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rasformatori di alimentazione a
norme IEC
_ Terminali a saldare in ottone stagnato
Varie possibilita di fissaggio con due
squadrette In nylon HT/3731-50
Tm i M di alim I [one a inserite nel pacco del trasformatore Traslonnatori
norme IEC di alimentazione a

I'IOH'I'IO IEC ENTRATE: 110/220 v _ 50/60 Hz' Tamlnalì Stâlflafi B CaIdO per Gìfcum
o terminali a saldare per circuiti stampati o stampati passo 2,54 mm
roochetto di sicurezza ln poliammide 66
rinforzato o barriere per la limitazione della uscrrE comes GBC ENTRATE; 110/220 V 50/60 Hz

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correnti di fuga o lissaggio antishock per 1 10v 22m,
trazione verso ia scheda o circuito -
magnetico a grano orientato o impregnato lwlflmeflìo "II/37mm Um comu 65°
aolto vuoto.
GV - 1A 12V - 0.5A BV - 0.33A 12V - 0.33A
ENTRA-mmmv- so/so Hz 'nav-2 x 05^ "mmm 1av-o.as^ "T/373245
12v - 0,5A 2 - . - - ,
“smi °°°|°E 93° 2 x 12v - 2:v0.205ì5A "17373142 e: :161:: -1221 ogšx5A “1,3732”
BV - 0,55A 12V - 0,28A 24V - 0.25A 48V - 0.125A 8,2V - 0.3A
2 x sv - 2 x 0.2aA "r/3575” 2 x 24v - 2 x 0.125A "17373143 2 x 1av - 2 x 0,1A "7,373245*
BV - 0.3_8A 18V - 0.19A _ BV - 0.3A 12V - 0.3A SV - 0.65A 18V - 0.38A _
2 x av - 2 x 0,19A "173575 2° 1av- 0.3A “ma” 2 x sv - 2 x 0,33A "173732 2°
12V - 0.28A 24V - 0,14A W - 0.2A 24V - 0.2A 12V - 0.5A 24V - 0.25A
2 x 12v - 2 x 0,1-m "WWW" 30v - 0.2A mmm* 2 x 12v - 2 x 0.25A “1737324”
18V - 0.19A 36V - 0.09A SV - 0.6A 18V - 0.3A 15V - 0.4A 30V - 0.2A
2 x 10v - 2 x 0.0% "7/3575" 2 x sv - 2 x 0,3A "r"37314" 2 x 1sv - 2 x 0.2A “173732”

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L. 31
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*i Tensioni adatte' per sistemi a microprøcmøri o


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dimensioni la sofisticata tecnologia degli strumenti di taschino. indispensabile ai tecnici e ai riparatori.
misura professionali. w
CARATTERISTICl TECNICHE Visualizzazione: Display LCD a 3, 5 clire
Visualizzazione: Display LCD a 3. 5 cifre Tasti per selezione funzioni, c.c.lc.a.. ON/OFF
Commutatore rotante di posizionamento Dispositivo che blocca Ia letture visualizzate
Dispositivo che blocca la lettura visualizzata Indicazione automatica della polarità (-)
Indicazione automatica della polarità (-) Segnalazione di batteria scarica
Segnalazione di batteria scarica Buzzer di controllo
Buzzer di controllo Temperatura di funzionamento: -25 +70°C
Temperatura di funzionamento: -25 +70°C :_ A Alimentazione: 2`batterie e bottone
Alimentazione: 2 batterie a bottone LFI44 oppure 88414” Dimensioni: 30 x~161x 22 mm LR 44 oppure sR 44
Assorbimento: 3 mW
Dimensioni: 52 x 111 x 10 mm
EQRTATE
Tensioni oc.: 200 mV + 500 V - Preci '
PORTATE ` Tensioni ce.: '2-1- 500 V - Precisione :il
Iensioni o.c.: 200 mV +1500 V - Precisione :i: 1% 2?;201 0.7%
Resistenze: 200 `Q + 20 MQ - Precisione
Tensioni c.a.: 2 + 500 V ¬ Precisione :i: 2% :l:1%
Resistenze: 200 Q -I- 20 MQ - Precisione :I: 2%- T8/3064-00
Prova diodi
TSI3062-00

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DUAL BAND
FULL DUPLEX
SP/MIC

A LINCCI

RICETRASME'I'I'ITORE
VHF/UHF - DUAL BAND
FULL DUPLEX
“ALINCO” MOD. DJ-500E
Numero di memorie: 10 VHF, 10 UHF
Frequenza di lavoro:
- VHF 144-2-146 MHz (modificabile
130+169, 995 MHz)
- UHF 430+440 MHz (modificabile
420+469,995 MHz)
Soazìatura fra i canali:
5-10 -12,5-20e25kHz
Alimentazione: 5,5 +12 Vo.c.
Dimensioni: 58x176x30 mm
Peso: 435 g
TRASMETTITORE
Potenza uscita:
VHF: 6,5 W (alimentatore 12 V)
UHF: 5,5 W (alimentatore 12 V)
VHF/UHF: 2,5 W (alimentatore 9 Vi
Modo di emissione: 16 F
Deviazione: i 5 kHz
Emissione spurìe: -60 dB

RICEVITORE
Sensibilità: migliore di 26 dB
a SIN con 1 pv input
Uscita audio: 300 mW
lmpendenza altoparlante: 6 D
Codice GBC ZR/7245-00

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UN'ALTA AFFIDABILITA
Le aziende produttrici e distributrici
sono in grado di proporre attual-
mente trasformatori costruiti secon-
do le norme I. E. C., conformi cioe alle
esigenze più rigorose. La GBC lTA-
LIANA dispone intatti di intere linee
di tali prodotti, caratterizzati da co-
stanza di dati, tolleranze ristrette,
isolamentì garantiti, protezione da
sovratemperature, tensioni stan-
dard d'fngresso e uscita e con pos-
sibilità di varie combinazioni.
L'i.E.C., international Electroteohni-
cal Commission, e un ente con la
precisa finalità di aumentare il livello
di efficienza nella produzione dei di-
Trasformatori di alimentazione a
spositivi, portandoli a valori di affi- norme IEC
dabilità da tutti riconosciuta. Terminali: a filo e cavalletto di
Nel campo dei trasformatori, l'l.E.C. fissaggio in banda stagnata.
ha dettato delle specifiche, che van- Offre tre sistemi dl fissaggio:
no dall'isolamento alla sovratempe- Trasformatori di alimentazione a 1) Verticale, con due viti nella banda
rature. dal rapporto di ca dute tra mi- norma lEC 2) Verticale, con torsione delle due
nimo e massimo carico alla sovra- Terminali: a saldare per 0.8. linguette inferiori.
Il fissaggio orizzontale presenta 3) Orizzontale. ad incasso. con
tensione, fino alla definizione del torsione delle due linguetta laterali.
un'elevata resistenza alle vibrazioni ed
sovraccarico. Uno stesso dispositi- agli uni.
vo può infatti essere progettato in ENTRATA: 220 V - 50/60 Hz
vari modi e realizzato con dati diver- ENTRATA: 220 V - 50/60 Hz
sI, pur rispondendo “nominalmente” uscrre conica eac
alle stesse esigenze: ad esempio si
"sem °°°'°E .5° a v - 400 mA i-rr/ssn-oo
può ridurre o ampliare il nucleo en-
tro limiti piuttosto allargati, aumen-
s v - zoo mA Hr/asea-oo a v - eso mA "1/3511-o1
tando o diminuendo ll numero delle e v - 130 mA HT/asea-m 12 v - zoo mA rrr/asH-oz
spire o viceversa. È evidente che chi 12 v - 100 mA H'r/sseeoz 15 v - 160 mA imam-oa
costruisce i trasformatori con il solo 15 v -' ao mA rimase-oa 24 v v wo mA “msn-04
obiettivo del minimo prezzo impie- 24 v - so mA HT/asas-oa so v - rs mA "msn-os
ga le minime quantità dl materiale e zx1sv-2x4omA riflessa-os :xtsv-zxssmA "msn-os
offre dei prodotti che manifestaren- Hr/sssa-or zxzov-zxssmn imam-01
no ronzio. eccessiva temperatura e
zazov-zxsomA
vita media limitata.
Sono quindi evidenti i vantaggi di di-
sporre di dispositivi accurati e affi-
dabili.

USCITA CON
III

COI-LEGNANO
PARALLEO DE
SEOOIIDMI

USCITA CON
OOLLEGAIIEN'I'D
8m!! DEI
SECONDA!!!

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SOMMARIO
12 74
LA ANTENNE YAGI Esino-ammo I'anmnna no CIRCUITO DI PROVA PER UTENZE
ANNO 5° - MAGGIO 1089 oIflIIsa tra i radioamatori. In quostn articolo I'nutofl nl
A BASSA RESISTENZA INTERNA
Direttore responsabile: Ruben Castelfranchi evidanüa l pool. I duetti ad I mmm del suo grano: ma.
Presentiamo uncirculiochc, puressendooatooerimp himoltø
Redattore capo: Amedeo Bozaoni lpoottlct In campo prolusionato. si dimostrerà partito mint!
Responsabile di redazione: utile In svariate commi.
Fabio Carera lW2DHN 20
Comitato di redazione: Lodovico Cascianinì,
Vittorio Castellotti, Dott.. Carlo Solarino,
AMPLIFICAZIONE DI POTENZA
Ing. Antonio Plìt'fer. Dott. Calogero Bori
Non tutti (specialmente l IIIII atomi) oomsoono osattamunto Ia
teoria riguardante (III amotificltmi. 77
Segretaria di redazione: Paola Buratto
Responsabile grafico Desktop Pnblühing:
MERCATINO
Adelio Barcella 26
Impaginazione elettronica: Elena Nseri
Fotografia: Fotostudio Elbi
EFFETTI CELLE INTEnEEnNzE 80
Disegni: Vittorio Scozzari. Adriano Bai-cella ELETTROMACNETICHE TERMOMETRO OROLOGIO DIGITALE
Consulenti e collaboratori:
Associazione Radioamatori Italiani,
NEI CAVI scHERMATI Dopo alcuni must dI sHIancIo" rIprendIlmo la IubrIa "Il III! dal
I Cavt schermati sono smetti ad Intolleranze malte dal campi mauremnndovl un termometro digitale dalla pnnanonl
Maurizio Brameri I2NOY, Libero Formisani, manolo Che Il circondano. sum
Winfried Knobloch, Michel Mardiguian.
Marino Miceli MSNv
Andrea Sbrana IWSCBO
Coi-rispondenti esteri:
30 86
UN CAPACIMEI'RO PER MULTIMETRI
Lawrence Giglioli (New York), Alain Philippe
Meslier (Parigi), Satoru Toganu' (Tokio), DIGITALI unmunmqmøt mm I uniranno
CHIAMATA sELErTIvA DIGITALE
Amor: sul DTMFC sulla sue applieuztoni; questo volta partiamo
Ramon Vidal Rodriguez (Barcellona) “espansionn' pur II vostro mIIItIrIIIItrO dlultata ølåoteniva per In Im'snflsslone rtwvail di messico! su wall
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Stampa: emm Grafica s.r.l Mount consigli utIlI per II monuoolo Id II coIIoulmcnto
Paderno Dugnano (MI) dlII'ITIteIIaocIa presentata II mmm. FUTUR0 NII Campo mmm mamme-«III søI LMIIII
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particolarisslmo amplificatore III-fi.
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Tutti i diritti di riproduzione e traduzione
degli articoli pubblicati sono riservati. IMAGE .................................................... II co
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pubblicazione) dei compensi stabiliti RECTRON .....
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per I'Italia di tradurre
TASCAM
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e pubblicare articoli delle riviste: ELO,
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anche il vecchio indirizzo. obbligatoria secondo ãušnstoTstabIIiIo Mensile associato all'USPI
dal Regolamento del Unione Stampa Periodica Italiana

Progetto n. 5 - 1989
SERVIZIO CIRCUITI STAMPATI
Come i lettori noteranno. questo utilissimo servizio presente sempre delle novità. Per le ordinazioni, compilare il ta iiando
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INISEL O B. (MI) allegando assegno bancario non trasferibile all ordine GRUPPO EDITORIALE JQE srl oppure fotocopia
della ricevuta di versamento sul c/c postale 351205 intestato ai GRUPPO EDITORIALE JCE srl. Aggiungere
ali'importo totale L. 4.000 r spese. _ _ _
Non ordinare circuiti pubb icati prima del Maggio 1988, comunque non elencati qui di seguito.

Duorizione codice Pieno Ricevitore DcF?? PE 006 11.500 Dewdìflcetore 10101011100

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' Base dei tempi Ridunore di rumore DNi-'i
Gen. Ielei oolorl PE 300 12.900 10 MHz DOP/7 PE 507 Tensioni da singole e duall
Ariiituno por atrio PE 801 4.900 Deoodiiicetore per scambi generatore di segnali
PE 302 6.000 e segui! P5500 som

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Unità mobile da studio PE 303 21.000 The reemp I PE 509 Fusioile elettronico
PE 304 0.400 PE 510 Diseoivenm per die ll
PE 305 4.900 Attesa musicale lelelonice PE 511 Sintonizzatore a CPU
Alimentatore Unsere 15 W VHF PE 512
a commutazione PE 306 3.900 inverter 12-220 V PE 601
Due tram ei posto di une PE 307 4.100 Immagine nell`lrnmagirre ll PE 802
Amplieteroo digitale PE 308 14.900 Minlricevllore FM stereo PE 000 eilzzaiore per chitarre
Telecomando 1-8 conati PE 309 15.900 Voltmeiro - Visualizzatore PE 004 Éqngoder DTMF
PE 310 4.000 voiimerro - Portate PE 005 Wewhman
Luci eequenzieli PE 311 6.500 Vollrnelm - Reitiiicatore PE 600
Commutatore Voitrnetro - Ohmetro
a doppia linee PE 312 4.900 e emporometro PE 607 Vox per RTX
Roemetro-weltmetro VHF PE 313 3.900 Visualizzatore DCF PE 000 Lampade di emergenze
PE 314 2.100 Ampli 100 W PE 009 Schede IIO per P0
Fischio per locomotiva PE 400 2.500 PE 610 Plotter
Protezione per PE 011 Misuratore di distanza
00080 awetid'te PE 401 3.900 PE 612 a ultrasuoni
Digitelizzetore video PE 402 5.900 Luci poioorotonti PE 613 Sprotettore per VCR
Generatore einueoidelo PE 403 3.900 Antenne attive HF PE 614 Filtri di rete oc.
PE 404 1.700 PE 615 Un ampli da 50 lire
PE 406 0.300 Convertitore Meteeeot PE 700 Passo-passo in une mano
Generatore elnusoidlie PE 406 6.300 PE 701 RX 2M per caccia
PE 407 1.950 Temoorizzetore audiovisivo PE 702 eila volpe PE11OD
PE 400 1.950 PE 700 Telecomando B ceriell
Limitelore eteroo PE 409 4.900 PE 704 via telelo'io PE rioi
Dimrrier per ceriohi The Preamp II PE 705 Convertitore VLF PE 11m
Indtmivl PE i110 4.600 Oktavider PE 700 Pitch control per CD PE iioe
Telecomando Decoder DTMF PE 707 Aprioeraoe telecomando» PE1104
e raggi "10810001 PE 411 3.500 impianto telai. interno PE`700 Pe 1 ios
PE 412 3.100 Monitor per i disturbi PE iios
Ripetitore etrobo di linee PE 700 Casse acustiche seria flli PE 1101
per teiefono PE 413 11.900 Vobulalore audio PE 710 Pe iioa
Segnali su fibre 011100 PE 414 Programmatore manuale
ëšššåšëšë 5

1.900 Trigger ritardato


PE 415 1.900 per oscilloecopio PE 711 di EPROM PE 1100
P

RX PLL per UHF PE 416 10.900 Lineare 10 W UHF PE 000 Tre accessori per nuto PE1110
PE 417 3.900 Inverter per rasoio PE 801 PE 1111
mflmpgpßøu

PE 410 2.600 Temporixzetore PE 002 PE 1112


Programmatore PE 000 Tastiera MIDI PE 1200
settimanale PE 501 0.900 Tremoiom PE 004 Inteneilicetore
lrnn'ra lne neii'irni'nefirie I PE 502 15.900 801101 per sßmpallte PE 806 di armoniche PE 1201
.._-..N

Multip iter per 10010110 PE 503 10.700 Ripetitore DCF PE 000 Pilota e ricevitore PE 1202A
Multiplexer per roulotte PE 504 10.700 PE 807 di linea bilanciato
Termometro Diesolvenze per die l (5s PE 800
e oeile solari PE 505 5.900 Duty-oyde PE 009 Ampiiricaiori uHF
quasi universali
Variatore di giri
¬Jf_r-._._._.__________.__.I

per motori 220V


chiave elettronica a soglia
IJãsiiitlero ricevere il materiale indicato nella tabella a mezzo pacco postale ai seguente Un inclinometrc da nuto
n rzzo: Tester telelonico
Un amplificatore
Nome I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I II di potenze 'veloce'

Controller autonomo
COonome I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I di INPUTOUTPUT

Wa I II I I II I I I II I I I II I I I II I I IJ “10000
pare o- e
Cmå LLLI I II I II I II I I II I II I I II I LJ trasmissione detlw
Uri oemplioe'
ft¬rtoiriterri.ittorov
.P. Fiom` ottiche
`Uri radar di retromarcia

mi I ritmi I III I i I I imFI I Imi I Itri I I I I interfaccia BUS


...I I I Imi I III I I I IJMI IIJQråIIDLEEJIIID Uri emplilicerore
di potenze “veloce”
PE 1401
PE 1402
codI I I Io.tàI_I_IL.I I I I I I Spese di spedizione _L,4000 Indicatore d iaia di :mm PE 14|.
_ U'tianzimIrgItro Im
cDUIIO dI prwa
PE 1404
cool I I Iq,iàI___I_Ii__I I I I I I TotaleV iL.EI::I:I:I:I 5019111113 01911319
PE 1405
PE 1406
Scrambler digitale
TWOSIMO mmm PE 1407
Spedire in busta chiusa e: Gruppo Editoriale JGES i `ii'i temperature
PE 1400
"mmm elettronico PE 1409
Gruppo Editorialil
JCE
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i E DIGITALI - PRIMA PARTE
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E DIGITALI - 1' PARTE "a I” am
'5. lallroél un traãmettitore SSB per Onde Carte'una stlazio'ne tãIevisíva in_UHF, un
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l occor otore 'antenna per ricetrons amoloria ie mo te o tre i ee) o tanti pregiasi
o E DIGITALI - 2' PARTE m I" m i tro elettronifo
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a ulltrasuoniìonali'IfiIIoš; loPica o 'Il-Ia LED_ ecc-eteroIÈadniille'oltre
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proposte uti i _er a caso, 'oulo, ' o y._ o vita i tutti i giorni. i_ tutti ma
tuttiPi progetti, il tracciata dei circuito slumpolo e il piano di montag-
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E DIGITALI - 3' PARTE "a I" “m
I gio delladicomponentistica!
o l P . 178
E Desidero ricevere il materiale indicato nella tabella. a mezza peoco postale Cod. 0022 I. 25.000
O
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al seguente indirizzo: l og
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Nomeiiiiiiiiiiiliiiiiiili i SECONDA'ARTE...
Dunque, clie cosa costruiamo o gi? L imbarazzo è solo nella scelto: ci si può
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5 COQDOII'IO I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I l cimentare cal misuratore di ra ioattivítò o deil'umiditù atmosferico, con una
serratura elettronica. con un generatore di eco, riverbero e coro o con uno
“J
Via I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I l qualsiasi altra delle 52 ionlasmagoriche idee proposte in questo volume. C'e
l persino un circuito col quale diventa possibile osservare oll'oscilloscopio, una alla
Cinà I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I volta, le righe del segnale di sincronìsmo di un TV. Euno serratura elettronicuci
Q
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Ci Dita E:
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E: I:I:I:EI C A.P. m
l tastiera che può essere aperta con una solo delle 15972 combinazioni possibili. E
onche...mo non vogliamo togliervi il gusto di scoprire, una per una, ie cinquanta-
iL

O
l due piccole _meraviglie illustrate in questa pagina che, ne siamo certi, faranno o
lungo la gioia di tutti gli spenmenlolori elettronici.
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OLIO ISOLANTEö
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ISSN 0033-8036

Pre-scaler supereconomico
Anomalieidella propagazione VHF via tropo
ll QRP: come operare con successo
Normativa di Protezione Civile
Storia delle radioassistenze
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p.
I i EFFETTO RADIO
o curo dell'ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI

LE ANTENNE
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YAGI
vaß rA\vA. iii(

ln un articolo precedente si ero porloto dei diversi


J i tipi di ontenno che generalmente vengono usciti
'i doi radioamatori.
fl'v-

Purtroppo lo vostitò dell'orgomento non ho


permesso uno trattazione approfondito che può
essere invece interessante per quonti desiderino
comprendere i meccanismi di funzionamento di
ogni tipo di antenna ed il comportamento dello
stesso ol voriore dei diversi parametri (lunghezze
degli elementi, spaziatura, eco).

