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Spedlzlone ln

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EcoNoM|zzAToRE
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20092 CINISELLO BALSAMO (Mi)
Via Emilia. 13 - Tel. (02) 6184146

Ufficio Commerciale:

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Viale Sarca. 78 - 21125 MILANO.
ma. "cmsslc"l A - I Tel. (02) 6429447 - 6473674
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BASE MARINO _” ` `
“ELBEX” MOD. 5600 M
Ricetrasmettitori) VHFIFM ad uso MARINO mm 5*, . .
con doppia potenza. perl servizi a lunga Potenza d'ueclla: 25 Wlt-W-
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distanza e portualiI con lmmedlato Corrente assorbita: '


inserimento del canale dl emergenza. 4.5 A a 25 W - 13,8 Vc.c.
Canali trasmleslone: 55 1 Aa 1 W -13.8 Vc.c.
Canali ricezione: 56 Modulazìone: :l: 5 kHz dl deviazione
:__-

Controllo della frequenza: PLL


aintetlzzato m
Sensibilità: 0.25 pv a 12 dB SINAD
Impedenza antenna: 50 Q
Attenuazlone alle eoune: 75 dB
Microfono: 600 Q magnetorilnamloo con
Potenza uscita audio: 3 W
connettore a plug
Comente assorbita: 0,45 A in attesa
Stabilità in frequenza: :l: 0,00051»
Gamma di temperatura: -10 + +65 °G 0.70 A in recezlone
Frequenza lntem'redia: l° 21.4 MH:
. Controlli: Aoceeoƒspento, volume e
squelch. selettore dt canale,
n°456 Kl-lz
Inserimento del canale 16, selettore di Codice GBC ZFl/TSZO-OO
potenza
Gamma dl frequenza:
156 +158 MHz trasmlaalone
1516+ 163 MHz ricezione
Allrnentazione: 13,6 Vac.

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'
' CWULE
158 MHZ RICETRASMETTITORE
VEICOLARE VHF
“SHINSO"
MOD. SII-2025
Apparecchio robusto e compatto.
operante in una vasta gamma VHF
Quarzabile per le trequenze desiderate.
Gamma di frequenza: 156 -:- 174 MHz
Tipo di emissione: simplex o
semiduplex
Modulazione: 16 FS
Numero canali: 6 di cui 1 querzato
144 MHz
Spaziatura fra i canali: 25 kHz
Alimentazione: 13.8 Vc.c.
Dimensioni: 150x50x242 mm
TRASMETTITORE
Potenza di uscita' 25 W
Attenuazlone armonica: T0 dB
RICEVITORE
Sensibilità: 0.25 .uV per 20 dB
0.25 iN Per 12 dB SINAD
Potenza uscita audio: 1 W

Codice GBC ZHI7510-00

RICETRASMETTITORE
2-4. VHF PALMARE MARINO VHF "GBC"
431% ff MOD SV3212M
MARINO Portatile 12 canali ad uso marino.
Gamma di frequenza:

156 MHZ TX: 156.025 + 157.475 MHz


RX: 156.025 + 162.550 MH:
Numero canali: 12
ai?? .

Tipo di emissione: simplex o


semiduplex
Modulazione: 16F3
' *Eh
.`_ ._

Impedenza antenna: 50 Q
Aiimentazlone: 9.6 Vox: o 12 Vc.c.
Assorbimentoiflt 850 mA a 2.5 W
Fix 00 mA audio max
Peso: 515 g

m
Potenza max a 12 V: 5 W
Stabilità in trequenza: :l:5 ppm a
-10°G!+55°C
RICEVITORE
Circuito: supereterodina doppia
conversione
Frequenza intermedia: | 21.4 MHz
Il 455 kHz
_ Sensibilità: 0.25 ,W per 12 dB SINAD
Potenza audio: 0.2 W 10% distorsione
A corredo: alimentatore. antenna. pacco
batterie
Codice GBC ZRl7503-00

Distribuiti dalla
Auuco-
AMPLIFICATORI MICRO LINEARI
PER RICETRASMETTITORI PORTATILI
VHF 144+148 .MHz
Da al tuo i
ricetrasmettitore '
portatile le
caratteristiche
di una grande
stazione base.

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ELH-EBDD ON Am
:e 3«LL Home mx mpurisn
|
Pnorzcr
of;

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ELH-EBBD ON AIR
7m ML MODE Till-RI MJPUFIER

AFFIDABILI E POTENTI MODELLO ELH-230 DII ELH-260 D ELH-265 D


O Estetica in metallo anodizzato nella
parte superiore, colorazione nero! Frequenza (MHz) 144 +148 144 -1-1 48 144 +148
argento
0 Dotati di adeguato dissipatore termico Modulazione Favara Fifläëäai Fafläääfa
0 Filtro passa basso Entrata 1-3-5 1-3 1-10
0 Amplificatore RX (10 dB selezionabili)
0 Alimentazione (10 V) adatta ai
mm (w) miu ao so so
ricetrasmettitori palmari 3 W Nimen'lazione (Vc.cJA} 13.8145 13.8!10 13,3/8
0 Strumentino di lettura incorporato Impedenza entrataluscita (Q) 50 50 50
(per il modello da 50 W) Dimensioni (mm) 91 x 41 x 195 91 x 41 x 216 91 -x 41 x 191
I Circuiti protetti
Peso ig] 600 680 630
Distribuiti dalla Codice GBC 21117900410 21/7902-00 211/7904410
DUAL BAND
FULL DUPLEX

ALINCD

RICETHASMETI'ITORE
VHF/UHF - DUAL BAND
FULL DUPLEX
“ALINCO” MOD. DJ-500E
Numero di memorie: 10 VHF. 10 UHF
Frequenza di lavoro:
- VHF 144+146 MHz (modificabile
130+169, 995 MHz)
- UHF 430+440 MHz (modificabile
420+469.995 MHz)
Spaziatura fra i canali:
5 -10-12.5-20e25kHz
Alimentazione: 5.5 +12 Vc.c.
Dimensioni: 58x176x30 mm
Peso: 435 g
TRASMETTITORE
Potenza uscita:
VHF: 6.5 W (alimentatore 12 V)
UHF: 5,5 W (alimentatore 12 V)
VHFIUHF: 2,5 W (alimentatore 9 V)
Modo di emissione: 16 F
Deviazione: i 5 kHz
Emissione spurie: -60 dB

RICEViTORE
Sensibiiltà: migliore di 26 dB
a SIN con 1 |.N input
Uscita audio: 300 mW
lmpendenza altoparlante: 8 Q
Codice GBC Zfll7245-00

Distribuiti dalla :a aaa


PRDGETTDIšl'jTfilfl
SOMMARIO
'lu-any.

ANNO 4° - DICEMBRE 1088


Direttore responsabile: Ruben Casteifi'enclii
Redattore capo: Amedeo Bonanni
11I 58
Comitato di redazione: Lodovico Cascianini, OIIOE CORTE... TUNER OOIITROLLATO A
Vittorio Ceatellottì, Carlo Solarino,
Ing. .Antonio Pliffer, Dott. Calogero Bori OHE PASSIONE MIOROPROOESSORE
Segretaria di redazione: Paola Burattn
Responsabile grafico Desktop Publishing:
Adelio Bai-celle 17 , 70
Impaginazione elettronica: Elena Fusari
Fotografia: Fotostudio Elbi MODEM IIULTIIISO EOIIALIZZATORE PER OHITARRA
Disegni: Vittorio Scozzari I
commenti e museum: ' PSEUDOPARAIIIETRIOO
Maurizio Brameri I2NOY,
Fabio Cai-era IW2Dl-IN, Winfred Kncbloeh,
23
Hans Walter Knuppertz DLBEBR, RIFLEI'I'ORI SU... 76
Riccardo Rocca, Andrea Sbrana IWEGBO
Gorrìepondenti esteri: J.R.I¦. .IST-135 SCHEDA OI ESTENSIONE IIO PER P0
Lawrence Giglioli (New York), Alain Philippe IBIII E OOMPATIBILI
Meslier (Parigi), Saturn Togami (Tokio),
Ramon Vidal Rodriguez (Barcellona) 27
Rivista mensile, una copia L. 6.000 EOOIIOIIIIZZATORE DI 84
numero arretrato L. 8.500
Pubblicazione mensile registrata preaao OARBURAIITE ENOOOER OTHF
il tribunale di Monza 11° «058 del 25.12.1983
Impaginazione realizzata in DeskTDp
Publishingoon Macintoú II e PageMaker 3.0
Stampa: Gemm Grafica a.r.l.
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Paderno Dugnano (MI) GENERATORE I TUOI ELETTRORIOI
Diffusione: Concessionario esclusivo per l'Ifialia:
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OOMPUTERIZZATO PER
61.72.671 - 61.72.641 - 61.80.228 DIAPOSITIVE OARRELLO CONTROLLATO OA OPU
Telex 352376 JOE MIL I Telefax 02161212620
Dlnaione amministrativa: Walter Bum
Pubblieitå e
Divisione Pubblicità - Via Ferri, 8 - 20002 Cinisello
Balsamo (MI) - Tel. 0216120586 - 61.27.82?
61.23.39? - 61.29.m.38
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per telefono tutti i giorni lavorativi ADEPTD114 Gec .......IINoop.-Ã1II-1o4-1os-112-123 11:9
dalle ore 0.00 alle ore 12.00. ALINoo ......
Tel. 021'61.'l'2.671- 01.80.228- int. 811-888
_. G.P.E.. .._ . _ ._......aa-as
Spedizioni: Daniela Radicchi ALPH1.. HUNG cHÀzIIIG ....... ..__.132
Tutti 1 diritti di riproduzione e traduzione AMSTHÀDII: 1|<EL ........................ .......57
degli articoli pubblicati sono riservati. AssEl... LEGNANI.. ...Il ccp.
Manoscritti, disegni, foto e altri materiali errRDNcII_. MELcHloNII ELETTRONICA
non verranno in nessun caeo Netitllifi.
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In particolam, Pinvio di articoli implica, da coK MolNcKEL. __
parte dell'autore, l'aeeettazlone (in caso di c.s.E. _ slNcLAIR
pubblicazione) dei eompenaì stabiliti csDDPE TAscm . __ 15-22-66 126
dall'liditore, salvo accordi preventivi. EDIRADID _. uNAoHM ..11| wp.
Il Gruppo Editoriale JOE ha diritto esclusivo per
l'Italia di tradurre e pubblicare articoli delle riviete:
ELO, FUNKSCHAU, MC, EIEKIUR, MEGA.
ELECTRON'IQUE PRATIQUE
I versamenti vanno indirizzati a:
Gruppo Editoriale JCE maemo a1
ViaFen'ì,6-20092 CìniaelloBalaainomI)
mediante remissione di assegno cimolare, cai-110151111, Stampe
vaglia o utilizzando il dc postale n° 851205.
Perieembidiindirizzoallegareallaeoanunieazdone
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l'nnpmoodiL.3.000eindieere,aasìemealnnovo, Testata in Duran di eerfifieezåone - - _
anche il vecchio indirizzo. 1:1* “ezine” ......m
Progeflo n. '12 -1988
GRANDE SUCCESSO ..
Lavoriamo sotto pressione per evadere gli ordini che arrivano a ondate ogni iorno. Il nostro impegno è servire tutti e dobbiamo
pregare i lettori di avere un pochino di pazienza. Ma c'è anche il lato positivo La quantità ci ha consentito di ottenere _quotazlonl
vantag iose. che volgiarno a favore dei lettori. Osservate i nuovi prezzi in vigore da questo numero` sono fantastici!
Per or inare i circuiti stampati si fa così:
Oomåiiate il tagliando in fondo a questa pagina (o fotocopia del tagliando) e spedirlo in busta chiusa a GRUPPO EDITORIALE
JCE .r.I.C.P.118 - 20092 Cinisello B. (MI). Unire un assegno bancario non trasferibile all'ordine di GRUPPO EDITORIALE JOE
S.r.l. Orpåure aliegìare fotoco ia della ricevuta di versamento nel conto corrente postale n. 351205 intestato a
GRUP EDITO IALEJC S.r.l.
Il lprezzo si intende unitario. Aggiungere atl'importo totale L. 4.000 per spese di spedizione. _
A cuni progetti richiedono più circuiti stampati. l codici dl questi devono essere indicati singolarmente nel modulodììtircliklålel.t
Non si accettano ordinazioni di circuiti stampati relativi a pubblicazioni anteriori a Maggio 1 988. Questi vanno ordinat - a e ec
con le modalità indicate nelle singole riviste in cui furono pubblicati.
i circuiti stampati sono costruiti in vetronite e già forati.
La spedizione avviene entro 8 giorni dalla data di ricevimento dell'ordine.
Non si accettano ordini telefonici.

Descrizione Codice Prezzo Limitatore stereo PE 409 6000


Dimmer per carichi 0 'E 0I1 8000
Gen, falsi colori PE 300 14800 induttivi PE 410 5000 Immagine nell'immagine Il PE 602 23000
Antiturto per auto PE 301 5800 Telecomando Miniricevitore FM stereo PE 603 6800
PE 302 7900 a raggi infrarossi PE 411 4000 Voltrnetro ~ Visualizzatore PE 604 8000
Unità mobile da studio PE 303 25400 PE 412 3900 Voltmetro - Portate PE 605 8000
PE 304 7500 Ripetitore strobo Voltrnetro - Ftettiticatore PE 606 6800
PE 305 5700 per telefono PE 413 13900 Voltmetro - Ol'imetro
Alimentatore Segnali su fibra ottica PE 414 2500 e amperometro PE 607 6500
a commutazione PE 306 4400 PE 415 2500 Visualizzatore DCF PE 608 12500
Due tracce al posto di una PE 307 4800 RX PLL per UHF PE 416 13000 Ampli 100 W PE 609 4000
Amplistereo di itale PE 308 16500 PE 417 4500 PE 810 3500
Telecomando -8 canali PE 309 18500 PE 418 2900 PE 611 3500
PE 310 5500 Programmatore PE 612 23000
Luci sequenziaii PE 311 7500 settimanale PE 501 12000 Luci psicorotantl PE 613 13500
Commutatore a doppia linea PE 312 5500 lrnm ine nell'immagine i PE 502 18000 Antenna attiva HF PE 614
Rosmetro-wattmetro VHF PE 313 4500 Multip exer per roulotte PE 503 12500 PE 615
PE314 2500 P5504 12500 Convertitore Meteosat PE 700 11500
Fischio per locomotiva PE 400 3000 Termometro PE 701
Protezione per PE 401 4500 acelle soiari PE 505 6500 Temporizzatore audiovisivo PE 702
casse acustiche PE 401 4500 Ricevitore DCF77 PE 506 13500 PE 703
Digitalizzatore video PE 402 7000 Base dei tempi PE 704
Generatore sinusoidale PE 403 5000 10 MHz DGF77 PE 507 3500 The Preamp II PE 705
PE 404 2000 Decoditicatore per scambi Oktavider PE 706
PE 405 7500 ese naii PE 508 4500 Decoder DTMF PE 707
Generatore sinusoidale PE 406 7500 The reampl PE 509 13000 Impianto telet. interno PE 708
PE 407 1950 PE 510 17500 Monitor per i disturbi
PE 408 1950 Attesa musicale telefonica PE 511 16500 di linea PE 709
______2,6 ____.__.._.__._._._______._._.._._ Vobulatore audio PE 710
Trigger ritardato
er oscillosco io PE 711
Desidero ricevere il materiale indicato netta tabella a mezzo pacco postale al seguente ineare 10 UHF PE 800
indirizzo: Inverter per rasoio PE 801
Temporizzatore PE 802
Nome ilIIIIIIIIIllIIllllllll'lll Tremolom
PE 803
PE 804
Buffer per stampante PE 805
Cognomel"IllllllllillLlllllllll Ripetitore DGF PE 806
PE 807
via lllllIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII Dissolvenza per dia I {5pz} PE 808
Duty- cie PE 809
Cinà IIIiIIIIIIIIIIIIIIllIIITII Decodificatore telefonico
Riduttore di rumore DNR
PE 810
PE 811
Data I-I-l m l_l_l_|_i C-A-R El:|:|:|:i Tensioni da singole a duali
Generatore di segnali
PE 812

di soccorso PE 813
__.

coa1910141q1à|9|i|L1 1114010160 centri l lei-wi | lL.| l | l Fusibìie elettronico


Dissolvenza per dia Il
PE 900
PE 901
Sintonizzatore a CPU PE 902
malglüllqiàmnlilô10|010]cadi | l lqtài i 1L.| | | | PE 903
PE 904
coni I l iqiàl l |L.| | l | | | speeedtspedizione |_.4.ooo PE 905
Equalizzatore _ rchitarra PE 906 `14100
mi l I lqiàFi iL.l l l I I I Totale L.|:|:|:i:l:l:i Encoder DTM PE 907
Watchmen PE 908 12600
l Spedire in busta chiusa a: Gruppo Editoriale JOE S.r.i. - C.P. 118 - 20092 Cinisello B. {Ml} PE 909 5800
PE 910 1800.
L'HO RIPARATO IO
E' gia stato detto che ta riparazione é una grande scuota formativa per
chi mira a diventare un tecnico esperto. Ed è singotare come gti
amatori, pur senza conoscere quetta massima, ne intendano ii vatore.
La riparazione, impegnando t'operatore in riitessioni più profonde
e svetando particotari impensati, è educativa e fonte di soddisfazioni
intense. “L'no aggiustato io” è un 'esctamazione vittoriosa che,
ottr'e tutto, non manca mai di procurare t'ammirazione di tamiiiari
e conoscenti
Abbiamo accennato agti amatori e ne abbiamo ecceitenti motivi. L 'attra
nostra rivista, "Cineseopic" che, come sapete, si rivoige ai riparatori
professionisti, riceve tettere di nobbisti, persino quattordicenni,
che chiedono consigtio per riparare questo o quett'apparecchio. it che
per noi è confortante e promettente, a tutto merito di chi ci scrive.
E poiche da cosa nasce cosa, ecco che ci è venuta un 'idea per
vatortzzare quetta tendenza nei iettori di “Progetto” che, in grande
maggioranza, sono nobbisti, appassionati, radioamatori e via dicendo.
Senza dubbio moiti di voi, per non dire tutti, avranno gia affrontato
dette riparazioni det tetevtsore di casa, o dei videoregistratore,
det radiotetetono o d'attro. Ebbene, se te vostre fatiche sono state
(o saranno) coronate da successo, mandateci ta documentazione
detta vostra esperienza. Tutte te segnatazioni meritevoti avranno
it privitegio detta pubbttcazione in “Cinescopio” che, come detto sopra,
è ta rivista dei professionisti. Un grande passo, atmeno moratet
Ma coioro, icui tavcri saranno stati pubbticati, riceveranno uno dei
seguenti premi, a scetta:

- Due anni di abbonamento a PROGETTO oppure


- Un anno di abbonamento a PROGETTO e CINESCOPIO oppure
- Un anno di abbonamento a PROGETTO più due tibri da scegtiere
netta nostra cottana tecnica.

Che cosa dovete tare? Mandate a “REDAZIONE Di PROGETTO”


Casetta postate 118 - 20092 Ciniseito B. (Mt) :

- La descrizione di un intervento eseguito da voi stessi su un


apparecchio Radio - TV - Videoregistratore ~ tmpianto t-tt-Ft eccetera
- t retativi disegni
- La documentazione fotografica
- Una vostra fotografia formato tessera
- Nome, cognome, indirizzo, eta, professione

La partecipazione atta rubrica “L 'no riparato io” è iibera ad amatori,


appassionati e nobbisti di tutte te eta. Avanti, dunque, riparate
e fatevi conoscere. Buon tavoro e arrivederci.

Anzi a ben arrivederci sutta prestigiosa rivista Cinescopto,

Progeno n. 12 - 1983.
ottobre 1988

__OBGANO UFFICIALE DELLA ASSOCIAZIONE


" RADIOAMATQHI lTALlANi '

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Spedizione in abbonamento postale Gruppo Ill

In un
lulu-«L14112

mpfi'flcat è pèH .-
Meteorscatter 1n Packet Radio
ik :_ m; .f H
/
EFFETTO RADIO
o curo dell'ASSOCIAZlONE RADIOAMATORI ITALIANI
I
|
i
l

ONDE CORTE...
CHE PASSIONE !
Tuiii i nuovi rodiooppossionoii hanno sen'riio descrivere almeno merciali che usavano trasmettitori con
potenze incredibili ed antenne enormi.
uno volto le onde corte come frequenze misteriose in cui uomini di ogni Come in ogni “frontiera” della cono-
rozzo e colore si scombiono tro mille dillicoliò messaggi scenza umana si sviluppò una certa cu-
incomprensibili. riosità da parte di alcuni appassionati
che con pochi mezzi cominciarono a spe-
rimentare nuove circuitazioni e fre-
quenze.
di Maurizio Bromeri l2NOY I trasmettitori disponevano di poten-
ze sull'ordine di alcune decine di watt e
le antenne erano giocoforza di dimen-
sioni “lillipuziane” rispetto a quelle usa-
n effetti al giorno d'oggi l'approccio “Sembra facile....."; in realtà le onde cor- te dalle stazioni commerciali. “La neces-
alla radio del novizio avviene quasi te o HF o decametriche che dir si voglia sità aguzza 1`ingegno” dice un vecchio
esclusivamente tramite la Citizen sono ancora da esplorare in alcuni cam- proverbio e così questi protoradioama-
Band o le VHF dei mille ricetrasmettito- pi e possono dare molti dispiaceri ad un tori cominciarono ad usare lunghezze
ri “palmari” che si trovano in commer- utilizzatore avventato. d` onda di qualche decina di metri.
mo. I risultati furono sbalorditivi: con i ri-
Per le loro caratteristiche tecniche La storia dicoli mezzi a loro disposizione furono
queste radio permettono un servizio li- collegate stazioni a parecchie migliaia
mitato a qualche decina di chilometri Agli albori della radio, a poche decine di chilometri di distanza.
con una riproduzione della voce del cor- d'anni dalla sua scoperta, si trasmette- I radioamatori furono quindi i primi
rispondente piuttosto fedele ed una va con radioonde lunghe chilometri in ad usare le onde corte e anche oggi noi
semplicità operativa che le rendono più quanto si pensava che esse si propagas- dobbiamo essere grati a questi precur-
simili ad un telefono che ad una radio. sero solamente seguendo la curvatura sori che senza interessi economici han-
La portata mondiale che si ottiene della terra e che diminuendo 1a lunghez- no dato un grosso impulso alle teleco-
trasmettendo in onde corte, la difficoltà za d'onda non si potessero ricevere co- municazioni moderne.
della propagazione, della lingua e del municazioni oltre l'orizzonte.
mezzo tecnico lasciano tuttora avvolte Con il progredire della tecnica e delle Al gloml nostri
queste frequenze in un velo di mistero e scoperte in questo campo si vide che on-
vengono, nel necessario periodo di novi- de lunghe qualche centinaio di metri si La situazione è naturalmente com-
ziato, considerate come una meta irrag- propagavano meglio di quelle chilome- pletamente diversa da quella che dovet-
giungihile. triche alla media distanza (1.000 chilo- tero affrontare i primi radioamatori.
Col progredire della passione e delle metri circa) e che necessitavano minor Questo servizio è riconosciuto prati-
conoscenze ci si accorge invece che que- potenza da parte dei trasmettitori. camente da tutte le nazioni mondiali ed
sta gamma nonha nulla di segreto e che Marconi dimostrò che era possibile co- è disciplinato da regole ben precise.
parlare con l'amioo australiano può es- prire distanze anche transoceaniche Un organismo internazionale, la
sere tanto facile quanto collegare “Lupo (molto fortunosamente e grazie alle on- I.T.U., ha attribuito ai radioamatori pa-
Solitario” oppure il ponte “R tal dei tali” de corte) e da quel momento il mondo recchie bande a loro uso esclusivo: otto
che stà a poche centinaia di metri da ca- credette nelle comunicazioni “senza fi- di queste sono nell'ambito delle onde
sa nostra. Niente di più sbagliato l Qual- lo” e molti profusero sforzi e denaro in corte.
che decina d'anni fa un omino che recla- questo campo. Esse sono gli 80, i 40, i 30, i 20, i 17, i
mizzava una nota cafiettiera diceva Nacquero così le prime stazioni com- 15, i 12 ed i 10 metri.

Progetto n. 12 - 1988 'i'l

___-
EFFETTO RADIO

(Alcuni penseranno che in questa li- Questa limitazione è dovuta all'altez- lfemittente statunitense WWV sui 5, 10
sta abbia dimenticato i 160 metri. Non za degli strati riilettenti ed al diametro e 15 MHz.
parlerò invece di questa banda perché si della Terra. Non voglio dilungarmi oltre su questo
trova nella gamma delle Onde Medie e Attraverso molte sperimentazioni cui argomento in quanto si è già scritto mol-
non in quella delle Onde Corte). i radioamatori hanno dato un grande to; vorrei invece dare uno sguardo più
Tre di queste bande sono state da po- contributo si è scoperto che gli strati ri- approfondito al tipo di propagazione che
co assegnate al servizio (Yamatore e flettenti sono quattro e si trovano a di- possiamo trovare nelle bande radio-
quindi sono ancora poco affollate e tut- verse altezze. amatoriali in HF.
te da scoprire. Esse sonoi 30,i 17 edi 12 Essi sono, rispettivamente dal più
metri. basso al più alto: lo strato D, E, F1 e F2. Gli 80 metri
Queste zone della ionosfera agiscono
La propagazione in modo diverso a seconda di molteplici E una banda prevalentemente not-
fattori quali: l'ora del giorno o della not- turna e permette di collegare con segna-
“Dicesi onda corta radiazione elettro- te; il periodo dell“anno; la frequenza, la li molto forti stazioni distanti fino a
magnetica nel campo delle radioonde latitudine e l'angolo di incidenza della 2000 chilometri circa.
che va dai 3 ai 30 MHz e che si propaga radioonda; Fattività solare e molti altri Di giorno si collegano stazioni nel-
principalmente per riflessione in alcuni elementi che non permettono mai la cer- l'ambito delle centinaia di chilometri
strati dell`a1ta atmosfera chiamati io- tezza assoluta di un collegamento su con segnali medio-bassi, tramite il con-
nosfera...”. queste frequenze. tributo dell'onda di terra.
Dopo aver spiegato alla maniera di Un dato importante che influenza in I segnali dalla lunga distanza sono
“Fantozzi” di cosa stiamo parlando ve- maniera veramente notevole la propa- sempre bassi e disturbati e si possono
diamo perché le HF ci permettono di gazione sulle HF è quello dell'attività ascoltare quasi unicamente durante la
parlare con tutto il mondo. solare. sera o la notte.
Generalmente le onde radio di qual- Il sole bombarda ogni secondo la Ter- Il comportamento di questa banda è
siasi frequenza si propagano in modo ra con un numero impressionante di dovuto prevalentemente all'azione del-
rettilineo e quindi tendono a dirigersi particelle. Esse aumentano e diminui- lo strato D.
verso lo spazio, data la forma sferica del- scono periodicamente seguendo un ciclo Di giorno esso è molto ionizzato ed as-
la Terra. Per una particolare conforma- sinusoidale della durata di undici anni sorbe quasi completamente le radioon-
zione ñsica dell“alta atmosfera le onde (figura 2). de che vi giungono.
con lunghezza decametrica, invece di Negli anni in cui le particelle sono nu- Durante la notte la sua ionizzazione
proseguire indefinitamente in linea ret- merose la ionizzazione è maggiore e la diminuisce e permette al segnale di ar-
ta, vengono riflesse e rifratte verso il propagazione delle bande cosiddette al- rivare allo strato E che lo riflette con po-
basso da questi strati e permettono di te delle HF migliora notevolmente. ca attenuazione verso terra, quando
coprire distanze anche antipodiche (ñ- L'attívità solare è desumibile dai bol- l'angolo di incidenza è abbastanza alto
gura 1). lettini di propagazione, i quali indicano (collegamenti sui 1000-2000 km). Se
l'angolo di incidenza è più basso il se-
gnale passa oltre con una certa attenua-
zione e si riflette sugli strati F, permet-
tendo i collegamenti a distanze superio-
ri (spesso anche lo strato E è coinvolto
nella propagazione a lunga distanza).
Questa banda soffre molto anche del
rumore atmosferico dovuto
all'agitazione delle particelle ionizza-
te: cio rende spesso impossibile l'ascolto
dei segnali lontani.
Per queste caratteristiche è una ban-
da che funziona meglio durante i perio-
di di bassa ionizzazione dell*atmosfera e
quindi dà il meglio dfinverno, quando il
periodo di insolazione è minore e negli
anni con bassa attività solare, quando le
Figum 1._ Illustrazione del concetto di 'soltif'nella propagazione dellemdioonde. particelle che ionizzano l'atmosfera so-
no di numero inferiore.
La difficoltà dei collegamenti a lunga
distanza ed il buon margine di speri-
Ogni volta che l'onda radio va verso il il numero di macchie o il valore di flus- mentazione sulle antenne rendono que-
cielo e viene curvata verso terra da que- so geomagnetico a 2,2 GHz (più sono al- sta banda particolarmente appetibile ai
-sti strati si parla di “salto”. ti questi valori, più alto è il numero di radioamatori più agguerriti che hanno
Per coprire distanze molto lunghe bi- particelle in arrivo verso 1a Terra). già collegato tutto nelle bande superio-
sogna compiere anche quattro salti poi- Il valore del flusso solare e degli indi- n.
ché la distanza massima per un singolo ci Ae K che riguardano l'attività geome- Per contro la facilità del collegamento
salto è al massimo di circa 3000-4000 gnetica viene trasmesso tuttii giorni al nell'ambito nazionale popolo. gli 80 me-
chilometri. diciottesimo minuto di ogni ora dal- tri di QSO a carattere locale.
12 Progefio n. 12 - was
EFFElTO RADIO

vo in 20 metri e procura un certo assor-


1m bimento e riflessione solo quando il sole.
1m è estremamente attivo, cioè d'estate, in-
torno al mezzogiorno e negli anni culmi-
ne del ciclo solare undecennale.
La propagazione avviene prevalente-
MACCHIE SOLARI

mente di giorno per riflessione sugli


NUMERO DI

strati F. Ciò significa avere un'ampia di-


stanza coperta da ogni salto, ma per
8

contro anche un“ampia zona d'ombra.


Questa situazione può spesso aiutare
in quanto le stazioni europee, trovando-
68

si nella zona d*ombra, non possono di-


sturbare la ricezione di stazioni più lon-
tane.
La notte questa banda risente molto
0 dell'attività solare e nelle fasi di minimo
1900 1910 1920 1930 1940 _ 1950 1960 1970 può essere chiusa completamente dal
tramonto all'alba.
Figure 2. Grafico dell'attivitd solare dal 1900 ai giorni nostri. È chiaramente visibile Per i meno esperti la definizione di
Fondamenta ciclico delle macchie. banda chiusa indica la situazione in cui
non si ascolta nessuna stazione, salvo
quelle in ambito locale.
Comincia a farsi sentire l'influenza di
I 40 metri sting appena sopra i limiti superiori del- un'anomalia dello strato E che sporadi-
la banda. camente diviene molto ionizzato in zone
Riassumo brevemente quanto già Queste caratteristiche mettono a du- circoscritte e permette collegamenti a
scritto nell'artícolo “I 40 ruggenti”, pub- ra prova il ricevitore, rendendo spesso media distanza con segnali molto forti.
blicato sul numero di settembre '88 di impossibile il collegamento. Quando lo strato E si trova in queste
questa stessa Rivista. Anche questa è una banda usata pre- condizioni particolari si parla di “E spo-
In questa banda lo strato E condizio- valentemente di notte e con connotati radico”.
na il modo di propagazione. simili agli 80 per quanto riguarda il Il comportamento di questa zona del-
Di giorno permette la riflessione di traffico diurno. la ionosfera influenza soprattutto le
onde con un angolo di incidenza abba- bande superiori delle onde corte, ma ri-
stanza alto, rendendo possibili i collega- l 30 metri veste particolare interesse in VHF, per-
menti nell“ambito dei 1000 chilometri. mettendo collegamenti altrimenti im-
ln 40 metri si comincia ad avvertire il Fa parte delle tre nuove bande WAR- possibili.
fenomeno della zona d'ombra.; cio signi- C (così definite perchè assegnate al ser- Lo studio di questo fenomeno che puo
fica che si hanno dei luoghi, posti tra un vizio di radioamatore durante la confe- essere considerato anomalo riveste tut-
salto e l'altro delle radioonde, da cui non renza WARC del 1979 n.d.r.). Ha un tora grande interesse nel campo radio-
può giungere alcun segnale alla stazio- comportamento simile ai 40 metri nelle amatoriale e proprio grazie ai radio-
ne ricevente. ore centrali del giorno in cui lo strato E amatori si cominciano ad intravedere le
La zona d'ombra è quindi influenzata diventa riflettente. regole che governano tale comporta-
dall'ampiezza del primo salto ed in 40 Durante le altre ore del giorno l'assor- mento.
metri coinvolge le stazioni che si trova- bimento di questo strato è molto limita- Il massiccio impiego di antenne dire-
no dai 50 ai 300 km circa da quella rice- to e si può quindi collegare via strato F zionali ha permesso di scoprire un altro
vente. tutto il mondo. comportamento a prima vista strano
L'efi'etto pratico è quello di poter sen- Di notte la propagazione tende a chiu- delle radioonde.
tire il corrispondente che trasmette da dersi completamente nei mesi inverna- Spesso si può notare come i segnali di
500 km di distanza, ma non quello che li e negli anni di bassa attività solare. una stazione siano più forti girando
trasmette da 100. Cominciamo a notare una grossa in- l'antenna di 180 gradi rispetto alla dire-
Di notte lo strato E viene quasi seni- fluenza delle condizioni solari come nel- zione di arrivo usuale.
pre "bucato” con poca attenuazione, per- le gamme “alte” delle HF. Si parla in questo caso di collegamen-
mettendo la riflessione sugli strati F ed Data l'estrema ristrettezza della ban- to “via lunga”. La spiegazione di questo
un segnale dalle lunghe distanze me- da a disposizione dei radioamatori (10 fenomeno implica conoscenze su feno-
diamente più alto che in 80 metri. kHz), le emissioni permesso sono solo in meni, quali il guadagno antipodico, che
Anche i 40 risentono del rumore at- CW e RTTY. esulano dall`argomento dell`articolo,
mosferico e quindi delle stagioni e del- ma che potranno essere ripresi in futu-
l'atüvítà solare, sebbene in misura rela- l20 metri rosu queste paginese susciteranno inte-
tiva. resse nei nostri lettori.
Il grosso problema di questa banda è Questa è la banda del DX (collega- L'importante comunque è conoscere
l'esiguità di spazio a disposizione dei ra- mento a lunga distanza) per eccellenza. questa possibilità e le modalità con cui
dioamatori europei (solo 100 kHz) e la Lo strato E che risulta predominante normalmente si manifesta per poterla
presenza difortissime stazioni broadca- nelle gamme più basse non è significati- sfruttare a nostro vantaggio.

Progeflo n. 12 - 1988 13.


EFFETEO '_ RADIO

Figura 3.
QSL di una noia
rodioamtrice
milanese.

l17edl15rnetrl miglia sempre di più ai 20 metri e la pro- Queste bande sono prettamente diur-
pagazione è quasi sempre aperta anche ne e si chiudono rigorosamente qualche
Ho voluto raggruppare queste due di notte. ora dopo il tramonto del sole, per poi ria-
bande perché il loro comportamento è La difi'erenza più evidente tra i 17 ed prirsi qualche ora prima del suo sorge-
molto simile e non si può parlare di dif- i 15 metri è quella riguardante gli orari re.
ferenze peculiari. di apertura e di chiusura della banda. Anche qui la differenza trai 12 edi 10
Lo strato E conta ormai poco e 1a pro- Si è notato infatti che quando i 15 me- rispecchia il comportamento dei 17 e 15
pagazione è influenzata dalla maggiore tri sono chiusi anche i 17 lo sono; nel ca- metri e riguardal'orario diverso di aper-
o minore ionizzazione degli strati F. so che le due bande siano invece aperte tura e chiusura delle bande.
In queste bande e nelle superiori dob- la chiusura dei 17 metri avviene circa
biamo cominciare a fare i conti con il va- un'ora dopo quella dei 15, come pure Conclusioni
lore di M.U.F. che ci indica la frequenza Papertura avviene un'ora prima.
al di sopra della quale la ionosfera di- Come abbiamo visto il comportamen-
venta trasparente e quindi non riflette l12edi10metrl to della propagazione nelle bande riser-
più verso terra il treno d'onde. vate ai radioamatori in onde corte è
L'assorbimento ed il rumore ionosfe- Anche queste bande hanno un com- estremamente vario e variabile.
rico provocato dagli strati D ed E diven- portamento simile e quindi verranno I calcolatori e le trasmissioni digitali
ta irrilevante tranne durante casi parti- descritte insieme. hanno permesso di sfruttare commer-
colari quali tempeste solari o disturbi Ci troviamo al limite superiore delle cialmente al meglio le trasmissioni nel-
ionosferici transitori. HF e le condizioni delPattività solare la gamma decametrica; in questo mon-
Questa caratteristica permette di ri- condizionano pesantemente il compor- do telematico in cui componendo lo 00 al
cevere segnali molto forti e di ascoltare tamento della propagazione, quasi telefono si può comunicare a viva voce
molto bene anche i segnali più deboli. esclusivamente via strati F. con tutto il mondo, la sperimentazione
Si possono avere quindi buone soddi- La differenza tra anni di sole attivo o in onde corte non dovrebbe quindi tra-
sfazioni anche usando poca potenza ed poco attivo è immensa. smettere più alcuna emozione.
antenne di fortuna. Nel primo caso si può collegare tutto il Ci si sente invece ancora in balia del-
Negli anni con bassa attività solare mondo con segnali fortissimi, poco di- la natura e proprio questa aura di mi-
queste bande sono chiuse anche di gior- sturbati e usando antenne e potenze ve- stero, ma nel contempo di libertà appas-
no tranne qualche breve “apertura” che ramente irrilevanti. siona molti radioamatori che soprattut-
permette sporadicamente collegamenti In caso di sole inattivo le bande sono to in HF rivivono in ogni collegamento
anche a lunga distanza, ma con zone completamente chiuse tutto l'anno e si parte di quella grande emozione che
molto circoscritte. possono collegare qualche volta stazioni Marconi provò quando udì il mitico col-
Negli anni ad alta attività solare il nell'ambito dei 1000 chilometri grazie po di fucile.
comportamento di queste bande asso- all'aiuto dell'E sporadico. _ I
14 Progetto n. 12 - 1988

_
EFFE'ITO RADIO

IARU Reg. l - HF Band Plan


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29.700
E
a
Figura 4. Band Plan per la. regione I relativo ai servizio di radioamatori: in HF.

