Federico Bagnasco violone Stefano Bragetti flauti Pietro Modesti cornetto Marta Graziolino arpa barocca Ugo Nastrucci tiorba, chitarra barocca Filippo Ravizza cembalo Alessandra Rossi Lrig spinetta e direzione

Et manchi piet ripropone il tempo di Artemisia Gentileschi in unopera-video che, partendo dai dipinti de La Pittoressa, esplora la pittura e la musica del primo barocco italiano, mettendone in risalto le specificit creative e la peculiare portata emotiva. Le musiche, eseguite dal vivo da Accademia dArcadia, sono accompagnate dalla proiezione di un video realizzato da Anagoor, basato sullopera di Artemisia, per descrivere un viaggio attraverso larte, la musica, la cultura e la societ del Seicento, filtrato dagli occhi di unartista davvero fuori dal comune. Per la prima volta la musica antica si sposa alla video-arte in un evento imperdibile. Evocare per immagini una figura emblematica come quella di Artemisia Gentileschi, la cui produzione iconografica, gi di estrema e autonoma potenza, si leg fin da subito nellimmaginario collettivo cos vorticosamente e a doppio filo agli scenari di una vita tempestosa e violenta, una sfida. Concepire un apparato visivo che dialoghi in equilibrio con la musica antica senza imporsi come medium dominante unaltra sfida. Anagoor, in stretta collaborazione artistica con Accademia dArcadia, raccoglie queste sfide e progetta un dispositivo per una grande visione che si sprigioni in concerto con la musica. Quindici grandi quadri, quindici stazioni di una vita, sposano altrettanti brani musicali di Monteverdi, Merula, Strozzi, Castello, Landi, Rossi, Falconieri, Fontana, Trabaci, Marini, traducendone lumore melanconico o quello violento o quello esuberante, legandoli indissolubilmente ai temi pittorici della Gentileschi e ad un gesto artistico dalla potenza rabbiosa la cui eco capace di permanere come un fantasma a distanza di secoli. Un dedalo di immagini che rivela, nellintrico, la potenza di un fiore che sboccia dal lutto, dalla coercizione e dal sangue. (Anagoor)

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Terence Blanchard Quintet


Bassano Jazz Festival
mercoled 17 luglio h 21.2o Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI BASSANO JAZZ FESTIVAL
tromba Terence Blanchard sax tenore Brice Winston piano Fabian Almazan basso Bob Hurst batteria Kendrick Scott

Figlio unico di un cameriere dalbergo di New Orleans che si esibiva durante le feste con un suo gruppo vocale di dilettanti, quando frequentava la scuola elementare ricevette in regalo un pianoforte e cominci a studiare musica. Verso i quattordici anni decise di dedicarsi invece alla tromba dopo essere stato influenzato dallascolto di Study in Brown di Clifford Brown e Max Roach e Four & More di Miles Davis. Il primo lavoro da professionista nel mondo del jazz fu con la Big band di Lionel Hampton, con cui rimase dal 1980 al 1982. Successivamente, assieme a Donald Harrison, entr nei Messengers di Art Blakey al posto dei fratelli Marsalis che avevano appena lasciato il gruppo. Considerato uno dei migliori trombettisti jazz dagli anni ottanta, collabor in seguito con alcuni dei maggiori esponenti del genere, quali J. J. Johnson, Chick Corea e Toots Thielemans. Negli anni novanta spost il suo interesse verso il cinema, divenendo lautore delle colonne sonore di molti film del regista afroamericano Spike Lee. Dopo aver inciso per la Columbia Records diversi album tra cui un tributo a Billie Holiday e uno dedicato alle musiche da film, nel 2003 passato alla Blue Note con cui ha realizzato Bounce, Flow e A Tale of Gods Will, questultimo dedicato alle vittime dellUragano Katrina. Nel 2005 ha collaborato anche allalbum MTV Unplugged della cantante Giorgia, con la quale ha ri-arrangiato i suoi brani pi famosi in chiave acustica e jazz. Dopo la terribile devastazione causata dalluragano Katrina che ha duramente colpito New Orleans nellagosto del 2005, Blanchard si fatto promotore di diverse iniziative per rilanciare la sua citt natale, proprio a partire dalle gloriose radici musicali.

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Trio MediTerre con Gianluigi Trovesi


Bassano Jazz Festival
gioved 18 luglio h 21.2o Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI BASSANO JAZZ FESTIVAL
clarinetto Gianluigi Trovesi vibrafono Saverio Tasca contrabbasso Roberto Caon batteria Marco Carlesso

Il concerto si presenta come un viaggio, che parte dalle Matrici, tre brani che identificano le caratteristiche di partenza del progetto Mediterre. Le successive sei Etnie sono composizioni ispirate rispettivamente a Spagna, Grecia, Italia, Turchia, Albania e Nord Africa: si tratta di brani, o voli, immaginati, dedicati alle caratteristiche pi evidenti delle musiche dei diversi popoli.

Il Trio MEDITERRE, capitanato dal celebre vibrafonista bassanese Saverio Tasca, nasce per sviluppare il concetto di trio jazz europeo nella direzione di una sensibilit pi marcatamente italiana e mediterranea. Il Trio ha avuto il suo battesimo al Festival dellArte Mediterranea a Creta, quasi fosse un destino suonare la prima volta al centro del nostro mare! Il vibrafono sostituisce il pianoforte, aumentando da una parte la ritmicit di quei brani ispirati alla vivacit e solarit propria di alcune musiche tradizionali mediterranee, dallaltra incidendo maggiormente nelle melodie attraverso il suo suono cristallino, che spesso viene paragonato alle gocce dacqua: altro elemento che ha con il mare che d il nome al trio un forte legame. Ma il mare ha ispirato una ulteriore qualit, la profondit, o meglio quasi una forma di preghiera musicale: la ricerca attraverso il suonare insieme di un dialogo meditativo e consonante, dove la proposta, anche improvvisativa, di ognuno dei componenti viene raccolta e sviluppata in un continuo gioco di gruppo. Ecco che MEDITERRE diventa un Trio che medita sul Mediterraneo, come se questo mare suonasse le sue sponde, riportando e mescolando da ognuna di esse tante diverse anime, in realt da sempre in dialogo. Le esplorazioni etniche del grande sassofonista e clarinettista jazz Gianluigi Trovesi sono note, e il Trio MEDITERRE inaugura la collaborazione con questo grande musicista proprio in virt di queste, che si concretizzano in apparizioni nei gruppi pi importanti di musica etnica, soprattutto delle regioni balcaniche e della musica Klezmer di radice ebraica. Il risultato una musica ancor pi vissuta e timbricamente affascinante - il clarinetto viene sfruttato molto pi dei saxofoni - e le due facce eterea e ritmica del vibrafono si uniscono alle due del clarinetto, quella malinconica e quella festosa!

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Bassano City of Jazz


Bassano Jazz Festival
venerd 19 luglio h 21.2o Centro Storico Bassano del Grappa - VI BASSANO JAZZ FESTIVAL
Piazza Libert BIG BAND JAZZ Conservatorio Steffani di Castelfranco Veneto musiche di J. Ellington B. Strayhrn G. Gershwin J. La Barbera N. Hefti A.C. Jobim H. Carmichael B. Mintzer W. Herman F. Calzavara direttore Gianluca Carollo Vie e Piazze del Centro Storico Solisti e gruppi In jam session

Unautentica invasione pacifica a tempo di musica, per riempire la citt di suoni e melodie nel corso di unintera serata. Un esercito di trombe e altri strumenti a fiato si danno appuntamento a Bassano per sfidarsi a colpi di note. Improvvisazioni e jazz standard, risuoneranno nelle piazze e nelle vie, nei luoghi simbolo della citt e in quelli pi inediti, per un ricchissimo programma che far di Bassano, per una sera, la citt del Jazz. Inediti incroci di armonie che si rincorrono da un lato allaltro della citt in un ideale dialogo tra strumenti. La tromba uno degli strumenti a fiato le cui origini risalgono a tempi antichissimi: addirittura gli Egizi ne facevano risalire linvenzione a Osiris... Con lo sviluppo della musica strumentale, alla fine del 500, la tromba comincia ad essere utilizzata nelle nuove formazioni orchestrali. In Italia, Monteverdi tra i primi ad inserirla nelle proprie opere: erano trombe sprovviste di chiavi e pistoni e i suoni venivano emessi ed articolati solo sfruttando la colonna daria e larticolazione della lingua, nonch un uso sapiente delle labbra. La svolta ci fu alla fine del 700: prima con la tromba a coulisse, poi con la tromba a chiavi ed infine con quella a pistoni. Il continuo perfezionamento del meccanismo, pi scorrevole e veloce e lintroduzione di nuove leghe nella costruzione, fecero convinti ad usare il nuovo strumento anche i pi irriducibili sostenitori dellantica tromba. Si diffusero quindi trombe nelle tonalit di DO, RE e soprattutto la tromba in SIb molto usata nella musica jazz. Il suo timbro argentino, potente e allo stesso tempo agile, fecero della tromba la voce guida dei collettivi di New Orleans e delle grandi orchestre. Per la sua naturale duttilit a sostituire la voce umana con il glissando, il vibrato e il tremolio, ben presto si guadagn il ruolo di regina degli strumenti del jazz.

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Tom Harrell Quintet


Bassano Jazz Festival
sabato 20 luglio h 21.20 Centro Storico Bassano del Grappa - VI BASSANO JAZZ FESTIVAL
tromba e filicorno Tom Harrell sax Wayne Escoffery piano Danny Grissett contrabbasso Ugonna Okegwo batteria Adam Cruz

Tom Harrell, trombettista e compositore americano, nasce nel 1946 in Illinois, trasferendosi ben presto nella zona della Baia di San Francisco. Suona la tromba sin dallet di otto anni, mostrando una straordinaria precocit, anche nellimprovvisazione, dove sembrava non ci fossero regole, e sin dai 13 anni suona professionalmente jazz in gruppi della Bay area, in jam sessions con Dewey Redman e Eddie Henderson. Nel 1969 si laurea a Stanford con una tesi in composizione musicale e continua gli studi di arrangiamento e orchestrazione. Il periodo successivo artisticamente fertile: viene ingaggiato dapprima da Woody Herman (1970-71) e quindi da Horace Silver (1973-77), con il quale approfondisce lapproccio ritmico alle composizioni. Dopo avere lasciato Silver nel 1977 si stabilisce a NYC, dove lavora con Gerry Mulligan, Bill Evans, Mel Lewis, Charlie Haden e Lee Konitz. E nel 1983 inizia un lungo sodalizio con Phil Woods, nel cui quintetto rimarr sino al 1989. Dal 1990 alla guida di proprie formazioni e realizza 12 registrazioni a proprio nome. Le sue composizioni sono state eseguite da altri musicisti quali Kenny Barron, Jim Hall e Joe Lovano, e le sue composizioni orchestrali dalle maggiori Orchestre jazz, come la Vanguard Jazz Orchestra. Il magazine Newsweek lo ha definito Il maestro della melodia; Down Beat, la principale rivista americana di jazz, lo elegge tra le migliori trombe, ininterrottamente, dal 1977, e dal 1995 anche tra i migliori compositori; i suoi dischi hanno vinto per tre volte i premi della critica della rivista Jazztimes; The art of rhythm stato eletto miglior disco jazz del 1998 dalla rivista Entertainment weekly. Il sassofonista Joe Lovano ha detto di lui: Tom non suona solo le note giuste, lui diventa ogni nota che suona.

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Luca Scarlini e Alberto Mesirca


Intorno alle Cortigiane di Carpaccio
marted 30 luglio h 21.20 Palazzo Sturm Bassano del Grappa - VI ekfrasis storie dellarte
narrazione Luca Scarlini chitarra Alberto Mesirca programma trascrizioni per chitarra del manoscritto liutistico del 1565 di Francesco da Milano (conservato nellArchivio del Duomo di Castelfranco Veneto)

II edizione del progetto Ekfrasis: storie dellarte. Dopo Artemisia Gentileschi la volta di Carpaccio con una fra le sue opere pi emblematiche e misteriose: le Cortigiane del Museo Correr. Il titolo allude a una delle grandi industrie di Venezia, quella dei corpi e dei desideri, in una visione intima, familiare, il cui senso sfugge agli esegeti, dopo secoli di interrogazione dellopera. La narrazione musicale affidata alla chitarra di Alberto Mesirca e allo splendido lavoro di recupero che il giovane ma gi apprezzatissimo musicista, ha realizzato sullopera di Francesco Da Milano e sui componimenti del manoscritto liutistico del 1565 conservato nel Duomo di Castelfranco Veneto. Il nome improprio, ma il mito resistente. Carpaccio, maestro della narrazione pittorica, racconta nella sua opera un momento dattesa. Lopera la met di un dittico, che nella parte superiore presenta una caccia in laguna. Le signore, forse erano nobili, ma lappellativo di maliarde che piacque nellOttocento, venne loro da quei capelli alla moda, e quelle alte scarpe, con cui le signore sfuggivano al fango delle strade. Vittore Scarpazza, primo artista veneziano a trovar le lodi ne Le vite del Vasari aveva tratto ispirazione dagli artisti di Fiandra per unarte del racconto, portato al sommo grado dellespressione. Gli animali che contornano le dame sono un codice figurato damore, una dichiarazione di fedelt matrimoniale, una allusione a notti di piacere. Le letture si sovrappongono, come ovvio per un artista la cui esistenza affidata a scarni documenti, resta per tutti labbacinante maestria del dettaglio, in uno dei quadri simbolici della Serenissima.

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Mario Brunello
Solo Cello and...
luned 5 agosto h 21.00 Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI classica destate
programma Georg Philipp Telemann (1681 - 1767) Sonata per violoncello solo in Re maggiore TWV 41:D6 | Johann Sebastian Bach (1685 - 1750) Suite per violoncello solo | Claudio Monteverdi (1567 - 1643) Il lamento della Ninfa per violoncello e loop | Eugne Ysae (1858 - 1931) Sonata per violoncello solo op. 28 | Mieczyslaw (Moisey) Weinberg (1919-1996) Sonata n. 1 per violoncello solo op. 72 | Astor Piazzolla (1921 - 1992) Contrabajissimo (Celljissimo) per violoncello e loop Mario Brunello violoncello solo e loop

Dare voce ad altre voci. Questo il senso profondo della nuova, affascinante avventura in solo di Mario Brunello. Per noi oggi impossibile pensare di riprodurre le condizioni di ascolto o scimmiottare il desiderio di musica di quegli esseri umani che hanno abitato il mondo prima del nostro mondo e dobbiamo farcene una ragione: il tempo ci sfugge di mano! Mario Brunello, artigiano di emozioni, fa dialogare il suo violoncello quattrocentenario con la loop station rubata dalla stanza del figlio e ci conduce in un vortice spazio-temporale tra Monteverdi e Piazzolla: un modo eclettico per rileggere il passato attraverso la lente composita del presente. Mario Brunello tra i violoncellisti pi apprezzati al mondo, dopo la vittoria nel 1986, allora ventenne, del Concorso internazionale Ciajkovskij di Mosca, la sua carriera inarrestabile. Si esibito nelle maggiori sale da concerto internazionali, diretto da nomi di grande prestigio quali Claudio Abbado, Myung-Whun Chung, Valery Gergiev, Carlo Maria Giulini, Eliahu Inbal, Marek Janowski, Riccardo Muti, Zubin Mehta e Seiji Ozawa. molto attivo in formazioni cameristiche ed ha collaborato con solisti come il pianista Andrea Lucchesini e i violinisti Gidon Kremer, Salvatore Accardo e Frank Peter Zimmermann. Ha partecipato a festival jazz con Vinicio Capossela, Uri Caine e Gian Maria Testa e ha realizzato spettacoli teatrali con Maddalena Crippa e Marco Paolini. Suona un violoncello Maggini del 1600 appartenuto a Benedetto Mazzacurati e successivamente a Franco Rossi, violoncellista del Quartetto Italiano.

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Ensemble Vivaldi de I Solisti Veneti


Oleg Vereshchagin, fisarmonica
venerd 9 agosto h 21.00 Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI classica destate
programma DALLA FOLLIA AL TANGO Antonio Vivaldi (1678 - 1741) Sonata in re minore op. 1 n. 12 La Follia Georg Friederich Haendel (1685 - 1759) Concerto in sol minore op. 4 n. 1 Tomaso Albinoni (1671 - 1750) Adagio in sol minore Domenico Cimarosa (1749 - 1801) Dal Concerto in do minore per oboe e archi Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791) Variazioni su Ah, vous dirai-je, maman K 265 Giovanni Bottesini (1821 - 1889) Fantasia su La Sonnambula di Bellini Antonino Pasculli (1842 - 1924) Simpatici ricordi della Traviata Jacob Gade (1879 - 1963) Tango Jalousie Astor Piazzolla (1921 - 1992) Libertango

LEnsemble Vivaldi de I Solisti Veneti con la partecipazione dellineguagliabile fisarmonicista russo Oleg Vereshchagin, in un suggestivo percorso musicale che si snoda dal pi brillante settecento fino al tango di Astor Piazzolla. Sar una bella scoperta la fisarmonica russa, il bayan, di cui Oleg Vereshchagin linterprete incontrastato, dotato di un virtuosismo stupefacente. Suona la fisarmonica Jupiter, costruita appositamente per lui nellomonima fabbrica di Mosca, celebre per le antiche tradizioni artigianali che conferiscono allo strumento il particolare suono russo. Oleg Vereshchagin nato a Saransk, in Russia. Inizia giovanissimo lo studio della fisarmonica presso la locale scuola musicale, diplomandosi nel 1995 a pieni voti presso il Collegio Musicale Kiriukov. In questo periodo partecipa a numerosi Concorsi nazionali, classificandosi sempre in eccellenti posizioni, e successivamente supera lesame di ammissione allAccademia Gnessin di Mosca, dove si laurea nel 2002. Nellambito della collaborazione culturale e scientifica tra Italia e Russia viene scelto per proseguire i suoi studi musicali prima a Bari e poi a Milano. Tra i pi importanti riconoscimenti: il concorso Euterpe, il concorso A. Corelli, il Bizzarri e i prestigiosi Premi Gazzelloni di Udine, Citt di Brindisie Luigi Nono. Sono sue alcune trascrizioni per fisarmonica di brani della musica organistica, pianistica, orchestrale, tra cui Le Quattro stagioni di Vivaldi. Numerose anche le registrazioni per emittenti radiotelevisive in Russia e in Italia. In qualit di solista ha suonato in importanti rassegne e festival.

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Luca Scarlini e Alessandra Caruccio


Intorno alla Piet di Tiziano
domenica 11 agosto h 17.30 Pieve di S. Martino (loc. Campese) Bassano del Grappa - VI ekfrasis storie dellarte
narrazione Luca Scarlini mezzosoprano Alessandra Caruccio programma Giacomo Antonio Perti (1661 - 1756) DallOratorio della Passione: Mio figlio, ah non pi mio Francesco Cavalli ( 1602 - 1676) Mottetti: O quam suavis est Cantate Domino Tarquinio Merula (1595 - 1665) Canzonetta spirituale sopra alla nanna

Nuovo appuntamento del progetto Ekfrasis: storie dellarte. Ancora luoghi inediti a presentare per tramite del verbo e della musica, la realt delle opere darte. Il terzo artista oggetto di indagine Tiziano. La piet una delle ultime opere del maestro, dipinto in tempo di peste, quasi come ex voto per una possibile salvezza. La narrazione si incentrer sulla vecchiaia del pittore, a partire dal magnifico dramma breve La morte di Tiziano di Hugo von Hoffmanstahl. La parte musicale sar incentrata su composizioni seicentesche e settecentesche, interpretate dal mezzosoprano Alessandra Caruccio su musiche di Perti, Cavalli e Merula. Tiziano, riverito artista, ricercato da duchi, imperatori e re, chiude la propria esistenza in una Venezia stretta nella morsa della peste. La Piet lultimo quadro, raggiungimento supremo di uno stile personale, in cui il colore si fa corpo, gi presagendo il disfarsi moderno dellidentit. Lultimo quadro strappato alla morte, che giunger repentina, impedendo anche che si tributassero allartista dei potenti, i funebri onori che gli erano dovuti. Hugo von Hoffmanstahl nel suo breve dramma giovanile La morte di Tiziano, immagina che intorno allo studio si radunasse tutto il mondo che il pittore aveva intorno a s. Un coro stupito della potenza di invenzione dellanziano maestro, in grado di trarre da s una visione potente. Limmagine daltra parte anche un privato atto di devozione, una offerta per placare il morbo, che pure lascia un segno forte sullimmaginazione di questa sacra pittura, di altissima temperatura drammatica.

