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40 QUIZ DISCIPLINA GENERALE AJ55/56

1. PUNTO 1
Attraverso quale legge o decreto viene istituito per la prima volta in Italia l’indirizzo musicale
sperimentale in alcuni istituti della regione Lombardia?
a) D.M. 8 settembre 1975 X
b) Legge 124/99
c) D.M. 13 febbraio 1996
d) D.M. 3 agosto 1979

a) I primi corsi sono attivati nella provincia di Milano, in seguito la sperimentazione si estende alle
province di Bari, Catania e Roma attraverso l’emanazione di altrettanti decreti. Sono in tutto 18
le scuole medie che nel 1975 attivano insegnamenti aggiuntivi rispetto all’orario curricolare nei
quali gli alunni imparano a suonare uno strumento musicale.

2. PUNTO1
Attraverso quale legge o decreto la sperimentazione musicale viene estesa su tutto il territorio
italiano oltre la Lombardia, definendone in maniera chiara le norme, i criteri e le modalità attuative?
a) D.M. 3 agosto 1979 X
b) D.M. 8 settembre 1975
c) Legge 124/99
d) D.M. 13 febbraio 1996

a) Nello specifico ogni scuola può prevedere da 3 a 5 specialità strumentali, l’insegnamento


musicale viene declinato in 4 ore totali (3 di educazione musicale e 1 di strumento) e viene
regolato l’accesso ai corsi tramite una prova orientativa fisico-attitudinale.

3. PUNTO 1
Grazie a quale legge o decreto i corsi di strumento perdono il carattere di sperimentazione e
diventano ordinamentali?
a) Legge 124/99 X
b) D.M. 13 febbraio 1996
c) D.M. 3 agosto 1979
d) D.M. 8 settembre 1975

a) In seguito, con il D.M. 6 agosto 1999, viene meglio definita l’autonomia dei docenti di strumento
nell’organizzazione del loro insegnamento. In particolare nell’Allegato A al suddetto decreto
vengono definiti in maniera più chiara i lineamenti programmatici della disciplina, lineamenti che
ancora oggi rappresentano la principale indicazione a cui fare riferimento nella programmazione
dei propri interventi didattici.
4. PUNTO 1
Attraverso quale legge o decreto vengono stabiliti in maniera più precisa i programmi di studio
relativi alle varie specialità strumentali successivamente al D.M. 3 agosto 1979?
a) D.M. 13 febbraio 1996 X
b) D.M. 3 agosto 1979
c) D.M. 8 settembre 1975
d) Legge 124/99

a) La sperimentazione viene riformulata ed inserita definitivamente nel percorso educativo della


scuola dell’obbligo.

5. PUNTO 2
Quali metodologie possiamo applicare per eliminare tensioni innaturali ed assumere posizioni
coerenti con le naturali caratteristiche bio-meccaniche del corpo durante lo studio e le esecuzioni
musicali?
a) Metodologia di tipo fisio-chinetico X
b) Flipped classroom
c) Peer education
d) Cooperative-learning

a) La metodologia di tipo fisio-chinetico predilige l’utilizzo di inerzialità fisiche e fisiologiche per


eliminare tensioni innaturali ed assumere posizioni coerenti con le naturali caratteristiche bio-
meccaniche del corpo

6. PUNTO 2
Quali azioni di recupero possiamo intraprendere per far recuperare ad un allievo un’adeguata
impostazione allo strumento / voce?
a) Analizzando sia le difficoltà che le caratteristiche fisiche dell’allievo, sperimentando interventi
specifici e conferendo valore ai miglioramenti conseguiti successivamente X
b) Non è necessario intraprendere azioni, è giusto lasciare all’allievo la libertà di esprimersi
posturalmente come ritiene meglio
c) Attraverso l’esempio dell’insegnante da seguire su imitazione, senza spiegazioni, perché ciò che
conta è la pratica e non la teoria
d) L’allievo deve capire da solo come correggere l’errore e trovare da solo la soluzione

a) In questo modo si favorisce nello studente un atteggiamento di fiducia sulle proprie possibilità,
favorendo così il processo di apprendimento

