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IL MERCATO DEL LAVORO E L’ECONOMIA

-che cos’è il lavoro?


Il lavoro è l’attività umana svolta per ottenere beni e servizi in cambio di un
rendimento.
Può essere autonomo o subordinato:

Attivitá svolta senza Attività svolta alle dipendenze di un


vincoli di dipendenza. datore di lavoro, in cambio di un salario
Il lavoratore si assume i (x operai)e stipendio(x impiegati)
rischi connessi all’attività Gli strumenti di produzione
che svolge appartengono al datore di lavoro che ha
il potere di organizzare e coordinare il
lavoro dei suoi dipendenti.
Offerto dalle famiglie e domandato dalle
imprese

L’ISTAT misura periodicamente il tasso di attività e disoccupazione.


La popolazione si divide in due categorie:

Popolazione attiva= Popolazione non attiva=


Occupati, persone in cerca di Persone non in età lavorativa, p. che non
occupazione. sono alla ricerca di un lavoro nonostante
siano in età lavorativa.

Tasso di attività= primo indice usato per le statistiche del mercato del lavoro e serve a
misurare l’estensione del mercato del lavoro calcolato sulla base della popolazione
attiva. Indica qual è, ogni 100 abitanti in età lavorativa, il numero di coloro che
lavorano/cercano un’occupazione.

Tasso di disoccupazione= secondo indice usato per le statistiche del mercato del
lavoro. Informa di quanto la domanda di lavoro è inferiore rispetto all’offerta di lavoro.
Misura il rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro(spreco di
forza-lavoro) da parte del sistema economico. Indica qual è il numero dei disoccupati
disposti a lavorare ogni 100 persone attive (occupati+disoccupati).
-il salario di equilibrio
Nel mercato del lavoro viene scambiata una prestazione lavorativa in cambio di un
reddito chiamato salario.

Domanda di lavoro= relazione inversa tra salario e quantità domandata. Il salario per
le imprese è un costo e se esso aumenta, gli imprenditori sono costretti a richiedere
meno lavoro.

L’offerta di lavoro= aumenta se sale il salario. Esso è il reddito che i lavoratori


ricevono in cambio delle ore di lavoro. Se aumenta il salario, un maggior numero di
lavoratori sarà disposto a lavorare di più.

Salario di equilibrio= se la domanda di lavoro è uguale all’offerta di lavoro,la


disoccupazione è nulla. Il salario è tale da indurre le famiglie a offrire una quantità di
lavoro pari alla quantità di lavoro domandata dalle imprese.

-il funzionamento del mercato del lavoro


L’equilibrio è il frutto spontaneo del libero agire degli interessi individuali nel mercato
del lavoro.
Quando le imprese reputano il salario troppo elevato lasciano a casa molti lavoratori.
Quando il salario è più basso rispetto a quello percepito in precedenza, le famiglie si
ritirano dal mercato del lavoro pk non sono disposte a lavorare.

-la disoccupazione naturale


La disoccupazione può essere di due tipi:

Disoccupazione frizionale= lavoratori abbandonano il vecchio lavoro e ne cercano uno


nuovo. La durata dipende da come funziona il mercato del lavoro. È legata
all’ef cienza del sistema di collocamento a cui è af dato l’incontro tra domanda e
offerta di lavoro. È dovuta alle frizioni ovvero al cattivo funzionamento del
collocamento. Più ef ciente è il sistema di collocamento, minore è il tempo di
disoccupazione.
Il collocamento può essere realizzato dai singoli attraverso agenzie private o uf ci
pubblici. Può essere privato o pubblico.

Controllo sui sogg. ammessi a


operare nel mercato del lavoro
istituendo le agenzie per il Sogg. pubblici o privati che possono
lavoro. esercitare una serie di attività nel
mercato del lavoro tra cui quella di
intermediazione tra domanda e
offerta di lavoro.
Disoccupazione strutturale= causata dal fatto che nel mercato del lavoro ci sono delle
rigidità che impediscono la realizzazione della piena occupazione. Esse possono
derivare dal tipo di legislazione che viene applicata nel mercato del lavoro. Se il
legislatore impone un salario maggiore a quello di equilibrio, un certo numero di
lavoratori disposti a lavorare al salario di equilibrio non riesce a trovare lavoro.

-la disoccupazione da domanda


La domanda delle imprese non dipende solo dal salario, ma anche dalle aspettative di
vendita. Esse di fronte a una diminuzione di salario potrebbero non essere disposte a
domandare nuovi lavoratori se hanno prospettive negative di vendita nel futuro.
La domanda di lavoro dipende anche dalla domanda di beni che le imprese si
aspettano ci sarà in futuro.
La domanda di lavoro delle imprese si abbassa se la domanda complessiva di beni e
servizi da parte degli operatori del sistema economico si riduce.
La domanda complessiva è costituita da consumi, investimenti, spesa pubblica ed
esportazioni.
Se una delle componenti della domanda complessiva del sistema economico aumenta,
alle imprese conviene assumere nuovi lavoratori e la disoccupazione diminuisce.

