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DI OMERO
Il rumore del vento, seguito poi dal rumore delle onde del mare, irrompe nella sena buia. Un velario di stoffa
bianca, che separa lo spazio scenico dallo spazio orchestrale, comincia sventolare colorandosi di blu.
In scena davanti al velario, la sagoma di un bambino su una zattera: è Ulisse che naviga solo per il mare.
PROLOGO Narrami, o Musa, dell’uomo versatile e scaltro che andò vagando tanto a lungo, dopo che ebbe
distrutto la sacra roccaforte di Troia. Egli vide le città di molti uomini e ne conobbe i costumi:
soffrì molte disavventure in mare cercando di salvare la sua vita e il ritorno dei compagni. Ma
neppure così i compagni li salvò, sebbene lo desiderasse e volesse. Morirono per le loro colpe
e follie, quegli insensati: poiché mangiarono i buoi sacri al Dio del Sole. E il dio gli tolse così il
ritorno in patria. Questo narrami o dea figlia di Zeus e comincia dove tu vuoi
ULISSE Divino Zeus ... liberami da queste onde! Oh me infelice. Che succede ancora? Perché questa
tempesta mi impedisce ancora di tornare a casa? 20 anni lontano dalla mia patria e la mia
odissea in mare non è ancora finita!!!! Zeus .. immenso Zeus .. ascolta le mie suppliche e vieni
a salvarmi!
Il rumore della tempesta copre la voce di Ulisse. Il velario sventola ancora più forte e copre completamente
Ulisse. Qualche secondo e la tempesta si placa, il velario smette di agitarsi. Ulisse è riverso per terra, non da
segni di vita.
Sul finale della coreografia le ninfee si accorgono di Ulisse riverso per terra.
ULISSE Vi prego aiutatemi. Sono un naufrago, ho trascorso venti giorni nel mare in tempesta!
NAUSICAA Non preoccupatevi ancelle! Credo sia innoquo … Nessuno farà del male a noi e a questa terra
tanto cara agli dei! Straniero … non mi sembri un uomo malvagio e noi Feaci siamo gente
pacifica! Io mi chiamo Nausicaa e mio padre Alcinoo è il re di quest’isola. Ti porterò da lui!
Diamo all’ospite da mangiare e da bere e una volta lavato e cosparso di unguento egli
indosserà una ricca veste! Non avere timore straniero … sei al sicuro con noi!
ULISSE Re Alcinoo mi inchino davanti a voi! Ho bisogno del vostro aiuto affinchè io possa tornare alla
mia patria dopo essere stato lontano a lungo e dopo aver tanto sofferto!
ALCINOO Ospite se ti piacesse di restare, la figlia mia Nausicaa avresti! E ti darei casa e beni! Ma se tu
non lo desiderassi, nessuno ti forzerà … piutttosto le mie navi saranno a tua disposizione per
il ritorno in patria! Ma ti prego come un fratello, ora tu di a noi il tuo nome. Qual è la tua terra,
il popolo tuo. Da dove arrivi? Dove sei stato?
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ULISSE 2 Io sono colui che ha distrutto e conquistato la città di Troia e vinto la guerra con l’astuzia del
cavallo di legno! Io sono Ulisse figlio di Laerte re di Itaca conosciuto dagli uomini per la mia
forza e le mie astuzie. E questa è la mia storia!
Musica.
Le vele cominciano di nuovo a muoversi. Sulla barca al centro scena il gruppo dei soldati greci rema. Al timone
della nave c’è Ulisse.
ULISSE 2 La guerra è finita! Non ho tempo per piangere i morti lasciati alle spalle! Con gli altri re della
grecia prendo il mare per ritornare a casa! La flotta è composta da dodici navi costruite con
nera pece, con robusti timoni e alberi alti che sfidano i fulmini! Alzate le vele .. il vento Zefiro
soffia a nostro favore! A casa ritorniamo!!!! Ora che Troia brucia! A casa. A casa navighiamo!!!
ULISSE 1 Avevo visto l’orrore della guerra! Io che in guerra non ci volevo andare … Avevo una casa , una
moglie, Penelope e un figlio piccolo, Telemaco, a cui badare!
NAUSICAA E come si fa a lasciare un figlio di tre mesi e una moglie soli?! Come è possibile lasciare tutto a
andarsene in guerra!?
ULISSE 1 E invece ci andai ! E la vinsi quella guerra… quella guerra infame come tutte le guerre. La vinsi
io .. io che non ci volevo andare a guerra.
ULISSE 2 Sofferenza e dolore ci accompagnano mentre la città alle nostre spalle brucia, mentre la terra
brucia, mentre anche il cielo brucia di rosso fuoco! Io stesso brucio dentro di colpa per
quell’incendio che ora avvolge ogni cosa!