7. PUNTO 2
Qual è una forma di ricerca di silenzio nel corpo secondo il metodo Feldenkrais?
a) L’eliminazione delle contrazioni chiamate parassite, che impediscono il fluire del movimento così
come il passaggio delle vibrazioni X
b) La meditazione
c) La ginnastica passiva
d) Esercizi di alternanza tra contrazioni e rilassamento corporeo
a) Per contrazioni parassite s’intendono tutte le tensioni muscolari, anche in zone lontane, che non
sono funzionali al movimento e che possono ostacolarlo, togliergli energia, diminuirne la velocità
o l’efficacia e tutto ciò senza che la persona ne sia consapevole.

8. PUNTO 3
Quali sono le metodologie più adatte per approfondire la conoscenza dei sistemi di notazione e della
loro evoluzione storica?
a) Sono di tipo teorico, pratico e ludico X
b) Sono solo di tipo teorico attraverso la lezione frontale
c) Sono solo di tipo pratico perché è più produttivo apprendere attraverso il fare
d) Sono solo di tipo ludico, perché si impara meglio attraverso il gioco a qualsiasi età

a) Attraverso la lezione frontale o partecipata con l’uso di testi, manuali ecc, attraverso attività di
tipo pratico e ludico come ad esempio il creare dei “metri musicali” che al posto di centimetri e
millimetri prevedono toni e semitoni, sui quali costruire le scale, o di rappresentare le note e la
melodia come punti e linee su assi cartesiani che rappresentano l’altezza dei suoni e la loro
successione temporale. Inoltre i software di notazione musicale possono rappresentare supporti
particolarmente utili, per acquisire competenze nell’ambito dei sistemi di notazione, soprattutto
se in presenza di alunni DSA.

9. PUNTO 3
In quale decreto si raccomanda l’acquisizione di capacità cognitive in riferimento all’autonoma
decodificazione da parte dell’allievo degli aspetti ritmico, frastico, metrico, agogico, dinamico,
timbrico e armonico nell’insegnamento strumentale per la scuola media?
a) Nel D.M. 201/1999 X
b) Nel D.M. 13 febbraio 1996
c) Nel D.M. 3 agosto 1979
d) Nel D.M. 8 settembre 1975

a) Nel D.M. 201/1999 la lettura ritmica e intonata viene citata anche tra gli obiettivi di
apprendimento previsti nel triennio della Scuola Secondaria di I grado, assieme all’autonomia
nella decodificazione dei vari aspetti della notazione musicale come contenuto fondamentale
della disciplina.

10. PUNTO 4
Qual è il mezzo più proficuo che un insegnante può utilizzare per l’insegnamento delle formule
idiomatiche specifiche del proprio strumento/voce con riferimento agli aspetti morfologici della
musica quali la dinamica, la timbrica, la metrica, l’agogica, il fraseggio?
a) Il gesto attraverso una metodologia di tipo psico-fisico-gestuale X
b) Attraverso la lezione frontale teorica
c) Attraverso la ricerca personale dell’allievo
d) Attraverso un travaso di nozioni verso l’alunno
a) Il gesto rimane il mezzo fondamentale attraverso cui ottenere il risultato desiderato, per cui
sarebbe da preferire una metodologia che segua un indirizzo che potremmo definire psico-fisico-
gestuale, volto cioè a mettere strettamente in relazione la rappresentazione mentale del gesto
con il risultato da ottenere.

11. PUNTO 4
In fase di verifica delle competenze apprese, in riferimento alle formule idiomatiche specifiche del
proprio strumento/voce con riferimento agli aspetti morfologici della musica quali la dinamica, la
timbrica, la metrica, l’agogica, il fraseggio, è prevista una fase di autovalutazione?
a) Si sempre X
b) Qualche volta, solo a discrezione dell’alunno
c) Qualche volta, solo a discrezione dell’insegnante
d) Mai

a) L’autovalutazione è un’azione molto importante nella didattica per competenze. Nello specifico
l’alunno viene invitato a saper individuare e correggere i propri errori anche in maniera
autonoma e non solo a seguito dell’indicazione dell’insegnante.

