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gabriele rossi rognoni

Alle origini dell’organologia storica italiana.


Il dibattito nei periodici tra Otto e Novecento

Se l’affermazione della critica musicale nell’Italia otto-novecentesca cor-


risponde a un’acquisizione di consapevolezza, da parte di studiosi e pub-
blico, nei confronti del repertorio nazionale e straniero, è anche evidente
che tale processo interessa il dibattito musicologico in senso esteso con l’in-
tensificazione parallela di un interesse verso gli aspetti ‘periferici’ rispetto
all’esecuzione, quali la storia della notazione, il recupero del repertorio an-
tico e, certo non ultimo, l’approfondimento nei confronti della storia degli
strumenti musicali antichi e della relativa prassi esecutiva.
Tutti questi ambiti d’indagine, per altro, erano stati esplicitamente indi-
viduati da Guido Adler nel celebre articolo Umfang, Methode und Ziel der
Musikwissenschaft apparso nel 1885, che riassumeva in un manifesto pro-
grammatico gli ambiti di indagine della nascente musicologia; fu proprio in
questa occasione che per la prima volta fu teorizzata in ambito scientifico
la necessità
di considerare il modo in cui lo strumento o gli strumenti vengono maneggiati: deve
essere esaminata la strumentazione – ovvero il modo in cui i gruppi musicali devono
essere uniti o divisi, contrapposti e fusi. Con questo va considerata la realizzazione –
meglio ancora la prassi richiesta dalla esecuzione o dalla realizzazione –, le diteggiature
necessarie per uno specifico passaggio, il modo di eseguire, l’intensità sonora del suono
nei vari momenti, la distribuzione delle tipologie sonore ecc.1.

Una prescrizione che implica necessariamente lo sviluppo di un inte-


resse e di una nuova conoscenza verso gli strumenti musicali del passato,
che deve essere basata sullo studio della «storia degli strumenti musicali
per quanto riguarda la loro costruzione e utilizzo»2. L’organologia, quindi,
ovvero la scienza che affronta la storia, la struttura, la classificazione e il
funzionamento degli strumenti musicali, entra a pieno titolo, con il lavoro
di Adler, nello sviluppo del pensiero sulla musica in quanto «sfera sussidia-
ria della dimensione storica della musicologia»3.

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L’articolo di Adler, d’altra parte, gettava sì le basi per uno sviluppo fu- 1863 –, Londra e Bruxelles, infatti, si aggiungeranno presto le collezioni di
turo del metodo musicologico, ma principalmente raccoglieva e sistematiz- Berlino, Copenaghen, Edimburgo, Stoccolma e Vienna.
zava gli ambiti di indagine che si erano andati consolidando nel corso del Alle premesse di questo fenomeno non fu estranea l’Italia, che, anzi,
decennio precedente, cosicché lo spazio che egli dedica all’organologia (un avrebbe giocato un ruolo pionieristico almeno dal punto di vista cronolo-
termine che era stato coniato, in lingua francese, solo cinque anni prima) ri- gico: sarà infatti il Regio Istituto musicale di Firenze, per intuizione del suo
specchia il potenziamento che questo campo di studi aveva avuto – almeno primo presidente, Luigi Ferdinando Casamorata, il primo in Europa a do-
all’inizio, più nel ramo antropologico che in quello musicologico – proprio tarsi di una collezione di strumenti antichi, quella proveniente dalla cessata
a partire dagli anni Settanta del xix secolo. Laddove, infatti, un interesse corte granducale mediceo-lorenese, destinata non all’uso degli allievi e dei
contingente verso gli strumenti musicali contemporanei era ben documen- maestri, ma all’educazione storica e teorica degli studenti8. Non a caso al
tato nella trattatistica musicale sin dagli esordi del xvi secolo, solo con l’ul- nucleo originario, costituito soprattutto di strumenti di pregiata liuteria sei-
timo quarto del xix si afferma un approccio storiografico continuativo nei e settecentesca e di fiati e percussioni sette- e primottocentesche, si sarebbe
confronti di questa branca, con l’elaborazione di una metodologia e una aggiunto negli anni Ottanta dell’Ottocento un ulteriore gruppo di riprodu-
consequenzialità nello sviluppo del pensiero e delle argomentazioni tale da zioni di strumenti a fiato rinascimentali e barocchi – tipologie assenti dalla
segnare gli esordi di una nuova disciplina. collezione –, chiaro segno dello sviluppo di una sensibilità storico-critica
Un impatto decisivo in questo processo sarà costituito dalla nascita nei confronti degli strumenti del passato che, analogamente a quanto stava
di grandi collezioni di strumenti musicali in molti stati europei a partire accadendo in Europa, non venivano più considerati semplici attrezzi per i
dagli anni Sessanta: saranno proprio queste ad avere un ruolo propulsivo musicisti, ma andavano acquisendo uno specifico interesse culturale9. Alla
nei confronti del successivo sviluppo dello studio teorico degli strumenti collezione fiorentina si sarebbe poi aggiunta, nel 188110, quella del Con-
musicali. Un esempio che avrà particolare rilievo nella definizione dell’or- servatorio di Milano, mentre già dal 1877 erano in corso discussioni sulla
ganologia storica sarà quello della collezione londinese raccolta dal South necessità di dotare di un’analoga collezione il Collegio di musica parteno-
Kensington Museum, descritta nel 1874 dal musicologo tedesco Carl En- peo11. Italiano era stato, d’altra parte, anche il primo esempio a oggi noto
gel (1818-1882) in uno dei primi esempi moderni di catalogo scientifi- di un catalogo di una collezione museale di strumenti musicali, quello del
co di una collezione di strumenti musicali4. L’occasione della stesura del Liceo musicale di Bologna pubblicato già nel 1866 secondo criteri scienti-
catalogo e la varietà degli strumenti della collezione offrirono a Engel fici sorprendentemente moderni: fotografie di tutti gli strumenti catalogati,
l’occasione per inserire, come introduzione al volume, quello che si può – schede comprendenti misure, informazioni sulla storia e sui materiali di
allo stato attuale delle conoscenze – definire il primo studio di storiografia ciascuno strumento12.
organologica in senso moderno5. Non è un caso, probabilmente, che tale Lo sviluppo dell’organologia italiana, tuttavia, dovette fronteggiare due
studio appaia a Londra in un ambiente culturale fortemente permeato elementi che non le avrebbero permesso, sino al secondo Novecento, di
dalla discussione positivistica e tre anni dopo che nella stessa città era emergere nel panorama internazionale: manca, innanzitutto, l’affermazione
apparso The Descent of Man di Charles Darwin, volume in cui la musica di una grande collezione nazionale capace di farsi promotrice di una scuola
– assente nel precedente The Origin of the Species – gioca invece un ruolo organologica che possa interloquire con quelle straniere (l’attuale e cosid-
rilevante6. Sono infatti permeate da uno spirito prettamente darwiniano detto Museo nazionale, fondato solo negli anni Sessanta del Novecento,
molte delle osservazioni e delle parentele tra strumenti che Engel sugge- non ha mai ricoperto, almeno sino ad oggi, questo ruolo), cosicché le varie
risce nel proprio studio. e già citate esperienze pionieristiche restano tutte a lungo un progetto solo
A partire dal lavoro di Engel le introduzioni ai cataloghi delle collezioni parzialmente realizzato.
di strumenti musicali diventeranno tradizionalmente una sede di avanza- Le difficoltà della collezione fiorentina nel trovare una collocazione e
mento scientifico teorico con ricadute che vanno ben oltre la descrizione una sede adatta all’interno del Conservatorio (che saranno definitivamente
degli strumenti (basti pensare che è nell’introduzione del primo catalogo superate solo nel 1996, grazie a un contratto di comodato con la limitrofa
del Museo del Conservatorio di Bruxelles che viene delineato per la pri- Galleria dell’Accademia) sono le stesse che interessano la collezione mila-
ma volta il sistema di classificazione scientifica ancor oggi generalmente nese (che ancora oggi attende una sistemazione definitiva) e quella bologne-
utilizzato)7; entro gli inizi del Novecento ciascuna delle principali nazioni se (stabilizzata invece nel 2000 con la creazione del Museo internazionale
europee sarà dotata di una grande collezione con sede nella capitale, che della musica), determinando una situazione d’instabilità naturalmente dele-
fungerà da centro di coordinamento e da molla propulsiva per gli studi or- teria per la formazione di una scuola nazionale. I cataloghi museali, di con-
ganologici: a Parigi – dove il primo grande museo era stato fondato già nel seguenza, iniziano a comparire piuttosto tardi e sarà necessario attendere il

