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olti sono i nomi con cuiiradioama- tori usano chiama- re quell'utile se non indispensabile accessorio di sta- zione che ¢ laccordatore d'antenna. Parte di noi non lo apprezzano per- ché non ne hanno mai avuto la ne- cessita e credono che possa essere superfluo. Anche io ero di questo av- viso, ma con il tempo e le esperienze sul campo ho appreso che F'utilizzo di un accordatore in una stazione HF pud giungere, nel vero senso della pa- rola, ad essere “indispensabile”. mio scritto non ha la pretesa di in- segnare l'argomento “accordatore”, ma di riprenderlo e trattarne la co- struzione con componenti economici e facilmente reperibili per poter esse- re utile sia al nuovo licenziato che al radioamatore che ha ancora il virus dell’ autocostruzione. Questo senza invidiare nulla ad altre realizzazioni se non per la limitata potenza che questo tollera (non superiore ai 150W, da prove fatte sul campo) PERCHE UN ACCORDATORE Ma vediamo cos’é un accordatore d’antenna e perché é utile in uno shak. Un accordatore non é null'altro che un trasformatore di impedenza per radiofrequenza a rapporto di tra- sformazione variabile, che viene ac- Geonncio/97 za di uscita del trasmettitore, eguito alcuni esempi di utilizzo, In primis, siamo abituati a far suonare una antenna sul segmento di frequenza delle bande HF che si pre- | dilige per interesse, per esempio 14200KHz per il traffico DX SSB in 20m. Spostandoci di frequenza, per esempio a 14345KHz sul VHF NET, Tantenna che si utilizza non risuonera piu in modo perfetto. Questo é un problema che l'accordatore d’antenna risolve completamente, perché tra- HF Antenna Tuner TK5ZUI, Michele Imparato sforma limpedenza dell’antenna (qualunque essa sia, entro certi limi- ti) nei 50 ohm che un ricetrasmettito- re richiede, uovi ricetrasmettitori commer- ciali con finali a stato solido non tol Jerano, nella maniera pit assoluta, im- pedenze di carico che non siano 50 ohm, mentre i final a valvole (io uso una vecchia linea KENWOOD T599S R599S e sono rimasto ai final a “tu bi’) riescono ad essere accordati, ma risentono del carico improprio dando Juogo a emissione di spurie e armo- niche. In casi del genere Yaccordato- 7Ca iii antenna renscetver © Antenna Tuner © Antenna Tuner re fa vedere ai finali una impedenza appropriata e il sistema ha un funzio- namento regolare. I circuito dell'accordatore d’anten- na funge inoltre da filtro anti TVI eda passa-banda per la ricezione limitan- do i disturbi provenienti da frequenze adiacenti; la sua inserzione sulla linea costituisce una lieve e trascurabile perdita. In figural @ riportata la disposizio- ne per adattare un’antenna non riso- nante alla linea di trasmissione. IL CIRCUITO Prima di passare alla realizzazione del circuito, vediamo di analizzare le caratteristiche dell'accordatore a pi greco che presento, vedi figura 2. Questo tipo di circuito, oltre ad esse- reil pitt conosciuto, si presta benissi- mo all ntilizzo su linee coassiali. Pre- senta un campo di trasformazione che mediamente si aggira su 5:1. 1 condensatori fissi di ingresso, sele- zionati opportunamente per ogni gamma, determinano un'impedenza fissa di 50 ohm. Lideale per la parte diuscita é una bobina variabile, ma si possono avere dei buonissimirisulta- tianche con una bobina fissa con pre- se commutabili. Oltre alla bobina, il circuito di scita si accorda con icon- densatori variabili che regolano T'ac- cordo reattivo (C11, X TUNE) e resi- stivo (C12.RTUNE). Quando ho deciso di intraprendere ‘questo progetto, ho optato per il cir- cuito a pi greco per semplicita di rea- lizzazione, visto che in un circuito aT ilcondensatore variabile in ingresso & doppio e la capaciti di una sezione di- rminuisce quando la capacita delfaltra aumenta e viceversa. In verita