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SPECIALEMATERIALI

A CURA DELLA REDAZIONE

I laterizi:
origine, evoluzione,
costruzione e manutenzione
I laterizi sono prodotti realizzati
con un impasto di argilla sottopo-
sto a cottura e rientrano dunque
nella tipologia delle ceramiche.
Le ceramiche comprendono sia
prodotti porosi, le terrecotte, come
i laterizi appunto, sia compatti, detti
maioliche, ulteriormente distinti in
relazione al trattamento superficiale
che può prevedere l’applicazione di
vernici trasparenti o di smalti colo-
rati. I manufatti a corpo compatto
e pasta bianca costituiscono le por-
cellane, quelli a pasta colorata sono
definiti grès.
Le terrecotte che vengono in preva-

:
lenza utilizzate nell’edilizia e nell’ar-
chitettura sono composte da argille La loro ampia diffusione nella storia Nell’edilizia del
comuni, ricche di impurità, residui dell’architettura è ricca di testimo- diciannovesimo
secolo il laterizio è
carboniosi e scorie che conferisco- nianze autorevoli: nella Bibbia è ancora protagonista
no all’impasto, dopo la cottura, una I laterizi ricordato l’uso del mattone, alter- dell’aspetto estetico
colorazione rossastra più o meno appaiono nativo alla pietra, nella costruzione dell’architettura.
intensa. costantemente della Torre di Babele, mentre Leon
La straordinaria diffusione dei la- nella storia delle Battista Alberti esplicitamente lo
terizi, principalmente in forma di costruzioni e preferisce al materiale lapideo, nelle
parallelepipedo, in tutte le epoche dell’architettura: applicazioni strutturali.
storiche e in tutte le aree geografi- conoscerli e I principali prodotti in laterizio sono
che, è dovuta ad alcune caratteristi- saperli trattare dunque i mattoni, utilizzati sia per
che principali, fra cui l’abbondanza e permette di l’erezione di murature piene o a sac-
la reperibilità della materia prima, la perpetrarne il co, sia per la decorazione parietale,
facilità di fabbricazione e di trasporto fascino e sia per gli elementi della copertura
e l’elevata maneggevolezza. Da un la resistenza. dei tetti, che si può dire che abbiano
punto di vista più spiccatamente raggiunto le forme e le prestazioni
tecnico, i laterizi offrono un’elevata attuali già in epoca romana. Sempre
e preziosa capacità di adesione alle i romani utilizzarono largamente la
malte e una buona resistenza alla tecnologia delle terrecotte per la rea-
compressione, che nelle qualità mi- lizzazione di elementi cavi di forma
gliori risulta paragonabile a quella tubolare atti al convogliamento e allo
delle pietre naturali. smaltimento delle acque, al riscalda-

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: Da un uso
prettamente statico
gli elementi in
laterizio assumono,
nel corso della storia
dell’architettura,
valenze di
decorazione
artistica.

