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Comprende organi che provvedono alla distribuzione, alla raccolta e al mantenimento in circolo del sangue.
È composto da cuore, pericardio e vasi sanguigni (arterie, vene, capillari). La circolazione nei mammiferi è
chiusa, doppia e completa : è costituita da un sistema di vasi che non comunicano con l’esterno, il cuore è
costituito da due parti separate fra loro, in modo tale che si costituiscano due circolazioni indipendenti,
sistemica (o grande circolazione) e polmonare (o piccola circolazione).
Cuore
È l’organo centrale dell’apparato circolatorio, la cui funzione è pompare, attraverso
successive contrazioni, il sangue nei vasi. È costituito da 4 camere, 2 atri e 2 ventricoli,
separati tra loro dal setto interatriale e setto interventricolare.
È contenuto nella cavità toracica, all’interno del mediastino medio, spostato leggermente a
sinistra del piano mediano (60%) e con asse maggiore inclinato cranio-ventralmente. Quasi
totalmente rivestito dal pericardio.
Ha forma di cono, leggermente compresso in senso latero-laterale. La forma è data
principalmente dallo spessore delle pareti cardiache ventricolari, dato che le pareti degli
atri sono più sottili. In carnivori, suini e cavalli la forma è più globosa, nei ruminanti più
allungata.
Il colore è rosso più o meno scuro, vasi e solchi sono coperti di grasso risultando quindi più
bianchi, in modo variabile. La consistenza è maggiore nei ventricoli, dato che la parete è più
spessa. Il peso varia dai 10 ai 500 g nel cane, nel cavallo tra i 1400-3800g, nel bovino 2000-
3500g. le dimensioni vanno da pochi centimetri (gatti,cani) fino a 30cm (cavalli e bovini)
Si distinguono una base dorsale e un apice ventrale. La base si trova all’altezza di un piano
trasversale che biseca la prima costa, inclinata in senso cranio-dorsale, l’apice si trova in
prossimità dello sterno al livello della VI cartilagine costale.
Il margine ventricolare destro (craniale) è convesso. Il margine ventricolare sinistro
(caudale).
Atri: con pareti sottili, sormontano la base cardiaca e formano nell’insieme una U attorno al punto
d’origine dell’aorta. Sulla faccia sinistra, detta auricolare, i due atri si continuano ciascuno in un
estremità a fondo cieco detta orecchietta.
Ventricoli: presentano pareti più spesse, soprattutto il sinistro, che occupa tutto l’apice del cuore.
La superficie esterna del cuore è percorsa da tre solchi occupati da vasi e ricoperti di grasso
viscerale: il solco coronario, circolare e orizzontale, che separa gli atri dai ventricoli; il solco
paraconale, che a sinistra decorre sulla faccia auricolare cranialmente; il solco subsinuoso, a destra
decorre sulla faccia atriale più caudalmente (gli ultimi due delimitano quasi del tutto i contorni dei
ventricoli).
Rapporti: il cuore è in rapporto diretto solo col pericardio, da cui è avvolto. Inoltre le due facce
sono in rapporto indiretto con i polmoni (dove lasciano un’impronta cardiaca) e attraverso
l’incisura cardiaca dei polmoni, con la parete del torace. Il margine craniale è in rapporto col timo,
quando presente, il margine caudale è in rapporto col diaframma. Dorsalmente è in rapporto con
la trachea e con l’esofago (più trachea perché più ventrale). Ventralmente (legamento
sternopericardico, gabbia toracica)
Atrio destro: è situato quasi completamente alla destra del piano mediano, il suo fondo cieco
(orecchietta) invece si porta a sinistra, cranialmente al tronco polmonare. Si distinguono una volta,
un pavimento, una parete propria e una parete settale. Nella volta dell’atrio destro sboccano la
vena cava caudale, la vena cava craniale, il seno coronario e la vena azigos. Sul pavimento è
presente l’ostio atrio-ventricolare destro. La superficie interna è principalmente liscia, ad
eccezione del tubercolo intervenoso, tra lo sbocco delle vene cave. La parete propria è separata
dalla volta da una cresta terminale, da cui originano i muscoli pettinati. Infine sulla parete settale
esiste una depressione chiamata fossa ovale, caudalmente al tubercolo intervenoso.