TASCAM
SYNCASET 234
Questo registratore è l'unica
aitemativa professionaie ai
tradizionale “open reel" per
registrazioni musicali
e sistemi audiovisivi.
Le sue caratteristiche
principali sono:
4 piste- dbx- velocità di 9 5 cmi's -
mixer iniout - ingressi microƒlinea.
GBC Teac Division: Viale Iif'lat'leot'ti` 66
20092 Ciniselic Batsamo v Telefono: 6189391

TEAC PROFESSIONAL DIVISION


Progei'to n. 12 - 1988 15
USO
RADIO
AMATORIALE
ZRIT215-00
144 M Hz
430 MHZ
RICETRASMEITITORE VEICOLAHE VHF
“ALINCO” MOD. 22 E
L'avanzata ingegneria e l'alta tecnologia condensato
fanno di questo trasmettitore. un sicuro mezzo di
collegamento; dotato di cristalli liquidi che indicano
l'esatta frequenza di lavoro. le memorie e le funzioni.
Gemme di frequenza: 144 + 146 MHz
Con possibilita dl espansione da 140 -I- 160 MHz
Modulazione: FM F3
Alimentazione: 13.8 Vo. c.
Assorbimento ricezione: 300 mA
Assorbimento trasmissione: 5 A max
Impedenza antenna: 50 Q
Dimensioni: 164x40x140 mm
Peso: 1,2 kg
TRASMETTITORE
Potenza di uscita: 25 W max
Tipo di emissione: 16 F3
Deviazione frequenza max: :i: 5 kHz
Spurie emesse: < 60 dB
Microfono: a condensatore
RICEVITORE 28/7235-00
Sistema di ricezione: supereterodina
doppia conversione
Modulazione: 16 F3 RICETRASME'ITITORE VEICOLARE A DOPPIA
Frequenza intermedia: 21,6 MHz - 455 kHz BANDA VHF/UHF “ALINCO” - MOD. ALU-24
Sensibilità: 12 dB SINAD < 0,16 pv Ultimo prodotto della nota serie "ALINCO" per i radioamatori
Potenza uscita audio: 2 W più esigenti.
Impedenza altoparlante: 8 Q Gamme di frequenza: VHF =144 +146 MHz
UHF = 430 + 440 MHz
Codice GBC ZR/7215-00 Passo di canali: VFO-A 12.5 kHz - VFO-B 25 kHz
Impedenza antenna: 50 Q
Alimentazione: 13.8 Vc. o.
Corrente assorbita a 13.8 V:
Ricezione: [posizione STAND BY) 300 mA
Trasmissione: 25 W - 5 A! 5 W - 2,5 A
Dimensioni: 140 x 50 x 164 mm
Peso: 1,2 kg
OR TRASMETTITORE nlcEvlTonE
I otenza i uscita: Sistema di ricezione: superate-
25 W e 5 W rodina a doppia conversione

'E-'I'íuHF/FM16F3 d._
Tipo di emissione:

TFIAS'VvH
Sistema di modulazione: 16 F3

CEOLAR|
v|=Et¦c reattanza variabile FM
Frequenza intermedia:
1° 21.6 MHz! 2° 455 kHz
Sensibilità: 12 dB SINAD a
Microfono: tipo a condensatore 0.16 pv
Spurie emesse: < 60 dB Selettivita: >i 6 kHz a 6 dB
Modo operante: Simpiex/Du- (i 12 kHz a -60 dB
plex I Potenza audio: > 2 W
Impedenza altoparlante: 8 Q

Codice GBC ZR/7235-00


Distribuiti dalla
EFFETI'O RADIO

MODEM MULTIUSO
operazionale OP1, collegato come con-
l| sistema pocket radio è un modo di trasmettere dati appositamente vertitore d'impedenza. I due transistori
concepito per ì collegamenti via radio. || pocket viene inseriti nel circuito collegato al piedino
prevalentemente utilizzato in VHF [banda dei 2 m] e UHF [70 cm) 1 servono a silenziare uno dei toni, per
l'esercizio in CW.
ma viene ìmpìega†o con successo anche in onde carie.
Il segnale di altoparlante dell'appara-
to radio viene trasferito ad un filtro di-
gitale, tramite OP2. Il guadagno in ten-
di Hans Walter Knuppertz DLSEBR sione dí OP2 è circa 10. Con P7 sarà
eventualmente possibile attenuare il
segnale :Pingu-esso. Prima del filtro digi-
tale c'è ancora uno stadio limitatore ed
l 1 flusso dei bit di un pacchetto di da- zione, mediante G3 e G4. LEDI permet- indicatore, con 2 LED rossi (LED4 e
ti deve essere convertito in frequenze te di osservare il segnale ricevuto. G2 pi- LEDS).
audio, una per ciascun livello logico, lota il IEDZ, permettendo anche il con- Il filtro è formato principalmente dal
per poter essere irradiate da un qualsia- trollo ottico del segnale di trasmissione. circuito integrato “switched capacitor”
si trasmettitore. Grazie allo speciale co- MFlO (National Semiconductor). Que-
dice (NRZI), non importa quale sia la Modulalore e demodulatore sto integrato (Figura 3) necessita sol-
frequenza associata a ciascun livello lo- tanto di resistori per la regolazione del-
gico. Tuttavia, l'interfaccia qui descrit- Il segnale digitale di trasmissione le caratteristiche dei filtri, nonché di
ta prende in considerazione 1a possibili- raggiunge il piedino 9 del noto circuito una frequenza di clock, che nel nostro
tà di invertire i segnali di ricezione e di integrato AFSK tipo XR2206. Al piedi- caso viene generata da un ICM 7555. La
trasmissione. Questo facilita I'utilizzo no 2 di questo circuito integrato modu- frequenza di clock è di 115,6 kHz e vie-
in altri servizi di comunicazione amato- latore è presente una tensione alterna- ne tarata con P5
riale, come l'RTTY, l'Amtor e il CW. ta di frequenza corrispondente al livel- Il circuito di MFIO forma un filtro
Questa facoltà è stata ottenuta me- lo logico da trasmettere, senza che av- passa-alto ed uno passa-basso del se-
diante la porta OR esclusivo G1 (Figura venga un salto di fase al punto di com- condo ordine, collegati uno in seguito al-
1). Se Pb4 è a livello “1”, il segnale logi- mutazione. Questa tensione alternata l'altro. Viene così garantita la larghezza
co di trasmissione viene invertito. Lo raggiunge l'ingresso microfonico del di banda necessaria per la trasmissione
stesso vale anche per il segnale di rice- trasmettitore, tramite l'amplificatore di 1200 Baud.
Questo filtro efi'ettua una correzione
della risposta in frequenza, perché la
nota a 2200 Hz della maggior parte de-
gli apparati radio viene attenuata, a
causa della larghezza di banda a bassa
frequenza predisposta per la trasmis-
sione del parlato. Si ottiene così anche
un notevole miglioramento nell'elabo-
razione dei segnali deboli. Questo filtro
ha la medesima forma di quello inserito
nella scheda TNC del TAPR (Tucson
Amateur Packet Radio).
Il segnale filtrato raggiunge il compo-
nente demodulatore @2211. Questo
circuito integrato dimostra, con un li-
vello “1” al piedino 6, che la frequenza
del segnale d'ingresso è contenuta in
una delle bande di frequenza previste.
Allora, il LEDB collegato a1 piedino com-
plementare 5, si accende (lock detect).
Se la frequenza di aggancio supera una
delle frequenze di commutazione previ-
ste, il piedino 7 va a livello “0”, altrimen-
ti rimane a livello “1”.
Se i] circuito integrato demodulatore
non risulta agganciato, il livello al piedi-
no '7 non è definito. Per questo motivo, il
piedino 6 è collegato al piedino 7 e per-

Progeflo n. l2 - 1988 17
EFFETI'O RADIO

mzí I
R1
116115 1:. 1:-1 12 11
XR 2206

PB3 0-1
CW mode 2: *D1
°|< 1111112. ›_=|_-
PBÂ o--_1<-< E1 ne »
lnv TX D2 ÉDS
4 52
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TX ,ca 5D san r'r


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C1
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svdig.
.cß I J.
86337 Q [553
Grano Fm dlgnaleíFigura a)

PB?_
Trasmissione

Figuml. Schemaeleiù'icodeímcdemperPccketmdia

ciò, nella condizione di mancato aggan- livello “1” a. Pb7, T3 va in conduzione e come uscita, cioè ha un livello alto. T3
cio, il computer trova un livello “0” per- lascia passare una corrente verso mas- non commuta quando Pb? è predisposto
manente. Altrimenti, un livello coetan- sa. La radio deve anche possedere un come ingresso, per esempio subito dopo
temente variabile proveniente dal com- collegamento PTT commutabile a mas- l'accensione oppure dopo un reset del
puter potrebbe essere interpretato erro- sa, altrimenti sarebbe necessario ag- computer.
neamente come un segno di canale giungere un relè. T3 potrà essere carica- Con qualche aggiunta al circuito, T3
occupato. toconunmassimodi 0,5A. Labase dìTB permette anche di realizzare un siste-
Per la commutazione dell'apparato è collegata ad un partitore di tensione: ma di verifica dell'attivazìone (wat-
radio in trasmissione viene utilizzato così il transistor va in conduzione sol- chdog) del trasmettitore, come mostra-
un semplice stadio a transistor. Con un
tanto quando Pb7 viene programmato to in Figura 4.
TB
Prog-emo n. 12-1988
EFFEITO RADIO

Un modem sulša porta utente


Per questo circuito è sufiìciente un
circuito stampato inciso su una sola fac-
cia, con dimensioni di 75 x 100 mm (Fi-
gura 6). Il montaggn'o dei componenti de- C12 €13 25v
.._ + 616
ve iniziare coni ponticelli di filo, alcuni __.- D1
dei quali corrono a1 di sotto dei circuiti
integrati. I \a-1uuta
Si è dimostrato vantaggioso efi'ettua- l/lodllllihhsv
re il collegamento alla porta utente del
0-64 mediante un connettore a 21 poli
(DIN 41 617). Alla basetta dovrà essere
saldata una serie di 21 spinotti. Monta-
re poi gli zoccoli dei circuiti integrati,
che dovranno essere del tipo margheri-
ta di precisione, in modo da lasciare sot-
to di essi lo spazio suñìciente al passag-
gio dei ponticelli. Si possono ora monta-
re tutti gli aItri wmponenü- Volendo in- Figura 2. L'azimnmm se: modem avviene :mmie un regime di em
serire la hasetta in un mobiletto, alcuni integrato, che riceve tensione dal 0-64.
trimmer potranno essere sostituiti da
potenziometri, montati sul pannello
frontale. Anche i LED potranno essere
montati, a scelta, direttamente sulla
basetta oppure sul pannello anteriore ._ a a
del mobiletto. +51: -sv 22E
Parte dei resistori dovrà essere mon- “e n30 l' r
tata verticalmente. Per il filtro digitale 23;. 22k E. à 'š
sono necessari componenti con tolleran- +5? P5 F Fn
za dell'1%, a strato metallico; del mede- °- 10k _ l
simo tipo dovranno essere anche i resi- a 1 a FIH 101, 2 _*
smi per i circuiti integrati XR2206 ed 1322
@2211. Alla fine del montaggio salda- J ICM7555 ma
re, direttamente alle piste di rame, un
altro ponticello di filo isolato ed un dio- ' 2 la " "will , F '2
do. Volendo effettuare il collegamento -- 0+5V
del modem al trasmettitore mediante -LIlmD
un connettore DIN, montare sulla ba- ca usata 1|]ir Ras
setta una presa DIN ad 8 poli. È sufli-
siente anche Una Presa a 5 poli, ma in mura s. scheme ehm dei film anime con msm.
questo caso il terminale P'IT della ba-
setta dovrà essere ponticellato al piedi-
no 4. Accanto alla prima, si puo monta-
re un'altra presa DIN a 5 poli che per-
metterà di riportare facilmente il se- 22m..
gnale del modulatore al demodulatore,
tramite un cavo di connessione a 5 poli.
Ora manca soltanto la linea diretta al
connettore della porta utente del 064.
Collegare la presa lineare a 21 poli ai se-
gnali della porta (Figura 6). Se la baset-
ta viene inserita in un mobiletto, il con-
nettare a 21 poli non sarà più
necessario.
Collegare il cavo di connessione alla
porta utente_ ' senza
_ ancora collegare
, . . . “wagc
4_ Ummgo . .
che 1m -
Figaro 5. Se il- modem
. -
Pocket deve esse-
,_
lterfaccidaá šeëificando se la Tensione www-dera ü ,emPQ i???
ogm-im dg; re cordroüatorio cucino complft'er,`iè ne-
,tel'na_ ta è Presente su tanto al trasmettitore a circa 30' secondi', 028m Im “WWW “PP-lemm-
piedun 20 e 21 del connettore. Un colle-
gamento errato potrebbe arrecare dan-
ni al circuito integrato di input!output
del 0-64 (CIA 6526), integrato questo aì- per la sua estrema delicatezza. Duran- porta utente, il computer non dovrà es-
curamente noto ai “tmfliconi” del 064 té l'efiettuazione dei collegamenti alla sere alimentato. Dopo la prima accen-

Progefio n. 12-1933 19
EFFETIO RADIO

sione del computer, con l_”interfaccia col-


legata, controllare innanzitutto le ten-
sioni di alimentazione. Staccare poi di
nuovo l'alimentazione per inserire i cir-
. .. . . . Packet radio su 2 mflü crn FM 1200 sauu 120012200 Hz 1700 Hz
cum mtegmh negh z°c°°h° Packet radio is HF sse 300 Baud 10001fraoo Hz 1700 Hz
arrY (saudovAscll) 45... saud 1275.'2125 Hz 1700 Hz
I Clock da 115,6 KHZ HTTY (saudosascu) 45... sand 127511445 Hz 1300 Hz
_ Frl'rY (eaudosasou) 45... sand (101571785 Hz 1700 Hz)
Per la taratura è necessano un fre- CW 500,.,3007- Hz 1700 Hz
quenzimetro digitale. Con un po” di har-
dware e software in più, si potrebbero
effettuare le misure tramite la linea Tabella 1.' Dati caratteristici dei diversi modi fimzionoli.
CNTZ della porta utente. ln caso di ne-
oessità, le frequenze potranno essere
misurate mediante eterodinaggio, tro-
vando un altro radioamatore che aiuti
ad efi'ettuare un collegamento radio
FM. Sulla basetta sono montati sette _ _ _
trimmer multigiri. Flag 2 E 5).( '
Regolare a 1 15,6 kHz, mediante P5, la Pbo HXD È( '
frequenza di clock del filtro digitale; re- Pm HTS J Tx (301° segnale GW) '
golare poi, con P6, il livello del segnale s DTR mm) '
d'uscita diretto al microfono. Pba R* M '
A seconda del tipo di apparecchio ra- PM DOD in- '319m TX lama” segnale GW) '
dio, è necessario effettuare un opportu- P135 DOD out w: sh'fl im "
no adattamento. Nelle radio che neces- Pbs GTS 'men' Rx '
sitano di un amplificatore microfonico, PW 2.8.5 HT '
la tensione d'uscita non sarà probabil- Paz TXD Tx (anche segnale cW-l '
mente sufficiente. In questo caso, sosti-
tuire il resistere inserito tra 1'XR2206 e
Pingresso non invertente di OPl (27 kn) Tabella 2: Assegnazione dei contatti sulla por-bo utente del 0-64.
con un condensatore elettrolitico da 10
uFl16 V (catodo ad OPI). Invertire inol-
tre la polarità del condensatore elettro- collegato a massa. T1 andrà così in con- messa a punto, regalando P2 fintanto-
litico collegato all'uscita di OPI: la ten- duzione e P1 potrà essere regolato fino ché il carattere stampato apparirà sul-
sione d'uscita viene così aumentata di 4 ad abbassare a 0 V la tensione alterna- lo schermo senza difetti.
volte. ta al piedino 2.
Per quanto riguarda la sensibilità Regolare con P4 la frequenza di 1200 Altri modl dl funzlonamento
d'ingresso regolare dapprima, con P7, il Hz per il tono basso al piedino 9 dell'XRf
volume del ricevitore ad un livello gra- 2206 e con P3 quella di 2200 Hz del to- Il software reperibile per RTTY, Am-
devole; ricercare poi una regolazione di no alto. Stabilire infine la frequenza di tor e CW per il 0-64 è molto abbondan-
P7 in cui i LED 4 e 5 si accendono appe- commutazione dell'XR221 1, applicando te. L'interfaccia puo essere utilizzata
na, con una luce molto debole, quando è una tensione alternata di 1700 Hz al- anche per queste applicazioni, previo
presente un segnale: la principale fun- l'ingresso dell'interfaccia e cercando adattamento dei collegamenti alla por-
zione dei LED è quella di segnalatori e poi, con P2, un punto di regolazione al ta utente del Commodore e delle fre-
non di limitatori di corrente! Si dovreb- quale il livello al piedino 7 dell'XR2211 quenze AFSK utilizzate. In Tabella 1 so-
be tenere presente che una variazione sia al limite della commutazione allo no elencate le frequenze più comuni.
del volume nella radio causa anche una stato opposto. Il cambio della frequenza potrà avve-
variazione di livello del segnale applica- E vantaggioso per la taratura avere a nire mediante commutatori e trimmer
to all'interfaccia, quindi sarebbe oppor- disposizione un programma di termina- multigiri: si ottiene in questo modo
tuno effettuare i collegamenti a monte le per il 0-64. Se il software utilizza la un'interfaccia ad utilizzo multiplo. De-
del potenziometro di regolazione del vo- porta utente come interfaccia RS-232, le siderando adoperare altre frequenze,
lume del'RTX linee di trasmissione e ricezione corri- dovranno essere apportate modifiche
Con una tensione di 5-6 V al piedino 1 spondono a quelle necessarie per il traf- parziali alla frequenza di commutazio-
del XÉR2206, la sua tensione alternata fioo Packet. Applicare l'uscita dell'inter- ne ad anche al collegamento del-
d'uscita può essere portata a circa 0 V: si faccia all'ingresso e correggere il relati- 1'XR2211.
può così eliminare uno dei toni. In pra- vo livello. I collegamenti non corretti alla porta
tica, la ricezione e la trasmissione in CW Dopo aver predisposto il programma utente potranno essere modificati con il
possono essere realizzati con un solo to- di terminale a 1200 Band full duplex ed saldatore, oppure apportando varianti
no, purché il soflzware sia stato predi- aver inserita la funzione di ripetizione al software. In Tabella 2 sono elencate
sposto per questa possibilità. Per la re- del tasto, effettuare un autotest. Cia- alcune versioni modificate di noti pro-
golazione, il terminale libero del resi- scun tasto premuto deve risultare im- grammi, con uniassegnazíone standard
store di base di T2 deve essere collegato mediatamente leggibile sullo schermo. delle funzioni ai connettori della porta
a +5 V, mentre il suo emettitore verrà Sarà necessario assegnare un tasto alla. utente del C-64!128.

20 91090110 0.. 12 - 1900


iii-É :_ V i
EFFEITO RADIO
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Hoarsroraammmmnm IMPORTANTE
Al FUTURI
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spedite
Lìvellolngresso 1.

la richiesta
per posta.
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Mamme! IMícl
PreseDlN

*_'Pont'roek
allegando un
Figura 6. Disposizione dei componenti del modem pocket.

vello “0” a Pb4 (eventualmente chiude-


ASSEGNO
Attenzione l
Il disegno del circuito
stampato sarà pubblicato sul
prossimo numero.
re il commutatore a massa), íl-segnale di
trasmissione viene invertito, mentre
con un livello “0” a PBS viene invertito il
segnale di ricezione.
BANCARIO
NON T RASFERIBILE
Inoltre, la comunicazione tra due
computer secondo il protocollo AX25
Il traffico in CW con il modem Packet- non deve necessariamente avvenire via
radio verrà programmato, per esempio, radio. Allo scopo si potrà prendere in
nel seguente modo: portare PB3 a livel-
lo “0” e Pbl a livello “1”, per commutare
considerazione una linea di comunica-
zione locale diretta, in duplex totale, op- intestato a:
al funzionamento con un solo tono. La- pure utilizzare una linea di comunica-
sciare Pa2 a livello “1”. Invece dei 1200 zione a doppino telefonico, possibile tra-
Hz, si può regolare a volontà una fre-
quenza più bassa. Per l'emissione di
mite un accoppiamento acustico. Il pac-
ket radio potrà essere utilizzata da tut-
Gruppo Editoriale
punti e linee, Pb1 verrà commutato a li-
vello “0” (attivo a livello basso).
Un segnale CW potrà essere deoodifi-
cato dall'XR2211 quando il tono utiliz-
ti coloro che effettuano lo scambio di da-
ti tra due computer. Invece del “Kermit
o del”Xmodem” potrà essere utilizzata
una variante del protocollo I-IDLC, che
JCE
zato ha una frequenza minore della sua permette collegamenti a qualsiasi di-
frequenza di commutazione. Con un li- stanza, anche via filo. I

Progeflo n. 12 -1988
EFFETTO RADIO

Elenco componenti 11:, 1:11, n40: seo o Trimmer multigiri


ns, Rea: seo n Pl-Pä: 10 kn
mo, Rss: 1,2 kn P6: 50 kn
Semiconduttori 1:19:820 o P7: 200 kn (eventualmente 250 kn)
ICI:XR2206 1:21: 8,2 kn
IC2: XR2211 1:22:27 kn Condensatori
IC3: 741.586 ma, R26: 1 ko Cl: 1 pFƒ16 V, tantaìio
IC4: TL082 1:24: 270 kn C2, Cll: 22 nF, MKS
IC5: 78L12 Rss, Ren: 22 kn C3: 10 nF, MKS
ICG: 78L05 R27: 6,3 kn C4: 2,2 nF, MKS
IC7: 79L05 ma: 2,7 kn 05, CB, 010, 017, CIB, C21, C25: 100
ICB: ICM7555 nF, ceramici
ICQ: MF10 A strato metallico CG: 150 nF, MKS
T1: B0548B R12: 220 Q C7, CS, C20: 10 p16 V', tantalio
T2: BCããSB R13: 15 kn 012-015: 100 :LF/16V
T3, T4: 36337 R14: 39 k!) (oppure 33 kn). CIB: 47 (LF/25 V
T5: BCE4801N4148 R15: 18,2 kn 018: 47 pF/Iö V
DI -DI 1: 1N4148 R16: 30 kn C22: 150 pF, ceramico
LEDI, 4, 5:1ED05md R17: 100 kfl
LED 2: LED ø 5 giallo R18: 470 kn . Varie
LED 3: LED ø 5 verde R20: 510 kfl 1: connettore per porta utente (ee. TRW
R31: 16,2 kn, 1 96 251-12-50-70)
Resistorì R32, R34, R35, R41: 10 kQ, 1 95 1: spina lineare a 21 poli (DIN 41 617)
A strato di carbone R33: 30,1 kn, 1 % 1: presa lineare a 21 poli (DIN 41 617)
R1, R4: 39 kn R36: 61,9 kn, 1 % 1: presa DIN a 5 poli (montaggio su c.s.)
R2: 15 kn R37: 76,8 kn 1: presa DIN a 8 poli (montaggio su c.s.)
R3: 220 kQ R42: 330 kn 6: zoccoli per c.i. (2 ad 8 pins, 2 a 14 pin-
R5: 47 kfl R43: 270 kn s
R6, R9: 12 kQ R44: 470 kn 1: a 16 pins, 1 a 20 pins)

PORTAONE SYNCASET
Utilizzando le tecniche multipista più elaborate,
i mixer-registratori della serie Syncaset Tascam offrono
le possibilità di uno studio in uno spazio ridottissimo.
ll mixer-registratore Portaone,
il più compatto della serie,
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e portatile è lo strumento
indispensabile per tutte
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nel settore audio.
GBC Teac Division: Viale Matteoni, 66
20092 Cinisello Balsamo - Telefon016139391

TEAC PROFESSIONAL DIVISION _


EFFETI'O RADIO

RIFLE'ITORI SU:
J.R.C. JST-l 35
LaJRC Uapan Radio Company] è una delle prime ínoluslrie grossi problemi nelPazionare i comandi
principali del transceiver.
nipponiche nel campo delle †elecomunicazioní e vanta un esperienza
di quasi cen†'anni, essendo sona nel lQlS. Comandi

Siamo di fronte ad un vero e proprio


computer che aziona la parte “radio”
ali Maurizio Bremen', l2NOY dell`appareochio e quindi i comandi so-
no veramente moltissimi ed ogni tasto
compie diverse funzioni.
Non mi dilungherò a spiegare detta-
a qualche anno vengono prodot- medie (330 x 130 x 280 mm.). La parte gliatamente ogni funzione, faro cenno
D te ed importate anche apparec- posteriore è quasi completamente occu- invece di quelle più desuete ed inno-
chiature per radioamatori di pata dal dissipatore dei transistor fina- vative.
questa Casa che per tradizioni e fama li e comprende anche un ventilatore ter- Il display è del tipo a tubo fluorescen-
supera probabilmente Nomi più cono- mostatato. te con tre colori: il classico azzurro, il
sciuti nel campo amatoriale. La parte anteriore comprende le ma- rosso ed il giallo.
L'ultimo prodotto della .IRC è un tran- nopole e gli indicatori ed è organizzata È sicuramente la parte più nuova ed
sceiver per` HF a copertura continua: il in maniera classica. interessante dei comandi di questa ra-
JST 135. Un indicatore multifunzione è posto dio in quanto comprende molteplici in-
Le caratteristiche dichiarate sono nella parte in alto a sinistra, la manopo- dicazioni.
davvero innovative e quindi abbiamo la di sintonia è al centro e le altre mano- Partendo da sinistra troviamo: un S-
voluto provarlo. pole di regolazione sono nella parte bas- meter digitale a 40 barre (non pensiate
sa. A destra si trova una tastiera nume- agli apparecchi palmari perché ci tro-
Estetica rica per impostare la frequenza ed altre viamo di fronte a tutt'altra cosa) per-
funzioni. mette in ricezione di visualizzare la for-
L'apparecchio si presenta come un L'inaieme è gradevole e funzionale; zadeisegnaliinarrivoelacentraturain
classico parallelepipedo di dimensioni anche al prima impatto non si hanno FM, mentre in trasmissione permette di

l'1! l]'_› 'HF TRANHL'ENEH

.._

neflo n.12 -1988 23


EFFEno RADIO

controllare la potenza di uscita, quella


riflessa, la corrente assorbita dai finali
e la tensione di ALC. FW" 135416

call? i;:°..17_-":“ - :wi-e WWW.


.Lilx'ä'fä'ff
aida..
È incredibile vederlo all'opera perché .,, m -
.L- ............. u'

-
per ogni funzione il computer pensa ad
accendere e spegnerei simboli e le indi-
cazioni relative e sembra di avere sei
strumenti diversi.
Alla sua destra troviamo l'indicazione
del canale selezionato (un numero da 0
a 199) e quindi Findicazione numerica
della frequenza fino ai 10 Hz (volendo
l°ultima cifra, quella relativa ai 10 Hz,
può essere spenta).
Nella parte superiore troviamo le in-
dicazioni relative al modo operativo
(AFSK, CW, USB, LSB, AM, FM), alla
larghezza di banda (NAB. per stretta, Mura 1. Circuito stampato in cui si evidenziano i. filtri dei JST 135. Si notino il _ 'I
_;ƒiimo cristallo, mcconico e ceramico.
INTER per media, WIDE per larga), al-
la costante dell'AGC (OFF per spento,
FAST per veloce, SLOW per lento).
Nella parte inferiore vengono visua- Sulla destra della manopola di sinto- che aspira Faria da un lato e la. fa usci-
lizzate le condizioni di diversi sottosi- nia ci sono Pinterruttore di accensione, re dall'altro, dopo aver raffreddato tut-
stemi della radio, quali l'attenuatore, il una manopola coassiale peril volume ed te le sue alette.
VFO selezionato, 1a funzione memoria e il guadagno di RF. Subito sopra c'è la ta- La manopola di sintonia è molto scor-
parecchi altri. stiera numerica che serve principal- revole ed ha un buon eñ'etto volano.
Appena sopra la classica manopola mente ad impostare la frequenza ed il La costruzione elettrica è invece dav-
della sintonia ci sono sette tasti che con- numero del canale, ma anche a diverse vero impeccabile e su standard profes-
trollano il modo di emissione, la lar- altre funzioni quali l'impostazione della sionali. Sotto questo punto di vista è
ghezza di banda, la sintonia ed il suo velocità di scansione, la regolazione del- probabilmente il miglior apparecchio
blocco. la luminosità del display e molte altre. per HE' presente sul mercato radioama-
Il primo impatto con questi comandi è Nella parte sinistra in basso c'è il con- toriale.
piuttosto brusco perché siamo abituati, nettore a 8 piedini per il microfono e la La circuitazione è divisa in parecchie
soprattutto per il modo di emissione, ad presa per le cuñìe. schede di vetronite a doppia faccia con
avere un tasto per ogni modo. Qui inve- Nella parte posteriore ci sono, oltre al fori metallizzati e componenti SMD che
ce ci sono solo due tasti che spostano connettore d'antenna e per l*alimenta- vengono inserite verticalmente tramite
verso destra o verso sinistra Pindicazio- zione (solo 12 V), anche alcune prese connettori dorati su di uno stampato ti-
ne del modo che compare sul display. multipolari tipo Cannon, plug tipo RCA po mother board.
Per passare per esempio da USB a FM e prese DIN che permettono l'interfac- Tutte le schede sono schermate tra di
bisogna premere questi tasti tre volte e ciamento con lineari, demodulatori per loro tramite lamierini ed all'interno di
spesso ci si confonde se non si ricorda co- RTTY o PACKET, computer, accordato- ogni scheda le parti soggette ad interfe-
me sono disposte le indicazioni sul di- ri d'antenna ed altri possibili accessori renza ed irradiazione vengono racchiu-
splay, in quanto rimane illuminato solo di stazione. se in scatole vere e proprie connesse a
il modo selezionato. Nella parte inferiore, tramite alcuni massa.
Anche per quanto riguarda la lar- fori praticati nella copertura, si accede a La filatura è ridotta praticamente a
ghezza di banda il discorso è analogo dei comandi semifissi tra cui la regola- zero e l'impressione generale è quella di
mentre è più naturale azionare lo spo- zione del tono, l'anti-vox, il volume del trovarsi davanti ad un prodotto di altis-
stamento in frequenza. side tone e del beep. sima tecnologia.
Sotto al display ci sono sette manopo- I componenti passivi sembrano di ot-
le, alcune delle quali coassiali, che rego- Costruzione tima qualità, come pure quelli attivi che
lano alcuni parametri del transceiver. sono per la maggior parte prodotti dalla
Le più interessanti sono quelle con L'apparecchiatura è costruita intorno stessa JRC.
Pindicazione P.LEVEL e PBS- BWC. La ad un telaio cadmiato a1 quale vengono
prima regola la soglia di intervento di fissati i due coperchi a guscio, il dissipa- Circuitazione
un circuito che ferma la scansione quan- tore ed il frontale.
do il segnale è più alto di un dato livel- Meccanicamente la costruzione è soli- La parte ricevente è una classica su-
lo. La seconda è coassiale ed il PBS (Pas- da, ma rivela alcuni particolari da gran- pereterodina up-conversicn a tre con-
s Band Shift) regola lo spostamento del- de serie, quali il frontale e le manopole versioni tranne che in FM in cui sono
la finestra di media intorno al centro di plastica stampata. due.
banda; il BWC (Band Width Control) re- Il dissipatore è di buone dimensioni e Il valore delle medie frequenze è ri-
gola la larghezza della finestra di media permette un servizio continuo dell'ap- spettivamente di 70.455, 455 e 100 kHz.
frequenza e funziona solo se viene ag- parecchio in trasmissione, anche alla Il segnale proveniente dall“antenna
giunta una scheda opzionale allinterno massima potenza. In questo gravoso passa attraverso un filtro passa basso
dell'apparecchio. compito viene aiutato da un ventilatore per poi essere avviato ai filtri *
24' Progerro n. 12 - was
EFFEITO RADIO

lettori al nostro articolo apparso in “Ef-


fetto radio” dello scorso mese, dal titolo
“PLL contro DDS”.

Prestazioni

Il ricevitore copre senza soluzioni di


continuità da 100 kHz a 30 MHz. Il tra-
smettitore funziona solamente sulle
bande radioamatoriali e pensiamo che
con una piccola modifica possa funzio-
nare anche su ogni frequenza sopra i
1.600 kHz.
La sensibilità è di circa 0,3 microvol-
t per 10 dB (SIN) in SSB, CW, RTTY e
soprai 1600 chilohertz. In FM a 29 MHz
è di 0,5 microvolt per 12 dB Sinad
mentre in AM e sulle gamme delle onde
medie e lunghe 1a sensibilità è di circa 1
microvolt.
La potenza di uscita superai 150 wat-
preseettori che vengono sintonizzati au- gnsle in AM è in realtà un segnale in t tranne in 10 metri dove viene limitata
tomaticamente dal computer della ra- SSB con la portante reiniettata e quin- a 50 watt (per motivi di regolamentazio-
dio. Si tratta di una grossa novità nel di manca una banda laterale. All'atto ne in alcune Nazioni). Anche in questa
campo amatoriale in quanto tutte le ra- pratico ciò non procura nessun proble- banda si può portare la potenzaa 150W,
dio per HF presenti sul mercato usano ma nel ricevere il segnale in AM genera- agendo su di un trimmer interno.
dei filtri fissi in numero limitato, con to dal .IST-135. L'alimentazione è solo a 12 volt e biso-
bande passanti quindi di parecchi MHz. Dopo essere giunto alla frequenza vo- gna munirsi di un alimentatore robusto
Nel JST 135 la banda passante del fil- luta, il segnale viene fatto passare at- in quanto il consumo alla massima po-
tro è molto più stretta perché esso non è traverso i filtri sintonizzabili che vengo- tenza è di circa 33 ampere.
fisso, ma viene spostato al cambiare del- no usati anche in ricezione, per poi giun- La dotazione di base comprende un
la sintonia, col vantaggio di avere sem- gere allo stadio finale. noise blanker con livello di intervento
pre 1a stessa sensibilità in ogni punto Qui viene amplificato fino al livello di regolabile ed a due costanti di tempo, sia
della gamma e di prevenire i fenomeni potenza desiderato e, prima di passare per rumori impulsivi che per il “wood-
di sovraccarico dovuti a segnali molto in antenna, viene ripulito da alcuni fil- pecker". Il notch è a radio frequenza ed
forti, provenienti dalle bande adiacenti tri passa basso a toroide, commutati au- il PBS permette di spostare di circa 1
al segnale da ricevere (vedi 40 metri). tomaticamente a seconda della banda. kHz la finestra di media intorno alla fre-
A questi filtri seguono un preampliñ- Una particolarità dell'amplificatore quenza centrale. L`AGC è regolabile su
catore ed un mixer, entrambi bilanciati, di potenza è quello di avere il transistor tre posizioni ed un attenuatore da 20 dB
composti dagli ormai classici j-fet pilota dello stesso tipo dei finali (ZSC può essere inserito a piacimento.
2SK125. 2879) e polarizzato in classe A, per ave- Un compressore in BF aiuta ad au-
Un filtro a cristallo a due poli posto re una minore distorsione da intermo- mentare il livello del parlato mentre il
sulla prima media frequenza ripulisce il dulazione. VOX permette di passare in trasmissio~
segnale da eventuali prodotti spurii. La parte del sintetizzatore è del tutto ne senza azionare il P'I'T.
Segue un amplificatore a mosfet e nuova per la presenza di un circuito In CW e presente il circuito di semi e
quindi il secondo mixer, praticamente i- DDS. full break-in.
dentico al primo, a cui si aggiunge il cir- Esso genera in modo completamente Per quanto riguarda la parte digitale,
cuito del noise blanker a due costanti di digitale una sinusoide da 445 a 545 kHz sono disponibili 200 memorie che im-
tempo ed a livello regolabile. a passi di 10 Hz che, opportunamente magazzinano la frequenza, il modo di e-
Il segnale passa quindi attraverso dei inserita in un circuito a PLL, viene tra- missione, la larghezza di banda, la pre-
filtri, selezionati automaticamente a se- sformata nel segnale dell“oscillatore senza dell“attenuatore ed altri partico-
conda del modo di emissione, che per- locale principale. lari operativi.
mettono di raggiungere la selettività Questa soluzione è un enorme passo I VFO sono i classici due con possibi-
voluta. avanti nella concezione dei sintetizzato- lità di split e cross-band.
Alcuni amplificatori di media ri perché permette di avere una purezza Si puo fare lo scanning in frequenza e
frequenza precedono lfiiltìmo mixer, spettrale notevolissirna ed una velocità tra le memorie con varie modalità di ar-
dopo il quale il circuito del notch a RF, di commutazione da una frequenza resto (canale occupato, canale libero, le-
del rivelatore e dell'amplificatore di all'altra altissima. gnale più forte o più basso di una certa
bassa frequenza completano 1a parte La funzione di DDS è svolta pratica- soglia, ecc...).
ricevente. mente da un solo integrato del tipo cu- La frequenza è impostabile anche tra-
La parte trasmittente è anch'essa una stom che permette anche un risparmio mite tastiera che assolve parecchie al-
supereterodina e ricopia in parte 'il cir- sulla componentistica ed una semplifi- tre funzioni.
cuito del ricevitore. cazione della circuitazione. I microprocessori impiegati sono due
Una particolarità è quella che il se- A proposito del DDS rimandiamo i 8085: uno per la parte radio vera e

Progefio n. 12 - 1988 25
EFFETTO RADIO

propria e l'altro per il display. Il primo è sintetizzatore il segnale è sempre puli- limitata a 3.500 Hz al massimo.
sñìancato da una ROM di ben 64 Kbyte tissimo e non si avvertono praticamen-
ed una RAM di 16 Kbyte. te più quei fastidiosi click di commuta- Conclusioni
Gli accessori opzionali sono parecchi zione tra un loop e Feltro del PLL.
ed alcuni sarebbe auspicabile fossero Anche il passaggio tra trasmissione e Non possiamo che essere completa-
compresi nella dotazione di serie. ricezione è estremamente veloce e per- mente soddisfatti di questo transceiver.
Il circuito forse più utile è quello del mette di affrontare in tutta tranquillità Le prestazioni sono in linea con quelle
BWC. È una scheda che si inserisce in sistemi di emissione tipo Amtor e dei migliori apparati presenti sul mer-
un posto libero alliinterno dell'apparec- Packet. cato ed in alcuni casi le superano.
chio e che restringe la banda passante di La bassa frequenza e finalmente La costruzione e la durata nel tempo
media frequenza. squillante, a differenza di molti appa- sono i punti forti del JST- 135 che appa-
Si può anche aggiungere il Tone recchi giapponesi in cui eravamo abi- re reslizzato in maniera decisamente
Squelch, linterfaccia RS-232, lo ECSS tuati ad ascoltare un suono ovattato. professionale.
per ricevere senza interferenze le sta- Una pecca in questo circuito è il forte Chi deve comprare oggi un transcei-
zioni in AM, il Notch Follow che permet- fruscio e la larghezza eccessiva della ri- ver per HF di altolivello è bene faccia un
te di tenere il notch agganciato ad una sposta in frequenza che dovrebbe essere pensierino su questo J.R.C. I
interferenza, anche muovendo la
sintonia.
I soliti filtri di media, microfoni, cufiìe
ed altri accessori completano la linea
delle opzioni.
PER I RADIOÃMATORI L'ANTENNA È UN DIRITI'O
Prove il Consiglio di Stato ha concesso recita I'art. 397 del D.P.Fl. 156.03)
ai radioamatori la libera installazio- che deve stabilire ed emanare le
Non si puo che parlare bene di questa ne delle proprie antenne senza norme tecniche necessarie. Otte-
apparecchiatura. La potenza e davvero nessuna preventiva autorizzazio- nuta quindi da parte dell'interessa-
esuberante e mette in diflicoltà la mag- ne comunale. to I'autorizzazione ministeriale, il
gior parte degli alimentatori. La delibera presa (n° 594488) Comune non ha più la possibilità di
La qualità è ottima, come pure la pu- puntualizza infatti che questo tipo opporsi all'installazione di anten-
rezza dell'emissione. Il compressore ha di aereo esterno non incide sulla ne a causa delle loro dimensioni.
un efietto limitato sull'inviluppo di mo- trasformazione del territorio agli ef- A tal proposito non è rilevante
dulazione e serve solo a dare un maggio- ietli delle leggi urbanistiche. che il regolamento comunale sot-
re senso di presenza. Lo spunto è stato dato dal ricorso toponga a “permesso edilizio” la
La stabilità di frequenza è a livello di presentato da un radioamatore a collocazione di cartelloni, insegne,
strumento di misura e può essere cui era stata presentata dal sinda- tabelle, ecc., né si può considera-
ancora migliorata tramite un cristallo co di Bolzano unadillida a rimuove- re la normativa provinciale relativa
termostatatc che viene offerto come re la propria antenna alla tutela paesaggistica, secondo
optional. Il Consiglio di Stato ha infatti pun- cui il Sindaco ha il potere di adotta-
L“emissione di armoniche e spurie è tualizzare che l'autorizzazione al- re provvedimenti inibitori -in rela-
veramente bassa e soddisfa anche Fu- I'installazione di stazioni ed anten- zione a lavori che possono pregiu-
tente più pignolo. ne radioelettriche ad uso privato dicare monumenti naturali, parchi
spetta esclusivamente all'Ammini- e giardini- o provvedimenti l'con-
Il ricevitore è tra i migliori presenti
strazione delle Poste e Telecomu- tingibìli e urgenti” per la difesa del
sul mercato ed ha una buona sensibili-
nicazioni; è infatti il Ministro (come paesaggio.
tà, selettività ed una impressionante
capacità di resistere ai segnali forti.
Grazie alle prestazioni del nuovo

Progetto Risponde
L i integrato non si trova, il trasmettitore fa iespricci. qualcosa non giranella vostra
ultima creatura elettronica? Lo staff tecnico di Progetto è pronto ad aiutarvi
rispondendo in diretta a tutte le vostre domande telefoniche. L'appuntamento è
per ogni GIOVEDI' delle 14 alla 16 e il numero magico e
(02) 6112611.
Ecco le regole d'oro per usufruire al meglio del nostro ñlo diretto. Non dimenticatelel
I Evitate di interpellare i nostri tecnici al di fuori dal giorno e dalle ore indicate. Stanno
mettendo a punto i "vostri" progetti!
.Progetto risponde... solo ai lettori di Progetto. Non possiamo. cioè, fornirvi consulenze
su articoli relativi sd altre testate.
o Cercate di essere brevi e concisi. Altri amici sperimentatorí possono aver bisogno di'
aiuto!