mento degli ambienti e al tiraggio dei : Fra i più diffusi


materiali in laterizio,
grandi forni.
le tegole i coppi
di rivestimento
delle coperture
Cenni storici costituiscono una
tecnica rimasta
Secondo la storiografia tradiziona- praticamente
le, l’uso dei mattoni nacque presso invariata dall’epoca
le popolazioni dell’Asia minore e romana ai giorni
della Mesopotamia. Questi popoli, nostri. Nell’immagine,
i tetti del Castello
che abbondavano di argilla situata Sforzesco di Milano
presso le sponde dei grandi fiumi, sottoposti ad un
utilizzarono però solo mattoni cru- intervento di restauro
conservativo.
di, essiccati al sole, secondo una
tecnologia sopravvissuta nel tempo,
largamente adottata ancora nell’epo-
ca attuale in vaste aree geografiche e
recentemente rivalutata dall’architet-
tura ecocompatibile. La cottura del massima maneggevolezza, il peso del le tegole. Oltre alle tegole comuni
laterizio, forse messa a punto dalle mattone non ha mai superato i 3 kg, da tetto, che comprendevano tutta la
civiltà del vicino Oriente, si diffuse mentre sono testimoniati nell’arco gamma dei dispositivi atti alla pro-
in Italia solo a partire dall’epoca del tempo numerosi tentativi di au- tezione e allo smaltimento dell’ac-
augustea, con un uso massiccio e mentarne la leggerezza, ricorrendo qua piovana, la tecnologia romana
sistematico dei mattoni che diven- all’introduzione di componenti come contemplava un discreto numero di
nero la tecnologia prevalente nelle la paglia o ideando elementi cavi. pezzi speciali: elementi per la rea-
grandi realizzazioni dell’architettura Accanto ai mattoni, i romani sep- lizzazione di intercapedini nei locali
romana. pero mettere a punto un efficiente umidi, manufatti a forma di cerchio
Tranne casi eccezionali, i mattoni sistema di copertura in laterizio, già o semicerchio per la creazione di
hanno sempre avuto forma paralle- diffuso nell’architettura greca, che colonne, piccoli elementi rettango-
lepipeda, con una larghezza di 13-15 praticamente permane invariato lari per rivestire i pavimenti, laterizi
cm, atta a consentire la presa con nella tecnologia moderna di rivesti- modanati a scopo decorativo, anfore
una sola mano. Le dimensioni delle mento a tegole e coppi. Le tegulae per l’alleggerimento delle coperture
tre facce, testa o punta, taglio o lista romane avevano forma rettangolare in conglomerato, tubuli a siringa e
o costa, fascia o piatto o fianco, sono o trapezoidale, venivano accostate anforette per la costruzione delle
spesso multiple fra di loro. Nell’edili- nel senso della lunghezza, grazie a volte…
zia preindustriale e in quella attuale, opportune alette laterali e sovrappo- Nel periodo di piena efficienza dello
la testa (larghezza) è pari circa alla ste nel verso della pendenza; i coppi Stato romano, le officine imperiali
metà del taglio (lunghezza) e dop- curvilinei, ma a tronco di cono per esercitavano un rigido controllo sulla
pia rispetto alla fascia (spessore). permetterne la sovrapposizione qualità e sulle dimensioni dei laterizi,
Sempre in risposta alle esigenze di parziale, coprivano le giunzioni tra ma con il progredire della crisi e l’au-

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MATERIALI

mento della produzione artigianale La laterizi avveniva secondo norme


privata la qualità dei prodotti diminuì straordinaria fissate dagli statuti comunali delle
e si differenziarono forme e dimen- diffusione varie città; campioni dei tipi leciti
sioni, in generale contraendosi, nel dei laterizi erano depositati presso le ammi-
tentativo di ridurre i costi, sensibil- è dovuta nistrazioni e nei luoghi pubblici
mente aumentati soprattutto a causa all’abbondanza più frequentati e si procedeva rego-
dei prezzi della legna da ardere, il e alla larmente al controllo delle singole
cui approvvigionamento non era più reperibilità fornaci. In realtà, le disposizioni ve-
garantito dalle Colonie. della materia nivano ampiamente disattese ed era
L’uso del mattone nella decorazione prima, alla estremamente diffuso il riutilizzo di
parietale è un’innovazione bizantina, facilità di elementi di spoglio, spesso di qualità
che ne svelò e evidenziò le qualità fabbricazione superiore rispetto alle produzioni in
cromatiche e geometriche all’interno e all’elevata corso, proveniente dalle grandi ope-
di cornici e altri elementi di articola- praticità. re romane in disuso. La produzione
zione delle superfici. comprendeva mattoni ordinari o
Nel Medioevo, la produzione dei comuni, di spessore piuttosto ele-
vato e destinati prevalentemente
alla realizzazione delle strutture
portanti; mattoni di misure diversi-
ficate destinati a impieghi particolari,
come la realizzazione delle volte e dei
solai; pianelle, generalmente sottili
e impiegate nelle coperture e nelle
cortine murarie; elementi di forma
quadrata e spessore ridotto, diversa-
mente colorati grazie a un’accurata
cernita dei componenti, destinati alle
pavimentazioni.

