Sei sulla pagina 1di 8

Danilo Dolci

Le interviste impossibili,hanno origini lontane, Due stili letterari; 1) Intervista


impossibile e 2) Saggio scientifico.
1- Oggi è meno evidente ma negli anni 70 vede tra i più illustri Umberto Eco. E’un
intervista che non può esistere è impossibile perché riferita a personaggi di fantasia o
esistiti molti anni fa.
La composizione dell’intervista di S. Severino è orientata dall’opera di Mills
“l’immaginazione sociologica”, in essa egli individua tre componenti: STORIA,
BIOGRAFIA E STRUTTURA SOCIALE.
Attraverso la storia è possibile comprendere il cambiamento, lo stesso risultato può
essere ottenuto riguardo al carattere della natura umana di una data società, in un
dato periodo storico (biografia) potendo compiere le comparazioni articolate tra i
differenti periodi politico-culturali e ottenendo una rappresentazione delle strutture
sociali in fieri.
Il punto di vista che Severino ha scelto è quello della “focalizzazione interna” che
determina l’assunzione del triplice ruolo di autore, narratore e protagonista, ciò
significa esporre la vicenda dal punto di vista del narratore che è anche uno degli
attori del racconto.
L’intervista si sviluppa da una trama in cui vi è storia personale di Severino e storie
del mezzogiorno in cui si è lasciato trascinare da un percorso immaginario di Danilo
Dolci.
Attraverso il Dialogo con Danilo Dolci ha desiderato mettere in scena una riflessione
sul medium radio e soprattutto la radio libera, e sulla sua possibile funzione di contro-
informazione .
Tre cose accomunano: -Entrambi sono sociologi ed educatori; -Entrambi hanno avuto
un famigliare impiegato nelle ferrovie dello Stato. Danilo il padre e Severino il nonno.
La notte tra il 14 e il 15 gennaio del 1968 vi fu un terremoto che rase al suolo diversi
paesi, una parte della Sicilia era scomparsa dalla cartina geografica. Il sisma della
valle del Belìce è stato considerato una tra le più grandi catastrofi che hanno colpito il
paese dopo le Guerre. Dopo il terremoto la tv nazionale sbagliò disse Bèlice con
l’arretramento sulla “e” e invece l’accento era sulla “ì”, ciò divenne sinonimo di
fallimento e la valle perse il nome, dopo aver perso la memoria. Oggi nemmeno più i
siciliani chiamano il posto con il nome giusto. (La valle del Belìce sta nella Sicilia
occidentale,è una zona territoriale in cui scorre il fiume Belìce e la cui estensione è
compresa tra le province di Palermo, Trapani e Agrigento.
Il piano per la riedificazione del Belìce, era quella di Città Territorio, attraverso la
realizzazione di piccoli centri comunicanti tra loro. La Città Territorio prevedeva la
realizzazione di opere che accogliessero le persone e che fossero legate al territorio
e al suo sviluppo, piuttosto che una semplice ricostruzione di case.
Ci furono ritardi nelle ricostruzioni, ed inoltre tutti i centri urbani furono ricostruiti al di
fuori dei loro precedenti confini, con scuole, chiese, grandi strade e case a schiera
tutte uguali e assegnate senza alcun criterio legato ai rapporti di vinato pre-esistenti o
di stratificazione sociale (i differenti strati sociali che si distinguono tra di loro per le
differenze di ricchezza, potere, prestigio e altre risorse socialmente rilevanti.)
Queste iniziative progettuali imposte dall’alto non furono capaci di rispondere ai
concreti bisogni delle popolazioni e ciò provocò la nascita di spazi urbani “afflitti”, non
luoghi (L’espressione non luogo, coniata da Marc Augè delinea un luogo privo
di identità, staccato da un contorno sociale, da una storia, da una tradizione.
Ne sono esempio le infrastrutture per il trasporto veloce, ovvero dei luoghi
caratterizzati da una sorta di anonimato e da strutture architettoniche realizzati
in serie. Di contro il luogo è storico,relazionario e identitario) che determinarono
un forte senso di protesta e ribellione nella popolazione. Tutto questo , inoltre,
comportò l’infiltrazione della mafia nella gestione degli appalti.
Il senso di protesta e ribellione trovò spazio nell’azione di rottura attorno a una Radio,
su iniziativa di Danilo Dolci il 25 marzo 1970, chiamata Radio Libera Partinico
conosciuta anche con i nomi di Radio dei Poveri Cristi e Radio Sicilia Libera, con lo
scopo di raccogliere testimonianze e sviluppare l’agorà della contro-informazione. 
(trasmettere le notizie senza filtri e senza manipolazioni mediatiche).
Dolci era convinto della necessità di dover dare voce ai “poveri cristi”, attraverso un
medium che fosse avvertito e compreso da tutti, con gli obiettivi di un’azione di
aggregazione della cittadinanza orfana della propria cultura e di lotta politica contro
l’inerzia e la corruzione dello Stato, consentendo lo sviluppo di una società che
Durkheim avrebbe definito “meccanica”.
Trasmessa clandestinamente, la radio dei poveri cristi fu l’esempio di mediattivismo
(l’insieme di pratiche e di riflessioni orientata alla critica dei media ufficiali e alla
produzione di comunicazione indipendente. Riunisce le tecniche della comunicazione
mediale con quelle dell’azione diretta tipica dei movimenti sociali di base. In senso
proprio, riguarda l’autogestione di mezzi e strumenti di comunicazione per finalità
sociali e politiche).
Lo scopo di Danilo Dolci era quello di costruire una radio della Nuova resistenza; La
resistenza rappresenta il movimento di lotta popolare , politica e militare affermatosi
durante la seconda guerra mondiale nelle zone occupate dall’esercito dei tedeschi e
italiani contro gli invasori esterni e contro i loro alleati interni e che assunse
caratteristiche diverse nei diversi paesi. In Italia oltre ad essere un movimento di
liberazione dell’invasione nazista, rappresentò la lotta contro le forze interne che
collaboravano con l’esercito occupante configurandosi per questo come una guerra
civile. La resistenza di Danilo Dolci simboleggiata nella radio dei poveri cristi si
manifesta con il dar voce a un popolo in difficoltà che non è ascoltato e sostenuto
dallo stato.
(In quel periodo l’emittenza radiotelevisiva assisteva al monopolio dello Stato e quindi
al pieno controllo dell’informazione e della riproduzione sociale e culturale)
Egli nel 1956 organizza uno sciopero alla rovescia (protestare in maniera
alternativa e produttiva, lavorando, per dare una risposta occupazionale a chi il
lavoro non ce l’ha, e promuovere lo sviluppo del territorio) con centinaia di
disoccupati di Partinico che riattivano una strada comunale dissestata, a
dimostrazione che il lavoro c’è e che serve, non solo ai lavoratori, ma anche agli enti
locali e alla cittadinanza. Quei lavoratori furono arrestati.
Un altro sciopero alla rovescia fu condotto nel 1952, iniziò un digiuno (il digiuno
rappresentava una protesta fragorosa) dopo aver assistito alla morte di un bambino
che non riuscì a sopravvivere alla mal nutrizione.
Il MOTIVO per cui ha scelto Danilo di trasferirsi in Sicilia è la lotta contro la mafia
delle mafie, motivo per cui promosse diverse lotte non-violente contro la mafia, il
sottosviluppo, e l’assenza dello Stato per il riconoscimento dei diritti soprattutto quello
del lavoro.