12. PUNTO 5
Quale o quali furono gli antenati del pianoforte?
a) Il clavicembalo e il fortepiano X
b) Il clavicembalo
c) Il fortepiano
d) Nessuno

a) Il pianoforte fu ideato e realizzato da un’idea del cembalaro padovano Bartolomeo Cristofori


all’inizio del ‘700, il quale voleva creare un clavicembalo in grado di eseguire suoni di diversa
intensità sonora. Il suo modello, denominato gravicembalo col piano e forte, via via acquistò nel
tempo sempre più popolarità, assumendo dapprima il nome di fortepiano e infine il nome di
pianoforte.

13. PUNTO 5
Quale metodologia risulta essere più idonea alla trattazione dell’argomento riguardante le tecniche
di esecuzione musicale relative al proprio strumento/voce?
a) Metodologia di tipo laboratoriale X
b) Flipped classroom
c) Lezione frontale
d) Role playing

a) La metodologia di tipo laboratoriale è la più idonea alla trattazione dell’argomento, perché


consente all’allievo di conoscere e sperimentare direttamente in prima persona le caratteristiche
tecniche dello strumento. Nella Scuola secondaria di I grado l’alunno viene invitato a raggiungere
alcune competenze fondamentali, come la capacità di collocare in ambito storico-stilistico gli
eventi musicali praticati e l’acquisizione di tecniche specifiche nella pratica strumentale.
14. PUNTO 6
La memoria musicale è il risultato di quanti tipi di memoria?
a) Quattro: memoria digitale, memoria visiva, memoria auditiva, memoria mentale X
b) Tre: memoria visiva, memoria auditiva e memoria mentale
c) Due: memoria visiva e memoria auditiva
d) Solo la memoria auditiva

a) I quattro tipi di memoria lavorano in maniera integrata, tuttavia la memoria più affidabile si
ritiene che sia la memoria mentale, vale a dire quella che deve “sapere” esattamente ciò che
accade durante l’esecuzione di un brano e che deve “conoscere” lo spartito in ogni suo
particolare. E’ dunque questa la memoria che, più di ogni altra, andrebbe sviluppata, rafforzata
e utilizzata.

15. PUNTO 6
Quali sono gli strumenti traspositori?
a) Sono quegli strumenti la cui scrittura musicale, per ragioni pratiche, non corrisponde ai suoni
reali prodotti dallo strumento stesso X
b) Sono quegli strumenti la cui scrittura musicale corrisponde ai suoni reali prodotti dallo strumento
stesso
c) Sono quegli strumenti che leggono il setticlavio
d) Sono quegli strumenti che leggono in chiave di basso

a) Questa convenzione si applica oggi a numerose famiglie di strumenti a fiato, permettendo così a
chi suona di passare da uno strumento all’altro della stessa famiglia, facendo però corrispondere
alle note riportate sullo spartito sempre le stesse posizioni delle dita, evitando di apprendere una
tecnica esecutiva diversa per ognuno dei diversi strumenti che si trovasse a dover suonare.

16. PUNTO 6
Quali sono le tecniche più utili di lettura a prima vista?
a) Verificare preliminarmente la tonalità d’impianto e le eventuali modulazioni; leggere il brano a
mente da capo al fine, individuandone i principali elementi armonici e melodici; eseguire
virtualmente i passaggi più complessi X
b) leggere il brano a mente da capo al fine, individuandone i principali elementi armonici e melodici;
eseguire virtualmente i passaggi più complessi
c) eseguire virtualmente tutto il brano
d) Leggere tante volte il brano da capo a fondo col proprio strumento/voce

a) Occorre quindi che l’esecutore possegga la conoscenza più ampia possibile delle caratteristiche
costruttive del linguaggio che sta trattando. Ed è qui che i percorsi formativi della prima vista
s’intrecciano con altre abilità complementari quali l’analisi e l’improvvisazione.