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Giovanni Andrea Zanon


Prodigi in musica (al violino)
mercoled 14 agosto h 21.00 Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI classica destate
Giovanni Andrea Zanon violino Pierluigi Piran pianoforte programma Giuseppe Tartini (1692 - 1770) Sonata in sol minore detta il trillo del diavolo larghetto/allegro/andante/allegro Wolfgang Amadeus Mozart (1756 -1791) Sonata in sol maggiore kv 301 allegro con spirito Nicol Paganini (1782 - 1840) Le Streghe op. 8 Henri Vieuxtemps (1820 - 1881) Concerton.5in Laminore op.37 Pablo De Sarasate (1844 - 1908) Capriccio Basco op. 24 moderato e allegro moderato

Giovanni Andrea Zanon, classe 1998, suona il violino dallet di due anni. Vincitore di innumerevoli concorsi, il primo allet di tre anni, ha gi effettuato oltre 100 concerti in qualit di solista, non ultimo con lorchestra del Teatro la Fenice nellottobre scorso. Entrato nel 2002 con il massimo dei voti e la lode al conservatorio di Padova, il pi giovane ammesso nella storia delle istituzioni musicali statali italiane. Nel 2012 ha ricevuto il diploma di laurea del pi importante concorso internazionale per giovani violinisti il WieniawskiLipinski in Polonia, nel quale mai nessun italiano, era riuscito a superare le prove eliminatorie. Successivamente, in ottobre, ha vinto il Premio Nazionale delle Arti, indetto dal Ministero dellUniversit e Ricerca Scientifica, quale miglior violinista dei Conservatori italiani. Ha debuttato alla Carnegie Hall di New York il 24 febbraio 2013, considerato da 120 anni il tempio sacro della musica classica internazionale; debutto ottenuto grazie alla vittoria riportata il 15 di gennaio al NYIAA 2013 New York International Artists Violin Competition. Lultima affermazione risale al 20 maggio con la vittoria del primo premio assoluto in uno dei pi prestigiosi concorsi internazionali, quello di Novosibirsk, tenuto presso il Conservatorio di Stato di Glinka (dove per la prima volta sventolato il tricolore) indetto dal Ministero della Federazione Russa che gli ha assegnato anche, allunanimit della giuria, tutti i premi speciali previsti ed in particolare quello per la migliore interpretazione di una composizione scritta da un compositore russo. Il 18 giugno ha ricevuto il Leone dOro dalla Regione Veneto per i meriti artistici conseguiti allestero.

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Luk Vondrcek
sabato 17 agosto h 21.00 Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI classica destate
Vincitore del V Concorso Pianistico Internazionale Repubblica San Marino 2012 programma Johannes Brahms (1833 - 1897) Sonata No.3 in F minore, op.5 allegro maestoso/andante: andante espressivo/scherzo: allegro energico/ intermezzo: andante molto/finale: allegro moderato ma rubato Felix Mendelssohn (1809 - 1847) Variations serieuses, op.54 Fryderyk Chopin (1810 - 1849) Due Notturni Sergei Prokofiev (1891 - 1953) Sonata No.7 in Si bemolle maggiore, op.83 allegro inquieto/andantinoi/allegro inquieto/andantino/allegro inquieto/ andante caloroso/precipitato

Prodigi in musica (al pianoforte)


Luk Vondrcek nato nel 1986 a Opava (Repubblica Ceca). Dotato di un talento straordinario e precocissimo (esordisce in pubblico allet di 4 anni e a 11 incide il suo primo CD), si formato alla Hochschule di Vienna, allAccademia di Musica di Katowice, e al New England Conservatory di Boston. Si esibito in concerto nei pi famosi teatri del mondo, tra i quali citiamo: Carnegie Hall a New York, Opera a Sydney, Santory Hall a Tokio, Royal Festival Hall a Londra, Auditorio Nacional a Madrid, Concertgebouw ad Amsterdam e Sala Sao Paulo nellomonima citt brasiliana. Nel 2002 ha debuttato come solista con la Czech Philharmonic Orchestra diretta da Vladimir Ashkenazy. Oltre ai concerti con Ashkenazy siesibisce con diverse orchestre sotto la guida di prestigiosi direttori come: Paavo Jarvi, Marin Alsop, Gianandrea Noseda, Pietari Inkinen, Zdenek Macal, Larry Foster, Walter Weller, Jiri Belohlavek. Gli sono gi stati conferitiimportanti premi: Premio Hanno R.Ellenbogen, Premio di Petr Bezruc, Raymond E. BuckJury Discretionary Award, Premio Capo Piano Hilton International - South Carolina (USA). Pi di recente, Lukas ha vinto il primo premio, il Gran Premio pi 4 premi speciali allUNISA 2012 Concorso Internazionale di Pianoforte Vodacom a Pretoria (Sud Africa). Nel 2012 ha vinto il Primo premio assoluto ala quinta edizone del prestigioso Concorso Internazionale di San Marino con la seguente motivazione: per la limpidezza e lenergia del suono, per la sicurezza e il dominio tecnico, per la spiccata personalit musicale e la maturit interpretativa.

lirica
La produzione lirica allorigine del festival. Del suo nome e della sua storia. Non a caso la prima edizione, datata 1981, stata ambientata in una villa veneta, la Villa Comello di Rossano Veneto, collocata al confine di tre province: Vicenza, Treviso e Padova. Le stesse tre province alle quali appartengono le 39 citt che animano ledizione 2013 del festival. Un programma che nasce con la produzione operistica e che da subito si contraddistingue per la vocazione ad intessere reti con altri enti e istituzioni impegnate negli stessi ambiti, un impegno nato proprio con la lirica e che si concretizzato nel programma regionale di promozione Li.Ve. (Lirica Veneto). La novit di questanno la dedica di Operafestival a Tito Gobbi: lindimenticato baritono bassanese di cui ricorre il primo centenario della nascita. Un programma quindi tutto dedicato al celebre interprete del recitar cantando, con la presentazione di tre fra le opere a lui pi care e nelle quali raggiunse esiti insuperati: Tosca e Rigoletto sopra tutti. La LIRICA DESTATE torna per il terzo anno consecutivo a far vivere lopera tra le suggestioni offerte dallo straordinario patrimonio artistico e architettonico del Veneto. Il Castello degli Ezzelini di Bassano far da sfondo a Lelisir damore di Donizetti, in una versione che laffascinante ambientazione trasformer in un evento davvero unico. La STAGIONE LIRICA del Festival, che resta solidamente uno dei punti cardine dellintero progetto culturale, avr per anche questanno la tradizionale apertura AUTUNNALE con la presentazione di due prestigiosi allestimenti, che vedono Operaestate collaborare, come sempre, con altri soggetti regionali. A partire dal Comune di Padova, con il quale verr realizzata la produzione del Rigoletto, che consolida anche la collaborazione artistica con lOrchestra di Padova e del Veneto. E infine il programma Li.Ve. che vedr di nuovo insieme i Comuni di Bassano, Padova e Rovigo per la produzione della Tosca di Puccini in una versione firmata da Hugo De Ana: uno spettacolare allestimento attraversato da luci di sapore caravaggesco.

Lelisir damore Rigoletto Tosca Anniversario Tito Gobbi

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Lelisir damore
venerd 2 agosto h 21.2o Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI LIRICA DESTATE
melodramma giocoso in due atti su libretto di Felice Romani da Le Philtre di Eugne Scribe musica Gaetano Donizetti

di Gaetano Donizetti
Diventa tradizione lapertura estiva della stagione lirica nella preziosa cornice del Castello bassanese. Vi scintiller al principio di agosto la freschezza brillante dellElisir donizettiano, capace di trasfornare con agile inventiva la risata in sorriso, fino a un po di malinconia come nella celebre aria Una furtiva lagrima. Ma ci pensa il dottor Dulcamara con il suo mirabile specifico e il rincorrersi della celebre cavatina, a riportare laria frizzante. E lincanto della celebre opera si sparge a piene mani nel mescolarsi sapiente di buffo, di sentimenti e di amori trionfanti. Definita in partitura melodramma giocoso, Lelisir damore rientra a pieno titolo nella tradizione dellopera comica, anche se in essa trova ampio spazio lelemento patetico, che raggiunge la sua punta pi alta nel brano pi noto: la romanza cantata dal protagonista Nemorino, Una furtiva lagrima, brano entrato - come del resto lintera opera - nel cosiddetto repertorio. Lopera and in scena per la prima volta il 12 maggio del 1832 al Teatro della Cannobiana di Milano, che laveva commissionata in sostituzione di unopera che non era stata preparata in tempo da un altro autore. Il librettista Felice Romani aveva tratto il testo da un libretto scritto lanno prima da Eugne Scribe per il compositore Daniel Auber, Le Philtre (Il filtro). Donizetti ebbe a disposizione solo 14 giorni di tempo per consegnare il suo lavoro, 7 dei quali servirono a Romani per adattare il testo di Scribe. Nonostante la gravosissima pressione riusc tuttavia a confezionare quello che sarebbe stato - insieme al Don Pasquale e alla triade rossiniana formata da LItaliana in Algeri, Il barbiere di Siviglia e La

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Cenerentola - uno degli esempi pi alti dellopera comica ottocentesca. Fin dal suo apparire,Lelisir damore ebbe un grande successo con 32 repliche consecutive. A farlo immediatamente amare dagli appassionati della lirica in particolare la tipica melodia donizettiana che anche in questo caso accompagna motivi piacevoli che bene mettono in risalto la vena buffa del compositore bergamasco, capace di mutare con agile inventiva la risata in sorriso, anche se attraversato da una sottile nota nostalgica. Una delle caratteristiche pi singolari e nuove dellElisir infatti la presenza di una vena vagamente drammatica che differenzia questo titolo dallopera buffa tradizionale di stampo rossiniano. Donizetti aveva gi mostrato una certa propensione per il patetico lacrimoso in alcune opere comiche, ma in LElisir damore che questa propensione diventa un elemento fondamentale della drammaturgia. particolarmente interessante notare come la fonte di Romani e Donizetti, Il filtro, non contenga significativi elementi sentimentali, mantenendosi invece su un tono scanzonato ed ironico. Il momento in cui il lato sentimentale si esplicita nel modo pi diretto ed intenso nella gi citata romanza Una furtiva lagrima, che del patetico donizettiano divenuta lemblema. La ricezione critica e popolare di LElisir damore stata influenzata in modo fondamentale dalla fama di questo pezzo, che tuttora domina ogni esecuzione e discussione dellopera. Al punto che fin dalla prima scena il pubblico laspetta con ansia, cercando nellinterpretazione del tenore unemozione sempre nuova ed autentica.

coproduzione con Comune di Padova direttore Gianpaolo Bisanti regia Giulio Ciabatti Orchestra di Padova e del Veneto Coro Citt di Padova personaggi e interpreti Adina Lavinia Bini Nemorino Fabrizio Paesano Belcore Mattia Olivieri Il Dottor Dulcamara Filippo Morace Giannetta Silvia Celadin

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Rigoletto

di Giuseppe Verdi
venerd 8 novembre h 20.30 domenica 10 novembre h 15.30 PalaBassano Bassano del Grappa - VI LIRICA DAUTUNNO
melodramma in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave tratta dal dramma di Victor Hugo Le Roi samuse musica Giuseppe Verdi

Doveroso omaggio allanniversario verdiano e al primo centenario della nascita di Tito Gobbi, che fu acclamatissimo interprete nel ruolo del titolo. Il Rigoletto ideato da Stefano Poda, annuncia un allestimento di grande potenza suggestiva. Uno stile inconfondibile e visionario per esaltare una fra le opere pi rappresentate di Verdi e del teatro lirico di tutti i tempi. Nel tratteggiare figure di eccezionale rilievo drammatico, tra efficace penetrazione psicologica e straordinaria effusione lirica, Rigoletto continua ad imporsi punteggiato dalle pi celebri arie e straordinarie invettive come Cortigiani il razza dannata. La genesi e la gestazione di Rigoletto furono alquanto travagliate; Verdi si imbatt nel dramma Le Roi samuse di Victor Hugo e ne ricevette una profonda impressione. A quel tempo, siamo nel 1850, il Maestro era impegnato nella composizione di Luisa Miller per il Teatro San Carlo di Napoli e, allimpresario napoletano, Verdi invi una missiva recante unentusiastica descrizione dellopera che non venne per presa in considerazione. Ma Verdi era ben determinato e, nellaprile del 1850, sottopose il soggetto a Francesco Maria Piave per unopera da rappresentare alla Fenice. Il soggetto grande, immenso ed avvi un carattere che una delle pi grandi creazioni che vanti il teatro di tutti i paesi e di tutte le epoche.... Probabilmente librettisti e impresari intravvedevano le difficolt di unopera che metteva in scena personaggi e situazioni a dir poco a tinte forti, come un deforme che nutre propositi di vendetta nei confronti di un sovrano dissoluto e una vicenda centrale di rapimento e seduzione di una vergine.

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Una tematica troppo ardita per la censura dellepoca, fosse essa borbonica, pontificia o asburgica. Ad un certo punto Francesco Maria Piave dovette per convincersi che tale era la stima goduta da Verdi negli ambienti veneziani che, alla fine, una qualche soluzione non sgradita agli Asburgo la si sarebbe potuta trovare. Fu sufficiente spostare il testo di Hugo dalla Francia di Francesco I ad un Ducato indipendente e declassare il rango di nobilt del lascivo signore da sovrano a duca. Cos il re Francesco I divenne Duca di Mantova, Blanche, la figlia del protagonista venne ribattezzata Gilda, il sicario Saltabadil si trasform in Sparafucile e la sua non irreprensibile sorella Maugelonne prese il nome di Maddalena; le metriche onomastiche erano salve e la vicenda non veniva, in fondo, di molto compromessa. Anche una volta andata in scena con le richieste modifiche, Rigoletto non raccolse consensi unanimi dei critici e delle autorit, le cui voci, ancorch tonanti, erano comunque sovrastate dal plauso entusiasta del pubblico. Anche dal punto di vista musicale i giudizi furono contrastanti; taluno lod la colta e ben calzante citazione del Don Giovanni, nel minuetto della prima scena, talaltro ravvis in essa una carenza dinventiva e una contraddizione, dal momento che nellopera verdiana il dissoluto resta impunito. Per nostra fortuna ardimento e coraggio, non disgiunti dalla tenacia, pur tra innumerevoli avversit e ripensamenti, passando sopra a censura e critiche, animarono Verdi e Piave a condurre in porto il progetto e consegnare alla storia un autentico capolavoro del melodramma.

coproduzione con Comune di Padova direttore Giampaolo Bisanti regia scene e costumi Stefano Poda Orchestra di Padova e del Veneto Coro Lirico LI.VE. Il Duca di Mantova Sang Yun Lee Rigoletto, suo buffone di Corte Elia Fabbian Gilda, figlia di Rigoletto Gladys Rossi Sparafucile, sicario Francesco Palmieri Maddalena, sorella di Sparafucile Daniela Innamorati Giovanna, custode di Gilda Michela Bergantin Il Conte di Monterone Gianfranco Montresor Marullo, cavaliere Gabriele Nani Matteo Borsa, cortigiano Orfeo Zanetti Il conte di Ceprano Gianluca Lentini La contessa di Ceprano Alessandra Caruccio Un paggio della Duchessa Silvia Celadin

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Tosca

di Giacomo Puccini
venerd 6 dicembre h 20.30 domenica 8 dicembre h 15.30 PalaBassano Bassano del Grappa - VI LIRICA DAUTUNNO
Dramma lirico in tre atti su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica tratto dal dramma La Tosca di Victorien Sardou musica Giacomo Puccini

Lopera pi drammatica di Puccini, e fra le pi rappresentate e popolari del grande repertorio. E anchessa fra le pi amate da Tito Gobbi, il cui Scarpia ancora ricordato tra le migliori interpretazioni di questo immortale personaggio, che insieme a Tosca e Cavaradossi, impegnato in arie e duetti tra i pi vitali e sensuali del melodramma italiano. Regia, scene e costumi sono firmati dallargentino Hugo de Ana, tra i registi pi amati e attivi sulla scena internazionale. Ho fatto nella mia vita regie di Tosca in tantissimi teatri del mondo sottolinea De Ana - qui mi ha stuzzicato molto lidea di fare una versione intima, costruendo quasi un dramma cinematografico. La scelta delle luci ricorda lopera di Caravaggio, con sfumature di colori basse, quasi un bianco e nero, perch credo che le tinte forti siano gi presenti nel dramma psicologico dei personaggi. Melodramma in tre atti su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, Tosca prende spunto dal dramma omonimo di Victorien Sardou (rappresentato a Parigi nel 1887) e va in scena per la prima volta al teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio del 1900, dopo solo un anno di lavoro da parte del compositore. Il quadro politico dellItalia, nei primi del Novecento, caratterizzato da malcontento e tensioni. Movimenti antimonarchici esecitano azioni di disturbo anche attraverso iniziative violente e sanguinarie; a ci si aggiungano una severa crisi economica e lisolamento internazionale dellItalia. Questo il clima preoccupante con il quale ci si appresta ad accogliere la prima della Tosca di Puccini, e che non mancher di con-

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dizionare limportante evento. Quinto dei suoi lavori, Tosca segue Bohme. Netto contrasto tra le due composizioni: intimo borghese luna, ricca di effetti a tinte forti laltra, dramma in punta di penna la storia di Mim, opera dalle melodie vigorose ed energiche Tosca. Capolavoro inserito a pieno titolo tra i pi rappresentativi e famosi del repertorio verista, Tosca ebbe e continua ad avere un successo e una presa sul pubblico internazionale pari a pochi altri melodrammi. Amati dal pubblico per la grande vitalit che emanano e per la forza del loro amore, i due protagonisti (Tosca e Cavaradossi) hanno da sempre suscitato consensi incondizionati. Accanto a loro affascina per la sua tensione drammatica la figura di Scarpia, motore del dramma, al quale dedicata la prima grande pagina baritonale scritta da Puccini. Alla rappresentazione al Costanzi ne seguirono 43 in soli due anni: lottimo esito della versione romana e di quelle a seguire non ebbe per a togliere un certo disorientamento da parte della critica che vide in queste pagine una tensione verso un verismo-naturalismo addirittura considerato sfrenato. Alcuni momenti che siglano gli eventi del dramma rasentano una truce violenza e ci stup una parte degli addetti ai lavori che trovarono troppo eloquenti le immagini forti (la fucilazione di Cavaradossi, luccisione di Scarpia da parte della protagonista). Gli effetti teatrali che permeano Tosca, sono per talmente ben espressi e modulati dalla forza della musica, che il successo di questopera dato senza dubbio da una innegabile efficacia della composizione sia musicale che drammaturgica.

nuova produzione Li.Ve. direttore Giampaolo Bisanti regia scene e costumi Hugo De Ana Orchestra Regionale Filarmonia Veneta Coro Lirico LI.VE. Floria Tosca, celebre cantante Tiziana Caruso Mario Cavaradossi, pittore Mikheil Sheshaberidze Il Barone Scarpia,capo della polizia Elia Fabbian Cesare Angelotti Paolo Battaglia Il Sagrestano Christian Starinieri Spoletta, agente di polizia Orfeo Zanetti Sciarrone, gendarme Enrico Rinaldo Un carceriere Giancarlo Lentini

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In occasione dei 100 anni dalla nascita del celebre ba-ritono Tito Gobbi, il Comune di Bassano del Grappa (Museo/Biblioteca/Archivio e Operaestate Festival in collaborazione con Amici dei Musei di Bassano, Amici della Musica di Bassano e Pro Bassano) ha ideato una serie di manifestazioni ed iniziative per svelare i 100 volti di un grande artista, precursore di generi e stili, maestro indiscusso del recitar cantando. Dedica della Stagione Lirica di Operafestival 2013 2 agosto + 8 e 10 novembre + 6 e 8 dicembre 2013 Il festival bassanese celebra il grande baritono con la scelta di tre opere che furono tra i suoi cavalli di battaglia: (in particolare Rigoletto e Tosca, dove Gobbi rimane insuperato interprete). Verranno allestite nellordine: LELISIR DAMORE di Gaetano Donizetti al Castello degli Ezzelini (2 agosto), RIGOLETTO di Giuseppe Verdi (8 e 10 novembre) e TOSCA di Giacomo Puccini al PalaBassano (6 e 8 dicembre). Gioved dopera al Museo 3, 10 e 17 ottobre 2013 I primi tre gioved di ottobre il Museo Civico celebra Tito Gobbi. Il Museo ospita la donazione che lartista, nel 1979, fece al Comune di Bassano. Composta di preziosi cimeli teatrali e dei costumi che lo stesso Gobbi indoss nella sua carriera nei maggiori teatri del mondo. Le tre giornate saranno scandite da altrettanti momenti: *mattina Laboratori musical/teatrali curati, dedicati ai bambini delle scuole elementari e medie *pomeriggio Laboratori musical/teatrali, dedicati alle persone over 60 e agli studenti delle scuole superiori. *sera Una serie di conferenze, proiezioni, ascolti, aperti al pubblico (il 3 e 10/10), dedicati alla vita e alla carriera di Tito Gobbi. Verranno presentati alcuni preziosi filmati, editi per loccasione dallAssociazione Tito Gobbi. Tito Gobbi: i 100 volti di un artista 17 ottobre Serata di musica parole e immagini al Teatro Remondini curata da Luca Scarlini per raccontare, tra aneddoti e spartiti, i 100 volti di un artista. Giornata celebrativa 24 ottobre Per il giorno delanniversario di Tito Gobbi unintera giornata a lui dedicata: *mattina Cerimonia di intitolazione del Teatro al Castello a Tito Gobbi. Il luogo di spettacolo allaperto per antonomasia della citt viene cos legato indissolubilmente a uno dei suoi pi prestigiosi concittadini. *sera Concerto lirico al Teatro Remondini dedicato a Tito Gobbi in apertura della stagione concertistica degli Amici della Musica di Bassano. Protagonisti i giovani cantanti del progetto Tito Gobbi curato direttamente dalla figlia Cecilia Gobbi. Concorso I 100 volti di un artista Verr proposto a tutte le scuole di Bassano: dalle elementari alle superiori, un concorso aperto alle diverse espressioni artistiche: disegno, scrittura, video, fumetto, sul tema dellopera e sulla figura di Tito Gobbi. In palio ingressi alle opere in programma a Bassano e le pubblicazioni della collana Magia dellOpera edita dallAssociazione Tito Gobbi.