LA VITA DI DANILO DOLCI


Nasce il 28 giugno 1924 a Sesana, provincia di Trieste, comune della Slovenia, dal
1920 al 1924 è stato un comune Italiano.
Dolci matura presto un forte senso di avversione al fascismo. Nel 1943 rifiuta di
vestire la divisa repubblichina ed è arrestato a Genova: riesce a fuggire riparando in
Abruzzo.
Al termine del conflitto torna a milano dove prosegue con gli studi. Per guadagnare
qualcosa insegna presso una scuola seriale a Sesto San Giovanni. Nel 1950
abbandona gli studi Universitari e va a vivere in Normadelfia , la città dove <<la
fraternità è legge>>, una comunità per bambini sbandati dalla guerra, sorta nell’ex
campo di concentramento Nazifascista. Nel 1952 si reca in Sicilia, nel piccolo borgo
marinaro di Trappeto, povero tra i poveri, in una terra dimenticata dal Meridione.
Comincia in questo modo a tracciare una difficile rinascita civile e democratica
dell’Italia dalle macerie morali e materiali.
Il 14 ottobre del 1952, sul letto di un bambino morto di fame, Danilo Dolci da inizio al
primo di numerosi digiuni, che daranno vita successivamente alle battaglie per il
lavoro.ì, per il pane, per la democrazia. La protesta viene interrotta quando le autorità
si impegnano per realizzare alcuni interventi urgenti in favore delle popolazioni
siciliane. Nel 1956 ci fu lo sciopero alla rovescia, con centinaia di disoccupati
impegnati a riattivare la strada comunale. La reazione dello Stato è ancora
repressiva: una carica delle forze dell’ordine disperde i manifestanti e gli
organizzatori vengono arrestati.
Nel 1958 gli viene attribuito il premio Lenin per la pace e precisando che non era un
comunista. Con i soldi del premio si costituisce il Centro studi e iniziative per la piena
occupazione con sedi in diversi Comuni dell’Isola, che diventerà uno straordinario
strumento al servizio dello sviluppo di tutta la Sicilia Occidentale.
L’accettazione di questo premio fu vissuta da molti come un gesto politico e non
etico, poiché il premio rimandava all’immagine dell’URSS, fotografata in quel periodo
come “luogo geografico della proiezione del male e del periodo in sé”. E’ stato
considerato sbagliato il suo tentativo di interpretare l’intenzione di chi gli ha concesso
il titolo, attribuendogli un riconoscimento della validità rivoluzionaria del metodo della
nonviolenza, aggiungendo all’episodio una manovra di pessimo gusto.
Nel 1970 la prima emittente privata “illegale”, Radio Libera Partinico, in cui lancia un
appello disperato per le persone che vivevano ancora nelle baracche.
Le forze della polizia fanno irruzione nei locali del Centro che interrompono la
trasmissione e arrestano i responsabili.
(La radio rimase attiva per 27h)
A partire dal 1970 scrisse delle opere poetiche: Il limone lunare; Poema umano; Il Dio
delle zecche ecc.
Inoltre nel 1970 ottiene il Premio Socrate di Stoccolma per “l’attività in favore della
pace e per i contributi di portata mondiale nel settore dell’educazione.”

Peppino Impastato: Fu una vittima della mafia è stato assassinato il 9 maggio del
1978. Era impegnato in un attività politico-culturale antimafiosa fin dalla giovane età,
tra le diverse iniziative vi è la fondazione di Radio Aut, e giornale di
controinformazione radiodiffuso che è rintracciabile in un documento programmatico
formulato da lui stesso nel quale delinea l’uso democratico di una radio secondo tre
livelli:
1- Informazione e controinformazione: Momento di rifiuto e di ridimensionamento
dell’informazione di regime e del monopolio dell’industria del consenso
(RAI,TV,STAMPA). La notizia discende direttamente dal sociale e va riproposta, in
maniera amplificata, al sociale stesso, senza filtri o interventi manipolatori.
