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1) “saper adattare metodologie di studio alla soluzione di problemi esecutivi” è un obiettivo

specifico di apprendimento previsto per il primo strumento al termine del:


a. primo biennio
b secondo biennio
c. quinto anno
d. secondo biennio e quinto anno

obiettivi specifici di apprendimento del secondo biennio


• sviluppare le capacità di mantenere un adeguato equilibrio psicofisico
• utilizzare tecniche funzionali alla lettura a prima vista, alla memorizzazione e all’esecuzione
estemporanea
• saper adattare metodologie di studio alla soluzione di problemi esecutivi
• maturare autonomia di studio

2) il seguente obiettivo specifico di apprendimento del primo strumento: “utilizzo di adeguate e


consapevoli capacità esecutive di composizioni di epoche, generi, stili e tradizioni diverse”
in quale dei seguenti step del percorso liceale è previsto?
a. nel primo biennio
b. nel secondo biennio
c. al quinto anno
d. sia nel secondo biennio che al quinto anno

obiettivi specifici di apprendimento del primo biennio


• acquisire un significativo rapporto tra gestualità e produzione del suono
e dimestichezza nell'uso dei sistemi di notazione
• acquisire familiarità con le fondamentali nozioni morfologiche: (dinamica, timbrica, ritmica,
metrica, agogica, melodia, polifonia, armonia, fraseggio)
• apprendere metodi di studio e memorizzazione
• conoscere la storia e tecnologia degli strumenti utilizzati
• sviluppare adeguate e consapevoli capacità esecutive di composizioni di epoche, generi, stili e
tradizioni diverse supportate da semplici procedimenti analitici pertinenti ai repertori studiati

3) quale tra i seguenti è uno strumento compensativo utile all’azione di recupero relativamente
all’insegnamento dello strumento musicale?
a. la verifica costante degli apprendimenti
b. le indicazioni sugli aspetti espressivi
c. l’assegnazione di parti semplificate
d. lo studio assistito

strumenti compensativi:
strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione

4) l’esecuzione e interpretazione di composizioni strumentali di musica d’insieme è un’attività


prevista:
a. dagli orientamenti formativi del d.m. 202/99
b. dalle indicazioni nazionali del d.m. 89/2010
c da nessuno dei precedenti decreti
d. da entrambi i decreti
d.m. 202/99
competenze: capacità di esecuzione e ascolto nella pratica individuale e collettiva. 


d.m. 89/2010
musica d’insieme: lo studente interpreta semplici brani di musica d'insieme, vocale e strumentale.

5) l’arrangiamento:
a. rende eseguibile una determinata composizione da organici strumentali diversi da quelli per cui
è stata scritta
b. riporta su carta fedelmente le note di una melodia o di una orchestrazione
c ha lo scopo di, ampliare, arricchire o trasformare lo stile di un brano in uno completamente
diverso
d. consegna all’ascoltatore un risultato finale che sia quanto più simile a quello origina

in sintesi l'arrangiamento consiste in una riorganizzazione strutturale, e strumentale di una


composizione (che abbraccia stile, strumenti, armonizzazione, durata, tecniche compositive,
destinazione d'uso... ecc) allo scopo che essa suoni secondo la forma musicale desiderata.

6) un ritmo acefalo è definito da:


a una pausa sul tempo forte seguita da un suono
b il termine del brano sul tempo debole
c. il levare non preceduto da pause
d. una frase musicale che inizia sul battere

ogni movimento o gesto è preceduto da una fase di elevazione o slancio: i greci tale frase la
chiamavano arsis e ad essa ne conseguiva un’altra chiamata thesis cioè caduta o abbassamento.
se sul tempo forte ci sarà una pausa seguita da suono sarà di ritmo acèfalo.

