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norme lEC
d' “mmm a
norme [EC "TR . _ Terminali stagnati a caldo per circuili
o terminali a saldare per circuiti siampati o E ATE' 110,220 v 50/60 Hz 'Siampatj passo 2,54 mm
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ENTRATA: 121241: - sorso Hz 2 x Sv - 2 x 0.5A "1737314" l11111' - 0.332 "Tmamã
12V - 0.5â 24V - 0,25A GV - 1A 12V - 0.5A _
USCITE °°°|°E 69° '2 x 12v - 2 x 0,252 "mmm 2 x ev - 2 x 0.511 "173732 1°
BV - 0,55A 12V - 0.28A - 24V - 0.25A 48V › 0,125A 8,2V ~ 0,3A
2 x sv - 2 x 0.222 "Tßsfi'w 2 2 24v - 2 x 0.1252 "713731413 2 x 1 av - 2 x 0.12 "W/3732” 5*
9v - 0.352. 13v - 0.192 sv - n.3A 12v - ELSA gli - 0.6512 13v - 0,33A -
2 x sv - 2 x n.192 "mmm" 13v- 0,32 "mmm 2 x av- 2 x 0.33A "mmm"
12V - 0,28A 24V - 0,11% BV - 0,21% 24V - 0,2A 12V - 0.5A 24V - 0,25A
2 x 1 av - 2 x 0,142 “msm” 30v - 0,22 "nam “06 2 x 1 2v - 2 x n.252 “'3732'30
18V - 0,19A 36V - 0.69A SV - UßA 1811!r - 0.3A 15V - 0,4A 3Mr - 0,2A
2 x 1 av - 2 x 0.0921 “173575” 2 x av - 2 2 0,32 "mm '07 2 x 1 sv - 2 x 0,22 "T'am'w

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Gamma di frequenza: 156 ¬I¬ 174 MH:
Tipo di emissione: simplex o
semidupiex
Modulazione 16 FS
Numero canali: 6 di cui 1 quarzato
144 MHz
Spaziatura ira i canali: 25 kHz
Alimentazione: 13,8 Vac.
Dimensioni: 150x501242 mm
TRASMETTITORE
Potenza di uscita: 25 W
Anenuaziono-armonica: TD dB
RICEVITORE
sensibiiie: 025 .N per 20 da
0.25 ,W per 12 dB SINAD
Potenza uscita audio: 1 W

Godico GBC ZR 1751 0-00

RICETRASMETTITORE
P'ÀLMAFIE MARINO VHF "GBC"
MOD SV3212M
Portatile 12 canali ad uso marino.
Gamma di frequenza:
TX: 156.025 + 151-175 MHZ
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Numero canali: 12
Tipo di emissione: simplex o
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Modulazione: 16F3
lmoedonza antenna: .50 Q
Alimentazione: 9.6 Vox.: o 12 Vac.
àesorbimentofl'i( 850 mA a 2.5 W
Fix 80 mA audio max
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Potenza max 312V:5W
Stabilità in frequenza: :5 ppm a
-10°Ci+55°0
RICEVITORE
Circuito: supereterodina doppia
conversione
Frequenza intermedia: I 21.4 MH:
v Ii 455 kHz
Sensibilità: 0.25 iN per 12 dB SINAD
Potenza audio: 0.2 W 10% distorsione
à corredo: alimentatore. antenna. pacco
batterie
Codice GBC ZR/7503-00

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FULL DUPLEX

SPIMIC - _

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ALINCU

RICETRASME'ITITORE _
VHFIUHF - DUAL BAND
FULL DUPLEX
“ALINCO” MOD. DJ-SOOE
Numero di memorie: 10VHF, 10 UHF
Frequenza di lavoro:
-VHF 144+146 MHz (modificabile
130+169. 995 MHz)
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420%69995 MHZ)
Spazìatura tra i canali:
5 -1_0 - 12.5 - 20-e 25 kHz
Alimentazione: 5.5 +12 Vac.
Dimensioni: 58x176x30 mm
Peso: 435 g
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UHF: 5,5 W (alimentatore 12 V)
VHF/UHF: 2,5 W (alimentatore -9' V)
Modo di emissione: 16 F
Deviazione: :i: 5 kHz
Emissione spurie: -60 dB

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Sensibilità: migliore di 26 dB
e SIN con 1 11V input
Uscita audio: 300 mW
impendenza altoparlante: 8 Q
Codice GBC 2317245-00

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mente trasformatori costruiti secon-
__ do ie norme LHC., conformi cioè aiie
esigenze pit;` rigorose. La GBC iTA-
LiANA dispone infatti di intere iinee
di taii prodotti. caratterizzati da co-
stanza di dati, toiieranze ristrette.
isoiamenti garantiti, protezione da
sovratemperature, tensioni stan-
dard d'ingresso e uscita e con pos-
sibiiità di varie combinazioni.
L'i.E.C., intemationai Eiectrotechni-
cai Commission, è un ente con ia
precisa iinaiità di aumentare ii iiveiio-
di efficienza netta produzione dei di-
spositivi, portandoii a vaiori di affi- :28mm di alimentazione a
dabiiità da tutti riconosciuta. ¬ Terminafi; a mo e cavanotto di
Nei campo dei trasformatori, FLEC. fissaggio in banda stagnata.
ha dettato deiie specifiche, che van- Offre tr_e sistemi di fissaggio:
no daii'isoiamento aiia sovratempe- Trasformatori di ani-nmflonea è) gernlßate, CO" teìVlt' nãl'fil bãfldfi
ratura, dai rapporto di caduta tra mi- norme IEC "à :et'tgqrff'eìgå ors one e e ue'
nimo e massimo carico alia sovra- Terminali] a Sfilldafe per C-S- 3) gorizzoåiale aa incasso Con
tensione, fino aiia definizione dei i' 'Pitaggtäì or'åomale Ereetgma. i d torsione deiie'due "nguett'e [ateraii
sovraccarico. Uno stesso dispositi- :glieueëf rest enza a e v' fazio" e
vo può infatti essere progettato in ` ENTRATA: 220 V - 50/60 Hz
vari modi e reaiizzato con dati diver- ENTRATA: 220 V - 50160 Hz
si, pur rispondendo "nominaimente " Um GOWCE GBC
aiie stesse esigenze: ad esempio si USCITE OODICE GBC e v _ 400 mA "1.135" _oo
può ridurre o ampliare ii nucieo en-
tro “mm piuttosto anargam aumen_ 6V-200 mA PIT/356860 Eni-250 mA HT13571-D1
tando O diminuendo “i numero delle 9 V -130 mA “fassa-01 12 v - 200 mß HTI3571-02
spire a viceversa. È evƒdenfe che chi 12v - 1GB I'HÀ “fassa-02 15 v - Iso ITIA HTßSTII'os
costruisce i trasformatori con ii soio 15 v - 80 mA l-lTrasss-oa . 24 v - 100 mA HTßäH-Oit
obiettivo dei minimo prezzo impie- 24 v - 50 mA HTrssss-o-i 30 v - 'fa mA "Trash-os
oa ie minime quantità di materiale e a x 15 v ~-2 x 4o mA massa-ua 2 x is v - 2 x as mA imam-oa
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vita media limitata.
Sono quindi evidenti i vantaggidi di-
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iTo SOMMARIO
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Direttore responsabile: Ruben Costelfranchi
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Responsabile di redazione: lslll lunzìnnali. al flno di non arracaro disturbo auli altri lnlzlomo la descrizione di un ampllfiooioro por BF dallo
Fabio Carera 2W2DHN sulll. caratteristiche veramente notevoli.
Comitato di redazione: Lodovico Cascianíni,
Vittorio Castellotti, Dott. Carlo Solarino,
Ing. Antonio Pliil'er, Dott. Calogero Bori 18 70
Segretaria di redazione: Paola Buratto KENWOOD TM- 721 E
Responsabile grafico Desktop Publishing: CONTROLLER AUTONOMO
Adelio Barbella STANDARD C - 5200 DI lNPUT-OUTPUT-PARTE l-
Impaginazione elettronica: Elena Fusari Quesli :ius modsml apparali rodißal'llctollall si reclami! mollo un sofialnmo somma ui mamma tra nioslrø Pc a il
bene a lunziorlare come lrasponllor. In queo anlcolo una
Fotografia: Fotostudío Elbi dettagliata analisi della modifiche clrcullsll da apportare. TGSID del TI'IDI'Illß...
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Maurizio Brameri IZNOY,
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parte dell'autore, l'aeeettazione [in caso di BITHONIC ` M. .
pubblicazione) dei compensi stabiliti Gil-K - 85
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mediante l'emissione di assegno circolare, cartolina,
vaglia o utilizzando il dc postale n” 351205.
Per i cambi di indirizzo allegare alla comunicazione
l'importo di L. 3.000 e imlieare, assieme al nuovo,
anche il vecchio indirizzo.
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Testata in corso ci canillcazlone
obbl aloosseoonooglwitoTslabil Mensile associato all'USPI
del agolamenm dal S ST Unione Stampa Periodica Italiana
-Come i lettori noteranno, questo utilissimo servizio presenta sempre delle novità. Per le ordinazioni, compilare il tagliando
_o lotoooEia) in forido a questa pagina. Spedirlo in busta chiusa al GRUPPO EDITORIALE JOE srl C.P. 118 - 20092 _
_. INISEL 0 B. (MI) allegando assegno bancario non trasferibile all'ordine GRUPPO EDlTOFliALE JQE srl oppure-fotocopia.
della ricevute di versamento sul cr'c postale 351205 intestato al GRUPPO EDITORIALE JCE srl. Aggiungere
:-.all'impoi_to totale L. 4.000 Per spese. I _ _ _
..Non ordinare circuiti .pubb ìcatl prima del Maggio 198.8, comunque nOn-61971081! qui dl 5090110-

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Unità mobile da studio' PE 303 21.900 10 MHz DC 7 PE 507 2.900 Du le
PE 304 6.400 Decodilioatore per scambi DegofiIIiccetore telefonico
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a commutazione PE 305 3.900 PE 510 17.500 Generatore di segnali
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Telecomando 1-9 canali PE 309 15.900 Inverter 12-220 V PE 501 7.500' Dieaolvenza per dia Il
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e raggi infrarossi PE 411 3.500 The Preamp ll PE 705 29.500 alla volpe PE1100
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egnali su fibre ottica PE 414 1.900 Monitor per i disturbi Pitch control per CD PE 1103
PE 415 1.900 di linee PE 709 12.400 ñprigarage tele-comandato PE 1104-
RX PLL per UHF PE 416 1 0.900 Vobulatere audio PE 710 12.400 PE1105
PE 417 3.900 Trigger ritardato PE1106
PE 419 2.600 er oscillos io PE 711 10.600 Casse sciistiche senza fili PE 1107
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di linea bilanciata PE 120.23
Ps 12020
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ll titolo di questa pagina ci è stato ispirato daile risposte ai
nostri appelli' precedenti: Dicembre 1988, Gennaio e Marzo
1989. Gli amatori' che si lanciano in quel/'avventura sono
tanti, ma per noi la sorpresa e relativa. Conosciamo i nostri
lettori e il loro desiderio incessante di “fare”. E noi siamo qui
proprio per accogliere i frutti delle loro gioiose fatiche.
Forza, dunque, fateci conoscere le vostre esperienze noi vi
faremo conoscere a un grande pubblico.
ln breve, per chi leggesse per la prima volta questo appello,
noi ci rivolgiamo agli hobbisti che, nella loro varia attività, si
sono dedicati a qualche riparazione di apparecchi
domestici, come radio, televisori, videoregistratori,
radiotelefoni e via dicendo. Sappiano, questi bravi amatori,-
che oltre ad avere provato una innegabile soddisfazione per
il successo ottenuto, si offre loro la possibilita di vedere
pubblicati i loro lavori nella rivista “Cinescopio” che, come si
sa, circola tra gli specialisti. inoltre, coloro icui lavori
saranno stati scelti, riceveranno uno dei seguenti premi:

- Due anni di abbonamento a PROGETTO oppure


- Un anno di abbonamento a PROGETTO e ClNESCOPlO
oppure
.- Un anno di abbonamento a PROGETTO più due libri da
scegliere nella nostra coliana tecnica.

Poiché le ripetizioni, come si sa, sono utili, ripetiamo che la


partecipazione e libera a tutti. Basta mandare a
“REDAZIONE Dl PROGETTO” ~ Casella Postale 118 -
20092 Cinisello B. (Mi):

- La descrizione di un intervento su un apparecchio Radio -


TV - Videoregistratore - Impianto Hi-Fi ecc.
r l relativi disegni
- La documentazione fotografica
- Nome, cognome, indirizzo, età, professione.

Non vi trattenga il fatto che avete 9 oppure 90 anni. Noi


esaminiamo tutto. E se non avete fatto ancora riparazioni,
provateci. Chissà che non scopriate voi stessi, per primi,
che siete migliori di quanto pensavate.

A presto!
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g EFFETTO RADIO
o cura dell'ASSOCIAZlONE RADIOAMATORI ITALIANI

â IL MODERNO
TRASME IITORE
tn un precedente articolo abbiamo esaminato le
caratteristiche solìentì della porte ricevente di un
moderno ricetrosrnettìtore per HF. A questo punto
riteniamo sio interessante esaminare con un certo
occhio' critico anche lo sezione trosm-iflente.

di Maurizio Breme-ri IQNQ-Y

dati tecnici-sono indubbiamente me- 11 segnale in uscita dallo stadio finale veva essere quello. efficace, che tra l'al-
no oscuri rispetto a quelli inerenti la non ènull'altro che una sinusoide cui tro poteva essere più facilmente ottenu-
parte RX, ma necessitano di qualche viene sovrapposte, in alcuni casi, una to.
commento. modulazione. Essa sarà quindi caratte- L,introduzione della modulazione
rizzata da una frequenza, una tensione SSBha complicato ulteriormente le mi-
La potenza ed una corrente. sure in quanto, in questo modo di emis-
Per quanto riguarda la frequenza non sione, la potenza segue passo passo l'an-
È sicuramente il dato che più interes- ci sono problemi; 1a tensione e la corren- (lamento del segnale di bassa frequen-
sa l'utilizzatore di un trasmettitore. te danno invece qualche preoccupazio- za.
Essa viene di solito espressa in vari mo- ne, come tutti i segnali alternati. La bassa frequenza è a sua volta un
di che confondono le idee anche ai più Si può parlare di valore efficace o di segnale complesso, ma sempre sinusoi-
preparati. valore di picco a seconda di quale mo- dale e quindi valgono anche per esso tut-
L'introduzione poi della SSB ha com- mento si scelga per misurare la tensio- te le regole che si applicano alle tensio-
plicato ulteriormente le cose ed in alcu- ne e la corrente della nostra sinusoide. ni e correnti alternate.
ni casi limite apparecchi che hanno “nu- I primi radioamatori, che non anda- Si è deciso di misurare la potenza in
meri” uguali, presentano invece poten- vano. molto per il sottile, decisero che modo convenzionale ma iniettando un
ze effettive ben diverse. Cio è dovuto' era più semplice misurare la tensione di tono di una certa frequenza e di ampiez-
alle varie modalità con le quali vengono alimentazione e Passorhimento dello za sufficiente ad ottenere la massima
presentati i dati riguardanti questo stadio finale ed ottenere un valore di po- potenza in uscita.
parametro. tenza che viene definito come “potenza ll valore ottenuto è la potenza PEP
Per fortuna l'unità di misura usata da d'ingresso dello stadio finale” oppure (peak envelop power) che viene indicata
tutti è il Watt; almeno sotto questo pun- “potenza input”. dalla maggior parte dei costruttori.
to di vista le cose sono più semplici ri- Tale valore non crea nessun problema Alcuni citano un valore generico di
spetto alla misurazione delle caratteri- d'interpretazione in quanto la tensione “potenza d'uscita” che per il CW e la FM
stiche del ricevitore, in cui i segnali so- di alimentazione è continua. non crea problemi diinterpretazione,
no indicati con varie unità di misura co~ Ci si accorse che tale sistema era sem- mentre per la SSB esso è di solito quel-
me, per esempio, il microvolt, il dBmí- plice ma poteva indurre in errore, in lo PEP.
crovolt ed il dBm. quanto la potenza reale in uscita da un Altri indicano la potenza come PEP
Dopo aver dato un muto ringra- trasmettitore dipendeva sì da questo input, cioè la potenza assorbita dallo
ziamento a Mr. Watt per questa sua dato, ma anche dall”eflicienza dello sta- stadio finale nel modo SSB quando il se-
netta... presa di posizione, vediamo di dio amplificatore. gnale di BF abbia un ampiezza tale da
esauunare i vari modi in cui tale para- Si arrivò quindi a misurare diretta- pilotare al massimo l'amplificatore ii-
metro può essere espresso (speriamo mente la potenza d'uscita, denominata nale.
che i vari Volta, Watt e Ampere non anche “potenza output”. Pochissimi purtroppo usano il metodo
si rivoltìno nella tomba per questo Trattandosi di una sinusoide, si deci- cosiddetto adue toni in cui il valore ot-
diatribe...). se che il valore indicato dalla misura do- tenuto è' molto più indicativo' della po-
12 Progetto n. 4.- 1989
EFFETI'O RADIO

tenza che effetivamente si ottiene par~


lando nel microfono del dispositivo sot-
to prova. Am' I.
RF UNIT
Tale misura si ottiene iniettando nel-
________l

i
i
la presa microfonica due segnali con fre-
quenza diversa, ma compresa nella ban-
I
ILS-"IÂHHI
da passante.
I š '

ÉE?
A questo punto si monitorizza il se-

sE
l._.

i
gnale in uscita dal trasmettitore con un r--1 “___-

analizzatore di spettro e si regola il gua- _'luìilrl


dagno microfonico ñno all'apparire dei

N
ß
sia” ¬I

l
l:
If
l- 'J LPF UNIT
primi segnali di distorsione; non rimane

A
U'

Ela
che leggere sul wattmetro la potenza di

H
a

n-I
I
uscita.

l
La potenza misurata col test a due to-
ni è notevolmente inferiore a quella
PEP ma da' un idea più esatta della po-
smo una
¦
tenza effettivamente erogata; questo
valore inoltre è ottenuto ai primi sinto-
.JLEJM¦
mi di distorsione e quindi indica anche
quale è il livello massimo di potenza uti- .t/nEpmi ¦
lizzabile per un'emissione pulita.

Armoniche e Spurie
Osservando all'analizzatcre di spet-
¦I
tro il segnale emesso da un trasmettito-
re si noterà che oltre al segnale princi- I
pale, detto fondamentale, appariranno
dei segnali su altre frequenze, attenua-
FINAL UNIT
ti di un certo numero di decibel. _ _ __o-l

[_n su' _¦
Tali segnali possono essere generati I un; ma:
come spurie di conversione dei mixer o
come armoniche. I cum
Il primo problema è causato dal fatto I
che all'uscita di tutti i mixer si trovano
due segnali che hanno come frequenza
la somma e la differenza delle frequen~
ze del segnale in ingresso e dell'oscilla-
tore locale. Uno dei due segnali viene at-
tenuato, ma in alcuni casi lo si può ritro-
vare all'uscita del trasmettitore.
La frequenza di questi segnali spurii -l DIGITAL UNIT
non ha una relazione matematica im-
mediatamente distinguibile ed essa | E
puo essere maggiore o minore della fon-
damentale.
Il problema delle armoniche è invece
:EmmiIP :w
L___ES_L__._.
L-
insito in ogni segnale ripetitivo variabi-
le nel tempo. Anche la sinusoide a RF
generata dal nostro trasmettitore pre-
senta delle armoniche, la cui frequenza Figauro` 1..Schema e blocchi delle stadio finnle di un nwdemo RTX
viene indicata con dei numeri romani.
La seconda armonica avrà una
"frequenza doppia rispetto alla fonda-
mentale, la terza tripla, la quarta qua- di attenuazione, migliore è la qualità Gli splaflers
.drupla...e così via. del trasmettitore.
Le armoniche che possono procurare Questi segnali possono infatti interfe- Questo vocabolo, derivato. diretta-
qualche interferenza nei trasmettitori rire con altri servizi presenti su fre- mente dal gergo dei radioamatori anglo-
moderni sono di solito la seconda e la quenze superiori e creare problemi di sassoni, indica quel fenomeno dovuto
terza. Quest-i segnali presentano usual- convivenza. alla mancanza di linearità degli stadi
mente un,attenuazione rispetto alla Di solito le armoniche dei trasmettito- amplificatori che si evidenzia come un
fondamentale di 40-60 dB. ri HFposscno interferire-i canali'televi- gorgoglìo, sintonizzando le frequenze
È intuitivo che più elevato è il valore sivi 'soprattutto della banda I e'III. vicine alla stazione incrim'inata.

Progefio n.4- 1989 13


EFFETTO RADIO

ordine misurati alla potenza massima


del trasmettitore). Questo valore è più'
che sufficiente ad evitare grossi distur-
[Oureur senza: CW]
bi alle stazioni vicine; purtroppo è'
KENWOOD TS~9405
molto sempìice degradare le prestazioni
di un TX sotto questo aspetto.
E sufiìciente aumentare eccessiva-
ã mente l'amplificazione núcrofonica 0 il
livello del compressore, oppure caricare
É 100 lo stadio finale con sistemi cavo-anten-
O na di non adeguata impedenza, per
Di vedere questo valore degradato di
parecchio.
Eù so Purtroppo molte stazioni non seguo-
no queste facili regole e spingono il pro»
's
O prio trasmettitore oltre ilimiti, renden-
do oltremodo difficile la convivenza con
il prossimo e non ottenendo tra l'altm
10 30 nessun vantaggio.
FREQUENCY (MHz) Purtroppo è difficile rendersi conto
del disturbo arrecato, anche se qualche
dubbio dovrebbe cominciare a sorgere
Figura. 2. Nei-finali a lm'ga- banda. la potenza'rimane costante per tutto lo spettro. se molti “colleghi” si lamentano della
qualitaà dell'emissione.
Non è un discorso ragionevole addos-
sare sempre la colpa al ricevitore del vi-
cino anche perché ultimamente questi
sono di buona qualità e' quasi tutti i pro-
blemi di interferenza sono quindi da ad-
[run] debitarsi al TX.
MODEL 2 Kamioon rs-as
azr -21.o marras o es FREQ; 14.2 MH-z Lo stadio finale
O-dB
È il cuore di un trasmettitore. In que-
sto circuito i segnali a basso livello ven-
-20dß gono amplificati fino a raggiungere la
potenza nominale del TX.
La grande amplificazione e le potenze
-40
in gioco costringono all'uso di compo-
nenti costosi ed anche facilmente dan- `
-.60' negglabili da disadattamenti diimpe-
denza.
canina 14.20125 nsz SPAN 20.00 kHz' Queste esigenze circuitali possono
ass sw so az SWP 50 see. causare anche dei problemi notevoli se
CENTER viene usata una componentistica non
VBW 30 Hz adeguatamente dimensionata.
Armoniche, spurie e splatters sono
sempre in agguato ed il loro livello'
FigùrtiL? Attenuazione delle :parte in' un trasmettitoee medemo. dipende molto dall,opportuno .dimen-
sionamento dello stadio finale.
Nei moderni trasmettitori esso viene
config'urato a larga banda, caratteristi-
Questa relativa mancanza di lineari- sono altro che i prodotti di intermodula- ca che permette di amplificare senza
tà è causata quasi esclusivamente dalla zione tra le varie frequenze che compon- alcuna differenza tutto lo spettro delle
circuit-.azione dello stadio finale, che è di gono lo spettro audio della voce umana onde corte.
solito in classe AB. ' (vedere il significato di inter-modulazio- Ciò permette di potersi spostare in
Questo modo di funzionamento di ne sui precedenti articoli pubblicati da ogni gamma senza dover eseguire
un amplificatore è un compromes- questa stessa Rivista). nessun accordo ma, per contro, anche le
so accettabile tra il rendimento e la Data la relativa non linearità degli frequenze spurie o armoniche vengono
linearità e viene adottato in quasi tutti stadi, questi prodotti accompagnano amplificate come la fondamentale.
i trasmettitori radioamatoriaii, per i sempre il segnale emesso e sono, in con- Per questo il segnale, prima di giun-
costi contenuti e le prestazioni più che dizioni normali, attenuati di circa 40 dB gere all'antenna, viene avviato a diver-
accettabili. ' (questo valore si riferisce ai segnali pro- si filtri toroidali passa-basso che lo ripu-
Ritorniamo agli “splatters”: essi non dotti da intermodulazione del terzo liscono dalle armoniche. '
14 Progetto n. 4 - 1989
EFFE'ITO RADiO

Questi filtri non hanno un'attenua- una configurazione passa-alto che oltre
zione molto alta e quindi è necessario ad adattare al meglio l'inipedenza tra-
che il segnale a monte sia il più possibi- smettitore-antenna, riduce le emissioni
le pulito. non desiderate, per le sue caratteristi-
Per tutte queste caratteristiche è ne- che di filtro prima menzionate.
cessario che gli stadi finali dei TX mo» Alcuni sensori permettono di cono-
derni siano molto più curati rispetto ai scere il valore dell'impedenza del siste-
loro predecessori che potevano contare, ma antenna-linea di trasmissione e
per l'eliminazione dei segnali indeside- quando esso è superiore o inferiore di
rati, su di un filtraggio energico a banda una certa percentuale al valore tipico,
stretta. mettono in azione due piccoli motori
elettrici che comandano i due condensa-
L'accordatore automatico tori variabili, lino al raggiungimento
d'antenna dell'aocordo.
Il valore dell'induttanza corretta del- Figura 4.
Questo dispositivo viene impiegato la bobina, che varia per ogni gamma,
per adattare Pimpedenza dell'antenna a viene invece selezionato commutando
quella dello stadio finale del trasmetti- opportunamente le prese che vi sono su Lo speech-processor
tore. di essa.
Quasi tutti itr'asmettitori di una cer- Alcuni acoordatori memorizzano 1a Come abbiamo visto precedente*
ta “classe” vengono equipaggiati con posizione di accordo dei condensatori mente, la voce umana ha un valore ~
questo circuito che ha caratteristiche si- variabili per ogni gamma e permettono, medio che è notevolmente inferiore
mili in tutti i prodotti presenti sul mer- usando sempre le stesse antenne, di es- al picco massimo durante il quale
cato. sere pronti a trasmettere in meno di un viene misurata la potenza del trasmet-
Normalmente è una cella LC a “T” con secondo. titore.

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EFFETTO RADIO

Il VOX è sicuramente utile nei contest


e nei pile-up in cui l'uso di entrambe .le
mani è spesso indispensabile. Un difet-
to marginale di questo dispositivo, che
manda in trasmissione Papparecchio
col suono della voce dell'operat'ore, è
quello di commutare in ricezione duran-
te le pause.
La lunghezza di queste puo essere
programmata, ma rimane sempre un
compromesso poiché il tempo suflicíen-
te affinché l'apparato non commuti in
ricezione, durante le pause del discorso,
e troppo lungo quando si decide di pas-
sare in ricezione.
Se si usa poi un lineare, il continuo
commutare tra ricezione e trasmissione
può alla lunga provocare usura nei
circuiti di commutazione.
Un altro piccolo svantaggio, che si
nota quando si usa saltuariamente
questo dispositivo, è quello dovuto
all'inconscio cambiamento del modo di
parlare, in cui le pause naturali vengo-
Figura 5. In una buona stazione di rodioamatore non bisogna sottovalutare í'importeazo che no eliminate artificiosamente o sosti-
riveste il microfono;.inƒatti una cattivo risposta in frequenza di quest'ultimo si riflette in tutti tuite da mugugni di ogni tipo che di
.gli stadi successivi ed inficia la qualità finale dei! 'emissione solito infastidiscono il corrispondente.
ll break-in è un circuito che ha alcune
parti in comune con il VOX e commuta
Modulando con voce normale un tra- di tutto rispetto con un incremento del- l'apparecchìo in trasmissione non appe-
smettitore che è in grado di erogare in la potenza media fino a 6 dB. na venga azionato il tasto telegrafioo,
SSB 100 watt PEP, vedremo che la po-I Ciò significa che inserendo lo'speech- senza doverlo portare in trasmissione
tenza media non si discosta di molto dai processor a RF in un trasmettitore che manualmente.
valori intorno ai 10 - 20 watt. eroghi mediamente 10 - 20 watt, se ne Esso può funzionare come un vero e
Si nota subito che il trasmettitore vie- possono ottenere 40 - 80. proprio VOX in CW in cui durante le
ne sfruttato pochissimo e quindi si sono Questo dispositivo, assai utile in pause tra un carattere e l'altro il TX'
ideati parecchi circuiti che potessero condizioni precarie, deve però essere re- rimane in trasmissione per un tempo
aumentare la potenza media del parla- golato opportunamente ed usato con prefissato dall'operatore. In questo caso
to. I sistemi sono principalmente due e oculatezza perche può peggiorare si parla di semi break-in.
vanno sotto il nome di compressori e di notevolmente la qualità della modula- I trasmettitori più moderni dispongo-
limitatori o clìpper. zione e soprattutto può creare un no di un break-in che viene detto full e-
I primi variano il guadagno di uno sta- segnale' che occupa una “fetta” di che permette di mandare il TX in
dio amplificatore a seconda del segnale frequenze più larga del consentito, con trasmissione solo durante il periodo in
in ingresso: più il segnale e basso, mag- conseguente disturbo agli altri radio- cui il tasto è abbassato.
giore sarà l'amplificazione e viceversa. amatori. Questa caratteristica permette al
Questo permette di ottenere un segnale grafista allenato di ascoltare durante le
con variazioni minori di quello in entra- GII accessori pause tra un carattere e l'altro e quindi
ta. I secondi eliminano i picchi di modu- può essere interrotto durante il discor-
lazione e anchiessi permettono di avere I trasmettitori possono. essere dotati so, cosa che rende il QSO molto più
un segnale con minori variazioni. di dispositivi minori che facflitino il la- simile ad una telefonata che ad una
Spesso questi circuiti sono accoppiati voro dell”operatore. comunicazioni via radio.
per permettere di sfruttare al massimo Essi possono essere, per esempio, il Il monitor è un circuito molto utile che
ivantaggi di ciascuna circuitazione e di misuratore di onde stazionarie, il VOX, permette di ascoltare in cuffia o in alto-
eliminarne i difetti. il break-in per il CW, il monitor ed altri. parlante la qualità dell'emissione che
I compressori infatti enfatizzano mol- Quelli citati sono tra i più utili ed in viene trasmessa.
to il rlnnore di fondo dell'ambiente men- alcuni casi necessari. Il segnale viene prelevato dagli stadi
tre i limitatori distorcono il segnale. Il primo infatti permette di avere appena precedenti a quelli finali e, dopo
Nei trasmettitori più semplici questi sempre sotto controllo l'efficienza essere stato rivelato, viene avviato
circuiti sono inseriti sulla parte BF dell”antenna, senza dover inserire alllamplificatore di bassa frequenza e
(bassa frequenza) ed hanno spesso strumenti esterni che possono sempre quindi all'altoparlante. E evidente che
un'eflicacia limitata. provocare attenuazioni del segnale e qualsiasi problema possa verificarsi
Con sistemi più sofisticati ed inseriti che soprattutto ingombrano i tavoli prima dello stadio finale viene subito
nella parte RF (radio frequenza) del tra- sempre più piccoli sui quali viene instal- evidenziato sottoforma di peggioramen-
smettitore si possono ottenere risultati lata 1a stazione. to* della .qualità di modulazione.
'ló Progeflo n. 4 - 1989
EFFETTO RADIO

Anche le regolazioni dello specch- Purtroppo accendendo la radio ci si È inutile poi spremere quei 5-10. watt
processor e della preamplificazione accorge che ancora molte stazioni in più dall'apparato che ai fini del
microfonica possono essere controllate hanno un'emissione non buona. collegamento sono insignificanti,
vantaggiosamente tramite questo Lasciando da parte i casi particolari trattandosi di un incremento minore di
circuito. di chi usa apparecchi autocostruiti o 1 decibel.
non molto moderni, la colpa risulta Si pensi solo al fatto che gli accessori
Conclusioni quindi essere quasi esclusivamente di stazione perdono circa 0,5 - 1 dB e che
dell'operatore. il QSB è spesso più profondo di 10 dB; è
Come si è visto, esistono anche per i La tecnologia è ormai arrivata a livel- evidente che gli sforzi prodotti dal tra-
trasmettitori dei punti oscuri nevll'inter- li per ora diflìcilmente superabili in smettitore sono irrilevanti.
protezione dei valori che si leggono sulle apparecchi di costo relativamente bas- Se si è proprio insoddisfatti delle
varie pubblicazioni del settore. so; ffaltro canto il numero dei radio- prestazioni in trasmissione della
Per esempio, l'indicazione della amatori sta crescendo vertiginosamen- propria stazione si può pensare ad un
potenza non è sempre trasparente e con- te ed il problema delle interferenze aumento della potenza tramite
frontabile, anche se piccole variazioni di comincia a farsi sentire. amplificatori lineari, ma che lo siano
questo valore non cambiano sostanzial- Vediamo dunque di contenere la davvero.
mente le prestazioni. nostra larghezza di banda il più possibi~ Io ritengo invece più utile migliorare
In linea di massima comunque le le, in modo da lasciare spazio per tutti. il sistema di antenna: anche la ricezione
prestazioni dei vari apparecchi sono Una regolazione più accurata del ne trarrà degli enormi vantaggi.
allineate su livelli simili, anche tra compressore e della preamplificazione Su questo argomento ritorneremo
modelli di costo nettamente diverso. microfonica hanno anche un effetto comunque in un prossimo articolo.
Le differenze sono soprattutto negli benefico sulla oomprensibilità della
accessori e la qualità esibita da quasi modulazione e non solo sulla larghezza
tutti è più che buona. di banda.