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1908 e il 1911 perché il Conservatorio di Milano, prima, e quello di Firenze, vo anche nei confronti degli studi organologici (oltre che verso quelli della
poi, si impegnino in questa impresa che, tuttavia, mostrerà nei contenuti e didattica, estetica e teoria musicali in generale). Si tratta dell’Accademia
nell’impostazione le difficoltà nella formazione di un metodo originale13. annessa al Regio Istituto musicale di Firenze che, a partire dal 1861, orga-
Dal catalogo milanese, tuttavia, emergerà anche un interesse verso alcune nizza assemblee annuali in cui i soci, residenti e corrispondenti, espongono
delle più note metodologie straniere, in particolare verso la classificazione relazioni, che saranno poi pubblicate nell’annuario dell’Accademia assieme
scientifica delineata a Bruxelles da Victor-Charles Mahillon. ai commenti critici sui contenuti elaborati da apposite commissioni, forma-
Altro elemento di difficoltà allo sviluppo dell’organologia italiana – dif- te caso per caso dai membri più autorevoli14. L’alto livello di rappresenta-
ficoltà questa comune al campo della teoria musicale e della musicologia in tività e prestigio raggiunto dall’Accademia è evidente dall’elenco dei suoi
generale – sarà costituito dalla perifericità della lingua italiana nel dibattito soci, tra cui figurano personalità della levatura di Giuseppe Verdi, Luigi
scientifico di fine Otto-inizio Novecento e dalla difficoltà degli studiosi ita- Ferdinando Casamorata, Filippo Marchetti, accanto a esponenti della mu-
liani a leggere direttamente i lavori dei colleghi stranieri (gli scritti stranieri sica e della musicologia internazionale come Fétis, Coussemaker, Wagner,
che avranno la maggior diffusione in Italia saranno quelli, più accessibili, in Brahms, Čajkovskij. Qui la discussione sul pianoforte si sviluppa tutta negli
lingua francese, in particolare quelli di Fétis e Mahillon) con la conseguenza otto anni compresi tra il 1868, anno in cui il farmacologo fiorentino Leto
che molte energie vengono utilizzate nella confutazione di testi che si cono- Puliti presenta una relazione dal titolo Nota istorica intorno alla invenzio-
scono solo parzialmente, mentre al contrario i risultati della ricerca italiana ne del pianoforte15, e il 1876, anno in cui saranno organizzate a Firenze
hanno difficoltà a diffondersi a livello internazionale. le celebrazioni per il duecentoventunesimo (!) anniversario della nascita
Sarà invece nel campo della ricerca d’archivio che gli esordi della ricer- di Bartolomeo Cristofori al quale tale invenzione era stata definitivamente
ca organologica italiana raggiungeranno i risultati più brillanti: una conse- riconosciuta contro le pretese francesi (Jean Marius) e tedesche (Cristoph
guenza comprensibile in un panorama privo di grandi collezioni, con un Gottlieb Schröther), soprattutto grazie alle indagini negli archivi storici fio-
passato più glorioso del presente e con la necessità di creare un orgoglio rentini dello stesso Leto Puliti16. Le celebrazioni furono probabilmente, per
su cui basare il nuovo spirito nazionale. È proprio lo spirito nazionalisti- durata, visibilità sui periodici nazionali e ricchezza delle iniziative (fu predi-
co, infatti, a offrire l’impulso più vitale verso lo studio della storia degli sposta, tra l’altro, una grande mostra di strumenti a tastiera antichi, concorsi
strumenti musicali, ben più dell’interesse verso gli studi antropologici di per costruttori di pianoforti e di composizione), la più imponente iniziativa
matrice anglosassone (che pure troveranno espressione negli studi di Ales- italiana legata alla storia di uno strumento musicale nel periodo qui preso
sandro Kraus) o della riscoperta del repertorio antico che, pur essendo in esame17. Colpisce nondimeno che tale iniziativa – pur sostenuta in parte
un elemento presente nel panorama musicale italiano dall’ultimo quarto dall’Accademia del Regio Istituto musicale di Firenze – venga organizzata e
dell’Ottocento, non raggiunge nemmeno lontanamente il rilievo che avrà condotta principalmente da uno studioso dilettante (Leto Puliti, appunto,
invece in Inghilterra, Belgio e Germania (esistono numerose eccezioni rap- farmacologo), da un privato costruttore, restauratore e accordatore di pia-
presentate da concerti storici con strumenti antichi, per lo più organizzati noforti (Cesare Ponsicchi) e da un collezionista privato (Alessandro Kraus),
da collezionisti privati, che tuttavia rappresentano attività sporadiche). È che riscoprirà e raccoglierà nella propria collezione – nonostante che già
allora negli articoli dei periodici e nella produzione di repertori biografici esistesse un museo dell’Istituto musicale cittadino – cinque dei dieci stru-
che trovano maggiormente spazio i risultati di queste ricerche, finalizzate menti cristoforiani oggi noti. La conseguenza della mancanza di una base
per lo più all’individuazione del primato italiano nell’ideazione e nella sto- istituzionale forte determinerà tuttavia lo spegnimento della passione fo-
ria di certi strumenti. mentata da questi personaggi, esauritasi forse negli sforzi legati alle celebra-
Da un saggio, necessariamente parziale e arbitrario, degli indici di perio- zioni, sino a quando, nel 1908, tutti gli strumenti di Bartolomeo Cristofori
dici musicali italiani tra gli anni dell’unificazione e la prima guerra mondiale raccolti a Firenze saranno venduti senza alcuno scalpore a un collezionista
emerge, non a caso, un interesse concentrato prevalentemente – sebbene di Colonia, Wilhelm Heyer, a seguito dell’insufficiente interesse da parte
non esclusivamente – su due argomenti di cui era necessario appunto, a delle autorità nazionali e cittadine nell’individuare una sede per il museo di
quell’epoca, riaffermare il primato italiano: le origini del pianoforte e quelle strumenti musicali che Kraus sarebbe stato disposto a donare alla città18.
del violino. Diverso, invece, il caso della riscoperta delle origini del violino, intrin-
Sono due casi che vale la pena riassumere brevemente per le considera- secamente più complessa, tenuto conto, anche in questo caso, delle finalità
zioni storiche e metodologiche che ne conseguono: il dibattito sulle origini nazionalistiche della ricerca, a causa dell’impossibilità di individuare con
del pianoforte si sviluppa quasi interamente a Firenze, intorno all’unica isti- altrettanta certezza il nome di un univoco inventore dello strumento. Anche
tuzione che, nel periodo considerato, abbia un ruolo propulsivo continuati- in questo caso è la volontà di confutare un autore straniero, in questo caso

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François-Joseph Fétis, a fornire l’impulso più forte allo sviluppo delle in- litare nuovi studi sul panorama organologico italiano tra gli anni dell’Unità
dagini d’archivio e delle dissertazioni. Il musicologo belga aveva, infatti, ri- e la prima guerra mondiale sono stati qui spogliati gli indici di nove perio-
portato in un libretto sulle origini del violino e sulla figura di Antonio Stra- dici pubblicati nel periodo in questione, estrapolandone tutte le notizie che
divari un’informazione relativa a uno strumento noto dalla fine del Sette- fossero in qualche modo riconducibili a uno specifico interesse verso gli
cento e che si trovava in una collezione privata a Parigi con l’etichetta «Joan strumenti musicali dal punto di vista storico e tecnologico.
Kerlino fecit 1449», sostenendo quindi che questi era il più antico liutaio di Sono stati in particolare presi in considerazione i seguenti periodici:
cui fosse sopravvissuto il nome19. Nell’ambito di una ricostruzione storica
pregevole e basata su un’impressionante conoscenza dei trattati cinquecen- Periodico anni spogliati articoli articoli
teschi Fétis suggeriva, su base completamente ipotetica, che tale cognome (n. tot.) organologici
risultasse in realtà dall’italianizzazione del cognome inglese Kerr, suggeren-
do così che il più antico liutaio noto fosse in realtà un inglese emigrato in «L’armonia» (Firenze) 1856-1859 2052 15
Italia. Colpisce, di questa vicenda, il numero, la varietà e la veemenza delle
confutazioni che, su base altrettanto ipotetica, tenteranno d’interpretare il «Boccherini» (Firenze) 1862-1882 3292 124
cognome via via come italianizzazione di cognomi tedeschi (Kerl, Kerle o «Atti dell’Accademia del R. 1863-1913 223 13
Gerle)20 quando non come mutazioni grafiche di un italianissimo Carlino21. Istituto musicale di Firenze»
Se da un lato la ricchezza del dibattito su questo celebre caso è un segno
dell’importanza che il lavoro di Fétis ebbe anche in questo campo – se non «La musica» (Napoli) 1876-1878 1142 75
altro come scintilla che stimolò un reale interesse per l’argomento –, dall’al- 1883-1885
tro colpisce riscontrare come quest’aspetto, del tutto tangenziale nel suo «Il teatro illustrato» (Milano) 1880-1892 5000 30
libro, si riveli quello più appassionante per gli autori italiani, ancora una
volta spinti soprattutto dal bisogno di riaffermare il primato italiano, più «Archivio musicale» (Napoli) 1882-1884 898 25
che interessati ai suoi sviluppi. Sarà tuttavia necessario attendere l’ultimo «La musica popolare» (Milano) 1882-1885 2276 37
decennio del secolo perché Carlo Lozzi22 e Giovanni Livi23, quest’ultimo
direttore dell’Archivio di stato di Brescia, avviino una seria ricerca docu- «Paganini» (Genova) 1887-1891 2230 26
mentaria che porterà alla luce, negli anni successivi, una considerevole mole
di materiale destinata ad arricchire i lavori di De Piccolellis24 pubblicati po- «Rivista musicale italiana» 1894-1914 N.R. 10
chi anni prima e a spostare la contesa dal piano internazionale (la paternità (Torino poi Milano)
dello strumento è ormai riconosciuta all’Italia) a quello comunale (Brescia
o Cremona?): anche in questo caso, quindi, iniziativa personale e indagini Non è stata inclusa, nella presente bibliografia, la «Gazzetta musicale
d’archivio costituiscono le caratteristiche distintive degli studiosi italiani. di Milano», certamente la più ricca fonte di articoli di argomento orga-
I due casi citati attirano subito l’attenzione di chi scorra gli indici dei nologico (532 articoli tra il 1842 e il 1902) in quanto già oggetto nel 1989
periodici musicali tra Otto e Novecento per il numero e la frequenza dei della pubblicazione di una specifica bibliografia organologica25. Gli indici
contributi che li riguardano. Essi, naturalmente, costituiscono solo due casi delle riviste summenzionate, invece, sono stati consultati tramite la versione
di particolare rilievo nell’ambito di una discussione molto più ricca e ar- elettronica del Répertoire international de la presse musicale (ripm on line),
ticolata in cui studi di taglio storico compaiono accanto alla mole, solo di nel caso di «L’armonia», «Boccherini», «La musica», «Il teatro illustrato»,
poco inferiore, di articoli dedicati a nuove invenzioni strumentali (di cui «Archivio musicale», «La musica popolare» e «Paganini», mentre gli «Atti
l’Ottocento, come è noto, è stato particolarmente prodigo) e alla comparsa, dell’Accademia dell’Istituto musicale di Firenze» e la «Rivista musicale ita-
quantitativamente molto inferiore, di un interesse verso strumenti estranei liana», non indicizzati nel ripm, sono stati consultati direttamente.
al repertorio colto occidentale, quali quelli riportati dai viaggi dei primi La bibliografia è organizzata in ordine cronologico e i titoli degli articoli
esploratori in Asia e in Siberia, o quelli di ambito popolare italiano, come sono integrati, quando necessario, da brevi note esplicative.
le launeddas sarde.
Siamo ancora lontani, tuttavia, dal possedere le informazioni necessa-
rie alla ricostruzione esauriente degli sviluppi della ricerca organologica in
Italia. Al fine quindi di raccogliere ulteriore materiale a tale scopo e di faci-

