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SIRACUSA – NOTO – MARZAMEMI - MODICA

SIRACUSA

Siracusa è stata l’unica città dell’antichità a rivaleggiare con Atene e questo dovrebbe essere
sufficiente per convincervi a preparare le valigie! Il grande filosofo greco Platone la visitò tre volte
perché la riteneva la città giusta per fondare la sua Repubblica ideale.
Sempre alla Grecia è legato il mito di Aretusa, una ninfa greca trasformata da Artemide nella fonte
di Ortigia. Proprio ad Artemide era dedicato lo straordinario tempio che oggi è inglobato e ancora
visibile nelle mura del Duomo.
Mito greco e religione cristiana sono le fondamenta di Siracusa: la prima chiesa cristiana
d’occidente fu fondata qui e San Paolo, in viaggio verso Roma, si fermò a Siracusa tre giorni. Una
delle sante più amate d’Italia, Santa Lucia, nacque e fu martirizzata a Siracusa, come racconta il
capolavoro di Caravaggio nella chiesa di Santa Lucia alla Badia.
Mito, religione ma anche scienza, perché Archimede, lo straordinario inventore, nacque a Siracusa e
riposa nella (presunta) tomba nel Parco Archeologico di Neapolis.
I circa 4.000 residenti di Ortigia sono certamente consapevoli della fortuna di poter vivere in questa
isoletta grande poco più di un chilometro che loro chiamano U’ Scogghiu (lo scoglio). La parte più
antica di Siracusa è considerata una delle isole abitate più belle del mondo, anche se proprio
un’isola non è. Infatti è collegata alla terraferma dal Ponte Umbertino e dal Ponte Santa Lucia.

1 - Duomo di Siracusa

Duomo, noto anche come Cattedrale della Natività di Maria Santissima. Si tratta ovviamente della
Chiesa più importante dell'intera città, così bella e antica da essere dichiarata Patrimonio
dell'Umanità.
Come detto di trova nell'Isola di Ortigia, nel punto in cui una volta sorgeva il principale tempio
greco dedicato ad Atena in stile dorico, i cui resti sono stati meravigliosamente integrati nella
chiesa. Lo stile architettonico degli esterni è principalmente barocco e rococò con una facciata
imponente e complessa costituita da colonne, statue e intagli che lasciano senza parole. Il suo
interno conserva ancora lo stile dell'epoca greca con alcuni dettagli del Medioevo, oltre a statue dal
valore artistico inestimabile spoglie e reliquie di santi, martiri e nobili siracusani.

(Se avete mai visto una foto di Ortigia probabilmente ritrae la facciata del Duomo e la piazza
circostante. Il Duomo di Siracusa è una costruzione davvero straordinaria per diversi motivi: primo,
sorge nello stesso luogo dove tutte le religioni passate per Siracusa avevano il proprio culto.
È stato tempio jonico, siculo, poi dorico dedicato ad Atena, poi romano, moschea e infine la prima
chiesa cristiana d’Europa in stile normanno.
Infine, dopo il terremoto del 1693, la facciata e l’interno vennero rifatti in parte in stile barocco e
rococò. Dell’epoca dorica restano 9 colonne del tempio di Atena oggi inglobate nella struttura ma
perfettamente visibili.
La facciata è considerata la più alta espressione del barocco siracusano mentre l’interno è ancora
interamente normanno con i resti del vecchio tempio dorico.
Ben visibile l’originaria scritta che definisce “La chiesa di Siracusa è la prima figlia di San Pietro e
seconda dopo la chiesa di Antiochia dedicata a Cristo“. Da non perdere le cappelle dedicate a Santa
Lucia e al Crocifisso bizantino.
Il Duomo è perfettamente integrato nella piazza che porta lo stesso nome: l’armonia tra Duomo e
palazzi ne fanno uno dei complessi barocchi più belli d’Italia. Tra le facciate e i cortili, tutti degni di
attenzione, da non perdere il cortile di Palazzo Palazzo Beneventano dal Bosco che ospitò re
Ferdinando I delle Due Sicilie e l’ammiraglio inglese Horatio Nelson in lotta contro Napoleone.)

2 - Fonte Aretusa

La Fonte Aretusa è uno specchio d'acqua vicino ad un tunnel sotterraneo scavato in epoca spagnola
intorno al 1600. All'interno della pozza cresce spontaneamente il papiro, creando una sorta di
piccolo meraviglioso giardino. Davanti alla Fonte è possibile ammirare lo spettacolo del sole che
tramonta, magari approfittando del vicino Solarium Zefiro.

(Non potete non vedere la Fonte Aretusa, un’antica sorgente d’acqua dolce che arriva per via
sotterranea e sgorga sul mare distante un paio di metri e che crea un piccolo laghetto pieno di pesci
e piante.
Cinta da delle mura di pietra che scendono verso il basso questo specchio d’acqua è una vera e
propria oasi naturali.
La fontana deve il suo nome alla leggenda greca della ninfa Aretusa, trasformata in una sorgente
di acqua dalla dea Diana per sfuggire dal fiume Alfeo innamorato di lei ma non ricambiato.)

3 - Tempio di Apollo

Camminando per le strade di Ortigia potrete imbattervi in meravigliosi reperti storici, come il
Tempio di Apollo. Visitabile gratuitamente solo dall'esterno, questo è il tempio dorico più antico di
tutta la Sicilia.
Risale infatti al VI secolo a.C. e durante il passare dei secoli subì diversi danneggiamenti e
trasformazioni. Infatti, inizialmente venne tramutato in una Basilica Cristiana e poi con l'arrivo
degli Arabi in una moschea. Durante i Normanni divenne di nuovo una chiesa cristiana e nel
Cinquecento sopra i resti venne edificata una caserma. Sono stati tanti i lavori di scavi e restauro per
riportare alla luce ciò che resta del tempio originale, ma sicuramente merita una visita!
I resti si trovano in Largo XXV Luglio; a 500 m dal Duomo di Ortigia, 5 min a piedi

(Subito dopo aver attraversato il ponte ed essere entrati ad Ortigia vi imbatterete nei resti
del Tempio di Apollo, il tempio dorico più antico di Sicilia che risale al VI secolo a.C.
Il tempio è stato convertito dai bizantini in una chiesa cristiana per poi diventare in una moschea
sotto gli arabi e tornare ad essere una basilica nuovamente con i Normanni. Nel 500 sulle rovine del
tempio, dopo esser stata convertita in caserma, una volta demolita la vecchia chiesa ne è stata
costruita un’altra dedicata alla Madonna delle Grazie. Oggi del tempio di Apollo si vedono solo
due colonne e dei resti che ne testimoniano però la grandezza ed importanza. Quanto trovato
durante gli scavi archeologici si può vedere al museo Archeologico della città. L’area archeologica
non è visitabile all’interno ma si vede benissimo dalle transenne).
Visitare il Mercato di Ortigia: ogni mattina, poco distante dal Tempio di Apollo, si tiene il famoso
Mercato di Ortigia, un fantastico tripudio di suoni e colori assolutamente da non perdere.
Concedetevi una breve passeggiata fra banchi di spezie, pesce e frutta secca alcoltando il tipico
vociare dei venditori.

