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TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Luigi Pirandello, Il treno ha fischiato, da Novelle per un anno in Tutte le opere di Pirandello, Mondadori,
Milano, 1992

Veramente, il fatto che Belluca, la sera avanti, sera fieramente ribellato al suo capo-ufficio, e che poi,
allaspra riprensione di questo, per poco non gli sera scagliato addosso, dava un serio argomento alla
supposizione che si trattasse duna vera e propria alienazione mentale. Perch uomo pi mansueto e
sottomesso, pi metodico e paziente di Belluca non si sarebbe potuto immaginare. Circoscrittos, chi
laveva definito cos? Uno dei suoi compagni dufficio. Circoscritto, povero Belluca, entro i limiti angustissimi
della sua arida mansione di computista, senzaltra memoria che non fosse di partite aperte, di partite
semplici o doppie o di storno, e di defalchi e prelevamenti e impostazioni; note, libri-mastri, partitarii,
stracciafogli e via dicendo. Casellario ambulante; o piuttosto, vecchio somaro, che tirava zitto zitto, sempre
dun passo, sempre per la stessa strada la carretta, con tanto di paraocchi. Orbene, cento volte questo
vecchio somaro era stato frustato, fustigato senza piet, cos per ridere, per il gusto di vedere se si riusciva a
farlo imbizzarrire un po, a fargli almeno drizzare un po le orecchie abbattute, se non a dar segno che
volesse levar un piede per sparar qualche calcio. Niente! Sera prese le frustate ingiuste e le crudeli punture
in santa pace, sempre, senza neppur fiatare, come se gli toccassero, o meglio, come se non le sentisse pi,
avvezzo comera da anni e anni alle continue solenni bastonature della sorte. Inconcepibile, dunque,
veramente, quella ribellione in lui, se non come effetto duna improvvisa alienazione mentale. Tanto pi che,
la sera avanti, proprio gli toccava la riprensione; proprio aveva il diritto di fargliela, il capo-ufficio. Gi sera
presentato, la mattina, con unaria insolita, nuova; e cosa veramente enorme, paragonabile, che so?, al
crollo duna montagna era venuto con pi di mezzora di ritardo. Pareva che il viso, tutta un tratto, gli si
fosse allargato. Pareva che i paraocchi gli fossero tutta un tratto caduti, e gli si fosse scoperto, spalancato
dimprovviso allintorno, lo spettacolo della vita. Pareva che gli orecchi tutta un tratto gli si fossero sturati e
percepissero per la prima volta voci, suoni non avvertiti mai. Cos ilare, duna ilarit vaga e piena di
stordimento, sera presentato allufficio. E, tutto il giorno, non aveva combinato niente. La sera, il capo-
ufficio, entrando nella stanza di lui, esaminati i registri, le carte: E come mai? Che hai combinato tuttoggi?
Belluca lo aveva guardato sorridente, quasi con unaria dimpudenza, aprendo le mani. Che significa?
aveva allora esclamato il capo-ufficio, accostandoglisi e prendendolo per una spalla e scrollandolo. Oh,
Belluca! Niente, aveva risposto Belluca, sempre con quel sorriso tra dimpudenza e dimbecillit su le
labbra. Il treno, signor Cavaliere. Il treno? Che treno? Ha fischiato. Ma che diavolo dici? Stanotte,
signor Cavaliere. Ha fischiato. Lho sentito fischiare Il treno? Sissignore. Allora il capo-ufficio che
quella sera doveva essere di malumore urtato da quelle risate, era montato su tutte le furie e aveva
malmenato la mansueta vittima di tanti suoi scherzi crudeli. Se non che, questa volta, la vittima, con stupore
e quasi con terrore di tutti, sera ribellata, aveva inveito, gridando sempre quella stramberia del treno che
aveva fischiato, e che, perdio, ora non pi, ora chegli aveva sentito fischiare il treno, non poteva pi, non
voleva pi esser trattato a quel modo. Lo avevano a viva forza preso, imbracato e trascinato allospizio dei
matti.

1. Comprensione del testo


Riassumi il testo in non pi di dieci righe.

