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3) quale tra i seguenti è uno strumento compensativo utile all’azione di recupero relativamente
all’insegnamento dello strumento musicale?
a. la verifica costante degli apprendimenti
b. le indicazioni sugli aspetti espressivi
c. l’assegnazione di parti semplificate
d. lo studio assistito
strumenti compensativi:
strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione
d.m. 89/2010
musica d’insieme: lo studente interpreta semplici brani di musica d'insieme, vocale e strumentale.
5) l’arrangiamento:
a. rende eseguibile una determinata composizione da organici strumentali diversi da quelli per cui
è stata scritta
b. riporta su carta fedelmente le note di una melodia o di una orchestrazione
c ha lo scopo di, ampliare, arricchire o trasformare lo stile di un brano in uno completamente
diverso
d. consegna all’ascoltatore un risultato finale che sia quanto più simile a quello origina
ogni movimento o gesto è preceduto da una fase di elevazione o slancio: i greci tale frase la
chiamavano arsis e ad essa ne conseguiva un’altra chiamata thesis cioè caduta o abbassamento.
se sul tempo forte ci sarà una pausa seguita da suono sarà di ritmo acèfalo.
tipi di canone
un canone dove la melodia è seguita da una voce di contrappunto è detto a due voci.
• in un canone retrogrado, noto anche come cancrizzante, la voce conseguente inizia
dall’ultima nota della voce antecedente. poi prosegue all’indietro, terminando con la voce
iniziale
• il tipo più familiare di canone è probabilmente quello perpetuo/infinito, detto anche canone
circolare. esso, quando ogni voce del canone arriva al termine, può ricominciare dall’inizio,
in una specie di moto perpetuo.
• in un canone ad intervallo la voce conseguente imita la voce guida (antecedente). un
intervallo preciso, diverso dall’ottava o unisono (esempio: canone alla seconda, quinta,
settima, etc.)
• il canone crescente non esiste
10) lo sviluppo di un proprio metodo di studio, all’interno del quale si collocano le strategie per
risolvere problemi esecutivi, è uno degli obiettivi che le indicazioni nazionali specificano come
necessari al termine del:
a. primo biennio
b. secondo biennio
c. quinto anno
d. in tutti i precedenti
secondo biennio ….lo studente dà prova di saper adattare metodologie di studio alla soluzione
di problemi esecutivi , di maturare autonomia di studio …..
11) l’ orientamento supporta l’ alunno nelle scelte delle opportunita’ formative offerte.
quale organo collegiale si occupa delle iniziative e le azioni di questa didattica?
A- consiglio di classe
B- consiglio scolastico distrettuale
C- consiglio d’ istituto
D- consiglio regionale di istruzione
12) quanti sottostadi comprende il primo stadio di sviluppo evolutivo secondo piaget?
A- 1
B- 5
C- 6
D- 3
secondo la teoria di piaget il primo stadio (senso motorio ) e’ costituito da 6 sottostadi
i primi a sostenere la tecnica di peso all’ inizio del 900 furono i tedeschi steinhausen
breithaupt e l’ inglese matthay.
a- 1
b-2
c- 3
d-4
e’ nel periodo romantico che la dinamica diventa massima espressione del pensiero musicale
nei pezzi per piano preparato si inseriscono tra le corde del pianoforte svariati oggetti, in modo
che l'esecutore produca suoni che non sono del tutto volontari. è uno studio sulla casualità del
timbro: il compositore indica la preparazione dello strumento, ma non decide completamente il
risultato sonoro della sua opera. si generano suoni che suggeriscono il suono prodotto da
un'orchestra di percussioni. è una provocazione nei riguardi dell'inviolabilità degli strumenti
classici.
20) chi tra i vari compositori era alla ricerca del suono percussivo?
a- weber
b- bartok
c- chopin
d-czerny
il repertorio bartokiano speri amenta sonorita’ inedite secche e percussive attraverso un ampio
uso di suoni martellati e di marcate successioni accordali spesso con funzione di motore
21) IL PRIMO STRUMENTO A TASTIERA CHE PERMETTEVA L’USO DEL VIBRATO FU:
A. IL CLAVICORDO
B. IL CLAVICEMBALO
C. IL PIANOFORTE
D. LA SPINETTA
A. Grazie alla sua meccanica il clavicordo fu il primo strumento a tastiera che permise l’uso
del vibrato: a differenza del clavicembalo, è infatti dotato di dinamica sonora, All'estremità di
ciascun tasto del clavicordo è collocato un piccolo dispositivo metallico in ottone,
chiamato tangente che ha un duplice scopo: divide la corda (funzionando quindi come una sorta
di ponticello) e la mette in vibrazione, causando la produzione del suono. A differenza che
nel pianoforte, in cui il martello una volta percossa la corda torna indietro, nel clavicordo la
tangente, finché non si lascia il tasto, resta appoggiata alla corda e fa perdurare il suono.
C. Il quarto pedale, inventato da Fazioli e Stuart & Sons, funziona come il pedale “piano” dei verticali:
un meccanismo avvicina i martelletti alla cordiera permettendo così di ottenere un suono ridotto.