4 - Castello Maniace
Il Castello Maniace si trova nell'estremità di Ortigia ed è una struttura enorme e maestosa risalente
al periodo svevo.
La sua costruzione originale fu voluta dal comandante bizantino Giorgio Maniace per difendere il
porto di Ortigia da eventuali attacchi militari, ma la struttura vera e propria come si presenta oggi è
opera dell'Imperatore Federico II di Svevia che si affidò all'architetto Riccardo da Lentini. Negli
anni 300 ospitò la seduta del Parlamento siciliano, mentre nel 700 venne quasi distrutto da una
violenta esplosione.
Anche dopo essere stato restaurato rimase ancora una struttura militare fino alla seconda guerra
mondiale, dopodiché venne chiusa la storica caserma e restaurato ancora una volta per poter essere
un monumento pubblico che consente le visite e talvolta ospita spettacoli dell'Ortigia Festival.
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 8:30 alle 13:45
Prezzi: intero €4,00 - ridotto €2,00 ragazzi 18-25 anni - gratis under 18 e over 65

5 - Lungomare e solarium

L'intero perimetro dell'isola è costellato da ristoranti, locali, belvedere e solarium in cui potersi
rilassare prendendo il sole.
Sul lato orientale dell'isola si trova il Lungomare di Levante, che si sviluppa partendo da Via dei
Tolomei.
Su questo versante si trova il Forte Vigliena, una struttura storica che ospita un solarium gratuito da
cui è possibile anche accedere al mare per farsi un bagno.
Nella parte più meridionale dell'isola, nei pressi del Castello di Maniace, si trova invece il
Lungomare di Ortigia, oltre che a piccoli reperti storici, come la Chiesa Santa Teresa Teresiane,
l'Edicola votiva Santa Lucia e la Chiesa dello Spirito Santo.
Qui è disponibile anche l'accesso alla Cala Rossa, una spiaggetta di ciottoli piuttosto riparata dal
vento.
Non perdere il tour in barca: goditi l'isola di Ortigia da una prospettiva diversa tramite un
tour in barca, avrai modo di vedere da vicino le grotte marine e potrai fare anche un bagno.
Prezzi da €20,00 a persona.

6 - Chiesa di Santa Lucia alla badia

La chiesa si trova a pochi passi da Piazza Duomo ed è dedicata a Santa Lucia, la Santa Patrona
Siracusana. E' un vero e proprio gioielli storico e architettonico, in quanto unisce lo stile barocco a
quello spagnolo e presenta una meravigliosa pavimentazione in ceramica dipinta.
Nelle catacombe della chiesa c’è il suo primo loculo, anche se poi le spoglie furono portate nel
Santuario a lei dedicato a Venezia.
Nel 1646 le invocazioni alla santa misero fine alla carestia che opprimeva Siracusa: secondo la
devozione popolare un miracolo permise l’arrivo di due navi cariche di cereali nel porto di Ortigia.
Ma c'è un altro motivo per cui visitarla assolutamente: al suo interno, oltre a due crocifissi lignei
che risalgono al XIV secolo, si trova un'opera di grandissimo valore, ovvero il Seppellimento di
Santa Lucia dipinta dal Caravaggio!
Si tratta dell’ultima tela dipinta da Caravaggio che rappresenta proprio il seppellimento di Santa
Lucia.
Di ritorno da Malta, in cerca di protezione dall’accusa di essere un assassino, Caravaggio dipinse
questo quadro che doveva essere esposto sull’altare della chiesa.
Il punto di vista dello spettatore è al livello del suolo, proprio dove è adagiato il corpo della santa
mentre i due seppellitori a destra scavano la fossa. Si trattò di una straordinaria innovazione perché
fino a quel momento tutti i pittori avevano ritratto il martirio della santa di Siracusa e mai il suo
seppellimento.
Inoltre, qui vengono spesso allestite mostre.
Costo biglietto: gratuito
La visita alle catacombe è solo su prenotazione (tel. 0931 64694) e costa 6 €

7 - Fontana di Diana
Infine, nel cuore di Ortigia, in piazza Archimede, si trova la Fontana di Diana, costruita e progettata
da Giulio Moschetti. Diana era la dea della caccia, e al centro della fontana si trova una sua
meravigliosa statua.
La rappresentazione della fontana è legata anche alla storia della città: infatti, ai piedi di Diana, si
trova Alfeo, il quale assiste alla trasformazione dell'amata ninfa Aretusa in fonte. E questa fonte è
proprio quella di cui vi abbiamo precedentemente parlato, la quale si trova nel Giardino di Aretusa.

8 - Museo Archimede e Leonardo

Il Museo Leonardo da Vinci e Archimede si trova ad Ortigia, allestito all'interno di un edificio


ottocentesco che precedentemente era un convento del ritiro per dare vita all'idea della famiglia
della Niccolai Artisans of Florence, la quale ha voluto ridare vita e valorizzare i due geni e le loro
macchine con riproduzioni perfette e funzionanti, ma soprattutto interattive.
Si possono ammirare infatti 60 opere realizzate in legno pregiato, metallo e corde dell'epoca pensate
per suscitare maggiore interesse nel visitatore e donare un'esperienza percettiva e cognitiva oltre che
un percorso che abbraccia storia, scienza, meccanica e fisica. Consigliamo di inserire questo museo
all'inizio o alla fine del vostro itinerario turistico, momenti in cui troverete meno visitatori, così da
poterlo esplorare bene sperimentando tutte le macchine.
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:00
Prezzi: intero €6,50 - ridotto €4,50 per gruppi scolastici
Visita anche il Tecnoparco Archimede: A Siracusa è presente un ulteriore museo dedicato ad
Archimede, ovvero il Tecnoparco Archimede di Viale Giuseppe Agnello 26, fuori dall'Isola di
Ortigia e piuttosto vicino al Parco della Neapolis. Si tratta di un parco all'aperto con riproduzioni
1:1 delle antiche macchine di Archimede, la cui visita è consigliata specialmente alle famiglie con
bambini.

9 - Museo del Papiro

Il Museo del Papiro è un altro interessante museo situato a Ortigia, fondato da Corrado Basile e
Anna di Natale nel 1987, anch'esso in un ex-convento. Il museo illustra tutto ciò che riguarda il
papiro, dalla manifattura ai prodotti finiti, esponendo documenti inerenti all'uso e alla lavorazione,
papiri antichi, manufatti, opere in papiro e molto altro.
Tra gli elementi più significativi figura una collezione di papiri risalenti a partire dal XV secolo
a.C., frammenti di papiri carbonizzati durante l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., papiri prodotti a
Siracusa, manufatti come sandali, corde e stuoie interamente realizzati in papiro, decorazioni
parietali egizie, barchette di papiro e una collezione di documenti che parlano della realizzazione
del papiro sia a Siracusa che in Egitto.
Orari di apertura: aperto dal martedì alla domenica con orari variabili in base alle stagioni, per
maggiori informazioni visitare il sito ufficiale
Prezzi: intero €5,00 - ridotto €2,00 bambini under 17 - gratis under 5