2- intervento politico: la radio diventa strumento diretto dell’iniziativa di lotta e del
progetto politico complessivo di una struttura di base “dislocata socialmente e
territorialmente”.
3- spazi autogestiti: E’ il livello in cui la realtà sociale si appropria dello strumento
radiofonico e lo usa direttamente per allargare e difendere le “macchie libere” e come
mezzo di coordinamento delle lotte e delle iniziative di massa.
I cento passi: è il titolo del film di Marco Tullio Giordana (2000), il film di denuncia
sulla storia di Peppino Impastato. Nel film, egli conta insieme con il fratello Giovanni i
100 passi che separano la loro casa dall’abitazione del boss Gaetano badalamenti. I
100 passi metaforicamente rimandano alla vicinanza delle persone e delle cose che
in maniera acritica fa diventare uguali a loro o li connota come normali, accettabili.
LA RADIO
Dolci: La radio è uno strumento essenziale per avvicinare i popoli al loro senso di
esistenza più autentica, per far sentir le loro voci, le loro necessità, le loro aspirazioni.
Il significato dei mezzi di comunicazione di massa moderni è svelato: sono canali
ampi per le relazioni sociali.
Inoltre a fronte di un graduale declino di rilevanza dei mezzi tradizionali (giornali,
televisione, radio) ossia di un loro ridimensionamento, non essendo più sulla scena si
pensava che essi fossero incompatibili con le nuove tecnologie e che la rete e
internet rappresentassero una censura con codesti media. In realtà non è così poiché
vecchi e nuovi si presentano come piattaforme condivise e vengono definite “nativi
digitali”.
Quando la comunicazione di massa si fa struttura del potere diventa violenza perché
impone il sacrificio della parola agli esclusi che non possono partecipare al dibattito,
sostenere le proprie idee, le proprie sensibilità, le proprie indignazioni. (125-126-127-
133)
Severino: Pensa che la radio oggi abbia superato la sfida lanciata dai new media,
beneficiando attraverso il loro utilizzo di un aumento delle sue potenzialità.
L’utilizzo dei social network aumenta la possibilità di usufruire del messaggio
radiofonico anche in tempo reale consentendo al pubblico di recuperare i messaggi
perduti attraverso la fruizione di registrazioni video o audio originali di trasmissioni
radiofoniche, per questo motivo non può più essere vero il fatto che la radio parla una
volta sola.
Alla radio deve essere riconosciuta la potenzialità di dar voce ai meno abbienti grazie
al suo basso costo da sostenere per l’emittenza libera, la fruizione spontanea della
radio conferisce un immagine di libertà. Inoltre in uno scenario di catastrofe naturale,
la radio sarebbe l’unico mezzo per ricevere dei messaggi informativi o organizzativi.
Il CAPITALE SOCIALE è un corpus di valori, di predisposizioni all’appartenenza e
alla reciprocità e senso civico che ne determina lo sviluppo del rapporto di rete
all’interno di una data società.
Il capitale sociale per Severino: il capitale sociale può essere sintetizzato nel
patrimonio culturale che sostiene le relazioni basate sulla fiducia, che consente
reciprocità e cooperazione fra gli affiliati. Da ciò deriva la considerazione sul
possesso di capitale sociale da parte d’ogni singolo individuo che ne determina in tal
senso anche il grado di “ricchezza”: quanto più elevato sarà il numero di reciprocità
attivate, maggiore sarà la quantità di capitale sociale, economico e culturale in suo
possesso.
Un mondo costruito dall’informazione non è prodotto dalla volontà di manipolatori ma
è frutto dell’aggiustamento continuo dei quadri cognitivi, delle scelte, motivazionali ,
dei processi di apprendimento di una grande quantità di attori sociali e individui.
Equazione funzionale Severino