Le ARGILLE
L’argilla, il principale componente
delle terrecotte, è una roccia sedi-

: A sinistra, un
prezioso esempio di
decorazione esterna
in cotto invetriato,
nella Casa del Conte
Verde a Rivoli (TO).

Sopra,
un esempio di abbandono e
:
mancanza di manutenzione
periodica che costituiscono i
principali responsabili del degrado
dei manufatti in laterizio.

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mentaria clastica e incoerente, co- secca, pula o filamenti di canapa, °C in forni stabili ma più spesso in
stituita da silice, allumina e quantità che bruciavano durante la fase di piccole fornaci provvisorie, aveva
variabili di ferro, materiali alcalini e cottura, permetteva di realizzare lo scopo di trasformare il prodotto
alcalino-terrosi. E’ caratterizzata dal- degli elementi caratterizzati da mi- di argilla in un materiale ceramico,
la grana finissima e dalla proprietà di nore peso specifico. caratterizzato da una struttura in
divenire plastica a contatto con l’ac- parte cristallina e in parte vetrosa,
qua. Nella produzione preindustriale con notevoli proprietà di durezza e
l’argilla era ricavata principalmente Processi di PRODUZIONE di porosità. In seguito alla cottura,
dal greto dei fiumi e dalle zone pa- Dopo l’escavazione, le argille ve- il laterizio acquisisce il caratteristico
ludose, dove il dilavamento naturale nivano frantumate e lavorate per colore rosso, dovuto alla presenza
ne migliorava la purezza. Tuttavia, si consentire l’impasto e la formazione dell’ossido di ferro.
trattava di materiale di qualità molto dei laterizi, che avveniva all’interno Questo ciclo di produzione tradizio-
variabile e spesso scadente. di stampi. Durante questa fase, nale subì una drastica trasformazio-
Le argille destinate alla produzione venivano eliminate tutte le sostanze ne nell’Ottocento, con l’introduzione
dei mattoni si dividevano tradizio- eterogenee che potevano risultare degli impianti industriali e in par-
nalmente in grasse e in magre, in dannose, come le ghiaie, che durante ticolare del forno a ciclo continuo
relazione al contenuto di sabbia; la cottura si sarebbero trasformate di Hoffman e Licht e, in seguito, di
le prime, povere di sabbia, hanno in calce viva, provocando granuli e quello a tunnel, che realizzò il primo
il difetto di restringersi nelle fasi rotture negli elementi. L’argilla mi- sistema produttivo completamente
di essiccamento e di cottura, le se- gliore era destinata alla produzione meccanizzato.
conde risultano meno plastiche, ma delle tegole e dei pezzi speciali per All’uscita dal forno i laterizi erano
subiscono una contrazione minore condutture, canali, vasi… La fabbri- sottoposti a una rigorosa selezione,
in quanto la presenza più elevata di cazione avveniva all’aperto, di prefe- in relazione al grado di cottura subi-
sabbia, e in generale di inerti, con- renza all’inizio della primavera e in to. In particolare, venivano distinte

.
ferisce una massa più consistente autunno. Dopo la formazione negli tre categorie:
al manufatto. Quasi tutte le argille stampi, costituiti da telai in legno o i ferrioli, che hanno subito la cot-
venivano migliorate con l’aggiunta in ferro, si procedeva all’essiccazio- tura maggiore, sono parzialmente
di agenti sgrassanti, come pietre ne: i mattoni protetti da uno strato vetrificati, in parte deformati, fra-
silicee triturate, polvere di tegole o di paglia venivano fatti maturare gili, poco assorbenti e quindi poco
di mattoni ben cotti, polvere di car- per tre o quattro giorni all’interno compatibili con le malte ma molto
bone, cenere, pomice o pozzolana di ambienti coperti o in aie scoperte resistenti all’acqua e all’usura. Ve-
setacciata. L’introduzione di ma- molto aerate. La cottura, che avve- nivano prevalentemente impiegati
teriali organici, come paglia, erba niva a temperature da 900 a 1000 per la realizzazione dei canali e

