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SOTTOTROCANTERICHE
TRATTAMENTO CON FISSAZIONE
INTRAMIDOLLARE
Dr. Maurizio SANSONI
Dr. Francesco SACCIA
Ospedale Torino Nord Emergenza – San Giovanni Bosco di Torino
FRATTURE
SOTTOTROCANTERICHE
PROBLEMI
• Classificazione
• Indicazioni all’inchiodamento
• Identificazione delle fratture instabili
• Scelta del chiodo
• Riduzione indiretta
CLASSIFICAZIONE AO
Fratture intertrocanteriche
(“per-sottotrocanteriche”)
31A3.1-2-3
CLASSIFICAZIONE
SEINSHEIMER (1978)
Frammentazione corticale
postero-mediale
Fratture instabili
“Per-sottotrocanteriche”
CLASSIFICAZIONE
SEINSHEIMER
FRAMMENTAZIONE CORTICALE
POSTERO-MEDIALE
Tipo IV:
comminute a 4 o più frammenti
CLASSIFICAZIONE
SEINSHEIMER
Comminuzione corticale postero-mediale
Contatto osso-osso non ottenibile
Instabilità post-operatoria
Rischio di fallimento della sintesi
CLASSIFICAZIONE
SEINSHEIMER
Tipo V:
estese al gran trocantere
(“per-sottotrocanteriche”)
CLASSIFICAZIONE
RUSSELL-TAYLOR (1992)
Tipo 1:
Non interessano il
gran trocantere
Tipo 2:
Irradiate al gran
trocantere
TIPO 1 (non interessano il gran trocantere)
RUSSELL-TAYLOR
TIPO 1A:
• Distali al piccolo trocantere
• Chiodo diafisario anterogrado
TIPO 1B:;
• Distacco del piccolo trocantere
• Chiodo cervico-diafisario
TIPO 2 (irradiate al gran trocantere)
RUSSELL-TAYLOR
TIPO 2A:
• Piccolo trocantere integro
• Lama-placca/vite-placca/LCP
TIPO 2B:
• Distacco del piccolo trocantere
• Lama-placca/vite-placca/LCP
QUALE INDICAZIONE PER LE
“PER-SOTTOTROCANTERICHE”?
Seinsheimer Russell-Taylor
AO 31A3 Tipo V Tipo 2
Sottotrocanteriche irradiate al gran trocantere
INDICAZIONE AO
(da T.P. Ruëdi, R.E. Buckley, C.G. Moran, AO Principles of Fracture Management)
LE “PERSOTTOTROCANTERICHE”
DISCUSSIONE
AO Chiodo endomidollare
EBM
CHIODO VS. PLACCA O LAMA-PLACCA
CoE Autori Anno Conclusioni
I-II Ekstrom W., Karlsson-Thur C.,
Larsson S., Ragnarsson B., Alberts
[2007]
Nessuna differenza tra
K. A. chiodo e placca di Medoff
I-II Miedel R, Ponzer S, Tornkvist H,
Soderqvist A, Tidermark J
[2005]
Chiodo meglio della placca (Medoff)
nelle sottotrocanteriche
I-II Pelet S, Arlettaz Y, Chevalley F [2001]
Chiodo meglio della lama-placca
Letteratura recente con classe di evidenza I-II
MA…
•Fratture pertrocanteriche e sottotrocanteriche indistinte
•Confronto con placche di Medoff o lama-placca (no LCP)
Fonte: AO Traumaline
EBM
Miedel R, Ponzer S, Tornkvist H, Soderqvist A, Tidermark J
The standard Gamma nail or the Medoff sliding plate for unstable trochanteric and
subtrochanteric fractures. A randomised, controlled trial
J Bone Joint Surg Br, 2005:(87):68-75
AUTHOR'S CONCLUSION:
CHIODO ENDOMIDOLLARE
Diafisario Cervico-diafisario
se frattura distale al piccolo trocantere lungo o corto
DISCUSSIONE
RT 1A
32-B1.1
M.A., maschio, 31 anni
PRE-OP. 32-B1.1
POST-OP.
RT 1A
DISCUSSIONE
R.A., femmina, 74 anni
32-B1.1 RT 1B
5 MESI
PRE-OP. POST-OP.
DISCUSSIONE
M.M., femmina, 76 anni Può succedere… ma può guarire!!!
31-A3 RT 2B
Flessione + extrarotazione
Joystick
con vite di Schanz
monocorticale (5 mm)
NOTE DI TECNICA:
RIDUZIONE A CIELO CHIUSO
Joystick
con chiodo di
piccolo calibro
NOTE DI TECNICA:
RIDUZIONE DIRETTA MINI-INVASIVA
• Incisione di 3-5 cm
• 10-15 cm prossimale all’apice del gran trocantere
• Sull’estensione prossimale della diafisi femorale
NOTE DI TECNICA:
VIA D’ACCESSO
Progressione di 0.5 mm
Da evitare:
• Alesaggio eccentrico (indebolimento corticale mediale)
• Alesaggio troppo aggressivo (necrosi del canale)
• Alesaggio troppo rapido (embolia adiposa)
NOTE DI TECNICA:
BLOCCAGGIO PROSSIMALE
NOTE DI TECNICA:
VITE CEFALICA
TAD ≤ 20 mm
TAD (Tip Apex Distance): la somma delle distanze nelle due
proiezioni tra la punta della vite e l´apice della testa
(Baumgartner, 1995 e 1997)
NOTE DI TECNICA:
VITE CEFALICA
Posizione ideale:
• Centrale in assiale
• Inferiore o centrale in AP
• Mai superiore in AP!
(Baumgartner, 1997)
NOTE DI TECNICA:
VITE CEFALICA
Cut-out o mobilizzazione
vite cefalica:
• Vite corta
• Difetto di posizionamento
• Difetto di riduzione
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