' di Maurizio Bromeri IQNOY

ell'ambito delle HF, VHF ed Anche in questo caso essi non sono isolando o meno elettricamente gli
UHF l'antenna più in uso tra comunque in fila su di uno stesso piano elementi Vdalla suddetta struttura.
radioamatori è sicuramente la come i direttori, ma vengono disposti su I direttori ed il riflettore risentono mi-
Yagi. Essa infatti ha prestazioni molto di un piano perpendicolare a quello nimamente di queste differenze co-
interessanti e costi contenuti, dovuti dell'antenna e servono per aumentarne struttive mentre il radiatore può essere
alla relativa semplicità di costruzione la direttività per quanto riguarda il connesso al boom elettricamente solo se
ed alla larghissima diffusione anche in rapporto fronte/retro. si usa il metodo di adattamento dell" -
campo televisivo. Come si diceva poco fa, i direttori pedenza chiamato gamma-match; in
Per questi motivi abbiamo ritenuto giacciono tutti su di uno stesso piano e tutti gli altri casi deve essere isolato dal
interessante approfondire il discorso su possono essere anche molto numerosi. supporto ed i due semielementi che lo
questo tipo di antenne. La loro quantità determina il guadagno compongono isolati tra di loro.
dell'antenna, ma anche l'ingombro che, Per motivi di leggerezza, robustezza e
Caratteristiche costruttive per le frequenze più basse, diventa conducibilità elettrica le Yagi sono
proibitivo se si superano i 4-6 elementi. costruite in alluminio o sue leghe che
Le Yagi sono essenzialmente compo- La distanza che intercorre tra i vari ele- resistano meglio alla corrosione.
ste da un elemento alimentato e da uno menti è detta spaziatura e condiziona le
o più elementi parassiti. prestazioni elettriche dell'antenna, Caratteristiche elettriche
Il primo è quasi sempre un dipolo; gli oltre che naturalmente il suo ingombro
elementi parassiti si dividono in due fisico. È interessante conoscere i] comporta-
tipi: il riflettore edi direttori. Il piano su cui giacciono gli elementi mento dei parametri elettrici al variare
Il primo è posto dietro Telemento condiziona anche la polarizzazione delle dimensioni fisiche dell'antenna.
alimentato ed ha una frequenza di ri- delle onde radio da essa emesse. Per semplificare il complicato argo-
sonanza leggermente più bassa della Quella orizzontale è la più frequente mento e per non introdurre ulteriori
frequenza per cui è tagliata l'antenna (è ed in questo caso il piano degli elemen- variabili, d'ora in avanti si descriverà il
quindi un po' più lungo); i secondi sono ti è parallelo al terreno. comportamento tipico di una Yagi a tre
posti davanti al dipolo ed hanno una Se si desidera invece operare con la elementi.
frequenza di risonanza leggermente più polarizzazione verticale è sufficiente
alta (sono quindi un po' più corti). porre gli elementi perpendicolari al ter- Il radlatore
Il ritlettore è quasi sempre unico e reno. Il montaggio degli elementi sul
solo in alcuni casi si aggiungono altri supporto metallico chiamato anche bo- È costituito quasi sempre da un dipo-
elementi aventi le stesse funzioni. om può essere effettuato in due modi: lo aperto convenzionale.

12 Progetto n. 5- 1989
EFFETTO RADIO

ELECTRICALLY
NEUTIML
POINT

COAXIM.
MELE

Figura 1. Caratteristiche costruttive di un gamma-match. Figura 2. Caratteristiclw costruttive di 'un beta-match.

Il comportamento di questo elemento Il primo è concettualmente il migliore Per contro bisogna usare dei dipoli
è molto influenzato dalla presenza in quanto il radiatore può essere co- convenzionali coi bracci isolati tra di
del direttore e del riflettore, soprattutto struito con un solo tubo, fissato al centro loro ed anche dal boom; è necessario
per quanto riguarda il valore dell'impe- senza nessun tipo di isolamento. Inoltre anche un simmetrizzatore o balcon.
denza. Abbiamo visto in un precedente il dispositivo non necessita di simme- Il principio di funzionamento è simile
articolo come il valore caratteristico di trizzatore che adatti la linea sbilancia- a quello del gamma-match: una indut-
impedenza di un dipolo sia intorno ai ta (il cavo coassiale è una linea sbilan- tanza viene posta in parallelo ai bracci
75 ohm. ciata) al dipolo, che è invece bilanciato. del dipolo.
Nelle antenne Yagi esso è ge- Per contro viene usato sempre meno In questo caso la capacità che cancel-
neralmente molto più basso e si aggira, perché è difficile trovare condensatori li la residua reattanza induttiva viene
per realizzazioni standard, intorno ai di adeguata capacità che resistano alle creata accorciando opportunamente i
20 ~ 30 ohm. forti tensioni presenti ed agli agenti at- bracci del dipolo. Questa manovra ha
È intuitivo che l'impedenza ormai mosferici. Il sistema è composto infatti infatti l'efifetto di rendere leggermente
standardizzata a 50 ohm per cavi ed da una induttanza e da un condensato- capacitiva l'antenna. Ecco quindi come
apparecchi moderni mal si accoppi a re. Il primo serve a trasformare la par- evitare la presenza di un vero e proprio
questi valori cosi bassi. te resistiva dell'impedenza dai 20-30 condensatore.
necessario quindi munire l'antenna ohm ai classici 50; purtroppo così facen-
di dispositivi di adattamento. (Figure 1 do si introduce però una reattanza Il riflettore
e 2) induttiva che deve essere cancellata dal
Essi possono essere i più svariati, an- condensatore. ll beta-match è invece Come suggerisce la parola, esso è
che se usualmente ne vengono usati molto usato anche in costruzioni posto dietro all'elemento attivo (dipolo)
praticamente solo due: il gamma-match commerciali perché non necessita di e la sua costruzione determina il
ed il beta-match o hairpin. nessun condensatore. rapporto avanti-indietro dell'antenna.

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Figura 3. Variazioni dell'impedenza in funzione della Figura 4. Variazioni del Q c quindi della. larghezza di banda
spaziatura riflettore-radiatore e della lunghezza del dell'antenna in funzione della spaziatura riflettore-radiatore e
direttore. della lunghezza del direttore.

Progetto n. 5 - 1989 13
EFFETTO RADIO

In linea di massima i parametri interagissero tra di loro è stato studiato Si può quindi facilmente costruire
elettrici che vengono influenzati dalla per molti anni e solo l'avvento dei calco- un'antenna in cui il fattore predomi-
costruzione meccanica del riflettore latori ha permesso di affrontare un po' nante sia il massimo guadagno, oppure
(sua lunghezza, diametro del tubo e più tecnicamente e soprattutto meno la direttività, la compattezza e così via.
spaziatura verso il radiatore) sono il empiricamente la materia. Purtroppo esistono alcune limitazioni
guadagno, l'impedenza, il rapporto Esistono oggi tabelle che indicano le che legano le mani al progettista. Non si
avanti-indietro e la larghezza di banda. misure meccaniche delle Yagi a seconda può infatti costruire una Yag'i piccola di
(Figure 3 e 4) della frequenza di lavoro e delle caratte- dimensioni che esibisce il massimo
Il problema di come queste grandezze ristiche elettriche desiderate. guadagno e larghezza di banda.

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Figura 5. Riassunto gra/ico dei vari parametri che influenzano il fimzionamento di una yagi standard:
In A viene rapportato la epaziatum direttore-radiatore alla lunghma del direttore;
In B viene rapportato la spaziatura riflettore-radiatore alla lunghezza del riflettore;
In C vengono indicate tre curve a seconda della spaziatura radiatore-riflettore che legano la spaziatura direttore-radiatore alla
lunghezza del radiatore;
In D vengono indicate cinque curve a. seconda della spaziatura riflettore-radiatore che íegtmo la, spaziatura direttore-mdiatore
all'impedenza.
IN dB
GAIN

0.10 0.15 0.20 0.25 0.30


SPACING FROM DIRECTOR T0 FED ELEMENT INÃ
Figura 6. Rapporto tra spaziatura direttore-radiatore e guadagno.

14 Fmgeflø n. 5 - 1989
EFFETTO RADIO

Per avere sempre il massimo guada-


gno e direttività dall'antenna questo
elemento deve essere tagliato in manie-
ra appropriata a seconda della sua
distanza dal radiatore. (Figura 6). Non
si può quindi agire come per il classico
(dB)

dipolo in cui, conosciuta la frequenza


sulla quale deve funzionare, con sempli-.
ci calcoli si ottiene la lunghezza fisica
GAlN

dell'antenna.
Nelle yagi la misura del direttore
varia, come prima detto, a seconda della
sua distanza dal radiatore.
In linea di principio si può affermare
0.! '0.2 0.3 0.4 0.5 0.0
che più questo è vicino al radiatore, più
BOOM LENGTH (A)
è lungo (sempre in relazione alla
frequenza di lavoro dell'antenna).
Figura 7. Rapporto tra'lwlgbezza dell'antenna e suo guadagno.
La spaziatura
Come abbiamo visto precedentemen-
ll direttore La presenza di un direttore molto vici- te questo dato ha molta influenza su tut-
no abbassa l'impedenza fino ai valori ti i parametri della yagi, sia meccanici
Anche per questo elemento i parame- convenzionali di 75 o 52 ohm, senza che elettrici.
tri meccanici influenzano quelli elettri- alcuna necessità quindi di usare sistemi In alcune costruzioni commerciali per
ci. Si comporta similmente al riflettore di adattamento. radioamatori c'è ancora molto empiri-
tranne che ha un'influenza minima sul Nelle antenne per HF questo sistema smo e si assiste spesso a spaziatura
valore del rapporto avanti-indietro. La non viene praticamente mai usato per le molto diverse tra riflettore e radiatore,
sua dimensione e la spaziatura dal ra- difficoltà meccaniche nel costruire un tra direttore e radiatore e tra direttore e
diatore sono molto più critiche rispetto dipolo ripiegato di dimensioni ragguar- direttore.
a quelle del riflettore. (Figura 5) In linea devoli; tra l'altro un direttore così Queste spaziature “miste” possono
di massima si può affermare che più il costruito abbassa di parecchie volte il essere molto utili in antenne particola-
direttore è vicino al radiatore, minore è guadagno massimo ottenibile da anten- ri in cui le dimensioni, la direttività o il
l'impedenza di quest'ultimo. Questa ne costituite da un numero relativa- guadagno debbano assumere caratteri-
caratteristica è sfruttata in alcune an- mente basso di elementi, come quelle sitche speciali.
tenne per V'HF nelle quali il radiatore è per HF. Per gli autocostruttori, che non hanno
un dipolo ripiegato che ha in aria libera Anche la lunghezza del direttore è più la possibilità di oollaudare il funziona-
un'impedenza di circa 300 ohm. critica di quella del riflettore. mento dell'antenna con strumenti sofi-
sticati, è sempre meglio mantenere la
spaziatura uguale e, casomai, agire
sulla lunghezza degli elementi.
Con l'avvento dei computer il proble-
ma teorico delle dimensioni meccani-
che, rapportate alle prestazioni elettri-
che delle yagi, è stato sviscerato in ogni
sua parte.
(dBA)

All'atto pratico le variabili sono


talmente numerose che molti program-
mi per personal computer propongono
RATIO

soluzioni costruttive poco flessibili e


spesso anche poco corrette.
Se si desidera costruire una yagi è
quindi meglio riprodurre le misure di
F/B

antenne commerciali di buona qualità


oppure affidarsi a studi seri sull'argo-
mento.
Per chi conosce la lingua inglese il ma-
nuale sulle antenne della A.R.R.L.
di' ola 0.3 0.4 0.5 0.5 (n.d.r. - l'associazione americana di ra-
BOOM LENGTH (Ãl dioamatori corrispondente all'A.R.I.) è
molto completo ed istruttivo.
Ritornando alla spaziatura, si può af-
Figura 8. Rapporto tra lunghezza dell'antenna e rapporto avanti-indietro. fermare che per ottenere il massimo
guadagno bisogna adottare una misura

Progetto n. 5 v 1989 15
EFFE'ITO RADIO

Per larghezza di banda si intendo


quella porzione di frequenze sulle quali
l'antenna è in grado di fimzionare in
modo ottimale, sia per quanto riguarda
il guadagno, sia per quanto riguarda
l'impedenza.
Il primo valore non desta problemi
nelle yagi perché rimane piuttosto
costante per variazioni intorno al centro
IQ-ZO NETER banda percentualmente elevate (3 -
BAND 4 %).
Ciò significa che un'antenna dimen-
sionata per funzionare a 14 MHz ha un
guadagno più o meno costante da 13,5 a
14,5 MHz. (Figura 9)
L'impedenza ed il rapporto avanti-in-
_ 4 'lo "a 'lo H. I'I +2 .lo +4 .lo dietro invece si comportano in modo
MHZ completamente diverso e condizionano
pesantemente lo sfruttamento di questa
Figura 9. Guadagno di una yagif al variare della frequenza. antenne su porzioni di frequenza di una
certa larghezza.
Infatti più la spaziatura è stretta e
minore è la larghezza di banda su cui si
diversa da quella che permette di avere compongono la yagi. Prendendo come ri- può sfruttare l'antenna, senza creare
il miglior rapporto avanti-indietro. ferimento la classica tre elementi, la eccessivi disadattamenti con la linea ed
(Figure 7 e 8) spaziatura ottimale per il miglior il trasmettitore.
Questa particolarità induce il proget- rapporto avanti-indietro è circa 0.15 Per un'antenna lunga circa 0,3
tista ad accettare sempre un compro- lambda (lambda = lunghezza d'onda) lambda la banda sfruttabile con rappor-
messo perché l'antenna con il massimo sia per il riflettore che per il direttore to di onde stazionarie ai due estremi di
guadagno non avrà il migliore rapporto verso il radiatore. 2:1 è di circa 200 kHz sulla banda dei 20
fronte-retro e viceversa. Per ottenere il massimo guadagno metri (14 MHz).
Tra l'altro, il miglior valore di spa- I'antenna deve essere un po' più lunga, Il rapporto avanti-indietro è invece
ziatura, espresso in funzione della con spaziature dell'ordine di 0,20 - 0,25 massimo per frequenze leggermente
lunghezza d'onda sulla quale l'antenna lambda. superiori a quella per cui l'antenna è
deve essere usata, varia anche al La spaziatura influisce anche sulla tagliata. (Figura 10)
mutare del numero degli elementi che larghezza di banda dell'antenna. Si può subito notare come queste
caratteristiche penalizzino non poco
lo sfruttamento di queste antenne
su tutta la banda concessa ai radio-
amatori, soprattutto nell'ambito
delle HF.
Infatti sulle onde corte le antenne
hanno una dimensione ragguardevole
BOOM = 0.2 h che spesso non va d'accordo con le
esigenze di spazio; si cerca quindi di
rimpicciolire al massimo le dimensioni
(dB)

delle yagi, con conseguenti efi'etti


negativi sulla larghezza di banda.
RATIO

Parametrl costruttivi

'20 METER I materiali e la loro forma influenzano


BAND in qualche modo il funzionamento
F/B

elettrico delle yag'i.


I calcoli vengono fatti su modelli
teorici nei quali gli elementi sono mono-
climensionali e sospesi nell'arìa libera,
senza nessun vincolo tra di loro.
Nella realtà gli elementi hanno tre
'-4 “Io _' 2 'lo 14.17 +2 90 +415 dimensioni e sono sostenuti da una
MHz struttura chiamata “boom” che influen-
za le prestazioni dell'antenna.
Figura 10. Rapporto avanti-indietro di una yagi o! variare della frequenza.. Le dimensioni degli elementi influen-
zano la larghezza di bandaìmaggiore è
ló Progetto n. 5 - 1989
EFFETTO RADIO

5°. .0. 1°. .0' 'o' W 7°. .0' 5°. 5°. .0. 7°. .0. w. .0' 7°' lo. 5°.

W w

m 30'

2°' 20°

1°' 1°.

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2.0 1.5 '-0 0.5 0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.0 1.5 L0 0.5 0 0.5 LO 1.S` 2›°

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50° .0' 70' W H' OO' 70° 00° 80°

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Figam171.Diversilobidiradiuz|bnediuna Yagialvariandellasunaltemdatcma.

Progeflo n. 5- 1989 17
EFFETTO RADIO

Uu'altra influenza è quella dovuta al


boom ed al metodo concui sono fissati gli
elementi ad esso.
40 Poca influenza ha il fatto che essi ne
siano isolati elettricamente o meno.
E necessario invece modificare la
`\<?Aüh lunghezza teorica degli elementi nel
(DEEREESl

caso in cui essi passino attraverso il

/
boom (come usualmente nelle antenne
llflflü
VHF) piuttosto che esservi appoggiati.
Queste variazioni sono invero molto
//

26
limitate e non causano all'atto pratico
RADIATION

Y HH: nessuna modiñca apprezzabile nelle


prestazioni dell'antenna.

J///
1/ /
///
N

\ \
m

L'altezza da terra
\{a MH: \
Questo parametro è importantissima,
OF

soprattutto in HF, per le prestazioni


finali di un”antenna yagí.
/
ANGLE

Se l'antenna si trova infatti a meno di


due lunghezze d'onda dalla terra
10 elettrica, quest'ultima condiziona
anche notevolmente la forma del lobo
cl”irradiazione, soprattutto sul piano
22 28 32 36 4o 44 se 52 se eo verticale. (tFígura 11)
ANTENNA HEIGHT' ABOVE PERFECT GROUND Per le onde corte è evidente che è
(FEET) molto difficile installare una yagi a tale
altezza. Si pensi infatti che un'antenna
per i 20 metri dovrebbe essere a circa 40
BAND RANGE OF OPTIMUM "OPTIMUM" metri da terra.
ANGLE OF RADIATON ANTENNA HEIGHT Le antenne vengono invece general-
mente poste a circa 10 metri da terra che
7 MHZ 12° - 40° ABOVE 45° per i 20 metri risulta essere 0,5 lambda.
E quindi interessante conoscere come si
14 MHZ 10° - 25° ABOVE 40° comportano le yagi cosi sistemate.
L'elfetto più interessante per i radio-
21 MHZ 7° - 20° ABOVE 38° amatori è quello che più l'antenna e
vicina a terra e maggiore e l'angolo che
28 MHZ 5° - 14° ABOVE 34° il lobo d'irradiazione presenta rispetto
ad essa.
Peri collegamenti a lunga distanza è
Figura 12. Angoli di radiazione di una yagi al variare della sua altezza da terra necessario che le onde radio escano dal-
rapportati alle diverse bande radioamatoriali HF. l'antenna il più possibile radenti a ter-
ra; è evidente che antenne poste a 0,25
lambda, che presentano un lobo princi-
pale con un angolo di 60 gradi, siano
il loro diametro (vengono usati quasi alluminio che hanno una resa elettrica poco adatte ai collegamenti DX.
sempre dei tubi), maggiore è la solo di poco inferiore al rame, ma (Figura 12)
larghezza di banda dell'antenns. presentano caratteristiche meccaniche Per le VHF e frequenze superiori non
Questa influenza è decisamente e di costo nettamente migliori. vi è invece alcun problema in quanto
minore di quella causata dalla L'impiego generalizzato dei tubi tele- anche l'impianto peggiore è sempre ad
spaziatura ma aiuta il progettista a scopici per antenne di una certa dimen- almeno 3 lunghezze d'onda da terra.
districarsi un poco tra le regole fisiche e sione causa una leggera variazione del-
le richieste di mercato, ove sono prefe- la frequenza di risonanza dell”elemento Conclusioni
rite antenne di dimensioni sempre e costringe il progettista a tenere conto
minori. Il metallo con cui sono costruite anche di questo effetto. Per gli autocostruttorì la figura 13 da
ne condiziona la resa; la migliore solu- Infatti più il tubo si assottiglia e più le dimensioni per un'antenna yagi a 3
zione elettrica sarebbe l'impiego del deve essere allungato rispetto ai calcoli elementi, ottimizzata per il massimo
rame che non viene invece praticamen- teorici. guadagno dal programma per computer
te mai usato per problemi di costo, di Questo allungamento è generalmente di W2PV.
robustezza e di resistenza agli agenti nell'ordine dell'l %, che in antenne di L'autore dell'articolo ne ha costruita
atmosferici. una certa dimensione ammonta anche a una personalmente per la banda dei 20
Vengono invece impiegate leghe di parecchi centimetri. metri con risultati più che lusinghieri.
18 Progeho n. 5 - 1989
EFFETTO RADIO

BANDA DIRETTORE ELEMENTO A'ITIVO HIFLETTORE SPAZIATUFIA


(FREQ) PIEDI METRI PIEDI METRI PIEDI METRI PIEDI METRI

40 M 64' 6" 19.67 66' 10" 20.38 68' 9" 20.97 19' 9" 6.04
(7.15)

30 M 45' 7" 13.90 47' 2" 14.40 48' 7" 14.82 14' 0" 4.27
(1 0.1 2)

20 M 32' 7" 9.92 33' 9'" 10.28 34' 8" 10.53 10' 0" 3.05
(1 4.1 7)

17 M 25' 52 7.77 26' 4" 8.04 27' 2" 6.26 7' 9" 2.36
(18.1 1 )

15 M 21' 9" 6.63 22' 6" 6.67 23' 2" 7.07 6' 8" 2.04
(21.22)

12 M 16' 6" 5.64 19' 1" 5.84 19' 9" 6.01 5' 7" 1.73
(24.94)

10 LO 16' 1" 4.92 16' 8" 5.09 17' 2" 5.24 4' 1 1" 1 .51
(26.6)

10 HI 15' 9" 4.62 16' 4" 4.99 16' 10" 5.14 4' 10" 1 .4B
(29.2)

6M 9' 2" 2.61 9' 6" 2.91 9' 10" 2.99 2.' 9" 0.86
(50.1)

D: _-
461.5 478 _ 492 141,7
w= -__- Ln- = ___""'-P
f (MHZ) f (MHZ) f (MHZ) f (MHZ)

Figura 13. Misuie di uno tre elementi per HF calcolati da coll'ousilio del computer. Gli elementi sono posti in contatto elettrico
sopra ad un boom metallico ed hanno un diametro di 25 mm.

