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ANNO 1 n.

4 RIVISTA MENSILE
Sped. Abb. post. Gr. 111/70
NOVEMBRE 1969
DICEMBRE 1969

EK 305 « AMPLIFICATORE
LUCI PSICHEDELICHE con PLURIUSO»
gli SCR
WATTMETRO per RICETRA-
SMETTITORE

UN RICEVITORE VHF per ascoltare AEREI ,


POLIZIA, TAXI, VIGILI DEL FUOCO, RADIO-
AMATORI, ecc.
S "pertester 680
4 Brevetti Internazionali
7< /
Sensibilità
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"'/Z..eecrd di accessori ,;upplementarl e complementari I { vedi sott'>)
"l<.eecrd di protezioni, prestazioni e numero di portate I

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VOLTS C.A.: 11 portale: da 2 V. a 2500 V. massimi.
VOLTS e.e.: 13 portate: da 100 mv a 2000 V.
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AMP. e.A.: 10 portate: da 200 1,A a 5 Amp.
OHMS: 6 portate: da I decimo di ohm a
Rl•elalore di 100 Megaohms.
UATTAIIZA: 1 portata: da O a 10 Megaohms.
FAEO.UENZA, 2 portate: da O a 500 e da O a 5000 Hz.
V. USCITA: 9 portale: da IO V. a 2500 V.
DECIBELS: 10 portale: da - 24 a + 70 dB.
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comre•••1lone degli• orrori dovuti agli sbal,1 di
temperatura~
Speciale bobina mobile studiata per un pronto smor,
zamento del11ndice e quindi una rapida lettura.
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catore ed al raddrizzatore a lui atcoppiato, di poter
sopportare sovraccarichi accidentali ott erronei anche I L T ESTER PER I T ECNICI VERAMEN TE ESIGENTI ! I!
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NUOVA ELETTRONICA
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Telefono (051) 46.11.09
Telefax (051) 45.03.87
C/C N. 334409 Intestato a:
Centro Ricerche Elettroniche s.n.c. ABBONAMENTI
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Centr. Tel. (02) 2134623
Ufficio Pubblicità
C.R.E.
Via Cracovia, 19 • Bologna
Direttore Generale
Montuschi Giuseppe
Direttore Responsabile
Brini Romano
Autorizzazione
Trib. Civile di Bologna
r ......
n. 5056 del 21/2/83

RIVISTA MENSILE

N.4-1969
A N N O 1°
coLlABORAZIONE II a "' • AR, a
Alla rivista Nuova Elenronica
possono collaborare tuni I lettori. due CHIACCHIERE con I nostri LmORI pag. 242
Gli articoli tecnici riguardanti pro-
getti realizzati dovranno essere
accompagnati possibilmente con una SONDA-WATTMETRO per A. F.. 244
foto in bianco e nero (formato
cartolina) e di un disegno (anche a
matita) dello schema elettrico. un AVVISATORE di PROSSIMITA' 258
L"articolo verrà pubblicato sotto la
responsabilità dell"eutore, e pertan-
to egli si dovrà impegnare a ri· CONVERTITORI a FET 262
spondere ai quesiti di quei lenori
che realizzato il progetto, non sono
riusciti ad ottenere i risultati de· - una POLICE SIRENE 267
scrini.
Gli anicoli verranno ricompensati
a pubbllc.azione avvenu••. Foto- con gll SCR le luci PSICHEDELICHE 272
grafie, disegni ed articoli, anche se
non pubblicati nnn verranno resti-
tuiti. V. H. F. recehrer • 284
È VIETATO •
cosa POSSIAMO ascoltare sulle V. H. F. 294
I circuiti descrittì su questa Rivista.
sono In parte soggetti a breveuo.
quindi pur essendo permessa la 100 WATT In questo INTEGRATO della R CA 296
realizzazione di quanto pubblicato
per uso dilettantistico. ne è proibita
la realizzatione a carattere com- EK305 AMPLIFICATORE pluriuso 302
merciale ed industriale.

Tutti I diritti di riproduzione o tre· generatore di TREMOLO per CHITARRA elettrica 310
duzioni totali o parziali degli arti·
coli pubblic.ati, dei disegni, foto ecc.
sono riservati a termini di Legge PROGEJTI In SINTONIA . 313
per tuni i Paesi . La pubblicazione
su altre riviste pu6 es.sere accordata
soltanto dietro autorizzazione Associato all'USPI ~ ·
scritta dalla Direzione di Nuova (Unione stampa
Elettronica. periodica italiana)
si sono accinti alle varie realizzazioni via via presen·

DUE tate, una particolare applicazione o preparazione tee·


nica.
A questo plauso, più o meno generale, noi opponla-

CHIACCHIERE 'mo i nostri difetti che. se per generosità non ci avete


ancora fatto pesare, sono tuttavia talmente evidenti da
non poterli ignorare.

CON I NOSTRI COME MIGLIORARE?

LETTORI Avevamo programmato • e c10 si e rivelato Il primo


intoppo - di uscire con NUOVA ELETTRONICA verso
il 20 di ogni mese, distaccandoci nettamente dal
periodo di uscita di tutte le altre pubblicazioni di radio-
tecnica che si raggruppano più o meno nell'arco dei
primi giorni del mese. È apparso pero subito evidente
- dalle numerose lettere pervenuteci • che tale inno-
vazione non è stata troppo gradita dai nostri lettori i
quali sembrano preferire che la rivista esca all'inizio
anziché alla fine del mese. Tale desiderio collettivo si
e per noi tradotto in un ordine, purtroppo per6, -fl tenta-
tivo di ricuperare del tempo è venuto a cadert in un
periodo denso di scioperi e di« ponti» settima,;,ali, per
cui procedendo affannosamente a singhiozzo ci siamo
visti scorrere i giorni tra le dita senza poter far''nien-
te per fermarli.
Va da sè che se presentassimo dei progetti stu-
diati teoricamente su carta senza montarli e collaudarli,
risparmieremmo tempo e personale. Ma quali garanzie
Ci stiamo avvicinando alla fine dell'anno e tra non forniremmo ai nostri lettori? Non ignoriamo cosa si-
molto, chi in un modo chi in un altro,saluteremo l'anno gnifichi montare e rimontare un progetto ed alla fine
nuovo. accorgersi che è stata fatica e denaro sprecati perché
Di solito in queste occasioni ognuno si sente in ob· non funziona assolutamente! A tale traguardo non
bligo di fare un bilancio del tempo trascorso per impo- vogliamo. mai giungere per rispetto verso i nostri letto-
stare un programma per il futuro pieno di buoni propo· ri, specie se principianti, i quali attribuirebbPro sicura·
siti e di progetti come se ·rentrare in un anno nuovo mente alla loro lmpraparazione la causa di un insuccesso
volesse significare quasi /'Inizio di una nuova vita, mentre non di rado essi non nP hanno colpa alcuna.
senza tutti quei problemi e quelle preoccupazioni che Chiusa questa lunga parente:;,, cominciamo con /'ac-
possono aver caratterizzato un passato ancora troppo contentare chi desidera giustamente che la rivista por-
recente. ti l'indicazione del mese in corso e non di quello pre·
Purtroppo per6, facendo una analisi profonda dei cedente. Per far ci6 - visto che purtroppo siamo incap-
proponimenti dell 'anno che ormai sta per concludere pati in una battuta di arresto - abbiamo dato al pre-
il proprio ciclo, molti si accorgono, onestamente par· sente numero 4 una duplice indicazione: NOVEM·
lando, che il passaggio da un giorno all'altro, anche BRE-DICEMBRE 1969.
se caratterizzato da un sostanziale cambiamento di da- Sul numero 5 che uscirà per l'anno nuovo sarà indi-
ta, a tutto svantaggio della tabella di marcia della vita cato, naturalmente, GENNAIO 1970.
fedelmente riportata sulla carta d'identità, non compor· Ed ora consentiteci di puntualizzare qualche vostro
ta nessun particolare miglioramento. difettuccio al fine di ottenere una collaborazione reci-
Non per noi pero che, avendo fatto un accurato proca sempre più completa e fruttuosa.
esame di tutti i pregi e difetti riscontrati nella nostra Il nostro scopo, quando presentiamo un progetto
pubblicazione, ci siamo costretti a guardare con è che tutti, ma tutti indistintamente riescano a farlo
equità al nostro operato cercando di essere Imparziali funzionare: tale risultato si ottiene aitorché il lettore
nello stretto significato della parola. segue, per ogni progetto, i nostri consigli. Ripetiamo
ancora una volta che tutti i progetti sono provati e
collaudati, quindi TUTTI (anche se realizzati da prin-
COSA ABBIAMO FATIO DI BUONO? cipianti) FUNZIONERANNO, sempreché non si cerchi
di alterarne lo schema.
Crediamo molto, stando anche a quanto ci scrive la Consapevoli di questa nostra serietà professionale,
maggioranza dei lettori. Abbiamo infatti ricevuto nume- ci siamo assunti l'onore di controllare e mettere a pun-
rosissime lettere di elogio per il contenuto della no· to quei progetti che i lettori non riuscissero a far funzio·
stra rivista, la quale - a comune considerazione • è at· nare come descritto sul/a . rivista. Ebbene, quasi tutti
tua/mente l'unica a consentire montaggi funzionanti i montaggi inviatici da diversi lettori perché « non fun-
di primo acchito senza richiedere, da parte di quanti zionanti J/. avevano un unico importantissimo punto

pag. 242
BSX48 8FX! 1
debole: le SALDA TURE DIFETTOSE. Sembrerà
impossibile, ma c·è ancora chi non sa stagnare un Tensioni Max 50 volt 45 volt
circuito stampato e lo dimostra il fatto che rifacendo
noi tutte le saldature non è stato necessario altro in- corrente Max 600mA 50mA
tervento perché il progetto funzionasse. , Abbiamo
'avuto anche casi limite: un lettore, ad esempio. ha usa- Potenza Max 1 Watt 0 ,3 Watt
to come depssidante per le saldature dell'acido clori-
drico! Abbiamo. infine, una categoria di lettori che nei Amplificazione 42 35
montaggi sostituiscono di foro iniziativa (e senza ecces-
siva competenza) componenti e transistor. COfTle se, Frequenza di raglio 400MHz 60MHZ
inserendo un transistor con un altro - solo perché en-
trambi sono di BF o di AF - il progetto dovesse funzio- Anche volendo tralasciare il fattore di amplificazione.
nare ugualmente. Quindi, se volete ottenere risultati fa potenza. ecc .• tale transistor non potrà mai funzio-
identici a quelli da noi descritti e se siete principianti, nare come oscillatore VHF perché non è più capace
realizzate sempre i progetti con gli stessi componenti di amplificare oltre fa sua frequenza di taglio e cioé
che noi abbiamo adottato. Se avete esperienza in que- a60MHz.
sto campo potrete anche divertirvi a cambiare transi- Perci6, se sostituite qualche componente fatelo
stor, poicné non ignorerete certamente che un diverso con cognizione di causa; se siete inesperti attenetevi
transistor appli~ato in un derminato circuito avrà biso- scrupolosamente alfe nostre indicazioni. L ·eccessiva
gno di diversi valori di polarizzazione, diverse capacità faciloneria procura, nel nostro campo, solo spese inu-
sulle bobine di accordo ed avrà - rispetto all'originale - tili e delusioni.
coefficenti diversi di amplificazione, capacità interne di- E questo è tutto, amici. Forse per alcuni abbiamo
verse, valori di corrente inversi. diverso modo di com- parlato troppo; per altri forse troppo poco; speriamo
portarsi alfe variazioni di temperatura. ecc. comunque di essere scusati anche perché fa prossima
Ad esempio, ci è stato inviato da un lettore un radio- chiacchierata collettiva la rifaremtl fra un anno: nel
microfono EK12 con una lettera il cui contenuto era Dicembre 1970.
all'incirca questo: cr Ho realizzato il vostro radiomicro- Terminiamo rammentando a coloro che si interes-
fono ma non riesco a farlo funzionare. Come transistor sano ai ricevitori VHF, che la ditta EURO-KIT - con
non ho impiegato quelli da voi consigliat1: ma tran- la quale abbiamo preso accordi - ha offerto condizioni
sistor diversi che. per6, il mio fornitore ha garantito speciali alfa nostra Rivista. Pertanto rutti gli abbonati
del tutto equivalenti. » Ebbene, caro lettore. ecco come a NUOVA ELETTRONICA e tutti coloro che si abbo -
pu6 considerare i consigli di quel suo fornitore: il BC neranno (vedi condizioni a fine rivista) potranno acqui-
108 non pu6 essere sostituito - come ha fatto Lei - stare Il ricevitore presentato su questo numero al mo-
con un ACT 27; non parliamo poi del transistor fina- dicissimo prezzo di L. 2.000.
le di AF da Lei adottato (il BFXT 1) che il Suo consi- Sperando di avervi fatto un'offerta gradita. e confi-
gliere ha garantito analogo al nostro B S X 48. Tanto dando per /"avvenire in una sempre più stretta colla -
perché ne abbia un esempio. raffrontiamo le rispettive borazione, auguriamo a tutti i nostri lettori un felice
caratteristiche peculiari: ANNO NUOVO.
LA DIREZIONE

Ecco come un lettore ha provveduto alla realizza-


\Quando si lavora sulle VHF, anche le dimensioni
zione del suo radiomicrofono EK12. dei componenti concorrono al funzionamento del
In queste condizioni, utilizzando cioè transistor progetto.
diversi da quelli consigliati, condensatori di valore Infatti condensatori di così grandi dimensioni intro-
diverso, viene ad essere radicalmente modificato ducono capacità supplementari di valore prossimo
tutto il circuito elettrico con conseguente impossi- ed anche superiore ai 1 O pf, che possono non
bilità di funzionamento. le sostituzioni vanno fatte solo ridurre la potenza erogata dall'oscillatore, ma
a ragione veduta. addirittura bloccarne il funzionamento.

pag. 243
~ -. - ..
• /'. '::;; .
- ., -

Nel numero di ottobre di questa rivista vi abbia- misurata da un voltmetro, serve a ricavare la p -;-
mo presentato un misuratore di campo, strumen- tenza effettiva del trasmettitore. In secondo luogo
to che, come avrete avuto modo di constatare, è la sonda svolge l'importantissima funzione di per-
di utilissimo impiego per tutti coloro che si de- mettere di adattare l'uscita del trasmettitore ad
dicano alla trasmissione. Vogliamo. ora, continua- una ben precisa impedenza di carico.
re il nostro programma dedicato agli stumenti Infatti molto spesso avrete sentito indicare, fra
atti a faci litare il compito agli appassionati del i dati caratteristici di un trasmettitore. IMP.EDEN-
ramo illustrando un altro apparecchio, forse anco- ZA DI USCITA: 52 Ohm. oppure 75 o anche altri
ra più utile del misuratore di campo e decisa- valori; ci6 significa che solo collegando al trasmet-
mente molto più economico di questo: una SON- titore con una antenna che presenti questa im-
DA DI CARICO. pedenza si ottiene il miglior rendimento. Infine la
Cos'è una sonda di carico, ed a cosa pu6 ser- sonda di carico evita di irradiare energia di A.F.
vire? Si tratta, in sintesi, d i una piccola scatola durante le prove, eliminando ogni possibilità di
metallica nel cui interno è racchiusa una resisten- creare interferenze, certamente poco gradite dagli
za, il cui valore in Ohm è pari a quello dell'impe- altri OM.
denza dell'antenna irradiante. In tal modo la son- Dunque, con una sonda di carico si ha la possi-
da pu6 venir connessa al trasmettitore in sostitu- bilità di stabilire la potenza erogata dal trasmetti-
zione dell'antenna e questo è un risultato di tore e di adattare quest'u ltimo sulla impedenza di
estrema utilità, perché mentre da un lato il fun- uscita desiderata. ed ancora - e questo punto è
zionamento del trasmettitore non viene in nulla di massimo interesse - la possibilità d i tarare
alterato. dall'altro il poter disporre del carico (sa- tutto il trasmettitore. dal l'oscillatore al duplica-
remmo quasi tentati di dire « antenna »l diretta- tore. dallo stadio pilota al fina le ed ai filtri di usci-
mente sul banco di lavoro offre moltissimi van- ta, in modo da ottenere la massima potenza sfrut-
taggi. In primo luogo dalla sonda pu6 venir prele- tabile. Gli elementi cui abbiamo accennato sono
vata una tensione di A.F. che, resa continua tra - di importanza fondamentale, perché sarebbe inu-
mite un diodo raddrizzatore, e successivamente tile, infatti, costru ire un trasmettitore capace

pag. 244
Misurare quanta energia di Alta Frequenza eroga un trasmet-
titore, sia a valvole che a transistor, è dei piu grossi problemi
che lo sperimentatore deve risolvere quando voglia effettuare
una vera ed accurata taratura di un trasmettitore.
Nell'articolo Vi spieghiamo come questa misura vada ese-
guita e descriviamo la costruzione di un economico e preciso
Wattmetro di Alta Frequenza.

. . '
. . .

:SONDA~WATTMETRO-per AF . -.
. . .

di erogare 5 Watt (ci riferiamo, evidentemente, intendersi il rapporto tra la potenza di uscita, sotto
ad apparecchi transistorizzati) quando poi, per forma di energia ad A.F., e la potenza immessa
una taratura imperfetta od un disadattamento nello stadio finale dalla batteria. cioè:
di impedenza, può succedere che all'antenna
giunga solo 1 Watt o anche meno.
potenza OUTPUT
La sonda di carico, con il wattmetro relativo. rendimento in% = X 100
ci evita di incorrere in simili errori. indicandoci
potenza INPUT
esattamente la potenza OUTPUT del trasmettito-
re. Inoltre diviene possibile misurare l'effettivo
rendimento dello stadio finale: troppe volte abbia- Tanto più alto è il rendimento tanto migliore è
mo sentito decantare le doti di qualche trasmetti- il trasmettitore perché avrà a parità di portata. un
tore con l'espressione« potenza input: 1O Watt». minore consumo.
per poi constatare che in pratica il trasmettitore Affinché coloro che sono alle prime armi non ci
erogava sì e no 2 Watt, con un rendimento com- rimproverino di parlare in termini a loro incom-
plessivo, veramente deludente, di appena il 20%. prensibili diremo subito che la potenza OUTPUT
Per rendimento di un trasmettitore deve, infatti, è auella presente ai capi dell'antenna, mentre la

pag. 245
JAf1
DG1


ENTRATA R1 C1 C2 ca USCI TA
COASSIALE

Fig. 1 Lo schema elettrico di una sonda di carico,


è molto semplice; essa è costituita semplicemen -
potenza INPUT è quella di alimentazione dello te da una resistenza (o più resistenze poste in paral -
stadio finale. Per fare un esempio, se il transistor lelo) onde ottenere un valore esatto di 52 ohm
finale è alimentato a 9 Volt ed assorbe 0,2 Am- con una potenza in watt superiore a quella dei
pere, la potenza di alimentazione sarà di 9 x 0,2 trasmettitori in prova. La tensione di AF rivelata
= 1,8 Watt. abbiamo, cioè, 1,8 Watt input. Que- da un diodo verrà poi applicata ad un voltmetro, e
sto non sigmfica, però.che il finale eroga 1,8 Watt da questa, con l'aiuto della tabella, si risalirà ai
di A.F.; il -transistor pu6 avere un rendimento, per watt present i in uscita.
esempio, del 40% ed allora noi avremo solo 0,7
Watt di A.F., mentre fa potenza restante sfugge
dal transistor finale sotto forma di calore. Il ren-
di mento, come avrete potuto notare, è un dato Questo modo di procedere comporta. per6, lo
da tenersi ben presente perché è fondamenta le uso di due strumenti (uno per la tensione e l'al-
nella valutazione delle caratteristiche di un tra- tro per la corrente). tuttavia è possibile fare una
smettitore. misura di potenza utiliz.z ando un solo strumento.
Gli sperimentatori avranno senza dubbio avuto voltmetro o amperometro che sia: questo, per6,
modo di imparare a proprie spese che la soluzio- quando sia nota la resistenza del carico. Infatti
ne di tutti questi problemi rappresenta un passo fa legge di OHM ci dice che il valore della corren-
decisivo per fa messa a punto di un trasmettitore tEi che attraversa una resistenza è uguale al valo-
in modo da ottenere da esso le massime presta- (e della tensione applicata ai suoi capi diviso la
zioni ,Possibili, per cui, pensiamo, saranno soddi- resistenza stessa cioè I = V: R (Ampere
sfatti di questo articolo che permetterà loro di co- = Volt:Ohm); quindi se è noto a priori il valore
noscere la maniera più opportuna di comportarsi crnlla resistenza, misurando la tensione si cono-
nel risolvere i vari interrogativi cui via via andran- sce subito anche la corrente, o viceversa, nota la
no incontro. corrente, si pu6 ricavare la tensione.
Nel nostro caso supponiamo di voler usare .co-
me strumento di misura un voltmetro, allora,
COME SI MISURA LA POTENZA DI A.F. per quanto detto, la potenza si pu6 ottenere tra-
mite la formula P = VxV:R (Watt = Volt x
Se ci venisse chiesto di misurare la potenza di Volt:Ohm). Queste formule, che abbiamo applica-
una lampadina alimentata dalla rete a 50 Hz., to al caso di una lampada alimentata dalla rete lu-
noi tutti saremmo in grado di rispondere senza ce, sono di validità del tutto generale e possono,
alcuna perplessità, perché sappiamo che inseren- così, essere benissimo utilizzate anche nei proble-
do in serie alla lampadina un amperometro per mi di Alta Frequenza. Perché allora, quando si
misurare la corrente assorbita, ed in parallelo un tratta di misurare la potenza emessa da un tra-
voltmetro per misurare ia tensione che vi è ap- smettitore, rimaniamo spesso perplessi su come
plicata, la potenza si ricava dal prodotto della procedere, e ci affanniamo, magari, nel valutare
tensione per la corrente, secondo la nota formula la luminosità di una lampadina sonda, spesso
Watt = Volt x Ampere. senza nemmeno considerare la scarsa attendi-

pag. 246
L' energia disponibile all'uscita di un trasmetti-
tore deve essere inviata ad una antenna perfet-
tamente accordata sulla frequenza di lavoro;
in queste condizioni l'antenna si comporta né
COMPONENTI
più né meno come una semplice resistenza, il
cui valore prende il nome di << resistenza carat-
R1 = vedi articolo
teristica » o « resistenza di radiazione ». Se al
C1 = 470.000 pF polistirolo
posto della antenna inseriamo una resistenza,
C2 = 1.000 pF ceramico
noi realizziamo un « carico fitt izio» (dummy- load
C3 = 1 00.000 pF ceramico
nella terminologia inglese). che non modifica
DG1 = diodo al germanio tipo OAS6, OA95,
in alcun modo l'assetto del trasmettitore, a
OAS5
condizione naturalmente che la resistenza del
JAF1 = impedenza di A.F GELOSO n. 5 55
carico sia pari a quella caratteristica dell'antenna.
Le antenne, a seconda della lor costituzione,
possono presentare i più diversi valori di impe-
denza. Un dipolo semplice, ad esempio, presenta
una impedenza di 75 Ohm, una ground-plane
bilità di questo sistema. La risposta a questo inter-
di 32 - 52 Ohm, un folded-dipole (dipolo ripie-
rog ativo risiede nella necessità di possedere degli
gato) di 300 Ohm. uno stilo ad 1/ 4 d'onda di
strumenti adegua'ti, degli strumenti. in altre pa-
52 Ohm, tuttavia le antenne più frequentemente
role, adatti alla m isura delle frequenze in gioco,
usate in trasmissione hanno 52 o 75 Ohm di
da 1 a 1 O. fino a 100 e più Megahertz. Per
impedenza. .
quello che riguarda la misura delle correnti, non
Anche quando è possibile modificare in qualche
esistono dei veri e propri amperometri per Alta
modo l'antenna così che essa presenti ai suoi
Frequenza, se si escludono i tipi a termocoppia,
capi la resistenza da noi prefissata (come acca-
attualmente in disuso, perché, oltre ad essere
de, per esempio, nella ground-plane). conviene
molto costosi e di difficile impiego, non possono
essere usati per frequenze superiori a qualche
M egahertz. Esclusa ogni possibilità di misurare
la corrente, per ottenere la potenza non rimane
che servirsi della formula W = V X V:R misu-
rando la tensione a radio frequenza. Vi insegnere-
mo successivamente come effettuare tale misura,
per ora ci interessa precisa re con quali criteri
va scelto il valore del carico.

C3 OG1 C2 C1

pa g. 247
TABELLA VALIDA PER TENSIONI RILEVATE TABELLA VALIDA PER TENSIONI RILEVATE
CON UN VOLTMETRO ELETTRONICO CON TESTER DA 20.000 OHM x VOLT

WATT WATT

VOLT 520HM 750HM VOLT 520HM 750HM

3,0 0,09 0,06 3,0 0,11 0 ,07


3,5 0,13 0,09 3,5 0, 16 0,11
4,0 0,17 0,12 4,0 0,21 0,15
4,5 0,22 0,15 4, 5 0,27 0, 19
5,0 0,27 0,18 5,0 0 ,33 0,23
5,5 0,32 0,22 5,5 0,40 0,28
6,0 0,38 0,26 6,0 0 ,48 0 ,33
6,5 0,45 0,31 6,5 0, 56 0,39
7,0 0,52 0,36 7,0 0,65 0,45
7,5 0,59 0,41 7,5 0,74 0 ,51
8,0 0,67 0,46 8,0 0,84 0 ,58
8,5 0,76 0,52 8,5 0,95 0 ,65
9,0 0,85 0,58 9,0 1,06 0,73
9,5 0,94 0,65 9 ,5 1,18 0,82
10 1,04 0,72 0,91
11 1,25 0,87
10
11
~- · 1,31
1,38
-- 0,96
- - -- - -
12 1,48 1,03 12 1,63 1,14
13 1,74 1,20 13 1,9 1,32
14 2,0 1,4 14 2,2 1,54
15 2,3 1,6 15 2,5 1,8
16 2,6 1,8 16 2,8 2,0
17 2,9 2,0 17 3,2 2,2
18 3,3 2,2 18 3,6 2,5
19 3,7 2,5 19 4,0 2,8
20 4, 1 2,8 20 4,4 3,1
21 4,5 3,1 21 4,9 3,4
22 4,9 3,4 22 5,4 3,7
23 5,3 3,7 23 5,9 4,1
24 5,8 4,0 24 6,4 4,5
25 6,3 4,4 25 7,0 4,9
26 6,9 4,8 26 7,6 5,3
27 7,5 5,2 27 8,2 5,7
28 8,1 5,6 28 8,8 6,1
29 8,7 6,0 29 9,5 6,5
30 9,3 6,4 30 10,2 7,0
31 9,9 6,8 31 10,9 7,5
32 10,5 7,2 32 11,6 8,0
33 11, 1 7,7 33 12,3 8,5
34 11,8 8,2 34 13,0 9,0
35 12,5 8,7 35 13,8 9,5
36 13,2 9,2 36 14,6 10,0
37 14,0 9,7 37 15,4 10,6
38 14,8 10,2 38 16,2 11,2
39 15,6 10,7 39 17,0 11,8
40 16,4 11,3 40 17,8 12,4
41 17,2 11,9 41 18,7 13,0
42 18,0 12,5 42 19,6 13,7
43 18,8 13,1 43 20,5 14,4
44 19,7 13,7 44 21,4 15,1
45 20,6 14,3 45 22.4 15,8

pag. 248
sempre scegliere tra le impedenza standard Infatti considerando che la tensione efficace
52 o 75 Ohm, perché in questi due soli valori (Veff.) è uguale alla tensione di picco (V max)
di impedenza sono costruiti i cavi più reperibili. divisa per il coefficiente 1 .41 , sostituendo a-
Infatti l'antenna deve essere collegata al tra- vremo:
smettitore con una linea (cavo coassiale) della
V max X V max
stessa impedenza, affinché possa aversi il mas-
Potenza efficace -
simo trasferimento di energia.
1,41 X 1,41 X R
Alla luce delle precedenti considera-
zioni noi abbiamo scelto, come valore di carico
per la nostra sonda, i 52 Ohm, perché sono di vxv
questa impedenza le antenne più usate per pic- formula che semplificheremo in =
coli ricetrasmettitori (stilo 1/ 4 d'onda e ground- 2 X A
plane), cui questa sonda è principalmente desti-
nata, ci6 per6 non esclude che il suddetto valore Oy11iamente ad R corrisponderà il valore della
possa essere portato a 72 75 ohm, o addirit- resistenza di carico impiegata al posto dell'an-
tura 300 ohm. tenna.
La potenza di A.F verrà così dissipata su questo In ogni modo per evitare che i nostri lettori
carico fittizio e sarà esattamente uguale alla debbano continuamente eseguire operazioni
potenza che il trasmettitore è in grado di erogare matematiche, abbiamo ritenuto opportuno ap-
su di una antenna accordata. prontarvi una tabella in cui a fianco di ogni
Di conseguenza. conoscendo il valore della valore di tensione è riportato il corrispondente
resistenza noi potremo con un qualsiasi volt- valore della potenza. riferito ad un carico di 52
metro misurare la tensior9 presente ai capi ohm e di 75 ohm.
della stessa e risalire facilmente alla potenza Nella tabella non abbiamo potuto riportare,
in watt attraverso la facile relazione per ragioni di spazio, tutti i valori che possono
W = V X V : R, dove R rappresenta il valore apparire sul quadrante del voltmetro, per esempio
della resistenza di carico e V la tensione efficace i valori intermedi, per cui sarà opportuno che,
d1 A.F presente ai capi della stessa resistenza. per effettuare queste misure. prendiate in con-
Occorre per6 tener presente che la tensione siderazione i valori pieni che sulla nostra tabella
esistente ai capi del carico è alternata e che, appaiono direttamente prima e dopo, e quindi
rivelandola con un diodo il voltmetro ci darà ne facciate la media per ottenere una precisione
la misura del valore di picco e non quella soddisfacente.
efficace per cui sarà necessario un ritocco di
calcoli.

pag. 249
DG1


ENTRATA
R1 C1 USCITA
COASSIALE

Fig. 4 Se volete usare "questa sonda con il solo


voltmetro elettronico potrete sostituire le due boc -
Per capire meglio il meccanismo, supponiamo cole con un cavo schermato, che s'innesterà 'nella
che il vostro voltmetro indichi una misura di presa Jack del voltmetro, ricordatevi, però, in que -
25,5 volt, valore non contemplato in tabella: sti casi, di applicare entro alla sonda una resisten -
conprensibilmente la potenza san~ a circa metà za di uguale valore a quella sempre presente entro
strada tra quella corrispondente ai 2 5 e quella al puntale del voltmetro elettronico.
ai 26 volt ed osservando la nostra tabella tro-
veremo un valore di circa 6,2 5 watt, deducibile
facendo appunto la media, cioè dividendo per C1 e C2 posti in parallelo e dei quali C1 è di
due la somma delle potenze riferite alle tensioni tipo in polistirolo da 4 70.000 pF e C2 è un
vicine, come anticipato. ceramico d i soli 1.000 pF.
Ripetiamo che la nostra tabella vale solo per Questa parte del circuito merita un discorso
carichi di 52 e di 75 ohm, che rappresentano lo speciale in quanto molta della precisione della
standard delle impedenze delle normali antenne, sonda dipende da questi componenti.
per cui, con carichi diversi si dovrà provvedere Bisogna infatti tenere presente che ai capi
a dedurre i valori utilizzando le formule enun- del diodo si ha una caduta di tensione che a
ciate. seconda del particolare componente usato, pu6
variare da uno 0,3 volt ad uno 0 ,6 volt, caduta
che viene ad essere sottratta alla tensione mi-
Il CIRCUITO ELETIRICO surata dal voltmetro, e che pu6 influenzare in
modo concreto le misure quando si è in presenza
Il circuito elettrico di una sonda di carico è di tensioni piuttosto basse. Come prima cosa
di una semplicità sconcertante, quindi più che quindi occorre impiegare diodi al germanio
alla quantità dei componenti utilizzati, occorrerà con minima caduta di tensione (da scartare
considerarne la qualità. come specificheremo. quindi quelli al silicio) e con un'alta resistenza
Tramite un bocchettone coassiale, il segnale inversa, necessaria per limitare la scarica del
di A.F prelevato sull"uscita del trasmettitore condensatore posto in parallelo quando il diodo
di cui si vuol conoscere la potenza o si vuol non è sottoposto alla tensione di picco.
tarare, viene applicato ai capi della resistenza In quanto ai condensatori C1 e C2, a qualche
R 1 (una particolare resistenza antiinduttiva del lettore potrà sembrare strano siffatto accop-
tipo a carbone) di valore esattamente uguale piamento in parallelo di due condensatori di
a quello dell'antenna utilizzata e di wattaggio capacità tanto diverse e si chiederà probabil-
superiore a quello del trasmettitore. mente il perché di questo nostro modo di agire
Ai capi di questa resistenza verrà ad essere apparentemente privo di un plausibile significato.
la tensione da misurare che. essendo per6 al- A saggia domanda. risposta adeguata: occorre
ternata, occorrerà raddrizzare, rendere cioè con- ricordarsi che nella sonda circola dell'alta fre-
tinua. quenza e, inserendo un solo condensatore, si
A ci6 provvederà il diodo DG 1 ai cui capi corre il rischio che la sua capacità, assommando-
verranno prelevate le semionde positive, suc- si alle immancabili induttanze prodotte dai col-
cessivamente livellate dai due condensatori legamenti interni, possa far sorgere dei fenomeni

pag. 250
REALIZZAZIONE PRATICA

COMPONENTI
R1 = resistenza di carico: vedi testo Nella realizzazione di questa sonda di carico
R2 = resistenza di ugual valore a quella conte- non si va certo incontro a insormontabili diffi-
nuta nel puntale del voltmetro elettronico coltà , purché si seguano scrupolosamente i
C1 470.000 pF. polistirolo consigli che noi daremo e si impieghino ma-
C2 = 1.000 pF. ceramico teriali adatti.
C3 = 100.000 pf. ceramico Il primo problema che si presen ta quando uno
OG1 = diodo al germanio tipo OA86, OA95, si accinge alla costruzione è rappresentato
OA85 dalla resistenza R 1 che, come già accennato,
JAF1 = impedenza di A.F. GELOSO n. 555 deve risulta re esattamente uguale all'antenna
irradiante usata per il trasmettitore, e con po-
tenza superiore allo stesso. Noi per necessità
di semplificare la spiegazione ci dobbiamo li-
mitare a considerare la resistenza adatta per
di risonanza e, di conseguenza. errori di misura. un'antenna di 52 ohm mentre per il relativo
Inserendo invece in parallelo ad un condensa- wattaggio occorre tenere presente la presunta
tore di forte capacità un secondo di capacità potenza del trasmettitore e rego larsi in merito.
nettamente inferiore si elimina ogni pericolo Come si sa , res istenze da 52 ohm non ne
di risonanza su qualsiasi gamma, fino alle VHF. esistono, per cui occorre utilizzare diversi valori
permettendo così alla sonda di rispondere con da collegare in parallelo fino ad avere con
quella precisione che noi desideriamo. la maggior precisione possibile, il valore cercato.
Infine. proseguendo nel nostro discorso sul Come prima cosa occorre che evitiate asso-
circuito elettrico della sonda , la tensione con- lut amente le resistenze a filo , utilizzando esclu-
tinua presente ai capi dei condensatori C1-C2, sivamente le solite res istenze a pasta di carbone,
prima di passare allo strumento di misura, viene che sono in commercio con diversi va lori e con
filtrata da una impedenza di A.F (JAF1) e dal wattaggi di 1- 2-3 watt, scegliendo fra quelle di
condensatore C3, in modo che in uscita non migliore qualità.
risulti alcun residuo di A.F MA ESCLUSIVAMENTE In quanto al numero ed ai vari valori da im-
TENSIONE CONTINUA. piegare per ottenere la resistenza necessaria,

Fig. 5 la sonda di carico non solo s erve per misu -


rare la potenza di uscita dell'intero tra smettitore
ma anche per tarare gli stadii intermedi. l a fig ura
mostra come la sonda deve essere collegata per
una idonea messa a punto di un oscillatore. l'ac-
coppiamento deve essere fatto con un linl<, mentre
il nucleo dell'oscillatore deve essere ruotato per la
massima uscita.