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Torna puntuale lappuntamento con la manifestazione biennale dedicata al mondo della fotografia che dal prossimo settembre riempir di immagini tutta la citt di Bassano del Grappa. Sei esposizioni di rilievo: MIMMO JODICE in Museo Civico, DANIELE PELLEGRINI in Museo Civico, FRANCESCO FONTANA in Palazzo Sturm, GIORGIO BERTONCELLO in Chiesetta dellAngelo, MARIO VIDOR in Palazzo Bonaguro, CESARE GEROLIMETTO nelle strade e piazze del centro. A Palazzo Bonaguro il 14 e il 15 settembre. laboratorio della Manfrotto Immagine cone Gianni Berengo Gardin e Settimio Benedusi

danza danza

& &

teatro teatro

B.motion ormai diventato uno degli appuntamenti pi attesi del festival, da critica e operatori e da un pubblico giovane e curioso, di anno in anno sempre pi numeroso. Un consenso che ha decretato il successo di un programma coraggioso e innovativo che ormai in 7 edizioni ha portato a Bassano gli artisti pi interessanti e originali della nuova scena nazionale e internazionale. Invariata la formula con una prima parte dedicata alla danza contemporanea internazionale e la seconda al teatro italiano di ultima generazione, arricchita anche da prestigiose presenze europee. Non manca lo spazio per riflessioni e approfondimenti con la presenza della giovane critica, di studiosi e di operatori nazionali ed internazionali protagonisti di meeting che spaziano dai contenuti artistici a quelli gestionali, tra tutti la progettazione europea dove il festival ha ottenuto risultati di altissimo livello. Complessivamente sono ben 30 gli appuntamenti programmati, concentrati in 10 giorni, con prime assolute, prime nazionali e coproduzioni, indice di una sempre pi intensa attivit di scouting e di sostegno alle nuove generazioni. Il cartellone di B.Motion Danza accoglie un folto gruppo di giovani artisti e compagnie provenienti a met dallItalia, a met da altre parti dEuropa, soprattutto da paesi pi di altri provati da questi tempi complessi: Cipro, Irlanda, Spagna, oltre che Austria e Olanda. E hanno lambizione di raccontare con il linguaggio dei corpi, non il proprio particulare ma la complessit di questo tempo oscuro. Tra unestrema variet di temi e di stili, unoccasione unica di incontro con culture e innovazioni, immersi nella danza pi contemporanea. B.motion teatro invece ha come sottotitolo forever young e mette in scena lossessione contemporanea per il tempo che passa, fotografando unumanit che si affanna a rimanere giovane mentre i giovani, quelli veri, vengono tagliati fuori, estromessi. B.motion vuole celebrarli questi giovani marginali, immaginando un cantiere aperto dove sperimentare inedite forme sceniche tra nuove tecnologie, equilibrismi verbali e visivi, e una pre adolescenza chiamata a riempire di innocenza i luoghi del contemporaneo.

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Secolo mio, mia belva, chi sapr fissar lo sguardo nelle tue pupille, chi incoller con il proprio sangue le vertebre di due secoli? (Osip Mandelstam). Per esprimere la contemporaneit occorre dunque rompere le vertebre del tempo, per dirla con Roland Barthes, occorre coltivare lintempestivit, rendersi del tutto inattuali. Concentrarsi su quella sfasatura tra il presente, quello che sar e quello che gi stato. Perch nel contemporaneo tutto deve ancora accadere e insieme gi accaduto. Un folto gruppo di giovani artisti: coreografi, danzatori, performer, convergono a Bassano provenienti a met dallItalia, a met da altre parti dEuropa, soprattutto da luoghi pi di altri provati da questi tempi complessi: Cipro, Irlanda, Spagna. E hanno lambizione di raccontare con il linguaggio dei corpi, non il proprio particulare ma la complessit del tempo oscuro, con le voci che gli vengono da quello che gi stato e da quello che sar.

Secolo Mio/Mia Belva______________

My century, my beast, who shall stare at the gaze in your pupils, who shall glue with their blood the vertebras of two centuries? (Osip Mandelstam). To express contemporariness, then, the vertebras of time need to be broken, as Roland Barthes put it, untimeliness need to be nurtured, becoming utterly un-current. Focusing of that gap between what is present, what will be and what has already been. Because in the contemporary time everything still needs to happen and has already happened altogether. A numerous group of artists: choreographers, dancers, performers, meet in Bassano, coming half from Italy, half from other parts of Europe, especially from places that, more than others, have been challenged by this complex moment in history: Cyprus, Ireland, Spain. And they have the ambition to tell, with the language of their bodies, not just the particular, but the complexity of dark times, through voices coming from what has already been and what will be.

Manfredi Perego Marco DAgostin Alma Sderberg Marta Bevilacqua/Arearea Lia Haraki/.pelma. Milena Ugren Koulas Sharon Fridman & Arthur Bernard-Bazin Elena Giannotti Tiziana Bolfe & Matteo Maffesanti Alessandro Sciarroni The Loose Collective Giorgia Nardin Buldrini-La Ragione/Dejadonn Eleana Alexandrou

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Manfredi Perego Italia


gioved 22 agosto h 16.30 Palazzo Sturm Bassano del Grappa - VI PRIMA NAZIONALE
coreografia Manfredi Perego performer Manfredi Perego musica Peterics Vacks
produzione associazione Eracquariodanza

Attraversa-menti (Abstract-view) n5
Attraversa-menti un progetto di improvvisazione nel quale il performer lascia che lo spazio che lo vede ospite lo attraversi, lasciandogli suggestioni ed emozioni. Le sensazioni raccolte nei momenti precedenti la performance si rielaborano in una visione coreografica istantanea ed astratta, che sar specifica e peculiare per ogni luogo. Un quadro unico che si forma e si distrugge alla fine di ogni suo sviluppo, rispettando cos il ciclo vitale di nascita/evoluzione/termine. Prende forma cos un progetto di situazioni performative collocate fuori dagli spazi teatrali, contaddistinte da una numerazione: quella presentata nel Palzzo Sturm di Bassano la quinta esperienza. Manfredi Perego, nato nel 1981 a Parma pratica diversi sport ed arti marziali, sino allincontro con la danza contemporanea avvenuto nella scuola della madre. Nel 2002 borsista presso lAccademia Isola Danza diretta da Carolyn Carlson. Consegue la laurea in scenografia allAccademia di Belle Arti di Bologna A.A. 2005/06 con una tesi sullimprovvisazione nella danza. Dal 2004 lavora come danzatore free-lance in Europa per compagnie di teatro-danza e danza contemporanea. Nel 2011 crea il suoi primi soli: Grafiche del silenzioed Appunti sul libro della terra.
The first out of four previously unreleased performances, set in the premises of the Museo Remondini e della Ceramica, with Italian young choreographers as protagonists, in an intense dialogue between movements and the inspiration aroused by this place. Manfredi Peregos work is an effective improvisation project in which the performer lets the hosting space go through it, offering inspiration and emotions. .

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Marco DAgostin Italia


gioved 22 agosto h 21.00 Teatro Remondini Bassano del Grappa - VI
un progetto ideato e condotto da Marco DAgostin materiale elaborato a partire da Progetto Choreoroam Europe in scena Marco DAgostin Francesca Foscarini Floor Robert luci Remo Ramponi scrittura musicale Paolo Persia consulenza tecnica Enrico Fabris costumi Edda Binotto
Centro per la scena contemporanea

Per non svegliare i draghi addormentati


Questo lavoro di Marco DAgostin racconta due storie, accomunate dal solo desiderio di galoppare veloci. Il suo andamento simile a quello della memoria: qualcosa arriva da lontano, si accende e poi dimprovviso si spegne, a volte unamnesia interrompe il racconto, altre il ricordo tanto forte da accecare il paesaggio. Sulle teste di principi e cavalieri, animali e regine, resta sospeso laugurio che Eliot faceva ai naviganti: non fate un buon viaggio, ma viaggiate lontano. Ci sono frammenti di un universo consumato dal tempo e dalla crescita, [...] La percezione di un tempo che cancella la memoria e le sue possibilit di narrazione: la favola come territorio decadente abitato da figure delicatissime ma abbandonate a se stesse, bianchi fogli di carta. Lincanto di un mondo che smette di appartenere allinfanzia e che si mostra privo di regalit. Ci sono principi privati del proprio scettro e della propria corona, perduti su spiagge deserte, [...] . C sempre un luogo da raggiungere, verso cui correre, come ombre nere nella luce densa di un orizzonte accecante e, forse, irraggiungibile. [...] In questo spazio si evocano e risvegliano i draghi addormentati della vita di ognuno; il pericolo, il terrore pronto a tramutarsi in bellezza. Perch solo piegando e ripiegando il passato si pu continuare a correre verso il futuro.. (Matteo Antonaci)
What happens to a prince who is stripped of his sceptre and his crown and who is found, one morning, on a deserted beach? Starting from the loss of power, Marco DAgostin researches on how memories are called back, on the matter memory is made of, on the need to look back to keep on walking ahead.

Casa della Danza

con il sostegno di CSC/OperaEstate Festival Veneto, inTeatro, Fondazione Teatro Comunale Citt di Vicenza, Anagoor/La Conigliera, Teatro Fondamenta Nuove

TEATRI DEL TEMPO PRESENTE Operaestate assieme ad ArteVen partner operativo per la Regione del Veneto di Teatri del Tempo Presente, progetto interregionale di promozione dello spettacolo dal vivo a cura del MIBAC - Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo e delle Regioni: Calabria, Campania, Emila Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto

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Alma Sderberg Olanda


Travail
gioved 22 agosto h 22.30 CSC Garage Nardini Bassano del Grappa - VI PRIMA NAZIONALE
coreografia e danza Alma Sderberg drammaturgia Igor Dobricic Space design Rodrigo Sobarzo
Thanks to: Hendrik Willekens. Coproduction: Het veem Theater/Amsterdam, Workspace Brussels and Coproducer MDT/ Dansstationen/Atalante, Sweden

Una performance che fonde sapientemente musica, ritmo, voce e canto in relazione al movimento e alla danza. Unesperienza coreografica che sperimenta la pratica di raccogliere frammenti di parole, immagini, spazi, colori, texture, insomma qualunque cosa possa catturare lattenzione durante la lettura di un giornale, ricomponendo il tutto in un originale collage fatto di suoni e movimenti. Alma Sderberg lavora come coreografa, performer e musicista dopo aver studiato flamenco, danza contemporanea e fotografia. Si recentemente diplomata allSNDO, il dipartimento di coreografia della Scuola dArte di Amsterdam e attualmente sta lavorando a diversi progetti in Olanda, Svezia e Germania. I suoi lavori: Freedom of Speech (con Jolika Sudermann) e Entertainmenthav hanno vinto diversi premi internazionali. Attualmente in tour con Travail, il duo A Talk (con Jolika Sudermann) e il solo Cosas, selezionato da Aerowaves. Alma Sderberg realizza performances in cui suono, movimento e parola sono ugualmente importanti e nella sua eclettica pratica di lavoro continua a sperimentarne le diverse possibilit di incrocio. Suona anche il tamburo e canta nel gruppo Housebandtogether.
A performance that skilfully mixes music, rhythm and singing in relation to movement and dance. A choreographic experience which experiments on the practice of gathering fragments of words, images, spaces, colours, textures, to sum up anything that can grab the attention while reading a newspaper, recomposing all into an original collage made of sounds and movements..

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Marta Bevilacqua/Arearea Italia


Schnurrbart
venerd 23 agosto h 16.30 Palazzo Sturm Bassano del Grappa - VI Dopo Manfredi Perego seconda incursione nelle sale di Palazzo Sturm con Marta Bevilacqua. Uninterprete che ha collaborato con le principali compagnie di danza contemporanea italiana prima di intraprendere un rigoroso percorso autorale. La sua ricerca si concentra su come la corporeit sia stata modificata dalla cultura e su quanto la natura influisca ancora su di essa. Questo lavoro indaga il rapporto tra una danzatrice e un filosofo. Sullo sfondo Friederich Nietzsche, in primo piano la ricerca coreografica di Marta Bevilacqua. Marta Bevilacqua, filosofa di formazione, danzatrice e coreografa militante fra le fila della Compagnia Arearea, si formata presso lAccademia Isola Danza di Venezia diretta da Carolyn Carlson. Ha lavorato in Italia con Adarte, Aldes, Balletto Civile, Ersilia Danza, Naturalis Labor, TPO. La sua ricerca coreografica si nutre di ispirazioni filosofiche, la sua sfida, stimolante ed originale, scrivere con il movimento e con il corpo una storia inedita della filosofia. Dal 2009 crea la trilogia Il libro della Carne, Nec Nec, Organon_ sullingombranza del pensiero, Equivoco_versus Freud. E riconosciuta, in Italia e allestero, per i suoi progetti site specific.
A new dance raid in the rooms of Palazzo Sturm with Marta Bevilacqua. A performer who, after collaborating with the main contemporary dance companies in Italy, has started a rigorous career as an author. Her research focuses on how physicality may have been changed by culture and on how nature still influences it. This work investigates the relationship between dance and philosophy.

coreografia Marta Bevilacqua performer Marta Bevilacqua musica Vittorio Vella props Belinda De Vito sound Fausto Bonvini

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Lia Haraki/.pelma. Cipro


The shape of necessity
venerd 23 agosto h 21.00 Teatro Remondini Bassano del Grappa - VI PRIMA NAZIONALE
coreografia Lia Haraki performer Christina Patsali Petros Konnaris musica Green by Pandelis Diamantides luci Alexander Jotovic movement advisor Arianna Marcoulides foto Pavlos Vrionides production manager Yiangos Hadjiyiannis
produzione .pelma. Ministero della Cultura e dellEducazione di Cipro

Non c storia pi grande della nostra. Quella delluomo e della donna. Sar una storia di giganti. Invisibile, trasponibile. Una storia di nuovi progenitori. Guardate. I miei occhi, essi sono lespressione di una necessit ... (Wim Wenders ll cielo sopra Berlino). Come novelli Adamo ed Eva due splendidi danzatori definiscono un vocabolario di incontro/scontro tra maschile e femminile. The shape of necessity parla damore, del bisogno dellaltro per trovare il proprio equilibrio. E un viaggio allinterno di due esistenze che vivono sulla propria pelle lesperienza della condivisione. Dopo tutto lamore che cos se non cedere qualcosa di s per diventare un p pi leggeri... Lia Haraki una performer di Cipro. Ha coreografato 15 lavori da palco e per spazi alternativi per conto della compagnia .pelma. Le sue creazioni sono state presentate in diversi festival e rassegne come Kalamata International Festival, Julidans Amsterdam, Athens Festival, Royal Festival Hall London, Bozar Belgium, Dance House Tilburg e Impuls Tanz Vienna. E stata premiata ben due volte (2003 e 2005) nella Piattaforma Danza di Cipro e i suoi lavori sono stati selezionati dal network Aerowaves sia nel 2004 che nel 2009.
Theres no greater story than ours. That of man and woman. It will be a story of giants. Invisible, transposable. A story of new ancestors. Look. My eyes, they are the picture of necessity (Wim Wenders, Wings of desire). Just like new Adam and Eve, two splendid dancers define a vocabulary of encounter/ collision between the masculine and the feminine.

Ministero della Cultura e dellEducazione di Cipro

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Milena Ugren Koulas Cipro


She who stays
venerd 23 agosto h 21.30 Teatro Remondini Bassano del Grappa - VI PRIMA NAZIONALE
coreografa e danzatrice Milena Ugren Koulas musicista George Koulas costumi Ase Lazarou light design Aleksandar Jotovic
con il sostegno del Ministero della Cultura e dellEducazione di Cipro

She Who Stays la prima parte di una ricerca ispirata a donne che dovevano diventare uomini. Le vergini giurate sono donne che fanno voto di castit e indossano abiti maschili per vivere come uomini nella societ patriarcale occidentale dei Balcani. La tradizione delle vergini giurate cos com si sviluppata a partire dal Kanun, antico codice consuetudinario. Il Kanun non un documento religioso, eppure ad esso molti gruppi si sono ispirati nella Chiesa Cattolica e in quella Ortodossa, come pure i Mussulmani. Secondo le leggi del Kanun le donne sono trattate come propriet della famiglia. Laddove si invocano i principi del Kanun le donne sono private di molti diritti umani, sono considerate quasi alla stregua degli animali. Il Kanun dice: Una donna una sacca fatta per sopportare. La danzatrice/coreografa Milena Ugren e il musicista percussionista Giorgos Koulas compongono un lavoro basato sul movimento pi che su elementi teatrali. La prima intercetta casualmente gesti ed espressioni del quotidiano e li porta in scena con il suo idiosincratico vocabolario fisico. Il secondo interviene solo dopo che la sequenza del movimento completata, seguendo il risultato del lavoro di improvvisazione con le sue originali composizioni ritmiche.
An original choreographer from Cyprus who has established herself on the international scene thanks to her dry and powerful style. Her latest work is inspired by the destiny of young women in the Middle Ages, forced to wait for a man to rescue them. Far from being a fairy tale, this is a story of submission, of women who were forced to kneel within a narrow space, sacrificing their body for years..

Ministero della Cultura e dellEducazione di Cipro

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Sharon Fridman & Arthur Bernard-Bazin Spagna


Hasta donde...?
venerd 23 agosto h 21.45 Teatro Remondini Bassano del Grappa - VI Hasta Donde...? una lotta tra due lati, le facce interne di una stessa medaglia; una riflessione sulla manipolazione a cui ci sottoponiamo per poterci spingere... fino a che punto? Fino a che punto possiamo dare allaltro, quanto si pu soffrire, fino a che punto ci si pu lanciare o essere lanciati? I danzatori si spingono ai limiti della manipolazione con lobiettivo di trovare un luogo comune, in cui si possa concedere il 100%, sostenendo laltro e avendo fiducia in lui. Ogni movimento carico di libert in cui improvvisare e decidere quale direzione prendere: lopportunit che laltro corpo d. Questo il concept della pice: andare fino ai limiti della manipolazione fisica tra due corpi e cominciare ad abbattere muri. Il lavoro di Sharon Fridman nasce dalla connessione tra le persone, i loro corpi e le loro anime, e dalla costruzione della relazione che si sviluppa durante la collaborazione e lincontro. Il folklore israeliano e quello spagnolo, la danza contemporanea e il balletto costituiscono la conoscenza di Sharon Fridman, questo giovane artista di origini israeliane ora attivo a Madrid e attualmente direttore del gruppo Projects in Movement. E interprete per prestigiose compagnie quali Ido Tadmor Dance Company di Tel Aviv, Kibbutz Contemporary Dance Company, Vertigo Dance Company e per diversi progetti per il Suzanne Dellal Center. Il suo lavoro come coreografo ha avuto inizio nel 2000 con la costituzione del Phrasal gruop, e le creazioni Covered

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red (2000) e Anna (2001), Waiting (2003), The Creation (2004), Play Boy (2005), Carlos & Me (2007), Q Project (2008), Shakuff (2010) e Al menos dos caras (2011). Nel 2008 ha partecipato a Dance Lines 8, un progetto della Royal Opera House di Londra per lo sviluppo di giovani coreografi sotto la direzione artistica di Wayne McGregor. Nel 2009 invitato a prendere parte a Choreoroam, un importante progetto di ricerca coreografica, durante il quale ha sviluppato il solo Beyond rappresentato al Dance Week Festival di Zagabria (Croazia) e a Operaestate. Tra le sue ultime partecipazioni spicca la collaborazione artistica con Operaestate per cui ha creato Shalosh, pice per sei danzatori presentata per il Festival a Montorso. Durante la sua breve ma prolifica carriera, il giovane artista israelo-spagnolo Sharon Fridman ha ricevuto riconoscimenti quali lAlicia Alonso CIC2012, il premio per la migliore proposta di danza contemporanea allInternational Dance and Theatre Fair of Huesca 2011, il primo premio al Choreography Contest Burgos, New York 2011.
Two mighty and athletic performers represent the eternal struggle with their own inner worlds. A journey through the manipulations we daily do on ourselves, to go... up to where? Up to what extent can we communicate, suffer, let ourselves go or be rejected? Sharon and Arthur know that everything that unites them divides them as well, and convey it in a tragic and lacerated breath.

coreografie Sharon Fridman con Arthur Bernard-Bazin Sharon Fridman musiche Luis Miguel Cobo
con il sostegno di Centro de Danza Canal, Festival de Otoo en Primavera, Comunidad de Madrid e Centro Coreogrfico La Gomena shared national perfomance TOUR con AMAT\ Associazione Marchigiana Attivit Teatrali

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Marco DAgostin Italia


Last day of all
sabato 24 agosto h 14.30 e 18.00 Corpo di guardia Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa - VI
un progetto ideato e diretto da Marco DAgostin con Maria Anna Farcher Federico Lando Clara Libertini Elena Sgarbossa Serenella Todesco group mentoring Gloria Garbujo progetto fotogragico Alice Brazzit consulenza artistica e promozione Giulia Galvan
una coproduzione VAN + ACT YOUR AGE, project promoted by Centro per la Scena contemporanea - Bassano del Grappa, Nederlanse Dansdagen - Maastricht, Dance House Lemesos, supported by the EU Culture Program 2007-2013

Nel 2013 ricorre il centenario de La Sagra della Primavera, la celebre coreografia creata da Nijinski su musica di Stravinsky. Una continua fonte di ispirazione per la danza contemporanea e per molti artisti visivi. E questo lo spunto di un lavoro che investiga il tema: Invecchiare e rappresentare le et nella Sagra della Primavera nellambito del Progetto Europeo Act Your Age. Last day of all nasce in un luogo specifico, la torre del Corpo di Guardia del Castello degli Ezzelini di Bassano del Grappa, ed ispirato a una fonte specifica, La Sagra della Primavera di Igor Stravinskij. Lindagine ruota attorno allidea di comunit e si propone di innescare delle pratiche di isolamento di un individuo rispetto a una collettivit. Quali sono i meccanismi che informano la relazione tra distanza e prossimit, osservatore e osservato, alto e basso? Quale possibile traduzione in termini coreografici si pu dare di un gioco che escluda continuamente il membro di un gruppo e lo evidenzi come altro? Pu latto di danzare costituire il territorio di un dialogo tra individui di diverse et ed esperienze? Attorno a queste domande Maria (75), Federico (19), Clara (65), Elena (19) e Serenella (15) hanno lavorato con Marco DAgostin (26), Gloria Garbujo (27) e Alice Brazzit (27).
2013 is the centenary of the Rite of Spring, the famous choreography created by Nijinski on the music by Stravinsky. A continuous source of inspiration for contemporary dance and for several visual artists. This is the starting point for a work that, mixing dance and video, investigates the subject: Ageing and representing age in the Rite of Spring within the European Project Act Your Age.

