Punto 1: conoscenza critica delle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola secondaria
di primo e secondo grado, con particolare riferimento a quello delle Scuole medie ad indirizzo
musicale e del Liceo musicale
1.1) Le linee programmatiche della disciplina dello strumento musicale nelle SMIM e nei Licei
musicali sono definite rispettivamente da:
A - D.M. 3/8/1979 n. 201 e D.M. 7/10/2010 n.211
B - Non vi sono linee programmatiche definite
C - Legge 124/1999 e D.P.R. 15/08/2010
D - D.M. 6/8/1999 n. 201 e D.M. 7/10/2010 n.211
Risposta corretta D
L’assetto generale delle SMIM e dei Licei musicali è definito rispettivamente dalla Legge 124 del
1999 e dal D.P.R. 15/08/2010, ma a definire i lineamenti programmatici della disciplina dello
strumento musicale sono rispettivamente il Decreto Ministeriale del 6 Agosto 1999 n. 201 (allegato
A) ed le Indicazioni Nazionali per il Liceo Musicale con Decreto Ministeriale del 7 Ottobre 2010
n.211 (allegato E).
1.2) Alla fine del triennio delle Scuola Media ad Indirizzo Musicale l’alunno di pianoforte
deve interpretare una composizione (solistica e d’insieme) per ciascuna delle seguenti aree:
A - forma polifonica, forma sonata, forma libera, variazioni
B - forma bipartita, forma tripartita, forma polifonica, danza
C - danza, pezzo di carattere, forma polifonica/forma sonata, variazioni
D - danza, forma narrativa (musica a programma), forma sonata, variazioni
Risposta corretta C
Il D.M. 3/8/1979 n. 201 definisce per l’esame finale del triennio di pianoforte le quattro aree da
ciascuna delle quali dovrà essere scelto ed eseguito un brano solistico o di musica d’insieme:
. Danza ( ad esempio: F. Schubert, Lä ndler e Valzer; B. Bartòk, For children, ecc.)
. Pezzo di carattere ( ad esempio: R. Schumann, Album per la gioventù; S. Prokofiev, Music for
children; una canzone o standard jazzistico con sigle realizzate dall'alunno, ecc.)
. Forme polifoniche e forme-sonata ( ad esempio: J.S.Bach, Preludi e
fughette; F.J.Haydn, Divertimenti; L. van Beethoven, Sonatine ecc. )
. Variazioni ( Variazioni facili di Mozart e di Beethoven, Variazioni facili di autori del '900, ecc.)
1.3) Quali fra le seguenti espressioni non è citata fra le funzioni formative della musica nelle
Indicazioni Nazionali del 2012:
A - funzione ludico-ricreativa
B - funzione identitario-culturale
C - funzione critico-estetica
D - funzione relazionale
Risposta corretta A
Dalle indicazioni per il curricolo del 2012:
“L’apprendimento della musica esplica specifiche funzioni formative tra loro interdipendenti...
cognitivo-culturale… linguistico-comunicativa… emotivo-affettiva… identitaria e interculturale…
relazionale… critico-estetica”
Punto 2: metodi e tecniche di impostazione dello strumento/voce e relativa consapevolezza
posturale.
2.2) Quali sono i principali vantaggi della Flat Finger Position (FFP) al pianoforte?
A - movimento economico e rapidità
B - potenza e tocco brillante
C - controllo dell’intensità e del peso
D - nessuna delle risposte precedenti
Risposta corretta A
Flat Finger Position significa posizione a dita piatte e consente di utilizzare solo i muscoli
funzionali al movimento rilasciando quelli non necessari; permette di conseguenza una maggior
velocità che potrebbe essere invece ostacolata da una certa rigidità delle dita ricurve.
Punto 3: sistemi di notazione e loro evoluzione storica in rapporto al proprio strumento voce
3.1) Quale elemento contraddistingue la “nuova intavolatura tedesca per organo” dalla
seconda metà del ‘500:
A - l’utilizzo sia di numeri che di lettere per indicare le altezze in voci diverse
B - un sistema di linee in numero variabile, che rappresentano le diverse voci della composizione
C - una notazione esclusivamente alfabetica (non numerica) per indicare l’altezza dei suoni
D - la numerazione da 1 a 27 per indicare i tasti bianchi e segni di alterazione (X e b) per quelli neri
Risposta corretta C
L’utilizzo di numeri e di lettere caratterizzava l’antica intavolatura tedesca per organo, fino circa
alla metà del ‘500. Successivamente si afferma la notazione esclusivamente alfabetica. Le risposte
B e D sono relative all’intavolatura spagnola trattata dal teorico Bermudo.
