Sei sulla pagina 1di 7

RIELABORAZIONE DEL CONTO ECONOMICO

La trasformazione del CE obbligatorio per legge in CE riclassificato rappresenta,

come per lo stato patrimoniale, un’operazione preliminare all’analisi di bilancio.

A tale scopo è necessario suddividere la gestione dell’impresa in 4 aree di gestione:

1) gestione caratteristica

2) gestione patrimoniale o atipica

3) gestione finanziaria

4) gestione straordinaria

Lo scopo della separazione dell’unitaria gestione d’impresa nelle sopra citate gestioni

parziali è quello di evidenziare i risultati intermedi di ciascuna area di gestione, per

individuare il fattore o le cause principali della redditività d’impresa.

In particolare viene calcolato il risultato parziale o intermedio di ciascuna area di

gestione, allo scopo di individuare il contributo che ciascuna di essa ha fornito al

reddito complessivo.

La gestione caratteristica, che rappresenta il nucleo trainante della gestione d’impre-

sa, dovrebbe fornire il contributo più elevato. Il reddito prodotto dalla gestione

caratteristica si chiama REDDITO OPERATIVO ed è il più significativo.

Inoltre è possibile suddividere la gestione caratteristica in 3 sottoaree:

A) gestione industriale: accoglie tutti i ricavi caratteristici ed i costi sostenuti per

realizzare il processo di trasformazione fisico-tecnica delle materie prime in

prodotti finiti;

B) gestione commerciale: accoglie solo i costi sostenuti per la

commercializzazione dei prodotti;

C) gestione amministrativa: accoglie solo i costi sostenuti per l’amministrazione

dell’impresa.

Allo scopo di calcolare il risultato della gestione industriale (ricavi caratteristici -

costi industriali), separandolo dai costi commerciali e amministrativi, è necessario

suddividere i costi per destinazione.

Nel conto economico obbligatorio per legge i costi sono classificati per natura (in

base alla natura del fattore produttivo) e la contabilità generale non fornisce

informazioni utili a riclassificare i costi per destinazione.


La contabilità analitica, invece, destinata alla direzione aziendale, al fine di

controllare l’economicità della gestione d’impresa e guidarla al raggiungimento degli

obiettivi programmati e quindi potenziarne l’efficienza, consente di suddividere i

costi della gestione caratteristica nelle tre sottoaree in cui questa si suddivide,

individuando i costi industriali, i costi commerciali e i costi amministrativi.

Poiché la contabilità analitica, a differenza del bilancio obbligatorio, è un documento

non pubblico, ma interno e contenente informazioni riservate, l’analista esterno non

può consultarla e, quindi, non è in grado di suddividere i costi per destinazione.

Esistono due configurazioni di CE riclassificato, che differiscono fra loro per il modo

con il quale calcolano il reddito operativo:

A) Conto economico a valore della produzione e a valore aggiunto:

calcola il reddito operativo classificando i costi per natura;

B) Conto economico a costi e ricavi della produzione venduta:

calcola il reddito operativo classificando i costi per destinazione.

L’analista interno può redigere entrambe le configurazioni, mentre quello esterno può

solo compilare la prima.

Dopo aver calcolato il reddito operativo, le due configurazioni di CE sono identiche.

CE A VALORE DELLA

PRODUZIONE E A VALORE

AGGIUNTO

CE A COSTI E RICAVI DELLA

PRODUZIONE VENDUTA

VALORE DELLA PRODUZIONE

CARATTERISTICA

- COSTO MATERIE CONSUMATE

(Rim.iniz. + Acquisti - Rim.finali)

- SPESE PER SERVIZI

= VALORE AGGIUNTO
- COSTI DEL PERSONALE

= MARGINE OPERATIVO LORDO

- AMMORTAMENTI

- ACCANT. AI F.DI RISCHI E ONERI

= REDDITO OPERATIVO

RICAVI NETTI

- COSTO DEL VENDUTO

= RISULTATO LORDO GESTIONE

INDUSTRIALE

- COSTI COMMERCIALI

- COSTI AMMINISTRATIVI

= REDDITO OPERATIVO

+/- RISULTATO DELLA GESTIONE FINANZIARIA

+/- RISULTATO DELLA GESTIONE PATRIMONIALE O ATIPICA

= RISULTATO DELLA GESTIONE CORRENTE

+/- RISULTATO DELLA GESTIONE STRAORDINARIA

= RISULTATO AL LORDO DELLE IMPOSTE

- IMPOSTE

= REDDITO NETTO

Modalità di calcolo dei valori di ogni singola voce dei due CE riclassificati:

A) CE A VALORE DELLA PRODUZIONE E A VALORE AGGIUNTO:

- il valore della produzione caratteristica comprende tutte le voci già considerate

nel valore della produzione del conto economico obbligatorio per legge, ad

esclusione della voce n° 5 “Altri ricavi e proventi”, che accoglie ricavi della

gestione atipica (fitti attivi su immobili, contributi pubblici e plusvalenze).