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EFFETTO 'RADIO

l KENWOOD TM-721
' E sTANDARD c-52oo;
' POCHI SECONDI PER UN TRASPONDER

Con
_
uno semplice modifico
_ .
è possibile' ricevere e trosm'eflere l nettesaìlìipoter fãfe unaåfäjiårfiä
_ . _ . tica con ' nuovo aesu - , `
contemporaneamente In VHF e UHF§ ln modo outomohco. Lo rivoluzionario bibanda della Casa
Legge non conseme | uso simultaneo dl due bande mo. .. giapponese che ha ripreso in maniera
più razionale la filosofia del “vecchio”
10-900 caratterizzato dal frontale stac-
cabile ma privo di fibre ottiche, abbiamo
deciso di presentare una modifica per
- › - ' ' ' Pimpiego in trasponder dei due appara-
d' Amam-O de Felice' "QGOQ ti bibanda fun-duplex armamenti di.
sponibili sul mercato.
Stiamo parlando del Kenwood
TM 721, il primo ad essere lanciato sul
mercato con queste caratteristiche, e
del suo principale concorrente cioè lo
Standard 0-5200.
E necessario ricordare a tutti coloro
che vorranno intervenire su uno degli
apparati in questione che l'impiego. in
cross-band, o meglio l'uso simultaneo di
due frequenze su due bande diverse,
non è consentito a livello di normativa;
tuttavia la nostra intenzione è quella di
dimostrare il funzionamento in auto-
matico di questi apparati che potrebbe-
ro rivelare la propria utilità in situazio-
ni dì emergenza (calamità naturali,
soccorso, assistenza sanitaria, ecc.)
nelle quali sia necessario allestire in
poco tempo un ponte o garantire una l
copertura radio nel più breve tempo
possibile. Ma vediamo in dettaglio quali
interventi dovranno essere fatti sui
singoli ricetrasmettitori. l

Kenwood Till-721
La modifica per questo apparato è-
estremamente semplice e l'unica difi'i-
coltà operativa risiede nella fase di
apertura dell'apparato.
necessario rimuovere i due gusci
facendo molta attenzione a non strap-
pare i due ñli di collegamento dell”alto-
parlante al circuito stampato; questa
giunzione è stata realizzata con il clas-
_ sico microconnettore.
i. '_' Senza toccare le piastre, si dovranno
` allentare le quattro viti laterali che
Foto I. Il Kenwood TM-721 è an apparato veicolare estremamente compatto. (Cartesy fissano il pannello anteriore del TM-721
Lmear Italiana) allo ChaSSis in fils'ione. °
18
Progetto n. 4 - 1989
EFFETTO RADIO

La mascherina nasconde, oltre ai


displayeailed,ilcireuito stampatoche _, _.m .nm , ___-i' m Il” u ___) _
racchiude la logica di funzionamento %" ._ 'ii' ' ,HL m ma " “2,1"
sulquale si dovràintervenire;dopo aver i' '33 9' ff" ` :En-:d w m. :1 :3.::
ribaltato il piccolo pannello rispetto al '-J\_' ""'å 'fffw "'i T,
corpo del ricetrans, facendo molta i :m '_: 1:
attenzione a non piegare i flat-cable, si :i: I i '1 .. * “3 '03 I". "
può evidenziare la. zona di lavoro carat- fl-š w- .___-ii m m :T
terìzzata sulla destra dalla pilag'al litio; ,_I__-_ fl-°›_¬;' m ,mmie-un- .. "mmi- "f' .o * ¬
inbasso,sullasinistra(comeèil ¦¬tir-strato 222,' ":;"`_¬3' :i: r"'°`°'°-"*"" "“""“" "a _n'
nel disegno) si potrà scor ere la :.,,__..'1 .1, '-.-.- .H
resistenza R121 che andrà isolata da un ,Hu-__.:-š m m :L
ca o. "W_-fií ”' "' ,,
E necessario intervenire con un “__.í :I "Lig
saldatore di precisione a punta fine per ,0, I c" m . n-0. n
nondanneggiarelepisteadiacentieper šì ._ a a. __ 3 3 " i* ; 'E šš 1."s
non creare falsi contatti. sus \K N- n- _. o. :_ :_:wgns .ai “üìL'
Le funzioni operative verranno E °` "I "J ” ” “I” '° " j
descritte più avanti; questa prima I _
modifica abilita la funzione di stand-by -_J_ _ - 7' 5 "U :
automatico che commuta in ricezione 'Lgs ' .[- © 5"' mm"
l'apparato dopo tre minuti di trasmis- __ _ _ __ _ __ :l _ _ _ © sm
sione continua. '1.' É â fa' i i â É E E 2*' F¬um moon
Non si correrà il rischio di bruciare i E :i t _ :E E i 'L-
finali per una comunicazione troppo
lunga; è comunque possibile escludere _ L
l'automatismc isolando la resistenza
13122, Situata Sullo Stesso Stampatfl, e Figure I. Sezione della schema elettrico dei Kenwood 'PM-721 da cui' si possono
posizionata alla destra della pila al litio. ri'íevo're le modifiche circuitali da adottare.
Facendo molta attenzione al percorso
dei ñli potrete richiedere il vostro appa-
rato e sintonizzare due frequenze facen-
do attenzione a non coprire eventuali
colleghi già in qso.
Non è necessario sintonizzato il vfo
principale (main) sulla frequenza di
trasmissione e quello secondario (sub)
per 1a ricezione dato che la commuta-
zione avviene in modo completamente
automatico.
È sufficiente premere il pulsante “F” e
(entro cinque secondi) il tasto
contrassegnato con la scritta “A_B.C.”;
noterete subito che, oltre al punto di
divisione tra i MHz e i kHz, si saranno
accesi anche gli altri punti indicandovi
così che l'apparato sta funzionando
come trasponder.
Inviate un segnale su una delle due
frequenze sintonizzato per verificare il
corretto funzionamento del sistema.
Durante l'impiego del ricetrasmettitore
come trasponder tutti i comandi della
tastiera sono disabilitati ad eccezione
del controllo di volume e dello squelch;
non è stato previsto il controllo della
“coda” quindi nel momento in cui non
dovesse esserci più segnale sulla fre-
quenza di ricezione, il TM-721 passerà
automaticamente in ricezione.
Per ripristinare il normale funzio-
namento è necessaúo compiere la Pm” Ft'gnro 2. Particolare del circuito stampato del Kenwood TIM-721 dove apportare le
cedura inversa a quella eseguita per modifiche.
llattivazione. '

Progefio n. 4 ~ 1989
EFFETTO RADìG)

mai di ripeterlo!) e provare il corretto


funzionamento del sistema. A differen-
za della Kenwood, che impiega per il
proprio bibanda un sistema di vfo
composto da un principale e da un
secondario, lo Standard adotta due vfo
simmetrici dove i comandi e le funzioni
di controllo di volume e squelch sono
completamente separate.
Dopo aver scelto le due frequenze di
lavoro si può attivare il trasponder pre-
mendo il tasto “SP” e, in rapida succes-
sione, il pnlsante “RMR”; il lampeggio
della scritta MAIN confermerà il fun-
zionamento automatico del ricetra-
smettitore. La buona flessibilità dello
Standard consente di programmare il
tone-squelch prima di impiegare il
trasponder, così come si può intervenire
sulla potenza e su altri parametri per
personalizzare il funzionamento.
ll 05200 permette anche di interve-
nire sulla “coda” di rilascio con una
programmazione di 0 oppure 2 secondi
intervenendo sul pulsante “T_SQL”.
Durante il funzionamento si potrà
notare un leggero aumento del soffio di
rumore sulla modulazione in UHF
quando l'apparato verrà utilizzato in
modo tradizionale; per evitare questo
Foto 2. Lo Standard 0-5200 presenta delle caratteristiche tecnologiche estremamente fenomeno, peraltro piuttosto trascura-
sofisticate. (Cortesy NOV.EL. srl) bile, è possibile intervenire sul circuito
con un microswitch che stacchi dallo
Standard 0-5200 punto AFU andrà saldato a1 capo della stampato il punto AFV.
resistenza R62!) situata nella parte Durante le prove di funzionamento
Potremmo definire più semplice (ma inferiore. non si sono verificati inconvenienti di
al tempo stesso. . .più lunga) la modifica Non occorrono altre modifiche al alcun tipo; abbiamo apprezzato molto la
da fare sullo Standard 0-5200 rispetto circuito così come non è più necessario fedeltà di riproduzione.
all°altro apparato appena descritto. intervenire sugli stampati. Possiamo Per disattivare il circuito e ritornare
Prima di aprire i due gusci che racchiu- richindere l'apparato facendo attenzio- al funzionamento tradizionale è sufli-
dono l'apparato è necessario realizzare ne ai collegamenti (non ci stancheremo ciente premere il pulsante RMR. I
un piccolo circuito che dovrà sostituire
quello appositamente realizzato dalla
Standard ad un prezzo decisamente
superiore. Come è possibile vedere in
figura lo schema comprende quattro
resistenze e due diodi che andranno
saldati o in posizione molto ravvicinata
mantenendo comunque un capo, in
prossimità di una delle due resistenze,
abbastanza lungo.
A questo punto potremo procedere al
lavoro di saldatura vera e propria sugli Y.
stampati del 05200; sono ben nove le \ 2-x1N414a /r _-
viti che andranno asportate per separa-
rei gusci dalla struttura portante. -
In figura sono stati evidenziatii pun-
ti che dovranno ricevere i terminali del H033
piccolo circuito che abbiamo realizzato.
Il circuito stampato alloggiato nella
parte superiore, facilmente riconoscibi-
le per il foro d'alloggiamento de11*alto.- Fìgum 3. Modifiche ctr-cattoii. denpporùrreoào. Stondarà 0-5200 per farlo
parlante, avrà ben tre punti di colle- fanzionore come trasponder.
gamento (AF, AFU, R033) mentre il

20 Progetto n. 4 - 1989
EFFETI'O RADIO

FOÉD 3.11% fotografia


si può mmm I'allocazione del
resiste-re R620,
a cui andrà saldato ii punto AFU.
Gli altri punti di collegamento
non sono qui visibili.

M.B.E. i;
i MOSTRA
RADIANTISTICA
EM PO LE SE I.f
EMPOLI (FIRENZE)
13-14 MAGGIO 1989
Ic MATTINA MEETING sm RICEZIONE Tv vIA sATELLITE `
ORATORI: Ing. Giovanni Moro dell HAI e Sig. Roberto Zillio della FRACARHO
ESPERTI SULLE PROBLEMATICHE DELLA RICEZìoNE VIA SATELLITE

:Segreteria della mostra: À ff; I


Mostra Radlannstrca casella postale 111 46100 MANTOVA I ' _ - - -- i
Ikå-gt-..L -. ._ _ _ --_- - v ,._._-- --_= I _ l=
GALASSl-E

RITORNO '
NELLO
SPAZIO
Lo ripresa dei voli della Shuttle, lo navicella
spaziale americano, avvenuta sullo scadere della
scorso anno, ha rinnovato lĒnleresse verso i
programmi spaziali della NASA, o cui
aderiscono anche Giappone ed Europa.
Entro il prossimo decennio è previsio la messa in
orbiia di "Freedom", una grandiosa nave
spaziale e, 'subí†o dopo, lo costruzione di una
rompo di lancio sulla Luna, per le prime
spedizioni verso Marie e Giove.

o cura di Carlo Solarino.

Figura 1. La Shuttle Giappone, Canada e le nove nazioni


pronto per partire, europee riunite nell'Ente spaziale ESA,
nei settembre della si sono quindi aggregate a questi piani
scorso sono. spaziali. L'l Dicembre 1987 quattro
aziende americane (Boeing, McDonnel
Douglas, General Electric e Rockwell
International) sono state scelte per le
ultime trattative.
Il 28 settembre scorso, un giorno pri-
l 29 settembre dello scorso anno, di 600 modifiohe. (Shuttle - spola - è il ma della ripresa dei voli Shuttle, i' rap-
alle 12 esatte, dallo Space Center nome generico delle navicella spaziali presentanti di queste aziende hanno
John F. Kennedy in Florida, la navi- con compito di vai e vieni, i vari model- sottoscritto un contratto della durata di
cella spaziale Discovery lasciava sicura li si chiamano Challenger, Discovery, 10 anni. L'impegno totale di questo con-
la sna rampa di lancio, inerpicandosi ecc.). tratto (quasi 7 miliardi di dollari) com-
nel cielo. Superava senza problemi quei prende la costruzione, lo sviluppo, la
fatidici 73 secondi allo scadere dei quali, Stazione spaziale prova, la subfornitura e la consegna di
due anni e mezzo prima, la Challenger tuttii componenti della stazione spazia-
si era trasformata in una tragica sfera L'obiettivo concreto dei voli spaziali - le con equipaggio permanente, che avrà
di fuoco. si chiama oggi però “stazione spaziale”. il significativo nome di “Freedom”
32 mesi di attesa, 6 tentativi di lancio Con un programma Shuttle funzio- (Libertà).
rinviati, un robusto conto di riparazioni nante, il progetto di una stazione spa- È stata così finalmente raggiunta
superiore ai 2 miliardi di dollari, dimis- ziale USA è infatti molto più di una pu- un'unìficazione fondamentale circa
sioni all'interno dellbrganizzazione ra illusione per il futuro'. è già lavoro l'aspetto finale e la composizione della
spaziale americana, puntigliose indagi- quotidiano negli ufiici degli Enti spazia- stazione spaziale.
ni sulla morte dei sette astronauti: su li americani. Nel suo discorso sullo
tutto questo campeggiava il dubbio Stato dell'Unione del 1984, il presiden~ Un palazzo nel cielo
sulla ñne del programma di viaggi te Ronald Reagan aveva incaricato la
spaziali. NASA di costruire entro 10 anni una Gli astronauti compariranno dappri-
Ma, dopo due anni e mezzo di soffe- stazione spaziale permanentemente ma un'intelaiatura lunga 150 metri che
renze, è emerso uno Shuttle del tutto abitata. Il progetto è stato 'approvato lo servirà al fissaggio di tutti gli altri 'ele'-
nuovo,-al quale sono state apportate più stesso anno dal Congresso. m'enti della stazione. .

' 22 neno n. 4 - reso


GALASSIE

Alle due estremità, gigantesche pia-


stre di pannelli solari costantemente e
automaticamente dirette verso il Sole,
provvederanno a fornire l'energia ne-
cessaria, con una potenza di 75 kW.
Una gru mobile con braccio meccani-
co, costruita dai Canadesi, aiuterà ini-
zialmente a comporre i diversi elemen-
ti; in seguito, quando la stazione sarà in
fase di normale esercizio, gli astronauti
1a adibiranno a lavori di riparazione,
per esempio di satelliti, oppure per spe-
rimentì nello spazio.
Il cuore della stazione sarà formato da
4 moduli pressurizzati, uno abitativo e 3
laboratori, lunghi circa 13 metri e con
diametro di 4,5 metri. Il modulo abitati-
vo ed uno dei 3 moduli laboratorio ver-
ranno costruiti dagli USAmentre un se-
oondo modulo laboratorio verrà fornito Figara 2-. Il .nuovo Shuttle'..Al sistema-sono
dai Giapponesi. statez'apportate più 'di 600 m'odifich'ei Glšin-
La ESA fornirà Pultimo modulo labo- gegneri parlano di' an'asrronaoe completa-
ratorio, che sarà occupato saltuaria- mente. nuova'. Ai patiti di attacco dei-:Wiffi'
propellente solido' (booster) è stato. aggiunta
mente e non sarà collegato al resto del- ana nuova guarnizione .(O-ring). Un sistema;
la struttura, nonché una piattaforma a di riscaldamento mantiene .le guarnizioni o
volo libero con strumentazione automa- tempert'ara costante. Le zone por-ese, 'che
tica. hanno causato il disastro del 1986,' non do»
Saranno necessari 20 viaggi per collo- ombb'ero quindi più manifestarsi. In caso'di
care nello spazio il materiale del proget- emergenza, gli astronauti possono abbando-
to, il cui costo è valutato in 25 miliardi di nare lo Shattle 'tramite ano scivolo.-
dollari. Nttmerose modifiche hanno permesso di'
Il primo viaggio dovrebbe aver luogo migliorare i-'tre propulsori principali-.j
_Uno nuova lego nella camera del!
nel 1995. Si prevede che la stazione po-
öraciatore: principale dovrebbe:
trà ospitare un' equipaggio permanente aumentare la sicurezza. Le
ridotto a partire dalla quarta missione
tsråöavmpe, -i semaine* USA
nel 1995 e completo a partire dalla deci- Iaitempemtura e i mo-
ma, alla fine del 1996. tari-.asso stati ` ra
La comunicazione di “Montaggio ter- visionati;
minato” verrà data dalla NASA con 1a
ventesima missione, alliinizio del 1988;
poi equipaggi internazionali di 8 perso-
ne si alterneranno in permanenza, per
365 giorni all'anno. Ogni due mesi, un
nuovo equipaggio prenderà la via di
lì“Freedom”.
Per ottenere il massimo rendimento
possibile dagli sperimenti in assenza di
gravità, questi verranno meticolosa- Pani migliorare
mente pianificati a terra.
Seguiranno prove su un volo Shuttle, Paulnoomodil'mo
con lo Spacelah già. oggi in funzione, e in-
fine l'efl'ettuazione a lungo termine dei
lavori nei laboratori della stazione spa- 'O-nng-I __.
ziale. Saison'olormsticfla 0M a . mmm
o-'nmz ' ' .
Riscaldamento del lucio ¦
Nuove scoperte
Legsmosonslolío
Gli scienziati sperano in nuove soo- sãsproosíono
perte nelle ricerche sui materiali e nel
campo delle "Life sciences” cioè le ricer- Pomllšllmgali
che sulla vita.
I ricercatori si propongono di produr- Nuovo nastro sigillante .
re grossi cristalli privi di difetti, per
esempio di arseniuro di gallio.

Proge'Ho n. 4 - 1989.

___-`
GALASSIE

vivere Sulla Luna

Alla stazione spaziale attraccherà un'


giorno il veicolo da trasporto senza equi-
paggio Shuttle-C, (capacità di carico
compresa tra 50 e 70 tonnellate), con
una quantità di materiale quadrupla ri-
spetto agli attuali, per provvedere gli
equipaggi di tutto quanto necessario.
Gli astronauti trasferiranno il carico ad
altri sistemi di trasporto, attrezzandoli
per il loro viaggio in direzione della
Luna: infatti, il prossimo passo è la sta-
zione lunare abitata. I sistemi di tra-
sporto dovranno inizialmente rifornire
materiali da costruzione, viveri ed ac-
qua. Sono previste come unità abitative
costruzioni sferiche stagne, protette con
sabbia, dove i pionieri potranno trovare
protezione. Batterie solari o reattori nu-
cleari forniranno l'energia. Per incarico
del Ministero USA per l'energia, i ricer-
catori stanno sviluppando già adesso la
centrale lunare SP-lOO.
Gli ospiti della Luna necessiteranno
prima di tutto dell,ossigeno: esso verra
ricavato dallo stesso satellite. L'atmo-
sfera lunare non ne contiene, ma le roc-
ce sono ricche di ossigeno, che potra es-
sere liberato mediante reazioni chimi-
che: un prezioso regalo ricavato da pie-
tre morte. Patate, ortaggi e insalata
provverranno dalle serre annesse alla
stazione. Dalla vita sulla Luna, sono so-
prattutto gli astronomi ad attendersi ri-
voluzionarie possibilità di lavoro. Il
grande vantaggio è costituito dal fatto
che una faccia della Luna non è mai ri-
volta verso la Terra ed è libera da radia-

Figura 2o.. Il sateliite per telecomunicazioni TDRS~C prima del carico nella stico 'della
Discovery.

In un prossimo futuro, si dovrebbero' Le stazioni spaziali ofiì'ono anche pos-


realizzare chip ancora più potenti di sibilità di ricerca al di fuori del ristretto
quelli attuali. ambito del modulo laboratorio. Accanto
Cristalli esclusivamente biologici, alla stazione fluttuano delle piattafor-
che possono crescere solo in assenza di me libere, che svolgono la funzione di
gravità, dovrebbero contribuire all” - “cavalli da soma” per gli apparecchi ne-
dagine sulle strutture molecolari fonda- cessari agli astrofisici. Gli scienziati si
mentali. attendono nuove conoscenze sulle inte-
In base al comportamento delle cellu- razioni tra Patmosfera terrestre, le mas-
le viventi in assenza di gravità, si po- se continentali e gli oceani.
tranno trarre conclusioni ed esperienze Gli strumenti di misura e i telescopi
circa quello dei corpi umani. osserveranno la Terra e permetteranno
Come reagirà ad esempio il nostro di guardare in profondità nello spazio.
corpo alla lunga permanenza in condi- Tali studi dovrebbero servire a com-
zioni di assenza di peso? Ciò è molto im- prendere meglio i fondamenti della fisí- Figu-rc 3. La nuova uscito di emergenza per
portante per le future spedizioni nello ca e ad aumentare decisamente la rio- gli-astronauti, durante un'esercítozione di
spazio. stra conoscenza della Terra. In'ezbtmtndcmo nove”. I

24 Progeflo n. 4 - 1989
GALASSIE

Figura 4. La stazione spaziale Freedom, costituita da 4- moduli centrali con un'epertura stare di 150 metri. II completamento del suo mon-
taggioin orbita è previsto per il 1998.

zioni elettroniche terrestri. Non esiste in corso di sviluppo anche veicoli robot, rocce lunari, il problema del propellen-
l'atmosfera che limita le possibilità di sistemi di trasporto, sistemi di atterrag- t'e per i razzi sarebbe già risolto a metà,
osservazione scientifiche: telescopi otti- gio automatici, depositi di carburante e perché mancherebbe soltanto l'idroge-
ci e radiotelescopi potranno spingere lo hangar per 1a flotta spaziale: in tutto, 17 no. Inoltre, I'attrazione gravitazionale
sguardo a distanze ñnora impossibili. Il progetti. della Luna è soltanto un sesto di quella
problema di questa faccia sconosciuta della Terra e quindi il nostro satellite
dalla luna è 1a trasmissione dei dati: es- Base di lanclo ideale naturale costituisce una base di lancio
si non potranno essere radiotrasrnessi ideale per i viaggi spaziali.
direttamente verso la Terra per l'elabo- La stazione lunare gioca un ruolo I pianificatol'i del futuro che operano
razione, ma, potranno uscire soltanto chiave nella pianificazione di progetti presso la NASA, hanno un obiettivo as-
tramite un satellite per telecomunica- ancora più ambiziosi. Mediante la pro- solutamente prioritario: Marte, il pia-
zioni. Accanto alle stazioni spaziali-sono duzione industriale di ossigeno dalle neta rosso.

Progefio n-. 4 - 1989 25


GALAS'SIE

La strada per rag- di Hohmann”, cioè il percorso che richie- viato a 600-700 giorni. La nave spazia-
giungerlo è la più de il minimo dispendio di energia' per le viaggerebbe, durante il suo viaggio di
-- - lunga, la più costosa andare da un pianeta all'altro, ma ci ritorno, in direzione di Venere, orbitan-
B la più difficile impresa della storia dei vorranno comunque 280 giorni. dovi intorno e utilizzando la sua attra-
Viaggi spaziali. C'è vita su Marte? Le Inoltre, le condizioni di tempo minimo zione gravitazionale per accelerare a
temperature variano da -130 a + 30 gra- per il viaggio di ritorno si ripresentano 130.000 kmfh
di Celsius; vi sono tempeste di sabbia a soltanto dopo circa 165 giorni e quindi i la velocità
500 chilometrìƒ'ora. pionieri marziani dovranno attendere e verso 1a
Mala principale difficoltà sarà la di- sopravvivere per tutto questo tempo,
stanza di 57 milioni di chilometri. Il prima che si ripresenti la giusta con-
Concorde, il più veloce mezzo di traspor- giunzione dei pianeti. La durata totale
to commerciale ora disponibile nel mon- della spedizione sarebbe quindi 900
do, impiegheUbe quasi tre anni per fare. giorni, cioè quasi tre anni. Con
questo viaggia. Una nave spaziale con un consumo considerevol-
propulsione a razzo mente maggiore di pro-
dovrà utilizzare pellente, il viaggio
\` la cosiddetta potrebbe es-
sere abbre~

Figura 6. Modoio dei labora-


Se l'uomo
tori e modulo obitatiw della si innalzerà lino al
stazione spaziale Freedom. pianeta russo, in una pro-
Spazi uitaii indipendenti per spettiva più lungimirante si puo-
un equipaggio di 8 uomini. prevedere che la luna di Marte,
Phobos, potrebbe essere il luogo dove in-
stallare una stazione permanente abi-
tata e che potrebbe costituire il punto di
partenza per le spedizioni. Poiché la for-
za di attrazione di questo satellite equi-
vale a circa un millesimo di quella terre-
stre, per partire da Phobos sarebbe ne-
cessario molto meno carburante.
Un astronauta consuma al minimo un
litro e mezzo d”acqua ed un chilo e mez-
zo di nutrimento al giorno. Per una mis-
sione di 900 giorni e un equipaggio di ot-
to uomini, tutto questo significa gia 40
tonnellate. La soluzione consiste in una
nave di rifornimento senza equipaggio,
che parta esattamente sei mesi prima di
quella con Paquipaggio. La nave robot
dovrebbe avere a bordo, oltre alle prov-
viste per il viaggio di ritorno, un tra-
ghetto, veicoli per spostarsi sulla super-
ficie del pianeta e soprattutto carburan-
te. Quando la nave di rifornimento sarà
all'uitimo terzo del suo viaggio, la nave
spaziale con l'equipaggio, i moduli abi-
tativi e i laboratori sarà prossima alla
` m5. Broccia automatismtoper montaggi e riparazioni: il _Zaooro neiio s ` ^ sua destinazione. Dopo aver raggiunto
un'orbita fissa intorno a Marte, la nave
spaziale e quella dei rifornimenti si ag~

Progeiio n. 4 - 1989
GALASSEE

ganceranno formando una sola unità.


Ora l'equipaggio si divide. Come nei
viaggi lunari, una parte scende su
Marte. Gli astronauti esaminanola su-
perficie del pianeta rosso ed eseguono
alcuni esperimenti.
Nel frattempo, i membri delliequipag-
gio rimasti in orbita preparano la nave
spaziale per il viaggio di ritorno e svol-
gono ricerche scientifiche in årbita.
.Dopo il atomo da Mme del odipo di
spedizione, la nave di rifornimento vie-
ne staccata e si riprende la via di casa.

Debfllezle Umane

Quale potrà essere l'effetto di un viag»


'gio spaziale tanto lungo sulla mente e
sul oorpo degli astronauti? Essi dovran-
no vivere per tre anni ammassati in uno
spazio ristretto e cio signiiica la rinun«
cia quasi totale a una sfera “privata”. Si
manifesteranno tensioni psicologiche
interpersonali ed un'inezia qualsiasi
potrebbe avere delle forti conseguenze.
In base ai dati ricavati durante le lun-
ghe spedizioni antartiche, è noto che si
possono anche verificare manifestazio-
ni di violenza. I medici americani si pen-_
gono ora la domanda: di quanto viene
indebolito il corpo umano durante 1un~
ghissime permanenze in condizioni di
assenza di peso? Nel sistema biologico
avvengono, in primo luogo, due cambia-
menti: perdita di calcio nelle ossa, che
perdono la rigidità e la resistenza, e ca-
duta del tono muscolare. Per questi mo~
tivi, sono attualmente allo studio pro-
grammi di lavoro quotidiani e fissi di
“body building". Altri interrogativi ri-
mangono aperti: di quanto viene inde-
bolito il sistema immunitario? La mobi-
lità muscolare va perduta? I cosmonau-
ti sovietici hanno manifestato, anche
molto tempo dopo il ritorno da lunghi gi oon equipaggio, i sovietici sono rima- effetti dell'assenza di peso aumentano:
soggiorni nello spazio, difficoltà anche sti nello spazio 12 anni, gli americani stiamo imparando quali sono le contro-
ad eseguire movimenti molto semplici, soltanto 4. Il medico Arkadi Ushakov, misure da usare per garantire 1a sicu-
come lanciare una palla. Calcolando dell'Accademía sovietica delle scienze, rezza ela salute dei cosmonauti.
tuttii soggiorni, sin dall'inizio dei viag- riconosce che le nostre conoscenze sugli Molti scienziati sono dell-'opinione che

1-u- s f _ ,_ _ _- .---_ “-._N,_ E r _”,_.-__ __ 1 f o ' ° __: _. - 'i i"


a _ø. ._ C, f, U_a e”, \ inf/"D o «J (J e to r.. u 1.! i
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¬. _- -- :i ' : f'-
.._ _ _ -- ,_ . ., 1.-
GALASSIE

il problema potrebbe essere risolto pro-


ducendo una gravità artificiale median-
te veloce rotazione intorno all'asse della
nave spaziale. L'astronauta Michael
Collins (Apollo 2) ha qualche dubbio:
per la produzione della gravità artilìcia-
le è necessaria troppa energia.
Gli ingegneri spaziali hanno quindi
davanti a sé ancora parecchio lavoro.

Per Giove

(Tè anche un altro pianeta che attrae


Pattenzione degli scienziati NASA:
Giove. Voli esplorativi con equipaggio
non sono ancora previsti. Entro un anno
la sonda Galileo dovrebbe essere lancia-
ta per questo viaggio, con arrivo previ-
sto per il luglio 1995. Il suo compito con-
sisterà in ricerche soll,atmosfera.

_šafiíáåšmlh 'i . . .
Il Galileo costituisce soltanto un
inizio, come già 1a sonda Mariner 4 che,
nel 1965, trasmise le prime immagini di
Marte.
I

Figura 9. Obiettivo
.le prossime esplora-
zioni: Morte-Le lunghe
missioni presentano
nuove sfide i

ß ma zo. Viaggia-
.švb

re sn Marte: una tecno- v Figura 11. Viagío della sonda Galileo


logia per' esigenze anco- verso Giove: traiettorie ellittiche attraverso
ra sconosciute. Zo spazio

5 rnssi
nella [asma
oogii asieroioi

10 mesi
nella fascia

1 num* r a e " . . .à \
...mms ti
25 nefio n. 4 - 1939
SICUREZZA

CHIAVE
ELETTRONICA
A SOGLIA
Un solo integrata-ed ecco realizzata una chiave elettronica da auotovettura con grande successo. e
poi, visto che in redazione abbiamo mol-
.supe'rsicura che vì permeflera di 'abilitare a disabilitare qualsiasi ticomputer per una maggior segretezza
apparecchio elei'rrico' a 'eleflronìca a vostra esclusiva piacimento. delle nostre informazioni, ne abbiamo
applicata una ad ogni apparecchio, na-
turalmente con “codici” diversi l'uuo`
dall'altro.
.di Andrea Sbrana iWSCBQ- Ma queste sono soltanto due fra le in-
numerevoli applicazioni del nostro cir-
cuito: un amico l'ha installato al posto
della chiave meccanica tradizionale sul-
olte volte sono state presenta- è molto sicuro. Tutti questi pregi ci han- la serratura del portone del proprio con-
te chiavi elettroniche, sia da no spinto a presentare ai nostri lettori dominio (non vi diciamo però che cosa è
M noi che da altre testate, ma un questo progetto, sicuri che la maggior successo quel giorno in cui venne a man-
circuito come quello che vi mostreremo parte di voi sara in questo momento già care la tensione per tre ore consecuti-
ora ha qualche cosa di originale: è in- con la mente verso l' applicazione che vellll, un altro l'ha inserito nel proprio
nanzitutto semplicissimo sia a livello più gli interessa. televisore per impedire ai figli un u'so
concettuale, sia a livello realizzativo, Dal canto nostro abbiamo applicato scorretto di tale elettrodomestico, un oo-
impiega un solo circuito integrato questa chiave principalmente su cen- noscente, stufo di farsi “fregare” le .tele-
CMOS e, anche se può apparire strano, traline antifurto sia cla-abitazione che fonate, è riuscito ad inserirlo in un tele-
fono.
Come vedete non avrete altro che da
mettere in azione 1a vostra fantasia per
trovare non uno ma cento possibili
utilizzi.

Funzionamento

In fig. 1 potete vedere lo schema 'elet- .


trico: il circuito è costituito essenzial-
mente da tre blocchi simili, corrispon-
denti alle porte A,B,C di IC 1, un NOR
ESCLUSIVO, e collegati in configura-
zione OR alla porta I) di IC 1 che svolge
due funzioni: la prima è quella di intro-
durre un certo ritardo sull'attivazione
della chiave, la seconda è l'attivazione
stessa.
Ci soifermeremo solamente su11,a -
lisi del blocco relativo alla porta A, in
quanto quelli relativi alle porte B e' C so-
no elettricamente uguali. Alla base di
tutto il ragionamento c'è la caratteristi~
ca impedenza di ingresso molto alta di
una porta CMOS ed i valori di soglia che
permettono alla porta stessa di discri-
minare un livello logico alto o uno basso,
nonché ovviamente la indispensabile
legge di Ohm.
äššašìf _ v ,m 3 mmm Per cominciare ricordiamo che un in-

Progetto n. 4 - i989 29
SICUREZZA

nm 1. Schema smi-ico' deild-chiace-eletü-oiricq o soglia.-

gresso CMOS riconosce un valore logico principio al nostro circuito: per prima ràugualealvaloredíPlpiùRxl.
0 fino a che la tensione sta al di sotto di cosa andiamo a vedere 1a funzione dí un Chiaramente vediamo che le probabili-
circa il 30% della tensione di alimenta- NOR ESCLUSIVO in tabella 1. tà di individuare ivalori giusti anche da
zione, mentre riconosce un livello logico Dando ora un'occhiata al nostro circu- parte di chi ha costruito il circuito o per
1 non appena la tensione arriva a circa to possiamo dedurre che l'uscita 3 dì IC lo meno di chi lo conosce, sono veramen-
il 70% sempre della tensione di alimen- 1 sarà bassa soltanto in corrispondenza te basse: se pensiamo che per Ry possia-
tazione. Poiché la nostra tensione di ali- di uno 0 logico all' ingresso 1 e di un 1 lo- mo scegliere fra un minimo di venti va-
mentazione è di 12 V, la tensione sugli gico all`ingresso 2. Così per gli altri due lori diversi, per una nota legge probabi-
ingressi di IC 1 che verrà identificata co- blocchi relativi alle porte B e C. Resta a1- listica añinché si indovinino tutti e tre i
me uno O logico potrà variare tra O e 3,6 lora il problema di far avere su quegli in- valori delle Ry, nel peggiore dei casi ab-
V mentre quella che sarà riconosciuta gressii valori richiesti per attivare il ti- biamo 20*20*20 cioe 8000 combinazioni
come 1 logico potrà variare tra 8,4 e 12 mer e successivamente il reìè. Ma a que- da provare.
V. Le tensioni comprese fra 3,6 e 8,4 V sto pensano P 1, Rx1,R 1 e la resisten- Non solo, ma bisogna anche pensare
porteranno ad un caso di indetermina- za della nostra chiave Ry l che formano al fatto che per ogni combinazione per
zione da parte di IC 1. un partiture resistivo che permetterà di verificarne il corretto funzionamento
Vediamo ora come applicare questo ottenerei valori voluti solo se la By 1 sa- dovremo' attendere che il.timer compia
30 Progeflo n. 4 - 1989
SICUREZZA

CHMVE
A

PE1300

.1“Il
ij. "i
si
*Ls-"nf
Figura. 2. Circuito stampato in scolo 1:1. Figura 3. Disposizione dei componenti sul cs.

il suo lavoro vale a dire da zero a circa densatore (per una certa costante che Tabella 1
cinque secondi (regolabili dall'utente). ora non consideriamo).
Facendo un rapido calcolo, ammettendo Quindi se prendiamo un condensato-
di aver già pronte le 8000 chiavi, potre- re da 5 microF ed una resistenza da 1
mo anche impiegare 8000*5 Secondi per MQ, la costante di tempo risultante sa-
provare ogni chiave più 8000*2 secondi rà di circa 5 secondi. Il problema è però

x
A

ui
per estrarre una chiave ed inserire la quello di pilotare un carico successivo
successiva cioè circa 16 ore di continuo passato questo tempo: nel caso di una 0

_LOO'J
ed indisturbato lavoro. porta CMOS la resistenza di ingresso è' O
La sezione del timer sfrutta l'elevata molto elevata [circa 10~20 MQ) ed inol~ 1-.
impedenza di ingresso delle porte tre poiché l'ingresso di un CMOS è simi- 1

CMOS. le ad un condensatore, non vi e passag-


Come sapete la costante di tempo di gio di forte corrente verso 1a massa, con
uncircuito RC è data propriodalprodotu il conseguente pilotaggio “regolare” del-
to dei valori della resistenza e del con- la porta. Nel caso di un transistor, poiché la
sua resistenza di ingresso è molto bassa
e c'e la necessità di una forte corrente di
pilotaggio, i valori detti in precedenza
per il circuito RC non darebbero irisul-
tati voluti ma sarebbe necessario un
condensatore molto più alto di valore e
una resistenza molto più bassa. Detto
questo vediamo che dopo la sezione del
timer, gestita da IC l-D, troviamo Patti-
vatore, costituito da due transistors tipo
BC 33'? uno dei quali pilota il relè Ry e
l'altro l'indicatore a led presente sulla
chiave.