Il SONDA CARICO

pag. 251
In fotografia appare l'interno di uno dea prototipi
da noi m ontati . Si noti, in particolare , come va nno
fissate le resistenze del carico. La saldatura dal
« lato m assa II può essere eseguita solo con un sal-
datore piuttosto grosso,, in caso contrario si potrà
usare una paglietta di massa, oppure saldare le
resistenze su di una calza di rame che verrà succes-
sivamente stretta attorno alla parte metallica di
massa del connettore coassiale.
Si notano, inoltre, alcune differenze rispetto allo
schema pratico di fig . 2. Innanzi tutto la presenza
di un deviatore il quale, nel nostro prototipo. prov-
vede ad escludere la resistenza R2 al fine di rende-
re adatta la sonda sia ad un voltmetro elettronico
sia ad un tester da 20.000 Ohm/ Volt. Inoltre l'im-
pedenza JAF1 non è una Geloso 555, ma una
Philips VK200 10/3B, questo perché la sonda vie-
ne utilizzata solo per frequenze superiori ai 1 O MHz.
ed in questo caso l' impedenza VK è da sola suffi-
ciente ad assicurare un buon filtraggio, pur essen-
do di dimensioni più ridotte e quindi più adatta ad
entrare nell'esiguo spazio lasciato libero dal devia-
t ore.

occorrerà tenere in conto la potenza di cui si


ha bisogno e, considerando che i vari wattaggi
di resistenze collegate in parallelo vengono
sommati, ca lcolare quante unità occorrono per
ottenere e superare la potenza da controllare
(mantenere sempre un discreto margine di
sicurezza).
Inoltre per la precisione necessaria sarà
opportuno che acquistiate un buon numero di Fig. 7 Se il vostro trasmettitore è completo di filtro
resistenze per poter provare col tester quale a pi-greco, saranno sempre presenti due condensa-
combinazione delle stesse da un valore più tori, uno collegato sul transistor finale, o bobina del
vicino a quello dell'antenna. finale che indicheremo con K A II ed uno posto do-
Noi per esempio abbiamo realizzato due di- po alla bobina del filtro a pi-greco, cioè in uscita,
versi tipi di sonde, la prima capace di dissipare che chiameremo « B 11.
una potenza di 1O watt e la seconda di 20 watt,
con una impedenza standard di 52 ohm, e siam o
giunti a questi valori impiegando 9 resistenze
da 470 ohm 1 watt per la prima sonda e 9 re-
sistenze da 470 ohm 2 watt per la seconda.
Le resistenze verranno poi collegate in pa-
ralle lo cercando di disporle in modo da rispettare
la struttura coassiale del bocchettone: la foto-
grafia e lo schema pratico di montaggio di fig. 2
mostrano la disposizione da noi usata, quindi ci Fig. 8 Per tarare un filtro a pi-greco, occorre mette-
sembra superfluo indulgere in altre spiegazioni. re alla sua massima capacità il condensatore 8 ,
Per prima cosa sarà necessario procurarsi quindi ruotare A fino a trovare una posizione in cui
un bocchettone coassiale tipo UHF per trasmet- si leggerà la massima tensione in uscita. Quindi si
titori come quello che presentiamo in fig. 3. lascierà immobile • A e si ruoterà 8 fino a trova-
quindi saldare al perno centrale di questo un filo re la posizione dove la tensione eccederà quella ot-
di rame da 1,5 mm di diametro e di lunghezza tenuta regolando A. Un ulteriore ritocco al con-
densatore A e la taratura è effettuata!
intorno ai 4 cm.
Le resistenze, con i terminali opportunamen-
te piegati. andranno saldate a corona con un
capo al filo suddetto e con l'altro capo diretta-
mente a massa sul bocchettone.

pag. 252
Fig. 6 Ecco come la sonda deve essere collegata
all'uscita del TX. L'accoppiamento deve essere il
più breve pos.s ibile.
Nel caso il trasmettitore abbia come uscita di ant-
tenna un bocchettone UHF dello stesso tipo utiliz-
zato sulla sonda, il collegamento migliore si ottiene
connettendo la sonda direttamente sulla boceola
d'antenna valendosi di un raccordo cc maschio-ma-
schio n.

.:·· · ·
;:·· ~-; .

,.,
- -

A B

VOLTMETRO

.•
1
'-------IT!=i.
/
j.
.,,-_A
@ ·t /l\lOOOI\ J•
~ VV\W l •
RUOTARE FERMO

pag. 253
Le ultime raccomandazioni riguardano i vari
collegamenti che devono essere tenuti più
ANTENNA •
corti possibili ed il fatto di mettere a massa
i due condensatori Cl e C2 con una paglietta
direttamente fissata al bocchettone.
Alla scatola andranno ancbe montate due
boccoline per il collegamento col voltmetro
elettronico, o, in mancanza di questo, ad un
tester, 20.000 ohm X volt.
TRANSISTOR
FINALE Per coloro che lo preferissero, esiste anche
la possibilità di eliminare queste boccole fa-
cendo uscire direttamente dalla scatola un cavo
schermato che, all'estremo opposto, porterà
uno spinotto adattato all'ingresso del voltmetro.
LINK Propendendo per quest'ultima soluzione
per6 occorrerà modificare leggermente il cir-
cuito della sonda come appare in fig. 4, questo
perché ogni voltmetro elettronico porta inserita
nel puntale per e.e. una resistenza caratteristica
che ovviamente dovrà comparire anche sul cavo
che dovrà sostituire detto puntale.
Per questo occorrerà aprire il puntale del
Fig. 9 Se l'accoppiamento t ra trasmettitore e an- voltmetro elettronico, e misurato il valore della
tenna è a link, occorrerà sperimentalmente cercare resistenza inserita in esso, provvedere che entro
il numero delle spire più idonee ad ottenere in alla sonda sia presente una uguale resistenza,
uscita la massima t ensione. Si potrà notare, con la
eve,ntualmente ricorrendo anche a diversi valori
sonda di carico, come a volte 1 spira di link rend,i
posti in serie per ottenere un valore esattamente
una tensione superiore a quella che potrebbeeotte-
nersi con 2 spire o viceversa. uguale. In tal modo pero la sonda potrà essere
accoppiata a quel determinato tipo di voltmetro
elettronico (od altri strumenti con puntale di
resistenza provatamente uguale) per cui, volendo
A questo proposito si dovrà usare un saldatore che i'a sonda possa venire usata anche con stru-
di potenza non inferiore ai 100 watt, perché menti di misura diversi, si dovrà predisporre
altrimenti non riuscendo un attrezzo di potenza sulla scatola un interruttore col quale avere la
inferiore a scaldare convenientemente il boc- possibilità di cortocircuitare la resistenza del
chettone. con ogni probabilità avremmo una puntale in modo che il cavo schermato goda
saldatura imperfetta. delle stesse peculiarità delle semplici boccoline.
In mancanza di un saldatore adeguato, si
potrà provvedere diversamente utilizzando una
rondella di' rame di grosso diametro da stringere COME USARE LA SONDA-WATIMETRO
fortemente sotto il dado di fissaggio del boc-
chettone. Come detto, la sonda di carico si dimostra
A tale rondella andranno poi saldate le resi- uno strumento utilissimo, per non dire addirit-
stenze con un ~ormale saldatore. tura indispensabile, non solo per chi vuol cono-
Occorrerà infine una scatola metallica ca- scere l'esatta potenza di un trasmettitore, ma,
pace di contenere tutti i componenti in modo cosa ancora più importante, per metterlo a punto
da poterla rinchiudere e schermare così il tutto in modo che possa erogare quanta più potenza
in maniera perfetta. possibile, visto che pu re i piccoli aumenti di
Le dimensioni di questo contenitore non hanno pochi millivolt sono sempre bene accetti, specie
niente di critico, perci6 ciascuno si regolerà quando si tratta di ricetrasmettitori transisto-
secondo volontà; per dare un'idea aggiungiamo rizzati dove le potenze in gioco sono sempre
che il contenitore da noi impiegato è costituito sull'ordine d i pochi watt. E, cosa ancor più
da una scatola di alluminio da 28 X 37 x 72 importante, il nostro progett o si dimostra in-
mm di dimensione esterna. dispensabile per tarare lo stadio finale ed il cir-
Inserito quindi, e fissato, il connettore coas- cuito di accordo a pi-greco su una precisa im-
siale con tutte le resistenze sì procederà al ca- pedenza che potrà a nostra scelta essere di 52
blaggio dei restanti componenti. o 75 ohm.

pag. 254
TARATURA DELLO STADIO OSCILLATORE E ragion veduta, inserendo nel circuito tipi diversi
STADI INTERMl;DI a quali corrisponderà un maggiore rendimento,
oppure se la potenza assorbita non venga tra-
Anticipiamo che se avete un trasmettitore mutata solamente in calore.
già completo, è possibile tarare oscillatore e N'on è raro infatti constatare come transistor
stadi intermedi semplicemente inserendo la che ad esempio assorbono su di una tensione
sonda di carico nella presa d'uscita antenna di 12 volt 40 mA (quindi facendo i conti
dell'apparecchio. 2 X 40 : 1.000 = 480 milliwatt input) ero-
Infatti tarando ogni stadio, ad una taratura ghino maggior potenza di A.F di altri che invece
perfetta corrisponderà sempre un aumento di sotto la stessa tensione assorbano 100 mA
potenza, che verrà indicato dal voltmetro, sia (infatti i conti darebbero 1 2 X 100 : 1.000 = 1,2
che vi riferiate all'oscillatore sia agli stadi in- watt input).
termedi. Facendo quindi esclusivamente affidamento
Comunque crediamo utile spiegare come si sull'assorbimento, se ne potrebbe dedurre che
pu6 tarare stadio per stadio separatamente, i secondi tipi di transistor dovrebbero permette-
ed il perché è comprensibile in quanto vi sa- r~ una maggiore potenza di A.F, mentre in effetti
ranno dei lettori che, nei loro montaggi di ri- si constaterà in pratica che questo pu6 anche
cetrasmettitori, desidereranno stabilire fra non accadere. Ammettiamo quindi di aver
diversi tipi di oscillatori da utilizzare quello che realizzato un oscillatore e di volerne controllare
permette il raggiungimento di una maggiore la potenza erogata.
potenza di A.F. A questo scopo si dovranno avvolgere. come si
Lo stesso ragionamento vale anche per la può osservare dalla fig. 5. semplicemente due
scelta dei transistor da imp.iegare, per decidere a o tre spire da l lato treddo della bobina di accordo
(cioè dal lato opposto a quello dove si collega
il collettore del transistor).
I due terminali di questa bobinetta, chiamata
tecnicamente link, serviranno a prelevare dalla
ANTE NNA • bobina di accordo una parte dell'energia di A. F.
che dovrà essere applicata ai terminali di entrata
della sonda di carico.
In uscita alla sonda verrà collegato il tester.
o ancora meglio un voltmetro elettronico sulla
portata 50-1 O o 5 volt fondo scala a seconda
della presu.nta potenza disponibile. Dopo di
T RA NS ISTOR questo si regolerà il nucleo (o il compensatore)
della bobina interessata fino ad ottenere sul
quadrante la massima deviazione possibile
della lancetta, che corrisponderà ovviamente
alla massima energia erogabile.
LINK
A questo punto occorre precisare che la ten-
• sione letta sullo strumento in tali condizioni

T non rifletterà la vera potenza erogata - desumi-


1:?ile dalle indicazioni della tabella - in quanto
l'accoppiamento a link con spire come abbiamo
effettuato, non corrisponde"rà ovviamente ad
un perfetto adattamento d'impedenza tra stadio
d'uscita e carico della sonda, cioè in pratica
la potenza rilevata sarà sempre inferiore a
quella effettiva. Ci6 non rappresenta un incon-
Fig. 10 Se sul link è presente un condensatore
veniente perché, sia per lo stadio oscillatore
di accordo, saré sufficiente ruotarlo fino ad incon-
trare la posizione di massima tensione in uscita; se che per gli altri stadi, per noi è necessario sta-
ci6 si o~iene con il variabile alla massima capacité bilire solamente su quale posizione regolare la
significa che il link ha poche spire, occorre, quindi, sintonia per ottenere il massimo rendimento ed
aumentare 1 o 2 a seconda del rendimento che inoltre constatare se modificando qualche
si leggerà sul voltmetro. valore di polarizzazione o di accoppiamento
si possa ottenere un qualche aumento, anche
minimo, di energia A.F disponibile.

pag. 255
TARATURA DELLO STADIO FIN ALE E DEL Quindi si da tensione al trasmettitore e si
FILTRO A PI-GRECO ruota lentamente il condensatore variabile
di entrata A, vale a dire quello accoppiato al-
Per la taratura dello stadio finale di un qual- l'uscita dello stadio finale. fino a leggere sul
siasi trasmettitore a valvola o a transistor una voltmetro la massima tensione ottenibile.
sonda di carico si dimostra veramente neces- Se avete avuto l'accortezza di applicare in
saria, oseremmo dire indispensabile, poiché seria al transistor, oppure alla valvola, dello
con essa non solo si avra la possibilità di ottenere stadio finale un milliamperometro, potrete con-
il massimo della potenza erogabile, ma, cosa statare che ad ogni aumento della tensione di
ancora di maggior interesse, senza di es.sa non uscita corrisponderà un adeguato aumento della
potrete mai. per quanto bravi siate, a regolare corrente di assorbimento di detto stadio. Non
l'impedenza di uscita del trasmettitore in modo crediate che a questo punto il vostro trasmet-
da adattarla perfettamente alle impedenze ca- titore sia già nelle migliori condizioni di fun-
ratteristiche di 52 o 75 ohm del cavo coassiale zionamento solo perché la dissipazione dello
che servirà poi a trasferire l'A.F all' antenna. stadio finale è massima, anzi vi diremo che
Mancando questi requisiti specifici il Rappor- l'energia di A.F erogata non viene assolutamente
to Onde Stazionarie (di cui parleremo in futuro) assorbita tutta dalla sonda di carico, quindi,
sarà tanto elevato da permettere in pratica dei nel caso di apparecchi a transistor. i finali pos-
rendimenti molto deludenti, sull' ordine del 40 o sono surriscaldarsi fino a raggiungere il limite
50%, cosa assolutamente da evitare. massimo sopportabile e superarlo con ovvi
Crediamo perciò che valga la pena a chi si risultati.
interessa di trasmissione, vista anche la modica Perciò, dopo aver ottenuto con il condensatore
spesa cui si va incontro, realizzare una sonda, di entrata la massima deviazione possibile.
forse addirittura meglio in due esemplari di cui non tenete troppo tempo il trasmettitore in
uno per i 52 ohm e l'altro per i 7 5 ohm, e, tali condizioni, ma subito e controllando il voJt-
volendo completare la serie. anche uno sui 300 metro, ruotate il variabile B fino a trovare una
ohm. specie per quelli che intendono utilizzare posizione in cui il voltmetro accuserà una de-
per i loro trasmettitori delle antenne tipo fol- viazione superiore a quella ottenuta agendo sul
ded-dipole che, come saprete, presentano un'im- variabile A Flg. 8.
pedenza caratteristica di 300 ohm e quindi sono Ottenute tali condizioni possiamo affermare
adatte per essere collegate con piattina da TV di aver accordato correttamente lo stadio fi-
con impedenza appunto di 300 ohm. nale; con ci6 potremo essere certi che appli-
Per intenderci, qualunque tipo di sonda vor- cando un cavo coassiale ed un' antenna di im-
rete impiegare. il sistema di messa a punto pedenza identica a quella della sonda al trasmet-
dello stadio finale non varia, quindi la descri- titore, si otterrà il m assimo trasferimento di
zione che ne daremo vale in senso assoluto. energia A.F.
Applicate al bocchettone di uscita del · vostro A questo punto, oer essere pignoli. si potrebbero
trasmettitore la sonda di carico. nel modo de- ritoccare anche tutti gli altn circuiti di sintonia
scritto in fig. 6, ricordando che la sonda va col- partendo dall'oscillatore per giungere a quello
legata direttamen~ alla presa e che quindi si finale e controllando ogni volta di ottener~ sem-
deve evitare di interporre tra questa e il tra - pre la massima deviazione della lancetta del-
smettitore spezzoni di cavo coassiale o piattina, l'indicatore.
poiché le capacità che introdurrebbero potreb- Per questo, con un cacciavite. cominciate
bero sfalsare l'adattamento di impedenza tra con il regolare « leggermente » il nucleo della
trasmettitore ed antenna. Collegate poi al- bobina oscillatrice od il compensatore posta
l'uscita della sonda •il voltmetro, predisposto ad essa in parallelo, curando di raggiu ngere
sulla portata di 50 o 2 5 volt fondo scala se sempre il massimo valore di tensione. Analo-
la potenza del trasmettitore non supera i 1 O gamente si provvederà per gli eventuali stadi
watt. intermedi e per la bobina dello stadio fina le, ri-
Qualora fosse presente nel vostro apparecchio toccando leggermente di nuovo prima il con-
ur1 circuito di accordo per l'antenna con filtro densatore A del filtro a pi-greco, poi quello
a pi-greco, occorrerà portare alla massima ca- di uscita B.
pacità il condensatore d'uscita B, quello cioè Rammenta t e che piccoli aumenti di tensione
che si trova in prossimità della sonda di carico, corrispondono a sensibili aumenti di potenza,
e quello di entrata A. cioè quello collegato al poiché la variazione della tensione rapportata
transistor finale del trasmettitore, Fig. 7. alla potenza non è lineare ma logaritmica, con-

pag. 256
trollabile del resto dalla tabella, nella quale viamente a tutto aperto un sovrappiù di capacità.
si può notare come anche pochi decimi di volt A queste condizioni si pone rimedio aumen-
in più possono apportare aumenti di potenza tando nel primo caso di una unità il numero
di parecchi milliwatt. delle spire del link, diminuendole della stessa
Terminata la taratura di tutti gli stadi, potete quantità nel secondo caso, e procedendo poi
essere matematicamente sicuri che il vostro ad una nuova taratura. Ritornando ancora per
trasmettitore è nelle condizioni ideali per un attimo all accordo a pi- greco, sarà utile
poter erogare tutta la potenza di cui dispone accennare che se il filtro è stato da voi proget-
ad una ben precisa impedenza di uscita, quindi, tato, sarà opportuno che, almeno per un primo
tolta la sonda, non dovrete più toccare nessun controllo, impieghiate dei condensatori di alta
accordo ma basterà solamente collegare l'an- capacità, 300 o 500 pF, per evitare di tarare
tenna ed eventualmente agire sulla sua lunghezza l'uscita su di una armonica. Ad esempio ruo-
affinché essa presenti per la gamma da noi tando il variabile di entrare A constaterete che
richiesta l'esatta impedenza (nel nostro caso vi sono due rosizioni, una a capacità più ele-
di 52 ohm) e quest'ultimo fatto si pu6 stabilire vata ed una a capacità più bassa, nelle quali
con l'aiuto di un altro strumento: il MISURATORE il voltmetro indicherà una uguale tensione;
DI ONDE STAZIONARIE. questo ragionamento vale anche per il varia-
Finora vi abbiamo insegnato come tarare bile B.
uno stadio finale provvisto di filtro a pi-greco, Occorre quindi cercare di tarare i due con-
ma pu6 capitare che tale filtro non sia presente densatori sempre per la loro maggiore capacità,
e l' accoppiamento tra antenna e trasmettitore perché se anche il voltmetro indica una mede-
avvenga tramite un link. sima potenza alle capacità minime, il filtro a
A questo proposito il link può essere diretta- pi-greco risulta tarato non sulla fondamentale
mente accoppiato all'antenna nel modo illu- ma su di una armonica.
strato in fig. 9, oppure tramite un compensatore Tanto per fare un esempio, se il vostro tra -
come dallo schema di principio di fig. 1O. smettitore è sui 27 MHz, il filtro risulta invece
Il primo caso che si presenta necessita di tarato per la frequenza dei 54 MHz e vi sarà
una più laboriosa messa a punto in quanto oc- molto difficile ridurre al rapporto di 1 / 1 ·1e onde
corre sperimentalmente modificare il numero stazionarie.
delle spire del link e la stessa sua posizione Questi errori vengono automaticamente ad
al fine di ottenere il miglior rendimento. essere eliminati se farete ricorso ad un, misu-
Abbiamo detto che fa taratura deve essere ratore di campo (strumento anch' esso molto
effettuata pe, tentativi alla ricerca della maggiore utile nel campo della trasmissione) perché esso
indicazione del voltmetro applicato alla sonda; vi potrà dire che, tra le due posizioni di accordo
la procedura è proprio questa e non esiste modo del variabile, quale è quella giusta, perché que-
per modificarla e semplificarla perché occorre st'ultima è quella che darà la maggiore devia-
fare in modo che il link si adatti alla ben precisa zione dell'indice del misuratore di campo, quando
impedenza d'uscita e non c'è altro sistema questo è accordato sui 27 MHz.
che provare« in loco » la sua efficienza. Quest'ultime precisazioni sono doverose so-
Certe volte si troverà, per esempio, che il prattutto per i principianti perché troppe volte
miglior rendimento si ha con 2 spire, altre volte abbiamo constatato l'incorrere in questi errori.
con una sola, o anche con 1,5 spire; anche la A coloro quindi che intendono dedicarsi
relativa posizione delle spire ha la sua impor- seriamente alla trasmissione e desiderano che
tanza, comunque consigliamo di disporre le il loro apparecchio sia in grado di funzionare al
spire di un accoppiamento a link sempre dal massimo del rendimento, non possiamo fare altro
lato freddo della bobina. Quando oltre al link che ripetere un ragionamento già fatto sul
è presente anche un condensatore di accordo, numero precedente di questa rivista, cioè che
la taratura si presenta più facile; basta infatti per svolgere ottimamente questa interessante
ruotare il compensatore per ottenere la massima attività è necessario poter utilizzare una stru-
uscita. mentazione di collaudo composta da : un misu-
Bisognerà fare attenzione che l'accordo non ratore di campo. la sonda di carico ed il misu-
si raggiunga per la massima o la minima capa- ratore di onde stazionarie.
cità del compensatore per non correre il rischio Noi ve li abbiamo presentati, spiegando al-
di scambiare per « accordo» quello che in realtà tresì come vanno usati; a voi quindi il compito
non è altro che un eccesso o un difetto di ca - di realizzarli in maniera che, quando vorrete
pacità, ed esattamente a variabile tutto chiuso costruirvi un trasmettitore, sarete già in grado
corrisponde una mancanza di capacità ed ov- di farlo funzionare perfetramente.

pag. 257
Con due soli transistor, potrete costruirvi un avvisatore di
prossimità, cioè un dipositivo antifurto che potrà mettere in
contatto una suoneria, quando qualcuno toccherà la piastra
sensibile, che può in molti casi essere costituita da una
maniglia della serratura della porta.

AVVISATORE di PROSS1MIT4
Oggi l'elettronica è ormai entrata in tutti i cam- china, per esempio un punto sottoposto ad alte
pi dell'attività umana sostituendo l'uomo in molte tensioni. il rivelatore. appositamente installato
di quelle operazioni che, per la loro complessità, in vicinanza di questa zona, segnalerà mediante
richiedevano ad esso notevole dispendio di ener- un avvisatore acustico o luminoso l'approssi-
gie e di tempo. Così, dalla fotocel lula al calco- marsi delle persona. o addirittura il relé dello stes-
latore elettronico, l'uomo ha costruito innume- so rivelatore potrà togliere tensione alla macchi-
revoli apparecchi per ogni genere di applicazioni, na a scanso di possibili brutte sorprese.
di carattere industriale e non. Quello che ci pro- Ma forse le possibilità di impiego più interes-
poniamo di descrivere prende il nome di rivela- santi, quelle in cui la nostra fantasia può meglio
tore di prossimità, o segnalatore di avvicinamen- sbizzarrirsi. sono da ricercarsi all'interno della
to, o anche relé capacitivo. Le grandi possibilità nostra stessa casa, dove il rive latore di prossimi-
di impiego di questo apparato permettono, con tà può aiutarci nella nostra fatica quotidiana,
un po' di fantasia, di sbizzarrirsi nell'accoppiarlo sollevandoci da molte preoccupazioni, o offrirci
a numerosi ed originali apparati utilizzatori. piacevoli ore di svago, aiutandoci nel combinare
Prima di esaminare alcune delle sue più impor- qualche divertente scherzo ai nostri amici.
tanti applicazioni soffermiamoci brevemente sul Ponendo la piastra sensibili in vicinanza di una
suo principio di funzionamento. La sua azione porta. sotto un tappeto, lungo un corridoio, in
consiste nel reagire allorché qualcuno o qualche ogni caso nella zona di passaggio che . si vuole
cosa provoca una variazione di capacità avvici- proteggere, questa rive la la presenza di indesi-
nandosi ad una piastra metallica, o ad un filo derabili mediante l'ausilio di una suoneria, un
conduttore, al quale il rivelatore è collegato. campanello, o qualsiasi altro avvisatore acustico,
All'uscita l'apparecchio consta di un relé che ottico o meccanico. appositamente collegato ai
può aprire o chiudere un circuito elettrico qual- terminali del relé.
siasi. I terminali di questo relé potranno essere Fra l'altro noi abbiamo provato a collegare il
collegati nei modi più svariati: al circuito di un rilevatore alla sirena elettronica presentata su
contapezzi. ad una sirena di allarme, una lampada, questo stesso numero e possiamo assicurarvi
un campanello. un registratore magnetico ecc. che abbiamo ottenuto risultati strepitosi, diver-
Una delle più importanti applicazioni in campo tendoci come non mai a combinare degli innocen-
industriale del rivelatore di prossimità riguarda ti scherzi agli amici.
i dispositivi di sicurezza. Supponiamo che un ope- Ormai tutti i registratori, anche i più piccoli,
raio si avvicini ad una zona pericolosa di una mac- hanno la possibilità di essere comandati a distan-

pag. 258
PIASTRA

SENSIBILE

S1

R1 RELE
r--- - - ------------,

~
l1 II
C4

C3
ILe t I -

y
""---n9-
~

1
I
I
L- - - -- - - - - - - - - - - - _J

R2 >---
R3

za. magari con un pulsante inserito nello stesso


microfono: niente di più facile, dunque, che u-
nire il registratore al relè capacitivo, in modo che,
all'avvicinarsi di una persona, venga riprodotta
una frase preincisa. Un modo d·uso, questo, che
COMPONENTI
si presta. alle più varie ed interessanti applica-
zioni e che senza voler essere eccezionale, cre-
R1 47.000 Ohm 1 / 4 di Watt
diamo possa dare notevoli soddisfazioni.
R2 2 .500 Ohm potenziometro
Per esempio potrete gentilmente ricordare a
R3 330 Ohm 1/4 di Watt
vostra moglie, o a vostra madre, di non tentare
R4 270 Ohm 1/ 4 di Watt
di« mettere in ordine » il tavolo su cui avete appe-
C1 100.000 pF. ceramico
na. iniziato a montare l'ultimo progetto, quando
C2 10.000 pF. ceramico
si avvicinerà con la ferma intenzione di far piazza
C3 10 pF. ceramico
pulita di tutti, quei tubicini colorati, a cui voi
C4 15 pF. ceramico
sembra teniate tanto, mentre a lei proprio non
CS 10.000 pF. ceramico
dicono nulla. se non il fatto che, purtroppo. biso-
C6 10.000 pF. ceramico
gna raccoglierli se ne cade qualcuno per terra.
TR1 = transistor PNP do A.F. tipo AF 115 o
Sempre in questo tema vi ricordiamo che il
equivalente
Natale è alle porte. e crediamo sarebbe una tro-
L1- L2 = bobine di A.F. vedi testo
v.ata spiritosa quella di attrezzare l'albero con
S1 . = interruttore di alimentazione
questo relé ed un registratore, in modo che sia
RL 1 = relè Siemes
l'albero stesso ad augurare Buon Natale a chiun-
que si avvicinerà per ammirarlo.
Ma non vogliamo annoiarvi suggerendovi ul-
teriori modf di impiego, e passiamo subito ad
analizzare il circuito in dettaglio.

pag. 259
CI RCUITO ELETIRICO varie disposizioni dei componenti ed abbiamo
sempre ottenuto un soddisfacente funzionamen-
Il transistor TR 1 funziona da oscillatore libero to; abbiamo notato, tuttavia, che alcuni montaggi
di alta frequenza. Come ci suggerisce lo sche- avevano una sensibilità maggiore di altri, a causa
ma elettrico sì tratta di un circuito del tutto tra- delle diverse capacità parassite fra i collegamenti.
dizionale, la cui unica particolarità risiede nella In ogni caso, pero, con una piccola modifica al
presenza di piastra metallica , che funge da ele- condensatore C3, si riesce a portare la sensibi-
mento sensibile di tutto l'apparato. L'oscillazio- lità al valore ottimale.
ne viene mantenuta dalla bobina di reazione Il transistor TR 1 è un AF11 5, ma andrà bene
L2 collegata con un estremo sulla base e con un qualsiasi altro transistor PNP per alta frequen -
l'altro al partitore resistivo formato da R 1 e dal za. Per TR2 può essere utilizzato un qualsiasi
potenziometro R2 . Il funzionamento è basato transistor per B.F.• sempre di tipo PNP; nel no-
su di uno « stato di instabilità » dello oscillatore : stro prototipo è stato montato un AC 12 5. La bo-
infatti mediante il potenziometro R2 e possibile bina l l - L2 é stata realizzata avvolgendo su un
fare in modo che l' oscillatore risulti appena inne- supporto di 8 mm. di diametro n. 20 spire con
scato, di modo che. toccando la piastra sensi- filo di rame smaltato da 0,25 mm. per la bobina
bile o approssimandosi ad essa. questo smetta L 1 ; mentre per la bobina L2 si sono avvolte, su
di funzionare. Si vuole dire in questi casi che L1, n. 4 spi re, con il medesimo filo smaltato.
l'oscillatore << sgancia l>, perché la re~zione posi- Anche la bobina non è critica, nel senso che
tiva, a causa dell'assorbimento dovuto alla au- l'apparato funziona sempre anche con valori
mentata capacità dell'elemento sensibile, non è notevolmente diversi da quelli indicati.
più sufficiente ad « agganciare >>, cioè mantenere, U nico punto da notare è quello della giusta
le oscillazioni. inserzione della bobina L2; nel caso l'oscillatore
La regolazione di R2 deve essere fatta, eviden- si rifiutasse df innescarsi bisogna invertire i c·olle-
temente, con la piastra sensibile già sistemata gamenti di L2, cioè collegare alla base di TR 1
nella posizione d'uso, in questo modo il poten- il filo che prima era collegato al partitore R1-R2,
ziometro servirà a portare l' oscillatore appena e viceversa. Il re lè messo in uso aveva una bobina
in condizioni di innesco, in modo che anche una da 9 V. 20 mA. circa (resistenza 500 ), ma posso-
piccola energia sottratta alla piastra, o per con - no essere usati anche tipi con caratteristiche
tatto diretto o per effetto capacitivo, sia suffi- diverse, purché sem pre da 9 Volt.
ciente a far sganciare le oscillazioni. In questo
senso R2 serve come regolatore di sensibilità
dell'apparato.
In regime oscillatorio sull'emettitore di TR 1 IL COLLAUDO E L'ELEMENTO SENSIBILE
è presente una tensione di circa 1,5 - 2 volt.
mentre in assenza di oscillazioni la tensione prati- Per fa re un primo collaudo, terminato il cablag-
camente scende a zero. Questa variazione di gio del circuito, si dovrà collegare una piastra
tensione viene sfruttata per comandare il transi- metallica di circa 20 20 cm. alcolle1tore di TR 1
stor successivo. TR2 . sul cui circuito di collettore con un fi lo di circa 1-2 m. di lunghezza. Come
è inserita la bobina del relé. Quando sono presen- piastra andrà bene una lai.tra metallica qualsiasi:
tì le oscillazioni la tensione sull'emettitore di TR 1 una basetta vergine di circuito stampato, un pez-
è sufficiente a portare TR2 in conduzione ed il zo di lam iera, o addi rittu ra il coperchio di una
relé rimane attratto; quando invece int~rviene una pentola da cucina. A questo punto ruotiamo il
cusa esterna sull' elemento sensibile, la tensione potenziometro R2 al m inimo (base collegata a
non è più sufficiente e l'ancorina del relé non è massa) ed accendiamo l'apparato. In queste con-
più attratta. dizioni il relé deve rimanere diseccitato; poi, te-
nendoci ad una certa distanza dalla piastra, ruo-
tiamo lentamente R2 fino a che il relé non venga
REALIZZAZIONE PRATICA attratto. A q uesto punto l'avvisatore di prossimi-
tà è in funzione e, toccando la piastra sensibile,
La realizzazione pratica di questo relé capa- l'ancorina del relé deve rilasciarsi. Se ruotando
citivo è molto semplice ed in qualsiasi modo R2 non si riesce a far scattare il re lé vuol dire che
questa venga effettuata il circuito funzionerà l'oscillatore non f unziona e, pertanto, bisogna
sempre. a patto che si ricordi che si tratta di un invertire i collegamenti di L2, come spiegato pre-
oscillatore di alta frequenza e che. pertanto. i cedentemente.
collegamenti devono essere i più corti possibili. Pu6 essere utile fa re un controllo dell a corrente
Noi abbiamo effettuato diversi montaggi con assorbita dal circuito, ini;erendo un m illiam pero-

pag. 260

·.
metro da 5 mA. f.s. in serie al collettore di TR 1 : piastra di cm. 25 X 25 siamo riusciti a far scatta-
con R2 al minimo, la corrente deve essere prati- re il relé quando una persona si avvicinava a cir-
camente nulla, mentre, ruotando R2, essa deve ca 1 m. di distanza dalla piastra, ma si è trattato
salire di scatto per portarsi a circa 2 -4 mA., cioè di un risultato ottenuto dopo una accuratissima
significa che l'oscillatore si è innescato e che tut- messa a punto ed in condizioni del tutto favore-
to funziona regolarmente. Seguitando a ruotare voli; più facilmente la sensibilità potrà aggirarsi
R2 la corrente aumenta portandosi a valori supe- su qualche decina di cm. in media.
riori ai 4 mA. anzidetti, ma non conviene far la- In alcuni casi, per ottenere una sensibilità
vorare il transistor in queste condizioni, perché discreta, abbiamo dovuto ritoccare il valore
si avrebbe una riduzione della sensibilità. Toc- del condensatore C3., sostituendolo con un picco-
cando la piastra la corrente deve scendere a ze- lo compensatore da 30 pF. da regolarsi per il
ro o a valori molti piccoli (0,3 mA. massimi). Sino- migliore funzionamento.
ra abbiamo detto di toccare l'elemento sensibile, La regolazione di R2 è inoltre, molto impor-
ci6 per ottenere il funzionamento più sicuro; il tante, infatti la sensibilità massima si o~tiene con
nostro relé capacitivo, infatti, prima di essere un R2 regolato sul più piccolo valore in grado di
« avvisatore di prossimità » è un « avvisatore di mantenere le oscillazioni. La sensibilità, per con-
contatto». cludere, dipende da una molteplicità di fattori che
Gli stessi risultati descritti debbono ottenersi, possono influire in modo anche notevole e sui
però, anche solo avvicinando una mano all'ele- quali, purtroppo, non possiamo soffermarci più
mento sensibile. A quale distanza dalla piastra de- di quanto abbiamo già fatto. In ogni caso il circui-
ve ottenersi il rilascio del relé ? A questa doman- to da sempre luogo ad un funzionamento sicuro
da non è facile dare una risposta ben precisa quando lo si usi come « avvisatore di contatto ».
perché la sensibilità dell'apparato dipende da facendo funzionare da elemento sensibile un og-
una molteplicità di fattori che possono variare getto metallico qualsiasi, come ad esempio la
da caso a caso. Innanzitutto le dimensioni della maniglia di una porta, l'intelaiatura metallica di
piastra: più questa e grande, maggiore è la ·sensi- una scrivania o di un piccolo mobile svedese ecc..
bilità, però non si pu6 andare olt~e un certo li- in modo che quando qualcosa o qualcuno viene
mite altrimenti l'oscillatore smette di funzionare. in contatto con l'oggetto in questione il re lé scatti.
Poi bisogna tener conto della positione in cui è Questo apparecchietto, pur non avendo una
posto l'elemento sensibile; se in vicinanza si sono sensibilità elevatissima svolge egregiamente il
delle masse conduttrici, la sensibilità ne verrà suo lavoro, tenendo conto della massima sempli-
diminuita. l nfine il circuito stesso, a seconda di cità del circu ito dell'esiguo numero di compo-
come è regolato, pu6 dar luogo a diversi valori di nenti utilizzati. Sensibilità maggiori sono otteni-
sensibilità. Comunque, tanto per precisare qualche bili con circuiti più complessi ed elaborati, che ci
dato, parliamo di ci6 che abbiamo ottenuto con i riser:viamo di presentare in uno dei prossimi nu-
nostri esemplari di laboratorio. Utilizzando una meri.

