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HENRI BERGSON – PUNTI FONDAMENTALI

1) TEMPO, DURATA E LIBERTA’


Egli fa una distinzione fra il tempo spazializzato e il tempo della coscienza.
Tempo spazializzato: istanti differenti solo quantitativamente tra di loro, è reversibile, fatto di
momenti distinti l’uno dall’altro (come una collana di perle). E’ un concetto astratto, esteriore,
spazializzato.
Tempo della coscienza: fatto di momenti quantitativamente e qualitativamente diversi tra loro, è
fatto di momenti irripetibili, i vari momenti si compenetrano e si sommano tra di loro (come un
gomitolo). E’ concreto, interiore, si identifica con la durata. Ogni momento, pur essendo il risultato
di tutti i momenti precedenti, è assolutamente nuovo rispetto ad essi. Per un uomo, essere significa
mutare e quindi autocrearsi ed è quindi libertà.

2) SPIRITO E CORPO: MATERIA E MEMORIA


Bergson studia i rapporti fra spirito e corpo.
La memoria pura o memoria-durata è la coscienza stessa, che registra automaticamente tutto ciò che
accade, anche ciò di cui non abbiamo consapevolezza. Si identifica con il nostro passato (che ci
segue, tutt’intero, in ogni momento).
La memoria meccanica o memoria-abitudine presiede ai meccanismi motori ed è la
materializzazione operata dal cervello di un evento del passato, è solo una piccola parte della
memoria pura.
La percezione agisce come un continuo filtro selettivo dei dati, in vista delle esigenze dell’azione.

Insomma vi è un rapporto dualistico fra spirito (che è memoria e durata) e materia.

3) LO SLANCIO VITALE (evoluzione creatrice)


La vita è sempre creazione, imprevedibilità e nello stesso tempo conservazione integrale e
automatica dell’intero passato.
Questo percorso riguarda sia l’uomo che la natura, ma le loro sorti sono diverse: l’uomo può vivere
solo una vita e quindi deve scegliere, mentre la natura non deve prendere decisioni.
Bergson esclude il finalismo, la vita è creazione libera e imprevedibile, l’evoluzione non può essere
avvenuta per cause puramente meccaniche.

4) ISTINTO E INTELLIGENZA
Egli traccia una metafisica evolutiva che dà ragione alle diversità, tutte le volte che l’istinto prevale
abbiamo la sua limitatezza.

Sono due tendenze diverse ma tra loro molto legate.


L’intelligenza è la facoltà di fabbricare strumenti artificiali e di variarne indefinitivamente la
fabbricazione. Serve a costruire strumenti inorganici e quindi riesce ad operare al meglio quando si
trova a che fare con della materia inorganica (essa si rappresenta solo ciò che è solido, discontinuo,
immobile e quindi non può per natura comprendere il movimento, il divenire e la vita).
L’istinto è la facoltà di utilizzare o costruire strumenti organizzati (gli organi corporei).

Tuttavia intelligenza e istinto non si separano mai, è possibile un ritorno consapevole


dell’intelligenza all’istinto (tale ritorno è l’intuizione).
Intuizione = istinto divenuto disinteressato, consapevole di sé stesso, capace di riflettere sul suo
oggetto e di estenderlo indefinitivamente. Così nascono l’arte e la metafisica.
5) SOCIETA’, MORALE E RELIGIONE
Società chiuse: l’individuo agisce unicamente come parte del tutto, vi è pochissimo spazio per
l’iniziativa e la libertà, uomo chiuso in se stesso, indifferente agli altri uomini, caratterizzata dalla
combattività.
Morale dell’obbligazione (fondata su abitudini sociali che garantiscono la vita e la solidità del corpo
sociale), è immutabile, tende alla conservazione, consiste nella conformità ad abitudini acquisite,
contraddistinta da tabù e automatismi.
Religione statica: tramite miti e superstizione cerca di dare all’uomo una difesa contro le prospettive
di pericolo che la vita presenta(e che l’intelligenza gli prospetta), è una reazione difensiva della
natura contro l’intelligenza (che cerca di reagire al mistero del male e della morte).

Società aperte: si continua lo sforzo creatore della vita.


Morale assoluta (quella dei santi del Cristianesimo), guarda non solo a un gruppo sociale ma a tutta
l’umanità, è in movimento e tende al progresso, risponde all’appello di una personalità che può
essere quella di un individuo nella sua singolarità, è fratellanza
Religione dinamica: fa appello a qualcosa che è in tutti gli uomini e tende a comunicare a tutti la
sua forza creativa, attraverso il misticismo l’uomo si inserisce nello slancio creatore della vita.

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