Montaggio
Assemblare questo circuito non costi-
tuirà certo un problema nemmeno per
coloro alle prime armi sempre che ven'-
gano rispettate le basilari regole per il
montaggio in successione dei vari com»
pcnenti: per primo lo zoccolo del circui-
to integrato, sempre necessario, poi le
resistenze, i diodi, i transistor, i led, i
trimmer ed il relè. Per avere un perfet-
to funzionamento della chiave è ovvio
che dobbiamo avere una buona regola-
zione dei trimmer P1, P 2 e P 3 quindi
consigliamo di seguire i valori riportati
Foto I. Particolare. della ckicwe elettronica. nella tabella 2.

Fregene n. '4 - 1989 31


SICUREZZA-

Relé- passo - passo


rem 5. AL clsculro
.ci - - _
aåfffìènšm ,Da .CONTROLLARE | | B
o | .
Passo-passo. .

' |
'
l
o C
†+ r - _

LINEA N I
TELEFONICA | l
o o I I 1 4001

I I

Figura 4. Collegamento della.


12 V chiaveo un apparecchio
telefonico.

CONTATTI TELEFONO

Una volta scelti i valori desiderati e In figura 4 vi forniamo lo schema dei chiamata, il telefono squillerà ugual~
dopo aver completato il montaggio, si collegamenti per “chiudere” un telefono mente ma per abilitarlo alla conversa-
dovrà procedere ad una piccola taratu- a tutti coloro che non sono in possesso di zione sarà necessarioinserire la chiave.
ra: regolare P 1 in modo che con la chia- tale chiave: da notare che se arriva una (molto utile ad esempio in quei luoghi
ve inserita si accenda il led I.. l, lo stes- dove i taxi non hanno 1a radio ma ricevo-
sodicasiperP2eL2eperP3eL3.A no direttamente le chiamate degli uten-
questo punto sí dovrà togliere 1a chiave ti da telefoni lasciati spesso incustoditi
e reinserirla per vedere dopo quanto e che, proprio per questo, si prestano
tempo si eccita il relè. molto bene a scherzi non sempre bene-
Per modificare questo tempo occorre accetti.
agire su P 4. Ed ora alcune indicazioni In figura 5 invece si prospetta la pos-
su quali connettori utilizzare per conte- sibilità di collegarsi ad un relè passo-
nere le vostre resistenze: noi abbiamo passo: molti avranno la necessità, ad
scelto delle chiavi precostruite nel sen- esempio in un impianto antifurto, di in-
so che le abbiamo comprate come ricam- serire o disinserire un dispositivo e suc-
'bi di chiavi già esistenti in commercio e cessivamente di togliere la chiave dalla
quindi smontato e senza resistenze e led 1,2 kn 680 n 1 kn presa, pur mantenendo inalterato lo
interni, dopodiché le abbiamo “riempi- 1.5 kn 820 n 2,2 kn. stato del relè.
te”.coni componenti del valore desidera- 1,8 kn 1 kn 2,2 kn Ricordiamo che il diodo tipo 1N4001
to'. Alcuni hanno avuto difficoltà nel re- 2,2 kn 1 kn 2.2 kn in parallelo all'avvolgimento del relè
perire questi ricambi, perciò hanno fat- 2,7 kn 1.5 kn 2,2 kn
passo-passo è indispensabile per non
3,3 kn 2,2 kn 2,2 kn
to ricorso alle più economiche e facili da mettere fuori uso IC 1.
3,9 kn 2,7 kn 2,2 kn
reperire prese e spine DIN a cinque po- Vi abbiamo così presentato alcune
4,7 kn 3,3 kn 3,3 kn
li usate per le connessioni di BF. possibili applicazioni pratiche del no-
5,6 kn 4,7 kn 2,2 kn
Altri Phanno inserite in una spina ti- 6.8 kn 4.7 kn 4,7' kn stro circuito, sta a voi ora scegliere la più
po SCART con il vantaggio di amenta- 8,2 kn 5,6 kn 5,6 kn vicina al vostro problema modificando
re la probabilità di non essere “scoperto” 10 kn 8,2 kn 4,7 kn anche il circuito se necessario. Se avete
in' modo addirittura esponenziale (dato 12 kn 1D kn 4,7 kn problemi particolari non dovrete far al-
che non è possibile conoscere a priori su 15. kn 12 kn. 5,6 kn tro che scrivere in redazione: risponde*-
quali contatti della SCART sono colle- 18 kn 15 kn 5,6 kn' remo a tutti.
gati i vari fili)- . I

32 Progeflo n. 4 - 1989

___
SICUREZZA

Elenco componenti
ICI: 0134077
Q_ T1, T2: 30337
f; Dl-D 3: 1N4148
2 D4: 1N4-001
LEDI-LEIM: diodi' led
Ill-RS: 180 Q.
R4: 1 MQ
R5, R6'. 8,2 K9.
RL l-RL 3: 1800 .Q-
RL 4: 820 Q
Rx, Ry e P :vedi tabella '2
P4: 470 KQ.
Cl: 10 1.1F 16 V
Ry: rele 12 V 2 sc

il circuito stampato di questo


progetto può essere richiesto al
Gruppo Editoriale JCE citando
_;5; il riferimento PE 1300 al oosto
\ - _ . .. . .. . _, ., z;L -ššmqfš di L. 4.200 più spese di spedizione.
Foto 2. La chiave a mntaggio ultimato. Sono visibili la casetta e la presa che Vedere istruzioni a Pagina 8-
aceoglierd meccanicamente lo “chiave”.

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ALIMENTATORE
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Può sembrare banale e scontato proporre. l'ennesimo circuito Q uesto nostro circuito è m-
*di alimentazione al pubblico dei nostri lettori, miånque di “5° PfaficmFente
_ . . . . . . _ _ ` unlvel'Bale e permette di Otte-
ma ci sono diversi motivi che ci hanno spinto a farlo; II prlmo e che nm.,abassissimowsto,unanmentato-
questo circuito è ottimo dal punto di vista didattico, giacché è' di re con possibilità di regolazione della
semplicissima costruzione e di altrettanto facile utilizzo. La seconda tensmmi dl “ma “mamme ad ap'
parecclnature commemah d1 costo ben
ragione è dettata cIaI tatto di avere sulle nostre pagine un più elevato,
minioIimentatore praticamente universale, che ci permetta di evitare
la descrizione di un simile circuito ogni volta che NO" trascuriamc' I'a'lmemazl'mel
viene presentata un-'applicazionePer tutto ciò, .e per altri motivi, 11 pmblemadeu-alimentazieneèapes.
abbiamo pensato di farvi omaggio, come è ormai nos-tra Soflmontatflmnlesserezzfldapflrtede-
gli hobbisti (e anche da parte di certuni
tradizione, .del circuito stampa-to di questo utile alimentatore". professionisti.. .), come se si trattasse di
scegliere il mobiletto o 1a decorazione
del pannello frontale.
. - - Molto spesso, i circuiti iniziano a fun-
A cura della Redozlone zionare collegati ad un alimentatore da
laboratorio oppure ad alcune pile piatte
collegate in serie (capita spesso anche a
noi. .._).
Quando il circuito è stato collaudato 'e
funziona a dovere, conviene però trova-
re una soluzione definitiva e non troppo
costosa: nella maggioranza dei casi, le'
pile offrono un buon rapporto prezzo-
prestazioni ma, a partire da un certo
consumo, è opportuno ricorrere alla oor-
rente di rete.
Un alimentatore di rete (legno di tale
nome deve fornire al circuito alimenta-
to una tensione vicina il più possibile a
quella fornita da una pila nuova: ugua-
le a quella per cui è stato progettato il
circuito, libera da tutte le ondulazioni a
50 o 100 Hz e stabile rispetto alle varia-
zioni del consumo o della tensione di
rete.
Un eventuale cortocircuito non deve
poter bruciare l'alímentatore, in quanto.
ci deve essere un buon isolamento tra la
rete e la bassa tensione (occorre un tra-
sformatore di buona qualita).
Praticamente tutti gli “adattatori”
venduti a meno di 10.000 lire compren-
dono un trasformatore mediocre (un
buon trasformatore costa di più di que-
sto genere di alimentatori), un raddriz-
zatore a ponte ed un condensatore da
Progetto n. 4 - i989

_. - .
SPECIALE BASETTA OMAGGIO

qualche centinaio di pfarad, con in più


una resistenza in serie per i modelli -a
tensione regolabile; L'assenza di una VCC
qualsiasi regolazione porta a tensioni
eccessive in caso di basso consumo,
mentre il tasso di ondulazione è di gran
lunga superiore a quello tollerato dalla
maggior parte dei circuiti.
Questo genere di alimentatori dun- _c|¬ L.
I
que è adatto solamente ad apparecchia- H
ture dotate di un regolatore di tensione RF-
incorporato, come ad esempio gli home
computer, che altrimenti potrebbero e
N
funzionare in modo intermittente. o
Un circuito elettronico serio, che
potrebbe dover funzionare in continuità o
mantenendo una buona afiidabilità, ALT2 c-1 l I c2
merita la “prima classe” in fatto di
alimentazione, e questo lusso, ..come ve-
dremo, non è fuori della nostra portata. GND
'F-'igum 1. Schema elettrico.
D_a “tre piedini” a "cinque
piedini”
Conoscerete senz'altro i regolatori a E'Iutìle dunque sapere che Pintagrato Niente di strano, perché l'L200 si
tre piedini tipo 7805, 7812, ed altri. L200 contiene tanti componenti quanto collega in questo modo nel 90 % dei casi!
Questi efficaci circuiti integrati, pre- il più eflicace degli alimentatori realiz- Ci siamo limitati ad aggiungere un
sentati in contenitore come un transi- zati con componenti discreti. La tecnica ponte raddrizzatore al circuito.
store di potenza, possono risolvere sen- di costruzione dei circuiti integrati di Per poter scegliere correttamente le
za spesa parecchi problemi. Sono inseri- potenza permette di riunirli tutti in un dimensioni del trasformatore è bene sa-
ti anche in certi alimentatori di rete piccolo contenitore che può agevolmen- pere che questo circuito può fornire fino
“made in Hong Kong, Taiwan o altrove”, te essere prodotto su larga scala: perché a 2 ampere, prima di attivare la limita-
allo scopo di stabilizzare radicalmente dunque privarsi di simili vantaggi? zione di corrente.
la loro tensione di uscita. Per raggiungere queste prestazioni,
Vengono consegnati già regolati e for- Uno schema collaudato soprattutto quando la tensione di in-
niscono automaticamente la-loro tensio- gresso è nettamente superiore a quella
ne nominale, cosa che rappresenta, allo Il circuito di Figura 1 non sembrerà di uscita, è indispensabile dotare l'LZOO
stesso tempo, un vantaggio ed un incon~ forseuna “novità” a .qualcuno dei nostri 'di un adatto dissipatore termico.
veniente. I regolatori a cinque piedini lettori. Anche se le protezioni di questo com-
sono di uso più universale: la loro ten-
sione di uscita può essere liberamente
regolata dall'utilizzatore, ed offrono
una maggiore protezione in caso di su-
peramento della corrente permessa.
L'integrato L200 fa parte di una vasta
gamma di componenti di alimentazio-
ne, proposta dalla SGS, azienda leader
nel settore dei componenti di potenza di
grande diffusione.
RAD låTOR E
Si tratta di un regolatore munito di
protezioni estremamente efficaci che lo
rendono pressoché indistruttibile, con
una buona garanzia di sicurezza per il
circuito alimentato: questo fatto è parti-
colarmente importante quando parec-
chie migliaia di lire spese in circuiti in-
tegrati rischiano di sfumare in caso di
guasto dell'alìmentazione.
Paradossalmente, tuttavia, la
semplicità degli schemi applicativi ed il .._-___.-
âLT'I-ÂLTZ
basso costo dei componenti provocano
talvolta la diffidenza di quegli utilizza'-
tori, sia dilettanti che professionisti, Figura 2._ Circuito stampato scolo 1:1 e disposizione dei componenti.
che amano complicare le-cose.

Progeflc n. 4 - 1989 35-


SPECIALE BASElTA OMAGGIO

Il collegamento del “carico” richiede'


qualche osservazione: si notano infatti
quattro terminali di uscita.
I due terminali + devono essere colle-
gati assieme, così come i due terminali.
Se questa operazione viene fatta ai
terminali delfalimentatore, ci vogliono
due fili di collegamento tra questo ed il
circuito alimentato, mentre se viene fat-
ta ai terminali del carico ne occorrono
quattro.
Nella maggior parte dei casi è sufiì-
ciente il collegamento con due fili, ma
con quattro fili si garantisce 1a compen-
sazione delle cadute di tensione sulla
linea, nel caso che i fili di collegamento
siano molto lunghi, oppure quando la
corrente ha un valore significativo.
Infatti, con quattro fili, i circuiti di tra-
sporto della corrente e di misura della
A tensione sono indipendenti: è dunque la
ååeåašßs emma e “meg
@äšš: šfišâåwàß tensione ai terminali del carico che
viene misurata, e non quella in uscita
dall'alimentatore, che in pratica non ha
ponente sono molto'eificaci,è errato tra- facoltativo, puo eliminare ogm' rischio importanza.
scurare questo aspetto: certo, 1°L200 di inversione di polarità, prestando però Grazie a questa soluzione il circuito
può funzionare validamente senza attenzione ai collegamenti che possono ofl're ottime prestazioni nel caso di forti
dissipatore, ma quando raggiungerà esistere tra la massa del veicolo ed il correnti: potendo funzionare senza
una temperatura pericolosa, ridurrà circuito alimentato. rischi in cortocircuito permanente,
automaticamente la corrente fornita, in Qualunque sia la fonte della tensione potrà servire come caricabatterie per
modo da stabilizzare la sua tempe- di ingresso, è sempre necessario che automobile (R1 dovrà avere un valore di
ratura, salvaguardando cosi la sua essa superi di qualche volt la tensione di 3300 Q per una batteria da 12 V).
incolumità. uscita desiderata, perché il regolatore Un'applicazione in più per questo
Per funzionare a 20 mA non è dunque disponga del necessario margine. Una circuito che, come risulterà evi-
necessario il dissipatore, ma per poter differenza superiore a 4 o 5 volt, pero, dente dall'uso, ha più di un asso nella
“reggere” 2 A senza limitazioni dì dura- non fa che aumentare le perdite per manica. I
ta è indispensabile montare l'L200 su dissipazione termica: non è la soluzione
un pezzo di alluminio massiccio (l'ideale migliore, ma può essere adottata, ad
sarebbe un segmento di profilato ad esempio, quando permetta di utilizzare
alette). un trasformatore già esistente. Elenco componenti
Allo scopo, il circuito stampato di La tensione d'uscita viene regolata
Figura 2 è progettato in modo che la mediante il resistore R1, che potrà Semiconduttori
piastrina dell'L200 sia perpendicolare essere fisso o variabile. DI: Ponte raddrìzzatore
al bordo della scheda. Il tracciato del circuito stampato per- (a seconda della corrente, max 2A)
La disposizione dei componenti di mette il montaggio diretto dei tipi più ICI: c. i. L200 (SGS)
Figura 3 mostra la posizione prevista comuni di trimmer.
per il dissipatore, che dovrà essere colle- La tabella di Figura 4 fornisce irisul- Resistori
gato a massa oppure isolato con un tati di alcune prove effettuate sul proto- R1: Vedi testo (S 10 kn)
lastrina di mica spalmato di pasta tipo con resistori fissi. Si può prevedere R2: 820 Q., 5 %, 0,5 W
'termoconduttrice un errore di qualche punto percentuale,
a seconda del lotto di produzione Condensatori
Funzionamento pratico -dell'L200, ma questi dati mantengono Cl: da 1000 a 2200 nF,
comunque una buona affidabilità. da 25 a 40 V
Per fare funzionare questo circuito-è In ogni caso, le tolleranze dei circuiti C2: 0,22 uF, 100 V
sufficiente collegarlo ad un trasforma- comunemente utilizzati sono sul'ficienti C3: 0,1 uF, 100V
tore (al massimo 24 V, 2 A), il cui prima- per poter collegare quasi sempre resi-
rio andrà protetto con un appropriato stori di tipo normalizzato, scelti conuna Varie
fusibile. o due rapide prove. l Dissipatore termico,
E' anche possibile collegare questo Oltre ad essere più economico di un secondo il caso
regolatore ad una batteria per auto a 6, potenziometro, un resistere fisso garan- 1 Trasformatore o alimentatore
12 o 24 V, oppure ad una qualsiasi tisce una apprezzabile sicurezza contro non stabilizzato
tensione continua, filtrata o non, fin'o a manovre involontario che possano (batteria per auto, ecc),
un massimo di 40 V. mettere in pericolo i componenti a seconda delle applicazioni.
In questo caso il ponte raddrizzatore, alimentati.
36 Progefio n. 4 - 1989

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f

I
.MOTOR-GADGETS:

UN INCLINOMETRO
DA AUTO
Analogamente agli astronauti, che dis-pongono' di un' orizzonte' dorata pericolosa, ed invitano alla pru-
denza. Queste indicazioni valgono-
-ariífíciaie vi proponiamo di equipaggiare comunque in generale per le discese, per
la vos†ra automobile, anche se non è Un fuoristrada, con un le quali sono indicate le pendenze in
indicaiore di assetto che permetta .di rendersi conto, rimanendo al percentuale. Un valore del 10% corri-
sponde ad un abbassamento del livello
valanie, del grado 'di rollìo o di becchéggio. di 10 metri su una distanza di 100 metri.
L'inclinazione laterale di un'auto
posteggiata su un marciapiede viene
A curo di Alain PhilippeMeslíz-:r rilevata in modo ugualmente facile. Ci è
sembrato quindi divertente ed utile pro~
porre ai nostri lettori un indicatore
:fangolo di pendenza bidirezionale, da
ul cruscotto degli aerei è montato (Per inciso, ricordiamo che il terzo-movi- montare sul cruscotto dell'auto.
uno speciale strumento di pilo- mento possibile, cioè quello rispetto al- l sistema è basato sul principio di
taggio che serve a rappresentare l'asse verticale, si chiama imbardata: Newton (proprio quello a cui cadde una
un riferimento alla verticale terrestre e sono tutti termini derivati dal linguag- mela in testa, come dicono), secondo ìl
permette a1 pilota di valutare la posizio- gio marinaresco). quale i corpi cadono perché soggetti ad
ne del suo mezzo in rollìo ed in un'attrazione verticale verso terra.
beccheggio: è lo schermo dell”orizzonte Principio di funzionamefltü Ricordatevi il filo a piombo del mura-
artificiale, che viene utilizzato soprat- tore, che evidentemente non era stato
tutto per gli atterraggi strumentali. Viaggiando su una normale auto, si usato durante la costruzione della Tor-
Come forse già sapete, il rollìo `e il movi- può avere Pesatta sensazione della pen- re di Pisa! Attaccanclo all*a1berino di un
mento periodìco di un mezzo mobile che denza perohé la strada è in salita ed il potenziometro una massa molto pesan-
ruota lungo l'asse longitudinale (tipico motore compie un maggiore sforzo: le te e rendendo il corpo del potenziometro
quello di una nave, causato dal vento o strade di montagna oifrono l'esempio solidale con il telaio del veicolo, si può
delle ondate) mentre il becchéggio è più concreto di questa situazione. garantire che il suo asse sarà sempre
l'analogo movimento di rotazione ri- Al bordo di queste strade sono spesso mutato in modo che la massa mobile sia
spetto all'asse trasversale, cioè nel sen- installati pannelli di avviso che indica- diretta lungo la verticale: questo vale
so di marcia. no la pendenza, quando questa è consi- naturalmente sia per Pangolo di rollìo
che per quello di becchéggio, purché il
montaggio meccanico sia corretto. Lo
spostamento del veicolo viene quindi
trasformato in una variazione di resi-
stenza e, senza troppo sforzo, in una va-
riazione di tensione.
Non resterà che visualizzare corretta-
mente la posizione del potenziometro,
con alcuni LED disposti in modo da con-
figurare un elemento mobile in sposta-
mento, che ruota intorno al suo centro
(vedi foto). Ci vuole infine una corretta
taratura, che richiede un po' di pazien-
za ed una scelta appropriata del valore
di alcuni componenti.

Descrizione del circuito

Poiché il dispositivo dovrà funzionare .


a bordo di un'automobile, è chiaro che 1a
tensione di alimentazione verrà prelev-
vata dalla batteria e poi abbassata da 12
_ m
a 5 volt tramite un comunissimo regola-
Y.. ..'n .. x .I . a H i., ›, «awmws si
“insa- ^. :\:†.^\:-.. . .Mmamwaszèsmumza “83€ X :2 tore 7805.

Progeflo `n. 4' - 1989


MOTOR-GADGETS

Foto 2. Vista del modulo visualizzatore.

Il condensatore elettrolitico 02
garantisce un certo livellamento
all'uscita. Il nucleo del circuito è l'inte~
grato LM3914 della National Semicon-
ductor, che contiene 10 stadi compara-
tori di tensione disposti lungo un parti-
tore s. resistori multipli, tutti del mede-
simo valore: 10 kD.. Segnaliamo, per in- ." _ .tli rollìo' -; Convertitore i431 Display a LED
ciso, che la National produce anche l'in-
tegrato LM3915, con piedínatura com-
patibile, contenente però una scala resi- .l
1
stiva a progressione logaritmica (con
valori da 410 Q. a 6,63 kQ).
Per i nostri scopi, comunque, va me- Mimlaiione'flv _ ¦` _ ' ' 5V

glio il primo modello perché è più facile


da mettere a punto. V v
A seconda del valore della tensione di
riferimento disponibile ai capi di questa Sensore
serie di resistori (piedini 6 e 7), l'uscita di i _ L *991° s Gommone. Ice Dbnhr a LED
di uno dei comparatori commuterà non
appena la tensione prelevata nel relati-
vo punto del partitore, all'ingressc non il
invertente, sarà approssimativamente
uguale alla tensione da confrontare. Regolazione angolo
Questa viene applicata, tramite il piedi-
no 5, a tutti gli ingressi invertenti dei Figura I: Schema-a olocchi.
comparatori. '

Pfoge'flo n. 4 - 1989 '39


MOTOR-GADGETS

Foto 3. Circuito stampato principale.

Il circuito possiede 10 uscite per i potenziometro con variazione lineare. È Effettuare il posizionamento dei
LED, i cui anodi sono in comune e colle- evidente che la posizione centrale del diversi componenti s ndo le indica-
gati, tramite il diodo D1, al positivo del- cursore di P1 deve corrispondere all'a - zioni delle Figure 5 e . Sulla basetta del
la tensione di alimentazione. Questo censione dei LED centrali: L4 ed Lll, display sarà necessario montare qual-
diodo deve proteggere il circuito inte- sullo schema. In realtà, questi diodi so- che ponticello; montare con grande pre-
grato contro le inversioni di polarità. no montati a due a due in serie, per si- cisione i diodi LED rettangolari, facen-
Avrete gia osservato che il nostro mulare con realismo maggiore la rota- do soprattutto attenzione al loro orien-
circuito è in grado di pilotare diretta- zione di un cursore rettilineo. La corren- tamento. Collegare le due hasette con
mente i diodi LED di visualizzazione. te assorbita dal circuito integrato è mol- trecciole isolate di diverso colore, ed
Scegliendo e regalando correttamente i to bassa (non supera quasi mai 20 lnA). inserirle in un mobiletto a vostra scelta.
trimmer P2 e P3, si può garantire su Trai due modi di funzionamento dell'in- La taratura del circuito verrà effet-
IC 1 la suddivisione della tensione gresso si dovrà scegliere quello a punti tuata in due tempi, perché la rivelazio-
d'ingresso in valori parziali uguali, pro- separati e non a barra, non collegando il ne del rollìo e quella del becchéggio
vocando cioè una variazione zii-tensione piedino DOTIBAR al positivo dell'ali- vengono effettuate da componenti del
molto progressiva. mentazione. tutto separati.
La più facile da comprendere è la lim- Parcheggiare per prima cosa l'auto-
zione del potenziometro P1: si tratta del Realizzazione pratica mobile su un terreno più orizzontale
rilevatore d'inclinazione, che avrà possibile e poi trovare una posizione-per
applicata ai suoi piedini una tensione di La realizzazione del circuito diventa montare il gruppo rivelatore. Fissare i
5 V esatti ed il cui cursore fornisce un più facile utilizzando i circuiti stampa- potenziometri con gli alberini disposti
valore proporzionale all'angolo di rollì'o ti illustrati nelle Figure 3 e 4; non do- al centro della loro corsa, inserire i
o di becchéggio. Per questa applicazio- vrebbero presentarsi problemi insor- contrappesi 'e fissarli in corrispondenza
ne, è naturalmente indispensabile un montabili. alla verticale. ß
40 Progetto n. 4 - 1989
MOTOR-GADGETS

+1à-v_°_._.__ .0 - E - o +511'
' f' : I nos i
c1 T M T_ 1:2
I I
I
11 Le 1: 1;. Ls L'ç Lg La La ua 111 11211; 1311

ƒ', ,I ._LEo-mumm-manzhwmä 5 ,I

1? 111. 15 14 11 12 11 1? 16 15 111 13 12 11
›-3 102 LM 3914 3- 1-: Ic1 LM 3914 ß

-
s 2 4 a :1 5 2 4 a v
lim 202

+511 jø'_. R" ~5'v ø_--

P2

Rs
P1 P4
none
Q1 R2
Ps
na
"R6

I'ì'gum 2. Schermi e'letm'oo di principio.

mmsfl. r' '-1 fa'


01mm' gamme: 9-/ H "-0 H (a)
demmanomw p E 1 302 Q-Q q-ß
inscala 1:1.

Prqgeflo n. 4 - 1989 41
MOTOR-GADGETS

a o.
_ + 'Presa mnqifiig'flfl 12V

ONDFF

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Ø fa .LU los

›-+S
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-uQ--finau-aw
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“- _.
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maneggio
7 LED her íl WW
'r'LEDp-fn fumo PL
Comando LED

Cmndg-LED

qb_l, 2- l I, ` W \
. 111 111% .E 111 1112 *ß '°
:ëåâì fš š @- _. š lr-

Figure 5 e 6. Disposizídne dei componenti- sm' circuiti stampati.

42 Progefio n. 4 - 1989
MOTOR-GADGETS
AWISO
Dovrebbero ora accendersi i LED cen-
trali di ogni scala: se questo non avvie-
ne, regolare i trimmer, spostando il
dei veicoli più sofisticati. Non fate però
viaggiare 1a vettura su due sole ruote
solo per vedere se si accende l'ultimo
IMPORTANTE
contrappeso verso destra o verso sini~
stra, per vedere se si accendono tutti gli
altri LED.
LED della' scala di rollìo! I
AI FUTURI
Scegliere i potenziometri di un tipo ta-
le che la rotazione dell'alberìno avvenga
senza sforzo; è possibile una variazione
simultanea dei due bilancieri ma occor-
l circuiti stampati di questo _
progetto possono essere richiesti al
Gruppo Editoriale JOE citando ì
ABBONATI
re verificare subito che non possano an- riferimenti PE 1301, 1302
dare ad incrociarsi a vicenda. rispettivamente al costo di L. 9.500,
Siamo pronti a scommettere che que- 5.600 più spese di spedizione.
sta realizzazione semplice ma originale
Se desiderate-
Vedere istruzioni a pagina 8.
desterà I'invidia anche dei possessori

Elenco componenti accelerare


Semiconduttori
ICI, 102: LM3914
IC3: 7805
Condensatori
Cl: 10-1111", ceramico
C2: 470 pFl16 V,-elettrolitieo
il vostro
D1, D2: 1N4001
LEDl-LEDH: diodi LED
rettangolari, rossi (28 in totale)
verticale

Varie
abbonamento
Resiatori (tutti da 0,25 W)
Ill-RS, R7-R9: 10 kQ
1 Mobiletto con un lato in
plexiglas rosso
1 Mobiletto :in alluminio, a
spedite
R4, R10: 150 i:
R5, R11: 560 Q
R6, R12: 390 [2
sostegno dei rilevatori
Piattina a 4 fili o schermata a3
conduttori
la richiesta
P1, P4: 4,7-22 kšl potenziometrì
lineari
(vedi testo)
1 Interruttore miniatura
1 Cavo flessibile a più colori
2 zoccoli a 18 piedini
per posta,
P2, P5: 470 Q trimmer orizzontali
P3, P6: 1 kfi trimmer orizzontali
Componenti meccanici
(vedi testo e foto) allegando un

ASSEGNO
BANCARIO
NON 'I' RASI-'ERIBILE

intestato a:
Gruppo Editoriale

lšššä .
JCE
Foto 4. Interno'de! “rilevatore 'di assetto'.
Progetto nt 4 - 1939
TELEFONIA

TESTER
TELEFONICO
A molii sarò capitato di avere problemi sulla selezione 'del proprio Come iunziona un combinatore
apparecchio ie efon'ìco; quesfi problemi sono normalmente dovuti teleionic'o
ad una difettosa iempo-rizzazione del seleziona'iore che, in termini Gli impulsi di selezione sono deter-
pratici, si †rac|uce in una errata co'mposizìonexde'l numero. minati dalla chiusura e apertura della
linea telefonica sull'impedenz-a di
ingresso del telefono che deve essere di
600 Q.
di Vincenzo Servodidio Per capire come vengono generate
queste chiusure e aperture da parte di
un telefono bisogna rifarsi al disco com-
binatore meccanico che oggi sta lenta-
er le prove del caso ricorriamo al~ dovremo cercare nuovi “collaboratori” mente scomparendo.
P lora ad un amico compiacente che disponibili. In Fig. 1 è rappresentato lo schema di
non si spazientisca troppo se gli Tutto ciò può essere evitato se si di- un telefono di tipo a disco combinatore.
faremo qualche telefonata allo scopo di spone -di un sistema per controllare la Imorsettia eh sonoiterminalidifine.
controllare se il telefono che stiamo ri- selezione senza dover chiamare nessun a del telefono, il morsetto al è il “terzo
parando fa i numeri correttamente o li utente. Lo scopo del circuito proposto è filo” che viene utilizzato in impianti con
sbaglia. proprio questo. telefoni derivati per garantire il segreto
Ma non' sempre provare un solo numero Si tratta di un dispositivo che collega- di conversazione delllapparecchio
ci convince ed allora il numero di amici to alla linea telefonica sente la cadenza principale.
disponibili deve aumentare per cui si degli impulsi di selezione eli rappresen- I contatti relativi al “gancio” sono 8 a
comincia a telefonare alla zia o al cugi- ta, su un display a sette segmenti, sotto- e 9h mentre quelli relativi al “disco
no o a1 collega o a chiunque si presti al forma di cifre. combinatore” sono Da e Db.
gioco. Sembrerebbe il solito “uovo di colom- Vediamone brevemente il funziona-
Questo può essere accettabile dai nostri. bo” ma non è così perché per poter con» mento nelle tre condizioni operative:
“collaboratori telefonici” se la cosanon è tare correttamente gli impulsi di sele- cornetta abbassata, cornetta alzata,
frequente. Le cose si complicano invece, zione bisogna conoscerne le caratteri- selezione.
se, il numero delle chiamate di control- stiche tecniche che sono regolate dalle
lo, cominciano ad intensificarsi per cui norme telefoniche SIP.. Cornette abbassata

I contatti 0 a e Db sono aperti mentre


i contatti 9h e Da sono chiusi.
11 contatto e b collega i] terminale
principale di linea a con il terminale
secondario a1 al quale puo essere colle-
gato un apparecchio derivato.
Nello schema il telefono è in condizio-
ni di cornetta abbassata.

Coi-netta alzata

I contatti di gancio cambiano posizio-


ne: 9 a chiude la linea sul circuito foni-
co con impedenza di 600 Q., e b si apre
e scollega Yeventuale apparecchio deri-
vato.