17. PUNTO 7
In quale decreto la dimensione improvvisativo-compositiva viene citata come orientamento
formativo per le scuole medie ad indirizzo musicale?
a) D.M. 201/1999 X
b) Nel D.M. 13 febbraio 1996
c) Nel D.M. 3 agosto 1979
d) Nel D.M. 8 settembre 1975

a) Il D.M. 201/1999 ribadisce l’improvvisazione come contenuto fondamentale per la padronanza


dello strumento. Ciò nonostante il contesto più appropriato è comunque quello dell’ultimo anno
del Liceo musicale, come specificato anche nelle Indicazioni nazionali.

18. PUNTO 7
Quale metodologia si ritiene più efficace per l’insegnamento/apprendimento dell’improvvisazione?
a) Metodologia di tipo esperienziale X
b) Jigsaw
c) Peer education
d) Sfondo integratore

a) Al di là delle competenze teoriche, che certamente stanno alla base della composizione
estemporanea, è soltanto la pratica a rendere questa attività possibile e concretamente efficace,
consentendo allo studente non soltanto di acquisire le tecniche attraverso cui espletarla, ma di
interiorizzarle e di assimilarle al punto da averne completa padronanza.

19. PUNTO 8
Quali competenze chiave di cittadinanza si possono acquisire attraverso lo studio dei metodi e testi
didattici relativi al proprio strumento/voce?
a) Imparare ad imparare, agire in modo autonomo e responsabile, acquisire e interpretare
informazioni X
b) Progettare, comunicare
c) Risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni
d) Collaborare e partecipare

a) Lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza è importante per la realizzazione e lo


sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

20. PUNTO 8
La verifica e la valutazione riguardante le attività sui metodi e testi didattici relativi all’insegnamento
del proprio strumento/voce può riguardare:
a) Lettura, produzione del suono, comprensione stilistica, capacità esecutiva, capacità
interpretativa X
b) Capacità esecutiva, capacità interpretativa
c) Lettura, produzione del suono, comprensione stilistica
d) Lettura, produzione del suono, capacità esecutiva, capacità interpretativa

a) La verifica è di carattere pratico, viene svolta individualmente e consiste nell’esecuzione di uno


studio.
21. PUNTO 9
Alla base di un corretto equilibrio psico-fisico troviamo:
a) La respirazione e il rilassamento X
b) La meditazione
c) La ginnastica quotidiana
d) Il rilassamento

a) Occorre abituare fondamentalmente lo studente fin dalle prime fasi di studio dello strumento ad
adattare la sua respirazione al fraseggio musicale e ad assumere una postura corretta per favorire
il più possibile il rilassamento.

22. PUNTO 9
Quali capacità trasversali si acquisiscono attraverso i metodi e le strategie per un corretto ed efficace
equilibrio psico-fisico nella prassi esecutiva?
a) Capacità di diagnosi, di relazione, di gestione dello stress X
b) Solo capacità interpretative
c) Solo capacità di gestione dello stress
d) Solo capacità di memorizzazione

a) Si può dire, inoltre, che la capacità di mantenere un corretto equilibrio psico-fisico è in qualche
modo correlata anche con quella di individuare collegamenti e relazioni, indicata tra le
competenze chiave di cittadinanza.

23. PUNTO 9
Quali sono i parametri da considerare nella verifica e valutazione delle attività riguardanti i metodi e
le strategie per un corretto ed efficace equilibrio psico-fisico nella prassi esecutiva?
a) La respirazione, il rilassamento delle diverse parti del corpo, i punti di appoggio X
b) La respirazione, il rilassamento delle diverse parti del corpo
c) Solo i punti di appoggio
d) Solo la respirazione

a) Nello specifico si può valutare se la respirazione è coerente con il testo musicale, se le diverse
parti del corpo sono rilassate quando occorre e se vengono utilizzati con naturalezza i punti
d’appoggio più adeguati.