-l’intervento dello Stato


È importante lo Stato per risollevare la domanda complessiva quando il sistema
economico determina disoccupazione da domanda.
Esso ha il compito di creare posti di lavoro in modo indiretto. I nuovi posti di lavoro
non sono all’intervento degli apparati pubblici ma dentro le imprese private.
Lo Stato deve fare in modo che le imprese private possano aumentare l’occupazione
rilanciando la domanda.
Es. Aumento della spesa pubblica.

-il fenomeno di disoccupazione


Esistono due tipi di disoccupazione:

Disoccupazione di lungo periodo= ridotta solo migliorando il tipo di collocamento e


assicurando una certa essibilità al mercato del lavoro per consentirgli di adattarsi
alle diverse situazioni in cui viene a trovarsi il sistema economico.

Disoccupazione di breve periodo= dovuta a una carenza di domanda nel sistema


economico. È necessario un intervento dello Stato per aumentare la domanda
aumentando la spesa pubblica o riducendo la tassazione.
-contributi e busta paga
-Salario.
Quando al lavoratore viene dato il salario egli ne percepisce solo una parte. Alla parte
mancante sono state applicate le ritenute previdenziali, assistenziali e scali ovvero
tutti i contributi e le imposte che la legge pone a carico del lavoratore.
Ci sono due tipi di remunerazione:

Salario lordo= è il compenso che viene corrisposto dal datore di lavoro e comprende
tutte le voci.

Salario netto= importo che il lavoratore percepisce effettivamente.

Dal punto di vista dell’impresa il salario è un costo che comprende il pagamento della
prestazione lavorativa e una serie di contributi che la legge pone direttamente a suo
carico.

-Contributi sociali.
Contribuiscono alle spese che lo Stato sostiene per assicurare la previdenza e
l’assistenza sanitaria. Essi sono detti sociali pk servono per nanziare spese pubbliche
che sono caratteristiche dello Stato sociale come pensione e sanità.
Hanno carattere obbligatorio, non servono per nanziare tutta la spesa pubblica
essendo nalizzati a una speci ca attività dello Stato.
In Italia sono molto elevati e sono a carico delle imprese datrici di lavoro.
I contributi sociali rappresentano per le imprese un elemento di costo che va ad
aggiungersi al salario pagato ai lavoratori e va a formare il vero e proprio costo del
lavoro(costo che le imprese sostengono per utilizzare la forza lavoro dei lavoratori
dipendenti).
La domanda di lavoro delle imprese non dipende dal salario ma da tale costo del
lavoro.
Una riduzione dei contributi previdenziali a carico delle imprese riduce il costo del
lavoro e ciò provoca un aumento della domanda di lavoro.

Riduzione della disoccupazione


-ritenute previdenziali
Il datore di lavoro è tenuto a versare queste ritenute sul salario agli enti previdenziali
anche se si tratta di denaro dovuto dal lavoratore.
Queste somme si aggiungono a quelle versate dal datore di lavoro come contributi
sociali a proprio carico.

-ritenute fiscali
Il salario costituisce un reddito e su tutti i redditi occorre pagare l’Iperf

Imposta sul reddito delle


persone siche.

Il pagamento delle imposte sul salario non è effettuato direttamente dal lavoratore ma
tramite il datore di lavoro.
Il datore di lavoro trattiene dal salario che deve pagare al lavoratore la somma
corrispondente all’imposta e poi la versa al sico.
L’imprenditore opera come sostituto d’imposta, ovvero che egli si sostituisce al sco
nei confronti del lavoratore.

-la busta paga


La busta paga deve essere consegnata dal datore di lavoro al lavoratore e deve
contenere l’indicazione dettagliata di tutti gli elementi della retribuzione, le ritenute
operate e la remunerazione netta che viene corrisposta.
Il salario lordo è formato da diversi elementi che nella busta paga devono essere
indicati separatamente.
1 elemento é costituito dalla paga base= retribuzione prevista dal contratto collettivo
di lavoro per il settore in cui opera l’impresa e per le mansioni svolte dal lavoratore.
Si aggiungono gli scatti di anzianità= aumenti automatici previsti dal contratto
collettivo per il fatto che il lavoratore permane per un certo periodo di tempo nella
stessa impresa.
Ad essi si possono aggiungere quelli dovuti per il lavoro straordinario= il lavoratore se
supera le ore di lavoro previste dal contratto collettivo ha il diritto di percepire una
maggioranza per ogni ora di lavora in più prestata.
Questa maggiorazione è più o meno elevata a seconda che il lavoro venga effettuato di
giorno o di notte, nei giorni feriali o nei giorni festivi.

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