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bibliografia e il suo predecessore «organistico a doppia cassa o a doppia tastiera» dell’abate


Trentin], «Boccherini», i, 11, 29 gennaio 1863, p. 43
1. Giornaletto [Invenzione dell’«organo ripetitore e stampatore» da parte di G. 21. Notizie Estere [Innovazioni di Adolphe Sax alle trombe], «Boccherini», i, 11, 29
Marzolo di Padova], «L’armonia», i, 1, 1° gennaio 1856, p. 4 gennaio 1863, p. 44
2. Giornaletto [Tra le altre notizie: invenzione di un «clarinetto-alto» da parte del 22. [I costruttori italiani di strumenti premiati all’Esposizione di Londra del 1862],
prof. Belletti], «L’armonia», i, 2, 8 gennaio 1856, p. 8 «Boccherini», i, 12, 28 febbraio 1863, pp. 47-48
3. Istrumenti musicali. I premiati all’Esposizione di Parigi [Böhm, Cavaillé-Coll, Sax, 23. Parigi: varietà francesi [L’«ottavisono», strumento ad arco, invenzione di Padova-
Vuillaume, Alexandre, Érard, Herz, Pleyel e Triebert], «L’armonia», i, 5, 29 gen- ni], «Boccherini», ii, 2, 30 aprile 1863, p. 8
naio 1856, p. 19 24. Parigi: varietà francesi [Il «litofono»: nuovo strumento inventato di Baudre],
4. Cannes [Organo dei fratelli Lingiardi di Pavia], «L’armonia», i, 13, 25 marzo «Boccherini», ii, 4, 30 giugno 1863, pp. 17-18
1856, p. 52 25. Varietà germaniche [Dimostrazione pratica del «telefono» inventato da Reiss],
5. Cannes [Da «Il Varo»: inaugurazione da parte di C.A. Gambini di un organo dei «Boccherini», ii, 4, 30 giugno 1863, supplemento, p. 22
fratelli Lingiardi di Pavia], «L’armonia», i, 15, 8 aprile 1856, p. 59 26. Pianoforti [Nuova fabbrica aperta a Parigi da F.E. Herz], «Boccherini», ii, 10, 31
6. Augusto Mariscotti, Giovanni Battista Lulli e il suo violino [Note biografiche], dicembre 1863, p. 53
«L’armonia», i, 24, 10 giugno 1856, p. 95 27. ‘Harmonium’ della fabbrica H.-C. Beaucourt di Lione, «Boccherini», ii, 10, 31 di-
7. A[bramo]. B[asevi]., Rassegna di giornali musicali [«Revue et Gazette musicale cembre 1863, p. 53
de Paris»: la recensione firmata da La Fage del Saggio sull’istoria del violino, e 28. Società del quartetto in Modena. Secondo anno sociale [Mattinata musicale: Reis-
sulle opere degli antichi celebri liutaj dell’epoca del risorgimento], «L’armonia», i, siger, Trio op. 85: il pianoforte Erard utilizzato], «Boccherini», iii, 7, 15 giugno
25, 17 giugno 1856, p. 99 1864, p. 30
8. Grand’organo di Murcia [Da un articolo di Fétis sulla «Revue et Gazette musicale 29. Abramo Basevi, Brevi notizie intorno alla storia della musica. iv. Musica de’ Chine-
de Paris»: descrizione dello strumento, opera di Merklin e Schütz], «L’armonia», si [Con illustrazioni di strumenti musicali: scié, scieng, king], «Boccherini», iv, 2,
i, 30, 22 luglio 1856, p. 119 3 aprile 1865, pp. 5-6
9. D’ogni cosa un poco [Bergamo: inaugurazione di un organo dei Serassi da parte 30. Id., Brevi notizie intorno alla storia della musica. Musica degli Indiani [Con un
del M.o Barbieri], «L’armonia», v, 24, 31 dicembre 1857, p. 96 esempio musicale e l’illustrazione di uno strumento: vina], «Boccherini», iv, 3, 18
10. D’ogni cosa un poco [La collezione di violini di Vieuxtemps], «L’armonia», v, 7, aprile 1865, pp. 9-10
15 aprile 1858, pp. 124-125 31. Novità vendibili nello Stabilimento musicale di G.G. Guidi. Brizzi e Niccolai. Gran
11. D’ogni cosa un poco [Organo dei fratelli Lingiardi di Pavia nell’Oratorio dell’Ar- stabilimento musicale di pianoforti e musica, «Boccherini», iv, 9, 9 luglio 1865, p.
ciconfraternita della morte e orazione], «L’armonia», v, 8, 28 aprile 1858, p. 128 38
12. A[bramo] B[asevi], Esposizione permanente di pianoforti presso A. e M. Ducci. 32. Grande stabilimento musicale di A. e M. Ducci, «Boccherini», iv, 10, 3 agosto
Aperta il 10 maggio 1858 [A Firenze. Cenni storici sullo strumento e rassegna 1865, p. 42; ripetuta in iv, 11, 18 agosto 1865, p. 46
dei maggiori costruttori contemporanei], «L’armonia», v, 9, 15 maggio 1858, pp. 33. Vincenzo Meini, La Festa di S. Lorenzo e l’organo nuovo [Dei fratelli Serassi],
130-131 «Boccherini», iv, 11, 18 agosto 1865, p. 44
13. Luigi Ferdinando Casamorata, Firenze, luglio 1858 [Dalla «Gazzetta musicale di 34. Avvisi pubblicitari dell’accordatore e restauratore di pianoforti Cesare Ponsicchi
Milano»: lettera indirizzata ad Alberto Mazzucato in merito all’organo costrui- e dell’editore Guidi, «Boccherini», iv, 18, 1° dicembre 1865, p. 74; ripetuta in iv,
to da Francesco Natale Seriacopi per la chiesa collegiata di Foiano in Toscana], 21, 17 gennaio 1866, p. 86; iv, 23, 21 febbraio 1866, p. 94; v, 4, 8 maggio 1866, p.
«L’armonia», vi, 16, 31 agosto 1858, p. 159; vi, 19, 15 ottobre 1858, pp. 170-171 15; v, 5, 26 maggio 1866, p. 19
14. D’ogni cosa un poco [Nuovo organo dei fratelli Lingiardi a Viargi presso Casale], 35. Nuova fabbrica di pianoforti in Firenze [Impresa di Giuseppe Ducci, con la colla-
«L’armonia», vi, 21, 15 novembre 1858, p. 180 borazione di Cesare Ponsicchi], «Boccherini», iv, 24, 5 marzo 1866, pp. 96-97
15. [Incremento della costruzione dei pianoforti in Francia], «Boccherini», i, 4, 30 36. Cesare Ponsicchi, Pregiatissimo Sig. Direttore del Giornale «Boccherini» [Lettera
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16. [Descrizione dell’«Organo-Armonio», strumento inventato da Enrico Conti], v, 1, 19 marzo 1866, p. 3
«Boccherini», i, 5, 31 luglio 1862, p. 20 37. Abramo Basevi, Brevi notizie intorno alla storia della musica. Parte seconda. ix.
17. Notizie Estere [Londra: vendita di strumenti della liuteria di Cremona], «Bocche- L’Organo [Dal medioevo al xvi secolo (continua)], «Boccherini», v, 6-7, 22 giu-
rini», i, 6, 30 agosto 1862, p. 24 gno 1866, pp. 21-22
18. [Organo elettrico inventato da Schalkenbach], «Boccherini», i, 9, 29 novembre 38. Raimondo Boucheron, L’organo moderno [I costruttori Lingiardi e De Lorenzi],
1862, p. 36 «Boccherini», v, 9, 31 luglio 1866, pp. 33-34
19. [Per la prima volta in Italia il pianoforte basso «pedalier»], «Boccherini», i, 10, 31 39. Firenze [Vendita di un violino Amati], «Boccherini», vi, 7, 15 agosto 1867, p. 27
dicembre 1862, p. 40 40. Cenno storico del violino [Dal «Musical World»], «Boccherini», vi, 12, 25 novem-
20. Il ‘pedaliere’ [Strumento complementare al pianoforte uscito dalla fabbrica Pleyel bre 1867, p. 47; continua in vi, 16, 23 gennaio 1868, p. 62