ULISSE 1 Dieci anni era durata quella guerra .. dieci anni l’assedio di Troia! Erano morti in tanti,
uomini,donne, anziani, bambini .. perché in guerra si muore senza distinzioni! Troppi giovani
erano morti in quella guerra come in tutte le guerre ,, erano morti Greci e Troiani! E’ ora troia
bruciava lasciando ancora morti su morti!
ULISSE 3 Chi siamo? Siamo solo uomini arrivati qui per caso. Siamo greci di ritorno dalla guerra di Troia
desiderosi di raggiungere le nostre case e le nostre famiglie. Ti chiediamo solo, per amore
degli Dei, un po’ di ospitalità!
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POLIFEMO Sei proprio sciocco, straniero, se credi che io abbia paura degli Dei! Noi Ciclopi siamo assai più
forti!
POLIFEMO Buono, dammene ancora! Dimmi qual è il tuo nome straniero! Perché io ti faccia un dono
ospitale. Dammene ancora …. Ancora ancora
ULISSE 3 Tu domandi il mio nome! Ebbene te lo dirò. Nessuno mi chiamo! Nessuno mi chiamano mia
made, mio padre e tutti quanti i miei compagni.
POLIFEMO Nessuno, io mangerò per ultimo dopo i compagni. Questo sarà il dono ospitale!
ULISSE 3 Si è addormentato. Possiamo ancora salvarci. L’enorme masso con cui il ciclope ha chiuso la
caverna ci impedisce di uscire … ma sarà lui stesso a liberare l’ ingresso della caverna e a farci
fuggire. Aiutatemi a prendere questo tronco di Ulivo, voglio che sia liscio e appuntito.
ULISSE 1 Con i miei compagni presi il ramo appuntito, ne arroventai la punta nel fuoco e di colpo lo
conficcai nell’unico occhio del Ciclope. La caverna subito sommersa dalle grida di dolore di
Polifemo.
POLIFEMO Ah ah il mio occhio!!!!!!!! Mi hanno ferito! Mi hanno accecato! Fratelli Ciclopi aiutatemi!
ULISSE 3 Svelti compagni Polifemo ha tolto il macigno per chiedere aiuto ai suoi fratelli… nascondetevi,
sotto il ventre lanoso delle pecore più grosse e fuggiamo da questa caverna!!!
CICLOPI Ma che ci disturbi a fare nel pieno della notte se non è stato nessuno? Se nessuno ti fatto
niente, lasciaci dormire Ciclope deficiente!
ULISSE 1 Navigammo ancora. 9 giorni restammo in balia del mare fino a quando non arrivammo
all’isola eolia dove regna Eolo, il dio dei venti
EOLO Ecco Ulisse … prendi questo otre. Te ne faccio dono! Ho imprigionato qui dentro tutti i venti di
burrasca.. tutti i venti cattivi tranne uno, Zefiro, che è quello che spingerà le navi nella vostra
direzione! Non sciogliere mai il nodo che chiude quest’otre perché altrimenti perderai di
nuovo la rotta verso Itaca! Buon rientro a casa, valoroso condottiero!
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Continua la navigazione
SOLDATI TERRA!!! TERRA!!!! ITACA PATRIA NOSTRA!!!! .. SIAMO FINALMETNE GIUNTI COMPAGNI.
SOLDATI FAREMO GIURAMENTO DI NON LASCIARLA MAI PIU’! MAI PIU’ LASCEREMO LA PATRIA
NOSTRA!!!!
ULISSE 4 Vi lascio il timone per riposare un poco! Vi prego, svegliatemi quando toccheremo terra.
SOLDATO 3 Da Troia egli porta ricchezze! Sono le ricchezze del bottino della guerra che ha condotto e
vinto!
SOLDATO 4 Che egli ha condotto ma che noi abbiamo combattuto! E noi che abbiamo affrontato il
medesimo viaggio a mani vuote ce ne torneremo a casa!
SOLDATO 2 Il dio Eolo ha donato ad Ulisse un sacco … sarà pieno di oro! E nemmeno questo vuole
dividere con noi!
ULISSE 1 E prima che avessi il tempo di alzarmi, avevano già sciolto la fune che teneva chiuso l’otre. I
venti sprigionati sollevarono subito un forte uragano che ci ricacciò in mare aperto.
ULISSE 4 Che avete fatto? Uomini di poca fede! L’otre era pieno di venti non di ricchezze!!!!!!!!!!! Venti
cattivi .. venti di tempesta! Ci portano via dalla patria. Itaca si allontana…. La patria è perduta
SOLDATI La tempesta distrugge le nostri navi … il mare è in burrasca ... la flotta è perdutaaaaa!
