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Malte per il restauro di opere d’arte antiche

RICCARDO SERSALE

Malte per il restauro di opere d’arte antiche

Dopo un cenno alle tecniche diagno- te minerali (“pozzolaniche”, mattoni


stiche avanzate, che consentono una frantumati (cocciopesto). Come legan-
compiuta caratterizzazione dei materia- te è stata dapprima utilizzata calce ae-
li antichi, ai fini della riproduzione di mal- rea, il cui impiego risale sicuramente alle
te quanto più fedeli a quelle del passato, prime età della preistoria (neolitica,
si procede alla trattazione di quelle: a eneolitica), anche se risulta adoperata,
base di calce, di calce idraulica naturale con maggiore frequenza, nella quarta
e di calce idraulica artificiale “pozzo- età, quella del bronzo (1).
lanica”. La scoperta di un legante a compor-
Per ognuna di esse vengono discus- tamento idraulico, atto, cioè, a far presa
si i differenti fattori che ne determinano ed indurire anche in ambiente subac-
il comportamento all’impiego, con rife- queo, si attribuisce invece ai Fenici. Ad
rimento: alle modalità di preparazione, essi si addebita la preparazione di malte
alla presa ed indurimento, alla natura dei confezionate con calce aerea e sabbia
prodotti d’idratazione, alla durata della vulcanica dell’antica Thera (isola di
stagionatura, alla resistenza meccanica, Santorini).
alla porosità totale ed alla distribuzione Dai Fenici l’impiego della calce si è
delle dimensioni dei pori (che influen- trasmesso ai Greci, ai Romani ed a tut-
zano trasporto d’umidità e durabilità), al ta la civiltà mediterranea, fino al XIX
tipo di aggregato (natura, distribuzione secolo, gradualmente scomparendo per
granulometrica, morfologia), al rappor- effetto della scoperta del cemento Port-
to legante/aggregato, alla microstruttura land. Il degrado di strutture storiche, in
del prodotto finito. Si pone infine in luce ogni tempo avvertita, ha suggerito nel
la possibilità del ricorso a malte cosid- XX secolo, in concomitanza con l’im-
dette “bastarde”. piego massivo del cemento nell’edilizia,
La raccolta del complesso dei dati di sostituire, per interventi di restauro,
agevolerà la scelta del tipo di malta più malte a base di calce con malte a base
appropriato all’intervento di restauro da di cemento, sia per la scarsa resistenza
effettuare. Il termine “storico” viene meccanica delle prime, sia per il lungo
adottato per indicare strutture realizza- tempo d’indurimento.
te prima della fine del XIX secolo. Esse I risultati di tale sostituzione si sono
sono state create impiegando malte an- rivelati, però, deludenti, perché hanno
tiche, ossia materiali compositi comples- provocato un notevole peggioramento
si, con una grandissima varietà di con- dello stato delle strutture preesistenti.
tenuto sia di tipo di inerte, sia di aggiun- L’impiego di cemento è apparso ben

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presto potenzialmente pericoloso per tamento); compatibilità fisica, in relazio-