2. Analisi del testo


2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? Con quali ruoli?
2.2 Per quale ragione lepisodio apparentemente banale che d il titolo alla novella svolge un ruolo
scatenante nella presunta follia di Belluca?
2.3 Alcuni termini esprimono la condizione disumana di Belluca agli occhi dei colleghi: individuali e spiega
che cosa significa la metafora del vecchio somaro
2.4 Dopo che il treno ha fischiato, come si manifesta il cambiamento di Belluca? Quali comportamenti
assume?
2.5 Per quale ragione possiamo affermare che il protagonista della novella un personaggio tragicomico?

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti


Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti alla
narrativa di Pirandello.
TIPOLOGIA B SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO


ARGOMENTO: Laspirazione alla libert nella tradizione e nellimmaginario artistico-letterario.

DOCUMENTI

Dolce consorte, le rispose Ettorre, Or ti piaccia gradir la sua venuta:


ci tutto che dicesti a me pur anco libert va cercando, ch s cara,
ange il pensier; ma de Troiani io temo come sa chi per lei vita rifiuta.
fortemente lo spregio, e dellaltere Tu l sai, che non ti fu per lei amara
Troiane donne, se guerrier codardo in Utica la morte, ove lasciasti
mi tenessi in disparte, e della pugna la vesta chal gran d sar s chiara.
evitassi i cimenti. Ah nol consente,
no, questo cor. Da lungo tempo appresi DANTE ALIGHIERI, Purgatorio, I, vv. 70-75

ad esser forte, ed a volar tra primi


negli acerbi conflitti alla tutela 1. -[] E se, come io dissi, era necessario, volendo
della paterna gloria e della mia. vedere la virt di Mois, che il populo d'Isdrael fussi
Giorno verr, presago il cor mel dice, stiavo in Egitto, et a conoscere la grandezza dello animo
di Ciro, che Persi fussino oppressati da Medi e la
verr giorno che il sacro iliaco muro
eccellenzia di Teseo, che li Ateniensi fussino dispersi;
e Priamo e tutta la sua gente cada. cos al presente, volendo conoscere la virt duno spirito
Ma n de Teucri il rio dolor, n quello italiano, era necessario che la Italia si riducessi nel
dEcuba stessa, n del padre antico, termine che ell di presente, e che la fussi pi stiava che
n de fratei, che molti e valorosi li Ebrei, pi serva che Persi, pi dispersa che li
sotto il ferro nemico nella polve Ateniensi, sanza capo, sanza ordine; battuta, spogliata,
cadran distesi, non mi accora, o donna, lacera, corsa, et avessi sopportato dogni sorte ruina.
s di questi il dolor, quanto il crudele 2. -[] In modo che, rimasa sanza vita, espetta qual possa
tuo destino, [] esser quello che sani le sue ferite, e ponga fine a sacchi di
Ma pria morto la terra mi ricopra, Lombardia, alle taglie del Reame e di Toscana, e la
guarisca di quelle sue piaghe gi per lungo tempo
chio di te schiava i lai pietosi intenda.
infistolite. Vedesi come la prega Dio, che le mandi
OMERO, Iliade, libro VI qualcuno che la redima da queste crudelt et insolenzie
barbare. Vedesi ancora tutta pronta e disposta a seguire
una bandiera, pur che ci sia uno che la pigli.

