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MARKETING DEL CINEMA

Prodotto Film e caratteristiche del mercato del cinema

Il film è un “bene-esperienza” (il valore di quel bene lo riconosce soltanto mentre si ha l’esperienza di quel
bene [x es. non puoi sapere prima se un film ti piace o no, se ti annoia o no, etc…]) e “prodotto-prototipo” (è
un prodotto unico, per quanto ci siano caratteristiche come genere, attori, etc…, e solo sperimentandolo si
può capire se ha valore per se o meno)  l’impossibilità di sapere se un prodotto cinematografico piacerà o
meno è un rischio per l’imprenditore

Marketing è soddisfare i bisogni e i desideri di un potenziale consumatore, grazie a un prodotto (un bene o
un servizio) che ha valore per lui; la costruzione della comunicazione del film ha come obiettivo fare
incontrare i valori del film con il bisogno dello spettatore potenziale.
Per fare un buon marketing è necessario conoscere bene sia il prodotto e il mercato di quest’ultimo sia i
bisogni dello spettatore.
Il consumo dei film in sala è il punto principale di riferimento per questo corso (nonostante, oggi più che
mai, il consumo avvenga anche al di fuori della sala cinematografica, anche per via della pandemia che ci ha
colpito)

Come valutare una campagna pubblicitaria:


 Chi produce?
 A chi parla?
 Come parla?
 Di cosa parla?

Spot 1: #SoloAlCinema  promosso da associazioni di categoria che mettono assieme produttori e


distributori cinematografici assieme alla casa di produzione LuckyRed, oltre che ad attori che si sono
prestati per girare lo spot (Dimensione pubblica [associazioni] + dimensione privata [LuckyRed]);
Si riferisce allo spettatore che consuma il film in sala
Spot 2: “We Make Movies Better”  prodotto da AMC Theatres, catena di cinema statunitense (solo
dimensione privata);
Si riferisce direttamente allo spettatore che consuma il film in sala

Il film è un prodotto economicamente rischioso perché costa tanto e i ricavi arrivano successivamente e
quindi, è necessario che vi sia qualcuno che investa prima (come si finanziano i film? Tramite risorse
proprie, prevendita dei diritti e finanziamenti pubblici (solo in Europa));
Le principali voci di budget sono: produzione, mezzi tecnici impiegati e costi di lancio e distribuzione

L’Italia è caratterizzata dalla frammentazione delle imprese cinematografiche (molte, piccole e spesso solo
temporanee) e poche grandi imprese caratterizzate da integrazione verticale e collegate ad emittenti
televisive (O1 Distribuzione  RAI; Medusa  Mediaset; etc…)
Secondo una ricerca di mercato del 2019 l’Italia è il maggior produttore cinematografico in Europa, seppur
non il maggior consumatore (costo medio nel 2017: 1.5M €; costo medio nel 2018: 2.4M €)
Sono finanziati in gran parte da investimenti pubblici, poi dai broadcaster, successivamente dai produttori e
infine da prevendite ed incentivi di produzione

Negli USA non esiste l’investimento pubblico, le risorse sono soprattutto degli studios (con ), oppure da
prevendite o anche da merchandising (si creano dei prodotti a partire dai personaggi del film, dalla trama,
etc…) e product placement (posizionamento di oggetti esterni come ad esempio macchine, bibite, cellulari,
etc… di una determinata marca all’interno del film)
Il costo medio del film degli Studios Hollywoodiani sfiora gli 80-85M $
I Blockbuster sono dei film con budget altissimo, superiore al budget medio, spesso narrano una storia nota,
parecchi effetti speciali e che puntano ad un target giovane, al fine di essere distribuiti globalmente
Gli speciality films invece sono film di case di produzione indipendenti, appoggiate da case di produzione
più grandi interessate magari anche a sviluppare una serie in seguito, ma che non devono essere mainstream

Il ciclo di vita del film


 Produzione:
o Sviluppo: consiste nella definizione, valutazione, (ed eventuale acquisto di diritti) rispetto ad
un soggetto, trattamento (segue il tipo di sviluppo temporale) o sceneggiatura  fase
parecchio importante, perché sulla base dell’idea e degli sviluppi eccessivi si capisce che tipo
di riscontro, mercato e costi che potrebbe avere il film (il mercato cinematografico è molto
rischioso per via anche dei costi elevati)
o Pre-Produzione: Predisposizione del budget
o Produzione: Momento più costoso, ci so o dei costi, tipicamente artistici (variabili in base
alla rilevanza degli attori) e tecnici (tecnologia necessaria per girare certe scene, etc…), che
possono essere pesanti e imprevedibili (ci può essere fattore umano, meteorologico, etc…)
o Post-Produzione: Montaggio visivo, sincronizzazione tracce sonore, effetti speciali, etc…
fino ad arrivare al prototipo finale del film pronto per essere distribuito

