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Escursione, Sentieri E Trekking Sul Monte

Circeo: Cosa Dovete Sapere


Ultimo aggiornamento: 30.07.22

In provincia di Latina, nel cuore del Parco Nazionale del Circeo, si trova l’omonimo
promontorio che si erge dalla Pianura Pontina e rappresenta l’elemento paesaggistico
caratterizzante di questo suggestivo lembo meridionale della costa laziale. Ecco alcuni sentieri
e percorsi di trekking che permettono di approfondire la conoscenza dell’immenso valore
paesaggistico, storico e naturale del Monte Circeo.

Quando vi trovate lungo la costa di Latina, ovunque volgiate lo sguardo scorgerete il profilo del
Monte Circeo, l’elemento paesaggistico più caratterizzante di tutta la Pianura Pontina. Nonostante
si tratti di un piccolo e isolato rilievo calcareo, alto solamente 541 metri, regala panorami e paesaggi
mozzafiato che non hanno nulla da invidiare alle montagne dell’Appennino.

Secondo la leggenda, in tempi antichi il massiccio è stato dimora di Dei, eroi e della celebre Maga
Circe, un mito che per secoli ha affascinato e ispirato scrittori e artisti famosi, grazie anche alla
multiforme bellezza di un territorio ricco di biodiversità.

Proteso verso il mare, il Promontorio del Circeo costituisce una formazione molto caratteristica
nella piatta pianura circostante (paludosa fino agli inizi del Novecento), e sulle sue pendici
sopravvivono i resti dell’antica acropoli di Circeii e del centro storico di San Felice Circeo.

Qui di seguito trovate tutte le informazioni sui percorsi di trekking per il Circeo che vi
permetteranno di scoprire, passo dopo passo e in ogni periodo dell’anno, i suggestivi angoli di
natura e storia che questo splendido territorio ha da offrire.
 

Circeo: cosa vedere

Con un’estensione di soli 8.900 ettari, il Parco Nazionale del Circeo è la più piccola tra le aree
naturali protette dell’Italia, ma anche la più antica e ricca dal punto di vista della biodiversità. Si
trova sulla costa tirrenica del Lazio, tra Anzio e Terracina, e prende il nome dall’omonimo
promontorio.

Come dicevamo, il Circeo è famoso anche per via della leggenda di Ulisse e Circe, tanto è vero che
ancora oggi sul punto più alto del rilievo si può visitare un’importante area archeologica che
custodisce i resti di un tempio edificato probabilmente in onore della strega incantatrice
dell’Odissea o della Dea Venere.

La zona pianeggiante limitrofa, che oggi prende il nome di Pianura Pontina (o Agro Pontino), in
origine era una vasta area paludosa che si inseriva nell’ambiente marino circostante in adiacenza
all’attuale Parco Nazionale, fino a quando non venne bonificata a partire dal 1927 per volere di
Mussolini.

Il drenaggio del terreno e le regimazioni delle acque palustri permisero l’insediamento urbano e la
conseguente coltivazione della terra. Dal punto di vista naturalistico, l’area verde più vasta e
suggestiva di tutto il promontorio è la “Selva del Circeo”, che ospita Farnie, Cerri, Betulle, Aceri
campestri, Olmi, Pioppi e tante altre specie vegetali tipiche della macchia mediterranea.

Oltre a essere uno dei più importanti e suggestivi complessi naturalistici della nostra Penisola, le
viscere del Promontorio Circeo ospitano alcune interessanti forme del carsismo sotterraneo che lo
hanno reso meta ambita di escursionisti e speleologi provenienti da ogni parte del mondo.

Difatti, disseminate lungo tutto il territorio del Parco Nazionale ci sono numerose le cavità interne e
litoranee che hanno assunto un’importante valenza storica e paleontologica, come la Grotta delle
Capre e quella del Guattari, dov’è stato rinvenuto il cranio di un uomo di Neanderthal.
Durante il trekking sul Monte Circeo il panorama che, salendo, progressivamente si apre davanti
agli occhi è a dir poco spettacolare e lascia letteralmente senza fiato: da un lato lo sguardo spazia tra
il mare e le Isole Pontine, dall’altro la veduta si estende sull’intero Golfo di Gaeta e, nelle giornate
più terse, si può addirittura scorgere quello di Napoli con le sagome del Vesuvio e dell’Isola di
Ischia sullo sfondo.

