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CINQUE LUOGHI DA VISITARE IN SARDEGNA

l’oasi di Bidderosa è costituita da cinque calette da sogno custodite in un parco di 860 ettari, in gran parte
formato da boschi e macchia mediterranea, protetti dall’Ente Foreste e affidati al Comune di Orosei, da cui
dista 13 chilometri a nord. In questo posto ci si trova immersi nel verde, circondati da artistici rilievi di
granito, ginepri secolari adagiati su litorali candidi. Finissima sabbia bianca, gigli marini e rocce di granito
affioranti caratterizzano le cinque cale, tra cui Cala Liberotto, Cala Ginepro, Marina di Orosei e Cala
Osallaun, tutte immerse in un paesaggio incantevole e silenzioso, profumato da vegetazione e bagnato da
mare cristallino, con fondale basso.

L’oasi, anche chiamata “La perla di Orosei” comprende anche la famosa spiaggia di Bèrchida, nel territorio
di Siniscola, il monte “Tuttavista”, ammantato di sughere e lecci e la laguna “sa Curcurica”.

Paradiso tropicale nel Mediterraneo, la “Pelosa” è una delle spiagge più belle d’Europa e si protende
nell’estrema punta nord-occidentale della Sardegna, nel golfo dell’Asinara. Sabbia candida e finissima,
soffice, quasi impalpabile, trasparenze uniche, acqua alle caviglie per decine di metri, tinte caraibiche,
celeste, turchese, azzurro che si confondono col cielo, verde smeraldo, blu cobalto, infine blu profondo. Più
volte nominata “miglior spiaggia d’Italia”, “la Pelosa” è spesso tra le prime del Mediterraneo e in Europa e
figura persino nella top ten delle più spettacolari al mondo. L’amatissimo simbolo dell’Isola ha reso celebre
il paese di ‘residenza’, Stintino, che da borgo di pescatori è divenuto rinomata località turistica anche e
soprattutto grazie a questo capolavoro della natura.

Situato nel lembo nord-orientale della Sardegna Porto Cervo è il regno delle vacanze di lusso: un esclusivo
borgo sul mare, gioiello architettonico incastonato tra bellezze naturali e capitale indiscussa della Costa
Smeralda. Porto Cervo è una frazione costiera del centro gallurese di Arzachena, con poche centinaia di
residenti. D’estate diventa una straordinaria e scintillante sfilata di panfili, yacht e personaggi famosi: in
piazzetta facile ritrovarsi a fare shopping con divi di cinema e televisione. Ogni giorno è un alternarsi
continuo di appuntamenti con il jet set internazionale: feste, mondanità, eventi sportivi e golf in
particolare.

San Teodoro è un rinomato centro storico gallurese composta da eleganti ville e strade fiorite, amato dai
giovani per la sua movida estiva e famoso per il suo mare turchese, questo borgo vanta un numero infinito
di spiagge ed altre perle costiere. Tra le spiagge più famose c’è La Cinta, composta da una lunga e sottile
distesa di sabbia dorata che sembra abbracciare il cristallino mare azzurro, Cala Brandinchi, bianco litorale
con acque simili a quelle dei paradisi tropicali, la stupenda Marina di Puntaldia con il suo porto turistico che
guarda al futuro, e lo spettacolare panorama caraibico di s’Isuledda. Tra le altre perle di San Teodoro devi
visitare assolutamente Cala Ginepro, rigorosa baia arricchita dal profumo della macchia mediterranea, Cala
Ghjlgolu, che ti sorprenderà con una roccia a forma di tartaruga (modellata nel corso del tempo da vento e
mare) amata soprattutto dai bambini, ed infine la spiaggia di Coda Cavallo che ti porterà dinnanzi
all’imponente Tavolara con la sua area marina protetta.

Situata nel versante nord-occidentale del promontorio di Capo Caccia, la Grotta di Nettuno, tappa
immancabile per chi visita la città di Alghero, è raggiungibile con due distinti itinerari, uno via terra, l’altro
via mare. La grotta ogni anno richiama oltre 150.000 visitatori di varia nazionalità: 2,5 km in cui si alternano
sale, gallerie, cunicoli, maestose concrezioni stalagmitiche e stalattitiche cinte dalle limpide acque di un
lago. L’itinerario turistico si estende per qualche centinaio di metri grazie ad un sentiero, ricavato lungo il
costone laterale della grotta, che accompagna il visitatore sino agli ambienti superiori delle diverse sale.

L’ingresso alla grotta è reso possibile tramite la famosa “Escala del Cabirol” (Scala del Capriolo): 654 scalini
svelano il meraviglioso scenario a picco sul mare e sino al cuore della terra, là dove l’azzurro mare di
Alghero e il cielo si uniscono in un abbraccio all’orizzonte. Non si hanno notizie certe su chi abbia scoperto
la grotta, ma la leggenda dice che fu un pescatore algherese di nome Ferrandino, intorno alla fine del 1700.

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