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pag. 261
'/

CONVERTITORI a FET
L'importanza del transistor è orm1;1i universal- Non possiamo auindi contestare la loro evi-
mente riconosciuta i:: tutti sono d'accordo nel- aente preterenza, visti e considerati i pro e i
!' esaltare le ottime qualità di questo compo- contro che caratterizzano il comportamento di-
nente che tanto piede ha preso ormai nelle mo- verso delle va lvole e dei transistor per tali gamme
derne apparecchfature radio, appunto per le di frequenza.
sue innegabili doti di dimensione limitatissima, Possiamo per6 dire che tutti quegli inconve-
robustezza, facilità di collegamento e di alimen- nienti che sono insiti nei normali transistor pro-
tazione. Per cui a poco a poco la valvola termo- prio in virtù della loro costruzione non sono pre-
ibnica, è stata sostituita da questo minuscolo senti nel FET, o transistor ad effetto di campo,
componente che pur offrendo le stesse presta- che in linea di massima si pu6 paragonare. -come
zioni, consente tuttavia la realizzazione di ci r- prop,netà, ad un pentodo, mantenendo inalterate
cuiti molto più semplici e compatti, a tutto van- tuitavia le qualità dei comuni transistor, come
taggio per l'estetica e la funzionalità. Non tutti ingombro, assenza di problemi di alimentazione
Cì>munque considerano il transistor un compo- facilità di collegamenti.
nente in grado di soppiantare comp!~tamen
Il FET infatti, fa\torito da un'altissima impe-
I~ valvole: i. radioamatori infatti che si di::dicano
denza d'ingresso. del tutto simile a quella delle
alla gamma VHF, cioè per intenderci me9lio 1
valvole, connessa con una bassa capacità, ed
cultori dei 144 MHz ed oltre, continuano imper-
avendo una eccellente caratteristica di trasdu-
territi ad usare nelle loro apparecchiature le
zione, elimina . praticamente tutti quegli incon-
valvole termoioniche anche se queste presen-
venienti cui abbiamo accennato prima, che
tàno rispetto ai transistor notevoli inconvenien-
sono propri dei transistor normali.
ti, quali dimensioni maggiori, necessità di ten-
sione di filamento e infine di 200 e più volt Inoltre esso possiede, come un comune tran-
per l'alimentazione anodica dei diversi elettrndi. sistor, dimensioni microscopiche, mancanza di
A questi fattori negativi di volume e di ali- filamenti di accensione, una temperatura di
mentazione, che sono caratteristiche proprie funzionamento quindi molto meno elevata,
dei tubi termoionici, essi oppongono vantaggi tutti fattori che contribµiscono ad un sensibile
di rendimento tali che rendono comprensibile il migliora mento del rapporto segnale/disturbo da
loro attacca mento a quei componenti che da cui dipende in definitiva la sensibilità utilizza-
un punto di vista teorico possono essere consi- bile.
derati sorpassati. Dopo queste brevi considerazioni utilitaristi-
Infatti i valori di funzionamento sul piano del- che. sembra proprio che il FET sia stato ideato
la sensibilità e del rapporto segnale/disturbo per la perfetta realizzazione di ricevitori e di
sono nettamente in favore delle valvole se con- convertitori fino alle gamme VHF, dove le quali-
frontate con i transistor, inoltre 1· efficenza di tà che più vengono prese in considerazione e
questi ultimi sulle gamme VHF in presenza di più sono importanti consistono appunto in una
un segnale debole è parecchio limitata, almeno grande sensibilità ed in un elevato rendimento.
rispetto alle valvole molto più sensibili. Purtroppo per6 l'industria, ancorata ai metodi
A ci6 dobbiamo aggiungere anche fenomeni tradizionali, troppo lentamente si orienta verso
di transmodulazione dovuti alla non linearità le novità, ed i radioamatori non hanno ancora
del comportamento della giunzione base-emet- la possibilità di usufruire liberamente di elemen-
titore, cause di incontrollabili fastidi oer la di- ti premontati da impiegare nella rea lizzazione
!jtorsione che essi introducono. di progetti che potrebbero risultare notevolmen-
Infine ad ultima motivazione essi, vale a dire te interessanti per tali gamme.
sostenitori delle valvole, aggiungono che la In questo articolo noi presenteremo qua Iche
oassa impedenza d'ingresso dei transistor cau- circuito d'avanguardia, già sperimentato, che
sa un forte ammortizzamento sul circuito di sin- potrà rappresentare il vostro punto di partenza
tonia con conseguente diminuzione della sensi- per progettare dei sensibilissimi conver1itori per
bilità dello stadio d'entrata. i 27/ 30 MHz ed i 144 MHz.

pag. 262
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Fig. 2 Ctl
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Componenti
R1 = 100.000 ohm C19 = 10.000pF
R2 1 Megaohm
FT1 = Fet a can. N. per A.F
R3 - 100 ohm
FT2 = Fet a can. N. per A.F.
R4 = 1.000 ohm
FT3 = Fe1 a can. N. per A.F.
R5 330 ohm
TR 1 = Transistor PNP per A.F.
R6 = 120 ohm JAF1 = impedenza di AF5 microHenr'y
R7 = 10.000ohm JAF2 = impedenza di AF 5 microHenry
R8 10.000ohm L 1 = Per gamma 27-30 MHz
R9 = 120 ohm spire n.2-3 filo da 0,8 mm
R10 = 120ohm avvolte su L2 lato massa
R11 = 1.200ohm Per gamma 144 MHz
R12 = 4.700 ohm spire n. 1 filo da 1 mm
C1 / C11 / C13/ C18 = variab a 4 sez. avvolto su L2 lato massa
1 O pF per sezione L2 = Per gamma 27-30 MHz
C2 = 330 pF spire n. 16 filo da 0,8 mm
C3 = 47.000pF supporto diam. 1 O mm con
C4 = 20 pF compensat. nucleo ferromagnet.
C5 = 5 pF Per gamma 144 MHz
C6 = 1.000 pF spire n. 3 filo da 1 mm
C7 = 47.000 pF supporto diam. 6 mm con
es = 330 pF nucleo ferromagnet.
C9 1.000 pF L3 = spire n. 3 filo da 0 ,20 mm
C10 = 15pF avvolte su JAF1
C12 = 1,5pF L4 = come L2 con presa centrale
C14 = 39 pF L5 = come L2 con presa centrale
Cl 5 = 40 pF compensai . L6 = come L2 con presa centrale
Cl 6 = 12 pF L7 = come L 1
C17 = 5pF M .F. = vedi anicolo

pag. 263
be giustificabile in nessun modo dato che per
CONVERTITORE A TRE FET PIU UN
la funzione richiesta un qualsiasi transistor PN P
TRANSISTOR
è in grado di esplicare egregiamente il compito
di oscillatore senza minimamente menomare od
infirmare le qualità del convertitore.
In fig 1 vi proponiamo I~ schema completo di Il compito di miscelare il segnale di AF prove-
un convemtorè che. come facilmente si pu6 no- niente dall'antenna con quello generato dallo
tare considerando il circuito. è composto da due oscillatore locale spetta al terzo fet, FT3: al Ga-
stadi amplificatori di A.F a fee, da un convertitore te di detto fet va applicato il segnale di A.F,
pure a fet, ed infine da un oscillatore locale per amplificato convenientemente da FT1 ed FT2,
generare la frequenza di conversione costituito mentre àl Sourge dello stesso va invece inviato
da un normale transistor PNP. quello dell'oscillatore.
I fet impiegati in questa realizzazione sono ln questo modo l'accoppiamento tra oscilla-
tutti e tre a canale N e si possono quindi indif- tore locale e miscelatore viene effettuato a bas-
ftrentemente utilizzare dei 2N3819 - 2N3823 sa impedenza per cui vengono ad essere elimi-
mentre come transistor un BF243 - 2N5025 - nate tutte le probabili possibilità di innesco o
AF240 od altri similari per A.F. di trascinamento.
Seguendo diligentemente il percorso del se- Il valore della media frequenza può essere
gnale dal momento in cui viene captato dall'an- scelto a piacimento sui 7 MHz, sui 10,7 MHz o
tenna e trasferito per induzione nel circuito di ancora sui 28 MHz. e occorrerà, a seconda dei
entrata formato dalla bobina L2. si pu6 consta- casi, cercare di sintonizzare l'oscillatore locale
tare come' prima cosa che i due fet iniziali, FT1 in modo che la differenza tra la frequenza di
ed FT2. sono collegati fra di loro in « cascode », entrata e quella generata dall'oscillatore risulti
owero il Orain del primo fet (FT1) eccita il Sour- appunto in corrispondenza di una delle medie
ge del secondo (FT2): questo particolare accor- frequenze che noi abbiamo indicato.
gimento permette in questo circuito di ottenere Tanto per fare un esempio, se la frequenza
un guadagno molto elevato. di entrata è di 30 MHz e la media frequenza
L'alimentazione del Drain del primo fet e del scelta è quella dei 7 MHz, l'oscillatore locale
Sourge del secondo viene effettuata tramite dovrà oscillare su di una frequenza data dalla
due impedenze di A.F, JAF1 e JAF2. e sulla pri- differenza delle due citate e cioè dovrà oscillare
ma impedenza risulta inoltre awolta una bobina sui (30- 7) = 23 MHz.
L3, formata da due o più spire, artificio neces- Un'altra considerazione da fare swdiando
sario per neutralizzare il primo stadio amplifi- attentamerite il circuito di questo oscillatore
catore onde evitare che entri in autooscilla- consiste nel fatto che il primo stadio amplifica-
zione. tore di A.F, quello formato da FT1, è prowisto
Per migliorare la selettività di questo conver- di controllo automatico di guadagno; tale se-
titore si è ritenuto opportuno accordare sia lo gnale può essere prelevato direttamente dal
stadio d'uscita di FT2 che quello d'entrata CAV del ricevitore, che poi necessariamente
mediante l'impiego di un condensatore variabile dovrà essere adattato come secondo con -
a quattro sezioni , essendo necessario variare , vertitore.
oltre ai ere stadi sopra descritti, simultanea men- Volendo si potrebbe collegare direttamente
te anche la frequenza generata dall'oscillatore a massa la resistenza R2 del CAV, oppure prov-
locale che, come precisato prima, non è formato vederlo di un potenziometro in modo da agire
da un fet al pari degli altri stadi, ma da un co- manualmente sulla sensibilità d'entrata.
munissimo transistor PNP. La tensione necessaria per alimentare que-
L'impiego di un fet per tale stadi non sareb- sto convertitore è compresa tra i 12 e i 16 volt.
l1 L1

T e:. . . _
~NTONIA
~NSIONE

DV1

Fig.2

pag. 264
C\2 Mf.
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Fig.~

Componenti

R1 = 100.000 ohm potenz. lin C 12 = 1 .000 pF


R2 = 10.000 ohm C13 = 20 pF compensat.
R3 = 4 70.000 ohm C14 = 1.000 pF
R4 = 270 ohm C1 5 = 1.000 pF
R5 = 100.000 ohm C 16 = 40 pF compensat.
R6 = 10.000ohm L1 = Per gamma 27-30 MHz
R7 = 27.000 ohm spire n. 16 filo da 0 ,8 mm
R8 = 220 ohm supporto diam. 1 O mm con
R9 = 1.000 ohm nucleo fe rromagnet.
R10 = 470.000ohm Per gamma 144 MHz
R11 = 470.000 ohm spire n. 3 filo da 1 mm
R12 = 470.000ohm supporto diam. 6 mm con
R13 = 180.000 ohm nucleo ferromagnet.
R14 = 47 .000 ohm L2 = Pergamma27-30 MHz
R15 = 390 ohm spire n. 2-3 filo da 0,8 mm
C1 = 20 pF compensa!. avvolte su L3 lato massa
C2 100 mF elettro!. Per gamma 144 MHz
C3 = 5,6 pF spire n. 1 filo da 1 mm
C4 = 1.000 pF avvolta su L3 lato massa
C5 = 20 pF compensat. L3 = come L 1 con presa centrale
C6 = 1.000 pF lù = come L 1 con presa centra le
C7 = 47.000 pF OV1 a OV6 = diodo Varicap BA 138 - BA 102
C8 = 4 ,7pF ~1 = Fet a can. N per A.F.
C9 = 6.8 pF m = Fet a can. N per A.F.
C10 = 100 pF TR1 = Transistor N PN per A.F.
C 11 = 20 pF compensat. M.F.= vedi articolo

pag. 265
CONVERTITORE CON ACCORDO A DIODO SEMPLICE CONVERTITORE A 2 FET
VARICAP Come potete notare dallo schema del circuito
Lo sperimentatore che si accinge alla rea liz- che appa re in fig. 4 , questo progetto richiede
zazione di un convertitore con accordo a con- l'impiego di due Fet, sempre a canale N, e di
densatori variabili con fa cilità pu6 incorrere in un Transistor, stavolta un N PN.
seri problemi, non tanto per la difficoltà di mon- Il primo Fet viene impiegato come stadio di
taggio, quanto perché si trova nella necessità amplificazione di A.F. i l secondo come converti-
di doversi procurare dei condensatori variabili tore, ed infine il transistor come oscillatore
a tre o a quattro sezioni, quando tali compo - loca le.
nenti non sempre sono facilmente reperib ili. Per la sintonizzazione dei vari cir.c uiti di accor-
Quindi il poter sostituire questi elementi con do anche questo schema prevede diodi Varicap,
una sintonizzazione elettronica realizza ta a ma ci6 non esclude che si possa usare al posto
diodi Varicap rappresenterebbe una soluzione dei diodi un condensatore variabi le da 10- 15
ideale delle nostre difficoltà in quanto tali com- p F per sezione.
ponenti si possono trovare con facilità ovunque ; Usando i l sistema di sin tonia a Varicap, ri -
inoltre si avrebbero ulteriori vantaggi, primo cordarsi di applicare in pa rallelo ai diodi dei
tra i quali una notevole riduzione •dell'ingombro compensatori da 2 0 p F, necessari per la taratura.
con conseguente più compattezza dell' apparec- Le bobi ne L 1 ed L2 vanno calcolate in dipen-
chio. denza della freq uenza che si desidera ricevere,
Un classico circuito di sintonizzazione a diodo e noi nella enumerazione dei componenti vi
Varicap, che normalmente viene impiegato in abbiamo indicato i ,valori delle bobine necessa -
molti ricevitori in commercio, si pu6 riassumere ri per le gamme dei 2 7-30 M Hz e dei 14 4 MHz
in quello che noi vi presentiamo in fig. 2 . dove. mentre quella dell'oscillatore locale. L4, va cal-
come potete notare, è previsto l'impiego di un colata in base alla media frequenza che si desi-
solo diodo. dera impiegare.
In tale sistema. cioé uti lizza ndo un unico dio- Nel caso in Cl:Ji il convertitore avesse tenden -
do Vari cap, se il segnale di A.F captato è di no- za ad entrare in autooscillazione. sa rà oppor-
tevole intensità. esiste la possibilità che si ven- I uno provvederlo di un neutra lizza tor e inserìto
ga a creare una componente continua, che som- sul ci rc uito d'entrata. come vi abbiamo indicato
mandosi alla normale tensione di alimentazione nel disegno col tratteggio.
del diodo, pu6 provocare delle anormali, benin- La bobina L2 di t al neutralizzatore va avvolta
teso per le nostre necessità, variazioni della ca- attorno a L3 nel senso in cui, açiendo sul com-
pacità interna del componente, causa questa pensatore C5 in serie ad L2, l'innesco sparisca;
sufficiente a modificare negativamente la fre- per conoscere il senso giusto non avremo altro
quenza di sintonizzazione del circ uito ; ed inoltre da fa re che prova re, collegando i terminali della
in tali condizioni di instabilità è molto fac ile che bobina pri ma in un modo. poi invertendo i capi
il circuito accordato sia influenzato da variazioni qualora invece di spa ri re t'innesco tendesse ad
esterne capa ci di far insorgere delle oscillazioni aumentare.
parassite. Anche in questo schema, come nell'altro già
Questi inconvenienti per6 possono essere e- presentato, il compito di oscillatore locate viene
liminati col semplicissimo artificio di usare in affidato ad un qualsiasi normalissimo Transistor
luogo di un solo diodo Varicap, due diodi ugua- N PN , purché adatto per l'A.F per le ragioni già
li posti in parallelo ai capi della bobina di sinto- enunciate.
nia con i relativi termi nali negativi orientati Nella scelta della media frequenza non esi-
dalla parte degli estremi d~lla bobina, come è stono particolari problemi, e, come già detto
nia con i relativi termine1i negativi orientati nel caso precedente, potete ori en tarvi sui 7.
dalla parte degli estremi della bobina, come è sui 10,7 , oppure sui 28 MHz, operando la scelta
visibile in fig.3 . secondo le vostre particolari esigenze; sola-
Così, anche sintonizzando un segnale di A .F menté è bene ricordarsi di schermare conve-
di notevole intensità, non si ha mai la possibilità nientemente la suddetta M .F.
di influenzare la tensione di alimentazione dei Tutti i quattro circuiti di sin tonia sono rego-
diodi in quanto, essendo essi collegati tra di lati da diodi Va ri cap e la tensione necessaria
loro da l lato del terminale positivo, qualsiasi per ottenere le re lative e necessarie va riazioni
tensione rivelata verrebbe sistematicamente di capacità pu6 essere prelevata dalla pila di
ad essere annullata senza potersi sommare ali mentazione dell'apparecchio stesso.
con quella di accordo, consentendo una per- 11 circuito pu6 essere alimentato da tensioni
fetta stabi lità di sintonizzazione. comprese tra i 12 e i 16 volt.

pag. 266
una
«POLICE
SIRENE))
Non si pu6 certamente negare che la fantasia a voi per questo mio problema, colla preghiera
dei nostri lettori sia veramente fertile tanto sono che non cestiniate la mia lettera.
svariati e strani i progetti che essi richiedono Non è che l'avervi interpellati per ultimi sia
alla nostra redazione. sommergendola con una indice di scarsa fiducia, intendiamoci, ma piut-
montagna di lettere. tosto perché solo ultimamente ho avuto occa-
Però non possiamo dire che questo coro di sione di leggere la vostra pubblicazione la quale
richieste non sia profleuo, in quanto benché cer- mi ha convinto che solamente voi siate in grado
te realizzazioni siano praticamente irrealizzabili. di risolvere il mio problema. »
o almeno di scarso interesse generale, ve ne La lettera poi continuava per numerose pagine
sono di quelle degne di essere prese in consi - in una lunga descrizione dei pregi di una simile
derazione perché presentano spunti di un certo sirena come antifurto in grado, più di ogni altro
interesse ed utilità. avvisatore, di attirare l'attenzione di passanti
Ad esempio. ultimamente ci siamo soffermati o coinquilini con risultato di mettere in preci-
sul contenuto di una lettera firmata dal sig. DAL pitosa fuga anche il ladro più agguerrito.
RE GIANFRANCO di BRESSO (Milano) che al- Non nascondiamo che il problema propostoci
l'incirca diceva: « volendo installare nel mio ne- dal sig. DEL RE ci sia sembrato a prima vista
gozio una sirena di allarme capace di emettere irto di difficoltà in quanto si trattava di ottenere
un suono del tutto simile a quello delle sirene con dei transistor, qualche condensatore ed al-
in dotazione sugli automezzi della polizia, ho cune resistenze un suono con tonalità variabile
cercato di rintracciare, invano, in commercio perfettamente identico ad una sirena della poli-
un apparecchio con tali caratteristiche, ma nes- zia, senza dover ricorrere ad un motorino, come
suno mi ha saputo indicare dove rivolgermi, anzi nelle vere sirene.
mi è stato riferito che tali sirene non sono poste Quindi, se esso non ci avesse descritto espo-
in vendita. nendoci gli antefatti, che cioè tutte le riviste
Allora mi sono rivolto a diverse riviste tecniche, interpellate avevano risposto negativamente
per sapere se era possibile la realizzazione di o addirittura non avevano risposto affatto, pro-
un progetto elettronico per ottenere tale suono, babilmente ci saremmo limitati a promettere,
ma mentre alcune di esse si sono almeno de- per ora, solo il nostro interessamento, postici-
gnatè di rispondermi avvertendomi della « im- pando una eventuale realizzazione ad un pros-
possibilità » della cosa, altre addirittura si sono simo futuro. Ma, visto che siamo stati presi sul
tenute il francobollo allegato alla mia lettera piano della fiducia nelle nostre possibilità e su
ignorandomi completamente. quello molto allettante dell'orgoglio professio-
Siccome reputo che la mia idea sia interes- nale, sebbene il tempo a nostra disposizione non
sante e mi capita di immaginare la faccia di un sia mai eccessivo. abbiamo preso in considera-
eventuale lestofante che, cercando di ripulire zione le varie possibilità per una simile realiz-
il mio negozio, venga sorpreso dal suono improv- zazione e, dopo uno studio profondo. siamo riu-
viso di una sirena del « pronto intervento ». mi sciti, superando ogni più rosea speranza, ad ot-
sono concesso un'ultima possibilità scrivendo tenere dei risultati stupefacenti a dimostrazione

pag. 267
9VOLT

R7

C1

Cl

C4

1 USCITA

COMPONENTI
R1 2 .200 Ohm
R2 = 39.000 Ohm C1 100 microF. elett. 12/ 15 Volt
R3 100.000 Ohm trimmer C2 = 30 microF. elett. 12/ 15 Volt
R.4 = 100.000 Ohm C3 = 1O microF. elett. 12/ 15 Volt
R5 2.200 Ohm C4 5 microF. elett. 12/ 15 Volt
R6 = 180.000 Ohm C5 = 10.000 pF.
R7 470 Ohm C6 10.000 p F.
R8 = 68.000 Ohm C7 = 100.000 pF.
R9 = 68.000 C8 = 220.000 pF.
R10 = 68.0000hm TR 1 -2- 3-4 - 5 -6 = t ransistor di B.F.
R1 1 5.600 Ohm PN P t ipo AC 12 5 o equivalenti
R12 1 Megaohm S1 = interruttore di alimentazione
R13 = 5.600 Ohm tutte le resistenze si intendono da 1/ 4 di Watt

I
Fig. 2 Nel disegno viene rap-
presentato in grandezza natu-
rale il circuito stampato

pag. 268
che con l'elettronica tutto è possibile. Inoltre, CIRCUITO ELETTRICO
quello che di primo acchito era sembrato tanto
difficile, sul piano pratico invece è risultato ab-
bastanza semplice tanto che, oltre ad essere Il funzionamento di questa <i sirena elettroni-
riusciti ad ottenere un generatore di suoni per- ca » è essenzialmente basato su due multivibra-
fettamente identici, in tutte le sfumature, a quelli tori opportunamente combinati assieme in modo
della polizia italiana, applicando un semplice da produrre il classico suono della sirena e, so-
potenziometro semifisso, noi siamo riusciti col prattutto, quelle periodiche variazioni di tonalità
nostro progetto di ottenere anche il particola- che sono, a nostro parere, la caratteristica pe-
rissimo suono delle sirene della polizia francese, culiare di tale apparato.
che forse avrete sentito in qualche film, che è Il multivibratore formato da TR4 e TR5 prov-
singolarmente diverso da quello di ogni altra vede, infatti. ad una oscillazione di bassa fre-
polizia . quenza sui 500 Hertz circa, di tonalità caratte-
Veniamo al sodo, a cosa può servire un tale ristica in quanto si tratta di onde quadre e quindi
progetto? molto ricche di armoniche. Il suono cosi prodotto
Come prima idea di applicazione non possiamo sarebbe, però, monotono ed in verità poco simile
che rifarci a quanto detto dal sig. DEL RE, quindi a quello di una vera sirena. Ad ovviare all'incon-
se possedete un negozio, un garage o qualsiasi veniente provvede li multivibratore formato da
altro ambiente da proteggere contro eventuali TR 1-TR2 il quale, tramite TR3, provvede a « mo-
e non troppo gradite visite notturne possiamo dulare» l'oscillazione prodotta dal primo mul-
senza dubbio concludere che il nostro apparec- tivibratore, nel senso che la tonalità di base viene
chio abbia una indiscussa efficacia. periodicamente cambiata secondo una legge
Anche installandolo su di una auto come an- stabilita, appunto, dal multivibratore TR 1- TR2.
tifurto pensiamo che ben pochi dopo i primi ulu- Questo, in sintesi, il funzionamento globale del
lati si azzarderebbero a restare più a lungo sul circuito; veniamo, ora, ad una analisi più parti-
posto per impadronirsi del vostro automezzo. colare.
probabilmente sospettandolo di proprietà di Abbiamo detto che TR1 -TR2 formano un mul-
qualche agente di polizia, con la quale è sempre tivibratore, questo ha, però, la caratteristica par-
meglio non avere a che fare , naturalmente dalla ticolare di non essere simmetrico. Infatti mentre
parte opposta della legge. il tempo in cui TR2 rimane in conduzione è fisso
Oltre queste applicazioni di comune ammini- a circa 1 sec., il tempo in cui questo rimane in-
strazione possiamo inf ine aggiungere che il no- terdetto è variabile, regolando il potenziometro
stro progetto è utilizzabile in molti altri campi R3, da 1 a 5 sec. circa. In questo modo l'oscil-
con indiscutibile utilità. lazione· prodotta da TR4-TR5 cambia tonalità
Come constateremo più avanti, esso, essendo nel tempo non in modo simmetrico, ma con un
alimentato da una batteria a 9 volt, può essere alternarsi di tempi brevi e lunghi, proprio come
racchiuso in un contenitore di piccole dimensio- accade in realtà quando si ascolta il suono di
ni e, posto in una borsa, potrà servire, a coloro una sirena in movimento.
che sono adusi a prelevare forti somme di danaro Il potenziometro R3 permette di ottenere ef-
da banche od istituti di credito. come un effica- fetti diversi e sempre varii; per esempio ponendo
cissimo « antiscippo ». R3 al minimo si ottiene un suono analogo a quel-
A questo scopo sarà sufficiente una spina a lo della Polizia Francese, mentre col potenzio-
jack legata con una funice lla alla mano che mentro al suo valore massimo si ottiene l'effetto
trattiene la borsa in maniera che. strappando la di una sirena che si perde in lontananza.
borsa dalla mano il jack si disinserisca dalla sua l'oscillazione «asimmetrica» viene prelevata
presa mettendo in contatto i terminali della pila dal collettore di TR2 ed applicata sulla base di
e, con essi, in funzione la sirena. TR3 tramite la resistenza R6; il condensatore
Consiglieremmo inoltre il nostro dispositivo C4; posto tra base e massa, serve ad evitare
a coloro che si dilettano di modellismo ed alle che il cambio di tonalità avvenga in modo brusco
compagnie teatrali per ottenere ottimi effetti e poco aderente alla realtà. T R3 passa, cosi, in
sonori, o ancora nelle officine come sirena d'ini- modo lento dalla conduzione all'interdizione
zio e di fine del lavoro. secondo gli impulsi di comando forniti dal mul-
Infine, la sirena potrà essere utilizzata come un tivibratore TR 1-TR2. Quando il transistor con-
originale campanello nella vostra abitazione, duce praticamente la resistenza R9 risulta col-
o per tante altre interessanti applicazioni che voi legata al polo negativo della batteria ; in questa
stessi potrete « scoprire », una volta realizzato condizione il multivibratore TR4-TR5 produce
questo semplice progetto. una oscillazione simmetrica a circa 500 Hz. Al

pag. 269
4

TR1
TR6

TR2

contrario, quando TR3 non conduce è come se con un amplificatore di maggiore potenza. 5-6
noi avessimo al posto di R9 una resistenza di IJl!att. Non abbiamo riscontrato r;iecessità di po-
valore molto più elevato; in tal modo il multivi- tenze maggiori, ma chi ~ ·esse già a disposizione
bratore modifica la propria frequenza di oscil- un amplificatore di maggiore potenza potrà tran-
lazione ed, anzi, l'onda prodotta non è più sim- quillamente usarlo, al più sarà necessario ridur-
metricéJ. re un po' il volume.
Le oscillazioni prodotte dal circuito della si- Abbiamo sinora trascurato di parlare di TR6,
rena, per poter essere tramutate in suoni, deb- questo perché la funzione · di questo transistor
bono essere applicate ad un amplificatore di è strettamente legata alla volontà di far in modo
B.F. che alla sirena potesse essere collegato un qual-
Ciascuno potrà scegliere liberamente l'ampli- siasi amplifièatore ed era quindi giusto parlare
ficatore più adatto alle proprie esigenze, senza prima di quest'ultimo . . Il carico rappresentato
preoccupazioni circa la possibilità dell'accop- dall'amplificatore potrebbe, infatti, modificare
piamento perché la sirena è realizzata in modo la tonalità del suono prodotto dalla sirena e que-
da poter essere collegata ad un amplificatore sto è un inconveniente tanto maggiore quando
di qualsiasi tipo. Innanzi tutto essa è alimentata più varie sono le possibilità di accoppiamento.
per proprio conto da una piccola batteria a 9V., Al limite si potrebbe correre il rischio di vedere
di lunga durata dato il basso consumo dell'in- la sirena funzionare egregiamente con un certo
sieme. e questo permette di usare un amplifica- tipo di amplificatore, mentre produrre dei suoni
tore con qualsiasi tensione di alimentazione, indesiderati con un altro apparato. Il transistor
con positivo o negativo a massa. Nulla vieta, però. TR6 serve appunto ad eliminare questi possibili
di alimentare sirena ed amplificatore con una inconvenienti, permettendo alla sirena di rispon-
unica batteria nel caso quest'ultimo avesse un; dere sempre nel medesimo modo con qualunque
tensione di alimentazione di 9 Volt. amplificatore. Dal punto di vista strettamente
Pur essendo la scelta dell'amplificatore to- elettronico TR6 non è altro che un « emettitor
talmente arbitraria, teniamo presente che la follower » (ripetitore catodico, se parlassimo
potenza sonora ottenibile è appunto data dalla di valvole), un particolare circuito che, pur non
potenza di uscita dell'amplificatore e, quindi, amplificando nel vero senso della parola, offre
questa dovrà essere adeguata all'uso che si vuole il vantaggio di avere una alta impedenza di in-
fare della sirena. Per un uso in casa, senza ne- gresso ed una bassa impedenza di uscita, fun-
cessità di farsi sentire a distanza, abbiamo no- zionando, così, come stadio separatore.
tato che 1,5-2 Watt sono più che sufficienti. Vogliamo ora parlare un po' della scelta dei
In questo senso è adattissimo l'amplificatore valori della resistenza e dei condensatori che
« pluriuso » che compare su questo stesso nu- compaiono nel circuito elettrico. I valori che ab-
mero. Volendo farsi sentire a notevole distanza, biamo suggerito sono quelli che riteniamo più
in luoghi aperti, sarà bene prowedere la sirena idonei per equagliare in modo perfetto il suono

