Il Vaso di Dipylon è un’anfora del 760 a.C. circa, è alta 155 cm, proviene dalla necropoli ateniese posta nei pressi di Dipylon e su di essa è raffigurata la scena del compianto funebre. La struttura dell’anfora sembra rispondere ad un preciso schema proporzionale: l’altezza è il doppio della larghezza e il collo è la metà dell’altezza del corpo. La parte pittorica è stata eseguita con una soluzione di argilla e acqua, che sarebbe diventata scura dopo la cottura del vaso. Il vaso è ornato da una decorazione geometrica rigorosa. La formula più frequente è costituita da una fascia di due o tre sottili linee orizzontali, che può combinarsi con altre figure per formare formule più complesse. Nello spazio tra i manici è raffigurata la scena del compianto funebre, in cui la defunta è raffigurata distesa sul catafalco, circondata dai familiari piangenti. Tutti alzano le braccia, nel gesto rituale della disperazione; molti altri sono in piedi, ma di fianco alla defunta. Un personaggio di dimensioni minori, forse il figlio, sembra accarezzare il letto in un gesto di addio. Ai tempi il compianto era una cerimonia molto importante, che testimoniava il prestigio del defunto.