Come si è visi/0 l'ottimizzazione di radioamatoriali, oppure quelle televisi- Il lavoro è spesso pesante ed alcuni
un'antenna yagi non è cosa da poco per ve. Resta comunque il fatto che, in pos- efl'ettivamente non sono in grado di
i numerosi parametri che ne condizio- sesso di tabelle seriamente calcolate, la compierlo, ma vi assicuro che la soddi-
nano il funzionamento. È comunque costruzione di questo tipo di antenne ri- sfazione di passare in un pile-up sopra
molto utile conoscere qualche nozione sulta decisamente alla portata di tutti. al collega con antenne da parecchi
in questo campo per poter capire come Per questo motivo consigliamo a tutti i milioni, grazie alla nostra antenna
funzionano le antenne yagi che quoti- radioamatori di costruirsi oppure otti- aubocoetnñta, è impagabile.
dianamente usiamo, siano esse quelle mizzarsi almeno l'antenna. I

PER ABBREVIAFIE I TEMPI I


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Progetto n. 5 - 1989 19
EFFETTO RADIO

AMPLIFICAZIONE
DI POTENZA
Anche se si tratta di livelli di potenza di poche centinaia dì Wait, Ciò signiñea che questo parametro,
gli amplificatori finali degli apparati per radioamatori presentano un tempo piuttosto vago per le trasmis-
sioni amatoriali, viene ñssato rigida-
interessanti problemi. Classi, rendimento e distorsione mente: quindi la 2g (o 3°) armonica pre-
sente dovrà essere almeno la decimille-
sima parte della emissione; mentre per
quanto si riferisce ai “prodotti di inter-
di Marino Miceli MSN modulazione” tipici dell'emissione SSB,
questi dovranno essere non più di un
millesimo della potenza emessa.
\
risaputo che l'energia c.c. assorbi- L'amplifìcazione con bassissima Le classi di funzionamento
ta dallo stadio e non convertita in distorsione negli amplificatori RF per
nf., ce la ritroviamo presente in l'emissione telefonica “Single side Il modo di funzionamento di uno sta-
forma di calore; per alleviare questo band” è un requisito essenziale; però dio amplificatore, sia esso costituito da
problema dovremo quindi tendere al anche altri tipi diemissione, come la fo- tubi, transistori-bipolari, oppure FET
massimo rendimento possibile. nia FM o la RTTY, sebbene insensibili (JFET - MOSFET - HEXFET) viene
Purtroppo la ricerca del massimo ren- alla distorsione d'ampiezza, richiedono sempre definito con le lettere A - B - C.
dimento non può prescindere da un al- una considerevole linearità per evitare Difatti, sia che si tratti di un tubo che
tro requisito importante: la linearità emissioni spurie. di un elemento attivo a semiconduttore,
della “caratteristica di trasferimento” In questo secondo caso non si tratta di l'amplificatore della c.a. è pur sempre
dello stadio. Anche nell'attività amato- degradazione dell'informazione tra- una resistenza variabile il cui valore
riale - cosi come nell'amplificazione Hi- smessa o “allargamento del canale occu- oscilla tra infinito e zero, in funzione del
Fi -i requisiti di bassa distorsione sono pato” bensi di generazione di armoniche segnale applicato ad un elettrodo-pilo-
in generale piuttosto stringenti, senza che non sono oggidi ammissibili. ta: griglia, base, gate.
contare che trattandosi di amplificazio- Ad esempio, secondo la vigente Le considerazioni che seguono pre-
ne in RF da 1,8 MHz a parecchi GHz, regolamentazione, il contenuto ar- scindono dunque dalla natura dello sta~
buona parte degli accorgimenti adotta- monico di una emissione deve essere dio amplificatore.
ti per correggere le distorsioni dell'am- 40 dB al di sotto del livello di potenza Motivi di ordine pratico, intesi a eon-
plificatore b.f. non sono utilizzabili. irradiato. ciliare il rendimento con la linearità,
hanno dato origine ad una interessante
classe intermedia: la classe AB, che a
sua volta si differenzia in un gran nu-
mero di sottoclassi.
In particolare, la ABI opera con ren-
dimenti che tendono al 50% ma produce
più distorsione della A, mentre 1a AB2 si
avvicina al rendimento della B, ma la
sua distorsione, seppure più alta della
ABI, può venire resa accettabile.
Un'unica vera innovazione introdotta
dal “solid state” è la classe D, respinta
dagli audioñli, ma che potrebbe diven-
tare accettabile nelle emissioni d'ama-
tore in forma digitale: R'ITY, ASCII,
Packet Radio ecc.
Altre classi, caratterizzate da nuovi
simboli per motivi di lancio commercia-
le nel campo Hi-Fi, non sembrano ap›
portare un reale beneficio nella emissio-
ne SSB, anche se meriterebbe venissero
sperimentate, con l'intento di ottenere
un maggior rendimento senza degrada-
n m,- _š'l re la linearità.

20 Progetto n. 5 - 1989
EFFETTO RADIO

SEGNALE
>_ e > ,È cARlco Lc asTA a)
PILOTA

lNTeaolz, 74/ ,- `
, e \
ALIMENT. cREsTA II "
o. c. 180°

Figura I. L'omplificatore di potenza e una resistenza variabile in cui ' ra 2. (A) Nella classeA l'onda di tensione in uscita (E) è presente
la tensione (E) un ressa al carico (LC) è funzione della tensione (e) del ne 'intero periodo del segnale-pilota (e). Se la caratteristica
segnale-pilota. ella condizione di “linearità” il rapporto E I'e deve dell'eiemento attivo asse perfettamente lineare, il ra porto Ele
essere costante entro tutto il ciclo di 360° - condizione praticamente determinato dal u aãna di tensione dello stadio, sane be costante
inattuabile senza articolari complessi accorgimenti. LC è una per i 360° dei cic o di pi ota ' . (B) Nella classe B tlcrzztfolarizzazione
combinazione d'ìn uttanza e capacità portata alla risonanza sulla è tale che quando la tensione i pilot io è zero, lo s io si considera
frequenza di lavoro. Tale combinazione ha anche l'importante all'interdtzione. Di co uenza a 'uscita dell'amplificatore si
funzione di adattare le impedenze di uscita delli-amplificatore e quella hanno semionde di 180° per ogni onda intera del segnale-pilota.
caratteristica della linea che porta l'energia all'antenna.

Queste nuove classi, possibili con i La corrente amplificata puo avere la L'angolo di circolazione anodica d'un
dispositivi solid-state, non hanno minima distorsione d'ampiezza, rispet- tubo in classe B, è perciò 180° e negli
incontrato il favore dell'HI-FI soprat- to al segnale-pilota, ma è necessario sta- amplificatori BF (nati prima di quelli
tutto perché i tempi di risposta per bilire la polarizzazione dell'elettrodo nf.) occorrono due tubi in opposizione:
l'adeguamento dell`alimentazione d'ingresso in modo che la corrente in di conseguenza la ricostruzione dell'on-
(classe G) o della polarizzazione, non assenza di segnale sia un po' più della da intera avviene nel trasformatore
seguono fedelmente le rapide variazioni metà di quella prevista al valore di d'uscita.
del segnale-pilota in funzione della cresta (emx). Con i bipolari si realizza una classe
dinamica sonora di una brillante esecu- Questa condizione statica implica di B anche con due transistori "comple-
zione musicale. per sé, una potenza calorica da dissipa- mentari”: un npn ed un pnp - che a se-
Le applicazioni nel public-address, re piuttosto elevata ed un rendimento conda della polarità del segnale-pilota
come ad esempio i megafoní elettronici, basso: in pratica, considerato il ritmo lavorano alternativamente, uno alla
dove la distorsione introdotta dalla del parlato, (con infrequenti picchi silla- volta.
“tromba” fa diventare trascurabile bici a valore medio basso), nell'amplifi- In RF non è necessaria la configura-
quella dovuta alla “infedeltà” causata cazione d'un segnale SSB non si va oltre zione ad elementi attivi in opposizione,
dalla curva di trasferimento non lineare il 25% di rendimento. in quanto la ricostruzione dell'onda
ai bassi livelli, suggeriscono la possibili- Quindi con un assorbimento medio intera avviene per “l'eiietto volano” del
tà di impiego negli amplificatori finali di 400 W dall'alimentatore in c.c. la risonatore LC posto dopo l'elemento
degli apparati per radioamatori, ora che potenza media erogata in HF non attivo.
iMESFET di potenza per HF uniscono eccede i 100 W: l'energia da dissipare E diflicile realizzare con la classe B
ad una buona resa spettralmente puli- è 300 W - decisamente un calore uno stadio veramente lineare in quanto
ta, erogazioni fino ad un chilowatt. eccessivo. la caratteristica di trasferimento divie-
Fu proprio a causa del rendimento ne parecchio curvata, quando ci si avvi-
L6 classi che ai primordi dell'amplificazíone di cina allinterdizione.
potenza venne ideata la classe B. Si ha perciò distorsione accentuata
Classe A nei bassi livelli e quindi una apprezzabi-
Classe B le generazione di armoniche e di prodot-
La più antica è la “A” dove l'angolo di ti d'intermodulazione, quando si opera
circolazione nell*elettrodo di uscita è In questa classe la polarizzazione è in SSB.
360°: si ampliñca quindi l'onda intera, tale che la corrente di riposo è nulla, Coni tubi o bipolari in opposizione di
anche se si impiega un solo tubo od un quindi in assenza di segnale-pilota l'ele- fase l'effetto correttivo rende la situa-
singolo transistore. mento attivo è all'interdizione. zione accettabile.

Progeflo n. 5 - l989 21
EFFETTO RAsIO

la potenza media presenta un valore


basso. Quando la “tensione pilota”
supera la metà del valore di cresta del
segnale erogato, la tensione di
alimentazione viene bruscamente
100
raddoppiata.
Non sembra che la “classe G" abbia
avuto successo neppure nel campo del
public address, dove il segnale sonoro è
rappresentato soltanto dal parlato, caso
che si verifica realmente anche nelle
trasmissioni radioamatoriali.

Classe C
50
Poiché il rendimento cresce quanto
maggiore è la tensione c.a. che l'elemen-
to attivo applica al suo carico e consideè
rato che “l'effetto volano” d'un circuito
risonante LC è considerevole,
ai primordi della radiotrasmissione
con tubi si inviavano al carico impulsi di
RF di soli 120° derivati dal segnale pilo-
ta di 360°.
0.5 ele 1 Quindi mentre tale segnale applicato
alla griglia era un'onda intera poco
distorta, il segnale reso era un guizzo
molto ampio che durava circa 113 del
Figura 3. Per ottenere buoni rendimenti li amplificatori di potenza è necessario che il tempo.
rapporto fm la tensione media (e) e quella di cresta (em) sia poco minore di l, durante tutto Questo stadio detto di “Classe C”, era
il ciclo del segnale-pilota. Nella modulazione d'ampiezza, compresa la SSB, a causa della
forma del farlato, nella maggior arte del tempo tale rapporto è poco oltre 0,5. Difatti la caratterizzato da una forte polariz-
cadenza si labica è di circa una si aba ogni due decimi di secondo, il suono uocalico ad essa zazione: difatti la corrente anodica
associato produce una (e) più alta; certi suoni come “alt” portano per un istante al valore di doveva circolare solo durante una
cresta (em) ma la media è in generale bassa. Di conseguenza. il rendimento della classe A è
decisamente svant ioso. Con le modulazioni angolari e = e M. Nella classe D il rendimento porzione della semionda positiva, quam
è il più alto possib' e perché i MOSFET conducono solo nellå condizioni estreme, essendo il do il potenziale di griglia, superando la
segnale in uscita una rapidissima successione di impulsi rettangolari: quindi la potenza da soglia d'interdizione, consentiva la
dissipare è minima, rispetto a quella convertita da c.c. in RF.
conduzione.
Una BF di potenza adeguata, che fa-
I MOSFET di potenza pure in opposi- Il criterio informatore è una variazio- ceva variare il potenziale continuo ap-
zione, anche se lavorano in nf., danno ne della tensione c.c. di alimentazione plicato all'anodo, realizzava la modula-
una certa purezza spettrale, grazie alla in funzione dell'ampiezza del segnale- zione d'ampiezza (AM con portante a
loro caratteristica eccezionalmente pilota o della polarizzazione. due bande laterali); né la distorsione
lineare: migliore dei più reputati triodi Con i moderni alimentatori c.c. dota- della RF produceva una apprezzabile
“zero bias": prodotti appositamente per ti di regolazione automatica, non è diflì- distorsione dell'informazione sonora co-
lavorare come stadi lineari per SSB ad cile pilotare l'integrato che assolve fun- sì trasmessa.
un solo tubo. Il rendimento di un classe zioni di regolazione, utilizzando una I grandi trasmettitori AM com-
B è all'incirca il doppio di quello della tensione continua ottenuta rettificando merciali operano ancora con principi
“A”: ciò significa che si possono avere il “segnale pilota” dell'ampliñcatore di analoghi, ma i radioamatori hanno
100 W erogati e 100 da dissipare, con potenza. abbandonato la classe C, trenta anni or
un'alimentazione di 200 W. Di fronte al Questa tensione fluttua continua- sono, con l'affermarsi della SSB: qui si
compromesso: maggior rendimento con mente secondo il livello sonoro: essa vie- tratta difatti, d'amplificare una RF già
minore distorsione - ovvero maggiore li- ne integrata e si stabilisce un valore di modulata.
nearità - si sono escogitati alcuni accor- soglia oltre il quale, in corrispondenza I più comuni transistor di potenza,
gimenti in parte adottati negli amplifi- dei picchi, si ha una brusca variazione quando operano senza polarizzazione,
catori solid-state per Hi-Fi. della polarizzazione. sono già per loro natura intrinseca in
Anche la “classe G” opera secondo una classe C: difatti non v-i è conduzione
Varianti filosoña simile. Era emettitore e collettore, finché il
L'alimentazione in c.c. è sdoppiata in segnale-pilota applicato alla base non
Le varianti più conosciute, prima modo tale da ottenere una potenza di supera il valore del potenziale di
reclamìzzate come soluzioni eccezionali alimentazione bassa per i livelli norma- giunzione.
e poi, progressivamente scartata dalla li, ai quali il rendimento è molto basso; In linea teorica, la Classe C sarebbe
clientela più esigente, vanno sotto i si riduce in tal modo la potenza dissipa- ammissibile per la telegrafia morsa ed
nomi di “Super A - class”; “ ic ta in calore, anche perché, specie nel RTTY, come pure per l'emissione FM.
A - class”; “A + class”. parlato, per la maggior parte del tempo In pratica è stata del tutto abbando-
22 Progefio n. 5 - 1989
EFFETTO RADIO

nata dai radioamatori a causa del rile- Quando si passa alla modulazione an- del 95%: 5 W da dissipare per ogni 100
vante ammontare di armoniche e spurie golare, dove la potenza erogata è costan- W d'alimentazione: con una eccezionale
derivanti dall'eccitare il volano LC (os- te per tutto il tempo, la situazione cam- riduzione del peso e volume dei dissipa-
sia il carico) con guizzi la cui durata è bia in maniera notevole: basti osservare tori e dei requisiti dell'alirnentatore.
minore di 180°, ossia d'un mezzo perio- i dati caratteristici d'un ricetrasmettì~ Immaginate un amplificatore da 300 W
do. tore commerciale. Per mantenere le utili, con dissipatori da 20 W ed alimen-
È un peccato che la necessità della pu- flange dei transistor-i di potenza e dei tatore da 320 W, anziché 600. Nella
lizia spettrale oltre a quella di ridurre diodi raddrizzatori ad una temperatura classe D, resa possibile dai MOSFET di
ad un minimo tollerabile la TVI, abbia- inferiore a quella limite di “derating” è, potenza molto veloci, la corrente di
no fatto abbandonare questo tipo di am- in questi casi, necessario ridurre la po- drain passa dalllínterdizione alla satu-
-plìñcazione il cui rendimento in onda tenza del segnale, abbassando il livello razione milioni di volte al secondo.
persistente, FM o R'I'I'Y - ossia con mo- del pilotaggio di parecchie volte. Un segnale rettangolare quale quello
dulazioni angolari e non d'ampiezza - In avvenire però, nelle apparecchia- erogato, è ricchissimo di armoniche e
tendeva ad oltre il 70%. ture progettate perle comunicazioni di- pertanto sarà imperativo l'impiego di
gitali, i radioamatori, abbandonato il efiicientissimi ñltri di banda; però ab-
Amplificazione criterio della linearità, dovranno ricer- biamo ragione di ritenere che nel caso in
con modulazionl angolari care il rendimento più alto. Nella ricer- questione possa esser conveniente se-
ca del rendimento più elevato per tale guite il cammino inverso a quello finora
La trasmissione vocale in FM non ha via, anche se si impiegano i MOSFET seguito negli ultimi 30 anni: la pulizia
in ambiente amatoriale avvenire alcuno (caratterizzati da una curva di trasferi- spettrale a spese del rendimento, con la
(1); diverso è invece il caso delle comuni- mento molto lineare), saranno necessa- quasi eliminazione di circuiti risonanti
cazioni “in digitale” che godono ogni ri filtri eflicienti da commutare gamma fra elemento attivo ed antenna.
giorno di maggior popolarità. per gamma.
Indubbiamente la trasmissione ama- Visto e considerato che l'alto rendi- Note
toriale si sta orientando verso la RTTY, mento comporta la generazione di ar-
la trasmissione in codice ASCII (traspa- moniche e quindi di filtri elaborati, sarà (1) La FM non è ammessa in HF a cau-
rente o “a pacchetto”), l'emissione digi- forse conveniente andare oltre la classe sa delfeccessiva banda occupata. In
talizzata di qualsiasi informazione, C ed orientarsi verso una forma di con- VHF e gamme più alte è poco convenien-
compresa quella vocale, il fac-simile, la versione da c.c. ad RF con generazione te se confrontata con la trasmissione
TV a scansione lenta ecc. di segnali rettangolari. Si può arrivare, della voce in digitale.
In ogm' caso, la modulazione è ango- adottando opportuni, non facili accorgi- Per una sufficiente comprensibilita la
lare: fsk o psk, quindi la potenza eroga- menti, alla classe D, caratterizzata da FM richiede difatti un rapporto segnale!
ta è costante, come pure - ovviamente - un rendimento (teorico) di conversione rumore non minore di 12 dB, mentre i
la potenza assorbita dall'alimentatore
c.c.
Ciò rende acuto il problema del rendi-
mento, che dovrà essere prima o poi ra-
zionalmente affrontato.
Il basso rendimento imposto dalla CHESTA
linearità per la trasmissione SSB, è
stato accettato agevolmente: infatti la
distribuzione statistica dei livelli del
parlato, (nel ritmo sillabico) dà per la
maggior parte del tempo una potenza
media bassa. i
Lo stadio di potenza, come del resto I lì NON CIRCOLA
I
Palimentatore possono essere sottodi- ----L.-_-›J----
mensionati e ciò significa tubi o transi~
stori più piccoli e dissipatori meno mas-
sioci.
Per l'alimentatore, purché vi siano
grandi capacità in grado di sostenere
transitori elevati di breve durata (certe
vocali) e diodi che ammettono forti cor- PQLARIZZAZIQNE
renti istantanee, valgono analoghi cri-
teri d'economia.
Stadi di potenza e relativi alimentato-
ri concepiti in tale guisa per la SSB,
sono impiegati anche per la telegrafia~
morse da noi praticata con la manipo- F' ra 4. Nella classe C la polarizzazione è oltre Pintor-dizione. All'uscita non circola la (I) non
lazione per interruzione ed in cui il so o durante la semmndu ne atiua di (e), ma neppure durante una porzione della tensione
periodo attivo oscilla fra il 25 ed il 30 per positiva. Nelllesempio infatti, la circolazione di (I) è limitata a 120°. La forte distorsione
cento del tempo: condizione simile al indotta da questo izzo minore di 180° dùl o a consistenti armoniche, sebbene il circuito
LC' sia in i ricostruire l'onda intera de la fondamentale (360°). L'eliminozione delle
parlato. armoniche richiede filtri elaòorati.