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Elena Giannotti Irlanda I Italia


Lo sguardo del cane
sabato 24 agosto h 16.30 Palazzo Sturm Bassano del Grappa - VI PRIMA NAZIONALE
coreografia e performer Elena Giannotti costumi Jadec Naren
produzione Company Blu con il supporto di CSC Casa della Danza e Centro Artistico il Grattacielo Livorno
Centro per la scena contemporanea

Lo Sguardo del Cane fa parte di una serie di composizioni chiamate RIA (Rider In Arena). Lassolo esplora la relazione tra linterprete e gli elementi eterei della performance, quello che si afferra della visione, la trasmissione da occhio a occhio. La coreografia circola intorno alla discontinuit fra ci che viene fatto, ci che viene visto e i resti della nostra esperienza. Il lavoro mette il danzatore al centro di una matassa coreografica, dove strati di struttura diventano come fantasmi. I movimenti, intricati e minimalisti, vengono eseguiti con precisione e dimenticanza. Elena Giannotti una danzatrice indipendente. Ha lavorato con LEnsemble, Virgilio Sieni, Yoshiko Chuma, Nicole Peisl /The Forsythe Company, Daghdha Dance, Company Blu e Fearghus OConchuir tra gli altri. E stata la principale interprete e collaboratrice per Rosemary Butcher per pi di 10 anni. Come improvvisatrice Elena ha danzato con artisti come Julyen Hamilton, Vera Mantero, Jennifer Monson, Ray Chung, DD Dorvillier tra altri. Ha iniziato a lavorare su proprie creazioni nel 2008. Fino ad oggi il suo lavoro stato presentato in Irlanda, UK, Messico, Italia, New York, Slovacchia, Germania e Repuublica Ceca.
Third dance event at the Museo Remondini e della Ceramica di Bassano. The protagonist is Elena Giannotti, an Italian-born independent artist who lives and works in Ireland. This project is part of a series of compositions called RIA- Rider In Arena. The dancer is at the centre of a choreographic bundle whose movements, tangled and minimalist, are carried out with precision and forgetfulness.

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Tiziana Bolfe & Matteo Maffesanti Italia


Forms changed into new bodies
sabato 24 agosto h 20.00 CSC San Bonaventura Bassano del Grappa - VI PRIMA NAZIONALE
ideazione Tiziana Bolfe Briaschi Matteo Maffesanti performer Tiziana Bolfe Briaschi Matteo Maffesanti musica Davide Pachera - Editing : M.A.D. costumi Francesca Basso lighting design Jeroen De Boer
coproduzione Associazione Culturale Artedanza Thiene CSC Casa della Danza creazione realizzata nellambito diSPAZIO network for dance creationssupported byICK Amsterdam,CSC Casa della Danza Bassano del Grappa,Art Station Foundation Poznan, Zagreb Dance Center Zagabria(Spazio is supported by the EU CultureProgramme 2007-13)

In che modo riconosciamo laltro dopo che abbiamo posato su esso il nostro sguardo e aggiunto la nostra visione? Il progetto ha come soggetto il corpo. Corpo in progressione che cambia funzionalmente e strutturalmente ed manifestazione organica, prima di qualunque altro riferimento culturale. Nel processo creativo il divenire dellarchitettura corporea si articola tra lestensione e la contrazione del corpo nello spazio, nel video e nel corpo stesso. In quante fasi definir il mio corpo? Lo segmenter oppure aderir alla nuova immagine di me? La narrazione un divenire in circolarit, sempre in bilico tra una possibile fine ed un ipotetico re-inizio. Lindagine comune, tra Bolfe e Maffesanti, si articola sulla relazione che intercorre nei processi di trasformazione corporea. In tale cambiamento, lattenzione posta sui parametri fisici, emotivi e visivi. Una nuova identit appare, ricostruita e generata dalla manipolazione del corpo. E questa una nuova immagine, costantemente modificata, dal punto di vista dellaltro. Lo spunto nasce da Le metamorfosi di Ovidio e dalla reinterpretazione delle sculture di Berlinde De Bruyckere, artista Belga, in grado di mutare le forme umane suscitando nello spettatore riflessioni intimiste.
Bolfe and Maffesantis research is on bodily transformation and the connections deriving from it. These changes give rise to a new identity, re-built and generated by the manipulation of the body. The work was created within SPAZIO, a European project for high-level training in performance arts in connection with new technologies.

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Alessandro Sciarroni Italia


sabato 24 agosto h 21.00 Teatro Remondini Bassano del Grappa - VI
di Alessandro Sciarroni con Lorenzo Crivellari, Edoardo Demontis, Victor Garmendia Torija, Pietro Selva Bonino musica originale, suono, training Pablo Esbert Lilienfeld disegno luci Rocco Giansante cura tecnica Cosimo Maggini consulenza drammaturgica Antonio Rinaldi, Peggy Olislaegers osservazione dei processi creativi Matteo Ramponi cura del progetto Lisa Gilardino direttore di produzione Marta Morico
Centro per la scena contemporanea

UNTITLED_I will be there when you die


I will be there when you die una pratica performativa e coreografica sul passare del tempo che nasce da una riflessione sullarte di manipolare con destrezza gli oggetti: la giocoleria. Il lavoro rappresenta il secondo capitolo di una ricerca sui concetti di sforzo, costanza e resistenza, intitolato Will you still love me tomorrow?. Dopo aver affrontato i balli della tradizione popolare tipici dellarea bavarese e tirolese con Folk-s, nel quale Alessandro Sciarroni ha chiesto ad un gruppo di danzatori contemporanei di studiare i complicati passi dei battitori di scarpe (dal nome della danza: Schuhplattler) e di performarli ossessivamente come metafora della lotta della tradizione allinterno della contemporaneit, in questo nuovo lavoro il Toss juggling (lancio di oggetti) evoca la fragilit dellesistenza umana. Lidea spogliare questarte circense dagli stereotipi cui viene comunemente associata nellimmaginario collettivo ed esplorarla in quanto linguaggio. Alessandro Sciarroni un performer, coreografo, regista, con alle spalle una formazione nellambito delle arti visive e diversi anni di pratica teatrale in qualit di attore. I suoi lavori sono rappresentati allinterno di festival europei di danza e teatro contemporaneo. Fa parte di Matilde. Piattaforma regionale per la nuova scena marchigiana: progetto di Regione Marche e AMAT.
Alessandro Sciarronis new work starts from a reflection on the art of handling objects with extreme dexterity: toss juggling. The idea is to get rid of the stereotypes the collective imagination commonly associates to this acrobatic practice, exploring it instead by negating the usual rhythm of to the classic circus acts, in order to reveal its originary nature.

Casa della Danza

produzione/production Teatro Stabile delle Marche, CORPOCELESTE_C.C.00# co-produzione/co-production Comune di Bassano del Grappa, Centro per la Scena Contemporanea, Biennale de la Danse, Maison de la Danse de Lyon, AMAT, Mercat de les Flors Graner (Barcelona), Dance Ireland (Dublin) realizzato nellambito del progetto europeo/within the EU project Modul Dance promosso da/promoted by European Dancehouse Network con il sostegno di/supported by Programma Cultura 2007-13 dellUnione Europea, Centrale Fies, Santarcangelo dei Teatri Festival Internazionale del Teatro in Piazza

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The Loose Collective Austria


sabato 24 agosto h 22.20 CSC Garage Nardini Bassano del Grappa - VI PRIMA NAZIONALE
coreografia The loose collective performer Guenther Berger Alex Deutinger Alexander Gottfarb Thomas Kasebacher Marta Navaridas Anna Maria Nowak Stephan Sperlich musica Guenther Berger Stephan Sperlich costumi Hanna Hollmann lighting design Peter Thalhamer
coproduction/s Tanzquartier Wien, Kunstverein Archipelago Wien und Performanceinitiative 22 Graz in collaborazione con D.ID / Dance Identity Burgenland, Modul-Dance, DanceIreland Dublin, Dansenshus Stockholm, Dansescenen Copenhagen and Co-Festival, Kino ika Ljubljana con il supporto di MA 7 Kulturabteilung der Stadt Wien, Stadt Graz Kultur, Kultur Land Steiermark and bmu:kk

The old Testament according to The Loose Collective


Uno straordinario collettivo artistico composto da danzatori, coreografi e musicisti che dallAustria si imposto sulla scena internazionale. Questo lavoro ha lambizione di mettere in scena integralmente Il Vecchio Testamento, pur se osservato dal loro singolare punto di vista. Unimpresa titanica, che il gruppo affronta come grande utopia, espressione di ambizioni umane e frustrazioni incontrollate. Un montaggio fisico e musicale, che mette insieme elementi di questo enorme corpus letterario giocando con i generi pi disparati e mischiando le carte come in un grande gioco di associazioni e collegamenti dagli esiti imprevedibili. Un progetto che utilizza i metodi della performance contemporanea, applica la tecnica del cut-up a scene di massa, alterna testi campionati a cori neo-barocchi, il beat-boxing al post-punk, trasformando un grande testo sacro in qualcosa che fa venire in mente un musical cubista, pur senza esserlo. The Loose Collective un collettivo di artisti performativi internazionali basato in Austria. E stato fondato nel 2009 col desiderio di creare performance di danza e musicali allinterno di strutture non gerarchiche. Fino ad ora hanno creato due lavori da palco: Here Comes the Crook a Contemporary Dance Musical (2010) e The Old Testament According To The Loose Collective (2012).
An extraordinary art collective from Austria, composed of dancers, choreographers and musicians, that has established itself on the international scene. This work has the ambition to stage the whole Old testament. It is a titanic undertaking which the group deals with as a remarkable human utopia, alternating sampled texts to neo-baroque choruses, beat-boxing and post-punk.

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Giorgia Nardin Italia


domenica 25 agosto h 16.30 Palazzo Sturm Bassano del Grappa - VI
di Giorgia Nardin con Amy Bell Marco DAgostin editing musicale e ambienti sonori Luca Scapellato foto Alice Brazzitt
progetto sostenuto da CSC - Bassano del Grappa, Graner/Mercate de les Flors - Barcelona, Teatro Villa dei Leoni - La Piccionaia/ I Carrara progetto sviluppato nellambito di ChoreoRoam Europe 2012

All Dressed Up With Nowhere To Go


Ultimo pomeriggio con la danza contemporanea a Palazzo Sturm. Ad abitarne le sale stavolta una creazione nata dal Progetto Choreoroam Europe. Un lavoro sospeso tra ambiguit e trasformazione che prende spunto dai momenti di passaggio che attraversano ogni vita. Due corpi che, rimanendo esposti ed aperti, offrono agli occhi di chi guarda lessenza di un cambiamento interiore, che pulsa sotto pelle... All Dressed Up With Nowhere To Go vuole indagare il momento della transizione, ricercando lo stato necessario per intraprendere un percorso in costante divenire. Il disegno coreografico diventa la mappa che traccia litinerario da seguire, da cui si liberi di deviare, definisce i paesaggi da attraversare ma non la linea darrivo. Quando la volont quella di sviscerare i momenti di transizione, il corpo pu solo rivelare ci che resta di essi. Rimanendo esposti, sospesi e aperti, questi corpi offrono agli occhi di chi guarda lessenza di questo cambiamento, che pulsa sotto pelle. In occasione di B.motion 2013 verr presentato a Palazzo Sturm un breve frammento del lavoro, che debutter in forma completa nel 2014.
Last afternoon with contemporary dance at Palazzo Sturm. Its rooms are inhabited by a work which was created for the Choreoroam Europe project. A work suspended between ambiguity and transformation, drawing its inspiration from the imagery of changing life. Two bodies which, exposed and open, offer to the eyes of the beholder the essence of an inner change, pulsing under the skin.

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Buldrini-La Ragione/Dejadonn Italia


WILL
domenica 25 agosto h 20.00 CSC Garage Nardini Bassano del Grappa - VI
coreografia Martina La Ragione Valentina Buldrini performer Martina La Ragione Valentina Buldrini musica Gianmaria Gamberini costumi Carlo Concato Angela Bocchini lighting design Michelangelo Campanale Luca Serrani fotografia Valentina Bianchi Luca Fiaccavento video Gilles Toutevoix
coproduzione Dejadonne Fondazione Musica per Roma

Due danzautrici fuori dagli schemi che scelgono di usarsi per raggiungere un proprio desiderio: restituire al corpo tutto quello che non dovrebbe mostrare agli altri, una nonidentit, ci che agli occhi di chi guarda potrebbe apparire ingiusto, strano, distorto. Due corpi che si lasciano guardare nella propria intimit, nella perversione/distorsione, nellincertezza, nel tentativo, nel raggiungimento di un desiderio, nella compenetrazione, nel continuo fallimento. Immagini catturate in un tempo, costrette in un luogo intimo seppur estraneo. will lo spazio dellerrore, il luogo del non lecito, il tentativo di trovare una stanza segreta, di abitare il corpo come dimora concreta del mistero. Valentina Buldrini e Martina La Ragione hanno iniziato a lavorare insieme, dopo unesperienza comune con la coreografa israeliana Iris Erez allinterno della Gipsoteca Canoviana a Possagno, nellambito della programmazione di Operaestate Festival Veneto. Nel 2009 presentano I sold my furcoat - il loro primo lavoro/studio - allinterno del progetto Choreoroam. Nel 2011 vincono il Premio Equilibrio Roma 2011, produzione Fondazione Musica per Roma, con il duo will. Nel 2012 vincono una residenza al Pimoff di Milano.
Two rule-breaking dance-makers who decide to use themselves to fulfil their wish: give back to the body what it should show to the others, a non-identity, what may seem unfair, strange, twisted in the eyes of the beholder. WILL is the space of the mistake, of what is illicit, an attempt to find a secret room, to inhabit the body as a tangible mystery dwelling.

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Eleana Alexandrou Cipro


Wonder?Land
domenica 25 agosto h 21.20 CSC San Bonaventura Bassano del Grappa - VI PRIMA NAZIONALE
coreografia Eleana Alexandrou ideazione Eleana Alexandrou Eva Korae performer Eleana Alexandrou drammaturgia Diomedes Koufteros testo Eleana Alexandrou Eva Korae set design Eva Korae lighting design Alexander Jotovic consulenza musiacale Panos Bartzis fotografie Mikaella Alexandrou
produzione bytheway productions

Una performance satirica su Cipro come nazione, come societ e come democrazia. Un lavoro sulla natura, sugli artisti e sulla natura artistica; ma anche sui neri, i gay, i disabili, i grassi, i bassi, i vecchi, su genitori e figli, insomma sulle cose della vita... e poi sulla sete di potere, sulle responsabilit sociali e politiche che sono in costante conflitto con il bisogno dei normali cittadini di riuscire a vivere decorosamente. Una riflessione agrodolce sulla situazione attuale di Cipro, nata da unartista che, almeno per il momento e nonostante tutto, ha scelto di continuare a vivere nel suo paese. Eleana Alexandrou si laureata con lode presso la Bath Spa University (UK) in performance e coreografia. Lavora come performer tra Cipro e il Regno Unito dal 2004 prendendo parte al Kalamata Dance Festival, DanceEUnion Festival di Londra e OldMusicNewDance Festival di Poznan in Polonia. Inizia a creare i suoi lavori dal 2011. Ha colaborato con Arianna Marcoulides ed Eva Korae in diverse produzioni artistiche e di teatro-danza, come pure nella realizzazione di cortometraggi, alcuni molto apprezzati dal pubblico e dai media ciprioti.
A satirical performance about Cyprus as a nation, as a society and as a democracy. A work on nature, on artists and on the nature of arts; but also about black people, gays, disabled people, about the fat, the short, the old, about parents and children, to sum up: the things of life. A bitter analysis on the present situation in Cyprus, created by an artist who (at least for the moment being) has chosen to go on living in her country.

Ministero della Cultura e dellEducazione di Cipro

teatro
Siamo condannati, senza via di scampo! Costretti nostro malgrado a una giovent eterna. Per sempre alla rincorsa di un possibile antidoto che cancelli una ruga dal viso, che azzeri i segni del tempo. Quanti anni hai? 30... e fra 10 anni? 30... e fra 100 anni? sempre 30... Comici e ridicoli cerchiamo nello specchio conferme quotidiane, e se limmagine che ci appare non quella che vogliamo bisogna correre ai ripari, intervenire, perch non possiamo permetterci di invecchiare. Siamo obbligati a restare giovani per poter lavorare, per poter vincere, per poter amare... E mentre lintera umanit si affanna a rimanere giovane, i giovani, quelli veri, vengono tagliati fuori, estromessi... dopo tutto hanno gi let dalla loro! B.motion vuole invece celebrarli questi giovani marginali e nel suo piccolo provare a dargli una possibilit concreta: un palcoscenico da vivere / un pubblico da amare. Giovani alla ricerca di un loro percorso, di unidentit precisa sono quelli usciti dal Premio Scenario, straordinaria occasione di visibilit per chi sceglie di confrontarsi con i linguaggi contemporanei: una sfida coraggiosa che richiede, oggi pi che mai, audacia e determinazione. Come coraggiosa la scelta da parte di ben tre compagnie (Pathosformel, Teatro Sotterraneo e Babilonia Teatri) di portare in scena bambini o pre-adolescenti. Una prospettiva assolutamente insolita, che nasce dal desiderio di osservare il mondo con occhi puri e scevri da qualsivoglia condizionamento, generazionale, culturale o sociale che sia. Uno sguardo non contaminato dalle derive allucinatorie evocate da Fagarazzi Zuffellato o dai supplizi quotidiani trattati con violenza verbale e tagliente ironia da Fibre Parallele. Altro sguardo non condizionato chiamato in causa quello degli spettatori casuali, intercettati nelle piazze del centro citt dai progetti di Ailuoros e Lotte van den Berg. Immigrazione e disagio sociale vissuti in diretta sulla propria pelle. Insomma un caleidoscopio di parole e di immagini che stimolano la mente e il cuore, per recuperare let dellanima, guardarsi dentro e trovare quella luce che ci tiene svegli, vivi e vitali. Sanamente giovani, per sempre: Forever Young!