10 - Museo Aretuseo dei Pupi

E’ stato il primo museo in Italia ad abbracciare questa tematica. E' nato da un'idea delle famiglie
Vaccaro e Mauceri, entrambe legate alla tradizione dell'opera dei pupi, le quali hanno voluto
allestire il museo e al suo interno anche un centro studi sull'opera siracusana, che ricordiamo fa
parte dell'Unesco.
Nel museo troverete ovviamente un percorso lungo la storia di tale tradizione nel quale viene
mostrato ai visitatori tutto ciò che riguarda i pupi. Si tratta di appena due sale, ma l'esposizione è
davvero ricca e comprende una biblioteca con oltre 200 volumi sul teatro dei pupi e sulla storia di
Siracusa, una videoteca con registrazioni di spettacoli, un'audioteca con oltre 150 CD musicali con i
brani utilizzati durante le rappresentazioni e un'emeroteca con riviste, cartoline e altro materiale di
vario genere.
Assisiti all'Opera dei Pupi: goditi uno spettacolo unico di teatro di marionette all'Opera dei Pupi e
scopri di più su questa straordinaria arte siciliana. Prezzi da €30,00 a persona.
Orari di apertura: da lunedì a sabato dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00
Prezzi: €2,00

11 - Parco della Neapolis, Teatro Greco e Orecchio di Dionisio

Insieme all'Isola di Ortigia, il Parco Archeologico della Neapolis è il simbolo della Città, nonché
una delle zone archeologiche più importanti ed estese del Mediterraneo.
Il Parco è ricco di vegetazione, con diversi ulivi, cipressi, pini, palme da datteri, ficus e carrubbo,
che impreziosiscono il paesaggio. Al suo interno si trovano meraviglie storiche e naturali, come la
Chiesa San Nicolò ai Cordari, la Piscina Romana, l'Anfiteatro Romano di Siracusa, l'Arco Trionfale
di Augusto, i Sarcofagi di pietra romani, le Case Ellenistiche, l'Area di Ierone, la Grotta del Ninfeo
e le Latomie Siracusane.
Ma in assoluto le due attrattive più famose sono il Teatro Greco di Siracusa, all'interno del quale
vanno in scena ancora oggi le tragedie e commedie greche, e soprattutto l'Orecchio di Dionisio, una
grotta artificiale situata in una cava di pietra e scavata nel calcare.
Il particolare nome fu dato da Caravaggio nel 1608, il quale rimase stupito dalla particolare "forma
S" che ricorda appunto l'aspetto di un orecchio ma anche dalla particolare amplificazione acustica.
Abbigliamento consigliato: la visita del sito può durare diverse ore ed essendo nella natura si
consigliano scarpe comode e preferibilmente chiuse, abbigliamento comodo e un berretto contro il
sole. Ricordati infine di prenotare in anticipo il biglietto salta-fila per risparmiare tempo
all'ingresso.
E' possibile lasciare la macchina al Parking Paradise - Ottieni indicazioni
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 8:30 alle 17:30
Prezzi: intero €10,00 - ridotto €5,00 per under 14

Il teatro greco della Neapolis (che in greco antico significa “città nuova”) di Siracusa è, con il
teatro greco di Taormina, una delle attrazioni principali dell’intera Sicilia. Se però quello di
Taormina regala una vista incredibile, quello di Siracusa è uno dei più grandi teatri dell’intero
antico impero greco.
Il Teatro è stato originariamente costruito durante il regno di Jerone I, circa 470 a.C., dall’architetto
Demokopos. Qui sono state rappresentate la prima volta le tragedie di Eschilo ed opere
di Sofocle ed Euripide. Solo in seguito alle modifiche fatte fare da Jerone II, tra il 238 a.C. e il
215 a.C, il teatro ha preso la sua forma attuale.
Il teatro ha un un diametro di 138 metri e 61 file di sedili scavati nella roccia, che potevano ospitare
fino 15.000 spettatori.
La cavea è rimasta per come progettata ad eccezione delle file più basse di sedili, rimosse tra il 69 e
il 96 d.C. per fare spazio all’orchestra che suonava nei giochi dei gladiatori.Il teatro greco di
Siracusa è ancora oggi utilizzato per gli spettacoli, rappresentazioni greche che regalano ai fortunati
spettatori un vero e proprio viaggio nel tempo.

Il Teatro Romano ha conservato intatta la sua forma scavata nella roccia che lo ha difeso dalle
spoliazioni di materiale. Poteva contenere migliaia di spettatori: qui Eschilo rappresentò per la
prima volta I Persiani e le Etnee. Una tradizione che dura ancora oggi perché il teatro è usato ogni
estate per rappresentazioni teatrali e spettacoli.
Una sorte diversa ha vissuto l’Anfiteatro di 140 metri: una parte della costruzione fu asportata dagli
spagnoli che usarono le pietre per costruire i bastioni di difesa di Ortigia.
Come in tutti gli altri anfiteatri romani, qui si tenevano spettacoli con gladiatori e belve. Da non
perdere una visita alla latomie presenti nel parco, grosse fessure nella roccia risultato dell’estrazione
delle pietre per le costruzioni.

Le latomie sono nate come cave di pietra o di marmo ma sono state usate anche come prigioni per
gli schiavi e prigionieri di guerra. Siracusa ha tantissime latomie non solo dentro il parco ma anche
nei suoi dintorni.
All’interno del Parco Archeologico della Neapolis seguendo il percorso culturale che permette di
camminare tra la vegetazione tipica della zona, ricca di alberi di limoni ed aranci, capperi, palme e
fichi d’india, ne incontrerete alcune in particolare assicuratevi di visitare la Latomia del Paradiso,
adiacente al teatro.

La Grotta dei Cordari si trova vicino all’Orecchio di Dionisio ed è chiamata così perchè dal XVII
è stata dimora per gli artigiani che lavoravano le fibre naturali e la canapa realizzando corde.
Questa è la grotta più impressionante della Latomia del Paradiso grazie alle enormi dimensioni e gli
interni la cui volta è sorretta da pilastri di roccia.

Alla fine del percorso di visita della Neapolis incontrerete l’Anfiteatro romano, tra i più grandi
esistenti ed il più grande di Sicilia.
L’anfiteatro è scavato nella roccia, purtroppo non resta niente della sua parte superiore ma si sa che
vantava un sofisticato sistema di aperture che permettevano l’ingresso ai gladiatori e gli animali.

12 - Catacombe di San Giovanni

Poco fuori dalle mura antiche della città, in vicinanza al Parco della Neapolis e al Santuario della
Madonna delle Lacrime, si trova la stupenda Basilica di San Giovanni Evangelista, nei cui
sotterranei è custodito un tesoro scavato nella roccia. Stiamo parlando delle Catacombe di San
Giovanni.
Le catacombe vennero iniziate nel IV secolo, sulla base della struttura di un acquedotto greco ed
ospitano diverse tipologie di strutture funerarie. Formano un vero e proprio labirinto sotterraneo
estremamente suggestive, che potete scoprire tramite una consigliatissima visita guidata.
Come arrivare: Nei pressi di Largo San Marciano a 2,5 km da Piazza Duomo, 30 min a piedi -