Progeflo n. 5 - 1989 23
EFFETTO RADIO

segnali digitali coni circuiti restaurato~


ri deus foi-ma rettangolare, e oggidi col Abbreviazioni usate
“digital signal processing”, ammettono
una totale comprensibilità anche se il AM modulazione d'ampiezza del segnale RF
segnale ricevuto e un pe' al di sotto della b.f. bassa frequenza = la banda basa dell'informazione trasmessa
soglia di rumore. Il radioamamre: uno ma. corrente alternata di qualsiasi frequenza
specialista nell'utilizzazione di segnali 6.0. corrente continua I _ _
molto deboli; a parità di spettro occupa- dB decibel: esprime rapporti di potenza in forma Iogaritmlca
to ha magglm. convenienza nelle forme FET field effect transistor. Un transistore diverso dal bipolare
digitali I FM modulazione di frequenza del segnale FIF
f.s.k. manipolazione per spostamento della frequenza RF
Hi-Fl riproduzione sonora ad alta fedeltà
npn-pnp i due tipi fondamentali dei transistori bipolari
per informazioni sul gel-vizio Packet Radio metodo perla trasmissione di bit a gruppi prefissati,
di radioamatore in Italia accompagnati da un algoritmo per la verifica e la correzione
scrivete o telefonate alyARI automatica degli errori introdotti dal mezzo in cui awiene la
trasmissione: nel nostro caso. il circuito radio con i suol disturbi
ed alterazioni
p.s.k. manipolazione per spostamento di fase: nella trasmissione di
gitale per radioamatori sta sostituendo la f.s.k. grazie alla
migliore adempienza `
RF radiofrequenza = alta frequenza
RTTY radiotelescrivente, trasmissione telegrafica mediante un codice
(CCITT 2) con scrittura diretta su schermo visualizzatore e su
Associazione carta. È usata dal radioamatori in circa 300 Paesi, quindi è
Radioamatori Italiani molto interessante per le comunicazioni HF.
via Scarlatti 31 _ Milano SSH modulazione d'ampiezza con emissione di una sola banda
Tel (02) '6692192 (single) essendo la ponente e l'aitra banda soppresse
' TVI interferenze alla televisione

.Ro o
IV
MOSTRA
RADIANTISTICA
EMPOLESE
EMPOLI (FIRENZE)
13-14 MAGGIO 1989
DOMENICA MATTINA MEETING SULLA RICEZIONE TV
ORATORI: ln . Giovanni Moro dell RAI e Si . Roberto Zillio della FRACARRO
ESPERTI S LLE PROBLEMATICHE DEL RICEZIONE VIA SATELLITE
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Mostra Radiantistica, casella postale 111 - 46100 MANTOVA
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EFFETTORADIO

EFFETTI DELLE
INTERFERENZE
ELETTROMAGNETICHE
NEI CAVI SCHERMATI
La principale funzione della schermatura è cli proteggere il
cavo ola interferenze elettromagnetiche indotte e irradiate.
l'incidenza di questi fenomeni è da porre in relazione
ai materiali costruttivi clello schermo,
al tipo di connettore utilizzato e alle dimensioni del cavo.

di Michel Mardiguian della lnrerference Control Technologies

a schermatura di un cavo è spesso una sottile strisciolina metallica avvol-


L l'anellopiùdebolenelprogetto com- ta, da un tubo corrugato o da un condot-
plessivo di un sistema di protezio- to. Tutti questi materiali hanno pro-
ne contro le interferenze elettromagne- prietà di schermatura che dipendono da
tiche (EMI). due fenomeni: la riflessione e l'assorbi-
Per una data frequenza, il principale mento.
contributo alle prestazioni totali di uno La riflessione è un fenomeno di irra- campo incidente) e l'impedenza di bar-
scheme disposto sopra un cavo dipen- diazione e il suo risultato è il disadatta- riera dello scheme. Di conseguenza,
de da 3 fattori: mento tra l'impedenza offerta all'onda per una data resistività del metallo, la
0 il materiale che forma lo schermo d'ingresso (il rapporto Zw = E/I-I del riflessione sarà molto diversa nei due
(laminato, calza, tubo);
' i] sistema di terminazione (graffatu-
ra, saldatura, giunto a tortiglione, con-
nettore schermate); Frequenza
' la geometria dell'installazione nel
sistema (lunghezza e larghezza del 10 kHz 100 1 MHz 1D 100 MHz
cavo, direzione rispetto al vettore che
rappresenta il campo e tipo di massa
conduttiva). _ Hub
Campo EJ _! Mv?
Ciascuno dì questi elementi si com-
porta in maniera diflerente, a seconda g ìão ___ _. ,7 15° m

della natura del campo cui e soggetto s _ :z: ›- f *_ë


(campo E ravvicinato, campo H ravvici- g 100 ,-41- 'ti too g;
nato oppure campo distante). Vediamo P fa'ëflr H 4 o 0|
am o '
il comportamento di questi tre fattori. 50 ' p dal ._ 50
b'. ' '
Materiale dl schermatura 10 kHz 100 1 MH: 10 100 MHz
Lo scheme di un cavo può essere Frequenza
composto da una sottile pellicola di allu- Figura 1 - Riflessione e assorbimento comàinati per una schermo della spessore di
minio depositata sopra un substrato di 25 um. alla distanza di I metro; a. = lamina continua, 6 = calza singole
carta o mylar, da una calza di rame, da L

26 Progetto n. 5 - 1989
EFFETTO RADIO

casi in cui si abbia predominanza di


campo E o predominanza di campo H.
Anche un conduttore mediocre permet-
terà una riflessione accettabile del cam-
po E ma, per fornire una certa riflessio-
ne del campo H, sarà necessaria una
conducibilità estremamente buona in
condizioni di campo ravvicinato.
L'assorbimento dipende dall'effetto
pelle. Al di sopra di una determinata
frequenza, la corrente non penetra nel-
l'intero spessore dello schermo e circola
soprattutto in prossimità della superfi-
cie (pelle) dello scheme stesso, verso la
sorgente del campo. In altre parole, la
corrente circola in vicinanza della
superficie esterna se la sorgente EMI è
esterna e viceversa se la sorgente EMI è
interna. '
È chiaro che, alle basse frequenze, i
normali schermi dei cavi (con spessore
di 0, 1 mm o meno) non possono manife-
stare proprietà di assorbimento perché
l'effetto pelle non si manifesta, a meno
che il materiale costituente lo schermo
non abbia un'elevata permeabilità.
Di conseguenza, solo le prestazioni a
bassa frequenza di uno schermo norma-
le avverranno tramite riflessione, che
richiede un'elevata conduttività.
Alle frequenze abbastanza elevate
perché si manifesti l'effetto pelle (ad
esempio, maggiori di 1 MHz per uno
schermo di rame o di alluminio dello
spessore di 0, 1 mm) l'assorbimento
diventa significativo.
Se lo schermo è un tubo continuo, que-
sto assorbimento aumenterà con legge
esponenziale, raggiungendo presto va-
lori non più misurabili. Se lo schermo è
una calza, tutte le piccole aperture rom-
biche formate dall'intreccio dei fili di ra-
me deterioreranno l'eiYetto di assorbi-
mento, rendendo lo schermo sempre più
“trasparente” con l'aumento della fre-
quenza. A seconda della densità delle
maglie (denominata “copertura ottica”)
l'efl'etto può risultare evidente a frequen-
ze da 1 a 10 MHz, riducendo drastica~
mente l'eificacia di schermatura della
calza. La Figura 1 rappresenta un
confronto tra l'efficacia di schermatura
lc = lsh - fattore accoppiamento della lamina e quella della calza.

Terminazione dello schermo

Il punto e il modo con cui viene colle-


lc = corrente accoppiata fm
gato il terminale dello scheme possono
influenzare in maniera radicale le sue
lsh = corrente di schermo - 'sn __' prestazioni.
Figura 2 - Una tennin'azione mediante cavetto può funzionare sia come captatore che I fabbricanti di cavi schermati forni-
come elemento radiante scono ingenere dati di prestazione basa-
ti su condizioni di installazione ideale

Progetto n. 5 j 1989 27
EFFETTO RADIO

dello schermo, cioè corrispondenti alle


prestazioni intrinseche del mantello di
schermatura del cavo. Quando un cavo
schermate è montato, la sua estremità
può costituire l'anello più debole della
catena, soprattutto alle frequenze Più
:elevate _
In prima approssimazione, la quãhtà
Hi nno schema può essere associata
'alla sua resistenza in c.c. relativa alla
(guaina, anche se questa considerazione L, Forrlto
perde valore nel campo delle alte
frequenze. E molto difficile collegare lo
scheme con un morsetto di connettore
o un "codino" di impedenza molto mino-
re di quella del materiale costituente lo ß, Ish = corrente di schermo
scheme. Di conseguenza, il sistema di c = tensione in modo comune
connessione dello schermo costituisce Li = induttanza della ierrite
sempre un fattore che limita le presta- Ls a lnduttanza dello schermo
zioni dell'elemento finito.
Il sistema di collegamento o messa a Figura 3 v Diversi mtodiper diminuire le correnti nella schermo senza ìntcmmperloi
terra dello schermo si comporta in modo
al massimo uguale a quello dello scher-
mo isolato: il sistema di messa a terra
non può quindi migliorare le prestazio- Un terminale inadatto per lo schermo scheme, dove si dirigono e come ritor-
niglobali del sistema. non solo può deteriorare l'efñcacia scher- nano al loro generatore (compresi tutti i
Consideriamo, per esempio, una calza mante del cavo, ma può anche originare percorsi “serpeggianti”).
a maglie molto strette, con resistenza di fenomeni secondari che causano una Spesso i tecnici interrompono la scher-
3 mQ/m. Supponiamo che nno spezzo- EMI maggiore di quella che si avrebbe matura mentre dovrebbero interrompe-
ne, lungo 0, 75 metri, di questo cavo in totale assenza di schermo. La Figura re il flusso della corrente in circuiti mol-
schermate debba collegare due telai 2 mostra un esempio di connessione to sensibili.
metallici ed abbia come terminali mediante un cavetto che agisce come La Figura 3 mostra diversi sistemi
connettori sempre metallici. elemento captatore (problema di emis- per diminuire la corrente nello schermo
A meno di non effettuare uno specia- sione) oppure come elemento radiante senza apportare interruzioni.
le trattamento superficiale, sgrassatu- (problema di suscettività).
ra e serraggio, la tipica resistenza di Il miglior sistema per evitare o risol-
contatto tra la calza e il morsetto di vere tali problemí è sempre lo stesso: Geometria complesslva
serraggio è di 0, 5 m9. identificare tutti i percorsi possibili per del cavo Installato
Un normale connettore serrato a ma- le correnti di interferenza elettroma-
no avrà una resistenza di contatto di gnetica (EMI). È importante individua- Un cavo schermato crea due circuiti in
circa 3 m9. Infine, è ancora di 0, 5 m9 la re dove hanno origine le correnti nello parallelo, come mostrato in Figura 4.
resistenza di contatto tra la flangia che
collega la presa del connettore e la pare-
te del telaio, supponendo che il fissaggio
sia di tipo normale, con 4 viti oppure con
dadi e rondelle. Poiché questo cavo
presenta due terminali, la resistenza 2.. š'f) Lineaz1 202

totale delle estremità è: C_”'su


Rterm=2(0,3+3+0,5)=8m$1
le Linee 1.201 l

Confrontiamo questo valore con la


resistenza della calza di schermo: 291 = impedenza dei generatore Per emissione: SE a PUPwl
292 = impedenza in modo comune, da
generatore a massa oppure attenuazione
Reh = 0, 75 metri x 3 mQ/m = 2,25 m9.
Zol = impedenza caratteristica. linea 1 dello schermo - Poul/PL
202 = impedenza caratteristica. finea 2
Il contributo della terminazione all" ~ PL = potenza all'ingresso del carico
tera resistenza di schermatura sarà più Perla suscettivitå: SE = Poul/PL
Pout = potenza all'esterno dello schermo
di tre volte quello della sola calza. Ish = corrente dello schermo
Per migliorare questa situazione, la ZL = impedenza del carico
resistenza totale di terminazione può
essere abbassata a 2 m9, scegliendo Figum 4 - Un cavo schermata può essere-considerato .come l'um'onc di due linee di
opportunamente iconnettori e le coppie trasmissione dove lo schermo costituisce il mezzo di trasferimento.
di serraggio.

28 Progetto n. 5« 1969
EFFETTO RADIO

Facciamo notare che, per valori di Zol


compresi tra 30 e 100 Q, la correlazione
approssimata tra SE e l'impedenza di Asse ci simmetria
trasferimento Z dello schermo è data da: zo
SEdB = circa 36. 20 log L. 20 log Zt.
:oe _,ooeoo z., eTo
1.1( l 32m e 0
La figura illustra due importanti W o e WW I
concetti:
e Il circuito che si intende realizzare (2) Zol - Zo2 t tolleranza _pomnluale nel bilanciamento
ha parametri ben controllati in termini
di impedenza di generatore (Zg) e di
carico (ZI), nonché di impedenza carat-
teristica Zo2.
Questi parametri determinano i valori Figura 5 ~ a) Cavo schermate sbilanciato (mostrato come evoluzione di una linea
della tensione e della corrente in qual- sbilanciato). b) Cavo schermata bilanciato (nmstmto come evoluzione di una linea
siasi punto del circuito, comprendendo bilanciata o simmetrica).
gli effetti della riflessione e delle onde
stazionarie.
° Il circuito esterno (1) ha parametri
controllati in maniera molto approssi~
mativa perché ciascuna delle sue impe-
danze terminali Zgl e Zg2 può variare
da 0 all'infinito, a seconda delle condi-
zioni di collegamento a massa.
L'impedenza caratteristica (Zol)
dipende dal rapporto (h/d) tra l'altezza
relativa al piano di massa e il diametro
del cavo. L'efficacia di uno schermo è in i:::_çu___u:
realtà la misura della percentuale di OV
energia trasferita dal circuito 2 a1 circui-
to 1 nel caso di emissioni EMI, oppure
trasferita dal circuito 1 al circuito 2 nel
caso della suscettività. __
_-
q..
L'ìmpedenza caratteristica del circui-
to 1 ha un forte effetto su tale trasferi-
mento di energia, soprattutto in corri-
spondenza ai multipli interi di 114. Figura 6' - Un equivoco molto comune circa il ruolo dello schema.
Pertanto, un dato scheme con una data
terminazione, una volta installato, si
comporterà diversamente a seconda
della sua lunghezza e della sua altezza Confronto tra cavi schermati tipo di cavo relativamente a quanto da
rispetto a terra. bilanciati e sbilanciati esso ci si attende. Un equivoco molto co-
mune è illustrato in Figura 6, dove si
Un cavo schermato sbilanciato (per tenta di ridurre la EMI irradiata scher-
Proprietà dello schermo esempio, un cavo coassiale o triassiale) è mando un cavo di segnale. Tuttavia, il
una linea di trasmissione in cui lo percorso della corrente di ritorno avvie-
Lo schermo di un cavo può servire a schermo, che circonda il conduttore di ne tramite un altro ñlo comune a 0 V,
sopprimere le emissioni, cioè ad impedi~ segnale, agisce da conduttore di ritorno esterno allo schermo. L'installazione di
re che le EMI presenti nel cavo possano (Figura 5a). Lo “scheme” costituisce un tale schermo nonservirà a nulla, per-
disperdersi all'esterno; oppure può es- quindi un conduttore attivo, che riporta ché la spira di irradiazione non risulta
sere utilizzato per evitare problemi di indietro le correnti al generatore. iniluenzata.
suscettività, cioè per proteggere i con- Un cavo schermate bilanciato (per Per produrre qualche effetto benefico,
duttori di segnali dalle EMI di prove- esempio un doppino schermata oun cavo lo scheme dovrà circondare entrambii
nienza esterna. In molti casi, lo schermo a doppini multipli) è una linea in cui le iili. Oppure, dovrà essere lo schermo
di un cavo viene usato per raggiungere correnti circolano nei due sensi in una stesso a costituire il percorso di ritorno
entrambi gli scopi. coppia di conduttori: uno di questi è del conduttore (per esempio, tramite un
Quanto fin qui esposto ha dimostrato riservato al segnale e l'altro al ritorno, cavo coassiale), con la massa di segnale
che il medesimo schermo di un cavo, in mentre lo scheme svolge una funzione collegata a entrambe le estremità del
una data installazione, si comporterà protettiva (Figura 5b), procurando nel cavo. I
diversamente nei confronti dell'emis- contempouncertobilanciamentodell" -
sione e della suscettività a causa delle pedenza dei conduttori rispetto a massa.
differenti condizioni dei campi E ed H in Queste distinzioni potrebbero sembrare (WwpsmannmmFmrywssmøl
Covrisclìon Technology magazine Gopyfigm 1989 . Lake
ciascuno dei due casi. ovvie, ma è indispensabile definire un Publishing Corporation. illinols. USA.)

Progei'io n. 5 - 1989 29
BASETI'A O Q'VIGGIO

UN CAPACIMETRO
PER MULTIMETRI
DIGITALI
I multimetrì [o tester digitali) sono ormai entrati a lar parte della l lcirwitopropostonflßcedall'eßigew
dotazione standard dell'hobbìsta medio. Sfortunatamente quasi tutti diwtermi'urllredellicapacità 'mn'
do a propria disposizione solamente
i modelli portatili, a causa della larzata economia circuitale, sono un., strumento economico di tip., digita-
sprowìsii della possibilità di leggere le capacita. le. Il lettore si domandare il motivo di
questa esigenza, dato che tutti i conden-
satori hanno il valore stampigliato
sull'involucro; la realtà è che, a differen-
Clì FOlDiO Carerü IW2 Dl'I N za dei resistori, in cui si ha una determi-
nazione univoca del valore in base alle
norme EIA (codice a 10 colori), per i
condensatori questo non avviene. Il loro
valore viene indicato in molteplici modi,
generando sovente nel tecnico elettroni›
co e nell'hobbista facili confusioni.
Altre volte succede che si debbano sosti-
tuire condensatori ai quali l'età ha sbia-
dito o totalmente fatto scomparire le
marchiature. Come fare ? L'unico mezzo
è quello strumentale, ma molti non
hanno le possibilità economiche per
acquistare un capacimetro; ecco quindi
il motivo della nostra proposta: costrui-
re un accessorio facilmente interfaccia-
bile a qualunque tipo di multimetro di-
gitale, dal basso costo e con prestazioni
affidabili.

Funzionamento

In Figura 1 è visibile lo schema elet-


trico del nostro accessorio che è, in line-
a di principio, un convertitore capacità-
tensione. Il circuito è costituito solo da
due elementi attivi: un 74HC 132 (che è
un integrato trigger di Schmitt a due
ingressi NAND) e un 7805 (è il solito re-
golatore di tensione a 5 volt). Una porta
di ICI (IC 1a) costituisce un oscillatore
libero, in cui R1 agisce per la taratura
della frequenza.
L'onda quadra in uscita dall'oscillato-
re è inviata a due inverter, IC 1h e IClc.
Quando il condensatore da misurare
(che chiameremo Cx) è collegato ai
terminali dj ingresso J 1 e J2, il circuito
produrrà una tensione (rispettivamen-
te di 1 mV per pF sulla portata bassa e
di 1 V per uF sulla portata alta) che è
proporzionale alla capacità; quindi la

Progetto n. 5 - 1989
BASETTA OMAGGIO

La forma d'onda in uscita da Cx sarà


una serie diimpulsi della medesimafre-
quenza di IC 1a, ma con durata inversa-
mente proporzionale alla capacità di
Cx.
Come mostrato in figura 2, le forme
d'onda A, B e C corrispondono alle usci-
te delle tre porte. Se Cx è relativamen-
te grande; gli impulsi positivi rilevabili
sul pin 8 di IClc saranno molto brevi
(forma d'onda C). Se viene misurata la
differenza di potenziale tra B e C, abbia-
mo che questa sarà proporzionale alla
capacità di CX. Gli impulsi vengono
filtrati da un doppio filtro RC, composto
da RBICZ e R9/C5, per dare una piccola
tensione continua, tensione che viene
direttamente applicata al multimetro
per poter poi leggere il valore effettivo
della capacità in prova.
Le cose si complicano un po' quando la
lettura viene effettuata con la portata
più bassa, ovvero quando abbiamo a che
fare con valori di capacità relativa-
mente piccoli; è necessario apportare
delle correzioni, poiché senza questa
operazione la lettura di piccole capacità
presenterebbe dei grossolani errori.
Entra quindi in gioco il cirmito di
azzeramento.

tensione che si leggerà sul multimetro


digitale andrà interpretata come un BAssoo ALTO
valore di capacità. 32.,
Il condensatore Cx (quando è collega- AZZE RAMENTO
to attraverso J1/J2) si carica tramite D1
durante la semionda positiva e si scari- 1/4 16"!)132
.
ca durante la semionda negativa trami- ¬ 3 PL1
te R5 (nella portata bassa) o tramite la 2 lc:
rete di resistori serie/parallelo R3, R4 e 1
R5 (nella portata alta). 02 + Al. MULTIMETHO
Quando nel circuito viene selezionata
la portata alta, l'uscita di IC 1a è diretta-
mente collegata al pin 1, corrisponden-
te all'ingresso di IClb. Quindi l'uscita di
IClb sarà semplicemente una riprodu-
zione invertita del segnale applicato al
suo ingresso. Senza alcun condensatore
collegato tra J l e J2 l'uscita di IClc sarà
virtualmente identica a quella di IC lb;
effettuando quindi una misura della
tensione tra le uscite di IC 1h e IClc, i1
risultato sarebbe zero.
Consideriamo ora quanto succede
quando un condensatore è collegato a
JI/J2. Il condensatore Cx si carica rapi-
damente tramite D1 e si scarica lenta~
mente tramite R3/R4 e R5; ciò fa in mo- 114141112132 Èsi
ONIOFF
do che il pin 9 di IC lc rimanga alto per
più tempo di quanto esso non presenti
uno stato logico basso (il tempo dipende, ..__
ovviamente, dalla capacità totale del Figura 1. Schema elettrico del ccpacimetm basato sul 74116132;
condensatore di prova). -

Progeflo n. 5- 1989 31
BASETFA OMAGGIO

A
_

A _ _
__- I

I _ r_-
ß

I-B
SOLO WNSATORE Di DISPERSDNE

cflwìwr "WHTF
Jrrrn “fflffL con couoeusnrone sono PnovA c: 7

Iü'gura 3. Temporizzazioni esistenti con la portata basso. Si noti


chegli impulsi positivi .su B e C sonopiù corti del corrispondente
Figura 2. Relazione esistente tra le tre parte dell'integrato A, dovuto al condensatore CI ed al condensatore di dispersione
quando viene selezionata la portata alta. collegato ai terminali J1 e J2.