26
Progetto n. 12 «1988
SPECIALE BASETTA OMAGGIO

ECONOMIZZATORE
Dl CARBURANTE
Ogni giorno circolano sulle nostre strade diversi milioni semaforo, non è venuta voglia, almeno
una volta, di fare una ripresa ad imita-
di autoveicoli; questa enorme quantüa di moiori accesi, brucia senza zione di qualche pilota di formula 1?
sos†a le riserve di petrolio del nostro pianeta. Oppure, tralasciando i casi di “guida
Cè un modo per ridurre quesio consumo? Noi, nel nostro piccolo, sportiva”, quanti non hanno mai supe-
rato i limiti di velocità, specialmente
ci abbiamo provato... sulle autostrade, adducendo a propria
scusante il fatto chelastrada era libera?
Ebbene, comportamenti di guida di que-
sto genere contribuiscono all'arricchi-
di Fabio Carera mento del vostro benzinaio, nonché ad
un maggiore inquinamento dell'aria.
Il dispositivo che vi proponiamo vi
l l circuito che vi proponiamo questo - economizzatore di carburante permetterà, con una modica spesa per
mese come “basetta omaggio” è un - segnalatore del superamento di una l'acquisto dei componenti necessari, di
piccolo, ma non per questo ineflicaee, data velocità. avere sempre a disposizione un
sistema di segnalazione del superamen- Vediamo meglio di cosa si tratta. C'è “aiutante elettronico” che vi segnalerà
to di un determinato numero di giri del sicuramente un modo per rovinare anzi- quale condotta di guida tenere per
motore della nostra auto. tempo la nostra autovettura e consuma- risparmiare carburante e, perché no,
Molteplici sono gli impieghi di un re un'eccessiva quantità di carburante, evitare le megamulte introdotte dalla
simile circuito all'atto pratico: ed è quello di “tirare” troppo il motore. recente legislazione in materia di limiti
- segnalatore di “fuori giri” A quanti, allo scattare del verde ad un di velocità.

Progefio n. 12 - 1988 2'7


SPECIALE BASETI'A OMAGGIO

Descrizione del circuito


+ -ODNNflJh
L'analisi di questo circuito è piuttosto
semplice; il segnale ad impulsi prove-
niente dalla bobina di accensione della
0 ..af-___-,
+
vostra autovettura (lato a bassa
tensione, normalmente contrassegnato
da B+) viene prelevato mediante
l'utilizzo di un cavetto schermato di
buona qualità ed iniettato nel circuito.
La tensione pulsante, tramite il
partiture resistivo formato da R1-R2
permette all'integrato ICl di fornire a
sua volta una tensione di base a T1
proporzionale al numero degli impulsi
applicati al suo ingresso.
T1 entra in conduzione quando la ten-
sione di base supera un certo livello,
predeterminato dalla regolazione del
potenziometro P1.
Quando T1 entra in conduzione dà
tensione alla base di T2, il quale assie-
me a T3 forma un trigger di Smith; in
questo stato esso si blocca ottenendo
Paumento della tensione di collettore e
facendo quindi entrare in conduzione
(effetto Zenor) il diodo D1.
A questo punto viene alimentato
anche T4 il quale, conducendo, permet-
terà l'accensione del LED D2 ed il
funzionamento di un eventuale huzzer
elettronico a 12 V.

Montaggio
Per il montaggio di questo circuito
non ci sono particolari indicazioni; è suf-
ficiente prestare attenzione alle
saldature che, come sempre, dovranno
essere effettuate con stagno di buona
qualità e con un saldatore di bassa
potenza
Saldare i resistori, i diodi, i transistor
e l'integrato che, preferibilmente, verrà
montato su zoccolo a 8 pin. I punti di
ingresso e di uscita verranno provvisti
di appositi terminali a saldare su cui
verranno in ultimo applicati dei fili di
adeguato diametro.
Dato che questo tipo di montaggio do-
vrà essere applicato su di un,autovettu-
ra, amaramente esposta in continuazio-
ne alle intemperie ed agli sbalzi termi-
ci, sarà opportuno racchiudere il tutto
in un piccolo contenitore plastico e sigil-
lare con silicone o con guaine passacavo
in gomma morbida i fori praticati per
l'uscita dei fili.

Taratura
La taratura del segnalatore si riduce
alla regolazione del potenziometro P1;
Figura I. Schema elettrico .
_.questo dovrà essere posizionato in modo

28
Progefioh. 12 - 1988
SPECIALE BASEITA OMAGGIO

che Pallarme entri in funzione


superando un determinato numero di
giri del motore.
Supponiamo di non voler superare i
4.000 rpm, poiché oltre a questo numero
di giri i consumi della nostra vettura
aumentano di parecchio, basterà rego-
Figura 2. Circuito lare P1 aifinché segnali il superamento
stampato scalo 1:! di questo limite.

In conclusione...

Efl'ettuata la semplicissima taratura


richiesta, non vi resta che provare
questo dispositivo “su strada”.
Noterete che, ogni volta che superero-
te il limite prefissato si attiverà Pallar-
me e non cesserà di suonare fintantoché
non alleggerirete la pressione del vostro
piede dal pedale dell'aoceleratore.
Non abbiamo la pretesa di avere risol-
to tutti i problemi degli automobilisti,
ma siamo certi che questo piccolo gadget
vi potrà essere utile in molteplici occa-
sioni.

Elenco componenti

Semiconduttori
T1: BC 3073
T2, T3, T4: BC 2373
ICI: SAK215 ITT
D1: 1N4148
LEDI: diodo LED

Resistori
RI, R2: 330 1:52
BB: 8,2 kQ
R4: 82 Q
R5, 312: 1 kn
R6: 10 kg
R7: 150 n
R8, R9: 2,7 kn
R10, R11, R14: 4,7 k!!
R13: 390 Q
R15: 100 Q., 0,5 W
R16: 1,8 kQ
R17, R18: 22k9
P1: 1 k'Q potenziometro lineare

Condensatori
01:10 nF, 100 V poliestere
C2: 0,22 |.LF, 100 V poliestere
CB: 4,7 pF, 16V
C4: 220 uF, 16 V
05: 22 pF, 16 V
.Figura 3. Disposizione dei componenti sul circuito stampato

Progeflo n. 12 -1988 29
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P. -

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SUPERDISCOTEQUE

GENERATORE Dl
EFFETll LUCE
A 8 CANALI
l generatori di sequenze luminose si dividono, in base a come moria, anche una speciale sezione di ali-
mentazione (altrimenti necessaria) e
vengono progettati, in due grandi categorie: quelli soprattutto rende DISCOLIGHT vera-
tradizionali a transistor e circuiti integrati, e quelli compoterizzati mente “trasportabile” ovunque senza
che sono in genere dotati di ap sita sezione operati problemi di peso e ingombro e senza ri-
schi di vedere la memoria stessa (pre-
comprendente contatori di in írízzamento complessi e memorie ziosa banca-dati del circuito) danneg-
(EPROM, RAM o ROM) più o meno capaci (in termini di Kbytel. giarsi con sbalzi di luce, impieghi pro-
lungati, collegamenti errati col parco-
luci o disattenziom' di vario tipo.
Veramente ricercata risulta poi esse-
Prima parte re la circuitazione digitale di scanning
in input (sorgente audio da microfono
oppure clock interno a frequenza varia-
bile) e di pilotaggio in output (normale
in continuo oppure con shift a frequen-
za variabile).
I canali indipendenti pilotabili sono
ben 8, tutti protetti da un ñltro digitale
antidisturbo che non impiega bobine o
strani componenti, ma più semplice-
mente rileva il passaggio “nullo” della
corrente sinusoidale 220 V (zero cros-
sing detector) ofl'rendo prestazioni ve-
ramente eccezionali: totale assenza di
interferenze e disturbi, durante le com-
mutazioni dei triac di pilotaggio, su li-
nee collegate o poste nelle vicinanze di
DISCOLIGHT.

Caratteristiche tecniche
'8 canali indipendenti
Disponibilità di 8 distinti canali pilo-
tabili simultaneamente in accensione e
spegnimento, con interfaccia a triac e
controllo a LED delle condizioni onfofi'
di uscita. Carico massimo sopportabile
su ogni linea: 500 watt circa, per un to-
tale teorico di 4 kWatt.
uesti ultimi apparecchi ofl'rono citate: è cioè una sorta di valido compro-
in genere prestazioni più este- messo tra prestazioni fornite e costo di .Zero crossing detector
se (ma non necessariamente realizzazione. Eltro digitale antidisturbo di moder-
più elevate per quanto concerne la qua- Una rete di diodi opportunamente nissima concezione, basato su11”abilita-
lità) anche se hanno un costo molto più configurati e pilotati sostituisce egre- zione dei triac solo al momento di “an-
elevato dei loro similari circuitslmente giamente la solita memoria EPROM nullamento” dell'onda sinusoidale 220
più semplici. utilizzata in quei casi ove è necessario V di riferimento. Il sistema permette
Il progetto che qui vi presentiamo è un ottenere una sequenza di effetti lumino- dunque la totale eliminazione di bobine,
generatore di effetti luce che. si colloca a si su un certo numero di canali. Questo componenti particolari e ingombranti, e
“metà strada” tra le due categorie sopra permette di risparmiare, oltre alla me~ soprattutto riesce a eliminare total-
Progetto n. 12 -1988 3]
'SUPERDISCOTEQUE

PPI.

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Figura I. Schema elettrico del filtro antídísturbo

mente qualsiasi interferenza o disturbo 'Programmazione a diodi recchio è mantenuta anche per la pre-
(nel senso che ne evita il formarsi). Le sequenze di giochi di luce vengono senza di un circuito autonomo rilevato-
generate da una combinazione indiriz- re di segnale audio ambientale, che fa
'Fusibile di protezione zamento-configurazione, operata da capo a un minuscolo microfono magne-
La progettazione del generatore ha circuiti integrati contatori e da diodi si- tico preamplificato opportunamente si-
previsto 1a presenza di un fusibile di stemati a rete: di fatto si sostituisce 1a stemato sul pannello anteriore del con-
protezione da corto-circuiti, collega- memoria (altrimenti indispensabile per tenitore.
menti errati e sovraccarichi. 11 compo- un buon funzionamento) senza penaliz- In pratica tutto quello che occorre fa-
nente e sistemato tra interruttore di ac- zare i risultati, che rimangono ottimi re per installare DISCOLIGHT in un
censione e trasformatore. anche per la possibilità di efiettuare va- nuovo ambiente è collegarlo alla rete
riazioni sul modo di esecuzione non so- 220 V e collegare le luci da cotrollare.
.Controllo totale di input e output lo in input (scanm'ng), ma anche in out-
Tutte le funzioni di lettura delle se- put (pilotaggio). Descrizione del circuito
quenze per gli effetti luminosi e di pilo-
taggio del parco-luci collegato sono sele- -Monitor a LED 11 circuito elettronico del nostro gene-
zionabili e attivabili con la massima fa- Tutte le condizioni operative sono ratore puo essere innanzitutto diviso in
cilità operativa tramite pulsanti, cioè controllabili direttamente, grazie alla 2 settori: uno che comprende lo stadio
digitalmente (e non con selettori o com- presenza di un monitor composto da ben alimentatore, il filtro antidisturbo e il
mutatori meccanici): i parametri di va- 12 LED multicolori che lavorano in tem- sistema modulare di interfaccia per gli 8
riazione minimofmassimo sono invece po reale: 8 LED gialli per la visualizza- canali di output, relativo al circuito
gestibili da pratici potenziometri. E pos- zione dei canali, un altro giallo per il stampato carrier e un altro di elabora-
sibile selezionare il modo dilettura a rit- controllo dello shiiting in output, un zione, gestione e controllo relativo inve-
mo di musica (segnale audio con sensi- LED bicolore (rosso per lo scanning da ce al circuito stampato master.
bilità regolabile) oppure al tempo del segnale musicale, verde per il clock), un ll primo settore fornisce dunque al se-
clock interno (frequenza variabile). LED verde (frequenza di clock) e un ul- condo l'alimentazione per il funziona-
Inoltre il pilotaggio dei canali può esse- timo rosso (segnale audio rilevato dal mento e provvede a trasferire i segnali
re normale (continuo) oppure in shiflzin- microfono). di attivazione ai triac quando la 220 V si
g (lampeggiamento ad altissima fre- trova sullo “zero” ideale della sua sinu-
quenza, variabile, che moltiplica la pos- 'Microfono incorporato soide (aflìnché non vengano generate
sibilità degli effetti). La totale “trasportabilità” dell-,appa- interferenze sulla rete collegata).
32 Progefio n. 12 - 1988
sUPERDlsCoTEQUE

Figura 2. Schema elettrico deflo sezione UO

I due settori comunicano tra loro di connessione rispettivamente ai punti gono poi direttamente “passati”, ad alta
(elettricamente e meccanicamente) tra- 14' e 15'. tensione, sulle rispettive uscite.
mite una linea di connessione a 15 pin. Le resistenze R4 ed R5 trasmettono Il secondo settore è relativo al circui-
La tensione di rete in arrivo ai punti A agli ingressi della porta NANI) IC2a to stampato master ed è quello più im-
e B del circuito carrier passa al master (pin 1 e 2) il segnale di riferimento del- portante: provvede infatti alla genera-
(attraverso i pin 1' e 2') per arrivare al l'onda sinusoidale 220 V, e il filtro digi- zione delle sequenze di effetti luminosi
deviatore bipolare SWl (“POWER”), tale antidisturbo costruito su IC2 per- e alla loro piena gestione, sia per quan-
che consente di accendere o spegnere lo mette a1 transistor T1 di abilitare il fun- to riguarda l'input (modo di scelta) che
stadio alimentatore (e quindi tutto il cir- zionamento dei triac solo quando viene l'output (pilotaggio del segnale finale).
cuito) facendo o non facendo ritornare i rilevato il passaggio sullo “zero” di rife- I dati relativi alle sequenze sono “me-
220 V stessi ai pin 3' e 4' del carrier col- rimento dei 220 V: in questo modo si evi- morizzati” in diodi 1N4148 (da D7 a
legati ai punti E ed F (tramite il fusibi- ta il sorgere di qualsiasi interferenza in- D35) opportunamente collegati al bus di
le F1). desiderata, e quindi eventuali apparec- interfacciamento con gli 8 canali: la loro
Un potente alimentatore in c.c. ab- chi collegati nelle vicinanze alla rete (ad selezione (indirizzamento) avviene in
bassa i 220 volt alternati presenti sul esempio l'impianto stereo) non saranno modo ciclico mediante ripetizione di 2'?
primario del trasformatore TRl (punti influenzati dalle continue commutazio- “step” ad opera dei 3 contatori ICQ, IC- f
E ed F) a circa 15 volt (punti G ed H) per ní degli 8 canali. I pin dal 6' al 13' tra- 10 e ICll collegati in cascata.
poi raddrizzarli a circa 22 volt c.c. (pon- smettono ai gate dei triac TRCl, TRC2, Si possono creare 3 distinti effetti: se-
te diodi D1) e filtrarli con Cl, C2, ICl e TRCB, TRC4, TRCã, TRCG, TBC? e quenziale bidirezionale up-down, lam-
CB, stabilizzandoli a 12 volt costanti in TRCS, collegati in configurazione mc- peggiante multiplo 4+4 e simmetrico
corrente continua riportati sulla linea dulare, i segnali di attivazione che ven- rientrante in onlofi'.

Progetto n. 12 - 1988 33
SUPERDISCOTEQUE

CSO

«ogni

algo!

00308

, m
15 .
'I

Figum 3. Schema elettrico della sezione di memoria

11 modo di lettura di queste sequenze


(SCAN) viene selezionato digitalmente
tramite semplice pressione del pulsante
K1 (“MODE”), che commuta, tramite .
Imc, 11 mp-flop Issa (pin e) abflitaneo
la scansione a1 ritmo del segnale audio
(eventualmente presente sul pin 9 di 1 z 3 4
ICãc) oppure alla temporizzazìone del
clock interno (costruito su 104d): in
entrambi i oasi sono possibili regolazio-
ni di parametri: tramite il potenziome-
tro Pl (“AUDIO”) si può regolare la sen-
sibilità dello stadio preamplificatore
passa-basso (ICBa e ICBb) al segnale del
microfono MICRO, mentre son P2
(“CLOCK”) è variabile la frequenza di
clock entro ampi valori.

Foto I. Partioolare di-aícuni-oomandi

34 Progeflo n. 12 - 1988
SUPERDISCOTEQUE

LED giallo L4 lampeggiante).

WWW??
Il potenziometro P3 ('“FREQUEN-
CT) permette anche in questo caso no-
tevole flessibilità di regolazione, con
possibilità di creare effetti “casuali”
(frequenza minima) o “stroboscopici”
mrsnuccm (frequenza massima).
suol FINALI In condizioni operative particolari la
generazione di sequenze in modo conti-
nuo (non shift) può dar luogo a nuovi ef-
fetti “casuali” se abbinata a certi clock,
a causa delle “false commutazioni” che
mrsnnurrom . si generano per incroci di clock e sovrap-
:LenaomcI posizioni di temporizzazione.
I segnali che “passano” gli switches
2m v 4' 5 elettronici vengono amplificati da tran-
sistor (abilitati solo se è presente sul pin
5' della linea di commutazione l'impulso
del filtro antidisturbo) e trasmessi al
ssLezlons circuito carrier tramitei pin 6', 7', 8', 9',
ns'rs Puo-uomo 10', 11', 12' e 13' della linea di con-
olool connuuo nessione.
sH'FT nooo Al momento dell'accensione di DI-
T output SCOLIGHT tutte le lineedireset vengo-
no attivate da un breve impulso genera-
to tra condensatore e resistenza collega-
ti a ponte tra positivo e massa (C 16-R31,
sete'r'rons susan-ron UIQ-RBS e C20-R63): iparametri di fun-
mmmzzi Fesousuza
zionamento di default sono modo conti-
nuo di pilotaggio con lettura al ritmo del
segnale audio, e rimangono tali fino a
quando i pulsanti K1 e K2 non vengono
premuti.
SELEZIONE
LETTURA ENEHATOR
AUDtO FREQUENZA Note sui component!
'GLOOK
La componentistica di questo proget-
CLOOK
Input
to è prevalentemente costituita da cir-
cuiti integrati, per cui componenti elet-
tronici passivi quali resistenze e con-
'/ - rsAsFosuA densatori sono presenti in limitata
_ t }-_› .ssouALs quantità, relativamente alle caratteri-
\ sumo etiche dell'apparecchio. Questo a tutto
vantaggio della sicurezza operativa e
RITMO soprattutto come garanzia di affidabili-
Input
tà e perfetto funzionamento.
Figura 4. Schema di fimzionamento e blocchi La parte elettro-meccanica compren-
de, tra Paltro, 2 circuiti stampati, 16
boccole isolate, 3 potenziometri con re-
lative manopole, 9 dissipatori termici
Il LED rosso L1 ("RYTI-HVI”) e verde zione continua oppure in shifting (com- metallici con i corrispondenti set di fis-
L2 {“FREQUENOY”) segnalano le con- mutazioni-lampeggio ad altissima fre- saggio, il piccolo microfono magnetico
dizioni operative dei suddetti 2 segnali- quenza) degli interruttori elettronici preamplificato e il contenitore plastico
sorgente, mentre il LED bicolore L3 IC7a, IC7b, IC7c, 107d, ICSa, ICSb, IC- forato e serigrafato, con pannelli ante-
(“AUDIO!CLOCK”) evidenzia, se rosso, Sc e 108d posti da interfaccia alla base riore e posteriore in alluminio e con pie-
la modulazione audio, oppure, se verde, dei transistor (da T7 a T14) che portano dini anteriori estraibili per l'incli-
quella da clock. alla linea di connessione: questo signifi~ nazione.
Una volta generati gli impulsi in in- ca normali effetti luminosi in condizioni I lunita massimi di tolleranza si inten-
Put è addirittura possibile, sulle se- di default (uscita 13 del flip-flop ICGb di- dono 5% per le resistenze e 10% per i
quenza automaticamente ottenute, mo- sattivata, LED giallo L4 “FREQUEN- condensatori; i resistori, ove non altri-
dificare- i parametri di pilotaggio CY” acceso non lampeggiante) oppure menti specificato,-' si intendono tutti da
output. efl'etti molto belli e totalmente coinvol- 1/4 di watt. I
11 pulsante K2 provvede, se premuto, genti in condizioni di OUTPUT con
a selezionare digitalmente un'abilita- _SHIFT selezionato (clock IC4a attivato, (Continua)

Proseno n. 12 ~ ma 35
SUPERDISCOTEQUE

Elenco componenti Rß= 10 kg Varie


R7,ti¦ 4,7 kn TRI: trasformatore 220:*15 V 2 A
R8-R15: 1 kQ SWI: deviatore bipolare 220 V 2 'A
Semiconduttori R17: 1,5 kn 1f2 W miniatura
ICI: 7812 R18, R22: 3,3 MQ F1: fusibile 250 V 2 A
I02,IC4: 4093 R19, R23: 1 M9- MICRO: microfono magnetico
103: LM3900N R21, R26, R33: 33 kšl preamplificato miniatura
[05: 4081 R25, R27, R32, R35: 220 ohm 11'2 W 1 portafusibile da pannello
106: 4013 R29, R36: 270 kn 1 cavetto di alimentazione 220
[07, ICS: 4066 1239-1146: 390 ohm con spina
109, 1010 e 1011: 401'? 1147-1154: 22 ohm 11'2 W 2 pulsanti unipolari miniatura
T1: BC'516B P1: 1 MQ lineare 18 boccole isolate 220 V
T2-T14: BC 5473 P2: 220 kn lineare 9 dissipatori termici metallici
TR01-TR03: TIC 226D-lzriac P3: 100 k!! lineare per T0220
D1: W04 ponte 9 set di fissaggio a dissipatori
D2-D41: 1N4148 Condensatori termici metallici per T0220
LEDI: LED ø 5 mm. rosso 01: 2'200 uF 25 V elettrolitico 3 manopole con indice per
LED2: LED ø 5 mm. verde 02, 03, 015, 016, 018, 019,020: 100 potenziometro
LED3: LED a 5 mm. bicolore nF 100 V poliestere 1 circuito stampato cod. 531.66
LED4,¦ LED o 5 mm. giallo 04 e 05: 6'800 pF ceramici 1 circuito stampato cod. 531.67
06: 1 pF 63 V elettrolitico 1 contenitore plastico forato e
Reeistori 07, 013: 330 nF 100 V poliestere serigrafato cod. 531.21,
R1,R2: 39 kn 08, 011: 100 aF 35 V elettrolitici con pannelli
R3, R20, R24,R28,R30, R31,R34, 09, 010: 10 pF 63 V elettrolitici anteriore e posteriore in alluminio
R37, R38, R55, R56, R57, R58, 012: 1'000 pF ceramico e con piedini
R59, R60, R61, R62, R63: 100 kQ 014: 4,7 nF 63 V elettrolitico anteriori estraibili per 1'inclinazione
R4, R5: 47 kn 112 W 017: 2,2 pF 63 V elettrolitíco- minuterie metalliche

LA PRODUZIONE DISCOLIGHT
È disponibile ia versione HARDWARE, ovvero l'apparecchio già montato,
collaudato e funzionante, completo di istruzioni di installazione e uso. Codi-
ce 531.00. lire 193.000.
Chi ha un minimo di esperienza con l'elettronica e col saldatore può acqui-
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dente solo i 2 circuiti stampati, il contenitore. i relativi accessori di fissaggio
e le istruzioni di assemblaggio, collaudo, installazione e uso, per costruire
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se di spedizione a carico del destinatario. Gli invii si efiettuano ovunque, EN- tera unendo un assegno non tra-
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può essere anche URGENTE {oon maggiorazione delle spese aggiuntive). riale JOE srl. Riceveremo presto
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anche Ia MAILING CARD personalizzata e codificata che consente di otte-
nere soonti e agevolazioni in eventuali ordini successivi. GRUPPO EDITORIALE JCE srl
Casella postale 118 i . .rs-s.
20092 Cinisello B. (MI)

Progeno n. 12 - 1988.1
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PER OGNI AUTOVETTURA
PER lA CASA

FUSIBILE ELETTRONICO
.Utilizzando componenti di uso perfettamente comune vi funzione viene espletata dal resistere
R1 e dal condensatore Cl; una semion-
proponiamo lo realizzazione di ques†o iusíbile rìafiivabile un da della corrente di rete (che per con-
numero qualsiasi dì volte dopo ogni intervento e regolabile per venzione definiremo “positiva”), viene
correnti da l a 5 ampere. trasmessa da D2 in modo da caricare il
condensatore C2 ad un potenziale fissa-
to a 12 V dallo zener Dz. La semionda
negativa, che attraversa D1, permette a
a curo di Alain Philippe Meslier Cl di scaricarsi e di trovarsi quindi
pronto per la funzione successiva. In
queste condizioni si ottiene una tensio-
ne continua relativamente stabile di 12
ome vedremo nel seguito dell' ar- recchio collegato. La protezione puo es- V, in grado di fornire i circa 20 mA ne-
ticolo, questo progetto, oltre al sere riattivata a mezzo di un pulsante. cessari per mantenere il relè eccitato.
valore propriamente didattico, Due LED segnalatori'indicano costan- L'intensità della corrente di rete assor-
presenta delle soluzioni interessanti e temente la condizione del relè: quello bita dall'utìlizzatore attraversa 6 resi-
circuitalmente valide per la protezione verde si accende a relè chiuso mentre stori da 0,1 Q ciascuno collegati in serie.
di apparecchiature elettriche, elimi- quello rosso in caso di intervento del si- Poiché questa intensità ha un valore (I),
nando la scomodità del fusibile classico stema. Se venisse a mancare la tensione si tratta di un valore efficace. Nella cor-
che, necessariamente, deve essere sosti- di rete, nell,istante in cui questa doves- rente alternata sinusoidale i valori
tuito ad ogni suo intervento. se tornare si avrà comunque il relè chiu- massimi, vale a dire le correnti di picco,
so, grazie ad un dispositivo di riarmo hanno il valore:
Principio di funzionamento automatico. Azionando il cursore di un 2 2
potenziometro si può regolare la corren-
.U_ :à: 0,9 W
La soglia minima di intervento viene te di intervento in un campo che si R 0,1
evidenziata rilevando la caduta di ten- estende da 1 a 5 A.In figura 1 viene mo-
sione prelevata parzialmente ai termi- strato lo schema a blocchi funzionale del Di conseguenza, come si vedrà in se-
nali di un resistere di valore molto bas- circuito. Le figure 2 e 3 mostrano inve- guito, sono questi intervalli che attiva-
so. I segnali ricavati vengono elaborati, ce lo schema elettrico e l'oscillogramma. no realmente il funzionamento del fusi-
integrati ed infine utilizzati per sblocca- Il circuito di controllo e di elaborazione bile.
re una porta logica normalmente attiva: del segnale contiene componenti che ne- L'intervento del fusibile si verifica
si ottiene così l'apertura del relè di uti- cessitano di un'alimentazione in corren- quando viene raggiunta la soglia di con-
lizzazione e quindi il distacco dell'appa- te continua a bassa tensione. Questa duzione del transistor T1. Quando il
cursore del potenziometro A è in posizio-
ne tale che la caduta di tensione prele-
vata ai capi del resistore sia totale, il li-
mite inferiore della tensione è nell'ordi-
ne di 0,6 V, ovvero corrispondente a1 po-
tenziale di soglia della giunzione base-
emettitore di un transistor al silicio.
I punti di massima intensità saranno
allora di:

corrispondenti ad una corrente efiì-


caoe di:

O,6V=1A
0,6 Q

Questo è il valore minimo rivelabile


dal nostro circuito; per cio che riguarda
il valore massimo, non esiste un limite
teorico dato che è sufficiente spostare il
cursore del potenziometro in maniera
da prelevare una qualsiasi frazione del-

Progefio n. 12 - 1988
PER LA CASA

Rilevazione Rete
della dell' utilizzatore Utilizzatore
corrente

Alimentazione Trattamento Regolazione


basse tensioni del segnale deHa sogüa

Comando
del rele`

Riarmo
f

.Figura I. Schemaa blocchi

la caduta di tensione disponibile ai capi D3 devia una frazione della corrente a che in questo caso è dell'ordine di circa
della serie di resistori; in realtà, questo partire dalla caduta di tensione di 0,6 V. 15 ms, cioè decisamente inferiore al pe-
limite superiore viene imposto dalla In conclusione, al livello del collettore riodo di base degli impulsi di comando.
possibilità di dissipazione termica dei di T1, per una data posizione del curso- Il monostabile ricevei suoi impulsi posi-
resistori. Nel senso di conduzione, la re del potenziometro Al si rileva: tivi di comando tramite un circuito deri-
massima caduta di tensione è limitata ° un potenziale fisso di 12 V fino al vatore formato dal resistere R10 e dal
ad 1,8 V per la presenza dei diodi D4-D6 raggiungimento del valore minimo del~ condensatore CS. Tale circuito trasmet-
montati ai capi dei resistori. In questo la corrente (interdizione di T1), nonchè te un breve impulso positivo nelllistan-
caso, ad ognuno di essi è applicato unpo- ° brevi impulsi negativi che hanno la te in cui si forma il fronte ascendente del
tenziale di 0,3 V e la potenza dissipata durata di un periodo della tensione al- segnale erogato dalla porta NOR II. Ili-
corrisponde a: ternata di rete (50 Hz), ovvero 20 ms. Gli velli alti forniti dal multivibratore mo-
impulsi negativi descritti in precedenza nostabile vengono inviati ad un circuito
l ll2=l,4l I sono invertití dalla porta NOR II di IC- integratore formato dal diodo D7, dai
1 che li trasforma in impulsi positivi. Le resistori R12IR13 e dal condensatore
Iresistori hanno una dissipazione di 3 porte NOR III e IV sono montate in ma- Cã. Durantei livelli alti, 05 si carica ra-
W, ma lo sviluppo di calore non crea pro- niera tale da formare un multivibratore pidamente, tramite il resistore di basso
blemi grazie a 3 diodi in parallelo. Da un monostabile. A tal proposito rammen- valore R12. Durante i brevi intervalli in
Punto di vista più pratico, se la corren- tiamo che detto multivibratore fornisce cui il livello logico emesso dal monosta-
te eflìcace raggiunge i 5 A, l'esperienza alla sua uscita livelli alti, la cui durata bile è basso, questo condensatore si sca-
dimostra chei resistori si scaldano poco risulta totalmente indipendente da rica solo molto lentamente sul valore re-
flí più che nel senso della polarizzazione quella dell'impulso pilota del multiví- sistivo assai più elevato di RIS, grazie al
Inversa; in altre parole, durante il pas- bratore stesso. Questa durata dipende bloccaggio effettuato da D7. In conclu-
Saggio della semionda opposta il diodo in realtà solo dal prodotto di R-11 x C4, sione, i valori minimi del potenziale

Prooeflo n. 12 - was 39
PER LA CASA

UTILIZZAZIONE

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Progetfo n. 12 - 1988
PER LA CASA

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Figura 3. Oscillogramma

Progeflo n. 12 -1988
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Figura 4. Circuito stampato scala 1:1 Figura 5. Disposizione dei componenti sul circuito stampato

disponibile agli ingressi della porta III prima descritta, verrebbe immediata- tore è attivo ed il LED verde L2 si accen-
di ICZ rimangono superiori alla metà mente e senza necessità rilevata dal cir- de. Facciamo notare che questiultimo è
della tensione di alimentazione. Ne ri- cuito. Il livello alto che comanda l'inter- direttamente alimentato dai 220 V del-
sulta un livello alto permanente dispo- vento viene trasformato in un livello la rete, tramite un'adeguata protezione
nibile all'uscita di questa porta, quando basso dalla porta NOR I di ICI. La por- contro le correnti inverse fornita da D13
viene rilevata una corrente eccessiva. A taAND 1 di 102 è montata come porta di e dal resistore di caduta R19.
partire dall'inizio di questo livello alto, memorizzazione. Come regola generale, In caso di corrente eccessiva, come ab-
il condensatore C6 perde la sua carica in condizioni normali, all'ingresso 2 di biamo appena visto, l'ingresso 2 della
attraverso R14 che, con R15 e la porta questa porta viene applicato un livello porta AND I commuta a livello basso.
AND II di IC2, forma un trigger di alto dall'uscita della porta NOR 1. Questa porta si sblocca, il transistore
Schmitt. Di conseguenza, apparirà un Quando viene data tensione, il conden- T2 si interdice ed il relé si diseccita. Il
livello alto all'uscita della porta II, con satore C7 si carica tramite R16 e ne ri- LED rosso L1 si accende e la tensione di
un leggero ritardo rispetto all'inízio del sulta un breve impulso positivo all'usci- rete sul circuito di utilizzazione viene
livello alto fornito dalla porta III. Que- ta della porta AND IV, nonché, tramite interrotta.
sto ritardo è stato predisposto intenzio- D8, all'ingresso 1 della porta di memo- Premendo il pulsante di riarmamento
nalmente: evita l'intervento del fusibile rizzazione. Quest'ultima manda a livel- BP, 1a porta AND I si riporta allo stato
quando viene acceso un apparecchio che lo alto la sua uscita e, tramite D9, man- primitivo e, a partire da questo istante,
presenta una forte corrente iniziale (per tiene tale livello alto all'ingresso 1, con si possono presentare due situazioni:
esempio motori o lampade ad incande- effetto dì autobloccaggio. Il transistore - Lleccesso dí corrente è soltanto tem-
scenza) In realtà, nellfistante iniziale si T2 rimane saturato e 1a bobina del relé poraneo ed il relé resta chiuso
produce sempre una punta di corrente è alimentata. Il contatto di scambio .del - L'eccesso di corrente è permanente
molto breve che, senza la precauzione relé è dunque chiuso, il circuito utilizza- ed il relé si apre di nuovo.

42 Progeflo n. 12 - 1988
PER LA CASA

Il diodo D11 protegge T2 contro gli


effetti della sovratensione dovuta
all'induttanza, che si manifestano
all'apertura del circuito.
In caso di interruzione della rete, poi-
ché il relé rimane eccitato, il consumo
della bobina fa scaricare molto rapida-
mente il condensatore C2 dell'alimenta-
tore. Di conseguenza, se la tensione di
rete ritorna, il condensatore C? (che si è
anch”esso scaricato) si trova in grado di
garantire normalmente 1a sua funzione
di riarmo automatico della porta AND I.
A! contrario, quando l'interruzione
della rete si produce a relé aperto e la
tensione ritorna poco tempo dopo, C2 e
quindi anche C7 non hanno avuto il
tempo di scaricarsi ed il riarmo automa-
tico non può avvenire.
Per evitare questo inconveniente, il
resistore RIS accelera la scarica del con-
densatore di alimentazione, in modo
che il dispositivo possa funzionare in
maniera analoga a quella ora descritta.
Il relê utilizzato in questo prototipo
ha un contatto di scambio con tensione
nominale di 12 V e possibilità di inter- Foto I. Particolare di montaggio del relé e delle prese a banana.
rompere 5 A.
La resistenza del suo avvolgimento è
dell'ordine di 800 Q: non deve comunque
essere minore di 500 Q, per non avvici- posizionamento per bloccare il circuito corrispondenza al relé, due fori per il
narsi al limite di potenza che l'alimenta- stampato; sulla faccia inferiore dellcon- passaggio delle prese “banana”, un altro
zione semplificata di questo circuito è in tenitore praticare un foro per il passag- foro per accedere al pulsante di riarmo
grado di fornire alla tensione fissa di gio della spina. Sul pannello superiore ed infine un passaggio per il cacciavite,
12 V. praticare una finestra rettangolare in necessario alla regolazione del

Reailzzazlone pratica
In ñgura 4 è illustrato il circuito
stampato. Dopo aver montato iponticel-
li, saldare i diodi, i resistori, i condensa-
tori ed i transistorì, come mostrato in
figura 5. '
Attenzione al corretto orientamento
dei componenti polarizzati.
Saldare i due circuiti integrati (possi-
bilmente su zoccolo) soltanto dopo aver
inserito i primi componenti. Sarà bene
lasciare un sufficiente tempo di raffred-
damento tra due saldature consecutive
sullo stesso componente.
Saldare le prese a “lmnana”I diretta-
mente sul circuito stampato, nei punti
appositamente previsti. Avvitare la
presa di rete sul modulo e portare i due
fili di connessione ai due spinotti di ali-
mentazione.
Il contenitore di plexiglass può essere
tagliato alla lunghezza desiderata. Nel
nostro caso, la sua lunghezza è stata ri-
dotta a 130 mm, effettuando un taglio
Perfettamente perpendicolare all'asse
Sui due elementi che costituiscono
I'a-stuccio. É previsto un intaglio di
sim-2.; Manageriale-spaini: wmmmmpm -
Process n. 12 - was 43

L`_'
PER lA CASA

potenziometro A. L”orlo potrà essere an-


che graduato sulla faccia superiore da-
vanti al cursore. La corrente di inter-
vento aumenterà ruotando il cursore
nel senso orario, e diminuirà ruotando-
lo in senso opposto.

il cicuito stampato di questo


progetto può essere richiesto al
Gruppo Editoriale JCE citando
il riferimento PE 900 al costo
di L.8.500 più spese di spedizione.
Vedere istruzioni a pagina B.

i Foto 3. Visto del fusibíle elettronico a montaggio ultimato.

R8: 1 kn C4: 0,47 nF


Elenco componenti R9, R14: 10 kn( 05: 2,2 pF, 16 V1, elettrolitioo
R10, R17: 33 kn C6: 47 pF, 16 V1, elettrolitico
Semiconduttori
R11: 56 kn C7: 10 pF, 16 V1, elettrolitico
D1-D6, D11-D13:1N4004, 4007
D7-D10: 1N4148, 914 R12: 3,3 kfl
R13, 15, 16: 100 kn Varie
Dz: zener 12 V
R18: 4,7 kg 2 ponticelli
L1: LED rosso, e 3 mm, o rettangolare
R19: 33 kn, 1 W 2 zoccoli per c.i. 14 pin
L2: LED verde, A 3 mm, o rettangolare
P1: trimmer 10 kn, montaggio 1 relé 12 V con contatto di lavoro, 5 A
T1: BCIOSC, 1301090
orizzontale 1 zoccolo per relé
T2: 2N1711, 2N1613
2 spinotti a saldare
ICI: 6134001
Condensatori 1 presa
ICZ: CD4081
61: 1 LLF, 400 V, mylar 2 boccole a banana
Resistori
C2: 2200 pF, 16 V1, elettrolitico 1 pulsante per c.s.
R1: 47 Q, 1 W
C3: 22 nF 1 contenitore in plexiglass 135x57x23
R2-R7: 0,1 Q, 3 W

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Emigrauwà.¬i.inn :è I › n eeeéwnen '1.21, .2. 1 rI
Pfogeno n. 12 - 1a
44
.le pagina di
9 Uitgeversmsatschapplj Elektuur BN. (Beek. The Netherlands) 1987.