N. MACHIAVELLI, Il Principe, Capitolo XXVI, 1532

O stranieri, nel proprio retaggio ogni gente sia libera, e pra


torna Italia, e il suo suolo riprende; della spada liniqua ragion.
o stranieri, strappate le tende
da una terra che madre non v. Se la terra ove oppressi gemeste
Non vedete che tutta si scote preme i corpi de vostri oppressori,
dal Cenisio alla balza di Scilla? se la faccia destranei signori
Non sentite che infida vacilla tanto amara vi parve in quei d;
sotto il peso de barbari pi? chi vha detto che sterile, eterno
sara il lutto dellitale genti?
O stranieri! Sui vostri stendardi Chi vha detto che ai nostri lamenti
sta lobbrobrio di un giuro tradito; sara sordo quel Dio che vud?
un giudizio da voi proferito
vaccompagna a liniqua tenzon; A. MANZONI, Marzo 1821, vv. 41-64, 1848
voi che a stormo gridaste in quei giorni:
Dio rigetta la forza straniera;
Sciorinarono dal campanile un fazzoletto a tre colori, suonarono le campane a stormo, e cominciarono a gridare in
piazza: - Viva la libert!
Come il mare in tempesta. La folla spumeggiava e ondeggiava davanti al casino dei galantuomini, davanti al
Municipio, sugli scalini della chiesa: un mare di berrette bianche; le scuri e le falci che luccicavano. Poi irruppe in
una stradicciuola.
-A te prima, barone! che hai fatto nerbare la gente dai tuoi campieri! Innanzi a tutti gli altri una strega, coi vecchi
capelli irti sul capo, armata soltanto delle unghie. A te, prete del diavolo! che ci hai succhiato lanima! A te, ricco
epulone, che non puoi scappare nemmeno, tanto sei grasso del sangue del povero! A te, sbirro! che hai fatto la
giustizia solo per chi non aveva niente! A te, guardaboschi! che hai venduto la tua carne e la carne del prossimo per
due tar al giorno!
E il sangue che fumava ed ubbriacava. Le falci, le mani, i cenci, i sassi, tutto rosso di sangue! Ai galantuomini! Ai
cappelli! Ammazza! Ammazza! Addosso ai cappelli []
E come lombra simpiccioliva lentamente sul sagrato, la folla si ammassava tutta in un canto. Fra due casucce della
piazza, in fondo ad una stradicciola che scendeva a precipizio, si vedevano i campi giallastri nella pianura, i boschi
cupi sui fianchi dellEtna. Ora dovevano spartirsi quei boschi e quei campi. Ciascuno fra s calcolava colle dita
quello che gli sarebbe toccato di sua parte, e guardava in cagnesco il vicino. Libert voleva dire che doveva
essercene per tutti!.
G. VERGA, La Libert, da Novelle rusticane, 1883

Su i quaderni di scolaro E come potevamo noi cantare


Su i miei banchi e gli alberi con il piede straniero sopra il cuore,
Su la sabbia su la neve fra i morti abbandonati nelle piazze,
Scrivo il tuo nome sullerba dura di ghiaccio, al lamento
dagnello dei fanciulli, allurlo nero
Su ogni pagina che ho letto della madre che andava incontro al figlio
Su ogni pagina che bianca crocifisso sul palo del telegrafo?
Sasso sangue carta o cenere Alle fronde dei salici, per voto,
Scrivo il tuo nome anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento
Su le immagini dorate
Su le armi dei guerrieri S. QUASIMODO, da Giorno dopo giorno, 1947
Su la corona dei re
Scrivo il tuo nome []

E in virt duna parola


Ricomincio la mia vita
Sono nato per conoscerti
Per chiamarti

Libert

P. ELUARD, Libert, 1942, trad. F. Fortini

Sono felice di unirmi a voi in questa che passer alla storia come la pi grande dimostrazione per la libert nella
storia del nostro paese. Cento anni fa un grande americano, alla cui ombra ci leviamo oggi, firm il Proclama
sullEmancipazione. Questo fondamentale decreto venne come un grande faro di speranza per milioni di schiavi negri
che erano stati bruciati sul fuoco dellavida ingiustizia. Venne come unalba radiosa a porre termine alla lunga notte
della cattivit. []
Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libert bevendo alla coppa dellodio e del risentimento. Dovremo per
sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignit e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra
protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla
forza fisica con la forza dellanima.
Questa meravigliosa nuova militanza che ha interessato la comunit negra non dovr condurci a una mancanza di
fiducia in tutta la comunit bianca, perch molti dei nostri fratelli bianchi, come prova la loro presenza qui oggi, sono
giunti a capire che il loro destino legato col nostro destino, e sono giunti a capire che la loro libert
inestricabilmente legata alla nostra libert.
Martin Luther KING, da I have a dream, 1965
una delle opere pi note dellartista. La libert che guida
il popolo nasce in relazione ai moti rivoluzionari del luglio
1830, che rovesciarono il regno di Carlo X in soli tre giorni.
La tela dominata dallimpeto travolgente del popolo che
avanza e che nessuna forza reazionaria potr arrestare.
, questo, un quadro nel quale rappresentata con
chiarezza lideologia liberale dei giovani romantici.