7) l’analisi paleografica si occupa di:


a. comparare il manoscritto e le successive edizioni
b. stabilire l’esatto significato del segno scritto
c. analizzare il linguaggio di un’opera o un autore
d. studiare la struttura di un brano

analisi paleografica: è intesa a stabilire l’esatto significato del segno scritto


(es. interpretazioni di notazioni diverse dalla nostra)

8) il bordone è una tecnica compositiva in cui:


a. un elemento melodico, ritmico, strumentale, motorio si ripete più volte senza modificarne
altezza e ritmo
b. si ripetono in successione suoni uguali
c. una melodia o più imitazioni si sovrappongono progressivamente
d il continuo risuonare di una singola nota o accordo crea un effetto armonico o monofonico di
accompagnamento
bordone: è un effetto armonico o monofonico di accompagnamento dato dal continuo risuonare
di una singola nota o accordo, sostenuti o ripetuti e spesso determinano la tonalità.

9) quale tra i seguenti non è un tipo di canone?


a. cancrizzante
b. perpetuo/infinito
c. crescente
d. ad intervallo

tipi di canone
un canone dove la melodia è seguita da una voce di contrappunto è detto a due voci.
• in un canone retrogrado, noto anche come cancrizzante, la voce conseguente inizia
dall’ultima nota della voce antecedente. poi prosegue all’indietro, terminando con la voce
iniziale
• il tipo più familiare di canone è probabilmente quello perpetuo/infinito, detto anche canone
circolare. esso, quando ogni voce del canone arriva al termine, può ricominciare dall’inizio,
in una specie di moto perpetuo.
• in un canone ad intervallo la voce conseguente imita la voce guida (antecedente). un
intervallo preciso, diverso dall’ottava o unisono (esempio: canone alla seconda, quinta,
settima, etc.)
• il canone crescente non esiste

10) lo sviluppo di un proprio metodo di studio, all’interno del quale si collocano le strategie per
risolvere problemi esecutivi, è uno degli obiettivi che le indicazioni nazionali specificano come
necessari al termine del:
a. primo biennio
b. secondo biennio
c. quinto anno
d. in tutti i precedenti

secondo biennio ….lo studente dà prova di saper adattare metodologie di studio alla soluzione
di problemi esecutivi , di maturare autonomia di studio …..

11) l’ orientamento supporta l’ alunno nelle scelte delle opportunita’ formative offerte.
quale organo collegiale si occupa delle iniziative e le azioni di questa didattica?
A- consiglio di classe
B- consiglio scolastico distrettuale
C- consiglio d’ istituto
D- consiglio regionale di istruzione

spetta al consiglio di classe individuare gli obiettivi e le modalita’ di azioni di orientamento

12) quanti sottostadi comprende il primo stadio di sviluppo evolutivo secondo piaget?
A- 1
B- 5
C- 6
D- 3
secondo la teoria di piaget il primo stadio (senso motorio ) e’ costituito da 6 sottostadi

13) il metodo feldenkrais a cosa si riferisce?


A- alle tecniche di memoria
B- alla tecnica pianistica specifica
C- alla tecnica di lettura a prima vista
D- alla tecnica di consapevolezza posturale

feldenkrais ha elaborato un metodo riferito alla consapevolezza posturale e sostiene che e’


necessario diminuire l’ attivita’ muscolare per ascoltare il corpo, eliminare le tensioni,e
rallentare i movimenti, miglior risultato con il mnimo sforzo

14) il metodo yamaha fonda la sua didattica su :


A- apprendimento per esercitazione continua
B- apprendimento per lettura
C- apprendimento per imitazione
il metodo yamaha prevede un approccio allo strumento di tipo ludico, basato su brani
divertenti, accompagnati dal maestro, lezioni collettive, educazione all’ orecchio musicale e
apprendimento per imitazione

15) chi furono i primi precursori della tecnica di peso ?


A- steinhausen -breithaupt- matthay
B- czerny -clementi
C- chopin- schubert
D- deppe- cortot

i primi a sostenere la tecnica di peso all’ inizio del 900 furono i tedeschi steinhausen
breithaupt e l’ inglese matthay.

16) da chi fu inventato il sistema del doppio scappamento nel pianoforte ?


a- werrey
b- stein
c-bartolomeo cristofori
D- erard
E-
Il sistema del doppio scappamento" permette di eseguire rapidamente la ripetizione
di una stessa nota, senza che il tasto (e quindi anche il martelletto) ritornino alla propria
posizione iniziale.
17) quanti tipi di notazione esistevano nell’ antica grecia?

a- 1
b-2
c- 3
d-4

vocale e strumentale: la notazione strumentale utilizzava lettere dell’ alfabeto messe in


posizione diritta, orizzontale e rovesciata per indicare le alterazioni, quella vocale utilizzava le
lettere dell’ alfabeto ionico.