ARTICOLI
PUBBLICATI
Anno 1987

- Accensione elettronica ................. 7-8


- Espansione per ricevitore
TV da satellite... ......7-8
- Interfaccia facsimile ....7-8
- Generatore digitale di BF. 7.-8
- Biphaser... ...9
- Unità VLF per oscillosoopio ............ 9
- Preampli stereo a valvole .............. 10
- I filtri di Linkwitz... .... 10 halfgeieidergids 1982
- Capacimetro 1 pF- 10 uF... .....11 m aan mn unmumu. u“an *un
+†
- Tester LCD ..................................... 11
- Display universale LCD/LED ....... 12
- Miniconvertitore per OC ............... 12
- Come si progetta un
potenziometro elettronico .............. 12
- Contagiri diesel .............................. 12

Anno 1988

- Sintonia digitale per RX .................. 1


- Filtro crossover attivo 1
- Interfono per moto ........................... 1
- Transistori di potenza ..................... 1
- Grid clip meter 2
- Misuratore di pH ............................. 2
- Calibratore a 19 kHz ....................... 2
- Scanner luminoso 2
- VU meter LCD ................................. 3
- Amplificatore AXL ........................... 3
- Frequenzimetro multifunzione ....... 4
- Controllo per diaproiettori .............. 4
- Alimentatori a commutazione ........ 4
- Antifurti per auto 5
- Unità mobile da studio .................... 5
- Alimentatore a commutazione ........ 5
- Due tracce al posto di una ............... 5
- Generatore di onde sinusoiclali ....... 6
- Limitatore stereo. .........6
- Dimmer per carichi Induttlvi .......... 6
- Telecomando a infrarossi.. ..........6 Strumenti di misura modulari .....9 Tuner controllato
- Accoppiatori ottici a effetto Visualizzatore DCF ......................... 9 a microprocessore ................-.......... 1 1
di campo. .....7-8 The Preamp 3" parte ...................... 10 Misuratore di duty-cycle .............-.11
~ Termometro a energia solare... ...7-8 Decodificatore per scambi Dissolvenza a controllo
- Ricevitore per DCF ....................... 7-8 e segnali 2a parte 10 oomputerizzato per diapositive 11.12
- Decodificatore pler Oktav'ider ....................................... 10 Tuner controllato
Scambi e se ............................ 7-8 ABC dei motori passo-passo .......... 10 a microprocessore 2° parte ............ 12
-DCF con il Commodore 64 ..... _. ..... 7-8 Orologio ripetitore DCF ................ 11 Equalizzatore per chitarra ............ 12
- The Preamp 1*' parte .................... 7-8 Dissolvenza a controllo Scheda di estensione UO
~ The Preamp 2° parte ........................ 9 computerizzato per diapositive ..... 11 per PC IBM e compatibili .............. 12

Pfooeho n. 12 _ was 45'.


LE PAGINE DI ELEKTOR

DISSOLVENZA
diapositive.
La preparazione a regola d'arte di una
presentazione di diapositive, su quattro
o più proiettori, è praticamente impos~

A CONTROLLO sibile senza un supporto software che


metta il fotografo in grado di compilare
i suoi elenchi di diapositive, trovare le
combinazioni più attraenti per quanto

COMPUTERIZZATO riguarda il colore e Pintensità e decide-


re in quale ordine, con quale intensità di
illuminazione e per quanto tempo dovrà
essere fatta vedere una particolare dia-

PER DIAPOSITIVE positiva.


Una volta prese tutte queste decisio-
ni, dopo averle corrette e verificate di
nuovo in una prova generale dello spet-
tacolo, si potranno memorizzare nel
computer tutte le istruzioni necessarie
Porfe secondo per la ricerca e Pesecuzione automatica.
Per aiutare e guidare i molti fotografi
J
appassionati, desiderosi di mostrare le
loro opera a un maggior numero di spet-
In quesƒor seconda parte possiamo o descrivere il programmo tatori, abbiamo perciò scritto un pro-
di controllo e una fosfierc opzionale: insieme, permeliono gramma BASIC per computer MSX e
abbiamo sviluppato una speciale tastie-
di gestire fino o ló proiettori pelr diapositive. ra di comando, da collegare all'ing'resso
joystick del computer.

Rassegna delle funzioni


I 1 programma BASIC, anche se scrit- qualsiasi microcomputer, purché equi- La tabella sottostante contiene una
to per la serie di home computer paggiato con un numero sufiiciente di li- breve descrizione dei comandi gestiti
MSX, non dovrebbe essere troppo dif- nee UO parallele per il pilotaggio della dal programma di controllo per proie-
ficile da modificare per poter girare su scheda (o delle schede) di controllo per zione di diapositive. Ovviamente, il suc-
cesso degli effetti visivi è proporzionale
all'ingegno fotografico dell'operatore, e
>- 'sf
a! . soprattutto fantasia del programmato-
re nel creare i file con i comandi da ese-
guire in sequenza. In questa sede, non
analizzeremo gli aspetti artistici della
creazione di una presentazione di dia-
positive: considerazioni generali sul-
llargomento e consigli pratici si trovano
in tuttii libri e le riviste che trattano di
fotografia.
Quando il programma viene lanciato,
appare sullo schermo il menù (Figura
1), con la richiesta di scegliere il funzio-
namento automatico o manuale dal
testo lampeggiante:
[AIUTO
[MlANUAL
Le lettere maiuscole tra parentesi
quadre indicano il tasto da premere per
selezionare la relativa funzione. Pre-
mendo M, si puo utilizzare la tastiera
per la scegliere i comandi di controllo da
un menù. La funzione scelta viene con-
trassegnata con un asterisco (*). Il siste-
ma di massima estensione è composto
da quattro blocchi di quattro proiettori,
ciascuno con la sua propria area di indi-
rizzamento nella cartuccia UO-timer
per micro MSX. Questa disposizione

Progefio n. 12 - 1988
L LE PAGINE DI ELEKTOR

equivale a quattro cartucce UO, collega-


te in parallelo in una singola slot 1/0, e EFFET'IT VELOCITA' DI DISSOLVENZA FUNZIONI SPECIALI
permette il controllo simultaneo di 16 IDIissolve IQI fest [Home]
proiettori, tramite quattro schede di [Slupeflmpoäe [Nlfirmal [I ee
controllo (non perdete di vista il consu- fade [l]n [Llong [Cliear
mo totale di corrente). I tasti [shif- fede [Olut efxìtra long
tll...[sh.ifi;14 selezionano il numero del mwinkle
blocco, ei tasti l.. .4 il singolo proiettore. [F]lash
È prevista la selezione simultanea di
più proiettori, che possono anche non PROIETTORE ATTIVO PROIETTORE BLOOCATO
far parte del medesimo blocco. Hopo a- [1] primo [shiftHi] 1 -4
ver scelto uno o più proiettori, potranno [2] secondo [shift|[2] 5 - 8
essere emessi i relativi comandi. Le [3] terzo [shift|[3] 9 -12
scelte vengono visualizzate sulla parte [41 quarto [shift][4] 13 -16
alta del menù.
Per cominciare, dè naturalmente l'ef- CAMBIO DIAPOSITIVE
fetto di dissolvenza, ottenuto con il co- L] avanti [dei] [>] avanti diretto
mando “dissolve”. Le lampade di tutti i [.] Indietro [<1 Indietro diretto
proiettori che illuminano lo schermo ri- [ü non cambia
flettente vengono spente e quelle dei
proiettori scelti si accendono gradual-
mente. La funzione “superimpose” (so- Figura I. Ii menù di avviamento richiede oil'utiiizzatore di impostare ie funzioni e i co-
vrapposizione) è analoga a “dissolve” mandi di controllo per il dispositivo di dissoiuenza per diapositive.
ma utilizza metà dell'intensità lumino-
sa. La funzione “fede in” (assolvenza) return) fa partire l'eiìfetto ola funzione “home” ha due scelte: premendo il tasto
accende la lampada di un particolare desiderati. La funzione selezionata non “home”, i proiettori selezionati tornano
proiettore a una certa velocità, senza viene però attivata prima che i relativi alla prima diapositiva, ma non prima
spegnere quelle degli altri; la sua fun- proiettori abbiano completato i comandi che le relative lampade si siano spente.
zione complementare e “fade out”. La precedentemente ricevuti. La funzione Premendo invece contemporaneamente
velocità di dissolvenza delle suddette
funzioni è programmabile: veloce; nor-
male (5 sec); lunga (15 sec) o molto lun-
ga (30 sec).
L'efletto “twinkle” provoca una rapi-
da proiezione sequenziale di diapositive
in un certo numero di proiettori (secon- Tipi dl dissolvenza:
do l'effetto delle luci sequenziali), men- improvvisa, cambio a scatto. dissolvenza molto rapida {< 1 s)
tre l'ei'fetto “flash” dà una breve, singo- taglio, da veloce a molto lento 1...>1D s
la proiezione di una o più diapositive.
Per il controllo del carrello delle dia- Doppie proiezione:
positive ci sono cinque possibilità. La sovrapposizione proietta simultaneamente due diapositive
prima, “forward” (avanti), viene messa
in atto in mancanza di una scelta preci- flash apparizione istantanea
sa (default) e consiste nellialimentazio- di una diapositiva all'ìntemo
ne automatica in avanti del carrello a dell'irnmaglne proiettata
seguito di un comando di dissolvenza; in
altre parole, la funziona si attiva solo u- immagine parziale un certo numero dl diapositive
nitamente a “dissolve”, “superimpose” e con maschera vengono proiettate
“fede out”. La funzione “reverse” (indie- simultaneamente
tro) è analoga a “forward”, tranne natu-
ralmente per il fatto chela direzione di Movimento rapido
movimento del carrello è invertita. Il e animazione proiezione rapida di diapositive
cambio automatico delle diapositive
viene disattivato con la funzione “no Assolvenze l'ìntens'rtà della lampada del proiettore
change”. Le funzioni “forward direct” e viene gradualmente aumentata
“reverse direct” permettono un cambia-
mento istantaneo della diapositiva. I Diesolvenza i'intensità della lampada dei proiettore
proiettori scelti effettuano una dissol- viene gradualmente diminuita
venza (a meno che la loro lampada non
sia già spenta), seguita dall,avanza- Cel'ioeilazione tutti I carrelli portadiaposltive-sono
mento di una diapositiva nella direzio- riportati in posizione 1
ne predisposta.
Le funzioni speciali mostrate nel me- Controllo carrello diapositive in avanti. ali`indieìro
nù sono: “go” (barra spazio, oppure tasto-
Pfoeeno n. 12 - ivea 4.7
LE PAGINE DI ELEKTOR

0 12v
12V

ß 0
.l-

5%
565478

A1,A2= [01:3240
Ro1=12v.rnax.âfiml

Figura 2. Schema elettrico di un semplice generatore di tom' (2a) e del relativo decodífica-
tore (2o) per la sincronizzazione dei registratore a nastro.

itastì [shift] e íhomel, si provoca lo spe- cessiva sequenza di comandi, ON- re su un floppy. La memorizzazione su
gnimento di tutte le lampade dei proiet- 1234[return}, si traduce in una dissol- disco o su nastro non è pero gestita dal
tori, il ritorno di tutti i carrelli portadia- venza a velocità normale, seguita da un programma di controllo: è compito del
positive alla prima posizione e la desele- avanzamento del carrello porta diaposi- programmatore provvedere adatte se-
zione di tutti i proiettori. La funzione tive. La dissolvenza non ha luogo sui quenze di scrittura e lettura su disco.
“clear” cancella i comandi impostati e proiettori 15 e 16 perché le loro lampa- Nel corso della proiezione automatica
ristabilisce la funzione scelta in de sono già spente: si verifica invece an- di diapositive, sono disponibili alcune
precedenza. cora, per default, l'avanzamento auto- funzioni addizionali del programma.
matico della diapositiva. Premendo il tasto “M”, si torna di nuovo
Strlnghe di comando I comandi e le scelte non vengono re- al funzionamento manuale; premendo
si esecutivi prima che diventi attiva la invece “A” si ritorna a1 modo automati-
A questo punto, riteniamo utile un e- funzione “go”: si possono quindi editare co, nel quale il computer continua a ela-
sempio per illustrare meglio la procedu- le sequenze dei comandi. Tuttavia, la borare i dati, a partire dal momento in
ra di programmazione. Supponiamo che selezione di altri proiettori è possibile cui è stato interrotto.
venga impostata 1a seguente stringa di soltanto dopo un comando “clear”. Se necessario, i carrelli delle diaposi-
comando: tive vengono riportati nelle posizioni
Controllo automatico che avevano prima che il modo automa-
[shifl14IQ12 F3 4 ON1234[return} tico si interrompesse. La funzione “W”
Sarà naturalmente opportuno che la pone il computer in attesa della pressio-
Facciamo notare che i 3 spazi sono im- presentazione predisposta si svolga in ne della barra spazio oppure del tasto
portanti perché equivalgono a “go”. modo automatico. ll programma di con- “M” per scegliere l'azionamento manua-
[shiftl4 seleziona il blocco di proiettori 4 trollo permette appunto il funziona- le. Si verifica così una breve pausa, che
(numeri 13-16). I e Q segnalano un'as- mento automatico, con o senza sincro- consente il cambio del carrello comple-
solvenza veloce sui proiettori 1 e 2 del nizzazione con un registratore a nastro. to. La funzione “R” (restore) fa ripartire
blocco 4 (numeri 13 e 14). Il carattere I comandi del proiettore possono esse- il programma dalla prima riga di dati,
spazio che segue fa eseguire la funzione re inseriti nelle righe DATA a partire dopo aver riportato tutti i proiettori al-
programmata. F3 seleziona un effetto dalla riga 8000 in su (un esempio di pre- la predisposizione iniziale.
“flash” sul proiettore 3 del blocco 4 (nu- sentazione automatica è compreso nel La funzione “E” infine pone termine al
mero 15) e il carattere spazio traduce in listato del programma). La struttura programma. I programmatori si rende-
realtà questo comando. 4[space] provo- delle righe è analoga a quella delle ranno conto che “E” e “R”, contraria-
ca un “flash” del proiettore 16. Osserva- stringhe descritte in precedenza, impo- mente alle altre funzioni, devono essere
re che non è stato necessario a questo state manualmente. Se disponibile, si inserite ciascuna in una riga di dati se-
punto impostare un altro F, perché la può usare Punità a disco del computer parata. Il tasto home non può essere
funzione “flash” è ancora in atto.. La suc- per memorizzare i comandi del proietto- inserito in una riga di dati nella forma di
I
' 48
Progetto n. 12 - 1988
LE PAGINE DI ELEKTOR

vrapil'otaggio da parte del generatore di


toni, raccomandiamo di utilizzare la
contigui-azione a resistere-potenziome-
tro, illustrata come facoltativa per il cir-
cuito di Figura 2a. Inoltre, è bene che la
capacità di C l aumenti a 100 nF, per ab-
bassare la frequenza del tono a circa 100
01.” I IM!!! Hz. Nel decodificatore di toni, P2 è
inserito al posto di R9 al fine di permet-
tere una precisa regolazione della
sensibilità ottimale.
La programmazione della sequenza
di proiezione viene facilitata dal mes-
saggio “press button” visualizzato dopo
l'esecuzione di un comando. L'utente
potrà poi far registrare sul nastro il
successivo impulso di sincronizzazione.

Descrizione del programma


Il listato del programma inizia con u-
na rassegna delle variabili usate (righe
140-530). E una precauzione utile in vi-
sta di eventuali successive estensioni,
in quanto evita al programmatore di
perdere traccia delle variabili dichiara»
te. Molte variabili sono dichiarate come
matrici, in cui ogni elemento appartiene
a un particolare proiettore.
Ci sono anche matrici che contengono
solo due elementi; questi non devono es-
sere dichiarati sin dall'inizio, perché
nell'MSX BASIC la dichiarazione non è
necessaria per matrici fino a 11 elemen-
ti (da 0 a 10 compreso). Passiamo ora ad
analizzare alcune variabili, per spiega-
re meglio il funzionamento del pro-
gramma di controllo e per aiutarei pro-
grammatori di computer non MSX a
convertire il software per usarlo con le
:ispettive macchine.
La variabile X è un contatore utilizza-
I"J.“I”1“I°L"°
fifl-iflvfifi--Ofisflßåå-
to nella routine ON INTERVAL, conte-
nuta nelle righe 5500. ..5690. Questa va-
riabile non può essere utilizzata per al-
Figura 3. Schema elettrico della tastiera ausiliario, opzionale, collegata ali'ingreseo tri scopi dopo l'inizializzazione di ON
joystick del computer. INTERVAL, perché gli intervalli ripor-
tano sempre X come 16, a prescindere
dal valore precedentemente assegnato.
Le matrici T1.. .T6 contengono i perio-
carattere ASCII. Questo problema è strazione/riproduzione per registratore di di temporizzazione utilizzati durante
stato risolto utilizzando le lettere “'h” e a nastro è mostrato in Figura 2. Il gene- il cambio delle diapositive. T1(I) deter-
“H”, che rappresentano rispettivamen- ratore di toni da 1 kHz (Figura 2a) vie- mina il tempo di attivazione del relé di
te [home] e [shiitllliomel Le altre fun- ne attivato premendo Sl. [l decodifica- alimentazione in avanti che controlla il
zioni riconoscono tanto le lettere minu- tore (Figura 2h) è collegato all'audio del carrello del proiettore I. T2(I) indica il
scole quanto quelle maiuscole. registratore e attiva i contatti del relé tempo di attesa prima del termine della
La sincronizzazione rispetto a una re- quando viene rilevato un segnale acu- sostituzione. T(3)I e T(4)I hanno
gistrazione su nastro viene effettuata stico durante la riproduzione del nastro. fimzioni analoghe per la sostituzione
tramite Pingresso trigger delfinterfac- L'ampliñcatore di registrazione e ri- all'inverso.
cia joystick (hardware) e la routine produzione (descrítto nell'articolo “C on- Le variabili T(5]I e T(6}I servono come
Wait-for-tape (software). L'uscita (relé) troller per diaproiettori”, pubblicato sul contatori durante il periodo di sostitu-
del deeodificatore a impulsi è collegata n” 4-88 di Progetto, pag. 55), è ideale per zione. Il loro valore iniziale viene copia-
tra l'ingresso di trigger A e la massa del essere usato insieme a1 generatore di to da T(1)l e T(2)I, oppure da T(3)I e
lOyStick 1. Un semplice sistema di regi- toni e a1 deoodificatore. Per evitare il so- T(4)I. I valori delle matrici T1...T4

Pnefio n. 12 - 1988 49'


LE PAGINE DI ELEKTOR

\ IH?
.Figura 4. Circuito stampato scala 1:1 della tastiera.

Figura 5. Dsposizšone dei componenti

50
Progeflo n. 12 - 1988
LE PAGINE DI ELEKTOR-

riabili dipendono dal FADING RATE


scelto. La dimensione (temporanea) del
passo e l'ini'ormazione relativa al ritar-
do sono registrate separatamente per o-
1 2 o N E gni proiettore, mediante le variabili
S(1)I, D(1)I e B(2)I. Tra le righe più im-
3E| 4i L x M portanti del programma c'è la 860, che
determina la cadenza alla quale viene
chiamata la subroutine di esecuzione
D | [T F A dei comandi. L'istruzione ON INTER-
VAL=15 impone al programma princi-
pale di predisporre l'impostazione dei
s o I|= F comandi a essere interrotta a intervalli
di 15112 0=300 mS, per scrivere nuovi da-
Clear Go 'Shìfl ti destinati alla scheda (o alle schede) di
controllo delle diapositive. L'ingresso
dei comandi risulta quindi separato dal-
l'uscita, evitando che l'azionamento di
Figura 6. Disposizione denominazione dei tasti' sulla tastiera ausiliaria. un tasto abbia un effetto di disgregazio-
ne mentre il comando viene eseguito. La
cadenza degli intervalli è predisposta a
300 mS, in modo da lasciare al computer
dipendono dalle specifiche del proietto- tore interessato, mentre B(2)I segnala il tempo sufficiente per far girare la rou-
re utilizzato e possono essere definiti l'attività di sostituzione delle diapositi- tine di intervallo (righe 5500...'5690).
singolarmente per ogni proiettore. In ve. La velocità di dissolvenza viene pre- Un intervallo troppo breve farebbe ge-
realtà si troverà che un unico valore per disposta dai valori contenuti in S(1), nerare l'interruzione durante l'esecu-
le matrici permette un funzionamento S(2), DE( 1) e DE(2). S(1) e S(2) indicano zione di una routine di intervallo, ren-
soddisfacente di tuttii proiettori, anche le dimensioni del passo utilizzato per dendo impossibile a1 computer il ritorno
se sono difi'erenti per quanto riguarda il aumentare o ridurre l'intensità della al programma principale. È risultato
tipo e il costruttore. lampada. DEü) e DE(2) definiscono il che 300 mS permettono una condivisio-
Le matrici B1 e B2 indicano l'attività numero di volte che la routine ON IN- ne di tempo ragionevole tra il program-
di qualsiasi proiettore del sistema. TERVAL viene saltata, prima che ven- ma principale e 1a routine di intervallo.
B(1)I indica se è stata o meno modifica- ga riaggiustata l'intensità della Se varia il tempo di intervallo, dovranno
ta l'intensità della lampada del proiet- lampada. I valori assegnati a queste va- essere modificate anche tutte levariabi-

SLIDE MIXER
& CONTROLLER

Figura 7. Disposizione consigliata de pannello. frontale

Pf°oeflo n. 12 - was 51
LE PAGINE DI ELEKTOR
AWISO
IMPORTANTE li contenenti definizioni del periodo
[T1...T4, DE 1, DE2, Sl e S2).
I numeri dei tasti restituiti dalla rou-
tine corrispondono ai numeri degli in-
terruttori (da 1 a 23 incluso', il 24 è il ta-

AI FUTURI Tastiera facoltativa


sto [shíi't]). Il numero viene aumentato
di 24 quando il tasto premuto in prece-
denza era [shift] (da 25 a 47). La routi-

ABBONATI In Figura 3 è illustrato lo schema di u-


na tastiera esterna, opzionale, per im-
postare tutte le funzioni del program-
ma. La tastiera è collegata al secondo
ne di tastiera riporta un valore nullo per
indicare che nessun tasto era premuto
quando è stata chiamata. I

ingresso del joystick. La Figura 4 mo-


stra il circuito stampato e la disposizio-
ne dei componenti. I pulsanti 525-830
sono interruttori fittizi e sono coperti da Elenco componenti
Se desiderate 6 cappellotti di dimensione doppia
rispetto ai tasti normali. Semiconduttort
Laroutineinlinguaggio macchina re-
accelerare lativa a questa tastiera di controllo vie-
ne linkata al driver per tastiera residen-
D1 -D44: 1N4t 48

varie
te nel computer (righe 5800-5990). Du- 81-530: interruttori per c.s. ad
il vostro rante la scrittura o il debug di routine di
controllo personali, è importante ricor-
azione istantanea
6:0appucci per tasti doppi
dare che la routine di tastiera viene ca- 18:0appuoci per tasti singoli
abbonamento ricata una sola volta. Questo perché il
vettore di aggancio che punta alla routi-
ne di tastiera del computer viene spo-
spedne stato e sostituito dall'indirizzo iniziale
della routine di tastiera. Facendo girare
lI circuito stampato di questo
due volte questa procedura, il computer
la richiesta perderà traccia dell'indirìzzo iniziale
del driver della tastiera residente, di
progetto può essere richiesto al
Gruppo Editoriale JCE citando
it riferimento PE 901 al costo
modo che il programma di controllo del-
per posta. le diapositive in apparenza non funzio-
nerà. Gli errori di dati riferiti durante le
di L. 19.800 più spese di
spedizione. Vedere Istruzioni a
pagina 8.
prove richiedono invariabilmente di far
allegando un girare I'istruzione POKE &HF975,00
prima che si possa procedere ad un nuo-
vo restart.
La routine di tastiera può essere pro-
vata separatamente, impostando la

ASSEGNO riga

KEY = STICK(X)-(8*STRIG{XD-
(16*STRIG)X+2))

BANCARIO dove X è il numero della porta per


joystick.
In alternativa, impostare
NON TRASFERIBILE
1 DEFINIT A: A=USRO(0): IF A<>0
THEN PRINT A: GOTO 1 ELSE 1
intestato a: Uistruzione A=USRO(0) rileva il nu-
mero del tasto azionato. Il suo effetto è
analogo alFistruzione A&=INKEY$. La
routine ha un buffer con una capacità di PROGETTO
azionamento per 128 tasti. Il buifer vie-
uno voce che conto
Gruppo Editoriale ne canoellato premendo in sequenza, i
tasti [shift] e [clear], mentre il solo nella fecnolo ia
[clear] svuota il buffer fino ai successivo

JCE comando “go”.


Il tasto [shift] deve essere sempre pre-
muto singolarmente, per garantire che
d'avonguar io.
Chi perde un numero,
la routine di tastiera assegni un diverso perde un tesoro...
numero al successivo tasto premuto.
52 Progetto n. 12 - 1988
OMWN Pau: DOD
"mdufluhi _ cNmN ¢+Hfisnv¢n+mvu "¢*¢H|^¢*H+flvu H<+hn^¢¢H+flvu H¢+unfi¢=~+ovu onu
ouwN <+au~v¦~+mvn "<+m|^w-H+~vo H¢+mn^wßH+a un+w|^v=~+uvn uQu
una Humhmu ` comu
:oflvnwflflsflaflnfl «magnum ............................-.ì..... . n oh wfi-Hum
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AmfivzH :Hc .m«-ov:fl . onm
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eum :uma evm mH H¢~-mnm ovnn ^«›v mmnw›ou ho Afiv Uhmluou umßßfiu ^m«|ovu3 . «mfivmß :HD fifln
ømfln zmza «Num a" Gnam «una u=n¢=o avanza AmH-°vH: . «mflvfls :Hu con
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.amm~.omm~.owm~.nvn~.¢flh~.°~›~.ønh~.=¬›~.o=m~.°°m~.eom~.uøu~ mamou m :o cflfifl :o anø” ^m«-°vH . nmfiuq :Ha cmq
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crow øa acfin ^n@-°v hdflmzøue“ näufl nmfl-°vfl= . ñafiuflz :Ho q
ofiflw :HIH ..flälfifi “o :ÉSIWÉ .EH amefl wwuflfiw ucdugnnu ›m=n fimfi-ov~n ` Amflvflm :un omç
øw manca anca huflwcwynfi unafifi unflhwüfiø hwøn ñmfl-°v«n . Amflvflm :Ha v
°¢›~.°mh~ høfiwu ucflcflusuu nnfl›u.~u ` nmflvfln :Nn Dnv
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oum~.o~w~.o¢w~ mei» ufla: mfifl=flma~h ñmfl-°vm¢ . Anfi.@ß :HQ adv
.oflm~.non".ams~.°w«~.øhø~.nmw~.o¢u~.amu~.oaw~.owm~ msmou ^«<.»HHV mkmzH zo øuou «EM» umfiøsu mcflnflusmu Amfl-uvm¢ . Amñvmh :un Oüw
o~fi~ maga ego" :uma eum mH "ñovmmnum oc umbw>ou wuflnm mnwmcønu “wave vga: Amd-uv¢¢ . fimflvwh :_n Omm
omøfl zuzh 1=^vm< mH "w›mz=~u«< Owoa onfl» wwp~>uh Anfi-°vm¢ . Amflunh :Ha ømn
°n°~ :uma o^v^ovomw= mu anca uuuxuum wuflflm “mama uflu: unfiucunu fimfl.°v~n ` Amflvfis :Ha ehm
°~°~ :uma ==^v«›ux=~ mH oNøN ¢sflu uhmzpow fimfi-e.«¢ . fimfivfih :ma Own
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Hßnßaz= hzumm u-.m~ mhmuoq anca maououfloun mammwhuufl Hoaucoo Amfilovu . :Su En Omm
..HG-Jia Ilufluüuflfiflu"unIßlülllllrlllllüflflufluuNNHINIBIIIIIIIIHIIHIHuuflufllu «hoaumfioka «ammwhuuu
\ QOON ßuøu ^m«-ouu . ßmfivn :Hu Own
num oaou oNDH nflàflaÉ-Ow HHSßHWUv COHHGELOHCfl Nur-EU fifllflvsa . Qnm
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^~.<“^«.< "ombN mamou ovw een: .un o.. mnouumfioaa un.. mcÉHßÉcu 9.2.3? ma . and
fiflvmufiflvw u^~vmnlfifivmn "^~.@"^H~m "cmßN mamou omo una-5 :0.:: :un-..ou ou ~ QSL: m2 . øbfl
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°.^x.~z n°“^xvfl: 00h I ov
. mlfixvøa nfiu^xvmh "Hqv'H "m.^x.- nm"^=v~a "H.^xvfih øua am! how HHJAOHHzOU mQHAm mohqw i un
ßuflflüßflß
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omfi¢ohow "¢¢.¢~=.¢~= =u=H H.Hm.4 «H coflq :mahum HQHH~Hw "olHfiHun ømfim
°~H¢.=°H¢.°=H¢ ohou H~Hm :e anca :umana "H"H~Hm "u.H~Hmn øfifim
eheH ohou nø<+wmn¢m :mxh «HHHHHQ HH owøç :mnhua "HuHNHm "«"H~Hmo uøfim
. HamHum¢|m "H@H.~.«HH»QH="¢H "HH.«HH«hmmH"¢¢ øhøu :o
ømNm.°-~.¢H~m ohou HNHH.HKHZ Dmfln
LOHOOHO-.Hß .............................. OQØH Dwdfi
uafldflflgfluùhflmüfl .ufl hücfiwãn
and: -
ÉHÉÉ :E: mamou zuE. mlflš . HH un: . _. .53mm mwå ..3. .22m ami. TSI . .HH 9:".
wnfiå . zøPEm Sam.. mamou zuE. THNE . HH 25.. Tm.: 5.53 .33
=ønpum "HHHm.H~Hm "°@°¢ mswou "m.H~Hu "HNHmHHHHm zmzb ~^H~Hs mH una. n op onH mom emfin
==umz n==u¢~= _="«H= °~°¢ wumu ..._................................-....._....................... . Dqflm
:uahmm :wap -@H HH ofioq :makmm oa
. .FKNZ DNHM
NHHSQH Hufiflhlm "lülllllllllunuflfluflflflfiu"uußflnlfllhlhlklfllllllInNHnflnnHHHnn - OODÉ
:mnpum QHhm = = Hsm mmuw .1, asm :wmv HRH~H2 mH QHHM
ømom mamou oøhm H»m«.« upxuoq oufim
qflon msmou ømøm H oh o.H mom `
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“___-___
LE PAGINE Dl ELEKTOR

TUNER CONTROLLATO
A MICROPROCESSORE
lo puntato conclusivo di questo om'colo lrofio dello costruzione (fmfino a 150 MHz)
7. Scheda prescaler onde corte
e dello messo o punto del nostro sƒnlefizzolore multifunzionale o ro- (fm fino a 40 MHz)
diofrequenzo. lo abbiamo suddiviso in un cerro numero di modlfl
cos:` da polerlo utilizzare in molle applicazioni: per esempio, Gli elementi 1, 2, 3 e 4 sono inseriti in
un mobiletto separato, mentre gli ele-
per aggiornare riceviƒon' oo' onde corre cl:` provenienza surplus, menti 5 e 6, 5 e 7, oppure 5, 6 e 7 sono in-
oppure per equipaggiare secondo lepiù recent' concezioni recm'- corporati nel ricevitore esiste'nte. Non
che un sintonizzatore per lo bando VHF FM. descriviamo in questa sede l'elemento 4
(cioè l'alimentatore per il gruppo micro~
processoreidisplay) in quanto ritenia-
mo che chi si accinge a realizzare questo
Porre secondo progetto sia in grado di costruire un
semplice alimentatore stabilizzato da 5
V c.c. e sappia come utilizzare un 7805.
In modo analogo, dovrebbe essere rela-
C ome abbiamo evidenziato fm dal- stema sintetizzatore è suddiviso in al- tivamente facile ricavare le alimenta-
la prima parte dell'articolo, que- cuni moduli parziali: zioni a 5 V per gli elementi 5, 6 e 7.
sto sintetizzatore controllato a Come già osservato nella prima parte,
microprocessore è un progetto relativa- 1. Scheda del microprocessore la tensione di alimentazione per 1°a -
mente complesso, con la possibilità di 2. Tastiera plificatore operazionale del modulo sin-
molteplici configurazioni ed applicazío~ 3. Uno o più display (non necessaria- tetizzatore (Figura 3) è determinata
ni. Per poterlo usare con molti tipi dì ri- mente dello stesso tipo) dalla massima tensione inversa neces-
cevitori (onde corte, onde corte/medie, 4. Alimentatore saria per il varicap che sintonizza
VHF FM) e permettere all'utilizzatore 5. Scheda del sintetizzatore l'oscillatore locale. Tenete presente che
di scegliere fra tre tipi di display, il si- 6. Scheda del prescaler VHF questa tensione ausiliaria è anche

58 Progeflo n. 12 - 1988
i.. |
LE PAGINE DI ELEKTOR

applicata ai varicap D1 e D2 nel circui-


to RIT, perciò deve rimanere minore di'
+10 V. Nel caso siano necessari i+30 V,
accertarsi che questa tensione venga
applicata soltanto a 011 ed 102.

Prescaler

Lo schema elettrico del prescaler per _ø" . +10.


ricevitori ad onde corte è illustrate in Fi-
gura 9. Il transistor T11 garantisce che
l'oscillatore locale del ricevitore non ri-
sulti eccessivamente caricato e funzio-
na contemporaneamente come amplifi- ì-ø.+s
catore/pilota digitale per il divisore IC-
12. Il prescaler ha un'uscita divisa per 5
ed una divisa per 10 (riferirsi alla tabel-
la 1 della prima parte). Può gestire se-
gnali d'ingresso di oscillatore locale fino
a circa 40 MHz ed ha una sensibilità di
150 m a 20 MHz. Utilizzando un
74F90 nella posizione di 1012, la massi-
ma frequenza utilizzabile può essere
aumentata a più di 60 MHz.
Il prescaler VHF è un circuito legger-
Figura 9. Schema elettrico del prescaler a 40 MHz, con uscite a divisione per 5 e per
mente più complesso, come risulta dal-
10, da utilizzare nei ricevitori ad onde corte.
la Figura 9. Prima del contatore/diviso-
re per 10 ECL (1013) c'è un amplificato-
re a larga banda a due stadi ed accoppia-
mento diretto, formato da T8 e T9. Le schede del prescaler e del sintetiz- Scheda dei microprocessore
Quantunque, secondo i dati, 1*SP8660 zatore hanno ampi piani di massa in ra-
abbia un'uscita a collettore aperto com- me stagnato sul lato componenti, per La costruzione della scheda del micro-
patibile con TTL e CMOS, sono necessa- evitare l'irradiazione di interferenze. processore non è difficile, ma l'ordine di
ri un certo interfacciamento ed una cer- Il circuito viene fornito già suddiviso montaggio dovrà seguire rigorosamen-
ta ñltrazione del segnale prima di poter- nei cinque sottomoduli, ma ai fini del- te quello elencato, per evitare difficolta
lo applicare all'ingresso L0 (Oscillatore l'ordinazione viene considerato come un causate dall'assenza di metallizzazione
locale) dell'MC 145157 (IC 1). La sensibi- pezzo unico. nei fori (non sono state previste basette
lità del prescaler VHF diminuisce da 30
mVefi(a circa 100 MHz) fino a 500 mVem.
la 190 MI-Iz); Facciamo notare che la se-
conda frequenza è maggiore del limite
massimo specificato per PSP8660. In un
montaggio sperimentale, si è potuto ri-
scontrare che il prescaler ha una fre-
quenza d'ingresso massima assoluta di
250 MHz. Il guadagno di T9 è definito
principalmente dal valore di R58.

Cinque moduli su un solo circuito


stampato
Il circuito stampato (Figura 10) ha di-
mensioni notevoli, perché contiene ise-
guenti sottomoduli, i cui schemi elettri-
ci sono indicati tra parentesi.
° Sintetizzatore (Figura 3)
° Circuito microprocessore (Egna 4)
' Tastiera (nell'angolo a sinistra in al-
tO della Figura 4)
' Prescaler HF (Figura 9)
' Prescaler VHF (Figura 10)
Fatta eccezione per la parte relativa Figura 10. Ilprescaler VHFè composto da unpreamplificatorea due stadi', da un cori.-
alla tastiera, il c.s. è a doppia faccia in- totore decimale EC'I-i e da un'i'nten'ìrccia digitale.
cisa, ma non ha i fori metallizzati.

Pfoeeflo n. 12 - was 59.


LE PAGINE DI ELEKTOR

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Figura 13. Circuito stampato delia tastiera scala 1:1 e di-
sposizione dei componenti

§G<š16f©l1© @flñ
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@Ucšíìümmñdmcè
Fåšum 12. Disposizione dei componenti delle saioni : mic-m-
PPcssor-e sintetizzatore e presculer VHF e presca'šer HF.
__

Pfogeflo n` 12 - 1988
LE PAGINE-Dl ELEKTOR

con fori metallizzati, per diminuire il co-


IIIIIIIIIIIIOOIOi.IIIOiIi..i..IOIIICQOQOQIIIIIOIIII sto del cs.) I contatti passanti tra le
l I › .

I The IF off act. 'la 501 e-cted according to 0 piste sul lato componentl e Sul lato Sai:
- ma "qui rea band. than p1 ma in 'e Pe - datore della scheda vengono effettuati
I'

lilllccilllalllllliidll'lillllllliolíIlltølìiltlllø
ß
saldando i terminali dei relativi compo-
nenti o i piedini degli zoccoli dei circui-
ti integrati ad entrambi i lati della
:ssa co is 34 :Fo ass ww nno emo basetta
less as Lsu x2 . _ ' .
issn sr zz sn wi Iniziare montando lo zoocoloa40 pie-
na: is Lsu x4 - e - - _
leso se z: con wi Times a .wo non s dlmpenlmcmpmçessore'ICB'Unnor
leer ns os non a5 To anca Lisi orali male ZOCCOIO Per 3-1- n°11 Sarà molti-WO"
:gg i: â: :E: :i °F SELECT” IF mododausare,perchéèd1flicile saldar-
1scs a: :i sn com-r neipiedini allepistedellatocomponen-
:gg: g: i: ua "5 tg: 11:5 x TMNSFER ti. Sarà più opportuno usare due strisce
19€.: 3A 23 "c m ' mea-ED di20termmali,opipureuno zoccolowire
iscs e: :a Lox couur merseflrou'rr Fs sousacv wrap a 40 p1ed1n1. Un tipo analogo di
leon E? is sn r-|.x :Nero r - - . . . _
isnz :a za os: couNT montaggio vale per gli altri tre circuiti
:su za H su: LPs com integrati: montare per primo lo zoccolo
123: :E gg gli :,'jm “WP mm* del 74Hc37a (104), poi quello del
:son si sis 74HCOO (106) ed infine quello della
i .
iene co co oo o: os os :rs scs o,o.o,-1,s,s ass un: su/m EPRQM 27064 (105)', Chl ha molta
nei co oo oo o: os oa rca u.u,o.4,s.s us - ~ praticapotrà saldare direttamente alla
ist? on su no on o? oo rca o u o 4 r o sia e e schcda tutti i circuiti inte ati ma
isso oo o: oo o? oo oo sca o:1:o:?:o:o nos: nu: sw (Ext/s) d i ådüíñcü
:era os os os os os_oo rca 9.9.8.s.3,o -1o.? I FM (ExT/io Questo Yen era estremamen_ _ e
:2:: a: s: :s :a a: a:
nos on oo oi ac o? oo
:e: 2-2-2-2-2-2 ,o
sca o:o:1:o:?:o +10_7 ,m .
I I
..
e *eee eeeeeeele eeeeeeeee e ee
momento successivo.
Montare ora i componenti passivi,
iniziando con gli 8 resistori pull-down
Figura 14. Estratto del listato originario utilizzato per assemblare il codice macchina
da 100 kQ (R19-R26), fissati vertical-
I nella EPROM 105. Questa mutine legge gli' interruttori di selezione di banda e calcola
lo scostamento rispetto'clla frequenza intermedia, con l'oiuto dei doti che si trovano tra mente e con tutti i terminali superiori
gli indirizzi IQDB ed IAGA. collegati ad un unico filo di massa di-
sposto orizzontalmente (come alterna-
tiva, si può usare un array di resistori
SIL a 9 piedini).
In alcuni casi, uno o due terminali di
un componente dovranno essere salda-
ti ad entrambe le facce del c.s. per efi'et-
tuare il collegamento tra le piste. Sul 1a-
to componenti, alcuni terminali corrono
molto vicini, o addirittura passano so-
pra piste alle quali non devono essere
collegati. Per evitare cortocircuiti, pie-
gare con precisione iñli e montare i com-
ponenti leggermente sollevati, rispetto
alla superficie del c.s. Il montaggio dei 4
diodi e del quarzo (che potrà avere con-
tenitori di due misure diverse) non do-
vrebbe presentare diflicoltà.
Il collegamento della scheda del mi-
croprocessore alla tastiera viene efiet-
tuato una piattina a 10 conduttori, re-
cante a ciascuna estremità una presa
con contatti a pressione (IDC), da inse-
rire negli spinotti montati sulle schede.
La piedinatura di questo collegamento è
illustrata in Tabella 3. Tutte le altre
connessioni alla scheda del micropro-
cessore vengono effettuate tramite ter-
minali a saldare
Prima di inserire i circuiti integrati
nei loro zoccoli, ispezionare attenta-
Figura 15. Circuito stampato e disposizione dei componenti della sezione per il display mente la scheda del microprocessore al-
LC statico. LEGGERE IL TESTO PRIMA .DI MONTARE IL DISPLAY LC STATICO la ricerca di saldature difettose efo cor-
tocircuiti.

