Sei sulla pagina 1di 2

Miguel Noleto

167233

I PADRI E IL CONFRONTO RELIGIOSO-TEOLOGICO.


PARTE II: CONCETTO DI TEOLOGIA E LA SUA NATURA

«Sorveglia e conosce ogni cosa e nessuno di noi gli sfugge. Non si


muove, dunque, colui che nessun luogo può contenere, neanche il mondo
intero, e che era prima che il mondo cominciasse ad esistere.1»
Questa frase di Giustino spiega molto bene la natura Divina e il suo
studio. La natura della teologia in teoria è abbastanza semplice di seguire,
nonostante sia molto difficile di applicarla. Facile da seguire perché segue
un unico percorso: lo studio di Dio. È difficile applicarlo perché la maggior
parte dello studio rimane nel campo interpretativo personale. Dio è l'essere
supremo che ha creato e fino ad ora sostiene tutto ciò che esiste. È qui che
entra in gioco la natura della teologia: essa cerca di comprendere e
articolare, in modo sistematico, le informazioni da essa rivelate. Quindi, la
teologia si occupa della Realtà ultima. Tenendo presente che è lo studio
della realtà ultima, niente è più importante. Poiché contempla e discute la
realtà ultima, di conseguenza definisce e governa ogni area della vita e del
pensiero. Pertanto, come Dio è l'essere ultimo o la realtà, la riflessione
teologica è l'ultima attività umana.
«Varie poi sono le strade della sapienza, [ma tutte tali che] sboccano
direttamente nella via della verità, questa via è la fede.»2
L'intelligenza dell'uomo, se illuminata dalla grazia, si eleva al livello
della scienza divina, cioè si apre alla conoscenza che Dio gli rivela. Ora,
quando l'intelligenza umana raggiunge quest'altro livello, naturalmente
vuole rimanere intelligente, vuole comprendere e approfondire i misteri di
Dio, ed è proprio in questo che consiste l'attività teologica: la fede che
cerca di comprendere. Fides quaerens intellectum.3
«In questo modo l’infinito e l’incomprensibile si rende visibile e
comprensibile e accessibile agli uomini vivificando quelli che lo
comprendono e lo vedono.» 4

1
GIUSTINO, Dialogo con Trifone, 196.
2
CLEMENTE ALESSANDRINO, Gli Stromati. Note di vera filosofia, 229-236.
3
Metodo teologico sottolineato sia da Anselmo di Canterbury e anche da Agostino.
Fondamentalmente, è un cammino che inizia con Dio e da quella fede cominciamo a
comprendere la verità cristiana.
4
GENOVESE, Introduzione al metodo teologico I, IV sessione, 4.
Miguel Noleto
167233

BIBLIOGRAFIA

GIUSTINO, Dialogo con Trifone, Infinity Books, Malta 2019.


CLEMENTE ALESSANDRINO, Gli Stromati. Note di vera filosofia, Figlie di
San Paolo, Milano 1985.
IRENEO DI LIONE, Contro le eresie, Cantagalli, Siena 20054.
IGNAZIO GENOVESE, Introduzione al metodo teologico I. IV sessione.

Potrebbero piacerti anche