Selezione
â < i U e» Mr.. _ ,_
§ sefiesmw.
“tšiåmìšíìëwsww °` - _íswzwxxxš L
Quando si imposta una cifra-'W sul
disco combinatore il contatto 'a si apre
Foto I. Prototipo del tester telefonico realizzato su basetta müiefori. a passo normalizzoto e si chiude per “N” volte.
di 2,54 mm.
Per tutta la' durata degli impulsi di se
44 Progei'io n. 4 ~ T9589

__
TELEFONIA

lezione il contatto B b _si chiude provo-


cando l'ammntoliniento della capsula
ricevente del circuito fonico. Ciò è neces-
sario per evitare che itransitori di com- Ga.
mutazione arrivino al circuito fonico. Da-
Questo comportamento si riflette sul-
la linea telefonica facendo cambiare il li-
vello di tensione presente si morsetti a
Q
e b (Fig. 2).
I livelli di tensione, misurabili sulla li-
nea telefonica, sono diversi per ogni Ino~
do di funzionamento risulta quindi uti-
le un-a rappresentazione in funzione del
tempo come quella di Fig. 2. A cornetta
81

Db'
T CIRCUITO
FONICO

abbassata 1a tensione di linea può esse- b. Q-


re di 46-50 V.
Quando si alza la cornetta il livello
scende a circa 8 V.
Durante la selezione, le continue
aperture e chiusure del contatto Da
generano un segnale con periodo di 100 Figura I. Schema-di pñnoipi'o dim; telefimo con-combinatore' a disco.
millisecondí e con un rapporto tra chiu-
sura e apertura di 60/40 millisecondi.
Durante la conversazione la tensione'
è di circa 8 V per ritornare a 46-50 V
quando la cornetta viene riabbassata a
fine conversazione.
Queste variazioni di tensione vengo-
no sentite dal circuito di ingresso del
DIAL TESTER

ll nostro circuito

Il circuito proposto in Fig. 3 è un suv-__'

contatore di impulsi di tipo un po' parti- I l


colare. CORNEI'TA l OOFIhETTA I SEI-52m I SEMI mm I CORNE'ITÂ
Infatti la sezione di conteggio vera e ÀBBÀSSÀTÂ MU! rom :scena .kB-ESSA"
propria è preceduta da un dispositivo di
ripulitura degli impulsi.
Questo circuito è necessario perché i
contatti meccanici del combinatore tele-
fonico sono affetti da rimbalzi, cioè da
piccoli transitoriche potrebbero distur- Figura 2. Diagrammé'degli stati dí'fiinzionamentordš un telefono.
bare il conteggio.

La soddisfazione .di
ELIE lil' un autocostruito completo
Istruttivi e Utili fe funzionante
TELEFONIA

Foto 2. I! vecchio disco combinatore meccanico uierw sostituito sui Foto 3. Vista posteriore di un disco combinatore; il contatto centrale
mmm' telefoni da ma tastiera digitale è il Db (comasco di mute) mmm quello in aim è i: Da (contatto di
sefezionej.

Descrizione funzionale -Il ponte di graetz formato dai diodi pre verso i catodi di D1 e D2.
D1, D2, D3 e D4 ha la semplice funzione Il diodo zener DZl previene sovraten-
I morsetti ae b del circuito,- vanno ool- di prevenire inversioni di polarità; in- sioni che si possono sempre verificare
legati alla linea telefonica in paraHelo al fatti in qualsiasi modo vengano collega- sulle linee telefoniche.
telefono da controllare. tii morsetti a e b il positivo uscirà sem- Il diodo zener D22 alza la soglia' del

022 H1

um
telefonia

Figura 'fâ-*__ S'L'hfim 'slam-'ico deåtester per oombinotori-'áelefonicì

46 Pfogefio n. 4 - 1989
TELEFONIA

Figura 4. Circuito stampato 'delta'ster'in scala I:í._

Figura 5. Disposizione dei. èooiponenti sul c.s.

circuito rivelatore in modo da escludere


impulsi spuri. La rete formatada R1, Elenco componenti
R2, D5, Q1 è un preampljficatore di cor-
rente che pilota il diodo led del fotoac- Resistori
coppiatore. II C2 spegne i piccoli transi- Semiconduttori RB: 10 kfl
tori. Dl-D4: 1N4007 R1: 100 kn
Durante la selezione, sul collettore Dã-D'i': 1N4148 R2: 10 kfl
del fototransistor ritroviamo gli impul- DZl: 100 V, l W R3: 27 kfl
si invertiti, le due successive porte D222: 10 V, 0,5 W R4: 120 kn
Nand con trigger di Schmitt fanno una Q1: BC238 R5: 680 EQ
prima ripulitura degli impulsi i quali ICI: 0134528 Condensatori
vengono applicati al pin 5 di ICI che IC2: 0134093 .01: 0,01 pF
completa 1'opera. ICS: CD4096 C2: 1 pF
ICI è un monoatabile di tipo tríggera- IC4: 74090 CS: 1 pF
bile 1a cui costante di tempo è determi- ICã: 0134511
nata da R5 e 03. Coni valori impostati DYI: FND50'0 N.13. Inserire amd. 1 HF 'mi pin di
si ha un tempo di ritardo di circa 100 001: MOCI'OOö alimentazione di ogni integrato.
millisecondi.

Progeìto n. 4 - 1969- 47
Finali di Potenza TELEFONIA
mono-stereo
da 76 a 350 watt RMS
P.A. Sistem a Mosfet Questo ritardo provoca la comparsa di
un impulso positivo-di poco più di 1000.
millìsecondi.
Questo ritardo provoca 1a comparsa di
un impulso positivo di poco più di 100
millisecondí sul pin 6 di ICI.
Questo impulso apre il gate formato
da ICSa, 103d, IC2c e IC3b in modo che
gli impulsi rispettino rigorosamente la
durata di 100 mS.
Il resto del circuito è una classica.
decade di conteggio con ingresso di clock
ai pin 2, 3 di 104 e ingresso di reset al
pin 14.
Il circuito di conteggio appena sente
gli impulsi di selezione si resetta e subi-
to dopo lì conta.
Alla fine della prima cifra sul display
appare il primo numero.
Il procedimento si ripete per tutte le
altre cifre impostate con l'eiì'etto di
avere sul display sempre l'ultima cifra
impostata.
La realizzazione pratica non presenta
difficoltà di rilievo soprattutto se si ha 1a
possibilità di realizzare il circuito
stampato di cui si allega il disegno in
scala 1:1. I
\\\

Il circuito stampato di questo


progetto può essere richiesto al
Gruppo Editoriale JCE citando
il riferimento PE 1303 al costo
di L. 8.400 più spese di spedizione.
Vedere istruzioni a pagina 8.

l' BOLLETTINI Dl CONTO COR-


RENTE POSTALE VlAGGlANO
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IMPIEGARE FlNO A UN MESE
ED OLTRE PER GlUNGEFlE A
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Richiedetegliabbonamemiperlet-
tera unendo un assegno non tra-
sferibile all' ordine Gruppo Edito-
riale JCE srl. Rice veremo presto
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20125 Milano - viale Sarca. 78
Tel. (086429447 - 6473674 W_mšiaiul 20092 Cinisello B. (MI)

Progefl'o n. 4 - 1989
"Ill-'ITE LE FORMULE
DELL'ELE'I'I'RONICA Il° 1
Ullmallomwlomlm
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Eccola qui la lente. è questo li- tutti La Fosuute
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rlcchi di al oritmi. di unità di bro. secondo di una collana di DELL'ELETTaoc vol.. s- 8°” I» 25-000
misura e di ormule. Tante. tan- tre volumi nei quali sono state
tissime. troppe per essere ricor- raccolte tutte. ma proprio tutte Desidero ricevere il materiale indicato nelle tabella. a mezzo pacco postale
date a memoria. Ecco dunque. le formule utili a chi. sperimen- al seguente indirizzo:
tatore. progettista. professioni-
Dl QUESTO

assai sentita. la necessità di di-


sporre di una ionte unica da cui sta o studioso'. ha a che lare con NomeIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
ricavare velocemente tutte le l'elettronica.
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Cognomel IIIIIIIIIIIIITIIII
diano uso nel lavoro. Questo è il
primo di tre volumi che soddi-
ViaII |IIIII¦I|||IIIiII ||
FOTOCOPIE

sfano' quella necessita. costi- cmalil IIIIII I|IIIII|II_|


uenti-un'opera che si ripagherà VDLLIME N°3
:'a sola migliaia di volte nel -cor-
'-=o dei numerosi anni in cui ver-
Data I:I:I ¦:|:I :CUI: C-^-P- m
rà consultate. L'Elettronica non può prescin-
dere dalla matematica Si sa che SPåZlU RISERVATO åLLE HIENIJE - Sl RICHIEDE [EMISSIONE Dl FATTUFM
Sl ÀCCETTÂNO

Liiüflü per un tecnico non è indispen-


sabile conoscere a memoria i misura. FI I I I I I I I I |
complessi sistemi di equazioni
diiierenziali che regolano I clr-
cuiti più articolati. ma nella pra- PAGAMENTO:
tica quotidiana di laboratorio [3 Anticipato. mediante assegno bancario o vaglia postale per l'importo
occorre assai sovente faro ri- totale dell'ordinazlone.
corso all'applicazione di qual- E] Contro assegno. al postino Ilimporto totale
che formula da manuale scola- AGGIUNGERE: L. 4.000 per contributo fisso spedizione. l prezzi sono
stico. comprensivi dl IMA.
Questo volume raccoglie in un La fattura viene rilasciata su richiesta
'Ueile che esprimono il com- compendio unico. da tenere a solo per importi superiori'a L. 75.000
_ortamento dei circuiti magne- portata di mano. tutte le lormule
ißi? Eppure. queste tormule utili. -Si può allen-nare con cer-
«ono di vitale importanza per tezza che un libro come questo
rogettare una macchina elet- sarà spesso oggetto della rico- È m CASELLA POSTÀLE 118
rica, per esempio un motore.
- elettronica, come scienza fisi-
noscenza di ehi lo possiede. 32:12 20092 CINISELLO BALSAMO
fl. non può lare a meno di nu~ Peg. 1-92 '_ :smo
“miettrnnltu
OmpUtEl'
Ama xv'" N 3 Ap" 13989 L 3' u umana Push-.mar "mu-x. .. fassaçaggùåpë mamgiäiíåšällä
.
gam
wvvfiflylì ln'l ._›I"'j"

UTILITY
CAMPIONAMEN'I'.
DI SUONI COI.
REGISTRATORE
eloco Psl-nnoln:
Luclno mi'rALLo
ESPANSIONE
alc s'rnu'l'iu 1

SENZA VIII
..ACCESSORI
.le pagina di'
9 Uitgeversmaatschappij Elektuur BN'. (seek. The Netherlands)

ARTICOLI
PUBBLICATI
Anno 1988

Sintonia digitale per RXl


Filtro crossover attivo ........ 1
Interfono per moto ................. 1
Transistori di potenza ........1
Grid dip meter ...................-.............. 2
Misuratore di pH ...............
Calibratore a 19 kHz .......... 2
Scanner luminoso ....2
VU meter LCD 3
Amplificatore AXL ........................... 3
Frequenzimetro multifunzione ....... 4
Controllo per diaproiettori .......... 4
Alimentatori a commutazione ........ 4
Antifurti per auto 5
Unità mobile da studio .................... 5
Alimentatore a commutazione 5
Due tracce al posto di una ............... 5
Generatore di onde sinusoidali ....... 6
Limitatore stereo ............................. 6
Dimmer per carichi induttivi .......... 6
Telecomando a infrarossi ................ 6
Accoppiatori ottici a effetto

Termometro a energia solare-...... 7-8


Ricevitore per DCF .................. 7-8
Decodificatore per
scambi e segnali ............................ 7-8
DCF con il Commodore 64 ........... 7-8
The Preamp 1° parte .................... 7-8
The Preamp 2° parte ........................ 9
Strumenti di misura modulari ........ 9
Visualizzatore DCF ......................... 9
The Preamp 3*' parte ...................... 10
Decodificatore per scambi
e segnali 2' parte ....................... 10
Oktavider ....................................... 10
ABC dei motori passo-passo ........ 10
Orologio ripetitore DCF ................ 11
Dissolvenza a controllo
computerizzato per diapositive ..... 11
Tuner controllato
a microprocessore ........................._. 11 Anno 1989 PITCH control .................................. 2
Misuratore di duty-cycle .............. 11 Tastiera Midi ............... .......3
Dissolvenza a controllo - Scheda di estensione UO Intensificatore
oomputerizzato per diapositive II .12 per PC IBM e compatibili pp. 2' ..... 1 di armoniche .................................-...3
Tuner controllato - Plotter pp. 1° .................................... 1 Pilota di linea bilanciata ............. ....3
I

a microprocessore 2° parte ........-12 - Telemetro a ultrasuoni ...... 1 L'optoelettronica 3


I

Equalizzatore per chitarra ........ 12 - S rotettore per VCR ........................ 1 Interfaccia BUS pp. 1' ..................... 4
I

Scheda di estensione L'O _ - P otter pp. 2*'- ........-....... . Amplificatoreveloce pp. 1° ............_...4
l

per PC IBM e compatibili ......._....... 12 - Convertitore VLF - Controller automatico pp. 1*' ........_...4
I

Progeflo n. 4 - 1989 51
LE PAGINE DI ELEKTOR

INTERFACCIA BUS
PER DISPLAY LCD
AD ALTA
RISOLUZIONE
Anche se i grandi moduli per display [CD sono arrualmenre I displßyasrifltalli liquidiíLCDìpßrla
. . . .. . _ . . . . . . visualizzazione di'testiegrafica vien-
drsponibilr in molte forme e dimensioni, rl loro speciale ingresso gono usualmente mmm in forma di
seriale richiede I'ufilizzo ali un'inierlaccia per il collegamenio ad Un modulo, consistente in un piano di fon-
bus di computer. Finierlaccia descritta in quesio articola è versaiile, . '1° fiflettenteeprütetiß wnvfifmfilvem
› - - e proprio display) ed in una scheda di
pur rimanendo semplice cla configurare e programmare come mntmuo applicata sulla faccia posterio_
dispositivo collegato al bus, in un cerio numero di popolari sisiemr' re. Ilsistema di controllo traducei dan
compuierizzaii. i'applicazione descriila riguarda principalmente il Presenti 318110 ingressi) Semlemfmne
modulo ico a mom-ce di 400 X 64 pmi: Wacom della sharp, fixålånåì :åigåfiåãlafjfifiofigåå
ma la scheda ali interfaccia è anche adaiia per un certo numero di razione di punti che forma caratteri leg-
uniiò analoghe, della serie Hiiachi l/VI. gibili 0 figul'e Emfiche- In m°1t1 cash 1
sistemi di controllo per LCD contengono
anche una ROM sulla scheda, per i
caratteri. Il formato seriale utilizzato
Fade prima per controllare i moduli LCD è qualcosa
che non somiglia neppure lontanamen-
te a quello utilizzato, ad esempio, per il
diffuso formato 118-232. Quando un
grande modulo intelligente ad LCD,
come 1'LM40001, deve essere utilizzato
unitamente ad un computer, è necessa-
rio un circuito di interfaccia come quel-
lo descritto in questo articolo.
Tra i computer che possono essere
collegati a questa interfaccia, possiamo
annoverare:
' I sistemi basati sulla CPU 6502
f ._ ' 'H' .- _ __':_ ,I _ “i (C64, 0128, Acorn)
i I sistemi basati sulla CPU Z-BO
' E F' T l" E: - g (computer oP/M ed Msx)
.13;- ` i 'nb J " '. f; 'I Gli IBM PC e compatábfli
` ,32) c ¦_ '. šì E' importante il fatto che Pinterfaccia
'f - LI: El I oF'LFlH' _.~ LCD possa essere controllata intera-
menteinBASIC.
f:-
Schermi a cristalli liquidi
Anche se, rigorosamente parlandojl
tipo LM40001 della Sharp è, un display
a cristalli liquidi, è meglio definirlo uno
schema a cristalli liquidi a motivo del»
la sua ampia area di visualizzazione
(220 x 35 mm), nonchè della sua possi-
bilità di elaborare sia dati che infor-
mazioni grafiche (i punti possono essere

Progeifo n. 4- 3989
LE PAGINE Dl ELEKTOR

indirizzati uno per uno). Questo lo ren-


de diverso dalla maggior parte delle
unita LCD più piccole, di solito in grado ___
di visualizzare testi e numeri, su 1, 2 o ¦' I
talvültß 4 righe, a seconda delle dimen- | _|_ š g 1- -------- -l
sioni. Uno schermo LO è in pratica un l | É _¦ EPROM ¦
display a matrice di punti, che non con- _ I | E i. L ___ ______ _l
tiene caratteri predefiniti. L'interfaccia l l 'i |
qui descritta, unitamente al controllo I | i ¦
del piano di fondo, da la possibilità di ¦ | l l
combinare configurazioni di p'unti in I |
modo da formare caratteri leggibili, pro- ] I â F """""" "I
prio come avviene su uno schermo TV, I I ' E š' _! I l
oppure su una stampante a matrice di i | .g E cannone' I display I
punti. l I g .â HD 61330 B . ¦
Anche se il prototipo dell'interfaccia è ¦ ' EE | l
stato sviluppato, collaudato ed utilizza- ' - '-l l- -------J
to unitamente all'LM40001 della Shar- CPU - bus
p, potrà essere collegato direttamente | I
anche ai tipi Hitachi LM200, LMU21,
LM212 ed LM21 1. Queste unità ed altre RAM
simili, prodotte da altri fabbricanti,
vengono occasionalmente offerte, ad un
prezzo relativamente basso, nei negozi
dimaterialì surplus (in questo caso, pre-
muratevi di farvi dare anche il foglio da»
ti originale). ° É

Principio di funzionamento š'ã


.Figam I.
Lo schema a blocchi di Figura 1 mo- _I Sem a blocchi
stra che è necessario un decodificatore delg'inwmm animi-sare
per “mappare” lo schermo LC nella me- per schermo L6'.
moria del computer. A seconda del tipo
di processore montato nel computer,
questo indirizzo puo trovarsi nella me-
moria di lavoro.(nei sistemi basati sul L'indirizzo iniziale determina quali
6502) oppure nel segmento UO {nei Pinasca depav delle 400 locazioni di memoria appari-
sistemi basati sullo 2-80). lm'ml ranno sullo schermo (finestra di visua-
La configurazione logica, mostrata in w ["'ì lizzazione). Ci sono di conseguenza 10
Figura 1 come un blocco separato, e ne- ¦ ¦ schermi di testo (4096!400). La posizio-
cessaria per garantire la combinazione l ¦ ne sullo schermo del successivo caratte-
e la temporizzazione corrette degli im- E ¦ re caricato viene determinata dall'indi-
pulsi per l'interfaccia. sam 1 a ¦ rizzo del cursore, che viene automatica-
n blocco RAM da s Kbyre è suddiviso ì ¦ mente mel-emanato di um, dopo che 51
in 2 segmenti da 4 Kbyte mediante un ¦ I controller ha visualizzato il carattere
chip cone-01181- dedicam, Panelsaoe LJ areale.
della Hitachi. Nel modo di testo, ciascu- Iniziando all'indirizzo 0 del cursore e
na memoria di scheme da 4 Khyte eon- supponendo che l'indirizzo iniziale non
tiene i dati per dieci finestre di schermo. risulti modificato, i caratteri successivi
Nel modo grafico, la medesima quantità mm' 2 al numero 400 non verranno visualizza-
di memoria contiene uno schermo grafi- ti, pur essendo caricati nella memoriadi
co. La differenza in capacità di memoria Schermo-
trail mode di testo ed il modo grafiee è Essi diverranno visibili soltanto
spiegabile considerando il fatto che un quando l'indirizzo iniziale verrà oppor-
qualsiasi carattere ASCII (una configu- mm 2_ (mm-um memoria di immer-'tte Spostati) (Scorrimento o
razione complessa di punti) può essere www, di 4 ma è suddivisa in m “scrolling”).
chiamato con un solo byte mentre, nel finestrcdc 400 byte. Allora i vecchi dati scompariranno
modo grafico, Io stesso singolo byte si Ii~ dallo schermo, rimanendo però nella
mita a produrre una strisciolìna oriz- memoria di scheme.
zontale di otto punti. La locazione di memoria 0 viene tut-
La suddivisione interna della memo- Unsegnale di controllo esterno, forni- tavia sovrascritta con nuovi dati quan-
ria di schermo in finestre visualizzabili to da un latch, divide la memoria in due do la memoria di schermo è completa-
è illustrata in Figura 2. metà uguali. mente riempita.

PrOge'Ho n. 4 ~ 19.89 53
LE PAGINE Dl ELEK-TÖR-

N1W11G'1x7m132
Hull! = iO 2! 'HHGTISR

"hmßlclßfll'lmå

Figura 3. Schema eletti-ico delš'ínterfaecia uniwraaleper schermi a cristaHi-quidi-ad alta-risoluzione. La configurazione-dei'


pontieeflidipendedal tipo di computer usato per pilotare ü circuito

Lo scrolling perñghe o per scherma- 10 o rispettivamente 50, supponendo Nel modo grafieo, sono necessari 50
te-è facile da efi'ettuare, incrementando che lo schermo LC sia programmato per byte per visualizzáre orizzùntalmente
l'mdirìzzo iniziale del eursoreìnpassí di visualizzare 8 righe da 50 caratteri. 400 punti. '

54 Progetto n. 4 - 1969-
___
LE PAGINE DI ELEKTOR'

La risoluzione verticale è di 64 punti


e pertanto uno schermo grafico. corri-
sponde a 50 x 64 = 3200 byte. Cio signi-
fica che 1a memoria di schermo (4 Kbyte)
può contenere uno scheme grafico, con
una rimanenze di 896 byte.
Il controller utilizzato nel circuito di
i'
interfaccia è un chip piuttosto comples-
so, con una ROM incorporata per i ca-
ratteri; si incarica pure della conversio-
ne da parallelo a seriale dei dati forniti
dal circuito di interfaccia del computer.
Aggiungendo una ROM esterna opzio-
nale, l'utilizzatore potrà scegliere tra
tre diversi tipi di caratteri.
L'ultimo blocco di Figura 1 è il circui-
to di controllo del contrasto. Un conver-
titore digitalelanalogico a componenti
discreti è pilotato tramite un registro e
permette una regolazione del contrasto
a 16 livelli. Il registro, direttamente
indirizzabile, viene anche utilizzato per
commutare tra le due memorie di scher-
mo da 4 Khyte e tra i due diversi tipi di
carattere residenti nella ROM, che sono
opzionali.

Descrizione del circuito

La complessità del circuito mostrato


in Figura 3 è solo apparente. e dipende
esclusivamente dalla possibilità di pilo-
taggio dell'interfaccia.da parte di diver-
si tipi di computer. Il connettore K1
collega la CPU del computer alliinter-
faccia per lo schermo LC. I circuiti ICô
ed ICT, insieme ai blocchi di interrutto-
ri D11. ad 8 poli, formano un decodifica-
tore di indirizzo predisponibíle, a 16 bit,
per mappare la scheda nella memoria
del computer.
Quando la configurazione di bit predi-
sposta mediante la serie di interruttori
DIL è uguale a quella del bus degli indi-
rizzi, l'uscita P=Q negato va a livello
' basso. Le tre linee di indirizzamento
meno significative non sono collegate al
decodificatore degli indirizzi e sono pre-
senti come X0, X1 ed X2 sul bus interno
dell”interfaccia. Questa soluzione
permette la combinazione dei segnali
dipendenti dal sistema con la decodifica
degli indirizzi. Per esempio, nel caso del
PO IBM, X0 porta il segnale AEN. Ana-
logamente, nei sistemi MSX, X2 porta
IOREQ negato ed X0 il segnale del bus
M1 (X1 non viene utilizzato, quindi il
Q
ponticello R non è montato). L'iuterfac- Figura 4. Disposizione dei componenti sul. cs. a doppia faccia e fori metalliczaii.
cia occupa 8 locazioni di memoria, cin-
que delle quali sono usate per i registri
di indirizzamento (vedi Tabella 1). Il cir-
cuito IC2 funziona da bufller bidirezio- viene attivato quando l'iuterfaccia vie- Le porte logiche NI-NG convertono e
nale per il bus dei dati. Insieme ad ICS, ne selezionata tramite il bus di indiriz- combinano i segnali di controllo forniti
un decodificatore per.- segnali interni, zamento del computer. -dal bits del microprocessore.

Progefio n. 4 - 1989 55
LE PAGINE DI ELEKTOR

La Tabella 2 contiene le informazioni


necessarie per il collegamento del bus Elenco componenti RB: 8,2 kn
ed elenca la configurazione dei ponticel- R7: 3,9 kg
li A-T, a seconda del computer utilizza- Semiconduttori R8: 2,2 k!)
to. L'uscita WAIT negato delliinterfac- T1: B054'FB R9,R10,R11¦1kfl
cia serve a garantire il corretto funzio- T2: B51? 0 R12: 18 kQ
namento del controller` quando questo è ICI, IC2: 74HCT132
collegato ad un bus di computer relati- ICS: 74HCT139 Condensatori
vamente “veloce”. IC4: 74HCT74 Cl: 330 nF
Il flip flop FF1 funziona come multivi- ICB: 74HCT245 02:27 pF
bratore monostabile, che manda a livel- IGG, IC7: 74HCT688 C3: 56 pF
lo basso WAIT negato tramite il FET ICS: HD61830B (Hitachi) (34-014: 100 nF
T2. Il tempo del monostabile è di circa ICQ: RAM statica 8 K x 8_(6264
450 ns, come predisposto dalla rete R1- oppure 8264) Varie
C2. WAIT negato è una linea a drain [010: 2764 (EPROM opzionale con 51-88, 89-816: blocchi di
aperto, che può essere collegata ad un set di caratteri) interruttori DIL ad 8- vie
circuito AND cablato esistente, come 1011: 74HCT377 K1: connettore a 40 poli per c.s.
nei microcomputer PC IBM (8088!8086) con maniglie di estrazione, piedini
ed MSX (280). Ovviamente, WAIT ne- Resistori +l~5% angolati per montaggio su es.
gato non viene utilizzato nei sistemi do- si, Rs, ms: 1o kg: K2: connettore SIL a 10 poli
ve non è necessario. L,ingresso RESET R2, R3, R4: array di resistori SIL 1 display LC LM40001 (Sharp
negato del controller IC8 è collegato alla 8 x 10 kg Electronics)
linea RESET negato della CPU tramite
il filtro passa-basso 312-01, che serve a
sopprimere gli impulsi spuri.
Il circuito IC 11 è il latcb per la regola- dovrebbe avere una durata minima di
zione del contrasto, di cui abbiamo già 440 ns. Il collegamento di A1 con Rif-W
parlato. Le sue uscite Q0-Q3 pilotano il origina diversi indirizzi per la lettura e
convertitore digitalelanalogico a com- la scrittura nei registri d'ell'interfaccia'
ponenti discreti RG-RQ-Tl. Solo due del- (vedi Tabella 1).
le rimanenti 4 uscite di ICll vengono DATA-WR x 0 0 0
utilizzate : Q6 e Q7, rispettivamente co- CTRL-WR x 0 U 1 Costruzione
me linee di selezione dei banchi della DATA-RD x 0 1 O
RAM di schermo ICQ, da 4 Kbyte (A12) CTRL-RD x _0 ` 1 1 L'interfaecia per schermo LC è co-
e della EPROM dei caratteri (IC 10). LATCH x 1 0 0. struita su una basetta a doppia faccia
Nella EPROM 27128, da 16 Kbyte, si incisa e fori metallizzatì (Figura 4). Non
possono memorizzare quattro tipi di Tabella I. pubblichiamo in questa sede il tracciato
caratteri di schermo, ed uno dei due delle piste, perché è praticamente im-
restanti ingressi di 1011 come quattor- possibile realizzare il circuito stampato,
dicesíma linea di indirizzamento. Un collegamento alquanto insolito se non fotografandolo sotto :il trasp aren-
Il generatore di clock per il controller nel circuito di interfaccia è quello del- te e le relative attrezzature sono dispo-
del chip è formato da un oscillatore RfC l'ingresso Rl-W del controller con la line- nibili esclusivamente nei laboratori
basato su NS. La reale frequenza di cloc- a di indirizzamento A1. Questa soluzio- professionali. Le dimensioni del c.s. for-
k non è molto importante, ma il segna- ne era stata adottata per risolvere even- nito pronto sono tali da permetterne il
le di clock deve essere rigorosamente tuali problemi di temporizzazione. collegamento alla scheda del controller
simmetrico per I'HDGISBOB (ICS), e I livelli di lettura e scrittura dovreb- dell'LM40001, con Paiuto di quattro
questo è il motivo per cui viene utilizza- 'bero essere disponibili 140 ns prima distanziali.
to il bistabile FF2. delfimpulso “enable” che, a sua volta, - continua-

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56 Progetto n. 4 - 1989
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In questo' . ariicolo,
.
che è suddiviso
. .
in. due porri, vi proponiamo
. . .
ia qnatamente la situazione è-
cambiata ed ora alcuniimportatorisono-
progefiozrone di un amplificatore di potenza che utilizza transistor in grado di fornire questi componenti,
molto veloci ad emefiiiore anulare e fornisce. fino o l50 wait su un anche in premia quantità.
carico di 8 Q; è inoltre corofierízzoio da un basso. fattore di I 131131s ad “mmm” Plultlpll
. consistono m un certo numero di transi-
Contro'reaz'lone' ' stor identici, collegati in parallelo ed in-
tegrati su un singolo chip. Il transistor
ad emettitore anulare è un transistor di
I ` ' ' ` potenza che reca sul chip speciali strut-
Parre pnma ture per le regioni di base, collettore ed
emettitore. Questi transistor sono i
_ componenti più veloci e più lineari da
e nche se gli ampljfioatori di po- transistor ad emettitori multipli e ad utilizzare negli amplificatori di potenza
tenza audiodi alta qualità han- emettitore anulare, questi non erano audio.
no utilizzato per un certo tempo facilmente disponibili per uso privato Gli amplificatori di potenza audio di
elevata qualità continuano ad essere
basati su progetti a componenti discre-
ti anche Se, negli scorsi anni, hanno
visto la luce moduli amplificatori di
potenza di buona qualita. Quando però
si desidera la qualità massima in asso-
luto e ci si basa su un progetto non
convenzionale, non esiste altra soluzio-
ne che usare transistor discreti.
Questo progetto si inoardina su un
basso guadagno ad anello aperto che
garantisce una minima distorsione da.
inter-modulazione ai transitori (TIM) e.
quindi la migliore qualità sonora possi-
bile. La larghezza di banda è sufiiciente
a garantire il minimo sfasamento nel-
1'intero spettro audio, cosa che migliora
ulteriormente la qualità sonora.

Filosofia del progetto


Il progetto di un amplificatore di po-
tenza audio può percorrere due' strade:
la prima utilizza un elevatissimo
guadagno danello, combinato con un
fattore di controreazione anch'esso mol-
to elevato. La seconda utilizza un basso
guadagno ad anello aperto e quindiuna
minore controreazione. Quasi tutti gli
amplificatori di potenza audio appar-
tengono alla prima categoria, perché in
quel modo è facile ottenere una bassa di-
storsione armonica. Tuttavia quel siete-
ma presenta anche un grave inconve-

Progeflo n. 4 - 1989

h_
LE' PAGINE Dl ELEKTOR

niente: quando il segnale d'ingresso è +70?


molto ampio ed ha una frequenza situa- r-------- -T---"~-----------¬ -
ta all'esterno della larghezza di banda
regolazione
ad anello aperto nell'amplificatore, a
causa dell'elevato guadagno ad anello
aperto c'è il pericolo che alcuni degli
stadi amplificatori interni vadano in sa-
turazione. Ne derivano forti burst di
intermodulazione chiaramentešudibili, *__-

___-_...n-n-s-s-t-J
il cui suono rassomiglia alla distorsione
di crossover. Facciamo notare che le va-
riazioni dei segnali audio sono massime
in vicinanza dei punti di passaggio per
lo zero: questa saturazione sarà pertan-
to più probabile in tali condizioni.
Questi inconvenienti possono essere
evitati riducendo il guadagno ad anello
aperto, :in modo da ridurre fortemente la
probabilità che le frequenza del segnale
d'ingresso si trovi esternamente alla
larghezza di banda ad anello aperto.
Naturalmente, questo causa anche un
aumento della distorsione armonica
totale (THD), ma non si tratta in realtà
di un grave problema. L'orecchio umano
è molto meno sensibile al THD che al
TIM ed alla distorsione di crossover. In
altre parole, un amplificatore con 0,3 %
di THD e 0,003 % di TIM in pratica si
comporterà sempre meglio di uno che
abbia 0,003 % THD e 0,3% TIM.
A prescindere dal basso guadagno ad
anello aperto, i diversi stadi di un
amplificatore di buona qualità devono
avere un'ampia larghezza di banda per Figum 2. Schema elettrico semplifimtodeli'omplificatomdi potenze'.
garantire, se possibile, una larghezza di
banda ad anello aperto più ampia dello
spettro audio. Fortunatamente, nel-
l'amplificatore si possono ottimizzare, Con una corretta progettazione ed una degli sfasamenti e questo si è dimostra-
dove necessario, sia la larghezza di ban- buona stabilizzazione della temperatu- to possibile soltanto restringendo la
(la che la risposta in fase, con l'ainto del- ra in tutto l'amplificatore, non sarà ne- larghezza di banda ad anello aperto a
la compensazione in anticipo (circuiti cessario che i due fattori siano diversi. circa 10 kHz. Facciamo tuttavia notare
che aumentano localmente il guadagno che, nonostante tutto, si tratta di una
al di sopra di una data frequenza). Considerazioni pratiche larghezza di banda eccezionalmente
Un altro aspetto importante è la com- buona: quasi tutti gli amplificatori
pensazione di frequenza che limita la A prima vista, quanto finora detto commerciali con elevato guadagno ad
larghezza di banda ad anello aperto: si sembra portare ad un progetto molto anello aperto (da 100.000 ad 1.000.000)
tratta della cosiddetta compensazione a vicino all'ideale, ma ci sono ancora alcu- hanno la rispettiva larghezza di banda
ritardo, che determina la velocità di ni problemi pratici. Per cominciare, e di 30-50 o 60 Hz!
risposta dell'amplificatore e deve quin- difficile ottenere basso THD e basso La rete di compensazione a ritardo,
di essere applicata più vicino possibile TIM nello stesso progetto: in pratica, si che determina la larghezza di banda, è
all'ingresso, per garantire che il segna- deve ricercare una soluzione di compro- situata tra i rami del primo amplificato-
le d'ingresso risulti limitato prima di messo. Nel nostro caso, il compromesso re difl'erenziale; sarebbe stato possibile
pervenire agli stadi amplificatori. consiste in un guadagno ad anello aper- situarla tra i suoi ingressi, ma questo
In molti amplificatori, il fattore di to di 2300 ed in una larghezza di banda avrebbe comportato di prelevare anche
controreazione per i segnali c.a. è diver- ad anello aperto di 10 kHz. Il guadagno 1a retroazione dall'ingresso. A sua volta,
so da quello per i segnali c.c., normal- è sufficiente ad ottenere cifre THD ac- questo avrebbe avuto come risultato
menteottenuto mediante un condensa- cettabili. Si è dimostrato invece pratica- una dipendenza almeno parziale del
tore. E vero che questo risulta meno mente impossibile raggiungere l'obiet- guadagno dalle caratteristiche del
impegnativo per la stabilità del circuito, tivo di una larghezza di banda ad anel- preamplificatore precedente.
ma può dare adito ad inconvenienti, so- lo aperto di 20 kHz o più, nonostante Per poter accoppiare Fintero amplifi-
prattutto per il fatto che la capacità del l'estensivo uso della compensazione in catore in c.c. (allo scopo di mantenere
condensatore spesso è talmente elevata anticipo. Inoltre, i requisiti di stabilità uguali i guadagni in c.c. e c.a.), 'è stato'
da richiedere 1'uso di un elettrolitico (I). comportano una severa alimentazione .necessario montare all'ingresso' un

Progetto n. 4 - 1989 59
l
LE- PAGINE DI ELEKTOR

doppio FET: non è certo una soluzione « 7 '-


economica ma garantisce un'ottima â
stabilità. È vero che il guadagno di una » « i.
combinazione di FET è basso ma, in K -'

'
questo particolare progetto, ciò non ha'

A
importanza.