62 Progeflo n, 12 - 1988,
Scheda del sintetizzatore

Per questa scheda non sono necessari


contatti passanti, eccezion fatta per i tre
spinotti a saldare per i collegamenti di
E
massa (alimentazione, ingresso LO,
` uscita LO TUNE). La disposizione dei
componenti sulla scheda è piuttosto
compatta, ma il suo assemblaggio non
dovrebbe presentare difficoltà. Ecco, in Us'
ogni caso, alcuni consigli: non usare uno ___ -|` 'fl
l-:.`l\"š$
zoccolo per ICI; la marcatura del tipo
sui diodi varicap D 1 e D2 deve essere ri- Il
U UU
volta verso il quarzo. su _
Scheda prescaler HF
Saldare 1012 direttamente al c.s. I
terminali per i cavi coassiali d'ingresso . l

e d'uscita vanno saldati ai due lati del


circuito stampato.
*1lle-.- ll
!_ r
h 'Ill i
Scheda prescaler VHF
Avvolgere per prima cosa L2 ed L3, Ili

formate da 6 spire di filo di rame smal-


tato (diametro 0,2 mm) avvolte su perli-
ne di ferrite lunghe 3 mm. Durante il -l r 1r i'
n
montaggio di queste bobine, attenzione 1 _' ll'l
che il filo di rame non vada a toccare il 'lrf f

.4 Ài . l"
piano di massa sul lato componenti del gigi-fil 8%
c.s. Montare poi gli spinotti a saldare
y 'r J
(tre ancoraggi di massa sono saldati su - |
entrambi ilati del c.s.). Montare succes- JlIi I
h
sivamente i resistori, i condensatori ed
- - i
itransistori. Saldare infine direttamen-
te al c.s. il chip del prescaler.
`_l°==ai
Tastiera
\\.
Il montaggio di questo gruppo è tal-
mente semplice che riteniamo di non do-
verci spendere nemmeno una parola.

Figura 16. Circuito stampato e disposizione dei componenti della sezione riguardante
Scheda del displayr in multiplex
il display o LED.
Come già stabilito nella prima parte,
questo modulo non viene montato su un
circuito stampato già pronto, perché il ridurre Pirradiazione dispersa. giare con estrema attenzione questo
display LC multiplex è un oggetto piut~ componente che è fatto di vetro ed è fra-
tosto difficile da trovare. Display a LED e display statico Lc gilissimo, rispettando il corretto orien-
Chi possiede un modello 4200-365- tamento.
920 della Hamlin può montarlo su una Il circuito stampato a singola faccia Il piedino 1 dell'LCD è opposto al pie-
lastrina di Veroboard, insieme ai tre ramata per il display LC statico è illu- dino 13 di ICQ, come mostrato sulla di-
componenti passivi ed al controller per strato in Figura 16. Si tratta di un grup- sposizione dei componenti. Mantenere
display, tipo MC 145000. Poiché le con- po molto compatto, la cui costruzione il display leggermente inclinato sotto
nessioni da effettuare sono relativa- inizia con il montaggio dei 10 ponticelli forte illuminazione, per rendere visibili
mente poche {confrontare lo schema di filo, seguiti dai tre zoccoli per c.i. a 24 i singoli segmenti. Orientare il display,
elettrico di Figura 7 con quello del di- piedini, dai 5 componenti passivi e dai 5 in modo che la serie di punti decimali sia
Splay LC statico di Figura 6), la vera e spinotti a saldare. orizzontale e rivolta verso di voi. Il pie-
Dmpria costruzione non dovrebbe dimo- Le linee tratteggiate sullo schema di dino 1 dell'unità è quello più a sinistra,
Strarsi troppo diflicile. Utilizzando il di- montaggio dei componenti indicano che sottostante il segmento orizzontale più
SPlHy multiplex, accertarsi di schermar- il display LCD va montato sul lato lal- basso della prima cifra (cifra più signifi-
10 con un rivestimento metallico, per dature del circuito stampato. Maneg- cativa). Riteniamo utile questa

Proloco n. 12 - was 63
LE PAGINE DI ELEKTOR

tastiera ed il display 'fimzionino corret-


tamente.

Nel ricevitore

Poiché il radiosintetizzatore control-


lato a microprocessore è un progetto di
utilizzo generale, gli utenti dovranno
affidarsi alle proprie conoscenze ed
esperienze quando si tratterà di incor-
porare i moduli prescaler e sintetizzato-
re in un ricevitore esistente. Possiamo
comunque fare alcune osservazioni ge-
neralí:
1. Accertate con assoluta sicurezza co-
me funziona la sintonia del ricevitore.
Se la sintonia è di tipo meccanico (indut-
Figura 17. Visto. laterale della scheda completa del display LC statico: come si vede, ichip di tanza/condensatore variabile), dovrà
controllo ed il display LC in vetro sono montati sulle fizcce opposte della bolletta. essere sostituita con il sistema avaricap
mostrato nella Figura 1 della parte 1.
I Per i ricevitori ad onde corte, raccoman-
Collaudo Iniziale diamo di usare un moderno varicap con
un rapporto Cmax/Cmin relativamente
Effettuare tutti i collegamenti neces- elevato (per esempio il TOKO KV1235
sari tra la scheda del microprocessore, oppure KV1236) in modo da permettere
quella del sintetizzatore, la tastiera edi una bassa tensione di controllo (rispet-
1 1 KB? display LC statico od a LED. Per il mo- tivamente 10 o 25 V massimi). Se l" -
2 2 KBS mento non sono ancora necessari i pre- duttanza dell'oscillatore locale fornisce
3 3 KBO scaler. Ricordarsi di collegare provviso- per il varicap un percorso verso massa e
4 4 KBI riamente l'interruttore di reset ed i com- se non è necessario C per la definizione
5 8: 6 5&6 KBB mutatoridibanda/FI alla scheda del mi- del rapporto di sintonia, potranno esse-
7 7 KBZ croprocessore, adeguandosi alla desi- re omessi tanto C quanto R.
8 8 & 10 KB4 gnazione dei terminali stampigliata sul Raccomandiamo caldamente di con-
9 9 KBS c.s. Osservare che la scheda del display vertire PRIMA il ricevitore nel modo de-
a LED è pilotata dal segnale SIR. prove- scritto e POI utilizzare un potenziome-
niente dalla scheda del lintetizzatore, tro esterno per trovare quale sia il cam-
Tabella 3. Funzioni dei piedini dei connetto- tramite il commutatore facoltativo S22 po di variazione della tensione di sinto-
ri della tastiem. (vedi parte 1). nia necessario per garantire 1a copertu-
Raccomandiamo di ricavare la cor- ra di frequenza originale del ricevitore;
rente per tuttiimoduli daun singolo ali- SOLO DOPO procedere a polarizzare il
spiegazione, perché non tuttii display mentatore a 5 V. Dove non fosse dispo- varicap con l'uscita del filtro d'anello del
LC hanno una contrassegnatura per il nibile un alimentatore separato da 10 V, sintetizzatore.
piedino 1. collegare il terminale a +10 V del Se il ricevitore dispone già di una sin-
Lo zoccolo per il display LC a 50 piedi- sintetizzatore alla tensione di +5 V. tonia elettronica, cioè se viene sintoniz-
ni può essere ricavato dalle strisce di Dare corrente: il display dovrebbe zato mediante unica tensione ottenuta
terminali di uno zoccolo per ci. a 40 pie- cancellarsi dopo aver azionato il pulsan- da un potenziometro o da un gruppo di
dini e di uno a 14 o 16 piedini. Montare te MODE. Se cosi non fosse, premere il predisposizione dei canali, è sufficiente
queste strisce leggermente sollevate ri- tasto di reset. Verificare che la linea RE- misurare il campo di variazione della
spetto alla superficie del circuito stam- SET negato del microprocessore sia a li- tensione di sintonia e collegare l'ingres-
pato, in modo da permettere la saldatu- vello logico alto. Impostare ora alcuni so della suddetta all'uscita del filtro ad
ra alle piste. Inserire poi con precauzio- numeri tramite la tastiera e controllare anello, tramite un corto spezzone di ca-
ne il display, attenendosi all'orienta- che vengano correttamente visualizza- vo schermate. Dimensionare llalimen-
mento prima descritto. Accertarsi che il ti. Rileggere il paragrafo riguardante tazione all'amplificatore operazionale
display sia munito di piedini laterali, in l'utilizzo dei tasti di comando (parte 1) e IC2 come prima descritto.
modo da poter essere montato come fos- verificare che i simboli indicanti i modi 2. All'oscillatore locale del ricevitore
se un circuito integrato. speciali appaiano sul display (punti de- applicare una presa, dalla quale prele-
Chi avesse scelto un display a LED a cimali, trattini sui display a LED e qua- vare il segnale d'ingresso per il relativo
'i' segmenti, dovrebbe incontrare qual- dratini sui display LC). Il LED “OUT prescaler. E importante garantire che
che diiliooltà a montare il tutto sul cir- OF LOCK” dovrebbe accendersi perché questo segnale abbia ampiezza sufii-
cuito stampato mostrato in Figura 12. l'oscillatore locale [ed il prescaler) non ciente ma fare sempre attenzione ad
Montare per primi i 6 ponticelli, poi gli sono ancora agganciati nel PLL. evitare un carico eccessivo all'oscillato-
zoccoli per il display (ritagliare norma- Se questo collaudo iniziale è stato po- re. La maggior parte dei ricevitori tran-
li zoccoli per integrati a 14 piedini per sitivo, si può presumere con sicurezza sistorizzati dispone di uno stadio bufi'er
formare zoccoli a 10 poli). che la scheda del microprocessore, la tra l'oscillatore locale ed il miscelatore.
64 Progeilo n. 12 - 1988

l
LE PAGINE DI ELEKTOR

L'ingresso del prescaler verrà poi oppor-


tunamente collegato adun punto abas-
sa impedenza dell'uscita del bufl'er, tra-
mite un corto spezzone di sottile cavo co-
assiale.
Non è raccomandabile prelevare il se-
gnale dell'oscillatore locale tramite
un'induttanza inserita nell'oscillatore
stesso, perché si abbasserebbe il fattore
di merito Q, limitando in definitiva il
campo di sintonia e riducendo laí'poten-
za trasferita dall'uscita dell'oscillatore
a1 miscelatore.
Per alcune applicazioni in onde corte
e medie, è possibile omettere il presce-
ler da 40 MHz, pilotando direttamente
1'MCl45157 con il segnale dell'oscillato-
re. Questo è possibile però soltanto
quando il segnale dell'oscillatore locale
ha una frequenza minore di 15 MHz ed
un'ampiezza di almeno 500 mV. Il no-
stro prototipo di sintetizzatore è stato
sviluppato e perfezionato utilizzando
una semplice radio ad onde lunghe-me-
die-corte, basata sul circuito integrato
ricevitore monochip TDA1083. Questo
funziona in maniera soddisfacente con
il piedino 5 accoppiato direttamente in
ca. all'MC 145157, senza buffer. Per le
applicazioni VHF FM, il prescaler di Fi-
gura 9 è abbastanza sensibile da per-
mettere il suo pilotaggio con segnali L0
di ampiezza relativamente ridotta. Per
esempio, nel caso della testina di sinto-
nia LP1186, il segnale L0 puo essere
prelevato dall'emettitore del transistor
oscillatore BF195 (pressappoco al cen-
tro del c.s. J. Raccomandiamo vivamente
di controllare che il prescaler utilizzato
(quello per onde corte, quello per VHF,
od entrambi) funzioni correttamente.
Inserirlo provvisoriamente nel ricevito- Figura 18. ll sintetizzatore montato nel suo mobile, in secondo piano si possono notare le
re, accanto all'oscillatore locale, e misu- schede da inserire direttamente nel ricevitore.
rare la frequenza del segnale di uscita
(per le onde corte, divisione per 5 o per essere sintonizzato mediante un poten- gresso di sintonia dell'oscillatore locale
10; per la VHF, divisione per 10) in mo- ziometro esterno provvisoriamente col- e programmare una frequenza compre-
do da verificare che il segnale LO ricevu- legato? sa nella banda di sintonia del ricevitore.
to sia suñiciente e non influenzi in alcun b. La tensione di alimentazione posi- Collegare un voltmetro od un oscillosco-
modo il normale funzionamento del ri- tiva per il filtro attivo di anello (102) è in pio accoppiato in c.c. all'uscita del filtro
cevitore. Utilizzare un oscilloscopio da accordo con la massima tensione di sin- ad anello. Mentre viene azionato il po-
15 MHz per verificare che il decodifica- tonia necessaria e le schede del presca- tenziometro esterno per sintonizzare la
tore di uscita sia ai livelli digitali (5 Vw) ler e del sintetizzatore sono corretta- radio lungo 1a sua banda, l'uscita del fil-
e sia libero da impulsi spurii e da distur- mente alimentate? tro deve commutare da un estremo al-
bi, che potrebbero causare oscillazioni c. Il prescaler fornisce un segnale l'altro. Finché tutte le precedenti prove
parassite. d'uscita corretto in tutte le posizioni di non avranno dato un risultato positivo,
sintonia del ricevitore? non è utile chiudere lianello, perché sa»
Prima di chiudere l'anello... d. La predisposizione della bandafFl. rebbe difficile distinguere la causa di un
per la scheda del microprocessore è in inconveniente in base ai suoi efi'etti.
Prima di collegare al ricevitore il sin- accordo con l'efi'ettiva frequenza inter- Alloggiare la scheda del microproces-
betizzatore completo, accertarsi che le media del ricevitore? (consultare la Ta- sore, la tastiera, il display e Palimenta-
seguenti domande abbiano una risposta bella 1 e le caratteristiche tecniche del tore da 5 V in un mobiletto da tavolo in
Pßsítiva: ricevitore) ABS. Riunite i selettori di bandaƒFI in
a. Il ricevitore funziona come prima Per il controllo finale, lasciare l'uscita un blocco DIL a 4 interruttori, montato
con la sintonia a varicap installata e può del filtro ad anello scollegata dall'in- sul pannello frontale inclinato.

Progeflo n. 12 - 1988 65.


LE PAGINE DI ELEKTOR

Il collegamento alla scheda del sinte- Il solo problema che potreste'incon- larsi necessario ridurre la risposta alla
'tizzatore, nel ricevitore, verrà stabilito trare con il sintetizzatore è l'instabilità regolazione della frequenza, utilizzan-
tramite un cavo a 6 conduttori che ter- della frequenza di oscillatore locale e la do una minore capacità per C (Figura 1)
mina con un connettore D a 9 piedini, in- frequenza di riferimento udibile al- ed aggiungendo un condensatore fisso
serito in una corrispondente presa mon- 1'uscita della radio. Entrambi questi in parallelo all'induttanza dellioscílla-
tata sul pannello posteriore dei mobilet- problemi possono essere risolti regolan- tore. In questo modo aumenterà il Q del-
to. I segnali che passano in questo cavo do empiricamente i resistori R7-R10. I l'oscillatore e diminuirà il rumore di fa-
sono: componenti R9 ed R10 dovrebbero ave- se. Se la banda sintonizzabile dovesse
s LE, DATA e CLK (dal microproces- re normalmente valori compresi tra 1 e ridursi eccessivamente, potrà essere
sore ad ICl) 10 kSl, mentre R7 ed R8 devono essere nuovamente allargata aggiungendo
0 SIR (da ICI alla scheda del display tra 10 e 50 kg. Non possiamo indicare una commutazione delle induttanze
a LED) valori precisi, perché dipendono da fat- dell”oscillatore.
s RESET negato (da T1 al micropro- tori che variano tra i diversi oscillatori. Alla ñne, inserire le schede del pre-
cessore) Il più importante tra questi fattori è la scaler e del sintetizzatore, installate nel
° Massa risposta alla sintonia, espressa in MHz ricevitore, in involucri metallici scher-
Tenere presente che S/R non è neces- per volt. I valori mostrati in Figura 3 so- manti. I
sario quando viene usata 1a scheda del no stati utilizzati in un ricevitore ad on-
display statico. de corte a doppia conversione, con una
Il quarzo sulla scheda del micropro~ risposta di circa 1 MHz/V.
cessore può essere sostituito con un tipo Se, dopo aver messo a punto i suddet-
da 1,8432 oppure 2 MHz, che in genera- ti resistori, risulterà. ancora udibile la
le costa meno di un tipo da 1 MHz. frequenza di riferimento, potrebbe rive-
I circuiti stampati di questo
progetto possono essere richiesti
Precisazioni alla prima parte al Gruppo Editoriale JCE citando
i riferimenti PE 902 ND, 903, 904,
- lI resistere di pull-up R40 (Figura 4) deve essere contrassegnato R70. 905, al costo rispettivamente di
- La tabella degli scostamenti rispetto alla media frequenza della EPROM L. 21.000, 6.400, 5.400 e 7.200
inizia a1QDBH e non a 1E05H più spese di spedizione.
° H9 (Figura 3) è un resistere da 3.9 kn Vedere istruzioni a pagina 8.
- ll piedino 11 di lC11 deve essere collegato a massa

TAScÃM
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BERGAMO - CASA DEL PIANOFORTE - Via C. Maffei, 51 TORINO ~ STEREO S.a.s. ~ Corso Bramante, 55
BOLOGNA - RES Dl RUBINI - Via Marconi, 5| TORINO ~ SALOTTO MUSICALE - Via Guala,129
BOLOGNA - RADIO SATA S.r.l. - Via Colori, 1/ DIE TORINO ~ STEREO TEAM - Via Cibrorio, TS
BOLZANO ~ PLASCHKE S.r.l` - Via Baitai, 20 TRANI BAJ~ IL PIANOFORTE DI PEDAGI « Via Trento, ó
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TASCAM
TEAC Professional Division
L J
LE PAGINE DI ELEKTOR

Elenco componenti R4, 35: 1 MQ Semiconduttori


R6: 270 Q 1012: 74LS90
R7: 24 kn ° T11:BF199
TASTIERA RB: 39 kn '
R9: 3,9 kn ° Resistori (i 5%)
51-816: pulsanti digitast (ITT o ITW) 310: 2,7 kn' R65: 470 Q
K2: serie di spinotti diritti R11: 6,8 kQ' R66: 27 kn
a 10 poli ) P1: potenziometro lineare 100 kšl R67: 10 kn
2 x 5, passo 0,1 pollici montato esternamente R68: 100 Q
' Vedi testo R60: 6,8 kQ.
SCHEDA DEL
' MICROPROCESSORE Condensatori Condensatori
01:47 uFƒâã V, tantalio a goccia 037: 22 :LF/16 V, elettrolitioo radiale
Semiconduttori 02, 03: (non montati) 038, 040, C41: 100 nF
D4-D7: 1N4148 04: 2,2 plö V, elettrolitioo radiale 039: 10 nF
ICS: M0146805E2 (Motorola) 05, 09: 100 nF
I04: 74H0373 06, 010, 011: 10 nF
I05: EPROM 27064 C7, 08 1 nF, ceramici SCHDA PER IL
106: 74H000 012, 013: 1 p.F, MKT DISPLAYLC STATICO

Resistori (i 5%) Induttori Semiaonduttori


R12: 10 MQ r L1: bobina 22 :LI-I, assiale 109,I010,1011:M0144115P,(Moto-
RIS-R17: 10 kQ. rola)
RIS-R30: 100 kn Varie LCD: display statico
R70: 27 kn X1: quarzo da 10 MHz a cristalli liquidi a 6 cifre,
per uso generico
Condensatori (es. LTD 229-R12 Philips
014: 10 :iP/16 V, radiale PRESCALER VHF oppure RSã87-327 RS Electronics)
015-018: 100 nF
010, 020: 39 pF Semiconduttori Resistori (i5%)
042: 10 nF I013: SP8660 (Plessey) R51, R52, R53: 100 kn
T8: BF2560
Varie T9: BFX89 Condensatori
K1: serie di spinotti diritti a 10 poli T10: BF199 024: 100 nF |
2 x 5, passo 0,1 pollici 025: 10 nF |
X2: quarzo da 1 MI-Iz Resistori (i5%)
517: pulsante montato esternamente R54: 1 MQ
SIS-S21: interruttori DIL miniatura, R56: 220 Q SCHEDA PER
montati esternamente R57: 270 Q. IL DISPLAY A LED
R58: 68 kn '
R59: 3,3 kQ Semiconduttori
SCHEDA DEL R60: 27 kn - 107, ICS: M014499P (Motorola)
SmTIZZATORE R61: 10 kn LDl-LDG: HDIIOTR (Siemens)
R62: 100 Q T2-T7: 30182
Semiconduttori R33: 470 (I
DI, D2: diodi KV 12352, Toko R64: 6,8 kQ Resistori (i: 5%)
(Questi diodi sono talvolta forniti R31, R32: 27 kQ
in gruppi di 3 componenti adattati, Condensatori R40, R50, R55: 100 kn
uniti tra loro e separabili) C27, 028, 030: 100 pF RSS-R48: 270 Q °
D3: LED rosso, montato esternamente 029, 031, 032: 1 nF ' vedi testo
101: M0145157 (Motorola) 033: 6,8 pF
IC2:11A741 034, 035, 036: 100 nF Condensatori _
T1: B0547B 043¦10 nF C21: 100 nF
022, 023: 22 nF
Resistori (i5%) Induttori
R1: 10 kn LZ, L3: 6 spire di ñlo di rame Varie
R2: 100 kn smaltato ø 0,2 mm, S22: interruttore miniatura montato
R3: 68 kg su perla di ferrite lunga 3 mm esternamente (vedi testo)

Prüoeflo n. 12 - lose f - 67-'


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LE PAGINE DI ELEKTOR

EQUALIZZATORE
PER CHITARRA
PSEUDOPARAMETRICO
commutatori direttamente in toni
La ricerca di nuovi suoni da inserire nei propri brani musicali (Tabella 1).
richiede I'uso di sofisiicaii sinieiizzaiori; comunque, anche ° Il fattore di merito del filtro potra
un apparecchio come queiio qui descritto in grado di modificare essere regolato mediante trimmer, a se-
conda degli intervalli di quarta giusta,
il iimbro di uno strumento musicale puo rendere efieiii inediii. su 0,4 (cttave). É naturalmente possibi-
l le anche regolare valori di 1/3 (ottava +
terza) e 1,5 (ottava + quinta).
° L'attenuazione del filtro viene rego-
l-I equalizzatore parametrico è, per i za centrale fissa. I fiItri LOMID e HI- lata con un commutatore, secondo pas- '
nostri lettori, una vecchia cono- MID sono costruiti in maniera pseudo- si di 1,5 dB.$
scenza. Esso è basato sul parametrica. Pseudo perchè le frequen- Con un deviatore supplementare,
cosiddetto “filtro a variabile di stato”, ze centrali possono essere variate me- l'attenuazione potrà essere trasformata
nel quale la frequenza centrale, il fatto- diante commutatori. in guadagno.
re di merito e liattenuazione sono rego- Ecco i particolari che interessano Questa possibilità è molto utile per-
labili mediante potenziometri. Per co- certamente i chitarristi: chèi potenziometri necessari per que-
prire l'intero spettro audio vengono col- ° Gli intervalli tra le frequenze sta regolazione devono avere una rispo-
legati in parallelo più filtri. centrali dei filtri parametrici sono a gra- sta aforma di “S”, e possono essere otte-
Essendo previsto l'utilizzo con chitar- dini di quarta giusta. Il filtro LOMID nuti solo come componenti speciali.
re, questo equalizzatore è munito di elabora praticamente la banda della no- Inoltre, con i commutatori a gradini, è
quattro filtri: LOW (bassi), LOMID ta fondamentale. L'azione del filtro HI- possibile riprodurre in modo preciso
(medicbassi), HIMID (medioacuti) e HI MID si estende dal campo superiore del- una determinata regolazione.
(acuti). I filtri LOW e HI sono dei norma- la nota fondamentale ñno alle armoni-
lipassa-basso e passa-alto, con frequen- che. É possibile tarare le scale dei Descrizione del circuito

Lo schema di Figura 1 sembra a pri-


ma vista abbastanza complicato, ma,
dopo un'osservazicne più attenta, sono
facilmente riconoscibili i seguenti bloc-
chi:
Sl e S4 sono i connnutatori di atte-
nuazione peri quattro filtri. Con S7-S 10
si effettua la commutazione e guada-
gno. Sã e SG servono a commutare le fre-
quenze centrali dei filtri parametrici. E
questo è tutto per quanto riguarda
l'azionamento dell'equalizzatore per
chitarra.
Sul disegno del pannello frontale (Fi-
gura 2) si possono osservare i commuta-
tori e le relative scale. A1 e A2 funziona-
no, assieme ai commutatori 81-54 e S7-
SlO, da attenuatorl e rispettivamente-
da amplificatori.
Ai loro ingressi sono inoltre collegati ii
due invertitori A2 e A4, venendo così a,
formare i ñltri HI e LOW. I circuiti in-
vertitori sostituiscono in pratica le bobi--.
ne di induttanza molto elevata che sa-
rebbero necessarie per filtrare queste

Progefio n 12 -195
iu Q
NI ,AZfllci 'fl-072
“i
T MåízlflcTLüfl
Mnáì IGS=TL074
A9...å12=|flå=TLl¦?4

'4L
T

(dB LOHID) un un (usumlm' (un Low;

.M a
mm"m
M
.

un Laino) (ml-uma)
I
m

'9° r'mmm:
Ilb

11

Figural.
Schema elettrico
a" deü'equalåzzatore
Rm,..H`v vedi tabela 1

Progefio n. 12 - 1988 7`|


LE PAGINE DI ELEKTOR

POWER
Figura 2. Facsimile del pannello frontale-
ess
o E! A
frequenze. Le frequenze limite di questi
due filtri “fissi” sono di circa 100 Hz per
52-69 se; il passa-alto HI e circa 5 kHz per il pas-
s ø W sa-basso LOW. I trimmer P1 e P2 per-
mettono di regolare la resistenza inter-
css na deiñltri al guadagno e sll'attenua-
zione massimi.
Nei filtri parametrìci con AãfAö IA? e
A9!A10!A1 1, la frequenza viene deter-
ëgë minata dai resistori, che possono essere
inseriti in circuito tramite 55 e SG. Con
o :I ß
i trimmer P4 e P5, inseriti nel percorso
di reazione, viene regolata la resistenza
269 se; interna, mentre i trimmer P3 e P5 inse-
.. ø Q7 riti nel circuito di controreazione con-
trollano il fattore di merito dei filtri.
E ssa
E . Costruzione
= s Un importante riferimento costrutti-
E
vo e fornito nel disegno del pannello an-
39 _9 teriore (Figura 2).
Prima di tutto è opportuno montare
E; . sul commutatore di servizio i resistori i
resistori (indicati con lettere minusco-
s le). Nell*elenco dei-componenti, questi
1
resistori sono sempre ripetuti due volte,
perchè devono essere collegati in paral-
lelo due valori: si tratta, in tutto, di 92
resistori!
La loro resistenza dovrà essere misu-

.,(š _9 rata prima della saldatura, per evitare


di montare per errore un valore sbaglia-
to. Dopo il montaggio dei componenti, si 1
s provvederà anche alla misurazione del
.8" valore definitivo. É un lavoro lungo e
n < noioso, però vale la pena farlo subito
perchè, quando il commutatore sarà
s montato, sarà molto complicato trovare
S gag, e sostituire un resistere di valore errato.
a E! ß Montare il resto del circuito sullo stam-
pato di ñg. 3.
2-69 se Non abbiamo fornito lo schema di un
alimentatore per questo apparecchio: la
s o W normale sequenza di trasformatore,
css rettiñcatore e regolatore di tensione
non è più un segreto, neppure per l'elet-
tropico dilettante. Probabilmente in un
cassetto potrete trovare un alimentato-
re idoneo, con uscite stabilìzzate ailãV
3g* in grado di fornire 50 mA. Dopo aver
1

montato e controllato la basetta, po-


o

15

A tranno essere collegati il commutatore e =


i e l'alímentatore.
7.5
EQUALIZER

dB

if?
s

Taratura
0
4,5

1.5

Per tarare il dispositivo sono necessa- '


ri un generatore di segnali, un misura- .-
tore di livello (oscillosoopio o millivol-
-
tmetro) e un fiequeuzimetro digitale.l
72 Progefio n. 12-19
LE PAGINE DI ELEKTOR

Figure 3. Circuito stampato scala 1:1 Figura 4. Disposizione dei componenti

Senza quest'ultimo strumento, è 1a frequenza più bassa del filtro (110 Hz La regolazione del filtro avverrà a
Praticamente impossibile regolare la in posizione 1). Regolare poi al massimo intervalli di quarta, corrispondenti a
frEquenza dell'oscillatore, e di conse- il guadagno (+15 dB) il commutatore Sl una larghezza di banda di 1!(2,5) ottave;
guenza la frequenza di taglio dei filtri. e il deviatore ST. Regolare S2, S4 e 53 a a 110 Hz, per fO si ottiene una larghez-
Per le frequenze più basse (110 e 440 0 dB (SB, SlO e 59 a piacere). Applicare za di banda di 46 Hz Regolare dapprima
HZ) Si potrà essere utilizzato anche un poi all'ingresso dell'equalizzatore un ee- P4 in modo da ottenere all'uecita 0 dB
multimetro digitale. gnale sinusoidale da -15 dB i' 138 mv), (775 mV). Variando la larghezza di ban-
Effettuare innanzitutto la taratura con una frequenza di 110 Hz. Misurare da (1-23 Hz) verso l'alto o verso il basso,
del filtro LOMII). Predisporre, con SS, l'ampiezza all'uscita dell'equalizzatore. l'ampiezza dovreb-
:Progeflo n. 12 ~ 1988 73
[E PAGINE DI ELEKTOR

Tabella 1

110 LA* 3.570 6.8 k/7.5 k Rr


146 FiE` 2.741 3.3 k/16 k Fl.
920 1k/12 k Fi. 1.5 195 SOL` 2.065 2.2 1033 k Fil
S20 880163 k RD 3.0 261 DO 1.551 1.0 1056 k Fi.l |
600 1 101.5 k RD 4.5 350 FA 1.320 2.2 “3,3 k Flw
441 -470!6,3 k Ru 0.0 493 Sl 3.229 3.3 10150 k Fi151'R16
430 47034,? k R. 7.5 [1319.41120]
424 5601113 k P., 9,0
322 330715 k FiIl 10,5

233 270i1,8 k Ft 13,5


202 2202.2 I( FiJ 15,0 440 LA 4.119 4.7 1033 k Fin
587 FiE` 3.087 3.3 H4? k Fiu
ras sol.` 2.324 3.9 105.6 k R,
Tabeiie di' assegnamenro 1046 Do! 1'735 2'2 “33 k Rn
dei' resisrorí in funzione 1396 FA” 152° l'8 kilo k Rn
delle frequenze 1957 SIi 3.664 3,9 10'68 k 15126111327
(FISOIHSH

R15, R19, Rn, RI, Rv: 3,3 kn R 7,5 kg


Elenco componenti R16, R20: 150 kn R.. 16 kg
Semiconduttori R26¦ ma' Ro: 3,9 kg' R.: 1,6 kn
101,102=TL072 :2213?: Glßkkå R:=ssko
ICS, IC4.' TL074 R.:
a, 12m
o' '

Resistori 11.5680 Q Condensatori


R1, Ra, R4, R5, Rs, R14., R17, R13, Re Ra RJ 63 kg Cl, 05, 015. 017: 22 nF
R21, R25, Ras, Rae, Rsa 10 ko 11.¦ 1,5 m 02: 6.8 nF
R2, R0: 1 Mo Ba R; 470 Q ca, ca, 09,011,c1a, 014, cm, class
R7: 1 kQ â., 53616 go Rm: 4,7 kn pF
R8: 100 kQ E C4: 680 nF
R10: 560 o Ra Ro R = 1,8 kn 07, cs: 10 01016 v
R11, R22, Rsa, R34: 2,7 kn R; 3307 cm, G12, 020, 021, cas, cas: 100 nr
. R12, R23= 3,9 kn 31.¦ 39° Q 010, 022: 10 01125 v
R13, 24: 220 ko R» 31.¦ 27° 9
P1: 2,5 ko Rf 22° 9 Varie
P2: 500 o ›R › R» R.= 22 k-Q si...s4= commutama rotativi 1 via 12
P3, P4, P5, P6: 10 kn Rm* 1:5 33 posizioni (senza interruzione tra gli
R.: 47 smo)
Resistori con tolleranza i 2% ee- R.: 5'6 kn 85, IG: commutatori rotativi 2 vie 6 po-
mdø :abeua 1 (Rama quam R; 82 kg gianni
esemplari per ciascun valore) Rq: 10 kn S7...810: deviatori bipolari

be diminuire di -3 dB, portandosi cioè limite a -3 dB. Lc posizioni dei commu- ma alla fine otterrete risultatitaiì da ri-
a circa 550 mV. Per la regolazione della tatori saranno SG a 440 Hz, 84 ed 310 a pagare ampiamente 1a fatica fatta. I
larghezza di banda si utilizza P3 (Q). +15 dB, Sl S2 e SS a 0 dB. Perla tara-
Poichè P3 e P4 si influenzano a vicenda, tura dei filtri HI e LOW si procederà in
questa taratura dovrà essere effettuata maniera analoga a quanto descritto: es-
1. regalando altemativamente si dovranno essere tarati a 0 dB d'uscí- Il circuito Stampato di questo
i due potenziometri, in modo da otte- ta mediante i trimmer corrispondenti progetto può essere richiesto al
_ nere 0 dB a 110 Hz e -3 dB alle due fre- (Pl e P2] peril massimo dei commutato- Gruppo Editoriale JOE citando
h quenze limite. In realtà questo procedi- ri S2 e S3 (+15 dB) nonché alla fi'equen- il riferimento PE 906 al costo .
1'› mento risulta, più semplice di quanto za corrispondente a ciascun filtro (ta- di L, 14,100 più spese di i
non si creda. E opportuno efl'ettuare la bella 1). spediziona Vedere istruzioni a I
taratura del filtro HIMED ad una fre- Questo lavoro di taratura richiede pagina 3I I
quenza di 440 Hz i 92 Hz per i valori molto tempo ed altrettanta pazienza, .