 Distribuzione/Circolazione: società che si occupano della diffusione del prodotto cinematografico


ai canali di programmazione per il pubblico (si occupano primariamente della distribuzione nei
cinema, a volte a partire dal cinema;
Il superamento di una linearità di distribuzione si può definire circolazione
La distribuzione ha tre funzioni diverse
o commerciale: visione e commercializzazione di diritti, negoziazione dei prezzi, negoziazione
di modalità in cui cinema deve uscire nelle sale, etc…
o Promozione: inizia spesso durante la produzione, si divide in advertising (a pagamento) e
publicity (tutto ciò che non è a pagamento)
o Di edizione: doppiaggi, sottotitoli, etc… che non sono propriamente attinenti al prototipo del
film, perché sono delle aggiunte al prodotto filmico che dipendono dal tipo di pubblico e di
mercato da cui si va

 Esercizio/Consumo: è tradizionalmente la programmazione nelle sale cinematografiche;


Oggi si può parlare anche di accesso, inteso come l’insieme delle attività che consentono di
raggiungere lo spettatore attraverso vari canali di distribuzione  in questo cambiamento
terminologico c’è il fatto che la sala non ha più l’importanza che aveva una volta;
Il momento della sala è comunque ancora un momento importante, nonostante tutto (non è più il
luogo ed il periodo in cui si guadagna maggiormente); resta cruciale per la prima comunicazione del
film, la definizione dell’identità che poi il più delle volte rimarrà uguale anche nelle finestre
successive (x es. Poster, Trailer, etc…)
I film che saltano la sala rischiano di non emergere all’attenzione del pubblico, per via dei tantissimi
prodotti che vengono distribuiti sulle varie piattaforme
o Il ruolo dell’esercente:
 Negozia con il distributore: ci sono delle quote che vanno all’esercente e quote che
vanno al produttore
 Si occupa della distribuzione in ambito locle
 Negozia e dice la sua sulla programmazione, conoscendo bene o male la gente nel
suo territorio
 Offre servizi secondari, principalmente servizi di ristoro

La sala cinematografica tradizionale guadagna dal film, pubblicità, noleggio della sala per eventi,
consumazioni;
Trattiene tra il 40 e il 60% dell’incasso
Circa il 70% delle sale rientrano nei circuiti (x. es UCI, Notorius Cinema, etc…) e vi è una distinzione tra
multisala e monosala (sono la maggioranza, circa il 55%, ma portano solo il 10% delle presenze)
Le finestre di programmazione

Durata della “vita” di un film

Durante la Situazione Covid (e in parte anche Post-Covid), basandoci sulla tabella sopra, il VOD (Video On
Demand) ha preso il posto del cinema [x es: “È Stata La Mano Di Dio”  distribuito su Netflix circa 20
giorni dopo la sua uscita in sala; “The Power Of The Dog”  dopo l’uscita al cinema limitata in pochissimi
stati e cinema (tant’è che al Box Office ha fatto solamente $208K), ed è poi uscito worldwide su Netflix]:

 SVOD (Subscription VOD): Pagamento di un abbonamento ad una piattaforma streaming (Netflix,


Hulu, HBO Max, etc…) per usufruire di tutti i titoli messi a disposizione da quest’ultima
 TVOD (Transactional VOD): ossia “noleggio” On Demand dei film;
 Premium VOD: si paga per un abbonamento ad una piattaforma streaming, ma poi per vedere
determinati contenuti devi aggiungere alla somma dell’abbonamento un'altra somma (è stato ideato
da Disney+ per trasmettere film che stavano venendo trasmessi ancora in sala cinematografica)

Secondo uno studio riguardante la circolazione e l’accesso ai prodotti cinematografici, si è giunti a questa
conclusione sulla quantità di film visti in una settimana:
 Nessuno: nel 2019 era il 9.5% delle persone, nel 2020 il 9.8%
 1 ca. a settimana: nel 2019 era il 27.2%, nel 2020 26.3%
 2-3 a settimana: nel 2019 46.2%, nel 2020 44.5%
 1 al giorno: nel 2019 17%, nel 2020 19.4%
Gli indicatori di visione cinematografici

