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capitolo 1
le origini della pubblicità
la prima figura del pubblicitario fu individuata in Barnum, uomo che si improvvisò
pubblicitario creando manifesti e volantini per i negozi in cui lavorava, tuttavia fu,
quasi fin da subito accusato di truffa. (1° fase della pubblicità homemade)
In un’epoca di boom economico, di enormi acquisti, le grandi aziende capiscono che
non è più necessario limitarsi alla sponsorizzazione dell’azienda, si inizia quindi a
ricorrere alla merce come elemento da pubblicizzare per differenziarsi nella miriade
di aziende concorrenti nasce quindi la domanda di servizi pubblicitari
specializzati, non è più sufficiente il lavoro del topografo. (2°fase della pubblicità
nascono le agenzie pubblicitarie)
A inizio del 900 le agenzie pubblicitarie principali sono: N.W. Ayer, Lord e Thomas e
Walter Thompson, tuttavia le grandi aziende avevano reparti pubblicitari
specializzati al loro interno.
Si sviluppano due tipologie di fare pubblicità:
Pubblicità atmosferica: il prodotto viene definito dal contesto e
dall’atmosfera in cui è inserito, si fa spesso ricorso all’aiuto di psicologi.
Reason why: forma prevalente di pubblicità, espone in maniera razionale i
vantaggi e le qualità di un determinato prodotto forma prevalente!
I prodotti vengono personalizzati, attraverso l’utilizzo di testimonial, slogan, logo…
questo perché si vuole evitare di rendere l’azienda e quindi i suoi prodotti
impersonali.
La pubblicità è concepita come una sorta di guida al consumatore. I principali
consumatori sono da subito individuati nelle donne, ecco perché nella pubblicità
sono da subito presenti richiami alla sessualità femminile (vd. Pubblicità dei saponi).
Un’altra forma di pubblicità che verrà messa in atto dai pubblicitari sarà quella
istituzionale, tesa a migliorare l’immagine di aziende spesso rovinate dai giornali e
che quindi chiedono aiuto alla pubblicità per riscattarsi.
Capitolo 2
Gli anni fra le due guerre terza fase della pubblicità.
Poco dopo l’inizio della prima guerra mondiale un centinaio dei principali
pubblicitari americani si riunirono dando vita ad un’associazione chiamata American
Association Of Advertising Agencies (AAAA) con una duplice funzione
Rafforzare l’impatto economico della pubblicità nel settore.
Garantire gli standard di etica professionale (ovvero ridurre la falsa pubblicità
e quella comparativa)
Boom pubblicitario, appoggiato soprattutto alle riviste, composte per il 40-50% da
pubblicità.
Si comincia a creare una pubblicità mirata al consumatore, che vengono divisi per
età, ceto sociale e gusti, tuttavia la donna rimane una figura centrale come
destinataria e contenuto elle inserzioni. Nelle immagini pubblicitarie di allora erano
completamente assenti le figure dei lavoratori e delle minoranze (le poche
immagini tendevano a ribadire la superiorità dell’uomo e della donna bianchi). Il
pubblico white middle class dominava le inserzioni.
Da subito la pubblicità viene associata alla politica, sia attraverso l’uso di metafore
che soprattutto nella propaganda. Il mondo pubblicitario fu riconosciuto come
indispensabile nella vittoria, esso si era infatti occupato di aver finanziato campagne
patriottiche. Durante i tempi di guerra fu riconosciuto anche al cinema un ruolo
fondamentale, sia nel fare propaganda che nel fornire divertimento in un momento
in cui ce n’era bisogno. la guerra aveva mostrato come lo straordinario potere di
suggestione del visuale, cinema e pubblicità, allargavano i sensi umani.
Il pubblicitario Lasker si occupò della campagna elettorale dei repubblicani del 1920,
applicandovi tecniche già collaudate nella vendita di prodotti commerciali (usò
testimonials e pubblicità comparativa e ampliò l’influenza della first lady). La vittoria
dei repubblicani rafforzò ulteriormente la figura dei pubblicitari, che furono usati
come mezzo di propaganda anche durante la guerra fredda.
Nel contempo le grandi aziende americane si ritrovarono a dover fronteggiare anche
i mercati nazionali.
In America venne delineata una linea di consumi che gli americani potevano
imparare a salire, un esempio lampante sono le macchine, dalla Chevrolet alla
cadillac.
Si entrò inoltre in una fase di cambiamento dello stile pubblicitario: alle inserzioni
su giornali si affiancarono cartelloni e insegne luminose, il giornalismo di denuncia
era scomparso, lasciando ulteriore spazio a inserzioni pubblicitarie, caratterizzate da
immagini sempre più grandi e con una sempre minore presenza di scritte. Un altro
cambiamento fu segnato dallo stile di fare pubblicità, la pubblicità atmosferica
guadagnava sempre più terreno a discapito della reason why rimaneva sempre
una grande enfasi sul prodotto ma ci si concentrava soprattutto sugli effetti che
esercitava sui consumatori.
Nuovo pubblicitario, Barton, crea pubblicità che siano parabole di vita quotidiana e
quindi crea delle storie.
John Watson, fondatore del comportamentismo applica la formula stimolo-risposta
anche al mondo pubblicitario, inoltre promuove l’utilizzo di dati demografici su cui
costruire i profili dei consumatori (modello ABCD basato sul reddito).