pag. 270
di una vera sirena, ma moltissimi altri effetti REALIZZAZIONE PRATICA
possono essere raggiunti modificandoli oppor-
tunamente. Possiamo dire. in tal senso, che
proprio non vi sono limiti alla varietà di suoni Il nostro prototipo è stato rea lizzato su di una
producibili con questo circuito. Ma per modifi- basetta con circui to stampato; va da sé. data
care i componenti nel senso desiderato bisogna l'assoluta non criticità del circuito, che si potrà
conoscerne esattamente la funzione. I gruppi rea lizzare un montaggio anche tradizionale. sen-
RC formati da R89-C5 ed R 1O-C6 stabiliscono za tema di inconvenienti di sorta. Tuttavia cre-
la frequenza della oscillazione base; detta fre- diamo sia consigliabile un circuito stampato
quenza può venir cambiata modificando i valori perché, pur essendo lo schema elettrico molto
delle resistenze oppure dei condensatori o, vo- semplice, esso è pur sempre dotato di ben sei
lendo, anche di entrambi. Per procedere in modo t ransistor e di un adeguato numero di compo-
corretto consigliamo di scegliere a priori se si nenti che, se non disposti ordinatamente, po-
vuole agire sui condensatori o sulle resistenze: trebbero dar luogo a qua lche montaggio un po'
la cosa è indifferente. troppo intricato.
Supponia'~o di aver deciso di variare il valore Per prima cosa, pertanto, si realizzerà un cir-
dei condensatori; aumentando C5 la frequenza cuito stampato come quello riportato in fig. 2
diminuisce, e viceversa, se lo diminuiamo, au- a grandezza naturale. La tecnica è quella solita:
menta la frequenza. Bisogna ricordarsi. per6, che il circuito viene disegnato con inchiostro protet-
cambiando C5 bisogna cambiare anche C6 nello tivo su di una basetta ramata vergine e succes-
stesso modo, altrimenti l'oscillazione prodotta sivamente inciso con acido corrosivo. In ogni
non è più simmetrica. Comunque, potrebbe darsi caso è possibile reperire in circuito stampato già
che l'oscillazione non simmetrica desse luogo pronto, come spiegato in fine articolo.
a qualche effetto interessante ed allora si potrà In possesso della basetta incisa si procederà
tranquillamente inserire al posto di C5 e C6 due con la foratura valendosi di un piccolo trapano
condensatori di diverso valore. Gli stessi effetti ed una punta da 1 mm. A questo si pu6 dare
possono essere raggiunti cambiando i valori di inizio all'opera di montaggio vero e proprio sal-
R9 ed R 1O, per6, mentre per i condensatori non dando i componenti nelle loro sedi, come speci-
esistono limiti, con le resistenze sarà bene non ficato dal disegno di fig. 3. Questa operazione
mettere valori inferiori a 1.500 Ohm o superiori va fatta con accuratezza al fine di evitare possibi-
a 0 ,5 Megaohm. li confusioni, specialmente per ci6 che riguarda
I gruppi RC C2-R3 ed C3-R4 stabiliscono. i terminali dei transistor. Particolare attenzione
invece la frequenza con cui varia la tonalità di bisogna porre nell'esecuzione delle saldature:
base. Anche qui valgono i ragionamenti fatti troppe volte il mancato f unzionamento di un
precedentemente: a condensatore di valore più progetto dipende da una saldatura mal fatta o
alto corrispondono tempi più lenti, e viceversa. da un terminale tagliato troppo corto, in modo
Una prima regolazione, come già spiegato.viene che non viene ad essere lambito dallo stagno.
fatta con il potenziometro R3, ma volendo ulte- I transistor usati sono tutti del tipo AC125,
riori possibilità si pu6 agire su C2, C43 ed R4. ma qualsiasi altro transistor PNP di 8.F. andrà
Qui ha molta importanza I'« asimm etria >> del- bene; così potranno essere messi in opera, sen-
1'oscillazione, quindi possono ottenersi effetti za alcuna modifica. i vari AC 132, AC 1 28,
molto piacevoli anche con C2 e C3 di valore di- AC126, AC151 ecc. od anche vecchi transistor
verso. di recupero che crediamo non manchino fra
Un ultimo componente su cui possiamo agire le « scorte di magazzino» di qualsiasi speri-
è C4; quest'ultimo stabilisce la rapidità con cui mentatore, quali OC70, OC71 , OC72 ecc.
si passa da una tonalità all'altra. cioè con C4 di Gli altri componenti non abbisognano di par-
valore elevato si avrà un passaggio molto lento, ticolari delucidazioni, salvo far notare che il
attraverso tutte le tonalità intermedie, mentre circuito stampato è stato previsto per elettro-
riducendo il suo valore si avranno dei passaggi litici m iniatura per circuiti stampati,. che ormai
sempre più rapidi sino ad arrivare ad uno scatto sono di larghissima diffusione.
vero e proprio del circuito. Con questo crediamo Il potenziometro R3 è realizzato con un piccolo
di aver suggerito in modo chiaro come poter trimmer direttamente innestato sulla basetta;
modificare i suoni prodott i dalla sirena alla ri- chi volesse, invece, poter effettuare una manovra
cerca dell'effetto che più ci aggrada. I compo- più comoda e spedita potrà usare un potenzio-
nenti che non abbiamo menzionato sarà bene metro miniatura collegandolo al circuito stampato
non modificarli, per gli altri vi potrete regolare con due fili, dopo aver, naturalmente, tolto il
come detto. trimmer.

pag. 271
Se avete sentito parlare di musica psichedelica,
se avete notato in qualche orchestra che luci mul-
ticolori creavano stupendi effetti luminosi a tempo
di musica, ora vi spieghiamo come anche voi
potrete costruirli per accoppiarli al vostro ampli-
ficatore.

Ben difficilmente coloro che si dedicano all'elet- emessi dalla tromba, dalla chitarra, dal piano-
tronica si lasciano sfuggire quanto, in tale campo, forte.
pu6 avere sapore di novità, anche se detta no- Potrei provvedere anche il m io giradischi di un
vità è più che altro una scoperta soggettiva di co- apparecchio capace di produrre gli stessi effetti?»
se che prima non si erano mai viste. Queste domande sono state scelte a caso su tutte
A questo proposito un folto gruppo d i lettori quelle che in questi ultimi tempi ci sono giunte
ci ha chiesto spiegazioni su strani giochi di luci in redazione ed ad esse noi rispondiamo nella
a cui. chi in un modo chi in un altro, hanno avuto stessa maniera in quanto riferite tutte ad uno
modo di assistere e di cui non sono riusciti a dar- stesso gioco di luci detto appunto « luci psiche-
si una convincente spiegazione. deliche».
Ci scrive il sign. Alfredo Remigi di Milano: « Ho Non vogliamo soffermarci sul significato di que-
letto su un catalogo un inserto su di un ampli- sta parola a·bbastanza inconsueta, basti dire che
ficatore per la musica Psichedelica. Potrei avere essa è riferita ai fantasmagorici gioçhi d i luci e
ragguagli in merito?» ed il sign. Giovanni Ar- colori che allietano (per così dire) coloro che per
caini di Rovigo: « Frequentando una sala da ballo, vizio sono dediti agli stupefacenti e rappresenta-
ho notato uno strano {lioco di luci colorate che si no, come dire. i loro paradisi artificiali. Per noi
accendevano con perfetto sincronismo colla invece questo fenomeno è semplicemente un
musica dell'orchestra creando degli effetti dav- modo più divertente per gustare della buona
vero strabilianti. Luci rosse che si miscelavano musica.
con luci blu, poi gialle .. rosse. seguendo i suoni Dopo questa breve digressione possiamo pas-

pag. 272
Lo schema che noi proponiamo può essere
ampliato per pili canali, ad esempio per acuti-
medi-medibassi-bassi, oppure ridotto a due
s oli canali, acuti-bassi, senza eccessiva dif-
ficoltà. A lato la fotògrafia di un prototipo a
quattro canali, realizzato con lampade di pic-
cola potenza.

\ sare alla descrizione di come si possono ottenere tale, colle sue feste , è già molto vicino e con un
questi effetti speciali. apparecchietto del genere applicato al giradischi
In pratica la soluzione del dilemma consiste vi garantiamo un figu rone coi vostri amici, ed
nell'inserire sull'uscita dell'amplificatore di B.F amiche, qualora decideste di invitarli ad una fe-
un circuito elettronico supplementare collegato sticciola in casa vostra.
ad un gruppo di lampade colorate che vengono La spesa è contenuta al minimo, anche perché
accese o spente a secondo della frequenza ampli- i componenti da utilizzare li potrete reperire fa-
ficata cui sono sottoposte. cilmente tra il materiale di recupero, non essen-
Per esempio otterremo l'accensione della lam- do il circuito di funzionamento critico.
padina rossa qualora si avesse il predominio del-
le note basse, oppu re si accenderà una lampadina
gialla quando si avrà una maggioranza di toni CIRCUITO ELETTRICO
medi, ed ancora una azzurra per indicare l'esu-
beranza degli acuti. Prima di analizzare in modo dettagliato il circui-
Per gli amplificatori di notevole potenza, come to elettrico, diamo un'occhiata allo schema bloc-
quelli ordinariamente impiegati nelle orchestre e chi di fig. 1, in modo da renderci conto delle fun -
che sono in grado di erogare un wattaggio su- zioni essenziali del circuito e del suo funziona -
periore ai 50 watt, il problema risulta di sem- mento di massima.
plicissima soluzione, ma per i nostri lettori, che Il segnale prelevato dall'altoparlante viene ap-
crediamo possano tuttalpiù utilizzare un ampli- plicato ad un circuito di filtro che p·rovvede a
ficatore con potenza limitata tra un minimo di 3 separare le varie frequenze. In uscita troveremo,
watt ed un massimo di 1 O watt, (ci riferiamo alla così, le frequenze più basse sulla presa n. 1, le
maggioranza), è stato necessario realizzare un cir- medie sulla n. 2 ed, infine. quelle altre sull'usci-
cuito più sensibile, e più complesso, in grado di ta n. 3 . Questi tre segnali vengono ciascuno ap-
entrare in funzione anche senza bisogno di dover plicati ad indentici blocchi di comando e control-
r.icorrere alla massima potenza disponibile. lo a cui spetta il compito di amplificare ed ela-
Il progetto che vogliamo presentare ha appun- borare i segnali in modo da renderli adatti al co-
to questa caratteristica ed abbiamo cercato di mando dello stadio successivo che è quello che
renderlo il più semplice possibile perché, chi lo effettivamente regola la luminosità pella lampada.
desidera, possa costruirselo senza andare incon- Quest'ultimo stadio altro non è che un SCR , un
tro a difficoltà molto grandi, tanto più che il Na- componente ormai noto da tempo, ma nuovo

pag. 273
CIRCUITO DI CIRCUITO 01
LP1
CONTROLLO COMANDO


2 CIRCUITO 01 CIRCUITO DI
ENTRATA CIRCUITO DI FILTRO LP2
CONTROLLO COMANDO

3 CIRCUITO 01 CIRCUITO 01
LP3
CONTROLLO COMANDO

per le pagine della nostra rivista, per cui crediamo


sia giusto farne una piccola presentazione.

S.C.R. o Diodo controllato al silicio

Non possiamo, evidentemente, dilungarci


troppo sullo SCR in quanto, per una descrizione
abbastanza completa, non sarebbe sufficiente
un intero articolo. Qui, piuttosto, vogliamo
darne qualche notizia di carattere generale, illu-
strandone brevemente il funzionamento ed indi-
candone la costruzione meccanica e le connessio-
ni. SCR o « diodo controllato al silicio » detto
anche« Thyristor » è un elemento semiconduttore
a giunzioni multiple. Ma, senza voler entrare nel-
la sua costituzione interna, diciamo subito che
esso si presta a funzionare in circuiti di commu- siasi altro diodo. Supponiamo ora di invertire le
'tazione, né più né meno di un comune relé meçca- polarità, cioè di collegare l'ano.do al positivo ed
nico. Esternamente il thyristor pu6 avere diverse il catodo al negativo, lasciando libero da ogni col-
forme e dimensioni, a seconda del tipo e della legamento il terminale di porta: anche in queste
potenza: una delle strutture più comuni è quella condizioni notiamo che il diodo non conduce,
riportata in fig. 2. Il disegno appare a grandezza cioè la sua resistenza interna è tanto elevata
naturale e si pu6 subito notare un contenitore da non permettere alcun passaggio di corrente.
esterno metallico, che è in connessione coll'ano- Abbiamo individuato una fondamentale differenza
do, il quale da una parte termina con un perno con un diodo normale: quest'ultimo conduce, se
filettato e dall'altra con un fondello isolante dal polarizzato direttamente. lo SCR no.
quale fuoriescono due terminali. Il perno filettato Finora, per6, non abbiamo preso in conside-
serve per fissare lo SCR su una opportuna piastra razione la porta, lasciandola senza alcun colle-
di raffreddamento assicurandone nel contempo gamento; supponiamo ora di applicare una debo-
anche il contatto elettrico; dei due terminali quel- le tensione positiva a questo elettrodo ed au-
lo più lungo e robusto è il catodo, l'altro la « por- mentiamola a poco a poco: ad un certo punto il
ta», cioè l'elettrodo di controllo. Lo SCR è quindi diodo· comincia rapidamente a condurre, cioè
un semiconduttore con tre terminali (Anodo, la sua resistenza interna scende a valori quasi
catodo e porta), il simbolo elettrico è rappresen- nulli.
tato sempre in fig. 2, ed il cui funzionamento elet- Ora. anche se togliessimo la tensione sulla
trico pu6 essere avvicinato a quello di un relé, co- porta, il diodo seguiterebbe a condurre egualmen-
me abbiamo già accennato. Vediamo come ci6 te e rimarrebbe in conduzione sino a che non
sia possibile: supponiamo di collegare l'anodo venga tolta la tensione esistente tra anodo e cato-
al polo negativo di una batteria ed il catodo a do. LO SCR in tal modo si disinnesca e per farlo
quello positivo: in queste condizioni lo SCR è condurre di nuovo bisogna applicare ancora una
polarizzato inversamente e non conduce corren- tensione positiva all'anodo e, contemporanea-
te, come d'altra parte succederebbe per un qual- mente, una positiva alla porta.

pag. 274
L'analogia con il relé non è , se vogliamo, tanto Volt e correnti che da qualche Amper possono
spinta, ma lo SCR, così come il relé, permette di giungere fino al oltre 1 00 Amper nei tipi più
chiudere un circuito, anche sottoposto a notevoli grandi.
correnti e tensioni, con una piccola potenza di Senza la pretesa di aver illustrato compiuta-
eccitazione sull'elettrodo di porta. mente il funzionamento di un SCR abbiamo però
La diversità consiste nel fatto che mentre il voluto fornire quel minimo di nozioni necessarie
relé torna in condizioni di riposo una volta tolta per poterlo usare correttamente in questo circui-
la tensione sulla bobina di eccitazione, lo SCR to e per poter agevolmente comorendere il modo

PORTA CATODO
(GATE)

ANODO
ANODO

continua a condurre anche portando a zero la di operare del circuito di comando della lumino-
tensione di porta. Tuttavia questo « inconvenien- sità della lampada.
te» viene agevolmente superato quando si lavori
in corrente alternata, perché, nel semiperiodo Il circuito di comando
negativo, si ha lo spegnimento automatico del
diodo. Cerchiamo di spiegarci meglio; supponia- Il nostro impianto per luci psichedeliche preve-
mo di collegare tra anodo e catodo una sorgente de, per controllare la luminosità della lampada
di tensione alternata: all'inizio del semiperiodo interessata, l'uso di un diodo controllato. Losche-
positivo (quello in cui l'anodo è a potenziale ma di questa parte del circuito è rappresentato
maggiore del catodo) forniamo un impulso di in fig. 3; è bene precisare subito che il circuito
comando alla porta. Il diodo controllato entra rappresentato è perfettamente in grado di fun-
pertanto in conduzione e vi rimarrà per mezzo zionare in mode autonomo, nel senso che immet-
periodo, perché nel semiperiodo successivo l'ano~ tendo un segnale di comando sul primario di T1
do diventa negativo rispetto al cadoto e lo SCR la luminosità della lampada varierà in funzione
si disinnesca. Lavorando in corrente alternata di questo. Le boccoline d i entrata possono. ad
il diodo controllato conduce in tutte le semionde esempio, venir collegate in parallelo all'altopar-
positive fin tanto che è presente la tensione di lante di un amplificatore in modo da ottenere
comando sulla porta, cessa di condurre subito una luminosità variabile in accordo con il segnale
dopo che questa venga a mancare, in modo ana- di bassa frequenza. Il potenziometro regola la
logo al relé, come avevamo detto. È da mettere luminosità media adattandola alle particolari
in evidenza il fatto che lo SCR si comporta da esigenze personali ed alla potenza di uscita del-
radd rizzatore, cioè conduce solo per la metà 1' amplificatore.
positiva dell'onda, e per di più, solo se ha ricevuto Il segnale passa dal primario di T1 sul secon-
l'opportuno comando sulla porta. dario e qui viene raddrizzato dal diodo D 1 ed ap-
Gli SCR sono attualmente disponibili in una plicato direttamente alla porta del diodo control-
vasta gamma di tipi, per tensioni fino ai 600 lato. Il diodo 02 serve ad evitare che sulla porta

pag. 275
.. •
RETE
220VOLT

A

Fig. 3 - Il piu semplice sistema per ottenere


una luce psichedelica, utile per effetti pub- COMPONENTI Fig. 3
blicitari od altro, può essere ottenuto realiz-
zando questo schema. Il segnale di entrata R1 500 Ohm potenziometro
verrà prelevato dall'altoparlante di un ampli- R2 2.200 Ohm
ficatore oppure anche da quello di una radio. 01 Diodo BY100 o equivalente
T1 trasformatore intertransistoriale mod.
205 della Euro- l<it o equivalente
THl SCR tipo 2N1849A o equivalente
LPl - Lampada 140 Volt 700 Watt max
F1 - fusibile 5 Amper

possano giungere tensioni negative rispetto due caratteristiche che la rendono poco adatta
al catodo, tensioni che potrebbero essere danno- all'uso in un complesso di luci psichedeliche sen-
se per un corretto funzionamento dello SCR, za ulteriori aggiunte. Innanzitutto la presenza
specialmente per quanto riguarda la corrente di un trasformatore all'ingresso rende difficoltosa
inversa du rante i semiperiodi negativi della ten- l'inserzione di filtri di frequenza in grado di se-
sione di rete. Poiché il diodo controllato funziona parare le varie tonalità, in secondo luogo la bassa
anche da raddrizzatore è necessario utilizzare impedenza d i ingresso rende necessario pilotare
lampadine a tensione minore di quella di rete, il circuito con una certa potenza, che, seppur
ad esempio lampade da 140 Volt, con una tensio- piccola, pu6 alle volte dare fastidio. Gli inconve-
ne di alimentazione di 220 Volt. Questo perché nienti predetti vengono eliminati con l'interposi-
perdendosi tutte le semionde negative la tensio- zione di uno stadio amplificatore-separatore,
ne efficace disponibile viene ad essere ridotta di come rappresentato in fig. 4.
0,7 volte, a meno di non usare un grosso conden- Lo stadio amplificatore è raffigurato assieme
satore elettrolitico di almeno 1000 mF. 350 VI., al modulo finale di comando già descritto. Il
che oltre a non essere facilmente reperibile avreb- segnale viene dosato dal potenziometro R 1 che
be un costo pr.oibitivo. ne rego la opportunamente l'ampiezza e successi-
La potenza della lampada che si pu6 usare di- vamente applicato alla base di TR 1, tramite il
pende essenzialmente dal diodo controllato condensatore C 1, il cui compito è quello di im-
messo in opera: con diodi da 5 Amper si possono pedire che venga scaricata a massa la tensione
comandare lampadine da 140 Volt con potenza di polarizzazione presente sulla base. Su l circui-
sino a circa 500 Watt. to di collettore del transistor troviamo nuova-
mente il segnalP., il quale, debitamente amplifi-
cato, viene applicato alla porta dello SCR trami-
Il circuito di controllo te il trasformatore T1.
Il circuito di regolazione vero e proprio descrit- In questo modo abbiamo realizzato un circuito
to precedentemente sarebbe da solo sufficiente di comando, che, oltre ad avere una discreta sen-
ad assicurare un corretto funzionamento della sibilità (tensioni di 200 milliVolt circa sono già
lampada; tuttavia questa parte del circuito ha in grado di pilotarlo). ha una impedenza di ingres-

pag. 276
so tale da permetterne l'accoppiamento con un nere ed alla potenza di uscita dèll'amplificatore.
circuito di filtro. Dal cursore del potenziometro il segnale prose-
gue verso i filtri. Il circuito. 21-C 1 rappresenta ·un
filtro passa basso la cui frequenza di taglio si
Il circuito completo ed i filtri aggira sui 200 Hz. 21 è una impedenza di bassa
frequenza di 160 MILLIHenry, che viene realizza-
In fig. 5 è rappresentato il circuito completo ta, nel nostro caso, con il primario di un trasfor-
del nostro impianto di luci psichedeliche. Come matore intertransistoriale il cui secondario rimane
si pu6 notare si tratta di tre circuiti come quelli inutilizzato.
di fig. 4, i quali comandano ci!lscuno in modo in- Il circuito formato da C2, C3. 22, C4 è un fi l-
dipendente dagli · altri una lampada. Per creare tro passa banda del tipo a pi-greco, che lascia
l'effetto desiderato le lampade devono essere di passare le frequenze comprese tra i 200 ed i
diverso colore, per esempio rosso per i toni bas- 1.000 Hertz. CS-23 è invece un filtro passa alto
si, giallo per quelli medi, e blu per i toni alti. con frequenza di taglio di circa 1.000 Hz. Con
Il segnale giunge a ciascun modulo di comando l'uso dei filtri descritti noi troveremo le frequen-
dopo essere passato attraverso una rete di filtro ze basse ai capi del potenziometro R2. quelle
che permette di selezionare le varie frequenze medie sul potenziometro R3 e quelle alte sul
ed avviarle ai circuiti interessati. Il segnale pre- potenziometro R4. Ciascuno di questi potenzio-
levato ai capi dell'altoparlante viene applicato al metri provvede a regolare la luminosità della
potenziometro R1 che provvede a dosare i segna- lampada che gli compete; con R1 regoliamo con-
li in relazione alla luminosità che si vuole otte- temporaneamente la luminosità di ogni lampa-

u •• F1

C1 RETE
11
+
220 VOLT
TH1
ENTRATA
.
01 .

COMPONENTI Fig. 4
R1 10.000 Ohm potenziometro
R2 1 0.000 Ohm
R3 470 Ohm
R4 2 .200 Ohm
C1 10mF. 50VI
01 diodo OA85 o equivalente
02 diodo BY100 o equivalente
fig . 4 . Questo secondo circuito, che impie-
TR1 transistor NPN di potenza tipo AC187 o ga un transistor, presenta il vantaggio di
equivalente poter funzionare anche con amplificatori di
TH1 SCR tipo 2N1849A o equivalente piccolissima potenza (100 milliwatt) , quindi
LP1 lampada da 140 Volt 700 Watt max funziona anche con radio a transistor; inoltre
solo impiegando questo schema è possibile
F1 fusibile 5 Amper
applicare in entrata filtri separatori di fre-
quenza, come visibile in fig. 5.

pag. 277
"O

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17 VOLT
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-
" Lr ~I ..
~

ENTRATA
R1
~i="
~:lii••--,

I Z1
C2
da, con R2- R3 - R4 possiamo separatamente au-
mentare o diminuire la luce di un determinato
colore alla ricerca dell'effetto più piacevole.
Il circuito è completato da una impedenza 24,
inserita sulla rete di alimentazione a 220 Volt.
Lo scopo di questa impedenza è quello di funzio-
nare da antidisturbo; infatti i circuiti di commu-
tazione ad SCR, essendo molto rapidi, producono
degli impulsi ad alta frequenza che potrebbero
inserirsi sulla linea elettrica e disturbare i ricevi-
tori radio ed i televisori delle vicinanze. se non vi
for;se l'impedenza 24 che provvede a bloccarli.

REALIZZAZIONE PRATICA

Il montaggio pratico di questo circuito non offre


difficoltà di sorta. perché le parti non sono criti-
che e possono.pertanto, essere cablate in qualsia-
si modo si voglia. Anche il numero dei compo-
nenti, certa mente non nume rosi. contribuisce a
rendere l'apparecchiatura di facile montaggio e
di grande versatilità, nel senso che sarà agevole
eseguire delle modifiche tali da adattare me-
glio l'apparato alle esigenze personali. Prima di
giungere ad un montaggio vero e proprio sarà ne-
cessario procurarsi tutti i componenti, in modo da
poter studiare la loro migliore disposizione e rea-
lizzare un montaggio ordina to e pulito.
La scelta dei componenti ha una certa impor-
tanza e pertanto crediamo sia bene spendere
qualche parola in proposito.

La scelta dei componenti. T1 . T2 e T3 dello


schema di fig . 5 (T1 in fig. 3 e 4) sono dei trasfor-
matori di accoppiamento intertransistoriale. Noi
abbiamo utilizzato il mod. 205 della ditta Euro- Kit
ma, data la non criticità di questo componente. al
suo posto può essere utilizzata una vasta gamma
di trasformatori di accoppiamento del tipo per 1
AC125 pilota ed 1 AC128 o 2xAC128.finali. o si-
mili. Per esempio fra la gamma GBC si potrà sce-
gliere i tipi H/ 334. H/ 338. H/ 342 ecc. I trasforma-
tori che hanno un secondario con presa centrale
vanno collegati sfruttando la presa centrale ed un
estremo, lasciando libero l'estremo opposto.
Le impedenze di bassa frequenza 21. 22 ,23. per
un corretto funz ionamento dei filtri.debbono avere
i seguenti valori:
21 = 160 milliHenry (filtro passa- basso)
22 = 500 milliHenry (filtro passa-banda)
23 = 500 milliHenry (filtro passa-alto)
Escludiamo a priori la possibilità di autocostrui-
re simili impedenze, per la difficoltà di realizza -
zione pratica connesse essenzialmente con la ne-

pag. 279
cessità di reperire un nucleo ferromagnetico di di- mutazione come il 2 N 1 71 1 o simili.
mensioni e caratteristiche perfettamente uguali Non rimane che parlare del componente princi-
a quello usato nel prototipo. La soluzione del pro- pe della nostra apparecchiatura: il diodo con-
blema sta nell'usare degli elementi facilmente trollato. Nell'elenco componenti abbiamo indicato
rintracciabili in commercio, e precisamente utiliz- il tipo 2N 1849A, prodotto dalla RCA. ma è più
zare un avvolgimento di qualche trasformatore che evidente che questo SCR può essere sosti-
per transistor che abbia il richiesto valore di im- tuito con altri di analoghe caratteristiche, per
pedenza. Nel nostro prototipo abbiamo utilizzato esempio 2N117 7 o anche il tipo 2N3670, sem-
i seguenti trasformatori: pre RCA. oppure il TV61 della Mistral, i tipi Phi-
per Z1 il secondario del trasformatore di accop- lips della serie BTY, o il 5RC40 della lntema-
piamento intertransistoriale tipo 205. della ditta tional Rectifier. Sono così tanti gli SCR impiegabi-
Euro Kit. li, che non è nemmeno pensabile il poterli citare
per Z2 e Z3 il primario del trasformatore di uscita tutti; d'altra parte in pratica si sceglierà il diodo
per push-pull di AC 128 tipo 2 1 2/ 8 oppure 2 12/ 1 2 che più si ha agio di reperire. Così, potremo rivol-
sempre della Euro Kit. gerci al nostro solito fornitore chiedendo« un SCR
Rimangono, evidentemente, degli avvolgimenti da 400 Volt e 6-8 Amper ». Siamo d'accordo sul
inutilizzati che saranno lasciati liberi senza alcun fatto che questo non è un modo molto tecnico per
collegamento. Per queste impedenze abbiamo classificare un SCR. né tanto meno sufficiente per
voluto suggerire una delle possibili soluzioni, ma individuare le caratteristiche, tuttavia, nella appli-
è possibile trovare in commercio moltissimi altri cazione particolare, possiamo anche accontentar-
trasformatori per transistor con caratteristiche ci di una descrizione sommaria, specialmente se
adatte. Allo scopo basterà scegliere su un qual- ci teniamo un po· larghi con i valori massimi di
siasi catalogo un tipo di trasformatore avente tensione e corrente. Con un diodo controllato da
una impedenza, primaria o secondaria che sia, 6-8 Amper. si possono controllare agevolmente
di circa 160 mH. ed altri due con impedenza di potenze sino a 6-700 Watt per ogni lampada. Vo-
circa 500 m H. Per quanto riguarda i trasformatori lendo controllare potenze maggiori bisognerà sce-
da noi impiegati. il secondario del tipo 205 si ri- gliere un SCR adatto, mentre la restante parte del
conosce perché ha resistenza ohmmica più bassa. circuito può rimanere invariata. Più spesso si
per gli altri si tratta di trasformatori di uscita e avrà bisogno di potenze inferiori, ed in tal caso si
quindi l'individuazione del primario è immediata. potrà scegliere un SCR di amperaggio più basso,
per esempio un tipo da 3 Amper efficaci. sempre
Inoltre gli stessi filtri possono essere realizza-
da 400 Volt, con cui sarà possibile controllare con
ti anche con impedenze di valore diverso, natu-
facilità lampade fino a 300 Watt.
ralmente cambiando di conseguenza la capacità
dei condensatori interessati. È evidente che lampade possono essere con-
trollate anche con SCR molto grossi: l'amperag-
La giusta capacità può essere trovata per tenta-
gio dello SCR limita solo superiormente la po-
tivi, un filtro alla volta, fino ad ottenere la sepa-
tenza controllabile.
razione desiderata. Modificare il valore dei con -
densatori (precisamente C1, C2, C3, C4. C5) può L'esecuzione pratica. Lo schema elettrico dell'ap-
essere utile anche quando, pur utilizzando delle parecchiatura completa è in fig. 5. Tuttavia i cir-
impedenze del valore prescritto, si voglia ricer- cuiti di fig. 3 e 4 sono funzionanti e potranno
care degli effetti speciali con una diversa sepa- essere realizzati da chi, non avendo necessità di
razione delle varie frequenze. un impianto di luci psichedeliche, voglia sola-
L'impedenza antidisturbo Z4 non è reperibile mente controllare la luminosità di una lampada.
in commercio e deve pertanto essere autoco- Il circuito di fig. 3 si presta allo scopo quando si
struita, cosa peraltro molto semplice: l'impeden- abbia una certa potenza disponibile; per esem-
za viene realizzata avvolgendo su bacchetta di pio nel caso le boccoline di « entrata » vengano
ferrite della lunghezza di 20 cm (usata normal- connesse in parallelo all'altoparlante di un ampli-
mente come antenna nei ricevitori portatili) tante ficatore da almeno un paio di Watt, la luminosità
spire di filo isolato in plastica da 1,5 mm. di dia- della lampada seguirà le variazioni di ampiezza del
metro, fino a riempire l'intera ferrite. suono in altoparlante.
I transistor TR 1, TR2, TR3 sono degli NPN, al Tre o quattro circuiti come questo, collegati cia-
germanio o silicio, in grado di sopportare una scuno ad una lampada di colore diverso, possono
corrente di collettore di circa 1 Amper max. Noi trovare un utile impiego in piccolo complesso or-
abbiamo impiegato degli AC187. ma possono ef- chestrale. Poiché attualmente ogni strumento
ficacemente essere impiegati anche tipi per com- ha il suo amplificatore e relativo altoparlante,

pag. 280
sarà facile fare in modo che ogni strumento. o damento e tenuti accuratamente isolati dal telaio
anche lo stesso cantante, controlli una lampada metallico. Poiché gli anodi ùei tre SCR sono tutti
di colore determinato, re alizzando. così, del pia- collegati assieme, sarà possibile· utilizza(e una
cevolissimi giochi di luce. unica piastra di raffreddamento. La piastra deve
Il circuito di fig. 4 , si presta allo stesso impiego essere di dimensioni tanto più abbondanti quanto
del precedente, ma ha una maggiore sensibilità e più è alta la potenza delle lampade da controllare,
si presta ad essere preceduto da dei circuiti di fil - Si potrà usare. anche per po1enze notevoli, una
tro. lastra di alluminio di circa 200 cmq., per esempio
Precisato che ciascuno potrà attingere dagli di 1 O X 20 cm.; su questa lastra , ad uguale di-
schemi presentati nel modo che più gli aggrada, stanza , verra nno praticati i fori su cui fissare la
passiamci dare qualche consiglio pratico. vite degli SCR. La piastra di raffreddamento dovrà
Il circuito andrà montato dentro un contenitore poi essere fissata saldamente e tenuta isolata dal
di dimensionù adeguate, che, per ridurre al telaio metallico; questa operazione ·dovrà essere
massimo eventuali disturbi radio, sarà bene sia eseguita accuratamente, per evitare possibili con-
di metallo. tatti accidentali. Consigliamo di utilizzare dei
Sul pannello anteriore verranno montati i po- supporti in plexiglass che verranno de un lato fis-
sati al telaio e dall' altro alla piastra di supporto
tenziometri R 1, R2, R3, ed R4, l'interruttore S 1
degli SCR. Il cablaggio degli altri componenti non
di rete, che deve essere di dimensioni aoeguate
offre difficoltà di sorta, per cui sì potrà procedere
al t ipo di lam pada impiegato (un robusto interrut-
liberamente. Al f ine di eseguire un montaggio ra-
tore da 1 5 Amper, 380 Volt andrà bene nella
zionale consigliamo di cablare i componenti re-
maggiorariza dei casi) e l'interruttore di alimen-
lativi ad uno stesso modulo di comando su di una
tazione dei transistor, che potrà essere un nor-
basetta, di modo che infine non si dovrà far altro
male tipo a pallino per uso rad io.
che fissare al telaio le tre basette e collegarle ai
Ricordiamo di nuovo che Sl deve essere un in-
potenziometri, agli SCR e all'alimentazione.
terruttore di grosso amperaggio, se non vogliamo
vederlo andare in f umo. Il problema dell'alimentazione pu6 essere ri -
solto o con delle batterie, o con un apposito ali·
Sul pannello posteriore si fisseranno la presa
mentatore da inserirsi all'interno del contenitore.
per l'ingresso del segnale proveniente dall'alto-
L·uso delle batterie, seppure comodo durante le
parlante (andrà bene anche una presa jack), i tre
prime prove o per una apparecchiatura che deve
fusibili dì rete (uno per ogni lampada). e tre prese
da pannello del tipo da 6 Amper, facilmente repe - essere usat a una volta tanto, diventa troppo one-
roso quando le luci psichedeliche vengono usate
ribi li in ogni negozio di materiale elettrico. nelle
di frequenza. In quest'ultimo caso bisogna far ri-
quali si inseriranno le spine provenienti dalle
varie lampade. corso ad un alimentatore.
Un foro provvisto di gommino passatilo farà Prima di terminare vogliamo fare un'ultima rac-
uscire il cavo dall'alimentazione che andrà colle- comandazione. Il telaio metallico del nostro appa-
gato alla rete. Questo cavo deve avere fili di al- recchio e. tramite la connessione dell'alto-
meno 1,5 mm. di diametro, a meno che non si u- parlante, quello dell'amplificatore sono separati
sino lampade di potenza molto ridotta. dalla linea di rete a 220 Volt dall'isolamento tra
Sul pannello anteriore, volendolo, si possono primario e secondario dei trasformatori T1 . T2, T3.
aggiungere delle lampadine spia , per esempio una L'isolamento è in generale adeguato allo scopo,
che segnala l'inserzione della tensione di rete, l'al- tuttavia trattandosi di trasformatori costruiti per
tra per l'alimentazione dei transistor ed altre tre essere destinati ad apparecchiature a transistor
che ser{iiranno come spia delle lampade colorate. e quindi a bassa tensione, potrebbe darsi che
Per quest'ultimo scopo bisognerà impiegare qualche trasformatore avesse un isolamento di-
delle lampadine da 140 Volt 3 Candele, che fettoso, soggetto, magari, ad un rapido deterio-
possono addirittura trovarsi già nel colore desi- ramento.
derato; le lampadine andranno montate interna- Sarà bene pertanto. prendere le precauzioni
mente al contenitore e la luce passerà all'esterno del caso. Una risoluzione drastica, ed in ogni
attraverso degli appositi fori che potremo anche caso efficace, è Quella di collegare il telaio ad una
guarnire con delle borchie traslocide. colorate o apposita presa di terra, valendosi di una spina a
no. t re terminali, di cui quello centrale si collega alla
Per il montaggio int erno il primo problema da linea di terra che dovrebbe già essere presente in
risolvere è quello del fissaggio degli SCR; questi ogni impianto elettrico che si rispetti, o altrimenti
ultimi infatti vanno muniti di una piastra di raffred- allacciandosi ad u11a tubatura dell'acqua.

