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Storia dell’Architettura

04_Lezioni introduttive
Utilitas Firmitas Venustas

Corso di storia dell’architettura I


Politecnico di Milano – AUIC
Prof. Francesco Repishti
Marco Vitruvio Pollione, De architectura

• Dedicato a Cesare Ottaviano Augusto (27 a.C. – 15 d.C),


suddiviso in Dieci Libri

• La “Fortuna” di Vitruvio è costituita dal fatto che è l’unico trattato


dell’antichità

• Formazione dell’architetto è il modello greco: tutte le arti liberali

• Prima edizione stampata 1486


• Prima edizione illustrata 1511
• Prima edizione tradotta e commentata 1521
Libri I-X
1. Fondamenti (educazione dell’architetto, principi dell’A., fondazione
di una città)
2. Materiali (mattoni, sabbia, calce, pozzolana, pietra, opere murarie,
legno)
3. Edifici per il culto (templi e ordini architettonici)
4. Ordini (origini, ornamenti)
5. Edifici pubblici civili (foro, basiliche, carcere, erario curia, teatro,
porticati, bagni, palestre, porti)
6. Edifici privati (clima e orientamento; abitazione urbana e rurale,
casa greca)
7. Rivestimenti (pavimentazioni, soffitti, intonaci)
8. Acqua
9. Orologi (zodiaco, costellazioni, orologi naturali)
10. La costruzione delle macchine (sollevamento, trazione, belliche,
difesa, idrauliche)
Marco Vitruvio Pollione
nel suo De architectura afferma che l’architettura
consiste in
▪ Ordinatio
▪ Dispositio
▪ Distributio
▪ Eurhythmia
▪ Symmetria
▪ Decor

e deve soddisfare tre condizioni


▪ Utilitas
▪ Firmitas
▪ Venustas
1. Utilitas

L’architettura ha sempre un fine.


L’architettura soddisfa un bisogno e trova la sua giustificazione
nello scopo per la quale è stata realizzata
1461-64
Gottfried Semper (1803-1879)

La nascita dell’architettura dipende da funzioni sociali


fondamentali comuni alla vita di tutti i popoli.
Semper propone un approccio antropologico all’architettura e
ritiene che l’architettura sia originata da quattro elementi (I
quattro elementi, 1851)

1) per la produzione di calore e la preparazione di cibi caldi,


l'elemento del focolare
2) per la difesa dall'esterno, l'elemento della recinzione
3) per la difesa dalla pioggia, l’elemento del tetto
4) per differenziare uno spazio dall’esterno, il basamento
Tipologia

Le diverse funzioni alle quali è destinata la costruzione di un


edificio generano le tipologie architettoniche (astratti schemi
di riferimento funzionali, concettuali che riassumono alcune
caratteristiche capaci di soddisfare le necessità).
Caratteristiche anche formali ed espressive

Ogni età genera nuove tipologie che rispondono ai nuovi bisogni


Abbazia di Fontenay (F),
1119
Venezia, Palazzo Corner
Villa Barbaro a Maser
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2. Firmitas

Tecniche costruttive
Materiali
Strutture
La Firmitas presuppone

- la conoscenza dei materiali:

- Naturali e artificiali:

- Terra cruda
- legno,
- calcestruzzo
- acciaio,
- pietra,
- Cemento armato
- Vetro
Fortezza di Bam, Kerman, Iran
▪ Pietra naturale (materiale che resiste alla compressione)

architettura Egizia (piramidi) 3000 a.C.


architettura persiana IX-323 a.C.
architettura greca VIII-31 a.C.
architettura romana 509 a.C – V
architettura romanica X-XII sec.
architettura gotica XII-XV sec.
architettura rinascimentale XV-XVI sec.
barocco e neoclassicismo XVII-XIX sec.
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1. ROCCE MAGMATICHE
Rocce formatesi in seguito alla cristallizzazione di un magma
(graniti, porfidi)
a) Intrusive
b) Effusive

2. ROCCE SEDIMENTARIE
Rocce costitutite da materiali – sedimenti – provenienti dalla
disgregazione, attraverso processi di varia natura, di rocce
preesistenti
a) rocce detritiche: conglomerati, arenarie, argille, tufi;
b) rocce di sedimentazione chimica e biochimica: calcari, dolomie

3. ROCCE METAMORFICHE
Rocce che hanno subito modificazioni nella composizione
mineralogica o nella struttura e nella tessitura in seguito a mutamenti
di temperatura e pressione
(scisti, quarziti, marmi, gneiss)

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Cava a cielo aperto
La cava si estende e si approfondisce, asportando tutto il materiale e
sconvolgendo la morfologia del territorio interessato.