(Le Catacombe di San Giovanni con l’omonima chiesa sono uno dei monumenti più affascinanti di
Siracusa, anche se non tutti i turisti le inseriscono nel loro itinerario.
Siamo nei pressi del Parco Archeologico della Neapolis e qui sorge una basilica a cielo aperto
(senza tetto) che nei sotterranei cela uno dei luoghi più antichi di Siracusa: l’acquedotto greco che
poi i romani trasformarono in catacombe per ospitare singoli defunti o tombe di famiglia.
Colpisce la linearità della struttura con un lungo sotterraneo (Decumanus Maximus) e 10 stradine
laterali (Cardines) che conducono a quattro cappelle (rotonde) circolari, in realtà delle cisterne: sono
denominate Antiochia, Marina, Adelphia e dei Sarcofaghi.
La rotonda Marina era la tomba del vescovo Siracosio ed è riconoscibile dai simboli cristiani della
barca nella tempesta e del pesce (Ictus). Nella rotonda Adelphia fu ritrovato un prestigioso
sarcofago di marmo scolpito con 62 personaggi biblici.
Doveva ospitare il corpo di Adelphia, moglie del proconsole Valerio (IV secolo). Oggi questo
sarcofago è visibile al museo regionale “Paolo Orsi” di Siracusa. Un’ulteriore rotonda, detta
“cubicolo di Eusebio”, fu allestita come tomba provvisoria per il papa Eusebio (310 d.C.) prima di
essere traslato a Roma.
Come la chiesa in superficie, di cui non resta molto, anche le catacombe hanno subito nel corso dei
secoli la profanazione e la spoliazione da parte di molti conquistatori. Tornati “alla luce” da non
perdere la Cripta bizantina dove fu sepolto san Marciano, primo vescovo di Siracusa che, avrebbe
fondato a Siracusa la prima comunità cristiana del mondo occidentale.
Sono visibili i resti della pavimentazione, colonne e capitelli ionici. I Normanni aggiunsero quattro
capitelli in marmo raffiguranti gli Evangelisti e degli splendidi affreschi ancora perfettamente
visibili.)
Orari di apertura e costo del biglietto delle Catacombe di San Giovanni
Orari di apertura: da martedì a domenica: ore 9,30 – 12,30 e 14.30 – 17.30
Per visitare le Catacombe è obbligatoria la guida. Il percorso prevede: Basilica di S. Giovanni,
Catacombe e Cripta di S. Marciano.
Le tariffe sono comprensive di visita guidata.
Costo del biglietto:
Intero € 8.00
Ridotto (under 15 ed over 65) € 5.00
Comitive (pellegrini e scuole): € 3,00
13 - Latomia dei Cappuccini

E' la più grande tra le latomie di Siracusa, ovvero cave di pietra, dal greco latomíai ovvero lâs,
pietra, e tomíai da témnein, tagliare. Utilizzata sin dal VI secolo a.C. come cava per monumenti e
abitazioni della città, si è trasformata nei secoli in una vera e propria prigione di guerra, per poi
diventare un luogo di culto.
Sono ancora oggi visibili in diverse punti le grotte e gli ipogei funerari testimonianza che il luogo fu
utilizzato anche come cimitero cristiano e necropoli pagana. Il suo nome deriva dal fatto che fu
donata dall'Università di Siracusa ai Frati Cappuccini nel 1582, i quali costruirono un convento
proprio sopra la latomia.
Come arrivare: Si trova in Largo della Latomia a 2,7 km dal Duomo, 33 min a piedi
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 9:30- 13:30, sabato e domenica solo visita guidata su
prenotazione dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:30
Prezzi: Ingresso €5,00

14 - Museo Archeologico regionale Paolo Orsi

Il Museo Archeologico regionale Paolo Orsi è un importante museo che raccoglie preziosi cimeli
risalenti a varie epoche, fra cui sculture, utensili e monete.
Si sviluppa su due livelli e presenta diverse aree fra cui una dedicata alla preistoria e protostoria,
una dedicata alle colonie greche e alla città di Siracusa nell'Età Classica, una dedicata alle
subcolonie di Siracusa, Gela e Agrigento, una dedicata alla città di Siracusa in Età Romana, ed un
settore denominato "Il Medagliere" che ospita una ricca collezione numismatica.
Come arrivare: Si trova in Viale Teocrito a 2,2 km dal Duomo, 27 min a piedi
Orari di apertura: dal Martedi al Sabatodalle 9:00 alle 19:00, Domenica dalle 9:00 alle 14:00.
Lunedì chiuso.
Prezzi: Intero €10,00, ridotto €5,00

Museo Paolo Orsi a Villa Landolina ospita il secondo museo archeologico più importante della Sicilia, dopo
quello di Palermo, che espone collezioni del periodo preistorico, greco e romano trovati negli scavi
archeologici della città e in altri siti della Sicilia.
Il museo è diviso in quattro settori (A – B – C- D) e uno spazio centrale dedicato alla storia del museo.

• Settore A – In questo settore sono esposti pezzi risalenti alla preistoria (Paleolitico superiore ed Età del Ferro) con
un’esposizione di rocce e fossili che testimoniano i vari animali rinvenuti in Sicilia nel Quaternario.
• Settore B – Questo settore è dedicato alle colonie greche in Sicilia del periodo ionico e dorico. Tra i tanti pezzi
esposti qui potrete vedere una statua di marmo acefala di un Kouros, un kourotrophos in pietra calcarea, una statua
femminile acefala, che tiene due gemelli, statue votive di Demetra e Kore e una gorgone, un mostro femminile della
mitologia classica dallo sguardo terrificante, ed una testa di Augusto.
• Settore C – In questo settore sono esposti reperti provenienti dalle colonie di Siracusa: Akrai , Kasmenai ,
Camarina, Eloro, ma anche reperti trovati in altre città della Sicilia Orientale.
• Settore D – Questa sezione espone reperti di epoca ellenistica e romana. Qui vedrete i due pezzi più famosi del
museo: il Sarcofago di Adelphia e la Venere Anadiomene, detta anche Venere Landolina.
Fuori dal museo, proprio accanto all’antica Villa Landolina potete visitare il parco dove sono esposti reperti di
epoca greca e romana ed un cimitero acattolico con la tomba del poeta August von Platen.

La Giudecca – Il quartiere ebraico di Siracusa e l’antico bagno ebraico


Tra le cose da visitare a Siracusa non deve mancare il quartiere ebraico.
Siracusa è stata una delle prime città della Sicilia orientale ad accogliere gli ebrei stabilitasi in città
sin dal periodo romano nel quartiere Akradina, vicino la baia del piccolo porto.
Quando durante il medioevo la città si è rimpicciolita si è trasferita nell’isola di Ortigia, e con loro
anche i 3000 ebrei che vivevano in un rione sul lato settentrionale dell’isola. Il rione prese il nome
di Giudecca. Pare che avessero costruito una sinagoga, un ospedale ed un bagno rituale. Gli ebrei
hanno vissuto a Siracusa fino al 1492 quando Ferdinando II d’Aragona, con il decreto di Alhambra,
li fece espellere dal regno di Spagna.

Il quartiere andò via via spopolandosi e quando nel 1963 un terremoto distrusse la città gli edifici
originali non vennero ricostruiti facendo perdere questo pezzo di storia importante nel cuore della
città. Il rione della Giudecca esiste ancora oggi e si trova tra via Maestranza e via Larga.

Qui potete visitare Palazzo Bianca, oggi Hotel Alla Giudecca che organizza anche visite guidate
al mikveh l’antico bagno ebraico che si trova a 18 metri sotto il livello della strada ed è alimentato
da acqua sorgiva.