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41. Varietà [In dono a Piatti un violoncello di Stradivari], «Boccherini», vi, 14, 24 59. Firenze [Accademia dell’Istituto musicale: memoria di Leto Puliti su B. Cristofori
dicembre 1867, p. 56 e l’invenzione del pianoforte. I coristi fonometrici di A. Camiolo in costruzione a
42. Leto Puliti, Notizia istorica intorno alla invenzione del pianoforte, «Atti dell’Acca- Parigi], «Boccherini», xi, 12, 31 dicembre 1873, pp. 47-48
demia del R. Istituto musicale di Firenze», vi, 1868, pp. 56-57; seguita da Relazio- 60. Giulio Briccialdi, Il flauto ed i suoi moderni perfezionamenti, «Atti dell’Accade-
ne della commissione accademica nominata nell’adunanza del dì 20 gennaio 1867 mia del R. Istituto Musicale di Firenze», xii, 1874, pp. 79-91.
per riferire intorno alla precedente memoria, vi, 1868, pp. 59-60. 61. Leto Puliti, Della vita del ser.mo Ferdinando dei Medici Granprincipe di Toscana
43. Varietà [Il «melopiano», nuovo pianoforte di Luigi Caldera e Lodovico Montù], e della origine del pianoforte, cenni storici, «Atti dell’Accademia del R. Istituto
«Boccherini», vi, 20, 27 marzo 1868, p. 79 Musicale di Firenze», xii, 1874, pp. 92-240
44. Bibliografia [Guida pratica per costruttori, accomodatori, dilettanti e possessori di 62. Arcangelo Camiolo, Sulla precisione ed unità del temperamento armonico e sui co-
pianoforti di Giacomo F. Sievers], «Boccherini», vii, 19-20, 12 giugno 1869, p. risti fonometrici per la guidaccordatura di strumenti musicali [In merito all’articolo
79 di Cesare Ponsicchi], «Boccherini», xi, 10, 31 ottobre 1873, p. 38; continua in xii,
45. Antica fabbrica di pianoforti e armonium Bernareggi e C.i fondata nell’anno 1847 5, 31 maggio 1874, pp. 17-19
in Barcellona, «Boccherini», viii, 5, 30 settembre 1869, p. 19 63. Id., Note, «Boccherini», xii, 5, 31 maggio 1874, p. 19
46. Firenze [Cessazione della ditta Antonio e Michelangiolo Ducci, rilevata da Mi- 64. Napoli [Il «pianografo», invenzione di Achille Parise per scrivere la musica men-
chelangiolo Ducci], «Boccherini», viii, 14, 7 maggio 1870, p. 56 tre la si esegue], «Boccherini», xii, 9, 30 settembre 1874, p. 36
47. Il Bimbonifono [Strumento musicale ideato da Giovacchino Bimboni], «Bocche- 65. Notizie Italiane. Firenze [Il pianoforte di Bartolomeo Cristofori affidato al restau-
rini», ix, 1, 30 novembre 1870, pp. 2-3 ro di Cesare Ponsicchi], «Boccherini», xii, 10, 28 ottobre 1874, p. 39
48. Nuovo flauto brevettato Sistema Briccialdi. Deposito esclusivo presso Brizzi e Nic- 66. Domenico Bertini, Bartolommeo Cristofori padovano. Inventore del piano-forte
colai – Firenze [Descrizione dello strumento], «Boccherini», ix, 1, 30 novembre [Notizie tratte soprattutto dalla memoria di Leto Puliti presentata all’Accademia
1870, p. 3; ripetuta in ix, 2, 14 gennaio 1871, p. 7 dell’Istituto musicale di Firenze nel dicembre 1873], «Boccherini», xii, 11, 30
49. Carlo Marsili, Vittorio Castrucci, Giorgio Quercioli, Luigi Quercioli, G. Monsel- novembre 1874, p. 43
les, Il ‘sol’. Perfezionamento nel contrabbasso [Dalla «Provincia» di Pisa: meccani- 67. [Precisazioni e aggiunte alla notizia dell’affidamento al restauro di Cesare Ponsic-
smo ideato da Francesco Benvenuti per aumentare l’estensione dello strumento], chi del pianoforte inventato da Bartolomeo Cristofori], «Boccherini», xii, 11, 30
«Boccherini», ix, 7, 25 luglio 1871, p. 27 novembre 1874, p. 43
50. Alessandro Kraus, Il pianoforte: i suoi cultori e la sua musica [continua], «Boc- 68. Ancora del Cristofori [A proposito di un articolo di Chouquet sulla «Revue et
cherini», x, 5, 29 maggio 1872, pp. 18-19; continua in x, 7, 31 luglio 1872, pp. Gazette musicale»], «Boccherini», xii, 12, 31 dicembre 1874, p. 46
26-27; x, 8, 31 agosto 1872, pp. 29-30; x, 9, 30 settembre 1872, pp. 33-34; x, 11, 69. Luigi Ferdinando Casamorata, Del trombone e dei suoi perfezionamenti e trasfor-
30 novembre 1872, pp. 41-42; x, 12, 31 dicembre 1872, pp. 45-47 mazioni in proposito della recente invenzione del bimbonifono, «Atti dell’Accade-
51 Id., Il pianoforte, i suoi cultori e la sua missione, «Atti dell’Accademia del R. Isti- mia del R. Istituto musicale di Firenze», xiii, 1875, pp. 32-53
tuto Musicale di Firenze», xi, 1873, pp. 29-61. 70. Giulio Briccialdi, Ancora del flauto Briccialdi «Atti dell’Accademia del R. Istituto
52. Londra [Vendita di un violino di Antonio Stradivari], «Boccherini», x, 5, 29 mag- musicale di Firenze», xiii, 1875, pp. 80-94.
gio 1872, p. 20 71. Firenze [Il «tonografo», invenzione didattico-musicale di L.F. Casamorata], «Boc-
53. Bullettino bibliografico [Opuscolo sui coristi fonometrici, invenzione di Arcangio- cherini», xiii, 3, 31 marzo 1875, p. 11
lo Camiolo], «Boccherini», xi, 6, 30 giugno 1873, pp. 23-24 72. Varietà [Vendita di un violino e di un violoncello di Stradivari], «Boccherini»,
54. Nuova invenzione d’un Gravecembalo col piano, e forte; aggiunte alcune conside- xiii, 4, 30 aprile 1875, p. 16
razioni sopra gli strumenti musicali [L’invenzione di Bartolomeo Cristofori (ri- 73. 221° anniversario di Bartolommeo Cristofori [Commissione per le celebrazioni a
produzione dell’articolo di Scipione Maffei pubblicato sul «Giornale dei letterati lui dedicate], «Boccherini», xiii, 5, 31 maggio 1875, p. 19
d’Italia» nel 1711)], «Boccherini», xi, 7, 31 luglio 1873, pp. 25-27 74. Cesare Ponsicchi, Istrumentologia: Trattato dell’accordatura del sig. Fourneaux
55. Cesare Ponsicchi, Del temperamento per l’Accordatura degli strumenti a tastiera e di Parigi. Rassegna di C. Ponsicchi accordatore del R. Istituto musicale di Firenze,
dei nuovi Coristi fonometrici del Sig. Dott. Camiolo, «Boccherini», xi, 7, 31 luglio «Boccherini», xiii, 6, 30 giugno 1875, pp. 21-22
1873, pp. 27-28 75. Firenze [Accademia dell’Istituto musicale: commissione di studio sull’uniformità
56. Angiolo Camiolo, Sulla precisione ed unità del temperamento armonico e sui coristi del diapason e su modifiche proposte per vari strumenti], «Boccherini», xiii, 6, 30
fonometrici per la guidaccordatura di strumenti musicali [A proposito dell’articolo giugno 1875, p. 23
di Cesare Ponsicchi], «Boccherini», xi, 8, 31 agosto 1873, pp. 30-31 76. Luigi Ferdinando Casamorata, Emilio Cianchi, Comitato centrale per le onoranze
57. Londra [Il «piano-organo», nuovo strumento della fabbrica G. Woods & C.], a Bartolommeo Cristofori inventore del piano-forte [Concorso promosso e soste-
«Boccherini», xi, 8, 31 agosto 1873, p. 32 nuto dal pianista Stefano Golinelli per la composizione di una sonata-fantasia per
58. Cesare Ponsicchi, Ancora due parole sul temperamento degli strumenti a tastiera e pianoforte], «Boccherini», xiii, 10, 30 ottobre 1875, p. 38
sui nuovi Coristi Fonometrici [A proposito dell’invenzione di Angiolo Camiolo e 77. Firenze [Riunione del Comitato promotore per il centenario di Bartolomeo Cri-
dell’articolo al n. ripm 73:49], «Boccherini», xi, 9, 30 settembre 1873, p. 34 stofori], «Boccherini», xiii, 10, 30 ottobre 1875, pp. 39-40