: .
delle pavimentazioni;
Nel paramento le mezzanelle, che hanno raggiun-
sono evidenti to il grado di cottura più omoge-
alcune patologie
tipiche delle neo e sono dunque le più adatte
murature in laterizio: per la costruzione delle murature

.
erosione di singoli in elevato;
elementi anche con
gli albasi, che sono stati poco
perdite consistenti
di materiale, esposti al calore e sono quindi
disgregazione dei poco cotti, friabili ed eccessi-
giunti di malta, vamente assorbenti e potevano
infestazioni
biologiche. essere utilizzati esclusivamente
per la realizzazione di murature
non soggette alle intemperie o a
delle sollecitazioni elevate.
La superficie del laterizio può essere
sottoposta a diverse tecniche di fi-
nitura sia prima che dopo la cottura

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MATERIALI

: Particolare,
crescita di licheni
su un paramento
esterno in cotto.

Prove di pulitura
su un elemento
:
decorato in
cotto (Palazzetto
Panigarola,
Milano).

o la messa in opera. Si tratta di la- L’elevazione nitiva. Per ottenere la sigillatura del
vorazioni di incisione a stampo o di di un muro giunto in verticale, il mattone viene
levigatura da realizzare prima della segue regole ricoperto da poca malta anche sul
cottura, di sagomatura, di arrotatura immutate lato che si accosta a quello già in
o di taglio eseguite dopo la cottura dall’antichità opera e viene assestato con leggeri
o di levigatura, di graffitatura o di fino ai giorni colpi di cazzuola. Prima di passare a
rivestimento, che seguono la posa in nostri, ma uno strato successivo, si deve verifi-
opera. Un procedimento di finitura semplici e care l’orizzontalità di ogni corso e la
molto in uso era l’arrotatura che rigorose. verticalità degli spigoli, con l’ausilio
permetteva, tramite lo strofinamento di regoli e di fili a piombo.
delle facce dei mattoni con l’ausilio Completato il muro, si procede alla
di sabbia o di sabbia e acqua, di sua intonacatura o ad altri tipi di
eliminare tutte le irregolarità della trattamenti di finitura destinati ad
superficie, aumentando la resistenza aumentarne la resistenza agli agenti
agli attacchi esterni e migliorando atmosferici. Tradizionalmente, la fi-
l’aspetto estetico. nitura più diffusa consisteva nella
stuccatura dei giunti che, regolariz-
zando le imperfezioni della posa in
TECNICHE di posa in opera opera, aveva una funzione principal-
L’elevazione di un muro avviene se- mente estetica, ma era anche in
condo norme semplici ma rigorose, grado di migliorare la tenuta alla
in gran parte rimaste immutate penetrazione dell’acqua nei corsi fra
dall’antichità fino ai giorni nostri. i mattoni. Si impiegava una malta di
Agli spigoli del muro da costruire, granulometria più fine, rispetto a
vengono piantate due aste verticali, quella usata per murare, e si proce-
tra le quali si tende un filo orizzonta- deva a pareggiare l’intera superficie
le che serve a verificare la regolarità con l’ausilio della cazzuola. Comple-
dei corsi. I mattoni vengono bagnati mentare alla stuccatura era spesso la
con acqua, sia per eliminare le im- stilatura dei giunti che conferiva ul-
purità che per migliorare l’aderenza teriore regolarità al paramento; con
delle malte, quindi si dispongono, un regolo o semplicemente un chio-
generalmente da sinistra verso de- do, si praticavano delle linee rette e
stra, e si ricoprono con uno strato continue nei giunti di malta, preva-
regolare di malta, su cui si adagia lentemente in quelli orizzontali.
la fila successiva, facendo scorrere Uno dei più diffusi sistemi di pro-
leggermente ogni singolo elemento tezione delle superfici in laterizio fu
fino a raggiungere la posizione defi- la scialbatura, con la quale si uni-