Atrio sinistro: forma simile al destro, la sua orecchietta si trova pienamente nella faccia auricolare.
Sulla sua volta sboccano le vene polmonari (cranialmente), mentre sul pavimento è presente
l’ostio atrio-ventricolare sinistro.
Ventricolo destro: ha sezione semilunare ed è posto cranialmente e a destra del ventricolo
sinistro. Presenta una base e un apice. La base è suddivisa da una cresta sopraventricolare che
separa l’ostio atrio-ventricolare destro dal cono arterioso, dilatazione da cui origina il tronco
polmonare (cranio-dorsalmente all’aorta e dorsalmente all’ostio). L’ostio viene chiuso dalla valvola
tricuspide, costituita da un anello fibroso su cui si inseriscono i tre lembi valvolari (angolare,
parietale, settale). Ogni lembo è unito tramite corde tendinee ai muscoli papillari. Questi sono il
grande muscolo papillare (sulla parete marginale), il muscolo papillare subarterioso (sulla parete
settale) piccoli muscoli papillari (sulla parte caudale della parete settale). L’ostio del tronco
polmonare è occupato dalla valvola del tronco polmonare, composto da un anello fibroso e tre
lembi (valvola semilunare intermedia, destra e sinistra). Inoltre la cavità ventricolare è attraversata
dalla trabecola setto-marginale. Sulla superficie invece sono presenti rilievi muscolari detti
trabecole carnose.
Ventricolo sinistro: ha sezione circolare, occupa l’apice del cuore. È la camera con la parete più
spessa. La base è occupata dall’ostio atrio-ventricolare sinistro, chiuso dalla valvola bicuspide o
mitrale (con due cuspidi, settale e parietale). L’ostio aortico è posto al centro della base cardiaca.
Anche questo presenta una valvola, costituita da tre lembi semilunari (settale, destro e sinistro).
Sulla superficie parietale i muscoli papillari subauricolari e il muscolo papillare subatriale sono uniti
alle corde tendinee che li collegano alla valvola mitrale. Infine vi è una trabecola setto-marginale.
Struttura
Epicardio – foglietto viscerale del pericardio, costituito da mesotelio e connettivo.
Miocardio – costituito da cellule del miocardio comune, a due o tre strati.
Endocardio – riveste interamente le cavità e le valvole. Fatto di tre strati, le valvole stesse sono
fatte di pieghe di endocardio rinforzato.
Sistema di conduzione: costituito dalle cellule del miocardio specifico. Sono raggruppate nel nodo
seno-atriale (nella parete dell’atrio destro vicino l’ostio della vena cava craniale), nel nodo atrio-
ventricolare (nel setto inter-atriale, vicino al seno coronario), nel fascio atri-ventricolare e nelle
pareti ventricolari
Scheletro del cuore: costituito da strutture fibro-cartilaginee, anelli fibrosi e trigoni fibrosi
circondano gli osti, accumuli di tessuto cartilagineo. Coppia di ossa del cuore, a livello dell’anello
fibroso aortico nei ruminanti.
Vascolarizzazione: molto sviluppata, il sangue arriva attraverso le arterie coronarie (primi rami
collaterali dell’aorta).
Arteria coronaria sinistra: più sviluppata della destra, origina al di sopra della cuspide semilunare
sinistra della valvola aortica, raggiunge il solco coronario passando tra l’orecchietta sinistra e il
tronco polmonare. Forma un ramo interventricolare paraconale che raggiunge l’apice del cuore,
percorrendo il solco paraconale. Si continua in direzione caudale come ramo circonflesso, termina
in prossimità del punto di origine del solco subsinuoso o si continua in questo ramo.