18) in quale epoca la dinamica diventa importantissima?


a- nel medioevo
b- nel barocco
c-nell’ ars nova
d –nel romanticismo

e’ nel periodo romantico che la dinamica diventa massima espressione del pensiero musicale

19) in cosa consiste il ‘ suono preparato’’?


a- in un suono di strumento a fiato
b- in un suono di corda percossa
c- in un suono -rumore
d-in un suono prodotto a pianoforte dove tra le corde si inseriscono vari oggetti.

nei pezzi per piano preparato si inseriscono tra le corde del pianoforte svariati oggetti, in modo
che l'esecutore produca suoni che non sono del tutto volontari. è uno studio sulla casualità del
timbro: il compositore indica la preparazione dello strumento, ma non decide completamente il
risultato sonoro della sua opera. si generano suoni che suggeriscono il suono prodotto da
un'orchestra di percussioni. è una provocazione nei riguardi dell'inviolabilità degli strumenti
classici.

20) chi tra i vari compositori era alla ricerca del suono percussivo?
a- weber
b- bartok
c- chopin
d-czerny

il repertorio bartokiano speri amenta sonorita’ inedite secche e percussive attraverso un ampio
uso di suoni martellati e di marcate successioni accordali spesso con funzione di motore

21) IL PRIMO STRUMENTO A TASTIERA CHE PERMETTEVA L’USO DEL VIBRATO FU:
A. IL CLAVICORDO
B. IL CLAVICEMBALO
C. IL PIANOFORTE
D. LA SPINETTA
A. Grazie alla sua meccanica il clavicordo fu il primo strumento a tastiera che permise l’uso
del vibrato: a differenza del clavicembalo, è infatti dotato di dinamica sonora, All'estremità di
ciascun tasto del clavicordo è collocato un piccolo dispositivo metallico in ottone,
chiamato tangente che ha un duplice scopo: divide la corda (funzionando quindi come una sorta
di ponticello) e la mette in vibrazione, causando la produzione del suono. A differenza che
nel pianoforte, in cui il martello una volta percossa la corda torna indietro, nel clavicordo la
tangente, finché non si lascia il tasto, resta appoggiata alla corda e fa perdurare il suono.

22) PER “TOCCO PIANISTICO” SI INTENDE:


A. L’INTENSITA’ DEL SUONO EMESSO
B. IL TIMBRO DEL SUONO EMESSO
C. LA DINAMICA DEL SUONO EMESSO
D. L’ALTEZZA DEL SUONO EMESSO

B. Il movimento pianistico è un atto complesso, poiché coinvolge diversi gruppi muscolari e


l’organizzazione delle singole azioni che lo costituiscono è un processo psichico. Per tocco pianistico si
intende il timbro del suono emesso in relazione all’intensità, all’agogica, all’attacco del tasto,
all’indipendenza delle dita, al polso nonché alla meccanica dello strumento.

23) IL QUARTO PEDALE E’:


A. UN PEDALE CHE IMITAVA IL TIMBRO DEL FAGOTTO
B. DETTO “SORDINO”
C. UN PEDALE CHE DIMINUISCE L’INTENSITA’ DEL SUONO
D. UN PEDALE CHE DISATTIVA GLI SMORZATORI

C. Il quarto pedale, inventato da Fazioli e Stuart & Sons, funziona come il pedale “piano” dei verticali:
un meccanismo avvicina i martelletti alla cordiera permettendo così di ottenere un suono ridotto.