E. DELACROIX La libert che guida il popolo. 28 luglio 1830


(olio su tela, Parigi, Louvre)
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Crescita, sviluppo e progresso sociale. E il PIL misura di tutto?
DOCUMENTI
Prodotto Interno Lordo - La produzione come ricchezza
Il prodotto interno lordo il valore di tutto quello che produce un paese e rappresenta una grandezza molto importante
per valutare lo stato di salute di uneconomia, sebbene non comprenda alcuni elementi fondamentali per valutare il
livello di benessere. [] Il PIL una misura senzaltro grossolana del benessere economico di un paese. Tuttavia,
anche molti dei fattori di benessere che non rientrano nel calcolo del PIL, quali la qualit dellambiente, la tutela
della salute, la garanzia di accesso allistruzione, dipendono in ultima analisi anche dalla ricchezza di un paese e
quindi dal suo PIL.
Enciclopedia dei ragazzi -2006- Treccani on-line di Giulia Nunziante
(http://www.treccani.it/enciclopedia/prodotto-interno-lordo_(Enciclopedia-dei-ragazzi))
Con troppa insistenza e troppo a lungo, sembra che abbiamo rinunciato alla eccellenza personale e ai valori della
comunit, in favore del mero accumulo di beni terreni. Il nostro Pil ha superato 800 miliardi di dollari lanno, ma
quel PIL - se giudichiamo gli USA in base ad esso - comprende anche linquinamento dellaria, la pubblicit per le
sigarette e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine settimana. Il Pil mette nel conto
le serrature speciali per le nostre porte di casa e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende il fucile di
Whitman e il coltello di Speck, ed i programmi televisivi che esaltano la violenza al fine di vendere giocattoli ai
nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari e non fa che aumentare quando sulle
loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari. Comprende le auto blindate della polizia per fronteggiare le rivolte
urbane. Il Pil non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualit della loro educazione o della gioia dei
loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia, la solidit dei valori famigliari o l'intelligenza
del nostro dibattere. Il Pil non misura n la nostra arguzia, n il nostro coraggio, n la nostra saggezza, n la nostra
conoscenza, n la nostra compassione, n la devozione al nostro Paese. Misura tutto, in poche parole, eccetto ci che
rende la vita veramente degna di essere vissuta. Pu dirci tutto sull'America ma non se possiamo essere orgogliosi di
essere americani.
Dal discorso di Robert KENNEDY, ex-senatore statunitense, tenuto il 18 marzo del 1968;
riportato su Il Sole 24 Ore di Vito LOPS del 13 marzo 2013; (http://24o.it/Eqdv8)

3. AMBITO STORICO - POLITICO


ARGOMENTO: Il valore del paesaggio.
DOCUMENTI
[] il paesaggio italiano non solo natura. Esso stato modellato nel corso dei secoli da una forte presenza umana.
un paesaggio intriso di storia e rappresentato dagli scrittori e dai pittori italiani e stranieri e, a sua volta, si
modellato con il tempo sulle poesie, i quadri e gli affreschi. In Italia, una sensibilit diversa e complementare si
quindi immediatamente aggiunta allispirazione naturalista. Essa ha assimilato il paesaggio alle opere darte
sfruttando le categorie concettuali e descrittive della veduta che si pu applicare tanto a un quadro o a un angolo di
paesaggio come lo si pu osservare da una finestra (in direzione della campagna) o da una collina (in direzione della
citt). [] larticolo 9 della Costituzione italiana (1) la sintesi di un processo secolare che ha due caratteristiche
principali: la priorit dellinteresse pubblico sulla propriet privata e lo stretto legame tra tutela del patrimonio
culturale e la tutela del paesaggio.
Salvatore SETTIS, Perch gli italiani sono diventati nemici dellarte, ne Il giornale dellArte, n. 324/2012
(1)
(Art. 9 Costituzione italiana) - La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il
paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Nei contesti paesaggistici tutto , invece, solido e stabile, frutto dell'instancabile sovrapporsi di azioni umane,
innumerabili quanto irriconoscibili, ritocchi infiniti a un medesimo quadro, di cui liconografia principale si preserva,
per cui tutto muta nellinfinitesimo e al tempo stesso poco cambia nellampio insieme, ed il durare di questa nostra
conchiglia che racconta la nostra qualit di popolo, in una sintesi suprema di memoria visibile, ordinatamente
disposta. S, i paesaggi non sono ammassi informi n somme di entit, ma ordini complessi, generalmente involontari a
livello generale, spontanei e autoregolati, dove milioni di attivit si sono fuse in un tutto armonioso. E unarmonia e
una bellezza questa di tipo poco noto, antropologico e storico pi che meramente estetico o meramente scientifico, a
cui non siamo stati adeguatamente educati. [] Capiamo allora perch le Costituzioni che si sono occupate di questi
temi, da quella di Weimar alla nostra, hanno distinto tra monumenti naturali, storici e artistici, [] e il paesaggio
[], dove natura, storia e arte si compongono stabilmente []. E se in questa riscoperta dellItalia, da parte nostra e
del globo, stesse una possibilit importante di sviluppo culturale, civile ed economico del nostro paese in questo
tempo di crisi?.
Dal discorso del Presidente FAI Andrea CARANDINI al XVII Convegno Naz. Delegati FAI- Trieste 12 aprile 2013;
(http://www.fondoambiente.it/Dal-Presidente/Index.aspx?q=convegno-di-trieste-discorso-di-andrea-carandini)