Per giudicare l’andamento dei film sono disponibili diversi indicatori:


 Indicatori di visione in sala:
o Ranking: si indica il ranking dei vari film nel giorno stesso, del giorno precedente e della
settimana precedente
o Box Office: indica gli incassi dei vari film nel giorno dato (e anche del giorno precedente e
della settimana precedente nel caso siano usciti da più di un giorno)
o Admissions: con questo termine si indicano le presenze in sala
o Screens: numero totale di schermi su cui il film è stato proiettato in quel dato giorno (in basi
a valutazioni preventive si danno più screen ai film che si pensa possano portare più
admission e durare per più tempo nelle sale cinematografiche)
o Average: incasso per schermo (con il salire di numero di screens è più facile che si abbassi
l’average)
o Data d’uscita

 Indicatori di visione in Streaming: fondamentalmente i dati comunicati sono abbastanza pochi e di


base sono:
o Hours Viewed: le ore di visione
o Stream: le visualizzazioni (Stream)
o Permanenza media %

Oltre la sala: Streaming (VOD)


Le OTT sono aziende che vengono da ambiti diversi dell’ambito cinematografico (talvolta ci rimangono
anche, vedesi Amazon, che in Prime Video ha solamente una piccola branchia del suo vero) e godono di una
riduzione dei costi (sia di trasmissione che strutturali)
Hanno una conoscenza molto approfondita dei loro consumatori e questa conoscenza può guidare sia
promozione che produzione (tant’è che per le Serie TV al giorno d’oggi non si realizzano più pilot)
Puntano molto più sull’abbondanza dei titoli che alla ricerca del best seller; cercano spazio nell’economia
reale, ma guardano anche alla cosiddetta “economia del prestigio” (ci sono diversi film usciti sulle OTT [in
particolare Netflix] che poi sono stati candidati, ed hanno anche vinto diversi premi cinematografici)

Il consumo di film

Per quanto riguarda la sala, essa è il momento in cui si costruisce l’identità di un film e segna un passaggio
importante nel momento iniziale
La frequenza in sala ha dati sensibilmente più bassi rispetto alla frequenza di visione di film su Canali Free
o SVOD
Secondo uno studio del 2018 il paese in Europa in cui si va più al cinema è la Francia, con in media 3,27
volte all’anno (l’Italia ha di media 1,74 volte all’anno)
Secondo dati ISTAT del 2017 il dato che colpisce di più è che il 49.6% della popolazione italiano è andato
almeno una volta in un anno (dato abbastanza basso, ma di circa 10 punti percentuali più alto rispetto al
1993)

PER VEDERE I DATI RELATIVI ALLA “frequenza di visione di film in una settimana” VAI A PAG. 3

Per scegliere i film da vedere si cercano informazioni su differenti “canali” (DATI 2019):
 Internet: mezzo di informazione più diffuso (ricercate soprattutto su pagine e siti ufficiali di film e
nei siti specializzati in cinema, ma ha un ruolo importante anche YouTube)
 TV: subito sotto Internet
 Passaparola: altrettanto importante seppur meno usato degli altri due

Cosa spinge uno spettatore ad andare in sala? Solitamente il genere del film, gli attori, il trailer, etc…
Secondo dati del 2019, i generi più visti al cinema sono:
 Commedia
 Avventura
 Comico
 Azione

È importante sapere anche i periodi di frequenza della sala da parte del pubblico: si va maggiormente nel
weekend e in particolare in autunno/inverno  va da sé che la maggior parte dei film escono in quel
periodo, mentre se si fa uscire qualcosa in primavera/estate è più facile si abbia meno concorrenza ma allo
stesso tempo si rischia anche un’affluenza minore

VEDERE APPUNTI SU “LA RICERCA: CAMPIONE E METODO” (forse è argomento della prossima
lezione)

Incassi Worldwide

Gli Stati Uniti (+ Canada) è lo stato in cui vi sono stati gli incassi più alti da Box Office, seguiti dalla Cina
[Dati “Osservatorio Europeo Audiovisivo”, 2019]
Cina e India sono invece i paesi in cui si rilevano il maggior numero di presenze al cinema  ma perché è
differente il primato tra “incassi Box Office” e “Presenze al cinema”? Dipende tutto dal prezzo medio del
biglietto, che negli Stati Uniti [Dati “Osservatorio Europeo Audiovisivo”, 2019]