l’alta resistenza a compressione che, ne ai processi di solubilità e di trasporto
anziché un effetto favorevole, ha ingene- d’acqua; compatibilità strutturale e mec-
rato una sorta di problemi, per cicli di canica. La resistenza di una malta da
cristallizzazione e/o d’idratazione della restauro deve pertanto risultare simile,
consistente frazione di sali solubili reca- il più possibile, a quella della malta origi-
ti, per una certa tendenza alla contra- naria.
zione, responsabile della rottura e del di- Principali cause di degrado delle
stacco della malta dalla struttura anti- strutture storiche sono: il movimento
ca. È noto che le strutture murarie anti- d’acqua e delle soluzioni saline attra-
che vanno soggette a “movimenti” di una verso la muratura per capillarità e la cri-
certa entità, originati da scorrimento vi- stallizzazione dei sali. La risalita capillare
scoso e da effetti termici, meglio assor- di acqua nelle strutture costituisce in-
biti dalle malte di calce, più cedevoli e fatti una ricorrente causa di degrado. Gli
più deformabili, grazie alla presenza di interventi di restauro inappropriati, ese-
un’ampia zona plastica. Una malta da guiti nel XX secolo, hanno prodotto este-
restauro eccessivamente resistente re- si vuoti e perdita di costituenti della malta
prime infatti tali “movimenti”, generan- legante, richiedendo spesso la colmatura
do forze che causano rottura. dei vuoti di maggiori dimensioni.
Norme guida per la preparazione di Questa Nota si propone di far luce
malte da restauro non ancora ne esisto- sul complesso dei parametri che deter-
no, ma si suggeriscono, in forma di rac- minano il comportamento delle malte di
comandazione, limiti di accettazione di calce, al fine di una scelta, quanto più
proprietà fisiche e meccaniche. Si rac- appropriata, per interventi di restauro di
comanda che malte per restauro non ri- strutture antiche. La scelta di una malta
lascino sali solubili o prodotti nocivi e non da restauro si presenta critica. Ciò che
siano più resistenti della pietra da co- soprattutto si richiede per la sua formu-
struzione, né eccessivamente più resi- lazione concerne l’individuazione dei
stenti della malta originaria. Siano pro- componenti, il carattere cementante del
dotte con materie prime quanto più pos- legante, il rapporto legante/aggregato.
sibile simili a quelle che furono impiega- A tale scopo si impone, come primo
te per la preparazione delle malte anti- passo, una completa caratterizzazione
che e con tecniche quanto più possibile dei materiali che hanno concorso alla
analoghe. Si ritiene inoltre irrinunciabile realizzazione della struttura in esame.
una compatibilità spinta fra la nuova Fino agli anni 1970-80, la carat-
malta ed i componenti originari della terizzazione delle malte storiche ha ri-
struttura. Tale compatibilità coinvolge posato, più che altro, su analisi chimi-
differenti aspetti: compatibilità chimica che per via umida, che, il più spesso, non
fra malta di apporto e materiale preesi- hanno consentito un’approfondita cono-
stente (pietra o mattone e malta di allet- scenza della natura dei differenti com-

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ponenti della malta. Per una compiuta in opera, ad esso veniva addizionato un
loro identificazione si può oggi ricorrere inerte, od una sabbia attiva alla calce.
alla microscopia tramite polarizzazione Le addizioni prevalentemente usate
della fluo-rescenza, che consente l’iden- sono state: inerti calcarei, sabbia silicea,
tificazione della differente natura degli mattoni frantumati, vere pozzolane, in
inerti, di quella delle varie aggiunte mi- rapporto legante/aggregato variabile da
nerali, del tipo di legante e della struttu- 1:1.5 ad 1:3. Nelle malte di calce con
ra dei pori (2). addizione di inerti, a brevi stagionature
Le tecniche di analisi automatizzate viene eliminato l’eccesso d’acqua d’im-
d’immagine, od i metodi manuali di ana- pasto ed ha luogo il ritiro. Quasi in pari
lisi composizionale attraverso puntatore, tempo inizia il processo di carbona-
e/o selezione di un particolare segmen- tazione, che trasformerà l’idrossido di
to di acquisizione dati, possono esser calcio in calcite.
usate per determinare i rapporti di mi- È ben noto che tali malte impiegano
scela, il rapporto legante/aggregato, la molti anni per carbonatarsi. A brevi
distribuzione delle dimensioni dell’aggre- stagionature (28 giorni) il grado di
gato e la presenza di vuoti d’aria (2). carbonatazione è ancora trascurabile.
La scelta della metodologia analitica Tra 28 e 365 giorni di stagionatura si
più appropriata al caso specifico, dipen- registra un notevole incremento di
de principalmente dal problema che resistenza a compressione e flessione
deve esser risolto e dalla quantità di ma- (3). Dal De Architectura di Marco Pol-
teriale disponibile. lio Vitruvio (4) si rileva che i Romani
Per una riproduzione fedele delle avevano redatto una classificazione
malte antiche è necessario conoscere delle aggiunte. Le sabbie di Baia e di
le caratteristiche composizionali e di Cuma, ossia le vere pozzolane,venivano
comportamento di quelle che furono considerate atte a fornire, mescolate
impiegate per realizzare le relative strut- alla calce aerea, un impasto suscettibile
ture. di far presa ed indurire anche in am-
biente marino, mentre altre sabbie erano
I leganti delle malte antiche considerate idonee a fornire malte per
Sono state usate nel tempo: calce costruzioni soltanto in ambiente subae-
aerea, calce idraulica naturale e calce reo.
idraulica artificiale “pozzolanica”. In L’addizione alla calce aerea di pro-
epoca romana, per la preparazione delle dotti con essa reattivi, a comportamento,
malte è stata impiegata calce aerea, che cioè, “pozzolanico”, modifica il mecca-
veniva spenta con un quantitativo d’acqua nismo d’indurimento che, in massima
in eccesso rispetto a quello stechio- parte, è addebitabile alla reazione del
metrico, così da ottenere quella massa vetro soffiato con la calce ed alla conse-
plastica, untuosa al tatto, cui si dà il guente formazione di un silicato di calcio
nome di grassello. All’atto della messa idrato di bassa basicità e di alluminati di