<›.
La velocità di risposta nel progetto
pratico è stata mantenuta a 50 Was solo

ø^M<°¢
.t a
per un fattore di sicurezza, perché nei
prototipi si sono dimostrate raggiungi-
bili velocità di risposta di circa 100 Was.

v awe-w 'i
I
Es
'I
Progetto del circuito
Il progetto fondamentale può essere

.
I
ricavato dallo schema semplificato di

rflfießr -âlg
Figura 2. E suddiviso in due parti: un
amplificatore di tensione ed un amplifi- -âf '
catore di corrente. L*ingresso dell'a -
__,Wy
plificatore di tensione e formato dal
doppio FET di cui abbiamo già parlato.
Il circuito cascode collegato ai drain dei
FET non solo permette di mantenere la
tensione drain-source dei FET ad un
valore ragionevole ma anche, cosa più
importante, di eliminare gran parte
della capacità interna tra drain e gate
dei FET, aumentando in modo conside-
revole la larghezza di banda.
11 primo amplificatore differenziale è
seguito da un altro, costruito con transi-
stor separati e fornito inoltre di uno
specchio di corrente (T10 e Tll). Lo
specchio di corrente serve a fornire in B
un segnale in fase con quello presente in
A. Il circuito R5-CB fornisce la compen-
sazione a ritardo, mentre C8 e C9 for-ni-
scono quella in anticipo.
L'amplificatore di corrente è formato
da un controllo della corrente di riposo
(basato su T20) e da uno stadio doppio
simmetrico, comprendente un pilota e
due transistor d'uscita collegati in
parallelo.
Vale la pena di sottolineare che itr'an-
sistor d'uscita non sono collegati come
emitter follower, ma in una cosiddetta
configurazione composita: si crea cioè
una specie di Darlington che, a causa
della forte controreazione interna, met-
te insieme una distorsione molto bassa
con una bassa impedenza diuscita.
L'alimentatore stabilizzato dell' -
plificatore di tensione ha un livello mag-
giore di 4 volt rispetto a quello dell' -
plificatore di corrente: la caduta di
-tensione sui transistor d'uscita rimane
pertanto ridotta anche ai massimi livel-
li dj pilotaggio.
Il circuito di protezione, infine, serve
a tenere sotto controllo la regolazione
del livello della corrente di riposo, l" -_
pedema' dell'altoparlante e la corrente
d'uscita.

60 Pfogeflo n. 4 ~ 1989
LE PAGINE DI ELEKIOR

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*1m 3. Schema' elettrico del-finale di 'potenza 'and-ib..

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306 - Amplificatore 8 W _000 PIEMONTE - LIGURIA - Palombo - Pzza della Pace. 257A - 0579845782 I
334 - Amplificatore 12 W Domodoeeota - Possessi 8 laleggio - Via Galletti. 43 - Colleferro - CEE. - Via Petrarca, 33 - 067975381 I
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319- Amplificatore 40 W - 0321735656 I Castelletto Sopra Ticino - Electronic 9000518 I Tivoli- Emili -V.Ie Tomei, 95 - 0774722664 I
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312 » Luci psichedeliche
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LE PAGINE DI ELEKT'OR

.Figure 4. Circuito. stampato scala 1:1 e disposizione dei componenti per i'omplificotom di tensione.

Descrizione del circuito L'amplificatore difl'erenziale è forma- Il punto di lavoro c.c. dei FE'I' viene
to da un doppio FET, alloggiato in un determinato da un generatore di
Ciascuna delle quattro parti non om- involucro metallico. La tensione di con- corrente costante, basato su T5.
breggiate in Figura 3 è montata su un troreazione è applicata al gate di T2. L'ampljficatore differenziale T6-T7,
circuito stampato separato. Asim'stra si I transistor T3 e T4 ed i FET formano insieme a T8 e T9, forma anch'esso un
vede l'amplificatore di tensione; accan- un circuito casoode: T3 e T4 mantengo- circuito cascode, per mantenere massi-
to ad esso l'amplificatore si corrente ed no a circa 20V il potenziale di drain rica- ma possibile la larghezza di banda.
il circuito di protezione; infine, in alto a vato dal partitore R12-R13-R14-D1-D2. L'uscita di T8 viene applicata all'am-
destra, c'è l'alímentatore ausiliario. Il guadagno dello stadio d'ingresso è lí- plíficatore di corrente tramite lo spec-
Iuitato a 3,5 dai resistori R9 ed R10. Per chio di corrente T10-T11 ed il termina-
Amplificatore di tensione mantenere al massimo possibile la le B. I segnali ai terminali A e B sono di
larghezza di banda alFuscita del m'rcui- conseguenza in fase tra loro.
Il segnale d'ingresso viene applicato to cascode, i valori dei resistori di collet- I condensatori di compensazione in
all'amplificatore differenziale TUTZ, tore R7 ed RS-Pl sono piuttosto bassi. Il anticipo CB e C9 servono a rendere
tramite 01 (il solo condensatore inseri- trimmer P1 serve ad eliminare qualsia- massima la larghezza di banda del
to nel percorso del segnale) ed il filtro si disuguaglianze. nei punti di lavoro c.c. secondo circuito cascode.
passa-basso R2-C2. Il filtro ha una La compensazione a ritardo è fornita Amplificatore di corrente
frequenza di taglio di circa 200 kHz e da Rã-Câ. Il condensatore determina il L'amplificatore di corrente è formato
serve a limitare la larghezza di banda, e punto di incrocio ad anello aperto, dai piloti T21 e T22, seguiti dei transi-
quindi la velocità di risposta, prima che mentre il resistere mantiene basso lo stor di potenza T23, T24, T25 e T26 che,
il segnale venga amplificato. sfasamento. come già ricordato, sono collegati in una

64 Progsfio n. 4 - 1969
LE PAGINE DI ELEKTOR

Figura 5'. Cia-enim stampato scala 1:1 e disposizione dei comonenti per l'ampšíficatore di corrente.

configurazione- composita-. Questa ampio picco dì tensione negativa che ta di tensione su T21, R50, R55 'e T22 e
sezione fornisce anche un piccolo gua- possa avere origine nel sistema di alto- di conseguenza quella sui resistori 349
dagno di tensione, dovuto ai resistori parlanti. 11 punto di lavoro c.c. è deter- ed R56, che determina 1a corrente di
1157 ed R62. minato dal transistor T20, che agisce riposo dei transistor di potenza.
I transistor di potenza sono protettal come un diodo zener regoiabile. Questo Il transistor T20 è montato sul dissi-
dai diodi D9 e D10 contro qualsiasi- stadio permette di predisporre ls cadu- patore termico dei piloti e dei transistor

ProgefH'O l'1. 4. - 1989 65


LE PAGINE' DI ELEKTOR

i
231;!1095 i 23C2565

Figure 6. Dopo aver fissato sui dissipatore termico i piloti ed i 'transisior di potmza, montare sopra di. essi la scheda deli-'amplificatore di
con'enie tenendolo soiieoato mediante distanziali

di potenza, per ottenere una buona Binduttore L1 limita le sovraoorrenti Alimentatore -


retroazione termica: questo garantisce causate dai carichi con predominanza
che la corrente di riposo rimanga capacitiva applicati all'uscita. L'aljmentatore utih'zza due trasfer-
costante anche quando la temperatura Il segnale ai collettori dei transistor di matori di rete in serie (Ti-1 e Tr2).
aumenta. La corrente di riposo è di circa potenza viene riportato, tramite R6, al Facciamo notare che la Figura 3 mostra -
100 mA per ogm' transistor, pertanto gli gate di T2 nell'ampliñcatore di tensio- l'alimentatore di un amplificatore
stadi di uscita possono agevolmente ne. l'l rapporto R6:R4 determina il mono.
elaborare piccoli segnali in classe A. guadagno in tensione che, con i valori Il trasformatore Tr2 è del tipo toroida-
Il circuito di Boucherot R64-C28 mostrati sullo schema, risulta pari a le ad alta potenza, con secondario a preè
garantisce che Puecita venga caricata 3,5. La sensibilità d'ingresso delllampli- sa centrale: ogni metà del secondario
anche alle alte frequenze. ficatore di tensione è quindi 1,1 Veff. fornisce circa 40 volt ea.
I oo Progetto n. 4. - 1989

_: l
LE PAGINE DI ELEKTOR

La rettìficazione ad onda intera viene


fornita dal rettificatore B1 mentre i1-
livellamento della tensione c.c. viene
effettuato dai condensatori elettrolitici
da 10.000 pF, 031 e C32.
La tensione di alimentazione a circui-
to 'aperto peri transistor di potenza è di
circa +f- 57 V; a pieno carico essa cade a
circa +r'- 51 V. _f
Il collegamento in serie di l1 e Tr2
fornisce una tensione di alim tazione
di +í- 70 V per l'amplilicatore di tensio-
ne. Questa alimentazione è regolata a +1'
- 60 V rispettivamente dagli stabilizza-
tori discreti T12-T15 e T16-T19.
Un amplificatore differenziale, pre-
sente in ogni regolatore, confronta la
tensione d'uscita con un potenziale di
riferimento ricavato da uno zener.
Tutte le differenze vengono eliminate
da un regolatore in serie Darlington,
inserito nelle due linee di alimentazio-
ne. I trimmer P2 e P3 facilitano la rego-
lazione a corretti livelli delle rispettive
tensioni.

Circuito di protezione Figura 7. La. scheda dell'amprlificatore di tensione è montata sopm quello. dell'amplificañore
di corrente, sempre con Faiano dr' adatti distanziali.
Il circuito di protezione verrà
descritto nella seconda parte di questo
articolo mai suoi collegamenti alle altre
parti del circuito sono 'già mostrati in corrente è montata in cima a questa
Figura 3. composizione (vedi Figura 6); sopra an-
Il relè di uscita è montato sulla sche- cora si trova l'amplificatore di tensione' I circuiti stampati di questo
da dell'amplificatore di corrente, per (vedi Figura 7) ed inline, sopra a tutto, progetto possono essere richiesti al
garantire la minore lunghezza possibile c'è 1a scheda del circuito di protezione. Gruppo Editoriale .ICE citando i
dei collegamenti agli altoparlanti. Tutti i collegamenti della scheda
riferimenti PE 1304, 1 305
I transistor T2? e T30 rilevano le dell'amplificatore di corrente che porta-
rispettivamente al costo di L. 13.400,
correnti che attraversano i resistori di no correnti forti sono stati mantenuti
più corti possibile. Si spiega così la posi- 12.900 più spese di spedizione.
emettìtore R54 ed R59 e, se necessario,
zione piuttosto strana del relè d'uscita Vedere istruzioni a pagina 8.
fanno intervenire il circuito di protezio-
ne, tramite T28 e T29: questo avviene al centro della scheda.
quando la corrente d'uscita supera i 10 - continua -
ampere.

Progetto pratico
Caratteristiche tecniche
La suddivisione del progetto su 4
circuiti stampati rende più facile man- Potenza d'usclla 150 W su 8 Q
tenere sotto controllo la costruzione, i (20 Hz-20 kHz;_THD=0,5%) 200 W su 4 S1
cui particolari verranno forniti nella THD (1 kHz) < 0,01% (1 W)
prossima puntata. La Figura 1 offre tut- e 0,01% (10 W)
tavia qualche indicazione circa l'aspetto < 0.04% (100 W) _ __
finale dell'LFA 150. (20Hz-20 kHz) < 0,02596- ('1 W)
Risposta in frequenza 1 Hz -1 MHz (non posati) _
I circuiti stampati sono stati proget-
Larghezza di banda 1 Hz - 350 kHz (non pesatl)
tati in modo da rendere possibile fissar- a 5 gradi
Errore di fase (20 Hz-20 kHz)
ne tre insieme, con Painto di adatti < 0,05%
TIM (75 W; 50 Hz; 7 kHz; 4:1)
distanziali. Solo la scheda dell'alimen- Velocità di risposta › 50 Wps (non posati)
tatore è montata isolatamente nel Larghezza di banda ad anello aperto 10 kHz `
mobile. I piloti, i transistor di potenza e Amplificazione ad anello aperto. 2300
T20 sono avvitati strettamente a1 dissi- Impedenza d'uscita < 0,05 Q
patore termico, con i terminali rivolti in Sensibilità d'ingresso 1.l V_eff
senso opposto al dissipatore stesso. Rapporto segnaleirumore > 110 dB
La scheda dell'amplificatore di

Progeflo n. 4 - l989 .67


LE PAGINE DI ELEKTOR

í TAScAM` Elenco componenti


Scheda amplificatore di tensione

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BOLOGNA - RES DI RUBINI - Vio Marconi, 51 T1, T2: 28K146V
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PESCARA - CAROTA BRUNO - Via N. Fabrizi, 42
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REP. S. MARINO - STRUMENTI MUSiCALI - Via III Sefl'eì'l'lbfe Dogana B55, 11:62: 470 Q, 1,5 W
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R10, R17: 4,7 Q
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ROMA - MUSI AL CHERUBINI - Via Tiburtina, 360 R18: 3,9 kšl, 1,5'W
ROMA - MUSICARTE S.r.I` - Via F. Massima. 35 _ _ . R19, R22: 100 (I + R64: 22 Q, 1,5 W
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RORETO DI CHERASCOéCNÀ- MERULA MARCO - Via San Rocco, 20
R20, R21: 4,7 kn, 1,5 W R65: 150 Q
Rosi:1 (vu - cENTRo PR r. uoio - via Roma. s. _ R08: 100 Q
SIENA - EMPORIO MUSICALE SENESE - Via Manfanini, LUN-1.03' R23: 2,2 kn
sonnoio (PR) - cAal Ivo - via Gramsci, se - R24: 10 Q, 1,5 W R07: 18 kn
TORINO - MORANA OTTAVIO - Vit: Villaiocchiardo. 3 1108: 270 Q
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TORINO - SALOTTO MUSICALE ~ Via Guala, 129 R26, R34: 15 kn 1109, R70: 120 Q
TORINO - STEREO TEAM - Via Cibrario, 15 R71: 47 kQ
TRANIé) A1- IL PIANOFORTE DI PEDAGI - Via Trenio,6 R27, 333: 12 k!)
TRENT - ALBANO GASTONE - Via Madruzzo, 54 ' R28, R31, R35, R33: 10 kn P4: 1,0 kn, trimmer multigìri-
TRIESTE - RADIO RESETTI - Via Rossefl'i, SOFIA
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UDINE - TOMASINI SERGIO - Via Maran ani, 871'89
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VENEZIA MESTRE - STEREO ARTE S.r.l. - Via Fradeleflo, 19 R32, R39: 5,6 k!)
VERONA - BENALI DELIA - Via C.Fincato,172 Condensatori
P1: 50 Q, trimmer multigiri C25: 100 DF
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LE: PAGINE Dl -ELEKTQR

CONTROLLER
AUTONOMO DI
lNPUT-OUTPUT
Uno .scheda coniro'llo di l/O' configurabile doll'uienie, mondo esterno. Queste applicazioni
vanno dalle più semplici, quali il con-
che dò un nuovo poiere d'inierlocciomenio oll'R5232 del vosiro trollo di matrici di led, relé o interrutto-
compuier, 'sio in modo onologico, che digiiole. Veloce e semplice ri elettronici, alle piùsofisticate soluzio-
do programmare, supporio piu di 64 conoli digiioli e l2 ni le quali includono il controllo di moto-
ri, allarmi, impianti di riscaldamento o
onologici. Quesio disposiiivo di disiribuzione gesiiio do un sistemi d'aria condizionata.
microcontroller di l/O potrebbe divenire insostituibile in varie _ La lista delle applicazioni potrebbe
applicazioni, sio in piccolo che largo scolo, di conirolli ouiomoiici inoltrarsi al controllo dei caricatori di
batteria PC, o per il controllo di effetti
' _qesiiii do compuier, industriali e non. luce o suono. Gli 8 canali ADC del siste-
ma permettono applicazioni su disposi-
tivi analogici, provvisti di un elevato
Porre prima numero e varietà di sensori, di essere
individuati, memorizzati e gestiti da
computer.

l l controller autonomo di Il'O qui de- mente per questo progetto dal reparto di Con un tasto 76 linee di IiO
scritto, èbasilarmente un versatile e design della nostra consorella Elektor
intelligente computer ausiliario; Electronics, e sarà disponibile dove Le operazioni basilari dell'Ii'O saran-
questa realizzazione è basata su di un indicato in fondo all'articolo. no meglio comprese dopo un'oochiata al
microcontroller, l'8751 della Intel. Le applicazioni possibili dell'I/O emer~ pannello frontale (visibile in figura 1);
11 programma di controllo che risiede in gono automaticamente quando il com- non si vedono molti interruttori o altri
questo chip è stato scritto esclusiva- puter si trova a dover comunicare con il controlli, ma solo un interruttore onioif

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e
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7_0 Progerto n, 4 ~ 1989


LE PAGINE Dl ELEKTOR

sagoma: Tabella 1 .

lJ` Dz listen qult


o o 144 145
1- o 1 46 1 47
o 1 148 149
l l 1 50 151

O = Omlt f = fit

° scheda di controllo: in questa hanno


sede il microcontroller, l'alimentatore,
e il convertitore analogico a digitale da
10. bit (ADC) con il suo ingresso multi-
plexato da 8 canali.
' scheda digitale bidirezionale:
questa è identica a quella del BASIC
computer 8052AH.
' scheda di uscita analogica: e
anch'essa sostanzialmente identica a
quella dell'8052AH
manuel-4
Mafa- Nel controller di UO ci possono essere.
«spine-12
ma 13-111 fino a quattro schede per ogni tipo, ad
ognuna delle quali e assegnata un'unica
bill'llacllonnl mi' H funzione. Non si possono per esempio
digital mms-a
module home-1: rimpiazzare due schede analogiche con
ups-nua due bidirezionali dell'UO o viceversa.
Il pulsante DISABLE OUTPUTS ha
la fimzione d'invertire simultaneamen-
te da on a off tutte le uscite digitali.
Lo stato logico verrà visualizzato da
Figura-2. Simtmm modulare del controller. un LED. Un ulteriore led, con la scritta
REMOTE CONTROL, si accenderà
quando il controller starà comunicando
con il computer principale.
eun pulsante con la scritta DISABIE La maggior parte dei computer prov- Un'interessante ed originale caratte-
OUTPUTS (disabilita le uscite) e l'an- vedono ad una facilitazione per quanto ristica offerta dal sistema qui descritto
nesso LED. Non c'è bisogno di nessun riguarda l'uscíta bidirezionale della è la facoltà di connettere coppie di corri-
altro tipo di controllo in quanto Pintero stampante, percio' l'uso della porta spondenti linee input e output con
apparato è comandato interamente 38232 renderà ovvio il bisogno di com- l'aiuto del software (comando G). Una
dal computer principale a cui sara plessi programmi di colloquio con peri- pratica applicazione di questa caratte-
collegato. feriche collegate alFIlO. Il prezzo da pa- ristica è mostrata nella figura 5 dove-un
Non ci sono molti comandi neppure gare per tutti questi vantaggi e la limi- paio di linee UO vengono attivate
nella parte posteriore, soltanto le prin- tata velocita di tutto il sistema. dall'interruttore di controllo manuale.
cipali prese d'input e la presa “D” da 9 Una velocità di 9600 baud, dovrebbe
pin che collega PUO al computer. essere comunque più che sufficiente per
La seconda parte di questo articolo ognuna delle applicazioni a cui si è fatto
fornirà ulteriori dettagli per la pro- riferimento precedentemente, giacché Tabella 2.
grammazione dell'llO con Paiuto di un la minima durata dlimpulso che può
set di comandi. 11 comando BASIC essere prog-raimnata in una linea di K3 Perlpheral module
PRINT (o LPRINT) è perfettamente output digitale è di circa 6 ma. Éo digital card 0
adeguato per inviare questi comandi at- _E_1 digital card 1
traverso la porta RS232; ciò permette Tre circuiti stampati gg digital card 2
anche ai meno esperti di lavorare senza ga digital card 3
la preoccupazione del bus d'interfaccia, La figura 2 mostra che il controller di E4 analogue card 0
della programmazione in linguaggio UO puo venire espanso a seconda delle Éã analogue card 1
macchina o del funzionamento intrinse- necessità dell'utente. Il sistema è prin- E6 analogue card 2
co del microprocessore all'interno del cipalmente composto da tra tipi di É' analogue card 3
computer principale. sottounità:

Progel'lo n. 4 - 1989 71
*5" ,gm

IIJSWHI

7905
mm DU'I'PUTS
WE
z ODNTHDI.
umani t

_ 3. Schema elçttríco del circuito della schede; 'di conti-'olio nella quale risiedono il microcontroller, il convertitore A] D ed. un certo numro di perìfiriche
-LE PAGINE Dl. ELEKTOR-

Sulla scheda dl controllo

Come si è visto in precedenza, nella


scheda di controllo risiede il cervello di
tutto il sistema: il microcontroller 8751
'e FADO con il suo input multiplexato a
8 vie. Lo schema del circuito è mostrato
in figura 3.
Il dispositivo può essere considerato
come una specie di scatola r ra che
controlla la comunicazione l.gåzrialedl
controllo delle periferiche (digitali UO,
DAC e ADC), il multiplexaggio degli
input analogici e la temporizzazione
delle operazioni di UO. AlFinterno del
chip del microcontroller risiedono sia le
RAM che le ROM di sistema.
Il circuito 102 è un chip di monitor di
riserva che assicura un corretto settag-
gio del microcontroller al momento
dell'aocensione.
Esso lavora anche con la funzione di
watchdog, ontrollando la presenza di
impulsi lunghi 1.1 ms nella linea del
controllo output P2.0. Quando questi
impulsi non sono presenti, il microcon-
troller è immediatamente resettato. Ciò Figura 4. Schema dei circuito della scheda di Ii 0 digitaie bidirezionale.
avviene per prevenire eventuali segna-
li incontrollati, generati dal sistema
quando la tensione di alimentazione
scende al di sotto di un determinato
valore di sicurezza o quando il sistema m-fisiilsor'inJWI'L
presenta dei problemi di malfunziona-
mento interno.
La linea della porta della CPU P2.0 è
anch'essa alimentata dalla scheda digi-
tale bidirezionale. Si eviteranno incon-
. . . . .:_' _¬,_r
venienti con il sistema di watchdog assi- Figura 5.. Appzimmm s ma exams-dem seneca agisce trasmesso.
curandosi che WR negato non sia mai
attivato quando viene inviato un impul-
so a-ll'integrato di controllo del
wat'chdog. I diodi D1 e D2 determinano
l'indirizzo o il codice d,identiñcazione
assegnati al controller (vedi tabella 1).
Due diodi danno accesso ad una scelta di
4 indirizzi.
Questo sara sufliciente per la mag-
gior parte delle applicazioni, conside-
rando il largo numero di linee di cui è
provvisto il controller di I/O.
Il convertitore analogico-digitale
(ADC) 106 è un 10 bit, compatibile a un
'databus da 8 bit, della International
Semiconductor. La tensione di alimen-
tazione raccomandato per questo chip è
di 5V. Per una ottima precisione nelle
conversioni, la tensione dovrebbe esse-
re il più alta possibile, ms mai superare
la tensione di alimentazione. La tensio-
ne di riferimento è stabilita a + 5V ed è
fornita dal ben noto stabilizzatore di
precisione REF-02 (105), mentre l'ali-
mentazioue a +5.25V è fornita 'da un Fsm- s. seem sacredids'cscssø sera-sismici. Massima»
LM317(ICQ)- '
Progeflo n. 4 ~ 1989 73
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_RS
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40
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68
172
233
1
10
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R
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Ampi cetore BF 40W' ' - ' 'rotte riflessi elettronico L.


Nnmmupflfldflofloooflooooúooo

indicatore l'rvello uscita a 16 LED . 'allodole per Display gi ante segnepuritl _ L.


Amplificatore stiareo 10+10 oaneratore çli rumore arioo irelax-elettroniool L.
Metronomo elettronico'

G
Preamolilicatora I-lI-FI _ . _ iva atore dt metalli L.
Preampliticatore stereo egualimt'o'; RIAA.
Interruttore a sfioramento 220V'350W L.
Lempflagiatiore di socootso oon lam 'ada alto Xan'o L.
SIIINJIJIIIIIIIIJJJJIJJJJJIWWJ
mmmmåßflmwmmmmwwwmwmwwmw

Vu-meter a-B LED _ Variatore di luca automatico 220€! 1000W L.


Booster per autoradio 20\i'\i_r - . _ Rivelatore di strada hiecoieta per._auto e autot'. L.
Booster stereo per autoradiolO-iZOW Variatore dl luce a essa latere'si L.
Protegiona elettronica per casse-'acustiche L.
NNNNiiidüddidàflddd

liüi't-iplii'wcatcii'e BF EW' _ Lampeg . per lam ade ad incandescente 1500 W-


' ' Ainp1ificstore _tele_ ni'oo per ascolto e registr. L.
Equ _ _ store arametnco Nlerme per_ft_tgorif_aro _ ' L.
Amplificatore ._F. 2011! 2 vle
màDDifi'i-il-lfl'iülumowwl ^-

Mixer Stereo 4 ingressi


Contatore digitale modulare a due cifre L.
Pream lificatore per chitarra
loiirzzatorerier ambienti L.
Scacciatopi e ultrasuoni L.
ampli icatore BF 1 W' -_ Termostato elettronico I..
Modulo per indicñìflrâ di Iivßì'li) audio Gigante l2|ira|atore di variazione luce I..
Effetto presenze' stereo ` nterriittore acustico ' _ _ _ I.`
Interfopo 2 W Super Amplificatore - Stetoaooprojlettronioo L.
Amplificatore stereo 1 + 1 W . = icevitcire per telecomando a raggio luminoso L
ârnpiificatoraatereo HI~Fl 6+B'_W .. . iardiniere elettronico automatico I..
Indicatore di livello-audio con microfono Ececcie zanzare e_ultrasuonr L
Preainpliticatore microfonico con com rossore Fívelatora rofesstonale di gas L
Prearn lificatore stereo equalizzato N .8. - Variatore ivelocità per trepent ~ 5 KW [5000 WI L
Multi_ mpliticatore stereo per cuffie'
Amplificatore HI-Fl ZDW müw maxi
Amplificatore stereo 2 +2 STRUMENTI E ACCESSORI PEFI HUBBISTI
Prove transistor e diodi _ _ |__
Generatore di ba_rra T'á mimaturizzatio |__
ALIMENTATORI RIIJUTTORI E INVERTER Prove transistor test mamme i..
ns 5 Aimenietora stabilizzare per ampiifie tori BF i.. Generatore _ i ondã quadra 1Hz_+ _100 KH: i..
RS 11 Routtore di tensione stabilizzato 24 12V 2A L. '00103101001 imfliì, GUZZI a wper anti |_
RS 31 A imentatore stabilizzato 12\ir 20 L. lrirettore dr seqne i _ [_
RS 75 C irica batterie autori-ratto |_l Generatore di requerize campione 50 Hz L
RS BE A imentatore stabilizzato 12V 'lA L Caiibratore per ricevitori a Qnoe Corte |__
RS 96 A lmantatore duale rogo!` i- -_6 + 12V BODmA L. Prova collegamenti elettronico L.
RS 116 â Imentatore stabilizzato variabil .1 -i- 25V ZÀ L.
RS 131 alimentatore stabilizzato 2Vlm910+15V10A L, In HI Elmnumcl
RS 138 Canoa batterie N'i-(Zo` oorrenieoostente regolabile L. f I: _
RS 1 50 Alimentatore stabilizzato Universale 10 ' ' L. = adpat elettronico L 1 53,00
FIS 154 inverter 12V - 220V' 50 Hz . L. _-uuicuu elettronroe a_10 LED |__ 23_000
FIS 1 56 Carica batterie al Ni- Cd de batteria euto L. :lot machine elettronica in 351300
RS 190 Nimentotore stabilizzato 12 Vireg.10-15V15A L. :ndiceloreiii yinoita |_ 291-300
RS 204 ln erter 12 Voi: -220 Vca 50 i-lz 100W L. Unttaaggiuntiva oer RS 14? _ |__ 14500
FIS 211 al mentatore stabilizzato 9 V 500 mA [1 A rnexl - i.. Clessidra Elettronica - Misuratore oi Temp-o |_l 36500
RS 215 Al montatore stabilizzato tegolablle 25 - 40 V 3 A L. Spilla Elettronica N. 1 |__ 11500
RS 234 AI mentatotestal'iillzzetoz V -Sàt L. Spilla Elettronica N. 2 |__ 11500
LE PAGINE Dl ELEKTOR.

Figaro 7. Circuito stampato scala 1:1 della scheda di controllo I .I 0 - LatoA e B.

La differenza di tensione di 0.25V-è un Conversione analogico-digitale 04 è collocato in modo da provvedere ad


margine di sicurezza che dovrebbe un accettabile compromesso tra Eempo
prevenire fluttuazioni nella tensione Gli 8 input analogici su connettore' K1 di salita 'e di discesa; l'errore di conver-
di uscita dell'LMS 17, che danneggereb- sono collegati ad un circuito di protezio- sione risultente è meno di 1f2 LSB.
bero altrimenti l'ADC. ne costituito da diodi e resistori. La CPU I divisori R15, P1, R16, pesano la ten-
Le tensioni +5V, -5V e -12V di cui di- ICl, controlla PADC direttamente, e il sione analogica tra un valore di 0 e 5V.
spone la scheda di controllo sono invece multiplexer d'ingresso ICS, tramite 4 Gli input analogici presentano un'ele-
convenzionali e non meritano ulteriori convertitori di livello (T2+T5). L*input vata impedenza quando non campiona-
discussioni. INH (inibizione) del multiplexer analo- ti. Quando lo sono, Pimpedenza scende a
Uoperazione d'interfacciamento gico 4051, in combinazione con il circa 10 kQ. La procedura per il carica-
'seriale verrà discussa nella seconda condensatore C4 e Pamplificatore ope- mento ela conversione a 8 bit dai 10 bit
parte-.come descrizione dei comandi del razionale 104 rende possibile 1a realiz- presenti nell' A1301005 è molto simile a
software. zazione di una tensione di riferimento, quella adottata dal modello DACIOOG.

76 Progeflo n. 4 - 1989

L-____
LE PAGINE DI ELEKTOR

Q
PEISO?

Figura 9. Cimuito stampaåo scala 1:1 e disposizione dei componenti sallq scheda di uscita' analogica.

'Fregene n. 4 - 1930
L
LE' PAGINE DI ELEKTOR

Un'importante caratteristica dell'ADC


1005 è la sua insensibilità ai picchi di Caratteristiche tecniche :
corrente, tanto durante il processo di
conversione in atto, quanto in occasione MODULI Dl INPUTIOUTPUT:
di tensioni negative generate dall'am- ° Struttura modulare. Configurazione massima:
plifi'catore operazionale 104. Tentativi 32 uscite digitali
di sopprimere i picchi di corrente colle- 32 ingressi digitali
gando all'input dell'ADC un condensa- 4 uscite analogiche
8 ingressi analogici
tore, sono sconsigliati, dato che questo
- La scheda dinterfaccia digitale è costituita da 8 output bufferizza'ti e 8 input
produrrebbe un significativo errore di
protetti. Piu'di 4 di questi moduli possono essere occupati nel sistema UO.
conversione. - La scheda di uscita analogica ha un output con una risoluzione di 10 bit. La
tensione di uscita va da 0 a +10.23V, programmabile a 10 mV alla volia.Piu' di 4
Scheda bidirezionale digitale e di questi moduli possono essere usati nel sistema di UO.
scheda di uscita analogica - ll convertitore analogico-digitale sulla scheda dl controllo è costituito da 8
ingressi multiplexati. La tensione di ingresso ha un range variabile da 0 a 10.23
Gli schemi dei circuiti di questi modu- _ V. Definizione: 10 mWLSB.
li sono visibili nelle ligure 4 e 6. Gli indi- - La tensione media a collettore aperto degli output digitali e' protetta da sbalzi
rizzi assegnati possono essere dedotti di corrente e può arrivare sino a 50 V; 500 ma vengono direttamente caricati.
dalla tabella 2. Le schede di IJ'O digita- ° Collegamento lntemo opzionale di ingressi e uscite digitali.
le possonowgss_t_ir_'e indirizzate solo dai - Ideale per il multitasking delle periferiche su un canale di computer a seriale.
ponticelli E0+E3 (su K3), le @eçlg singola.
d'output analogico dai ponticelli E4+E7
(anch'esse su K3). Si raccomanda di non PFIOG RAMMAZIONE E INTERFACCIA SERIALE:
scambiare schede di tipo diverso. L“inieriaccia seriale standard e la formattazione dei dati permettono a un
sistema dl essere controllato da quasi tutti i tipi di microcomputer o terminali. Il
formato dei dati è:
Costruzione
9600 bitsr's;` 2 bits di stop; nessun bit di parlia'.
I circuiti stampati per costruire il con- ~ Piu' di quattro UO possono essere individualmente indirizzatitramite un canale
troller di input/output sono visibili in seriale singolo.
- Comunicazioni con o senza eco.
figura 7 (scheda di controllo; c.s. doppia
~ Codice di controllo dello status per il computer principale.
faccia), figura 8 (scheda d'Ir'O digitale) e ° Tutte le funzioni sono programmabili dallinieriaccia seriale.
figura 9 (scheda d”output analogico). - Le tensioni delle uscite programmate sulle uscite analogiche: tensioni di uscita
Il cavo piatto a 26 fili che collega icon- reali sugli ingressi analogici.
nettori K1 delle schede analogica e digi- - Le linee delle uscire digitali sono programmabili individualmente oppure in
tale, connette queste ultime alla scheda blocchi di 8 bits.
di controllo. - Le tensioni delle uscite analogiche sono programmabili individualmente.
La costruzione della scheda di con- - Test automatico di sintassi per i oomandi'di controllo.
trollo non dovrebbe rivelarsi difficolto-
sa. Tenere a mente che tutti i condensa-
tori elettrolitici sono di tipo radiale e so-
no tutti da posizionare in verticale. della realizzazione. Ricordarsi di efi'et- L'ADC sulla scheda del controller
Il componente R23 è un array di resi- tuare la foratura perle viti che assicura- viene calibrato applicando una tensione
stori a 8 vie, 9 piedini. Assicurarsi che i no le prese “D” ed ogni altra cosa fissa- di riferimento di 10,00 V e regolando P1
diodi di protezione siano messi tutti in ta alllinterno del pannello frontale, tra sino a che il computer principale legga
giusta posizione (da D5 a D12 col catodo cui i supporti orizzontali che uniscono esattamente questo valore.
in alto; da D13 a D20 col catodo in bas- questultimo al pannello posteriore. Nella prossima puntata verranno
so). I regolatori da 5V possono essere Altri piccoli fori potremo essere ag- dati ulteriori dettagli per 1a program-
installati sul vano del pannello laterale giunti a1 pannello frontale come nio- mazione del controller autonomo di Ir'O.
con delle rondelle d'isolamento. strato in figura 10 per dare accesso al In ultimo, si noti che la massa logica e
Si consiglia di fissare il condensatore multigiri pretarato della scheda 1a massa analogica sono collegate assie-
di blocco suli'alimentazione 023, sulla dell'output analogico [la mascherina me in un solo punto, chiuso sull'ADC
traccia laterale della scheda tra i piedi- autoadesive del pannello fi-ontale non è 1005. I
ni 20 e 40 del microcontroller. provvista di questi buchi, e devono esse-
Nel realizzare il nostro circuito è con- re punzonati dopo averli segnati con
sigliabile l'impiego di due trasformatori cora sulle schede analogiche completa-
di alimentazione, dato che l'utilizzo di te dietro al pannello frontale d”allumi- I circuiti stampati di questo
un solo che fornisca la doppia tensione nio). Un coltellino affilato potra essere progetlo possono essere richiesti'
.di 9V a 0.8A e 15V a 250mA potrebbe ri- utilizzato per pulire i buchi per i connet- al Gruppo Editoriale JCE
velarsi difficile da reperire... tori sub-D sull'alluminio. citando i riferimenti PE 1306, 1307,
Il disegno di fig'ura 10 e il pannello La scheda d'identificazione dinumero 1308 rispettivamente al costo
frontale adesivo ottenibile per questo n, è programmata per ottenere 10.00V di L. 19.100. 7.200, 7.200 più
progetto, possono essere usati comema- con l'ausilio dell'istruzione' spese di spedizione.
scherine per la preparazione appunto Vedere istruzioni a pagina 8.
del pannello frontale del contenitore Unidos.
.73 Progetto n. 4 - 1989
n_____ i
LE PAGINE DI ELEKTOR

Figura 1o. Mascherina da: pannello-mmie.