Cave, Alpi Apuane


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Cava in galleria
Il materiale da asportare è in quantità talmente elevata da non rendere
conveniente la coltivazione a cielo aperto; è più difficoltosa in quanto
comporta il sostegno del “tetto” della galleria.

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L’estrazione e lo sbozzo del materiale
L’estrazione con il metodo delle cugnere: cioè venivano fatti una serie di fori larghi e profondi
nei quali venivano inseriti dei cunei di legno, di betulla o rovere, che venivano bagnati con
acqua. La polvere pirica fu usata a partire dal XVI secolo, ma comportava uno scarto pari a
più del 70%.

Lo sbozzo invece si attuava con una tecnica simile per cui venivano fatti una serie di fori
allineati con ferria punta piramidale; con ferri a testa molto appuntita, i fori venivano resi più
profondi e venivano rifiniti; infine con ferri di forma tozza e robusta, venivano inseriti nei fori
e battuti con la mazza fino alla rottura del materiale.
Modalità di estrazione e
lavorazione

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Cave di Cusa (Trapani), Selinunte
Lizzatura
Utilizzo delle vie di lizza, in questo caso i
blocchi di pietra venivano collocati su una
sorta di grossa slitta in legno, la strusa, e
fissati con funi di canapa che venivano a
loro volta arrotolate ai tronchi degli alberi
lungo il percorso per trattenere e frenare il
carico durante la discesa.
Trasporto ed elevazione

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Heliopolis (Baalbek, Libano)

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▪ Legno
Materiale dotato di resistenza alla trazione
e alla compressione

▪ origine dell’Architettura-XXI sec.


▪ costruzioni a traliccio I a.c.–XIX
sec.insulae/nord europa
▪ Capriata basiliche paleocristiane IV sec.
▪ edifici in legno alpi/nord-est Europa XV-XVIII sec.
▪ baloon framing nord America XIX-XXI sec.
▪ Blockbau XV-XXI sec.
▪ legno lamellare XX-XXI sec.
Pieter Brueghel, La torre di
Babele, 1563 ca; Vienna
Opus craticium
Tecnica del graticcio (Riquewhir, Mulhouse, Francia)
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Tecnica del ballon framing
Tecnica del blockbau
Coperture

Tempio di Era II, Paestum 41


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La capriata è una struttura architettonica, tradizionalmente realizzata in
legno, formata da una travatura posta in verticale ed usata come elemento
base di una copertura a falde inclinate.

Vantaggi
La capriata ha il vantaggio di annullare le spinte orizzontali grazie alla sua
struttura triangolare nella quale l'elemento orizzontale (catena) elide le
spinte di quelli inclinati (puntoni): rientra quindi tipicamente tra le strutture
non spingenti.

Puntoni: sono le travi inclinate che determinano la pendenza del tetto.

Catena: è l'elemento orizzontale che costituisce la base del triangolo e che


supporta sforzi di trazione che altrimenti andrebbero a gravare, sotto forma
di forza orizzontale sul punto di appoggio dei puntoni.

Monaco: (o ometto o colonnello): è l'elemento verticale.

Saette: sono gli elementi con inclinazione opposta a quella dei puntoni che
limitano l'inflessione dei puntoni stessi, scaricando sul monaco la forza di
compressione a cui sono sottoposte.
Sistema a carena

San Zeno, Verona


Sistema ad archi trasversi

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San Nicola, Almenno San Salvatore
▪ Argilla cotta (mattoni, coppi…)
▪ Dal II sec. a.c.-xx sec.
Foro di Traiano, Roma
Basilica di Sant’Ambrogio, Milano
Fornace per laterizi
Ancona
La Firmitas presuppone

- La conoscenza dei sistemi di adesione fra materiali:


- per appoggio,
- per aggancio,
- per mutuo contrasto,
- per effetto di leganti,
- per incatenamento,
- per sospensione
Falerii Novi (Civita Castellana), III sec. A.C.

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Legante

• Calce
Il termine calce indica una serie di materiali da costruzione, noti dai Fenici e usati dai
Romani, ottenuti per cottura a temperatura elevata di calcare, marmo, conchiglie o altri
materiali contenenti carbonato di calcio.
Il materiale ottenuto, la calce viva, era poi "spenta" gettandola in vasche piene d’acqua.
Inizialmente adoperata nella forma di "calce aerea" (che indurisce solo se a contatto con
aria) venne successivamente mischiata con pezzi di argilla cotta (vasellame, mattoni
ecc.) oppure a pozzolana, una sabbia ricca di silice, che ne alterano le caratteristiche di
resistenza ed impermeabilità. ma soprattutto ne consentono la presa anche in ambienti
non a contatto con aria (tipicamente sott'acqua). Nascevano così le "malte idrauliche",
sebbene a base di calce aerea
La costruzione della Torre di Babele nel
dettaglio di uno dei mosaici con storie del
Vecchio Testamento nell’atrio della basilica
di S. Marco a Venezia
La Firmitas presuppone