Rete è funzione della somma di ciascuno delle Pi persone


(l’indice i varia da I a N per tenere conto di tutte le N persone) moltiplicata per il
tempo t (trascorso in determinati percorsi di istruzione e socializzazione) e per il
capitale sociale Cs (corpus di regole che facilitano la collaborazione all’interno dei
gruppi e tra di essi.)

MORCELLINI Afferma che la funzione primaria del capitale sociale non è quella di
essere strumento per ottenere qualcosa ma quella di poter facilitare la razionalità
stessa dalla quale deriveranno inevitabilmente ulteriori risorse.

DEFINIZIONI
Avalutatività: è un concetto introdotto da Weber con l’obiettivo di conferire
scientificità alle discipline storico-sociali, in modo che gli studi possano essere privi
da qualsiasi giudizio di valore.

Con la legge riforma Rai: Tramite questa riforma lo stato ha concesso alle
compagnie radiofoniche di essere libere perché da questa riforma in poi le radio che
prima venivano messe allo scuro poiché andavano contro le informazioni fornite della
cultura dominante, hanno preso voce (mediattivismo da collegare).
Brainstorming: metodo creativo di gruppo finalizzato all’individuazione di una
soluzione ad un problema, chiedendo ad ogni affiliato di proporre liberamente
proposte, le quali potranno essere rielaborate, criticate o accettate per la stesura di
un piano di azione. Quindi è un modello educativo che si basa sulla valorizzazione
della creatività individuale in modo che ciascuno possa esprimersi liberamente
scoprendo così i propri interessi vitali in un percorso di ricerca comune di analisi e di
coeducazione creativa.

Dissonanza cognitiva: L. festinger, definisce la dissonanza cognitiva come uno


spiacevole stato di disturbo determinato dall’incoerenza tra due o più
rappresentazioni cognitive(ogni coscienza, opinione o credenza che un individuo o un
gruppo ha su sé o sul mondo che lo circonda).
Al contrario definisce consonanza cognitiva la coerenza tra due rappresentazioni
cognitive che provoca uno stato interno soddisfacente. Le modalità attraverso cui
ridurre la dissonanza cognitiva sono diverse: un individuo può modificare il proprio
comportamento, le proprie rappresentazioni e i propri atteggiamenti.