24) NON RIENTRA TRA LE TECNICHE DI STUDIO A PRIMA VISTA:

A. ATTENTA OSSERVAZIONE PRIMA DELL’ESECUZIONE


B. RAGGRUPPARE IN BASE ALLA METRICA
C. ESEGUIRE LENTAMENTE MA A TEMPO
D. COMINCIARE DA BRANI CON DUE ALTERAZIONI

D. Tra le tecniche di esecuzione di studio a prima vista si raccomandano:

• Attenta osservazione prima dell’esecuzione


• Individuare il campo tonale e l’indicazione ritmica
• Raggruppare in base alla metrica
• Esecuzione lenta ma rigorosamente a tempo
• Anticipare mentalmente
• Cominciare ad esercitarsi su brani con tempi semplici binari e in tonalità senza alterazioni
25) IMPARARE UN BRANO A MEMORIA SIGNIFICA:

A. PERFEZIONARE UN’ESECUZIONE DAL PUNTO DI VISTA TECNICO E MUSICALE


B. DIVIDERE UN BRANO IN FRASI E SEMIFRASI
C. SAPER ESEGUIRE UN BRANO 100 VOLTE
D. SAPER RICONOSCERE LE CADENZE

A. Imparare un brano a memoria significa studiare con più attenzione, quindi perfezionarlo dal punto di
vista tecnico e musicale. Memorizzare è inoltre un complicato processo di creazione di associazioni
all’interno del cervello basato sull’ascolto, sull’analisi musicale, su combinazioni di funzioni diverse (
udito, pensiero, vista, sensazioni). La prima fase della memorizzazione avviene nella memoria a breve
termine e con il ripetersi dell’esecuzione viene trasferita nella memoria a lungo termine. E’ utile
memorizzare a mani separate.

26) TRA I REQUISITI FONDAMENTALI DELLA TECNICA DI COMPOSIZIONE ESTEMPORANEA VI


E’ :

A. LA CONOSCENZA DELLA LETTURA E SCRITTURA MUSICALE


B. LA CONOSCENZA DELLO STILE JAZZISTICO
C. CONOSCENZA ORGANOLOGICA DELLO STRUMENTO
D. SAPER DISTINGUERE UN MODO MAGGIORE DA UNO MINORE

A. Tra i requisiti fondamentali della composizione


estemporanea vi sono:
• La conoscenza della lettura e scrittura musicale
• La padronanza dello strumento

2 7)E’ UNA TECNICA DELL’IMPROVVISAZIONE MELODICA:


A. SAPER CANTARE UNA MELODIA
B. L’ANTICIPAZIONE RITMICA
C. SAPER SUONARE A DUE MANI
D. CONOSCERE LE ALTERAZIONI
B. L’anticipazione ritmica è una tecnica dell’improvvisazione melodica, una delle forme
più semplici e tradizionali di improvvisazione. L’anticipazione ritmica consiste
nell’anticipare con il ritmo alcune note, rendendo più fluido l’andamento musicale.

Altre tecniche di improvvisazione melodica sono:

• Il ritardo ritmico o posticipazione (posticipazione ritmica di alcune note)


• La suddivisione ritmica (usata spt in melodie con valori lunghi che vengono
scomposti in valori più brevi)
• Le note d’appoggio (consiste nell’approcciare una nota con una nota vicina: un
semitono sopra o sotto, un tono sopra o sotto)
• Le note di passaggio (raggiungere una nota passando per una serie di note di
grado congiunto)

28) E’ UN VALIDO TESTO DIDATTICO RELATIVO ALL’INSEGNAMENTO DEL PIANOFORTE:

A. STORIA DEL PIANOFORTE, PIERO RATTALINO


B. L’INSEGNANTE DI PIANOFORTE, JANICE LEE
C. IL PIANOFORTE, ALFREDO CASELLA
D. LA MENTE MUSICALE, JOHN A. SLOBODA

C. Nel libro “Il pianoforte” di Alfredo Casella, sono elencati suggerimenti per lo studio e la
risoluzione di determinati problemi pianistici ( scale , arpeggi, l’uso del pedale, la
diteggiatura, ecc…

29) E’ UN METODO TECNICO COMPLETO DIVISO IN PIU’ VOLUMI:

A. FLORESTANO ROSSOMANDI, GUIDA PER LO STUDIO TECNICO DEL PIANOFORTE, 8 VOLL.


B. ANTON BEYER, OP. 100
C. ETTORE POZZOLI, LA TECNICA GIORNALIERA DEL PIANISTA
D. ANTONIO TROMBONE, CANONI

A. Per tecnica si intende una capacità operativa di dita, mano, polso, braccio, corpo. Uno dei metodi
tecnici più completi è quello di Florestano Rossomandi ( esercizi di attacco al tasto, combinazioni
con le 5 dita, passaggio del pollice, scale e arpeggi, tasti neri, mani alternate, doppie terze, seste,
ottave, accordi, legato e staccato con la stessa mano, trillo, differenti ritmi simultanei,
abbellimenti, sostituzione delle dita…)

30) NON E’ UN COMPOSITORE DEL REPERTORIO PIANISTICO:


A. M. CLEMENTI
B. J. S. BACH
C. JOHANN BAPTIST CRAMER
D. W. A. MOZART
C. Johann Baptist Cramer ( 1771 – 1858), compositore inglese di origini tedesche, ha scritto
diverse Sonate per pf ma nella didattica pianistica è noto per i suoi Studi, che sono diventati
fondamentali per lo studio del pf.

31) L’orchestrazione Virtuale è:


a ) Una tecnica di programmazione MIDI
b) Un metodo compositivo per esercitazioni virtuali
c ) Una partitura per orchestra elaborata con Finale
d ) Un’orchestra attiva su youtube per esercitazioni di direzione orchestrale

L’orchestrazione virtuale è essenzialmente una tecnica di programmazione MIDI grazie alla quale
si realizza un’esecuzione di un brano dove ogni singola parte viene affidata ad un’emulazione
acustica fornita da una libreria di suoni.

32) Il software FINALE è :


a) Un software per accedere al sequencer MIDI
b) Un software che permette di avere una libreria di suoni
c) Un software di notazione e stampa musicale
d) Un software che permette di scrivere musica pur non avendo conoscenze in merito.

Finale è un programma di video notazione considerato da anni il punto di riferimento nel


panorama dei programmi di notazione. Il pentagramma viene visualizzato sullo schermo dove è
possibile inserire tutti i simboli che occorrono alla scrittura musicale, tramite tastiera, mouse,
sintetizzatore, tastierino numerico o anche attraverso il canto o il suono di strumenti musicali. E’
considerato lo “standard” tra i software di scrittura musicale.

33) Il Clavicembalo ha un ruolo importante :


a) Nell’orchestra barocca, Insieme alle viole da gamba, violone e dulciana, esegue il “basso continuo”
b) Nell’orchestra d’archi, insieme alle viola da gamba, violone e dulciana , esegue il “bordone”
c) Nell’orchestra da camera esegue le parti “a solo”
d) Nell’orchestra da camera, insieme ai violoncelli e contrabbassi esegue il “basso continuo”

Nei secoli XVII e XVIII il clavicembalo fu uno degli strumenti più utilizzati nella prassi musicale. I
maggiori compositori di quei secoli hanno scritto opere specificamente destinate al clavicembalo
come strumento solista: Frescobaldi, Couperin, Rameau, Bach,Haendel
, Alessandro e Domenico Scarlatti… ma l'impiego più frequente dello strumento era quello della
realizzazione del basso continuo, presente nella quasi totalità delle composizioni musicali
strumentali e vocali fino alla seconda metà del secolo XVIII. Nello stesso periodo il clavicembalo -
come avverrà nei secoli successivi per il pianoforte - fu lo strumento più diffuso anche fra i
musicisti dilettanti, ai quali furono destinate innumerevoli composizioni
Il clavicembalo continuò ad essere usato come strumento di accompagnamento nell'opera lirica
fino alla prima metà del XIX secolo, ma come strumento solista fu abbandonato dai compositori in
favore del pianoforte.
34) Per musica d’insieme s’intende:
a) l’organizzazione di gruppi che vanno dal duo all’orchestra.
b) fare musica insieme a gruppi di altre scuole.
c) fare musica insieme ad altre discipline quali danza o danza artistica.
d) fare musica con scuole in rete.