Forever Young________________________

Julie Nioche Fagarazzi Zuffellato Ailuros & Color teatri Premio Scenario 2013 Silvia Costa & Giacomo Garaffoni Fratelli Dalla Via Ilaria Dalle Donne Lotte van den Berg Pathosformel Fibre Parallele Teatro Sotterraneo Babilonia Teatri

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Julie Nioche Francia


Nos solitudes
marted 27 agosto h 21.00 Teatro Remondini Bassano del Grappa - VI Julie Nioche una delle pi interessanti giovani autrici francesi. Il suo lavoro, difficilmente inquadrabile in generi e categorie, mescola corpi, architetture, oggetti, suoni e luci, esplorando le relazioni e i confini tra performance e installazione. Ne unesempio Nos solitudes, opera immaginata da Julie Nioche intorno ad un corpo che sfida la forza di gravit. Una performance poetica e suggestiva con linterprete che, burattino e burattinaio insieme, comanda una serie di contrappesi per volare eterea nello spazio del palcoscenico. Un corpo sospeso a mezzaria, un involucro umano mosso da unintricata matassa di fili, che volteggia a diversi metri da terra. In un nuovo rapporto con lo spazio e con la gravit, questo corpo vive lesperienza della solitudine grazie a un sistema di riferimento inusuale. La danza si spinge verso una metafora scenica dei nostri legami e dei nostri appoggi. Nos solitudes parla di questi tempi, dove ci si raccoglie in se stessi per trovare un po di conforto, per trovare una soluzione che non dipenda da nessuno, la soluzione pi vicina a s. E attraverso il tempo e la misura dello spettacolo che il gesto si costruisce tra ciascuna delle nostre solitudini, tentando di riportare gli spettatori ad un ascolto di se stessi attraverso un decollo, perch ascoltarsi, darsi fiducia e esserne soddisfatti un salto nel vuoto. Uno spettacolo di grande fascino, che si interroga sul bisogno di isolarsi, di allontanarsi da tutto e di sognare. Julie Nioche osteopata e coreografa. Danzatrice diplomata al C.N.S.M.D. di Parigi, stata interprete per autori importanti come Odile Duboc, Herv Robbe, Meg Stuart, Alain Michard, Catherine Contour, Emmanuelle Huynh, Alain Buffard, Jennifer Lacey. E

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stata condirettrice fino al 2006, al fianco di Rachid Ouramdane, dellassociazione Fin Novembre. Nel 2007, con alcuni collaboratori prevenienti da contesti professionali differenti, ha creato A.I.M.E. - Association dIndividus en Mouvements Engags. A.I.M.E. laffianca nei suoi progetti artistici e lavora in particolar modo sulla cultura del gesto e delle rappresentazioni del corpo nel campo della danza, del lavoro sociale e in ambito medico. Le coreografie di Julie Nioche portano la danza verso delle messe in scena semplici e plastiche, capaci di evocare stati fisici forti (cf. XX with Alice - 2001, H2O-NaClCaCO3 - 2005, Matter - 2008 , Nos solitudes - 2010,). I suoi lavori mettono in relazione permanente e interdipendente la danza, la scenografia, la luce e la musica, sviluppando ambienti artistici che creano una forte empatia con gli spettatori e stimolano le loro sensazioni. Julie Nioche restituisce alla danza, attraverso il suo linguaggio che alterna sensibilit e sensualit, una dimensione dimenticata di fabbrica dei corpi. Nel 2012 Julie Nioche realizza coon Virginie Mira, architetto e scenografa, la pice Voleuse, per quattro danzatrici e una grande elica. Finestate Festival una rete che unisce 6 festival di arti performative con una comune sensibilit verso le arti contemporanee: B.motion/Operaestate Bassano, Castel dei Mondi Andria, Short Theatre, Terni Festival, Contemporanea Festival Prato, Approdi Cagliari. Nel 2013 la rete prevede due azioni: una con lInstitut Franais e Nuovi Mecenati nellambito del progetto France Dance/Transarte per ospitare Julie Nioche; laltra con lAmbasciata dOlanda per ospitare Lotte Van Den Berg.

coreografia e performance Julie Nioche musiche Alexandre Meyer scenografia Virginie Mira sistema aereo Haut + Court / Didier Alexandre e Gilles Fer luci Gilles Gentner costumi Anna Rizza direzione tecnica Christian Le Moulinier foto Agathe Poupeney
produzione A.I.M.E. with Le Mange de Reims - scne nationale coproduzione Le Mange de Reims, scne nationale, Le Vivat scne conventionne danse et thtre in Armentires con la collaborazione di ARCADI, il supporto di Bateau Feu, scne nationale di Dunkerque, CENTQUATRE di Paris e la Maison Herms. grazie a Guillaume de Calan, Nicolas Gicquel, Gabrielle Mallet, e a la Ganterie Saint-Junien.

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Fagarazzi Zuffellato Italia


marted 27 agosto h 22.0o CSC Garage Nardini Bassano del Grappa - VI PRIMA NAZIONALE COPRODUZIONE
idea e regia Fagarazzi Zuffellato performer Andrea Fagarazzi I-Chen Zuffellato responsabile tecnico Matteo Cusinato
produzione Fagarazzi Zuffellato con il sostegno di Crispy; Spazio Biosfera di Padova; Compagnia Giardino Chiuso di San Gimignano (SI)
Centro per la scena contemporanea

HEAVEnEVER Un vano desiderio di paradiso. Questo stato stupefacente.


Comunemente con stato stupefacente si intende una condizione che evoca in qualche modo lisola perduta decorata a festa nelleros di declinazioni. Ma luso popolare del termine stupefacente ingannevole, la sua origine semantica indicherebbe stato di immobilit e di non recettivit agli stimoli esterni, quindi vorrebbe piuttosto lassenza di vita incantata nella vertigine del vuoto. HEAVEnEVER una ricerca sullidea di paradiso, come metafora per il desiderio umano di ricercare una condizione di benessere. Paradiso come luogo utopico. Questo progetto prende spunto sia dallo stato psico-fisico indotto da sostanze stupefacenti sia dallestasi erotica, ma anche da esperimenti concreti di creazione di isole artificiali. HEAVEnEVER un tentativo di desiderio, il fallimento di un paradiso artificiale, una perversa coincidenza tra realt e finzione in cui labbaglio diventa il suo stato di coscienza. Un giardino che si lascia contaminare da corpi esposti in piccole alterazioni, esplorazioni, cambi di umori, apatie, distruzioni. Un vano desiderio di paradiso, ma un paradiso spogliato di quel bagliore che mentre ci illumina ci fa perdere lucidit. Andrea Fagarazzi e I-Chen Zuffellato sono due artisti indipendenti che collaborano dal 2005. Realizzano progetti in cui esplorano i concetti corporei utilizzando diversi linguaggi espressivi, tra cui la performance e larte visiva, per investigare la diversit in relazione allidentit e la sua alterit. Questionano latto performativo, le sue forme e la sua relazione con il pubblico. Le loro produzioni vengono presentate a livello nazionale ed internazionale nellambito di rassegne e festival.

Officina Teatro

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Ailuros & Color teatri Italia


mercoled 28 agosto h 18.30 gioved 29 agosto h 18.30 Piazza Libert Bassano del Grappa - VI PRIMA NAZIONALE
passeggiata pubblica in forma di performance regia Barbara Riebolge con Ailuros e Color teatri ricerca drammaturgica Federica Bonan Nicola Cecconi Mattia Pontarollo Elisa Geremia Barbara Riebolge ambiente sonoro Jhon William Castano Montoya grafica Violetta Pouedras
una produzione Ailuros progetto in your shoes col sostegno dellUnione Europea vincitore del bando Youth in Action

I am the passenger passeggiata pubblica in forma di performance


Memoria e immaginazione diventano strumenti di una riappropriazione sostenibile del territorio: gli spettatori sono camminatori e intraprendono una passeggiata, immaginando e vivendo scenari in cambiamento. I am the passenger si sviluppa dallincontro tra la parola, testimonianza di chi racconta, e la forma visiva del paesaggio di chi ascolta. Un percorso attraverso ambienti e suggestioni, un racconto fatto anche di rumori, suoni e musiche: paesaggio sonoro che sviluppa un movimento interiore straniante, separando e al contempo arricchendo quanto gli occhi vedono con ci che ludito recepisce. Un viaggio non solo fisico, ma anche mentale, intellettuale, emozionale. La performance nasce in seno al progetto in your shoes di Ailuros, in collaborazione con Color teatri e sostenuto dallUnione Europea. Ailuros e Color teatri hanno coordinato lincontro tra giovani e immigrati, focalizzando lattenzione sul rapporto tra individuo e spazi urbani. La drammaturgia nasce dalla raccolta di testimonianze di alcuni stranieri che vivono nel territorio, che raccontano il loro rapporto con la citt di Bassano del Grappa, come vedono i luoghi in cui abitano e quale relazione li lega a spazi, architetture, persone e comunit locali. Limmigrazione diviene sguardo straniante, rivelamento dello stupore insito nel gi noto. I luoghi attraversati durante il percorso divengono dei nodi narrativi attorno ai quali si compone la passeggiata. Unesperienza collettiva di riappropriazione delle distanze e del senso degli spazi, di individuazione e ri-attivazione dei valori e delle risorse del territorio e della sua storia. Per partecipare alla performance sar chiesto a ciascuno spettatore di portare un dono: un oggetto qualsiasi di uso comune, che racconti qualcosa di s o che semplicemente sia stato utile almeno una volta.

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Premio Scenario 2013 Italia


mercoled 28 agosto h 21.00 Teatro Remondini Bassano del Grappa - VI gioved 29 agosto h 21.00 Teatro Remondini Bassano del Grappa - VI gioved 29 agosto h 21.50 CSC Garage Nardini Bassano del Grappa - VI gioved 29 agosto h 22.30 CSC San Bonaventura Bassano del Grappa - VI

Vincitore + Premio Ustica + Progetti segnalati


Scriviamo queste righe mentre i ragazzi di Gezi Park, a Istanbul, rischiano e perdono la vita per difendere un patrimonio che appartiene a tutti e del quale loro, i pi giovani, si fanno carico, riconoscendosene eredi. Un patrimonio non solo ambientale, ma di civilt, perch il no al progetto di urbanizzazione del parco (con supermercato e annessi moschea e mausoleo militare) il rifiuto di una falsa modernizzazione che innalza la bandiera del mercato per travolgere le vere spinte innovatrici della societ, rappresentate dai giovani, facendo leva su una miscela micidiale fatta di tradizionalismo religioso e conservatorismo culturale. La generazione dei padri che uccide i suoi figli migliori, protagonisti di una stagione di effervescenza artistica e creativa che sta facendo di Istanbul una delle principali capitali della contemporaneit. In Piazza Taksim, dopo la notte della repressione pi dura sferrata dalle forze dellordine contro il movimento pacifico degli occupanti, entrato un pianoforte, e un giovane musicista si messo a suonare mentre la piazza cominciava a ripopolarsi. La battaglia per Gezi Park particolarmente ricca di significato per le contraddizioni che condensa e fa esplodere, ma simbolica di un conflitto pi generale, in molti casi meno visibile, per lo pi non combattuto ma solo subto, fra chi detiene le leve di un potere in disfacimento e chi avrebbe le risorse per immaginare il cambiamento. Stiamo ripulendo il parco dai rifiuti lasciati dalla polizia ha detto al mattino Ajda, una giovane occupante. Limmagine che ha accompagnato la quattordicesima edizione del Premio Scenario quella di una grata intasata di immondizia. Citt giardino lha chiamata il fotografo che lha ritratta. Mozziconi di sigarette, frammenti di calcinacci, una pila ossidata, brandelli di tessuto che ostruiscono il passaggio dellaria e la penetrazione della luce. La metafora del degrado, insieme a quella della chiusura, dei passaggi ostruiti per incuria e indifferenza, ha molto a che fare con limmagine di una societ che spreca le sue risorse migliori non lasciando che il vento soffi, come invocava John Cage. Scenario sostiene che i giovani sarebbero in grado

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di occuparsi della Citt giardino del teatro, e per il breve tempo del premio gliela consegna, perch la ripuliscano di orpelli inservibili e la rinnovino. Ma fuori dal premio c un sistema teatrale che sventola la bandiera del mercato e fa pagare la crisi proprio ai giovani che (come la storia delle avanguardie artistiche dimostra) della crisi potrebbero rappresentare gli antidoti. Gli undici progetti giunti in finale sono il risultato della selezione di 177 candidati (dei quali 95 provenienti dal Nord, 56 dal Centro e 26 dal Sud e dalle Isole). Chi ha seguito il premio negli anni passati non potr fare a meno di notare la disequilibrata provenienza geografica dei finalisti, dai quali il meridione pressoch escluso. Vale la pena di riflettere su questo dato, che non corrisponde certo alle potenzialit creative, ma piuttosto alle condizioni ambientali delle regioni a sud della capitale. Cos come importante considerare il senso di disagio, precariet, privazione che attraversa la maggior parte dei progetti, solo parzialmente riscattato dalla mediazione artistica, nella sostanza sempre immanente e ineliminabile. Testimoni particolarmente sensibili del presente, i giovani artisti ne portano le ferite eppure, ancora una volta, dimostrano di saper coltivare le invenzioni per costruire un tempo migliore. Per la settima edizione consecutiva la finale del premio ospitata dal Festival di Santarcangelo, con il quale si rinnova una collaborazione fondata su unispirazione e un impegno comuni. E alla quinta edizione (alla quale va aggiunta una prima edizione zero) giunge il premio dedicato ai nuovi linguaggi per la ricerca e per limpegno civile che ancora una volta condividiamo con lAssociazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, che ringraziamo per limportante strada fatta assieme. (Stefano Cipician e Cristina Valenti - Presidente e Direttore artistico Associazione Scenario)

GLI 11 PROGETTI FINALISTI SONO: Biscotti Integrali Per La Libert Thon Gu (Castiglione Torinese - Torino) Cinque agosto Serena Di Gregorio (Montesilvano - Pescara) Quello che di pi grande luomo ha realizzato sulla terra Silvia Costa e Giacomo Garaffoni (Treviso) Ummonte Elisa Porciatti (Siena) Luomo nel diluvio Valerio Malorni (Roma) trenofermo a-Katzelmacher nO (Dance first. Think later) (Roma) M.E.D.E.A. Big Oil Collettivo InternoEnki (Roma) Mio figlio era come un padre per me Fratelli Dalla Via (Tonezza del Cimone - Vicenza) Boy Disappears Anita Otto (Roma) alice disambientata Ilaria Dalle Donne (Verona) W (prova di resistenza) Beatrice Baruffini (Parma)

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Silvia Costa & Giacomo Garaffoni Italia


mercoled 28 agosto h 21.50 CSC Garage Nardini Bassano del Grappa - VI primo studio finalista premio scenario 2013
regia Silvia Costa e Giacomo Garaffoni scene e luci Silvia Costa con Silvia Costa Laura Dondoli Giacomo Garaffoni Sergio Policicchio realizzazione dei costumi Laura Dondoli musiche originali Lorenzo Tomio realizzazione delle scene Lucio Serpani foto Matteo de Mayda FINALISTA PREMIO SCENARIO 2013

Quello che di pi grande luomo ha realizzato sulla terra


Bisognerebbe iniziare a fissare piuttosto che a guardare. Perch nello sguardo locchio libero di andare dove la volont lo porta; mentre nello sguardo fisso, locchio si obbliga a rimanere costante su un unico oggetto, le cui singole parti non hanno pi rilevanza. Quello che conta loggetto in s. Loggetto che qui sintende fissare sembra avere una forma precisa, qualcosa di profondamente familiare, di semplice, di umano. Amore, morte, felicit, dolore, attenzione alle cose del creato. I grandi compiti dellesistenza. Quali sono le parole e i gesti per riuscire ad afferrarli? Ci proviamo, ma le nostre azioni e parole perdono ogni volta di sostanza, si trasformano in una domanda continua che non trova definizione o risposta. Come dice Carver, come se ci chiedessero di descrivere a un cieco che cos una cattedrale. Ci possiamo solo avvicinare a quella che potrebbe essere una sua definizione, ma non saremo mai in grado di dargliene una definitiva. Per cercare di trovarne una potremmo non finire mai. E allora questa lotta allinsufficienza del sentire umano diventa irriducibile. Diventa il dramma in cui vogliamo sprofondare. Non che non ci sia nessuna cosa da esprimere: c da esprimere questa mancanza di contenuto che, per il suo essere vaga, pi comprensibile di qualsiasi altra cosa. Meno afferma e pi si fa appartenente a tutti. Poich non resta che dire che sia quella cosa, quella forma. Come un oggetto della minimal art che con la sua fredda presenza in grado di lanciare fuori di s le traiettorie di possibili relazioni, rendendole una funzione dello spazio, della luce, del campo visivo dello spettatore, allo stesso modo questo lavoro vuole porre laccento sullistante di esperienza dello spettatore che avviene al di fuori dello spazio e del tempo reali, un momento, lunico, che come unilluminazione infonde allopera il suo vero significato, che sembrava prima mancante. (Silvia Costa)

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Fratelli Dalla Via Italia


mercoled 28 agosto h 22.30 CSC San Bonaventura Bassano del Grappa - VI primo studio finalista premio scenario 2013
di e con Marta Dalla Via Diego Dalla Via aiuto regia Veronica Schiavone partitura fisica Annalisa Ferlini scene Diego Dalla Via costumi Marta Dalla Via FINALISTA PREMIO SCENARIO 2013

Mio figlio era come un padre per me


La prima generazione ha lavorato. La seconda ha risparmiato. La terza ha sfondato. Poi noi. C ancora acqua che esce dai rubinetti, c corrente elettrica che nutre schermi e lampadine e c benzina nei serbatoi. C una bella casa, destinata a diventare casa nostra. qui che abbiamo immaginato di far fuori i nostri genitori. Per diventare noi i padroni. Non della casa, padroni delle nostre vite. Niente armi, niente sangue. Un omicidio due punto zero. Fuori dalle statistiche, fuori dalla cronaca, un atto terroristico nascosto tra le smagliature del quotidiano vivere borghese. Il modo migliore per uccidere un genitore ammazzargli i figli e lasciarlo poi morire di crepacuore: era il nostro piano perfetto ma pap e mamma ci hanno preceduto e si sono suicidati per primi. Ora ci tocca di seppellirli. Ora ci tocca di vestirli. Ora ci tocca rispettare le ultime volont di due cadaveri. Hanno vinto loro, di nuovo. I morti sono i padroni di questa epoca. Quanto dura unepoca ai tempi della polenta istantanea? Un anno, un mese, forse meno. Quella che raccontiamo dura 24 ore ed fatta di euforia e depressione, di businnes class e low cost, di obesi e denutriti, nello stesso corpo. I protagonisti sono simbolo di una popolazione intera che soffre di ansia da prestazione. Il benessere li condanna alla competizione ma il traguardo gli viene sottratto. Il traguardo diventato una barriera. Generazionale. Sociale. Culturale. Per costruire un futuro allaltezza di questo nome, bisognerebbe vomitare il proprio passato. Siamo nati per riscrivere le nostre ultime volont. Noi, in fondo, viviamo per questo: per arrivare primi, e negare di aver vinto. (Marta e Diego Dalla Via)

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Ilaria Dalle Donne Italia


Alice disambientata
mercoled 28 agosto h 23.00 CSC Garage Nardini Bassano del Grappa - VI primo studio finalista premio scenario 2013
di Ilaria Dalle Donne con Ilaria Dalle Donne supporto tecnico Riccardo Signori foto Dido Fontana FINALISTA PREMIO SCENARIO 2013

Darsi per un po di tempo il nome di Alice aiuta a descrivere la situazione attuale: interrotta, sospesa, immutabile, senza prospettiva, fuori misura. Scegliere Alice significa uscire dal tempo e dallo spazio, vivere un mondo senza coperture, dove tutto sembra casuale, dove la malattia normalit, dove il vero crudele e trova sfogo senza paura. Non c pi niente da addolcire perch non c pi niente. Lei lemblema del pi grande e devastante problema delloggi, cio il bisogno di definire e di localizzare le proprie origini. Alice parla con il linguaggio dei simboli, passa sotto pelle attraversando le vene come eroina. Alice non pu sopravvivere. Lei pu solo vivere, perch la sensazione di morire sempre presente. Il Bianconiglio morto e ora Alice fuori controllo. Alice sempre di proporzioni sbagliate: divisa perch ferisce, disambienta perch confonde, allontanata perch spaventa, arrabbiata perch fa arrabbiare... salita sul Ring per affrontare il suo ultimo corpo a corpo: otto Round per una vita! Ilaria Dalle Donne attrice e performer. Nata a San Giovanni Lupatoto. Dal 2005 stata attrice nelle produzioni di Babilonia Teatri contribuendo allorganizzazione e alla costruzione degli spettacoli. Dal 2012 ha iniziato un percorso totalmente autonomo, salto nel vuoto nel linguaggio teatrale. Sceglie di non darsi un nome altro perch la ricerca che sta svolgendo vuole diventare la sua identit in scena. Movimento dissociato, azione rigorosa e disciplinata come quella di un atleta, parole che vogliono dire, scivolando lateralmente a gran velocit come lame affilate che non fanno sentire il dolore del taglio.

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Lotte van den Berg Olanda


Agoraphobia
venerd 30 agosto h 19.00 sabato 31 agosto h 19.00 Piazza Libert Bassano del Grappa - VI COPRODUZIONE
Centro per la scena contemporanea

Officina Teatro

VERSIONE ITALIANA regia Lotte van den Berg performer Daria Deflorian testo Rob de Graaf tutor Francesca Cuttica tecniche & media Willem Weemhoff direttore di produzione Antwan Cornelissen traduzione Michelle Davis e Elisa Cuciniello amministrazione Anneke Tonen
produzione OMSK co-produzione Noord Nederlands Toneel, Santarcangelo 13 Festival Internazionale del Teatro in Piazza, B.Motion/Operaestate Festival Veneto, Short Theatre Roma, Terni Festival Internazionale della Creazione Contemporanea, Contemporanea Festival/Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Approdi Festival - Cagliari/ con il supporto di Arkadin / booking Frans Brood Productions grazie a Marien Jongewaard, Maartje Teussink, Bart Kusters, Rianne van Hassel

Agoraphobia affronta la questione della previdenza sociale e della solidariet dal punto di vista sia individuale che della comunit. La performance si svolge in una piazza grande del centro citt. Gli spettatori seguono da lontano, tramite i loro telefoni cellulari, una donna che sembra parlare da sola, finch non inizia a rivolgersi direttamente a loro, coinvolgendoli nella sua protesta individuale, che lancia uninvettiva contro la nostra societ. Agoraphobia parla di una donna che alza la voce per strada. Ma anche incentrato sulle persone che la ignorano, camminandole accanto, e su quelli che invece si fermano per ascoltarla. Nel 2013 la performance verr messa in scena in ben 5 lingue con 5 attori diversi, in varie piazze dEuropa. La pluripremiata Lotte van den Berg si sta imponendo in Olanda come una delle pi importanti artiste della nuova scena dei cosiddetti minimalisti olandesi. Nelle sue performance esplora il potere del movimento con una profonda intensit che sia gioiosamente edificante che dolorosamente desolata. Il lavoro della van den Berg resiste alla categorizzazione ma caratterizzato da una devota attenzione al dettaglio. Esplora e fa propri i linguaggi della danza, del cinema e del teatro - commistioni che creano uno stile deciso e fresco, che offre al pubblico nuove prospettive e punti di vista. Lavora con attori professionisti e non, le sue creazioni possono essere sia site specific che destinate a teatri e la sua maggiore ispirazione il quotidiano. Com stato scritto su un giornale fiammingo: Van den Berg imprigiona lordinario in una bolla per cercare di estrarne la pi pura essenza. Il lavoro di Lotte van den Berg stato sviluppato, prodotto e presentato da OMSK.