Anche in Europa sono i film americani a rilevare il maggior numero di presenze, in particolare circa il 70%
delle presenze totali derivano da questi (se guardiamo la Top 25 di film per presenza in Europa vediamo che
la maggioranza è proprio dei film di produzione statunitense)
Nella Top 25 di film europei per presenza invece prevalgono soprattutto film inglesi finanziati da capitali
americani (contrassegnati dalla sigla “GB-ink” nelle tabelle di rilevazione di dati)

Abbiamo bisogno di raccogliere dati di consumo:


 Dati d’incasso e presenza
 Online Analytics [quanti account, per quanto tempo consumano un film, i gusti di consumo, etc…])
tramite algoritmi  processi di intelligenza artificiale relativi alla ricerca sul gusto e sulle abitudini
del fruitore che stanno dietro alle raccomandazioni, caratteristiche delle piattaforme OTT

Le Ricerche sul Consumo possono essere svolte da fonti pubbliche (ISTAT, ministeri, etc…) e private
(Cinetel, Box Office Mojo, etc…) di ricerca, e possono essere quantitative (si prende un campione di
persone particolarmente elevato) o qualitative (fatte su piccoli gruppi di persone intervistate con canali
diversi, etc…)

Le ricerche di mercato
Mentre i dati di consumo sono una sorta di realtà, che arrivano o dai biglietti staccati al cinema o attraverso
le analytics sulle varie piattaforme digitali, le ricerche di mercato sono ricerche composte su campioni di
spettatori che rappresentano una realtà e quindi devono essere rappresentativi, in alcuni casi in maniera
precisa (bisogna sapere dati socio-democratici, ma anche comportamentali) in altri casi meno (in questi tipi
di ricerche si vogliono rappresentare elementi che stanno nella realtà ma non in maniera altrettanta precisa),
dell’effettiva realtà

 Market Ability: vendibilità del film nel mercato [x es. il genere del film, il cast, il trailer, etc…]
 Market Playability: capacità del film di reggere la visione e le aspettative, in modo da garantire un
passaparola e una durata maggiore
 Capability: Capacità precoce (ancor prima di reclutare il cast, etc…) di capire il potenziale viene
definito (tanto più pre-produzione e sviluppo sono fatti bene, tanto più si riesce a scoprire presto il
potenziale di un film)
 Buzz Ability: capacità di generare una discussione
Il film è un prodotto unico e non si può mai prevedere al 100% se andrà bene o meno, ma le ricerche di
mercato possono aiutare, seguendo market ability/market playability, a capire se potenzialmente potrebbe
funzionare o meno

 Ricerche quantitative: In genere c’è un questionario, quindi domande chiuse, e l’obiettivo è avere
dati numerici/percentuali esatte oppure date delle ipotesi (possono venire da esperti o da ricerca
qualitativa) già fatte in precedenza è utile per confrontarle con i dati effettivi
Queste ricerche che si basano su dei campioni ampi e rappresentativi dell’universo che interessa a
noi [x es. se un film sarà distribuito solo in una data regione (x es. solo in Italia), il campione sarà
rappresentativo solo di quella stessa regione e non di tutte; se un film è comico e si vuole fare
un’indagine quantitativa eviteremo nel campione che dicono che i film comici non li vedono; se si
vuole fare una ricerca sui film in sala si evita chi afferma di non andare mai al cinema; etc…]

 Ricerche qualitative: In genere realizzate tramite interviste, quindi domande aperte che permettono
alle persone di esprimersi
Si prendono campioni più piccoli che abbiano caratteristiche proprie dell’universo che ci interessa
[se vogliamo ricerca su come lanciare film comico prendiamo spettatori che gradiscono il genere,
che risiede in alcuni centri di cui sappiamo avere un comportamento diverso rispetto a determinati
generi (x es. se sappiamo che in Italia ci sono città che apprezzano particolarmente quel genere, nella
ricerca qualitativa prenderemo un campione provenienti da queste; stessa cosa vale per l’età; etc…)
Si mettono in gruppi persone diverse tra loro ma che non confliggano al punto di “annullarsi”]
Dalla ricerca qualitativa riusciamo a capire cos’è piaciuto, cosa non è piaciuto, gli elementi che
funzionano particolarmente, quelli che non funzionano, etc…  si avrà una conoscenza
approfondita del film ma quello che non possiamo capire è se pesa di più il “mi piace” o il “non mi
piace”, e per far quello serve una ricerca quantitativa