p L
F-äkr
Figura 4. Circuito stampato in scala 1:1

Figura 5A Disposizione dei componenti sul circuito stampata

32 Progetto n. 5 - 1989
BASETI'A OMAGGIO

Quando S2 e selezionato sulla portata Sulla portata alta il condensatore di


bassa, l'uscita di IC 1a è collegata al pin dispersione è insignificante se parago-
1 di IC 1b tramite il diodo D2, causando nato al valore di Cx; il circuito di azzera-
la carica del condensatore da 390 pF Cl. mento risulta così disabilitato (tramite
C1 si carica rapidamete tramite D2 e si SZ). Similarmente il circuito della
scarica lentamente tramite R6. tensione di offset non serve più e viene
L'ingresso al pin 1 rimane così alto quindi scollegato tramite S2.
per un breve periodo, ogni volta che il La tensione viene fornita a tutto il cir-
pin 6 di ICla è settato basso. Il risulta- cuito da una comune batteria da 9 V. Un
to è che gli impulsi positivi in uscita da integrato tipo 78L05 fornisce unlali-
IClb sono leggermente più brevi di mentazione stabilizzata a +5 V ai circui-
quanto dovrebbero, comparati alle ti dell”oscillatore e di azzeramento, in
forme d'onda A e B di Figura 3. modo che questi rimangano calibrati al
Osservate attentamente, dato che la di là dello stato di carica della batteria.
differenza potrebbe non risultare Il circuito richiede che ICI sia un inte-
evidente a prima vista. grato CMOS ad alta velocità tipo
La forma d”onda C di Figura 3 mostra 74HCl32, dato che questo tipo di inte-
l'uscita di IC lc con solamente la capa- grato ha un tempo di propagazione più
cità di dispersione collegata a J1/J2 (in breve dei CMOS standard. Ciò è fonda-
altre parole non è collegato alcun mentale per la misurazione di basse
condensatore di prova). Il condensatore capacità.
di dispersione viene caricato tramite D1
e scaricato tramite R8, così gli impulsi Costruzione
positivi in uscita saranno leggermente
più brevi di quanto dovrebbero (se non ci Il nostro capacìmetro (di cui trovate il
fosse il condensatore di dispersione). circuito stampato allegato) è stato pro-
Il potenziometro R6 è la “regolazione gettato per essere inserito direttamente
zero”, e sarà settato in modo da far coin- nelle prese a banana del vostro multi-
cidere il picco positivo di B con il picco metro digitale. Per i contatti J1 e J2
positivo di C (forme d'onde mostrate in potrete usare, a vostra scelta, o delle
Figura 3). Se venisse misurata, la diffe- prese opportunamente dimensionate
renza di potenziale tra le onde B e C sa- oppure saldare dei corti spezzoni di filo
rebbe zero, dato che le due forme d'onda terminati da due coccodrilli.
sono identiche. In altri termini, l'effetto La procedura per il montaggio dei Figura 6 Esempio di pannello
del condensatore di dispersione viene componenti è, come al solito, quella di da applicare ol contenitore
annullato. saldare prima i componenti più bassi e
successivamente quelli più alti. Le spi-
Tensione dl offset ne a banana per il collegamento diretto
al multimetro andranno adattate al cir-
Quando il circuito è settato sulla por- cuito e saldate nelle due grosse piazzo-
tata più bassa, D3 e R7 sono presenti nel le quadrate marcate PLl e PL2. L'ultima operazione da effettuare
circuito. Il diodo D3 fornisce l'onda qua- Ovviamente sarà necessario pratica- sarà quella di montare gli interruttori
dra in uscita da IC lc ad un partitore di re due fori sul contenitore in corrispon- per l'accensione e 1a selezione delle
tensione formato da R7 e R8 (che è colle- denza delle due banane. portate; essi andranno collegati al capa-
gata al pin 8 di IClc). D3 è polarizzato Accertatevi dell'assoluta corrispon- cimetro mediante spezzoni di filo e,
solamente quando l'uscita di IC 1h supe- denza di queste con le prese del vostro successivamente, andranno ñssati al
rai 3,1 V e non conduce quando l'uscita tester; in caso contrario potreste avere mobiletto plastico dello stesso a cui sa-
scende al di sotto di tale valore. la sgradita sorpresa di non riuscire ranno stati preventivamente praticatii
Come risultato, sul terminale negati- ad inserire il capacimetro nel vostro necessari fori.
vo di uscita è presente un ofi'set fisso di strumento. In Figura 6 appare un possibile dise-
5 mV. Per azzerare il circuito, la tensio- gno del pannello frontale del capacime-
ne del terminale positivo deve venire tro, adatto per contenitori plastici con
incrementata di 5 mV; ciò avviene rego- dimensioni di 60 x 130 x 30 mm.
lando opportunamente R6 in modo che
IC lb vada ad uno stato alto prima che Taratura
IC1c sganci.
La tensione di offset supera la tenden- La calibrazione dello strumento ri-
za che hanno IClb e IClc ad autooscil- chiede la taraturadi R6 (azzeramento),
lare quando i loro rispettivi punti di quindi di R1 ed R3.
trigger sono chiusi. Aggiungendo un La taratura potrà considerarsi con-
offset di 5 mV, il circuito viene azzerato clusa quando sul multimetro appari-
con IC lb settato per triggerare prima di ranno i corretti valori dei condensatori
IC lc, eliminando'I problemi di blocco sotto prova sia nella portata bassa che
summenzionati. in quella alta.

Progetto n. 5 - 1989 33
"ßAsETrA oMAGGlo

omponen | e e ron|ol
i '

I
I - -` _ A.

. ' pm-
Per tarare l'azzeramento selezionare

re S2 sulla portata bassa e regolare R6


sino a leggere 0 mV. In pratica è diffici-
›.¢ ' ' le riuscire a tarare per una lettura che
p er ra d l ofre q u e n ze _' ` 1 corrisponda esattamente a zero, per cui
` ' I' i l '“ ` † ' ` '-` ' _ '` - . una lettura leggermente negativa potrà
' i- già considerarsi soddisfacente.
_ ` ~ A questo punto collegare un conden~
' ' satore di valore conosciuto (compreso
tra 1.000 e 2.200 pF) tra le prese J 1 e J2.
Regolare R1 in modo che il display leg-
ga 1 mV per pF, In altri termini, se il
condensatore è da 1.000 pF, regolare il
multimetro per leggere 1 volt.
In ultimo selezionare il capacimetro
sulla portata alta e collegare un conden-
satore di valore tra 0,1 e 1 pF. Regolare
quindi R3 finché il multimetro legga 1 V
per pF. È tutto, a questo punto le opera-
zioni di taratura sono terminate e lo
strumento potrà essere definitivamen-
te inscatolato. Con una modica cifra e
con un ridotto impegno di tempo avete
costruito uno strumento che si dimo-
strerà molte volte insostituibile nel
vostro laboratorio. I

Elenco componentl
Semiconduttori
i ICI: 74H0132
IC2: 78L05
` D1+D3= 1N914 o 1N4148

Resistori
R1: 200 kn, trimmer verticale
R2: 47 kn
R3: 470 Q, trimmer verticale
R4: 680 Q
R5: 1 MQ
R6: 47 kQ, trimmer verticale
R7: 4,7 MQ
R8: 10 kn
R9: 120 kQ

Condensatori
Cl: 390 pF polist.
C2: 2,2 oF 16 V elett.
CB: 1 pF 16 V elett.
C4: 10 uF 16 V elett.
05: 0,22 p.F poliestere metall.
CB: 0,047 uF poliestere metall.

Varie
BI: batteria 9 V
Jl, J2: prese a banana
da pannello o coccodrilli
PLl, PL2: spine a banana
Sl: deviatore 1 via
S2: deviatore 2 vie
1 contenitore plastico 130 x 60 x 30

Progetio n. 5 ~ 1989
.le pagine di
ß Uítgeversmaaischappií Elekiuur 8.V. (Beat, The Neiherlar'ids'ƒ

ARTICQLI
PUBBLICATI
Anno 1988

- Grid dip meter ................................. 2


- Misuratore di pH 2
- Calibratore a 19 kHz ....................... 2
- Scanner luminoso ............................ 2
- VU meter LCD ................................. 3
~ Amplificatore AXL. .......3
- Frequenzimetro multifunzione .4
- Controllo per diaproiettori .............. 4
- Alimentatori a commutazione ........ 4
- Antifurti per auto ................... ...5
- Unità mobile da studio .................... 5
- Alimentatore a commutazione ........ 5
Due tracce al posto di una ...............5
Generatore di onde sinusoidali .......6
- Limitatore stereo ............................. 6
- Dimmer per carichi induttivi .......... 6
- Telecomando a infrarossi ................ 6
~ Accoppiatori ottici a effetto
di campo ........................................ 7-8
- Termometro a energia solare ....... 7-8
- Ricevitore per DCF ....................... 7-8
- Decodiñcatore per
scambi e segnali.. .
DCF con il Commodore 64..
The Preamp 1° parte...
~ The Preamp 2" parte ........................ 9
- Strumenti di misura modulari ........ 9
- Visualizzatore DCF ......................... 9
- The Preamp 3" parte ...................... 10
- Decodificatore per scambi
esegnali 2" parte ........................... 10
- Oktavider.. .... .... ..10
- ABC dei motori passo-passo .......... 10
- Orologio ripetitore DCF ................ 11
- Dissolvenza a controllo
computerizzata per diapositive ..... 11
- Tuner controllato
a microprocessore. .......11
- Misuratore di duty-cycle .............. 11
Dissolvenza a controllo
computerizzata per diapositive II . 12
- Tuner controllato
a microprocessore 2" parte ............ 12 Plotter pp. 1" .................................... 1 - L'optoelettronica .............................. 3
- Equalizzatore per chitarra ............ 12 Telemetro a ultrasuoni .................... 1 - Interfaccia BUS pp. 1l .....................4
- Scheda di estensione I/O Sprotettore per VCR 1 - Amplificatoreveloce pp. 1' ............... 4
per PC IBM e compatibili .............. 12 Plotter pp. 2a .................................... 2 - Controller automatico pp. 1' ........... 4
Convertitore VLF ............................. 2 - Interfaccia BUS pp. 2' ..................... 5
Anno 1989 PITCH control .................................. 2 - Amplificatore veloce pp. 2'l ........... 5
Tastiera Midi .................................. 3 - Indicatore digitale
- Scheda di estensione 1/0 Intensificatore di armoniche... .3 di frequenza ..................................... 5
per PC IBM e compatibili pp. 2' ..... 1 Pilota di linea bilanciata ............. 3 - Induttanzimetro digitale ................`.5
Progetto n. 4 - 1989 35
LE PAGINE DI ELEKTOR

INTERFACCIA BUS
PER DISPLAY LCD
AD ALTA
RISOLUZIONE
In questo secondo porte dell'articolo vengono analizzati i problemi Sara necessario prestare un partico-
lare riguardo solamente al controller
legati alla costruzione del modulo cl'ínrerloccia con parficolore ICS. Questo circuito integrato alloggia
riguardo alla gesfíone sofiwore del sistema. ' in uno zoccolo a montaggio superficiale
da 64 pin, con pin da 1 mm. distanziati
di 0.1'. Si consiglia di usare un saldato-
re di bassa potenza e a punta sottile per
Porte seconda saldare i pin direttamente sulle piste di
rame. Lavorare facendo molta attenzio-
ne a rimuovere l'eccesso di stagno con
una treccia dissaldante ogni qualvolta
si verifichi un cortocircuito tra un pin e
l'altro. Per un corretto posizionamento
del chip del controller sulla scheda fare
attenzione ai disegni illustrativi di que-
sto articolo, dato chela posizione del pin
numero 1 non è vicina all'angolo smus-
sato dello zoccolo. Il connettore K1, un
40 vie per montaggio su c.s. con leve
d'espulsione, è assicurato alla scheda
_ I . . i con due piccole viti e dadi. Per il collega-
ft 'z . - .i
'

\'^ r“"'t.' '3:11

rÈ('_[.:}=;;TUFI
"

' ¬f
mento dell'interfaccia ai vari sistemi
sarà necessario unsistemi di computer
sarà necessaria un'operazione di

ëßlüisPLHY-.sß
adattamento, come illustrato in tabella
3a e 3b. Qualsiasi tipo di collegamento
venga comunque adottato, la lunghezza'
"_, ..c 3'- A n. del cavo tra K1 e il bus del computer non
" I' " 'i
mi EIlIII ,I
'-li.

dovrà superare i 30 cm.

Programmazione dell'interlaccia
'_Iw
«_ììhg; :31.

Il software per 1a produzione di carat-


teri ASCII sullo schermo LCD non è dif-
ficile da ottenere grazie al controller che
si assume il compito di generare la ma-
trice di punti dei caratteri. Ricapitolan-
do brevemente quanto sinora detto nel-
la descrizione del circuito, i cinque regi-
stri di tabella.1 (vedere Progetto 4/89)
Montaggio scheda di controllo dell'unità LM40001 sono locazioni sia di lettura che di scrit-
con l'ausilio di 4 distanziatori. Il collega» tura. Quattro di questi registri control-
L'interfaccia per schermo LC è mon- mento tra la scheda d'interfaccia e la lano I'HD61820B,ed uno, LATCH
tata su un circuito stampato a doppia scheda di controllo avviene a mezzo di (IC 11), del quale l'output determina il
faccia e fori metallizzati (vedi figura 6). un breve spezzone di piattina a 10 fili. Il contrasto (bit da 0 a 3), controlla la
Le dimensioni del circuito stampato so- montaggio dei componenti non dovreb- memoria RAM da 4 byte (bit 6) e il tipo
no tali da permetterne il fissaggio alla be presentare difficoltà. di carattere selezionato (bit 7).
36 Progetto n. 5 - 1989
LE PAGINE DI ELEKTOR

La tabella 4 dimostra che il chip del i


controller offre svariate funzioni pro- Tabella 2, j
grammabili. Le sue operazioni di base l. n"
verranno spiegate con qualche esempio. ma. di cgnimumigm “uqnmflaechi l
Il chip dispone di 14 registri per im- ~ f f' "
magazzinare diversi parametri. Il regi- HPI'OOGSSOfi 280* (MSX) 6502 IBM-PC
stroil14
w) indica
quale il segnale
resterà 14 (occupa-
busy
alto diper ps dopo Pnniicelll A, c. E. G. (K), ci, T A. s. H. l., P. s c. D. F. M. Q
aver ricevuto il comando del controller. Mappaiura l/O MEMORIA l/O
H controller non darà un nuovo cbman-
do finché il segnale di busy resterà atti- kl
vato. Il segnale di busy potrà essere x0 S1 M1 o" _ off AEN o"
letto sul bus dati tramite il registro š; gg - og - og 2:4! :É
CTRL-RD (controllo di lettura). _ ° _ °
Chiaramente non c'è motivo di usare 22:2; ååšg 221g á âã'AAg š :ig :a
questo segnale di busy in BASIC, (MSX ON)
perché la relativamente bassa velocità fia-“5 S9°$15 _ _ ^3°^15 x _- _'
di questo linguaggio rende impossibile Msx_03FH
l'inm di 1m “110W “mando al €01* campi di indirizzamenin sysiern sooH-ai Fl-l
troller prima che questo abbia disatti- else OO-FFH dopendent
vato il segnale di busy. Il programmato-
re in codice macchina comunque dovrà ššjšijlaeo :gll'z-,ßllRS-Tq) 2 šg'l'fåëSET
Prepararsi im programma di controllo RST-RESET wn-noiwn wAlT-looi-inov
per lettura e l'elaborazione del segnale WAlT-WAIT HD-IORD
di busy. Prima che un qualsiasi caratte- fgmzn/stšàßusom wR-'OWR
re appaia sullo schermo LCD, il control- sw1
ler dovrà essere inizializzato. La SWZ
seguente descrizione presume l'uso di . l
um schermo LCD di tipo LM4ooo 1. Per '06' 59616 e “2 'msm ess” "mm
altri modelli potrà essere utile l'esame
dei seguenti data-sheet al fine di stabi- _ _ I
lire l'assegnazione dei registri. I primi 4 La Scelta Ottemblle è data 1n_figu1`a 5- ' v `
registri dell'HD6183OB, dovranno sem- _ La Bmw-1m *fu un registri) Sl efiIettufl ì Tabella 3Q. i I
pre essere caricati. La tabella 4 mostra m due Passaggli Per Imma cosa BI cim- , v ` _ ` . ._ , ' `
che il registro 0 è il mode control, ca il numero del registro all'indirizzo mmm d" “Spallwl BUS *BM* ;'
Segnale Segnale

GND B1 A1 -I/O CH CK

Display data quld crystal +2585',


+ DRVBs ìâ Aãe
+ +07
mm” "m" lrorn lilPu Rm display panel +ll=loz B4 A4 +05
blb'. “_b'b'f'ff'
Hi
'_
ìšåã
+
-12v
32s? 22 *'+ 33
A7 +02
======: ß 1 + :sms: i: *si +

' (a nie) ° . 1 . °¦°'° ° f, -Melvlw sii Aii +AEN


` z i . h MEMR B12 A12 +A19
i I i , ¦ z l Hp:6.°i'oi8dola -IOW 313 A13 +A18
' ` ` -IOR B14 A14 +A17
-DACK3 B15 A15 +A16

HP E
*32821
-
+Dnoi
31? Aia
Bis
il? +*212
+A13
b. bi -DACKO 519 A19 +A12
"1°- l'-"i'l- 'i b-b» cLocK szo A20 +A11
i
Graphic Display Sla!! ì ¦ I › Ã ¦ ¦ +|RQ7 B21 A21 +A1O
pattern address i i ¦ ¦ I i i I +IR06 B22 A22 +A9
(a bile) \ o , 0|, .o 1 ol “mi 1"” +lnos sas A23 +Aa
1 1 1|1|1 1 1 1 +|RQ4 B24 A24 +A7

' i
I I ' ' i ¦ ¦ “PM”
. se...
~
+T/c
siB27: A272:: i:+A4 +

+ALE 828 A28 +A3


Figura 5. la difiemnza tra il display in modo caratteri ed il display in modografico :ago gg 2g: :2?
riguarda l'elaöorazlìone dei bit caricati dalla RAM di schermo. +GND 831 A31 _hw

Progefin n. s - isso 37
_IOI..
ggh
_l
LE PAGINE DI ELEKTOR
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JCE
Figura 7. Disposizione dei componenti.
,vai T- v5* .-':«
*(2151* Ã

Progeflo n. 5 - 1989
LE PAGINE DI ELEKTOR

_ ff* T f '- ef- T T '" ` ' f1 centrano-scrittura (CTRL-WR) e poi si


I' Ella ab v~ f scrive il corrispondente dato all'indiriz-
I' f i“' ~ f zo dato-scrittura(DATA-WR). Il listato
SEOT Descrizione del'eegnale ` BASIC di figurall illustra questa pro-
' ., ' ceduta. La subroutine che comincia al-
la linea 1000 carica la variabile DA nel
NOME 'lo DESCRIZIONE registro CTL. Anche gli altri 4 registri
1 cs1 o ROM 4000 ~ 7F|=l= segnale selezionato (is) Si caricano in una mflrfiera Simile.
2 osa o ROM 8000 ~ BFFF segnale selezionato (120K) _Le linee da 60 a 100 del programma
3 0812 O ROM 4000 ~ BFFF segnale selezionato (256K) dmStYahW “fitenlšwfì 11 .dato Per 11
4 SLTSL 0 segnale selezionato dello slot.(- Fissa le caficamenw del feglstl'l del 00111101181:
selezione del segnale per ogni slot da Ro fin° ad _R4_°°mhl{1`es°~ I Set-taggl
5 - riservato per uso futuro dello schermo indicati mguesto listato
6 RFSH O segnale di refresh formano una configurazione di par:
7 WAIT I altendere per il segnale alla CPU (collegato OR) tenza, e_ POSFOHQ essere. “ml .esempi
8 INT l segnale di richesta interrupt Per degli in§2i811 eSPenmentl nella
9 M1 O segnale di ciclo fetch della CPU Pmišl'amfflfìzwnß dello SChBI'mOLCP:
10 BUSDlFl I il segnale controlla il buffer bus dati esterno È P°Sslblle leggere Il dato nell'lfldlm-
quando viene selezionato il cartridge. È a un z? del _c"fs<_>1'e-_ ffel' fa?? 91198120 bisogna
livello basso quando il segnale è mandato al “emplre l'mdmzlfi 1101118s (161011180-
cartridge, ' re nel registro 7 (LSB) e nell'S (MSB).
11 IØRQ 0 segnale di richiesta l/O DOPOdiché Caricare un dato fittìZiO
12 MERQ O segnale di memoria attraverso l'indirizzo DATA-RD.
13 WR 0 segnale di Scrittura Poi leggere il dato sotto al cursore dal-
14 RD O segnale di lettura I l'indirizzo DATA-RD. Ogni successivo
15 RESET 0 segnale di reset del sistema 001118111110 di lettura farà tornare il dato
16 _ riservato per use futuro al seguente indirizzo nella memoria del-
17 A9 0 lo schermo. Una nuova operazione di ca-
18 A15 0 ricamento di un dato fittizio non sarà
19 A1 1 0
20 A10 O
21 A7 O
22 A6 0 Inesíoealoes oezlom ono
23 A1 2 0 l o: Gamma mmm ci wml nom
â; Aßñ 8 bus d'indirim K) 1 täf'lf'ååi'åämemmou
ze A1 a o { gg 33335330
27 A1 0
28 A0 0 l 2?? 33:22:22211
29 A3 0 _ 101 Cursors spento, carattere lampeggiante
30 A2 0 1 1: Cursors Iarnpoggianio

31 A5 o 1 C Wèllbitch 8 ill GE llch` M |`


:â S: Ig { :svagëåndo :originano urllizzelll) su o

34 DO l/O .
as Da uo l "'åšå'ìišpåååìÉTm'šfiìvåTfimå'š?“'
36 02 l/O bue dafi *i D'sP'Hv W
37 D5 l/O
38 D4 l/O figum 6. Assegnazione dei bit nel registro MODE del controller.
39 D7 l/O
40 06 l/O
41 GND -
42 CLOCK 0 necessaria finché l'indìrizzo del cursore
43 GND - massa non verrà modificato dal programma di
44.46 SW1.SW2 _ inserisce/rimuove la protezione. quando 0011110110- Quando 10 Schermo LCD Sarà
selezionato settato in modo grafico, tuttii dati grafi-
45,47 +5 V _. +5 V aiìmemazione ci che dovranno apparire sullo schermo
48 +12 V - +12 V alimentazione corrisponderanno alle informazioni di
49 SOUND l ingresso suono (-5 dbm) Plimo Scritte nella memonadißchermo-
50 -1 2 V - -1 2 V alimentazione Il controller si attiverà nel modo grafico
programmando a livello logico 1 il bit 1
nel registro di modol
Ingressi ed uscite riferiti a un computer MSX A questo punto le informazioni grafi»
che possono essere scritte direttamente
40 Progello n. 5 - 1989
LE PAGINE DI ELEKTOR

Tabeila 4 PANORAMICA DEI REGISTRI DELL'I-IDsIaaoe

mom nas
cTI. ww ns Dar-osa Deo Dee oeI oso FunzIor-e ww ns Dm osa nas | Dm |oes |oae IDBI [non
o I o o o o o o Mododloomno o o o n mmm
I o I o u 1 u o 1 mdmmnefevmlwøfizzømle o o (VII-UE 10 I (HP-WB
2 o 1 o of o 1 D såmdeioerafiefiperflm/mmro o o o (HN_1)B

s o 1 o o I:` 1 I Numwpumivømßn o o o (NX-1)!