Spiagge più belle in provincia di Siracusa


Spiaggia del Minareto, Area Protetta del Plemmirio, Siracusa: si trova a 9,5 km di auto (15 min) a
sud di Siracusa (Ottieni indicazioni) all'interno della spettacolare Area protetta, è caratterizzata da
sabbia chiara e un fondale basso
Spiaggia di Fontane Bianche, Siracusa: a poco più di 15 km dal centro (Ottieni indicazioni), è una
distesa di sabbia bianca e mare cristallino che ricorda uno scenario caraibico. Lungo la spiaggia si
alternano zone libere e lidi balneari. Scopri di più
Spiaggia di Vendicari, Riserva di Vendicari, Noto: Sabbia dorata e mare cristallino con un fondale
poco profondo. Si possono ammirare i resti dell'antica tonnara e la Torre Sveva risalente al 1400.
Vicino alla Torre il litorale è più roccioso, perfetto per lo snorkeling! Si trova nella Riserva di
Vendicari a 40 km da Siracusa (Ottieni indicazioni)
Spiaggia di Calamosche, Riserva di Vendicari, Noto: caletta di circa 200 metri riparata dal vento e
perfetta per lo snorkeling, situata nella Riserva di Vendicari a 50 km da Siracusa (Ottieni
indicazioni). Per raggiungerla lasciare l'auto nel parcheggio attrezzato e camminare per 1,2 km in
mezzo alla natura
Spiaggia di San Lorenzo, Riserva di Vendicari, Noto: distese di sabbia chiara intervallate da
piccole insenature, generalmente con scogli. Principalmente libera ma con alcuni stabilimenti nel
trattto finale, è consigliata alle famiglie. A 50 km da Siracusa, 45 min in auto (Ottieni indicazioni)
Spiaggia di Eloro, Riserva di Vendicari, Noto: distesa di sabbia dorata libera, per raggiungerla si
lascia l'auto nel parcheggio e si percorrono circa 300 metri, passando vicino ai resti dalla civiltà
greca di Eloro. Dista 37 km da Siracusa, 32 min in auto (Ottieni indicazioni)
Spiaggia Pantanello, Avola: tratto di spiaggia libera con parcheggio grautito, molto affollata nei
weekend. Offre sabbia dorata e mare cristallino. Si trova ad Avola, a 28 km da Siracusa e si
raggiunge in auto in 28 min (Ottieni indicazioni)
Spiaggia di Arenella: a soli 12 km dal centro di Siracusa. Ampia distesa di sabbia dorata circondata
da un promontorio che la protegge dai venti, ottima per bambini e raggiungibile in 18 min in auto
(Ottieni indicazioni)
Punta delle Formiche, Portopalo di Capo Passero: famosa per i suoi tramonti, alterna distese di
sabbia a scogliere da cui è possibile tuffarsi. Si trova a Portopalo di Capo Passero, a 61 km da
Siracusa, 55 min in auto (Ottieni indicazioni)

Riserva di Vendicari: è un'oasi faunistica paradisiaca prediletta sia da chi vuole rilassarsi, sia da
chi vuole esplorare, sia da chi vuole praticare sport. Ospita varie spiagge al suo interno fra cui le già
citate Calamosche, Vendicari, San Lorenzo ed Eloro. Disponibili escursioni organizzate in partenza
da Siracusa.
La riserva naturale di Vendicari copre un’area di 1.500 ettari, si esntende per 7 km lungo costa sud-orientale di
Sicilia tra la città di Noto e il villaggio di Marzamemie.
La riserva è caratterizzata da una importante biodiversità essendo un punto di sosta per specie migratorie, tra cui fenicotteri,
aironi, cormorani, trampolieri.
All’interno della riserva potete anche vedere numerosi resti archeologici inclusa una piccola necropoli, una antica tonnara,
saline, paludi, aree coltivate e macchia mediterranea.
Alla riserva si accede da 4 ingressi: Torre Sveva (ingresso principale), Eloro, Cava Mosche e la Cittadella di Maccari, dove si
trova un antico tempio bizantino e la necropoli.
Una volta entrati nella riserva per scoprirla si deve camminare quindi portate le scarpe da ginnastica.
Oltre a seguire bei percorsi di hiking qui non mancano le spiagge. Le più importanti sono

• Spiaggia Calamosche, la più famosa tra tutte ad 1 km dall’ingresso


• Spiaggia Vendicari, secondo me la più bella perchè delimitata dai resti dell’antica tonnara (anche se il mare è
sicuramente più bello a Calamosche)
• Spiaggia Eloro che si trova a soli 300m dal parcheggio ed offre un’area attrezzata
• Spiaggia Marianelli caratterizzata da acqua bassa e sabbia fine e la più difficile da raggiungere
• Spiaggia San Lorenzo appena fuori dalla Riserva e facile da raggiungere e quindi ideale se viaggiate con bambini.

Area Naturale Protetta del Plemmirio:area protetta a circa 15 km a sud di Siracusa (collegata
tramite bus 23, €1,20). Qui si trova la spiaggia del Minareto ma anche il famoso tratto Costa Bianca
del Plemmiro, che offre scorci di mare meravigliosi e calette perfette per lo snorkeling.

Un posto bellissimo nei dintorni di Siracusa è l’area marina protetta di Plemmirio che si trova a sud della penisola della
Maddalena e che si estende per 6 km tra Punta Castelluccio e Capo Murro di Porco.

Come buona parte dei posti in Sicilia, anche a Plemmiro non si va solo per il mare stupendo.
Fermatevi alla Grotta Pellegrina, un rifugio preistorico, e Punta della Mola dove potete visitare una necropoli ed il villaggio
risalente all’età del bronzo.
Anche qui troverete delle “latomie” le cave di epoca greca a testimonianza dell’antica area del Plemmyriom.
La costa della riserva è rocciosa, quindi qui non troverete sabbia, ma le acque sono piene di vita e facendo snorkeling potete
vedere coralli, cicale di mare, tantissimi pesci e spugne marine.
Nei dintorni di Plemmirio potete anche raggiungere la spiaggia di Terrauzza, la spiaggia di Fontane Bianche, con sabbia
bianca ma piuttosto popolare tra i locali e quindi affollata in estate e la spiaggia di Arenella.

Riserva di Cavagrande del Cassibile: stupenda riserva raggiungibile tramite trekking guidato, al
suo interno ospita le piscine naturali note come laghetti Avola antica in cui è possibile fare anche il
bagno (46 min in auto - 33 km).
Necropoli di Pantalica: E' un sito preistorico ricco di grotte Patrimonio dell'umanità UNESCO,
visitabile tramite escursioni guidate a piedi, in bici, a cavallo o in quad (46 min in auto - 34 km). Si
consiglia di visitare il luogo accompagnati da una guida.
Noto: è un borgo storico, definito anche la "capitale barocca" del Val di Noto, area sconvolta da un
terribile terremoto e successivamente risorta in stile Barocco. La è dichiarata Patrimonio
dell'Umanità per i suoi eleganti edifici. Si consiglia di visitarla tramite tour guidato.
Marzamemi: paesino marittimo molto gettonato dai turisti sia per i suoi colori che per le bellissime
spiagge bagnate da un mare splendido.
Avola: meta ricca di arte, spiagge, feste e cultura culinaria. E' protagonista di molti eventi estivi e
sagre come quella del pesce spada, quella della mandorla, quella del tonno alla ghiotta e il Med
Festival Cous-Cous Fest