24. PUNTO 10
La verifica e la valutazione sulle tecniche di concertazione e direzione di gruppi strumentali e vocali
come vengono svolte?
a) Collettivamente ma valutata individualmente X
b) Collettivamente
c) Individualmente
d) A scelta del docente

a) La verifica è di carattere pratico, viene svolta collettivamente ma valutata individualmente


tramite l’osservazione di una prova d’insieme e durante la direzione dell’ensemble o del gruppo
vocale, ovviamente con le dovute specificità legate al repertorio.
25. PUNTO 10
Quali parametri vengono valutati nella verifica e la valutazione sulle tecniche di concertazione e
direzione di gruppi strumentali e vocali?
a) Lettura della partitura, comprensione stilistica, metodo di studio, chiarezza ed efficacia delle
indicazioni (verbali e gestuali) X
b) Lettura della partitura, comprensione stilistica, metodo di studio
c) Lettura della partitura, comprensione stilistica
d) Metodo di studio

a) Nello specifico si possono valutare se l’alunno decodifica la partitura con sicurezza, se concerta
e dirige in maniera adeguata a stile/epoca/carattere e in modo personale, se applica in maniera
autonoma e personale il metodo di studio, se sa valutare gli altri e modificarne la performance
in maniera efficace, se fornisce indicazioni chiare ed efficaci.

26. PUNTO 10
Quali metodologie possono essere utilizzate per l’insegnamento/ apprendimento delle tecniche di
concertazione e direzione di gruppi strumentali e vocali?
a) Metodologia di tipo consultivo, di tipo formativo attraverso una modalità laboratoriale X
b) Lezione frontale
c) Jigsaw
d) Sfondo integratore

a) La metodologia di tipo consultivo consiste nel mero passaggio di conoscenze relative


all’argomento in oggetto, mentre la metodologia di tipo formativo programma il percorso di
apprendimento dell’allievo attraverso tappe successive e consequenziali, ognuna poggiante sulla
precedente. Si predilige comunque una modalità laboratoriale, che permette di fare esperienza
diretta e di costruire direttamente il proprio percorso di apprendimento.

27. PUNTO 11
A chi spetta il compito di trascrivere o rielaborare un brano d’insieme per un organico diverso da
quello originale in modo tale da adattarlo alle caratteristiche dei propri alunni?
a) Ai docenti X
b) Agli alunni in autonomia
c) Agli alunni col sostegno degli insegnanti
d) Ad una figura preposta

a) Le tecniche di arrangiamento, strumentazione ed elaborazione dei repertori non sono parte della
programmazione didattica perché riguardano le conoscenze e le competenze dei docenti e non
gli obiettivi di apprendimento degli alunni.

28. PUNTO 11
Quale accorgimento può essere utilizzato per adattare meglio il brano al gruppo di alunni a cui ci si
rivolge?
a) La trasposizione dell’intero brano in un’altra tonalità, più adatta all’esecuzione con gli strumenti
in organico o al gruppo vocale X
b) La modifica del fraseggio
c) La modifica dell’indicazione di tempo in modo che sia più agevole per gli alunni
d) La modifica delle figure veloci

a) Questo banale intervento si può effettuare nel caso in cui i problemi esecutivi siano legati
all’estensione di alcuni strumenti o voci.

29. PUNTO 12
Quale procedura risulta essere un valido aiuto per aiutare l’allievo ad affrontare e risolvere i problemi
esecutivi legati a repertori diversi per genere, stile, epoca storica, tradizioni musicali sia solistici sia
cameristici?
a) Dividere il brano in sezioni di dimensioni appropriate X
b) Leggere tante volte il brano da capo a fondo
c) Utilizzare sempre e costantemente il metronomo
d) Eseguire il brano da subito ad una velocità maggiore rispetto a quella che dovrebbe essere

a) Dividere il brano in sezioni di dimensioni appropriate in modo tale che siano caratterizzate al
loro interno dalla ricorrenza di un determinato modulo ritmico/melodico/morfologico, che le
identifichi e le differenzi da quelle circostanti.