Il paesaggio italiano rappresenta lItalia tutta, nella sua complessit e bellezza e lascia emergere lintreccio tra una
grande natura e una grande storia, un patrimonio da difendere e ancora, in gran parte, da valorizzare. La sacralit del
valore del paesaggio [] un caposaldo normativo, etico, sociale e politico da difendere e tutelare prima e sopra
qualunque formula di sviluppo che, se avulsa da questi principi, pu risultare invasiva, rischiando di compromettere
non solo la bellezza, ma anche la funzionalit presente e futura. Turismo compreso.
Dallintervento di Vittorio SGARBI alla manifestazione per la commemorazione del 150 anniversario dellUnit dItalia a
Palermo-12 maggio 2010- riportato su La Sicilia di Giorgio PETTA del 13 maggio 2010

Tutti, vero, abbiamo piacere di stare in un ambiente pulito, bello, sereno, attorniati dalle soddisfazioni scaturenti
in buona sostanza da un corretto esercizio della cultura. Vedere un bel quadro, aggirarsi in unarea archeologica
ordinata e chiaramente comprensibile, viaggiare attraverso i paesaggi meravigliosi della nostra Italia, tenere lontani
gli orrori delle urbanizzazioni periferiche, delle speculazioni edilizie, della incoscienza criminale di chi inquina,
massacra, offende, opprime lambiente naturale e urbanistico.
Claudio STRINATI- La retorica che avvelena la Storia (e gli storici) dellarte- da lHuffington Post del 06.01.2014
(http://www.huffingtonpost.it/claudio-strinati/la-retorica-che-avvelena-storia-e-gli-storici-dellarte_b_4545578.html)