Dove mangiare a Siracusa


A Putia: locale tipico siciliano a conduzione familiare molto amato anche dagli abitanti del posto,
piatti genuini e autentici della tradizione
Prezzo medio a persona: €20,00
Indirizzo e contatti: Via Roma, 8 (Ottieni indicazioni) / tel: 334 3524585
Ortigia Fish Bar: location tranquilla e accogliente, ottimi piatti di pesce fresco, da provare
assolutamente il fritto misto
Prezzo medio a persona: €15,00
Indirizzo e contatti: Via Nizza, 24 (Ottieni indicazioni) / tel: 0931 454607
La Terrazza sul Mare: elegante locale con una meravigliosa vista sul mare, piatti e ricette siciliane
della tradizione e rivisiti
Prezzo medio a persona: €45,00
Indirizzo e contatti: Grand Hotel Ortigia, Viale Giuseppe Mazzini, 12 (Ottieni indicazioni) / tel:
0931 464600
Kantunera: piatti della tradizione con qualche rivisitazione. Buona selezione di birre e vini
Prezzo medio a persona: €20,00
Indirizzo e contatti: Via Trento, 37 (Ottieni indicazioni) / tel: 334 525 7196
Macallè: Piatti della tradizione in chiave contemporanea, prodotti esclusivamente del territorio e di
stagione
Prezzo medio a persona: €30,00
Indirizzo e contatti: Via dei Santi Coronati, 42 (Ottieni indicazioni) / tel: 334 525 7196
Ortigia è anche il posto migliore dove fermarsi per pranzo: potete scegliere qualcosa di
veloce al mercato (dai F.lli Burgio o Caseificio Borderi) oppure sedervi in uno dei
ristoranti di pesce nei dintorni dello stesso (vi consiglio l’Apollonion o l’Ancora).

Cosa mangiare a Siracusa


Con il Mediterraneo intorno e i Monti Iblei alla spalle, Siracusa riesce a portare in tavoli prodotti di
mare e terra di straordinaria qualità. Un’abbondanza che permette una libertà di combinazioni quasi
infinita, che i siracusani hanno trasformato nel tempo in piatti storici ma che non disdegnano di
aggiornare con nuovi sapori.
Partiamo dai primi piatti: pasta fritta con le acciughe e mollica abbrustolita (anciova e muddica),
ravioli ripieni di pesce, cavatelli (cavateddi) con bottarga di tonno e pomodori ciliegini di Pachino, i
lolli, una pasta condita con sugo a base di carne di maiale oppure le fave (Lolli no Maccu).
Tra i secondi primeggia il pesce, con il tonno alla ghiotta, la cernia alla matalotta (olive e capperi) e
la zuppa di pesce.
Tra i secondi di carne c’è il coniglio fritto in padella (Cunigghiu a’ stimpirata) e le polpette
(purpetti), accompagnati da caponata e verdure varie. Nella pasticceria vince la mandorla, che qui
abbonda, usate per la frutta martorana, i biscotti e in parte anche per la giuggiulena (biscotti
zucchero e sesamo).
La cassata siracusana differisce da quella tradizionale per la copertura in pan di Spagna al posto
della glassa e sono dolci della tradizione i biscotti totò (limone o cioccolato) e la cuccìa, dolce al
cucchiaio fatto con grano bollito, ricotta zuccherata, canditi, mandorle e cioccolata fondente. Tra i
vini, ricordiamo le 24 DOP di Siracusa tra cui il Siracusa e l’Erolo.

Mercato tipico e brunch insolito


Il posto più caratteristico di Siracusa è il mercato. Lo trovate aperto tutte le mattine, domenica
esclusa, dalle 7 alle 13. La sua bellezza sono le persone, la sua poesia le cose deliziose che si
trovano sui banchi. Percorrendo Via Trento e le strade laterali è tutto un vociare, tra uomini che
preparano ostriche e ricci di mare a mani nude su cassette ribaltate (5 euro con un bicchiere di
vino), pescatori che strillano e casari che incantano. Il mercato è sull’isola di Ortigia, il più antico
quartiere di Siracusa, dove si trovano le rovine del tempio di Apollo del VI secolo A.C., i palazzi
medievali e la cattedrale (un tempio greco di 2.500 anni fa). Sono stata attirata da uno dei posti più
affollati, la bottega del Caseificio Borderi dove per un panino il tempo medio di attesa è di circa
un’ora, ma credetemi che ne vale la pena…
Anche fare la fila fa parte di questa esperienza: l’atmosfera è unica, si ride e si chiacchera per tutto
il tempo con la complicità dei venditori che intrattengono con i loro aneddoti divertenti.
Per incontrare la gente del posto è perfetto anche Angelina’s (Corso Umberto), uno degli indirizzi
più cool a Siracusa. Qui i local si danno appuntamento per stare insieme, ma ci vengono anche per
lavorare con il laptop sorseggiando qualcosa. Trovarlo è facile per la vecchia bicicletta bianca
sempre piena di fiori parcheggiata all’ingresso del locale. E’ aperto tutto il giorno, si comincia dalla
colazione, si passa per il brunch e si conclude con birre artigianali locali e cocktails. L’idea è quella
della bakery, ma lo stile sa orgogliosamente di Sicilia. Gli sono ingredienti a km zero pur se il menù
s’ispira agli States e il mix è super (io ho assaggiato la bagel al salmone e l’apple pie fatta in casa).
Anche la musica di sottofondo è perfetta.

Noto
Avventurandosi un po’ lontano dalla costa guidando verso l’entroterra raggiungerete Noto, la città
del sole, patrimonio mondiale UNESCO.
In questa cittadina barocca costruita in pietra calcarea i suoi edifici sono posizionati in maniera tale
da essere sempre baciati dal sole donandole un colore unico che diventa ancora più bello al
tramonto.
L’arteria principale di Noto è Corso Vittorio Emanuele. Lungo questa strada incontrerete le
attrazioni principali della città come la splendida Cattedrale di Noto, l’edificio più imponente della
città, Palazzo Ducezio che ha splendidi affreschi barocchi e degli interni affascinanti. Dai balconi
del palazzo potete scattare delle foto incredibili della cattedrale.
Assicuratevi di visitare le altre chiese della città ma anche Palazzo Castelluccio e Palazzo
Nicolaci.
(Situata a circa 30 chilometri a sud di Siracusa, Noto è una città barocca dichiarata Patrimonio
dell’Umanità dall’Unesco. La sua architettura ricca di dettagli e la bellezza delle sue chiese e dei
palazzi la rendono una meta imperdibile per gli amanti dell’arte e dell’architettura.
Dopo il terremoto del 1693, che devastò la Sicilia orientale, Noto fu ricostruita in stile barocco,
dando vita a uno dei più importanti esempi di architettura barocca nell’Isola. Simbolo di Noto è la
Cattedrale di San Nicolò, maestoso edificio situato nella piazza del Municipio, Costruita tra il XVIII
e il XIX secolo, presenta una facciata barocca riccamente decorata e un interno spettacolare con
affreschi e opere d’arte.
Da vedere a Noto ci sono anche Palazzo Ducezio, la chiesa di San Domenico e quella di Santa
Chiara, caratterizzata da una bellissima scalinata e da decorazioni raffinate.
C’è poi la Porta Reale che rappresenta la porta d’ingresso alla città ed è considerata un’icona di
Noto. Bellissimo anche il Palazzo Nicolaci di Villadorata. Questo palazzo nobiliare è celebre per i
suoi balconi di ferro battuto finemente lavorati. Ospita anche il Museo civico di Noto.)
Dove mangiare a Noto e dintorni
Rosticceria “Da Piero” (Noto) : ottima rosticceria/pasticceria nel centro di Noto, perfetta per un
pranzo veloce a base di arancini e cannoli.
Caffè Sicilia (Noto): il caffè più buono di Noto per il gelato (ma non solo!). Non ha riaperto dopo il
lock-down di Marzo 2020, ma si spera che riapra presto perchè è davvero un’istituzione cittadina.
Ristorante Crocifisso (Noto): ristorante di alto livello a Noto, elegante e moderno, propone una
cucina gourmet con ingredienti locali.
La Cialoma (Marzamemi): the place to be in Marzamemi! La Cialoma ha una bellissima terrazza
che si affaccia sul mare. Ottima la sua cucina di pesce! Prenotate prima di andare.
Marzamemi - La Cialoma
Terrazza del Ristorante La Cialoma

Marzamemi e Portopalo di Capopassero


Marzamemi e Portopalo di Capo Passero sono due località della Sicilia sud-orientale che si possono
visitare tranquillamente in una giornata partendo da Siracusa.

