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Il canto gutturale, una delle forme

musicali più antiche del mondo


di Ennio Duval - 7 Maggio 2020 158

Il canto gutturale, una delle forme di


musica più antiche del mondo. Con il
canto gutturale, i Tuvan imitano i suoni
dell’ambiente naturale – animali,
montagne, ruscelli e i forti venti della
steppa.

Il canto gutturale, una delle forme musicali più antiche del mondo.
Per chi pensa che la voce umana possa produrre una sola nota alla
volta, le armonie risonanti del canto gutturale sono sorprendenti. Nel
canto gutturale, un cantante può produrre due o più note
contemporaneamente attraverso una tecnica di vocalizzazione
specifica, sfruttando le caratteristiche di risonanza della gola. Con
movimenti precisi delle labbra, della lingua, della mascella, del velum
e della laringe, i cantanti di gola producono armonie uniche usando
solo il loro corpo. Il canto gutturale è molto diffuso in Asia
centrale, ma è praticato anche nel Canada settentrionale in Sudafrica,
ed in Italia, dove la tecnica assume stili e significati diversi.
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Tuva.

Tuva è una regione prevalentemente rurale della Russia situata


a nord-ovest della Mongolia. Lì, il canto gutturale è
chiamato Khööömei. I cantanti usano una forma di respirazione
circolare che permette loro di sostenere più note per lunghi periodi di
tempo. I giovani cantanti di Tuvan apprendono tali tecniche i fin
dall’infanzia attraverso una sorta di sistema di apprendistato per usare
le pieghe della gola come camere di riverbero. Il canto della gola a
Tuva è praticato quasi esclusivamente dagli uomini, anche se il tabù
contro i canti gutturali praticati dalle donne, basato sulla convinzione
che tale canto possa causare infertilità, sta perdendo d’efficacia. Lo
stile di vita del pastore/cacciatore di Tuvan, con la sua dipendenza dal
mondo naturale e il suo profondo legame con il paesaggio, si riflette
in questa tradizione vocale di Tuvan. Con il canto gutturale, i
Tuvan imitano i suoni dell’ambiente naturale – animali,
montagne, ruscelli e i forti venti della steppa. Un tempo il canto
gutturale era solo una tradizione popolare, praticata nella steppa
ventosa, ma oggi è abbracciata come emblema dell’identità tuvana e
più spesso eseguita da professionisti in contesti più formali.
Inuit.

Gli Inuit sono i popoli indigeni del Canada settentrionale. A


differenza del canto gutturale di Tuvan, la forma Inuit del canto  è
praticata quasi esclusivamente dalle donne. È anche una forma di
canto più comune rispetto alla varietà Tuvan, solitamente eseguita in
gruppi di due o più donne. La loro tecnica si basa più su ispirazioni
ed espirazioni brevi, acute e ritmiche. Tradizionalmente veniva usato
per cantare i bambini a dormire o nei giochi che le donne facevano
durante le lunghe notti d’inverno mentre gli uomini erano a caccia. Il
canto gutturale è stato vietato nella zona oltre 100 anni fa dai
sacerdoti cristiani locali, ma sta vivendo una recente rinascita,
soprattutto tra le giovani generazioni che credono che impararlo dai
loro anziani li colleghi alla forza e alla tradizione Inuit.

Xhosa.

Gli Xhosa di origine bantu sono indigeni dell’attuale Sudafrica


sudorientale. Il popolo Xhosa ha uno stile profondo e unico di canto
gutturale, chiamato anche Eefing. Due note sono prodotte ad un tono
di distanza l’una dall’altra, mentre i toni più alti incorporati nelle
sfumature sono amplificati simultaneamente. Questo stile vocale
basso, ritmico e senza parole accompagna i tradizionali canti
vocali di gruppo o di chiamata e risposta. Accompagna anche i canti
e le danze di festa, nelle quali viene anche aggiunto un elemento
musicale.

Sardegna.

Il cantu a tenòre (conosciuto anche in lingua sarda come su tenòre, su


cuncòrdu, su cuntràttu, su cussèrtu, s’agorropamèntu, su cantu a pròa)
o canto a tenore in italiano è uno stile di canto popolare polifonico
caratteristico della meravigliosa Sardegna, in particolare della
regione della Barbagia; anche se alcune altre sottoregioni sarde
portano esempi di tale tradizione. Anche se oggi il cuncordu e
il cantu a tenore sono eseguiti solo da uomini, rimane il ricordo di un
tempo in cui anche i gruppi femminili si esibivano, secondo la
tradizione matriarcale della Sardegna. Secondo alcuni antropologi, il
cantu a tenore veniva eseguito già in epoca nuragica (dal 1800 a.C.
al II secolo d.C). Nel 2005 l’UNESCO ha proclamato il cantu a
tenore patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

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