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO


ARGOMENTO: Quale idea di scienza nello sviluppo tecnologico della societ umana.
DOCUMENTI
Quando la nostra vita umana giaceva per terra/turpemente schiacciata da una pesante religione/che mostrava dal cielo
lorribile faccia/sopra i mortali, per la prima volta un uomo mortale,/un Greco, os contro di quella alzare lo sguardo/e
per primo resisterle contro; n la fama dei Numi/n il fulmine lo distrusse n la minaccia del cielo/strepitoso lo spavent;
ch anzi il desiderio/gli crebbe pi forte e pi acre lo strinse,/di rompere egli per primo/le porte serrate della natura.
E vinse/la forza dellanimo; e and lontano, solo,/di l dalle fiammanti barriere delluniverso/e tutto limmenso
attravers con la mente/illesa, e a noi vittorioso ritorna e ci svela/il segreto dei corpi che nascono e come alle cose/ fisso
un termine e limitato il potere./Cos la religione fu calpestata/sotto i piedi mortali/e quella vittoria ci solleva alle stelle./
LUCREZIO, De Rerum Natura, I, vv. 62-79, trad. E. Cetrangolo, Sansoni, Firenze, 1969
Nel corso della storia sempre accaduto che luomo si sia trovato in una situazione di incertezza di fronte a due modi
profondamente diversi di interpretare la realt. Fu senza dubbio questo il caso che si verific alla fine del Seicento,
quando gli scienziati e i filosofi razionalisti Isaac Newton, John Locke, Ren Descartes e altri misero in discussione
alcuni dogmi della Chiesa, fra i quali anche una dottrina fondamentale: quella che considerava la terra come una
creazione di Dio e, quindi, dotata di valore intrinseco. I nuovi pensatori propendevano per una visione pi materialistica
dellesistenza, fondata sulla matematica e sulla ragione. Meno di un secolo dopo, gli insorti delle colonie americane e i
rivoluzionari francesi scalzarono il potere monarchico, che sostituirono con la forma di governo repubblicana,
proclamando il diritto inalienabile delluomo alla vita, alla libert, alla felicit e alla propriet. Alla vigilia della
Rivoluzione americana, James Watt brevett la macchina a vapore, istituendo un nesso fra il carbone e lo spirito
prometeico della nuova era; lumanit mosse cos i suoi primi, malfermi passi verso lo stile di vita industriale che, nei
due secoli successivi, avrebbe radicalmente cambiato il mondo.
J. RIFKIN, Economia allidrogeno, Mondadori, 2002
Nel suo New Guide to Science, Isaac Asimov disse che la ragione per cercare di spiegare la storia della scienza ai non
scienziati che nessuno pu sentirsi veramente a proprio agio nel mondo moderno e valutare la natura dei suoi problemi
- e le possibili soluzioni degli stessi - se non ha unidea esatta di cosa faccia la scienza. Inoltre, liniziazione al
meraviglioso mondo della scienza fonte di grande soddisfazione estetica, di ispirazione per i giovani, di appagamento
del desiderio di sapere e di un pi profondo apprezzamento delle mirabili potenzialit e capacit della mente umana.La
scienza una delle massime conquiste (la massima, si pu sostenere) della mente umana, e il fatto che il progresso sia
stato in effetti compiuto, in grandissima parte, da persone di intelligenza normale procedendo passo dopo passo a
cominciare dallopera dei predecessori rende la vicenda ancor pi straordinaria, e non meno.
J. GRIBBIN, Lavventura della scienza moderna, Longanesi, 2002
Francesco Bacone concep lintera scienza come operante in vista del benessere delluomo e diretta a produrre, in ultima
analisi, ritrovati che rendessero pi facile la vita delluomo sulla terra. Quando nella Nuova Atlantide volle dare
limmagine di una citt ideale, non si ferm a vagheggiare forme perfette di vita sociale o politica ma immagin un
paradiso della tecnica dove fossero portati a compimento le invenzioni e i ritrovati di tutto il mondo.La tecnica, sia
nelle sue forme primitive sia in quelle raffinate e complesse che ha assunto nella societ contemporanea, uno strumento
indispensabile per la sopravvivenza delluomo. Il suo processo di sviluppo appare irreversibile perch solo ad esso
rimane affidata la possibilit della sopravvivenza del numero sempre crescente degli esseri umani e il loro accesso a un
pi alto tenore di vita.
N. ABBAGNANO, Dizionario di Filosofia, Torino, UTET, 1971
Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita delluomo. Il primo familiare a tutti: direttamente e ancor
pi indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato lesistenza umana. Il secondo
per sua natura educativo, agendo sullo spirito. Per quanto possa apparire meno evidente a un esame frettoloso, questa
seconda modalit non meno efficiente della prima. Leffetto pratico pi appariscente della scienza il fatto che essa
rende possibile linvenzione di cose che arricchiscono la vita, anche se nel contempo la complicano.