Elenco componenti
Scheda del controller Condensatori __ Vario
Cl, CG, 07, 08, 012, 013,015, 016, K1: connettore a 26 pin su due file con
Semiconductori 018, (119, 021, 022: 100 nF terminali angolati e leve di estrazione
Bl: B8001500 02, 03:33 pF K2: connettore maschio a 25 pin tipo
D1, D2, D5+D20à 1N4-148j _ C4: 1 nF “D” con terminali angolaij
D21: diodo zener 10 V, 0,4 W 05: 47 pF K3: connettore da cs. 16 viesu due file
D22+D25= 1N4001 09, 014: 10 pF, 16 Vradiali 1 ponticello da montare su KB
T1: B0557 010: 100 nF, ceramico
T2+T7¦ B0547 011: 1.000 uF, 25 V radiale
ICI: 8751 017, C20: 470 |.LF, 40 V radiale Scheda di uscita analogica
102: 134133773 (Foiiteul
103: 4051 Varie Semiconduttori
IC4: OP 77 (PMI) K1: Connettore a 16 pin per cs. con D1: IMB36-2V5
105: REF 02 (PMI) leve di estrazione D2, D3: IN 4148
106: A1301005 (National K2: Connettore maschio “subD” a 101: DA01006 (National
Semiconductor) 9 vie (non sul cs.) Semiconductor)
107, 108: 4N25 K3: Connettoore a 26 pin da circuito 102: OP 77 (PMI)
ICQ: LMSl? stampato con leve di estrazione
ICIO: 7805 Sl: pulsante miniatura Resistori
1011: 7812 X1: quarzo da 11,0592 MHz' R1: 47,5 kn, 1%
1012: 7905 R2: 2,2 kn
P1: 25 kQ o 22 kfitfimmer mulcigiri
Resistori Scheda di l'10 digitale P2. 10 kn trimmer multigirí
R1: 330 kn
R2, R20, R21: 2,2 ki! Semiconductori Condensatori
mmm, Rn: 10 ko ICI: 74HC'I'377 01: 1 nF _
R15, R16: 2,2 1 162,195 102: 74HCT541 02, 03: 100 nF
R18, 319: 390 D. 103: ULN2803A
322: 150 o _ Varie
R23: 10 kn, 8 vie (rete rcaìativ'a') Resistorì K1: connettore a 26 poli su due ñle con
R24: 681 Q., 1% R1+R8¦ 100 kfl terminali angolati e leve di estrazione
R25: 22 .Q R9+R16¦ 10 kfl :connettore maschio tipo “D” con
R26: 221 Q, 1% terminali angolati
R27: 1 kn Condensatori K3: connettore a 16 poli' per
P1: 250 Q, trimmer multig'iri Ci: 1o pF, 16 v montaggio su c. s.
regolabile da sopra ` 02, 03: 100 nF 1 ponticello da montare Su K3

Progei'to n. 4 - 1989 79
COMPUTER

CONVERTITORE
PARALLE LO-SERIALE
PER TRASMISSIONE
DATI
Nell'ambilo della comunicazione dati, esistono due vaste categorie: Descriveremo perciò in questo pagine
un accessorio che permette di applicare
di sistemi utilizzabili: i collegamenti paralleli, semplici e rapidi,I eal i un'uscita seriale universale prati-
collegamenti seriali, più lenti e più complessi cla mettere in opera, camente a .qualsiasi microcomputer
ma i soli utilizzabili quando la distanza divento considerevole. munito di uscita parallela compatibile
“Centronics”, aggiungendo alcune
applicazioni davvero originali.

'a cura 'ali A. P.. Mesli-er Un po' di teoria


In un collegamento parallelo, le infor-
mazioni da trasmettere si trovano sotto
forma di gruppi di bit (caratteri) tra-
smessi tutti in una volta: di conseguen-
cumsusrlirmg

za, ciascun bit deve disporre di una pro-


'åißl'fil A V -3-10150 pria linea (ñlo conduttore).
mir

Sono inoltre necessari parecchi iiii


perla massa e per i segnali “t”, i quali
Receiverfirãflimm"
,..U niversal Asynchron'ous garantiscono 1a sincronizzazione tra il
` 'uff'
trasmettitore ed il ricevitore.
Il motivo principale per cui esiste il
collegamento seriale è la necessità di
effettuare il trasferimento dei dati su
linee ad un solo filo (due, contando la
massa), a cominciare dalle linee tele-
foniche.
I diversi bit che formano ciascun
carattere da trasmettere vengono in
questo caso trasmessi uno dopo l'altro,
inquadrati da bit supplementari
(START, STOP, parità) necessari per
ottenere il perfetto sincronismo del col-
legamento. La velocità di trasmissione
evidentemente non potrà essere molto
MSC-539710" elevata e viene defim'ta dall'um'tà band,
cioè dal numero di bit, di qualsiasi gene-
re, trasmessi o ricevuti al secondo.
Poiché questo valore non tiene conto
del numero di bit “di servizio” in rappor-
to ai bit “utili”, non si può ricavare il nu-
L e periferiche dei computer Soltanto alcuni computer dispongono mero di caratteri al secondo dividendo
(stampanti, porte d'ingressoƒusci- di un,interfaccia seriale, peraltro spesso semplicemente il numero dei baud per il
ta, joystick, eccetera) funzionano incompleta. È un inconveniente piutto- numero dei bit di ciascun carattere.
quasi sempre in parallelo, mentre i sto grave, perché per molti interessanti I fattori variabili sono numerosi:
sistemi di trasmissione (modem, termi- esperimenti è necessario poter scam- - velocita di trasmissione (di solito, un
nali, eccetera) vengono gestiti esclusi- biare messaggi seriali con caratteristi- multiplo di 75 band; i valori più comuni
vamente con trasferimenti seriali. che' molto diverse. sono 75, 300 e 1200 bauli);
80 Progetto ri. 4 › 1989
I-_
.coMPUTER

- numero .di bit per carattere (quasi


'sempre 7 0d 8, ma ci sono alcune
eccezioni)
- numero dei bit di stop (di solito, uno
o due);
- tipo del bit di . parità, quando è
presente (pari o dispari);
- livello di “riposo” (1 oppure 0),
eccetera.
Naturalmente, bisogna risp ttare
esattamente le medesime convenzioni
ad entrambi gli estremi del collega-
mento, altrimenti diventa impossibile
qualsiasi dialogo.
Occorre inoltre precisare che sono
state qui presentate soltanto le carat-
teristiche logiche del collegamento
seriale, trascurando le diverse varianti
elettriche:
Un collegamento “TTL” attribuirà
una tensione di +5 V a1 livello logico 1 e
di 0 V al livello 0 (oppure esattamente il
contrario).
I livelli di un collegamento RS232
'saranno invece, per esempio, -12 V e
+12 V.
Suunalineatelefonicaoinuncollega- Figura I. Prototipo montato del convertitore parallelo-seriale. Si noti il connettore Centronics
mento radio, i livelli logici 1 e 0 saranno fissato alla bosetta o mezzo di una piattino muitipolare.
rappresentati da due frequenze audio,
per le quali esistono naturalmente
svariati standard. non dà prova di una considerevole bile c'ome accessorio', sia originale che'
Come si vede, stabilire un collega- adattabilità. opzionale. Quali sono i motivi di questa
mento seriale tra due apparecchiature La nostra interfaccia si propone quin- scelta? Semplicemente questi:
qualunque (per esempio tra un personal di di conferire la massima flessibilità - Quasi tutti coloro che possiedono
computer e un BBS), può diventare un possibile al vostro computer, partendo una buona stampante dispongono di un
rompicapo se uno dei due apparecchi dall*uscita Centronics, sempre disponi- tale collegamento.

1 2 3 4 5 ß B s'run Buiy n

m2 ìííw
1/2 40113 ' _ :s 2-1 :a 29 su 31 32 a: 23
- chiuso
)›-_l:4 ._40 34 _
.Uscitaseriale
“il G) Av-a-wnn |c1 25.__.,.m
41m 19200 Hz
IL _Il per 12m 315 21 3 24_E
' ll
ssom c1 2m 1/4 40118
lnutilizzalol PB 3ln"i l9 L' IIIZ

ì® \@:@\®\@\®
Niente parità snhp bits; car ParVdisparl I

Figura 2. Schema :elettrico dìprinc'i-pio del nostro convertitore parallelo-seriale.

Prcgefio. n'. 4 ~ 1989 8']


SALDATORI .- ASPIRATORI
" " `- Dispositivi manuali: Dartiooiarmenté iridic'á
qs.- e-oori__pun__ta.a_çor1du_tliviià statica. _
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Completi di _parti di ricambio e accessori-_

STAZIONE
EL.:_ITRONIC
^-
STAZIONI MODULARE DI
ELETTRONICHE
MODULARI SALDATURA '
DI SALDATURA
Con trasformatore di rete (con isolamento.
DISSALDATUR
Con -trasíormaiore di _rete (con isolamento di
di sicurezza), regolatore _àieùrezza). regolatore elettronico della
_ elettronico della temperatura. temperatura saldatore'. dissaidaiore e supporto.
` -.. _satdatore e relativo Pompa a vuoto inoorporata.
' - __ supporto.
COMPUTER

- L'o standard Centronics è molto pre- Schema di principio formato da 2 porte CMOS, al posto del.
ciso 'ed in genere rispettato dai fabbri- classico' cscillatoreldivisore a quarzo
canti di computer. Esistono sul mercato circuiti inte- (vedi Figura 2).
- Mediante semplici istruzioni grati ad elevate prestazioni, apposita- Questa soluzione è notevolmente più
BASIC, su questa uscita potranno esse- mente progettati per effettuare i colle- economica; stando alle verifiche effet-
re indirizzati: caratteri isolati, stringhe gamenti seriali: le UART (Universal tuate, cifre una stabilità sufficiente
di caratteri o addirittura listati comple- Asynchronous Receiver and Tran- purché siano soddisfatte tre condizioni:
ti di programmi. smitter). - tensione a +5 V ben stabilizzata,
Per quanto riguarda la flessibilità, Nel nostro caso viene utilizzata - utilizzazione del circuito a tempera-
il nostro modulo offre' i ãeguenti soltanto la metà di un AY-3-1015D della tura quasi costante,
vantaggi: General Instrument e più precisamente - potenziometro e condensatore di
- regolazione continua della velocità la sezione di trasmissione (per mettere buona qualità.
da 0 a 25.000 baud in servizio il ricevitore basterà even- Il vantaggio consiste nella possibilità
- 5, 6, 7, 8 bit per carattere tualmente qualche ponticello, del quale di generare velocità non standard,
-1o2bitdistop{lbitdistarta0) non era previsto liutilizzo in questo semplicemente agendo sul potenziome-
- parità pari, dispari od assente progetto). tro efo sostituendo il condensatore:
~ uscita a livelli TTL-LS- Questo miracoloso circuito è molto questa possibilità può essere utile nel
- alimentazione a +5 V, di norma con- facile da “configurare”: basta collegare a caso di alcune apparecchiature con
batteria da 4,5 volt. massa i giusti piedini, secondo lo sche- frequenze leggermente spostate.
ma dato nella tabella di Figura 1. Il collegamento degli 11 fili prove-
Per il nostro prototipo, abbiamo nienti dalla presa standard Centronics
utilizzato una serie di 7 dip-switch; a 36 piedini (piedinatura in Figura 3) è
comunque, se il modulo dovrà essere adatto alla maggior parte dei normali
programmato in maniera stabile, computer.
saranno sufficienti semplici ponticelli. A seconda che la macchina gestisca il
È stato previsto anche un interruttore segnale ACK negato, il segnale BUSY
sul percorso del segnale di clock, nel oppure entrambi, la sincronizzazione
caso che alcuni nostri lettori si trovasse- avverrà più o meno bene.
ro a disporre dell'adatta frequenza (16 ln caso di difficoltà sarà opportuno
volte il numero di baud desiderato, adattare, via software, la velocità di tra~
ovvero 19200 Hz per 1200 band). emissione dei caratteri alle possibilità
Il nostro generatore di clock è di estre- della linea seriale.
ma semplicità: un multivibratore Su alcuni computer (ORIC, THOM-
SON,AMSTRAD, eccetera) la presa per
la stampante Centronícs non è un
connettore standard a 36 piedini: in
questo caso è opportuno far riferimento
al manuale della macchina, per identifi-
l Illlllllllllllllllš care i segnali necessari.
Tenete presente che i segnali D1-D8
PE l309 sono talvolta contrassegnati DO-DT:

mmlmnnlfiíj
attenti a non fare confusione!

Realizzazione pratica
Il piccolo circuito stampato della
Figura 4 contiene tutti i componenti, ad
eccezione del connettore Centronics.,
che sarà collegato tramite una piattina
multipolare più corta possibile, oppure
mediante un cavo a fili intrecciati.
`--._-'=o;_____ '_ a. La tensione di alimentazione deve
Il llllcl essere assolutamente di 5 volt: talvolta
sarà possibile prelevarla da un altro
connettore del computer.
In mancanza di-questo, per le prove
potrà bastare una batteria piatta da
4,5 V, a scapito però della stabilita di
regolazione.
Effettuando il cablaggio come indica-
-Èssv -tp in Figura 5, adottare tutte le precau-
zioni necessarie per il circuito MOS a 40
Figura 3. Circuito stampato scolo I :1 e disposizione dei 'componenti
piedini: sarebbe opportuno utilizzare.
L uno zoccolo.

i Progefio n. 4 - 1989 83
COMPUTER

Tabella 1
Piedino Segnale
Interruttore Aperlfl Chll-ISO
1 STFIOBE
1 niente clock clock attivo 2'. D1
2 parità pari parilà dispari 3 D2
5 2 bit di stop 1 bit di stop 4' D_3
6 niente parità 1 bit _di parità g g,
z o:
8 D.,
9 EJ'a
4 aperto 4 chiuso 10
11 _
BALFSQ(

3. aperto 8 bitlcaratt. 6 bitloarattere 12 MASSA


3 chiuso 7 bitlcaratt. 5 bitloarattere Connettore a 36 piedini
CENTRONICS

Prime prova _
Elenco componenti
Prima di efl'ettuare qualsiasi collega-
mento, regolare la frequenza di clock ad Semiconduttori Condensatori
un valore che corrisponda approssim'a- ICI: UART AY-3-1015 (General Cl: 2,7 nF
tivamente all'applicazione prevista: se Instruments)
pensate, ad esempio, di collegare un IC2: 013401113 Varie
BBS, scegliete 1200 baud, ovvero 19200 l zoccolo per c.i. 40 pin (Lil.
Hz. Non andate ancora in cerca della Resisto'ri 1 zoccolo per c.i. 14 pin d.i.1.
precisione; le rifiniture sono rimandate- R1: 680 kn 7 diP-SW'ítCh in Package å-i-l-
a più tardi, comunque non dimenticate R2: 47 kQ-tn'mmer 14 terminali a Sali-:lare Per 0-5--
cli chiudere l'interruttore 1!
Collegate ora il circuito a1 computer
ed inviategli una serie ininterrotta di
caratteri mediante un programma effetti saranno chiaramente riscontra-
BASIC del tipo: bili su11,oscilloscopio.
10 LPRINT “vvvvvvvvvvvvvvv” La regolazione definitiva si può co-
20 GOTO 10 munque effettuare solo in collegamento ll circuito stampato di questo
Sullo schermo dell'oscilloscopío deve con il dispositivo che dovrà ricevere il progetto può essere richieslo al
essere visibile un buon segnale rettan- messaggio seriale. Gruppo Editoriale JCE citando
golare d'uscita. Sostituite ora le “v” con Può darsi che questo circuito sia utile il riferimento PE 1309 al costo
spazi (concludendo pero la linea di spazi per risolvere un vostro particolare
di L. 4.000 più spese di spedizione.
con un punto) e la forma d,onda dovrà problema, ma l'applicazione più inte-
cambiare notevolmente. Vedere istruzioni a pagina 8.
ressante per la gran parte dei nostri
Se siete curiosi, agite sugli interrutto- lettori sarà certamente la comunicazio-
ri di “configurazione” per provare diver- ne con un BBS telefonico o l'accesso ad
si particolari caratteri ASCII: i diversi una rete tipo ITAPAC I

C' è UN MEZZO per' accellerare la registrazione der' vosfn' abbonamenti. Farene rlohlesta per lettera unendo un assegno ban-
cario non trasferibile all' ordine Gruppo Editoriale JCE srl. ceveremo con sensibile anticrpo rispetto al conti correnrl postalie
potremo metterci sublro al vostro servizio.
Gruppo Editoriale I
GRUPPO EDITORIALE JCE srl - Casella postale H8 - 20092 Cinisello Balsamo (MI)

34 Progetto n. 4 - 1989
CiRCUiGRAPH ia nuova "scrittura a fiio" per
realizzare circuiti elettronici
La "scrittura a filo" CIRCUIGRAPH studiata per facilitare il lavoro a
progettisti, riparatori e hobbisti di elettronica e un nuovo e rivoluzio-
nario sistema per collegare direttamente, senza saldatura, i terminali
dei componenti elettronic'

I La possibilita i usare come supporto isolan-


te dei circuiti i più svariati materiali: cartone, -fi-
bra, plastica etc.
I ll recupero totale dei componenti e del circui-
to in caso di smontaggio. ` _v
I La realizzazione di circuiti ad atta' densità di `
componenti e piste.
I La praticità' nel progettare e realizzare con-
temporaneamente il circuito.
I li prototipo prodotto, opportunamente protet-
to con resine spray isolanti, diventa un circuito
definitivo inattaccabile dagli agenti atmosferici.
I Le tracce possono essere incrociate usando
etichette adesive isolanti.
I La certezza di effettuare moditiche, riparazio-
ni o correzioni senza danneggiare i componenti.
Queste caratteristiche e l'economicità di ClFt-
CUIGRAPH, aprono un nuovo capitolo nella ri-
cerca eleflronica.

rlari Il
`u|n`nm

U ricevere intormazioni dettagtiate sulla nuova "scrittura a


illo" CIRCUIGRAPH.
| acquistare per la somma di L 25.000 comprese spese di
spedizione una confezione di ClFtCUlGRAPi-l composta
I da: Stilo con bobina, un estrattore e bobina dl ricambio.
Pegherò al postino in contrassegno la somma di L`
I g 25.000 senza ulteriori addebiti (incluse L. 6.000 per spe-

äšafis l 2
' “m
Nome ___ Cognome
C 8'srl
comoNI-:N'rs K | W'c Dana
_ I Tel- °
via Fm di pio. 1a | È via N.
ta. 02:9233112 m. | 5° '
telefax oa;sz4siss-fix.313s31cem1 I Ö: C-FJPJvMINDIsPENwH-EI
I ILLUMINAZIONE

UN SEMPLICE
FOTOINTERRUlTORE
ECCO Un circuito- di fac-ile realizzazione ie nfigurai e_'possibilei'seguirelosche
di evidente u†ì|_iiò- pratico: sì tutto di assicurare- l'accension'e. l :gli: pmmpm denam'mamahm'
automatico, ol sopraggiungere dell'osc'uriiò, `
dell'iliun'lì'nczìone di un' locale, di un ingresso, del vioielto'- Funzionamento
di Un giardino--` Il circuito si può suddividere in quat¬
tro parti principali:
'l generazione di una bassa tensione
di pilotaggio
- J l ' iv di illumina~
'di Alain Philippe-'Mesiíer zionglãšìlšèìlläedel 1 eno
° determinazione di una soglia diat-
tivazione
° pilotaggio dell'illuminazione

a) Generazione dl una bassa


tensione

Per .evitare di appesantire il circuito,_


non abbiamo utilizzato un trasformato-
re, che è sempre un component-e ingom-
brante.
Il condensatore CI si carica attraver-
so il diodo Zener Dz, il diodo D2 ed il re-
sistere R1, durante un ciclo della cor-
rente alternata. Nello stesso tempo, il
condensatore C2 effettua un filtraggio e
presenta alle sue armature la tensione
continua caratteristica del diodo Zener,
cioè 10 volt.
Durante il ciclo seguente Cl si scari-
ca mediante Rl e Dl, cortocircuitando
di conseguenza il resto del circuito. CS
ha il compito di eliminare eventuali fre-
quenze parassite. i
Il resistore R2 permette a Cl di scari-
carsi quando l'apparecchio viene scolle-
gato dalla tensione di rete, per evitare
all'utilizzatore il disagio di una piccola
scossa toccando la spina di alimentazio-
ne.

b) Rilevamento del livello di


Illuminazione ambientale
Questa funzione viene svolta da un fo-
toresistore LDR. Questo tipo di compo-
nente, posto al buio, presenta trai suoi
piedini una resistenza ohmica molto
elevata, dell-'ordine di parecchie centi~
naia di kQ. Con la luce del giorno o quel-
la-artificiale, questo valore scende a po-
Foro I. Il fotointermttore completo di contenitore. che centinaia di Q. I

86 Fregene n. 4 - isso
i____å
ILLUMINAZIONE

In questo circuito, l'LDR è montato. in


serie al trimmer A ed al resistere R3.
Tenendo conto del principio prima ricor-
dato, la tensione al collegamento cornu-
ne LDRƒRã varia in modo inversamente
proporzionale alfilluminazione del-
l'anibiente: quanto più intensa diventa
i
quest'ultima, tanto più diminuisce la
tensione, e viceversa.

c) Determinazione della soglia di


attivazione
9
Il circuito integrato (IC) è un 741,- ¦g ›-_-1`- I
mcntato come comparatore di tensione:
al suo ingresso invertente viene fornita .È _'
la metà della tensione di alimentazione,
cioè 5 volt, grazie alla divisione operata
dai due resistori di uguale valore R4 ed
m
R5. D
Quando la tensione rilevata all" -
grasso non invertente-è maggiore di 5
volt (questo avviene in caso di oscurità),
all'uscita del circuito integrato è pre-
sente una tensione molto vicina alla
bassa tensione di alimentazione (circa 9
volt).
Viceversa, quando l'LDR è sufficien-
temente illuminato, la tensione alliin-
grasso scende al di sotto di 5 volil e l'usci-
ta dell'integrato passa bruscamente ad
un valore molto basso, dell'ordine di 2
volt.
Il resistere R6 introduce una reazione
positiva in caso di oscillazioni, in un
senso o nell'altro, assicurando di conse-
guenza una precisa definizione dello
stato dell'uscita del circuito comparato-
re di tensione.
Ovviamente, muovendo il cursore del
trimmer A, è possibile variare il livello
della soglia di attivazione. Aumentando
la resistenza del trimmer, 1a commuta-
u3 "L
zione del circuito integrato avverrà con
oscurità ambientale sempre maggiore,
53
e viceversa. +| I |

d) Attivazione dell'illuminazlone NÉ
Se l'LDR viene posto sotto una sor- I
gente luminosa, la tensione all'uscita di
IC è insufiiciente a saturare il transisto-
re NPN T. E
In pratica, il LED L2 ed il diodo D3 ne-
cessitano di una tensione maggiore di
2,5 V per permettere la circolazione di
una con-ente.
In questo caso si illumina il LED ver-
de L1, mentre RS ne limita la corrente
assorbita Figura 1.
A1 contrario, quando 1'LDR è immerso :_ Schema elettrico
in un sufiiciente grado di oscurità, .a deli'interruitore
l'uscita di IC, che presenta una tensione "___-'__O IW Cmpuacolare.
di 9 volt, garantisce la saturazione di T.

Progetto n. :i - i989 87
ILLUMINAZIONE

Ne consegue, da un lato, lo spegni-


mento di L1 e', dall'altro, l'accensiohe
del LED rosso L2, grazie alla corrente
base-emettitore di T, limitata mediante
R7.
Peraltro, si stabilisce attraverso R9
una corrente catodo-gate (K -> G), che
provoca la conduzione del trìac TR, il
quale a sua volta fa accendere la lampa-
da a 220 volt inserita nel circuito anodi-
co A.

Elenco componenti
Semiconduttori
DI, D2: 1N4004, 4007
D3, D4: 1N4148, 914
Dz: diodo Zener da 10 V
LEDI: verde, ø 3 mm
LED2: roseo, e 3 mm
T1: 2N 1613, 1711
TR: Triac 6 A! 400 V
IC: 0A '741 - amplificatore
operazionale

Resistori
R1: 47 Q, 1 W
Foto 2. La barretta a montaggio ultimato. R2: 470 kQ.
RB, IM, 3.5: 10 kn
R6: 1 MQ
R7, R8: 2,2 kn
R9: 330 Q
P1: 100 kQ, trimmer orizzontale,
passo 5,08 mm
LDR: Resistere fotoeeneibìle

Condensatori
01:1 uF i 400 V, Myìar
C2: 220 |.LF, elettrolitico
C3, C4: 0,22 uF, stratificati

Varie
l Spina di ingresso, 220 V
1 Presa di uscita, 220 V
l Astuccio trasparente
tipo Heíland,
misura 141,5 X 57 x 23,5 'mm
(ridotto ad una
lunghezza di 105 mm)

ll circuito stampato di questo'


progetto può essere richiesto al
Gruppo Editoriale JCE
citando ii riierimento PE 1310
al costo di L. 7.200 più
spese di spedizione.
Vedere istruzioni a pagina 8.
Foto 3. Particolari dei componenti ingmnditi. l

88 Progetto n. 4 - 1989

J
ILLUMINAZIONE

PEISIO
_' Realizzazione pratica
La Figura 2 rappresenta il circuito

in 1*]
stampato, che non è troppo complesso

L da riprodurre. Si possono anche appli-


carei diversi elementi trasferibili, piaz-

L si;
zole e piste, direttamente sul lato rame

F al :1. della basetta in vetroresina, dopo aver-


1a sgrassata con cura. Dopo l'incisione
in un bagno di percloruro di ferro ed un
abbondante risciacquo` forare tutte le
piazzole con una punta del diametro di
1 mm. In Figura 3 è riprodotta la dispo-
sizione dei componenti: ricordate che il
condensatore C2, i diodi, il transistore
ed il circuitojntegrato sono componenti
polarizzati. E indispensabile rispettare
Figura 2. Circuito stampato scala 1:1. il loro orientamento, per non rischiare
di distruggerli alla messa sotto tensione
del circuito. A questo punto, non resta
che istallare il circuito in un adatto m0-
biletto. Il prototipo è stato istallato in-
un astuccio plastico trasparente, in mo-
do da esporre l'LDR direttamente all'il-
luminazione ambientale da rilevare.
Attenti però a non orientare il mobilet-
to verso la lampadina che si pensa di
azionare, perché il circuito diventereb-
be una specie di lampeggiatore, e questo
non è certo lo scopo per cui è stato
progettato. Ruotando il cursore del
trimmer in senso orario, la lampadina si
accenderà ad un'oscurità sempre mag-
giore, e viceversa. Grazie ai LED di
controllo L1 ed L2, 1a regolazione potrà
Figure 3. Disposizione dei componenti. essere effettuata senza dover collegare
la lampadina. I

Foto-4. Canadese '


.essere montata
_"t'baäet'ta neišfápposíto
.'-IseeifieãwZ-fe.

Progen'o n. 4 - 1989 89
MICROTE'CNOLOGIA

SMT E FAI DA TE
l componenti per montaggio superficiale, nonostante le molte per mantenerlo in posizione. Alternati-
vam'ente viene utilizzata una pasta per
profezie contrarie., sono sempre più alla portata dei costruttori saldatura per far aderire il “piede” del
dilettanti. Ecco i consigli di Un fabbricante di materiali per componente alla piazzola. La pasta vie-
Saldatura per costruire .e riparare ba-sette SMT. ne applicata mediante una tecnica seri-
grafica, oppure distribuita con una si-
ringa. La viscosità della pasta è suffi-
ciente a mantenere il componente in po-
a. cura di Pierpaolo Fedrigotti sizione per la saldatura.
Nel caso del componente fissato me-
diante adesivo, è possibile invertire 1a
basetta per 1a saldatura ad onda. Que-
P er quanto riguarda i professionisti allo: smontaggio ed alla sostituzione de- sta tecnica permette di fissare gli SMD
dell'elettronica, la tecnologia di gli SMD, nonché ai nuovi montaggi. De- al lato rame del circuito stampato sul
montaggio superficiale (SMT) è scriviamo però prima brevemente come quale siano montati anche componenti
ormai ben affermata ed è soltanto que- avviene la produzione professionale in convenzionali: la basetta è così pronta
stione di tempo, prima che i dilettanti SMT. Per gli scopi di questo articolo, per un'unica operazione di saldatura ad
sviluppino per conto proprio le necessa- prenderemo in considerazione i due si- onda. Nel caso dei componenti fissati
rie abilità per lavorare con gli SMD. stemi fondamentali di montaggio utiliz- con la pasta di saldatura, è questlultima
'Circuiti stampati a tecnologia mista, zati per i componenti SMD discreti, tan- che forma il giunto saldato, dopo essere
sui quali sono montati convenzionali to a macchina che manualmente. La de- stata sottoposta ad un riscaldamento
componenti a terminali e componenti scrizione del processo di montaggio for- diretto (saldatura a riflusso). I due tipi
per montaggio superficiale (SMD) ven- nirà una base conoscitiva indispensabi- di terminali adatti a questa tecnica so-
gono sempre più spesso incorporati nei le. Un componente per montaggio su- no quelli con profilo a J e quelli ad ala di
nuovi apparecchi, mentre continua ad perficiale privo di terminali dovrà esse- gabbiano (Figura 1).
affermarsi la tecnologia SMT. re fatto aderire alla superficie del circui- Come accade per tutto le tecnologie in
Questo articolo indaga sulle possibili- to stampato o del substrato, in modo che fase di sviluppo, durante la fabbricazio-
tà di usare la SMT da parte di chiunque rimanga in posizione finche non sarà ne insorgono difficoltà. La tecnica di
se la trovi di fronte in un prossimo futu- saldato. Questo risultato potrà essere saldatura ad onda è stata sviluppata
ro. Negli ultimi paragrafi di questo arti- ottenuto utilizzando una piccola goccia inizialmente per i componenti conven-
colo ci dedicheremo particolarmente di adesivo sottostante il componente, zionali e, quando il sistema viene appli-
cato agli SMD, presenta qualche proble-
ma. Al'cuni fabbricanti che applicano
tecnologie miste, utilizzano ancora le
“vecchie” macchine di saldatura ad
onda per saldare basette a componenti
misti. Queste macchine fanno di solito
passare la basetta su unlonda di disossi-
dante, seguita da un'unica onda di lega
saldante. Questo andava bene per i
componenti tradizionali, ma gli SMD
soffrono di due principali inconvenienti:
la formazione di ombre e di ponti. L'om-
breggiatura avviene quando il giunto
saldato non si forma correttamente,
perché uno dei componenti fa ombra ad
un altro. I ponti si formano quando la le-
ga saldante si espande negli spazi tra
due componenti o tra due piste.
Le macchine a doppia onda sono sta-
te sviluppate per tentare di risolvere
questi problemi, ma durante la saldatu-
ra i componenti raggiungono due volte
la temperatura massima, perché ci vo-
gliono almeno 20 secondi per sorpassa-
re le due onde: questo è un tempo qua-
drupla rispetto a quello consigliato per
1a permanenza dei componenti alla
Foto 1. Per gentile concessione della Precision Monolšthics Inc. temperatura di circa 24.0 gradi.
90 Progetto n. 4 - 1989
MICROTECNO'iOGIA

zioni, nonché per convenienza nelle pic.- Per esempio, nel caso di un compo-
cole .serie o nella preparazione di proto- nente oon terminali multipli ad ala di
Terminal; au" Adesivo tipi. Sembra proprio che l'umile salda- gabbiano, il primo passo consiste nei
Piazzola tore conservera il suo posto nell'indu- tagliare i terminali con un piccolo tron-
stria, almeno fintantoché gran parte dei chesino. I tronconi dei terminali taglia-
fabbricanti di circuiti stampati potrà ti dovranno poi essere dissaldati ed
contare su dispositivi automatici ef- esportati dalle piazzole, usando una'
Terminale ad ala :Il gabbiano ficienti ed economici per il montaggio pinza a becchi. Durante la dissaldatura,
superficiale. riscaldare il punto per il minimo tempo
Tram Consigliamo di tenere sempre presen- indispensabile, per non causare il di-
ti le informazioni fornite in questi para- stacco della piazzola dal c.s. e non pre-
grafi introduttivi durante la riparazio- giudicare la futura operazione di risal-
ne o l'assemblaggio di circuiti stampati datura, lasciando le piste ele piazzole in
Figura I. Terminali o J e od aio di contenenti componenti per montaggio buone condizioni.
gabbiano. superficiale. Ciò che ora rimane da fare è staccare
fisicamente il contenitore dalla basetta,
Riparazione dei montaggi SMT facendo delicatamente leva sotto' il com¬
ponente, per esempio con un cacciavite,
Inoltre la prima onda, progettata per Per cominciare, prenderemo in consi- per lìberarlo dall'adesivo. È improbabi-
evitare ombreggiature forz ando la lega derazione le diverse tecniche da utiliz- le che qualche pista corra sotto il compo-
saldante fusa tra i componenti a chip, zare per lo smontaggio ela sostituzione nente da staccare e pertanto, adottando
ha un effetto dilavante sulla sostanza dei contenitori quad pack a piedini le opportune cautele, sarà possibile
attiva contenuta nel disossidante. multipli. staccarlo senza ulteriori danni.
Questo effetto riduce il deflusso della Quando si voglia montare un SMD, Per componenti con terminali sa-
lega, creando pesanti depositi e ponti. anche se non è indispensabile essere al gomati a J, la tecnica appena descritta
Per risolvere questi problemi, deve es- corrente della tecnica utilizzata per il potrebbe dimostrarsi insoddisfacente,
sere utilizzato un disossidante speciale, montaggio originale, è tuttavia utile perché i punti di saldatura non sono
come il Chipl'lovv della Fry. Le macchine conoscere i tre sistemi fondamentali di visibili quando il componente è monta-
ad onda singola e doppia permettono di assemblaggio. to. Potrebbe rivelarsi necessario rimuo-
variare alcuni parametri, come 1a tem- 1. Saldatura ad onda (adesivo sotto il vere la lega saldante usando una treccia
peratura e la velocità del trasportatore, componente] assorbente od un aspiratore, sollevando
allo scopo di ottenere i migliori risulta- 2. Pasta di saldatura poi il componente come descritto in pre-
ti nella lavorazione degli SMD. 3. Saldatura nonnale, mediante filo cedenza, con un piccolo cacciavite.
Alte percentuali di successo vengono di lega con anima disossidante.. Nel caso di componenti montati con la
ottenute utilizzando, per i montaggi tecnica normale del filo di saldatura con
SMD, la tecnica a riflusso, nella quale le Adesivi anima disossidante, dovrebbe essere
paste di saldatura vengono fuse ricoiv più facile togliere la saldatura, usando
rendo ad uno trai diversi sistemi dispo- Per staccare un componente fissato la treccia .o l'aspiratore. Il componente
nibili. Quelli più diffusi sono Pesposizio- alla basetta o ad un substrato mediante dovrebbe semplicemente staccarsi e
ne ai raggi infrarossi ed il trasferimen- un adesivo, occorre fare attenzione a cadere, perché per il montaggio non .è
to di calore in fase vapore. La pasta sal- non danneggiare il substrato. stato utilizzato un adesivo.
dante depositata tra il terminale e la
piazzola viene fusa usando uno dei tan-
ti sistemi di riscaldamento, per formare
il giunto.
Il vantaggio consiste nel fatto che i
circuiti più complessi e piccoli, come gli
ibridi, possono essere trattati con effica-
cia e rendimento. Sono state sviluppate
di recente molte macchine per saldatu-
ra laser, molto precise, che riscaldano
esclusivamente il terminale, la piazzola
e la pasta, minimizzando la sollecitazio~
ne termica dei componenti e dei circuiti
stampati.
Recenti rapporti hanno suggerito che
tra le due tecniche (ad onda ed a riflus-
so) è la seconda che garantisce i miglio-
ri risultati nella saldatura degli SMD.
Ancora più interessante: i rapporti af-
fermano che viene tuttora utilizzata su
larga scala la saldatura a mano degli
SMD, per motivi di basso costo, garan- Foto 2. Chip ci tontolio SM T491. Foto pubblicata per gentile concessione della STC
zia di precisione e qualita delle giun- Electronics Services.

