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Viaggi

L’arcipelago delle isole


Pontine è abitato fin
dall’antichità. Oggi
è una meta turistica,
ma è stato un luogo
strategico per i romani
e una terra di confino
durante il fascismo

Ingrid Brunner,
Süddeutsche Zeitung,
Germania
telvio in Val Venosta è un pae-

S sino di montagna di cui,


scherzando, si dice spesso
che è talmente ripido che per-
fino le galline hanno bisogno
dei ramponi. Ma quanto a
pendenza, Ponza non è da meno.
A Ponza, capoluogo delle isole Ponti-
ne, nel mar Tirreno, i ramponi però non
servono. E anche le galline sono rare. Al
posto del loro starnazzare si può sentire
ragliare un asino solitario, abbaiare qual-
che cane e soprattutto i clacson dei moto-
rini negli strettissimi vicoli.
I ponzesi non temono le strade strette.
Fare retromarcia con il 30 per cento di
pendenza per loro è normale: basta inca-
strare la sigaretta in un angolo della bocca,
e via. Ovviamente le auto sull’isola sono
tutte graffiate. Ma i turisti non devono pre-
occuparsene: non possono portare la pro-
pria auto a Ponza, dove circolano solo gli
PETROLINI VIDEO/ALAMY

autobus e i mezzi privati dei residenti.


Nei giardini sulla collina, per quanto
piccoli, c’è sempre posto per una bougain-
villea rigogliosa, un melograno, un fico,
un oleandro oppure una vite. Uno scena-
rio superato come bellezza solo dalla vista

L’azzurro
sul mare e sul porticciolo.
La scogliera arriva a un’altezza di cen-
to metri. In lontananza si vedono le altre
isole e vicino alla costa affiorano piccoli
scogli chiamati formiche. I turisti italiani

incredibile
vengono qui per fare il bagno e le immer-
sioni, a volte anche solo per il fine settima-
na. Sono tanti i traghetti che arrivano su
queste isole tra Roma e Napoli, distanti
appena cinquanta chilometri dalla terra-

di Ponza
ferma. Ponza, Gavi, Palmarola, Zannone,
Ventotene, Santo Stefano sono abitate
dall’antichità. Per l’impero romano erano
strategiche: servivano a contrastare l’in-

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Isola di Ponza, Latina, 6 maggio 2022

fluenza degli etruschi nel mar Tirreno. noscono tutti e ognuno ha bisogno dell’al- no. Suo marito è di Ponza. Si sono cono-
Dopo i romani sono arrivati i monaci, i pi- tro, soprattutto durante l’inverno. sciuti a Parigi, in Francia, e quando lei è
rati e nel settecento i Borbone, i cui edifici rimasta incinta si sono trasferiti sull’isola,
dai colori pastello caratterizzano ancora Le cisterne dove ora gestiscono una piccola agenzia di
adesso il panorama dell’isola. Oggi sono A fine estate i negozi chiudono e restano viaggi.
solo quest’ultima e Ventotene a essere aperti solo alcuni piccoli negozi di prodot- Tra le loro proposte c’è anche il tour
abitate tutto l’anno. ti alimentari, i forni, i bar frequentati dalla delle cisterne romane, scavate nella roc-
Ponza, con poco più di tremila residen- gente del posto, la farmacia e ovviamente cia. Due di loro si possono visitare nel cen-
ti, offre ai turisti un’immagine da cartoli- la chiesa. Poi ci sono anche le scuole ma- tro storico del paese. Schlutz apre una por-
na: piccoli bar, gelaterie, ristoranti e alber- terne ed elementari. I ragazzi più grandi, ticina che nasconde una scala ripida verso
ghi a gestione prevalentemente familiare. invece, prendono il traghetto e vanno ne- i grandi serbatoi, che un tempo facevano
Ci s’incontra sul lungomare, lungo corso gli istituti sulla terraferma. parte di un sofisticato sistema di acque-
Pisacane per un caffè, un aperitivo o solo Dorothea Schlutz viene da Kiel, nel dotti. L’isola non ha fonti d’acqua potabi-
per fare due chiacchiere. I residenti si co- nord della Germania, e vive qui tutto l’an- le. “In epoca romana”, spiega Schlutz,

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Case affacciate sul porto di Ponza, 28 agosto 2019 cambia il tempo anche il colore dell’acqua
muta. Al mattino soffia il levante, un vento
proveniente da est, di sera il ponentino, da
ovest. Nel caso in cui il ponentino soffi di
mattina bisogna fare attenzione, dicono i
pescatori, perché diventa ponente e, so-
prattutto in autunno, può dar vita a una
tempesta, che causa un gran mal di testa a
molti abitanti del posto. Un po’ come il
föhn nelle regioni prealpine.
Chi visita l’isola a fine stagione, per
esempio in ottobre, deve ricordarsi di
mettere sempre una giacca impermeabi-
MARTINA PELLECCHIA (ALAMY)