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gabriele rossi rognoni alle origini dell’organologia storica italiana

78. Cesare Ponsicchi, L’organo espressivo (harmonium). Sua origine e sviluppo, «Boc- 93. [Deposito di strumenti musicali Giuseppe Ruggiero], «La musica», i, 7, 21 otto-
cherini», xiii, 12, 31 dicembre 1875, pp. 46-47 bre 1876, p. 4; i, 8, 4 novembre 1876, p. 4
79. Onoranze a Bartolommeo Cristofori (comunicato) [Precisazione in merito al con- 94. Domenico Bertini, Gli istrumenti ad arco. I fabbricanti, i suonatori, loro istoria
corso per una sonata-fantasia per pianoforte], «Boccherini», xiii, 12, 31 dicembre sul continente d’Europa seguita da un catalogo generale della musica da camera di
1875, p. 47 Antonio Vidal. Arricchita di tavole all’acqua forte, da Federigo Hillemacher, Parigi
80. Comitato centrale per le onoranze da tributarsi in Firenze alla memoria di Bar- 1876. Claye editore (Deposito in Firenze presso G. G. Guidi), «Boccherini», xxiii
tolommeo Cristofori [Resoconto della riunione], «Boccherini», xxiii [xiv], 2, 29 [xiv], 10, 31 ottobre 1876, pp. 38-39
febbraio 1876, p. 7 95. Firenze [Nuova tastiera applicabile a tutti gli strumenti d’ottone inventata da
81. Comitato centrale per le onoranze da tributarsi nel prossimo maggio alla memoria Giovacchino Bimboni: dimostrazione pubblica], «Boccherini», xxiii [xiv], 10, 31
di B. Cristofori [Resoconto della riunione], «Boccherini», xxiii [xiv], 3, 31 marzo ottobre 1876, p. 40
1876, p. 11 96. [Roma: dono di un organo per la basilica di San Pietro], «La musica», i, 8, 4 no-
82. Firenze [Prossime onoranze a B. Cristofori: esposizione di strumenti antichi or- vembre 1876, p. 4
ganizzata da Brizzi e Niccolai; rassegna di meccanismi antichi realizzati in copia 97. Giovanni Mori, Cenno storico. Del violino [Notizie su Felice Alessandro Radicati,
da Cesare Ponsicchi. Premiati i pianoforti dei fratelli Ducci], «Boccherini», xxiii Antonio Bartolomeo Bruni, Olivieri, Giov. Battista Polledro, Viotti. Uso dell’arco
[xiv], 3, 31 marzo 1876, p. 11 da parte di Viotti, Corelli, Tartini. Notizie su Rodolphe Kreutzer e Domenico
83. Comitato centrale per le onoranze a Bartolommeo Cristofori in Firenze [Resoconto Carabella (Continua)], «La musica», i, 9, 18 novembre 1876, pp. 3-4
della riunione. Concorso per una sonata-fantasia per pianoforte: vincitore Carlo 98. Id., Cenno storico. Del violino [Notizie su Giuseppe Festa, Onorio De Vito, Pie-
Rossaro, accessit per Adolfo Crescentini, menzione per Filippo Fasanotti], «Boc- tro Rode e Nicolò Paganini (Continua)], «La musica», i, 10, 2 dicembre 1876, pp.
cherini», xxiii [xiv], 4, 30 aprile 1876, p. 15 3-4
84. Firenze [Onoranze a Bartolomeo Cristofori: manifestazioni, discorsi, concerti, 99. Id., Cenno storico. Del violino [Notizie su Paganini, su Camillo Sivori, Pierre M.F.
esposizione di pianoforti, iniziative editoriali], «Boccherini», xxiii [xiv], 5, 31 Baillot, Bartolomeo Campagnoli, Alessandro Rolla, Charles A. De Bériot (Conti-
maggio 1876, pp. 19-20 nua)], «La musica», i, 11, 17 dicembre 1876, p. 3
85. Stabilimento musicale Brizzi e Niccolai. Firenze – Fabbrica di piano-forti, «Bocche- 100. Un organo colossale, «La musica», i, 11, 17 dicembre 1876, p. 4
rini», xxiii [xiv], 5, 31 maggio 1876, p. 20 101. [Incendio alla fabbrica di pianoforti Wolf e Pleyel a Saint Denis], «La musica», ii,
86. Ancora sul libro del sig. Ponsicchi, Il pianoforte ec. Riportiamo qui appresso il giu- 1, 6 gennaio 1877, p. 3
dizio che ne dà «Il Secolo» di Milano, «Boccherini», xxiii [xiv], 6, 30 giugno 1876, 102. Firenze [Vendita di strumenti ad arco antichi: tra gli altri Giuseppe, Pietro e An-
pp. 22-23 drea Guarneri, Antonio e Nicola Amati, Matteo Gofriller, Francesco e Vincenzo
87. [Vendita ed affitto di strumenti musicali presso il deposito di Pietro Clausetti. Ruger, Guadagnini, Fiorino Guidantus, Stradivari. In allestimento un museo di
Magazzino di musica di Carlo Lavezzari], «La musica», i, 1, 22 luglio 1876, p. 4: strumenti musicali per iniziativa dei Kraus], «Boccherini», xxiv [xv], 1-2, 31 gen-
ripetuta in i, 2, 5 agosto 1876, p. 4; i, 4, 2 settembre 1876, p. 4; i, 9, 18 novembre naio 1877, p. 6
1876, p. 4; i, 10, 2 dicembre 1876, p. 4; i, 11, 17 dicembre 1876, p. 4; ii, 2, 20 103. Giovanni Mori, Cenno storico. Del violino, «La musica», ii, 3, 3 febbraio 1877,
gennaio 1877, p. 4; ii, 3, 3 febbraio 1877, p. 4; ii, 4, 17 febbraio 1877, p. 4; ii, 5, 3 pp. 3-4
marzo 1877, p. 4; ii, 6, 17 marzo 1877, p. 4; ii, 9, 5 maggio 1877, p. 4 104. Tullio Ramacciotti, [Lettera di congratulazioni a Giovanni Mori], «La musica», ii,
88. Comitato centrale per le onoranze a Bartolommeo Cristofori [Resoconto della riu- 3, 3 febbraio 1877, p. 3
nione], «Boccherini», xxiii [xiv], 7, 30 luglio 1876, p. 26 105. Comitato centrale per le onoranze a B. Cristofori [Verbale dell’adunanza del 4 feb-
89. Varietà [Venduti violini di Stradivari e di Guarneri], «Boccherini», xxiii [xiv], 7, braio 1877: approvazione dello statuto], «La musica», ii, 5, 3 marzo 1877, p. 1
30 luglio 1876, p. 27 106. C. Romice, Museo musicale. Napoli, 2 marzo 1877 [Lettera a Michele Ruta sulla
90. Domenico Bertini, Bibliografia [V.C. Mahillon, Elements d’acoustique musicale et necessità di una collezione di strumenti presso il Collegio di musica], «La musi-
instrumentale, comprenant l’examen de la constructions thëorique de tous les in- ca», ii, 6, 17 marzo 1877, p. 3
struments de musique en usage dans l’orchestration moderne, Bruxelles, Manufac- 107. Michele Ruta, [Risposta alla lettera sulla necessità di una collezione di strumenti
ture generale d’instruments de musique], «Boccherini», xxiii [xiv], 8, 31 agosto presso il Collegio di musica], «La musica», ii, 6, 17 marzo 1877, p. 3
1876, pp. 29-30 108. Emilio Cianchi, Luigi Ferdinando Casamorata, Comitato centrale per le onoranze
91. Ancora dell’operetta del sig. Ponsicchi [Recensione al libro sul pianoforte pubbli- a Bartolomeo Cristofori [Progetto dell’istituzione di concorsi presso il R. Istituto
cata da «Il progresso musicale»], «Boccherini», xxiii [xiv], 8, 31 agosto 1876, p. Musicale di Firenze], «La musica», ii, 8, 22 aprile 1877, p. 1
31 109. Strumenti musicali [Brevetto di un meccanismo a molle di acciaio per gli ottoni],
92. Giovanni Mori, Cenno storico. Del violino [Sulle origini dello strumento e i primi «La musica», ii, 8, 22 aprile 1877, p. 2
costruttori e liutai; notizie su Corelli; con due lettere all’autore dell’articolo da 110. Emilio Cianchi, Comitato Cristofori [Resoconto della riunione], «Boccherini»,
parte del violinista H. Léonard (Parigi, 15 ottobre 1876) e del violinista Ch. Dan- xxiv [xv], 5, 17 maggio 1877, p. 21
cla (Parigi, 10 ottobre 1876)], «La musica», i, 7, 21 ottobre 1876, pp. 2-3 111. Bartolomeo Cristofori. Concorsi periodici [Delibera dello statuto dell’ente morale