Da non dimenticare, poi, le meravigliose spiagge del Circeo: tra Sabaudia, Torre Paola e San
Felice, non c’è che l’imbarazzo della scelta per vivere una vacanza all’insegna del relax e della
tranquillità, ma anche del divertimento.

Trekking Circeo: i percorsi più spettacolari

Per raggiungere il Picco di Circe, la cima più alta del Circeo, si possono percorrere due sentieri di
trekking, entrambi molto belli ma con caratteristiche e livelli di difficoltà totalmente diversi.

La rete sentieristica è ben segnalata e si sviluppa per circa 21 chilometri in un ambiente molto
suggestivo e affascinante, permettendo di raggiungere luoghi di grande valore storico-culturale,
come l’Acropoli dei Circei, il centro storico di San Felice Circeo e le fortificazioni costiere
cinquecentesche di Torre Paola e Torre Fico.

Occorre, tuttavia, prestare attenzione a non sottovalutare le difficoltà dell’itinerario, caratterizzato


da alcuni tratti esposti e di difficile accesso, che lo rendono adatto ai soli escursionisti esperti e
abituati alla progressione su terreni infidi e accidentati.

Oltre a essere ben allenati, è importante non soffrire di vertigini, indossare l’abbigliamento adatto e
avere acqua in abbondanza portando con sé anche più di una borraccia, da riempire lungo il
cammino.

Il sentiero da Torre Paola


Partendo dal piazzale di Torre Paola, si imbocca una strada sterrata (il sentiero n.751) che
attraversa un rigoglioso bosco di corbezzoli e lecci, con una leggera pendenza in salita.

Dopo circa 500 metri bisogna girare a destra per proseguire sul sentiero 750 segnalato da una
freccia rossa e gialla disegnata sul tronco di un grande albero. Qui la salita comincia a diventare più
ripida e in alcuni tratti bisogna aiutarsi con le mani per arrampicarsi sulle rocce.

Una volta attraversato il bosco si arriva a un crinale adiacente al Picco d’Istria che offre una vista
spettacolare di tutto l’entroterra, per poi proseguire sul tracciato che costeggia le pareti scoscese di
un precipizio e porta, dopo circa due ore di cammino, alla cima del Picco di Circe, sul quale sono
ancora visibili i ruderi dell’antico tempio edificato in onore di Circe (o Venere).

Il Sentiero delle Crocette

Il Sentiero delle Crocette è il percorso più lungo per raggiungere il Picco di Circe, ma anche il meno
faticoso.

Si può partire sia dal Belvedere delle Crocette sia dal cimitero di San Felice Circeo, ma in ogni caso
il dislivello da affrontare non è eccessivo, fatta eccezione per il tratto che costeggia la cima, dove il
sentiero diventa più esposto e intricato.

Una volta imboccato il sentiero n.750 del Parco Circeo e attraversata una fitta lecceta, si arriva al
Fortino di Creta Rossa, per poi proseguire sulla cresta del monte fino al picco.

Per ritornare al punto di partenza si può scendere verso Torre Paola attraversando un breve tratto del
sentiero n.751 oppure tornare sui propri passi ripercorrendo a ritroso il tragitto dell’andata.

 San Felice Circeo. Cosa vedere nel borgo marinaro della Riviera di Ulisse.
Italia

San Felice Circeo. Cosa vedere nel borgo marinaro della Riviera di Ulisse.

Italia, Lazio

Se ti trovi in viaggio nella Riviera di Ulisse non puoi fare a meno di fermarti a San Felice Circeo,
borgo marinaro di rara bellezza. E’ protetto dalla sua cinta muraria, ha origini antichissime e
incarna perfettamente lo stile mediterraneo. Tra le sue viuzze di ciottoli si respira un’atmosfera
molto particolare. Il profumo del mare avvolge ogni angolo e le casette imbiancate a calce rendono
questo borgo un’oasi di pace dove passeggiare a passo lento alla scoperta delle sue peculiarità. 
San Felice Circeo