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Pathosformel Italia
T.E.R.R.Y.
venerd 30 agosto h 21.00 CSC Garage Nardini Bassano del Grappa - VI Gi vincitori del Premio UBU 2008, i Pathosformel perseguono una ricerca scientifica centrata sulla riconsiderazione dellimmagine del corpo e della sua presenza, indagando con rigore la materia e lanatomia. In T.E.R.R.Y. la loro attenzione si focalizza sullidea di competizione e sul confine sottile tra lespressione di una forza vitale che spinge lessere umano a crescere ed evolvere, sia come individuo che nelle sue forme sociali e linnescarsi di unaggressivit che implica la sconfitta o la morte dellaltro. Mentre luomo prova a immaginare un altro mondo possibile, T.E.R.R.Y. si chiede se a questo di mondo potremmo mai rinunciare. Tutto ci prende forma attraverso tre esperimenti. PRIMO ESPERIMENTO Uninstallazione luminosa in cui diverse fonti di luce si trovano a dover competere per ottenere lenergia necessaria. Lanalisi della compettitivit parte da un mondo totalmente inorganico, nellelaborazione di un sistema inanimato che, una volta creato, sviluppi autonomamente una via fatta di variazioni, competizione e alternanze. SECONDO ESPERIMENTO Viene realizzata una serra per la semina di due orti identici, con piante che dovranno condividere le stesse risorse. Ad alterare gli equilibri verr innestata della malerba, una pianta che, non rivestendo alcuna funzione utile allinterno delle produzioni agricole, entra in competizione con queste ultime. TERZO ESPERIMENTO Un laboratorio per bambini che mira a definire e riformulare le regole del gioco infantile. E se nel classico gioco della sedia mancante dal cerchio i pezzi di ogni singola sedia potessero essere rimontati in modi completamente diversi? Lesperiemento vuole studiare come lambiente esterno incide sui risultati della competizione quotidiana.

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PERFORMANCE Lobiettivo ultimo dei tre esperimenti una performance che vede sul palco, abitato da quattro bambini, unimmagine inanimata e vegetale a tracciare le infinite sfumature di una tensione tra competizione e cooperazione funzionale. E linvenzione di un sistema scientifico in cui le regole meccaniche siano in grado di parlare delle dinamiche umane e con cui la presenza e il movimento del corpo umano finiscono per interagire. Se Pathosformel ha affrontato pi volte in passato il rapporto tra lanimato e linanimato; se la compagnia ha pi volte indagato quei movimenti relazionali degli oggetti in grado di tracciare dei percorsi intimi e sentimentali, ora lattenzione si focalizza sui movimenti violenti della concorrenza. Diverse fonti di luce si accendono in alternativa in scena, attaccate e dipendenti da un unico generatore: una costante intensit della luce in movimento tra diverse fonti, contesa tra esse. Ad ogni nuova configurazione, un movimento di piante attraversa lo spazio: residui vegetali e vasi ancora legati alla memoria del loro contenuto, dotati singolarmente di sensori e di movimento, impostati per essere in grado di direzionarsi autonomamente verso una maggiore quantit di luce. Sono oggetti che non hanno singolarmente alcuna informazione se non seguire il proprio obiettivo; che vivono svincolati dalle categorie di precauzione, ricercando semplicemente una migliore posizione. E in questo spazio in movimento, quattro bambini interagiscono ogni volta nella rimodellazione delle regole di un gioco a noi inizialmente ignoto, a partire dallo spazio libero ridisegnato ad ogni istante dalla nuova disposizone spaziale. Quello spazio libero che potrebbe - o no - esistere e distaccarsi al di l delle regole violente della natura.

di Daniel Blanga Gubbay Paola Villani con la collaborazione di Michele Bazzana (T.E.R.R.Y.) Lucia Ferroni (T.E.R.R.Y#2) e con Giuseppe Scibilia
produzione Pathosformel co-produzione Centrale Fies, Hotel Pro Forma (Copenhagen), Santarcangelo .12 .13 .14 Festival Internazionale del Teatro in Piazza con il sostegno di PACT Zollverein Essen, Workspace Brussels in collaborazione con Larboreto - Teatro Dimora di Mondaino (Rimini), Uovo performing art festival (Milano), APAP Network

TEATRI DEL TEMPO PRESENTE Operaestate assieme ad ArteVen partner operativo per la Regione del Veneto di Teatri del Tempo Presente, progetto interregionale di promozione dello spettacolo dal vivo a cura del MIBAC - Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo e delle Regioni: Calabria, Campania, Emila Romagna, Lombardia, Marche,Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto

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Fibre Parallele Italia


venerd 30 agosto h 22.15 Teatro Remondini Bassano del Grappa - VI

Lo splendore dei supplizi


Lo splendore dei supplizi uno spettacolo modulare composto da quattro segmenti autonomi; quattro esempi di supplizi esemplari, quattro figure tipo della societ contemporanea: La Coppia, Il Giocatore, La badante e Il vegano. La citt di riferimento Bari, ma potrebbe essere una qualunque citt dItalia. Il nome dello spettacolo tratto dal titolo del secondo capitolo del saggio Sorvegliare e punire di Michel Foucault: e vuole mettere in evidenza come i castighi siano scomparsi dalla sfera pubblica per rifugiarsi in quella privata. La Coppia parla di una crisi, di una distanza, di un processo. Di problemi veri o presunti, di dolci e di corpi celesti. Del passato e del futuro. Delladolescenza e della maturit. Dello scorrere del tempo e delleternit. Di come i fenomeni abbiano tanti punti di vista quanti sono i soggetti con cui entrano in contatto. Di come sia facile scendere a compromessi in cui la felicit non esiste. Di una giovane coppia in crisi che fa finta di essere felice. I due sono condannati ad essere legati ad un divano e mangiare come animali la loro torta nuziale. Il Giocatore il ritratto della solitudine che si ubriaca del gioco, dellillusione di poter vincere, della speranza di cambiare. Tra amici immaginari, fantasmi di madri incazzate che reclamano sepolture promesse e non mantenute, videopoker e macchinette mangiasoldi, il sogno di Pasquale si infrange contro il muro della realt che non muta mai, della povert di mezzi e di spirito. La badante racconta il rapporto asfissiante tra un vecchio e una badante costretti a vivere insieme, pur non avendolo scelto: questo il loro supplizio.

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Il vegano la storia di due operai che rapiscono e torturano un vegano. Questo quadro rappresenta il supplizio pi grande: la fine dellideologia. Lo splendore dei supplizi una grande prova di crescita del giovane gruppo barese Fibre Parallele, ormai approdato a una piena maturit creativa: una costruzione in quattro quadri sul motivo del castigo, dei metaforici tormenti cui si espongono quattro figure emblematiche della societ contemporanea: una coppia di sposi, un maniaco del video-poker, un vecchiaccio razzista accudito da una badante rumena, un vegano rapito per protesta da due operai disoccupati. Con stile molto personale gli autori-protagonisti, Licia Lanera e il bravissimo Riccardo Spagnulo, mescolano acri spezzoni di testo a un uso grottesco e stralunato dellimmagine: stagliati sul fondo nero, come apparizioni un p mostruose, ecco due viventi pupazzetti da torta nuziale, sinistramente incatenati al loro divano bianco, ecco il fanatico del gioco dazzardo, perseguitato dal fantasma della mamma fatta a pezzi e conservata nel freezer. E poi lanziano vestito di verde che, nel suo deambulatore, recita passi del Mein Kampf sulla purezza etnica, ma in balia di una stracomunitaria e i terroristi alimentari che malmenano la loro vittima con uova e salami. (Renato Palazzi) [...]. Nel teatro delle Fibre sempre rilevante il contesto politico e sociale, che qui si percepisce anche pi che in altri loro spettacoli. Ma Lo splendore dei supplizi mostra ancora una volta la capacit d utilizzare una scena mutante e transgender supportata da una straordinaria padronanza di linguaggi e da camaleontica bravura. (Nicola Viesti)

di e con Licia Lanera Riccardo Spagnulo e con Mino Decataldo nel ruolo del boia assistente alla regia Arianna Gambaccini disegno luci Vincent Longuemare consulenza e creazione muppet Marianna Di Muro
produzione Fibre Parallele, Festival delle Colline Torinesi con il contributo di Regione Puglia e con il sostegno di Nuovo Teatro Abeliano

TEATRI DEL TEMPO PRESENTE Operaestate assieme ad ArteVen partner operativo per la Regione del Veneto di Teatri del Tempo Presente, progetto interregionale di promozione dello spettacolo dal vivo a cura del MIBAC - Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo e delle Regioni: Calabria, Campania, Emila Romagna, Lombardia, Marche,Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto

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Teatro Sotterraneo Italia


Be legend!
sabato 31 agosto h 21.00 CSC Garage Nardini Bassano del Grappa - VI SOSTEGNO
Centro per la scena contemporanea

Officina Teatro

concept e regia | Teatro Sotterraneo in scena | un/una bambino/a Sara Bonaventura Claudio Cirri scrittura | Daniele Villa luci | Marco Santambrogio grafica |Massimiliano Mati consulenza costumi | Laura Dondoli
produzione | Teatro Sotterraneo coproduzione |Centrale Fies Associazione Teatrale Pistoiese sostegno al progetto | BE Festival (Birmingham), Operaestate Festival Veneto, Regione Toscana residenze | Centrale Fies (TN), Associazione Teatrale Pistoiese (PT), Warwick Arts Centre (Co, UK) Teatro Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory

Be legend! fa parte di Daimon Call 2013/2014, percorso di ricerca sul tema della vocazione che si articoler in diversi formati. Si tratta di un insieme composto da sottoinsiemi che indagano, smontano e vivisezionano la questione del daimon. ovvero del demone che abita ognuno di noi, limmagine che ognuno chiamato a realizzare in vita, il motivo per cui siamo nati: non una ragione per lesistenza ma piuttosto la forma della nostra unicit. Be legend! un progetto seriale, una docufiction a puntate che reinventa lidentikit infantile di alcuni personaggi storici o dellimmaginario divenuti icone leggendarie. Ogni episodio un nome, ogni citt un bambino diverso che in ventiquattrore impara a incarnare una personalit eminente per come poteva essere a 10 anni: i gesti, lambiente, i giochi. Si cerca nel bambino le tracce del mito che tutti conoscono e gliele si mettono addosso, costruendo una sorta di profezia a ritroso. Teatro Sotterraneo viene fondato a Firenze nel 2004. Teatro fisico di impatto, rigore formale e ironia deflagrante caratterizzano il lavoro del gruppo, che realizza 11/10 in apnea (2005), Post-it (2007), La Cosa 1 (2008), il Dittico sulla specie (2009-2010), La Repubblica dei bambini (2011) e Homo ridens (2011). Del 2012 la regia de Il Signor Bruschino per il Rossini Opera Festival. Tra i numerosi premi ricevuti da Sara Bonaventura, Iacopo Braca, Matteo Ceccarelli, Claudio Cirri e Daniele Villa: Lo Straniero e Ubu Speciale (2009), Hystrio-Castel dei Mondi (2010), Silver Laurel Wreath Award al Mess Festival di Sarajevo (2011), Eolo Award (2012), ACT Festival Prize e il Be Festival 1st Prize (Birmingham 2012). Dal 2008 Teatro Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory di Dro.

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Babilonia Teatri Italia


Lolita
sabato 31 agosto h 22.15 Teatro Remondini Bassano del Grappa - VI SOSTEGNO
Centro per la scena contemporanea

Officina Teatro

di Valeria Raimondi Enrico Castellani con Enrico Castellani Olga Bercini con la collaborazione artistica di Vincenzo Todesco scene Babilonia Teatri luci e audio Babilonia Teatri/Luca Scotton costumi Babilonia Teatri/Franca Piccoli organizzazione Alice Castellani grafiche Franciu foto Marco Caselli Nirmal Sara Castiglione
produzione Napoli Teatro Festival Italia in coproduzione con Babilonia Teatri con il sostegno di Operaestate Festival Veneto residenza artistica La Corte Ospitale e C Luogo dArte

Lolita vede in scena con noi una preadolescente. lei Lolita. Lo spettacolo intende indagare, a partire dal famoso romanzo di Vladimir Vladimirovic Nabokov, il nostro rapporto con la sessualit, da un lato. Il rapporto della donna col suo corpo e pi in generale la questione del corpo della donna, dallaltro.Tutte le problematiche relative allimmagine che oggi abbiamo del corpo della donna, al suo utilizzo e a ci che comporta da un punto di vista del ruolo sociale che oggi la donna ricopre nella societ, vengono viste attraverso gli occhi di una ragazzina. Attraverso gli occhi di una persona che ormai non pi una bambina e che non ancora una donna. La volont dichiarata quella di uscire dalla retorica. Di non cadere nelle sabbie mobili della divisione tra bianco e nero, evitando di ricorrere a stilemi come quelli della donna oggetto, delle quote rosa o delle pari opportunit, per arrivare invece a toccare con mano le contraddizioni che viviamo. Che spesso bruciano e che pongono diversi interrogativi ai quali per impossibile trovare una risposta univoca. La figura di Lolit un riferimento grazie al quale la narrazione ha continua-mente una sponda letteraria in grado di fornire nuovi e pi articolati elementi di riflessione. Lolita ci interroga sul ruolo dei genitori. Su quello dei coetanei. Su quello delleducazione. Su quello della societ in genere e dei suoi modelli. Lolita per noi una tentazione e un monito assieme. la voglia di giocare col fuoco e la paura di bruciarsi. (Enrico Castellani e Valeria Raimondi)

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Attivit Collaterali
B.Stage .............................................................................
Spettacoli memorabili, scene affascinanti, idee di teatro sempre nuove. Ecco cos un festival. Ma la materia che lo costituisce una miscela data anche da tutti gli incontri, di lavoro e personali, che si avvicendano in quei giorni fuori dalle sale; le discussioni e le nuove progettualit che nascono; il lavoro degli artisti, ma anche di tutto lo staff, amministrativo, organizzativo e tecnico che rende possibile ogni giornata di spettacolo. E dove fare laperitivo, i trucchi del mestiere, le riunioni a notte fonda, gli ultimi gossip della sera e la rassegna stampa della mattina. Come si produce uno spettacolo, con quali risorse? Come arriva sul nostro palcoscenico? Come fa, insomma, unidea teatrale a diventare realt? I progetti artistici nascono, si aggregano e a volte danno vita a delle reti. Reti che si intrecciano con il territorio locale, ma non solo; vanno oltre, muovendosi lungo piste nazionali e orizzonti internazionali. Il Tamburo di Kattrin a Bassano del Grappa con B.Stage dal 2011. Incontrando gli artisti e curiosando negli uffici, documentando back-stage e svelando addirittura i segreti della critica stessa, da qualche anno, costruisce giorno per giorno un ritratto a tutto tondo, mobile e sorprendente, delle arti performative contemporanee che si incontrano a B.Motion, raccontando tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul teatro. Interroga le reti artistiche e scioglie i nodi che le compongono, indagandoli e facendoli incontrare con la citt. E molto, molto di pi...

SEZIONE DANZA...............................................................
Durante le quattro giornate di B.motion danza, i coreografi ospiti del festival terranno delle classi aperte la mattina. La partecipazione al progetto gratuita con prenotazione obbligatoria e priorit riservata ai possessori della B.motion Card. Info/iscrizioni: progetti.festival@comune.bassano.vi.it / tel 0424 519804. Parallelamente nel pomeriggio (h 14-16) la rete No Limita-C-tions organizza un workshop condotto da Chisato Ohno. Info/iscrizioni: tel 348 8895771
B.meeting B.class

Meeting, momenti di riflessione, think tank... attorno alla densa attivit residenziale e progettuale di Operaestate/CSC Casa della Danza, e alle numerose reti territoriali, nazionali e sovranazionali attivate, si sviluppano una serie di incontri su nuove prospettive e scenari per la danza contemporanea oggi.

SEZIONE TEATRO.............................................................
B.lab: immersioni

Un progetto formativo sui linguaggi del teatro contemporaneo realizzato in collaborazione con lAssociazione Settesoli. Sabato 31 agosto ore 17.00 Restituzioni, riflessioni e condivisioni dei due percorsi formativi svolti in primavera da Babilonia Teatri e Teatro del Lemming. Marted 3 settembre primo appuntamento di Daimon Call laboratorio a cura di Teatro Sotterraneo. Info/iscrizioni: settesoliteatro@gmail.com 347 1260547 - 328 8526815
B.meeting

Tre momenti di riflessione collegati ad alcune reti attivate da Operaestate/CSC Officina Teatro a livello locale (il ruolo della Commissione Nord-Est nellambito delle attivit svolte dallAssociazione Scenario) a livello nazionale (Operaestate come partner operativo per la Regione Veneto del progetto Teatri del Tempo Presente promosso dal Ministero per i Beni e le attivit Culturali) e a livello internazionale (Finestate Festival rete per la mobilit transnazionale degli artisti).

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EDN, European Dancehouse Network Il CSC/Casa della Danza di Bassano membro dellEDN, lEuropean Dancehouse Network, la prestigiosa rete europea delle Case della Danza. E il primo e finora unico centro italiano ad essere accolto nel network che comprende alcuni fra i centri pi rinomati e attivi nella scena della danza contemporanea europea. La missione dellEDN quella di promuovere e sostenere gli artisti e la loro crescita artistica e professionale. Le iniziative promosse si sviluppano sia nellambito della formazione, della ricerca, del sostegno alla creazione e alla mobilit artistica, sia nella promozione e formazione costante di un pubblico nuovo e diversificato. Aerowaves Aerowaves un network europeo che riunisce specialisti di danza provenienti da 34 paesi dellEuropa geografica impegnati nel monitoraggio e nella promozione del lavoro di giovani coreografi.Fin dallinizio, i giovani selezionati hanno partecipato al Resolution Festival al The Place di Londra oltre a partecipare a molte altre occasioni di visibilit in giro per lEuropa. Per la prima volta nel 2011, le prime 22 compagnie selezionate sono state presentate al 1o Aerowaves Spring Forward Festival che si tenuto a Lubiana. Nel 2012 la seconda edizione del festival si tenuta a Bassano del Grappa allinterno del progetto B.motion e nel 2013 a Zurigo. Teatri del Tempo Presente Operaestate assieme ad ArteVen partner operativo per la Regione del Veneto di Teatri del Tempo Presente, progetto interregionale di promozione dello spettacolo dal vivo a cura del MIBAC - Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo e delle Regioni: Calabria, Campania, Emila Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto. Le compagnie inserite nel progetto e ospiti di B.motion sono Marco DAgostin, Pathosformel e Fibre Parallele. Finestate Festival 6 festival di arti performative con una comune sensibilit verso le arti contemporanee hanno deciso di mettersi in rete per moltiplicare le proprie potenzialit. Il network composto da: B.motion/Operaestate Bassano, Castel dei Mondi Andria, Short Theatre, Terni Festival, Contemporanea Festival Prato, Approdi Cagliari. Nel 2013 la rete prevede due azioni: una con lInstitute Franais e Nuovi Mecenati nellambito del progetto France Dance/Transarte per ospitare Julie Nioche; laltra con lAmbasciata dOlanda per ospitare Lotte Van Den Berg. Anticorpi XL Anticorpi XL il primo network indipendente italiano dedicato alla giovane danza dautore. Nasce dalla volont di sostenere la creazione e di promuovere i giovani artisti nel territorio italiano e internazionale. Anticorpi XL composto da 18 soggetti attivi in 12 regioni dItalia, per il Veneto il CSC/Casa della Danza di Bassano del Grappa e Arteven. I partner offrono diverse opportunit agli artisti, nei rispettivi territori, in quelli dei partner e allestero, coordinando progettualit e iniziative. Associazione Scenario Operaestate Festival Veneto membro dellAssociazione Scenario: organismo nazionale fondato nel 1987 allo scopo di valorizzare nuove idee, progetti e visioni di teatro. Lassociazione stata una delle poche realt in Italia a porsi il problema, attraverso listituzione dellomonimo Premio biennale, di una ricognizione sistematica del nuovo e di una pi attenta risposta alla straordinaria domanda di teatro posta dalle giovani generazioni. Sono 40 i soci distribuiti su tutto il territorio nazionale legati dalla comune volont di sostenere e promuovere i linguaggi pi innovativi. Progetto Li.Ve. La produzione operistica allorigine di Operaestate e la sua evoluzione ne accompagna storia e trasformazioni. Limpegno pi recente si rivolto alla creazione di un polo regionale con i teatri e le municipalit venete impegnate nella produzione lirica: Citt di Bassano, Rovigo, Padova e Teatri Spa di Treviso. Fortemente sostenuto dalla Regione, ha tra i suoi obiettivi la promozione del teatro lirico per lo sviluppo in qualit e in quantit della programmazione operistica del nostro territorio.

