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Tasso di attività= primo indice usato per le statistiche del mercato del lavoro e serve a
misurare l’estensione del mercato del lavoro calcolato sulla base della popolazione
attiva. Indica qual è, ogni 100 abitanti in età lavorativa, il numero di coloro che
lavorano/cercano un’occupazione.
Tasso di disoccupazione= secondo indice usato per le statistiche del mercato del
lavoro. Informa di quanto la domanda di lavoro è inferiore rispetto all’offerta di lavoro.
Misura il rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro(spreco di
forza-lavoro) da parte del sistema economico. Indica qual è il numero dei disoccupati
disposti a lavorare ogni 100 persone attive (occupati+disoccupati).
-il salario di equilibrio
Nel mercato del lavoro viene scambiata una prestazione lavorativa in cambio di un
reddito chiamato salario.
Domanda di lavoro= relazione inversa tra salario e quantità domandata. Il salario per
le imprese è un costo e se esso aumenta, gli imprenditori sono costretti a richiedere
meno lavoro.
Salario lordo= è il compenso che viene corrisposto dal datore di lavoro e comprende
tutte le voci.
Dal punto di vista dell’impresa il salario è un costo che comprende il pagamento della
prestazione lavorativa e una serie di contributi che la legge pone direttamente a suo
carico.
-Contributi sociali.
Contribuiscono alle spese che lo Stato sostiene per assicurare la previdenza e
l’assistenza sanitaria. Essi sono detti sociali pk servono per nanziare spese pubbliche
che sono caratteristiche dello Stato sociale come pensione e sanità.
Hanno carattere obbligatorio, non servono per nanziare tutta la spesa pubblica
essendo nalizzati a una speci ca attività dello Stato.
In Italia sono molto elevati e sono a carico delle imprese datrici di lavoro.
I contributi sociali rappresentano per le imprese un elemento di costo che va ad
aggiungersi al salario pagato ai lavoratori e va a formare il vero e proprio costo del
lavoro(costo che le imprese sostengono per utilizzare la forza lavoro dei lavoratori
dipendenti).
La domanda di lavoro delle imprese non dipende dal salario ma da tale costo del
lavoro.
Una riduzione dei contributi previdenziali a carico delle imprese riduce il costo del
lavoro e ciò provoca un aumento della domanda di lavoro.
-ritenute fiscali
Il salario costituisce un reddito e su tutti i redditi occorre pagare l’Iperf
Il pagamento delle imposte sul salario non è effettuato direttamente dal lavoratore ma
tramite il datore di lavoro.
Il datore di lavoro trattiene dal salario che deve pagare al lavoratore la somma
corrispondente all’imposta e poi la versa al sico.
L’imprenditore opera come sostituto d’imposta, ovvero che egli si sostituisce al sco
nei confronti del lavoratore.