Il centro storico
Sono molte le cose da vedere a San Felice Circeo ma il modo migliore di conoscere questa città è
proprio passeggiando tra le stradine del centro storico. Il borgo di San Felice si trova a 100 metri sul
livello del mare ed è incastonato sul Monte Circeo, avvolto dalla verde e rigogliosa macchia
mediterranea. Per accedere al centro storico bisogna passare dal Ponte, una porta ad arco che un
tempo era provvista di un ponte levatoio. Una volta varcata la porta vieni subito avvolto dalla
magica atmosfera del borgo e dal tranquillo via vai di piazza Lanzuisi. Qui si trova la famosa Torre
dei Templari, costruita intorno al 1200 da una congregazione di monaci. Al suo interno è possibile
ammirare la mostra permanente Homo sapiens et Habitat che aiuta a conoscere le origini di questa
città e dei territori circostanti.  Sulla stessa piazza affaccia anche il Palazzo Baronale, un tempo
proprietà della famiglia Caetani, che oggi è sede del comune di San Felice Circeo. 
Il viale principale del centro storico è costeggiato da deliziose botteghe artigiane che danno vita e
colore alla passeggiata. Qui si trovano inoltre caratteristici ristoranti e molti locali dove, soprattutto
durante l’estate, si concentrano i turisti e gli abitanti del paese. Da questa principale arteria si
diramano incantevoli vicoletti  e tra balconi fioriti e caratteristiche scalinate puoi scorgere
all’improvviso il mare con le sue mille sfumature. 

Passeggiare nel centro storico di San Felice Circeo al tramonto permette di vedere il borgo
illuminato da preziose sfumature di rosso.

La via del Faro

La strada che dal centro storico di San Felice porta alle batterie del Circeo è una delle più belle e
panoramiche dell’intera regione. Si chiama Via del Faro e costeggia la scogliera regalando ad ogni
curva paesaggi da mozzare il fiato. Lungo questa strada si trovano diversi belvedere in cui fermarsi
a scattare splendide foto e a metà percorso incontri il bellissimo faro di Capo Circeo.
Il faro di San Felice Circeo si trova a circa e km dal centro storico della città ed è uno degli scorci
più autentici della costa.
Guida i marinai dal lontano 1886 ed è praticamente circondato dalla meravigliosa e profumata
macchia mediterranea, incastonato tra agavi e rovi di mirto. Questo scorcio del Circeo al tramonto
da il meglio di se regalando sfumature e paesaggi di straordinaria bellezza. 

La Via del Faro regala scorci panoramici di grande bellezza che, se raggiunti al tramonto,
diventano davvero emozionanti.

La leggenda della Maga Circe

Pare che proprio in questa zona Ulisse sia stato incantato e sedotto dalla Maga Circe, innamoratasi
di lui vedendolo passare con la sua nave mentre risaliva la costa italiana. Ulisse infatti, secondo la
leggenda, una volta visitato il paese dei Lestrigoni arriva sull’isola Eea, credendola disabitata. Invia
il fidato Euriloco in ricognizione con l’equipaggio ma una voce melodiosa attira tutti in un palazzo
circondato da animali feroci.  Vengono accolti e viziati dalla padrona di casa che con un
incantesimo li trasforma in animali a seconda dell’indole di ognuno.

Euriloco invece torna alla nave e racconta l’accaduto a Ulisse, che parte subito in aiuto dei suoi
compagni. Durante il tragitto però incontra il dio Ermes, un messaggero degli dei, che gli svela il
segreto per rimanere immune agli incantesimi della Maga Circe. Per evitare ogni possibile
stregoneria deve mischiare un erba magica a qualsiasi piatto o bevanda che la maga potrebbe
offrirgli. Sconfitta dal trucco di Ulisse Circe annulla l’incantesimo e decreta la sua sconfitta. Prima
di lasciare l’isola però Ulisse rimane con la Maga Circe per un anno intero e dalla loro relazione
nasce Telegono.

Il porto e le Grotte di San Felice Circeo

Per vivere al meglio questa città è bene conoscerne anche i territori circostanti. Lascia dunque il
centro storico e dirigiti verso il mare. Qui puoi passeggiare nel grazioso porto di San Felice Circeo e
se ne hai l’opportunità affitta una  barca con cui navigare lungo la costa alla scoperta delle
bellissime Grotte Naturali di San Felice Circeo. Sono cavità scavate nella roccia di una bellezza
disarmante, famose soprattutto per via di preziosi ritrovamenti archeologici rinvenuti al loro interno.
La più suggestiva è la Grotta delle Capre mentre, visibile solo da mare, la Grotta della Maga Circe
ammalia quanto la voce narrata nella leggenda. 