74 Progo'l'io n. 12 -19'
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LE PAGINE DI ELEKTOR

SCHEDA
DI ESTENSIONE I/O
PER PC IBM E COMPATIBILI
Parte prima

Per gli utenti di PC infastiditi dalle restrizioni imposte daII'unica cellente software che può essere copiato
liberamente, oppure è disponibile con la
porta I/O parallela e seriale presente sUIIa macchina originale corresponsione di un contributo pura-
abbiamo sviluppato una scheda di estensione che provvede mente nominale. Per applicazioni pro-
praticamente tutto quanto è necessario ad utilizzare iI computer fessionali, esistono pacchetti software
che possono eseguire praticamente tut-
per funzioni avanzate di controllo e strumentazione. te le funzioni necessarie in un moderno
ambiente di uñicio. Inoltre, i PC com-
paiono lempre in maggior numero nelle
officine ed in molti altri ambienti indu-
striali. Attualmente, nessun fabbrican-
riticato da alcuni pe:` la sua len- nal computer IBM (PC) è diventato in te di computer oserebbe presentare una

C tezza, per le scarse possibilità


grafiche, per le dimensioni ed il
peso, ma acclamato dalla maggioranza
pratica il termine di riferimento nella
sua fascia di mercato. Qualunque siano
i pro ed i contro, le vendite del PC e dei
suoi economici compatibili (cloni) di pro-
macchina senza la qualifica, pio o meno
estesa, “MS DOS e/o IBM-compatibile”.
Collegando un mouse alla porta seria-
le COMl ed una stampante alla porta
come una potente forza unificatrice nel-
la tradizionale “scena dei computer”, venienza estremo orientale, sono state parallela LPTl risultano però esaurite
selvaggiamente diversificata, il perso- favorite dalla massiccia quantità di ec- tutte le possibilità 1/0 del PC-XT stan-
dard. La scheda inseribile qui descritta
è dunque ideale per superare questa
grave limitazione, come risulta eviden-
te dalle principali caratteristiche tecni-
che illustrate nella Tabella.
Le funzioni di conversione DIA ed A/D
effettuate dalla scheda di estensione ed '
i versatili contatoriitemporizzzatori, '
dovrebbero risultare particolarmente I
utili nelle applicazioni di controllo nu- II
merico, dove è richiesta un'elevata pre- I
cisione.
Lo schema a blocchi di Figura 1 mo- J
stra la disposizione generale della sche-
da di estensione IiO. La configurazione
adottata è in pratica quella normale del- _
le schede di estensione per computer e I
non richiede molte spiegazioni. Il com-
puter e la scheda comunicano tramite il
buffer del bus. Tutti i dati, gli indirizzi e
le linee di controllo sono bufl'erizzati per
evitare danni ai circuiti interni del com-
puter. Il decodíficatore degli indirizzi
trasforma gli indirizzi ed i segnali di
controllo provenienti dal computer in .
segnali di selezione del blocco per i cir- -
cuiti I/O. Il campo di indirizzamento
della scheda può essere scelto mediantel
Proge'rio n. 12 -19
LE PAGINE DI ELEKTOR

un ponticello. Entrambi i campi dispo- m


nibili(3(bca e 31x11) si trovano nell'ambi- __M “WWW U
to dell'area di indirizzamento riservata a W p
dall'IBM alle schede di estensione spe- surface bus 5 _ E; Tammml
rimentali nel PC. La scheda di estensio- ã 3253 “mmm 2
ne IIO può essere mappata con sicurez- su; di W â F È (8254)
za, poiche 1a relativa area di indirizza- _??/Uä mmm 1";
mento quasi certamente non sarà condi- LW; _..J_|
visa con altre schede. . ¬' g pong A
I principali blocchi costruttivi della i g' *v a
scheda I/O sono: un temporizzatóre de- ,å _ _ _. :2,51 Pim
gli intervalli programmabile (PIT), due _ " _ szss
interfacce programmabili per periferi- “mmm "' ' š _ù _ Fame
che (PPIs), un convertitore A/D a 12 bit "â `
(ADC) ed un convertitore DIA a 12 bit g '
(DAC). L'ingresso dell'ADC è pilotato ' P" ,A Pm” C
da un multiplex analogico ad 8 canali: É Im PP" W' .ci H Poma
pertanto la scheda dispone di un totale m _ _- PPiZ J
di 8 ingressi analogici. m I: ù 3255 ¬ MF
lt circuito integrato PIT 8253 L
_' 3°* Hex
L'organizzazione interna di questo a ,M
ben noto chip della Intel è illustrata in x "Ex w ma
Figura 2. I contatori 0, 1 e 2 sono iden- : DAC _ users ma.
tici: si tratta di contatori all'indietro da ›= v- _ +0
16 bit, predisponibili, che possono esse-
re programmati per funzionare in modo Mmsprexer 1 da s “2
binario o BCD. L'utilizzo di ingressi clc 3
(clock) e gate, nonchè l'uscita del chip, $ _ “m È
possono essere definiti via software. I _ m '__ aux lš
tre contatori funzionano in modo del , ADC É
tutto indipendente tra loro e sono singo- _V" E»
tamente programmabili; il contenuto, _
nonché gli stati intermedi, possono es- _ _ _ _ _ I
sere letti Senza dover bloccare 1'ingres_ Figura ITS-charm: a blocchi della scheda da estensione mgressoluscrta per IBM PC
so del contatore. Le regolazioni dei tem- e wmpat'bm'
pi sono definite da 4 byte scritti nel re-
gistro della parola di controllo. Tale re- lettura/caricamento della parola di con- la condizione “zero” (termine del conteg-
gistro occupa un solo indirizzo, cosicché trollo. Le operazioni di lettura e scrittu- gio) e vi rimane fino a quando il registro
due bit della parola di controllo (SCO ed ra in un particolare contatore non devo- di conteggio selezionato verrà ricaricato
SCI) sono riservati all'indirizzamento no essere sempre precedute da una pa- con una parola di controllo del modo, op-
di un particolare contatore. I modi di rola di controllo, dato che questäiltima pure verrà caricato un nuovo valore di
conteggio disponibili e le relative fun- rimane valida per ogni singolo contato- conteggio. Tenere presente che il con-
zioni dei bit sono illustrati in Tabella 1a. re, fino a quando il suo contenuto non teggio continua anche dopo aver rag-
La lettura e la scrittura dei contatori so- viene riscritto. La Tabella 1a elenca an- giunto il valore terminale: di conse-
no facili. Non ci sono sequenze fisse di che i 6 modi di contatore programmabi- guenza, la lettura del contenuto del con-
indirizzamento, purché ci si attenga al- li che passeremo ora in rassegna, facen- tatore fornisce risultati apparentemen-
le informazioni contenute nei bit di do riferimento ai diagrammi di tempo- te casuali.
rizzazione di Figura 3. Le descrizioni
dei modi sono riassunte dai relativi pa- Modo 1: monostabile
ragrafi del “Manuale di progettazione programmabile
ESTENSIONE I/O PER delle periferiche” (Peripheral design L'uscita dell'8253 va a livello basso in
IBM PC handbook), pubblicato dalla Intel nel corrispondenza al conteggio che segue il
1981, che potrà sempre essere consulta- fronte di commutazione positivo del se-
Caratteristiche tecniche to per eventuali ulteriori particolari. gnale applicato alfingresso di gate.
* 32 linee li'O L'uscita rimane a livello basso mentre il
' 3 contatoriltemporizzatori Modo 0: Interruzione al termine dei con- contatore viene decrementato e va a Ii-
programmabili teggio vello alto quando viene raggiunta 1a
' 1 convertitore DIA a12 bit Quando viene selezionato questo mo- condizione zero.
I 1 convertitore ND a 12 bit do, l'uscita è a livello basso. Il conteggio Il contatore memorizza il nuovo valo-
k 8 ingressi analogici in muitiplex alliindietro inizia dopo il caricamento re predisposto in corrispondenza a1
Bus completamente-bufferizzato del registro di conteggio. L'uscita va a li- fronte di commutazione positivo del se-
*_ a, vello logico alto quando viene raggiunta gnale di gate: può quindi funzionare

PfOserro ni 12 - less 77
LE PAGINE DI ELEKTOR

'come multifibrator'e monostabile ad av-


cu( o namento npetltlvo.

Di'Dn BUS care o Modo 2: generatore di cadenza


DEI DATI Il registro di conteggio funziona qui
OUT 0
come contatore-divisoria per n; l'uscita
va a livello basso per un periodo del cloc-
k d'ing'resso, quando il contatore rag-
giunge la condizione zero.

CONTATORE = 1
HD.
cLK 1 Il periodo del segnale di uscita corri-
'NR
sponde quindi al conteggio predisposto,
“mi 1 moltiplicato per il periodo del segnale di
ou'r 1 clock. L'uscita non viene influenzata dal
caricamento di un nuovo valore di con-
teggio, fino al termine del periodo in oor-
CS so. In questo modo, Pingresso di gate
funziona come interruttore di attivazio-
ne/disattivazione del contatore e può es-

WTATOHE = 2
nsalsrno '-"-* 2 sere quindi utilizzato per sincronizzare
oELLA-.
Par-uom (mi z il contatore stesso.
o|-__ __ L'uscita di questultimo è a livello al-
OUTZ to quando liingresso di gate viene man-
dato a livello basso. Quando l'ing'resso
di gate è a livello alto, il registro del con-
tatore viene caricato ed incomincia il
conteggio alla rovescia. La sincronizza-
zione può anche essere effettuata me-
BUS lNTERNO 880038 - 11
diante soflzware, poiché l'uscita rimane
Figura 2. Struttura interna dei oontatoreƒtemporizzatore programmabile 8253 alta tra il momento in cui viene carica-
(per gentile concessione della Intel).
ta la parola di controllo, che sceglie il

MODO O: hien'uzlone al conteggio teminele MODO 3: generatore dl onda rettangolare

:LMKNUII'LI'LHIU'LF
i
U'IJUU'L :Lock
4321432143214
'In I I I "-l OUì'PU'Hnall
l
4 a z 1 _ 5432154321543
OUYFU'He-lg
DUTI'UHINTIMW ___|_
una: I-1›-n--
l
¦ .
MODO 4: etrobe con trlgger edmefe
“In I I ›
'L '.
DAI: l| | |
S 4 I i 1 D
wnwwmwfl ¬_-_|__I_
lln'il w ¬_ø
.ñ l
AbB-m

MODO 1: "amabile programme


«iwfiJu-Lnnnnnnnnru-u-L.
4 43¦1fi
OUTPUT

MODO 5: etrobe con trlgger hardware

E!!! cum=_.|''lJ'I.J'L_I'I.|'L|''l_I'LI'1.I'Ll'l.l"lJ'l.I'l..
lilllllfi
ou'rru'r _|____l'__' GAY!
43210
mill-ll l-l
MODO 2: generatore dl cadenza

cWKMILFWmI'INU-LI'LIIM. .GATE
l l J l I 2 i 0
w" n-l' n-II Bwin-ll l-l
num 132|0fi13¦`0|3|¦1°

_
mmm om 3
.LJ-___ sum a 1 'aule 1 Figura 3. Diagrammi di temporizzazione, che illustrano
ii funzionamento deü'8253 nei diversi modi operativi
ness! ¬_I_ disponibili (per gentile concessione della Intel).

78 Progetto n. l2~ 19 _
LE PAGINE Dl ELEKTOR

modo di generatore dicadenza, ed il mo- Tabella 1o.


mento in cui viene caricato il registro di
conteggio.

Modo 3: generatore di cadenza ad D7 D5 D5 D4 03 D2 D1 DO


Onda rettangolare [sc1lscolsL1 |n|.o| M2 | M1 Ino lscoj mms «la poca emme
È analogo al modo 2, eccettuato il fat- BÖD
to che l'uscita commuta quando è tra- 0 comma mmm leur
scorsa metà del periodo di conteggio. Se 1
il conteggio caricato è un numero pari, il cmumm 86° a 4 dm
rapporto di impulso dell'uscita sarà 0,5. M2 M1 Mo
Per conteggi dispari, il tempo di perma- 0 0 o M°d° °
nenza a livello alto del segnale di uscita 0 0 1 M°d°1
durerà un periodo di clock in più rispet- X 1 0 JMWfi
to al tempo di permanenza a livello X 1 1 ma
basso. 1 0 0 ..Medea
1 0 1 . M°d° 5
Modo 4: strohe con trigger software nu Rm
La scelta di questo modo manda a li-
vello alto l'uscita; ii conteggio alla rove- 0 U Hammam” “Him da' Www
scia inizia dopo che il valore è stato ca- i 0 '-“Wmde' 8°” WP"Aò “igm” .A
ricato. A1 raggiungimento della condi- 0 i Lemrefwfiuumeelseiø bfimem sgunmmgo
zione zero, l'uscita va a livello basso per 1 i Leuuwscfim prlmà della pn emanano. mi del bit msm assumano
un periodo del clock di ingresso e poi ri-
torna a livello alto. Se il contatore viene sm sco
ricaricato tra gli impulsi di uscita, il 0 0 5°s @m °
conteggio continuerà a partire dal nuo- 0 i .Wwemlsm1
vo valore. 'l 0 Selezioóe msm 2
ll conteggio alla rovescia risulta bloc- 1 1 lunga.
cato se l'ingresso di gate viene mante-
nuto a livello basso.

Modo 5: strobe con trigger Tabella lb.


hardware
È analogo al modo 4: il contatore mi- Stato del segnale
zierà a decrementare il conteggio cari-
cato in corrispondenza _al fronte ascen-
dente del segnale applicato al gate.
L'uscita andrà a livello basso per un pe-
riodo di clock, una volta raggiunta la
condizione zero. Durante il conteggio a1- 0 Disattiva il conteggio - Attiva il conteggio
la rovescia, il contatore potrà essere
riavviato mediante un fronte ascenden- 1 - 1) Inizia il conteggio -
te del segnale di gate. 2) Azzera l'uecita dopo
La funzione del segnale di gate nei ll successivo impulso
modi ora elencati dell'8253 è riassunta dl clock
in Tabella lb.
La lettura del contenuto del registro 2 1) Disattiva il conteggio i) Ricarica il contatore Attiva il conteggio I
di conteggio è assolutamente semplice. 2) Porta immediatamente 2) Inizia il conteggio
Per evitare che gli impulsi di clock inter- l'usclta a livello alto
feriscano con l'operazione di lettura, il
contatore dovrà prima essere fermato 3 1) Disattiva li conteggio 1) Ricarica il contatore Attive ll conteggio
mediante programmazione dell'ingres- 2) Porta immediatamente 2) Inizia il conteggio
Se di gate, oppure bloccando il segnale di l'uscita a livello alto
Clock. In alternativa, il contatore può
essere “congelato” dal processore 4 Disattiva il conteggio - Attiva il conteggio
inviando una parola di controllo con 1a
Seguente configurazione di bit: 5 - Inizia il conteggio -

SCISCOOOxxxx gelano” il contenuto. Il livello logico dei sua massima frequenza di clock è 2,6
bit contrassegnati da una x non ha MHz. A seconda della versione, invece
nella quale SCU ed SCl indirizzano il importanza. dell'8253, potrà essere utilizzato un
f'iâpettivo registro di conteggio, mentre Per finire, speciñchiamo un'impor- 8254 per frequenze di clock fino a 5, B 'o'
1 due bit a livello logico` basso “con- tante caratteristica tecnica dell'8253: la 10 MHz.

Pfoseflo n. 12 - less 79
o
%
LE PAGINE DI ELEKTOR

PORTA A nel. aauPPo A lI circuito integrato PP1 8255


l /
GONTFIOLLO GRU PPO A ___-
Analogamente all'8253, questa inter-
*II
ALIMENTATORI { \ faccia programmabile per periferiche è
"' _. (I: <2 <1:>.;:.. tra i più noti e diffusi integrati della
gamma Intel di chip di supporto per pe-
PoRTA c riferiche, ed è stata inizialmente pro-
/' suPeRloae gettata per funzionare nei sistemi com-
Bui-'FER DEL sus DEI DAT: 1 DEL GÈUPPO A puterizzati basati sull'8080 e su11'8085.
CI) ..r-tc
<2: POR”
sus nel oATI elossezloNALe / I' ._ La struttura interna dell'8255 risulta
evidente dallo schema a blocchi di Figu-
M ' f (i _:x / iNFeRIa ra 4: le tre porte UO da 8 bit sono divise
eos INTEsNo I / nel. oauPPo e
1:”o LLO t DIRTI DR a BIT a C Io in due gruppi, comprendenti ciascuno 1
._I porta e mezza.
LETTosoanTuRA êågßgl-åo Questa configurazione, forse legger-
\

._..`¬` \\r , PoRTAe mente strana, è giustificata dalle possi-


___.. _ ,/ DEL GRUPPO s bilità handshake offerte dal circuito in-
I. ` < › <_ '› |a tegrato, che può essere programmato
per funzionare nei seguenti modi:
:In _-q- _ __. '
Modo 0 come normale ingressoƒusci-
__.I , ta
Modo 1 come ingressohiscita a stro-
be
Figura 4. Organizzazione interna delfiaterƒaccia programmabile per periferiche 8255 Modo 2 per applicazioni a bus bidire-
(per gentile concessione della Intel). zionali.
Convenzionalmente, il modo del PPI
Tabella 2. viene selezionato caricando un'opportu-
na parola di controllo; le configurazioni
PåROLA DI CONTROLLO
di porta risultanti sono illustrate in Fi-

lomslmlßaløzlm [00| gura 5. Risulta in soprannumero la por-


ta C, che può essere suddivisa in due
porte da 4 bit, utilizzabili per UO, han-
dshaking e/o interruzioni, il tutto unita-
GRUPPO E
mente alle porte Ae B. L'ingresso viene
FORTI. O [INFERIORE] perciò diviso in due blocchi funzionali,
1 a INGRESSO
0 u USGITÂ ciascuno dei quali comprende 12 linee L'
O. La divisione funzionale viene facil-
PORTA B mente riconosciuta nella configurazio-
1 a INGRESSO
lJ - USOITÀ ne di bit della parola di controllo (vedi
Tabella 2). Diversamente dai PIA, PIO
SELEZIONE DEL MODO e da altri numerosi integrati UO, l'8255
O = MODO O
1 a MODO 1 non permette la programmazione come
ingressi od uscite di singoli bit,.
Il bit 7 della parola di selezione del
GRUPPO ñ modo è sempre a livello logico basso. Il '
PORTA O (SUPERIORE) modo 0 è 1a configurazione pio semplice: ¦
1 a INGRESSO
O a USCITIA
il processore può solo leggere o scrivere v
nel relativo registro per effettuare ope- I
PoRTA A razioni di ingresso/uscita. I
1 . mesesso Quando una porta è predisposta nel I
_o = uscrrA
modo di uscita, potrà anche essere letta.
SELEZIONE DELMODO Il funzionamento della PPI nei modi 1 e
OOSMODOCI 2, e con il bit 7 della parola di controllo '
DI I MODO 1
IX - MODO 2 programmato a livello logico basso, sor-
passerebbe purtroppo i limiti di questo -
articolo. Chi vuole, può consultare i re- I
FLAG OI _- _ lativi fogli dati del manuale Intel già ci- 'I
PREDISPOSIZIONE
oEL Mooo '1 . Arrivo tato. .
La corrente erogabile da una linea di I
Tabelia 3. uscita de11,8255 è maggiore di 1 mA, ad
una tensione di 1,5 V. Questo rende pos-
D? Da Do De Ds Da D1 Do D? Do D5 D4 Da 02 sibile pilotare direttamente un transi-
x. POL os e" sm-
store Darlington. Le uscite possono fa-
X sa sg s, a., 55 BJ; Bs E:
cilmente assorbire 2:5 mA.
80 Progeflon. 12-19 .
LE PAGINE DI ELEKTOR

La Tabella 3 mostra che unbit di over-


-1 sus DI INoisAMeNTo '1 range (OR) è stato aggiunto ai 13 bit già
i sus olooNrHoLLo disponibili. I 14 bit sono raggruppati in
l
ll l l due byte, come mostrato nella Tabella.
sus oßloen Il bit OR è a livello logico alto quando la
tensione d'ingresso supera il valore
massimo della scala, mentre POL è a li-
R'DJW ore, Ian-A,
vello alto quando la tensione d'ingresso
a
è positiva.
J ma :I
I 13 bit di dati forniscono l'equivalen-
Mooou -J a ,_L_, i te digitale del valore assoluto della ten-
3... in.. .,. @.m sione d'ingresso. I bit D6 e D7 nel byte
MS non hanno valore e dovrebbero esse-
'arm Pce'Pcu Per”. 'Arima re ignorati dal programma del compu-
ter.
Convertitore digitaleianalogico
uooo1 s c a

fißl 3,. L'integrato PM7548 della PMI non ha


un tredicesimo bit: pertanto la sua riso-
luzione è, rigorosamente parlando, infe-
"81% coNTHoLLo ooN'rnoLLo "Iv-"An
oPPuHElro oPPuaEuo riore di un bit rispetto a1 convertitore
ADC sulla scheda di estensione I/O. I
C
"0002 B _ A numeri applicati al PM7548 sono rap-
ìiü n BIDIFIEZIONÀLE
presentati nel cosiddetto “offset binary |
code” (codice binario spostato), ottenuto
rem "lo '_f_' “1% sommando al valore effettivo il massi-
CONTROLLO
mo valore negativo. Ciò significa che,
Figaro 5. Funzioni delle linee HO nei diversi modi programmabili. per esempio, 0 corrisponde a -2048 ( -
2048 + 2048 = 0), 2048 al valore reale ze-
ro e 4097 al valore reale + 2047. Il codi-
Convertitore analogico/digitale polarità. Il controllo dell'ADC verrà de- ce è facile da convertire in un comple-
Il circuito integrato ADC a 12 bit tipo scritto in seguito, nel paragrafo dedica- mento a 2 e viceversa, invertendo il bit
ICL7109 dispone in realtà di 13 bit per- to al funzionamento della scheda di più significativo. I
ché, oltre ai 12 bit di dati, esiste un bit di estensione UO. -continua-

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..a-.a

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I-I-I-FFI-

šš ëšëå § ššäëêë
85222381 05m

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334 - Amplificatore 12 W Domodossola - Pos-sessi' & laleggio - Via Galletti, 43 - Colleferro - CEE. - Via Petrarca. 33 - 06!975381 I
381 - Amplificatore 20 W 0321043173 I Novara - REN Telecom. -Via Perazzi,23!B Monterotondo - Terenzl - Via dello Stadio. 36 - 06!
319 - Amplificatore 40 W › 0321!35656 I Castelletto Sopra Ticino - Electronic 9000518 I Tivoli- Emiii - V.Ie Tornei. 95 - 0774/22664 I
354 - Amplificatore stereo 8 + 8 W Center di Masella - Via Sempione 158/156 - 0362!520728 Pomezia›F.M. -Via Confalonieri. 806/91 11297 I Rieü
344 - Amplificatore stereo I Verbania - Deoia - Cso Cobiarichi. 39 - Intra - 0323!
44209 I Novi Ligure - Odicino - Via Garibaldi. 39 - 0143! - Feba - Via Porta Romana. 18 - 0746!4834-86
12 + 12 W
i-

76341 I Fossano - Eletti'. Fossanese - V.Ie R. Elena. 51 - ABRUZZO - MOUSE


364 - Booster per autoradio 0172!62716 I Mondovi- Fieno-Via Gherbiana. 6-0174!
12 + 12 VV Campobasso - MEM. - Via Zlccardi. 26 - 0874/311539
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_a-s

8398189 I Cirie - Elettronica R.R. ~ Via V. Emanuele. 2!b'is


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038-118
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ãäšü

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I-
18
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713369 I Prato - Papi- Via M. Roncioni. 13! - 0574! 091/577317 I Trapani - Tuttoilmondo - Via Orti. 15!C -
21361 I Vinci - Peri Elettronica - Via Empolese. 12 - 0923!23893 I Castelvetrano - C.V. El. Center - Via
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HI TECH

ENCODER DTMF
lCome promesso sul ioscicolo dì Ottobre ecco a voi lefonate giunte in redazione dopo gli ar-
ticoli precedentemente pubblicati, ci
un encoder DTMF digitale quarzato da abbinare a qualsiasi tipo hanno sorpreso per la quantita e l'inte-
di apparato ricetrasmittente ed in grado non solo di generare le 12 resse suscitato nei lettori, anzi alcuni
note corrispondenti ai 12 toni DTMF generalmente usati nel settore hanno richiesto anche l'indirizzo del
progettista per ampliamenti sul discor-
civile, ma anche altre 4 note più comunemente conosciute come le so e chiarimenti, ma come sapete queste
quattro "funzioni" A, B, C, D. persone hanno, come tutti del resto, una
loro privacy da rispettare ed in secondo
luogo ci hanno stupitoi costi sul merca-
to nazionale di questi oggetti tanto sem-
di Andrea Sbrana lWSCBO plici nella loro struttura logica e tutta-
via cosi cari. Questa piccola parentesi
per dimostrare che Progetto pubblica
J
essenzialmente ciò che il lettore chiede
Ricordiamo che essendo il codice vembre '87 sempre su questa stessa ri- con più frequenza e per ricordare che i
DTMF (vedi articolo “decoder vista, è dovuta al fatto che alcune volte vostri piccoli problemi potete telefonare
DTMF” su PROGETTO 10188) for- la radiofrequenza emessa dall'RTX in- ai nostri tecnici ogni giovedi dalle 14 al-
mato da due frequenze emesse contem- fluenzava il funzionamento di IC 1 e IC le 16 al numero 0261.72671.
poraneamente, per avere altri quattro 2 causando un notevole slittamento del-
pulsanti è stato sufficiente generare la frequenza impostata, specialmente Principio dt funzionamento
una sola frequenza in più rispetto alle nell'uso con i cosiddetti “palmari” e con
altre sette e precisamente quella di potenze superiori a 5 W. Come già ac- Passiamo quindi al circuito elettrico
1,633 Hz corrispondente alla quarta cennato la “spinta” verso la progettazio- di fig. 3: come vedete il compito di gene-
“colonna” di figura 1. La preferenza ad ne di circuiti inerenti al sistema DTMF rare le frequenze richieste è aflìdato a
un circuito qual-zato piuttosto che a di comunicazione l'abbiamo avuta su IC 1, un integrato che, a grandi linee, ha
quello presentato nell'articolo di no- due lati: per prima cosa le lettere e le te- al suo interno un oscillatore, un contato-
re, un decodificatore ed un convertitore
digitale-analogico (fig. 2).
Il circuito oscillatore fornisce il clock
ai vari stadi e la sua frequenza viene
controllata da un quarzo esterno da
3,5 79545 MHz se si desiderano frequen-
ze proprie del codice DTMF, altrimenti,
con una tolleranza di circa il 10%, è pos-
sibile applicare quarzi di altri valori per
ottenere ovviamente frequenze di emis-
sione diverse dalle standard. Il circuito
decodiñcatore funge da interfaccia tra
la tastiera (a 16 tasti) ed il contatore, il
quale in funzione del codice presente al
suo ingresso, fornirà determinati valori
al convertitore DIA che a sua volta pro-
durrà le note richieste. Al piedino 1 di
questo integrato deve essere collegato
una tensione positiva che viene stabiliz-
zata da IC 2, mentre la massa è collega-
ta al piedino 6. Quando l'ingresso nume- '
ro 2 è collegato al positivo, si ha l'emis-
sione sul piedino 16 delle frequenze ge-
nerate secondo il codice impostato sulla r
tastiera fino ad un'ampiezza di segnale '
di circa 2,5 V pp che è necessario ridur-
re con TR 1 per collegarlo ad un qualsia- f
si ingresso microfonico di RTX C 1 di-
saccoppia i due stadi facendo passare'
solo la componente alternata (le note
emesse).

Progetto n. 12» 19
šfi

HI TECH

Montaggio e consigli pratici


1209 1336 19?? 1633 Per il montaggio abbiamo usato una
tecnica abbastanza rara per quanto ri-
guarda i progetti elettronici: su unaba-
setta monofaccia abbiamo saldato i
_612 1 2 3

lui»
'-l
componenti un po' su un lato e un po'
sull'altro secondo le fig. 5 e 6: questo per
rio i 4 i 6 dare modo di utilizzare al meglio la ta-

N
stiera e, cosa più interessante, per poter
RIGHE inserire la stessa in una cornetta telefo-
852 J7 8 9

l'1
nica che oggi troviamo a bassissimo

UI
prezzo e con Paltoparlate ed il microfono
già entrocontenuti.
91.1 -X- 0 #-

U
In pratica il circuito del telefono vero

I*
e proprio verrà collocato nella scatola “
3 fo progetti in costruzione” che pensiamo
\_v___ / sia comune a tutti gli sperimentatori!! A
proposito di telefono, i nostri esperti ci
COLONNE
hanno segnalato che stanno mettendo a
Figura 1. Frequenze dei sistema Dm. Nel disegno sono illuso-ate le fi'equenze corri- punto un circuito che, collegato al telefo-
spondenti a ciascuna riga e ooionno che, opportunamente combinate, formano il tipico no o meglio alla linea telefonica, al cir-
suono “bitcnale”. cuito decoder DTMF presentato lo scor-
so mese, al telecomando presentato in

°UT Convertitore IN
digitale I!- Contatore il_ Dacodificatorei_ Tastiera
analogico

Oscillaiore

Figura 2.8ohema di fimzionamento deli'integmto MV5987.

maggio'SS e assieme a questo encoder fonica stessa, si controllerà ora l'alí- funzionare subito.
DTMF, sarà in grado di controllare 8 ca- mentazione dell'encoder, evitando così Apriamo ora una parentesi riguardo
nali non più via radio ma via telefono, consumo in attesa di operare anche se in ai pulsanti: vanno benissimo quelli qua-
CDTI i vantaggi che ne derivano. Ripren- stato di riposo il tutto assorbe circa 2 drati, 12 neri e 4 colorati che si trovano
dendo il discorso interrotto, con l'inter- mA, mentre in funzionamento circa 6 comunemente in commercio senza scrit-
mttore già presente nella cornetta tele- mA. Il circuito non ha bisogno di alcuna te. Sarà poi compito vostro scriverci so-
ffmica che originariamente comandava taratura eccetto il livello di uscita da pra con dei trasferibili bianchi o rossi
laPertura e la chiusura della linea tele- adattare ad ogni singolo RTX e deve per i pulsanti neri e neri o rossi per
Pmoerro n. 12 - 1988 85
HI TECH

Figura 3. Schema elettrico deu'encoder

Figura 4. Circuito stampato scala L'I. Figura 5. Disposizione dei componenti Figura 6. Disposizione dei componenti
. sul 6.8.' lato mmponenfi. sul 6.8. lato rame..

86 Progeflo n. 1211
_ _
HI TECH

quelli colorati. Per questa volta è INDI- RIAE 0165-363208. Detto questo non
SPENSABILE Fuso del circuito stam- vi rimane che sostituire i] vecchio enco-
pato che potrete incidere da voi o più co- der DTMF proposto con il nuovo certi di Elenco componenti
modamente richiedere alla nostra reda- avere un rendimento decisamente mi-
zione seguendo le solite procedure. Si gliore reso possibile da un circuito inte-
monteranno per primi i pulsanti poi il grato controllato da un quarzo [fra l'al- Semiconduttori
trimmer, il condensatore, lo stabilizza- tro lo stesso quarzo che viene utilizzato ICI: MV5087
tore e per ultimo il circuito integrato al nelle basi dei tempi di alcuni orologi IC2: 78L05
quale dovrete dedicare moltissima at- digitalil). I
tenzione: andrà saldato senza zoccolo Resistori
dalla parte dei pulsantini, per ultimo, P1: 100 kfl trimmer
dopo cioè anche i fili dei collegamenti
esterni. Se vi capita poi di dover fare a1- Condensatori
tre saldature o modifiche a1 circuito, ri- CI: 100 k
cordatevi di cortocircuitare SEMPRE i ll circuito stampato di questo
fili dell'alimentazione pena la distruzio- progetto può essere richiesto al Varie
ne di IC 1: noi siamo riusciti a farne fuo- Gruppo Editoriale JCE citando XTAL: quarzo da 3.579545 Mhz
ri 3 (e sottolineo TRE) prima di capire la il riferimento PE 907 ai costo P: 16 pulsanti
causa di tale distruzione! Sempre a pro- di L. 4.000 più spese di spedizione. normalmente aperti oppure
posito dell'integrato IC 1 vi ricordiamo Vedere istruzioni a pagina 8. 1 tastierino a matrice di 4 x 4
che lo potete reperire presso la Ditta

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125 05 0.40 250 0.70 193 0.90 K1 10.0 11000 1.07 2001101101 12.5 0225 7.05
21 0.70 105 2.00 291 10 110 25155501 22.7 11051
-
221200 0.09 259 0.00 194 0.95 22 0.07 0.07 111147910 27.5 0259 7.40
291510 105 0.05 1<1¬101 2.05 2511175501 21.7 11353 1.25 111147911 20.5 02 7.05
0.09 279 0.75 195 0.95 20 0.05 107 0.75 1115570 5.05 11047 1.40 1104151 4.75 0207 10.4
15 11 0.40 200 0.75 200 0.07 24 0.70 100 0.95 _ 117000 4.95 1114050 11.5 240 47.0 NE555 0.00
555m 25512 0.09 290 0.75 240 0.90 25 0.05 109 1.15 _ 17355111 1.25 1.114000 12.7 5000 17.0 1115555 0.95
Ke I 22-514 0.59 290 0.04 241 1.20 25 1.45 150 1.25 02.7..10-12 0.9 1705514 0.05 70.. 0.97 111055041151 5.75 5550 3.95
chmëe 25-5 20 0.42 052 1,25 242 1.20 27 0.54 151 1.35 1114112 0.75 11057111 2.07 79.. 0.97 145550419 0.45
555] '155-5 21 0.42 055 0.50 240 1.20 20 0.70 152 1.25 .04 10.7 5110512 250
5550 45-5 25 0.49 055 0.55 244 1.25 11111000 2.07 70.140 4.95 11105502411 7.05 10111022 0.95
29 0.09 150 1.25 1.04 4.45 11111001 4.95 791140 5.74 51-1120 19.7 115141024 3.25
5522 '2-4 27 0.09 057 0.50 245 1.25 00 0.55 174 0.90 2 4.25 111110011114 9.75 1114024 0.55 0114051 17.0 10111 0.40
522, 55-500 0.72 050 0.55 251 0.07 01 1.75 175 0.90 2.457 0.25 1111091-100 5.95 114009 0.70 uM170 0.70 10111510 5.54
8222 25-5 02 0.70 070 0.90 250 0.07 00 1.45 101 2.45 2.5 0.25 1114005 2.45 1114090 0.75 u1111100 4.15 10111512 5.00
5555 49-2 37 0.09 074 0.90 257 0.07 05 0.90 102 0.90 0 2.05 1114007 2.75 L14350 0.07 590790 19.7 10111514 11.0
5565 42200 0.09 090 1.25 250 0.70 40 0.95 192 1.15 0.27 2.05 2.05 114023 9.75 11c90 47.5 10111515 0.95
5502 22-5 42 0.50 390 0.90 259 0.09 41 0.95 193 1.05 0.57 2.05 11140911 4.15 1114001111 0.90 06200 11.5 10112002 1.75
201222 255 51 0.47 077 1.57 270 0.90 42 0.50 194 1.05 17.7 7.75 1142907 5.97 0091< 4.75 0001 14.7 10112000 1.95
325502 25-2 70 0.54 545 1.70 279 0.50 40 0.07 195 1.05 11142917 5.47 014011111 0.90 0005 7.9
325522 22274 0.54 570 1.05 200 0.07 44 0.95 240 1.07 _ 11141009 11.5 1.140171 1.25 0005 00.7
10112004
10112005 4.75
5.95
“ma 555 75 0.70 529 3.55 299 1.05 45 2.25 244 1.07 11141005 14.0 1114010111 4.75 0000 17.0 10112005 2.05
312059 55-5 00 0.74 952 9.05 055 0.70 45 0.95 245 1.07 77205 13-8 035 2.07 1114007 1.47 0202 12.7 10142000 0.07
525025 3515 05 0.70 952 9.70 055 0.07 47 0.95 257 0.70
F210 5195 05cz 12.9 1111019111 5.70 0204 7.95 10712009 7.95
Ubómm 55-5 05 0.04 _ 057 0.70 40 0.50 070 1.07
72221' B95 111410700 2.05 11110914 5.70 0205 12.9 TD 4.05
- - 90 0.70 050 0.50 49 0.74 074 1.07 772264 3-87 74c925 19,0 11140915 5.70 0200 10.7 TDA2040
112 0.50 00 0.09 070 0.90 50 0.72 772219 5.70
122 0.50 04 6-85 74c920 21,0 1000112 14.7 4702 00.4 10112022 2.75
2715 5.0125 0.74 10 0.44 074 0.90 51 0.07 _ 777207 7-85 740722 10.51004172 15.4 0115 19.5 10413010 5.95
0.09 075 0.07 52 0.07 02 237 2209 - 9-75 74c920 12.7 11:00 00.5 0105 17.5
2700 9.0125 0.74 02 0.44 377 1.05 50 1.15 53 02;; 772203 1475 Aocosoo 00.5 071111
101120 2.05
2732 7.4120 0.72 42 2.45 06201 11.5 219415 9.05
2502 12.5102 0.70 390 1.25 54 1.55 05 237 x72240 4-75 710c0001 00.7 41407 0.90 1200 1.45 515501 12.4
0.50 51 0.44 4015 1.45 55 1.05 08 225 772242 5-75 Aoco002 20.7 411130
2754 5.5100 0.54 70 0.74 4020 1.25 55 1.25 10 1.04 1290 7.25 511510 10.0
27120 7.9109 0.54 74 0.70
552 mis 1115 110c0000 14.0 u554 5.55 1292 12.7 N10012 15.5
4040 1.25 59 4.95 .1 258 '(17109 9775 110c0004 0.35 u555 5.97 12900 7.95
27255 7.5151 0.54 75 0.00 4049 0.70 50 0.09 12 252 '(17119 “47 51490 7.05
710c0005 14.7 511451 34.7 1295 12.9 5411141 9.95
27512 19.5150 0.50 14 0,50 4050 0.07 50 0.95 .4 155 '(17129 1317 110c0000 10.5 51440 7.75 1297 9.25 50417 0.25
77028 9.8154 1.95 75 0,95 4051 1.45 55 0.70 15 ._55 ICL7I l4-7 110c0009 10.5 u1095 9.75 1290 10.7 50429 5.70
27C259 13.8155 0.72 05 0.09 4050 1.55 57 2.75 16 0.53 ICL7|07 7-*75 04c0000 5.07 15 5.05 101240 2.95 5c11202 19.7
2712512 00.7155 0.72 05 0.09 4075 0.45 59 0.05 l; 293 "17650 735 0001 5.07
u 157 1541002 15.7 12.7 157220 14.7
0.50 120 0.95 4094 0.95 70 0.05 13 095 "18038 '1-7 o4c0002 12.7 55750 5.05 55207 0.05 00211 12.0
150 0.74 125 0.04 4540 0.07 71 0.35 .5 055 'Cl-5069 2-75 011c0000 5.07 51100529 0.45 55227 9.05 514221 19.7
275151 0.79 125 0.04 500 1.25 72 0.05 20 253 *CUMO 5775 1109051 9.75 57100 0.75 5522.1117 9.95 10.4
222152 0.79 101 0.72 504 1.25 70 0.05 21 12;» 'CM7240 '1-7 11141005 10.9 114110 12.7 55021J 11.7 14131495 9.55
585150 1.02 102 0.90 550 1.25 75 0.05 22 0'52 *0117247 495 1441007 9.0 u 17.5 5502111J 12.9 11401495 2.05
3'85154 0.70 100 0.95 570 1.45 75 0.09 27 l'12 'CM7555 1475 11141000 12.7 1141450174 24.7 5500 14.7 114c1540 9.95
252155 0.90 109 0.95 540 1.75 77 0.00 23 1'13 '007556 275 11411 2.75 5411450274 27.0 55519 9.95 111101077 9.05
127155 0.90 147 0.90 570 1.25 70 0.30 32 1115 'CM72'603917 11412 0.07 111.145015 9.75 5551.49 11.7 145025 4.75
275159 1.25 140 0.90 500 1.15 01 0.00 34 4,75 '01717217 247 11441 2.90 1411145007 14.0 55049 10.4 111045027 590
207173 002 151 0.90 02 0.30 30 1 10 'CW224' 28-5 11442 4.75 041450200 5.07 5554.49 155 114045020 550
` 1 4 0'7 150 090 _ 095 `95 'CMmtA 3214 1F444 5.97 11450250 19.7 65130252 152; 19.7
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0.95 097 0.90 1141111110 10.4 2111420 25.5 11000 0.70 1.405009 10.7 0155 5.95 911mm 245
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ALLA SCOPERTA DELL'ELETI'RONICA

I TUBI ELETTRONICI
Le valvole hanno cIo poco compiuto ottont'onni di vito e per quasi uscita) che caratterizzano ogni amplifi«
catore, e quindi anche i circuiti transi-
mezzo secolo `sono stote Ie dominotrìci incontrostote tro i storizzati (impedenza di ingresso, fatto-
componenti attivi. Vi sveliomo i dettagli di alcuni tro ì componenti re di amplificazione, impedenza di usci-
più uiilizzoii. ta e retroazione, vedi Figura 2), nel ca-
so delle valvole possiamo permetterci di
“trascurarne” due: impedenza di ingres-
so e retroazione. In questo il tubo a vuo-
di Wi'nfred Knobloch to è molto somigliante ai transistor a ef-
fetto di campo. Che però sono nati mol-
to più tardi.
Porte Primo Recentemente si è notato che, perlo-
meno tra gli appassionati dell'Hi-Fi, gli
amph'ficatori valvolari, sono ancora
molto richiesti. Ecco perché ci sembra il
caso di risvegliare la valvola dal suo
sonno di bella addormentata e spiegar-
ne il funzionamento a coloro che la con-
siderano un relitto dei tempi andati. Le

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Figura 2. Schema quadripolare di


un generico amplificatore attivo; valido
quindi per valvole, transistor e
omiiĒcoton' operazionoii.

