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HENRI BERGSON (18.10.1859 04.01.

.1941) Saggio su dati immediati della coscienza (1889) Materia e memoria (1896) Evoluzione creatrice (1907) Le due sorgenti della morale e della religione (1932) Distinzione fra il TEMPO DELLA SCIENZA e il TEMPO DELLA VITA o della COSCIENZA La differenza nella QUANTIT, nella REVERSIBILIT e nella DISTINZIONE QUANTIT = il tempo della scienza fatto solo di istanti che sono differenti tra loro quantitativamente REVERSIBILIT = il tempo della scienza reversibile perch un esperimento pu essere ripetuto DISTINZIONE = il tempo della scienza fatto di momenti distinti uno dallaltro Il TEMPO DELLA SCIENZA astratto, esteriore e spazializzato Il TEMPO DELLA VITA concreto, interiore e si identifica con la DURATA Nella durata non ci possono essere due momenti uguali, se non altro perch ciascuno di essi si fonde alla durata gi trascorsa, che, a causa del trascorrere stesso del tempo, differente per ciascun momento. La durata interna alla coscienza , dunque, una molteplicit qualitativa, costituita da momenti che sono luno allaltro eterogenei, ma non sono reciprocamente separati. In ci consiste la LIBERT. Nella continua e incessante riproposizione di autocreazione. In MATERIA e MEMORIA Bergson distingue: MEMORIA RICORDO PERCEZIONE MEMORIA = la coscienza stessa, memoria pura, che registra tutto ci che accade, anche quello del quale non siamo consapevoli. il nostro passato che ci portiamo tutto intero. RICORDO = la materializzazione di un evento del passato, che avviene nel nostro cervello. Questa una piccola parte della memoria e funziona solo in vista dellAZIONE. Il paradosso che la MEMORIA in realt pi OBLIO che RICORDO. PERCEZIONE = un filtro selettivo dei dati in vista dellazione LAN VITAL La realt mobilit. Non esistono cose fatte, ma soltanto cose che si fanno, non stati che si mantengono ma stati che cambiano. Ogni realt dunque tendenza. La vita sempre creazione, imprevedibilit, ma anche conservazione integrale ed automatica dellintero passato.

Intelligenza e istinto: nelluomo non sono mai separate e da sole. INTELLIGENZA = facolt di fabbricare strumenti artificiali. ISTINTO = facolt di utilizzare o costruire strumenti organizzati Luomo prima HOMO FABER e poi HOMO SAPIENS Lintelligenza determinata dalloggetto, dalla natura propria di esso. Essa riesce a rappresentarsi solo ci che SOLIDO, DISCONTINUO, IMMOBILE e non comprende ci che in MOVIMENTO, in DIVENIRE, in poche parole la VITA. Lintelligenza funziona come un meccanismo cinematografico. Si ferma alla serie di ISTANTANEE e sul loro DIVENIRE e cerca di riprodurre il movimento grazie alla successione di esse. In questo modo per le sfugge la VITA, cio il DIVENIRE. Ci spiega perch lintelligenza si trova a suo agio nel mondo della materia ma disarmata di fronte alla VITA. C un legame dellintelligenza con listinto e si trova nellINTUIZIONE. I limiti della conoscenza intellettuale sono superati dallintuizione. Questa unisce in s i caratteri propri dellistinto e quelli dellintelletto. Deriva da tutto ci il primato attribuito nellordine della conoscenza alla filosofia, basata sullintuizione, nei confronti della scienza, basata sullintelletto. La conoscenza filosofica in questo modo riesce ad afferrare tutto ci che alla conoscenza scientifica necessariamente sfugge, in primo luogo la libert delluomo, e trova nellanalisi introspettiva della coscienza un terreno ad essa proprio su cui pu fondare la propria interpretazione generale della realt.

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