Blander e Grinder ideatori della PNL (Neuro-linguistic programming)hanno


scoperto che il movimento degli occhi in maniera sistematica è collegato a quello che
si sta pensando. Studi neurologici dimostrano che il movimento degli occhi ha un
collegamento con le differenti parti del cervello attivate.
-Il Ricalco è un rapport (rapporto di fiducia e intesa con un'altra persona) della PNL e
indica la modalità di entrare in rapporto con l’interlocutore sintonizzandosi e
allineandosi con il suo modo di atteggiarsi, parlare e agire. Significa osservare il suo
punto di vista.
-La programmazione neuro linguistica è una pratica psicologica alternativa e un
sistema di life coaching, definito come un approccio alla comunicazione, allo sviluppo
personale, alla psicoterapia, ideato in California negli anni settanta del XX secolo da
Blander e Grinder, il nome deriva dall’idea che ci sia una connessione fra i processi
neurologici (neuro), il linguaggio (linguistico) e gli schemi comportamentali appresi
con l’esperienza (progammazione).

Mobilità sociale: si intende in sociologia ogni passaggio di un individuo da uno


strato sociale, ceto, classe sociale a un altro.
La sociologia distingue la mobilità sociale orizzontale che indica il passaggio di un
individuo con lo spostamento sul territorio; quella verticale che indica il passaggio di
un individuo da una posizione sociale a un'altra, più alta o più bassa.

Autorità morale: sistema di regole e valori capaci di imporsi sugli individui con una
forza vincolante, un freno e una regola per il comportamento individuale (Durkheim)

3 tempi di trasmissione di un messaggio: 1-instantaneità (nello stesso momento


in cui l’evento accade); 2-immediatezza (capacità di trasmettere l’evento il prima
possibile); 3-tempo reale (fornito per la fruizione individuale al bisogno).

Popper Sir Karl Raimund: è stato un filosofo della scienza, il cui pensiero è
incentrato sulla concezione fallibilistica della conoscenza e dal metodo scientifico:
l’autore viene ricordato per aver messo in discussione l’utilizzo di procedimenti
induttivi, asserendo l’impossibilità logica di fare derivare asserzioni universali, e
quindi leggi scientifiche, da asserzioni singolari derivanti da osservazioni empiriche.
In luogo della verificabilità e del procedimento induttivo, Popper propone la
falsificabilità e il metodo ipotetico deduttivo, quali, rispettivamente, caratteristica delle
teorie scientifiche e procedimento tipico della conoscenza scientifica. Estendo tale
concezioni alle scienze sociali e alla filosofia politica, Popper muove critiche allo
storicismo, inteso come tipo di dottrina metafisica che ritiene possibile prevedere lo
sviluppo della storia a partire da leggi storiche, e al totalitarismo in favore di una
società aperta.

Scuola di Francoforte: Con questa espressione si indica un gruppo di intellettuali,


filosofi, politologi, psicologi, economisti e sociologi, che si occupano di ricerca
sociale, fondato a Francoforte situatasi in Germania nel 1923.
Orientata dal pensiero di Marx, Freud, Hegel, la scuola ha elaborato la teoria critica
della società con l’obiettivo di criticare il mondo tecnico industriale, moderno ispirata
dall’idea di una società di uomini liberi. Il pensiero di questa scuola ebbe successo
negli anni 60 e 70, diventando il manifesto dei movimenti di protesta del ’68 e della
“nuova sinistra”.
Tra i maggiori esponenti si ricordano Adorno, Marcuse, Habermas, Horkheimer.

Progetto edificatori tre aspetti ineluttabili: 1-Velutas (la qualità estetica del
paesaggio da tutelare) 2-Filmitas (la consistenza ambientale e la qualità ecologica di
un dato territorio) 3-Utilitas (l’attuazione di quelle istanze di equità progressive tipiche
dell’urbanistica).
Il caporale: nel fenomeno criminale del caporalato, avente come oggetto lo
sfruttamento illegale della forza lavorativa, è colui il quale adesca manodopera
giornaliera per farla lavorare abusivamente e illegalmente nei settori dell’agricoltura e
dell’edilizia.

Audience: numero di spettatori o ascoltatori che hanno seguito una certa


trasmissione televisiva o radiofonica o un dato messaggio pubblicitario in una
determinata fascia oraria.

Share: Rapporto percentuale tra gli spettatori di un determinato canale televisivo e il


totale degli spettatori che hanno televisore acceso in quel momento.