Punto 4: formule idiomatiche specifiche dello strumento con riferimento agli aspetti
morfologici della musica (dinamica, timbrica, metrica, agogica, fraseggio)
4.2) Accentato, marcato, staccato, portato, semilegato, legato sono termini musicali più
propriamente riferibili:
A - al fraseggio
B - al timbro
C - all’articolazione
D - all’agogica
Risposta corretta C
L’articolazione è la modalità tecnico-espressiva di eseguire due o più suoni con una specifica
intenzionalità di transizione o di continuità.
5.2) Quale musicologo insieme a Curt Sachs mise a punto il sistema di classificazione degli
strumenti musicali
A - Adolf Aber
B - Jacques Chailley
C - Erich von Hornbostel
D - Herbert Gerigk
Risposta corretta C
Erich Moritz von Hornbostel e Curt Sachs collaborarono alla stesura di Systematik der
Musikinstrumente ein Versuch pubblicato nel 1914: un sistema di classificazione degli strumenti
musicali sviluppato a partire dalla classificazione già elaborata nel 1880 dall'organologo belga
Victor-Charles Mahillon, integrandola con suddivisioni più particolareggiate e sostituendo il
temine idrofoni ad autofoni.
6.1) Quali dei seguenti autori non ha pubblicato un metodo specifico sulla lettura a prima
vista:
A - Bastien
B - Thompson
C - Hall e Macardle
D - Last
Risposta corretta B
Il metodo di John Thompson, degli anni novanta, rientra tra quei metodi moderni suddivisi in vari
volumi di crescente livello e dedicati principalmente a giovani allievi, ma non è espressamente
dedicato all’apprendimento della lettura a primavista
6.2) Quali note reali corrispondono a quelle scritte di seguito per sax alto
6.3) Quanti tipi di memoria intervengono nella memorizzazione di un brano secondo secondo
Matthay, Gieseking e Leimer:
A-2
B-4
C-5
D-8
Risposta corretta B
Durante il secolo scorso, tre pianisti e didatti del pianoforte scrissero trattati particolarmente
apprezzabili su come suonare a memoria un determinato repertorio pianistico.
Tobias Matthay scrisse On memorizing and playing from memory and on the laws
of practice generally (1926) e Walter Gieseking insieme al suo insegnante di
pianoforte Karl Leimer scrisse Piano technique (1933). In questi testi, gli autori descrivono come
gli interpreti possono memorizzare la musica attraverso quattro tipi di memoria fondamentali:
memoria uditiva, memoria visiva (o fotografica), memoria cinestetica (o digitale), memoria
analitica (analisi della partitura)
Punto 7: repertori relativi al proprio strumento, anche a partire dalle fasi iniziali di studio e
di adeguate tecniche di composizione estemporanea
7.1) In ambito didattico è efficace l’uso della scala pentafonica per l’improvvisazione in
quanto consente:
A - di usare solo i tasti neri del pianoforte
B - la possibilità di sovrapposizione anche di tutte le note senza generare forti dissonanze
C - la possibilità di creare con pochi elementi un’ambientazione sonora peculiare
D - tutte le risposte precedenti
Risposta corretta D
La sovrapposizione delle note di una pentafonica esclude completamente i semitoni (l’intervallo più
dissonante del sistema temperato), ciò porta a precise consonanze offrendo al bambino che
improvvisa una scala che non gli pone il problema della scelta tra nota e nota sia a livello
melodico che di accompagnamento armonico (Giovanni Piazza). Dal punto di vista pratico la scala
pentatonica è immediatamente visibile e fruibile suonando tutti i tasti neri del pianoforte.
L’uso di questo materiale meldico/armonico genera un’ambientazione musicale immediatamente
connotata e fortemente evocativa.
8.1) Microjazz è
A - una raccolta di canzoni famose per bambini, rielaborate in chiave jazzistica
B - una serie di libri contenenti brani ad uso didattico composti da Christopher Norton per
pianoforte, pianoforte a 4 e 6 mani, duo con pianoforte e senza.