Arteria coronaria destra: origina al di sopra della cuspide semilunare destra della valvola aortica,
raggiunge il solco coronario passando tra l’orecchietta destra e il tronco polmonare. Percorre il
solco coronario e termina lì, o si continua nel solco interventricolare subsinuoso.
! Entrambe danno origine a rami che si distribuiscono alle pareti atriali e ventricolari, con
numerose anastomosi tra le branche più piccole, ma funzionalmente insufficienti. Di conseguenza i
rami più grandi non sono terminali ma si comportano come tali dal punto di vista funzionale.
Quasi tutte le vene del cuore, ad eccezione di quelle più piccole, sboccano al livello del seno
coronario dell’atrio destro. Si distinguono in grande vena del cuore, che decorre nel solco
paraconale, vena cardiaca media, che decorre nel solco subsinuoso, le vene cardiache didestra,
che raccolgono il sangue dal ventricolo destro e infine le vene cardiache minime, che si aprono
direttamente nelle camere cardiache.
Innervazione del cuore: il cuore è in grado di generare stimoli in modo autonomo grazie alle cellule
del miocardio specifico, le fibre nervose che innervano il cuore hanno una funziona regolatoria, nei
confronti dell’attività cardiaca spontanea.
L’innervazione ortosimpatica deriva dal ganglio cervicale caudale e dai primi gangli del tronco
simpatico. Si formano dei plessi cardiaci a livello del mediastino craniale, prima di penetrare la
parete cardiaca.
L’innervazione parasimpatica deriva dal nervo vago direttamente e dai rami all’interno del nervo
laringeo ricorrente. Queste terminano in prossimità del nodo seno-atriale ed atrio-ventricolare.
Pericardio
È una membrana sierosa che forma un sacco a doppia parete e avvolge completamente il cuore e
le radici dei grossi vasi. È contenuto nel mediastino e si adatta alla forma del cuore. È avvolto
superficialmente della pleura pericardica.
La parete esterna è fibrosa, detta pericardio fibroso, traslucido e biancastro. È connesso allo sterno
tramite il legamento sterno-pericardico ( o più di uno) oppure col diaframma attraverso il
legamento frenico-pericardico. La parete interna è detta pericardio sieroso, questa forma una
cavità a fondo cieco a doppia parete. Una è invaginata profondamente dal cuore, a costituire la
lamina viscerale (epicardio), riveste direttamente la parete cardiaca e ne fa parte. La seconda
forma la lamina parietale, che riveste internamente il pericardio fibroso. Tra le due lamine lo
spazio prende il nome di cavo pericardico, contenente il liquido pericardico.
Sistematica dei vasi – Arterie
Aorta: origina dal ventricolo sinistro con una parte ingrossata che prende il nome di bulbo, situata
immediatamente sopra l’ostio aortico. Il bulbo presenta tre dilatazioni (seni aortici), in
corrispondenza delle valvole semilunari. A questo livello originano le arterie coronarie per la
vascolarizzazione del cuore. Il vaso prosegue con un ampia curva con convessità dorso-craniale,
detto arco dell’aorta, portandosi ventralmente ai corpi vertebrali (6° vertebra toracica). Dopo
l’arco l’aorta prosegue con decorso rettilineo, ventralmente ai corpi vertebrali delle vertebre
toraciche (tratto dell’aorta toracica) e lombare (tratto dell’aorta addominale), attraversando lo
iato aortico del diaframma. A livello dell’ultima vertebra lombare si divide nei rami terminali:
arterie iliache interne ed esterne e arteria sacrale mediana.
DOMANDE SUL CIRCOLATORIO SANGUIGNO: faccia destra e sinistra del cuore, quali strutture si
vedono, interno dei ventricoli, cosa vedi.