Portopalo di Capopassero

Portopalo di Capopassero si trova a meno di 60 chilometri da Siracusa ed è considerato il punto più


meridionale di Sicilia, escludendo Lampedusa e Linosa, ed è bagnato sia dal mar Ionio che dal
Mediterraneo.
Il territorio di Portopalo include l’isola di Capo Passero, dove si trova una antica fortezza e
vicinissimo alla riva, e l’isola delle Correnti poco più a sud. Per fare un bagno non dovete cercare
troppo la spiaggia, è spaziosa e grande.

Marzamemi e Ispica
Il piccolo villaggio di Marzamemi negli ultimi anni è cresciuto di popolarità grazie alle foto della
piazzetta arredata con tavoli e sedie colorate che ricordano un po’ lo stile da taverna greca.
Marzamemi è una frazione balneare del comune di Pachino, esatto proprio il posto dei famosi
pomodori, che si trova a 2 chilometri.
Popolare destinazione turistica oggi, uno dei motivi per cui siciliani abbiamo sempre
conosciuto Marzamemi è per la lavorazione artigianale della bottarga di tonno rosso che si
lavora ancora secondo antichi sistemi arabo-fenici. La spiaggia più bella di Marzamemi è
quella della Spinazza.
(Marzamemi è un incantevole borgo marinaro a circa 54 chilometri da Siracusa. Questo villaggio di
pescatori è un vero gioiello nascosto, che affascina i visitatori con il suo fascino tradizionale, le sue
stradine acciottolate e il suo carattere autentico. La tonnara (ormai dismessa) è il simbolo del borgo
ma il cuore pulsante di Marzamemi è rappresentato dalla piazza principale, piazza Regina
Margherita, circondata da edifici storici e pittoresche trattorie. Qui è possibile sedersi all’aperto e
gustare deliziosi piatti a base di pesce fresco, come il famoso couscous di pesce, una specialità
locale che vale assolutamente la pena provare.)
Ma la vera bellezza di Marzamemi si trova nel suo affascinante porticciolo e nei suoi vicoli
pittoreschi.
(Da Noto scendiamo poi verso il mare per raggiungere Marzamemi, una delle località più
fotografate della zona, soprattutto la sua piazzetta quadrata. Parliamo di un piccolo borgo con una
vecchia tonnara rinomato, ancora oggi, per i piatti a base di tonno (potrete comprarlo da Campisi, il
produttore più famoso della Sicilia). La piazza della tonnara è stata ristrutturata e pullula di bar e di
ristoranti, alcuni dei quali hanno anche l’affaccio sul mare (come “La Cialoma” per esempio).
Veniteci per pranzo o al tramonto per un aperitivo sul mare (in 1h avrete visto tutto comunque!).
Procedendo da Marzamemi verso Modica vale poi la pena fare una sosta nella piccola cittadina di
Ispica, sia per vedere il bel loggiato del Sinatra davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore, che
le abitazioni rupestri nella gola di Cava d’Ispica. Questa gola è lunga 13 km e potrete raggiungerla
anche a piedi partendo da Ispica o dalla sezione settentrionale, a Cava d’Ispica Nord, più verso
Modica. Da quest’ultimo ingresso c’è un sentiero panoramico che scende nella gola tramite il quale
si accede poi alle catacombe e alle tombe rupestri. La particolarità della piazza del loggiato del
Sinatra è invece la sua forma, ellittica, davvero unica.)
Anche le spiagge di Marzamemi sono di rara bellezza. La più famosa è la Spiaggia della
Fossa, con le sue acque cristalline e il suo fondale sabbioso. Qui è possibile rilassarsi al sole,
fare una nuotata rinfrescante o semplicemente ammirare il panorama mozzafiato.

Palazzolo Acreide
Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa da cui dista circa 42 chilometri, è una pittoresca
cittadina che vanta un ricco patrimonio storico e architettonico. Con le sue antiche rovine greche, i
maestosi edifici barocchi e il suo fascino rustico, Palazzolo Acreide offre ai visitatori un’esperienza
autentica e affascinante.
La città ha origini antiche, risalenti al periodo greco, quando era conosciuta come Akrai. Oggi, le
rovine dell’antica Akrai si trovano nella parte superiore della città e rappresentano uno dei siti
archeologici più importanti della Sicilia orientale. Qui è possibile ammirare i resti del Teatro Greco,
del Santuario di Demetra e Kore e delle antiche mura difensive.
Da visitare a Palazzolo Acreide vi è anche il suo splendido centro storico, caratterizzato
dall’architettura barocca. La città è stata ricostruita dopo il terremoto del 1693 e presenta un
intricato labirinto di strade strette, piazze affascinanti e magnifici palazzi.