pag. 281
FABBRICAZIONE AMPLIFICATORI
lii - COMPONENTI ELETTRONICI
VIALE MARTINI , 9 20139 MILANO • TEL.53 92 378
CONDENSATORI TRASFORMATOR I 01 ALIMENTAZIONE CIRCUITI INTEGRATI
ELETTROLITICI A pr1mar10 220 V secondario 8-13 V TIPO LIRE
TIPO LIRE A prtmario 220 V secondario 10-15 V
I mF 100 V 80 A primario 220 V secondario IOV, ISV SN7400 500
1,4 mF 2~ V 70 A primario 220 V secondario 16 V SN7402 500
1,6 mf 25 V 70 cad L. 1.400 SN7410 a. 1
2 mf 8!1 V 80 SN7420 600
2 2 mf 63 V 70 3 A primarto 220 V secondario 9V, 13V SN7441 decodil 1.500
64 mf 25 V 70 3 A primario 220 V secondarto tOV-13V
SN7430 600
10 mF 12 V so 3 A primarto 220 V secondario 36 V
SCN7475 memoria 1.500
10 mf 25 V bV 3 A primario 220 V secondario 16 V
16 mF 12 V 50 J A primario 220 V secondario 13 V SN7490 decade 1.500
20 mf 64 V 70 cod l . 3.000 SN7492 1.700
2S mf 12 V 50 SN7493 1.800
32 mF 64 V 70 POTENZIOMETRI
SN7494 1.800
2S mF 12 V so valor, da I Mn 4.7Kn 100K!1 lornìb111 SN76013 1.600
32 mf 64 V 70
50 mF 15 V 60 con perno lungo 4 o 6 ead L. 140 SN78142 800
so mF 25 V 70 TAA263 800
ICO mF 6 V 50 TAA300 1.500
100 mF 12 V 80 POTENZIOMETRI MICROMIGNON TAA310 1.400
100 mF SO V 160 Pt"'r rad,oltne con 1n1erru"ore d1vers1 va1or1 L. 140 TAA320 700
160 mF 25 V 120
160 rnf 40 V 150 TAA3SO 1.400
200 mF 12 V 120 POTENZ IOMETRI MICRON TAA435 1.800
200 mF 16 V 120 TAA450 1.500
200 mf 25 V 150 valori da I Mfl 25KH • !>OKn 200KH cad L. 140
TAA611A 1.200
250 mf 12 V 120 TAA611C 2.000
250 mF ?S V 140
TAA661 1 .600
300 mF 12 V 120 OFFERTA RESISTENZE STAGNO e TRIMMER
500 mf 12 V 130 TAA700 2.000
buste da 10 resistenze miste l. 100 11A702 800
'i()() mf 25 V 220 buste tla 100 resist~nze miste L. 500
500 mF 50 V 220 buste dd 10 tr•mmer valor, m1s11 l. 800 tlA703 1.500
,oc:, mf 12 V 200 bust,ne dt stagno tubolare al so, qr JO L. 150 tlA703 1.500
1000 mf 15 V 220
r:,cchetto al 63". Kg 1 l. 3.000 llA709 1.000
ICOO mf 18 V 220
I OCO mf 25 V 300 tLA723 2.BOO
ADATTATORI DA 4W E RIDUTTORI TENSIONE llA74 1 3.000
1000 mF SO V 400 stab1l1ua1, con A0161 e ,ener con lampada sp,a per auto-
ISOO mf 25 V 450
radio. mang,anastr reg,strator• man9,ad1sch1 l. 1.900 CA3048 3.600
1500 mF 50 60 V S30 CA3052 3.700
2000 mF 25 V 400 CA3055 3.000
ALIMENTATORI per marche Pason. Rodes Lesa. Geloso
2500 mf 15 V 400 Pht11ps, lrradlette s,a per menglanastrt. mang,ad,schl e l123 2.BOO
3000 mF 25, 30 V 550 reg,s1ra1or1 6V-7,SV fspec,flcare ti voltaggio) L 1.900
1000 mF 50 70 V 500
1000() n1F 15 V 800 MOTORINI LENCO con r91101tra10,e di tensione l 2 000 D I O O I

TESTINE PER REGISTRAZIONE E CANCELLAZIONE per le BV114 200


RADDRIZZATORI
seguenti marche Lesa Geloso Castelli Europhon alla BY116 200
TIPO LIA~
coppia L. 1.200 BY118 1.000
BJO-C100 ISO 8Y126 2.000
B30,C2SO 200 MICROFONO A STILO PHILIPS l. 1.800 8Yl27 200
830-CJSO 230 BY133 230
830-C4SO 250 CAPSULE MICROFONICHE cad L . 650
BY1S6 180
830,CSOO 250 AY102 750
MICRORELAIS TIPO SIEMENS lntercamb,abt l t a
830·C750 400 due cambi 415-416-417-418,419,420 AY103K
l. 1.200 500
830, C1000 450 a quattro scambi 415·416-417-418-419-420 L. 1 300 E200C3000 400
830, C1200 500 a se, scamb, ,n attrazione OG5-V24 l 1.600 TV8 180
a.o.c1100 570 zoccoli per m1crorela1s a due scambi l. 220 TV11
2occolt per m1crorela1s a qua1tro scamb, L. 300
500
840,C2200 950 TV18
molle per , due 1,p, L. 40 500
B80-C3200 1.100
B100,C2500 1.100
81CO-C6000 Z E N E R
2 .000
B125-C1500 1.200 AMPLI FICATOR I D I A C da 400mW 200
B140-C2500 I 200 1,2W 9V 1.300 400 V 500 da I W. 300
8250-C75 300 1.8W 9V 1.500 500 V . 600 da 4 W. 600
8250-ClOO 400 6 .,. 6 W. 24V 12.000 da 10 W . 1.000
8250-C125 500 30W 40V 18.000 sc R
4W 14116V 2.000 1.SA. 100V 600
8250-C2SO 650 F E E T
10W 18 24V 6500 1,SA . 200V 750
82SO·C900 700 20W 40V 6,SA . 400V
12.000 1.700 SE5246 700
B280-C800 700 12+12W. 18/ 20 15.000 6,5A . 600V 2.300 2N3819 700
8280-C2SOO 1.400 CW ln1egrato 5.000 8 A. 300V. 1.400 TTS34 700
BJOO,C120 700 3W Blocchetto 2.000 8 A. 400V 1.800
10 A . 100V. SE5247 800
B390-C90 600 1.300
10 A. 200V, 8F244 700
8400-C 1000 800 T R IA c 10 A . aoov .
1.500
3000 8F245 700
B420,C90 700 3A. 400V 22 A . 400V .
900 2.500
8420·2500 1.700 8.5A . 400V 1.800 25 A . 200V . 3,000
8450-CBO 600 10A. 400V . 2.000 25 A . 600V . 9.000 UNIGIUNZIONE
8450-C150 800 IOA. 600V. 2.400 25 A . aoov. 10.000 2N1671 1.400
8600·C2500 1 BOO 12A 600V 3 200 80 A 600V. ,a ooo 2N2646 1. 100

pag. 282
V A L V O L E
TIPO LIRE TIPO LI RE TIPO LIRE TIPO LIRE TIPO LIRE TIPO LIRE
AA91 360 ECF802 630 EL500 850 PCF82 500 UA8C80 530 6X5 500
OM70 600 ECH43 700 ELS-04 850 PCF86 600 UC92 550 9CG8 600
OM71 600 ECH81 420 ELLSO 650 PCF200 600 UCC85 430 9EA8 450
OY51 500 ECH83 600 EM81 700 PCF801 650 UCL82 600 12AT6 380
OYSO 600 ECH84 630 EM84 550 PCF802 630 UL84 570 12AV6 380
OY86 500 ECL82 630 EM87 700 PCF803 700 UY85 420 12BA6 400
OY87 500 ECL84 560 EY51 600 PCF804 700 183 400 128E6 420
OY802 500 ECL85 550 EY80 500 PCF805 700 5U4 500 12CG7 450
EA8C80 420 ECL86 650 EY81 360 PCH200 700 5X4 500 12006 850
E841 600 EF40 750 EY82 400 PCL81 sso 5Y3 380 17006 850
EC86 580 Ef42 700 EY83 450 PCL82 600 6AF4 600 17EM5 500
EC88 600 EF80 ~50 EY86 450 PCL84 550 6A05 420 25806 900
EC92 400 EF83 550 EY87 450 PCL85 600 6AT6 380 25006 900
EC900 600 EF85 350 EY88 450 PCL86 650 6AU8 500 35C5 500
EC81 550 EF86 580 E280 450 PCL200 600 6AX4 400 3505 430
EC97 550 EF89 350 EZ81 350 PCL805 600 6AB6 400 350L6 430
ECC40 800 EF93 350 GY501 800 Pfl200 750 68E6 400 35W4 370
ECC82 400 EF94 350 PA8C80 400 PL36 1.000 6805 400 35X4 350
ECC83 400 EF97 650 PC86 550 PL81 700 6C86 350 38AX4 500
ECC84 500 EF98 650 PC88 600 PL82 600 6CF6 400 5085 450
ECC85 400 EF183 400 PC92 430 PL83 600 6CL6 600 S0C5 470
ECC88 600 EF184 400 PC93 sso PL84 550 6CG7 450 50L6 600
ECC91 700 EL34 1.150 PC97 550 PL95 550 6CG8 600 50SR6 600
ECC189 600 EL36 1.000 PC900 600 PL500 900 6006 900 50SX6 600
ECC808 600 EL81 700 PCC84 500 PLS04 900 60T6 400 807 900
ECF80 500 EL83 650 PCC85 400 PY82 400 6EA8 450
ECF82 500 EL84 550 PCC88 600 PY83 500 6EM5 500
ECF83 800 EL90 420 PCC189 600 PY88 470 6SN7 500
ECF801 650 El95 500 PCF80 530 PY500 1000 6X4 330
s E M C O N D UTT O R I
TIPO LIRE TI PO LIRE TIPO LIRE TIPO LIRE TIPO LIRE T IPO LIRE
AA116 60 A0163 1.200 8A129 160 8C301 300 8F222 400 SFT367 200
AA117 60 A0166 1.200 8A130 160 8C302 300 8F223 400 SFT377 200
AA118 60 A0167 1.400 8A148 160 8C303 300 8F233 300 2N170 850
AA119 60 A0262 450 BA173 160 BC304 400 8F234 300 2N174 850
AA121 60 A0263 450 8C107 170 8C305 500 8F235 300 2N270 300
AA144 60 AF102 400 8C108 160 8C317 180 8F237 300 2N301 200
AC117K 300 AF105 300 8C109 180 8C318 180 8F254 400 2N371 300
AC121 200 AFI06 250 8C113 170 BC320 200 8F257 600 2N409 300
AC125 180 AF109 300 8C114 170 8C322 200 8F2SS 600 2N411 750
AC126 180 AF114 280 8C115 180 8CY56 250 BF259 600 2N456 700
AC127 180 AF115 280 8Cl16 200 80111 900 8F332 250 2N482 180
ACl28 180 AF116 280 8C118 160 80112 900 8F333 250 2N483 180
AC130 250 AF117 280 8C119 250 80113 900 8F344 300 2N504 600
AC132 170 AF118 300 8C120 300 80115 900 8F345 300 2N511 900
AC134 200 AF121 300 8C126 300 80117 900 8FY46 450 2N513 900
AC135 200 AF124 300 8C131 200 80118 900 8FY51 550 2N601 140
AC137 200 AF125 300 8C136 250 80130 800 8FYS6 550 2N696 400
AC138 170 AF126 300 8C137 300 80137 450 8FY57 550 2N706 250
AC139 180 AF127 250 BC139 350 B0138 450 B FY64 350 2N707 250
AC141 180 AF134 200 8C143 300 B0139 400 8SX26 300 2N708 250
AC142 , 180 AF135 230 8C140 350 80140 400 8SX40 400 2N7'19 300
AC141K 250 AF139 330 8C142 350 80141 1.500 8SX41 400 2N829 250
AC142K 250 AF148 230 BC144 350 80142 900 BU104 1.600 2N914 250
AC151 170 AF149 230 8C147 180 80162 480 8U109 1.700 2N!l18 250
ACl52 200 Af150 230 8C148 160 80163 480 OA72 70 2N930 250
180 AF164 200 8C149 180 80221 450 OA73 70 2N13SS 850
AC1S3
200 AF165 200 8C1S3 200 80224 450 OA79 70 2N1613 250
AC160
AC162 200 AF170 180 8C1SS 200 8DY19 900 OA85 70 2N1711 270
AC170 180 AF171 180 8C160 450 80Y20 1.000 OA90 60 2N2189 350
ACl71 180 AF172 180 8C161 450 8F115 300 OA91 60 2N2218 400
AC172 300 AF181 400 8C171 170 8F123 200 OA95 60 2N2484 300
AC178K 300 AF185 450 8C172 170 8F152 300 OA200 180 2N3054 700
AC179K 300 AF186 450 8C173 180 8F1S3 250 OA202 180 2N3055 850
AC180 180 AF200 300 8C1n 220 8F1S5 650 OC23 500 2N3108 450
AC181 180 AF201 300 8C178 220 8F1S8 250 OC24 500 2N3300 1.000
AC180K 250 AF202 300 BC179 220 BF160 240 OC33 500 2N3375 5 .800
AC181K 250 AF239 500 BC181 180 8F161 500 OC44 .;oo 2N3391 1.200
AC184 180 AF240 480 8C182 180 BF162 240 OC45 300 2N3442 1.700
AC185 180 AF251 400 8C183 180 8F163 240 OC70 200 2N3502 400
AC187 220 AL100 1.000 8C184 200 8F164 250 OC71 180 2N3713 1.300
AC188 220 AL102 1.000 8C204 200 8F167 300 OC72 160 ?.N1731 800
AC187K 260 Al106 1.000 8C205 200 8F173 300 OC74 220 2N3741 800
AC188K 260 ASY26 500 BC206 200 8F174 400 OC75 170 2N1772 1.800
AC191 170 ASY28 500 8r.201 170 8F176 200 OC76 200 2N3855 200
AC192 170 ASY 400 8C208 170 8F177 300 OC77 300 2N4033 550
AC193 200 ASZ15 700 8C209 170 8F178 350 OC169 300 2N4043 600
AC194 200 ASZ16 700 8C212 220 8F179 450 OC170 300 2N4134 350
AC193K 250 ASZ17 700 8C213 220 8F180 500 SFT213 500 2N4231 700
Ar.194K 250 ASZ18 700 8C214 220 8F181 500 SFT214 500 2N4241 800
A0131 900 AU106 1.000 8C225 200 8F184 350 SFT239 800 2N4348 180
A0139 500 AU107 1.000 8C231 300 8F185 350 SFT?.41 800 2N4404 650
AD136 500 AU108 1.000 8C232 300 8f194 230 SFT266 800 2N4427 1.100
An142 500 AU110 1.100 8C237 200 8F195 280 SFT268 800 2N4443 1.700
AD143 460 AU111 1.100 8C238 200 8F196 300 SFT307 170
An145 490 AU1 12 1 .200 8r.:is1 180 8F197 300 SFT308 170
A0148 450 AUY21 1.400 8C268 180 BF198 350 SFT316 180
A0149 500 AUV22 1.400 BC269 180 BF199 350 SFT320 200
An,so 500 AUV35 1 .300 8C270 160 8F200 400 SFT323 200
AD161 500 8A100 160 BC286 300 8F207 300 SFT352 180
AD162 500 8A114 160 8C287 300 8F208 350 SFT357 · 200

pag. 283
Quando ci siamo accinti alla progettazione ed zioni per le onde medie e corte. Il perché è com-
alla sperimentazione di questo ricevitore, il no- prensibile se si considera che un montaggio V HF
stro obiettivo unico era quello di realizzare un necessita di particolari cure ed inoltre che i pro-
apparecchio atto esclusivamente alla ricezione getti praticamente funzionanti non sono numero-
delle emissioni sulla gamma aereonautica. si.
A spingerci a tale scelta erano stati i molti e pa- Nell'approntare questo progetto la nostra
lesi suggerimenti da parte di nostri lettori che, prima preoccupazione è stata quella di eliminare
avendo provveduto a realizzare ricevitori per tale tutte le possibili difficoltà così da ridurre al mi-
gamma basandosi su schemi anche teoricamente nimo il pericolo che qualcuno non riuscisse a farlo
adatti, erano incorsi in scoraggianti risultati, non f unzionare. costringendolo a rinunciare ad un
essendo mai riusciti a raggiungere traguardi di ricevitore capace di offrire delle soddisfazioni
una certa consistenza. veramente particolari.
Praticamente la maggior parte delle richieste A questo scopo noi abbiamo provveduto a tale
pervenuteci avevano un unico filo conduttore:
era così difficoltoso realizzare un ricevitore in
superreazione per tali frequenze oppure erano gli
schemi ad avere delle lacune in quanto a funzio-
nalita !
La risposta che dobbiamo dare a queste doman-
de più che ammissibili è salomonica: la colpa di Con questo ricevitore, non solo potete ascoltare
tanti mancanti risultati si deve imputare sia al con estrema facilità tutti gli aerei e seguire duran -
primo fatto che al secondo. te il volo tutte le comunicazioni con le varie torri
di controllo e gli aereoporti, mà potrete, come spie -
Per spiegarci meglio, far funzionare bene un
gato nell'articolo, ricevere Polizia, i radiotaxi, le
ricevitore in superreazione non è necessario so-
comunicazioni dei battelli da pesca e le navi di linea
lamente uno schema elettrico di riferimento quando si trovano vicino ai porti, e ancor di più rice-
adatto ad un transistor altamente efficiente, ma vere il suono di molte TV estere anche distanti qual -
bisogna anche considerare che si lavora sulle che migliaia di l1ilometri
VHF, fattore questo che complica notevolmente le
cose in quanto l'operare su tali frequenze si dif-
feri sce sost anzialmente dalle normali realizza -

pag 2 84
t .
lnnes·tate una bobina e avrete a Vostra portata la gamma aeronautica .
« Torrè corrtrollo Linate, qui DC9 dell'Alitalia volo AZ434. stiamo sorvo-
lando Bolzano, confermateci se possiamo proseguire su tale rotta ,.
« Linate ricevuto, vi passiamo Vicenza per controllo Radar, su vostra
rotta deve esserci altro aereo. Vicenza ricevuto, DC9 scendere a quota
9.000 su vostro canale facciamo proseguire il Boeing dell'Air France
volo AF272, fra qualche minuto dovreste avvic;tarlo » .
« Bene ricevuto ».
Sostituite la bobina, ed ecco ricevere a casa Vostra i comunicati della
polizia :
« Autocarro carico di mattoni, ne/l'abbordare una curva al Km. 48 statale

2 bis, rovesciato. Interrompere traffico ed inviare autogru. Autista illeso» .

realizzazione impiegando la tecnica dei circui- nera in modo perfetto, identico a quello degli
ti stàmpati c he obbliga lo sperimentatore a segui- esemplari da noi approntati.
re ilecessariamente un determinato sistema di Tanto perfetto che noi, considerato che il circui-
montaggio esonerandolo da ogni problema di col- to progettato possedeva una sensibilità così ec-
legamenti e di capacità parassite, che possono cezionale da permetterci di ricevere facilmente
variare secondo diverse disposizioni dei com - da Bologna (con un'antenna di soli 50 cm ed al
ponenti, con derivante incertezza di funziona- piano terra di uno stabile, quindi in condizioni
mento. non propriamente favorevoli) tutte le emissioni
Il circuito stampato fornisce quindi una sicura dalle stazioni di controllo degli aereoporti di Mi-
traccia alla quale attenersi cosicché anche coloro lano, Torino, Vicenza. Venezia, e quelle degli
che non hanno dimestichezza coi montaggi in aerei in volo non solo sull'intero territorio nazio-
VHF possono eseguire una realizzazione in tutto nale, ma anche sull'Austria, sulla Jugoslavia e
uguale al nostro prototipo e che, pertanto, funzio- sulla Svizzera, abbiamo deciso di adibirlo all'a-
scolto di tutta la gamma VHF. E siccome non era
possibile ottenere tutto questo impiegando una
sola bobina di sintonia, abbiamo modificato leg-
germente il circuito stampato del primo proget-
to, che prevedeva l'inserimento della sola bobi-
na adatta per ricevere la gamma degli aerei, in-
serendo al posto della bobina fissa un supporto
adatto per innestarvi a piacimento diversi t ipi
di bobine, con maggiore o minore numero di spi-
re per giungere a coprire tutta la gamma delle
VHF. Con questa semplicissima modifica, lascian-
do inalterato il circuito elettrico con tutte le sue
caratteristiche, abbia mo ottenuto un ricevitore
plurigamma in grado di sintonizzarsi sulle fre-
quenze che vanno dai 40 MHz · fino ad oltre i
200 MHz.
Cosa offrono di così interessante tali gamme

pag. 285
e,.
disposizione dei terminali come
fuoriescono dal transistor AF239.
e-~·
B
Q~ E

BF
LI

C6

Rt C7 R5 ce

.________.~
,~M
:,\1r------1__c_,o_r_·_ __.,,~ 9 VO LT

t l
Fig. 1 Circuito elettrico
R1 ~ 1.000 ohm 1/ 4 di watt C6 10-20 pf. variabile ad aria
C7 - 0 , 1 mf. ceramica a disco
R2 -e 1.000 ohm 1 / 4 di w att
C8 = 1.000 pF. ceramica
R3 = 4.700 ohm 1/ 4 di watt
C9 ~ 0, 1 mF. ceramica a disco
R4 = 50.000 ohm potenziometro lineare
C 1 O ~ 100 mF elettrolitico 12 volt
RS = 1.000 ohm 1 / 4 di watt
R6 1.000 ohm 1 / 4 di watt JAF1 °- impedenza di AF (vedi articolo)
C1 2 pf. pin-up L 1 ~ bobina di sintonia
S 1 - interruttore
C2 3 / 12 compensatore
Pila 9 volt
C3 1.000 pf. ceramica
C4 = 1.000 pf. ceramica TR1 transistor per UHF al germanio PNP tipo
AF.239 - AF.139 ecc.
CS .~ 100 mf elettrolitico 12 VI.

da suscitare la curiosità di tanti lettori? Molto, imbarcazioni, capitanerie di porto, navi commer-
e, quando avrete terminato di leggere quest'ar- ciali, taxi, la gamma radiantistica dei· 144 MHz.
ticolo, anche i più scettici converranno che il ed infine i segnali dei radiomicro~oni EK 1O ed
poterle esplorare rende possibile spaziare in un EK12 pubblicati sul n. 1 di agosto di questa stes-
campo, che prima d'ora mai avete avuto modo sa rivista.
di conoscere, oltremodo ricco di trasmissioni. Tra parentesi, abbiamo avuto parecchie volte
Tanto per fare un piccolo elenco, vi diremo, occasione. esplorando tranquillamente una gam-
a titolo informativo, che il nostro ricevitore vi _
m a, di sintonizzarci su una stazione di lingua
metterà in grado di ascoltare la polizia urbana e aral)a, incomprensibile, non tanto per potenza
quella stradale. naturalmente le gamme dell'ae- di segnale, quanto perché nessuno di noi conosce
reonautica, la pubblica sicurezza, i vigili del fuo- l'arabo. ed infine il suono TV di radio Londra.
co, la croce rossa, la stazione RAI a modulazione Pensiamo che ci6 sia sufficiente per capire tutte le
di frequenza e le VHF della TV fino al canale H, possibilità che una simile realizzazione offre e
le stazioni della finanza. ponti radio privati, le perci6 riteniamo di presentare un progetto che si

pag. 286
dimostra molto interessante sotto tutti i punti di tà compresa tra i 5-7 pF, all'emittitore del tran-
vista. sistor, il quale emettitore risulta a sua volta colle-
gato a massa tramite un'impedenza di A.F. indica-
ta nello schema con la sigla JAF1. ed una resi-
CIRCUITO ELETIRICO stenza, R 1. disaccoppiata attraverso il condensa-
tore C3.
Il circuito elettrico che noi abbiamo impiegato La parte più critica del funzionamento di questo
per ottenere il nostro ricevitore non è altro che ricevitore risiede appunto nell'entità di questa
un normale rivelatore in superreazione di tipo impedenza che per6. come spiegheremo diffusa-
con base a massa. mente nella parte dell'articolo riguardante la
Come potete dedurre dalla fig. 1, esso richiede realizzazione pratica. risulta di semplicissima
!"impiego di un solo transistor per il quale noi realizzazione.
abbiamo utilizzato un PNP tipo AF239. Premetti a mo pero che chi volesse realizzare
Tale transistor ha il pregio di poter oscillare detta impedenza senza seguire alla lettera i nostri
fino ad una frequenza di 900 MHz, per cui consi- consigli si troverebbe ad avere un ricevitore di
derando che il nostro progetto è previsto per una funzionamento insicuro e di risultati molto poco
ricezione massima non superiore ai 250 MHz, soddisfacenti.
ha caratteristiche più che adatte al nostro scopo. Peraltro non sussistono altri problemi di par-
Per6 se si prende in considerazione il fatto che ticolare consistenza che vadano oltre quelli di
detto transistor è di costo piuttosto elevato (cir- un normale cablaggio.
ca 800 lire) qualcuno potrebbe obiettare che al- Tra l'emettitore ed il collettore del transistor
tri tipi di transistor avrebbero potuto fare al ca- troviamo inserito un compensatore, C2, neces-
so nostro senza bisogno di andare incontro ad sario per far innescare il transistor perché fun -
una spesa tanto notevole per un componente zioni da rivelatore in superreazione.
solo. Alla polarizzazione della base del transistor prov-

Fig. 2 Circuito s1ampato a grandezza naturale, visto dal lato della pista di rame.

A queste probabili domande noi rispondiamo vede la resistenza R2. collegata a massa e di-
che tante prove eseguite nel nostro laboratorio saccoppiata att raverso un condensatore elettro-
ci hanno mostrato come il transistor impiegato litico di forte capacità, C5.
da noi abbia, rispetto ad altri tipi PN P per A. F- Alla stessa base giungerà anche una tensione
UH F. il pregio di produrre meno fruscio. negativa che pu6 essere regolata manovrando
Comunque volendolo sostituire per spendere il potenziometro R4, necessario quest'ultimo
di meno, si potrebbe ricorrere ad altri tipi quali per modificare la polarizzazione della base sul
i vari AF139, AF178, AF180, naturalmente per6 punto d'innesco; siccome poi si deve variare la
con risultati chiaramente inferiori. Una breve polarizzazione seguendo i cambiamenti delle
considerazione globale sullo schema elettrico ci gamme di frequenza, il potenziometro avrà il
porta a concludere che in effetti esso è abba- perno che fuoriuscirà dal contenitore del ricevi-
stanza semplice, almeno intuitivamente. tore in modo da poterlo ruotare secondo le ne-
Il segnale di AF captato dall'antenna viene ap- cessità del momento.
plicato. attraverso un condensatore Cl di capaci- Il circuito di sintonia in questo ricevitore è

pag. 287
tenna a stilo della lunghezza di appena 50 cm,
ed in più abbiamo collocato il ricevitore. in un
garage situato al piano terra di un edificio in
piena città. Ebbene in tale condizione siamo
riusciti egualmente a ricevere tutti gli aerei e le
torri di controllo dei va ri aereoporti esistenti
nella p ianura padana, gli OM locali che trasmet-
tevano sui 144 MHz. la centrale della polizia
municipale e quella di pubblica sicurezza. la
centrale dei taxi, e, benissimo, tutte le stazioni
a modulazione di freque nza ed il suono della
televisione.
Era invece difficoltoso riuscire a captare in
modo chiaro i segnali delle radio montate sui
taxi. nonché di quelle della polizia stradale quando
le autovetture si t rovavano ad una certa d istanza
dal centro di Bologna.
Portando poi il ricevitore. sempre con la stessa
antenna da 50 cm, al terzo piano del medesimo
stabile, i suddetti segnali erano udibili con.' mag-
Fig. 3 Per poter ottenere collegamenti molto corti, giore intensità.
e poter così esplorare oltre i 200 MHi, è necessario Dopo questa prova abbiamo installato un' antenna
stagnare, sotto al condensatore variabile CG, un da 70 cm sul tetto del palazzo (per curiosità
filo al supporto delle lamelle fisse, che ve rrà poi
abbiamo provato ilnche con una ground-plane
fatto passare attraverso al circuito stampato e sta-
del tipo di quella presentata sul n. 2 della nostra
gnato sulla pista che si collega al collettore di TR1 .
rivista). ed abbiamo ottenuto dei risultati a dir
poco sbalorditivi.
La sensibilità risultava talmente accresciuta
costituito dal condensatore C6 da 1 O o 20 pF da poter ascol t are tranquillamente degli OM sui
e dalla bobina L 1 che, a seconda della gamma che 144 M Hz che trasmettevano a distanze superiori
si desidera ascoltare, avrà un diverso numero di ai 100 Km, da poter seguire passo passo la po-
spire ed un diverso diametro. lizia stradale in tutto il suo percorso regionale
Infine il segnale di B.F viene prelevato dall'e- e le comunicazioni delle radio dei taxi.
stremo della bobina L 1 attraverso un filtro com- A conclusione della nostra chiacchierata, se
posto dal gruppo R6- C8- C9 . vi interessa captare le emissioni degli aerei, le
Facciamo presente al lettore che, siccome il torri di controllo. gli OM locali, i segnali dei ra-
nostro ricevitore funziona da rivelatore, esso do- diomicrofoni fino a distanze di 200 metri e oltre,
vrà essere abbinato ad un amplificatore di B.F. sarà sufficiente che provvediate il ricevitore di
quale per esempio quello che presentiamo su un'antenna d i 50 cm di lunghezza.
questo stesso numero di rivista contrassegnato Qualora invece voleste poter usufruire di una
dalla sigla EK305. elevata portata in ricezione, per captare anche i
Naturalmente qualsiasi altro amplificatore di segnali più deboli, vi occorrerà un' antenna siste-
B.F serve benissimo allo scopo e, volendo, si mata in posizione abbastanza elevata.
potrebbe pure utilizzare una qualsiasi radio a
valvole o a transistor inserendo la presa che
andrebbe all'amplificatore alla presa « FONO »
della radio.
L'alimentazione di uso del nostro ricevitore Fig. 4 Disegno di come sono disposti tutti i compo-
è fissata sui 9 volt ottenibili da una normale nenti del ricevitore VHF sulle pi11stra del olrouito
pila, la quale avrà una notevole durata se pen- stampato. Ricordatevi, une volta montati I compo-
siamo che l'assorbimento è limitato a 1 mA circa. nenti, di stagnare i terminali del potenziometro
Finora abbiamo detto tutto quello che c' era R4 al relativo circuito stampato, e di stagnare al-
da dire sulla parte elettrica ed abbiamo tralasciato tresì il terminale collegato alla lamella mobili dal
di parlare dell' antenna da impiegare: a questo condensatore CG alla pista sottostante del circuito
stampato (Pista di massa collegata al terminale po-
proposito possiamo indicarvi come noi abbiamo sitivo della pila).
provveduto per il nostro prototipo.
Durante le prime prove ci siamo serviti di un' an-

pag. 288
Infine. per fare una necessaria specificazione, realizzarlo con il solito sistema di cablaggio a
d'obbligo per evitare di essere subissati di lette- filo in quanto, data la diversa preparazione tec-
re, dobbiamo aggiungere che qualsiasi ricevito- nica dei singoli probabili sperimentatori, si sa-
re in superreazione pur eccellendo in sensibili- rebbero avuti alcuni capaci di portare a termine
tà, difetta un po' su quella che è detta seletti- il lavoro in modo perfetto e con ottimi risultati,
vità. altri invece, non ancora troppo esperti in VHF,
la cosa può presentare insieme un pregio ed vuoi per un collegamento troppo lungo dove
un difetto: il pregio consiste che con tali ricevi- era necessario tenerlo corto, vuoi per uno trop-
tori è possibile captare sia stazioni in modula- po corto nel caso diverso, sarebbero incorsi cer-
zione d'ampiezza che in modulazione di frequen- tamente in amare delusioni.
za, mentre il difetto è rappresentato dal fatto che Per evitare quindi di sentire malignità sulla vera
sintonizzandoci su stazioni RAI molto potenti, efficienza del nostro circuito, abbiamo provve-
se trasmettono su frequenze molto vicine l'una duto a realizzare il ricevitore su circuito stam-
all'altra, si corre il rischio, mentre si sta pato, che in fig. 2 vi abbiamo riportato in gran-
ascoltando un programma, di sentire come sot- dezza naturale.
tofondo un altro programma. Così si avrà la sicurezza matematica che i mon-
Ciò comunque accade solamente quando si taggi, a meno che non si vadano ad usare compo-
tratta di stazioni con una potenza di emissione nenti diversi da quelli da noi consigliati o non ci
dell'ordine dei Kilowatt. si sbagli nell'inserire i componenti nei fori ap-
propriati, non si discosteranno minimamente dal
nostro ed i ricevitori funzioneranno comunque,
sia se realizzati da competenti, sia da principian-
REALIZZAZIONE PRATICA ti alle prime esperienze.
In possesso del circuito stampato si può quindi
Perché un ricevitore per le VHF funzioni tanto dare inizio alla costruzione vera e propria; come
bene come il prototipo costruito nel nostro labo- prima operazione si dovrà forare nelle pos1Z1oni
ratorio, occorre sia realizzato nello stesso preci- segnate i fori relativi ai vari terminali da inse-
so modo, proprio come una copia perfetta del rire.
soggetto preso come elemento di paragone. A questo scopo sarà opportuno usare una pun-
Quindi per poter pervenire agli stessi risultati, ta da 1 mm per i componenti normali, mentre per
era impensabile lasciare al lettore il compito di i fori necessari alle viti di fissaggio del conden-

PIEDINO DEL CONDENSATOR E ·


CON SOTTO STAGNATO IL FILO

STAGNARE
AMASSA\ R4

BF.