Reality show: espressione in inglese che significa letteralmente “spettacolo della


realtà”. Esso è in grado di “dare voce alla parola debole” mentre quella “forte” viene
veicolata nei talk show, in cui si discute di meta-politica, di meta-economia, dei
cambiamenti della società , dei crimini più efferati o si fa mero intrattenimento. Da un
punto di vista antropologico, c’è da considerare un altro fattore essenziale: il reality
show cerca di traghettare storie di gente comune, di farle uscire dall’anonimato in cui
generalmente vivacchiano, di portarle alla ribaltà del video e di farle esplodere.

Broadcasting: con questa espressione [(semina larga) metaforicamente


l’espressione fa riferimento al gesto del contadino che sparge i semi per l’aia], indica
la filosofia della radio e della televisione degli anni venti, basate su “la trasmissione
via etere tradizionale, da un emittente a un universo indifferenziato di pubblico” ,
<<una modalità di trasmissione rivolta a una platea ampia e generalista>> cui si offre
un solo programma o una scelta limitata.

Narrowcasting: Con questa espressione (da narrow “semina stretta”) è la logica


all’origine della tv tematica e a pagamento, che offrendo una molteplicità di canili, ha
l’obiettivo di raggiungere una quota ristretta di pubblico ma pagante. Sartori definisce
il narrowcasting le modalità distributive dei messaggi audiovisivi che si rivolgono a
fasce settoriale dell’audience piuttosto che alla sua generalità. Con codesta
espressione e di superamento della fruizione televisiva mono-temporale, mono-
canale ed etero-imposta, propriamente broadcasting.

Il modello matematico Shannon e Weaver 1949: considera la comunicazione alla


stregua di un processo di trasmissione di informazioni, secondo il quale un segnale o
un messaggio passa da una fonte A o emittente attraverso un trasmettitore (la voce)
lungo un canale (il filo del telefono) a un destinatario B o ricevente grazie a un
recettore (l’apparato acustico). Il modello è stato in seguito integrato con la nozione di
feedback o di retroazione, intesa come quantità di informazione che dal ricevente
torna all’emittente.
Con l’introduzione di questa nozione, la comunicazione non viene più intesa come
processo lineare ma processo circolare.

Homo technologicus: è l’homo sapiens trasformato dalla tecnologia.

Rimediazione: Si intende la rappresentazione di un medium all’interno di un altro.


Essa inerisce il rapporto tra media nuovi (soprattutto digitali) e vecchi, in particolare i
modi in cui i nuovi media digitali prendono in prestito, rendono omaggio, o entrano in
concorrenza con i loro predecessori. Le modalità secondo le quali i nuovi media
rimodellano i vecchi e, allo stesso tempo, i vecchi media provano a reinventarsi per
rispondere alle sfide lanciate dalle nuove tecnologie.

- Nel libro ci sono 4 tipi di maieutica: la maieutica, la maieutica socratica, la maieutica


reciproca e la deuteromaieutica.
La maieutica è una metodologia dialettica di indagine e autoanalisi sperimentata da
Danilo Dolci in ambito educativo e sociologico.
La maieutica socratica era evidente nell’azione pedagogica di socrate, secondo il
quale il compito del filosofo è come quello della levatrice della conoscenza, e aiutava
i suoi studenti a pervenire alla conoscenza attraverso il dialogo e non riempiendo la
sua mente con informazioni pre-confezionate(è una condizione top - down).
La maieutica di Danilo Dolci era invece una prospettiva che vedeva posizionati tutti
sullo stesso livello, quindi un processo bidirezionale attraverso brainstorming o altro,
in cui tutti potevano contribuire alla discussione senza discriminazioni di status.
La maieutica di Severino è frutto di un processo di riflessione e ricerca, per tirare
fuori il meglio da noi stessi.

La comunicazione schramm e weawer: è un processo straordinariamente attivo, in


cui entrambe le parti – emittente e ricevente – sono attive. Come dimostrato nel 1972
dallo stesso Schramm, “ il processo della comunicazione consiste in realtà di due
serie di azione: quella del codificaree dell’offrire i segni (propria dell’emittente e quella
propria del ricevente) del decidere se prestare o meno attenzione ad essi, se-in caso
positivo-accettarli e infine cosa eventualmente farne.” L’A. evidenzia l’importanza del
feedback, inteso come quantità di informazione che l’emittente riceve “sia dal
messaggio che emette sia dal ricevente cui lo invia”. Il feedback rappresenta una
delle differenze più significative tra comunicazione interpersonale e comunicazione di
massa, per la esigua importanza che assume nella seconda.

Potrebbero piacerti anche