L’immagine della donna nella pubblicità verrà criticata perché venivano mostrati
canoni di perfezione troppo elevati e non autentici.
la pubblicità rimaneva una delle forze principali impegnate in un
miglioramento dell’economia.
Crisi economica del 1929 le agenzie sono costrette a fare tagli sulla
pubblicità.
(terza fase della pubblicità) Cambia il modo di fare pubblicità:
Enfasi sull’aspetto economico del prodotto
Scare advertising
Adozione di uno stile più realistico e aggressivo.
LA PUBBLICITA’ E LA RADIO
Nel momento di crisi economica gioca un ruolo fondamentale la radio e il suo
carattere orale, in competizione con il carattere visuale dei media precedenti, la
radio ridefiniva gli spazi della comunicazione spostando il centro della
comunicazione alla domesticità e intimità. Se da un lato il carattere intimo e
domestico potevano essere considerati un aspetto positivo per la comunicazione
pubblicitaria, dall’altro era proprio l’intrusione nella casa che più preoccupava gli
inserzionisti.
La pubblicità radiofonica, che disponeva di tempo limitato, doveva quindi
concentrarsi sull’aspetto vocale dell’annuncio, bisognava compiere un lavoro meno
metaforico e più diretto, i tipi di annuncio adottati erano principalmente 4:
Monologo di un esperto.
Uso di testimonial famosi.
Brevi sketch.
Jingle musicali.
Con la scansione della giornata radiofonica avviene quindi anche una selezione del
pubblico e dei consumatori da raggiungere. Comparirono indagini di mercato atte a
misurare il grado di gradimento di determinate trasmissioni, e proprio questi indici
di gradimento erano il parametro di valutazione per decidere le fortune di una
trasmissione.
SECONDA GUERRA MONDIALE creazione organismi proprio per la pubblicità
propagandistica War Advertising Council (WAC) e Office of War Information (OWI),
che avevano come premessa originaria la trasparenza, in contrapposizione a quella
che era la propaganda dei regimi contro i quali si era in guerrala prima strategia fu
infatti quella di rimarcare la lotta antifascista del mondo libero contro quello schiavo
Per la prima volta nella storia pubblicitaria si inserirono nelle inserzioni le immagini
degli afroamericani che rispondevano alla chiamata antifascista in nome dei valor
americani contrasto con i bianchi ultra razzisti sudisti.
Un altro argomento su cui puntava la propaganda di guerra era l’immediata e futura
sicurezza di donne e bambini. Cambiano anche le figure nelle immagini
pubblicitarie e propagandistiche, viene lasciato sempre più spazio a figure popolari
come i lavoratori, simbolo dei valori americani.
Anche le trasmissioni radiofoniche si tinsero di patriottismo.
La propaganda, come successe nella prima guerra mondiale portò grande fama e
prestigio ai pubblicitari.
Capitolo 3
Il secolo americano
Dopo la fine della seconda guerra mondiale si registra un periodo di economia
fiorente per gli stati uniti, che quindi continuano a investire grandi somme nella
pubblicità, le grandi agenzie infatti riescono a mantenere sedi anche nei paesi esteri.
Il periodo di grandi acquisti fu sostenuto dal baby boom, dalla vendita di case per le
coppie neomamme, e attorno all’acquisto immobiliare rotearono i consumi di
elettrodomestici, favoriti anche dall’introduzione di un sistema di pagamento a rate
erano due i concetti chiave che regolavano questo momento di boom economico:
CRESCITA E CONSUMO.
Con la crescita economica arriva un aumento delle spese in pubblicità (quasi 6
miliardi nel 1950) agenzia principale: JWT.
La pubblicità diventa sempre più psicologica, studiata da esperti, e in questo
periodo emerge la RICERCA MOTIVAZIONALE, ovvero un’analisi del mercato che
rispondeva al perché del consumo. Essa si suddivideva in tre filoni:
HERZOG, basato su una combinazione di elementi qualitativi e quantitativi,
intervistava piccoli campioni di gente (300/400), poi verificava i risultati
ottenuti su una scala molto più grande (fino a 3000 persone) e infine, una
volta individuato il fattore motivante lo testava su un pubblico selezionato da
differenti città.
Nel mondo pubblicitario c’era ancora una grande disparità etnica, gli
afroamericani non comparivano nemmeno nell’1% degli annunci
pubblicitari, quando venivano rappresentati era per affermare la
superiorità della razza bianca.
Tuttavia dopo le lotte per i diritti civili i pubblicitari cominciarono a
interessarsi sempre di più al settore afroamericano, che coinvolsero anche
nelle loro indagini di mercato.
capitolo 4
consumer nation
Con gli anni 80, segnati da una grande retrocessione videro scomparire
queste due categorie per fare posto alla generazione x, giovani con una
grande incertezza di identità.
Con gli anni 90 si parla di una rivoluzione informativa, i consumatori fanno
sempre più uso dei nuovi media, come il cellulare, che diventata sempre
più un luogo in cui si svolgeva la vita
Negli ultimi tempi, sulla scia delle rivendicazioni represse dei consumatori
degli anni 60, i consumatori di oggi denunciano le grandi aziende per truffa
pubblicitaria e sfruttamento.
Inoltre si modifica il panorama multiculturale, con l’apertura delle
frontiere.