USCITA

ANTENNA
pag. 289
CONDE NSATORE
DA
AMPLI FICATO RE

Fig. 5 Il ricevitore, per poter funzionare, deve esse-


re corredato di un piccolo amplificatore di potenza .
Noi, ad esempio, lo abbiamo abbinato all'amplifica-
tore modello EK.305 alimentando i due circuiti se-
paratamente: una pila da 9 volta per il ricevitore e
due da 4, 5 in parallelo per l'amplificatore. È racco-
mandabile, anche usando altri amplificatori, appli-
care tra le due batterie, un condensatore da O, 1 mF.
per evitare eventuali inneschi di BF, come vedesi
2PILEda4,5V. indise9n~.

satore variabile C6 si prowederà con una punta del transistor. Resta quindi da inserire l'impe-
da 4 mm. denza JAF1.
Un altro foro con punta da 4 mm sarà neces- Come abbiamo già annunciato all'inizio, questa
. sario, nella posizione segnata sul circuito stam- impedenza rappresenta il punto critico di tutto il
pato, per ottenere un collegamento corto tra le ricevitore per cui sarà necessaria un po' della vo-
lamelle fisse ed il circuito stesso e per questo stra attenzione per effettuarne la costruzione se-
si stagnerà un filo sul terminale del variabile, guendo alla lettera i nostri consigli.
filo che verrà fatto passare attraverso il foro stes- Essa andrà avvolta su di un supporto consisten-
so. come si vede in fig. 3, quindi stagnato sul ra- te in un tubetto di materiale isolante di lunghez-
me del circuito. za di circa 1 5 mm e diametro di 4 mm e fornito
Quindi con una punta da 1 O mm si effettue- di due terminali per il fissaggio.
ranno i due fori per i perni del potenziometro e Su tale supporto andranno avvolte 50-55 spi-
del variabile. re di filo di rame da 0 ,20 (nella scatola di mon-
Dopo aver fissato il variabile sul circuito stam- taggio richiedibile tome al solito alla ditta EURO-
pato, bisognerà collegare a massa anche le lamel- KIT troverete filo e supporto).
le mobili e per questa operazione occorrerà im- Come vedete non occorre che le spire abbiano
piegare un lamierino opportunamente ripiegato un numero preciso al millesimo, una certa tolle-
e stagnato sul rame da un capo, mentre l'altro ranza esiste, ma è necessario che vi mantenia-
andrà fissato al terminale che fuoriesce lateral- te dentro limiti accettabili, in quanto se per esem-
mente dal variabile. pio invece del filo da 0,20 mm ne utilizzaste da
Sempre sul circuito, andranno saldati anche i 0,30 o, peggio, da O, 35 mm, i risultati alla fine
piedini del supporto delle bobine e tutti gli al- non potrebbero soddisfarvi certamente.
tri componenti, rispettando le varie polarità come Tale impedenza si pu6 trovare anche in com -
appaiono nel disegno di schema pratico di fig. 4. mercio con le caratteristiche da noi richieste:
Per il potenziometro R4 occorrerà collegare i ad esempio la Geloso la indica nel suo catalogo
terminali laterali al rame del circuito attraverso con la sigla 815 e 816 e consistono in impenden-
due fili, e cortocircuitare il terminale centrale con ze per TV da 1 m icrohenry a 3 microhenry, e la
uno laterale. GBCconlasigla0/ 470e0/ 47 1. '
Saldando il transistor, ricordatevi di rispettare Altre impedenze· con caratteristiche diverse
le connessioni dei terminali come appaiono esat- non saranno in grado di far funzionare il ricevi-
tamente nella figura dello schema pratico, pren- tore in maniera accettabile pertanto sono da scar-
dendo come riferimento, eventualmente in caso tare di principio.
di perplessità, la sporgenza presente sul corpo Per prelevare il segnale captato ed inviarlo al-

pag. 290
l'amplificatore di B.F, si impiegherà del cavo in maniera da poterlo aprire facilmente nella
schermato da congiungere al cavo schermato u- parte superiore per inserire senza eccessiva dif-
scente dall'amplificatore. ficoltà la bobina di tempo in tempo adatta per la
La tensione di alimentazione verrà prelevata, gamma di frequenze che si vuole ricevere.
come già accennato, da una comune pila per ra-
dio a transistor da 9 volt, facendo attenzione a
non fare confusione nel collegare i poli che an- LE BOBINE DI SINTONIA
dranno singolarmente alla pista di rame nelle po-
sizioni contrassegnate dal segno + (positivo) e L'ultima parte da trattare prima di procedere
- (negativo). alla messa a punto finale del ricevitore, riguarda
Infine potete racchiudere il ricevitore comple- le varie bobine di sintonia da impiegare di volta
to di amplificatore di B.F (ad esempio l'EK 305) in volta per le varie gamme.
in un piccolo mobile metallico dalla cui parte Anticipiamo che la costruzione delle stesse non
anteriore fuoriusciranno i vari perni del sintoniz- è un fattore crit ico. per cui potete sbizzarrirvi a
zatore, del potenziometro, del volume dell'ampli- volontà sperimentandone varie forme e tipi.
ficatore, ed in più un doppio deviatore per dare Per agevolarvi nella rea lizzazione, vi indichere-
tensione sia al ricevitore che all'amplificatore. mo i criteri di costruzione delle nostre e le gamme
Come si nota dalla fig. 5, tra i terminali del de- che con esse si possono coprire; in fig. 6 vi abbia-
viatore, uno a tensione positiva che va all'ampli- mo riportato i disegni dei vari tipi in modo che ab-
ficatore l'altro a tensione negativa che va al rice- biate un sicuro punto di riferimento.
vitore. risulta inserito un condensatore da 0.1 Per tutte occorrerà impiegare del filo di rame
mF, necessario per evitare eventuali inneschi di smaltato da 1 mm (massimo 1,30 mm) in quanto
B.F. tale diametro è l'unico che può essere innesta-
Come potrete constatare facendo una piccola to in modo perfetto nel supporto utilizzato sul
prova, a condensatore disinserito vi può capita- circuito stampato.
re che, a variabile tutto aperto, il ricevitore tenda Raccomandiamo di raschiare attentamente
a produrre un rumore simile a quello di un motore le estremità delle bobine per evitare che la ver-
a scoppio, per cui questo piccolo accorgimento nice che le ricopre possa impedire degli ottimi
contribuirà a rendere il ricevitore più stabile. La contatti col supporto, quindi stagnatele.
scelta del mobile da utilizzare deve essere fatta Come potete notare dai disegni, bobine di dia-

-~ ~ ~
NllZIA 144 IIIHZ AEREI RAlllOIIIDIOfONI flll

~
1 SPIRA 2 Sl'taf 3 SPIR(
~5 Sl'tll(
~
6 SPIRE

-g 8 ~ 144 111HZ

DIAMETRO '
16m,.

1SPIRA
AEIIO flll

~
50 111HZ 40 IIIHZ

~
AERO
POLIZIA
144 MHZ

A
200 IIIHZ

- 11-s- ~
8081NE

CJ rffù
300 IIIHZ
.AU
j
-11-Smm
Fig. 6 Il problema delle bobine non • c~ltico, co-
li po1rete 1bluarrlrvl • coetrulrte di dlmen,lonl e
forme dlveree, certl che 1empre riu1eirete a captare
qualcoea.

pag. 291
metro diverso e con diverso numero di spire pos- A questo scopo sarà consigliabile inserire la bo-
sono servire per una stessa gamma. bina adatta a ricevere la MF della RAI , oppure
Per ricevere gli aerei, per esempio, potrete in- anche quella riferita ali' aereonautica, tenendo
differentemente utilizzare una bobina composta presente che, in quest'ultima gamma, le trasmis-
da 3 spire avvolte su diametro di 9 mm. e spazia- sioni possono o non possono esserci (vi può ca-
te in modo da ottenere un solenoide lungo circa pitare di captare comunicazioni fra torri di control -
9 mm, oppure una bobina di 1,3 spire su un dia- lo ed aerei per 24 ore su 24 in un giorno, mentre
metro di 1 6 mm, oppure ancora una bobina a nel giorno appena successivo non riuscirete a
forma di U larga 1 O mm e lunga 30 mm. sentire che sporadiche emissioni intercalate da
Per poterci sintonizzare su frequenze più alte, lunghe pause di silenzio).
quelle cioè verso i 200 MHz, occorrerà invece Come si tara il ricevitore?
una bobina tutta particolare, mentre per frequen- Semplicemente il tutto consiste nel trovare la
ze addirittu ra superiori basterà fare un ponticel- capacità ideale del condensatore C2. Per que-
lo come per cortocircuitare i due terminali del sta operazione inserite in serie alla pila di ali-
supporto della bobina. mentazione del vostro ricevitore un comune te-
Con questo artificio si avrà la possibilità di ster predisposto sui 5 milliampere fondo scala,
scendere a frequenze prossime ai 300 MHz, ma, quindi applicate la bobina adatta per le FM (op-
teniam o a precisare, su tali frequenze non esi- pure se preferite quella per gli aerei) e l'an-
stono trasmissioni di un qualche interesse. tenna.
Le gamme che invece rappresentano il fulcro Con un cacciavite di plastica ruotate il varia-
terminano verso i 160 MHz. bile C6 a metà capacità e manovrate il potenzio-
Qualora poi voleste provare bobine secondo metro R4 fino a portare l'assorbimento del tran-
il vostro gusto saranno opportuni alcuni schia- sistor su di un valore attorno a 1 ,5 milliampere.
rimenti perché conosciate, almeno pressapoco, Con lo stesso cacciavite si procede poi sul
la freq..ienza sulla quale siete sintonizzati. compensatore C2 fino al punto in cui udrete
Se esplorando col variabile avete occasione di nell'altoparlante un forte fruscio.
ascoltare una emissione della polizia stradale, il cacciavite di plastica, come altre volte abbia-
vuol dire che siete sintonizzati sulla gamma dei mo detto, è necessario per evitare che usandone
50 MHz, mentre captando le trasmissioni della uno di ferro si abbiano delle capacità addizionali
RAI in modulazione di frequenza, la gamma cap- tali da falsare completamente la misura (nel ca-
tata è sui 90-100 M Hz. so non possedeste uno strumento adatto. potete
Sui 120 MHz si ricevono le trasmissioni dell'ae- sempre provvedervelo adottando qualsiasi lamina
reonautica e sui 144 M Hz quelle dei radioamato- di materiale plastico opportunamente sagomata
ri. In ogni modo, tanto perché sappiate come e limata).
comportarvi in ogni frangente , sappiate che se Provate ora a regolare il potenziometro R4 in
con una certa bobina siete in grado di ascoltare modo da far assorbire al transistor una corrente
la modulazione di frequenza della RAI, per rice- di 1 milliampere circa: noterete che facendo
vere gli aerei avete bisogno di un minor numero scendere l'assorbimento al di sotto dei 0 ,8 mil-
di spire e. per ricevere la polizia, una spira o due liampere il fruscio verrà a scomparire e simil-
in più. mente accadrà portandolo su valori oltre i 1,5
Se invece captate gli aerei, per ricevere la gam- milliampere, ciò a significare che il valore idea-
ma radiantistica dei 144 MHz, occorrerà che spa- le è quello corrispondente a 1 milliampere.
ziate la bobina impiegata per essi, oppure eli- Si passa poi a ruotare il variabile di sintonia
minare una spira. C6: se portando il predetto condensatore dalla.
Individuare la gamma della TV vi sarà abba- sua posizione di capacità massima a quella di
stanza faci le, poiché la frequenza video si udrà m inima riscontrerete anche una sola posizione
come un ronzio, sui 50 Hz, e in prossimità di es- in cui l'assorbimento del transistor da 1 milli-
so sarà individuabile l'audio con una \ntensità in- ampere passa a 2. con contemporanea scompar-
feriore rispetto a quella del video. sa del soffio indicante la superreazione, ciò si-
gnificherà che la regolazione di C2 non è perfetta,
per cui occorrerà provvedere in maniera più accu-
MESSA A PUNTO rata, manovrando leggerm ente il compensatore
fino a riporta re l'assorbimento sui valori ideali.
Il nostro ricevitore, per poter funzionare in ma- Se poi ruotando il variabile da un estremo al-
niera veramente ideale, richiede una breve e sem- l'altro noterete che l'assorbimento invece di sa-
plice messa a punto. lire tenderà a portarsi su livelli inferiori ai 0,5

pag. 292
Fig. 7 Coloro che desiderano le cose perfette, pu stradale a chilometri e chilometri dal nostro po-
tra11110 come abbiamo fatto noi racchiuso il tutto sto di ascolto, anticipando avvenimenti che gli
entro un elegante mobiletto metallico (completa11· altri potranno sapere solo all'indomani leggendo
dolo con l'altoparlante presentato a pag. 190 del i giornali.
n. 3/69 di nuova Elettronica). Le scritte sul pa11 - Un'ultima prerogativa di questo ricevitore con-
11ello sono state effettuate con lettere autoadesive siste nel fatto che. funzionando a pila. quindi in
rintracciabili presso ogni cartoleria. -
modo autonomo. avrete la possibilità di poterve-
lo portare appresso ed us;irlo quarido megrio vi
milliampere còn totale silenzio dell'altoparlante, aggrada.
niente paura; questo fatto non dipende da un di-
fetto in quanto basterà ruotare leggermente R4
per riportare il tutto nelle condizioni ideali di SCATOLA DI MONTAGGIO
funzionamento.
. Come avrete potuto facilmente comprendere,
la parte più delicata della messa a punto consi-
. La scatola di montaggio di questo ricevitore
è reperibile presso la nostra redaz ione al prezzo
ste nella regolazione di C2, di cui potrete con-
di L. 4.400 comprensive di tutti i componenti
statare la perfetta posizione quando, anche cam-
necessari alla realizzazione, escluso contenitore,
biando le bobine sull'apposito zoccolo, l'assorbi- manopole ed antenna.
mento rimarrà ·Costantemente su 1 milliampere,
Il variabile è ottenibile al prezzo di lire 1.200.
o almeno lo si potrà portare su tale valore col- il transistor a lire 800 ed il circuito stamparn
l'aiuto di R4. a lire 400.
Consigliamo allo sperimentatore che per le pri- Le spese postali. a carico del committente. so-
me volte usa il ricevitore, affinché prenda confi - no mantenute in lire 250 per pagamento tramite
denza con l'apparecchio. di tenere almeno per i vaglia anticipato ed in lire 500 per spedizioni
primi giorni il tester inserito per controllare di contrassegno.
continuo l'assorbimento e potere così ruotare il
potenziometro nella maniera più opportuna. IMPORTANTE: coloro che si abboneranno per
Non resta altro ora che cominciare a mettersi l'anno 1970 alla rivista NUOVA ELETIRONICA
in ascolto per captare i messaggi degli aerei, op- potranno entrare in possesso del ricevitore al
pure uno dei tanti comunicati della polizia stra- prezzo speciale di L. 2.000 (vedere all'ultima
dale che a sommi capi descrive un incidente pagina della rivista).

pag. 293
Oggi vogliamo parlare delle gamme VHF vi- In questo stesso numero della nostra rivista
sto che esse rappresentano per la maggior parte abbiamo infatti descritto un ricevitore per tali
dei radiomatori dilettanti una specie di autentico gamme. La realizzazione di tale ricevitore - sulla
« tabù ». Abbiamo infatti avuto modo di consta- scorta del relativo circuito stampato - diventa
tare. nella nostra lunga esperienza, come siano un'operazione talmente semplice e piacevole che
pochi i lettori che esplorano tali gamme. Perché? sfidiamo qualsiasi principiante a non saperlo
Esistono motivi veramente sostanziali o non è far funzionare, sempreché sia almeno capace di
piuttosto una specie di resa incondizionata del effettuare una saldatura.
lettore di fronte a determinate difficoltà? Beh, Entriamo quindi nella realtà delle VHF e ve-
diciamo che si tratta dell'uno e dell'altro. diamo che cosa esse ci offrono.
Difficoltà reali, in effetti esistono. Innanzitutto Chi usa le VHF? l'« utenza». come potrete no-
il problema di riuscire a reperire in commercio tare, è piuttosto vasta; troviamo infatti su queste
ricevitori capaci di esplorare frequenze che dai gamme i radioamatori, la polizia in tutti i suoi
30 MHz possano raggiungere i 200 MHz ed ol- settori: criminale, ferroviaria, stradale; l'Esercito,
tre; in secondo luogo - ammesso di trovarli - la gli aerei, i satelliti, i collegamenti di salvataggio
constatazione di dover sborsare una somma che nautico: l'aeronautica, i ponti radio privati, i taxi,
va dalle L. 1 00 .000 = in su. Ed allora il dilettante ecc. Naturalmente su tali gamme ascoltiamo
- cui l'entusiasmo non difetta mai - pensa di anche le stazioni RAI a modulazione di frequenza
realizzare personalmente un ricevitore per tali e l'audio della TV.
gamme, ma poiché di. solito al suo entusiasmo A questo punto è naturale che il lettore desideri
non corrisponde uguale tenacia, quasi sempre si conoscere su quali frequenze sia possibile captare
arrende di fronte alle prime vere o presunte dif- l'una o l'altra delle emittenti suaccennaté in mo-
ficoltà di realizzazione. do da potersi regolare nella costruzione delle
Occorre invece ridimensionare il problema bobine. Conoscendo infatti che con una deter-
ponendolo nella giusta luce e cioè facendo con- minata bobina - provvista di un certo numero
statare al nostro lettore ca.me la realizzazione di di spire - si captano, ad esempio. le stazioni
un simile ricevitore sia un'impresa del tutto ac- a modulazione di frequenza la cui gamma - FM -
cessibile. copre dagli 88 ai 1 08 M Hz, è ovvio che volendo

pag. 294
cosa POSSIAMO ascoltare sulle V.H .F.
captare gli aerei e le t orri di controllo che operano invece, soggette a vari azioni locali. Ad esempio
oltre i 102 M Hz, si debba applicare sul ri cevi- in una determinata città è possibile captare le
tore una bobina con un minor numero di spire. stazioni della polizia sui 47 MHz. mentre in un' al-
Una volta sintonizzati sulla gamma aereonautica, tra città la gamma prescelta pu6 essere quella
i lettori che volessero dedicarsi ali' ascolto della dei 1 59 MHz. Così dicasi per i Servizi Portuali.
gamma radiantistica dei 144 M Hz. intuiranno Finanza, Vigili del Fuoco. Croce Rossa. Taxi,
che la bobina da applicare al circuito di sintonia. i quali scelgono la f requenza più idonea alle
dovrà risultare, o più spaziata a quella usata loro esigenze allo scopo di evitare reciproche
per l'areonautica, o con un minor numero di interferenze. L"adozione di queste varianti è d'al-
spire. Crediamo quindi far cosa gradita a tutti tronde suggerita dalla configurazione prevalen-
portando a conoscenza le frequenze adibite ai temente montagnosa del nostro territorio, ele-
diversi servizi che operano sulle VH F affinché mento. questo, non di rado sfavorevole per co-
chi desidera esplorare tali gamme sappia, appros- municazioni VHF. In tal caso, per owiare all"in-
simativamente, come e cosa potrà captare. conveniente, si sceglie - a seconda dell'impor-
Da quest a tabella il lettore potrà constatare tanza del servizio - la frequenza più idonea a
come sono distribuite le varie frequenze VHF. fornire il miglior collegamento.
Precisiamo comunque che, in pratica. solo le Non vi sarà comunque difficile, con qualche ora
frequenze del servizio TV-Aeronautico, restano di ascolto, determinare - ad esempio - le fre-
invariate per qualsiasi località del nostro paese quenze usate nella vostra città dalla Polizia
e si possono quindi captare sempre sugli M Hz Municipale, da quella Stradale. dai Radiotaxi
indicati nella tabella. Le altre frequenze sono, e dai Servizi di Pubblica Sicurezza.

33 - a 40 MHz - Polizia, ponti radio privati - 156,25 - 157,45 MHz - guardacoste e servizi
Esercito salvataggio
40 MHz = Frequenza usata dai sovietici per i 157,45 - 157,74 MHz = radiotaxi
satelliti 157,74 - 158,10 MHz = radiotelefoni per auto-
42 - a 47 MHz = Polizia, cercapersone vetture
52,6 - 59,5 MHz televisione canale A 158,70 - 159,48 MHz = Polizia
61 - 68 MHz = televisione canale B 159,48 - 161 ,57 MHz = radiotaxi
72 MHz = Frequenza per radiocomandi 161 ,57 - 161,68 MHz - nautica e salvataggio
81 - 88 MHz = televisione canale C in mare
86 - 104 MHz = stazioni FM nazionali e esteri 161 ,63 - 161 ,78 MHz = ponti radio RAI
108 MHz frequenza usata dagli Stati Uniti per 161 ,63 - 162 MHz = Servizi portuali e radiote-
satelliti lefoni per natanti
108 - 132 MHz = gamma aeronautica 162,25 - 170, 15 MHz Polizia e servizi di si-
134 - 140 M Hz = satelliti metereologici cureu a civili
144 - 146 MHz = radioamatori 170,43 - 172,38 MHz Polizia e servizi di si-
146 - 1 56 M Hz = servizi aeronautici curezza
159,80 - 159,98 MHz = radiotaxi 17 4 - 181 M Hz - televisione canale O
150,98 - 1 51,49 MHz = Polizia Municipale 182,5 - 189, 5 MHz = televisione canale E
152 - 152,34 MHz = radiotelefoni per uso in- 191 - 198 MHz = televisione canale F
dustriale 2 00 - 207 MHz = televisione canale G
152,24 - 152,48 MHz = radiotaxi 209 - 216 MHz - televisione canale D
152,48 MHz = ponti radio e telefoni di stat o 216 - 223 MHz - televisione canale H
152,84 - 153,73 MHz - ponti radio per usi 282,2 - 353 MHz = aeronautica frequenza usata
industriali per atterraggi senza visibilità
153,74 - 154,46 MHz = polizia e servizi di si- 430 - 440 MHz - frequen za riservata ai radio-
cureua amatori
154,63 - 156,25 MHz = servizi pubblici

pag. 295
WATT
in questo

INTEGRATO della I

Non !} passato molto tempo da quando i primi sti speciali circu1t1, delle loro caratteristiche
circuiti lf!tegrati hanno fatto la loro apparizione principali e della loro funzione.
nel monclo della tecnica, ma già essi hanno tro- In che cosa consistono essenzialmente cir-
vato largo impiego nelle ' reali zzazioni più dispa- cuiti integrati?
rate. La risposta a questa domanda è molto sempli-
E non potevamo certo trascurarli noi che ce e breve, deducibile in un certo senso dallo
dell'elettronica abbiamo fatto la nostra ragione stesso nome con cui essi vengono denominati.
di vita. tanto più che le novità rappresentano Infatti un circuito integrato non è altro che un
la fonte migliore per una rivista scientifica o tec- semplice circuito elettronico praticamente auto-
nica che si rispetti. sufficiente e comprendente transistor, diodi.
Non è · che il parlare dei circuiti integrati ci resistenze e condensatori in modo da formare
faccia sentire dei pionieri, ma piuttosto siamo un complesso già in grado di funzionare senza
convinti che molti nostri lettori conoscano detti l'ausilio di ulteriori componenti.
circuiti solamente come vocabolo. di etimologia Ma la cosa stupefacente non è tanto la loro
certo chiaramente elettronica, senza una cogni- essenza come agglomerato di funzioni elettroni-
zione di fatto sufficientemente profonda. che, quanto il fatto che tutti questi componenti
L'articolo che intendiamo proporvi non con- sono, possiamo anche dirlo, stipati in uno spazio
siste tanto in una dissertazione accademica sul- ridottissimo. Quindi la prima qualità che salta
la storia e sulle cause che hanno portato alla subito agli occhi è rappresentata dalle dimensio-
realizzazione di questi componenti, ma piutto- ni, e di conseguenza dal peso, di questi circuiti
sto. dopo una doverosa e breve descrizione, con che appunto hanno fatto la loro prima apparizio-
esso tendiamo ad introdurvi nell'uso del circuito ne come parte indispensabile delle apparecchia-
integrato con le sue applicazioni più comuni. ture elettroniche installate sui satelliti artificiali.
Siccome pero i tipi in circolazione attualmente Come dire che la loro scoperta fu dovuta alla
sono parecchio numerosi, ci siamo orientati per necessità di poter disporre di strumenti perfet-
ora a descrivervi un solo modello nella sua più tissimi e dal funzionamento impeccabile, senza
comune utilizzazione. tutti quegli inconvenienti di ingombro e di colle-
Innanzi tutto, per entrare cpnvenientemente gamento dei vari componenti denunciati dai cir-
in argomento, sarà bene parlare un poco di que- cuiti tradizionali, anche se miniaturizzati. L'aspet-

pag. 29 6

~-.
Soltanto poco tempo fa pensare di poter contenere in un paral-
lelepipedo di 1,2 x 4,8 x 5,8 cm. un amplificatore che potesse
fornire una potenza di 100 Watt era praticamente impossibile.
Oggi, invece, la RCA ci informa che nei propri laboratorii è
stato approntato il circuito integrato TA 7625, dotato appunto
di queste sorprendenti caratteristiche.
Presentiamo in anteprima il TA 7625, con tutti i dati per un
impiego pratico.

-
,
(±)
.._.. ···-

I 5 . 6 I D
I • 7 I D Fig. 1-2 qui a lato il dise-
I 3 8 I o gno del circuito integrato
a grandezza naturale, con
I 2 9 • o la disposizione numerata
I 1 10 1 or------ dei terminali di utilizzazio-
. ne. Nella foto in alto a si-
nistra, l'integrato TA.7625.

(B
to esteriore dei circuiti integrati non è sempre lo pedo, come appare in fig. 1, di materiale pla-
stesso, ma varia secondo tipi e case di costru - stico, materiale che in terminologia tecnica viene
zione. come pure variano le dimensioni d'ingom- denominato « epoxy » e di dimensioni contenute in
bro e la potenza che essi possono fornire. cm 1.2 x 4,8 x 5,8.
Si passa quindi da componenti rassomiglianti È sorprendente pensare come un componente
in tutto a normali transistor (fuorché nel numero di dimensioni così ridotte sia in grado di 'fornire
dei terminali di ultilizzazione) ad altri costituiti la potenza che noi abbiamo denunciato.
da parallelepipedi di materiale plastico con di- Impiegando la tecnica dei circuiti ibridi. que-
mensioni diverse, per cui non si pu6 generaliz- sto integrato consiste in un amplificatore di tipo
zare nella loro descrizione. single-ended in classe 8' e contiene nel suo in-
Abbiamo anticipato che il nostro articolo terno, oltre a tutti i normali componenti, quali
avrebbe trattato di un solo tipo, scelto non per resistenze, diodi, transistor e resistenze adatte
particolari capacità, ma piuttosto perché biso- per un amplificatore anche un particolare dispo-
gna ben cominciare da uno. per cui, esaurita que- sitivo di protezione che agisce in modo da mini-
sta breve presentazione, possiamo senz'altro mizzare i pericoli dovuti a sovraccarichi acci-
addentrarci nel vivo dell'argomento. dentali causati da eventuali cortocircuirti sui
Il circuito integrato che desideriamo trattare capi d'uscita dell'altoparlante.
come primo è stato realizzato nei laboratori della Come potete constatare, le caratteristiche di
RCA ed immesso nel mercato con la sigla « TA- funzionamento e di sicu rezza di questo integrato
7625 ». ed ha funzioni di amplificatore. sono particolarmente ihteressanti, per cui è fa-
Esso ha l' aspetto esteriore di un parallelepi- cile prevedere che in un prossimo futuro questo

pag. 297
.. .. VOl.l

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.
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..