30. PUNTO 12
Quale procedura risulta essere un valido aiuto per aiutare l’allievo ad affrontare e risolvere i problemi
esecutivi legati a repertori diversi per genere, stile, epoca storica, tradizioni musicali sia solistici sia
cameristici?
a) Utilizzare le varianti ritmiche X
b) Leggere tante volte il brano da capo a fondo
c) Utilizzare sempre e costantemente il metronomo
d) Eseguire il brano da subito ad una velocità maggiore rispetto a quella che dovrebbe essere

a) Si possono utilizzare le ben note varianti ritmiche, ad esempio fermandosi sulla prima nota di
ogni gruppo (accentandola), poi sulla seconda, poi sulla terza e così via. Le varianti ritmiche
possono avere anche altri modelli, dipendenti soprattutto dalla tipologia del gruppo di note
(quartina, terzina, sestina ecc.) e dall’obiettivo che si deve perseguire.

31. PUNTO 12
Quale metodologia può risultare idonea per favorire nell’allievo la capacità di risoluzione di problemi
esecutivi legati a repertori diversi per genere, stile, epoca storica, tradizioni musicali sia solistici sia
cameristici?
a) Modello di tipo integrato che utilizzi sia un approccio analitico che un approccio sintetico X
b) Lezione frontale
c) Gioco di ruolo
d) Flipped classroom
a) Può essere utile utilizzare sia un approccio analitico, individuando i singoli problemi e trovando
una strategia per risolverli, che un approccio sintetico, rielaborando all’interno di una visione
unitaria le suddette strategie e mettendole in relazione tra di loro.

32. PUNTO 13
A chi spetta il compito di scrivere composizioni e strumentazioni per organici diversi, utilizzando
anche software di notazione musicale?
a) Ai docenti X
b) Agli alunni in autonomia
c) Agli alunni col sostegno degli insegnanti
d) Ad una figura preposta

a) La capacità di scrivere composizioni e strumentazioni, utilizzando all’occorrenza anche software


di notazione, deve figurare tra le competenze del docente di Esecuzione e Intrepretazione o di
Strumento musicale alle scuole medie non già perché egli debba trattare questo argomento
all’interno del percorso di apprendimento offerto ai suoi studenti (che invece approfondiranno
con gli insegnanti di Teoria, Analisi e Composizione e Tecnologie musicali), ma piuttosto perché
egli stesso si occuperà, in alcune occasioni e per ragioni particolari, di comporre o di strumentare
dei brani musicali da proporre agli allievi.

33. PUNTO 13
Quali sono i software musicali più noti ed utilizzati per la scrittura della partitura?
a) Finale e Sibelius X
b) Ashampoo burning studio
c) Burnaware
d) Starburn

a) La scrittura della partitura può essere effettuata a mano ma ancora meglio sfruttando le
potenzialità offerte dai diversi software musicali attualmente disponibili. Quest’ultima attività
presenta forti caratteri di interdisciplinarità con Informatica e Tecnologie Musicali.

34. PUNTO 13
Una regola ampiamente condivisa nella composizione musicale di melodie risulta essere la seguente:
a) Procedere per lo più per grado congiunto e, più in generale, utilizzando intervalli ridotti (ad
esempio le terze) X
b) Procedere per lo più per ampi salti
c) Utilizzare le note di accordi diversi
d) Utilizzare note veloci

a) Molto spesso i motivi melodici più efficaci, anche quelli ideati dai più grandi geni musicali della
storia, procedono per lo più per grado congiunto o anche per ripetizione di buona parte delle
note. Ovviamente non è la regola, ma è certamente più difficile e richiede un’inventiva musicale
molto maggiore l’efficace utilizzo di profili melodici di altro genere, magari espressivamente
potenziati da altri parametri, come quello ritmico.
35. PUNTO 14
Al’interno delle Indicazioni nazionali o di altri documenti istituzionali vengono descritti nel dettaglio
gli obiettivi specifici di apprendimento per quel che riguarda la progettazione e realizzazione di eventi
sonori che integrino anche altre forme artistiche?
a) No, non figurano precisi obiettivi specifici di apprendimento relativi a questo argomento X
b) Si, nelle Indicazioni nazionali per il primo ciclo di istruzione
c) Si, nella Legge 124/99
d) Si, nelle Indicazioni nazionali per i Licei

a) In ogni caso la realizzazione di un progetto multimediale può coinvolgere qualsiasi altra materia
in base alle caratteristiche del progetto stesso e, dunque, si tratta di un’attività dall’ampio
ventaglio interdisciplinare. Per sua stessa natura però, è sempre comunque in stretta relazione
con materie come Informatica e Tecnologie Musicali.

