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Il triangolo pedagogico di Houssaye, la postura “formare”

schematizza i vari modelli identificando tre posture. La prima postura è quella dell’Insegnare e fa
riferimento al lato che unisce Insegnante e Sapere: in questo processo l’alunno rimane ai margini mentre il
docente, mentre lavora sul Sapere se ne impadronisce sempre di più. La seconda postura è quella del
Formare che congiunge l’Insegnante all’Alunno, in una relazione gerarchica nella quale il primo domina sul
secondo e il Sapere viene posto ai margini. Infine, la terza postura e quella dell’Apprendere che evidenzia il
ruolo attivo dell’alunno nel processo di apprendimento e l’astinenza da parte del docente. Le
generalizzazioni a cui giunge il pedagogista riguardano l’impossibilità di trattare i tre poli in contemporanea,
ma di privilegiarne solo due e considerare il terzo polo in una posizione marginale, “logica del terzo
escluso”; inoltre le logiche che fondano ciascuna delle opzioni sono autarchiche: non riescono a diventare
complementari perché sono fra loro incomprensibili, si escludono a vicenda, e possono evolversi soltanto al
loro interno

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