ULISSE 1 Solo la mia nave riuscì a salvarsi dalla tempesta, le altre undici furono tutte distrutte dalla
forza dei venti. Molti compagni furono risucchiati dal mare. Dei seicento uomini con cui
eravamo partiti ne erano rimasti ormai poco più che quaranta! Navigammo avanti, sconvolti
nel cuore ma lieti di aver salva la vita.
CIRCE Bevi dalla mia coppa e infrancati dai tuoi affanni! Un’altro ti sentirai! I tuoi compagni hanno
bevuto questo nettare. Bevi anche tu e a loro ti unirai!
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CIRCE Sono Circe la maga! Figlia del sole e questa è la mia isola! I tuoi compagni? Qui è pieno dei tuoi
compagni! A casa mia hanno mangiato e bevuto come maiali e io in maiali li ho trasformati!!!! I
loro sentimenti sono gli stessi, sentono come uomini, vedono come uomini ma vivono come
Porci!
ULISSE 2 Tu non sai cosa sono i sentimenti! Strega! E ora liberali dal tuo incanto se non vuoi che la mia
spada trafigga il tuo cuore!
CIRCE Chi sei tu che resisti? Chi sei tu che sfidi i miei incantesimi? Sei forse Ulisse, il distruttore di
Troia!
CIRCE Sapevo che saresti arrivato! Mi inchino a te, grande condottiero, Farò ciò che mi ordini!
ORCHESTRA PACHELBEL
CIRCE TONTE MECME’ PRONASSI REFIUSE … FARMACO NULO MENON TONSE PORIA MECMENTO
FORION!
CIRCE So quanti mali patiste sull’ acqua del mare, so quanto vi massacrarono a terra genti selvagge.
Mangiate cibo e bevete miele, qui al sicuro nella mia dimora. Io so che avete molto sofferto!
Qui troverete abbastanza cibo da rimettervi in forze.
ULISSE 1 Dopo tanti patimenti avevamo bisogno di un po’ di riposo. Restammo ospiti della maga Circe
per un anno intero. Poi, il desiderio di rivedere la nostra cara Itaca si fece di nuovo sentire.
CIRCE Ulisse sei libero di partire, non voglio trattenerti con la forza nella mia casa! Vai … torna ad
Itaca! Ma non pensare che i tuoi problemi siano risolti Ulisse. Tu cerchi il dolce ritorno, ma
Poseidone, il dio del mare, ti rende il viaggio difficile perché ti odia! Grande è il suo furore per
l’accecamento del figlio Ciclope.
CIRCE Giungerai alle sirene che stregano gli uomini! Non ascoltare il loro dolcissimo canto! Chi ignaro
le ascolta a casa non farà ritorno. Ai tuoi compagni Ulisse chiudi le orecchie con tappi di cera.
Quanto a te, se non puoi resistere alla curiosità di sentire quel canto divino chiedi ai tuoi
uomini di legarti all’ albero della nave e di’ loro di non scioglierti in nessun caso!!!!
BALLETTO SIRENE
SIRENE PRESTO, VIENI GLORIOSO ULISSE. FERMA LA NAVE. NESSUNO MAI SI ALLONTANA DI QUI SE
PRIMA NON SENTE LA NOSTRA SOAVE VOCE. VIENI GLORIOSO ULISSE. VIENI
ULISSE 1 Ancora una volta riuscii a scampare al pericolo. E giunsi su una nuova isola! L’isola della Sicilia,
isola sacra al dio del sole! Dove i miei compagni, per fame, uccisero e mangiarono le mucche
sacre a Dio, scatenando ancora una volta la sua rabbia su di noi! Si sollevarono delle onde
altissime. Tutti i compagni caddero in acqua e di loro nessuno fece ritorno.
ORCHESTRA TANGO
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ULISSE 1 Grande Alcinoo hai avuto da me un lungo racconto in risposta alle tue domande. Ora sono
solo … i miei uomini sono tutti dispersi in mare e ancora non so dov’è Itaca .. dove è casa …
dov’ è casa mia .. dove sono mia moglie e mio figlio!
ALCINOO Non piangere adesso Ulisse! Non voglio più vedere quegli occhi pieni lacrime! Tanto hai
sofferto e credo che sia ora che tu raggiunga la tua amata Itaca. Una nave carica di doni ti
porterà finalmente a casa!
NAUSICAA Passerò i giorni a riascoltare le tue imprese e sempre ti porterò nel cuore. Torna a casa Ulisse
…. Finalmente Itaca ti aspetta!
ULISSE 1 La mia cara terra Itaca.. mai avrei pensato di rivederti! 20 anni lontano da te … 20 anni lontano
dalla mia casa.