Progeflo n. 4 - 1989 91
0:'ca ...J [@1939 spulal. nonn'llcn PFFEHTISSIHE
v. navanznti SI Wlìlano '__-'_HH" ._ ,
Norm-i nassn :sa-Inn :gg atan L.2š.000 12g lišl'l Iiitr lâ.ggg
Vifldìtll er :nrria nmlan a di IlIIaI-eriain 'un I -uoo ' "hu °
eiettrnnâm "un", 2 'ur-nìuL Scheda Iåi cuntrniio par Iluv 50.000 | KO bachelite '0.000
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- ARTICOLI ESCLUSHH ~ "mini '- _ , _ ' TfßPlniflfl 900 circuiti ataIlI'patì 1.. 11.000
Stampante a Inar'gilar'lta 'di qual Ita' mandrino per trananino i.. 3;;00
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25 Ianer misti l.. 2.000 Ceutrnnì: I- 133 colonna ~

-
g aulin... r...- m '_I 4 wu! di "ritmi-II Gun-«Il .br-“iu pulitura c.s. 1. 2.000-
qull-,i 5., . produnona Olivettf
IDD r-aašetanee mìata B _T 9"*“25” 3 "'255 Pflqta saldate" in natalia :an
0 enndenentnr'i minti . - - . :bu Inci punta ai :iui-:ono L. .-
gp '- N " l|l.'l. 1.300.000 I 0 gno
di preciiione _
20 " "
:o I' ~ n l ..r :sn vr Ali-"nuto" fun" singoli L- 120.000 'Cm-unitari ln Ins
50 componenti-R. C. I.. Y». Il: Sana-her. i.. 100.000 130 x 130' x 65 L. 4.800
15 dissìnniorí var' T0 ls 160 x “10 :12 i.. 5.300
2 oacilIatori qunr-xn ibridi _
lnunren è i-lll: I 'N 0 \l' | T I'
2 '- 5,068? llll: “__”'_"_
4 trasformatori ìi-IrIeeeo Trial: llicI-nacørioqdurata di :nom e di vìs'nre MlTitìßti ESCLUSIVI
100 dietanaiatnri nailon 12 un' X 35 l
Ii coppie øuntall tester' TRC per oaclllografl a RTTY
10 notenfiølllatr-i alitíer- Illiati Carro in metalln 3 LUI li 30 nel L. S .000
2 variabili a mi'eu per IlJl. lrmi in vetro 2 IIPI Il 50 aa i.. .000
I fqtn accoppiato" Con illulIIinaI-.I'w-rl _6 LM I!!! a M! L. 30.000
2 ferriti 2 " manuale
l portasalrlatorø di metallo ' “Cervi Lanpada luca di Hood E 'il' ì-
50 laici": il a: 'ifi
40" H Il 13 ln 7n- °00 Manuali .
..10 "- 25 II 1,' Calia solari l.. .
E porta Fed ottone c nari 'i'I 'cl-amati Il notare paaan passo I.. 2.000
20 por-ta- led plastica navi T__ll-HTENTÂTORE fitflbl | l¦=fif0 ll microacapio I.. 2.000
40 distanziatori car-amica F a 13 Ingrea__e_lo 220 i' 50 Il: L. 1...”c .Un “non [__ 2,009
:â nurtafusìhi li pannello uacšta :ci ^
naaeaeevi_ in ma * vol.. tr-
:n rm.. ...i ingpluIlI-.a I I: 1 Il neuã. :id-iglglša.g 3 “2 'han L se ggg
1.00 chiodini 0 0,3 0101.2 01.5 Iflfl'_ I: Il - Gen. di funzioni 930 - l li li: i' -3g.0_00
Lampeggìatore “mad” xeño" z “_oeo
-
100 pin pmi-ti À 30 2 À I.. 05.000
20 [marti-.e hnchrl il-.r ramate 3? x 041-_-_'_| _ antifurtn auto .- 9.800
3 5- i' 55 ` ` YU meter- a lad " 12.000
lntfif'r'vtlwfl! crenuacolare " 9.500
c REDTRUN vannml rancoanlsronmnza DI - 50m hitm'r ›' fI-SM
_ comoulëllm accissORlMlNUTiR'f - _"L_02__3,.°4-u .,. Daunia" 51 MILANO
.
i' l' C .i F I 0 ii l
.grururmatori Pflmno 22°
. .
:ågxìclll .
dIdJungar dorati¬ 40 nm i.:l âãgg
lIattariiI ni-eé 00 In). 4,9 \l' I.. 4.200 eee. m' 1 l 1-- 3 em' 2° uni-'TT tzfndl *I -I :'000
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MICROTECNOLOGIÀ

Per esempio, è estremamente impro- La scelta migliore è quindi il saldato-


babile che un dilettante possa usare la re (con una punta adeguata al tipo di
distribuzione serigrañca della pasta per componente) che dovrà idealmente ve-
saldatura sui dispositivi costruiti a nuo- nire contemporaneamente a contatto di
vo, quindi occorre prendere in conside- entrambi gli elementi da unire, portan-
razione la possibilità di applicare la pa- doli insieme alla giusta temperatura.
sta mediante una siringa. La polvere di La pasta deve essere applicata a tuttii
lega metallica utilizzata per la prepara» punti da saldare ed il componente dovrà
zione di una pasta saldante è ricavata essere tenuto in posizione mediante un
da una lega stagnwpiombo o stagno- materiale che non trasmetta il calore, fi-
piombo-argento. Questa polvere viene no al completamento della fusione. Iflat
accuratamente scelta, in modo da avere pack possono anche non essere fissati
particelle con dimensioni tali da evitare perché, a causa delle loro dimensioni,
l'eventuale bloccaggio della pasta nella difficilmente si sposteranno.
siringa o nell'ago. Scegliere con cura la
pasta ricorrendo ad un fornitore di buo- Fili per saldatura ad anime
na fama. E inoltre consigliabile acqui- disossidanle
stare ogni volta solo modeste quantità
di pasta, perche questi prodotti si dete- Le considerazioni da fare nella scelta
riorano con il tempo. di un filo per saldatura sono analoghea
Per ottenere un risultato davvero otti- quelle fatte per le paste. Ricordare però
male, durante la sostituzione di un com- che il diametro del iìlo deve essere
ponente accertarsi chela superficie del- adeguato alle ridotte dimensioni dei
Figura 3. Pinzetta autobloccante per SMD, le piazzole sia libera da qualsiasi conta- componenti da saldare. Come consiglio
prodotto dalla Cska Works Ltd. minante. Evitare inoltre di toccare con di massima, si dovrebbe evitare l'uso di
le mani le piazzole e le parti da saldare. filo con diametro maggiore di 1,2 mm,
Alle piazzole dovrà essere applicata la non tanto perché potrebbe essere appli-
Flisaldatura quantità di pasta sufñciente a formare cata al giunto una quantita eccessiva di
un adeguato cordone durante la Salda- saldatura, quanto perché la fusione di
Nel corso della risaldatura, è impor- tura. Particolarmente nel caso di conte- grandi quantità di lega richiede un'ec-
tante ricordare che, durante lo smen- nitori fiat pack, evitare una quantità ec- cessiva quantità di calore.
taggio, può essere avvenuto un certo cessiva di pasta, perché potrebbe causa- Il diametro ideale del filo dovrebbe
degrado della saldabilità delle piazzole. re pontature. La composizione della pa- andare da 0,7 ad 1 mm. Una fondamen-
Ricordare inoltre che alcuni componen- sta 'è talmente precisa da permettere il tale difl'icoltà relativa all'utilizzo dei fili
ti da sostituire potrebbero avere un suo ritiro dalle parti non metalliche e la di lega saldante consiste nella possibili-
rivestimento di argento sulle facce da migrazione verso quelle metalliche tà. di effettuare soltanto una saldatura
saldare. Per evitare l'efi'etto di diffusio- alla volta.
ne dell'argento nella lega saldante, a Pasta per fusione
causa dell'affim'tà naturale tra argento Nuovl montaggi SMT
e stagno, raccomandiamo di utilizzare Per fondere la pasta -saldante, posso-
una lega saldante addizionata con il 2% no essere utilizzati tre sistemi: Gli appassionati, quali sono certa-
di argento. 1. Piastra calda mente i nostrilettori, incontreranno con
Durante la risaldatura è importante 2. Forno tutta probabilità uno o più SMD lavo-
tenere nella debita considerazione 1a 3. Saldatore rando, per esempio, sui kit di computer
saldabilità. Occorre tener conto dell'at- Non usare mai una fiamma libera. od apparecchiature musicali e di comu-
tività del disossidante sia quando si uti- Con la tecnica della piastra calda, è nicazione. Molti dei consigli e delle
lizza filo di lega con anima oppure paste estremamente importante rimuovere il tecniche, descritte per la riparazione e
saldanti. E preferibile usare un disossi- substrato od il c.s. non appena si osser- 1a risaldatura, valgono anche per i
dante a media attività, per esempio a va che è avvenuta la fusione, altrimen- nuovi montaggi.
base di resina, purché la saldabilità dei ti altre parti sulla scheda potrebbero es-
substrati o dei componenti lo permetta. sere soggette ad una fusione seconda-
In caso diverso, aumentare Pattività del ria. Il sistema a forno presenta i mede-
disossidante al punto da permettere un simi problemi, perché la temperatura
risultato soddisfacente, senza pero en- deve essere esattamente regolata al
trare nel campo dei disossidanti supe- punto di fusione della lega. Poiché è im-
rattivi che, in caso di intrappolamento possibile osservare il pezzo durante
di residui, potrebbero causare problemi l'operazione, è ancora più diiiicile rile-
durante Fuso del dispositivo. vare il momento della rifusione.
La rifusione di punti già saldati, come Content prestagnaü lmumpsd')

Scelta risultato dell'utilizzo della tecnica a pia-


stra calda od a forno, puo creare proble-
Utilizzando per il montaggio una pasta mi di saldabilità, perché la permanenza Figura 2-. Sistema di prestognutum'
saldante, accertarsi che si tratti di un prolungata ad alta temperatura puo au- “bumping” per lo SM!!
prodottoadattoall'usochesenevuolfare. mentare la diffusione intermetallica.
Progeflo n. 4 - 1989' 93
MICROTECNOLOGIA

È necessario ricordare che iprogettia Il fenomeno avviene quandoi compo- Nel mondo della SMT, questa opera-
tecnologia mista conterranno compo- nenti a chip si sollevano da una parte, di zione di prestagnatura è denominata
nenti SM che dovranno essere saldati solito a causa di un,eccessiva quantita “bnmping” (Figura 2).
contemporaneamente ai loro vicini di pasta. Altre cause di tombstoning so- E importante ricordare che, quando
“normali”. Una combinazione di filo sal- no i .diversi livelli di saldabilità alle vengono utilizzati tali disossidanti, la
dante ad anima e pasta per saldatura piazzole dei due estremi del chip. Tut- relativa zona deve essere successiva-
potra essere usata per i montaggi a tec- to questo non fa altro che confermare la mente ben ripulita, per evitare la per-
nologia mista, particolarmente se le sal- necessità di scegliere una pasta con ca- manenza di residui.
dature dovranno essere effettuate su ratteristiche tali da favorire la soluzio- Chiedere consiglio ai fornitori di
entrambe le facce del c.s o del substrato. ne di questi problemi di saldabilità, ga- materiali per saldatura, in modo da
L'uso di paste per saldatura è senza rantendo l'ottenimento di giunti di buo- poter disporre di un disossidante'
dubbio vantaggioso per i componenti na qualità. Nel mondo professionale, idoneo e sapere quali siano le operazio-
SM facenti parte di tali montaggi. lluniforme distribuzione viene ottenuta ni di pulizia necessarie per poterlo
Avendo a che fare con dispositivi com~ applicando la pasta al o.s. o al substra- utilizzare.
pletamente equipaggiati con SMD, to mediante la serigrafia.
llutilizzo delle paste è sempre opportu~ Incontrando difficoltà con i flat pack, Disossìdanti raccomandati
no rispetto al filo: la pasta può essere in- sarà opportuno prestagnare i loro ter-
fatti depositata per tuttii componenti in minali e le piazzole della basetta alle La pasta saldante Flowcream tipo
una sola operazione. quali dovranno essere collegati. Usare 1024DG della Fry potrebbe essere una
Il massimo problema e, probabilmen- poi un blando disossidante a base di buona scelta per il dilettante. Per quan-
te, quello che il dilettante troverà più resina per la successiva saldatura del to riguarda il filo, sono raccomandabili
difficile da accettare è quello del componente alla basetta. La presta- il Fryflow, oppure il Superspeed grado
“tombstoning” (la. disposizione a pietra gnatura dei contatti con diflicoltà di F270 (62% stagno, 2% argento e 36%
tombale, inclinata rispetto al piano) che saldatura potrà essere effettuata conun piombo) disponibili nei diametri da 0,7
segue la fusione. disossidante ad alta attività. ad 1 mm. I

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TRASME'ITERE CON' LA LUCE.

LE FIBRE OTTICHE
Costruzione di un tra'smetlíiofe 'e' di un ricevíiore a modulazione di Il sistema presentato è composto da
tre parti, un trasmettitore elettro-otti-
.ampiezza 'per un 'sistema †rasm'íssivo a fibre ofliche.. co, una fibra ottica e un ricevitore. Con
questo si dispone di un piccolo ma effi-
i ciente sistema di comunicazione con il
di Maurizio Marmi quale non solo è possibile trasmettere
segnali analogici e digitali sino a una di-
stanza di cento metri, ma anche appro-
fondire con esperimenti 'ei'o ideazioni
Pane Seconda originali la nostra conoscenza di questa
tecnologia.

ll trasmefliifll'e
elfarticolo apparso sul numero In questo articolo descriveremo la
di febbraio abbiamo illustrato costruzione di un piccolo sistema di Come abbiamo accennato nella pun»
sommariamente i principi comunicazione funzionante a modula- tata precedente, per trasmettereun se~
teorici su cui si basano le trasmissioni zione di ampiezza per fibra ottica (vedi gnale di natura elettrica tramite fibra.
effettuate tramite fibra ottica. Figura 1). ottica dobbiamo necessariamente con-
vertirlo in un segnale ottico. A questo
provvede il trasmettitore elettro-ottico.
Nella sua versione più semplice questo
trasmettitore può essere composto da
un semplice diodo LED che si accende e'
si spegne ad intervalli prestabiliti. Con
questo sistema è possibile trasmettere
soltanto segnali di tipo ON-OFF su di-
stanze molto limitate. Nella realtà il
trasmettitore elettro-ottico è qualcosa
di più complesso composto nelle sue ver-
sioni più sofisticate da molti circuiti in-
tegrati e transistor per alta frequenza e
sorgenti fotoemettitrici di tipo laser.
Questi sistemi vengono utilizzati per
trasmettere grandi quantità di dati a
notevole distanza, su molti canali. Ad
esempio due canali televisivi e due-tre-
cento canali telefonici. Il nostro tra-
smettitore è molto più modesto, tutta-
via le sue prestazioni globali consenti-
ranno svariate applicazioni come: colle-
gamento tra computer, trasmissioni au-
dio, o trasmissioni di segnali ON-OFF a
bassa frequenza di ripetizione. Nella
Figura 2 è riportato lo schema elettrico
del trasmettitore che passiamo a descri-
vere. Notiamo subito che il trasmettito-
re possiede due ingressi, uno per segna-
li analogici a basso livello e un secondo
ingresso che sarà utilizzato qualora si
disponga di segnali sia analogici che di-
gitali con una tensione intorno a 1 V (ad
alto livello) oppure segnali che vari-ano
molto lentamente nel tempo. Per segna-
li audio o segnali con ampiezza inferio-
re ai 100 mV utilizzeranno l'ingresso fo-
no. A questo ingresso è possibile anche
collegare tramite una presa a tre poli un
microfono preamplificato a Fet.

Progefio n. 4 - 1989 99
TRASMETTERE CON LA LUCE

sumo-:Azione
ì ì musmazíoue I I

monzese 1 “NEI-,DHE 1 'commons-a ' '


-¬r ,-f f :_
__. FIBRA Omcå I I
Tmsue'rmose orrl'oo Homens omoo

i i ammesso 2 i i
-usorrn

ulosofiono- Pnemmsmro

Figura I. Schema di principio del trasmettitore 'e del ricevitore.- '

Il 'segnale di bassa frequenza viene tramite R8 il diodo' LED IR che costitui- del diodo IR sono:
dosato tramite un trimmer da 100 kšl, sce un po' il componente chiave di tutto - frequenza nella lunghezza d'onda di
dopodiché il segnale viene trasferito il sistema; difetti le scelta di una oppor- emissione;
all'ìngresso di [Cl (TBA820M). Questo tuna sorgente fotoemettitrice è fonda- ~ angolo di emissione;
piccolo amplificatore di bassa frequenza mentale per un corretto funzionamento - radianza.
assolve il compito di elevare il segnale del trasmettitore. I principali parame- Quest'ultima dovrà di preferenza
ad un livello suflìciente a pilotare tri di cui si deve tener conto nella scelta essere il più grande possibile per

+ 9 - VOLT
DZ'I

H4

-P- a

IC1
.2 1

Hr a
l
03'

T 4
:iT CONNETTORE

| .
CJ

i 'FIBRA oTTIGA

Få'gnm 2. Schema elettrico del trasmettitore.

Progefio n. 4 - 1939

l
TRASMETI'ERE CON LA LUCE

'ÈONHETTOR E FEHHI NA

DIODO LED 0

FOTO
ORIO'
FIBRA OT T1( A
I couNETmRE mscmo
CIRCUITO STAHPATG

Figurä 3. Spacca'tudejl mnettom.

.J
-ß'N D _o v.- S
V s, TFIìMMEF!

FIBHÀ O'lTlC-å i)
I/ I f .
I I I'
FOTODIODO

G. N D

Figura .4. Schema-di un. semplice husmettiior'e e ríeeuitore.

DIZ 1

R 4 Di 1

R 3
O
I C 2 INT`
R' 2

CONNETI'ORE
_T +.
9 -VOLT

I FTH 1
FIBRA oTTloia l' l

R 'l
_ I
I
mura 5- Schermi dem-im del ricevi-tore.

Progeflo n. 4.- 1989 '101


TRASMEWERE coN LA LUCE

consentire di immettere nella fibra- otti-


ca una fi'azione di energia apprezzabile
compensando le perdite di accoppia-
mento. In sede di assemblaggio del pro-
totipo sono state eseguite diverse prove
sui fotoemettitori di tipo commerciale
per valutare le prestazioni in relazione
all'uso richiesto.
Sui cataloghi delle case produttrici si
trovano molti tipi di diodi LED TR con
` emissioni comprese fra gli sco e i 950
nm. Alcuni tipi sono ad elevato flusso
radiante come ad esempio il tipo
CQXIQ.
Però, come sovente accade, parte di
questi componenti non sono purtroppo
disponibili per una pronta consegna e il
loro prezzo non sempre è economico e in
'accordo con le caratteristiche elettro-ot-
tiche richieste. In particolar modo inci- Figura 6. _Circaçito stimato-scolo 1:1 .del trasmettitore.
de il package, per cui se questo è in ese-
cuzione speciale il dispositivo ha un. co»
sto sensibilmente superiore a parità di
caratteristiche elettro-ottiche rispetto
ad un analogo diodo LED IR in package
plastico. Nel prototipo, dopo attente va-
lutazioni, si è utilizzato il diodo LED IR
TSUS 5200 (vedi elenco componenti)
con emissione a 950 nm. Questa 'fre-
quenza viene a cadere nella regione del-
la prima finestra, e cioè in uno dei tre in-
tervalli di frequenza in cui le cui fibre ot-
tiche propagano energia luminosa con
minore attenuazione.
Il diodo LED, per un corretto funzio-
namento nel suo tratto più lineare, ri-
chiede una polarizzazione fornita da un
piccolo generatore a corrente costante
composto dal transistor Darlington Q1,
che è un BF517; la corrente è regolata
dal partitore composto da R P2 R1 a un
valore tale da garantire una buona mo-
dulazione di frequenza senza eccessive
distorsioni. Il trasmettitore funziona
con una tensionedialirnentazionediQV
e presenta un consumo di circa 116. mA.
Figura 7. Disposizione-.dei componenti del trasmettitore.
Flbra e connettori

Disponendo di un adeguato trasmet-


titore occorre provvedere alla scelta del-
la fibra ottica e al suo adeguato interfac-
cianiento con il trasmettitore e il ricevi- contiene la sede per Pemettitore o 'il fo- ll ricevitore
tore. Attualmente sul mercato sono re- torivelatore.(Figura 3). La fibra ottica e
peribili molti componenti per 1a realiz~ di tipo plastico, sempre prodotta dalla Alcune considerazioni effettuate pari
zazione di sistemi trasmissivi a fibra ot- Hirschmann con un diametro del core di trasmettitori sono valide anche peri ri-
tica a basso costo. circa 1 mm.; dunque, relativamente cevitori, soprattutto per quanto concer-
Nel nostro caso 1a scelta e caduta su grande. Questo ci consente una buona ne la banda passante. Il ricevitore più
dei connettori di tipo classico della ditta maneggevolezza senza l'ausilio di at- semplice è costituito da un fotodiodo o
Hirschmann tipo OVKS2,2 { ° Vedi repe- trezzi speciali. Difatti la fibra può esse- da un fototransistor leggermente pola-
ribilità dei materiali in fondo all'arti- re tagliata con un semplice cutter alla rizzati. Con questi due semplici compo-
colo). Questi connettori sono composti lunghezza desiderata. Il suo costo non è nenti sarebbe gia possibile assemblare
da due pezzi, una parte mobile che bloc- elevato e la sua attenuazione media è di un semplice sistema di ricezione, tutta-
ca la fibra ottica e una parte fissa che circa 10-13 dBƒKm. via, se si desiderano prestazioni elevate
IO? Progeflo n. 4 - 1989

___J
TRASMETTERE CON LA LUCE

Figura 8.
Circuito. stampato
scala 1-:1
del ricevitore.

ul-

Figura 9. .
Disposizione _
dei componenti
dei ricevitore.-

soprattutto in termini di lunghezza del


collegamento (vedi Figura 4), occorre
provvedere ad una adeguata amplific'a-
zione del segnale. In Figura 5 è visibile
lo schema completo di un ricevitore.
ll segnale proveniente dalla fibra
Uf'ålƒlflfl IJE
ottica, alimenta un fototransistor tipo
. ._ _ t OP5930. Il debole segnale proveniente
0*:
dal fototransistor viene applicato al
piedino 2 di un amplificatore operazio-
ne tipo LF351. Il guadagno di questo
stadio è fissato intorno a 20; come è no-
to, il guadagno di un amplificatore ope-
razionale in configurazione invertente è
dato dal rapporto tra R5 e R8 per cui, se
desiderassimo un glmdagno minore, sa-
ra sufficiente portare il valore di Bãa
100 kQ e mantenere quello di R8 inva-
riato. Comunque consigliamo a chi desi-
dera variare il guadagno dello stadio,
per esempio per adattare il ricevitore a
collegamenti su maggiore distanza, di
variare solo il valore di R8: difatti R5 de-
termina anche llimpedenza cl'ingresso
Foto 1. Primo prototipo del trasmettitore montato su (Josette millefori; è visibile il che è meglio che sia il più elevata possi-
connettore per ta. fibm. ottica. bile per evitare di caricare eccessiva-

Progeho n. 4 - 1989 1-03


TRASME'I'I'ERE CON LA LUCE

Elenco Componenti
Trasmettitore

Semiconduttori
ICI: TBA 820M _
o. nel
LD1: TSU85200 (o similari) --Iol~!l-I
D21: zener 6,3 V ' ._-!44-._r!r*~- - '
D81: 1N4700 DJ33llllü-ll'5
Q1: BF517

Resistori
R1: 1 kQ 'bl-.ur
R2: 10 kQ roseo'

R3: 470 Q
BA: 68 Q
R5: 4,7 Q
R6, R7: 33 Q
R8, R9: 22 n
R10: 220 Q
R11, R12: 100 Q
R13: 22 Q
PRI: 100 kn
Foto 2. Data to, semplicità det circuito anche il prototipo del ricevitore è stato montato su
Condensatori piastra millefori.
Cl: 100 uF
C2: 6,8 k _
03, C4, C7, CB: 100 HF, 25 VI
05: 150 pF

;::
C6: 220 k ..sere- ~ `

-
CB, 010: 47 917,25 V1

==
Minutes
w L.

www”
Varie
MICI microfono a fet
1 Connettore a 3 poli

:::: â ewëwmågnezmma .
<
per microfono

e
FIBRA ottica step index

Wšíâëfiè3€€§88$€33ì¢88à<
tipo plastico
(Hirschmann)
1 Connettore per libra ottica
tipo OVKS2
1 Deviatore S I 1 via

“5:”
due posizioni
1 zoccolo per IO 4+4 pin
3

mente il fototransístor. Il segnale di


Ilåcita ha un*ampiezza di circa 2 V, quin-
di, più che sufficiente per pilotare un
qualunque stadio amplificatore di po- Foto 3. Il ricevitore e il trasmettitore o: montaggio ultimato.
tenza. Comunque il segnale può essere
opportunamente dosato regalando il
trimmer P2. L'alimentazione è di 9 V e È necessario inoltre rispettare la A montaggio ultimato il ricevitore
il consumo si aggira su 28 mA. polarizzazione dei componenti quali e il trasmettitore potranno essere
diodi e transistor; le corrette polarità inseriti in due' contenitori di ridotte
Assemblaggio e messa a punto del diodo LED IR e del fototransistor dimensioni: si potrà così disporre di un
sono indicate da una piccola tacca sul sistema trasmissivo a libra ottica di
L'assemblaggio del trasmettitore e loro involucro. Questo indica il catodo. semplice installazione e di sicuro
del ricevitore non presenta difli'coltà, Si consiglia infine di montare icircuiti fimzionamento.
tuttavia è sempre buona norma efl'et- integrati su zoccolo, al fine di poterli
tuare le saldature con cura utilizzando agevolmente rimuovere in caso di
poco stagno di ottima qualità. guasti. . I
104 'Proge'r'ro n. -4 - 1989

%
TRASME'iTER-E CON LA LUCE

Elenco Componenti
GmTl'EfllsTlBl'lE DEI.. TRASMETTITORE
Ricevitore
1° ingresso livelio segnale min. 10 mV max 100 mV Semiconduttori
ICI: LF35 1
2° ingresso livello segnale min. 0,5 'V max. 1 V LED: diodo LED rosso
Banda passante 1° ingresso da 20 Hz a 10 kHz D81: 1N47 00
DZl: zener 6,3-Vr
Banda passante 2° ingresso da 0,1 Hz a 10-kHz
J F'I'R: Fototransisbor tipo NPN OP593C
Aiimeniazione 9 Voc. consumo 116 mA Resistori
i R1: 100 Q R6,'R7¦ 1 kSI
R2: 10 kQ 38:' 1 MQ
GARATTEIIISTIGIIE DEI.. BIGEVITIIRE RB: 390 Q RB: 470 Q
R4: 3309 PRI: 5 kQ.
Banda passante da 0,1 Hz a' 12 kHz R5: 50 kfi PRZ: 4'? kQ
Segnale in uscita 2 V PeP max. Condensatori
Alimentazione
01, 04: 100 pF, 25 V1
9 V consumo 28 mA C2, CE, 06: 10 pF, 25 V1
C3: 330 KpF
Varie
1 Connettore per
ñbra ottica OVKS2
1 Zoocolo per IC 4+4 pin
Reperibilità dei componenti

I connettori e le fibre ottiche utilizzate in questo progetto potranno essere


richiesti a:
I circuiti stampati di questo
Micro Kit progetto possono essere richiesti aj
Corso Torino, 47-Genova Tel. 0101561808 Gruppo Editoriale JGE citando i
riierimenti PE 1311, 1 31 2
DIA rispettivamente al costo di L. 7.400,
7.400 più spese di spedizione.
Corso Lombardia, 52- S. Mauro (TO)
Vedere istruzioni a pagina 8.

'neri-.Itala ALcE di osrambmá '


via s-.suozs-cinisqrres-
Tema/emma
SICUREZZA IN AUTO

UN RADAR DI
RETROMARCIA
Succede a iufiì di essere disiratri' e di eifeflu'are le manovre di Queste vibrazioni si trasmettono, a't-
tenuandosi via via progressivamente,
retromarcia in maniera approssimativa; così si rischia, ad ogni analogamente alle onde circolari provo-
parcheggia, 'di incorrere nell-e ire del proprietaria della macchina a cate dalla caduta di un sasso in uno sta-
cui abbiamo appena ammaccaro il paraurti. gno.
La frequenza fondamentale “F” del
suono indica il numero di volte che la
pressione raggiunge il suo valore massi-
o cura .di Alain Philippe' Mes/far mo in un secondo. Inversamente, la du-
rata dell'intervallo tra due massimi vie-
ne definita dal suo periodo:

i calcola che oltre il 75 % delle au- piegato dalle onde' ultrasoniche .a


S tovetture circolanti in Italia ri- raggiungere un ostacolo e tornare al T=_
portino piccoli segni ed ammac- trasduttore di ricezione.
cature su entrambi i paraurti; per evita- Prima di cominciare a descrivere il Si è osservato che 1a velocità di spo-
re un inoongruo arricchimento dei car- radar, comunque, non sarà affatto inn-_ stamento di queste perturbazioni in un
rozzieri abbiamo pensato di proporvi un tile ricordare qualche nozione di fisica determinato mezzo di propagazione ri-
semplice progetto di “radar di retromar- acustica. Come definizione generica, il mane sempre costante; generalmente, è
cla”. suono è una perturbazione di origine maggiore in un solido o in un liquido
piuttosto che in un gas.
Nell'aria, a 20 “0, il suono viaggia a1-
la velocità di 340 mis, che puo essere cal-
colata mediante 1a relazione:

V= VaRT
dove:
- V rappresenta la velocità dei suono
in mis;
- o: è il coefficiente di elasticità'del gas
(1,4 per l'aria);
- R è la costante fisica del gas perfet-
to, vale a dire 281,8 jouleíkg;
- T è la temperatura del gas, espressa
in gradi kelvin:
(T “K = t “C + 273)
Quando si considera lo spostamento
di una perturbazione nello spazio, si può
definire il valore della lunghezza dionda
l, che corrisponde alla distanza tra due
punti omologhi consecutivi, per esem-
pio due massimi.
Ne risulta quindi la relazione: 1 = VII'
Infine, il suono viene riflesso dagli
ostacoli e ritorna verso l'emettitore alla
stessa velocità e alla stessa frequenza,
Principio di funzionamento meccanica del mezzo che lo trasporta. Si se l'ostaoolo è fisso.
.tratta in realtà di una successione di Se, pertanto, un emettitore si trova
Ultrasuoni pressioni e depressioni che possono es- alla distanza “d” rispetto ad un ostacolo,
Il nostro radar si basa sull'utiiizzo de- sere emesse, per esempio, dalla mem- il tratto percorso dal suono, prima e
gli ultrasuoni, proprio come fa il pipi- brana di un altoparlante, dalle corde dopo la rillessione, è 2d ed il tempo ne-
strello per :dirigere i suoi movimenti; in vocali, dalla vibrazione di una oorda di cessario per effettuare questa andata!
altre parole, viene rilevato il tempo im- chitarra, eccetera. ritorno è definito dalla relazione:
106 Progei'ro n.4 ~ 1989 .
SICUREZZA IN AUTO

t=ë
V

I suoni a bassa frequenza, minore di T T _ 25 *a (periodo)


qualche decina di hertz, sono nel domi- _ ```
nio degli infrasuonì; a frequenze mag- Uìfiflffim “I A T [_ www kHz [trauma
giori (fino a circa 20000 Hz), i suoni so- “mi” “mi V \ i '
no percepibili dallbrecchio umano. a' "'"W'
Quando pero la frequenza supera 1 A flÈ 3.5 mm I
questo valore, il timpano non è? più :in *WT
grado di vibrare e di trasmettere"questa /\ I" "msm" “IW”
informazione sonora al cervello: si entra fågngz'r'šifa z V " :fåäi'nìå'šëåä' "ila-'5*
cioè nel dominio degli ultrasuon1,_cne sl ,n°- spaxb \/ T- mm di lampo i
attengono agli stessi prmc1p1 fislcl del
suoni percepibili, prima citati: per pro-
pagarsi hanno cioè bisogno di un mezzo _
che', nella presente applicazione, è l'aria
ambiente. Ne consegue che il nostro ra- X
dar non sarebbe assolutamente in grado
di funzionare su un veicolo lunare!
Gli ultrasuoni che agiscono nel nostro
dispositivo sono caratterizzati da una
frequenza di 40 kHz, corrispondente ad
un periodo di 25 ms; ne risulta una lun- 2d
ghezza d'oncla in aria di 8,5 mm. t'T

Principio di funzionamento
Una base dei tempi pilota un' sequen-
Ziatüre Ciclìoü, che suceessivgmente Figura I. Qualche indicazione-teorica relativa. agiì ultrasuoni-
eontrolla le seguenti operazioni:

bici-u oo 'esce ' __ guancia-.i


g ,,m'gnz: amc- “'""'“`
3.
il??? “A 1

Èššf( lLI .ç'À-.ul-eí"

a- 91| ann-s
, .
Èìfš . I . - . .