Le tipologie di ricerche di mercato

Uno dei più grandi obiettivi, se non il più grande, di ricerche e, più in generale, delle analisi di mercato è il
Posizionamento: idea del posto che un film avrà nel mercato (a che pubblico sarà parlare? A quali film può
essere associato? Quali benefici fondamentali promette e dà al pubblico [divertimento, sorpresa, suspense,
tipo di cast, tipo di film, regista, etc…]?) e si può posizionare un film solo a partire dalla nostra stessa
esperienza e conoscenza oppure tramite una ricerca di mercato

Concept Testing: test fatto su una breve descrizione dell’idea (è spesso una ricerca qualitativa)
Talvolta si può addirittura girare un corto facendovi poi un test al fine di capire se potrà funzionare o meno
come lungometraggio
Script Assestement: analisi della sceneggiatura, che però spesso si fa attraverso team di esperti e non
gruppi o campioni, in quanto è un lavoro più pesante, oltre che da specialisti (non dice solo “mi piace” o
“non mi piace” ma valuta anche personaggi, trama, dialoghi, ritmo, etc…)

Title Testing: valuta l’impatto e la Market Ability del titolo capendo allo stesso tempo anche se il titolo
effettivamente c’entra o meno con il film (se vendiamo quel titolo poi, nel film, la promessa del titolo viene
mantenuta?)

Screening Test: invito a gruppi più o meno estesi di persone alla visione di un film per poi farli esprimere
sul gradimento (questionario + brevi domande aperte su cos’è piaciuto di più, di meno, quali elementi
funzionano, quali lasciano a desiderare, etc…); spesso si parte da un campione piuttosto numeroso di
persone e, andando avanti, si formano dei focus group, ossia gruppi più piccoli di persone facenti parte del
campione iniziale, utile per ottenere info più dettagliate, approfondite, etc…  utilizzato molto spesso
soprattutto nell’industria hollywoodiana

Advertising Test: è un test, in genere qualitativo, sul gradimento tra due o più manifesti, trailer, etc… per
uno stesso film
Tracking Survey: serve per capire, prima dell’uscita del film, cosa le persone sanno già di quel film, la
cosiddetta awarness; quindi, serve per testare il funzionamento della campagna di marketing;
è un tipo di ricerca parecchio costoso in quanto funziona solamente se precedentemente sono state fatte
molte ricerche, poiché è necessario avere un archivio di dati piuttosto ampio, con cui si possono confrontare
i risultati del singolo film con quelli precedenti (proprio per via del costo e del tempo necessario può essere
svolto da aziende di ricerca o da case cinematografiche grandi)

Exit Survey: si fa all’uscita del film per capire se il film ha soddisfatto le aspettative del pubblico

Il marketing per sua natura è creare e comunicare il valore di un prodotto, come detto in precedenza
Pre-connectivity Era e Post-connectivity Era

Per gli Studios inizialmente c’è stato un passaggio da gut-feel marketing ad un data driven marketing:
 Quello che inizialmente era un bene scarso, come i film, adesso non lo è più, l’ambiente pè diventato
ultra-competitivo e ormai chiunque volendo potrebbe girare un film  ci sono nuove scarsità, come
la mancanza di tempo o di attenzione
 Bisogna cambiare possibilità del nuovo ambiente digitale e, per vincere, bisogna concentrarsi su
vincere la battaglia per la scarsità di attenzione (devo cercare di ottenere attenzione del consumatore,
sfruttando principalmente abitudine e dati che vengono forniti dagli studi [le cosiddette analytics])
 Accanto agli analytics c’è l’Intelligenza artificiale  abilità di una macchina di mostrare capacità
umane, quindi ragionamento, apprendimento, pianificazione e creatività, il che pernmette ai sistemi
di capire il proprio ambiente, mettersi in relazione con ciò che percepisce, risolvere problemi e agire
verso un obiettivo specifico

Analytics + IA aiutano a
 Fare previsioni
 Aiutare la promozione tramite analisi dei comportamenti
 Aiutare la promozione tramite l’utilizzo di algoritmi

Come funziona un algoritmo di raccomandazione?