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formavano colore e tessitura della piego dell’acqua, si deve necessaria- l’impiego integrativo di strumenti
parete; destinata ai soli elementi mente applicare anche un prodotto meccanici, quali bisturi, martelline
architettonici particolari, come gli disinfettante che inibisca la crescita o spazzolini. Molto utili possono ri-
archi e i portici, era invece la tecni- dei microrganismi. Si può ricorrere velarsi anche i nuovi apparecchi di
ca detta della finta cortina, per cui i ai sali di ammonio quaternario o ai precisione in uso presso i restaurato-
singoli mattoni venivano completa- sali sodici dell’acido dimetilditiocar- ri specializzati, quali i vibroincisori,
mente ricoperti con latte di calce. In bammico. i microtrapani e il laser.
seguito, si procedeva a una stilatura, Depositi particolari devono essere Le operazioni di preconsolidamento
che poteva non corrispondere ai reali trattati singolarmente con stru- sono, in generale per quanto riguar-
corsi di malta e, con la cazzuola, si menti e prodotti specifici. Le croste da tutti i materiali ceramici, sconsi-
imitava perfettamente l’apparecchio costituite prevalentemente da terra e gliate, in quanto fissano i depositi
murario. In alternativa, si poteva polvere possono essere eliminate con di sporco in maniera praticamente
stendere un intonachino tinteggiato applicazioni locali di acqua deioniz- indelebile.
di rosso, a imitazione della superficie zata miscelata a tensioattivi neutri; i Dopo la pulitura, i mattoni decoesi
dei mattoni e frazionarlo con strisce depositi calcarei vanno aggrediti con devono essere imbibiti con soluzioni
bianche, a rappresentare i giunti. soluzioni di sale disodico dell’acido collanti inorganiche, come il silicato
etilendiamminotetracetico, di car- di etile, di composizione analoga ai
bonato di ammonio, di acido citrico laterizi, che non rendono impermea-
Tecniche di RESTAURO o acetico o con impacchi di AB57 bile la superficie e, di conseguenza,
La principale patologia di degrado opportunamente modificato. Per le non compromettono la possibilità di
dei mattoni murati a faccia a vista è incrostazioni silicee, il prodotto più interventi successivi. L’applicazione
la decomposizione dei sali contenuti efficace è l’acido fluoridrico, mentre può essere eseguita a pennello o per
al loro interno, che, sciolti dall’acqua, per la rimozione dei microrganismi, iniezione, ripetendo l’operazione fino
migrano sulla superficie provocando delle alghe e dei licheni si può utiliz- a rifiuto. Si utilizzano anche malte
un processo di polverizzazione. I sali zare l’ammoniaca concentrata o i sali inorganiche, sufficientemente fluide
decomposti e depositati in superficie, d’ammonio quaternario. Macchie in modo da potere essere applicate
le cosiddette efflorescenze, hanno un di vernice si eliminano ricorrendo a pennello o mediante iniezioni, a
aspetto polverulento e biancastro; ai comuni solventi quali l’acetone, base di grassello di calce, pozzola-
apparentemente costituiscono un l’acquaragia, il diluente nitro, la trie- na superventilata e resina acrilica in
danno solo estetico ma comportano lina. Tutti questi prodotti possono emulsione. La pozzolana può essere
in realtà un degrado interno del ma- essere applicati a tampone, ma nei in parte o integralmente sostituita
nufatto, che può giungere a compro- casi più recidivi sarà necessario pro- con polvere di mattone macinata
mettere la stabilità delle murature. cedere alla preparazione di impacchi finemente. La penetrazione della
Innanzitutto, è necessario stabilire che utilizzano materiali disperdenti malta viene facilitata bagnando la
la provenienza dell’acqua che deter- come l’argilla, la polpa di carta, la superficie del mattone con acqua
mina questo tipo di degrado, la sua silice micronizzata, la metilcellulo- e alcool denaturato; nel caso della
quantità e l’eventuale periodicità. sa o il cotone e possono richiedere presenza di depositi grassi e untuosi