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gabriele rossi rognoni alle origini dell’organologia storica italiana

per i concorsi di composizioni pianistiche, in onore di Cristofori], «La musica», 132. [Deposito di pianoforti Helzel a Napoli], «La musica», iii, 6, 18 marzo 1878, p.
ii, 10, 19 maggio 1877, p. 1 4
112. La tiorba [Notizie sullo strumento ricavate da Arteaga, Isidoro, Ovidio, P. Kir- 133. Fra un secolo potranno sentir cantare la Patti [Il fonografo, invenzione di Edison],
cher, Lichtenthal], «La musica», ii, 11, 2 giugno 1877, p. 3 «Boccherini», xxv [xvi], 4, 31 marzo 1878, p. 15
113. Firenze [Il Museo Kraus di strumenti musicali. Esposizione artistica industriale: 134. Bruxelles [Il Museo degli strumenti], «Boccherini», xxv [xvi], 4, 31 marzo 1878,
premi per gli strumenti musicali: Briccialdi, Giovacchino Bimboni, fabbrica Briz- p. 16
zi e Niccolai, Luigi Castellani, Giuseppe Banci, Serafino Signorini. Attestazione 135. [Deposito di pianoforti Helzel a Napoli], «La musica», iii, 7, 1° aprile 1878, p. 4
di identità fra il «piano chantant» di Herz e il «melopiano» di Caldera], «Bocche- 136. Giuseppe Ruggiero, [Vendita di strumenti di metallo costruiti con una speciale
rini», xxiv [xv], 6-7, 30 giugno 1877, p. 28 macchina a cilindri rotatori], «La musica», iii, 9, 6 maggio 1878, p. 4; ripetuta in
114. Parigi [Il museo di strumenti del Conservatorio], «Boccherini», xxiv [xv], 6-7, 30 iii, 13, 8 luglio 1878, p. 4
giugno 1877, p. 29 137. [Vendita del pianoforte appartenuto a Haydn], «La musica», iii, 10, 19 maggio
115. Il micrometrofonio del Dott. Arcangelo Camiolo [Nota introduttiva riprodotta dal- 1878, p. 4
la «Gazzetta musicale di Milano»], «La musica», ii, 16, 18 agosto 1877, p. 2 138. Il microfono [Nuova invenzione], «Boccherini», xxv [xvi], 6, 13 giugno 1878, p.
116. Antonio Cattaneo, Rinaldo Ferrini, Camillo Hajech, A. Giovannini, A. Bazzini, 22
Guerrino Amelli, A. Mazzucato, Relazione intorno l’accordatore del signor prof. 139. [I pianoforti Érard all’Esposizione internazionale di Parigi], «La musica», iii, 12,
Arcangelo Camiolo, «La musica», ii, 16, 18 agosto 1877, p. 2 21 giugno 1878, p. 4
117. [A proposito della fabbrica di strumenti musicali Chickering di New York], «La 140. [Dal «London Figaro»: sui pianoforti esposti all’Esposizione universale di Pari-
musica», ii, 16, 18 agosto 1877, p. 4 gi], «La musica», iii, 14, 22 luglio 1878, p. 4
118. Varietà [Il «micrometrofonio», invenzione di Arcangelo Camiolo per l’accordatu- 141. [Un nuovo strumento: il «clarino oboe»], «La musica», iii, 14, 22 luglio 1878, p.
ra del pianoforte. Il «telefono»: primo esperimento a Londra], «Boccherini», xxiv 4
[xv], 9, 11 settembre 1877, p. 36 142. Cesare Ponsicchi, L’esposizione degli strumenti antichi al Trocadero a Parigi e la
119. [Antichi strumenti musicali conservati nel Museo del Conservatorio di Parigi], storia del pianoforte [L’assenza di strumenti di Cristofori e divergenze con De
«La musica», ii, 18, 15 settembre 1877, p. 4 Monter («Revue et Gazette musicale») sull’invenzione del gravicembalo e sul suo
120. [Sulle invenzioni di un pedale del pianoforte e di una tastiera a suoni continui ed perfezionamento da parte di Marius e di Schröter], «Boccherini», xxv [xvi], 7, 31
espressivi], «La musica», ii, 18, 15 settembre 1877, p. 4 luglio 1878, pp. 25-26
121. Firenze [Il musicologo V.C. Mahillon a Firenze], «Boccherini», xxiv [xv], 10-11, 143. Parigi [L’esposizione di strumenti al Trocadero], «Boccherini», xxv [xvi], 7, 31
11 ottobre 1877, p. 44 luglio 1878, p. 28
122. Il pianoforte di Verdi [Il Lord Mayor di Manchester intenzionato all’acquisto del 144. Domenico Bertini, Bibliografia [Luigi Francesco Valdrighi, Ricerche sulla liuteria
pianoforte sul quale Verdi ha composto l’Aida], «La musica», ii, 20, 20 ottobre e violineria modenese antica e moderna], «Boccherini», xxv [xvi], 8, 31 agosto
1877, p. 4 1878, pp. 30-31
123. [Incendio alla fabbrica di pianoforti Érard a Parigi], «La musica», ii, 21, 3 no- 145. Id., Bibliografia [Celestino Scoffiero, Cenni storici intorno al re dei musicali istru-
vembre 1877, p. 4 menti – l’Organo – e breve descrizione della sua struttura], «Boccherini», xxv [xvi],
124. [Da «L’Eco d’Italia» di New York: invenzione di uno strano violino], «La musi- 8, 31 agosto 1878, p. 31
ca», ii, 21, 3 novembre 1877, p. 4 146. Firenze [Articolo di De Monter sulla «Revue et Gazette musicale» a proposito
125. [Collezione di strumenti antichi e di manoscritti distrutta da un incendio nel ca- dell’invenzione del pianoforte da parte di Cristofori], «Boccherini», xxv [xvi], 8,
stello di Inverary in Scozia], «La musica», ii, 23, 1° dicembre 1877, p. 4 31 agosto 1878, p. 32
126. [Sulla fabbrica di strumenti Ruggiero], «La musica», ii, 24, 15 dicembre 1877, p. 147. [Un organo medievale distrutto da un incendio nella Tonhalle di Zurigo], «La
4 musica», iii, 21-22, novembre 1878, p. 8
127. [Aneddoto su un esperimento del telefono], «La musica», iii, 4, 18 febbraio 1878, 148. Varietà [Strumenti musicali etnici], «Boccherini», xxv [xvi], 12, 31 dicembre
p. 4 1878, p. 48
128. Cesare Ponsicchi, Un apparecchio acustico-sperimentale ancora da inventare [La 149. Londra [Vendita di violini Stradivari e Guarneri], «Boccherini», xxvi [xvii], 1, 31
percezione musicale, a proposito di un articolo di Meerens], «Boccherini», xxv gennaio 1879, p. 4
[xvi], 3, 1° marzo 1878, pp. 10-11 150. Luigi Francesco Valdrighi, Di un costume modenese e di uno strumento musicale
129. Parigi [In vendita un violino di Stradivari], «Boccherini», xxv [xvi], 3, 1° marzo tutto quaresimale [La «tampèerla» o «scràndola», originata dal «semanteriòn»
1878, p. 12 greco: la funzione in ambito religioso], «Boccherini», xxvi [xvii], 3, 31 marzo
130. [Nuova macchina per la costruzione degli strumenti a fiato della ditta Giuseppe 1879, p. 10
Ruggiero], «La musica», iii, 5, 4 marzo 1878, p. 4 151. Bruxelles [Strumenti etnici per il museo del Conservatorio], «Boccherini», xxvi
131. [Pubblicazione a Londra di una Storia completa del pianoforte], «La musica», iii, [xvii], 3, 31 marzo 1879, p. 11
6, 18 marzo 1878, p. 4 152. Luigi Francesco Valdrighi, [Lettera del conte L. Valdrighi a proposito di docu-

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gabriele rossi rognoni alle origini dell’organologia storica italiana