oggi ho ELENCO COMPONENTI RI-R2-18 1/2W antinduttive sele- zionate R3-R6- 4,7K trimmer verticale R4-R5-22K trimmer verticale C1=C2=15p compensatore a pisto- ne Millen o simili C3=C4=330p mica argentata sele- zionati (vedi testo) C5-C6=C16-100n ceramico C7=C8-C9=C10=In passante Cl1=C12=500p condensatore va- riabile ad aria C13-parallelo di 2X180p mica ar- gentata Ci4-parallelo di 2X220p mica ar- gentata, C15=510p mica argentata 16=parallelo di 820p con 33p mica argentata Ci7-parallelo di 1200p con 150p mica argentata tutti i condensatori in mica argen- tata tolleranza 5 0 inferiore ‘D1=D2=1N4148 selezionati D3-D4=1N4118 REC1RFC2-500uH Ll=vedi testo T1=18 spire filo smaltato 0,3mm su toroide T50-6 (vedi testo) ‘S1=commutatore 5 vie 7 posizioni ‘S2-commutatore 2 vie 5 posizioni ‘$3-commutatore 1 via 5 posizioni: Jl=J2=J3=]4-J5-connettori S0239 strumento 200pA Ls. contenitore contenitore TEKO 7,5X9,5X5em parti meccaniche varieappurato che questa realizzazione possibile raccordando gli statori di due condensatori variabili con una cinghietta in gomma (volendo del ti- po “dentato”), reperibile nei negozi specializzati, e credo che in seguito mi cimentero nella costruzione di un accordatore del genere. Mi sono poi proposto di sfruttare parte della componentistica recupe- rata da un ERE XT600 prima serie, gid in disuso e semidistrutto da anni, lavorando attorno a cid che rimaneva del pigreco del finale. A questo ho aggiunto cid che mi sembrava utile avere su un accordatore, come un se- lettore di antenna con e senza accor- do e con la possibilita di avere una uscita per un caricofittizio, nel caso di utilizzo di un finale a valvole. Non po- teva mancare una misura di potenza e di conseguenza di onde stazionarie, e ho scelto uno strumento che non co- noscevo ma che una volta lette le ca- ® Schema elettrico Genncio/97 19ratteristiche mi ha affascinato: il cir- cuito che non risente della variazione della frequenza, il cosiddetto “fre- quency insensitive”. Di questo circui- to in particolare tratteremo piit avan ti, Con questo circuito si ha la possi- bilita di commutare tre antenne di- verse e di scegliere se utilizzare o me- noTaccordatore per una di queste, oF tre a un carico fitfizio (che ho prefe- rito lasciare fuori, ma si pud benissi- mo mettere all'interno del contenito- re) e di vedere direttamente la poten- za diretta e riflessa e determinare il ROS tramite la diffusissima tabella. Lo schema elettrico della realizzazio- ne é visibile in figura 3, LA REALIZZAZIONE Le parti del XT600 utilizzate sono i condensatori variabili C9 e C10 (st so valore e spaziatura di quelli util zati sui vecchi ricevitori per broadca- sting a valvole, oltre a essere molto si- mili a quelli che note case giapponesi montano sugli accordatori con poten- za di lavoro poco superiore ai 100W), Ta bobina del pi greco avvolta su un supporto ceramico, Ll, vari commu- tatori, anche se con isolante in ba- chelite. Detti commutatori sono smontati e rimontati fino a costituire un 5 vie 7 posizioni, Sl, e due 2 vie 5 posizioni, S2 e $3. Gli unici compo- nenti che ho acquistato sono le capa- cita di ingresso, visto che il tipo a mi- ca argentata, che & quello che pit si presta allo scopo, non si trova di re- cupero, 0 almeno é difficile. Non essendo reperibili in commer- cio i valori esatti dei quali avevo biso- gno, sono ricorso a dei collegamenti in parallelo. Pid esattamente si veda nell'elenco componenti. Neppure il contenitore in alluminio é stato acquistato, ma é stato realiz- zato con taglierina e piegatrice. Ho deciso di realizzare un prototipo montato in modo sperimentale per determinare la posizione delle prese sulla bobina per la selezione delle gamme. Per fare cid ho sfruttato al- | cune prese preesistenti che ho spo- stato sino ad ottenere il miglior ac- cordo su ogni