_ --- - Fq'çiuìoloci” I ' a' ...M-"HH _


Wššåfm ~e>zzzsm .- 'E gåm'"

Pfogeflo n. d - 1989 107


SICUREZZA IN AUTO

alimentazione evitando che, in una si-


mile eventualità, qualche componente
dei _ Iv'mallzznom P_-l Min” I vada distrutto. Per avere a disposizione
una tensione stabilizzata e regolata an~
dd 'Www/“Him comando di mmiono
cora migliore, un transistore (T1), con la
T_- / l Moni ' al base mantenuta al potenziale fisso di 10
| rnorrlorizmlono
Vmediante lo zener Dz, manterrà al suo-
emettitore un potenziale continuo di 9,5
f` J di V, dal quale i condensatori C2 e CS eli-
sommo mineranno rispettivamente le ondula-
(im-and? dll 9M” zioni a bassa frequenza ed i disturbi a
R Gemmoro frequenza più elevata.
ullrmnioo "H __
" 'i
mangiano l Base dei tempi del
ricezlefl! _
torrpcranes *___-'_ l ,_r " sequenziatore ciclico
Le porte NOR III e IV di ICI sono
1 lllll'flslrlifii. montate in modo da formare un multivi-
Corruzione dela-_ bratore astabile. Per spiegare il funzio-
fm se ..una `“__-"HI membra camme namento di un tale circuito, consideria-
di ooo mo per esempio un momento in cui
l'uscita della porta IV si trova a livello
Rivelazione ' basso, condizione che comporta un livel-
\ daß'wmllw
lo alto all'uscita della porta III. Il con-
mio hm dei vermi di wflßesb Amm aes, dei densatore C4 si carica allora progressi~
tempi di corúøggio vamente, tramite R3 ed R4. Appena il
| sm «i ampi ai omaggia ¦
potenziale agli ingressi riuniti della
porta IV raggiunge un valore pari circa
Figura 2. Schema' a blocchi del circuito. alla metà della tensione di alimentazio-
ne, l'uscita della porta IV passa a livel-
lo basso, mentre quella della porta [Il
presenta un livello alto. Il condensatore
- memorizzazione del contenuto di un cm, eccetera. La zona rossa corrisponde, C4 si scarica allora inversamente, ma
contatore, che funziona per il tempo cor- in questo caso, a distanze minori di 30 soltanto tramite R3 perché R4, di valo-
rispondente alla traiettoria andatafri- cm, '1a zona gialla indica le distanze da re elevato, risulta cortocircuitato dal
torno del treno d'onde ultrasoniche; 40 a 70 cm, mentre la zona verde corri- diodo D2. In corrispondenza agli ingres-
- azzeramento di questo contatore al sponde a distanze maggiori di 70 cm. si della porta IV, il potenziale diminui-
termine della temporizzazione; L'accensione delllultimo LED verde sce allora più rapidamente di quanto sia
- neutralizzazione della ricezione, per indica in pratica che l'ostacolo più vici- smontato nella fase precedente. Molto
un periodo leggermente maggiore di no si trova ad una distanza maggiore di presto, l'useita della porta IV ritorna a
.quello delllemissione, in modo da evita- 1 metro. ' livello alto e quindi quello della porta HI
re di registrare la coda del treno d'onde; va a livello basso. Il ciclo si ripete inde-
- avviamento del contatore, dopo l” '- Descrizione del circuito finitamente. Tenuto conto dei valori dei
zio dell'emissione di ultrasuoni. ll con- componenti utilizzati, il periodo delle
tatore si ferma dopo aver ricevuto l'eco Alimentazione onde emesse è di circa 0,1 secondi, corri-
di ritorno. In caso di mancata ricezione Uenergia necessaria al funzionamen- spondente ad una frequenza di 10 Hz.
dell'eco di ritorno, dovuta ad un ostaco- to del radar è prelevata .dall'alimenta- Per la presenza del diodo D2 e della dif-
lo situato troppo distante, il contatore zione a 12 V del veicolo. In pratica, dato ferenza relativamente elevata tra i va-
rimane bloccato nella posizione di mas- che il radar deve funzionare soltanto lori di R3 (piccolo) e di R4 (elevato), si
sima capacita. quando si effettua una marcia indietro, avranno impulsi positivi con durata di
Questo ciclo si ripete senza interru- questa energia potrà essere per esempio circa 500 ps. Gli oscillogrammi della
zioni. Nel paragrafo riguardante il fun- prelevata dalla linea che va ad alimen- Figura 6 illustrano l'andamento dei se-
zionamento forniremo i parametri di tare il proiettore posteriore. Nulla però gnali forniti da questo multivibratore.
durata e di periodo che regolano queste impedisce di montare un interruttore
operazioni fondamentali. per l'avviamento del dispositivo; si po- Comando periodico della
11 rilevamento della distanza che se- trà così attivare il radar soltanto quan- memorizzazione
para il paraurti posteriore della vettura do occorre` cioè soprattutto durante le L'impulso positivo da 500 |.I.s prima
da un eventuale ostacolo si effettua a li- manovre. descritto viene rilevato dalla portaAND
vello del cruscotto, mettendo in opera 10 Il condensatore Cl garantisce un sup- III di 105, montata come trigger di
LED allineati: 3 verdi, 4 gialli e 3 rossi. plemento di filtrazione al regolatore del Schmitt. Quando la porta cambia stato,
In un determinato istante, uno solo di caricabatterie, in modo da ottenere una il resistore R6 introduce ogni volta una
questi LED si illumina. A seconda della tensione completamente esente da on- reazione positiva sugli ingressi; ne ri-
regolazione desiderata, il LED rosso 1 dulazioni residue provenienti dall'al- sulta un'accelerazione dei fenomeni,
può indicare che ci si trova a meno di 1-0 ternatore. H diodo D1 protegge il circui- 'che si traduce in segnali i cui fronti
cm da un ostacolo, il LED 2 a meno di 20 to contro l'inversione della polarità di ascendente e discendente sono quasi

108 Progeno n. 4 - 1989


SICUREZZA IN AUTO'

perfettamente verticah' e molto ben de-


limitati. Vedremo in seguito che il breve'
impulso positivo fornito periodicamen-
te dal trigger, ogni decimo di secondo,
comanda 1a memorizzazione del conte-
nuto di un contatore. Questa azione, che
fa parte di una sequenza ciclica di ope-
razioni successive, si verifica un po' pri-
ma dell'azzeramento del contatore stes»
so. La porta Nos II di Ici inverte 1" -
pulso di memorizzazione rendendolo
negativo. Di conseguenza, la fine della
fase di memorizzazione si trasforma in
un fronte ascendente all'uscita di que-
sta porta NOR.
Questo fronte ascendente viene rile-
vato dal circuito derivatore formato dal
condensatore CS, dal resistere R7 e dal
diodo D3. In realtà, quando si manifesta
il fronte ascendente, si ve'rifica un livel-
lo alto sul catodo di D3; questo potenzia-
le diminuisce poi molto rapidamente, in
proporzione alla carica di C6 tramite
R7. Il diodo D3 garantisce una scarica
rapida di CG quando l'uscita della porta
NOR II di ICl si trova a livello basso,
cioè quando viene generato l'impulso
positivo di memorizzazione.

Comando periodico
di azzeramento
A] termine del segnale di controllo
della memorizzazione si ha dunque un
impulso positivo all'ingresso 6 della por-
ta NOR II di 102; quest'ultima forma,
con la porta NOR I, un multivibratore
monostabile. Quando un tale multivi-
bratore è in condizione di riposo, l'usci-
ta della porta I (e quindi anche l'ingres-
so 5 della porta II) sono a livello basso.
L”uscita della porta II e gli ingressi riu-
niti della porta I si trovano invece a li-
vello alto. Il condensatore CT, le cui ar-
mature sono allo stesso potenziale, ri-
sulta quindi totalmente scaricato. Non
appena l'ingresso di pilotaggio 6 riceve
un impulso positivo, l'uscita della porta
lI passa a livello basso. Lo stesso avvie-
ne per gli ingressi riuniti della porta I,
dato che all*inizio C7 si comporta come
un cortocircuito. L'uscita del multivi-
bratore presenta dunque un livello alto,
che viene anche trasmesso all'ingresso
5, in modo che la situazione generale re-
sti invariata anche dopo la scomparsa
del breve impulso di controllo. Il con-
densatore C7 si carica progressivamen-
te, tramite R8, ed il potenziale agli in-
gressi della porta I amnenta. Quando
questo potenziale raggiunge la metà
della tensione di alimentazione, la por-
ta I cambia stato. La sua uscita ritorna
al livello basso di riposo, mentre l'usci- Figura .4. Emissione e-ricezionedei segnali,
ta. della porta II ritorna al livello alto,

Progeflo n. 4 - 1989 109.'


.SICUREZZA IN AUTO

permettendo a C7 'di scaricarsi e_trovar-


si pronto per il successivo impulso.
In definitiva, un multivibratore di
questo genere fornisce un impulso posi-
tivo, con durata determinata dai valori
di R8 e 07. In questa applicazione, la du-
rata è dell'ordine di 300 us.
Questo impulso garantisce l'azz'era-
mento di uu contatore, come vedremo'
più avanti: è la seconda operazione che
comanda il sequenziatore ciclico.

Comando periodico
dell'emissione di ultrasuoni
Il segnale che comanda l'azzeraxuento
del contatore viene trasformato in un
impulso negativo dalla porta NOR IV di
102.
La fine dell'operazione di azzeramen-
to corrisponde quindi alla comparsa di
un fronte ascendente all'uscita di que-
sta porta NOR. Il circuito derivatore CQ!
R9ƒD4 è sensibile a questo fronte e pro-
duce un breve impulso di comando
all'ingresso del multivibratore mono-
stabile (porte NOR III e IV di 103). Un
impulso tarato a circa 200 ps si manife-
sta all'uscíta 'di questo multivíbratore e'

Figura 5. 'Contatore visualizzatore.

110 Pfogei'lo n.4- 1989

,_l
.SICUREZZA IN AUTO

comanda il generatore ultrasonico; ne


riparleremo più avanti.
Dato che il periodo del segnale ultra-
som'co è di 25 ps, si può già determina-
re che, a questo liveilo, verranno emes-
si Soltanto:

200pS_ _ _
ìšš"8W“-dl I Mornmlzzaziofl..

il che equivale ad inviare rin “treno


d'onde” di lunghezza 1 = 8 l, cioè 68 mm.
È il minimo indispensabile, perché ci vo-
gliono alcuni periodi per garantire che
l'elemento piezoelettrico del trasdutto-
re-emettitore entri in oscillazione.

Neutralizzazione temporanea
della ricezione ultrasonica Emissione ollulsomou`
Dopo Finizio della trasmissione ultra-
sonjca, occorre neutralizzare tempora- Naamazniom
neamente lo stato di attivazione del di- lonwanu della ricezione
spositivo che dovrà ricevere lleco di ri-
torno.
Senza questa precauzione, infatti,
quest'ultimo registrarebbe semplice-
mente la coda del treno (Ponde prima ci- Spofbóiawkl-tz
tato, che non ha ancora lasciato la zona lšll Kl'lfl

del trasdnttore-ricevitore, disposta in


prossimità delllelemento emettítore per
motivi di semplicità pratica costruttiva.
A questo scopo, contemporaneamente IGS
a quello di comando delllemissione ul-
trasonica, viene fatto partire un secon-
E]
ICS
do monostabile, formato daHe porte lo- E] siuwto del
giche NOR l e Il di ICS: il suo impulso ms conteggio dal lel'rpl
positivo ha però una durata leggermen-
te maggiore per garantire all'insieme Figura. 6. Oacíllogrmnmi caratteristici del circuito.
un funzionamento sicuro.
Questa durata è di circa 300 us e. Pim-
pulso positivo che la distingue viene tra~
sformato in impulso negativo dalla por- e Il sono sempre complementari: quan- Ricezione dell'eco
ta NOR I di ICI. do uno è a livello alto Paltro è a livello L'eco di ritorno viene captata dal tra-
basso, e viceversa. Le uscite delle porte sduttore ricevitore, un altro elemento
Generatore ultrasonico sono collegate al relativo transistore piezoelettrico nel quale però le vibrazio-
Le porte logiche NANI) I e Il sono NPN, tramite un resistere di limitazio- ni trasmesse dall'aria eccitano l'equí-
montate come multivibratore astabile ne. Nei circuiti di collettore di questi paggio mobile, che le trasforma in oscil-
controllato. transistori sono inseriti i resistori R16 lazioni elettriche.
In realtà, fintanto che a11`ingresso di ed R17, direttamente collegati all'arma- Questi segnali hanno un'ampiezza
comando 1 è applicato un livello basso, tura positiva di Cl per poter disporre di estremamente bassa e pertanto è neces-
l'uscita della porta NAND 1 avrà un li- una maggior ampiezza: circa 13 V, sario amplificarli.
vello alto e quindi quella della porta II quando il motore gira. A questo provvede ICS, che è ilben no-
avrà un livello basso permanente: il Il trasduttore-emettitore, che è un to amplificatore operazionale integrato
multivibratore è bloccato. Viceversa, oscillatore piezoelettrico, ha i suoi ter- uA741. Il suo ingresso non invertente
non appena alllingresso di controllo e minali collegati ai collettori di questi viene mantenuto a meta del potenziale
applicato un livello alto, il multivibrato- due transistori (T2 e T3). di alimentazione mediante il partitore
re oscillerà, secondo lo stesso principio Dato che essi risultano alternativa- R19IR20. I segnali da amplificare ven-
di funzionamento descritto all'inizio mente saturati e interdetti, all'emetti- gono applicati all'ingresso invertente
delfarticolo. tore ultrasonico risulta applicato un se- tramite (113 ed R18.
Le onde rettangolari fornite sono ca- gnale periodico alternato da 40 kHz la Il trimmer A2 ed R21, che collegano
ratterizzate da un periodo di circa 25 us, cui ampiezza, dal massimo al minimo, l'uscita dell'amplificatore allingres'so
determinato dai valori di R13, del trim- raggiunge il livello di 2 x 13 V, permet- invertente, introducono una controte-
mer -Al e del condensatore 012. tendo di amnentare ulteriormente la azione variabile a seconda della posizio-
I livelli logici delle uscite delle porte I potenza ultrasonica emessa. ne angolare del cursore di A2.

Progeoo n. -4 - was lll


.
SICUREZZA IN AUTO

Ricordiamo che il guadagno' di tale


stadio amplificatore viene espresso dal
M 'H1 an'plilicalore operazibnalo rapporto:
Ag+ R 21
.___|-.|_-__

l I R is
In questo caso, il risultato può arriva-

ÈZ
re a 106, ma l'esperíenza insegna che è
perfettamente sufficiente anche un va-
lore più basso, definito da una posizione
Guadagna - sam intermedia del cursore di A2.
I] transistore T4 è montato ad emetti-
tore comune, ma la polarizzazione della
sua base è tale che, in assenza di segna-
le proveniente da 014, il potenziale a
X = cøndlzlønn indlflal'fl'lh
livello di collettore risulta zero.
Funzionamento Viceversa, quando il ricevitore rileva
|| wmlfiffi HVSHZB Teco di ritorno, si osserva sul collettore
Il COI'IlåflJI'G avanza
di T4 un impulso, formato in realtà da
II contatore non avanza
una serie di impulsi elementari con
periodo di 25 us, integrati dal condensa-
li Cfil'llaiüre flüfl Evâflìfl
tore 015. La porta AND I di IC5 è mon-
|| Gfll'llaiül'e mi ãvíiflìfl
tata come tiigger di Schmitt e fornisce
[icùl'llalül'emnavâl'llfl
alla sua uscita un impulso positivo di
O1 =O2=Oâw04wü breve durata, con struttura molto netta
e fronti verticali.
Facciamo notare che questo segnale,
indicante 1a ricezione dell,eco ultrasoni-
ca di ritorno, viene trasmesso aJl'uscita
del trigger soltanto se è presente un
Ful'llìflnfll'l'lßmß
livello alto all'ingresso 1 della porta
AND. In altre parole, questo ingresso
binario riceve un livello basso durante il perio-
do di neutralizzazione successivo
all'inizio dell”emissione ultrasonica, per
i motivi che abbiamo già esposto.

Controllo della base dei tempi


|| contatore non avanza per il conteggio
_ La porta AND IV di 105 forma una
|| Oüfllfilflƒa m
porta di memorizzazione. In generale
l'ingresso 12 ha un livello alto, salvo 'in
particolari situazioni di cui parleremo
in seguito. A partire dall*inizio del-
l'emissione ultrasonica, viene trasmes-
so un livello alto all'ingresso 13, trami-
te il diodo D5: anche l'uscita passa per-
tanto a livello alto e rimane in questa
condizione anche quando, 200 us dopo,
l'emissione ultrasonica si interrompe,
grazie al blocco effettuato dal diodo D6. `
Come vedremo, la presenza di questo li-
vello alto garantisce i] funzionamento
del conteggio; l'azzeramento della porta
di memorizzazione si verifica quando
all'ingresso 12 viene applicato, anche
per un breve istante, un livello basso.
Questo fenomeno si puo verificare per
due motivi:
- ricezione dell'eco di ritorno, che è ca-
ratterizzata da un breve periodo a livel-
F. _ .7_P._.__l.. _! “_.efu
lo alto sull'ingresso 9 della porta NOR
. .l dei... . .tiri _.
I]I di IC2, e quindi da un livello alto a1-
1'uscita della porta stessa; .
H2 Progetto n. 4 - 1989

JJ
slcuREzzA :N AUTO

_ - in caso di mancata ricezione dellleco


il-contatore, proseguendo il suo avanza-
mento, raggiungerà 1a massima capaci-
ta'di conteggio; questa situazione è rile-
vata dal fatto che ai catodi di D7 e D8 e
applicato simultaneamente un livello
alto, cosa che si traduce in un livello al-
to sull'altro ingresso 8 della porta NOR
III di IC2.

Conteggio l
Le porte NAND III e IV formano an-
ch”esse un multivibratore astabile con-
trollato, che fornisce alla sua uscita on-
de rettangolari snnmetriche quando
l'ingresso 13 è a livello logico alto; vale a
dire, durante le fasi attive della porta di
memorizzazione AND IV di 105, prima
descritte. E possibile determinare il pe-
riodo degli impulsi di conteggio forniti
dal multivibratore. Supponiamo, per
esempio, che la distanza massima di ri-
levazione sia di 70 cm. Llintervallo tra
emissione e ricezione del segnale ultra-
sonico sarà: valore 9 a 0 si trasforma in un fronte di- constatato che tale livello alto è molto
0,7 In - 2 scendente in corrispondenza dell,uscita breve. Non appena esso scompare, ICS
=4,117.1o`3s Q4. E quindi necessario che il secondo conserva in memoria il contenuto di
340 mS
contatore sia sensibile a questo fronte IC'ì', fino al successivo comando di me-
Per visualizzare il valore 10, corri- discendente. La tabella di Figura 7 indi- morizzazione per effettuare un even-
spondente a questa distanza massima 'ca che, in questo caso, è opportuno colle- tuale aggiornamento, in caso di varia-
di 70 cm, il periodo elementare di con- gare l'uscita Q4A. all'ingresso ENABLE zione del contenuto di 107.
teggio sarà quindi: del contatore B, dato che l'ingresso
. ¬a CLOCK di questo contatore deve essere Visualizzazione
4,117 - 10
s=4,117 .1045 mantenuto a livello basso. Gli ingressi L'integrato ICS è un decodificatore
10 RESET dei due contatori sono collegati RCD-decimale che applica ad una delle
Come vedremo, il contatore effettua tra loro e ricevono periodicamente gli sue 10 uscite (SO-SQ) il livello alto corri-
però in precedenza una divisione per 10; impulsi positivi di azzeramento. spondente al codice BCD presentato
quindi è necessario disporre di una ba- Facciamo anche notare che il valore agli ingressi ABCD, secondo quanto in-
se dei tempi di: estremo 9 corrisponde a1 numero bina- dicato nella tabella di Figura 7.
ri'o “1001”. Come si può osservare, quando agli
4,117 .10di s :4,117. - 10 .ss Quando questa condizione viene rag- ingressi è applicato un valore binario
10 giunta, le uscite Q1 e Q4 passano simul- maggiore di 9, nessuna delle uscite Si ri-
ovvero 41 us, corrispondenti ad una taneamente a livello alto e da questo de- sulterà a livello alto. Una tale situazio-
frequenza di circa 24 kHz. riva il particolare sistema di rivelazione ne non dovrebbe comunque verificarsi
Gli impulsi di conteggio vengono indi- tramite D7 e D8, di cui abbiamo gia par- nel presente circuito, visto che IC? è un _
rizzati alfingresso CLOCK del contato- lato. doppio contatore BCD.
re IC'ì', tramite un trigger di Schmitt Il resistore R34 limita il valore della
formato dalla porta AND II di 105. Memorizzazione corrente che attraversa i LED L1-L10.
L'involucro di IC? contiene in realta Il circuito integrato ICS è un contato-
due contatori ad uscita BCD {binaria oo- re “preselezionabile”, utilizzato qui in Realizzazione pratica
dificata in decimale), del tutto separati. modo un po' diverso dal solito. Infatti, in
Il primo avanza al ritmo dei fronti questa applicazione pratica, il contato- Dopo aver installato i numerosi ponti-
ascendenti degli impulsi di conteggio re non effettua nessun conteggio e gli in- celli di collegamento, montare dappri-
applicati alllingresso CLOCK, purché il gressi CLOCK, UPIDOWN, BINARY! ma i diodi, i resistori, i condensatori ed
corrispondente ingresso ENABLE sia a DECADE e CARRY IN sono permanen- i transistoii; per ultimi, i circuiti inte-
livello alto; l'ingresso RESET deve inve- temente a livello basso; viceversa, gli in- grati. Inutile aggiungere che è assoluta-
ce rimanere a livello basso. Qualsiasi gressi JAMl-JAM4 sono rispettiva- mente indispensabile rispettare il cor»
impulso a livello alto (anche di breve du- mente collegati alle uscite QlB-Q4B di retto orientamento dei diversi compo-
rata) presentato a questo ingresso ha ICT. nenti polarizzati.
l'efl'etto di azzerare immediatamente Le uscite Q2-Q4 di ICS assumono Inoltre, durante 1a saldatura dei cir-
tutte le uscite Q1-Q4. istantaneamente i livelli logici dei corri- cuiti integrati, consigliamo vivamente
Una delle tabelle di Figura 7 riporta il spondenti ingressi JAM, ogni volta che di lasciare un adeguato intervallo di raf-
principio del conteggio BCD. In partico- all'ingresso PRESET perviene un livel- freddamento tra due saldature consecu-
lare, si può notare che ilpassaggio dal lo alto. Nel presente circuito, abbiamo tive sul medesimo chip.

Progetto n. 4 - 1989
SICUREZZA IN AUTO

'A questo punto, dopo un'attenta veri-


fica del lavoro effettuato, procedere al-

a LATI l*inserimento dei diversi moduli nel ri-

_J
spettivo mobiletto.
Attenzione ai collegamenti alle spine
ed alle prese DIN. È indispensabile ef-

fi' i?? ac fettuare buone saldature, senza rischio


di contatto tra piedini vicini.

Èsšfi
Queste prese devono essere assoluta-
mente del tipo isolato, dato che il loro
montaggio avverrà sul lato posteriore
dei mobiletti. Sul coperchio del mobilet-
to “Visualizzatore” praticare 10. fori per
il passaggio dei LED.
Saldare direttamente ai rispettivi
terminali il cavo schermate a 5 condut-
tori. Per il momento, si possono saldare
i diversi conduttori agli spinotti, senza
fare troppa attenzione alle corrispon-
denze, salvo il fatto che il negativo dovrà.
obbligatoriamente corrispondere allo
schermo.
Molta più attenzione sarà dovuta alla
saldatura della spina DIN. Grazie ai co-
lori diversi dell'isolamento dei filí, sarà
facile accertarsi che vengano rispettate
le corrispondenze.
Anche per il mobiletto “Trasduttori”,
saranno necessarie le stesse precauzìo»
ni. L'esperienza dimostra che è necessa-
rio utilizzare un doppio filo schemato'.
Un tale filo consiste di due unità, riuni-
te tra loro in forma di piattino dall'iso-
lante plastico, formando un cavo rasso-
migliante a quello di rete. Ciascuno di
.questi ñli contiene quindi uno schermo,
nel quale si trova un filo isolato.
Per ogni trasduttore sono previsti col-
legamenti propri; questo evita qualsia-
si problema relativo alllinterferenza tra
due ñli vicini. È buona precauzione pre-
vedere un ingresso stagno del cavo nel
mobiletto impermeabilizzando la rela-
tiva zona, per esempio mediante collan-
te Araldite.
Anche la giunzione tra le due metà del
mobiletto dovrà essere ricoperta con na»
stro adesivo. Resta infine da risolvere
un ultimo problema: quello delllimper»
meabilità dei trasduttori, che sembra a
prima vista insolubile. In realta, è ne-
cessario praticare sul coperchio due. fo-
ri (diametro 12 mm), di fronte ai due tra-
sduttori.
L'aria, che serve da veicolo per gli ul-
trasuoni, deve potervi passare libera-
mente, ma non dovrà penetrarvi l'ac-
qua, per esempio in caso di pioggia. Una
soluzione consiste nellfincollare sui due
lati del coperchio due pezzi di tela di
nylon a maglia molto ñne. Hesperienza
ha dimostrato che un simile diaframma
Figura 8. Circuiti' stampati in grandezza naturale. impedisce il passaggio dell*acqua ma
non quello degli ultrasuoni,
114 Progetto n. 4-- 1%9
115
aìäuwå 9.9.23 + gna-“cnc _. x N q
SICUREZZA IN AUTO

componenti e indicazione
Figura- 9. Montaggio _dei

dei ponticeili sul_c.`s.


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Progeflo n. 4 - 1989'
FEES. ._ ..8:28 m __
__
SICUREZZA IN AUTO

dovrebbe accendersi uno dei LED inter-


medi. Se cio non avviene, regolare il
trimmer A1 spostando il suo cursore,
progressivamente e lentamente, prima
in un senso e poi nell'altro, fino a quan-
` modulo afåi m" “152g” do si accenderà un LED.
-\ umtsto'sul arm--
Questo serve ad ottenere la frequenza
di risonanza di 40 kHz, affinché l'emí -
\ “J
`¬`

mulo '_ ƒ'-


collegamento dulralimeniuiono sione ultrasonica raggiunga la massima
Modulo pnncpale `ì portata. Successivamente, allontanare
progressivamente i trasduttori dal-
Coiiegamemo modulo del visualizzatore Fi" "a l'ostacolo: il LED acceso dovrà spostar-
i J' WL J
r -------------- .\
coleguveìuq modulå dei traduttori I
, ---J si entro la zona verde. Se, durante que-
sta operazione, si verificasse l'accensio-
ne dell,ultimo LED senza il progressivo
I Finestra praticata sul paraurti
passaggio attraverso i LED intermedi,
sarà opportuno rivedere la regolazione
precedente. Se necessario, si potrà an-
che aumentare il guadagno de11`amplifi-
catore ruotando il cursore di A2 in sen-
so orario. Ottenuta così l'aocensione dei
LED intermedi si puo spostare, per una'
data distanza, l'accensione del LED
estremo verso un altro [ED (per esem-
pio, LS), ruotando il cursore del trimmer
A3 in senso antiorario.
Questa nuova posizione permette di
aumentare ancora progressivamente la
portata rendendo, se necessario, più
precisa la regolazione del cursore di Al.
Si e dimostrato che la massima portata'
di sicurezza non potrà mai superare la
distanza di circa 1 metro, tuttavia è ne-
cessario ricercare la massima portata
perché con questo sistema si potrà otte-
nere una buona regolazione della fre-
quenza degli ultrasuoni.
Per finire, manovrare il cursore di A3
per determinare la distanza a partire
dalla quale si verifica Paceensione di
Llü. Se questo valore fosse per esempio
di 70 cm, disporre i trasduttori a questa
distanza; ruotare poi il cursore di A3
completamente a sinistra (senso antio-
rario) e poi in senso orario lentamente,
fermando l'operazione quando si accen-
a «,.šz aesuzamnf . ,. , .,
šššwes “mg m g WN» «un
de L 10. Il radar è ora operativo; quan-
do lo avrete montato a bordo della vo-
stra macchina, non potrete accampare
Montaggio a bordo del veicolo paraurti, come indicato in Figura 10, scuse se, durante le manovre di par-
11 mobiletto principale può essere oppure su un piano. verticale della car- cheggio o_ di retromarcia vi capiterà di
montato sul lato posteriore del veicolo, rozzeria (lato posteriore): tutto dipende ammaccare qualche paraurti. I
l per esempio in un appropriato vano del dalla forma del veicolo.
cofano. Questa disposizione presenta il l'l mobiletto con il modulo di visualia
vantaggio di limitare la lunghezza dei zazione andrà installato in una posizio~
collegamenti oonitrasduttori. In realtà. ne comoda e visibile sul cruscotto, in mo- i circuiti stampati di questo
trattandosi di frequenze molto elevate, do da permettere una facile lettura. progetto possono essere richiesti
più corti saranno i cavi, meno potenza al Gruppo Editoriale JOE citando
andrà dispersa. Con questa installazio- Prove e regolazioni i riferimenti PE 1312, 313, 1314
ne, inoltre, il modulo si troverà vicino ad Prima di dare tensione a1 circuito', tut- rispettivamente al costo
un proiettore di retromarcia, dal quale ti i cursori dei trimmer vanno predispo- di L. 3.600, 1.100, 11.200 più
potrà prelevare 1a corrente. sti in posizione centrale. Disporre il mo- spese dì spedizione.
Il mobiletto “Prasduttori” potrà esse- dulo “Trasduttori” distante circa 40 cm Vedere istruzioni a pagina 8.
re fissato, per esempio, aJl'intemo del da un ostacolo, per esempio un muro:
'lló Progetto n. 4 - 1'989

__
sicuR-EZZA IN AUTO _

Elenco componenti
Modulo principale R13, R30: 2,2 ki! IIA-L7: LED gialli ø 3 mm
BIG-R18: 1 k!! Ila-1.110: LED verdi ø 3 mm
Semiconduttori R24: 220 Q
101-103: 0D4001 A1: 22 kQ, trimmer orizzontale Reaistori
104: CD4011 A2: 1 MQ, trimmer orizzontale R84: 560 Q
105: 0D4081 A3: 47 kD., trimmer orizzontale
106: M741 J Vane'
107: 0134518 Condensatori 6 spinotti
ICS: 0134029 01: 470 1117716 V, eletti-clitici)
'I'1:BD135,BD13'1r 02: 100 1,15710 V, elettrolitico
T2, T3: BC 108, BC109, 2N22'22' 03: 0,22 pF, multistrato Modulo dei trasdutton'
T4: 2N2907 04: 0,1 uF, multistrato 1 Trasduttore US, 40 Hz, emettitore
DZ: zener da 10V 05, 08, 018: 1 nF, multistrato I Trasduttore US, 40 Hz, ricevitore
D1: 1N4004, 1N4007 06, 09, 013, 014: 4,7 nF, multistrato 4 spinotti
D2-D8: 1N4148, 1N914 07, 010, 011: 22 nF, multistrato
012, 015-017: 0,47 nF, ceramico
Resistori _Altno
R1: 330 Q Varie 1 Presa DIN 5 piedini + massa-
R2, R4: 1 MQ 20 ponticelli (9 orizzontali, 1 Spina DIN 5 piedini + massa
R3, R22: 3,3 kn 11 verticali) ' 1 Presa DIN 3 piedini + massa
R5, R14,R15, RIS-R21, 12 terminali a saldare' 1 Spina DIN 3 piedini + massa
R26, R31: 10 kQ 1 Presa banana rossa
R6, R23, R27, R32: 100m Modulo di visualizzazione 1 Presa banana nera
R7-R9, R25, R28, R33: 33 kn 1 metro filo schermate a
R10: 12 kn Semiconduttori 2 conduttore + schermo
R11: 18 kn 109: CD 4028 3-4 metri ñlo schermate a
R12, R29: 470 kšl L1-L3: LED rossi ø 3 mm -5 conduttori + schermo

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