C - una tecnica di composizione jazzistica che rivede in chiave improvvisativa elementi compositivi
caratteristici del puntillismo musicale.
D - un metodo d’ approccio all’improvvisazione elaborato dal compositore e didatta Christopher
Norton, rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia
Risposta corretta B
È una serie di libri elaborata dal compositore inglese Christopher Norton, molto popolare a livello
mondiale, consigliata soprattutto per la sua capacità di mescolare numerosi generi dal classico al
contemporaneo, jazz, pop, rock. Due libri per principianti e tre collezioni di brani divisi in cinque
livelli di difficoltà, rendono la serie MicroJazz le basi ideali per l’insegnamento e per
l’apprendimento progressivo. Queste collezioni sono divise in brani ordinati secondo la loro
difficoltà e secondo svariati generi. Con il libro viene venduto u CD che facilita l’apprendimento.
La seire Microjazz comprende diversi volumetti di brani per più strumenti: pianoforte a 4 e a 6
mani, pianoforte in duo (con diversi strumenti: sax, flauto traverso e dolce, violino, violoncello,
contrabbasso, fagotto, oboe, clarinetto) e duo di altri strumenti (due clarinetti, due flauti, due
sassofoni, due chitarre)
8.2) La metodologia E. J. Dalcroze si basa su tre aree d’apprendimento musicale:
A - la ritmica, le andature naturali e l’improvvisazione al pianoforte
B - l’ascolto, il canto e l’improvvisazione
C - la ritmica, il solfeggio e l’improvvisazione
D - nessuna delle risposte precedenti
Risposta corretta C.
L’apparato muscolare va esercitato mediante l’educazione di quello che Dalcroze definisce il
“senso muscolare”: mediante la ripetizione quotidiana di esercizi di ritmica si forma la memoria
muscolare, immagini mentali ritmico-motorie. Al centro del solfeggio vi è l’educazione
dell’orecchio, la reciprocità e interattività fra il canto e l’ascolto, sempre conservando la stretta
relazione, tra stimolo percettivo e risposta attiva, movimento. L’improvvisazione è affrontata in
senso globale essendo utilizzata nei diversi ambiti (vocale, corporeo e strumentale), spesso nella
fase conclusiva di un’unità di lavoro che termina con una rielaborazione-produzione originale, sia
nella dimensione individuale che in lavori e creazioni di gruppo.
8.3) Quale dei seguenti metodi fa uso di tecniche chironomiche per l’indicazione dele altezze
dei suoni:
A - Kodaly
B - Yamaha
C - Suzuki
D - Martenot
Risposta corretta A
I gesti della mano nel metodo Kodaly rappresentano una forma di pre-notazione musicale: l’allievo
percepisce uno stimolo visivo che associa al nome di una nota della scala e conseguentemente, ad
un grado secondo il principio del do mobile (considerando dunque do ogni tonica maggiore e la
ogni tonica minore). DO pugno chiuso, sensazione di punto d’ancoraggio della tonica; RE mano
aperta in posizione obliqua; movimento di slancio della scala; MI mano aperta con il palmo verso
il basso, posizione di riposo della mediante; FA pugno chiuso con il pollice puntato verso il basso,
(attrazione verso il mi); SOL mano aperta con il palmo verso di sé e il pollice verso il cielo;
affermazione della dominante; LA mano apaticamente china verso terra, col polso ricurvo, molle
indifferenza della sopradominante; SI pugno chiuso, indice dritto verso il basso, tensione dinamica
della sensibile verso la tonica.
Punto 9: metodi e strategie per un corretto ed efficace equilibrio psicofisico nella prassi
esecutiva
Punto 10: repertori di musica d’insieme relativi al proprio strumento/voce con competenza
delle tecniche di concertazione e direzione dei gruppi strumentali e vocali
10.1) Quale autore ha composto “Variazioni su tema di Robert Schumann” per pianoforte a 4
mani
A - Clara Schumann
B - César Franck
C - Joahnnes Brahms
D - Franco Margola
Risposta corretta C
Joahnnes Brahms ha composto Dieci Variazioni in mi bemolle maggiore, op. 23 per pianoforte a
quattro mani sul "Geister-Thema" di Robert Schumann. Clara Schumann ha composto invece per
pianoforte solo “Variazioni su un tema di Robert Schuman” op. 20.