Modica e Scicli
Penso di poterlo dire con serenità, Modica è, senza ombra di dubbio, il posto che mi è piaciuto
e che mi ha stupito di più del mio itinerario in Sicilia Orientale. Mi sono fermata due notti e
avrei voluto fermarmi ancora di più! Ho amato il suo essere sviluppata su più colli (c’è infatti
una Modica Alta e una Modica Bassa, da cui si godono panorami fantastici), la sua grande
eredità tardo barocca, il cibo incredibile dei suoi ristoranti, la cioccolata, le terrazze e le sue
viste notturne. Modica mi è sembrata anche una città molto viva (a differenza di Ragusa ad
esempio), piccolina ma piena di bar e ristoranti frequentati dalla gente del posto; una città
sicuramente organizzata per i turisti ma non solo. Le ho dedicato un articolo intero “Cosa
vedere a Modica e dintorni”. Tra le cose da vedere nei dintorni di Modica c’è sicuramente
anche il pittoresco paesino di Scicli. Se avete visto la serie di Montalbano in TV avrete un
certo deja vù perchè il Municipio di Scicli compare in tutti gli episodi come il commissariato
di polizia. Il Municipio si apre su Via Mormorina Penna, la via più scenografica di Scicli su
cui si trovano gli edifici più importanti e belli della cittadina. Non lontano c’è Palazzo
Beneventano, il capolavoro barocco di Scicli, adornato di mostri deformati da ghigni
grotteschi. Salendo i gradini che partono proprio accanto si raggiunge poi la chiesa
abbandonata di San Matteo da cui si gode una bella vista della città.
Cosa vedere a Modica
Corso Umberto I e il Duomo di San Pietro
Arrivando a Modica la prima cosa che vedrete in città sarà sicuramente Corso Umberto I, la strada
che taglia in due Modica Bassa e su cui si affacciano i più bei palazzi cittadini, chiese barocche, bar
e ristoranti. Su tutti spicca il bellissimo Duomo di San Pietro, il cui ingresso si raggiunge con una
ripida scala abbellita da statue degli apostoli a grandezza naturale. Merita anche l’interno decorato
con intarsi di marmo bianco, marmi policromi e pece nera. La chiesa subì numerosi danni a causa
del terremoto del 1693 e venne ricostruita a partire dal 1697. Da vedere anche Palazzo Grimaldi e la
piccola chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore.
Chiesa di San Giorgio
Tra le cose da vedere a Modica la più iconica è sicuramente lei, la Chiesa di San Giorgio, un
capolavoro del barocco siciliano, con una facciata ellittica sormontata dalla torre campanaria. Per
raggiungerla dovrete salire a Modica Alta da una particolarissima scalinata a zigzag costituita da
due rampe gemelle che terminano nella terrazza davanti alla chiesa. Da qui avrete una vista
magnifica sulla città e vi consiglio di salirci sia di giorno che di sera. A metà della scalinata c’è
anche uno dei posti più belli dove vedere il tramonto, gli Orti di San Giorgio, un locale all’aperto in
un giardino che si apre tra le rampe.
Casa Museo di Salvatore Quasimodo
Credo di avervi già detto che ho una passione per le case dei personaggi storici famosi quindi non
potevo non inserire tra le cose da vedere a Modica la casa natia di uno dei suoi cittadini più illustri:
Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la letteratura nel 1959. Il museo è ospitato presso la casa
dove lo scrittore nacque il 20 agosto del 1901, che si trova in un vicolo dietro al Duomo di San
Pietro. Nei due ambienti principali (lo studio milanese e la camera da letto) si possono vedere
mobili e oggetti appartenuti al grande letterato, ci sono i suoi acquarelli, delle foto e diversi altri
cimeli appartenuti al poeta.
Antica Dolceria Bonajuto
Pur non essendo mai stata a Modica prima, la cioccolata di Modica la conoscevo bene! Di fatto è
una delle mie preferite e in questa antica dolceria (che è la fabbrica di cioccolato più antica della
Sicilia) mi sarei comprata 10 kg di cioccolato!! Questo tipo di cioccolato si ottiene con una
particolare lavorazione ‘a freddo’ che potrete vedere dal laboratorio a vista dell’Antica Dolceria
Bonajuto, dove fanno tavolette aromatizzate con tantissimi gusti (zenzero, vaniglia, sale,ecc).
Dove mangiare a Modica
Orti di San Giorgio : questo bar/ristorante all’aperto si trova accanto alla scalinata che conduce a
San Giorgio ed è il posto migliore per godersi il tramonto.
Accursio Radici : il bistrot di Accursio (ristorante stellato che si trova accanto). Un ottimo ristorante
per mangiare la cucina siciliana sia in versione classica che rivisitata a prezzi onesti. Molto carino
anche il locale (vedi foto sotto).
Osteria dei Sapori Perduti : locanda storica su Corso Umberto I dove apprezzare la cucina tipica
casareccia.
Ornato : bel ristorante nascosto nei vicoli specializzato nella cucina di pesce (sia cruda che cotta).
Umami : ottimo ristorante (principalmente di pesce) che si trova in una strada sopra il duomo di San
Pietro.
Hemingway vineria : ottima enoteca con tavoli all’aperto proprio dietro al duomo.

Ragusa Ibla
Ragusa Ibla era, sulla carta, il focus del mio viaggio in Sicilia, ma altri luoghi (come Modica
appunto) alla fine mi sono piaciuti di più. Non posso però dire che non sia bella, anzi!! Distrutta dal
terremoto del 1693, la città vecchia (l’attuale Ragusa Ibla) venne inizialmente abbandonata e ne
venne costruita una nuova, Ragusa (o Ragusa Superiore). Gli abitanti di Ragusa Ibla però pian
piano la ricostruirono mantenendo il suo vecchio impianto medievale fatto di viuzze che si
inerpicano sullo sperone roccioso e questa parte della città venne riunita a quella nuova. Se devo
essere sincera a me ha ricordato parecchio Matera, soprattutto le vedute di Ragusa Ibla che si
aprono da Santa Maria della Scala a Ragusa Superiore. La piazza centrale di Ragusa Ibla è molto
bella, è in pendenza, e ospita la chiesa di San Giorgio, ma vale la pena gironzolare tra i vicoli di
tutta la cittadina per apprezzarla appieno. Spostatevi poi a Ragusa Superiore per avere le vedute “da
cartolina” di Ragusa Ibla.
In questo tour del Commissario Montalbano da Siracusa avrai modo di visitare
le location della fiction poliziesca più amata di sempre. Un must per gli amanti
dell'opera di Camilleri!
Itinerario
Passeremo a prendervi alle 8:00 nel vostro hotel di Siracusa e, una volta riuniti, partiremo alla volta
di Ragusa, località siciliana in cui avremo il privilegio di inaugurare il nostro mitico tour del
Commissario Montalbano. Siete pronti? E allora andiamo!
Una volta raggiunta la nostra prima tappa, avremo modo di visitare alcune delle location della
celeberrima serie basata sull'opera di Camilleri, fra cui il Giardino Ibleo e il Corso 25 Aprile. Lungo
il percorso, inoltre, vedremo la trattoria preferita di Montalbano, il commissariato di Vigata, sito in
Piazza Pola, e la piazza di Vigata, ovvero Piazza Duomo. Una volta qui, potremo contemplare il
bellissimo Duomo di San Giorgio, uno dei templi più importanti di Ragusa.
Ci dirigeremo verso il Castello di Donnafugata, una sontuosa dimora nobiliare del tardo '800 sita a
15 chilometri da Ragusa. Qui, ci godremo una vista panoramica da sogno sulla città mentre
ricorderemo alcune scene della fiction ed esploreremo i giardini della tenuta.
Dopo aver visitato le location in cui Montalbano si muove abitualmente, conosceremo
nientepopodimeno che la casa del famoso commissario, situata a Punta Secca, una frazione del
comune di Santa Croce Camerina. Riuscirete ad individuare l'emblematico faro che la caratterizza?
Faremo quindi un'ultima sosta a Scicli per osservare il Palazzo del Municipio, che accoglie la stanza
del questore di Montelusa, e Palazzo Iacono, che nella fiction funge da Commissariato della Polizia
di Montelusa.
Punta Secca, Sampieri e la Fornace Penna
Se fate questo viaggio in estate e volete farvi anche un pò di mare nei dintorni di Modica vi
consiglio di andare o a Punta Secca o a Sampieri. Punta Secca è un piccolo borgo di mare con la
spiaggia dove si trova la casa di Montalbano (quella sulla spiaggia, a Marinella) nella fiction TV.
Qui vi consiglio di andarci nel pomeriggio e rimanere a vedere il tramonto perchè ci sono un paio di
bar che hanno una vista incredibile. Sampieri è un altro paesino caratteristico con una bella spiaggia
e qualche lido attrezzato. Se amate l’archeologia industriale non perdetevi i ruderi della vecchia
Fornace Penna, che si vede anche dalla spiaggia (anche qui hanno girato alcune scene di
Montalbano..).

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