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calcio idrati, che impediscono il degrado porosità, determinata dall’incremento


delle strutture destinate a vivere in am- della frazione legante, con conseguente
biente subacqueo. miglioramento della resistenza mecca-
Per opere destinate a venire in con- nica.
tatto con acque i Romani hanno fatto Contrariamente alle malte di cemen-
largo uso di malte a base di calce idrau- to, le malte di calce più porose denun-
lica artificiale “pozzolanica”, costituite ziano anche più alta resistenza mecca-
da due parti di pozzolana ed una di nica, a seguito di un aumento del grado
calce, come testimoniano il Porto di di carbonatazione. La calcite di neofor-
Pozzuoli, il Molo Traiano di Civita- mazione riempie infatti i pori della pasta.
vecchia, il Molo di Nerone ad Anzio ed Se però il rapporto legante/aggregato
altro. In assenza di vere pozzolane, i cresce troppo e supera quello di 2:1, il
Romani hanno anche addizionato alla numero dei vuoti aumenta e la resistenza
calce aerea frammenti di piastrelle e meccanica si abbassa.
stoviglie, com’è probabilmente il caso Morfologia e distribuzione granulo-
delle malte di allettamento delle Mura metrica dell’aggregato influenzano la
Adriane in Bretagna (2). resistenza della malta. Una morfologia
Ma prima di scoprire le straordinarie a spigoli vivi, quale quella di aggregati
virtù di alcune rocce piroclastiche: la calcarei, favorisce l’accomodamento
pozzolana naturale, le pozzolane napole- nella matrice e la conseguente compat-
tane, i tufi vulcanici di Santorini e del tezza della struttura, ben più di una
Reno (Trass) (5), sin da tempi antichi morfologia a grani tondeggianti, quale
Greci e Romani, per la preparazione di quella degli aggregati silicei.
malte, hanno impiegato inerti silicei o Una distribuzione dell’aggregato
calcarei. compresa fra 0,1 ed 1 mm, ha consentito
di raggiungere, dopo 400 giorni di
Malte di calce aerea stagionatura, una resistenza a compres-
La matrice legante di malte di calce sione di 4N/mm2, per malte con rapporto
antiche consta infatti, nella maggior legante/aggregato 1:1 od 1:2 (3).
parte dei casi, di calcite finemente cri- Porosità totale, distribuzione della
stallizzata, originatasi per carbonata- dimensione dei pori e superficie speci-
zione della calce spenta. Dimensione e fica influenzano trasporto d’umidità e
tessitura di tali cristalli è stata regolata proprietà meccaniche. Distribuzione e
dalle condizioni ambientali. Un aumento volume dei pori regolano anche la
della frazione legante migliora, entro resistenza al gelo. Il rilevamento della
certi limiti, la resistenza e rende più porosità delle malte antiche si presenta
compatta la struttura, interrotta, invece, molto complesso, per effetto della va-
dalla presenza di aggregati che ne rietà dei componenti adoperati, tutti con
intralciano la connessione. Il processo differente struttura dei pori. Sono stati
di carbonatazione viene facilitato dalla rilevati pori capillari di dimensioni com-