10.2) Durante le prove di musica d’insieme qual è lo strumento più idoneo, più comodo e più
duttile da utilizzare per dare degli esempi:
A - il pianoforte
B - uno strumento a fiato
C - uno strumento ad arco
D - la voce
Risposta corretta D
Lo strumento più adatto è la voce. Qualsiasi altro strumento è meno idoneo; il pianoforte è
eccellente per suonare armonie, ma melodicamente manca della tenuta del suono e della dinamica
di nota, gli strumenti ad arco sono poco idonei per dareesempi alle voci o agli strumenti a fiato
mentre questi ultimi sono poco indicati per gli archi.
11.1) Quali dei seguenti gruppi di strumenti non sono tutti traspositori:
A - Clarinetto piccolo, glockenspiel, tromba, chitarra
B - Contrabbasso, clarinetto soprano, corno, sax alto
C - Sax soprano, viola, sax baritono, ottavino
D - Tutte le risposte precedenti
Risposta corretta C
Di quelli menzionati la viola è l’unico strumento non traspositore. Gli altri sono tutti strumenti
traspositori anche se alcuni solo di ottava (contrabbasso, chitarra, glockenspiel, ottavino)
12.1) Quale fra quelle elencate non è da considerarsi problematica esecutiva o strategia di
studio peculiare dell’interpretazione pianistica della musica barocca
A - la complessità della lettura contrappuntistica e la scelta della diteggiatura adeguata allo sviluppo
melodico orizzontale delle parti
B - studio dell’indipendenza (manuale e mentale) relativa alle singole voci, anche mediante l’uso
del canto, con particolare riguardo alle voci intermedie e/o suddivise fra le due mani
C - la ricerca di un suono cristallino e di una cantabilità melodica misurata con particolare
attenzione alla forma e all’armonia tonale
D - l’uso di una dinamica a terrazze e relativo controllo tecnico dell’energia impressa ai tasti per
ottenere un’omogeneità dinamica a blocchi
Risposta corretta C
La ricerca di un suono cristallino e puro, di una cantabilità melodica mai eccessiva, anche nelle
tinte forti, una particolare attenzione alla forma e all’armonia tonale, sono aspetti riferibili al
Classicismo.
Nel periodo Barocco, prima dell’affermazione del pianoforte e le relative possibilità di gradazioni
e sfumature di intensità, le dinamiche negli strumenti a testiera (in particolare il clavicembalo)
erano ottenute mediante i registri e perciò con una modalità definita a terrazze. La difficoltà della
scrittura contrappuntistica è essenzialmente nell’indipendenza, nella capacità dissociativa (mentale
e motoria) per cui la contemporaneità di più suoni deve essere letta, interpretata e resa udibile nel
suo sviluppo orizzontale.
12.2) L’esecuzione pianistica sempre più attenta ai colori della partitura e ai timbri
accompagnata ad uno studio approfondito dei 3 pedali (di risonanza, una corda e tonale) è
riferibile a repertori di quale epoca:
A - tardo ‘800 e ‘900
B - tutte le epoche storiche e le tradizioni musicali
C - classicismo
D - barocco
Risposta corretta A
L’uso dei pedali e la ricerca di effetti timbrici particolari sono peculiari della composizione e
dell’esecuzione musicale dalla fine dell’800 in avanti.
Punto 13: scrittura di composizioni e strumentazioni per organici diversi, utilizzando anche
adeguati software di notazione musicale
Punto 14: progettazione e realizzazione di eventi sonori che integrino anche altre forme
artistiche
15.1) Qali sono secondo la Campbell gli aspetti sempre presenti nelle culture musicali di
tradizione:
A - improvvisazione e notazione
B - teoria musicale e improvvisazione
C - apprendimento orale e notazione
D - Improvvisazione e apprendimento orale
Risposta corretta D
Patricia Shehan Campbell ha contribuito attraverso la ricerca e le pubblicazioni alla comprensione
all'istituzione della pedagogia della world music come metodo praticabile per conoscere la musica
di culture lontane o sconosciute. In un articolo del 1991 afferma: “ Quando si considera lo
sviluppo del giovane musicista in varie culture del mondo, sono pertinenti iseguenti principi:
apprendimento orale (inclusa l’imitazione); improvvisazione (come manifestazione del pensiero
creativo in musica); la presenza, l’impiego parziale o l’assenza di notazione e le strategie di
esercitazione come la vocalizzazione, la solmisazione e lamemorizzazione.”