A. Imparare un brano a memoria significa studiare con più attenzione, quindi perfezionarlo dal punto di
vista tecnico e musicale. Memorizzare è inoltre un complicato processo di creazione di associazioni
all’interno del cervello basato sull’ascolto, sull’analisi musicale, su combinazioni di funzioni diverse (
udito, pensiero, vista, sensazioni). La prima fase della memorizzazione avviene nella memoria a breve
termine e con il ripetersi dell’esecuzione viene trasferita nella memoria a lungo termine. E’ utile
memorizzare a mani separate.
C. Nel libro “Il pianoforte” di Alfredo Casella, sono elencati suggerimenti per lo studio e la
risoluzione di determinati problemi pianistici ( scale , arpeggi, l’uso del pedale, la
diteggiatura, ecc…
A. Per tecnica si intende una capacità operativa di dita, mano, polso, braccio, corpo. Uno dei metodi
tecnici più completi è quello di Florestano Rossomandi ( esercizi di attacco al tasto, combinazioni
con le 5 dita, passaggio del pollice, scale e arpeggi, tasti neri, mani alternate, doppie terze, seste,
ottave, accordi, legato e staccato con la stessa mano, trillo, differenti ritmi simultanei,
abbellimenti, sostituzione delle dita…)
L’orchestrazione virtuale è essenzialmente una tecnica di programmazione MIDI grazie alla quale
si realizza un’esecuzione di un brano dove ogni singola parte viene affidata ad un’emulazione
acustica fornita da una libreria di suoni.
Nei secoli XVII e XVIII il clavicembalo fu uno degli strumenti più utilizzati nella prassi musicale. I
maggiori compositori di quei secoli hanno scritto opere specificamente destinate al clavicembalo
come strumento solista: Frescobaldi, Couperin, Rameau, Bach,Haendel
, Alessandro e Domenico Scarlatti… ma l'impiego più frequente dello strumento era quello della
realizzazione del basso continuo, presente nella quasi totalità delle composizioni musicali
strumentali e vocali fino alla seconda metà del secolo XVIII. Nello stesso periodo il clavicembalo -
come avverrà nei secoli successivi per il pianoforte - fu lo strumento più diffuso anche fra i
musicisti dilettanti, ai quali furono destinate innumerevoli composizioni
Il clavicembalo continuò ad essere usato come strumento di accompagnamento nell'opera lirica
fino alla prima metà del XIX secolo, ma come strumento solista fu abbandonato dai compositori in
favore del pianoforte.
34) Per musica d’insieme s’intende:
a) l’organizzazione di gruppi che vanno dal duo all’orchestra.
b) fare musica insieme a gruppi di altre scuole.
c) fare musica insieme ad altre discipline quali danza o danza artistica.
d) fare musica con scuole in rete.
La musica d’insieme è un’attività alla quale va data particolare attenzione (come da indicazioni
nazionale), capace di sviluppare consapevolezza nell’intonazione con gli altri , approfondire la
conoscenza di diversi impasti sonori, avvicinare a repertori diversi, rispetto delle regole e degli
altri ecc
Nella scuola è fondamentale privilegiare gli eventi multidisciplinari, eventi musicali integrati con
altre forme artistiche, così da far sviluppare all’interno dell’alunno le più complete forme
artistiche: ad esempio con musical, in cui troveremo l’unione di musica teatro e danza, la lettura
di poesie con l’accompagnamento musicale, una mostra di dipinti effettuati dai ragazzi con
l’accompagnamento di musica live e\o registrata. Un evento sonoro è tanto più efficace nel suo
intento formativo quanto più è in grado di integrare diverse forme artistiche, perché la
combinazione di diversi codici(suono/scrittura; suono/immagini; suono/movimento…)aumenta il
messaggio e moltiplica l’efficacia.
Oltre a questa capacità strettamente musicale , ci sono altre competenze che si possono
sviluppare, soprattutto di tipo trasversale: capacità di relazione,organizzativa, di gestione del
tempo, visione d’insieme, competenza chiave di cittadinanza (comunicare, collaborare,
compartecipare), competenze sociali, civiche cc.
37) Progettare e realizzare un evento sonoro all’interno di un contesto scolastico vuol dire :
a) Mettere al centro dell’attenzione la scuola protagonista dell’evento
b) Mettere al centro del processo di apprendimento l’alunno
c) Mettere al centro dell’evento l’insegnante referente del progetto
d) Mettere al centro dell’evento il dirigente dell’istituto scolastico
E’ un’iniziativa promossa dal MIUR per la diffusione della Musica sul territorio. Tramite la
piattaforma INDIRE si mandano online video dei ragazzi che suonano uno strumento ,( sia da
solisti che in gruppo ) interviste con grandi interpreti, convegni ecc.
Condividere l’esperienza musicale degli allievi attraverso saggi, concorsi, concerti ecc. , porta ad
un arricchimento della cultura musicale su territorio. Ciò non deve riguardare solo la musica colta
ma anche musica tradizionale sia del proprio territorio che di altre etnie e culture. Ciò contribuisce
ad un arricchimento e allo sviluppo dell’inclusione: la musica è il prodotto del pensiero e
dell’estetica di una società , ne svela elementi culturali e sociali altrimenti difficili da cogliere.