EINSTEIN, Pensieri degli anni difficili, trad. ital. L. Bianchi, Torino, Boringhieri, 1965
Questa idea dellincremento tecnico come onda portante del progresso largamente diffusa; qualcuno lha chiamata
misticismo della macchina. Noi ci vediamo vivere nellera del computer o nellera nucleare, succedute allera del
vapore del XIX secolo. Si pensa a ogni periodo nei termini della tecnologia dominante, risalendo fino alla storia
primitiva delluomo. Pensiamo allora allo sviluppo dagli utensili di pietra a quelli di bronzo, e poi al sopravvenire
dunet del ferro, quasi una logica progressione tecnica che trascina nella propria corrente levoluzione sociale.
Pensiamo a ciascuna et nei termini dellimpatto della tecnica sulle faccende umane, e raramente indaghiamo sul
processo contrario.Cos nello sviluppo della tecnologia moderna, non occorre intendere solamente linfluenza degli
strumenti e delle tecniche sulla societ, bens lintero ventaglio delle forze reciprocamente interagenti che ha dato
luogo agli spettacolari passi avanti del nostro tempo. Come si espresso un altro studioso dellevoluzione umana
[Solly Zuckerman], la tecnologia sempre stata con noi. Non qualcosa al di fuori della societ, qualche forza esterna
dalla quale veniamo sospintila societ e la tecnologia sonoriflessi luna dellaltra.
PACEY, Vivere con la tecnologia, Roma, 1986
Non intendo certo sbrogliare lintricatissimo rapporto tra scienza e tecnologia, ma solo rilevare che oggi, soprattutto
grazie allimpiego delle tecnologie informatiche e della simulazione, la nostra capacit di agire ha superato di molto la
nostra capacit di prevedere.La tecnologia importante per ci che ci consente di fare, non di capire.A cominciare
dalla met del Novecento la tecnologia ha assunto una velocit tale da non permettere a volte alla scienza di giustificare
e spiegare teoricamente, neppure a posteriori, il funzionamento dei ritrovati tecnologici. La scienza si cos ridotta a
difendere posizioni via via pi difficili, tanto pi che le radici dellaccelerazione tecnologica non sono da ricercarsi
allinterno dello sviluppo scientifico, bens nellambito della tecnologia stessa. Infatti stata linformatica che, con il
calcolatore, ha fornito allinnovazione uno strumento, o meglio un metastrumento, flessibile e leggero che ha impresso
unaccelerazione fortissima alle pratiche della progettazione.
G. O. LONGO, Uomo e tecnologia: una simbiosi problematica, Ed. Univ. Trieste, 2006
Le aziende subiranno pi cambiamenti nei prossimi dieci anni di quanti ne abbiano sperimentati negli ultimi cinquanta.
Mentre stavo preparando il discorso che avrei dovuto tenere al nostro primo summit dei CEO (Chief Executive Officer),
nella primavera del 1997, meditavo sulla natura specifica dei mutamenti che lera digitale avrebbe imposto al mondo
imprenditoriale. Volevo che il mio discorso non si fermasse agli strepitosi vantaggi offerti dalla tecnologia, ma
affrontasse anche i problemi con i quali i dirigenti di unazienda devono combattere tutti i giorni. In che modo la
tecnologia pu contribuire a migliorare la gestione di unimpresa? In che modo trasformer le aziende? In che modo
pu aiutarci a mettere a punto una strategia vincente per i prossimi cinque o dieci anni?
B. GATES, Business @lla velocit del pensiero, Mondadori, 1999

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO


Cittadinanza femminile e condizione della donna nel divenire dellItalia del Novecento.
Illustra i pi significativi mutamenti intervenuti nella condizione femminile sotto i diversi profili (giuridico, economico,
sociale, culturale) e spiegane le cause e le conseguenze.
Puoi anche riferirti, se lo ritieni, a figure femminili di particolare rilievo nella vita culturale e sociale del nostro Paese.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne, dissi. Sono le nostre armi pi potenti. Un bambino,
un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo. []
La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione questo il mio sogno. Listruzione
per ogni bambino e bambina del mondo. Sedermi a scuola e leggere libri insieme a tutte le mie amiche un
mio diritto.
Malala Yousafzai, Christina Lamb, Io sono Malala, Garzanti,
Milano 2014

Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, la ragazza pakistana che ha rischiato di perdere la vita
per aver rivendicato il diritto alleducazione anche per le bambine.
Il candidato rifletta criticamente sulla citazione estrapolata dal libro di Malala Yousafzai ed esprima le sue
opinioni in merito, partendo dal presupposto che il diritto alleducazione sancito da molti documenti
internazionali, come la Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata anche dallItalia con Legge
n. 176 del 27 maggio 1991.

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