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prese fra 0,1 e 100 ì m (2), accomo- moda l’idrossido di calcio destinato a
dati all’interno del legante ed all’inter- successiva carbonatazione. Anche que-
faccia legante/aggregato. Tale porosità st’ultimo compartecipa all’indurimento,
si sviluppa nelle prime fasi dell’indu- poiché solo una frazione della calce
rimento, nel corso dell’essiccazione e totale può combinarsi con la silice e
dei processi d’idratazione e, in tempo l’allumina recate dall’argilla. La rete, nei
successivo, è anche influenzata dal pro- cui vuoti alloggia la calce idrata, confe-
cesso di carbonatazione. I pori superiori risce alla malta resistenza all’acqua (8).
a 100 ì m si sviluppano per intrappola- I prodotti d’idratazione che si origina-
mento d’aria nel corso dell’impasto. no nelle malte che recano come legante
All’aumentare del quantitativo d’acqua calce idraulica naturale, differiscono
d’impasto aumenta anche la porosità ed soltanto quantitativamente da quelli che
il diametro dei pori. Paste con rapporto si neoformano per idratazione di miscele
acqua/calce più alto assorbono anche costituite da calce aerea e vere pozzola-
un quantitativo d’acqua maggiore, ciò ne nel rapporto 1:3. I costituenti che
che può costituire una causa di degrado conferiscono possibilità di vita anche in
della struttura (6). A miscele per re- ambiente subacqueo sono sempre il
stauro a base di calce è stato recente- silicato di calcio idrato di bassa basicità
mente proposto di addizionare anche e gli alluminati di calcio. Essi si formano
idrossido di bario, in considerazione infatti tanto per reazione nel forno di
della più alta velocità di carbonatazione cottura fra ossido di calcio, silice ed al-
(7). Il carbonato di bario di neoforma- lumina recate dalla frazione argilla,
zione, direttamente legato alla superficie quanto, assai più lentamente, alla tempe-
dei cristalli di calcite, aumenta anche la ratura ordinaria, in presenza d’acqua,
forza di coesione con la pietra originaria. per reazione fra idrossido di calcio, silice
ed allumina, recate dal vetro soffiato che
Malte di calce idraulica naturale costituisce la pozzolana.
Più tardi è stata usata per secoli Per interventi di restauro la calce
come legante di malte antiche anche idraulica naturale manifesta migliore
calce idraulica naturale, ottenuta per compatibilità del cemento verso il mate-
trattamento termico di calcari, a mode- riale preesistente, così come buona
rato contenuto d’argilla (6.5-20%), a compatibilità manifestano anche le calci
temperatura alquanto superiore a quella idrauliche artificiali “pozzolaniche”, side-
che presiede alla produzione della calce rurgiche, o quelle, che come aggiunta
aerea (> 900°C). attiva, recano metacaolino. Verranno
La fase minerale rilevata in queste preferite per restauro di opere destinate
malte antiche risulta più comunemente a vivere in ambiente subacqueo o ma-
il silicato di calcio idrato di bassa rino. A brevi stagionature (fino a 28
basicità. Esso provoca indurimento e giorni), la resistenza meccanica di malte
genera una rete, nei cui vuoti si acco- preparate con calce idraulica naturale,

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a rapporto calce/aggregato 1:1 od 1:2 provocate dai “movimenti” delle mura-


è, in massima parte, addebitabile all’idra- ture antiche. Le malte “bastarde”, gra-
tazione dei silicati ed alluminati di calcio. zie alla presenza anche del cemento,
A medio termine (28-182 giorni) la denunziano minor tempo di presa e d’in-
differenza non varia gran che, poiché è durimento ed una resistenza meccanica
ancora scarsa la carbonatazione della non molto più alta di quella delle malte
calce libera. A lungo termine (182-365 di calce. Malte con più del 50% di
giorni), la carbonatazione della calce ed cemento non presentano zona plastica,
il silicato di calcio idrato portano la accusando comportamento elastico fino
resistenza meccanica a livelli signifi- a rottura, perché l’aumento del conte-
cativi (9). Una distribuzione granulome- nuto di cemento restringe tale zona. Il
trica dell’aggregato compresa fra 0,1 ed rapporto legante/aggregato esercita una
1 mm innalza tale resistenza. notevole influenza sui valori di resistenza
Un aumento del contenuto di legante meccanica. Il passaggio di tale rapporto
aumenta la porosità della malta e, favo- da 1:4 ad 1:2 determina un aumento di
rendo la carbonatazione della calce, resistenza dell’ordine del 40% (10).
incrementa la resistenza meccanica. Un Al fine di migliorare le proprietà
aumento del contenuto d’aggregato fa- meccaniche, sono recentemente stati
vorisce la formazione di pori più grossi. studiati gli effetti della sostituzione del
Il rapporto più consigliabile legante/ 10% di cemento Portland con fumo di
aggregato appare pertanto quello di 1:2 silice, sulla microstruttura di malte
(9). “bastarde” con rapporti in volume ce-
mento/ calce/ sabbia 1:1:6 (11).
Malte “bastarde” È stato posto in luce che, a sette
Al fine di contrastare gli inconve- giorni, la resistenza risulta più bassa e
nienti posti in luce dall’impiego di malte la porosità più alta di quella di una malta
di calce, da un lato, e di quelle di ce- di riferimento. A 28 giorni, però, la
mento, dall’altro, è stato recentemente situazione si inverte. Aumenta la
proposto di ricorrere a malte “bastar- resistenza e la porosità si riduce. Ciò
de”(8), (10) per restauri di opere d’arte sembra addebitabile al decorso di una
storiche. Esse sono preparabili per mi- reazione “pozzolanica”, con formazione
scelazione di calce idrata e di cemento di un silicato di calcio idrato di tipo I
Portland ed appaiono dotate di buona che, anziché all’interfaccia pasta/
plasticità. Il cemento infatti è duro e non aggregato, come nelle malte di cemento
conferisce plasticità all’impasto. Portland prive di calce, si colloca invece
Contrariamente alle malte cemen- nei pori capillari più grossi della pasta.
tizie, le malte “bastarde” ad alta percen-
tuale di calce presentano un’ampia zona Conclusioni
plastica che comporta flessibilità e Al fine di realizzare validi interventi
risulta atta ad assorbire le sollecitazioni di restauro di opere antiche, è buona