4 o 1 lo o I o o PosIzIoneaaIcursore o o o o | o I o | (cP- us
a o 1 o I o o o mmäfimabamsmmmw 1m” 0 D lfldlflwäflll
Indirizzo dl partenza del dipley (più
9 0 1 0 1 O 0 1 smuvoqnq) O 0 0 0 0 0 Indifizzodül
10 0 1 0 1 0 1 0 Indlflzzodelwrsoremøno signifloolwo) o o maimodgfi

H o 1 u 1 O 1 ` :Ilßiçzzodeiwmovemùshgnlflcafivo' o o o o o a Indmuom

12 0 1 0 1 1 D 0 Hefreehdimemoflaln sorlüura 0 0 Commrauereldaltdolbk


13 0 1 0 1 1 O 1 Hamhdimarnorialn lenura 1 0 Refruhdeidatldìmemorta
14 o I o 1 I 1 0 semgbbil o o o o o o (BNJB
Is o I o I I I I Ammmemøbu o o o o o o o (BNIB
14-- - ----I.eIzurasøomIeaIausv 11ar~-- --|-[-

sulla memoria dello scheme. I dati pos-


sono essere caricato come bytes separa-
^11 ° 11 ti dopo aver caricato lo start e l'indiriz-
'11° ° ° zo di cursore similarmente alla proce-
^° ° 11 dura seguita nel modo testo. Prima di
u ° ° mandare il databyte, è necessario chia-
^' ° ° mare il registro 12 tramite il cTRL-WR
Mu» unum orososmoammoo moeosmoaozmoo esmvereildamaIDATkWR.L›uti1iz_
o o u o o o o 1 1 1 1 n o o o 0 1 1 1 0 0 0 0 zodeipuntidapartedelcontrollerèmo-
o o n I 10 0 01 Il 0 0 1 0 0 ° 1 ° 0 0 stratoinfiguraS.Illistatoinfigurall
° ° 1 0 1 0 0 0 1 0 0 0 1 ° ° ° 1 ° ° ° può inoltre aiutare ad analizzare l'ope-
° ° 1 1 1 1 1 1 ° ° ° ° 1 ° 1' ° 1 ° ° ° razione dei modi grafici con ulteriori
° 1 ° ° 1 ° 1 ° ° 1' ° ° 1 ° 1 ° 1 ° ° ° dettagli. Come perìcaratterì ASCII,
° 1 ° 1 1 ° ° 1 ° ° ° ° 1 ° 11 1 11 ° ° ° l'ìnformazionedipunto puòessereletta
'1 1 1 11 1 ° ° 11 1 ° ° ° ° 1 1 ° 1 ° 1' ° direttamentedaldisplay:scriverelå su
11111 °°°°°°°° °°°°°°°° CTRIrWReiYettuareuncaricamento
1 2 z 2 2 z g g z z Z s : g z g g g z z fittizio e leggere la conñgurazione del
101° onooooou “0000900 bltallmdmzzoDATA-RD.
1011 ooooooooooooooon
I I o o o o o o o o o u o o o o o o o n Alliumadlunsetdicafaflefl
IIqonoonoooooooooo _
1 1 1 o o o I, o o o o ø o o o o o o o o Comeglàdlchlaratollcontrollerpuò
1 1 1 i o o o i, o o o e o o o o 0 n o o utilizzareildatoìndnaEPROMeeter-
na formando un set dl caratteri addmo-
0 1' 1 ll 0 0 D 1 1 1 1 1 ° ° ° nale. Lañgura9mostracomeilcontrol-
° ° ° 1 ° ° 1 u ° o ° ° lerconverteildato diunaEPROMneL
° ° 1 ° ° ° 1' ° 11 ° ° ° la matricedipunti all'interno dell'LCD.
° ° 1 1 11 ° 1 ° ° 11 ° ° Utilizzando l'informazione data dalla
° 1 ° ° ° ° 1 ° ° figura,unsemp1ice programmadicom-
puter può essere scritto per compilare
una tavola di caratteri deñnita dal-
Figuro 9. Esempio di compilazione di una tabella a matrice di punti perla creazione Fuente nella EPROM- È anch? 90331131'
di nuovi font di caratteri che verranno memorizzati su di una EPROM opzionale. le fare la tavola. €11 carta mllllmßtrata
' disegnando tuttl 1 caratteri. I

Pro'geflo n. 5 - 1989 41
LE PAGINE DI ELEKTOR
1o sunt umano mm müssen coumuu. n-so cm s; o-s mmm:
:o nam-ninna
:o c'rwa-urrrsu
co uma-urne"
so non ........ ..........mos.m.r11cfl.oovcmn'is.fluxi€fll
so DATA aan
'ro mmi 'mi
su una u
so una :u
zoo DATA 1
uo xsnumm-a: Bill 00m
120 nm ............ ....... ..._......_...Jiìi'riånizšumana
uo ron c'rL-o 'ro 4
140 ww un: Gasun :ooo
150 Im CTI.
160 RE!! ....... .................H...-..........-...SET DISPLAY STMTMRESS
170 STR'I'HDRID' GOSUI 2000
100m ................. ...,...†..!.... ...... ,...............SB'I'CUHSORADDEESS
190 GUNS-M GOSUB 3000
200 BBH .......... .............................U-...HUN-..HCLEÀR DISPLAY
210 GOSUB 0000
220 BEI! .............. ....................-. ............ SBTCUISOWDRBSS
230 CURADR'O: GOSUB 3000
200 BEI! ............H..._-_...H............-............n....flfifl'ß Him
250 CTL'DCH: 03|! ...Cmfil COII'I'ROL
260 FOR KI0 T0 255
270 Dllìl: GOSUB 1000
280 IIBKTX
290 STOP: RSH .............................STOP 80008! GRAPHICS DMNSTRRTIOR
REH ................... ......... ...... . .................. .EEHSI DISPLAY
300!!
nu xanc-rmm-o. xannmmßnu
:zu cuma-o. cosun :non: s'ra'rann-u: ooslm :ooo
aan ron J- o 'ro ea: ron I-o 1'0 49. xBY(c'rm›-1z= nmnumvo: mr: un'
ano xnflcnwm- o: “nomu-:zu
:sun ............... ..Dim Plim”
:su s'rm'ADR-n: Gosun 2000
:1o ron L-o m 15
:ao n-o: .1-31
:su ron x-L 'ro L-s ma -x
400 IF N.0 THB" 520
010 FOR X'0 T0 7 SPIP 2
020 CURADR'IMJIBO: A'Z"(7-K)°2'i(6-X)i GOSUB 800
"0 CURADR'CURÂDR-SO: l'2.°(7~X)°2'-(0-X)¦ GOSUS 000
“0 CURADR-lß-IQJUSO: l'2--XO2IOOU1H GOSUB 800
050 CURRDR-CURADR-fm: AIZIIXQZIIUNI): GDSUB 800
560 CURADR'QS'H(J*1'X°2*K016N50: À'Z'IIPZHUHIH GGSUB 000
470 CURRDR'CURADRQSO: lllfl'11020001): GOSUB 000
400 CURAIJI'INJQ'IOKIZ0K'16P50: À'ì"(7-X)02ll(0-X)¦ GOSUB 000
400 CURÃDR'CUIADlR50: lI2°°(7~K)°2"(6'I)¦ GNU! 000
500 J'J-l
510 NEXT X
520 Kllßl
530 NEXT I
510 NEXT L
550 REI! .....H...HuH...u...unu-.u...HHHHWRI'I'B LOD Il Gmlilc 1.008
570 FORJl-fl 'l'0 2
500 I'Il03021
500 POR :l'15 'l'0 ll STI! 0
600 F00 L10102
610 flml
620 Folli-0103 `
630 CUNEI!OL*(K*J)150¦ 00800000
600 IKXTK
650 IIBK'I'L
650 NEXT.)
670 KBXTH
680 BID: RB" ..... ........................HH-..-..H-...um
000 GOSIJB 3000: IBHCTLlill-12; mflìlillfik:
1000 RBB ...................... ........ ............ìm1'f$ COIITIOL “D NWT!!
1010 XBYICTLWRPCTL
1020 KBYUJMPDA
1030 RETURN
2000 RBH ..... .........-......_....`....................sß'l' DISPLKY “mm
2010 CTI-.BH
2020 DA'STRTÂDR.ÂI|D.OOÈPII
2030 GOSUB 1000
2000 CTLIQH
2050 DA'STRTBDll/ZSG
2060 GOSUB 1000
Figura 10. Il modulo di interfaccia viene 2070 RETURN
3000 RB!! ..........Un...n-..H...m-H..........,...._...n.851 mms
collegato ad un display LC tipo Sharp 3010 CTI-'0M
LM40001. 3020 DLICURÀDRJIIDJIN'I'B
2030 GOSUB 1000
3040 CTI-'008
3050 Dl'CUElDR/lìfi
3060 GOSUB 1000
3070 RETURN
0000 RB!! ...... ......H-...-.............nun-.......›.......Culll'015m?
l010 CTL=0CH
l020 REHCTLWBMCTL
ll circuito stampato di questo 4030 FOR l'0 T0 399
XBYUJMRPIM!
1000
progetto può essere richiesto al 0050 NEXT I
0060 BETUBII
Gruppo Editorlale JCE citando 5000 Dåfl 15,0.0.15.0.0.15.0.0.15,0.0.15.0.0.15.0,0.15v,0.0,255.255,15
il riferimento PE 1400 al costo 5010 DATA 240.255.0.15,0`15.15.0.0.15.0.0.1$.0.0.15.0.0.15.0.15.200.255.0
5020 DATA 255.255.0.15,0.15.15.0.15.1$.0,15 15-0.15.15.0.1§.15`0_.15.255.255,0
di L. 24.400 più spese di spedizione.
Vedere istruzioni a pagina 8. Figura 11. Programma di dimostrazione grafica scritto in BASIC perl'interfaccia descritta
in questo articolo Il programma e ettua una. fermata alla linea 290 (scrivere CON r
proseguire la dimostrazione grafica. BY (.. .) è un istruzione di output e *i* efiettua un
Tele-
vazione a potenza.

42
Progeiio n. 5 - 1989
PORTAONE SYNCASET
Utilizzando le tecniche multipista più elaborate,
i mixer-registratori della serie Syncaset Tascam offrono
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i'
__I
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ELECTRONICS mmm-Terms) 552794 52794 ci* '


LE PAGINE DI ELEKTOR

UN AMPLIFICATORE
Dl PQTENZA
"VELOCE"
Con il presente articolo si conclude la presentazione di questo
potente amplificatore clì BF che non mancherà di regalare delle ore
di piacevole ascolto agli auaíofilí più esigenti

Porre seconda

ella progettazione di un circui-


to amplificatore di bassa fre-
quenza è necessario prestare
una particolare attenzione a quei dispo-
sitivi accessori che, malgrado non siano
strettamente correlati con l'amplifica-
zione vera e propria del segnale, sono si~
curamente utili - se non necessari - ad
assicurare il perfetto funzionamento
dell'um'tà I-Ii-Fi.

ll sistema di protezione
Il circuito di protezione serve a:
° ritardare di alcuni secondi
Palimentazione del relè, dopo I'accen-
sione;
° verificare, all'accensione, la re-
sistenza c.c. dell'altoparlante: se questa
è minore di 2,2 Q, il relè d'uscita non vie-
ne eccitato;
° disattivare il relè d'uscita se la
tensione continua ai capi dei terminali
d'uscita aumenta a valori maggiori di 1

' disattivare il relè cl'uscita se la


corrente di picco passante nei transistor
d'uscita aumenta a valori maggiori di 10
A;
' disattivare il relè d'uscita, in no situati sulla scheda dell'amplificato- L'invertitore T42, presente nel circui-
mancanza di una o di tutte e due le ten~ re di corrente. to di collettore di T41, conduce quando il
sioni c.a. secondarie: questo garantisce Il relè dluscita a 24 V viene attivato circuito di protezione è attivato, facendo
inoltre che gli altoparlanti siano scolle- dai transistor T41 e T43, che formano accendere il LED D29. Quando l'appa-
gati dall'uscita quando l'amplificatore è un trigger di Schmitt, di modo che il re- recchio viene acceso, C47 si carica tra-
spento. lè viene eccitato quando il potenziale ai mite R97. Dopo che il potenziale ai capi
Lo schema elettrico del circuito di pro- capi di C47 sale a circa 12 V e diseccita- del condensatore avrà raggiunto un va-
tezione è illustrato in Figura 9. Faccia- to quando questa tensione è discesa a lore di circa 12 V, T43 comincerà a con-
mo oomunque notare che il relè d'uscita circa 6 V. L'isteresi è determinata da durre. 11 transistor T43 verrà quindi sa-
ed il rivelatore dei picchi di corrente so- R99 ed RIOO. turato eccitando il relèfdhlcita.
44 Progefion. 5 - 1989
LE PAGINE DI ELEKTOR

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L _________ ._ ___________________________________. _____ __...l
Figura 9. Schema elettrico del circuito di protezione.

11 condensatore C47 è collegato in pa- Il valore della resistenza c.c. dell'alto- Contemporaneamente, la tensione di
rallelo a1 transistor T40, che gli permet- parlante è controllato da ICI. Gli in- base di T39 viene ridotta quasi a zero,
te di scaricarsi molto rapidamente in ca- gressi del circuito sono collegati ad un tramite D25: il relè non può quindi esse-
so di situazioni anomale. Il circuito di ponte Wheatstone, un braccio del quale re eccitato.
base del transistor è collegato ad un par- è formato da R75 e dalla resistenza del- Se la resistenza dell'altoparlante è
titore di tensione (R93, R94, R95) in mo- l'altoparlante, mentre l'altro è costitui- maggiore di 2,2 Il, il relè viene eccitato
do da garantire la diseccitazione quasi to da R77 ed R78. Ovviamente, le misu- alcuni secondi dopo l'aocensione. Dì con-
immediata del relè dlingresso quando re potranno essere effettuate soltanto seguenza, la bobina mobile non risulta
mancano una od entrambe le tensioni quando il relè d'uscita non è eccitato, più collegata ai piedini 5 e 6 di K2 ed IC-
secondarie c.a. perché solo allora la bobina mobile sarà 1 non è più in grado di controllare la sua
La giunzione tra R95, R105 e C48 si collegata ai piedini 5 e 6 del connettore resistenza c.c. Una nuova verifica della
trova ad un potenziale negativo, deriva- K2, tramite i contatti del relè. Poiché la resistenza dell'altoparlante potrà esse-
to dai secondari del trasformatore di re- resistenza c.c. è determinata da tensio- re efl'ettuata soltanto quando l'amplifi-
te Tr2. ni continue del valore di solo pochi mV, catore verrà riacceso oppure quando un
La giunzione R93, R94 è collegata al- è stata incorporata la rete R76-C40 per altro malfunzionamento avrà causato
la base di T39 che, insieme a D32 ed evitare segnali di errore derivanti dai la disattivazione del relè.
R91, forma una specie di comparatore. disturbi ambientali. Il diodo D20 limita L'alimentazione per ICI è ricavata
Tramite questo transistor, vengono il potenziale ai capi di C40. dalle linee a i 56 V, tramite i diodi zener
controllate parecchie tra le misure di Se la resistenza c.c. dell'altoparlante D21/D22 ed i resistori in serie R80/R92.
protezione. Quando il potenziale di base scende ad un valore minore di quello di La tensione continua all'uscita del-
del transistor cade al di sotto di circa 23 R78 (2,2 Q), ICl commuta e manda in l'amplificatore viene misurata dall'am-
V (56 V, meno la caduta di 33 V ai capi conduzione T38. Si accende allora il dio- plificatore differenziale formato da T35
di D32), T40 inizia a condurre ed il relè do D2'7, per indicare che la resistenza e T36. Il segnale d'uscita è applicato a
d'uscita viene diseocitato. delllaltoparlante è troppo bassa. Tâã, tramite il partiture di tensione

Progetto n. 5 - 1989 45
LE PAGINE Dl ELEKTOR

Figura 10. Circuito stampato scala 1:1 e disposizione dei componenti della sezione di protezione.

RSI-R82, ed a T36, tramite il condensa- sono dimensionati in modo da mandare Scheda dell'alimentatore
tore elettrolitico bipolare formato da in conduzione i transistor quando, at- ausiliarlo
C44 e C45. Il segnale differenza ai capi traverso il transistor d'uscita, passa
dei collettori dei transistor viene appli- una corrente di picco di 5 A. In questo ca- Questa scheda, mostrata in Figura
cato alla sezione passa-basso RBS-R85- so, T2? manda in conduzione T28 e T30 11, accoglie il trasformatore ausiliario,
C42-C43. Se la tensione c.c. è maggiore fa lo stesso con T29: in entrambi i casi, Trl, i rettificatori D35-D38 nonché i
di i 1 V, la tensione di collettore di T35 T39 va in conduzione (tramite D11 o condensatori di livellamento 054 e 055.
o T36 diminuisce di una quantità tale da D12) e disattiva il relè di uscita, scolle- La scheda è progettata in modo da esse-
mandare in conduzione T39, tramite gando in tal modo l'altoparlante. re equipaggiata con alcune morsettiere,
D23 o D24: il relè viene pertanto disec- 11 circuito di protezione viene alimen- in modo da facilitare l'interconnessione
citato tramite T4l. Il punto di lavoro c.c. tato da una tensione prelevata diretta- delle sezioni amplificatrici. Accertarsi
dell'ampliflcatore differenziale è deter- mente dalle linee a :t 56 V, ma i diodi di che le tensioni di lavoro dei condensato-
minato con l'aiuto del generatore di cor- controllo dell'alimentatore (D30 e D31) ri di livellamento siano di 100 V.
rente costante T37. La corrente è di cir- sono collegati ell'avvolgimento secon-
ca 2,5 mA dario di Tr2 (40 V c.a.). Costruzione
l transistor T2? e TBO nell'amplifica- Tutti gli altri collegamenti tra il cir-
tore di corrente misurano la tensione di cuito di protezione e l'amplificatore av- I particolari costruttivi sono dati per
picco ai capi del resistore di emettitore vengono tramite il connettore K2. un amplificatore mono; ovviamente, per
D1 di uno dei transistor di uscita, rispet- La scheda per il circuito di protezione un amplificatore stereo ci vogliono due
tivamente nella metà positiva e negati- è illustrata in Figura 10 ed il suo mon- circuiti uguali.
va del segnale di uscita. I partitori di taggio non dovrebbe presentare difficol- Il dissipatore termico deve avere
tensione nel circuito di base di T27 e T30 tà. dimensioni di almeno I170 x 80 mm e
46 Progetto n. 5 - 1989
LE PAGINE DI ELEKTOR

Figura Il; Circuito stampato .scala 1:1 e disposizione dei componenti dell'alimentatore ausiliario.

deve essere forato secondo la dima di La scheda per il circuito di protezione Utilizzare 7 spinotti a saldare ed un
Figura 8; la sua resistenza termica non può essere fissata sopra l'amplificatore connettore a 10 poli per i restanti colle-
deve superare 0,5 K/W. di tensione, come mostrato in Figura 7, gamenti alle altre sezioni dell'amplifi-
Praticare i fori con una punta da 2,5 oppure in qualsiasi altro posto adatto catore.
mm e poi ñlettarli per accogliere viti del mobiletto. I terminali di T20, T21 e T22 vanno
3 MA. L'interruttore generale ed i diodi PO- piegati verso l'alto di 90 gradi, a circa 3
I] mobiletto usato per il prototipo ha le WER, ERROR, e LOW IMPEDANCE mm dal rispettivo involucro.
dimensioni di 245 x 120 x 300 mm; per sono invece montati sul pannello fronta- Avvitare poi i transistor al dissipato-
un amplificatore stereo sarà necessario le. Montare tuttii componenti dell'am- re termico, interponendo le opportune
un mobile più grande. Dal pannello po- plificatore di corrente, tranne T20~T26, rondelle isolanti, coni terminali rivolti
steriore dovrà essere ritagliata una pic- sul lato rame del circuito stampato, sol- verso l'alto. A questo punto, è possibile
cola sezione, per far posto al dissipatore levati di alcuni millimetri rispetto alla montare la scheda dell'amplificatore di
termico (vedi Figura 1). Quest`ultimo va superñcie. corrente su 4 distanziali da 10 mm, con
montato ad un'altezza tale da permette- L'induttore L1 è formato da 12 spire i terminali dei transistor che sporgono
re il montaggio sottostante delle prese di filo di rame a smaltatura doppia da attraverso i rispettivi fori nella scheda
d'ing-resso audio; liingresso di rete ed i 1,6 mm, avvolte su un rocchetto cavo del (vedi Figura 5).
terminali di altoparlante sono situai ai diametro di circa 15 mm. Piegare ora i terminali dei transistor
suoi lati. Inserire il resistere R63 nel foro del d'uscita, come mostrato in Figura 13, e
Il trasformatore di rete Tr2, il rettifi- rocchetto e fissare l'intero gruppo, come fissare poi i quattro transistor sul dissi-
catore Bl e la scheda dell'alimentatore corpo unico, sulla scheda, sempre solle- patore termico mediante i kit di isola-
ausiliario sono montati sul pannello di vato di alcuni millimetri rispetto alla mento e Pinterposizione di abbondante
base del mobiletto. superficie. pasta al silicone.

Progeflo n. 5 - 1989 47
LE PAGINE DI ELEKTOR

í POWER ON LOW IMP ERROR


POWER ON

Figura 12. .Schema dei cablaggi tra le diverse sezioni dell'amplíficatore.