36. PUNTO 14
Quale metodologia può dare maggiori risultati per la progettazione di attività di
insegnmento/apprendimento riguardanti la realizzazione di eventi sonori che integrino anche altre
forme artistiche?
a) Metodologia di tipo laboratoriale X
b) Lezione frontale
c) Flipped classroom
d) Peer education

a) La metodologia di tipo laboratoriale consente allo studente di acquisire, attraverso l’esperienza


diretta, non soltanto le tecniche attraverso cui espletarla, ma di interiorizzarle ed assimilarle al
punto da averne completa padronanza.

37. PUNTO 14
Le Indicazioni nazionali, per quel che riguarda in particolare l’istruzione secondaria di primo grado,
inquadrano l’insegnamento strumentale in un preciso contesto di interdisciplinarità?
a) Si, l’interdisciplinarità riveste notevole importanza X
b) No, l’interdisciplinarità non è prevista
c) Si, a discrezione degli alunni
d) Si, anche se non riveste particolare importanza

a) L’interdisciplinarità nelle Indicazioni Nazionali viene richiesta come condizione metodologica


essenziale, indicando anche l’apporto delle tecnologie multimediali come ulteriore risorsa
metodologicamente efficace .

38. PUNTO 15
E’ importante la diffusione della cultura musicale nel territorio e in ambito internazionale con
particolare riferimento alle diverse etnie e culture?
a) Riveste un’importanza notevole X
b) Non riveste alcuna importanza
c) Riveste un’importanza marginale, relegata ai ritagli di tempo che durante l’anno scolastico
potrebbero venirsi a creare
d) Riveste un’importanza marginale, relegata all’interesse o meno dimostrato dagli alunni
a) La musica, essendo il prodotto del pensiero e dell’estetica di una società, ne svela elementi
culturali e sociali altrimenti difficili da cogliere, inoltre la particolare conoscenza dei linguaggi
sonori di altre etnie e culture può contribuire enormemente a sviluppare il concetto di inclusione.

39. PUNTO 15
Quali materie musicali devono tener conto di una prospettiva multiculturale?
a) Storia della Musica, Educazione musicale e insegnamento strumentale X
b) Storia della Musica e Educazione musicale
c) Insegnamento strumentale
d) Nessuna materia musicale particolare

a) E’ indispensabile non solo che materie come Storia della Musica ed Educazione Musicale tengano
conto di una prospettiva multiculturale, ma che anche gli insegnanti di strumento integrino il più
possibile lo studio del repertorio della musica colta occidentale con quello di altri linguaggi
musicali, dal jazz alla musica popolare, dalla musica folcloristica a quella extraeuropea.

40. PUNTO 15
E’ utile che il docente di strumento favorisca il maggior numero possibile di occasioni attraverso cui
gli studenti possano condividere la loro esperienza musicale con la comunità e come?
a) Si, attraverso saggi, concerti, concorsi musicali ecc. X
b) No, non si ritiene utile un’attività di questo tipo
c) Si ma in maniera marginale e solo durante i saggi di fine anno a scuola per non sovraccaricare gli
alunni
d) A completa discrezione di ciascun docente

a) E’ compito della scuola favorire l’istituzione a livello provinciale, regionale, nazionale e


internazionale occasioni di socializzazione e di valorizzazione delle esperienze musicali, che
diffondano cultura nel territorio e coinvolgano istituzioni e realtà locali di ogni genere. E’ così che
l’esperienza musicale può trasformarsi in patrimonio condiviso e promuovere diversi
comportamenti sociali.

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