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norma non ricorrere a malte di cemento Pollio Vitruvio M. De Architectura.


che, per resistenza a compressione ben Ed. F. Granger. De Loeb Classical Libra-
più elevata di quella delle malte pre- ry. Cambridge University Press, 1931-
esistenti, per presenza di sali solubili e 45.
per una tendenza alla contrazione, Sersale R., Analogie costituzionali
causano un netto peggioramento delle fra il “trass” renano ed il tufo giallo
strutture. È pertanto opportuno impie- napoletano. Rend. Acc. Sci. fis. mat.,
gare malte di calce preparate con ma- Napoli, 4, 26, 3-9 (1959).
terie prime quanto più possibile simili a Arandigoyen M., Pérez Bernel J.L.,
quelle impiegate per la preparazione Bello Lopez M.A., Alvarez J.I. Lime-
delle malte antiche, individuandone, pastes with different kneading water:
mediante tecniche analitiche avanzate, Pore structure and capillary porosity.
il complesso dei componenti, il carattere Applied Surface Sci., 252, 1449-1459
cementante del legante, il rapporto (2005).
legante/aggregato. Karatasios I., Kilikoglou V., Colston
Idonee sembrano anche malte co- B., Theoulakis P., Watt D., Setting pro-
siddette “bastarde”, preparabili per cess of lime-based conservation mor-
miscelazione di calce idrata e di cemento tars with barium hydroxide. Cement
Portland, ad alta percentuale di calce. Concrete Res., 37, 886-893 (2007).
Esse, conservando un’ampia zona pla- Sersale R., Degrado e restauro
stica, assicurano l’assorbimento dei conservativo delle murature: il ruolo
“movimenti” cui vanno soggette le mu- della Chimica Applicata ai 9.
rature antiche Lanas J., Pérez Bernal J.L., Bello
M.A., Alvarez Galindo J.I., Mechaical
Bibliografia. properties of natural hydraulic lime-
Sersale R., La storia della calce based mortars. Cement Concrete Res.,
dall’antichità ai nostri giorni. Proce- 34, 2191-2201 (2004).
edings Intern. Lime Congress. Esagra- Arandigoyen M., Alvarez J.I., Pore
fica, Roma, 5-22 (1990). structure and mechanical properties
Elsen J., Microscopy of historic of cement-lime mortars. Cement Con-
mortars - a review. Cem. Concr. Res., crete Res., 37, 767-775 (2007).
36, 1416-1424 (2006). Gleize P.J.P., Muller A., Roman H.R.,
Lanas J., Alvarez J.I. Masonry re- Microstructural investigation of silica
pair lime-based mortars: Factors affec- fume-cement-lime mortars. Cement
ting the mechanical behaviour. Ce- Concrete Composites, 25, 171-175
ment Concrete Res., 33, 1867-1876 (2003). (2003).

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