Rete

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Operaestate/CSC riconosciuto a livello europeo come centro privilegiato per la promozione delle arti performative. A confermare tale ruolo la vincita di cinque bandi dellUnione Europea per il programma Cultura 2007/2013.
Progetto biennale (2011/2013) di ricerca coreografica e mobilit artistica, promosso con: The Place di Londra, Dansateliers di Rotterdam, Paso a-2/Certamen Coreogrfico di Madrid, Croatian Institute for Movement and Dance di Zagabria. Due fra gli spettacoli che verranno presentati a B.Motion Danza sono nati proprio a partire dalla ricerca sviluppata in Choreoroam Europe: Per non svegliare i draghi addormentati di Marco DAgostin (22/8) e All dressed Up With Nowhere To Go di Giorgia Nardin (25/8). Entrambe le creazioni sono risultate anche vincitrici del Premio Prospettiva Danza, rispettivamente 2012 e 2013 e lo spettacolo di Marco DAgostin stato anche scelto a rappresentare la Regione del Veneto per il progetto Teatri del Tempo Presente promosso dal Mibac e da 10 regioni italiane aderenti.

I PROGETTI EUROPEI

Choreoroam Europe

Act Your Age

Progetto biennale (2012/2013) di promozione del dialogo intergenerazionale e dellinvecchiamento attivo attraverso larte della danza con il Nederlandse Dansagen Festival di Maastricht (Olanda) e il Dance House Lemesos (Cipro) e in relazione con centri di Turchia, Finlandia e Irlanda. Oltre alle attivit di ricerca artistica nellambito della danza contemporanea con professionisti coinvolti a livello europeo (in B.motion verr presentato anche il lavoro di Marco DAgostin sviluppato nel corso del progetto: Last day of all (24 e 25/8), il progetto ha fatto scaturire anche una serie di attivit sul territorio che hanno coinvolto gli allievi della rete No Limita-C-tions, oltre che giovani danzautori e video maker. Lo stesso Act Your Age ha consentito anche lavvio di un innovativo progetto di ricerca sullimpatto che la pratica della danza contemporanea pu avere sul sistema neurologico e in particolare sulle persone con il morbo di Parkinson. Liniziativa stata realizzata in collaborazione con il reparto di neurologia dellospedale di Bassano e ha visto la partecipazione di pazienti e medici oltre che di danzatori e coreografi professionisti. Il tutto condotto da esperti provenienti da USA e Olanda dove la ricerca da anni esplora il positivo impatto neurologico che lattivit artistica e creativa pu stimolare.

EDN Modul-Dance

Progetto quinquennale (2010/2014) promosso da EDN: il network europeo delle Case della Danza di cui il CSC/Casa della Danza partner dal 2011 (unico soggetto italiano). Module Dance ha lobiettivo di mettere a disposizione di creatori di danza contemporanea le migliori condizioni per portare a compimento i loro percorsi artistici attraverso 4 fasi: ricerca, residenza, produzione e presentazione dei lavori. Il CSC per questo progetto ha ospitato nel corso dellanno numerose residenze di artisti e compagnie promossi dal programma. Ha inoltre sostenuto per lItalia il coreografo e danzautore Alessandro Sciarroni che ha sviluppato nellambito di Modul-Dance la sua nuovo creazione Untitled-I will be there when you die, presente nel programma di B.motion Danza il 24 agosto. Nella stessa sera verr presentata anche la compagnia austriaca: The Loose Collective, sostenuta nellambito dello stesso progetto europeo.

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Progetto biennale (2012/2013) di alta formazione nella danza contemporanea e in relazione con le nuove tecnologie, con ICK Amsterdam/Emio Greco P | C di Amsterdam, Art Stations Foundation di Poznam (Polonia), Croatian Institute for Movement and Dance di Zagabria. Il progetto italiano scaturito dalla ricerca di Spazio, creato dalla danzatrice Tiziana Bolfe e dal videomaker Matteo Maffesanti: Forms changed into News Bodies, verr presentato in B.motion Danza il 24 agosto. Nel 2013 parteciperanno: Camilla Monga (IT), Martina Granic (HR), Alexis Tsiamoglou (GR), Aleksandra Borys (PL), Alice Pons (NL), Lok Hang Victor Fung (UK). I partecipanti seguiranno un percorso intensivo di ricerca a Bassano condotto da Maite Bermudez, David Hinton, Barbara Meneses, Dany Mitzman e Vincent Colomes. Il nuovo progetto vinto sullultimo bando del programma EU Cultura 2007/2013, un programma di cooperazione tra cinque Case della danza europee, oltre al CSC Casa della danza di Bassano: Dance Ireland di Dublino (Irlanda), Mercat de Les Flors di Barcellona (Spagna), Dance House Lemesos (Cipro), Tanzhaus nrw di Dusseldorf (Germania). E un leadership programme biennale volto a individuare, coltivare e investire nella prossima generazione di operatori culturali nella danza contemporanea, vale a dire curatori, programmatori e manager. Un innovativo programma di ricerca-azione, che offre ai partecipanti specifiche e preziose esperienze sul campo, in organizzazioni con un alto grado di competenza nel campo della danza, sia nel proprio paese che a livello europeo. Il programma mira a costruire una comunit a livello europeo di operatori della cultura in grado di giocare pi ruoli in diverse organizzazioni orizzontali (= multi-players) e stimolare il loro sviluppo creativo attraverso lo scambio e linterazione con le istituzioni, gli artisti e le comunit al di fuori del contesto culturale abituale in cui operano. in collaborazione con il Goethe-Institut Mailand

Spazio: A European network for dance creation

LEIM

B Project viaggi coreografici nel mondo di Bosch

Operaestate/CSC partner di un progetto che dal 2010 al 2020 collega diverse organizzazioni del mondo alla citt olandese di sHertogenbosch, luogo di nascita del celebre pittore olandese. Capofila del progetto la Jheronimus Bosch 500 Fondazione s Hertogenbosch, partner oltre al Comune di Bassano del Grappa/CSC, il festival Dance Umbrella di Londra, (UK), il Centre de Dveloppement Chorgraphique / Biennale de danse du Val-de-Marne (FR) e D.ID Danza Identity (AT). Il progetto coinvolge anche i Musei che conservano opere di Bosch: Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam e Museum Het Noordbrabants a S-Hertogenbosch in Olanda, Museo di Palazzo Grimani a Venezia, la National Gallery di Londra, il Louvre di Parigi, lAkademie fr Bildenden Knste di Vienna. Ispirato alla vita e alle opere visionarie di Jheronimus Bosch, il progetto invita 5 coreografi a ricercare e creare nuove opere ispirate alluniverso di Bosch. Gli artisti abiteranno i musei, presentandovi le loro creazioni, ispirando e coinvolgendo le comunit locali a rispondere alle stesse creazioni.

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Centro per la Scena Contemporanea

Casa della Danza

A partire dal 2007 la Citt di Bassano del Grappa comincia a definire compiutamente, sia in senso progettuale che fisico, gli spazi della sua progettazione dedicata al contemporaneo nelle arti della scena. Nasce cos il CSC, Centro per la Scena Contemporanea, condiviso e sostenuto dalla Regione del Veneto, attraverso un apposito accordo di programma. Il progetto intende strutturare e promuovere, in accordo e in rete con altri soggetti regionali e in dialogo con le maggiori realt nazionali ed internazionali, i linguaggi del contemporaneo nei diversi campi delle arti sceniche. Cos oltre a sviluppare lattivit legata al teatro performativo (fisico, di immagine o di parola), si consolida ulteriormente il progetto CSC-Casa della Danza. Entrambi sono ispirati dalla necessit di dare stabilit allinnovativa politica che la Citt di Bassano del Grappa ha attivato e perseguito negli ultimi anni, diffondendo la sua progettazione e programmazione per tutto larco dellanno, promuovendo giovani artisti, la loro mobilit, la circolazione delle loro creazioni in diversi contesti, dal locale al transnazionale. Contribuendo allemersione e alla valorizzazione di una scena veneta che si sta imponendo a livello nazionale e internazionale fra le pi innovative e originali, come non accadeva da molto tempo. Tutto questo grazie a una accorta e meditata politica di networking fra soggetti: festival, teatri, centri, operatori (regionali, nazionali ed europei) che condividono i medesimi obiettivi e azioni e animano le molte reti alle quali il CSC partecipa e che in molti casi ha contribuito ad attivare. Diventando ambasciatore della nostra cultura e dei nostri talenti allestero, promotore di giovani artisti di ogni parte del mondo e dei nuovi linguaggi di cui sono interpreti. Perch linnovazione unaltra parola dordine del progetto bassanese, una ricerca continua che coinvolge artisti e pubblico, che propone esperienze estetiche ed approfondimenti, che intreccia conoscenze e contemplazione, rappresentazione e paesaggio. Per far emergere i transiti tra la memoria e la necessit del nuovo, per un necessario equilibrio tra passato e futuro, tra la migliore tradizione e lirrinunciabile contemporaneit. Una progettazione culturale che ben si integra anche con lidentit del festival diffuso che ha lambizione di definire un vero e proprio distretto culturale evoluto, vale a dire un ambito territoriale che, grazie ai suoi attivatori culturali, pu ridefinire la sua vocazione anche negli ambiti sociale ed economico oltre che culturale. Nella consapevolezza che la capacit innovativa alla quale sono chiamate le economie postindustriali dipende dalla capacit di creare un ambiente sociale favorevole alla produzione e alla circolazione di conoscenza. Nel 2013 ben cinque delle progettualit dedicate alla danza sono sostenute dai programmi cultura dellUnione Europea, qualificando il CSC tra i centri pi attivi e innovativi in Europa.

CSC Casa della Danza European Dancehouse Network (EDN)

Durante tutto lanno il CSC offre lopportunit a numerosi coreografi nazionali e internazionali di usufruire di residenze presso i diversi spazi performativi disponibili, per sviluppare progetti di ricerca e di creazione di nuovi spettacoli. Gli artisti ospiti vengono spesso coinvolti in attivit di formazione offerte gratuitamente a danzatori e coreografi del territorio. A fine residenza, viene presentata una prova aperta a un pubblico interessato allincontro e al confronto con gli artisti impegnati nel processo creativo. Tra gennaio e agosto 2012 il CSC ha ospitato in residenza i seguenti artisti: ... Marco DAgostin, Francesca Foscarini, Floor Robins (IT) ... Giorgia Nardin e Amy Bell (IT-UK) ... Matteo Maffesanti (IT) ... Los Corderos (ES) - Progetto Europeo Modul dance ... Alexander Zeldin e Melanie Lomoff (F) ... Liv ODonoghue (IE) ... Jorge Grecis (ES/UK) con Nolimitaction (IT) ... Tiziana Bolfe (IT) ... Itamar Serussi Sahar (NL) ... Alessandro Sciarroni (IT) - Progetto Europeo Modul Dance ... Lea Martini e Rodrigo Sobarzo (DE) ... Marc Flemix e Andrew Greenwood (NL) ... Emma Martin (IE) - Progetto Europeo Modul Dance ... CANI/ Ramona Caia, Giulia Mureddu, Jacopo Jenna (IT) - Progetto Ripensando Theremin ... Moreno Solinas e Igor Urlezai (IT,ES, UK) ... Aoife McAtamney (IE) ... Progetto Europeo ACT YOUR AGE: Marco DAgostin (IT), Silvia Gribaudi (IT), Evi Demetriou (CY), Arthur Rosenfeld con Liz King (NL/ AT)

Progetto Residenze

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Centro per la Scena Contemporanea

Casa della Danza

Dal mese di giugno del 2010 il CSC - Comune di Bassano del Grappa membro affiliato allEuropean Dancehouse Network. Il network comprende alcuni dei centri pi rinomati e attivi nella scena della danza contemporanea europea ed nato con lo scopo e la missione di promuovere e sostenere artisti attivi nellambito della danza e la loro crescita artistica e professionale. Connessione - Sviluppo - Sostegno sono le parole chiave che ispirano i membri partner e il loro impegno in attivit che attraversano le frontiere e consentono il raggiungimento di risultati non perseguibili singolarmente. La condivisione di esperienze e di opportunit tra i diversi membri, sono la base su cui si fondano le progettualit che il network promuove nei diversi paesi in cui opera. Le organizzazioni coinvolte nellEDN sono impegnate in un costante dialogo su tematiche artistiche, organizzative, culturali, sociali e politiche legate alla danza e allo sviluppo internazionale della cultura della danza. Le iniziative promosse si sviluppano sia nellambito della formazione, della ricerca, del sostegno alla creazione e della mobilit artistica e sia nella promozione e formazione costante di un pubblico nuovo e diversificato. Il network impegnato a livello internazionale nella disseminazione delle diverse esperienze acquisite, al fine di sostenere lo sviluppo di tutte le realt dei propri membri. Nel 2009 EDN ha ottenuto il sostegno dellUnione Europea per lo sviluppo del progetto pluriennale Modul-Dance. I membri del network europeo delle Case della Danza (EDN) sono: Association pour la Dance Contemporaine Genve (CH) / Art Stations Foundations Posnan (PL) / Centre de dvelopement Chorgraphique Toulouse (FR) / Centre National de la Danse Paris (FR) / Dansens Hus Oslo (NO) / Dansens Hus Stockholm (SE) / DANSEhallerne Copenhagen (DK) / Danshuis Station Zuid Tilburg (NL) / DeVIR centro de artes performativas do algarve Faro (PT) / Duncan Dance Research Center Athens (GR) / Hellerau Europisches Zentrum der Knste Dresden (DE) / Mayson de la Danse Lyon (FR) / Mercat de les Flors Barcelona (ES) / Tanzhaus nrw Dsseldorf (DE) / Tanzquarier Wien (AT) / The Place London (UK) / Dance-Gate Cyprus (CY) / Dance Ireland (IE) / Tanzhaus Zrich (CH) / CSC Bassano del Grappa (IT) / Dancehouse Lemesos (CY) / KLAP Marseille (FR) / Tanzhaus Zrich (CH) / Dance East (UK) / K3-ZentrumfrChoreographie|TanzplanHamburg,Kampnagel(DE) / KLAP Marseille (FR)

European Dancehouse Network (EDN)

Progetto LIFT

Lift un progetto di accompagnamento alle scelte di formazione professionale internazionale rivolto a giovani danzatori e coreografi di et compresa tra i 16 e 20 anni. Il progetto si articola in almeno due incontri al mese a Bassano del Grappa, di sabato pomeriggio, e ha una durata di 24 mesi. Il percorso intende offrire delle occasioni di incontro con i direttori di alcune delle pi rinomate scuole e accademie europee, con insegnanti internazionali che introducono le diverse tecniche di studio della danza contemporanea e ricerca coreografica, la partecipazione a rassegne e festival, la visione di spettacoli e lo sviluppo di metodologie di articolazione del feedback, oltre allorientamento ai diversi programmi di studio allestero. CSC collabora per i progetti di formazione e ricerca con numerosi partner internazionali tra i quali Theatre School Amsterdamdance department e SNDO, The Place-London Contemporary Dance School, Leeds Metropolitan University, ICK Amsterdam Emio Greco|PC. Lift offerto gratuitamente a 16 partecipanti e richiede la frequenza obbligatoria. La maggior parte degli incontri si svolge in lingua inglese.

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Progetto Tripthyc: Bassano - Montreal - Vancouver Il CSC/Casa della Danza di Bassano del Grappa il promotore di un progetto di danza unico e inedito che coinvolge per la prima volta istituzioni italiane, del Qubec e della British Columbia. Il progetto che vede impegnati dal 2010 con il CSC Bassano, il Circuit Est di Montreal e The Dance Centre di Vancouver, si articola in residenze, creazioni e presentazioni al pubblico per artisti provenienti da ciascuna delle citt coinvolte. Nelledizione 2012, il danzatore veneto Marco DAgostin (il vincitore del premio GDA Veneto 2011), ha partecipato alla creazione di eventi inediti con due interpreti canadesi: Peter Trotzmer (Montral) e Ziyian Kwan (Vancouver), durante una residenza estiva a Bassano. In seguito il progetto si sviluppato a Montreal in settembre e a Vancouver in novembre. I partecipanti sono stati guidati nel progetto di ricerca coreografica nelle tre citt dalla mentore Giselle Chagnon; a documentare il processo creativo e lesperienza di ricerca la scrittrice e critica veneta Giulia Galvan. Nelle precedenti edizioni erano state coinvolte le vincitrici dei Premi GDA 2009 e 2010, rispettivamente Chiara Frigo e Silvia Gribaudi. Levoluzione del progetto ha visto la presentazione di un innovativo programma di ricerca che stato presentato per lultimo bando attivo del programma Cultura 2007-2013 della UE per lo strand: Cooperazione con i Paesi Terzi che per il 2013 sono, oltre allAustralia, proprio il Canada. Soggetti coinvolti: Operaestate-CSC Bassano del Grappa-Regione Veneto / Circuit Est Montreal / The Dance Centre Vancouver Rete Anticorpi XL Riconoscendo limportanza della danza dautore nel panorama dello spettacolo dal vivo e partendo dallavolont di creare un progetto di promozione di giovani artisti nel territorio italiano e a livellointernazionale, stato attivato ANTICORPI XL. Il primo network indipendente italiano dedicato alla giovane danza dautore, coinvolge attualmente 21 operatori di 14 Regioni: CSC Centro per la Scena Contemporanea-Operaestate Festival e Arteven per il Veneto, Anticorpi - rete di rassegne, festival e residenze creative e Aterdanza rete di promozione per lEmilia Romagna, circuito Amat per le Marche, Mosaico danza-Interplay e Fondazione Circuito Teatrale per il Piemonte, Teatro Pubblico Pugliese per la Puglia, Associazione Punta Corsara per la Campania, Artedanzae20 e Circuito Danza Lombardia per la Lombardia, Artu per la Liguria, Indisciplinarte per lUmbria, Scenari Visibili-Ri Crii per la Calabria, Fondazione Teatro di Pisa, Armunia e Fondazione Toscana Spettacolo per la Toscana, Circuito Danza F.V.G./A.Artisti Associati e Bonawentura/Teatro Miela per il Friuli Venezia Giulia, Triangolo Scaleno Teatro per il Lazio e Electa Creative Arts-Interferenze per lAbruzzo. Anticorpi XL ha vinto il Premio Danza&Danza 2010 categoria Operatori con la seguente motivazione: Formato da un pool di operatori di dodici regioni tra cui direttori di festival e rassegne e di circuiti regionali (dalle Marche al Veneto, dallEmilia-Romagna alla Puglia e ancora Lombardia, Piemonte, Toscana, Umbria, Friuli, Liguria, Campania, Calabria coordinati da Selina Bassini e Monica Francia dellattivissima Associazione Cantieri di Ravenna) - Anticorpi XL un esempio davvero concreto e per questo significativo di promozione della pi nuova generazione di coreografi italiani, cui viene offerta la possibilit di confrontarsi direttamente con gli operatori e occasioni reali di esibirsi in rassegne ad hoc, protette grazie alla sapienza dei programmatori che li selezionano.

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Centro per la Scena Contemporanea

Officina Teatro

A completamento della progettualit dedicata ai linguaggi del contemporaneo e sviluppata nel corso di tutto lanno dal CSC Casa della Danza, si aggiungono le attivit del CSC Officina Teatro dedicate specificamente ai linguaggi teatrali. E un modo per formalizzare il ruolo che il CSC ha svolto in questi anni nella promozione dei giovani talenti teatrali, soprattutto a livello regionale e nazionale, contribuendo in maniera determinante alla crescita e al consolidamento di tanti nuovi artisti e di compagnie emergenti. Uno sforzo costante di affiancamento e accompagnamento che sempre con maggiore convinzione CSC Officina Teatro intende proseguire e potenziare anche in futuro.

Sostegni e coproduzioni

In un anno particolarmente difficile dal punto di vista economico il festival non rinuncia a una delle sue vocazioni principali: il sostegno alle compagnie di ultima generazione. Un impegno ancora pi importante e decisivo in un momento in cui, terminata la fase di nuove promesse, questi gruppi rappresentano in modo concreto e tangibile, visti i risultati ottenuti, il futuro del teatro italiano. Babilonia Teatri e Teatro Sotterraneo presentano quindi durante B.motion Teatro le loro ultime produzioni. Prosegue anche lattenzione per i talenti del territorio come Fagarazzi Zuffellato, mentre si apre unipotesi di condivisione con i tre finalisti veneti del Premio Scenario: Ilaria Dalle Donne, Silvia Costa e Fratelli Dalla Via.

Residenze e formazione

Con le due sedi del Garage Nardini e San Bonaventura, CSC Officina Teatro mette a disposizione dei gruppi sostenuti, spazi dove poter portare avanti i loro percorsi creativi. Quella delle residenze unottima possibilit per disporre di una sede per provare ed avere un dialogo ed un confronto costante con la direzione artistica del festival, con altri operatori coinvolti nel sostegno alle giovani realt e con il pubblico, nel caso gli artisti esprimano il desiderio di un momento di condivisione e verifica. A questa attivit si affianca quella legata alla formazione, che per il secondo anno si sviluppata a partire dalla primavera coinvolgendo diversi maestri lungo due binari paralleli: uno legato agli studenti delle scuole superiori, laltro aperto a tutta la cittadinanza. Un modo per avvicinare generazioni diverse ai linguaggi performativi che in sole due edizioni ha registrato ottimi risultati sia in termini di partecipazione che di gradimento. Ledizione 2013 intitolata IMMERSIONI (curata dallAssociazione Sette Soli) prevedeva tre diversi percorsi guidati da altrettante compagnie: Babilonia Teatri (Dietro lo specchio) Laboratorio teatrale finalizzato alla ricerca dellautentico a partire dalla vita delle persone. Dai loro vissuti, dalle loro convinzioni, fissazioni, ossessioni. Un laboratorio che non mette al centro la tecnica, ma lumanit e il proprio bisogno di urlarla. Di dargli un senso, un peso e una dignit. Teatro del Lemming (I cinque sensi dellattore) I sensi, indagati separatamente e poi in continua sinestesia fra loro, sono per il Lemming, oltre che un appello alla pienezza della vita, una via daccesso allaltrove del teatro e alle capacit creative dellattore. Teatro Sotterraneo (Daimon Call) Unindagine sul proprio Daimon, il demone che ci abita. Fra possessioni ed esorcismi, voci nella testa e lotte fratricide per compiere il proprio destino, Teatro Sotterraneo prevede sessioni di lavoro collettivo che coinvolgano i partecipanti non solo a livello esecutivo ma anche creativo. (Il laboratorio di Teatro Sotterraneo si svolger dal 3 al 7 settembre, gli altri due hanno gi avuto luogo).