- il costo delle materie consumate non coincide con i costi d’acquisto, perché

bisogna tenere in considerazione anche la variazione delle scorte di materie:


COSTO MATERIE = COSTO ACQUISTO + DECREMENTO – INCREMENTO

CONSUMATE MATERIE SCORTE SCORTE

MATERIE MATERIE

La configurazione di CE, che stiamo analizzando, prevede, inoltre, il calcolo di due

risultati intermedi parziali, prima del reddito operativo:

- il valore aggiunto rappresenta il maggior valore dei prodotti ottenuti, rispetto al

costo delle materie e dei servizi consumati per ottenere i prodotti stessi.

Ciò significa che, a parità di costi delle materie e dei servizi consumati, il valore

aggiunto sarà tanto maggiore quanto più complesso e laborioso è il processo di

trasformazione fisico-tecnico delle materie prime, prima di arrivare ai prodotti finiti.

Poiché i fattori produttivi, che consentono di realizzare tale processo di

trasformazione sono il lavoro manuale e il lavoro delle macchine, il valore aggiunto

è in parte destinato a remunerare tali fattori, sotto forma di spese del personale, per il

lavoro manuale, e di ammortamenti, per il lavoro delle macchine.

Dopo aver tolto dal valore aggiunto le suddette voci di costo, si ottiene il reddito

operativo.

Il reddito della gestione caratteristica, così definito, rappresenta la parte di valore

aggiunto che rimane, dopo aver remunerato i fattori produttivi che hanno contribuito

a realizzare il processo di trasformazione fisica delle materie prime in prodotti finiti.

Tuttavia, prima di determinare il reddito operativo, viene calcolato un risultato

intermedio parziale :

-il margine operativo lordo, ottenuto dopo aver tolto dal valore aggiunto i soli costi

del personale. Tale risultato rappresenta una particolare configurazione di reddito

operativo, che non è influenzata da politiche di bilancio relative a costi di natura

stimata e congetturata, quali gli ammortamenti e gli accantonamenti ai fondi rischi e

oneri.

B) CE A COSTI E RICAVI DELLA PRODUZIONE VENDUTA:

Tale configurazione di CE, che presuppone la classificazione dei costi per

destinazione, consente di quantificare un solo risultato parziale intermedio prima del

reddito operativo: il risultato lordo della gestione industriale.

Pertanto la gestione caratteristica viene suddivisa nelle tre sottoaree della gestione

industriale, commerciale e amministrativa.


La gestione industriale è la più significativa per valutare la redditività dell’impresa

ed il risultato lordo di tale gestione si ottiene togliendo dai ricavi netti di vendita (al

netto di resi e abbuoni su vendite) il costo del venduto:

COSTO DEL VENDUTO = COSTI INDUSTRIALI

+ RIMANENZE INIZIALI (di materie e prodotti)

- RIMANENZE FINALI (di materie e prodotti)

- COSTRUZIONI IN ECONOMIA

Poiché il conto economico obbligatorio per legge evidenzia solo le variazioni delle

scorte, il procedimento di determinazione del costo del venduto si può rappresentare

anche nel seguente modo:

COSTO DEL VENDUTO = COSTI INDUSTRIALI

+ DECREMENTO delle rimanenze (di materie e

prodotti)

- INCREMENTO delle rimanenze ( di materie e

prodotti)

- COSTRUZIONI IN ECONOMIA

Le rimanenze non vengono suddivise in due categorie, come avviene nella

configurazione di CE obbligatoria per legge e nella configurazione di CE

riclassificata a valore della produzione e a valore aggiunto.

Bisogna prestare attenzione a convertire il segno della variazione delle scorte indicata

nel CE obbligatorio :

- la variazione di scorte di prodotti finiti, prodotti in corso di lavorazione e lavori

in corso su ordinazione, iscritta nel valore della produzione (con segno positivo,

in caso di incremento e negativo in caso di decremento), cambia di segno all’in-

terno del costo del venduto.