Figura 1. Questo circuito integrato, ii primo, ha quasi 60 anni! E' costituito da tre sistemi cose non stanno assolutamente così e
veicolari e diverse resistenze e condensatori, racchiusi nello stesso bulbo di vetro. nella teoria circuitale sussistono molti
paralleli tra valvole e transistor.

uarantadue anni sono davvero 2° guerra mondiale, raggiunto presta- Ma allora quali sono le differenze...
molti. Robert Von Lieben dette zioni notevoli. Comunque, nell”ambito
avvio nel 1906 ai primi esperi- delle tecniche di alta frequenza, essa è con gli amplificatori a transistor? È
menti con i tubi a vuoto mentre il tran- ancor oggi un componente insostituibi- esagerato rispondere banalmente: tut-
sistor vedrà la luce soltanto nel 1948, le, se i carichi in gioco sono elevati. te! Ma le differenze ci sono e non certo
ancora come transistor a punte. In quel- trascurabili.
l'intervallo di tempo le valvole hanno Che cosa sarebbe accaduto Il transistor e il suo discendente diret-
percorso tutte le tappe di quella che at- to, il circuito integrato, sono componen-
tualmente è considerata l'elettronica se la valvola fosse stata scoperta su- ti allo stato solido di dimensioni davve-
più avanzata, compresi i calcolatori e i bito dopo il transistor? La domanda, del ro esigue, in grado di funzionare con
“circuiti integrati” (vedi la valvola mul- tutto paradossale, puo solo suscitare bassissime tensioni di alimentazione e
tifunzione della Loewe in Figura 1). una bella risata, almeno in coloro che di generare frequenze elevatissimo ma
Purtroppo però la valvola non si lascia- hanno fatto in tempo a “crescere” con le che soffrono di limiti di tolleranza piut-
vaminíaturizzare tanto facilmente, pur valvole. Dei quattro parametri fonda- tosto angusti, nel senso più restrittivo
avendo, specialmente negli anni della mentali (tra grandezze di ingresso e di del' termine. .
90 Progetto ri. 12 - 1985
ALLA SCOPERTA DELL-'ELETTRONICA

Dal suo canto la valvola ha bisogno di fitte le maglie della griglia e minore è la di carico presente in classe B. Questa
molto più spazio, anche per l'amplifica- sua distanza dal catodo, mantenendo la impedenza è determinata solo dalla mo-
zione di piccoli segnali. Poi con essa non distanza .c ato do-ano'do sempre dulazione. Per il controllo dei segnali
si combina niente senza riscaldamento, costante. molto elevati verranno altri parametri
senza il vuoto pneumatico e senza eleva- di riferimento.
te differenze di potenziale tra anodo e Il motivo principale per questa diffe-
catodo. renza è la relazione non lineare che
“Elevato” è sempre un termine relati- intercorre tra tensione di griglia e
vo, ma di certo i tentativi di lavorare a corrente anodica. Il rapporto tra varia-
12 V di tensione anodica sono naufraga- zione di corrente anodica e variazione dì
g __
ti miseramente. Il transistor sembra tensione di griglia, per tensione anodica
quindi già avviato verso un trionfo defi- costante, è la cosiddetta transcon-
nitivo. In effetti dobbiamo ammetterlo: duttanza.
le necessità “termiche” della valvola, le
precludono ogni applicazione con ali- k 0__._.Q K Ala
s=A_IIg=Ua :cost-
mentazione a batteria; le possibili ecce-
.Figura 3. Il triade come quadripolo.
zioni confermano, tutt*al più, questa re-
gola. Poi ha bisogno di una tensione ano-
dica piuttosto elevata, dell'ordine dei Graflcl delle curve e dei parametri La pendenza è massima alle basse po-
250 V, cento volte di più nel caso dei tu- caratteristici del punto di lavoro larizzazioni negative. A causa dell" -
bi dei trasmettitori radiotelevisivi. Ha curvatura della caratteristica, viene de-
bisogno di molto spazio, di maggior raf- La Figura 3 mostra lo schema circui- terminata dalla tangente al punto di la-
freddamento, è molto sensibile agli urti tale della più semplice valvola amplifi- voro e può essere quindi considerata co-
(bulbo di vetro, il delicato sistema)... ep- catrice, il triodo (valvola tripolare) e dei stante soltanto per pilotaggio con picco-
pure in determinati casi è davvero inso- suoi morsetti di collegamento. La dipen- li segnali.
stituibile. denza della corrente anodica dalla In Figura 4a è stato scelto il punto di
Lo dicono gli amanti dell'alta fedeltà, tensione di griglia, per una valvola delle lavoro corrispondente a
lo concedono persino i sobri tecnici dei più comuni (la E0083) è riportata in
trasmettitori. E allora vediamo un po' di Figura 4. Notiamo innanzitutto che
esaminare queste tecniche senza falsi vengono utilizzate soltanto tensioni di Ua =250V6Ug =-2V=Ia=1,2mA
pregiudizi. griglia negative. La griglia-pilota, poi,
non assorbe (in caso di basse modulazio- Dalla tangente si può ricavare che la
Ecco come funziona la valvola ni) corrente e può essere alimentata variazione di 1 V della tensione di gri-
emplificatrlce praticamente senza carico. Ciò im- glia (da -1,5 a-2,5V)causa unavariazio-

Il funzionamento della valvola ampli-


ficatrice si basa sul fatto che nel vuoto
molto spinto (circa 10*l1Pa) gli elettroni Che cos'e “Delta”
liberati, per emissione termica già a
tensioni piuttosto basse, riescono a per- La lettera maiuscola greca “A” assume qui il significato di differenziale, o più
correre distanze ragguardevoli. semplicemente variazione.
Nella valvola amplificati-ice gli elet- Quando la curva caratteristica è molto “movimentata” e ripida, occorrerà carn-
troni vengono emessi da un catodo ri- picnarla molto di frequente per determinare i valori con i quali calcolare il pun-
scaldato direttamente o indirettamente to di lavoro. Le cose sono più semplici se ci si aiuta tracciando, come in Figura
(elettricamente), reso più attivo da un 4a, una retta tangente nel punto desiderato.
sottile strato di ossido di bario, cesio o
stronzio (o da una miscela di questi os- Che cosa si intende per “parametro”?
sidi) per poter operare anche a tempera-
tura più basse (circa 1000°K). Gli elet- Per parametro intendiamo una grandezza di riferimento (una delle grandez-
tmni si muovono dal catodo all'anodo, il ze di ingresso) mantenuta costante quando si traccia il grafico di una funzione
cui potenziale (rispetto al catodo) è (diverse costanti di riferimento = curve diverse). Il concetto si comprenderà me-
positivo. glio osservando i grafici delle curve caratteristiche (famiglie di curve, una per
Nella direzione opposta non ci può es- ogni parametro).
sere alcun flusso poiché è difficile che
l'anodo, molto più “freddo” del catodo,
possa emettere qualche elettrone. Si
Spiega così, tra l'altro, la qualità di ret- plicaun'impedenza di ingresso virtual- ne della corrente anodica di 1,6 mA (da
tificatore del tubo a vuoto. Una griglia, mente infinita. Possiamo comunque ot- 1,9 a 0,3 mA). Quindi la pendenza nel
inserita tra anodo e catodo, può influire tenere un'impedenza finita, servendosi punto di lavoro è:
sull'intensità della corrente anodica se di un circuito esterno, ma si tratterebbe,
viene alimentata con un potenziale al- in questo caso, di un parametro circuita- S 1,6mA_1,6mA
ternato. Già a tensioni negative rispet- le e non relativo all'elemento amplifica- 1V _V(mS)
tO al catodo, è possibile un certo grado di tore. Non fa eccezione Pimpedenza di in-
modulazione, che aumenta più sono gresso, parimenti infinita, dello stadio La corrente anodica. non dipende
Proseno n. 12- was 91
%___
ALLA SCOPERTA DELL'ELElTRONICA

La pendenza, l'intraeffetto e la resi-


stenza interna sono legati tra loro, se-
Ecc se / 5 è* ecc ss condo Barkhausen, dalla relazione
anni fa. v ,
'y
.if-fre;
win-mater
UrPer-emenr f i714] “â S'D'Ri=1
il

§ ,i //' _, *v // /
7 ,ivi

\\\\\ík\\
A paitire da due fattori noti, si può
perciò ricavare il terzo.
s se
/, ,ty Trasferìti nello schema equivalente a

\\
quadripolo` si ottengono i seguenti rap-
_” _- f si porti:

/flíjšiíf , /, \\\ /,// à 'La resistenza d'ingresso è infinita.


'Il trasferimento viene effettuato
dall'amplìficazione di tensione a vuoto.
I

-/-- ,
|
/
/' [_'r (_-øs /
e,
/1
1
/
M/ yu”
,91'

/
'La resistenza d uscita è uguale alla
resistenza interna in c a. R.

_
'La reazione del circuito anodico sul
415,03 êI-z 15--1 a a e sa ma in ma zie see 35mm circuito di griglia`e zero.
Scompaiono così, nei tubi amplificato-
Figura 4 Curve caratteristiche di tensione di griglia e corrente anodica: it parametro ri, due delle quattro grandezze caratte-
di riferimento è la tensione anodica (a)- ristiche del quadripolo e questo facilita
Curve caratteristiche tensione anodicaƒcorrente ano-dica: il parametro questa coito 'e il calcolo del guadagno.
ia tensione di griglia (b) La rappresentazione della famiglia di
(documentazione Telefunken). curve caratteristiche della relazione tra
tensione di griglia e corrente anodica,
soltanto dalla tensione di griglia ,ma è Nell'esempio citato, p = 100. con la tensione anodica come parame-
influenzata anche dalla tensione anodi- La terza grandezza interessante è la tro, non è sempre sufficiente. Tra le al-
ca: essa “agisce” sulla griglia e percio il resistenza interna in corrente tre famiglie di curve caratteristiche di-
rapporto tra la variazione della tensio- alternata. E' uguale al rapporto tra la sponibili è stata scelta come parametro
ne di griglia e la variazione della tensio- variazione della tensione anodica e la quella della dipendenza tra tensioni di
ne anodica, a corrente anodica costante, variazione della corrente anodica, con griglia. Queste curve permettono tra
è chiamato “intraefl'etto”. tensione di griglia costante: l'altro di rilevare l'escursione massima
del segnale d'uscita, per una valvola
sua amplificatrice. La Figura 4h mostra la
=COSL Rifmlug :Cost famiglia di curve caratteristiche tra
tensione e corrente anodiche di un sin-
golo sistema basato sul doppio triodo
E' un numero adimensionale, che in e non deve essere confusa con la resi- E0083.
generale viene moltiplicato per 100 e in- stenza interna a corrente continua, che Il basso guadagno e la scarsa escur-
dicato in percentuale. è il quoziente tra 1a tensione continua sione del segnale d'uscita di un triodo
Dalla Figura 4a si ricava che, ad una anodica e la corrente anodica, sempre hanno portato allo sviluppo delle valvo-
corrente anodica costante di 1,2 mA, per continua. Nel nostro esempio, la resi- le a griglie multiple tra le quali, nel set-
una variazione della tensione anodica stenza interna in c.a. (che in seguito tore della bassa frequenza, sono inte-
di 100 V (da 200 a 300 W, si verificherà chiameremo semplicemente resistenza ressanti quasi soltanto i pentodi (valvo-
una variazione della tensione di griglia interna) è: le a cinque elettrodi). Oltre ai tre elet-
di 1 V (da -1,5 a -2,5). L'intraeffetto è trodi già visti, queste valvole possiedo-
pertanto: 100 V no altre due griglie: quella più vicina al
-= = 2
1 1,6mA 6 '5m catodo è ancora la griglia di controllo; la
IV
D= _-= 1
100V 00
Facciamo notare che i parametri della Cos'è il ITIS?
tensione anodica hanno un andamento
quasi parallelo. L'íntraefi'etto è perciò l millìampere per volt sono, secondo la legge di Ohm, il reciproco della
quasi indipendente dalla tensione e resistenza (1m). Questa unità è anche chiamata “siemens”; mS corrisponde .
dalla corrente, nel campo dei normali pertanto a millisiemens. 1 rnS è il reciproco di 1 kn. '
punti di lavoro.
Normalmente, in luogo dell'intraef-
fette, si utilizza il suo reciproco, cioè corrispondente a una variazione della seconda è la griglia scheme, che accele-
I'amplificazione di tensione a vuoto: tensione anodica di 100 V (da 200 a 300 ra gli elettroni secondari emessi dal-
V') e ad una variazione della corrente l'anodo quando viene colpito da elettro-
AU anodica di 1,6 mA(da 0,5 a 2,1 mA). Co- ni eccessivamente veloci provenienti
p, =l=_a¦[a=gogt_ me la pendenza, essa dipende tanto dal- dal catodo. '
AUg la tensione quanto dalla corrente. Le proprietà del pentodo si ricavano

92 Progeito n. l2 - 1
_..

ALLA SCOPERTA DELL' ELETTRONICA

dalle due note famiglie di curve caratte-


ristiche. Handamento tipico è illustrato
nella Figura 5a e 5b (pentodo EF86). EFBS a
Eintraeffetto tra l'anodo e la griglia di
controllo è molto piccolo e non potrà es-

¢\`
sere ricavato con sicurezza dalle curve
caratteristiche della corrente anodica
rispetto alla tensione anodica. Nella fa-
miglia di curve caratteristiche della cor-
rente anodica rispetto alla tensione di
griglia, in luogo della tensione anodica il
parametro è la tensione di griglia scher-
e/ /

¬|›-
mo. E' facile ricavare l'intraeffetto della
griglia schermo, ed è una grandezza si-
gnificativa in alcuni circuiti a controre- ã/ i?

N
\
azione. La caratteristica più importan-
te del pentodo è la pendenza in cortocir-

<3
cuito, che in questo caso è pressoché in- -låßrM-l j-t /fi t
dipendente dalla tensione anodica.
L'influenza della tensione di griglia Figura 5. Caratteristiche della corrente anodico in fiznzione della tensione di grigiio in
schermo sulla pendenza è priva di signi- un pentodo; invece della tensione onodica, il parametro è io tensione di griglia scher-
`iicato se il pentodo viene polarizzato, co- mo fa); famiglia di curve caratteristiche corrente onclditnlr tensione anodico, con netta
me di consueto, da una tensione di gri- di carico da 50 kn (b).
glia schermo costante. Anche nel pento- (documentazione Teiefimken).
do, la pendenza è una funzione della
tensione applicata alla griglia di con- generatore di tensione, con la tensione In pratica, la resistenza del carico è
trollo. L'incurvatura delle caratteristi- alternata originale ug- u La resistenza quasi sempre molto più elevata della re-
che viene utilizzata per scopi di regola- interna in c.a. Ri e la resistenza del cari- sistenza interna in c.a. della valvola.
zione in alcune valvole appositamente co RL formano un partiture di tensione L'equazione può pertanto essere così
costruite (per esempio, nell'EF83). che abbassa la tensione originale. Per sempliñcata:
La resistenza interna in c.a. è molto una data tensione d'ingresso ug appli-
maggiore di quella del triodo e risulta cata alla griglia di controllo, si può cal- VuEl u
evidente dall'inclinazione delle curve colare la tensione d'uscita ai capi della
della tensione di griglia controllo nel resistenza di carico: Questa relazione viene prevalente-
campo delle caratteristiche anodiche mente utilizzata per calcolare i circuiti
tensione-corrente. E' tipico il fatto che il contenenti triodi.
pentorlo assorbe la corrente anodíca to- RL
U =U . ._ Il pentodo viene più opportunamente
tale con tensioni anodiche comparativa- a g u Ri+RL considerato come generatore di corren-
mente più basse. Come vedremo in se- te alternata (Figura 7), con una corren-
guito, questo consente un pilotaggio di te di cortocircuito it = ug- S. Esso causa,
maggiore ampiezza nei confronti di un sul circuito in parallelo, formato dalla
analogo triodo. resistenza interna in c.a. R.l e dal resisto-
Ug :lat/g' Pr re di carico RL, la caduta di tensione:
La valvola permette soltanto un Rid'RL
guadagno In tensione
u = ikl Ri'RL
La misura comune dell'attività delle a Bid-RL
valvole è Pamplificazione di tensione.
Da questo valore, quando siano note la
resistenza del carico e la tensione d'in›
grosso, è possibile calcolare la potenza
d'uscita. Ha invece meno senso, nella
tecnica delle valvole elettroniche, parla-
re di guadagno in potenza poiché, a cau- Figura 6. Come ricavare il guadagno
sa della mancanza di una corrente d" - in tensione doll'omplificazione di
gresso, non viene praticamente assorbi- tensione a vuoto.
ta potenza dall'ingresso. In una valvola ti? S'Uy
ideale, il guadagno di potenza è perciò 11 guadagno in tensione, definito dal
r n Rƒ'kl
praticamente infinito. rapporto tra la tensione d'uscita e la
Il guadagno in tensione è facile da ri-
"fa 9!t
tensione d'ingresso, si ricava dalla se-
levare. Dal lato dell'uscita, la valvola guente formula:
Può essere considerata un generatore.
La Figura 6 mostra il circuito equiva- RL Figura 7. Come ricavare il guadagno
lente di una valvola 'considerata come Vftl'FR-L di tensione dalla pendenza.

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|
ta:
R--It'
1 L
U =U _-Sl_
a g Ri+RL

e il guadagno in tensione:

a--R
vu =s.1_ L
Ri-i-RL

La resistenza interna in c.a. è in pra-


tica sempre molto maggiore della resi-
stenza del carico e pertanto la relazione
può essere così semplificata:

vufis-R1
La pendenze può essere ricavata nel
corrispondente punto di lavoro.
Le equazioni date valgono per il pilo-
taggio con piccoli segnali; a determina-
te condizioni, però, possono essere uti-
lizzate anche per i grandi segnali.

La resistenza di carico trasforma la


corrente in tensione "
\\\

Le caratteristiche delle valvole dipen~


dono sia dalla corrente che dalla tensio-
ne. Se a uno stadio a valvola viene colle- i
gata una resistenza chi-nica esterna, 1a
tensione anodica si abbassa secondo il
prodotto della corrente anodica per 1a
resistenza esterna (Ul = Ullila - lI - RI),
mentre le caratteristiche efficaci varia-
no. I valori utilizzati per il calcolo del
guadagno devono perciò essere determi-
nati nel punto di lavoro a vuoto. Con
l'aiuto della famiglia di curve caratteri-
etiche della corrente anodica rispetto al-
la tensione anodica è possibile una sem-
plice soluzione grafica che permette
inoltre, di valutare in anticipo le distor-
sioni prevedibili. I

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WATCHMAN
ll termine inglese "Watchmen" (che significa pressapoco molte ore di seguito (pensiamo per e-
sempio a un operatore che debba regi-
sorvegliante”} corrisponde esattamente alla funzione strare dischi o effettuare il montaggio di
dell'appareccliio qui presentato, che permette di controllare nastri) diventa ben presto un fardello
a basso volume qualsiasi modulazione ed è perfettamente adatto insopportabile.
Siamo i primi ad ammettere che, con
come amplificatore monitor in una stazione radio o collegato a un il nostro WATCHMAN, la qualità sono-
registratore di montaggio. ra non sarà certo quella di un amplifica-
tore da studio ma, considerati gli altri
vantaggi, questo non è poi un grosso
problema.
Inoltre, per passare da un apparec-
a cura della Redazione' chio all,altro, bisogna di solito portarsi
dietro una spina a jack con tutti i rischi
di distruzione prematura dei cavi o delle
prese dovuti ai frequenti spostamenti.
Con gli apparecchi non muniti di am-
plificatore monitor, viene spontaneo u-
tilizzare un'uscita per cuffia e collegar-
la a un gruppo completo di amplíficato-
re e altoparlanti.
E proprio qui che le cose si complica-
no: ci vuole, appunto, un amplificatore,
* per non parlare degli altoparlanti. Gli
amplificatori sono spesso troppo poten- -
ti e ingombranti, le casse (spesso model- ,
li per autoradio) non sono facili da in-
stallare correttamente e a1 tutto biso-
gna aggiungere cablaggi supplementari
in un ambiente in cui ce ne sono
giàtroppi, eccetera eccetera.
L'idea di riunire in un solo apparec-
chio amplificatori, casse ematiche e
presa di cuffia sorge spontanea ma non
è poi tanto facile da realizzare come po-
trebbe sembrare a prima vista. L'appa-
recchio dovrebbe infatti essere poco vo-
luminoso, abbastanza leggero, di quali-
tà audio irreprensibile e buon livello al-
la presa per cufiìa; l'ascolto tramite gli
uesto strumento dovrebbe su- nammissibile e lo stesso avviene quan- altoparlanti dovrebbe essere, possibil- '
scitare l'interesse di numerosi do si sostituirà un toroide con un tipo a mente, stereofonico e di qualità tollera-
lettori, perché è stato realizza- forte induzione dispersa. bile; infine dovrebbe essere facilmente
to anche tenendo conto dei loro suggeri- Per quanto possibile, cercheremo di u- riproducibile nel necessario numero di
menti. tilizzare i componenti meno costosi e più esemplari, al minimo costo. -
Chi si è gia costruito o possiede un a- facilmente reperibili; precisiamo pero E visto che ci siamo, dovrebbe anche
limentatore da studio potrà ovviamente che è indispensabile rispettare scrupo- essere di gradevole aspetto (cosa che
prelevare da questo le tensioni necessa- losamente le posizioni degli elementi non guasta mai), robusto e semplice da
rie, per risparmiare trasformatori, rad- meccanici. realizzare.
drizzatori, regolatori, ecc. Descrivere-
mo comunque anche un alimentatore Caratteristiche e scelta Il nostro Watchmen ha tutte
completo, per garantire il successo:I non dei componenti queste prerogative.
è necessario essere molto esperti per sa-
pere che la disposizione fisica e la scel- Gli strumenti professionali compren- Vediamo dunque come sono stati ri-
ta dei componenti hanno un,influenza dono tutti un amplificatore monitor, e- soltii diversi problemi. Per prima cosa,
considerevole sul risultato definitivo di quipaggiato da uno o due altoparlanti di bisognava trovare gli altoparlanti. Ge-
un montaggio. Un trasformatore ruota- controllo. Questa precauzione non è cer- neralmente, i tipi integrati nei registra-
to di 45 gradi può generare un ronzio i- to un lusso perché una cuflia portata per tori vanno da 50 a 150 Q (piuttosto dif-

103 Progetto n. 12 - 198'


_

l ALTA FEDELTA'

ficili perciò da trovare in commercio) e


Altri utilizzi difficile da capire. I sottogruppi che lo
hanno all'esterno una griglia che il di-
formano sono già noti ai nostri fedeli let-
lettante sarà spesso incapace di autoco- Prima di afiì'ontare la costruzione tori: li esamineremo perciò velocemen-
struire unendo l'estetica alla rapidità. propriamente detta, riteniamo interes- te. Le prestazioni ottenute con il WAT-
Non è certo il caso di fabbricarsi una sante segnalare che il WATCHMAN si CHMAN non sono dovute soltanto alla
“pseudo griglia” praticando una serie di dimostrerà utile in numerose circostan- parte elettronica ma anche al prezioso
fori più meno ben allineati, come abbia- ze. Potrà funzionare, per esempio, come apporto della parte “meccanica”, alla
mo visto fare da qualcuno: non per nien- amplificatore per cufiìa molto potente, quale è bene dedicare un'attenzione
te abbiamo parlato di “gradevole in grado di migliorare notevolmente le particolare.
aspetto”!. . prestazioni di apparecchiature un po' I segnali originari entrano nella “sca-
Di fronte all'impossibilità di garanti- scarse. tola nera” tramite unjack stereo monta-
re la disponibilità contemporanea di 11 monitoraggio durante 1a registra- to sul pannello posteriore. Il livello di
griglie e altoparlanti, abbiamo pensato zione di un concerto pone spesso qual- ciascuno di questi segnali è regolabile
alle casse progettate per i Walkman. che problema, perché il livello ambiente mediante un potenziomentro, che con-
Tra di esse, abbiamo scelto le più faci- disturba notevolmente l'ascolto differi- corre ad aumentare le possibilità di a-
li da smontare e da adattare, e anche le to nel tempo. Solo una cufi'ia ben chiusa dattamento.
più economiche. e pilotata ad alto livello rende possibile Successivamente, pervengono a un i
Il modello scelto si chiama “REALI- l'operazione. correttore di tonalità che agisce soltan-
STIC” e costa circa 26.000 lire la coppia; D'altro canto, le pile dei Walkman si to su due frequenze. Chi tra voi abbia
li abbiamo visti in diversi negozi della consumano a vista d'occhio quando sono pensato ai toni bassi e alti, ha sbagliato:
città, anche piccoli, e quindi riteniamo collegati a casse complementari. Colle- si tratta in questo caso di due interven~
che non ci siano problemi di approvvi- gando la loro uscita cuflia al WAT- ti su frequenze ben definite: 1000 e 8000
gionamento. CHMAN, sarà disponibile un livello Hz; il risultato dovrebbe essere di “cal-
Dal punto di vista della qualità, que- confortevole senza aumentare eccessi- mare” I'aggressività degli altoparlanti.
ste casse sono estetiche ma poco grade- vamente il consumo. Per questo utiliz- In realtà, considerando lo schema “a
voli da ascoltare. Tuttavia, dopo il no- zo, è opportuno prevedere un'uscita riposo” (vale a dire, senza una cufiia col-
stro intervento “chirurgico”, 1a riprodu- supplementare che permetta di alimen- legata al jack J2), il relé RL2 non ali-
zione diventerà per lo meno accettabile. tare anche il Walkman, rispettando ov- mentato collega le uscite dell'amplifica-
Innanzitutto, è evidente che con le di- viamente i valori di tensione per esso tore agli altoparlanti. Poiché l'alimen-
mensioni originali di 7,5 x 8 x 4 e un al- previsti. tazione di RLl dipende da quella di
toparlante a “larga banda” da 6 cm di Collegato all'uscita di un computer, il RL2, salvo un comando contrario, i cor-
diametro non si possono attendere mi- WATCI-IMAN valorizzerà le composi- rettori rimangono sempre attivi.
racoli. Cominciamo dunque a moltipli- zioni musicali “elettroniche”. Volendo, Se viene infilato unjack in J2, il devia-
care per 5 la capacità, aggiungendo poi si potra facilmente trasformarlo in mo- tore Sl/J2 alimenta questa volta RLZ,
un correttore di tonalità per migliorare nofonico, per scopi di sorveglianza o di che commuta gli amplificatori in corri-
la prestazione musicale. comunicazione. spondenza a J2. Facendo in modo che
Per l'amplificatore, avevamo dappri-
SW2 rimanga chiuso in condizioni nor-
ma pensato a un integrato qualsiasi ma,
Schema elettrico mali, anche RLl è eccitato ei correttori
di prova in prova, abbiamo rinunciato a
sono fuori servizio (più esattamente
questa illusione, per parecchi motivi: E' pubblicato in Figura 1 e non inutilizzati).
sono molto rari gli integrati che permet-
tono un ascolto in cuñìa di eccellente
qualità, e c'è sempre il timore che, dopo
una decina d'anni, un determinato mo-
dello non sia più disponibile. Pensando
che i nostri montaggi debbano durare
nel tempo, siamo tornati al vecchio am-
plificatore per cuiiia, adattandolo agli
altoparlanti da 49. Il risultato è interes-
sante e la manutenzione risulterà
facilitata.
A questo punto, restava da risolvere
soltanto il problema del mobiletto. La
scelta è caduta su un modello da 30 x 10
x 18 cm, predisposto internamente per
soddisfare le condizioni imposte dall'a-
custica ed esteriormente per rendere
l'insieme gradevole anche alla vista.
Infine l'estensione dei livelli ammis-
sibili all'ingresso permette di collegare
fonti diverse: in pratica, si possono ela-
borare correttamente segnali da 0,1 V a
più di 7 V, comprendendo praticamente
tutti i casi che si presentano in pratica.

Progeflo n. 12 - 1988
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Progefio n. 12 - 19 i
Figura 1. Schema elettrico
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ALTA FEDELTA'

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102
ALTA FEDELTA'

I correttori sono dunque attivi sugli


altoparlanti mentre, a livello della cuf-
fia, sono inattivi. Abbiamo però aggiun-
to SWZ nella linea di comando di RLI, in
modo da permettere ai correttori di es-
sere attivi in permanenza se si vuole,
vale a dire anche durante l'ascolto in
cuffia. SW2 è montato sul pannello po-
steriore e potrà essere eliminato in caso
di necessità. Volendo che i correttori
siano attivi soltanto per la cuflia,J è suf-
ficiente prelevare l'alimentazione di
RLI dal contatto di riposo di Sl/J2. Ana-
logamente, volendo lasciare 1a cuflia
collegata in permanenza e commutare
da altoparlante a cuffia con un comando
esterno, basterà soltanto invertire
l'azione di SUJ2.
Questi sistemi di comando a relé per-
mettono di cambiare molto facilmente
le combinazioni; nel nostro caso, vedre-
mo al momento delle regolazioni che
SW2 permette di controllare l'azione dei
correttori.
Un doppio potenziometro pilota il li-
vello inviato agli amplificatori, agendo piti dai due mezzi di ascolto, anche con mm. Vi invitiamo a osservare bene le fo-
in maniera comune per i due tipi di a› cuflie di origine e impedenza diverse: è tografie: se per avventura doveste supe-
scelto. Ecco la funzione dei trimmer AJ- molto piacevole non dover sempre ritoc- rare le dimensioni indicate, vi sarà im-
7 e AJS, inseriti nelle linee di altopar- care il volume quando si cambia il modo possibile infilare la scheda nel corridoio
lanti con il compito di ugualizzare i di ascolto. centrale. Il suo fissaggio avviene me-
livelli tra cuflia e altoparlante. L'alimentatore, ampiamente sovradi- diante P1 (ghiera filettata anteriore per
Questo sistema può risultare sor- mensionato, è di tipo classico. Sarebbe il fissaggio al pannello), le due viti che
prendente per due motivi: ridicolo privarsi di 1 A di riserva a1 tra- attraversano RGI e RG2, con i relativi
1. Un trimíner inserito nella linea di sformatore per un'economia di 3000 li- dissipatori termici, e infine le pareti di-
altoparlante non fa presagire una po- re, a meno che il bilancio non sia talmen~ visorie centrali. Per evitare successivi
tenza elettrica trasmissibile troppo ele- te ristretto da essere appena sufficiente guai, sarà opportuno che Paggiusta-
vata. è vero che ci bastano 0,2 W, anche alla costruzione del WATCHMAN. mento meccanico preceda il montaggio
se gli altoparlanti vengono venduti per elettronico.
potenze di dieci volte superiori (vi scon- Realizzazione I dissipatori termici di RGI e RG2 de-
sigliamo vivamente di provarli perso- vono essere privati della loro espansio-
nalmente in queste condizioni: lasciate E' suddivisa intra parti distinte: la co- ne centrale, per semplificare il progetto
che lo faccia il rivenditore, a meno che struzione delle schede, l'adattamento del circuito stampato. Limare attenta-
non sia un vostro amicoI). del mobiletto e, naturalmente, Ia messa mente i monconi, per evitare che il dis-
2. La riduzione del livello disponibile in servizio. sipatore pende verso l'interno della
all'altoparlante, conservando la piena scheda.
modulazione della cuiiia, permette di Costruzione delle schede Montare gli amplificatori come indi-
stabilire un equilibrio tra i livelli perce- cato in Figura 3, dove è illustrato anche
Per il montaggio dei componenti sono il disegno delle piste di rame e le dispo-
necessari quattro circuiti stampati. sizioni dei componenti. Abbiamo cerca-
La scheda centrale contiene l'alimen- to di semplificare le ,basette destra e si-
tazione e i correttori, due schede latera- nistra e abbiamo anche previsto due e-
li contengono gli amplificatori destro e spansioni per il fissaggio. _
sinistro e una piccola basetta contiene A seconda della necessità, una di que-
RL2, oltre a AJ7 e AJS. ste verrà eliminata, per ottenere il risul-
Quest'ultimo sarà anche sostenuto tato visibile sui due schemi di montag-
dal jack HD, ma di questo parleremo in gio. Osservando bene le fotografie, si ve-
seguito. Il montaggio dei componenti de che occorre tracciare e poi praticare i
sulla scheda centrale è illustrato in Fi- due fori su ciascun lato, per permettere
gura 2. E' assolutamente importante il collegamento con gli elementi latera-
che la larghezza di questa basetta non li che fanno parte del mobiletto.
sia maggiore di 104 mm. Tenendo conto Un accorgimento molto utile consiste
delle tolleranze meccaniche necessarie nel saldare le viti al lato rame. Fissare
per accomodare il tutto nel mobiletto, itransistori di potenza mediante viti e
raccomandiamo di non superare. i 102 dadi da 3 mm. Le viti, lunghe 25 mm,
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[EH-G7
ALTA FEDELTA'

non vanno troncate, perché servono da


dissipatori termici, piccoli ma sufficien-
ti. La quarta e ultima scheda è illustra-
tain Figura 4. Prima di iniziare il mon-
taggio, osservare la Figura 7: e necessa-
rio montare alcuni ponticelli, prima di
saldare RL2;

Disposizione interna
Questa operazione (abbastanza faci-
le) dovrebbe precedere tutte le altre. Per
vostra guida è stato tracciato un dise-
gno particolarmente completo (Figura
5) e le spiegazioni che ora daremo, com-
pletate dalle foto, dovrebbero permet-
tervi di arrivare diritti alla meta.
Sul pannello anteriore praticare due
aperture da 78 x 73 mm, per riceverei
due semigusci anteriori degli altopar-
lanti (quelli posteriori sono inutili). Le
altre aperture servono al passaggio di
P1, J2, Ldl e Ld2. Raccomandiamo la
massima precisione, per evitare interfe-
renze tra i diversi componenti.
Sul pannello posteriore, praticare il
passaggio per il cavo di rete e montare
l'interruttore generale, SW2 e J 1.
Questi due pannelli verranno fissati
agli altri elementi con viti a testa svasa-
ta, formando così due casse quasi com-
pletamente chiuse per gli altoparlanti.
Il tracciato di questi fori di fissaggio e i
passaggi dei ñli attraverso le pareti so-
no illustrati in Figura 5.
I due elementi metallici laterali e gli
1 _ otto in PVC formano un complesso del
tutto indipendente dai pannelli supe-
r riore e inferiore, nel quale sono alloggia-
fca i', tii circuiti stampati e i comandi. Una so-
' “ ` la avvertenza: la sonorità finale verrà
e' A - ' ottenuta soltanto quando il mobiletto
'W V sarà stato chiuso, con i fori di aereazio-
ne disposti verso il lato posteriore.
Effettuare l'assemblaggio definitivo,
mediante viti da legno e collante epossi-
dico, con il quale verremo bloccate an-
che le teste di tutte le viti. Fissarei pan-
nelli laterali metallici con viti M3 e da-
di, non prima di aver collaudato il tutto
con esito positivo.
Fissare i cestelli degli altoparlanti,
con il sistema visibile sulle foto, utiliz-
zando le colonnine in plastica che servi-
vano a fissare il semiguscio posteriore.
Per il montaggio, proponiamo questa
sequenza:
1. Montaggio del jack J1 (completo di
cavo), del trasformatore, del cavo di re-
te e 'degli interruttori SWI ed SWZ.

Figura 2.0ircuíto stampato principale 2- yiçntflggifi degli altoparlanti e dei


ma 1.-1 e dimmi-m dei compensa relatw fih-
3. Inserimento degli amplificatori.

10° - ` Progeno n. 12- 1986.


ALTA FEDELTA'

4. Posizionamento e fissaggio della


basetta centrale.
5. Cablaggio parziale.
6. Montaggio del gruppo formato da
J1 e dalla piccola scheda con RLZ.
Descriviamo ora le due ultime fasi.

Cablaggio
La Figura 6 raflìgura tutti i collega-
menti cablati. Se le basette sono muni-
te di spinotti, l'operazione sarà più faci-
le. Due fili sono saldati direttamente a1-
Ie piazzole centrali di P1, opportuna-
mente ingrandita a questo scopo.
Spieghiamo ora come montare su J2
la piccola scheda illustrata in Figura 4,
secondo le indicazioni della Figura 7. E'
molto importante far passarei termina-
li nel foro, prima di saldare RL2. La ma-
novi-a si svolgerà in tre tempi:

C' à UN MEZZO per aooeiierare ia


registrazione dei vostri abbona-
menti. Fatene richiesta per tettera
unendo un' assegno bancario non
trasferibile sii'ordine Gruppo Edito~
riaie JOE sri. Hiceveremo con sen-
sibiie anticipo rispetto ai conti cor-
rentipostati, e potremo metterci su-
bito ai vostro servizio.

GRUPPO EDITORIALE JOE srl


Casella postale 118 .r _. m
Figura 3. Circuiti stampati necessari scalo 1:1 e disposizione dei componenti. 20092-Clnísetlo B. (MI)
\

PrGget-to n. 12~ 1988


107
L
ALTA FEDELTA'

preparazione della basetta, montaggio


di RL2 e infine collegamento a J2.
Montare iponticelli, con i terminali in
eccesso ricavati dai condensatori da
2200 uF. Cinque di questi ponticelli per-
metteranno di fissare correttamente il
piccolo circuito stampato, lasciando 1a
possibilità di modificare, se necessario,
l'origine del segnale di pilotaggio.
Il disegno è stato eseguito con il pan-
nello posteriore rivolto verso l'operato-
re. Al termine di questa operazione, po-
trete considerare terminato il cablaggio
e passare al collaudo.

Messa In funzione

Non spaventatevi davanti agli 8 trim-


mer da regolare e iniziate pazientemen-
te a efi'ettuare quanto necessario a

9-1.: 114 91.5

w 1° II, u., 10 ,9
...J-...4? M mmm”. I" gr..-

ao 'u 1 1° 3° 3, 1' | vo so
u. 31 u.
..._..m
1" 'lo u 'i 1| 1o 1:

9 'Ja e: se vs 9
e.: 6.5

l' .s1 ss :o 11a :o ss u* . s

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In
11:. so la o
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1o i u
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91.5 1 1:. 1: Lo 157.5 91.5


'I l l
¬o.s
Figura 4. Circuito stampato della
sezione relè scalo 1:1 e disposizione
dei componenti

Figura 5_. Disegni esempiifiootíoiperiaoostmzione deipanneiiiantefiore


e posteriore e mining fissaåi.

garantire che tutto sia perfettamente e RLl quanto RL2.


definitivamente a posto prima di chiu- Ruotare P1 al finecorsa destro e poi
dere il mobiletto. Non saranno necessa- applicara un segnale mono contempora-
ri strumenti di misura. neamente agli ingressi dei canali destro
Procedere nel seguente modo: e sinistro. Regolare AJ2 e AJ3 in modo
Collegare una cuffia alla presa del da ottenere il massimo volume soppor- ` l
pannello anteriore, disporre tuttii trim- tabile in cufiia. Attenzione a equilibra-
mer a mezza corsa e posizionare SW2 in re bene i due canali, perché non esiste
OFF, cioè in modo da alimentare tanto un regolatore esternoI per il bilancia-

108 Progetto n. 12 - 1983


ALTA FEDELTA'

Per precauzione, staccare il collega-


mento tra SW2 e RL2, portando SW2 in
posizione +15 V. SW2 permette anche di
ammisma 7° nreoesrsa mettere in azione dall,esterno il corret-
tore, se necessario. Abbiamo detto “per
precauzione”, perché sarebbe una per-
dita di tempo tentare di equilibrare i li-
Vellí con i correttori di tono posizionati
es.s diversamente.
J 56.5 Ora non resta che intervenire sui cor-
rettori di tono, allo scopo di addolcire la
sonorità degli altoparlanti. Nel nostro
caso, per esempio, abbiamo attenuato di
6 dB la frequenza di 1000 Hz e di 4 dB
quella di 8000 Hz.
IMPORTANTE: Queste regolazioni
dovranno senz”altro essere ripetute di-
verse volte (eccettuata la prima), perché
bisognerà ogni volta chiudere il mobi-
Fouooslms'mn ,1 FoNbD-Dssrna letto per verificare il risultato reale.
e In pratica, si dovranno riempire le
7
due casse con un materiale fonoassor-
š bente, per smorzare le onde stazionarie
che si formano all'interno: utilizzare co-
tone idrofilo, invece de11*irritante lana
di vetro. Dato il piccolo volume, non ci
sarà differenza. Sarà anche opportuno
rivestire le basette degli amplificatori,
per evitare le vibrazioni del pannello su-
periore.
se 9a Dopo che il tutto è stato correttamern-
te regolato, ricollegare SW2 a RL2 e poi
_' montare le decorazioni sul pannello an-
.
i 15! 205 E
teriore.
F 15a 2D
Quando fosse necessario smontare gli
u 1o 7¢ ss; ¬o¢°°" altoparlanti e staccare 1a basetta cen-
'1o "e-Ri i mi trale, dissaldare P1 e premere sulla ba-
Funcosmisrno "37 håëå. mccassreo setta per estrarla.
-
La Figura 8 mostra l'aspetto estetico
del pannello anteriore e di quello poste-
riore, in scala ridotta.
e e "
25

-
Conclusione

55 Si tratta di un piccolo gruppo, facile


¦
.i i: 2.. da montare e da utilizzare. Se non si
scenderà al di sotto dei 150 Hz, la resa
i| musicale sarà buona, perfettamente a-
- 30 30 datta alle scopo a1 quale il
s s s fš
WATCHMAN è stato concepito. I

mento: il WATCHMAN serve infatti a che i potenziometri eventualmente


I circuiti stampati di questo
verificarel'esistenzadiunsegnaleenon progetto possono essere richiesti
montati sulla cufl'ia siano al massimo.
a correggerlo. Per questa operazione, Regolare poi P1, per scendere aun volu- al Gruppo Editoriale JCE citando
potrebbe essere utile ricorrere a un me più accettabile e ascoltare per qual- i riferimenti PE 908, 909, 910,
generatore più millivoltmetro, per che istante un segnale musicale. Dopo rispettivamente al costo
garantire la perfetta uguaglianza dei esservi ben abituati al volinne, staccare di L. 12.600, 5.600 e 1.300 più
guadagni. la cuffia e regolare AJ? e AJS in modo spese di spedizione. Vedere
Volendo efiettuare la regolazione che non sia più necessario ritoccare la isiruzioni a pagina 8.
completamente a orecchio,` accertarsi posizione di P1.
Progetto n. 12 - 1988.
109
L-
ALTA FEDELTA'

AC
220V
SW1

EQUAL.

