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Il castello di Miranduolo

Lo scavo del castello di Miranduolo, in comune di Chiusdino, provincia di Siena, svolto dall'Università di Siena, mostra uno spessore dei depositi archeologici straordinario sia per la conformazione topografica del sito (articolato su terrazzamen-
ti) sia per le sue vicissitudini nella diacronia (una serie di distruzioni per incendi che hanno sigillato i diversi livelli). Lo scavo ha interessato il 75% della collina. Dimostra che l’insediamento ebbe inizio almeno quattro secoli prima dell’attestazione
archivistica originaria (inizi del Mille), rientrando a pieno titolo nella modellizzazione elaborata per la Toscana; ovvero i castelli rappresentano siti di successo, si impiantarono su nuclei di popolamento già ampiamente consolidati dall’alto Medioevo.
In questo contesto l'insediamento, fatto di capanne, nacque per sfruttare i giacimenti minerari già nel VII secolo, evolvette tra VIII e IX secolo in un grande villaggio rurale gerarchizzato, tra metà X e inizi XI secolo si trasformò in un castello che nella
sua fase iniziale di vita era costruito ancora in materiali deperibili. (Ricostruzioni grafiche: Università di Siena-Studio INKLINK Firenze, per concessione di Marco Valenti, Insegnamento di Archeologia Medievale – Università di Siena).

Escavazione del fossato ovest e realizzazione della palizzata (IX secolo) Sommità della collina: articolazione degli spazi del potere (IX-X secolo)

Il villaggio vede l'emergere dell'area sommitale come nucleo elitario dai primi
decenni del IX secolo: lo spazio del potere si distingue nettamente dal resto
dell'insediamento. La trasformazione dell’insediamento già esistente interessò
l’intera collina; il cambiamento e la presenza di un potere vincente, che pro-
cede all’estesa riprogettazione dell’abitato, si osserva in un totale ribaltamento
della sua urbanistica e della funzionalità dei diversi spazi. La sommità rappre-
sentava ora i soli spazi elitari presenti, per i quali si realizzano delle fortifica-
zioni attraverso un’imponente opera di escavazione della roccia, realizzando
due profondi fossati ad est ed ovest. Si dedusse una zona come complesso Con la seconda metà del X secolo l’area sommitale subì una nuova fase edilizia; la
distinto dal resto dell’insediamento, su esso dominante ad ogni livello, dalla palizzata fu sostituita da un muro di cinta in materiali misti che ne ripercorreva qua-
disponibilità di derrate, attrezzi ed animali; dall’alimentazione alla cultura ma- si fedelmente l’andamento; su uno zoccolo in pietra venne innalzato un elevato in
teriale delle abitazioni. Anche la sua organizzazione interna era peculiare e terra pressata, mista a pali e pietrisco. Si tratta del castello attestato da fonti scritte
connotata dall’estesa presenza di edifici per trattare e immagazzinare derrate dell’anno 1004 e non ci furono stravolgimenti nell’articolazione urbanistica della col-
agricole, attività artigianali esclusive e una residenza distintiva. Siamo di fronte lina, tanto che il confine materiale fra villaggio curtense e castello appena si evince.
a una radicalizzazione nello sfruttamento del lavoro contadino e ad un signifi- I versanti della collina andarono a rappresentare nella loro interezza il borgo; ma
cativo processo di accumulo di risorse che al tempo stesso vengono difese; in l’organizzazione dell’insediamento era ancora la stessa ed i contadini relegati sempre
pratica si tratta di proteggere, oltre che al nucleo centrale del villaggio, anche e comunque sugli stessi spazi. Il castello continuava a detenere una forte impronta di
i propri “strumenti” di lavoro (contadini dipendenti a vario titolo ed animali). centro deputato alla gestione della ricchezza, cioè della produzione agricola. Anzi tali
caratteri sembrano comunque accentuarsi.

Ricostruzione dei
magazzini e delle
strutture per il
Sommità della collina: articolazione degli spazi del castello in materiali edilizi Ricostruzione
trattmento dei
misti (pietra, legno e terra) raffigurato in corso di edificazione; mentre si costrui- di uno dei
prodotti agricoli
scono i muri in terra pressata su base di pietra viene smontata la palizzata più magazzini
all'esterno della
antica (seconda metà del X secolo) seminterrati
cinta muraria a
pertinenti
materiali misti del
al primo
primo castello
castello
(seconda metà del
(seconda
X secolo).
metà
X secolo).

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