le nello zaino: in pochi minuti una tempe-


sta autunnale può scatenare dei piccoli
torrenti in piena lungo le scalinate di pie-
tra del paese. Poi nell’aria si può sentire il
profumo della macchia mediterranea e
sopra il mare si può ammirare un arcoba-
leno meraviglioso.
“c’erano trentadue cisterne che riforniva- cantina di una piccola azienda vinicola a Alcuni studiosi sono convinti che Pon-
no le villae rusticae, le case coloni- conduzione familiare. Il vino prodotto a za sia l’isola di Eea, dove viveva la maga
che”. Nelle cisterne i romani mettevano le Ponza è poco e lo bevono soprattutto le Circe dell’Odissea di Omero. Circe aveva
anguille affinché mangiassero le alghe e persone del posto. Ci si può sedere nella già trasformato in porci alcuni compagni
mantenessero pulita l’acqua. Se i pesci vigna dell’azienda vinicola e assaggiare il di Odisseo quando l’eroe ricevette dal dio
stavano bene significava che l’acqua era in rosso, il bianco e lo spumante, accompa- Ermes un’erba capace di spezzarne l’in-
buone condizioni. Ancora oggi molte case gnati da vassoi di crostini serviti dalla pa- cantesimo. Ma non riuscì a fare nulla con-
hanno delle cisterne. “Conosco degli an- drona di casa. E se si esagera si può sem- tro le arti seduttive della maga: Odisseo e
ziani che non bevono l’acqua delle botti- pre tornare a casa in autobus. i suoi compagni rimasero con lei per un
glie di plastica perché dicono che ha un Da Ponza partono barche per le altre anno intero. Al di là del mito, quel che è
sapore diverso”. In alta stagione arrivano isole dell’arcipelago. Durante l’escursio- certo è che queste isole hanno una lunga
ogni giorno sull’isola varie navi cisterna ne sono previste soste per fare il bagno e storia di luoghi di confino. I romani le usa-
cariche di questa preziosa risorsa. I roma- si possono ammirare le grotte e le antiche vano per liberarsi delle mogli indesiderate
ni erano molto più avanti. vasche usate per allevare le murene. I ro- e delle figlie ribelli. Nel 537 anche papa
“Tutto quello che arriva via mare è ca- mani apprezzavano molto la carne di Silverio, caduto in disgrazia, venne confi-
ro”, spiega Schlutz, che compra uova e questo pesce. In seguito i pirati hanno nato dal suo successore Vigilio nell’arci-
verdura, a volte anche qualche coniglio, scavato nel tufo caverne da usare come pelago, dove morì. Oggi Silverio è il santo
dai piccoli produttori locali. Per il resto, a covi. Oggi i pescatori ci mettono le bar- patrono di Ponza.
farla da padrone in cucina è il pesce. I pe- che. Leggero e poroso, il tufo è chiaro, Nel 1797 i Borbone costruirono un car-
scatori escono in mare con le loro piccole marmorizzato dallo zolfo giallo, a volte cere sull’isolotto di Santo Stefano, accan-
imbarcazioni e al mattino vendono i loro rosso per via dell’ossido di ferro. La pietra to a Ventotene. Tra i detenuti ci fu anche
prodotti al porto. “Sono tornati i tonni e i dimostra l’origine vulcanica dell’arcipe- Gaetano Bresci, che uccise re Umberto I.
pesci spada”, spiega Holger Stauß, che fa lago, anche se l’ultima attività risale a Fu imprigionato qui anche il brigante Car-
da guida agli escursionisti tedeschi. Sem- novecentomila anni fa. Qui non ci sono mine Crocco, noto come Donatello, che
bra che le misure prese per salvaguardare fumarole o eruzioni, come a Stromboli, combatté con Giuseppe Garibaldi.
i pesci siano efficaci. nelle isole Eolie. Il mare va da un azzurro Durante il fascismo Benito Mussolini
accecante a un blu scurissimo. Quando ci spedì una serie di detenuti politici: so-
Arcobaleno sul mare cialisti, comunisti e giornalisti. Tra loro
I sentieri non sono impegnativi. Quasi Latina Lazio c’era anche Sandro Pertini, futuro presi-
sempre si cammina con vista sul mare e I TA LI A
dente della repubblica italiana. Nel 1965 il
Anzio
sulle calette, spesso raggiungibili solo in carcere è stato chiuso e ora l’isola, che è
barca. Chi non teme una piccola discesa Terracina disabitata, è visitata solo dai turisti. Che si
può arrivare alla spiaggia di sabbia di cala Gaeta
tratti di Santo Stefano o di Ponza, chi abita
Feola, dove ci sono bar e si possono noleg- Mar Tirreno qui conosce il passato recente e non certo
giare delle barche. Da lì, se il mare è cal- glorioso di questi luoghi. Sui muri e sulle
mo, si può arrivare via terra a una caletta case ci sono cartelli e fotografie che ricor-
Gavi
vicina con una piscina naturale. Lungo i dano il periodo fascista.
Zannone
sentieri le indicazioni sono rare, ma nei Palmarola Per fortuna oggi le persone possono
Santo
sette chilometri quadri dell’isola è difficile Stefano andare e venire come vogliono. E c’è an-
Ponza
perdersi. Se si sceglie il sentiero che porta 15 km Ventotene che chi cede alla magia di Ponza e si fer-
a punta d’Incenso si può fare tappa nella ma qui per sempre. ◆ sk

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