gamma utilz 20 DUMHY LAGD POSITION 10 METER poszTZON ‘SURE ANTENNA SH ‘S268 BAND SH 104 REFLECTED POSITION = ‘58 POWER METER SHtrasmettitore e varie antenne, Ho fat- to questo cercando di accordare sul la frequenza del trasmettitore ant ne tagliate per altrefrequenze HF ei risultato non ha tardato ad arrivare. Il medesimo procedimento verra usato per ricercare la posizione delle prese su una bobina realizzata avvo sgendo circa 20 spire di filo argentato di3mm spaziate circa 3mm T'una dal- Faltra su un diametro di 45-50mm. Ho assemblato il crcuito alfinterno del contenitore tenendo i collega- menti pit corti possibile, lasciando lo spazio per il wattmetro. IL WATTMETRO INSENSIBILE ALLE VARIAZIONI DI FREQUENZA Questo é il passo pit Jungo e com- plesso (si fa per dire) della realizza- zione. La prima differenza tra quello che passo a descrivere e un comune wattmetro sta nel misurare tina cor rente piuttosto che una tensione. Cid comporia una precisione della misu- ra inversamente proporzionale al ROS. Analizziamo il circuito, Lalinea di trasmissione, che pa attraverso un nucleo toroidale, costi- tuisce il primario del trasformatore TI, mentre le spire avvolte sul toroi- de costituiscono il secondario. Quin- di, per induzione, si viene a creare una tensione sul secondario dove RL e R2 ne determinano una caduta di valore. A questo punto si vengono a creare due tensioni identiche ma sfa- sate di 180°. C1-C3 e C2C4 realizza- no due partitori che fanno si che le due tensioni uguali (determinate va- riando la capacita di Cle C2) siano in fase con la corrente che scorre nel primario di T1 D1 eD2rettficano rispettivamente le due tensioni che costituiscono la | componente diretta e la componente riflessa, Torno comunque a ribadire che la lettura di potenza risulta compro- messa da una forte componente ri- flessa, mentre il valore di ROS non Gennaio/ 97 subisce alterazioni poiché é un valore comparato tra diretta e Ivalori golati tramite i R6 e vengono selezionate dal com mutatore S3 per stabilire il tipo di let- tura che ci interessa (potenza diretta 0 riflessa, fondo scala 10 0 100W). La maggior parte dei componenti utilizzati per realizzare il wattmetro devono essere selezionati per non creare differenze tra i due circuiti velatori (di diretta ¢ riflessa). In par- ticolare D1 e D2 devono presentare | una identica tensione anodo-catodo, | pena la asimmetria dello strumento. Rl e R2 devono avere un valore per- | fettamente identico, cosa che vale an- che per C3 e C4, che dovrebbero es- sere in mica argentata, ma in poliste- rolo possono andare ugualmente be- ne. Per Cl e C2 ho utilizzato com- pensatori ceramici a pistone tipo Mil- len. I trimmer R3, R4, R5, R6 devono essere di buona qualita, ma non mi- niatura. immer R3, R4, R5, | Larealizzazione di T1 non ¢ critica, | mae importante disporre le spire sul nucleo in modo equidistante, E” bene attenersi alle specifiche per mantene- re la linearita del sistema. RICORDIAMOCI CHE STIAMO REALIZZANDO UNO STRUMEN- TO! Itoroide é alloggiato nella finestra realizaata sul circuito stampato, la cui traccia é visibile in figura 4. La co- struzione é visibile in figura 5. Si av- volgono le spire sul toroide e si inse- risce nel foro del nucleo un ritaglio di circa 2,5 cm di isolante centrale del cavo RG8, privo di calza, Quindi si in- serisce all'interno delf'solante un conduttore di rame (costituisce il pri- mario di T1) e il tutto viene inserito nella finestra praticata sul circuito stampato, saldando il conduttore pri- macitato alla linea coassiale, Come si vede dallo schema elettrico, de lr mierini schermano la linea coassiale e TI dal resto del circuito, sul lato componentie su! lato rame, 21gO Il circuito viene alloggiato in un contenitore TEKO di cm 7,5X9,5X5. per renderlo schermato. Ultima cosa rimasta da fare