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IL METODO DEI PROGETTI

Mario Fierli

1. Aspetti pedagogici generali del metodo dei progetti

Il metodo dei progetti ha una lunga trattazione nella storia della pedagogica ed alcune
precise caratterizzazione. L'idea che un modo migliore per apprendere sia quello di
trovarsi di fronte a compiti "reali" piuttosto che a percorsi didattici nei quali gli
apprendimenti sono opportunamente frazionati e messi in frequenza è, probabilmente,
molto antica. Ma l'atto di nascita ufficiale è dato dal libro "Project Method "con cui nel
1918 il pedagogista Kilpatrick lo sosteneva e teorizzava. La proposta si inquadra nella
filosofia pragmatistica americana ed è strettamente collegata alla pedagogia di Dewey: ne
sono segni evidenti l’importanza data a un apprendimento:

- attivo,
- legato alla soluzione di problemi dotati di senso sia dal punto di vista cognitivo sia dal
punto di vista del contesto sociale in cui si collocano,
- capace di sviluppare contemporaneamente abilità intellettuali e aspetti della personalità
come il senso di responsabilità e di autodeterminazione.

Il metodo dei progetti è rimasto poi al centro di tutte le correnti pedagogiche


attivistiche che ne hanno messo in luce di volta in volta valenze diverse.
Anzitutto la proposta di Kilpatrick non è diretta ad un particolare livello
scolastico, ma vale in generale. Il metodo non si riferisce solo a particolari assi culturali,
ma si estende a tutti. Inoltre, anche se si parla di “metodo”, in realtà esso può comprendere
molti tipi di attività con profili cognitivi diversi.

Cosa è un progetto nel metodo dei progetti

A - Un progetto, secondo il metodo dei progetti, è qualsiasi attività intenzionale e


pianificata, diretta a raggiungere un risultato definibile a priori e verificabile, attraverso
una serie di attività specifiche.

B – Si possono avere diversi tipi di progetti con diverse valenze cognitive. Ad esempio:
- la realizzazione di un manufatto o di una trasformazione materiale;
- un’indagine su fenomeni naturali o oggetti artificiali;
- la produzione di un’organizzazione o di una procedura;
- la produzione di una comunicazione.

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Caratteristiche del metodo dei progetti

a) Gli studenti affrontano un compito finalizzato al raggiungimento di un risultato


definibile a priori, avente un valore un se, che può assumere la forma concreta di un
oggetto artificiale, di una organizzazione di cose e persone, di una comunicazione.

b) L'adempimento del compito deve essere un'azione completa e complessa, nel senso
che deve implicare attività di vario genere e livello (prendere decisioni non banali,
ricercare e selezionare informazioni, analizzare, applicare procedure di calcolo o di
altro genere, rappresentare proposte e soluzioni, manipolare o realizzare oggetti,
documentare, comunicare) fra le quali almeno alcune devono avere il carattere di una
semplice applicazione di procedure prestabilite o fisse, ma presentare una certa
apertura.

c) Le azioni dello studente non devono avere carattere casuale e disordinato, ma


rientrare in un procedimento metodologico caratteristico della disciplina nell'ambito
della quale si svilupperà il progetto (metodologia della progettazione tecnica,
metodologia dell'indagine scientifica sperimentale, metodologia del "survey"
conoscitivo, ecc.); ciò implica anche stabilire quali devono essere la forma, i limiti di
accettabilità e gli standard metodo logici del risultato.

d) Durante lo sviluppo del progetto lo studente deve scoprire ed acquisire


autonomamente alcune nuove conoscenze.

e) Il compito deve essere assolto in un contesto di relazioni personali e sociali ben


stabilite, alcune delle quali devono assumere caratteristiche specifiche:

- il compito non può essere interamente imposto, ma almeno scelto in una


gamma di possibilità, eventualmente proposto dallo studente,
- la contrattazione del compito può avvenire o all'interno del sistema formativo
fra studenti ed insegnanti o coinvolgendo un ente esterno che offra consulenza
o una vera e propria committenza,
- l'azione dei formatori non può assumere il carattere della guida prescrittiva,
ma piuttosto quello della consulenza e della collaborazione,
- l'assolvimento del compito può implicare un lavoro di gruppo o,comunque,
forme di socializzazione del lavoro fra studenti.