menti attestanti l’esistenza alle corti Estensi di Ferrara e Modena di strumenti 170. Le pietre sonore [Dall’«American Art Journal»: strumento a percussione di H.
simili al pianoforte alla fine del xvi secolo: riproduzione dei documenti auto- Baudre], «Il teatro illustrato», i, 3, marzo 1881, [iii di copertina]
grafi dei costruttori Iacopo Alvise (1595) e Ippolito Cricca detto «Il Pagliarino» 171. Antonio Bazzini, Filippo Filippi, Lodovico Melzi, Arrigo Boito, Carlo Andreoli,
(1598)], «Boccherini», xxvi [xvii], 4, 30 aprile 1879, pp. 14-15 Ippolito Franchi, Franco Faccio, Edoardo Perelli, Comitato dell’Esposizione mu-
153. Cesare Ponsicchi, Il piano forte nel secolo decimosesto [A proposito della presunta sicale 1881 in Milano [Argomento congressuale: completamento e unificazione
esistenza alle corti Estensi di Ferrara e Modena di strumenti simili al pianoforte del materiale strumentale delle grandi orchestre italiane], «Boccherini», xxviii
alla fine del xvi secolo], «Boccherini», xxvi [xvii], 6, 30 giugno 1879, pp. 21-22 [xix], 4, 21 aprile 1881, pp. 17-18
154. Lo Stradella del Maestro Catelani, ed uso di strumenti nel secolo xvii, «Boccheri- 172. Milano [Prossima produzione di strumenti ad arco alla fabbrica Pelitti], «Bocche-
ni», xxvi [xvii], 7, 31 luglio 1879, p. 27 rini», xxviii [xix], 4, 21 aprile 1881, p. 19
155. Firenze [Strumenti antichi a Firenze e in vendita a Milano], «Boccherini», xxvi 173. Firenze [In vendita violini di Antonio Gragnani, Gabrielli, Guadagnini, Andrea
[xvii], 8, 31 agosto 1879, pp. 30-31 Guarneri], «Boccherini», xxviii [ma xix], 5, 31 maggio 1881, p. 23
156. Bruxelles [Sistema inventato dal dottor von den Fischwayer per la riproduzione 174. Bruxelles [In vendita violini di A. Stradivari e Januarius Gaglianus. Confluenza
musicale a distanza tra pianoforti collegati da una linea elettrica], «Boccherini», del periodico «Questionnaire musical» nell’«Echo musical»: indirizzate al perio-
xxvi [xvii], 8, 31 agosto 1879, p. 31 dico domande su strumenti antichi: la strimia o yspaludia e lo chalumeau france-
157. Venezia [Il «clari-oboe», strumento inventato da Antonio e Giovanni De Azzi], se], «Boccherini», xxviii [xix], 5, 31 maggio 1881, p. 24
«Boccherini», xxvi [xvii], 9, 30 settembre 1879, pp. 35-36 175. Esposizione internazionale di musica. i. Gli strumenti a tastiera [Brizzi e Nicolai di
158. Cesare Ponsicchi, Gl’istrumenti musicali all’Esposizione umbra, «Boccherini», Firenze: pianoforte con tastiera cromatica. Pleyel, Wolff e C. di Parigi: il pedale
xxvi [xvii], 10, 27 ottobre 1879, pp. 37-38 tonale del pianoforte, invenzione di Wolff. Enrico Porta di Genova: invenzione
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demia del R. Istituto musicale di Firenze», xviii, 1880, pp. 100-110. (lira araba); tanbur; balalaika; yu-hinn; quinterna; lira-chitarra; cetra; chitarra;
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R. Istituto dal Cav. Vittorio Mahillon, «Atti dell’Accademia del R. Istituto musica- «Il teatro illustrato», i, 7, luglio 1881, pp. 8-11
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4 p. 54
283. [Sul segreto dei celebri violini di Cremona], «La musica», vi, 2, 16 marzo 1885, 301. Lirica [Milano, Conservatorio: concerto dei professori del Conservatorio di Bru-
p. 4 xelles con strumenti antichi], «Paganini», ii, 10, 31 maggio 1888, p. 60
284. [Vendita di un pianoforte], «La musica», vi, 2, 16 marzo 1885, p. 4 302. Un nuovo organo [Roma, chiesa di S. Ignazio: strumento costruito da Pacifico
285. [Parigi: il risuonatore melodico per pianoforte di Lescuyer], «Il teatro illustrato», Inzoli di Crema], «Paganini», ii, 14, 30 luglio 1888, p. 83
v, 55, luglio 1885, [ii di copertina] 303. Giovanni De Piccolellis, Della autenticità e pregio di taluni strumenti ad arco ap-
286. Il fotofono [Descrizione di un esperimento di telefonia e d’acustica effettuata a partenenti al R. Istituto Musicale di Firenze, «Atti dell’Accademia del R. Istituto
Bruxelles dal fisico greco Lagosphillos], «La musica popolare», iv, 8, 15 agosto musicale di Firenze», xxvii, 1889, pp. 26-57.
1885, pp. 124-125 304. Bevilacqua Muratori, deposito di pianoforti, «Paganini», iii, 3, 15 febbraio 1889,
287. Giovanni Masutto, Nuovo corno da caccia dell’inventore dottor H. Eichborn [De- [iii di copertina]
scrizione], «La musica popolare», iv, 9, 15 settembre 1885, pp. 140-141 305. Nuovo grandioso organo [Chiesa arcipretale di Soave (Verona): descrizione dello
288. Antichi istrumenti musicali all’Esposizione delle Invenzioni di Londra [Con illu- strumento costruito da Giorgio Trice], «Paganini», iii, 12, 30 giugno 1889, p. 69
strazioni di Gittern, 1676; pochette italiana, 1675; arciliuto di Giovanni Krebar, 306. Lucio Pardi, Trombonate [Il trombone a coulisse e quello a pistoni: confronto fra
Padova 1629; liuto di Rizzio, secolo xvi; stanza di Elisabetta con Verginale; citara i due strumenti], «Paganini», iii, 13, 15 luglio 1889, p. 79
di Antonio Stradivari, Cremona 1700; la tromba cantante; harp di Lamont], «Il 307. Una importante innovazione [Parigi, Trocadero: concerto della fanfara della so-
teatro illustrato», v, 58, ottobre 1885, pp. 147-148 cietà La Dijonnaise con strumenti trasportati nella tonalità di do, invenzione del
289. Storia di un violoncello (Divagazioni) [Profilo biografico e artistico di Giuseppe signor Chaussier], «Paganini», iii, 13, 15 luglio 1889, p. 80
Servais], «La musica popolare», iv, 11, 15 novembre 1885, pp. 163-165 308. Nuovi strumenti in Do [Da «L’art musical»: il corno in do inventato da Chaussier;
290. Arpa a tastiera [Milano: nuovo congegno di invenzione di Alessandro Antoldi], nuovo sistema valido per tutti gli strumenti della fanfara], «Paganini», iii, 17, 15
«La musica popolare», iv, 12, 15 dicembre 1885, p. 186 settembre 1889, pp. 102-103