Ogni volta che accedo al servizio Netflix, il nostro sistema di consigli cerca di aiutarti a trovare facilmente
una Serie Tv o un film da guardare; stima la probabilità che u possa guardare un determinato titolo del
catalogo  tutte queste info costituiscono dati di input XXXXXXXX

Secondo Kotler, Marketing e IA XXXXXXXXXX

Il piano marketing di un film

 Bisogna considerare dei tempi (è necessario organizzare le proprie azioni in un tempo):


o in generale il tempo che passa tra l’arrivo allo script definitivo e la fine della post-
produzione è di circa 1 anno (durante le 8/12 settimane in cui si gira il film si fanno anche
delle conferenze stampa, degli shooting fotografici, etc… per dare info e news su come
stanno andando le riprese, sul film stesso, etc…)

In questo lasso di tempo:


 Si definisce il Budget: si trovano i punti di forza, punti di debolezza, la
principale motivazione per cui qualcuno dovrebbe vedere il film, il
pubblico potenziali (sulla base di test o andamento di film simili), etc…
 Si capiscono i tempi: in quanto tempo arriverà il materiale, quanto tempo si
impiegherebbe per girare, entro quanto tempo potremmo essere pronti per
farlo uscire nelle sale, etc…
 Definizione del team: produttore, regista, marketing della produzione
(generalment è un compito della distribuzione, ma ci sono )

o Passa poi un altro anno ca. dalla fine della post-produzione all’effettivo lancio del film

Tra i 9 e i 6 mesi prima:


 Decisione finale sulla data di uscita
 Comunicazione ai trade (ossia gli esercenti): questa si può fare anche senza
disponibiltà di materiale promozionale se si tratta di un marchio già noto [x
es. attore famoso, regista di valore, sequel di un film di successo, etc…]

Circa 6 mesi prima:


 Produzione dei materiali creativi: artwork, foto scattate sul set, trailer,
etc…
 uscita del teaser
 comunicazione finale agli esercenti

Attorno ai 3 mesi prima:


 Si comprano spazi editoriali (ossia non a pagamento)
 Si comprano spazi advertising (ossia a pagamento)

1 mese prima:
 uscita su spazi a pagamento come TV, Stampa, Radio, iniziative sul
territorio, affissioni, etc…

 Assegnare al nostro film un posto nel mercato, il cosiddetto positioning


o C’è bisogno di conoscenza del prodotto: punti di forza, debolezze, market ability, marketing
mix [ossia attori, cast artistico, script e genere, classificazione d’età, etc…]
o Necessità di conoscere il mercato
o Conoscenza del pubblico: tramite ricerche pubbliche o private che permettono di definire un
target (età, sesso, gusti mediali, film preferiti, preferenze cinematografiche, etc…)

Nel teaser abbiamo: Titolo, nome del regista e stile visivo ben definito e in linea col film

 Teaser: capiamo che è Queste sono affissioni successive all’uscita del teaser che
una teaser image perché ne seguono lo stile visivo ma puntano ad entrare un po’più
non c’è una data di uscita nello specifico rispetto al Teaser

In questo caso vediamo le teaser image di “Arrival”, vediamo in tutti la stessa capsula
aliena, facendoci pensare a un film sci-fi, con sullo sfondo diverse città del Mondo
In questa locandina
successiva alle teaser
image vediamo
un’immagine del tutto
diversa, più drammatica
ed esplicativa, che
mostra anche le facce dei
protagonisti
 questo richiama
all’idea di film del
regista che vedeva
“Arrival” come
Thriller/Drammatico

Esempio storico di campagna per un film a basso budget ($60.000) e ad uscita limitata è “The
Blair Witch Project”, la cui campagna fu basata sull’indistinguibilità tra verità e finzione: fu
creata una campagna virale sulla scomparsa di tre ragazzi in un bosco che si diceva abitato da
una strega [un sito web aggiornava sulla ricerca degli scomparsi, indizi vennero disseminati sul
web e fu girato un mockumentary che rafforzava il tutto]

 Il brief: è lo strumento per condividere il posizionamento del film e gli obiettivi della campagna;
è un breve documento strutturato attorno a domande semplici e che raccoglie, 9n modo sintetico ma
completo, tutte le info necessarie XXXXXXXXXX
Come? Cosa? Perché? Sono le tre domande centrali che bisogna chiedersi quado si scrive un brief
(che dev’essere per definizione un breve sommario di XXXXXXXX)

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