sono i collegamenti tra circuito e commuta- tore e tra commutatore e strumento, che devono essere realizzati in cavet- to schermato. Io ho utilizzato uno strumento con scala in WATT, ma non disponendone si pué fare una comparazione con la tabella visibile in figura 6. Nel mercato del surplus si possono acquistare strumenti nuovi con scala in watt a prezzi buoni; per molti hanno il “difetto” di essere ro- tondi. A questo punto si procede alla tara- tura del wattmetro. Per fare cid sono necessari un trasmettitore con poten- zaregolabile in grado di erogare 10W e 100W e un carico fittizio che sop- porti una potenza adeguata. Collegato lingresso del wattmetro al trasmettitore e l'uscita al carico, re- golare e, dopo aver commutato $3 sulla posizione 10W FWD, fornire una potenza di 10W. Regolare quindi RG per avere una lettura di 10W fon- do scala e togliere potenza. Portare $3 su 10W REF, cortocir- cuitare R3 e dare potenza regolando C2con un cacciavite antinduttivo fino a portare a zero la lettura sullo stru- mento. Togliere potenza, ‘Aquesto punto posporre ingresso e uscita del wattmetro (quindi collega- reTuscita al trasmettitore e l'ingresso al carico) e ripetere 'operazione. Fornire i 10W al circuit e regolare RS per avere una lettura di 10W sullo strumento. Portare $3 su 10W FWD, cortocircuitare R6 e agire su Cl fino a portare a zero la lettura dello stru- mento. Riportare nel giusto modo l'ingres- so e luscita del wattmetro e regolare R6 per avere una lettura di LOW fondo scala mantenendo $3 su 10W FWD. ‘Sideve poi ripetere loperazione per aportata 100W, quindi regolare R5 e Ré per ottenere la lettura di fondo sca- la, Non si deve pero agire su Cle C2, salvo che la neutralizzazione non sia efficace su quella portata. Vista la presenza di una buona li- 22 ® Circuito stampato lato rame nea coassiale su circuito stampato, la perdita di inserzione pud risultare nulla, Fatte tutte le calibrazioni,siin- stalla il wattmetro allinterno dellac- cordatore. UTILIZZO Lutilizzo é decisamente semplice. ‘Una volta inserito l'accordatore sul- la linea, si sceglie 'antenna che si in- tende utilizzare con $1 in una delle posizioni MATCHING, si seleziona la banda desiderata tramite S2 e si sce- glie la portata REF di $3 che ci inte- essa. Quindi si passa in trasmissione e si agisce alternatamente su C11 e C12 per ottenere sempre la minore lettu- radi potenza sullo strumento. Iifunzionamento é buono, anche se sarebbe preferibile usare una demol- tiplica per C11 e C12. Riesco perfet- tamente ad accordare, su ognuna del- Ie altre bande HF, antenne che sono costruite per una sola banda. Sicuramente questo mio progetto pud risultare utile agli amanti del arp, ma sara trascurato da chi solito usa- re alte potenze. Nella mia umilta, se anche un solo lettore sara stimolato da questo mio seritto, sard una grande soddisfazione personale, Per ogni comunicazione, rimango a disposizione dei lettoi tra: mite la redazione. Buon lavorol! Genncio/97Be ‘® Disposizione componenti WATT mA WATT 10 200100 180 170 155 145, 125 105 AAIM®S S8Bssesese8 85 65 40 20 ? 3 SOLANTE ROS BIBLIOGRAFIA Rinaldo Briatta, LUW, ACCORDA- TORI DI ANTENNA, AN IN-LINE RF WATTMETER, ‘The ARRL antenna book 1984. CQ ELETTRONICA COMPONENTI ELETIROWICI ADB Elettronica ‘componenti elettronici Via Vecchia Romana, 266 55100 ANTRACCOLI (LU) Tel. 0589/91 109 - 952612 Fax 0583-91109, Monolithic Amplifiers ‘50 ohm input/output Model Freq. Ghz MAR 2 DC-2 MAR 3. DC -2 MAR 4 DC-1 MARS Beez MAR 8 ae: MAV 1 Det MAV 2 bC=1,5 MAV 3 DC-1,5 MAV 4 DC-1 MAV 11 DC-1 ERA 1 DC -8 ERA 2 DC-6 ERA 3 Dc-3 ERA 4 DC-4 ERA 5 DC-4 MGA 86576 15-8 MGA 81563 0,1-6 MGA 82563 0,1-6 INA 03184 01-2 INA 10386 O1-2 TELEFONACI PER PIU DETTAGUATE INFORMAZIONI VENDITA PER CORRISPONDENZA. 23
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