Michele Bueno
Lucrezia Cuniglio
SBAT Soprintendenza
per i Beni Archeologici
della Toscana, Italia
Abstract
Ancient floors represent one of the most significant class of artefacts for illus- pagina a fronte
trating the principles of a fruitful collaboration between professionals working Fig. 6
on archaeological excavations. One of the principal reasons for such a synergy Pistoia. Il rilievo
dei mosaici rimossi
lies upon the interdisciplinary feature of the new season of studies on ancient dalla domus di
mosaics, as is particularly shown by the most recent conservation interven- piazza Duomo e
tions. Aesthetic and antiquarian approaches - which for a long time have result- documentati da
Giacomo Pellegrini
ed in lifting mosaic panels to be exhibited as paintings in museums - have been sulle pagine della
replaced by historical-conservative approaches aimed to the conscious restitu- rivista Notizie
tion of the formal and historical features of the artefacts. degli Scavi. Foto da
Pellegrini (1904)
The expertise of the Soprintendenza archeologica toscana allows to provide a
significant documentary evidence of the evolution of this approach, with ex-
pagina seguente
amples spaninning from the 19th to the 21st century: from the so called strap-
po a rullo, applied the mosaics retrieved in the early nineteenth century, at Flor- Fig. 11
Camaiore (LU).
ence, in square S. Giovanni, to the increasingly numerous cases of preservation Villa rustica
and valorization in situ of the last years. dell’Acquarella.
Particolare della
pavimentazione in
Introduzione commesso laterizio
dopo il restauro
Approcci metodologici nello studio e nel restauro dei piani pavimentali
eseguito nel 2012
antichi successivamente alla
realizzazione della
I piani pavimentali antichi (cementizi, tessellati, sectilia, a commessi late-
copertura. Foto G.
rizi) costituiscono oggi una delle classi di manufatti più stimolanti per una Scolari
collaborazione operativa tra le diverse figure professionali coinvolte in
uno scavo archeologico. Laddove in passato lo studio dei pavimenti anti-
chi è stato appannaggio del contributo settoriale dello storico dell’arte (per
gli aspetti stilistici), o del restauratore (per quelli conservativi), con sempre
maggiore frequenza si registrano oggi interventi a firma congiunta. È suffi-
ciente, ad esempio, sfogliare gli indici degli atti dei Colloqui dell’Associazio-
ne Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (AISCOM) o dell’In-
ternational Committee for the Conservation of Mosaics (ICCM) per consta-
tare la partecipazione di archeologi, chimici, geologi, architetti e restaura-
tori all’interno dello stesso progetto.
37
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Fig. 5 tosi nel corso del trasporto, il pavimento venne integrato con nuove figure
Piombino (PI).
Museo Civico di pesci arbitrariamente realizzate dal mosaicista addetto al restauro, nel
Archeologico segno di un intervento di completamento mimetico tipico di quegli an-
di Piombino. Il
ni (fig. 5).
Michele Bueno | Lucrezia Cuniglio
Una scelta diversa ricadde invece sulla domus di Quintus Fulvius, oblitera-
ta dall’edificio dell’Antiquarium di Cosa che ne riprese in parte la planime-
tria, inglobando alcuni dei pavimenti in cotto ad essa pertinenti.
La casistica degli interventi conservativi toscani effettuati nel corso del XX
secolo è completata dalla musealizzazione in situ della cosiddetta “Domus
dei Mosaici” della vicina Roselle, oggetto di scavi sistematici da parte della
Soprintendenza nel corso degli anni ’80. In questo caso, lo stato compro-
messo dei pavimenti musivi ne suggerì il distacco e la ricollocazione in si- 47
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Michele Bueno | Lucrezia Cuniglio
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