Dal borgo di San Felice Circeo è possibile ammirare il panorama sottostante dai vari belvedere
che si trovano lungo la strada.

Le spiagge e  il Parco Nazionale di San Felice Circeo

San Felice è soprattutto una rinomata località balneare e offre grandi spiagge di sabbia fine adatte
anche alle famiglie con i bambini. Sono ben servite da lidi attrezzati e l’acqua è pulita e cristallina.
Gli arenili sono incastonati nel bellissimo promontorio del Parco Nazionale del Circeo, uno dei
parchi naturali e paesaggistici più belli d’Italia. Vanta al suo interno ben quattro riserve naturali, tra
dune, flora e fauna tipicamente mediterranee. Sono tante le attività da poter svolgere nel parco con i
bambini. Ci sono numerosi sentieri da percorrere nel bosco tra pungitopo, profumate felci, asparagi,
rosmarino, mirto e lentisco. Con un pò di fortuna puoi avvistare lepri, volpi e cinghiali passeggiare
nel sottobosco mentre sulle falesie del Promontorio puoi facilmente avvistare i falchi pellegrini e gli
aironi cenerini. 

L’ingresso al parco è gratuito ed è possibile accedere alle aree pic-nic e a tutti i sentieri in totale
autonomia rispettando le poche e semplici regole in vigore in ogni parco italiano. Non accendere
fuochi e falò, non lasciare rifiuti e non portare via nulla.

http://www.parcocirceo.it/iti_dettaglio.php?id_iti=2247

Sentiero Escursionistico del Promontorio del


Circeo
Il Picco di Circe da Torre Paola

             

 Partenza: Piazzale di Torre Paola


 Arrivo: Picco di Circe (541 m)
 Tempo di percorrenza: 1 ora 30 minuti
 Difficoltà: EE - Per escursionisti esperti
 Lunghezza: 1 km
 Dislivello: 540 m

Questo itinerario - l'unico del Parco con difficoltà escursionistica da montagna e alcuni tratti
esposti, nei quali fare molta attenzione - consente di raggiungere il punto più alto del Promontorio
del Circeo: il Picco di Circe, a quota di 541 m sopra il livello del mare (Sentieri di riferimento 3, 2).
Il percorso inizia sulla strada sterrata che parte sul piazzale di Torre Paola. Dopo 300 m si imbocca
sulla destra un sentiero piuttosto ripido che segue una pista tagliafuoco, segnato da una freccia rossa
e gialla su un tronco d'albero.

Il primo tratto attraversa un fitto e rigoglioso bosco con leccio, orniello, roverella, carpino nero,
corbezzolo, erica arborea e altre piante tipiche della macchia mediterranea.

Dopo alcuni tornanti si raggiunge il crinale, da dove si può godere di ampi panorami dell'entroterra,
della duna, dei laghi costieri  e del mare aperto. L'escursione è un po' faticosa, soprattutto nella
prima parte, per la ripidità del sentiero e per alcuni tratti rocciosi poco agevoli. Per questo si
consiglia un equipaggiamento escursionistico adeguato: scarpe da trekking e, se non fa
particolarmente caldo, una giacca per ripararsi dal vento.
Le persone più esperte possono proseguire lungo il crinale (sentiero 1) il percorso più lungo, di
circa 2 ore e 30 e in alcuni tratti abbastanza esposto. Dopo aver raggiunto un dosso con vista
sulle pareti scoscese del "Precipizio", si prosegue fino a raggiungere il Picco di Circe, sul quale
sorgeva il tempio dedicato a Venere, ormai ridotto a pochi ruderi.
L'itinerario consente di godere del panorama e di osservare, nei periodi giusti, il ciclico passaggio di
molti uccelli migratori o, più di frequente, le acrobazie aeree del falco pellegrino (Falco peregrinus),
un rapace diurno che nidifica proprio sulle pareti rocciose del Promontorio.

Campeggi San Felice Circeo

4 km da san felice

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