:
Si tratta, in genere, di risalite dal
terreno, ma sono anche frequenti A sinistra,
i casi di infiltrazioni da sistemi di un intervento
di ristilatura dei
copertura difettosi, da impianti giunti in malta.
fatiscenti, da condense superficiali
o da infestazioni di vegetali o altri
organismi biologici.
L’eliminazione della fonte umida è
il primo intervento da effettuarsi, in
seguito si deve procedere all’aspor-
tazione delle efflorescenze con
spazzole di saggina, senza apporto di
acqua. Nel caso sia inevitabile l’im-

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MATERIALI

Un arco
in mattoni
: viene ulteriormente stilata, allo scopo
di estrarre l’acqua di calce, e uni-
recuperato a vista
nel corso di una formata alle preesistenze grattando
ristrutturazione con spazzole di saggina. La lavora-
privata (EdilAlberti zione viene completata ripassando
Genova).
le risarciture con spugne umide, allo
scopo di eliminare i solchi prodotti
dalla spazzolatura, e spolverando
tutta la superficie con uno strato di
pozzolana, allo scopo di diminuire
ulteriormente le disuniformità fra le
varie zone.
Per la protezione finale vengono fre-
si aggiunge all’acqua dell’ammonia- Per la quentemente utilizzati dei prodotti a
ca. protezione base di resine acriliche o acrilsilico-
I pezzi fortemente alterati possono finale vengono niche, che presentano caratteristiche
essere integrati con malte costituite spesso di stabilità agli agenti inquinanti e
da polvere di mattone, di colore simile utilizzati dei alle radiazioni ultraviolette, in parti-
all’originale, e grassello di calce. Per prodotti a base colare senza creare effetti traslucidi
evitare disomogeneità cromatiche fra di resine o ingiallenti, e che mantengano la
le parti originali e quelle ricostruite è acriliche superficie permeabile al vapore ma
necessario eseguire delle prove pre- o acril- impermeabile all’acqua.
liminari ed attenderne la completa siliconiche, Per quanto riguarda le architetture in
stagionatura. Tutte le lesioni devono che mattoni crudi, la loro sopravvivenza
essere perfettamente stuccate, per presentano è essenzialmente legata a degli in-
evitare la penetrazione di nuova caratteristiche terventi di manutenzione continui,
acqua, eventualmente lavorando per di stabilità che ripristino regolarmente il guscio
strati separati e successivi. agli agenti dell’intonaco, realizzato sempre con
Anche i giunti di malta fra i mattoni inquinanti e un impasto di fango e che funge da
possono risultare decoesi o addirit- alle radiazioni strato di sacrificio al contatto con
tura mancanti, diminuendo la con- ultraviolette. l’acqua. Le superfici vanno innanzi-
nessione tra i mattoni e facilitando tutto spolverate a secco per eliminare
la penetrazione dell’acqua; in questo gli eventuali detriti ed eventualmente
caso, è necessario procedere a delle consolidate con resina acrilica appli-
operazioni di rabboccatura, che uti- cata a pennello. Eventuali stuccature
lizzino malte di caratteristiche uguali possono essere eseguite con impasti
e compatibili con quelle dei materiali di argilla, sabbia e acqua addittivati
originali. Per il confezionamento di con modiche quantità di adesivo
queste malte, è necessario eseguire acrilico in emulsione acquosa. In
osservazioni ravvicinate e anche realtà, non sono superflui questi
prove di laboratorio che siano in ultimi cenni alle tecniche di restau-
grado di identificare con precisione ro delle costruzioni edilizie in terra
la natura dei componenti, la granulo- cruda che, negli ultimi tempi, stanno
metria degli inerti, il colore e il tono riscoprendo il favore dei tecnici e de-
dell’impasto. Dallo strato da risarcire gli studiosi in quelle regioni, anche
si eliminano le porzioni polverulente italiane, come l’Abruzzo, il Molise, la
ed eterogenee, con attrezzi manuali Calabria e la Sardegna, dove questo
e acqua. La malta si applica nella tipo di patrimonio è abbondante e

.
lacuna ancora umida e si stila con strettamente legato alla tradizione
la spatola; in seguito la zona risarcita costruttiva locale.

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