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Progetto di una Unità di Apprendimento flipped

Dati dell’Unità di Apprendimento


Titolo: il problema Socrate
Scuola: (Liceo scientifico o Classico)
Materia: Filosofia
Classe : 3

Argomento curricolare:
(indicare l’argomento curricolare che si vuole affrontare con approccio flipped classroom, esempi: la
struttura particellare della materia, , il Congresso di Vienna, le equazioni lineari, ecc.)

La questione socratica

La Sfida. Come si attiva l’interesse e la motivazione degli allievi:


(indicare come si intende stimolare l’interesse, la curiosità e coinvolgere gli allievi in
modo da renderli parte attiva nella costruzione delle conoscenze indicate. Tipicamente
ciò avviene lanciando una sfida che può consistere nel porre una domanda a cui
rispondere, un problema da risolvere, una ricerca da effettuare, un caso da analizzare
in modo coinvolgente e motivante.)

Chi era Socrate?


Tutti conoscono il suo nome, ma pochi sanno che il noto filosofo non ha scritto nulla che
possa indicarci quale fosse il suo pensiero. Di qui la necessità di riferirci alle testimonianze
di coloro che lo hanno conosciuto: Platone, Senofonte e Aristofane. Ma costoro sono
testimoni degni di fiducia? come vogliono presentarci questo enigmatico personaggio?
Come possiamo essere sicuri che non ci abbiano mentito?

Lancio della Sfida. Quali attività si svolgono prima o in apertura della lezione:
(indicare se l’azione didattica proposta prevede attività preparatorie da svolgere prima
della lezione d’aula. Ad esempio fruizione di risorse didattiche che costituiscano un
quadro di riferimento, richiamino preconoscenze, attivino la curiosità oppure attività di
verifica delle conoscenze già affrontate per mettere meglio a punto l’azione in classe.
Indicare le risorse digitali eventualmente utilizzate quali LMS, video, presentazioni
multimediali, testi...)

Posto che Socrate non scrisse nulla, la classe sarà divisa in tre gruppi: ciascun gruppo
riceverà un incarico di lettura domestica sulle fonti disponibili del pensiero socratico:
1. Nuvole di Aristofane;
2. Memorabili socratici di Senofonte;
3. Critone e Apologia di Socrate di Platone.
Essendo un autore nuovo in un contesto di approccio iniziale al corso di filosofia, non si
richiede nessuna conoscenza preconcetta. La "vecchia" lettura di un testo (cartaceo o
digitale) è purtroppo ineludibile, anche in un contesto tecnologico, per lo sviluppo di una
disciplina storica che non può prescindere da un approccio filologico. In ogni caso, ci
sono varie traduzioni online di ciascuno di questio testi, il che rende l'approccio un po'
più interessante.
Condurre la sfida. Quali attività si svolgono per rispondere alla sfida:
(indicare le metodologie didattiche che si intendono utilizzare in classe: lezione
dialogata, lavoro di gruppo, apprendimento fra pari, studio individuale per consentire
agli allievi di rispondere alla sfida proposta e costruire attivamente le conoscenze
richieste, indicando anche diverse metodologie e più fasi successive.)

Ciascun gruppo dovrà individuare dieci aggettivi che caratterizzino l'immagine di Socrate
che emerge da ciascuna fonte. Dal confronto in classe dovrebbe risultare che da ciascuna
delle tre fonti individuate non corrisponde un'immagine di Socrate integralmente
sovrapponibile alle altre. Perché?
La discussione di classe dovrebbe far emergere qualche ipotesi che spieghi le ragioni
(invero nemmeno del tutto chiare agli specialisti) che spieghino le macroscopiche
differenze fra le fonti disponibili.
La visione del film Socrate di Rossellini (disponibile ad oggi su youtube) dovrebbe
consolidare l'apprendimento nel momento in cui sia chiaro quale immagine propone
Rossellini per il "suo" Socrate.
Infine ogni gruppo dovrà leggere le fonti offerte agli altri gruppi, individuare analogie e
differenze.

Chiusura della sfida. Quali attività di verifica degli apprendimenti concludono l’attività
didattica:
(indicare quali attività di sistematizzazione degli apprendimenti concludono l’attività, e
quali metodologie e strumenti di valutazione formativa e sommativa si ritiene di dover
attuare per verificare e consolidare gli apprendimenti e promuovere lo sviluppo di
competenze. Tipicamente ciò avviene tramite metodi di valutazione autentica.
Esplicitare le tipologie di prova.)

L'apprendimento sarà oggetto di valutazione formativa e sommatoria. La prima sarà


effettuata dal docente nel lavoro in aula e dalla visione dei quaderni degli studenti,
utilizzando la rubric allegata. La partecipazione al dialogo di classe, la disponibilità ad
aiutare i compagni che non comprendono le consegne e l'originalità dell'approccio a
soluzioni possibili per rispondere alla domanda "Chi era Socrate?" entreranno nella
valutazione formativa.

Nella seconda si proporrà al termine dell'UdA una classica verifica a domande aperte che
consenta di valutare la correttezza dei contenuti appresi, dei termini tecnici entrati
nell'uso degli alunni e della capacità di giudizio (le ragioni che potrebbe indurci a
preferire una delle fonti menzionate, o addirittura ad astenerci dal giudizio). Il test a
domande aperte ha il vantaggio di non chiudere lo studente in un set preconfezionato di
risposte e di dimostrare la propria creatività nell'argomentazione. la rubric nel caso
prevede una valutazione su tre punti: conoscenza (per il livello della sufficienza),
competenze linguistiche e logiche, abilità nell'argomentazione. ovviamente bisogna
adattare questa griglia agli alunni DSA.

alunno azione espressione metacognizione punti


livello non esegue il non socializza non si pone il
insufficiente compito problema
base esegue lo stretto socializza solo esegue il lavoro
necessario con gli amiconi perché è un
dovere
intermedio esegue socializza solo è consapevole
sostanzialmente con il gruppo che il compito è
il compito funzionale alla
sua crescita
avanzato approfondisce e socializza con riflette sul
fornisce l'intera classe lavoro svolto, ne
contributi coglie pregi e
significativi e limiti
creativ

Riflessione finale. In che modo l’approccio proposto differisce dal suo approccio
tradizionale:
(indicare i vantaggi dell’approccio scelto rispetto all’approccio tradizionale e mettere in
luce le differenze con particolare riferimento all’argomento curricolare scelto.)

Normalmente la questione socratica è trattata marginalmente dai manuali in commercio,


che si concentrano piuttosto sui contenuti (che troviamo nei dialoghi di Platone, tutt'altro
che affidabili) del pensiero socratico. Il vantaggio della lettura diretta dei testi permette
all'alunno di problematizzare il manuale, fonte secondaria e non primaria per i contenuti
da apprendere. L'approccio diretto al testo filosofico è dal resto caldamente
raccomandato per la didattica della filosofia, ma raramente effettuato per varie ragioni.
La didattica tradizionale è molto assertiva e quindi, se fornisce certezze ad alunni
quindicenni in cerca di un proprio volto, dall'altro è tutt'altro che filosofica. L'approccio
problematico consente lo sviluppo di uno spirito critico, che dovrà essere rivolto anche al
manuale (restando consapevoli che un eccesso critico può rendere certi alunni, più
portati per la dialettica, molto petulanti).

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