ATHENA Ulisse hai avuto grande coraggio e molta furbizia! Per questo mi sei sempre stato caro. Non mi
riconosci Ulisse? Sono Athena, la dea della saggezza … accanto a te in ogni pericolo, che
molte volte ti ha tratto in salvo!
ULISSE 1 Mi inchino a te divina Athena! Tante volte mi sono perso e poi ritrovato … con il cuore sempre
rivolto alla mia patria! Ma dimmi .. come è adesso Itaca? Mio figlio .. e la mi sposa Penelope
che cosa pensa? E’ rimasta fedele? Mi aspetta ancora?
ATHENA Penelope piange. È fedele alla tua casa, tuo figlio è principe ma può fare poco. Degli uomini
ingordi hanno invaso il tuo regno, vogliono governarlo E chiedono la mano di Penelope.
PENELOPE Stranieri invasori pretendono di sposarmi ma mangiano e bevono ciò che mi appartiene.
Pretendono di amarmi ma mi umiliano nella mia stessa casa! Vogliono affrettare le nozze ma
io li inganno con la mia tela che disfo di notte .. Come potrò sopportare oltre questa
situazione? Il mio pensiero è sempre verso il mio glorioso sposo di cui tutta la Grecia ora parla!
Ti prego Zeus e tutti gli Dei dell’Olimpo che questa storia finisca qui e la pace torni a regnare
sulla mia isola sfortunata
ATHENA Sono venuta qui per organizzare un piano con te Ulisse. Non dovrai rivelare a nessuno il tuo
ritorno ed ecco io ti renderò irriconoscibile a tutti. Di un mantello ti vestirò, avrai le sembianze
di un mendicante affinchè povero e senza pretese tu appaia ai principi Proci che hanno invaso
il tuo regno! Ora dovrai decidere come sconfiggerli. Solo Il tuo nobile caro figlio Telemaco che
tu hai abbandonato ancora fanciullo sarà al tuo fianco in battaglia. e insieme arriverete alla
reggia gloriosa. Io stessa non lontana sarò accanto a voi pronta alla battaglia!
ULISSE 1 Non sono più d’accordo a usare le armi. Ho visto troppa violenza in viaggio, troppa bruttura
causata dalla guerra. Torno a casa diverso ... ho compreso che con le guerre e le battaglie non
si risolve nulla. Ragioneremo e parleremo insieme con calma. Lo scudo e la lancia non servono
a niente, le parole usate con saggezza ci aiuteranno a risolvere i problemi.
ULISSE 1 Si. Il mio viaggio è finito. Guardami sono io che dopo aver tanto vagato e sofferto ritorno dopo
20 anni alla terra dei padri .. Telemaco è ora di riprenderci la reggia! Portami a palazzo!
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TELEMACO Padre. Sempre al vostro fianco! Da ora in avanti!
ORCHESTRA FORZA
INGRESSO PROCI
PROCI 1 Ah che pace qui ragazzi! Ce la spassiamo proprio! Non sono mai stato meglio in vita mia!
Musica macarena
PROCI 1 Donna ascoltami … sono venti anni che aspettiamo! Venti anni di attesa! E ancora non ti
decidi a sposare uno di noi!
PROCI 2 Non tornerà più a Itaca Ulisse e tu non avrai protezione in questa casa! Scegli uno di noi!
PENELOPE Pretendenti al trono! Sulla mia casa siete piombati a mangiare e a bere continuamente con il
solo scopo di farmi la corte e volermi sposare. Ebbene vi si presenta una gara! Vi offrirò il
grande arco del divino Ulisse. Chi più facilmente l’arco tenderà fra le mani e con la freccia
attraverserà i dodici anelli in fila io lo sposerò.
ULISSE 1 Pretendenti è finita questa gara funesta. È tempo di andare via, proci usurpatori! Ulisse è
tornato!!!!!! Che la pace regni sulla mia terra e sul mio cuore!
PENELOPE Ulisse .. Ulisse … ancora non ci credo che sia tu .. sei tornato … se tornato a casa!
ULISSE 1 Per ritrovare la strada di casa, un uomo deve prima perderla! Mi sono perso per venti
lunghissimi anni Penelope, ma adesso sono di nuovo qui!
Telemaco E così con l’aiuto degli Dei, mio padre Ulisse regnò per molti anni nella sua Itaca portando
finalmente pace, amore e giustizia. La sue avventure, i suoi compagni, i suoi amici, i suoi
nemici e le sua battaglie sono diventane canzoni, storie, poesie che la gente ha conservato nei
secoli e il suo viaggio un simbolo per l’umanità! In fondo siamo tutti quanti degli Ulisse in
cerca della nostra Itaca!
ORCHESTRA L’ AMORE
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