- Le forme di sollecitazione:
- trazione, compressione, taglio e torsione;
- carichi statici o dinamici;
- la distribuzione dei carichi – sistema trilitico, sistema spingente,
sistema traente –
- il comportamento dei materiali da costruzione sotto sforzo
Sistema trilitico

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Sistema Trilitico
• Nel sistema trilitico si ha una trasmissione dei pesi in modo
abbastanza semplice: il peso dell’elemento orizzontale si divide in
due carichi equivalenti che si scaricano sui due piedritti.
• I piedritti, per effetto di questi pesi sovrastanti vengono ad essere
sollecitati a compressione: ossia, il carico che li sovrasta determina
sui piedritti un fenomeno di schiacciamento, fenomeno che viene
contrastato dalla capacità di resistenza del materiale che costituisce
le strutture.
• Trattandosi di pietre tale resistenza è assicurata dalla qualità del
materiale.

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• L’elemento orizzontale, rispetto a quello verticale, viene sollecitato
da una diversa sollecitazione, che prende il nome di flessione:
ossia, dato che l’elemento è appoggiato solo agli estremi, al centro
tende ad inflettersi verso il basso.
• Per effetto di ciò, all’interno avremo che le fibre superiori tendono a
schiacciarsi – sono quindi soggette a compressione – mentre le fibre
inferiori tendono a dilatarsi – sono cioè soggette a trazione.

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Sistema a piattabanda

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Sistema a
piattabanda

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1. Chiave
2. Concio
3. Estradosso
4. Piano d’imposta
5. Intradosso
6. Freccia
7. Luce
8. Muratura
Struttura visibile / struttura nascosta / struttura
rappresentata (tettonica)

«Tettonica» è un Termine utilizzato

a) Per designare lo scheletro strutturale


b) In opposizione: atettonica: quando la logica
strutturale di un edificio non è espressa
c) Quando la struttura è rappresentata

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Firenze, Palazzo Rucellai

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3. Venustas

Caratterizzazione formale di un edificio


- Quando si è risposto alla utilitas e alla firmitas nasce un’altra
esigenza, quella di caratterizzare l’edificio

- Bellezza, armonia delle forme, corretta proporzione delle parti


- Concetto variabile nel tempo
- Concetto variabile con il contesto culturale in cui l’opera è
prodotta
Partenone, Atene
Teatro di Marcello,
Roma
Palazzo ducale, Urbino
Architettura come rappresentazione
di un significato

Potremmo anche affermare che la «venustas» di Vitruvio


non sia altro che uno strumento comunicativo, un
travestimento, una sorta di maschera
Cambiare di identità

1) Travestimento per nascondersi

2) Travestimento per manifestare le proprie


qualità o caratteri

3) Travestirsi per nascondersi ma manifestando il


proprio carattere
Come rivestimento espressivo (Bekleidung) per coprire la
superficie di un edificio per ragioni:
a) funzionali
b) Simboliche
c) Decorative
La Maschera in architettura

L’ idea di maschera appartiene all’insieme della tradizione


dell’architettura occidentale

- Passaggio dalla colonna al muro portante


- Importanza del rivestimento

- O per stabilire un legame positivo con il luogo


- O per accentuare un carattere (spettacolarizzazione)
- O per trasformare l’identità
- O per nascondere
Otto Wagner, Majolikhhaus, Vienna, 1899
Antico come maschera

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Lorsch, complesso abbaziale, Torhalle
Arco di Augusto a Rimini; Chatsworth, Rimini, Tempio Malatestiano, 1450 c.
Coll. Devonshire, vol. 35, f. 55r
Venustas e proporzione

Alberti: “Possiamo stabilire che la bellezza è una


sorta di consenso e unione di più parti appartenenti
a un insieme tendente a un preciso numero,
finizione e collocazione, così come la concinnitas
(legge assoluta e principale della Natura) richiede.”

I rapporti proporzionali identificati sono legati ai


numeri 1, 2, 3, 4; che associati formano questi 5
cinque rapporti proporzionali: 3:2 o sesquilatera,
4:3 o sesquiterza, 2:1 o doppio, 3:1 o triplo, 4:1 o
quadruplo, più la proporzione 9:8 o sesquiottavo.

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Serie di Fibonacci
1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21…

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«Evoluzione»

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- aspetto estetico
- aspetto formale
- aspetto funzionale
- aspetto strutturale
- aspetto tecnologico

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Classico vs
anticlassico e
“Tradizione”
Marcello Piacentini,
Rettorato della nuova università
della Sapienza di Roma, 1932-35

Giovanni Guerrini, Ernesto La Padula e Mario


Romano,
Palazzo della Civiltà Italiana a Roma, 1937-40

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