Partnership Teatro Fondamenta Nuove Venezia

Partner fondamentale nel lavoro che si sta costruendo per la nuova scena contemporanea, il Teatro Fondamenta Nuove di Venezia, con il quale da quattro anni il festival condivide la progettazione artistica attraverso unattivit incrociata che ha visto spesso le compagnie sostenute (questanno Marta Dalla Via e Ilaria Dalle Donne) essere ospiti a Venezia per sviluppare, attraverso un periodo di residenza, le creazioni artistiche che poi vengono presentate in B.motion Teatro.

Premio Scenario

E indubbio che in questi ultimi anni la nuova scena artistica veneta ha dato segni di una vitalit fuori dal comune, sul versante del teatro e della danza contemporanea. Il punto di svolta si pu collocare nel 2007 con la vittoria dei veronesi Babilonia Teatri e la segnalazione di Pathosformel (studenti allo IUAV di Venezia) al Premio Scenario. Un ruolo determinante in tal senso sicuramente quello svolto dai soci locali dellAssociazione Scenario: organismo nazionale fondato nel 1987 per valorizzare nuove idee, progetti e visioni di teatro. Lassociazione stata una delle poche realt in Italia a dare ascolto, attraverso listituzione dellomonimo Premio biennale, alla straordinaria domanda di teatro posta dalle giovani generazioni. Oggi raccoglie 40 soci distribuiti su tutto il territorio nazionale e divisi in Commissioni Zonali: quella del Nord-Est composta da CSC-Operaestate Festival Veneto di Bassano del Grappa, La Piccionaia I Carrara di Vicenza e CSS di Udine (presente per un lungo periodo anche Cen-trale Fies-Drodesera Festival). Levoluzione della presenza di progetti provenienti dal Nord-Est allinterno di Scenario un indicatore significativo di questa ritrovata vivacit artistica. Dopo Babilonia e Pathosformel nel 2009 si segnalano i trevigiani Anagoor. Nel 2011 altro premio speciale assegnato al progetto presentato da 3 artisti veneti Francesca Foscarini/Giorgia Nardin/Marco DAgostin. E arriviamo cos al 2013, con il premio ancora in corso di svolgimento. Tra gli 11 progettii ammessi alla finale di Santarcangelo il 16/17/18 luglio figurano quelli di ben tre artisti veneti: i vicentini Fratelli Dalla Via, la trevigiana Silvia Costa e la veronese Ilaria Dalle Donne con Alice disambientata .

Finestate Festival

Lesigenza di trovare forme di collaborazione partendo dalle sensibilit comuni verso le arti contemporanee e le arti performative in genere, porta alla creazione di Finestate Festival composta da cinque soggetti italiani: B.motion/Operaestate Festival Veneto - Bassano, Contemporanea Festival - Prato/Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi, Festival internazionale della creazione contemporanea di Terni, Short Theatre Roma e Approdi di Cagliari. Il network, che condivide il periodo di svolgimento tra fine agosto e inizio ottobre, si costituito nel 2012 al fine di moltiplicare le potenzialit che consentono di raggiungere traguardi al di fuori della portata del singolo festival, attraverso la condivisione di alcuni obiettivi: - stimolare la cooperazione tra festival in Italia; - ragionare intorno a forme ibride dellarte performativa che vadano al di l della distinazione tra i generi del teatro, della danza o delle arti visive; - favorire mobilit e circuitazione di artisti internazionali in Italia e viceversa di artisti italiani a livello internazionale; - facilitare la collaborazione tra artisti di provenienze e di ambiti diversi; - sviluppare un mercato unico delle arti performative in Europa; - attivare la relazione tra i festival e gli istituti internazionali di cultura presenti in Italia. Nel 2012 Finestate Festival ha promosso in Italia nellambito del programma TransArte, avviato dallInstitut Francais, le compagnie: Philippe Quesne / Vivarium Studio con la performance LEffet de Serge (in programma a Bassano); Jonathan Capdevielle con Adishatz / Adieu; W con Gnrique; Giuseppe Chico e Barbara Matijevic con Forecasting. Nel 2013 il network presenta in Italia NOS SOLITUDES di Julie Nioche nellambito di France Danse / Festival di danza contemporanea promosso dallInstitut Franais, e AGORAPHOBIA di Lotte van den Berg, grazie alla collaborazione con lAmbasciata dei Paesi Bassi.

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Section subsection

cinefesti val cinefesti val

Bassano del Grappa Giardino Parolini Thiene Parco di Villa Fabris Montecchio Maggiore Castello di Romeo Dueville Busnelli Giardino Magico Schio Palazzo Toaldi Capra Castelfranco Veneto Villa Revedin Bolasco Gallio Filmfestival del cinema italiano opere primepra
minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident, sunt inculpa qui officia deserunt mollit anim id est.Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident, sunt inculpa qui officia deserunt mollit anim eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur.

cinefest ival Bassano del Grap pa


Giardino Parolini
lun. 1 luglio
E stato il figlio
di D. Cipr

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Tutti i film in programma nelle varie arene avranno inizio alle ore 21.30 nel mese di luglio e alle ore 21.00 nel mese di agosto. Biglietto intero E 5 Biglietto ridotto E 4 Abbonamento per 10 film E 35 0424 524214 - www.operaestate.it

dom. 14 luglio
Un sapore di ruggine e ossa
di J. Audiard

giov. 25 luglio
The Sessions
di B. Lewin

merc. 7 agosto
Lincoln
di S. Spielberg

mart. 20 agosto
A Royal weekend
di R. Michell

...................
Reality
di M. Garrone

...................
Come un tuono

mart. 2 luglio

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Moonrise Kingdom Una fuga damore
di W. Anderson

ven. 26 luglio
di D. Cianfrance

...................
giov. 8 agosto
di S. Robelin.

lun. 15 luglio

E se vivessimo tutti insieme?

...................

merc. 21 agosto
Il comandante e la ciconga
di S. Soldini

...................
La cuoca del Presidente
di C. Vincent

merc. 3 luglio

...................
Nella casa
di F. Ozon

sab. 27 luglio ven. 9 agosto


Miele

...................
di V. Golino

...................
giov. 22 agosto
Venuto al mondo
di S. Castellitto

...................
Io e te
di B. Bertolucci

...................
In Darkness
di A. Holland

giov. 4 luglio

mart 16 luglio

...................
La grande bellezza
di P. Sorrentino

dom. 28 luglio

...................
I Croods
di C. Sanders, K. De Micco

sab. 10 agosto

...................
Noi siamo infinito
di S. Chbosky

...................
ven. 5 luglio
Quartet
di D. Hoffman

...................
Buon Anno Sarajevo
di A. Begic

ven. 23 agosto

merc. 17 luglio

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lun. 29 luglio
Paulette
di J. Enrico

...................
Il grande Gatsby

dom. 11 agosto
di B. Luhrmann

...................
di T. Burton

...................
Amour
di M. Haneke

sab. 6 luglio

...................
La migliore offerta
di G. Tornatore

giov. 18 luglio

...................
Il caso Kerenes

sab. 24 agosto

mart. 30 luglio
di C. P. Netzer,

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Qualcuno da amare

Frankenweenie

lun. 12 agosto
di A. Kiarostami

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...................
Argo
di B. Affleck

dom. 25 agosto
Bella addormentata
di Marco Bellocchio

dom. 7 luglio

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Django Unchained
di Q. Tarantino

ven. 19 luglio

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Anna Karenina
di J. Wright

merc. 31 luglio

...................
mart. 13 agosto
Hitchcock
di S. Gervasi

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Pinocchio
di E. DAl

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Passioni e desideri
di F. Meirelles

lun. 8 luglio

lun. 26 agosto

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Educazione siberiana
di G. Salvatores

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La parte degli Angeli
di K. Loach

sab. 20 luglio

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giov. 1 agosto
di L. Levy

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merc. 14 agosto
Oltre le colline
di C. Mungiu

mart. 9 luglio

Il figlio dellaltra

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mart. 27 agosto
Qualcosa nellaria
di O. Assayas

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A Lady in Paris
di I. Raag

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La sposa promessa
di R. Burshtein

dom. 21 luglio

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Kiki consegne a domicilio
di H. Miyazaki

ven. 2 agosto

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giov. 15 agosto
Le avventure di Zarafa

merc. 10 luglio

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di O. Nakache, . Toledano

merc. 28 agosto

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Il sospetto
di T. Vinterberg

giov. 11 luglio

lun. 22 luglio ................... Il Lato sab. 3 agosto


Positivo Silver Linings Playbook
di D. O. Russell

di R. Bezanon, J. C. Lie

Troppo amici

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Stoker
di P. Chan-wook

Viaggio Sola
di M. S. Tognazzi

ven. 16 agosto

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giov. 29 agosto
Quando meno te lo aspetti
di A. Jaoui

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La bicicletta verde
di H. Al-Mansour

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No -

ven. 12 luglio

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dom. 4 agosto sab. 17 agosto


larcobaleno
di P. Larran

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To the Wonder
di T. Malick

mart. 23 luglio I giorni delRe della terra selvaggia


di B. Zeitlin

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Spring

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Vita di Pi
di A. Lee

sab. 13 luglio

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di R. And

lun. 5 agosto Zero Dark merc. 24 luglio Un giorno devi Thirty


Viva la libert andare
di G. Diritti di K. Bigelow

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ven. 30 agosto
di H. Korine

dom. 18 agosto Breakers

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sab. 31 agosto
Tutti pazzi
di R. Roinsard

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Come pietra paziente
di A. Rahimi

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Muffa
di A. Aydin

mart. 6 agosto

lun. 19 agosto per Rose

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132

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cinefest ival Thiene


Parco di Villa Fabris
merc. 3 luglio
di G. Piccioni

giov. 25 luglio
Lincoln
di S. Spielberg

ven. 9 agosto

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I Croods
di C. Sanders, K. De Micco

Le avventure di Zarafa

ven. 26 luglio

di R. Bezanon, J. C. Lie

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sab. 10 agosto
di A. Gassman

Razzabastarda

Il rosso e il blu

sab. 13 luglio
di K. Bigelow

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sab. 27 luglio
Venuto al mondo
di S. Castellitto

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dom. 11 agosto
di RZA

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giov. 4 luglio
Miele
di V. Golino

Zero Dark Thirty

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dom. 14 luglio
di G. Salvatores

Luomo con i pugni di ferro

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ven. 5 luglio
Kiki consegne a domicilio
di H. Miyazaki

Educazione siberiana

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Argo
di B. Affleck

dom. 28 luglio

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Hitchcock
di S. Gervasi

giov. 15 agosto

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Io e te
di B. Bertolucci

merc. 17 luglio

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merc. 31 luglio
di H. Al-Mansour

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Il grande e potente Oz
di S. Raimi

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giov. 18 luglio
di J. Wright

La bicicletta verde

ven. 16 agosto

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007 - Skyfall
di S. Mendes

sab. 6 luglio

Anna Karenina

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di P. Sorrentino

giov. 1 agosto
La grande bellezza

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di M. Newell

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ven. 19 luglio
Hotel Transylvania
di G. Tartakovsky

sab. 17 agosto
Grandi speranze

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dom. 7 luglio
Vita di Pi
di A. Lee

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di R. Moore

ven. 2 agosto
Ralph spaccatutto

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Stoker
di P. Chan-wook

dom. 18 agosto

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Le belve
di O. Stone

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Il matrimonio che vorrei
di D. Frankel

merc. 10 luglio

sab. 20 luglio

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sab. 3 agosto

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giov. 11 luglio
Django Unchained
di Q. Tarantino

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Il grande Gatsby

Il Lato Positivo Silver Linings Playbook


di D. O. Russell

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La sposa promessa
di R. Burshtein

giov. 22 agosto

dom. 21 luglio
di B. Luhrmann

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Troppo amici
di O. Nakache, . Toledano

dom. 4 agosto

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Le 5 leggende
di P. Ramsey

ven. 23 agosto

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ven. 12 luglio
Pinocchio
di E. DAl

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merc. 24 luglio
di B. August

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Treno di notte per Lisbona

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Noi siamo infinito
di S. Chbosky

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sab. 24 agosto
Cloud Atlas
di T.Tykwer, A. e L. Wachowski

giov. 8 agosto

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dom. 25 agosto
di J. A. Bayona

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Castello di Romeo
merc. 3 luglio
di D. O. Russell

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The Impossible

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merc. 7 agosto
Hitchcock
di S. Gervasi

merc. 21 agosto
Argo
di B. Affleck

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ven. 9 agosto merc. 24 luglio
di S. Castellitto

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dom. 25 agosto
Come un tuono
di D. Cianfrance

Lincoln

Il lato positivo

Venuto al mondo

di S. Spielberg

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dom. 11 agosto
The Impossible
di J. A. Bayona

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ven. 5 luglio
di R. Lorenz

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ven. 26 luglio
di M. Hoffman

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Kiki Consegne a domicilio
di H. Miyazaki

merc. 28 agosto

Di nuovo in gioco

Gambit Una truffa


a regola darte

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dom. 7 luglio
Le avventure di Zarafa
di R. Bezanon, J.-C. Lie

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giov. 15 agosto
Benvenuto Presidente!
di R. Milani

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dom. 28 luglio
I Croods
di K. DeMicco, C. Sanders

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ven. 30 agosto
Lo Hobbit
Un viaggio inaspettato

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merc. 17 luglio
La migliore offerta
di G. Tornatore

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sab. 17 agosto
Django Unchained
di Q. Tarantino

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merc. 31 luglio
Educazione siberiana
di G. Salvatores

di P. Jackson

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Il Grande Gatsby

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sab. 20 luglio
Flight
di R. Zemeckis

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dom. 18 agosto
Rio
di C. Saldanha

dom. 1 settembre
di B. Luhrmann

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133

cinefest ival Schio


Palazzo Toaldi Capra
merc. 3 luglio
Vita di Pi
di A. Lee

merc. 24 luglio
La frode
di N. Jarecki

sab. 3 agosto
La grande bellezza
di P. Sorrentino

sab. 17 agosto
Viva la libert
di R. And

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ven. 26 luglio
Miele
di V. Golino

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dom. 4 agosto
Kiki Consegne a domicilio
di H. Miyazaki

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dom. 18 agosto
Slow Food Story
di S. Sardo

merc. 17 luglio
No i giorni dellarcobaleno
di P. Larrain

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sab. 27 luglio
Effetti collaterali

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ven. 5 luglio
Il grande e potente Oz
di S. Raimi

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merc. 21 agosto
Promised Land
di G. Van Sant

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ven. 9 agosto
La citt ideale
di L. Lo Cascio

di S. Soderbergh

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ven. 19 luglio
Venuto al mondo

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dom. 28 luglio
Oblivion
di J. Kosinski

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merc. 10 luglio
Educazione siberiana
di G. Salvatores

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sab. 10 agosto
I Croods
K. De Micco di C. Sanders,

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sab. 24 agosto
To the Wonder
di T. Malick

di S. Castellitto

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dom. 21 luglio
Anna Karenina
di J. Wright

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merc. 31 luglio
A Royal Weekend
di R. Michell

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dom. 14 luglio
Benvenuto Presidente!
di R. Milani

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dom. 11 agosto
Il comandante e la cicogna
di S. Soldini

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ven. 31 agosto
World War Z

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ven. 2 agosto
Il grande Gatsby

di M. Forster

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di B. Luhrmann

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Busnelli Giardino Magico
mart. 18 giugno
Nodo alla gola

info: 3457079215 www.dedalofurioso.it * film a ingresso libero

ven. 26 luglio
No - i giorni dellarcobaleno
di P. Larran

mart. 23 luglio
CAI
selezione film dal TrentoFilmFestival

mart. 13 agosto
Il ladro
di A. Hitchcock

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sab. 13 luglio
Iron Man 3
di S. BlacK

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merc. 14 agosto
Viva la libert
di R. And

merc. 24 luglio
Benvenuto Presidente!
di R. Milani

merc. 26 giugno
La bicicletta verde
di H. Al-Mansour

di A. Hitchcock

.................
giov. 20 giugno
La congiura degli innocenti
di A. Hitchcock

.................
mart. 16 luglio
CAI
selezione film dal TrentoFilmFestival

.................
merc 7 agosto
Miele
di V. Golino

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sab. 17 agosto
Il Grande Gatsby
di B. Luhrmann

.................
mart. 2 luglio
CAI
selezione film dal TrentoFilmFestival

.................
La grande bellezza
di P. Sorrentino

.................
giov. 8 agosto
Psycho
di A. Hitchcock

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21 agosto
Nella casa
di F. Ozon

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sab. 22 giugno
Nowhere Boy
di S. Taylor-Wood,

merc. 17 luglio

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ven. 5 luglio
I Croods
C. Sanders di K. DeMicco,

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mart. 25 giugno
Il delitto perfetto

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sab. 20 luglio
Fast & Furious 6
di J. Lin

.................
ab. 10 agosto
Epic Il mondo segreto
di C. Wedge

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giov. 22 agosto
Luomo che sapeva troppo
di A. Hitchcock

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mart. 9 luglio
CAI
selezione film dal TrentoFilmFestival

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di A. Hitchcock

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134

cinefest iva Castelfra l nco Veneto


Villa Revedin Bolasco
merc. 10 luglio
Lincoln
di S. Spielberg

info: 0423 735660

dom. 28 luglio
Argo
di B. Affleck

giov. 8 agosto
Nella casa
di F. Ozon

dom. 18 agosto
Marley
di K. Macdonald

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mart. 30 luglio
Il figlio dellaltra
di L. Levy

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ven. 9 agosto
Hitchcock
di S. Gervasi

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mart. 20 agosto
Re della terra selvaggia
di B. Zeitlin

sab. 20 luglio
Anna Karenina
di J. Wright

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di B. Bertolucci

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Zero Dark Thirty
di K. Bigelow

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Venuto al mondo

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merc. 21 agosto
Educazione siberiana
di G. Salvatores

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dom. 21 luglio
Tutti pazzi per Rose
di R. Roinsard

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di G. Tornatore

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mart. 13 agosto
Come pietra paziente
di A. Rahimi

di S. Castellitto

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sab. 13 luglio
Django
di Q. Tarantino

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giov. 22 agosto
Noi siamo infinito
di S. Chbosky

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giov. 25 luglio
La cuoca del presidente
di C. Vincent

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mart. 6 agosto
Noi siamo infinito
di S. Chbosky

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merc. 14 agosto
Benvenuto presidente
di R. Milani

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mart. 16 luglio
La sposa promessa
di R. Burshtein

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ven.23 agosto
Come un tuono

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ven. 26 luglio
Moonrise Kingdom Una fuga damore
di W. Anderson

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merc. 7 agosto
Ci vuole un gran fisico
di S. Chiarello

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ven. 16 agosto
Viaggio sola
di M. S. Tognazzi

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ven. 19 luglio
Amiche da morire
di G. Farina

di D. Cianfrance

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sab. 27 luglio
Viva la libert
di R. And

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sab. 17 agosto
Anna Karenina
di J. Wright

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136

main sponsor

www.unicredit.it

con il sostegno di

www.fondazionecariverona.org

amici del festival

www.agb.it

www.etraspa.it

137

www.confindustria.vicenza.it

www.nardini.it

www.pastagiglio.com

www.mevis.com

www.pengospa.it

Citt di Bassano del Grappa Assessorato allo Spettacolo

Pacchetto Vacanze

Operaestate Festival Veneto con Vicenza e gli Albergatori di Bassano, offrono una promozione speciale per tutto il periodo del festival.

Informazioni Turistiche
Ufficio I.A.T. Informazioni e Accoglienza Turistica di Bassano 0424 524 351 www.vicenzae.org

La promozione comprende: il 15% di sconto sul pernottamento presso tutti gli Hotel aderenti alla promozione (lelenco consultabile sul sito www.operaestate.it);

. . . .

Prenotazioni

lingresso ridotto alle speciali serate di spettacolo che il festival propone; lentrata gratuita ai musei di Palazzo Sturm: il Museo della Ceramica G. Roi affacciato sul Brenta, testimonianza della grande tradizione artistica e artigianale del territorio e il Museo della stampa Remondini che racconta 200 anni di storia della civilt dellimmagine europea tra met 600 e met 800; un kit con informazioni su Bassano e le citt palcoscenico (storia arte paesaggio enogastronomia);

direttamente presso gli hotel aderenti ed elencati sul sito: www.operaestate.it

. uno speciale omaggio Grappa Nardini.

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