de feo redaz.
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PASSIONE RESTAURO
ltrepassato il traguardo dei
O trent’anni di attività, la De
Feo Restauri rappresenta
un’azienda solida e afferma-
ta, ma anche la storia di una famiglia
che ha fatto di una passione il proprio
lavoro. “Nel 1987 ho creato l’impresa, -
ha detto il fondatore Antonio De Feo in
una intervista del febbraio 2014 - che
poi via via ho abilitato per lavori sem-
pre più impegnativi e delicati. È stato
un crescendo di incarichi: dal restauro
dei soffitti lignei del Palazzo Nuovo dei
Musei Capitolini in Roma al restauro
scientifico e ‘musealizzazione’ della bar-
ca romana di Ercolano (intervento
Nora, splendido mosaico pavimentale, part.
Sopra, Malta, La Valletta, la Fontana dei
Tritoni, restauro dell’azienda Antonio De Feo.
le Rubriche
L’attività di restauro di Antonio de Feo con i figli Luca e
Federico: una serie di importanti e delicati interventi dal
Nord al Sud d’Italia per restituire vita e dignità ai beni
artistici, archeologici, architettonici.
Francesca Sannia
complesso in quanto ‘il relitto carboniz- L’azienda si è recentemente occupata
zato’ aveva una resistenza meccanica anche del restauro dell’area archeologi-
quasi nulla); dalle edicole sacre del cen- ca di Nora in Sardegna. La città, sorta
tro storico di Roma (le madonnelle) re-
staurate in occasione del Giubileo del
2000, al restauro della Fontana del Pri-
gione alle pendici del Gianicolo. Un
monumento cinquecentesco con una
nei pressi di preesistenti insediamenti
nuragici, di fondazione fenicia e succes-
sivamente punica, è stata la capitale del
popolo dei Noritani. “Gli Iberi, dopo
Aristeo, - scrisse Pausania nella Periege-
storia tormentata, spostato, smontato e si della Grecia, X, 17,5 - si trasferirono
rimontato più volte nel corso dei seco- in Sardegna sotto la guida di Norace e
li... A lavori più complessi di consolida- da essi fu fondata la città di Nora, e tra-
mento strutturali in Umbria e in Abruz- mandano che questa fosse la prima città
zo, al consolidamento e restauro della dell'isola...”. Quando nel 238 a. C. la
Torre e del corpo centrale del Palazzo Sardegna fu conquistata dai Romani,
Orsini-Barberini, a Monterotondo, do- Nora divenne sede del governatorato e
ve abbiamo ultimato un secondo inter- la principale città dell’isola. La sua rile-
vento di valorizzazione dei soffitti lignei vanza, politica ed economica, è attestata
cinquecenteschi affrescati e intagliati, dalla presenza di ben quattro edifici ter-
dorati e decorati”. mali, un teatro, un anfiteatro e alcune
Con i figli Luca, inge- ville signorili. Molti edifici sono arric-
gnere e architetto, e chiti da decorazioni musive pavimentali
Federico nel ruolo di che rappresentano la principale attratti-
project manager, va del sito. I mosaici, nei quali le botte-
l’Azienda De Feo è ghe locali raggiunsero alti livelli di ese-
cresciuta, specializ- cuzione e di espressione, presentano
zandosi nel restauro scene raffigurate al centro di ricchi tap-
architettonico e ar- peti geometrici policromi. L’insedia-
cheologico, legni de- mento si estende sul promontorio di ca-
corati, dipinti su tela, po Pula, sulla costa meridionale della
affreschi, opere ed Sardegna ad ovest di Cagliari, e declina
elementi in stucco, fino al mare. L’intervento eseguito dal
strutture lapidee, team di specialisti della De Feo Restau-
bronzi e metalli. Oggi ri, è consistito nel consolidamento dei
la ditta è impegnata pavimenti musivi e delle strutture mu-
su più fronti. Tra gli rarie degli edifici delle terme centrali
ultimi interventi rea- con l’apodyterium, il vestibolo principa-
lizzati vi è il restauro le per l'ingresso e l'uscita nei bagni pub-
della Fontana dei Tri- blici. Grazie a un progetto, finanziato
toni, a La Valletta, a dall’Unione Europea e realizzato alla fi-
Malta, il consolida- ne degli anni Novanta del Novecento,
mento e il recupero che puntava a una maggiore e migliore
delle mura ciclopiche fruibilità dell’area, il sito archeologico è
di Alatri, in provincia stato dotato di un apparato didattico, di
di Frosinone, e del illuminazione e di un percorso di visita
complesso di Santa su passerelle percorribili anche da por-
Maria della Colonna, tatori di handicap. L’opera di restauro
il più antico conserva- ha riguardato anche questo aspetto,
torio di Napoli. Una struttura chiusa adeguando i supporti che consentono
dal terremoto del 1980, ora restaurata e una corretta comprensione del sito.
riaperta per mostre e iniziative sociali. Per altre notizie: www.defeorestauri.com
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