Progeflo n. 5 _ 1989
LE PAGINE Dl ELEKTOR

Attenzione ad usare le giuste lastrine


e rondelle di isolamento, perché i tran-
I
sistor hanno contenitori diversi: i termi-
nali devono coincidere con le rispettive
piazzole di saldatura sulla scheda.
Saldare ora al circuito stampato tutti
i terminali dei transistor.
Le coppie di transistor T3/T4, T6/T7,
'TB/T9 e TlO/Tll dovranno preferibil-
mente essere selezionate in nìodo da
avere un guadagno uguale.
Se ciò non fosse possibile, dovranno
almeno provenire dal medesimo lotto di
produzione (indicato, di norma, sul
contenitore).
Le coppie T3/T4 e TôlT'l vanno
montate sulla scheda con i lati smussa~
ti contigui; applicare una certa quanti-
tà di pasta al silicone tra i componenti di
ciascuna coppia e poi mantenerli ben
stretti, con l'aiuto di un cinturino ferma-
cavi di nylon. Questa precauzione serve
a garantire che i due transistor di
ciascuna coppia abbiamo la stessa
temperatura, evitando così una deriva
del punto di lavoro c.c.
Montare le altre due coppie su un pez-
zo di alluminio a forma di L, quindi
fissare l'intero gruppo sulla scheda
(vedi Figura 14), con l'aiuto di due corti
distanziali.
Nel corso del montaggio, utilizzare
rondelle isolanti e pasta al silicone. Gli
spinotti a saldare per i collegamenti A,
B, C ed FB devono sporgere dal lato
rame.
Quando tutti i componenti saranno
stati montati sulla scheda, fissarla ZSMOBS I 2502585
sopra la scheda dell'amplificatore di
«2 w- ,un i f
corrente, con l'aiuto di 4 distanziali da
35-40 mm. ` :Massafloa'mggwj _' reali-rm" 'cafwefmumie-ata? fa
La spina d'ingresso della tensione di
rete dovrà preferibilmente essere del
tipo con fusibile incorporato,; da qui
parte una coppia di fili isolati alla Controllare sei due trasformatori di gresso dell'amplificatore di tensione
tensione di rete, verso l'interruttore rete sono collegati in serie dando loro mediante un corto spezzone di cavo
generale sul pannello frontale. corrente e verificando che la tensione ai schermato. Collegare, mediante filo di
Un altro spezzone di cavo bipolare a terminali :70 V sia di circa '70 V rispet- rame isolato del diametro di 2 mm, i
tensione di rete va dall'interruttore to a massa. terminali d'ingresso dell'alimentazione
generale alla scheda dell'alimentatore Se la tensione è più bassa (per esem- sulla scheda dell'amplificatore di
ausiliario e a 'Pr-2. pio, 45 V), staccare la tensione di rete e corrente ai punti di presa situati sui
Accertarsi che i cavi edi componenti a scambiare i due collegamenti del prima- condensatori elettrolitici. Utilizzare un
tensione di rete siano posizionati ad una rio di Trl sulla scheda dell'alimentato- analogo cavetto per i collegamenti ai
distanza tale da garantire il perfetto re ausiliario. Applicare nuovamente la terminali d”uscita.
isolamento rispetto alle altre parti. tensione di rete e ricontrollare la tensio- Collegare i terminali di alimentazio-
La sezione di alimentazione è cablata ne ai terminali :70 V. Quando tutto sa- ne dell”amplificatore di tensione ai pun-
secondo quanto indicato in Figura 12. rà a posto, scaricare con precauzione i ti a 70 V dell'alimentatore ausiliario.
Facciamo notare che la tensione secon- condensatori elettrolitici, mediante un Tramite uno spezzone di piattina a 10
daria di 40 V viene applicata separata- resistere da 470 Q/l watt. poli, con adatti connettori a 10 poli alle
mente alla scheda dell'alimentatore au- Saldare corti spezzoni di (ilo di rame estremità, collegare la scheda del circui»
siliario. L'unico punto di massa del ino- smaltato trai punti A, B, C ed FB delle to di protezione alla scheda dell'amplifi-
biletto è cablato al collegamento centra- schede degli amplificatori di tensione e catore di corrente, accertandosi che il
le dei condensatori eletti-clitici da di corrente. piedino 1 della prima sia collegato al
20.000 uF. Collegare la presa d'ingresso all" - piedino 1 della seconda.
Progetto n. 5 - 1989 49
LE PAGINE DI ELEKTOR

Messa 'a punto


Regolare P1, P2 e P3 a] centro dalla
loro corsa e P4 alla sua massima resi-
stenza. Accendere l'alimentatore. Dopo
alcuni secondi, le tensioni continue in
C31+ e 032- dovranno essere di 158 V,
rispetto a massa. Regolare P2 e P3 in
modo da ottenere tensioni di 160 V,
rispettivamente ai capi di R29 ed R38.
Regolare P1 per ottenere una tensio-
ne continua di 0 V esatti, alla giunzione
di L1-R63-re1. Regolare P4 in modo da
ottenere una tensione di 20 mV ai capi
di R52 ed R54. Questa tensione indica il
passaggio di una corrente di circa 90 mA
attraverso ogni transistor d,uscita, cosa
che garantisce un corretto funziona-
mento in classe A. I

I circuiti stampati di questo


progetto possono essere richiesti al
Gruppo Editoriale JCE citando
i riferimenti PE 1401, 1402
rispettivamente al costo di L. 10.500,
13.000 più spese di spedizione.
Figura 14. Costruzione del dissipatore termico per T8-T11.
Vedere istruzioni a pagina 8.

Elenco componenti
Scheda del circuito di protezione R94: 12 kQ Condensatori
R90: 150 Q 050-053: 22 nF
Semiconduttorì R97: 270 kn 054, 055: 1000 pF, 100 V
D20, D23-D26: 1N4148 R98, R104: 4,7 kQ, 1,5 W 050, 057: 680 nF, 100 V
D21, D22: diodi zener da 15 V, 0,4 W RIOO: 1 MQ 058: 22 ilF, 25 V
D27: LED giallo o arancio R102: 1,5 kQ, 1,5 W
D28: diodo zener da 10 V, 0,4 W R101, R108: 120 kfl Varie
D29: LED rosso Trl: trasformatore di rete 3 VA per
D30, D31: 1N4002 Condensatori montaggio su c.s,, 2 x 9 V, 177 mA
D82: diodo zener da 33 V, 0,4 W C40: 150 nF F1: fusibile 50 mA (ad azione
T35, T36, T40, T43: B0546B C41, C46: 10 pF, 25 V ritardata) con portafusibile per c.s.
T37: BF256A C42, C43: 1,0 pF, 63V 3 morsettiere a 6 poli per c.s.
T38: B0639 C44, C45: 220 pF, 25 V
T39, T4l, T42: 305568 C47: 100 p.F, 40 V
ICI: LF41 10N C48: 2,2 pF, 63 V Alimentatore principale
(non su circuito stampato)
Resistori (ai: 5%) Varie
R75, R77, R91: 15 kQ K2: connettore a pettine a 10 poli per
BI: transistor BYW66
R76, R99: 100 k!) montaggio su circuito stampato 031, 032: condensatori 20000 nF,
R78: 2,2 Q 2 prese per K1 e K2 63 V (oppure 2 x 10000 HF)
R79, R81: 10 kQ F2: fusibile 2,5 A. ad azione
R80: 3,3 kQ, 1,5 W ritardata
R82, R89, R105: 2,2 kn Scheda dell'alimentatore ausiliario Il: interruttore bipolare di rete
R88, R85: 22 kQ Tr2: trasformatore di rete toroidale
R84, R86: 100 Q Semiconduttorì 300 VA, 2 x 40 V, 3,75 A, primario
R87: 330 Q D35-D39: 1N4002 220 V
R88: 150 kn D40: LED verde Basetta per ingresso di rete con
R90: 27 kQ portafusibile incorporato
R92: 3,9 kQ, 1,5 W Resistori (t 5%) Dissipatore termico: resistenza
R93, R95: 56 ki) n.106: 1,2 kg termica .<. 0,55 K/W

50 Progetto n. 5 - 1989
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LE PAGINE DI ELEKTOR

INDICATORE DIGITALE DI
FREQUENZA PER RICEVITORI
AD ONDE CORTE
Questo circuito viene utilizzato principalmente come visualizzatore Figura 2, per mostrare come l'unità di
lettura trasferisce le informazioni al
di frequenza per riceviiori ad onde cone, ma può funzionare display. Il segnale del quale deve essere
benissimo anche come coniaiore universaie. misurata la frequenza è quello che va
dall'oscillatore locale al ricevitore ed è
disponibile nel punto di misura 2.
L o schema a blocchi del dispositivo è minore del valore predisposto. Per otte- Per visualizzare la frequenza ricevu-
illustrato in Figura 1. Il segnale da nere una visualizzazione stabile, tra il ta, il contatore deve partire da 900.000,
misurare viene dapprima applica- contatore ed il display a LED è stato cioè dal valore corrispondente alla fre-
to ad un amplificatore a guadagno inserito un latch, che memorizza tempo- quenza intermedia del ricevitore, che
variabile e poi ad un contatore avanti] raneamente il risultato della misura. viene determinato mediante opportuni
indietro, tramite una porta NAND. La sezione di clock serve a garantire commutamri.
Il valore al quale inizia il conteggio di- che tutte le altre sezioni funzionino in Il contatore funziona in avanti oppu-
pende dalla predisposizione di una serie modo sincrono e con la necessaria preci- re all'indietro (sempre a passi di 10 Hz)
di interruttori. Il conteggio finale dipen- sione. a seconda che la frequenza ricevuta sia
de dalla predisposizione del contatore Lo schema a blocchi delle sezioni inte- maggiore o minore della frequenza
avanti/indietro e può essere maggiore o ressate del ricevitore è illustrato in intermedia.

Progetto n. 5 - 1989
LE PAGINE DI ELEKTOR

Sezione preamplificatore e clock


Lo schema della sezione di temporiz- ›25m\'
zazione e d'ingresso è illustrato in
iniommori preselezione
Figura 3. 11 preampliiicatore garantisce
<25HII:
che l'oscillatore del ricevitore non venga
caricato indebitamente ed eleva il
segnale dell'oscillatore ad un livello di
poni
i)
circa l V p-p, al collettore di T4.
contatori in cascata
Il trimmer P1 serve a determinare il
guadagno in modo che il contatore fun-
zioni stabilmente e che T4 non vada in
saturazione.
'CÖZ-o
i)
Il segnale amplificato viene poi appli- timing
cato ad un trigger di Schmitt (N4) tra- Iaich
mite C3. Poiché l'ingresso del trigger si
trova ad un livello pari a metà della ten-
sione di alimentazione (R3-R4), la porta
commuta immediatamente ad un
ü
ingresso di 1 V p-p. Il trasferimento lettura 7 digli
deli'uscita di N4 al contatore, tramite il
clock NB, dipende dal circuito di tempo-
rizzazione, formato da IC1,ICZ ed 103.
L'integrato ICI contiene un oscillato- Figura I. Schema a blocchi del visualizzatore di fi'equenza.
re ed un divisore a 14 bit. La frequenza
dell'oscillatore è determinata dal quar-
zo X1 (6,5536 MHz). L'uscita dell'oscil-
latore viene divisa per 217 in ICI ed Successivamente, Nl trasmette un separati tra loro, come mostrato in Figu-
IC 2, per ottenere una frequenza di 50 impulso per garantire che il contenuto ra 4. Ognuna delle 7 sezioni identiche è
Hz. Questo segnale viene diviso per 10 del contatore sia stato trasferito al latch, composta da: quattro interruttori DIL
nel contatore di Johnson ICB. La forma e quindi al display. Per preparare il di predisposizione con resistori di pull-
d'onda del segnale definitivo a 5 Hz è contatore alla successiva misura, N5 down, un contatore BCD, un decodifica-
illustrata in Figura 6, insieme a quella trasmette un impulso che serve ad azze- wre/pilota BCD-7 segmenti con latch, 7
dei segnali presenti alle altre uscite di rare il contatore: con questo ha termine resistori di polarizzazione ed un display
IC3 ed alle uscite di N1 ed NE. il ciclo di conteggio. a LED a 7 segmenti.
A partire da ogni impulso a 50 Hz, il Gli interruttori DIL Sl-S7 determi-
contatore di Johnson produce 5 onde Contatore ad elementi separati nano il codice BCD del valore a partire
rettangolari simmetriche con PRF di dal quale verrà effettuato il conteggio.
5 Hz, separate tra loro da intervalli di Il contatore è basato su elementi e pi- I resistori di pull-down garantiscono
20 ms. Dopo il primo impulso di clock, loti dei display (con latch incorporato) che gli ingressi di predisposizione del
Q1 va a livello alto e, fino a quando rima-
ne ìn questo stato ( 100 ms), il segnale da
misurare viene trasferito da Ni] al
contatore.
banda dal 20 M
14...14,5 MHZ

Tabella 1

f'f'iirabeuà della vene per “5"


` i contatore di Johnson i03 ma:

uscla Fl
:oooHiroousom--ciff...A

iF _-fl

0
ogg-sódidoo
oo-sd-L-L-LOOC
-l-å-l-l-BOOOOO

o-L-L-L-L-LOOOO

'ooog-a-a-LJ-L

051: _d TPZ

:Num-l:

Fi'gum 1o.

Progetto n. 5 - 1989
LE PAGINE DI ELEKTOR

SV

N1...N4 = IC4 = 74H6132


N5...N8 = ICS = 74H0132

Sv
0
GD è)
cv co IC1 cs lC4
_ IC2 '-L- lcs
41|; 100n|03 iOOn

0 °' 3

5.5536MH2

*mmm

Figura 2. Schema elettrico della sezione preamplificatoreltempofizzatore,

contatore siano a livello 0 quando il punto decimale è determinata dalla I circuiti sono monofaccia: sono per-
relativo interruttore è aperto. posizione di R93. Se questo resistere si tanto necessari numerosi ponticelli che,
I contatori IGG-1012 sono accoppiati trova nella posizione contrassegnata naturalmente, andranno montati per
tra loro in modo asincrono: questo siste- dalle linee continue, la lettura sul primi. La costruzione risulterà facilita-
ma offre il vantaggio di limitare solo al display sarà in kHz; se invece R93 si ta osservando le fotografie della Figura
primo contatore (ICG) l'applicazione di trova nella posizione indicata dalle linee 7, che mostrano come è stato realizzato
un'elevata frequenza di clock. Il risulta- tratteggiata, la lettura sarà in MHz. il prototipo. Per Sl-SD7 possono essere
to della misura viene temporaneamen- utilizzati diversi tipi di interruttori, ma
te memorizzato nei latch 1013-1019, i Costruzione la scelta preferenziale andrà agli inter-
quali garantiscono 1a visualizzazione ruttori DIL, predisposti secondo il codi-
del risultato di misura sul display, per- I tre circuiti stampati sono disposti su ce BCD della Tabella 2. Osservate che il
ché anch'essi hanno sulla propria sche- una sola scheda, come illustrato in bit meno significativo è situato al lato si-
da un decodificatore BCD-7 segmenti ed Figura 5. Se necessario, le tre sezioni nistro del gruppo di interruttori, visto
un pilota del display. La posizione del potranno essere separate. dal display.

54 Progetto n. 5 - 1989
LE PAGINE DI ELEKTOR

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Milano - C.S.E. - Via Porpora. 187 - 02/2309631 I Milano 49073 I Sora - Capoccia - Vla Lungoilri Mazzini. 86 -
- MC. Elettr. - Via Piana. 6 ~ 02/391570 I Milano - 0776/833141 I Formia -Turchetta -Via XXIV Maggi), 29
Melchloni - Via Friuli, 16/ 18 - 02/5794362 I - 0771/22090 I Latina - Bianchi Pie Prampolini. 7 -
Abbiategrasso - RARE -ViaOmboni. 11 -02/9467126 I 0773/499924 I Terracina - Cittarelli - Lungolinea Pio VI,
Cassano d'Adda - Nuova Elettronica - Via V. Giobeiti. 5/A 42 A0773/727148 I Roma - Diesse-Cso Trieste. 1-06/
- 0263/62123 I Corbetta - Elettronica Più - Vle 867901 I Roma - Centro Elettronico - via T. Zigllara. 41 -
366-Stritonizzatore Repubblica. 1 - 02/9771940 I Giussano -S.8. Elettronica 06/3011147 I Rome - Biase Elettronica - L.go
FM 88 + 108 MHZ - Via L. Da Vinci. 9 - 0362/861464 I Pavia - Elettronica
Pavese - Via Maestri Comacini. 3/5 ~ 0382/27105 I
Frassinettl. 12 - 06/776494 I Roma - Diesse Elettronica
359- Lineare FMI W - Via Pigaietta. 8 - 06/5740648 I Roma Diesse Elettr. -
360- Deooder stereo Bergamo - Videocornponenti - Via Baschenis, 7 - 035/
233275 I Villongo ~ Belotti « Via S. Pellico ~ 035/927382 Vie delle Miiizie. 114 - (JG/382457 I Rome - GB
380- FiioevitoreFMSS +170Mi-iz Elettronica - Via Sorrento. 2 - 06/273759 I Romi -
I Busto Arsizio - Mariel - Via Maino. 7 - 0331/625350 I
Saronno- Fusi -Via Portici, 10 - 02/9626527 I Varese- Giampa - Vla Ostiense. 166 - 06/5750944 I Roma -
reti per beeea Irequenaa Elettronlca Ricci - Via Parenzo. 2 › 0332/281450 Rubeo - Via Ponzio Comínio. 46 - 06/7610767 I Rome -
:gg-.Amplificatore 2 W T.S. Elettronica - Vie Jonio, 184/6 - 0618186390 I Anzio
87213113651
I'I-T-I-l-f'

aaa ëëšš aaa §§§§ §§§§f§ §§ giga 'a 'oggi-a


306 ~ Amplificatore 8 W PIEMONTE - UGURIA - Palombo - P.zza della Pace. 25/A - 06/9845782 e
334 - Amplificatore 12 W Domodossola - Possessi & laleggio - Via Galletti. 43 - Colleferro - CEE. - Via Petrarca. 33 - 06/975381 e
381 - Amplificatore 20 W 0324/43173 I Novara - REN Telecom. - Via Perazzi. 23/8 Monterotondo - Terenzi - Via dello Stadio. 35 - 06/
319 - Amplificatore 40 W - 0321/35656 I Castelletto Sopra Ticino ~ Electronic 9000518 I Tivoli ~ Emili- Vle Tornei. 95 ~ 0774/22664 I
354 - Amplificatore stereo 8 + 8 W Center di Masella - Via Sempione 158/156 - 0362/520728 Pomezia -F.M. -Via Cornaloriien. 8-06/9111297 I Rieti
344 - Amplificatore stereo
I Verbania - Deoia - Cso Cobianchi. 39 - intra - 0323/ - Feba - Via Porta Romana. 18 - 0746/483486
::ae a

12 + 12 W 44209 I Novi Ligure - Odicino ~ Via Garibaldi. 39 - 0143/


i'

76341 I Fossano - Eletti. Fossacesia - Vie R. Elena. 51 - ABRUZZO-MOLISE


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12 + 12 W Campobasso - MLM. - Via Zicoardi. 26 - 0874/311539`
PVI-l"

40316 I Torino - FE.ME.T. - Cso Grosseto, 153 - 011/ I leer/nia - Di Nucci - P.zza Europa. 2 - 0865/59172 e
306 - Preempiitìc. con controllo toni 296653 I Torino - Sitelcom - Via dei Mille. 32/A - 011/
308 - Preampiificatora per miorofom' 8398189 I Ciriè - Elettronica RR. -Vie V. Emanuele. 2/bi5 Lanciano - EA - Via Mecinello. 6 - 0872/32192 I
369 - Preamplilicatore universale - 011/9205977 I Pinerolo- Cazzadori - Piazza Tegas, 4- Avezzano - CEM. - Via Garibaldi. 196 - 0863/21491 I
322 - Preampl. stereo 0121/22444 I Borgosesia - Margherita - Pzza Pescara - El. Abruzzo - Via Tib Valeria. 359 - 085/50292
equalizz. RIAA Parrocchiale. 3 - 0163/22657 I Loano - Puleo - Via ågš'åquila - CEM. - Via P. Paolo Tosti. 13/A - 0862/
l'1"
88

367 - Mixer mono 4 ingressi Boragine. 50 - 019/667714 I Genova Sampierdarena -


SAET - Via Cantore. 88/90R - 010/414280 CAMPANIA
Varie baaee frequenze VENETO Ariano Irpino - La Termotecnica - Via S. Leonardo, 16 -
323- VU matera 12 LED 0825/871665 I Barano d'laohia - Rap sent. Merid. -
rrrrr
33338

Montebelluna - BA. Comp. Elet. -Via Montegr pa. 41-


309- VU matera 16 LED 0423/20501 I Oderzo-Cotton -Via Garibaldi, 4 -0422/ Via Duca degli Abruzzi. 55 I Napoli- L' Iettronica - 0.50
329 - lnterionioo per moto 713451 I Venezia - Compa! - Via Trezzo. 22 - Mestre - Secondigiano. 568/A - Second. I Napoli - Teleiux - Via
307 - Distorsore per chitarra Lepanto. 93/A - 081/611133 I Torre Annunziltl -
041/987444 I Venezia - V68 - Campo Fran. 3014- 041/ Elettronica Sud - Via Vittorio Veneto. 374/0 - 081/
331 - Sirena italiana 22288 I Arzignano - Nicoletti - Via G, Zanella. 14- 0444/ 8612768 I Agro oli - Palma - Via A. de Gaspari. 42 -
670885 I Cassola ~ ARE. «Via dei Mille. 13 - Termini- 0974/823861 I ooera Interiore - Teletecnica - Via
Eiletti luminosi 0424/34759 I Vicenza - Elettronica Bis-elio ~ Via Noventa Roma. 58 - 081/925513
312 - Luci psichedeiìche Vicentina. 2 - 0444/512985 I Sarcedo - Ceelve - Vle
rrrf
#355

Europa. 5 - 0445/369279 I Padova - R.T.E -Via A. da PUGLIA - BASILICATA


303 - Luce stroboecopioa Murano. 70 - 049/605710 I Ohio a Sottomarina -
339 - Richiamo luminoso 8818 Elettronica v Vle Tirreno. 44- 04 1492989
Bari - Camel - Via Cancello Rotte. 1/3 - 080/416248 I
384 - Luce strobo allo xeno Barletta - Dl Matteo - Via Pisacane. 11 -0883/512312 I
FRIULI - TRENTINO-ALTO ADIGE Fasano - EEE - Via Piave. 114/116 - 080/793202 I
Monfalcone- PK Centro Elettronico - Vla Roma. 8 - 0481/ Brindisi - Elettronica Componenti - Via San G. Bosco. 7/9
Alimentatori - 0831/882537 I Lecce - Elettronica Sud - Wa Taranto.
345 ~ Stabilizzato 12V - 2A 45415 I Trieste - Forni/ad - Via Cologna. 10/D - 040/
81811
r'i-i-