162 163
gabriele rossi rognoni alle origini dell’organologia storica italiana

309. Un nuovo organo [Diano-Marina, chiesa parrocchiale: strumento costruito dalla 331. G.P. Chironi, Il ‘Cecilian pianola-aeolian’ ed una contraffazione di opera musicale,
ditta Pacifico Inzoli di Crema], «Paganini», iii, 19, 15 ottobre 1889, p. 113 «Rivista musicale italiana», xii, 2, 1906, pp. 310-320
310. Luigi Bicchierai, Strumenti che hanno progredito e compositori che non si sono 332. Oscar Chilesotti, La chitarra francese. Appunti, «Rivista musicale italiana», xiv, 4,
mossi, «Atti dell’Accademia del R. Istituto musicale di Firenze», xxviii, 1890, pp. 1907, pp. 791-802
55-68. 333. Luigi Torri, La costruzione ed i costruttori degli Istrumenti ad arco, «Rivista musi-
311. Un’inaugurazione [Genova, chiesa dell’Immacolata: il nuovo organo costruito cale italiana», xiv, 1, 1907, pp. 40-82
dall’organaro W.G. Trice], «Paganini», iv, 6, 15 marzo 1890, p. 33 334. D[ino]. Sincero, Il ripieno nell’organo, «Rivista musicale italiana», xv, 3, 1908, pp.
312. L’organo elettrico Trice [Genova, chiesa dell’Immacolata: descrizione dello stru- 554-562
mento. La trasmissione elettropneumatica], «Paganini», iv, 9, 15 maggio 1890, 335. Giulio Fara, Su uno strumento sardo [Le launeddas], «Rivista musicale italiana»,
pp. 50-51 xx, 4, 1913, pp. 763-791; xxi, 1, 1914, pp. 13-51
313. [Genova, Officine Trice: progressi nell’arte organaria e nella scelta della musica
sacra], «Paganini», iv, 14, 15 ottobre 1890, pp. 95-96
314. Angiolo Filippi, Sopra alcune questioni della Liuteria Italiana, «Atti dell’Accade- 1
Guido Adler, Umfang, Methode und Ziel der Musikwissenschaft, «Vierteljahrsschrift für Musik-
mia del R. Istituto musicale di Firenze», xxix, 1891, pp. 25-43; seguita da Sopra wissenschaft», i, 1, 1885, pp. 5-20, in particolare pp. 6, 7.
alcuni quesiti posti dal Prof. Filippi, ivi, pp. 44-55.
2
Ivi, p. 10.
3
Ibid.
315. Nuovi timpani a macchina [Sistema del sig. Celso Stanguellini di Modena], «Paga- 4
Carl Engel, A Descriptive Catalogue of the Musical Instruments in the South Kensington Museum,
nini», v, 3, marzo 1891, p. 24 London, Eyre and Spottiswoode for Her Majesty’s Stationary Office, 1874.
316. [G. Bertolino, magazzino di pianoforti ed harmonium – Torino], «Paganini», v, 5
Per una discussione più approfondita si veda Gabriele Rossi Rognoni, La definizione dell’or-
5, maggio 1891, [ii di copertina] ganologia come disciplina attraverso i primi cataloghi museali (1866-1911), «Annali» (Università degli
317. Il nuovo organo della cattedrale di Genova [Dal «Cittadino»: descrizione dello studi di Firenze, Dipartimento di Storia delle arti e dello spettacolo), n.s. ix, 2008, pp. 155-171.
strumento di Pier Costantino Remondini], «Paganini», v, 9, settembre 1891, p.
6
Charles Darwin, The Descent of Man, and Selection in Relation to Sex, London, Murray, 1871.
7
Victor Charles Mahillon, Catalogue descriptif & analytique du Musée Instrumental du Conserva-
68 toire Royal de Bruxelles, Gand, Annoot-Braeckman, 1880, pp. 1-79.
318. [La «violotta», nuovo strumento a corde], «Paganini», v, 9, settembre 1891, p. 8
Le ragioni che furono alla base della creazione della collezione sono discussi in Galleria dell’Ac-
72 cademia, Collezione del Conservatorio «Luigi Cherubini»: gli strumenti ad arco e gli archetti, a cura di
319. Il dublofono [Dal «Musical Opinion» di Londra: strumento d’ottone a doppia Gabriele Rossi Rognoni, Livorno, Sillabe, 2009, pp. 11-15.
voce inventato da Besson; descrizione], «Paganini», v, 10, ottobre 1891, p. 79 9
Vinicio Gai, Gli strumenti musicali della corte medicea e il Museo del Conservatorio «Luigi Che-
320. [L’organo fornito dalla ditta W.G. Trice di Quarto al mare, Genova], «Paganini», rubini» di Firenze, Firenze, Licosa, 1969, pp. 41-42.
10
Per una storia della collezione si veda Elena Previdi, Le alterne fortune della Collezione di
v, 11, novembre 1891, p. 85 strumenti musicali del Conservatorio di Milano, in Il Conservatorio di Milano secolo su secolo. 1808-
321. Leonardo Monleone, Comunicato [Un nuovo magazzino di pianoforti], «Pagani- 2008, a cura di Marina Vaccarini Gallarani, Elena Previdi e Paola Carlomagno, Milano, Skira, 2008,
ni», v, 11, novembre 1891, p. 88 pp. 79-119.
322. Oscar Chilesotti, Di Hans Newsidler e di un’antica intavolatura tedesca di liuto, 11
Si vedano, nella bibliografia al termine di questo intervento (d’ora in poi citata come Bibliogra-
«Rivista musicale italiana», i, 1, 1894, pp. 48-59 fia), i titoli nn. 106 e 107.
323. Cesare Ponsicchi, Il primo Pianoforte verticale, «La nuova musica», ii, 24, 31 di-
12
Del volume, privo di dati editoriali, è nota una sola copia presso il Museo internazionale della
musica di Bologna, databile sulla base di un’annotazione manoscritta su un foglietto incollato sul
cembre 1897, pp. 2-3 frontespizio.
324. Michel Brenet, Notes sur l’histoire du luth en France, «Rivista musicale italiana», 13
Rispettivamente Eugenio de’ Guarinoni, Gli strumenti musicali nel Museo del Conservatorio
v, 4, 1898, pp. 637-676; vi, 1, 1899, pp. 1-44 di Milano, Milano, Hoepli, [1908], e Leto Bargagna, Gli strumenti musicali raccolti nel Museo del R.
325. Maurice Griveau, Les instruments à vent et l’orgue, «Rivista musicale italiana», vi, Istituto L. Cherubini a Firenze, Firenze, Ceccherini, [1911].
2, 1899, pp. 342-353 14
La storia e l’attività dell’Accademia sono state recentemente ricostruite in una tesi di laurea
326. Una nuova Storia del Pianoforte di Johannes Wolf [Presentazione del volume con discussa presso il corso di laurea in Discipline delle arti musica e spettacolo dell’Università di Firenze:
Natalia Nicoletti, Accademia del R. Istituto Musicale di Firenze: storia e attività dal 1811 al 1911, rela-
integrazioni e correzioni a C.F. Weitzmann, Storia del Pianoforte e della letteratura tore Gabriele Rossi Rognoni, Facoltà di Lettere e filosofia, a.a. 2007-2008. Alla riscoperta cristoforiana
pianistica, pubblicato dalla Breitkopf & Härtel], «La nuova musica», iv, 41, mag- è stata dedicata un’altra tesi presso lo stesso corso: Benedetta Meoni, Le onoranze a Bartolomeo Cristo-
gio 1899, pp. 3-4 fori a Firenze nel 1876: le premesse, gli eventi, le iniziative successive, relatore Gabriele Rossi Rognoni,
327. Maurice Griveau, Les instruments de musique étudiés dans leur forme au point de vue Facoltà di Lettere e filosofia, a.a. 2005-2006.
pittoresque et decorative, «Rivista musicale italiana», vii, 2, 1900, pp. 312-332 15
Bibliografia, n. 42.
328. Istituzione pei Concorsi Cristofori, «La nuova musica», v, 56, agosto 1900, p. 159
16
Ivi, n. 61.
17
Ivi, nn. 54, 59, 65-68, 73, 76-77, 79-84, 88, 105, 108, 110-111, 235, 240, 262, 264, 328 [atten-
329. Un pianoforte contrabbasso [Presentazione di un nuovo modello Bösendorfer], zione, ci sono due nn. 186].
«La nuova musica», vi, 68-69, agosto-settembre 1901, p. 362 18
Sulle vicende della collezione: Alessandro Kraus: musicologo e antropologo, catalogo della mo-
330. Alfredo Untersteiner, L’invenzione del violino, «Rivista musicale italiana», xi, 1, stra (Firenze, Galleria dell’Accademia, 27 maggio-26 settembre 2004), a cura di Gabriele Rossi Ro-
1904, pp. 55-63 gnoni, Firenze, Giunti, 2004.

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gabriele rossi rognoni

19
François Joseph Fétis, Antoine Stradivari luthier célèbre […], Paris, Vuillaume, 1856, pp. 49- ignazio macchiarella
50.
20
Eduard Schebek, Origine tedesca della fabbricazione di violini in Italia, «Gazzetta musicale di Tracce di pratiche musicali dell’oralità
Milano», xxviii, 19, 11 maggio 1873, pp. 149-150.
21
Alfredo Untersteiner, Un nuovo libro sul violoncello e la sua storia, «Gazzetta musicale di Mila-
nelle riviste demologiche
no», xliv, 21, 26 maggio 1889, pp. 334-335. dei primi decenni del Novecento
22
C[arlo]. Lozzi, I liutai bresciani, «Gazzetta musicale di Milano», xlvi, 32, 9 agosto 1891, pp.
519-520; 33, 16 agosto 1891, pp. 530-532.
23
Giovanni Livi, I liutai bresciani, nuove ricerche, «Gazzetta musicale di Milano», l, 31, 4 agosto
1895, pp. 517-518; 32, 11 agosto 1895, pp. 533-534; 33, 18 agosto 1895, pp. 549-550; 34, 25 agosto
1895, pp. 565-566; 36, 8 settembre 1895, pp. 597-599; 38, 22 settembre 1895, pp. 629-630; 39, 29
settembre 1895, pp. 645-646; 40, 6 ottobre 1895, pp. 661-663; 42, 20 ottobre 1895, pp. 693-695; 44,
3 novembre 1895, pp. 725-726; 5-46, 29 novembre 1895, pp. 741-742; 47-48, 5 dicembre 1895, pp.
773-775.
24
Giovanni De Piccolellis, Liutai antichi e moderni. Note critico-biografiche, Firenze, Le Monnier,
1885; rist. Bologna, Forni, 1985.
25
Vincenzo De Gregorio, Gli strumenti musicali nella «Gazzetta musicale di Milano» (1842-1902).
Indice analitico, Firenze, Olschki, 1989.
La prospettiva diacronica negli studi sulle pratiche musicali trasmesse
oralmente rappresenta un importante campo di interessi etnomusicologici.
Un campo complesso, segnato da una specifica metodologia che deve tener
conto sia della sostanziale mutabilità nel tempo del far musica sia delle par-
ticolarità delle fonti di studio a disposizione.
Le musiche trasmesse oralmente, infatti, sono per loro natura in conti-
nua trasformazione. Contrariamente a quello che di solito si crede (e trop-
po spesso si continua a scrivere) esse non sono (e non possono essere) delle
‘eredità del passato’, degli ‘oggetti musicali’, dei repertori costituiti da brani
creati (o fissati) in un’epoca remota e in qualche modo giunti fino a noi
più o meno direttamente, o cose del genere. Si tratta, invece, del risultato
ogni volta diverso di saperi condivisi, in buona sostanza di meccanismi per
generare, sulla base di trame sonore e di regole combinatorie partecipate,
delle manifestazioni musicali che vivono e muoiono nell’hic et nunc della
performance1. Lungi quindi dall’idea di ‘continuità nel tempo’ di norma
connessa con la definizione ‘musica tradizionale’2, le espressioni musicali
che scaturiscono nell’ambito di trasmissioni orali cambiano con il mutare
delle condizioni di vita e i modi di pensare di chi ne è protagonista. Un con-
tinuo trasformarsi che solo in parte è possibile qualificare: ciò soprattutto
per le epoche più prossime alla nostra e in situazioni in cui vi siano suffi-
cienti testimonianze sonore, ossia delle registrazioni su nastro magnetico o
su altro supporto, di significativi eventi performativi. Andando più indietro
nel tempo si possono fare solo delle supposizioni, più o meno articolate,
sulla base di fonti comunque sia approssimative.
Prima dell’invenzione del fonografo (brevettato da Edison nel 1877)
e del suo utilizzo nella registrazione/riproduzione della musica3, l’unico
strumento a disposizione per dare conto di una performance era, infatti,
la scrittura. Questa, per sua natura, non è in grado di fornire descrizioni
realmente esaustive di un evento qualsiasi, dal momento che anche i re-
soconti più accurati non riescono a rappresentare particolari e sfumature

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