La musica d’insieme è un’attività alla quale va data particolare attenzione (come da indicazioni
nazionale), capace di sviluppare consapevolezza nell’intonazione con gli altri , approfondire la
conoscenza di diversi impasti sonori, avvicinare a repertori diversi, rispetto delle regole e degli
altri ecc

35) Nell’organizzare eventi sonori a scuola si deve:


a) privilegiare l’eccellenza.
b) farne un evento esclusivo della propria classe di strumento.
c) integrare altre discipline e forme artistiche , facendo partecipare solo gli allievi più meritevoli
d) privilegiare gli eventi multidisciplinari dando forma ad eventi musicali integrati con altre forme
artistiche

Nella scuola è fondamentale privilegiare gli eventi multidisciplinari, eventi musicali integrati con
altre forme artistiche, così da far sviluppare all’interno dell’alunno le più complete forme
artistiche: ad esempio con musical, in cui troveremo l’unione di musica teatro e danza, la lettura
di poesie con l’accompagnamento musicale, una mostra di dipinti effettuati dai ragazzi con
l’accompagnamento di musica live e\o registrata. Un evento sonoro è tanto più efficace nel suo
intento formativo quanto più è in grado di integrare diverse forme artistiche, perché la
combinazione di diversi codici(suono/scrittura; suono/immagini; suono/movimento…)aumenta il
messaggio e moltiplica l’efficacia.

36) Quale competenza si acquisisce attraverso la progettazione e la realizzazione di eventi sonori


che integrino anche altre forme artistiche?

a) La capacità di esibirsi in pubblico


b) La capacità di imparare altre forme artistiche
c) La capacità di utilizzare del materiale sonoro a fini comunicativi attraverso linguaggi diversi
d) La capacità di utilizzare del materiale sonoro

Oltre a questa capacità strettamente musicale , ci sono altre competenze che si possono
sviluppare, soprattutto di tipo trasversale: capacità di relazione,organizzativa, di gestione del
tempo, visione d’insieme, competenza chiave di cittadinanza (comunicare, collaborare,
compartecipare), competenze sociali, civiche cc.

37) Progettare e realizzare un evento sonoro all’interno di un contesto scolastico vuol dire :
a) Mettere al centro dell’attenzione la scuola protagonista dell’evento
b) Mettere al centro del processo di apprendimento l’alunno
c) Mettere al centro dell’evento l’insegnante referente del progetto
d) Mettere al centro dell’evento il dirigente dell’istituto scolastico

Mettere al centro del processo di apprendimento l’alunno , gli permette di sperimentare


attivamente le sue competenze , sia nel caso sia coinvolto nella realizzazione dell’evento stesso,
sia nel caso sia soltanto spettatore.
38) La Settimana Nazionale della Musica a Scuola :
a) Offre un momento di visibilità, anche sul territorio, all’attività musicale effettuata nel corso
dell’anno dai ragazzi.
b) E’ un concorso di musica che dura una settimana.
c) E’ la settimana dove anche ragazzi esterni alla scuola possono fare lezione con i docenti di strumento
d) E’ la settimana dove si fanno solo concerti nelle scuole.

E’ un’iniziativa promossa dal MIUR per la diffusione della Musica sul territorio. Tramite la
piattaforma INDIRE si mandano online video dei ragazzi che suonano uno strumento ,( sia da
solisti che in gruppo ) interviste con grandi interpreti, convegni ecc.

39) Per la diffusione della cultura musicale su territorio è importante:


a) che il docente di strumento e la scuola promuovano il maggior numero di occasioni possibili per le
esibizioni degli allievi.
b) pubblicizzare ogni saggio che si fa a scuola.
c) fare delle registrazioni e mandarle in onda attraverso le radio locali.
d) invitare più persone possibili agli eventi

Condividere l’esperienza musicale degli allievi attraverso saggi, concorsi, concerti ecc. , porta ad
un arricchimento della cultura musicale su territorio. Ciò non deve riguardare solo la musica colta
ma anche musica tradizionale sia del proprio territorio che di altre etnie e culture. Ciò contribuisce
ad un arricchimento e allo sviluppo dell’inclusione: la musica è il prodotto del pensiero e
dell’estetica di una società , ne svela elementi culturali e sociali altrimenti difficili da cogliere.

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