~NTRATA
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.
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J

..
particolare componente, nella sua rea le appli-
Fig. 3 Circuito elettrico tradizionale equivalente
cazione come amplificatore di potenza B.F in
all'integrato cc TA- 7625 n: un ridottissimo amplifica-
HI- FI, godrà di una larga e meritata diffusione.
tore in grado di erogare la ragguardevole potenza
L'integrato TA- 7625, come dalla fig. 2, dispo- di 100 Watt.
ne di 1O terminali di utilizzazione s pu6 essere Internamente nell'integrato TA.7625 è rac-
alimentato indifferentemente da tensioni compre- chiuso tutto il circuito, compreso resistenze
se tra un minimo di 30 volt ed un massimo di diodo, transistor, condensatori raffigurati nel
75 volt, ed è capace di sopportare una corrente disegno entro il fondo a colore. Tale circuito
di assorbimento con picchi di 7 ampere. comprende anche un dispositivo di protezione.
Se noi consideriamo che in uscita è possibile
inserire un altoparlante con una impedenza di malissimo circuito. per studiarne la intima costi-
carico di 4 ohm. troveremo facilmente la spie- tuzione elettrica, troveremmo che esso consiste
gazione di come si possa ottenere una potenza in un apparato equ ivalente a 11 transistor, 8
massima effettiva di circa 100 watt. diodi, 7 condensatori e ben 23 resistente; sen-
Tra le caratteristiche p iù salienti, segnaliamo . z'altro un bel numero di componenti.
che la banda passante di responso di questo Intendiamoci, non vorremmo che alcuni di voi
integrato si estende, praticamente senza alcuna credessero che detti componenti siano quelli
attenuazione apprezzabile, c,oe linearmente, tradizionali, ma invece consistono in semplici
da 1 00 a 10.000 hertz, mentre è in grado di rag- funzion i, rappresentabili per6 con uno schema
giungere una soglia minima di 20 Hz ed una mas- elettrico tradizionale, con simbolismo tradizio-
sima di 50.000 Hz con una attenuazione limite nale e pure tradizionali caratteristiche di funzio-
di -3 dB, prestazioni. conie potete notare senza nam ento.
bisogno di un particolare d iscorso, piuttosto In fig. 3 vi abbiamo riportato il circuito elet-
rispettabili. trico equ ivalente di questo integrato e possiamo
passare senz'altro a discuterlo come se ci tro-
vassimo di fronte ad un normalissimo schema.
SCHEMA ELETIRICO DELL'INTEGRATO Lo stadio d'ingresso, di t ipo differenziale, è
TA- 762 5 formato dai transistor TR 1 e TR2 che sono colle-
gati tra loro attraverso i rispettivi emettitori. Il
Se noi potessimo aprire l'involucro di questo transistor TR3, che collega gli emettitori di TR 1
integrato, come fosse il contenitore di un nor- e TR2 al polo negativo, funge da resistenza di

pag. 298
emettitore funzionando come sorgente di corren - Il segnale viene successivamente prelevato
te costante, in quanto la base è mantenuta ad dai capi della resistenza R5 (collettore di TRl)
un potenziale fisso dai due diodi D1 e D2; que- ed inserito sulla base di TR5. Da questo punto in
st'ultimi infatti sono polarizzati direttamente tra - poi lo schema è del tutto convenzionale, se si
mite la resistenza R7 ed ai loro capi si ha così esclude il circuito di protezione che appare dise-
una caduta di potenziale costante, pari alla ten- gnato su fo ndo rosso. Come si pu6 osservare
sione di ginocchio caratteristica dei due diodi. i transistor TR4 e TR5 forma no una coppia com-
Analizzando più approfonditamente lo stadio plementare direttamente collegata alla coppia
di ingresso, notiamo come il segnale venga TR8-TR9; .tutti assieme i quattro transistor forma-
inserito alla base di TR 1 tramite il terminale no un complesso a simmetria complementare
esterno n. 9; alla base di TR2 giunge invece, di potenza sufficiente per pilotare i transistor
tramite R9, un segnale prelevato dall'uscita del- fina li. TR 1 O e TR 11 svolgono la funzione di
l'amplificatore. Poiché l'accoppiamento TR 1- fina li di potenza in un circuito tipo single-endend,
TR2 è di tipo differenziale, sulla resistenza di di concezione ormai tradizionale. I diodi D7 e D8
collettore R5 avremo la differenza dei due se- proteggono TR 1 O e TR 1 1 da possibili tensioni
gnali, ottenendosi, in tal modo, un effetto di con- inverse; una ulteriore protezione è data da R20
troreazione che permette una risposta più lineare ed R21 che provvedono anche ad un leggero gra-
ed una migliore stabilità dei potenziali di po- do di controreazione. Il segnale di B.F. per l'alto-
larizzazione. parlante viene prelevato nel punto di incontro
Grazie proprio a questo particolare ed effi- di R20 ed R21 e la massa; a questo proposito è
cientissimo tipo di controreazione l'amplifica- necessario inserire esternamente un condensa-
tore integrato non ha bisogno di potenziometri tore da 2.000 microF., con lo scopo di bloccare la
per la regolazione, come invece accade in tutti componente continua della tensione presente, ed
i circuiti tradizionali, in cui sono necessari dei una impedenza da 1O microH ., smorzata inter-
trimmer per la regolazione della corrente di riposo namente dalla res istenza R22 di 22 Ohm, grazie
dei transistor finali e per il bilanciam ento della alla quale la stabilità dell'amplificatore è assicura-
tensione su di questi. ta anche su eventuali carichi capacitivi. Questo

48 VOLT

RI

ALTOPARLANTE
Cl
+ LI

Cl
TA-7825

Il

Fig. 4 Schema d'impiego dell'amplificatore 11 TA-· COMPONENTI CIRCUITO INTEGRATO


7625 11 con una alimentazione di 48 volt. In questo
caso l'impedenza dell'altoparlante da inserire in
uscita, per ottenere la maggiore pot enza possibile, -
R1 = 470 ohm
C1 5 mF 25 Vl elettr.
deve risultare di 4 ohm, in quanto utilizzando un al-
toparlante con impedenza più elevata non si avrà C2 = 50 mF. 12 VI, elettr.
la possibilità di sfruttare appieno le caratteristiche C3 100 mF. 50 VI. elettr.
dell'integrato, mentre con impedenze inferiori si C4 = 2 .000 mF. 50 VI. elettr.
pu6 correre il rischio di distruggerlo. ll = impedenza di B.F. (vedi articolo)

pag. 299
37 VOLT

R1

ALTO PARLANTE
L1

r
C1
TA-7625
. IO

ENTRATA

____________,..________________________. .______. . MASSA

Fig. 5 Schema d'impiego del circu;to integrato con


una alimentazione bilanciata, rispetto a massa, di .______________,o
37+37 volt. Con questo sistema ed utilizzando in
uscita un altoparlante con impedenza di 8 ohm, si 37 VOLT
ottengono le migliori prestazioni fornibili dal « TA-
7625 11. Da notare come la resistenza di carico sia
esattamente di valore doppio rispetto al precedente
tipo di alimentazione; un valore inferiore potrebbe
R1 470 ohm
provocare dannosi effetti. C1 5 mF. 25 VI. elettr.
C2 50 m F. 12 VI. elettr.
L1 impedenza di B.F. (vedi articolo)

effetto di stabilizzazione è rafforzato anche dal in corto circuito la base e l'emettitore di TR8,
gruppo RC, formato da R23 e C7, connesso in bloccandone, così, il funzionamento, mentre il
parallelo all'altoparlante tra i terminali n. 1 e 2 segnale viene scaricato a massa tramite l'alto-
del circuito integrato. parlante. Analoga cosa accade per TR9 quando.
Il circuito sinora descritto sarebbe in grado da per analoghi motivi. il transistor TR7 passa in
solo di funzionare correttamente tuttavia il TA conduzione. Viene. in tal modo, realizzato un ef-
762 5 contiene anche un particolare circuito di ficiente sistema di protezione che mantiene bloc-
protezione elettronica formato dai transistor cato l'amplificatore per il tempo in cui esso è
TR6 e TR7 in unione con i diodi D3, 04, 05, 06. sottoposto a sovraccarico. mentre il tutto torna
Questo circuito provvede a bloccare l'ampli- in condizioni normali non appena cessi la causa
ficatore nel caso si creassero sovraccarichi acci- perturbatrice.
dentali, ad esempio un corto circuito fra i termi-
nali dell"altoparlante o una eccessiva tensione di
alimentazione. Infatti quando la tensione appli- IMPIEGO PRATICO
cata ai capi di R20 ed R21 diventa più alta del
valore normale, come appunto accade in caso Non c'è molto da dire sull'impiego di questo
di eccessivo assorbimento dei finali, i diodi 05 e amplificatore integrato, in quanto esso è del tutto
06 lasciano passare corrente portando TR6 e completo e basta connettere l'ingresso. l'alto-
TR7 in conduzione. Più precisamente, TR6 entra parlante e l'alimentazione, per avere un ottimo
in conduzione per le alternanze negative del amplificatore di circa 100 Watt di potenza.
segnale e TR7 per quelle positive. L'alimentazione può essere fatta in due modi,
Analizzando lo schema si può notare che quando con un singolo alimentatore da 48 Volt, come
TR6 è in conduzione esso mette praticamente mostrato in fig 4, oppure con un alimentatore

pag 300
bilanciato, con due tensioni di 37,5 Volt di cuì toparlante deve essere di 4 Ohm, mentre sono
una positiva ed una negativa rispetto a massa necessari 8 Ohm nel caso di alimentazione bi-
0

(fig 5). L alimentazione bilanciata oltre a fornire lanciata 37 + 37 Volt. L'impedenza L 1 presente
migliori prestazioni, evita di dover usare il con- negli schemi può essere realizzata avvolgendo
densatore da 2.000 micro f; infatti con quest'ul- su di un supporto di 2 cm. di diametro circa 1 5
timo sistema di alimentazione si ha una bartda spire di filo di rame smaltato da 1 mm.
passante da 20 Hz. a 50.000 Hz. a - 3 dB., con Oltre all'alimentazione e all'altoparlante, di
una distorsione dello 0.5% alla potenza di 60 cui abbiamo parlato, bisogna collegare l'ingresso,
Watt. Con alimentazione unica a 48 Volt, le pre- tramite il condensatore C 1, e realizzare il sem-
stazioni sono leggermente inferiori; infatti la po- plice circuito di filtro formato da R 1. C2 ed even-
tenza massima si riduce a circa 60 Watt, mentre tualmente C3. a seconda dell'alimentatore scelto.
rimane sostanzialmente inalterata la risposta: Con ciò l'amplificatore è pronto per funzionare;
20- 50.000 Hz. a -3 dB .. con distorsione dello unica acç;ortezza necessaria sarà quella di fissare,
0,5% a 20 Watt. tramite le apposite viti, il circuito integrato su di
La fig. 4 e la fig. 5 mostrano anche come va una grossa aletta di raffreddamento, perché il
collegato , altoparlante; è importante notare che calore sviluppato, data la potenza in gioco, è mol-
con 48 Volt di alimentazione l'impedenza dell'al- to elevato.

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pag. 301
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transistorizzato? Avete bisogno di un interfono? Vi neces-
sita uno stadio finale di BF. per un ricevitore? L'amplifica-
tore EK-305, grazie alla sua versatilità, potrà esservi di gran-
de aiuto in queste ed in tantissime altre occasioni.

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di laboratorio, ci sarebbe tornato molto comodo prezzarne le qualità. Come tanti ·altri progetti
poter usufruire di un amplificatore a carattere da noi pubblicati, anche questo possiamo farlo
universale, capace di soddisfare a qualsiasi rientrare nella gamma degli accessori utili che
richiesta per necessità di collaudo, anche se non dovrebbero mai mancare nel taboratorio di
molto dissimili fra di loro. uno sperimentatore, proprio per gli innumerevoli
Naturalmente, come imprescindibile qualità, servizi che esso sarà in grado di svolgere.
il nostro amplificatore si sarebbe dovuto prestare Ora noi, per esempio. quando abbiamo bisogno
ad essere collegato tranquillamente senza bi- di collaudare qualche piccolo trasmettitore,
sogno di apportare alcuna modifica al circuito abbiamo imparato a servirci di questo amplifi-
da collaudare, doveva essere insomma « un qual- catore per modulare lo stadio di A.F.
cosa » da aggiungere e togliere senza alterare le A titolo informativo infatti il nostro progetto
caratteristiche fondamentali del progetto al pu6 erogare una potenza di circa 2 watt, con
quale abbinarlo, appunto per tener fede alle sue tina alimentazione di 9 volt, e di 4 watt con una
peculiarità d'impiego generale accennate prima. di 12 volt, quindi risulta più che idoneo come
·Le prospettive d'impiego, per soddisfarci pie- modulatore per trasmettitori con potenza di A.F
namente, dovevano essere plurime, in quanto era compresa tra i 3 e i 6 watt.
nel nostro intento poterci servire di esso tanto Per fornire poi un'altra prova circa l'utilità, e la
come modulatore per piccoli trasmettitori, quan- versatilità, d'impiego dell'amplificatore, diremo
to come amplificatore per pick-up e magnetofo- che ci siamo serviti dello stesso, come stadio di
ni. come stadio finale di potenza B.F da colle- B.F. per il ricevitore in superreazione per la gam-
gare allo stadio rivelatore di un qualsiasi ricevi- ma delle VHF presentato sulle pagine di que-
tore transistorizzato. sto stesso numero.
Infine, ultimo pregio. doveva presentare la pos- Elencarvi tutte le altre possibilità d'impiego
sibilità di essere alimentato indifferentemente sarebbe pressapoco come compilare il classico
con una tensione di 9 o 12 volt. « elenco della lavandaia » in quanto esse sono
E siccome la necessità sviluppa l'ingegno, un innumerevoli. per cui ci limiteremo ad accennar-
progetto. in grado di offrire tali risultati, non vi che, qualora ad esempio aveste la necessità ,
poteva non suscitare l'interesse dei tecnici del o lo sfizio. di costruirvi un interfono, potrete
nostro laboratorio che. sempre ali' erta quando adattare questo nostro progetto alle bisogna e
si tratta di progettare apparecchi di qualche uti- più avanti, in questo stesso articolo, ve ne dare-
lità per gli altri, e per se stessi, si sono affrettati mo gli estremi di realizzazione.
a mettere a punto un prototipo di appropriate Convinti che questa introduzione sia servita
caratteristiche che a nostra volta presentiamo ad illustrarvi concisamente la varietà di appli-

pag. 302
cazione e la conseguente utilità di questo pro- secondo transistor, un PNP al germanio di t ipo
getto, possiamo senz'altro passare alle sue ca- ACl 25, per subire una nuova amplificazione.
ratteristiche elettriche e costruttive. Il trimmer potenziometrico R 1 O, inserito tra
il collettore di detto transistor e la massa, va
regolato una volta per sempre in fase di taratura
CIRCUITO ELETIRICO e, come a suo tempo esplicherem o. servirà a fare
in modo che sul punto dove va inserito il con-
Lo schema elettrico di fig. 1 mostra come nel densatore C 12, condensatore di accoppiamento
nostro progetto vengano impiegati solamente 5 dell'altoparlante. si abbia esattamente la metà
transistor, tutti di normale reperibilità. del valore della tensione impiegata per l'alimen-
Il primo transistor, un NPN al silicio di tipo tazione.
BC108, serve da preamplificatore di B.F e, come Sempre dal collettore di TR2 il segnale viene
potete verificare considerando il circuito elettrico, poi prelevato per essere applicato alla base di
sull'emettitore di tale stadio troviamo un conden- TR3, ancora un N PN al silicio uguale a TRl cioè
satore elettrolitico. C5, che, a seconda delle ne- un BCl 08. che ha funzione di pilota per gli stadi
cessità d'impiego può essere inserito o disin- fina li.
serito attraverso un piccolo interruttore oppure Come potrete constatare, su questo amplifi-
cortocircuitando direttamente tale collegamento catore non è presente alcun controllo di tona-
sul circuito stampato. Infatti, quando per esem- lità in quanto per l'uso a cu i esso verrà adibito,
pio l'amplificatore viene utilizzato come modu- vale a dire come modulatore, amplificatore per
latore, è bene che questo condensatore risulti ricevitori, interfoni, ecc. tale comando risulta
disinserito non essendo necessaria una grande perfettamente inutile.
sensibilità, quando invece è necessario poter Comunque, volendo, il segnale pu6 essere reso
usufruire di una sensibilità maggiore. nel caso più acuto o più grave, modificando semplice-
ad esempio si debba amplificare dei segnali debo- mente la capacità del condensatore C9. cioè
li. come avviene nel ricevitore in superreazione, quello posto in parallelo alla resistenza R 12.
sarà opportuno inserire detto condensatore. Per spiegarci meglio, con una capacità maggio-
Dallo stadio preamplificatore, il segnale di B.F. re di quella da noi usata nel nostro prototipo
tramite il condensatore C6, viene trasferito al e riportata nell'elenco componenti, si favorisce

pag. 303
"O
"'
<p
w
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~
R11

9-12VOLT
9 • 9

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• 5 I 4,811 DG!
+
RU~ • • 4,] ·,:
+

R2 ~
"! °'! S

I
R7

Cl
•n • 218 R12
R14

• 4.5
R18

C12
ALTOPARLANTE

R17

• 3.2'

R1 :,t:
• 3,2
I

I
ca
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I
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I
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R8
2i5 ~
• R11
I
ce

ENTRATA C2-
u
~ 2 .911

. , • 1,2 1

r - - i a10
~C10
I • 1.2
la riproduzione dei toni acuti, mentre con una
capacità inferiore si ottiene l'effetto contra rio,
vale a dire eliminazione dei toni acuti con poten-
ziamento dei toni bassi; ciascuno può quindi
optare per quel valore di C9 che maggiormente
completa le proprie necessità.
Proseguendo nella nostra descrizione circuita-
le, lo stadio finale di potenza di questo ampli-
ficatore è costituito da due transistor di tipo
AC187K e AC188K, sostituibili con la coppia
similare AC180K e AC181 K della Mistral.
La resistenza che trovate indicata nello
schema con la sigla R 14 consiste in una NTC
da 100 ohm, la quale, avendo la caratteristica
di modificare il proprio valore ohmico a seconda
della temperatura alla quale è sottoposta, serve
a stabilizzare, durante il funzionamento, il
valore della corrente che attraversa i transistor
finali.
Il trimmer potenziometrico R 13 sarà utilizzato
invece per regolare, durante la fase di taratura,
la corrente di riposo dei transistor fina li, corrente
che dovrà aggirarsi, in assenza di segnale; su va-
lori intorno ai 12-18 mA.
In quanto all'alimentazione, ripetendo quello
che abbiamo anticipato all'inizio di questo arti-
colo, essa può essere indifferentemente scelta
a 9 o 12 volt: naturalmente la potenza erogata
sarà direttamente dipendente dalla tensione
impiegata.
A 9 volt ed in assenza di segnale, avremo, come
detto, una corrente di riposo sui 12-1 8 mA. per
raggiungere, alla massima potenza. valori attorno
ai 250 mA.
A 12 volt, mentre la corrente di riposo si
manterrà sempre sui 12- 18 mA, alla massima
potenza salirà invece a valori di circa 380 mA.
Un breve calcolo, considerando che la potenza
è uguale al prodotto della tensione di alimen-
tazione per la corrente dissipata (senza benin-
teso considerare quella di riposo). ci porta appun-
to alle potenze denunciate di 2 watt su alimen-
tazione di 9 volt e di 4 watt sui 1 2 volt.
L'altoparlante da utilizzare dovrà avere un'im-
pedenza compresa tra i 5 e i 7 ohm.

REALIZZAZIONE PRATICA

L' amplificatore va montato su di una basetta


ramata ed in f ig. 2 vi abbiamo riportato il disegno
del circuito stampato visto dal lato rame e di-
mensionato in g randezza naturale per dare la
possibilità a coloro che desiderassero autoco-
struirselo di poterlo faci lmente riportare sul
rame. Per quelli che invec1:: desiderassero evitare

pag. 305
+
e

Fig. 2 Disegno del circuito stampato a grandezza


naturale; i lettori che non volessero accingersi al-
la preparazione dello stesso potranno trovarlo giè
inciso al prezzo di L 500 + spese postali.

tale operazione, facciamo presente che potran-


no entrare in possesso del circuito stampato
già inciso rivolgendosi direttamente alla nostra
direzione che provvederà a rimetterlo ai richie-
denti al prezzo di lire 600 cadauno. Fig. 3 In questo disegno sono indicate le posizio-
In possesso del circuito stampato occorrerà ni cui dovranno essere collocati i vari componen -
ovviamente effettuare nelle posizioni contrasse- ti sul circuito stampato. Nella figura il circuito è vi -
gnate su di esso, i vari fori per i terminali. sto dal lato opposto ;,I rame, cioè dalla parte dove
A tale scopo consigliamo vivamente di usare si innestano i compon,,nti. In questa stessa figura
punte da 1 millimetro, in quanto punte di dia- è raffigurata la disposizione dei terminali dei tran-
metro maggiore potrebbero rendere difficoltosa sistor, visti dal lato in fuoriescono dal corpo del
transistor; perciò, quando i transistor verranno
una efficiente stagnatura con possibili riper-
guardati sul circuito stampato, i terminali sembre-
cussioni sul funzionamento dell'intero apparec- ranno rovesciati.
chio.
Per il trapano, qualora ne foste sprovvisti e fos-
se vostra intensione dedicarvi seriamente all'hob-
by dell'elettronica. noi suggeriamo di volgere la
vostra attenzione a quelli di formato piccolo. ad
esempio quelli da traforo o simili reperibili a prez-
zi molto modesti (circa 700-800 lire), scartando elettrolitici. ci riferiamo a quelli per circuito
invece quelli più pesanti, non perché più costosi, stampato, non dovesse apparire il segno positivo
ma perché con essi è più facile rompere le minu- (o negativo) per distinguere le polarità, sarà suf-
scole punte di 1 mm. ficiente che notiate quale dei due terminali è più
Dopo aver effettuato i vari fori, si potrà pas- lungo, perché il terminale positivo ha una lun-
sare alla locazione dei singoli componenti nelle ghezza di circa 1 cm superiore a ,quella del
rispettive posizioni chiaramente indicate dallo negat ivo.
schema pratico di montaggio visibile in fig. 4. Ed infine le saldature: non è sufficiente, come
Nell'effettuare il montaggio, cosa che abbiamo si potrebbe credere, infilare il terminale del com-
detto e ripetuto fino alla nausea. è essenziale ponente nel foro interessato e saldarlo alla pista
fare molta attenzione, e non ci riferiamo di rame.
solamente ai meno esperti, a non confondere È consigliabile invece pulire sempre il termina-
i terminali dei transistor e le polarità dei conden- le, in modo da liberarlo da grassi e impurità che
satori elettrolitici. potrebbero infirmare la stagnatura, quindi favorir-
A quest'ultimo proposito vorremmo aggiungere la passando sulla parte del rame interessata il
che. per evitare qualsiasi forma di perplessità, saldatore sd un po' di pasta salda, ed infine
anche quando sull'involucro dei condensatori si potrà procedere ad infilare il terminale ed a

pag. 306
B

·~ •• E. C
r,::b
TR5 TR6
e
~e
B

TR1 TR2
B

TR3 TR4

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CORTOCIRCUITO

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R10 TR3 C .t-lTR4

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C3" e DG1 ~
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Ol
cp
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stagnarlo usando dello stagno per montaggi Si dovrà poi inserire il tester, predisposto sulla
radio, provvisto cioè internamente di un' anima di scala delle tensioni con fondo scala di 1 O volt,
deossidante. con il puntale positivo nel punto dove si collega
Le resistenze che compaiono nell'elenco com - il condensatore elettrolitico C 12 e quello negativo
ponenti sono tutte da 1/ 4 di watt, salvo diversa a massa (negativo della pila di alimentazione).
indicazione come il solito, ed i trimmer potenzio- Si darà poi tensione al progetto (meglio provare
metrici di tipo miniaturizzato. prima con una pila da 9 volt) e si controllerà nel
Ultimato il cablaggio, sarà opportuno, per non punto indicato, cioè nel punto di contatto tra
dire necessario, provvedere i due transistor R 16-R 17 e C 12, quale è la tensione presente.
finali di una aletta di raffreddamento adatta per Perché l'amplificatore funzioni perfettamente,
evitare che essi riscaldino troppo. come deve, la tensione misurata in quel punto
Le dimensioni di tale aletta non rappresentano deve rappresentare esattamente la metà della
un fattore critico e così pure il materiale del la- tensione di alimentazione ed il tester quindi, in
mierino da impiegare che pu6 essere indifferen- questo caso con una pila di 9 volt, dovrebbe indi-
temente di alluminio, ottone, rame o zinco, con care esattamente i 4,5 volt.
spessore di circa 1 mm e sagomato più o meno Difficilmente però troveremo tale valore di
come indicato nel disegno pratico di montaggio. primo acchito per cui occorrerà regolare il trim-
I transistor di tipo K da noi utilizzati sono mer R 1O fintanto che sulla scala non leggeremo
racchiusi in un involucro a forma di parallele- la tensione cercata.
pipedo provvisto di un foro centrale per essere
Dopo questa operazione si passerà al control-
facilmente fissati con una vite alla suddetta alet-
lo dell'assorbimento totale.
ta. Quando infine avrete portato a termine tutte
queste operazioni, dovrete effettuare una breve Si inserisce il tester, predisposto alla lettura
e facile messa a punto per evitare che inezie pos- della corrente nella posizione di 50- 1 00 mA
sano impedire il perfetto funzionamento dell'ap- fondo scala, in serie alla tensione di alimentazio-
parecchio. A questo scopo si dovrà procedere nel ne e si regolerà l'altro trimmer, R 13, fino a por-
modo seguente: si collegherà l'altoparlante (mai tare l'assorbimento ad un valore attorno ai 12 mA.
dare tensione senza che l'altoparlante sia inse- Dopo questo controllo e relativa regolazione,
rito) quindi si regolerà il potenziometro di volu- si tornerà a misurare, sempre con il tester, se
me al minimo, mentre i due trimmer, R 1 O ed la tensione nel punto R 16-R 17 e C 12 sia rimasta
R13, andranno ruotati a metà corsa. sempre sui 4,5 volt ed eventualmente, se doves-

S2

U315

Fig. 4 duesto amplificatore può essere usato an-


che come un ottimo interfono, in questo caso sa1à
sufficiente applicare in entrata, come vedesi in figu-
ra, un trasformatore d'uscita per apparecchi a val-
vola, cioè con un primario di 5.000 ohm d'impe -
denza ed un secondMio di 8 ohm, più due altopa(-
lanti ed un deviatore per permettere la commuta -
zione ASCOLTO-PARLO.

pag. 308
EIH5
[:~"
ALIMENt TRASMETT.

F,g. 5 Questo amplificatore s, presta perfetta-


mente per esse, e impiegato come modulatore per
ricetrasmettit ori a transistor. Volendolo usare per
tale scopo, occo1rerà sostituire all'altoparlante un
trasformatore di modula/ione con un pnm;irio d i 5
ohm e un secondario con prese a-diversa impcden-
,a per poterlo adattare a quills,asi tr/lsmettitore.

se -essere variata, la si riporterà al valore giupto perché, essendo l'amplificatore soggetto ad am-
ritoccando ancora R 1O. pie variazioni di corrente risulterebbe necessario,
Effettuati tutti questi controlli, potrete alimen- per evitare che tali fluttuazioni influenzino il re-
tare l'amplificatore con i 12 volt e controllare che golare funzionamento del ricevitore, impiegare
la tensione· nel punto di cui abbiamo parlato una tensione stabilizzata.
prima risulti anche questa volta esattamente la Per evitare quindi questo inconveniente ~bbia-
metà, vale a dire di 6 volt. mo trovato molto più semplice provvederli di a-
Anche in questo caso occorrerà controllare limentazione separata.
che l'assorbimento, in assenza di segnale. non Se invece desideraste impiegare il nostro am-
superi il valore di 18 mA. Qualora esso ecce- plificatore come interfono, per comunicare ad
desse oltre il valore limite, si provvederà a ri- esempio dal vostro garage o dal vostro labora-
toccare, come facilmente avrete intuito ancora torio direttamente in casa, sarà sufficiente che
il trimmer R13.
applichiate in entrata, come si pu6 notare in
Dopo questa elementare messa a punto l'am- fig. 4, un trasformatore con 8 ohm di impedenza
plificatore è già pronto per l'uso e, fin dalle prime per il primario e 5.000 ohm per il secondario
prove, constaterete come esso si comporti in (può essere impiegato ottimamente un comune
maniera egregia, sia per fedeltà di riproduzione trasformatore d'uscita da 1 watt per apparecchi
che per potenza in uscita. radio a valvola), ed inserire infine due deviatori
a 2 posizioni 2 vie.
Per utilizzarlo invece come modulatore per pic-
PICCOLE AVVERTENZE NELL'IMPIEGO coli trasmettitori a transistor, ·sarà necessario
sostituire l'altoparlante con un t rasformatore
Per collegare l'amplificatore ad un pick-up o da 5 watt provvisto di primario a 5 ohm e di un
ad un microfono piezoelettrico, ricordatevi di usa- secondario con prese diverse a 100-300- 500-
re sempre del cavetto schermato e questo con- 600 ohm, da adattare a qualsiasi tipo di trasmet-
siglio vale anche se doveste collegarlo ad un titore, come visibile in fig. 5 . ·
ricevitore (la massa del cavetto proveniente dal- Come vedete le applicazioni del nostro proget-
l'amplificatore va collegata con quella del ricevi- to sono numerose e, non a torto, noi lo abbiamo
tore). denominato<( PLUR IUSO».
Visto poi che nell'articolo dedicato alla rice-
zione VHF consigliamo di impiegare questo am-
plificatore come stadio finale di B.F, in questo SCATOLA DI MONTAGGIO
caso specifico sarà necessario adoperare due
pile di alimentazione distinte, una per alimenta- l a scatola di montaggio dell'amplificatore è a
re il ricevitore ed una, a 9 o 12 volt, per l'ampli- vostra disposizione prsso la nostra redazione
ficatore, non solo perché il ricevitore è dispo- al prezzo di lire 4 .500 + spese postali.
sto con il POSITIVO a massa (mentre nel nostro Il solo circuito stampato a lire 500 + spese
amplificatore la massa è NEGATIVA), ma anche postali.

pag. 309
Oggi l'amplificazione elettronica per la chitarra non è piu suf 4

ficiente per gli appassionati di questo strumento, i quali


vogliono ottenere effetti sonori che con la chitarra normale
nessuno è in grado di raggiungere: il tremolo offre certamente
gli effetti piu graditi e richiesti . Il circuito che vi presentiamo
rappresenta una soluzione pratica ed economica di questo
problema.
(Sig. Miele Michele, Torre del Greco)

GENERATORE TREMOlO
PER CHITARRA ElETTRICA
Nel mondo moderno, c aratterizzato da un rit- ne progettando sempre nuovi circuiti atti a po-
mo di vita sempre più frenetico e logorante assu- tenziare e variare il suono ottenendo effetti altri-
mono sempre maggiore importanza quelle mani- menti irraggiungibili.
festazioni personali dell'individuo che tendono Così, coloro che si dedicano a questo appas-
a scaricare la tensione nervosa accumulata nel sionante strumento, vuoi per hobby, vuoi per
contatto quotidiano con il proprio lavoro e con esigenze di lavoro. hanno imparato a servirsi con
i problemi da esso derivanti. In altre parole ognu- grande maestria di apparecchi elettronici quali
no di noi sente la necessità di esprimere compiu- distorsori, tremoli, riverberi, per tacere di quelli
tamente la propria personalità, spesso frenata o meno diffusi che vanno dall'effetto «ping- pong»
addirittura prostrata dalle imposizioni derivanti a quello« ua- ua ».
dalla propria posizione sociale, dedicandosi nei Fra tutti, pero, il tremolo, noto anche come vi-
momenti liberi a quelle attività che più gli si ad- brato, è certamente il più usato. sia perché offre
dicono e che gli consentono di ri lassarsi compiu- effetti particolarmente interessanti, sia perché
tamente, divertendosi. è stato cronologicamente il primo ad apparire.
Naturalmente la categoria di persone che mag- In che cosa consiste esattamente un vibrato?
giormente sente questa necessità di sfogo e di Esso è un circuito particolare che serve a va-
divertimento sono i giovani, e per essi il modo mi- riare l'ampiezza del segnale proveniente dalla
gliore e più diffuso per raggiungere questi obiet- chitarra con una cadenza prestabilita, in questo
tivi sono il ballo e l'ascolto della musica. Questa modo l'effetto che ne risulta è quello di un tremo-
affermazione è confortata dal boom, veramente lio nel suono. che, a seconda della frequenza
notevole in questi ultimi anni, rappresentato del vibrato, produce nell'ascoltatore l'impressione
dalla nascita di innumerevoli complessi musi- di piacevoli e sempre nuove sensazioni.
cali che hanno ottenuto sempre più i favori delle Di circuiti atti a funzionare da tremolo ve ne
platee giovanili. sono di moltissimi tipi; non è raro, per6. che que-
Una delle caratteristiche più evidenti di questo sti presentino l'inconveniente di lasciar sentire
fenomeno è rappresentata dal diffondersi di stru- un residuo della frequenza modulante, cioè quella
menti musicali sempre più perfezionati grazie che comanda le variazioni del volume del suono
all'applicazione ad essi di dispositivi elettronici. prodotto dalla chitarra, mettendo a disagio l'o-
Fra questi strumenti quello più diffuso fra i giova- recchio dell'ascoltatore. Nel circuito che vi pre-
ni è la chitarra e moltissimi sono gli appassionati sento ho eliminato totalmente questo difetto,
che si dedicano alla ricerca di nuovi accorgimenti provvedendo a variare il volume dell'amplificatore
per migliorarne. anzi esaltarne il rendimento. È mediante una fot oresistenza; il circuito del vi-
logico che la tecnica elettronica non potesse e- brato e quello dell'amplificatore rimangono. così,
simersi dal compito di assecondare questa passio- completamente separati, evitandosi il pericolo

pag. 310
••
j N "'AftA&.&.aLO
Cl Cl AL P,OT••ztOllaTRO
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11 u •• ••

••
.
---. ... 11

COMPONENTI R10 = 6.800 ohm


C1 cc 5 mF 12 VI elettr.
R1 = 4.700 Ohm C2 ~ 5 mF 12 VI elettr.
R2 ~ 4. 700 Ohm CJ , 5 mF 12 VI elettr.
0

R3 = 2.200 Ohm C4 = 5 mF 12 VI elettr.


R4 = 1 50.000 Ohm C5 = 5 mF 12 VI elettr.
R5 = 4. 700 Ohm C6 = 20 mF 12 VI elettr.
R6 cc' 10.000 Ohm TR1 = AC126 o equivalente
R7 = 3 .300 Ohm TR2 '= AC128
R8 = 2.200 Ohm LP1 = Lampadina 6,3 V 100 mA
R9 = 10.000 Ohm FR1 ~, Fotoresistenza ORP62 o equivalente

di poco graditi accoppiamenti spurif. Ma diamo ne TR 1 in oscillazione. Si tratta di oscillazioni


un'occhiata più in dettaglio al circuito elettrico. molto lente (pochi Hz.). la cui frequenza è rego-
lata dal potenziometro R6.
Il transistor TR2 funge da semplice amplifica-
CIRCUITO ELETTRICO tore: sul circuito di collettore è inserita una lam-
padina da 6,3 Volt 100 mA. che si accenderà e
Il transistor TR 1 funziona come oscillatore a spegnerà periodicamente con la frequenza stabi-
sfasamento: il segnale prelevato dal collettore lita da R6. Il potenziometro R9 prowede a dosare
subisce una prima rotazione di fase attraverso l'ampiezza di segnale presente sulla base, e quindi,
la cella RC formata da C4 con le resistenze R3- in definitiva, la luminosità massima della lam-
R5-R6; un ulteriore sfasamento è introdotto dal- pada LP1.
le celle successive C3-R2, C2-R1, C1-R7-R4. In prossimità della lampadina andrà montata
Sulla base di TR1 il segnale si presenta, per- una fotoresistenza, in modo che possa essere
tanto, in fa'àe con quello prelevato dal collettore colpita in pieno dalla luce di quella. L'elemento
dando luogu ad una reazione positiva che mantie- fotosensibile, che deve essere collegato in pa-

pag. 311
rallelo al potenziometro di volume dell'amplifi- za quali l'A0139 o 149, ma quest'ultimi sono e-
catore. subirà delle periodiche variazioni di re- suberanti rispetto all'impiego che se ne fareb-
sistenza (da qualche Megaohm, al buio, sino a be.
poche centinaia di ohm, alla luce), dando luogo TR2 è bene sia munito di una aletta di raffred-
- all'effetto di tremolo desiderato. damento, perché è soggetto a riscaldarsi anche
Infatti, quando la fotoresistenza è colpita dalla notevolmente.
luce. essa praticamente diminuirà la resistenza Lampadina e fotoresistenza debbono essere
del potenziometro di volume dell'amplificatore, montate una vicina all'altra, possibilmente all'in-
riducendone, così, la potenza di uscita. Vicever- terno di una piccola scatola metallica. allo scopo
sa, nel caso la fotoresistenza sia al buio, l'ampli- di evitare che possano essere raccolti ronzii. lo
ficatore funziona normalmente. ho usato l'involucro di una media frequenza, tol-
to da una vecchia radio di recupero. Se vogliamo,
una tale scatola è un po' esuberante, ma in com-
REALIZZAZIONE PRATICA mercio esistono supporti per medie frequenze di
dimensioni di circa cm. 3x3x3, che sono adattis-
Il circuito non è affatto critico, e si presta, sime allo scopo: i terminali sul fondello servono da
pertanto, alle più varie realizzazioni, tanto che ancoraggio per la lampada e la fotoresistenza;
- non credo sia nemmeno il caso di stare a descri- naturalmente all'interno andrà rimosso il sup-
vere come ho cablato il mio esemplare e quelli porto per la bobina vera e propria.
che successivamente ho realizzato per i miei ami- La fotoresistenza deve essere collegata all'am-
ci. In questo senso ognuno è libero di scegliere plificatore con un cavetto schermato, la cui cal-
a suo piacimento: si potrà, per esempio, usare za. evidentemente. deve essere saldata al termi-
due basette di ancoraggio a dieci terminali mon- nale di massa del potenziometro di volume. È
tate una di fronte all'altra su di un piccolo telaio, bene che il cavetto sia il più corto possibile, quin-
oppure valersi di una basetta rivettata, oppure an- di sarà buona norma montare la scatola della
cora, per i più volonterosi, preparare un circuito fotoresistenza direttamente dentro all'amplifi-
stampato. catore. Il rimanente circuito potrà, invece. essere
Per TR1 io ho montato un AC126, ma va u- posto anche all'esterno, perché i fili di collega-
gualmente bene anche un AC125 e, in sostan- mento della lampadina possono essere di qual-
za, un qualsiasi PNP di bassa frequenza. Per siasi lunghezza senza che si creino inconvenien-
TR2 ho utilizzato un AC128, poiché quest'ulti- ti di sorta.
mo transistor deve essere un finale di potenza. La fotoresistenza da me usata è stata una Phi-
Volendolo sostituire si pu6 usare un AC 132, op- lips ORP62, ma pu6 essere impiegata una qual-
pure volgersi verso transistor di maggiore poten- siasi fotoresistenza di 3-1 O Megaohm.