- la variazione di scorte di materie prime, semilavorati, materie di consumo,

iscritta nel costo della produzione del CE obbligatorio o nel costo delle materie

consumate del CE a ricavi e costi della produzione venduta (con segno positivo

se decrementa e negativo se incrementa), mantiene il proprio segno all’interno

del costo del venduto.

Dopo aver determinato il risultato lordo della gestione industriale, il reddito operativo
si ottiene, togliendo i costi commerciali e amministrativi.

Le due configurazioni di CE riclassificato, differiscono fra loro solo fino al

calcolo del reddito operativo, poiché adottano diversi procedimenti di calcolo dello

stesso.

È, invece, comune alle due esaminate configurazioni di CE il procedimento di calcolo

del reddito netto, a partire dal reddito operativo.

Al reddito della gestione caratteristica si sommano o si sottraggono i risultati delle

altre gestioni non caratteristiche, fino al calcolo del reddito al lordo delle imposte.

Il reddito netto si calcola, infine, togliendo dal reddito al lordo delle imposte le

imposte stesse.

I risultati delle gestioni non caratteristiche:

- Il risultato della gestione finanziaria:

Deriva dalla contrapposizione fra ricavi derivanti da operazioni di investimento

finanziario di temporanee eccedenze di liquidità (interessi su titoli, dividendi su

partecipazioni non immobilizzate, interessi attivi su finanziamenti concessi, utile su

titoli) e costi finanziari derivanti da operazioni di negoziazione, remunerazione e

rimborso di finanziamenti ottenuti a titolo di capitale di terzi (interessi passivi,

ammortamento disaggio, premi di rimborso).

Restano escluse dalla gestione finanziaria le cosiddette “Rettifiche di valore delle

attività finanziarie”, poiché accolgono svalutazioni e rivalutazioni di titoli e

partecipazioni in applicazione dei criteri di valutazione civilistici, cioè componenti di

reddito di natura stimata e congetturata, che non hanno avuto nel corso dell’esercizio

manifestazione finanziaria.

- Il risultato della gestione patrimoniale o atipica:

Deriva dalla contrapposizione fra i ricavi di natura patrimoniale, derivanti dai frutti di

un patrimonio non destinato ad essere utilizzato nella gestione caratteristica (fitti

attivi degli immobili non strumentali, contributi pubblici, dividendi su partecipazioni

immobilizzate) e i costi connessi al mantenimento di tale patrimonio (spese di

manutenzione degli immobili non strumentali).

Nel CE obbligatorio i ricavi atipici venivano tenuti separati dai costi atipici, i primi
inseriti nel valore della produzione, mentre i secondi nel costo della produzione, allo

scopo di determinare, per differenza fra i due agglomerati, il risultato della gestione

ordinaria. Le nuove configurazioni di CE realizzano una separazione della gestione

ordinaria in gestione caratteristica e gestione atipica, allo scopo di determinare ed

evidenziare il risultato della gestione caratteristica (reddito operativo) e separarlo da

quello della gestione atipica, assai meno significativo del primo, per giudicare la

redditività d’impresa.

- Il risultato della gestione straordinaria:

Il contenuto della gestione straordinaria nel CE riclassificato è completamente

diverso da quello omonimo del CE obbligatorio.

Fanno parte di tale area di gestione, non solo plusvalenze, minusvalenze,

sopravvenienze e insussistenze, ma anche svalutazioni e rivalutazioni di

immobilizzazioni e “rettifiche di valore delle attività finanziarie” (svalutazioni e

rivalutazioni di titoli e partecipazioni).

Gli inquinamenti fiscali nei CE riclassificati:

Qualora nel Ce obbligatorio risultassero iscritti costi di natura esclusivamente fiscale

(rettifiche di valore e accantonamenti aventi solo giustificazione fiscale, ma senza

alcun contenuto economico), la nota integrativa deve obbligatoriamente segnalare la

presenza di tali inquinamenti fiscali, evidenziandone gli effetti sul reddito.

Nel CE riclassificato è necessario eliminare le interferenze fiscali, in modo da

iscrivere solo i costi aventi contenuto economico.

In seguito a tale eliminazione il reddito evidenziato nel CE riclassificato risulterà

maggiore di quello evidenziato nel CE obbligatorio di un importo pari ai costi iscritti solo per ottenere un
vantaggio fiscale.

Potrebbero piacerti anche