J 2
AJSO
CDE

i HD
ON
EQUAL
J'l

sY'M.

š
oPTcoN

Figura' 6. Cablagío dei divani elementi


0

.' mmm-ume sinistro


Amplilkmom sinistre

nua bobina ai su

1 ß

Fåß'w'fl 7. Rappmaenšazione del mbíflfiifl e su z


della 8dldatum dei terminali del relé sul
eimuito stampato
*mm m mmcmre mslm-

“0 Progefio' n. 12 - 1988.š
r_ú

.ALTA FEDELTA'

:e wmcomm pc

ib wn'rcHM a N

IIIIIIIII.

Figura 8. Pannelli anteriore e posteriore in scala 1:2

Elenco componenti
R21, 30: 100 kn 01a, 23, 28, 29: 2200 pF, 25 v, elettro-
fiá
Semioonduttori R22, 31: 1 kQ
D1, 2, 3, 4, 8, 9: diodi 1N4148 R23, 32: 4,7 kn 020, 27: 27 pr
Dözponte rettificatore KBLO2 R24, 33: 15 kQ 030, 31, as, se: 0,1 ps
D6, 7: 1N4004 R25, 26, 34, 35: 5,6 kn 032, sa, 36, 37: 100 01-', 25 v, alam-011m
TRI, TR3: BD237 R29, 38: 47 kn
TR2, TR4: BD238 R39, 40: 820 Q Varie
LD1: LED rosso, 5 mm ' AJI, 2, 3, 4: 4711.0, trimmer RL1,RL2:relé HB2 12 V c.c.
LD2: LED verde, 5 mm AJ5, 6:10 kn, trimmer 24 spinetti a saldare
RGI: 7815 AJ7, 8: 47 Il, trimmer 1 trasformatore 2x15 V, 1(2) A
RG2: 7915 P1: 10 kn, potenziometro doppio 1 mobiletto
101, 2, a, 4: TL072 1 jack stereo con doppio interruttore
105, 6: TLO'H Condensatori 1 jack stereo senza interruttore
01W47121315202425843540: 2 aìtoparlanti REALISTIC o simili per
_ Reeistori _ 10 HF, 63 V, elettrolitici Walkman
R1, 2, 18, 19: 271111 C2, 10: 1 nF 1 deviatore unipolare
R3, 10, 15, 20: 6,8119 03, 11, 16, 17,21, 22: 470 pF 1 deviatore bipolare
R4-7, 11, 12, 16, 17: 38119 05, 8: 22 :LF 2 dissipatori termici
R8, 9, 13, 14, 06, 9: 10 nF 8 zoccoli 8 piedini per c.i.
27, 28, 36, 37: 1011.0 014, 19:39 pF 1 cave di rete con collegamento _di terra

Progei'l'o n. 12 -1988
ll'l

L.____ ,
ncmzo-so
ACƒ7114.50

5.01'1'250-50

.HC/211060 301'7210-50

AC!2102-50

; mm Tweeter piezoelettrici
MOD. PET-1100 MOD. PGT-60 MOD. PGT-2000 MOD. PGT-2200
Potenza continua: 40 W Potenza continua: 40 W Potenza continua: 40 W Potenza continua: 40 W
Potenza di picco: '15 W Potenza di picco: 75 W Potenza di picco: 75 W Potenza di picco: 75 W
Risposta in frequenza: Risposta in frequenza: Risposta in frequenza: Risposta in frequenza:
3.500 + 40.000 Hz 3.500 + 40.000 Hz 3.500 + 40.000 Hz 3.500 -I- 40.000 Hz
Impedenza: > 1.200 Qi'l kHz Impedenza: > 1.200 mi kHz Impedenza: > 1.200 0/1 kHz Impedenza: > 1.200 Qi'l kHz
Dimensioni: ø 96x48 mm Dimensioni: 120x96x21 mm Dimensioni: 903112x54 mm Dimensioni: 90x112x64 mm
Peso: 43 g Peso: 51 g Peso: 220 g Peso: 220 g
301110230 .ROBIN-50 301222030 5617200-50
MOD. PET-22 MOD. PET-25 MOD. PET-44 MOD. POT-8000
Potenza continua: 40 W Potenza continua: 40 W Potenza continua: 40 W Potenza continua: 40 W
Potenza di picco: 75 W Potenza di picco: 75 W Potenza di picco: 15 W Potenza di picco: 15 W
Risposta in frequenza: Risposta in frequenza: Risposta in frequenza: Risposta in frequenza:
3.500 + 40.000 Hz 3.500 + 40.000 Hz 3.500 + 40.000 Hz 3.500 + 40.000 Hz
Impedenza: >1.200 Oil kHz Impedenza: > 1.200 Qƒl kHz Impedenza: > 1.200 Oil kHz Impedenza: >1.200 Qi'l kHz
Dimensioni: 85x' 6x60 mm Dimensioni: “51:67:50 mm Dimensioni: 79:79:53 mm Dimensioni: 91:91x36 mm
Peso: 60 g ' Peso: 65 g Peso: 49 g Peso: 31' g
lcfllllI-SO ACHIZO-SO ACIIZ-lfl-BO AGI'IZIO-SO
MOD. PET-,11 MOD. POT-1000 MOD. POT-5000 MOD. 15-!!!
Potenza continua: 40 W Potenza continua: 40 WISQ Potenza continua: 40 WIS Q Potenza continua: 40 W
Potenza di picco: '25 W Potenza di picco: 75 WISQ Potenza di picco: 'ZS W/B Q Potenza di picco: '25 W
Risposta in frequenza: Risposta in frequenza: Risposta in frequenza: Risposta in frequenza:
3.500 -:- 40.000 Hz 3.500 + 40.000 Hz 3.500 + 40.000 Hz 3.500 + 40.000 Hz
Impedenza: > 1.200 011 kHz Impedenza: > 1.200 Qíl kHz Impedenza: > 1.200 Qi'l kHz Impedenza: > 1.200 Qll kHz
Dimensioni: 863862110 mm Dimensioni: ø 98x54 mm Dimensioni 14x100x67 mm Dimensioni: ø 95x76 mm
Peso: 55 g Peso: 43 g Peso: 70 g Peso: 180 g
.HCflllO-Gl) 1101121030 501125050 ACIISSD-SII

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regolabile TF" profondità i
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12 pile stilo 1,5V D. regoa le
a Controllo usura pile 0 Alimentazione:
I Altoparlante incorporato 12 pile stilo 5.5V
e Profondità di rilevazione e Altoparlante incorporato
da 45 crn. a 250 cm. 0 Profondità di rilevazione
40 cm. per monete
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. ° Peso 2,1 kg.
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modo uniforme per saldature
sicure.
- Isolamento garantito, senza
corrosioni.
- Punto di saldatura protetto,
pulito e brillante.
- Completamente privo di ossidi s
di altre dannose esalazioni.

LEGHE E APPLICAZIONI
mm
IlAi.É'iatìlllilliosi'zlone
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-. . di Flusso Peso .2
*1 - Dlarnetro
'. 2 . . -
Codice
'Sum Pb 1%) fuåge (-*I swifiw App'm'm' (mm) °°"f°z'°-"" Gac-
- '1 bobina 05 kg LC/O100-00

0,5 bobina 0,5 kg LC/OHO-OO


0,8 bobina 250 g LCIO1 15~00
.Qiâá'alìegåågiame 0,3 bobina 0,5 kg Lc/o120-oo
'6'0 4° 183 190 1'5 3'3 '8'4 a's 1 bobina 0,5 Kg LCIO130-OO
1 bobina 1 kg L610135-00
1,5 bobina 0,5 kg L010140-00
1,5 bobina 1 kg LCIO145-00
60 40 '285 - 260 › “bagni di stagno e barrette 0.5 kg LC10162-00
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CIRCUIGRAPH la nuova "scrittura a filo" per ¦
realizzare circ uiti elettronici
La “scrittura a filo" CIRCUIGRAPH studiata per facilita
re il lavoro a
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e rivoluzio-
nario sistema p_er collegare direttamente, senza saida
tu ra, i terminali
del oomponentl elettronici.

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`III`HI

I La possibilità di usare come supporto isolan-


te dei circuiti i più svariati materiali: cartone, ii-
bra, piastica etc.
I il recupero totaie dei componenti e del circui-
to in caso di smontaggio.
I La realizzazione di circuiti ad alta densità di
componenti e piste.
I La praticità nel progettare e realizzare con-
temporaneamente il circuito.
I ll prototipo prodotto, opportunamente protet-
to con resine spray isolanti, diventa un circuito
definitivo inattaccabile dagli agenti atmosferici.
I Le tracce possono essere incrociate usando
etichette adesive isolanti. 7
I La certezza di effettuare modifiche, riparazio-
nio correzioni senza danneggiare i componenti.
Queste caratteristiche e l'economicita di CIR-
CUIGFlAPH, aprono un nuovo capitolo nella ri- ›
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Progetto n. 12 - 1988

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l
GRAN PREMIO CIRCUIGRAPH

CARRELLO
CONTROLLATO DA CPU
spositivo di ingresso-uscita (PIO) del
ll concorso Circuigraph è alle sue baiiuie finali; in questi mesi quale la porta A gestisce tasti e LED,
abbiamo visioi nostri lettori ingegnarsi con progetti a volte originali, mentre la porta B, tramite gli 8 transi-
a volte un po' scontati. Comunque un grazie a iuh`i per la stor darlington, comanda i due motorini
passo-passo.
collaborazione; quesio mese vogliamo assegnare il compuier Le operazioni della CPU e del PIO
Ams†rad PC lÖAO ,ad un nosiro lefiore di Piacenza che ci propone vengono cadenzate da un clock quarza-
un progetto insoliio. Ma lasciamo a lui la parola per illusirarci to a 2.4576 MHz. Questo segnale poi, at-
traversa l'integrato CD 4020, viene di-
quanio ha realizzato. viso per un fattore 214 e inviato al pie-
dino NMI della CPU che così ogni 6.6
mS riceve un interrupt.
Il circuito è alimentato da 8 pile al ni-
di Riccardo Rocca chel-cadmio che forniscono così una ten-
sione di 9,6 V che pilota direttamente i
motorini e attraverso il regolatore di
L a realizzazione che vorrei proporvi Schema elettrico tensione a 5 V alimentai vari circuiti in-
è un carrello computerizzata; me- tegrati.
diante una tastiera ausiliare è pos- Il circuito elettronico, disegnato negli Il complesso assorbe quasi 7 00 mA e
sibile far eseguire al carrello un deter- schemi allegati, ha come nucleo centra- quindi con le pile, che hanno una capa-
minato percorso e, cosa più importante, le un microcomputer basato sul micro- cità di 500 mAƒh, possiede un'autono-
farglielo memorizzare e quindi ripro- processore 280. A questo sono collegati mia di meno di un'ora.
durre autonomamente. Ma vediamo più una memoria EPROM da 2K bytes, una
in dettaglio come funziona. RAM statica pure da 2K bytes ed un di- Meccanica del carrello

Dal punto di vista meccanico il carrel-


lo poggia su tre ruote: quella anteriore
funge da semplice punto di appoggio ed
è libera di ruotare e curvare. Quelle po-
steriori sono montate ciascuna su un
motorino passo-passo a 4 fasi, 200 pas-
si, 12 V, 160 mA.
Per ottenere i vari movimenti del car-
rello i motorini vengono pilotati come
segue

- MARCIA AVANTI 0 INDIETRO: i


motorini girano nello stesso senso
- ROTAZIONE SUL POSTO: i motori-
ni girano in senso opposto
- CURVA IN MARCIA: un motorino
gira e Feltro resta fermo

Quando i motorini sono in marcia vie-


ne loro inviato l'impulso ogni 0,026 sec,
il che permette al carrello di avanzare
ad una velocità di circa 1 metro ogni 30
sec. Si tratta di una velocità piuttosto
bassa, ma se si tenta di innalzarla au-
mentando la frequenza degli impulsi,
data la massa del carrello e le caratteri-
etiche dei motorini, questi cominciano a
“perdere colpi” ed il movimento del car-
in ° ` ' rello diventa impreciso.

120 Progetto n. 12 w10013


GRAN PREMIO CIRCUIGRAPH

BATTERIE
IIIIIIIFIIIIÈI

J*3*G'J*G+Y
© ZJI =
amy

Figura I. Schema elettrico

Progeflo n. 12 - 1988
'121
CPC464, fantai
:l 1'11:
Monthlàän
3: Il:

I __U I IO
COMPRESO.

CPC464GT 64 Kb
RAM con monitor fo-
sfori verdi, tastiera, re-
gistratore a cassetta, joy- '
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RAM con monitor a co-
lori, tastiera, registrato- 180 Kb), joystick, 50 giochi: L. 899.000.+W^

"iL-.._
re a cassette, joystick, programmi/giochi: PRoNTo
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DALLA PARTE DEL CONSUMATORE


GRAN PREMIO CIRCUIGRAPH

Gestione software del sistema La subroutine che gestisce il control- ai due motorini ed opera su MMDES e
lo dei motorini è DECOD assistita da MIMSIN come segue:
Per quanto riguarda il soitware, oc- SET. Essa è utilizzata nei sottopro- - motore avanti - rotazione a destra
corre premettere che la EPROM è collo- grammi AUTO e MOVE. Per ogni moto- del byte (=> 99:10011001)
cata agli inclrizzi 0000-07FF, mentre la rino, che sono del tipo passo-passo a 4 fa- - motore indietro - rotazione a sinistra
RAM agli indirizzi 0800-0FFF. si, essa controlla quattro uscite, una per del byte (=> 66:01100110)
Il programma, del quale è riportato il ogni fase; perciò per pilotare entrarnbii - motore fermo - byte inalterato (=>
listato completo, occupa ibytes da 0000 motorini vengono utilizzati gli otto pie- 33=00110011}
a 016D ela RAM è disponibile per la me- dini della porta B del PIO. Il byte com- Si può osservare che vengono sempre
morizzazione dall,indirizzo 0800 a pleto da inviare alla porta B del PIO. Il alimentate due fasi contemporane-
0FF2, mentre gli ultimi bytes sono ri- byte completo da inviare alla porta B amente per ciascun motorino e questo
servati allo stack ed a registri particola- viene ottenuto combinando i quattro bit per ottenere una maggior potenza.
ri; la tabella 1 specìfica tutto questo. più leggeri memorizzati all'indirizzo
In pratica
Per mezzo della tastiera è possibile
Tabella I.
inviare a1 carrello i seguenti comandi:

0000 OFFS } s'rAcK - INIALIZZAZIONE: avviene pre-


_ PROGRAMMA mendo il tasto RES, ma anche automa-
EPHOM 0160 o'š'è'à ticamente (non sempre) all'atto dell'ac-
5^”
HSQNala
oFFs
OFFA
- lsF'MLAsT censione, ed è evidenziata dall'aocensio-
oëšè a SWF e oFFs - MNUM ne di entrambi i LED per circa 1 sec.
resist" oFFc - FLASH Può essere necessario premere RES
Pafliwlflfi oFFo - FLAG 1+) per: inizializzare manualmente il siste-
oFFs - MMoEs ma in caso di malfunzionamento, can-
0800 - IMM oFFF - MMsm cellare tutto quanto registrato fino a
RAM disponibile 0801 - IMM + 1 won - Toi-"RAM
per quel momento in memoria, interrompe-
.
memorizzazione OFF1 -TOPMEM re il carrello mentre sta muovendosi au-
0FF2 tonomamente.
m: bn o = Fuu..bi1 7= Meu
- MOVIMENTO: sono previsti quat-
tro tasti che è possibile premere anche a
coppie coni seguenti effetti:
Il programma principale è INIT; dopo MMDES ed i quattro più pesanti in ' : marcia avanti
un RESET, esso inizializza alcuni regi- MMSIN. In queste due celle di memoria ' : marcia indietro
stri interni della CPU, alcuni dei regi- sono dunque conservate ed elaborate le ,, : rotazione a destra sul posto
stri particolari posti sulla RAM e le due configurazioni dei segnali che pilotano i " : rotazione a sinistra sul posto
porte A e B del PIO. motorini. ' » : curva a destrain marcia
Poi ciclicamente, ogni 4 segnali di in- All'atto dell'accensione in queste due avanti
terrupt, controlla gli ingressi dei tasti celle viene scritto il valore 33 : curva a sinistra in marcia
ed eventualmente chiama i sottopro- (00110011). Successivamente la su- avanti
grammi corrispondenti, secondo il se- broutzine DECOD, a seconda dei tasti ' » : curva a destrain marcia
guente diagramma: premuti definisce il movimento da dare indietro
: curva a sinistra in marcia
indietro
RES
i - MEMORIZZAZIONE: la pressione
MDEE del tasto MEM accende e spegne il LED
verde. Quando il LED é acceso ed il ta-
N
sto MEM è rilasciato la memorizzazione
M _' tast
1 o è attivata. L'eventuale riempimento di
AUTO àUlQ DEQQD âEI tutta la memoria disponibile viene se-
gnalato dal lampeggio del LED verde; in
tal caso, per spegnere il LED, si può pre-
tasto mere ancora MEM, oppure RES ma in
m-MEM MEMSEI
quest'ultimo caso viene anche cancella-
to tutto quanto fino ad allora registrato.
M ila I
M M MEM QHEQK
MQlLE - RIPRODUZIONE: appena il tasto
AUTO viene premuto e rilasciato, il car-
D_EQQD SEE
rello inizia a riprodurre tutti i movi-
Figura 2-.- Diogramma di fimzionameato del programmo di contratto menti e le soste precedentemente me-
morizzati. Contemporaneamente si
124 Progetto n. i2 - 1988.
_ _ _

GRAN PREMIO CIRCUIGRAPH

accende il LED rosso e rimane acceso fi-


no al termine della riproduzione. Du-
rante questa fase viene ignorato qual-
siasi comando eccetto RES.
Itasti AUTO e RES sono presenti an-
che sul carrello così, in fase di riprodu-
zione, é possibile diseonnettere la ta-
stiera ed avere lo stesso disponibili sul
carrello questi due comandi essenziali.

Per registrare si preme il tasto _aMlEM


e si richiama così il sottoprogramma
MEMSET che setta il flag MEM nella
cella di memoria FLAG; di conseguenza
il sottoprogramma MOVE, riscontran-
do tale flag attivato richiama, oltre alla
subroutine DECOD, anche la MEM che
procede appunto alla registrazione.
Per questa operazione viene utilizza-
ta la seguente convenzione: a partire
dall'indirizzo IMM=0800, viene memo-
rizzata una serie di vettori, tanti quan-
te sono le diverse configurazioni dei ta-
sti di movimento, così come si succedono
mentre si guida il carrello. Per ciascun
vettore il primo byte registra 1a configu-
razione dei tasti, quelli successivi il nu- Foto 2. Carrello a montaggio ultimato
mero di cicli per i quali tale configura-
zione si mantiene inalterata.
Così la registrazione continua finché Infine, premendo il tasto AUTO, si broutine DECOD secondo la procedura
il tasto MEM non viene di nuovo premu- chiama il corrispondente programma già descritta. 11 tutto viene poi ripetuto
to, oppure la subroutine CHECK non ri- AUTO che si occupa di far riprodurre sl per un numero di volte pari a quello in-
leva che tutta la memoria disponibile é carrello tutti i movimenti e le soste già dicato dai rimanenti bytes del vettore
stata occupata e lo rende noto facendo registrati. Questa operazione consiste puntato, prima di passare a considerare
lampeggiare il LED verde e attivando il nel prelevare dalla memoria, a partire il vettore seguente.
flag FULL (nel registro FLAG) che ini- dall'indirizzo 0800, il primo byte di cia- Tutto questo procede finché viene
bisce ogni ulteriore chiamata della su- scun vettore, decodificarlo e porlo in raggiunto I'ultimo byte della registra-
broutine MEM. uscita alla portaB del PIO tramitelasu- zione, che è conservato nella cella di
MEN
RES

NERO f- NERO _
ì

BIANCO BIANCO
(Lì

MARRONE Lo O MAR _o

NERDE VERDE

ROSSO ROSSO
-o
.J
_'l
ÀUTO

Figum 3'. Collegamenti. dei due motori passo-passo Figura 4. Collegamenti della tastiera
a

Progetto n. 12 - 1988 125


GRAN PREMIO CIRCUIGRAPH

memoria il cui indirizzo è memorizzato


nel registro a 16 bit MLAST. Così la rì- '
produzione termina ed il controllo ritor- Elenco componenti äggšãå kn
na al programma INIT. _
Semicondutton 319: 220 Q
Consigli per ll funzionamento ICI:
mg: CD4020
741304 Co de tori
Concludo con alcune considerazioni ICS: LM7805 n m
affinché il carrello riproduce i percorsi 104: zSOA CPU gšf ig ig' 25 v
memorizzati in modo soddisfacente. 105: 2716 EPROM Ga: 470 25 v
E' necessario che il carrello: IGG: 6116 RAM C4:Cs_ gåF
- sia riposizionato il più precisamente 107: zBOA PIO °
possibile sulla posizione di partenza; i äjñšlì'äfåeam varie
- non incontri sul percorso ostacoli o ' ¦ .
asperità che lo facciano deviare dalla _ _ xml'ao 2'4576MH2
Sua traiettoria; mmm-1 2 motonmmpasso-passo, 4 fasi,. 12 V,
- non debba eseguire percorsi troppo â: äaKgo n 0'16Ar lissmr
lun `, in uanto ' errori che inevita- v i . .
bilmgìlnte aqccumulãl; mano a mano che MM: 4'7 kn 8 batterie Nìcd* 1'2 Wãoo mA
viaggia determinano dopo un po' degli
scostamenti inaccettabili. ,
In base a questo, la resa più soddisfa-
cante la si ottiene facendo viaggiare il
carrello su un tavolo. In tal caso, come i BOLLETTiNi Di CONTO CORRENTE POSTALE ViAGGiANOiN TEMPI LUN-
posizione di partenza si possono alline- GHI. POSSONO iMPiEGARE FiNOA UN MESE ED OLTRE i-'-'Ei=i` GIUNGERE
are due bordi del carrello coni due lati di A DESTiNO. PREFERITE L'ASSEGNO BANCARIO.
un angolo del tavoìa Richiedere gii abbonameniiperietiera unendo un assegno non trasferibile aii'or-
Se questa Operazione è eseguita con dine Gruppo Editoriaie JOE sri. Rice veremo presto e vr' serviremo prima.
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Éšlãedia 24 åetåfaefìgmline deìlågrp GnuPPo EDITORIALE Jcs sn l Tj'Pämë'
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GRAN PREMIO CIRCUIGRAPH

Listato del programma residente su EPROIVI per Il controllo del carrello

0000-31 .F9.0F INIT -LD SP,JSP "E-00¦E5" -PUSH IX -MDVE -AND


3410006 -lLBIxIM
DE.IMM1 A0- -PDP BD -BTT 7íAgYäLAGR]
600.210100 1-2AF9.DF -älå HLWULSTI -JRNZ
A-DD.36.FF.DF "-LDI(IXI+'IMM').DF" 4-3? -BlT DI:,(iY-fFLAGH)
E-DD.36.00.01 5-ED.42 -JRZFU
LDIX+'IMM+1')01' DA -DALL MEM
12-FD21.00.10 -LD lYITDPRAM å-DD..TE 00 -0ALL -0ALL DEDDD
6-F0.36 F0.FF -LD YI+FLAGR .FF -RET
A-21.FE.0F L MMDE -FULL -DEC (ZLY+FLASHR}
0420.55.00 -0ALL MMDEF .23 -RETN
20-23 -IND HL 31-1302 -IN A,(PIDA]
1-DD.55.00 -0ALL MMDEF -END -RLA
4-3E,0F -LD A,M0003 -CCF
6-0302 -DUTle.(P|0A}E,A
B-3E.3F -DUT [PlDtšA
A-D3.02 -DUT
Mmiüššš -DECDD -IÉLäIY +F SHRMD
-DUT (PIDB],A
-LD A.00 -MEM
-DUT (PIDA).A
-LD 0.30 -RHA1
-HALT
-DJNZ HALT
-LD

-DJNZ HALT1
-IN A,(PìDA) . 3 -l
0141-00.36.DD.01 -LD (1X+0).D1
-CALLZ AUTO 5-09
:mmA,(PIDA) 6-DD.34.00 -INO :LRNETPSIZXM
-LDAB 9-00
-cALL'z MEMSET A-DD.230 -ING IX
-cNLL Nove -CALL SET 0-0054 -DALL CHECK
-JH LDB F-DD 36.00.01 -LD (IX+D}.D1
3-09 -HET
-MMDEF -Lo A. HL
-Lo BLN I 01É4-DD..ES -CHECK -PusH lx
-cP N.33 -PoPBc
-HETz Il1"-21;F1 :DF' -Ln HLTUPMEH
-HLcA A-BT
-nJNz B-E042 -ssc HL ac
-IÉEQNLLBS 0-00 ETHc
E-FD.DB.F0.36 -RES D.0(IY+FLAGRJ
62-F0.36.F0.10 -LD lYe-ãLASHmJ
0066-E0.45 -NMI -HErN 6-3E00 -L0
303.00 -DUTPEHDALA
-AUTD -HALT A-01 -PPD 0
-IBN A504m) 3-0023 -DEO IX
0-09 -RET
-JRD RLCHL
-SETAšgY+FLAGRIT -RRD (HL)
-HEI'
-DUT l(PI DA).A -HLGHL -FILC (HL)
6-76 -HALT2 -THAL -HET
-IN1_A,(PIDA)
-BIT.5.A -MEMSET - HALT
B- . 9 -IN A,(PìDA]
D-DD22.F9.DF -BIT 4.A
0100.210003 -HETNZ
5-DD.E5 -PUSH -LD A.(IY+FLAGR}
7-01 -RLA
300.23 -INDX -00F
-LD A.T(IX+0 -RHA
-L0(IY+MNUMR) -LD IY+FLAGR).A
-LDA A,(D DT(P|DA),,A
-CALL DEDDD -HALT4
-L0 0.04 -IN A4(PIDA)
6-?6 -HALT3 -HALT -BIT4.
-DJNZ HAI. ¬JRZ HALT4
-DED
|`Iz(lY+MNUMR}| -RET

Progeflo n. 12 -1988 127


eggero, compatto questo mixer stereofonico è indiriz- uesto mixer costituisce un primo passo verso il setto-
zato ad applicazioni amatoriali ma anche semiprofes- o re professionale: oltre ai meter per i due canali stereo,
sionali. Pur offrendo solo funzioni basilari, le sue caratte- presenta infatti presa per cuffia monitor con regolazione
ristiche di qualità sono infatti considerevoli, tra cui di volume e un rapporto segnale-rumore eievato per que-
un'ampia banda passante, un buon rapporto segnale-ru- sta classe di prodotto. Gli ingressi sono 4: 1 microfono
more è un'elevata affidabilità. Dispone di 4 ingressi (1 mi- stereo (o 2 microfoni mono), 2 fono e registratore o tuner.
crofono stereo (o 2 mono). + 2 forio e ausiliario) con co- L'alimentazione è a batteria o con adattatore da rete. L'e-
mando unico per i due canali stereo. È alimentato a batte- Iettronica interna prevede, tra l'altro, 12 ampiificatori rea-
ria o con adeguato adattatore di rete; l'elettronica interna Iizzati a circuiti integrati.
è realizzata con circuiti integrati a basso rumore.

CARATTERISTICHE .TEGNICHE CARATTERISTICHE TECNICHE'-

I Ingressi: MIC1 mV 600 Q O Ingressi: Ml01 mv 600 Q


PHONO 3 mv 50 KQ PHONO 3 mv 50 KQ
AUX 150 mv 50 KQ. TAPE/TUNER 150 rnV 50 KQ.
I Uscita: 300 mV su carico di 50 KQ. I Uscita: 300 mV su carico di 50 KQ.
O Risposta in frequenza: 20 Hz-20 kHz :l: 1 dB. o Risposta in frequenza: 20 Hz-20 kHz :1:1 dB.
I Distorsione: inferiore a 0,5%. o Distorsione: inferiore a 0,5%.
o Rapporto S/N: superiore a 45 dB. o Rapporto S/N: superiore a 55 dB.
0- rtl)imentazione: 9 V c.c. (a batteria o adattatore opziona- I Alimentazione: 9 V c.c. (a batteria o adattatore opziona-
e . ie).
I Dimensioni: 230 >< 180 >< 85 mm. o Dimensioni: 267 >< 200 >< 65 mm.
o Peso: 1,2 Kg. o Peso: 1,5 Kg.
uesto mixer è ideale per il disc-jockey ma anche per uesto mixer presenta funzioni che lo avvicinano ai
l'amatore esigente che potrà costruire con vero pro- asìstemi professionali: dispone infatti di FADER per
fessionismo la colonna sonora per la proiezione di filmati dissolvenze incrociate e di equalizzatore grafico a 5 bande
e videoregistrazioni. Presenta ingressi per ogni tipo di difrequenza. con possibilità diesaltazioneoattenuazione
sorgente (microfono ad alta e bassa impedenza, pick-up di i 12 dB sulle 5 frequenze previste. Presenta 5 ingressi
ceramico e magnetico, registratore/tuner). duplice uscita (per microfono, tono` line (tape o tuner) ), con controlli di
(di cui una può essere inviata al comando luci per disco- volume. oltre che su ciascuno di essi, su mastere monitor.
teca) ed effetto pan-pot per lo scambio dei suoni tra i due Tramite commutatore, il VUmeter è inseriblle su ciascun
canali stereo. ll controllo di tono fa capo a due comandi ingresso o sull'uscita. Presenta poi commutatori per talk
per bassi ed alti con attenuazioni di i 12 dB. off e per modo mono-stereo.

CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE TECNICHE

O Ingressi: MIC bassa impedenza 0.3 mV 600 Q o Ingressi: M|C1 mv 600 Q


MIC alta impedenza 0,3 mV 50 KQ PHONO (1 e 2) 3 mv 50 K9
PHONO (1 e 2 magn.) 3 mV 50 KQ. LINE (1 e 2/3 e 4) 150 mV 100 KQ.
FONO (1 e 2 cer.) 150 mV100 KQ. O Uscita: 1 V su carico di 50 KQ.
TAPE (1 e 2) 150 mV 100 KQ. o Equalizzazione15 bande da 60 Hz a 12 kHz.
TUNER (1 e 2) 150 mV100 KQ. I Beast/Cut: :t 12 dB al centro della frequenza.
I Risposta in frequenza: 15 Hz-20 kHz i 0,5 dB.
O Uscita: 1,5 -V o 300 mv su carico di 50 KQ. I Distorsione: 0,5% a 1 kHz su uscita di 1 V.
O Tono: bassi e alti i 12 dB. l Rapporto SIN: oltre 45 dB.
I Risposta in frequenza: 20 Hz-20 kHz 4.-1 dB. o Impedenza cuffia: 4 + 16 Q.
O Distorsione: inferiore a 0.5% su uscita di 1,5 V. I Alimentazione: 220 V c.a. - 50 Hz.
0 Rapporto S/N: oltre 50 dB. I Dimensioni: 380 >< 250 >< 90 mm.
I Separazione tra canali:,35 dB. o Peso: 3 Kg.
I Impedenza cuffia: 4 +16 Q.
o Alimentazione: 220 V c.a. - 50 Hz.
o Dimensioni: 300 X 200 >< 50 mm.
I Peso: 1,8 Kg.

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aratterizzato da un originale VUmeter a LED anziché Un commutatore a 6 posizioni invia su Vumeter il canale
ad indice. questo mixer presenta funzioni evolute tra a uscita o quelli d'ingresso. ll volume del monitor, in cuf-
cui doppio equaiizzatore grafico, uno per ciascun canale fia, è regolabile. mentre il volume master è completato da
stereo` preset di volume su ciascun ingresso e talkover sul bilanciamento tra i due canali stereo. Un commutatore
microfono. Gli ingressi sono 10, di cui 2 per microfoni e gli seleziona poi il modo, mono o stereo, del microfono.
altri 8 ripartiti in 2 line-fono e 2 tuner-tape a commutazio- Complessivamente di buone caratteristiche, questo mixer
ne. ll doppio equalizzatore, che può essere escluso dal è in grado di coprire numerose esigenze d'applicazioni
relativo comando, presenta 5 bande, con esaltazione o professionali.
attenuazione di :i: 12 dB sulle 5 frequenze previste.

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cnnnwsnlsfncl-ls women:
o Ingressi: MIC1 mV 600 Q O Risposta in frequenza: 20 Hz-20 kHz :l: 0,5 dB.
PHONO (1-e 2) 3 mV 50 KQ O Distorsione: 0.5% su output di 1 V a1 kHz, 1%su output
LINE (1 e 2) 150 mV100 KQ. di 6 V a 1 kHz.
TAPE (1 e 2) 150 mV 100 KQ. O Uscita cuffia: 20 mV su un carico di 8 Q.
TUNER (1 e 2) 150 mV100 KQ. I Rapporto SIN: 55 dB/tape. tuner, iine 45 dB/phono, 40
Funzione di preset su tutti gli ingressi. dB/mic.
I Uscita: 1 V su carico di 50 KQ. o Alimentazione' 220 V c.a. - 50 Hz.
o Equalizzszione: 5 bande di frequenza 60 Hz, 250 Hz, o Dimensioni: 483 X 240 X 120 mm.
1 kHz, 4 kHz, 12 kHz. I Peso: 4 Kg.
Boost/Cut: range i 12 dB.

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Possibilità di spegnimento con temporizzatore
programmabile a 30:'60190 minuti o - '
Visualizzatore a display di volume e frequenza
sullo schermo o
Telecomando a raggi infrarossi q
Sintonía a sintesi di tensione o
Controllo automaiìoo di frequenza 0
Alimentazione: CA 220V CC 12V q
Dimensioni: 265 (L) x 255 (H) x 310 (P) q
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CARATTERISTICHE TECNICHE Visualizzazione: Display LCD a 3, 5 cifre
Visualizzazione: Display LCD a 3, 5 cifre Tasti per selezione funzioni. c.c./c.a.I ONIOFF
Commutatore rotante di posizionamento Dispositivo che blocca la lettura visualizata
Dispositivo che blocca la lettura visuaiizzata Indicazione automatica della polarità i-i
Indicazione automatica della polarità (-} Segnalazione di batteria scarica
Segnalazione di batteria scarica Buzzer di controlio
Buzzer di controllo Temperatura di funzionamento: -25 +70°C
Temperatura di funzionamento: -25 +70°C Alimentazione: 2 batterie a bottone LR 44 oppure SR 44
Alimentazione: 2 batterie a bottone LR44 oppure SR44 Dimensioni: 30 x 161 x 22 mm
Assorbimento: 3 mW
Dimensioni: 52 x 111 x 10 mm
PORTATE
Tensioni c.c.: 200 mV + 500 V - Precisione i 0.7%-
PORTATE Tensìoni c.a.: 2 + 500 V - Precisione :I: 1.2%
Tensioni c.c.: 200 mV + 500 V - Precisione i 1%. Resistenze: 200 Q + 20 MQ - Precisione :1%
Tensioni c.a.: 2+ 500 V - Precisione :t 2%
Resistenze: 200 Q + 20 MQ - Precisione t 2% 'TS/3064410
Prova diodi
TS/3062-00

amati-...ua
Con una coppia di rlcetrasmettitorl duet
band (VHF/UHF) questo sistema consente il
collegamento da una stazione mobile

"IE-E
(veicolare o portatile) alla stazione base e.
per mezzo dl una interfaccia. di inserirsi sulla |:| ouELLo cHE 'i
linea telefonica per effettuare o ricevere
telefonate. sEflvE PER LA '
s'rAzloNE BASE
Antenna per casa. dual _ Il

-
band _'
NTIGQOD-OO '
- Telefono `-
- Interfaccia uPc + 4/8 lì..
codici di accesso i 'i
ZRI7820-00 oppure
interfaccia UPC + 4/8 † '
codici di accesso + _'
scambler
ZR/7830-00
- Hicetrasmettitore
ALINCO Mod. ALD 24 E
ZRR235-00
.- Alimentatore per
.ricetresmettltore
1 -Ox-Nsißiãw-c, `
:1009140

' 'e' l.dizione '


vEIcoLAnE .A
- Antenna veicolare, dual »
band
NT/fißQO-Oß _
- Cornette telefonica UPG i
ZMBZS-DO oppure `
Cometta telefonica UFlGA -_
+ scambler * .
ZRIYB35-00
- Ricetrasmettitore '_ -
ALINCO Mod. ALD 24' E
ZRfl235-00
El QUELLO CHE
SERVE PER LA
STAZIONE
PORTATILE
(alternativa della
stazione veicolare

- Ricetrasmettitor
ALINCO Mod. DJ .
portatile
III/7245410
_.,
..l-Ia.. i
BASE MICHOFONfCA `
AMPLIFICATA
UNIDIREZIONALE `
BASE MICROFONICA MOD. DBA-3575
i
AMPLIFICATA äããeìfìnatråfgcgãgåoìo di
UNIDIFIEZIONALE guadagno, tasto di ohiamele.
MOD. DEI-7400 Gamma di frequenza; 200 -:- 6.500 Hz
impedenza: 3.000 n
Base con microfono Alimentazione 9 Vc.c.
magnefociinarrnico` controllo di
guadagno a cursore. tasfo di cOdfcfi GBC "Ir/3575410
chiamata.
Gamma di frequenza: 300 + 7.000 Hz
Impedenza; 1:200 Q
Alimentazione: 9 Voo.
Dimensioni: o 120x250 mm

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MOD. Did-7200 Con compressore delle dinamica
Microfono magnefodinamico
Base con microfono Gamma di frequenza: 200 -I- 5.000 Hz '
magnetodinamico unidirezionale Sensibiiità: -25 dB
Gamma di frequenza: 200 + 10.000 Hz Amplificazione: 0 + 30 dB
Sensibilità: e 500 n -TS dB :l:3 dB Impedenza: 4.000 Q
a 50 kn -50 dB :l:3 dB Alimentazione 9 Voc.
lmpedenze: 500 Q e 50 kn Dimensioni: 120x130x220 mm
Dimensioni: 901112516500 mm
Codice GBC NT13585-00
Codice GBC NT13580-00

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Sensibilità: -30 dB
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Risposta in frequenza: 300 + 6.500 Hz
ålímentazione: T Vac.

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MICROFONO
AMPLIFICATO
CON FIOGEFl-BEEFI
MOD. UNI-431
Tipo dinamico omnidifezionaie.
controllo del guadagno a mezzo di un
potenziometro a cursore. MICROFONO
Alimentazione: 9 Vc.c. OMNIDIREIONALE
Impedenza; 10 kn DINAMICO
Codice GBC NT/351B-00 MOD. DM-433
Con preamplifioatore. dotato di
connettore a 4 poli. potenziometro
per il controllo del guadagno.
interruttore ONIOFF
Impedenza: 4000 Q

Codice GBC NT/3560-00

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åPPflfef-“CI'IIO Ulllß HBIIH traâl'rllsslvm Indicatore di livello a diodo LED
.CB indicato per microfoni Presa per auricolare. controllo del
magnetodinamici tempo, ECHO
Alimentazione: 12 Vac.
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