L’altro punto essenziale è relativo agli obiettivi formativi. In particolare è da


chiarire che il metodo dei progetti si presta a raggiungere obiettivi non raggiungibili con
gli apprendimenti eterodiretti.

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Valenza e obiettivi formativi del metodo dei progetti
Obiettivi cognitivi

a) Raggiungere una comprensione approfondita dei concetti e dei metodi specifici


delle diverse discipline in base al seguinte principio: un comportamento attivo e rivolto
a uno scopo accettato e verificabile favorisce un apprendimento più significativo e
duraturo.

b) Acquisire non solo conoscenze ed abilità specifiche, ma anche abilità cognitive


generali o metacognitive (vedi le competenze di cittadinanza dell’obbligo
scolastico) come:
- imparare a imparare, ovvero, attivare strategie per l'acquisizione di nuove conoscenze,
organizzarle in quadri sistematici, valutarne la rilevanza rispetto all'obiettivo che si ha
in mente;
- sviluppare la capacità di affrontare compiti nuovi ed imprevisti sia applicando in
contesti nuovi conoscenze già acquisite, sia inventando soluzioni e metodi nuovi;
- sviluppare la capacità di dominare situazioni complesse ed in particolare di decidere
in condizioni di incerteza;
- selezionare le informazioni da sorgenti ridondanti e organizzarne l'elaborazione e la
conservazione.

Obiettivi relazionali e comportamentali

- acquisire la capacità di collaborare con altri rispettando il proprio ruolo in situazioni


diverse,
- acquisire la capacità di scegliere il contenuto e lo stile della comunicazione a seconda
dell'interlocutore e della situazione,
- sviluppare alcuni tratti della personalità come la responsabilità, la fiducia in se,
l'autonomia.

È chiaro che si tratta di esiti ottenibili in misura diversa a seconda che le circostanze
descritte siano più o meno verificate per periodi di apprendimento più o meno lunghi. Va
anche detto che il metodo dei progetti da solo non può rilevare tutta la sua efficacia. Deve
essere inserito in un contesto curricolare in cui anche l'acquisizione sequenziale di
conoscenze del tutto ricettivo/versativotradizionale proponga momenti di scoperta e di
soluzione dei problemi nuovi.

2. Dimensione dei progetti

Progetti di piccole dimensioni (per esempio max 10 ore)

Si suppone che tutte o la maggior parte delle conoscenze necessarie siano già state
acquisite in precedenza con percorsi guidati ed il progetto è essenzialmente un modo per
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riorganizzare ed approfondirle applicandole alla risoluzione di un compito più complesso
e più significativo dei normali problemi o esercizi. Naturalmente il progetto può dare
l'occasione per acquisire qualche nuova conoscenza, ma in modo marginale rispetto al
curricolo nel suo insieme. Alcune caratteristiche tipiche sono:

- il progetto si può sviluppare nell'ambito anche di una sola disciplina;


- il problema proposto prospetta una certa semplificazione rispetto ai casi reali.

Gli obiettivi raggiungibili con questa opzione sono prevalentemente cognitivo-


disciplinari, ma favorisce anche l'acquisizione di una certa autonomia culturale.

Progetti di grandi dimensioni (per esempio 50-100 ore)

In questo caso il progetto occupa un posto rilevante nel curricolo. Esso viene
assegnato quando una parte sufficiente di conoscenze è già stata acquisita con percorsi
guidati, ma si suppone che lo sviluppo del progetto obblighi gli studenti a nuove ed
importanti acquisizioni culturali.
Nello stesso tempo si arricchisce la gamma di obiettivi formativi: ci sono sempre
le competenze cognitive disciplinari, ma acquistano maggiore importanza quelle di
cittadinanza cioè quelle connesse ai comportamenti ed allo sviluppo della personalità.
Alcune caratteristiche tipiche sono:
- il progetto si riferisce a più discipline e si avvale di spazi orari “prestati” dalle
stesse;
- si tende a proporre allo studente un'esperienza simile a quella della pratica
scientifica o professionale;
- il progetto occupa un tempo rilevante del curricolo (ad esempio almeno 20%
degli assi culturali impegnati;
- esso non ha generalmente una collocazione terminale e si sviluppa in parallelo a
corsi tradizionali o li intervala.

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