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pag.312
PROGETTI
in Sintonia

Questa rubrica è aperta alla collaborazione di tutti i lettori. Se avete sperimentato


un progetto interessante, se avete apportato su un qualsiasi schema modifiche sostan-
ziali che ne abbiamo migliorato le caratteristiche, inviateceli, noi ve le pubblicheremo.
I progetti ritenuti più interessanti verranno mensilmente premiati con materiale
elettronico.
Progetti in sintonia dovrà risultare per lo sperimentatore non un'arida rassegna di
idee, ma una inesauribile fonte di progetti, che potranno l!ll'occorrenza aiutarlo a
risolvere tanti piccoli problemi.

INTERRUTTORE AUTOMATICO LUMINOSO ho utilizzato un transistor NPN tipo BC 107, ma ho


notato che il circuito funziona anche con qualsiasi altro
transistor NPN e. invertendo la pila di alimentazione
(Sig. Di Donna Bartolomeo, Torre del Greco) anche con transistor PNP.
Per il relè ho montato un tipo da 12 Volt con resisten-
za della bobina di 580 Ohm, ma il circuito dovrebbe
Ho recentemente progettato e sperimentato un di- funzionare bene anche con relè con resistenza compre-
vertente circuito che propongo alla vostra attenzione sa fra 200 e 600 Ohm.
per la pubblicazione ne11a rubrica« Progetti in sintonia ».
Si tratta di un dispositivo che permette !"accensione di
una lampadina o di un qualsiasi altro utlizzatore· me- . - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Q 12V.
diante ruso di una generica sorgente di luce (lamoada
elettrica, cerino, candela, torcia ecc.) Il funzionamen- LPI
FR
to è molto semplice: avvicinando una sorgente lumino- LP2
sa alla fotoresistenza FR il transistor entra in conduzio-
ne e la corrente di collettore che così nasce provoca lo
scatto del relè e, di conseguenza, raccensione delle
lampade LP1 ed LP2. LP1 è una lampada qualsiasi, nel
senso che essa sta a simboleggiare un certo carico,
cioè al posto di LP 1 potrà essere messo, ad esempio.
un motore, un campanello o qualsiasi altra cosa interes-
si. LP2 invece è proprio una lampadina, da circa 1 O PI

Watt, che deve essere posta in prossimità della foto-


resistenza.
___.__..._________""'!"__<;>1211.
Lo scopo di LP2 è evidente: essa serve a mantenere
il relè chiuso anche quando viene a mancare la causa
che ne ha provocato l'attrazione (il cerino, per esempio,
verrà presumibilmente spento in breve). Se ac1esso
oscuriamo in qualche modo LP2, oppure copriamo la
fotoresistenza, il relè si disecciterà essendo diminuita la
corrente di collettore in virtù della nuova polarizzazione
di base.
Con questo ricuito è possibile accendere una lampa- P1' = 250.000 ohm
da con un cerino od altra sorgente luminosa e poi spe- FR = fotoresistenza (vedi testo)
gnerla oscurando l'altra lampadina. TR1 = BC107 NPN di B.F.
Una volta montato il circuito si dovrà regolare il po- LP1 - LP2 = Lampade per tensione di rete
tenziometro P1 per la sensibilità desiderata. Per TR 1 RELÈ 12 Volt 250-600 ohm.

pag. 313
UN RADIOMICROFONO IN FM Il consumo dell'apparato non è molto elevato, infatti
si aggira sui 30 mAmpere; questo però dipende dal va -
lore della resistenza R 11, dal quale dipende anche il
(Sig. Panarello Giuseppe, Milano) rendimento dell'apparato.
Se si accoppia il trasmettitore ad una antenna da TV
si possono raggiungere distanze di 600 1.000 metri.
Il radiomicrofono che vi presento è stato da me rea- Per quanto riguarda la pane fi nale del radiomicrofono
liuato e mi ha dato dei risultati di grande soddisfazione. due elementi fondamentali sono l'impedenza JAF1 e il
Esso si compone, come potete vedere dalla figura, di diodo varicap DV1: la prima è una impedenza di alta
soli 4 transistor PNP al germanio, di cui i primi tre ser- frequenza, che può essere una Philips di tipo V K200
vono per amplificare il segnale captato dal microfono, 10/3 B. oppure chiunque può realizzarla con 1O spire
e il quano è lo stadio finale oscillatore di VHF. Il micro- avvolte in aria su diametro di 4 mm. con un fi lo di 0,3
fono é costituito da un normale piezo. mm. di spessore; il diodo varicap DV1. al variare della
Come avrete cenamente notato dallo sche- tensione di 8.F. ai suoi capi, varia la propria capacità.
ma. questo circuito presenta la panicolarità costituita influen zando il ci rcuito oscillante formato da C7 ed L 1,
dal fatto che l'antenna è collegata all'emettitore del generando In ta l modo la modulazione di frequenza.
transistor finale, anziché al collettore. Ricordo che tutte le resistenze presenti nel circuito
Ho optato per questa soluzione in quanto essa dà sono da 1/ 4 di Watt. ma vanno bene anche quella da
maggiore stabilità al circuito; infatti collegando l'anten- 1/2 Wau.
na al collettore ho notato che essa era sensibile alla Invito tutti coloro che. realizzat o il circuito. non riu -
presenza di agenti esterni, introducendo in tal modo scissero a farlo funzionare a scrivermi per avere i chia
delle alterazioni nel funzionamento ·del circuito. rimenti del caso.

•• •• .. ... ...
. . ••
Tlt1

•• I VOLT
MICRO FO NO •

.. Cl . "

COMPONENTI: DV1 =
L. .
Diodo varicap tipo BA1 02
R12 39.000 ohm TR1 =Transistor PNP al germanio tipo AC107 o equi-
R1 220.000 ohm e, 50.000 pF. ceramico valente
R2 39.000 ohm C2 100 mF elettr. TR2 = Teansistor PNP al germanio tipo OC71 o
R3 6.200ohm C3 1 O mF elettr. AC125 o equivalente
R4 100.000 ohm C4 1 O mF elettr. TR3 Transistor PNP al germanio tipo OC 71 o
R5 470.000ohm es 1 O mF elettr. AC125 o equivalente
R6 8.200 ohm C6 4, 7 pF ceramico TR4 Transistor PNP al germanio di tipo 2N711 o
R7 270.000 ohm C1 2,4 pF ceramico AF102 o AF114 o equivalente
RB 15.000 ohm es 4 ,7 pF ceramico L1 = 4 spire diametro 1 O mm. filo 1 mm.
R9 8 .200ohm C9 4 ,7 pF ceramico JAF1 = Impedenza A.F. Philips tipo VK200- 10/ 3B
R10 100.000 ohm C10 560 pF ceramico oppure 1 O spire in aria su diametro 4 mm. con
R11 270 ohm C11 10.000 pF ceramico filo di 0,3 mm. di spessore.

pag 314
A6 250 V
o
c•T R7 R10

~
TI

r-i Il 1 =
C5

ALTO PARLANTE
e, C3

ENTRATA
R5

. _r
.__ _. ._ _ _.__ _ _ _ _ _ _. ._ _. ._ _-4_ _ _. ._ _ _ _ _ _ _ _""lQ>

R13

~ ce

R1 68.0000hm R12 = 0,5 mMegaohm dal gruppo resistenze-condensatori R 1-R2-R3-C1 - C2


R2 = 68.0000hm R13 = 10.000 ohm è stato da me inserito per potenziare i toni acuti e
R3 47.0000hm C1 220pF bassi, e rendere così migliore la riproduzione di que-
R4 0,5 Megaohm C2 1.00 pF sta gamma di frequenze. che spesso lascia a desidera-
R5 10 megaohm C3 100.000 pF re negli amplificatori usuali.
R6 22.0000hm C4 470.000 pF Il segnale prelevato dal potenziometro di volume R4
R7 220.0000hm es = 50.000 pF viene applicato alla griglia del triodo. La resistenza di
R.8 = 100 Ohm C6 220pF polarizzazione R5 di detto triodo, anziché essere colle-
R9 = 1500hm C7 =
100 mF - 25 VI. elettr. gata a massa, è collegata direttamente sul catodo,
R10 = 1000hm es 300 pF perché facendo in questo modo ho potuto realizzare
R11 = 1.8000hm V1 ECL86 un controllo di controreazione per migliorare la fedeltà
T1 = Trasformatore di uscita da 5 Watt con primario di riproduzione. Dalla placca del triodo il segnale giun-
di impedenza 7.000 ohm e secondario adattato gerà infine alla griglia del pentodo, sulla quale ho ap-
all'altoparlante. plicato un sistema insolito di controllo dei toni bassi.
Si noterà infatti che sulla placca del pentodo è pre-
sente un condensatore. segnato con C6. che si collega
AMPLIFICATORE con valvola ECL86 al cursore del potenziometro R 12 che serve appunto
per polarizzare tale griglia.
(Sig. Salvatore Mario, Messina) Per alimentare questo amplificatore impiego una
tensione di 280 Volt, ma con 250 o 220 si possono
Premetto che le valvole per me hanno una maggiore ottenere ugualmente buoni risultati per quanto riguar-
attrattiva dei transistor; infatti tutti i miei progetti at- da la fedeltà di riproduzione, con una leggera diminu-
tualmente impiegano valvole e anche quello che gradi- zione di potenza.
rei fosse pubblicato sulla rubrica « progetti in sintonia » In pratica sarà bene che l'altoparlante abbia un dia-
impiega una valvola. metro di almeno 20 cm per poter ottenere una perfetta
Lo schema, come si può constatare, è un amplifica- riproduzione dei toni bassi.
tore di B.F capace di erogare una potenza di circa Ritengo utile rammentare a coloro che volessero
4 Watt ed il tutto impiegando una sola valvola , pre- rea lizzare tale amplificatore che, nel caso collegando
cisamente una ECL86, composta da un triodo ed un a massa un capo del secondario del trasformatore di
pentodo. uscita Tl l'amplificatore innescasse, occorre sem-
Questo amplificatore si presta ottimamente per es- plicemente invertire i collegamenti, cioè portare a
sere applicato ad un qualsiasi giradischi, infatti il cor- massa il capo che prima andava alla rete di contro-
rettore di tonalità applicato sull'entrata e costituito reazione composta da R 13 e C8 e viceversa.

pag. 315
INIETIORE DI SEGNALI
T1
(Sig. Di Pietro. Messina)
e•
Sono un appassionato di elettronica. e nel poco tem-
po libero che ho a disposizione ho realizzato con risul-
tato positivo un iniettore di segnali, molto economico ••
in quanto realizzato con materiale di recupero. che ogni
dilettante avrà certamente a disposizione nel proprio USCITII
laboratorio. i;,

L~
Il numero dei componenti da usare è ridottissimo;
l'apparato si compone infatti di un transistor di qualsia-
si tipo per B.F. quali ad esempio J'OC71, OC72.
AC125 ..., di un trasformatore di uscita per transistor
con presa centrale, facilmente recuperabile anche da
una vecchia radiolina, di un condensatore il cui valore è 51
PILA
da scegliere fra 4.700 pF o 100.000 pF., di una resi-
stenza semifissa del valore di 0, 5 Megaohm e di un
COMPONENTI:
condensatore del valore di 4. 700 pF.
Infine per l'alimentazione si potrà usare una pila con
R1 0,5 Megaohm
una tensione di 9 Volt.
C1 l 00.000 pF a carta
Questo apparato di così comoda costruzione si rivela
C2 4.700 pF
molto utile per effettuare varie prove sui comuni appa-
recchi radio. TRl = Qualsiasi tipo per B.F. (vedi articolo)
T1 = Trasformatore di uscita

UNO STRUMENTO PER Gli AMPLIFICATORI STEREO teressanti, tanto che ho pensato di offrirlo ai lettori di
questa rivista, in modo che chiunque voglia applicarlo
(Sig. Risso Gianfranco, Padova) ad amplificatori stereofonici a t ransistor possa farlo
sicuro di ottenere il risultato desiderato.
La parità dì volume sonoro nei due canali di un ampli- Come si può desumere dalla figura il segnale di B.F.
ficatore stereofonico viene ottenuta solitamente trami- viene prelevato dagli altoparlanti dei due amplificatori,
te un potenziometro di bÙanciamento e si è sempre dalla stessa parte a cui è collegato il condensatore
cercato di ottenere questo equilib~io dai due altoparlan- elettrolitico di uscita, tramite due resistenze da 1.000
ti affidandosi alla sensibilità dell'udito. ohm 1/ 4 di Watt. Il segnale verrà quindi rivelato da due
Non essendo soddisfatto del risultato ho provato diodi al germanio tipo OA85 e inviato ai capi del mil-
ad applicare all'apparato uno strumento di tipo BALAN- liamperometro.
CE giapponese, avente l'indice al centro della scala, e In parallelo al milliamperometro abbiamo tre resi-
posso dire di aver ottenuto dei risultati veramente in- stenze in serie indicate nello schema con R3 - R4-R5,

Componenti
R1 1.000ohm
R2 1.000ohm
R3 470ohm
R4 1.000 ohm (potenziometro) ALTOPARLANTE
R5 = 470 ohm
C1 già presente nell'amplificatore MA I
C2 già presente nell'amplificatore
01 OA85 o equivalente
02 OA85 o equivalente

C2

•fl11 - - - - - - - - - - - - \ A la1Azr---~ lii---------_.


AMPLlflC. ..•----'-
SINISTRO U
DGZ

MASSA
Al TOPARLANTE

pag. 316
MASSA
dove R4 è costituito da un tnmmer potenziometrico agendo sul cursore del potenziometro ripristinando le
da 1.POO ohm il cui cursore dovra risultare a massa. condizioni di funzionamento volute.
IR questo caso, qualora il volume sonoro dei due alto- In definitiva quindi questo strumento ci permette di
.parlanti non fosse uguale, l'indice del milliamperome- avere una indicazione visiva dell'equilibrio sonoro nei
tro si sposterebbe dallo zero centrale della scala se- due altoparlanti, ottenendo una precisione molto mag-
gnalandoci l'anomalia e noi potremmo intervenire giore di quella che consente l'orecchio umano.
RS1
T1

•• R5

RS2

e2 es
. e,

es

e4
.
oz, 17

COMPONENTI: es 100 mF. 25 volt elettr.


R1 220 ohm C6 1 mF. 150 volt a carta
• R2 TR1 ~
Transistor NPN di tipo 80142 o 80141 o
220 oh1n
R3 560 ohm . 2N3055
R4 TR2 Transistor NPN di tipo 2N 1711 o 8C301 ,
270 ohm
R5 1.800 ohm TR3 Transistor NPN di tino 2N1711 o 8C301
R6 1.000 ohm potenziome.tro 02.1 Diodo Zene r da 1 O volt di tipo 8ZX 1 O
R7 6.200 ohm T1 Trasformatore d'alimentazione da 20-30 W att
c1 1 mF. 500 voll a carta con primario universale e secondario a 12 · 12
C2 ~
3 .000 mF. 60 voli elettr. volt, 1,5 Ampere
C3 250 mF. 60 volt elettr. DS1 Diodo al silicio da 1, 5 A.
C4 100.000 pF. 150 volt a carta DS2 Diodo al silicio.da 1. 5 A.

ALIMENTATORE STABILIZZATO DA 1 AMPERE piccoli amplificatori dove si richiede un minimo rumo-


(Sig. Panarello Giuseppe, Milano/ re di fondo. Naturalmente le v11riazioni della tensione
in uscita possono essere ampliate 1Aar'l11nrto i valori delle
Questo alimentatore stabilizzato che propongo alla resistenze R5-R6-R7
vostra rivista è molto semplice e di sicure prestazioni, La potenza del trasformatore impiegato é compresa
avendolo io stesso realizzato dopo numerose prove e fra 20 e 30 Watt. Il secondario di <letto trasformatore
molteplici controlli. é a presa centrale e fornisce 12 + 12 volt - 1,2 Ampere;
Esso si compone, come potete vedere dallo schema se non fosse possibile reperire un trasformatore con
01 soli 3 transistor al silicio di tipo NPN, che sono facil- tale secondario, si pu6 usarne uno che dia 12 volt e
mente reperibili in commercio. La tensione di uscita di usare un raddrizzamento a ponte per ottenere il mede-
questo alimentatore è variabile fra 8 volt e 10,5 volt, e simp risultato. Per quanto riguarda il transistor TR1 é
questa variazione si pu6 ottenere mediante il potenzio- bene che esso sia montato su una adeguata aletta di
metro R6. Il rapporto di stabilizzazione che si pu6 realiz- raffreddamento per dissipare meglio il calore che si
zare é è!i 10% per la massima uscita che é 10,5 volt 1 produce.
Ampere. Grazie a questi valori che abbiamo in uscita, Ricordo infine che tutte le resistenze impiegate sono
questo apparato é molto utile per l'alimentazione di da 1/2 Watt ed hanno colleranze del 2%.

pag. 317
ALIMENTATORE VARIABILE 1181

(sig. Parente Giuseppe, Formia)


Sottopongo alla vostra attenzione un progettino, da
me trasformato ed elaborato, ragguardante un piccolo R1
alimentatore regolabile. lo ho racchiuso il tutto in una C1
scatolina di plastica di mm. 65 X 35 x 20. ad esclu- •
sione, naturalmente, del trasformatore che pu6 essere ENTRATA
+
del tipo per campanelli con secondario a 12 V. o anche R2
un vecchio trasformatore di alimentazione per valvol11 12 VOLT C.A
a 12 V., di cui si userà solo il secondario per i filamenti.
la tensione alternata in uscita dal trasformatore vie- •
ne rettificata dal diodo BY100 (o anche BY114- BY127
ecc.). poi viene filtrata dal condensatore C2 ed appli - u
cata al collettore del transistor TR1 tipo OC16, AD139 ,
oppure AC128, OC74, AC125, ma questi ultimi sarà
bene siano muniti di aletta di raffreddamento. La base
di TR1 viene polarizzata da R 1 e dal Potenziometro R2. R1 2 .500 ohm
la cui regolazione permetterà di variare a piacere la R2 5.000 ohm. Pot. lineare
tensione di uscita. R3 = 1 ohm
C1 50 mF. elettrolitico 12 VI.
C2 50 mF. elettrolitico 12 VI.
UN LAMPEGGIATORE TASCABILE TR1 = OC16 (vedi testo)
RS1 BY100 (vedi t esto).
(Sig. Francesco Capra ri, Pescara)

Un lampeggiatore tascabile, che accenda e spenga mentre uno conduce l'altro è interdetto e viceversa.
una piccola lampadina rossa, pu6 essere utilissimo per Questa inversione di funzionamento si ottiene perio-
coloro che di sera sono obbligati a girare per strade dicamente, secondo una frequenza che dipende dal valo-
buie e con molto traffico automobilistico, perché risulta re delle resistenze e dei condensatori presenti nel cir-
molto più visibile rispetto ad una comune lampada a cuito.
luce fissa. Ho quindi applicato sulla mia bicicletta que- la lampada è inserita nel circuito di collettore di uno
sto dispositivo, e penso che awicinandosi il Natale tale dei due transistor; di conseguenza essa si accende e si
progetto possa risultare utile anche per abbellire un spegne periodicamente secondo la frequenza del ciclo
Presepe o un Albero, sostituendo owiamente alla lam- d i conduzione e interdizione del transistor stesso. Col
padina LP1 da 3,5 Volt 50 mA. un piccolo relé in modo valore dei componenti che sono stati montati si ottiene
che ai suoi contatti si possono collegare anche lampade una frequenza di illuminazione di circa 80 volte per
di maggior potenza. alimentate anche direttamente minuto. Naturalmente si pu6 variare la cadenza del-
dalla rete luce. l'intermittenza modificando i valori dei condensatori
Questo dispositivo è sufficientemente ridotto da po- e delle resistenze applicate; posso dire, per averlo pro-
ter essere collocato comodamente all'interno di una vato io stesso, che sostituendo la lampada con un relé
tasca. Infatti esso comporta solamente due transistor (tipo Siemens da 6- 12 volt) si pu6 alimentare tutto il
AC 12 5 montati sul principio del multivibratore, cioè complesso anche con pile da 9 volt.

Componenti:

R1 = 15.000 Ohm
R2 = 5600hm
R3 = 10.000 O hm
C1 =
100 mF elettr.
C2 = 50 mF elettr.
TR1 = AC125 o equivalente
PtlA TR2 = AC125 o equivalente
LP1 = Lampadina 3, 5 volt 50 mA.

pag. 318
ELIMINATE LE PILE

Uno dei maggiori problemi che assilla chi pos- Una Industria nazionale ci ha offerto per i ns. let-
siede un mangianastri, giradischi o radio a transi- tori dei semplici ed economici alimentatori da
stor è l'eccessivo consumo delle pile. utilizzare sia per là rete che per l'auto già prowi-
Per ridurre tale spesa, si pu6 ricorrere ad un'ali- sti in uscita di uno spinotto adatto ad innestarsi
mentatore in alternata che riduca la tensione di nell'apposita presa inclusa nell'apparecchio. Se
rete ai 7 ,5 o 9 volt, oppure ad un riduttore di ten- avete un apparato diverso dai modelli che indi-
sione in corrente continua che riduca la tensione chiamo, si potrà togliere lo spinotto in dotazione
di una batteria a 12 volt al valore richiesto. e sostituirlo con due boccole o presa adatta.

ALIMENTATORE A CORRENTE ALTERNATA


125- 160-220 VOLT

Modello per PHILIPS EL 3301 - EL 3302 7 ,5 volt


Modello per CASSETTAPHONE 9 volt
Modello per GRUNDING 9 volt
Modello per GRUNDING 7,5 volt
Modello per LESA 9 volt
Modello per SANJO 7 5 volt

11 prezzo di ogni alimentatore è di lire 3.000


cadauno.

ALIMENTATORE AUTO 12 VOLT

Modello per PHILIPS EL 3301 - EL 3302 7,5 volt


Modello per CASSETTAPHONE 9 volt
Modello per GRUNDING 9 volt
Modello per GRUNDING 7,5 volt
Modello per LESA 9 volt
Modello per SANJO 7,5 volt

Il prezzo di ogni alimentatore è di lire 1.900


cadauno.

Coloro che fossero interessati a tale alimenta- IMPORTANTE. Precisare nella richiesta se per
tore, potranno inviare la loro richiesta alla nostra AUTO o per CORRENTE ALTERNATA, e per quale
redazione la quale prowederà a trasmettere I' or- apparecchio deve essere utilizzato. La spedizione
dine alla ditta interessata. verrà evasa non prima di 8 (otto) giorni

pag. 319
- •
Pubblichiamo volentieri questo progetto, perché ci
sembra interessante e crediamo che, pur nella sua
semplicità, possa dare interessanti risultati. Purtroppo,
per{), il lettore che gentilmente ci ha inviato lo schema
TR1 ha. dimenticato di firmarsi.

R5
C5

COMPONENTI:
es 2 pF ceramico
R1 ·33.000 ohm 1 / 2 Watt C6 1.000 pF a carta
R2 10.000 ohm 1 /2 Watt C7 1 O mF 12. volt elettrolitico
R3 820 ohm 1 /2 Watt TRl Transistor NPN di A.F. di tipo 2N 708 o equi-
R4 4. 700 ohm potenziometro valente
RS O. I megaohm '. /2 Watt TR2
e, Transistor PNP di B.F. cli tipo AC125 o equiva -
1.000 pF a carta lente
C2 1 5 pF compensatore TR3 Transistor PNP di B.F. cli tipo AC128 o equiva -
C3 50 mF 12 volt elettrolitico lente
C4 20 pF variabile L1 bobina sintonia - vedi testo.

RICEVITORE PER LA MODULAZIONE DI FREQUENZA Come antenna si pu6 usare un modello STILO di lun-
Sono un appassionato di elettronica ed avendo poco ghezza variabile fra 50 e 70 cm. e per l'alimentazione
tempo fa realizzato un piccolo ricevitore a transistor ho dell'apparato si userà una pila da 9 volt. Inoltre è bene
pensato di proporlo per la rubrica « Progetti in sinto- ricordare che per la prima parte del ricevitore funzio-
nia ». Il circuito che vi presento è un ricevitore per la nante in alta frequenza i collegamenti debbono essere
modulazione di frequenza (88-102 mega hertz) e per la molto corti per non introdurre induttanze e capacità
gamma dilettantistica dei 144 mega hertz; lo si potrà parassite che potrebbero alterare il funzionamento del
usare sia nell'una che nell'altra gamma con la sola so- circuito.
stituzione della bobina. Poiché il ricevitore è a super- Per <1uanto riguarda la taratura del ricevitore si llovrà
reazione, quindi ad alta sensibilità, ho provato anche procedere nel seguente modo: all'atto dell'accen-
ad usare una bobina di 1,5 spire, riuscendo in tal modo sione si dovr/l percepire in cuffia il soffio caratteristico
a ricevere la gamma dei 220 mega hertz. della superreazione; si procederà allora alla regolazio-
La ricezione awiene in cuffia, però volendo si po- ne del compensatore C2 per la minima capacità possi-
trebbe anche usare un altoparlante, mediante inter- oile, accertandosi che il soffio permanga costantemen-
posizione di un trasformatore di uscita. La bobina l 1 te in cuffia durante tutta la corsa del condensatore va-
per la gamma degli 88-102 mega hertz è composta riabile, controllando cioè che non si verifichino quelle
di 6 spire di filo di diamante di 1,5 mm. awolte in aria, interruzioni che caratterizzano un innesco insufficiente.
con diametro interno di 1,3 cm. e con le spire distan- Quindi si cercherà di sintonizzare una stazione, e per
ziate fra loro di circa 2 mm. la presa intermedia viene questa regolazione-è preferibile usare la gamma a MF.,
realiz..:ata dopo 1,5 spire. Per i 144 mega hertz la co- si ruoterà il potenziometro fino a trovare il punto di
struzione è identica. ma la bobina è composta di sole miglior rendimento dello stadio, ossia di miglior rappor-
4,5 spire. to segnale- soffio.

pag. 320
IL CODICE DEI CONDENSATORI CERAMICI pF a 70°C, cioè 50° in più del valore base. che è 20°C,
avrà la capacità diminuita di
Crediamo che la nostra iniziativa di pubblicare sul 12.000 X 0,008 X 50 : 100 48 pF =
retro della copertina della rivista resistenze, conden- Quando invece la stessa fascia è di colore bianco,
satori, ecc. nei loro diversi valori contraddistinti dalle corrispondente alla sigla P100, ci6 sta a significare
diverse fascie colorate presenti sul loro involucro, non che questo condensatore ha coefficiente Positivo
sia stata certamente scelta per amore di novità, ma (P sta infatti per Positivo) va le a dire che all'aumentare
piuttosto per desiderio di procurarvi una qualche uti- della temperatura corrisponde un analogo aumento
lità nelle vostre prove. Sei voi infatti applicherete di della capacità nella ragione di 0 ,01 % ogni grado cen-
fronte al vostro banco di lavoro tutte le tabelle che tigrado eccedente, naturalmente la temperatura base
abbiamo presentato, non avrete più bisogno di sforzi di 20°c. Facciamo presente che anche quei conden-
mnemonici per riconoscere il valore esatto dei com- satori che non portano contraddistinta la fascia cor-
ponenti che state utilizzando. rispondente al COEFFICIENTE DI TEMPERATU RA
Se per6 fino all'ultimo numero non era necessaria pure essi cambiano di valore al variare della stessa.
alcuna spiegazione circa la comprensione dei valori ma la loro variazione è standardizzata su uno 0.03%
delle resistenze e dei condensatori pin -up e ceramici per ogni grado cen tigrado superiore ai 20° usuali.
che abbiamo presentato. in quanto le fasce colorate Per semplificare il concetto, prendiamo per esem-
non rappresentavano un dilemma. 'lra che vi presen- pio sempre una capacità di 12 .000 pF e sempre a
tiamo la serie dei condensatori cerélmici contraddistinti 10°c cioè a 50° al di 6opra del va lore normale.
da 5 strisce dì colore. sarà bene che procediamo ad Un breve calcolo ci porta alla soluzione che a questa
una breve presentdzione visto che di solito sono pro- temperatura la variazione di capacità di questo con-
prio questi tipi di condensatori a procurare gratta- densatore sarà di 180 pF da
capi, non seguendo essi il normale sistema di ricono- 12.000 X 0 ,03 X 50 : 100 = 180 pF.
scimento. Infatti la prima ed ultima striscia di colore Stabilito il significato della prima striscia di colore
non servono per stabilire li va lore della capacità, quin- passiamo ora all'ultima, che in questi condensatori
di In definitiva i colori di interesse si riducono a 3 come serve ad indicare la TOLLERANZA.
di normalità e si interpretano nello stesso modo delle Quest'ultima fascia sfrutta solamente 5 colori di
resistenze e degli altri condensatori. A questo punto cui nella tabella n. 2 via diamo i relativi valori
vorrete sapere il significato dei colori eccedenti. Di-
NERO = tolleranza 20%
remo subito che il primo serve per indicare il coef-
ficiente di temperatura. Per questa striscia vengono
BIANCO = tolleranza 10%
impiegati tutti i dieci colori che vanno per6 interpre·
VERDE =
tolleranza 5%
ROSSO = tolleranza 2%
tati non secondo un numero, ma una scala che ab·
MARRONE = tolleranza 2%
biamo provveduto a riportarvi.
Cosa vuol significare intanto questo 1t coefficiente Il significato di quest'ultimo colore sta ad indicare
di temperatura 117 che il valore del condensatore corrispondente alle
Occorre tenere presente che. come ogni altro com - striscie caratteristiche pu6 subire delle variazioni co-
ponente. anche i condensatori variano di capacità struttive in più o in meno nella percentuale indicata
al variare della temperatura e. se pure questi cam- dal colore di quest'ultima striscia. Ad esempio un
biamenti negli stadi di B.F non comportano alcun condensatore da 33.000 pF con l'ultima fascia nera
inconveniente, in quelli di A.F possono influire nega- pu6 risultare all'atto pratico di 39.600 pF o di 26.000
tivamente ed in maniera abbastanza sensibile sulla pF (per la tolleranza del 20%).
frequenza generata. nel codice dei colori presente nell'ultima pagina
Dalla tabella n. 1 nella quale abbiamo indicato i della rivista, per evitare di dovervi presentare tante
1O colori del coefficiente di temperatura i lettori sa- pagine similari. abbiamo preso come coefficiente
ranno forse sorpresi dalla comparsa di sigle come di temperatura unico il colore arancio. cioè N. 150.
N30 - N80 - P100 ecc.• e si chiederanno a cosa vo· e, come tolleranza. il verde, cioè il 5%.
gliono approdare tali nomenclature, che comunque
crediamo già comprensibile dalla terza colonna della
stessa tabella. TABELLA n.1 COEFFICIENTE VARIAZIONE
In ogni modo per eliminare eventuali dubbi diremo TEMPERATURA PERCENTUALE IN pF
COLORE PER OGNI
che: se la prima faccia fosse di colore nero. ìl conden-
GRADO C° OLTRE I 2<>°C.
satore sarebbe un NPO col significato che la sua ca-
pacità è a coefficiente di temperatura NEGATIVO e NERO NPO
POSITIVO uguali a Zero, cioè costante al variare della MARRONE N30 -0 ,003
temperatura. J!._OSSO NSO ·0,008
Qualora invece il colore fosse rosso. il condensatore N150 - 0,015
ARANCIO
risulterebbe della classe N80 e ci6 starebbe a signi-
GIALLO N220 -0,022
ficare che la capacità indicata dal codice dei colori
è riferita alla temperatura di 20°C. ma che all'aumen- VERDE N330 -0,033
tare della temperatura essa diminuisce di valore (N BLU N470 - 0,047
significa appunto nègativo) con una diminuzione di VIOLA N750 -0,075
0,008 pF per grado centigrado.
BIANCO P100 -0 ,010
Tanto per fare un calcolo. un condensatore da 12.000
CODICE DEI
CONDENSATORI

~ 2 pF ff,.. ~ .. ~ OOpF

~ .. ff... ff. . ~ OOpf

~ .. ff.. ff.., ff,....


f f 2pfff! . ff.Opf ff,:....
f f,., f f., ~... n . .
ff.~.. crr,;.. ff,... ~ OOpf

~... ~ .. ff,... ~ OOpf

~ 7pf ff, .. ff,... ff!....


TÌ;... ff. .. ff.... ff,:....
ff ... ff. .. ff.... ff. ....
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ff. .
f f . 2pf ff.... ~ OOpF

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TT: . ff.... ff.... ~ OOOpF

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