572106 I Trieste- Radio Kalilra ~ Via Fontana. 2 - 040/ 70 - 0832/48870 I Trani - Eletti. 2000 - Via Amedeo, 57
347- Variabile 3 + 24V- 2A - 0883/585188 I Matera - De Lucia - Via Piave. 12 -
341 - Variabile in lens. e oorr. - 2A 62409 I Trieste - Radio Trieste - V.le XX Settembre. 15-
040/795250 I Udine- Aveco Orel -Via E. da Collo/edo. 0835/219857
24/32-0432/470969 I Bolzano- Rivelli ~Via R ' .9/8
goal-occhiature per C.A. - 0471/975330 I Trento -Fox Elettronica - Via acoanr. CALABRIA
2 - Variatore di luoe (1 KW) 36/5 - 0461/984303 Crotone- Elettronica Greco - Via Spiaggia delle Forche, 12
r-i-r-i-

363- VarietoreO + 220V-1KW - 0962/24846 I Lamezia Terme - CE.VE.C Hl-Fi Electr. -


310 - interruttore azionato dalla iuoe EMILIA ROMAGNA Via Adda. 41 - Nicastro I Carenza - REM - Via P. Rossi.
333 - interruttore azionato dal buio Casalecchio di Reno ~ Arduini Elettr. - Via Porrettana. 141- 0984/36416 I Gioia Tauro ~ Comp. Elettr. Strada
a

373 - Interruttore 361 /2 - 051/573283 I Imola - Nuova Lae Elettronica - Via Statale 111 n. 118 - 0966/57297 I Remo Calabria -
temporizzato - 250W del Lavoro. 57/59 - 0542/33010 I Cento - Elettronica Rete - Via Marvasi. 53 - 0965/29141
3313.13
i-r'r-

374 - Termostato a relè Zetabi - Via Penzale. 10 - 051/905510 I Ferrara -


376 - Inverter 40W Elettronica Ferrarese - Foro Boario. 22/A-B - 0532/902135 SICIUA
I Rimini- CEE. ~ Via Cagni. 2 ~ 0541/773408 I Ravenna Acireale- Ei Car- Via P. Vasta 114/116 I Caltagirone-
- Radioiomiture - Circonvali. Pzza d'Arrnr, 136/A - 0544/ Ritrovate - Via E. De Amicis. 24 ~ 0933/27311 I Catania
Acoeeeorl per auto - Antifurti 421487 I Piacenza- Eicttromecc. MGM -Via Scalabrini.
-Tudisco - Vla Can/ora. 74/6 - 095/445567 I Raw -
368 - Antifurto case-auto 50 › 0525/25241
i-
13
âšå É

Beilína › Via Archimede. 211 - 0932/23809 I Siracusa -


316 - Indicatore di tensione
TOSCANA Elettronica Siracusana - Vie Polibio, 24 - 0931/37000 I
per batterie
rr' r-
fo' ma

Firenze - Diesse Elettronica - Via Baracca. 3 -055/350871 Caltanisetta - Russotti - Cso Umberto. 10 - 0934/
337 - Segnalatore di luci aooese 259925 I Palermo - Pavan - Via Malaspina. 213 A/B -
375 - Riduttore di tensione per auto I Firenze - P.T.E. - via Duccio da Buoninsegna. 60-' 055/
713369 I Prato - Pani - Via M. Roncloni. 113/A - 0574/ 091/577317 I Trapani -Tuttoiimondo -Via Orti, 15/0 -
21361 I Vinci - Peri Elettronica - Via Empolese. 12 - 0923/23893 I Castelvetrano - C.V. El. Center - Via
:grerecchIature varie Sovigliena - 0571/508132 I Viareggio - Elettronica Mazzini. 39 - 0924/81297 I Alcamo - Calvaruso - Via F.
- Soeooi'azanzare DCM. - Via S. Francesco - 0584/32162 I Lucca › Crispi. 76 - 0924/21948 I Canicattì - Centro Elettronico
332 - Esposimetro per camere Biennehi - Via Di Tiglio. 74 - 0583/44343 I Messa - - Via C. Maira, 38/40 ~ 0922/852921 I Messina - Calabro
oscura E.L.C.0. - G.R. Sanzio. 26/28 - 0585/43824 I Carrara › V.Ie Europa. isolato 47-8830 - 090/2936105 I
336 - Timer per ingranditori (Avanza) - Nova Elettronica -Via Europa, l4/bis - 0585/ Barcellona - ELBA. ~ Via V. Aifieri, 38 - 090/9722718
335 - Dado elettronico 54692 I Sierra - Telecom. - Vie Mazzini, 33/35 - 0577/
340 - Totocalcio elettronico 285025 -I Livorno - Elma - Via Vecchia Casina. 7 - 0586/
37059 I Piombino - BGD Elettron. - Vie Michelangelo. 6/
aua eo
336 - Metronomo Aldiero - Palomba e Salvatori - Via Sassari. 164 I
361 - Provatransisior - 8-0565/41512 Cagliari - Carta 8 C. - Via S. Mauro. 40 - 070/666656 I
provadiodi
MARCHE» UMBRIA
Carbonia - Billai - Via Dalmazia, 17/0 - 0781/62293 I
370 - Caricabatterie NiCd - Macomer - Eriu - Via S. Satta. 25 I Nuoro - Elettronica -
10/25/45/100 mA Fennìgnano - R.T.E. - Vie B. Gifii. 1 - 0722/54730 I Via S. Francesco. 24 I Olbia - Sini - Wa V. Veneto. IOS/B
371 - Provarlflessi a due pulsanti Macerata - Nasuti › Vla G. da Fabriano, 52/54 - 0733/ -0789/25180 I Sassari - Pintus - zona industriale Fredda
372 - Generatore di FLB. rilassante 30755 I Terni - Tolerodio Centrale - Via S. Antonio. 46 - Niedda Nord - Strait 1 - 079/294289 I Tempio ›
377 - Termometro/orologio LCD 0744/55309 Manconi e Cossu - Via Mazzini. 5 - 079/630155
378 - Timer programmabile
379 - Cercametalli
332 - Termometro LCD con
memoria Presso questi rivenditori troverete anche il perfetto complemento per gli MKit:
367 - Registrazione telefonica
automation l contenitori Retex. Se nella vostra area non tosse presente un rivenditore
tra quelli elencati, potrete richiedere gli MKit direttamente a
MELCHIONI-CP 1670 - 20121 MILANO.
LE PAGINE DI ELEKTOR

Un altro tipo più sofisticato è il


commutatore BCD “CONTRAVES”,
piuttosto costoso ma molto pratico
quando la predisposizione degli inter-
ruttori deve essere variata spesso.
Se invece gli interruttori vengono pre-
disposti una sola volta, possono essere
sostituiti da ponticelli: in questo caso,
non sono più necessari i resistori R16-
R43 e gli interruttori DIL Sl-S7. Quan-
do un ingresso predisposto deve essere a
livello 1, montare un ponticello al posto
dell”interruttore; se invece l'ingresso
predisposto deve essere a livello 0, mon-
tare un ponticello al posto del rispettivo
resistore. Attenzione a montare un solo
ponticello per ogni ingresso predisposto:
né uno di più, né uno di meno.
Effettuare la taratura del display
ruotando P1 in modo che il suo cursore
si trovi al potenziale di massa; ruotarlo
poi in senso opposto fino a quando appa-
rirà sul display una lettura stabile.
Attenti a non mandare in saturazione
T4, con i diversi segnali d'ingresso ad
alta frequenza, perché ne risentirebbe
la larghezza di banda e si avrebbero di
conseguenza misure errate. Dopo la
corretta regolazione di P1, la frequenza
dell”oscillatore quarzato dovrà essere
regolata mediante C2, sintonizzando il
ricevitore su una forte emittente, la cui
frequenza sia nota con precisione:
ruotare poi C2 fino a visualizzare
proprio questa frequenza.

Precisione

La precisione del visualizzatore è


determinata principalmente dal quarzo
X1. Senza speciali precauzioni, la
frequenza del segnale ricevuto è misu-
rata con una precisione compresa tra
200 e 300 Hz. La precisione a breve
termine può essere migliorata avvol-
gendo il quarzo con schiuma di polistiro-
lo e sintonizzando Foscillatore (prima di
ogni misura) con l'aiuto di un oscillato-
re di riferimento. Questo garantirà una
buona precisione, per un tempo massi-
mo di 1 ora. Se sono richieste precisione
e stabilità maggiori, scegliere un quarzo
con coefficiente di temperatura da 20 a
30 ppm. Tenere sempre presente che
l'effetto della temperatura aumenta alle
alte frequenze.

Conclusione

Il display si presta ottimamente alla


sperimentazione: si può, per esempio,
utilizzare un generatore di frequenza
esƒemo m°1_t'° StÈbile Per garantire Figura 4. I circuiti stampati delle-tue sezioni display sono contenuti su una solo scheda.
nusure con risoluzione di 1 Hz.

›58 Progetto n. 5 - i989


LE PAGINE DI ELEKTOR

Il segnale dell'oscillatore esterno


(diviso) è collegato tra i piedini 6 ed 8
(massa) dello zoccolo di IC2(ICl,102 e
relativi componenti non saranno natu-
ralmente necessari e quindi potranno
essere tralasciati o smontati). La fre-

1
quenza Fi del segnale esterno (diviso) è

511--2--_--_A,,,_A_-'_.`._____..-.-.A._z--.__-.._--_-..-.-__a.-_...-_____--9a.-.a._i-_--_-
determinata da F1 = 5/Tm, dove T"l è il
tempo di misura (= 1 secondo, per la fre-
quenza di 1 Hz). Con queste modifiche
nella sezione di temporizzazione, può
darsi che non si riesca più a disporre il
punto decimale nella sua giusta posizio-
ne, con R93. In tale caso, montare il resi-
store sul c.s. del display (lato rame), tra
la pista a +5 V ed il piedino 5 del relati-
vo modulo visualizzatore.
La velocità è un altro aspetto che
dovrà essere deñnito mediante prove.
La massima frequenza che il contato-
re può gestire è determinata dalla mas-
sima frequenza di clock alla quale può
reagire ICG. La prima cosa da fare è di
provare ciascuno dei 7 moduli nella posi-
zione di ICS: nel prototipo, uno o due
moduli funzionavano in maniera soddi-
sfacente ñno a 25 MHz, anche se i fogli
dati indicavano un massimo di 17 MHz
orge-5:0

(tipo 74190) I moduli mostrati in Figura


4 (tipo 74HC190) possono funzionare
con frequenze di clock fino a 40 MHz.
Se fossero necessarie velocità ancora
più elevate, per la posizione ICS utiliz-
zare un integrato 74F190, previsto per
funzionare con frequenze di clock di
circa 90 MHz. Gli altri circuiti integra-
ti possono rimanere del tipo HC, perché
non è richiesto che funzionino a frequen-
ze così elevate. Si possono anche utiliz-
zare tipi HCT: questi sono comunque
indispensabili se si deve pilotare il
contatore mediante un circuito TTL.
Facciamo notare che il progetto del
circuito contatore con componenti
discreti è stata una scelta voluta: un

Tabella 2

_“Lébaeeeen e
o O 0
o o o 1
o o o
1 o 1
2 0 1 1
o o o
a o. 1 o
4 1 O 1
s o 1 o
0 1 1
s o 1 1
1 o 0 o
a 1 0 1
1 o
Figura 4.41 Disposizione dei componenti nelle diverse sezioni. scalo 1:1. e

Progetto n. 5 - 1989 59
LE PAGINE DI ELEKTOR

display integrato in multiplex costitui-


sce una sorgente di disturbi ed interfe-
renze, ovviamente indesiderabili in un
ricevitore molto sensibile.
sempre comunque consigliabile
montare i] display in un contenitore
correttamente schermate. I

Caratteristiche tecniche
Larghezza di banda
dell'amplificatore d'ingresso: da 1
kHz a 50 MHz
Sensibilità d'ingresso: z 25 mV
Massima frequenza d'ingresso
del contatore: 25 MHz
Risoluzione del contatore: 10 Hz
Intervallo di gate: 0.1 secondi
Numero di misure al secondo: 5
Numero delle cifre: 7
i' Corrente assorbita: s 465 mA
Figura 5. Segnali di uscita di 108, NI ed N5.

60 Progetto n. 5 - 1989
LE PAGINE DI ELEKTOR

Elenco componenti
ASCA
Semicondutbori - AREZZO- LA MUSICALE ARETINA- Viole Mecenare, 31/A
T1: BF2560 ASCOLI PICENO AUDIO SHOP- Via D. Angeli, 63
T2, T4: BF324 BARI- NAPOLITANO SALVATORE- Via S Larenzo, Il
BARI- DISCORAMA Corso Cavour, 99
T3: BF224 BERGAMO- CASA DEL PIANOFORTE Via C. Maffei, SI
LDl-LD7: D350PK o TDSRãlSI) BOLOGNA RES DI RUBINI- Via Marconi, 5I
BOLOGNA- RADIO SATA 5.r I - Via Colori, I/D/E
AEG, HD1133R siemens, L BOLZANO- PLASCHKE S r..-l Via Bottai, 20
HDSP5303/5503/5603/5703/ 733 BOSCOREALE (NAI- CIARAVOLA GIUSEPPE Via G. Dalla ROCCO, 2I3
Hewlett-Packard CAGLIARI- NANNI DANILO Via Cavoro 68
CAGLIARI- DAL MASO S r..-I Via Gu glia. I?
ICI: 4060 CATANIA- BRUNO DOMENICO Viå I.. Rizza, 32
102: 4040 CATANIA- M V. di SBERBO- Via Giuffrida, 203
CENTO DI BUDRIO (50)- G. 8. G. di GRASSI- Via Ceriani, IS
103: 4018 CHIRIGNANO (VEI- GHEGIN ELETT.- Via Miraneee. 283
IC4, [05: 74H0132 COCCAGLIOIBSI- PROFESSIONAL AUDIO SHOP- ViaV. Emanuele, IO
ICS-1012: 74HC190 COMO- BAZZONI G.- Viale Rossetti, 29
:Mrou (FI) cEI BRUNO via cavour 45
ICI3-IC19:4511 FIRENZE HI Fi LUSIC CENTER- Via Ponte alle Mosse, 97/R
FIRENZE- C A F. F S. r..I - Via Allori, 52
GENOVA GAGGERO LUIGI- Piazza 5 Lampadi, 63/R
GROS RIMINI (FOI- SOC. CHIARI S rl. - Via Cariano Lacco, 89/A
LIVORNO- MUSIC CITY- Via 5. Olandesi, 2/10
MANTOVA CASA MUS. GIOVANNELLI- Via Accademia,5
Resistori (i 5%) MARTINA FRANCA [I'AI- MARANGI GIOVANNI Via Taranta, 2B
R1, R5: 1 MQ MARZOCCA D.S. (ANI- PELLEGRINI S. p.A.- Strada S. Adriatica, I84
MASSA- CASA DELLA MUSICA- Via Cavour, 9
R2, R6: 2,2 kQ. MESSINA- TWEETER DI MAZZEO- Corso Cavour, 128
R3, R4, R16-R43, R94: 10 kn MILANO - lELLI DIONISIO - Via P. da Cannabbio, II
MILANO - CLAN STRUMENTI - Via G. Modena, 3
R7: 6,8 kg MILANO - BOSONI - Corso Monforte, 50
R8: 27 Q MILANO- HI- FI CLUB di MALERBA- Corsa LOCII,65
MILANO- DISCOUNT MUSIC CENTER- Viale Monza, Iå
R9: 270 .Q MODENA- MUSICA HI- FI STUDIO- Via Barozzi, 36
R10: 5,6 kfl NAPOLI- DE STEFANO ENZO- Via Posillipo. 222
R1 1: 2,2 kQ OSPEDALICCHIO I'GI- REDAR HI-FI Strada SS 75 Centrale Umbra
PALERMO- PICK- PHI- FlS...-rI Via Catania, Ió
R12: 180 Q PALERMO- F. C. F. 5.p -Via L. Da Vinci, 233
R13: 100 Q PESCARA- CAROTApBRUNO- Via N. Fabrizi,42
PISTOIA- STRUMENTI MUSICALI MENEC- Via A. Vannucci, 30
R14: 1,5 kn PRATO [FII- M. G. di GIUSTI- Piazza S. Marco, 46
R15, R44 + R98: 330 Q REF. S. MARINO- STRUMENTI MUSICALI- Via III Settembre Dogana
P1: 1 kn, potenziometro RICCIONE IFO- RIGHETTI S. r.I- Via Castrocaro, 33
ROMA MUSI AL CHERUBINI- Via Tiburiìna, 360
orizzontale ROMA MUSICARTE S r I Via F. Massimo, 35
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C4: 1,0 nF UDINE - TOMASINI SERGIO - Via Maran ani, 87/89
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LE PAGINE Dl ELEKTOR

UN
INDU'ITANZIMETRO
DIGITALE
Ottenere una esatta misurazione clell'induttanza non è sempre no dei motivi per cui la misura-
U zione dell'induttanza risulta
una facile operazione;l'adeguata strumentazione spesso imprecisa è perché il valo-
non è facilmente reperibile ecl è, nella maggior parte dei casi, re dell'induttanza varia considerevol-
Bareccliio costosa. Lo strumento gui descritto oltre la possibilità cli mente con le condizioni di misurazione.
La ragione principale di questa varia-
effettuare misurazioni precise (con tolleranza del.: 1%) zione è il cambiamento di permeabilità
cli induttori di bassa frequenza da lO mH a 2 H. al variare di livello del segnale sotto
prova e del bias in corrente continua.

Prlnclpio della mlsuraztone


Quando una corrente non costante
scorre attraverso un'induttanza, viene
indotta una f.e.m. u di ampiezza propor-
zionale a quella della corrente di
nell'unità di tempo dt; per es.:

u = L (di/dt)

Se di/dt viene mantenuto costante


(= k) aumentando e diminuendo la
corrente in maniera uniforme si ha:

u=Lk
age.
cioè la f.e.m. sarà direttamente
'.°
`.í W
"Q i
proporzionale all'induttanza (figural).
-- ~
è (nur-9'
praticamente possibile creare
comunque, una corrente che cresca e
diminuisce uniformemente, ma un'otti-
ma alternativa è creare una corrente la
cui forma dell'onda sia triangolare
(Figura 2). Se faremo scorrere questa
corrente attraverso un'induttore, la
f.e.m. indotta verrà ad avere un'onda
' \ \¢¬\%»\\\\\"-\\\"I`\
rettangolare, come mostrato in figura 2.
e*\\\ ,
Sasuk Se questa f.e.m. viene rettificata, la ten-
sione immediatamente risultante sarà
una misura dell'induttanza. Sfortuna-
l P
tamente nessuna induttanza è pura ,vi
è sempre qualche resistenza interna, R,
in serie con essa, perciò:

u=uL+un.
M _¬,.v__ , l. “3
“i “Un
'H lì in'. \ ti
unhml n\\\\\\ “l Le tre tensioni sono mostrate in
mmm-lmåmüun`unlmk
Figura 3. La rettificazione produce una
tensione diretta eon una piccola onda a
dente di sega causata dp un .
Progetto n. 5- 1989
LE PAGINE DI ELL ¬

uL UL

Figura 1. Un aumento o diminuzione b ñ


um' rme della corrente attmverso un
i attore causa una tensione costante L-
che viene indotta nella bobina.

Figura 2. Uno corrente triangolare attraverso un induttore causa una tensionel


rettangolare attraverso lo stesso.
Il valore medio della tensione diretta
(mostrato nella Figura 3d), è comunque
una vera indicazione deli'induttanza.
Ciò dimostra che con questo metodo di
misurazione la resistenza interna
dell'induttore (a meno che non sia ecces-
sivamente elevata) non avrà nessuna
ripercussione sulla misurazione.

Schema a blocchi

Il diagramma a blocchi dello stru-


mento è mostrato in Figura 4.
Il generatore di funzioni, che consiste
di una combinazione tra un integratore
eun trigger Schmitt, genera una tensio-
ne triangolare e rettangolare.
La tensione triangolare è convertita
in una corrente triangolare sovrapposte`
ad una corrente continua.
La corrente così composta, che è sem~
pre più alta di 0, viene fatta scorrere
attraverso l'induttore in prova, Lx.
La commutazione delle portate
avverrà riducendo la corrente di un fat-
tore 10 per ogm' campo di misurazione
più alto.
Ls componente alternata della
tensione attraverso Lx, è amplificata e
applicata al primo dei tre interruttori
elettronici, ESl + ESS.
Questi interruttori sono controllata'
dalla tensione rettangolare del genera-
tore di funzioni e provvedono alla retti-
ficazione sincrona di mezza onda della
tensione alternata.
. . . . . ' um3. In un indultore realeJaresistenza intemaoauso unadeviazionedalla` rma
'chå questo '319° fh rettlficazfone rFe'åangolon della ƒìem. indotta. Il valore medio di questa Ilem. ccn'nunqu':onon
dimezza 11 valore medio della tensione cambia.
d'ingresso, il precedente amplificatore
eleva l'ampiezza della componente clel-
la corrente alternata attraverso L,l di un
fattore 2. Corrente triangolare quando si effettuerà la misura di un'in-
La tensione rettíficata è applicata a duttanza del valore di 2mH nella porta-
un voltmetro digitale (DVM) il quale Se il DVM possiede una massima ta più bassa, l'ingresso dovrà essere di
mostra il valore dj L,I in henry, deflessione di, per esempio, 200 mV, 200 mV.
Progefio n. 5 - 1989 65
FE PAGINE DI ELEKToR

Generatore dl
funzioni E51

i'VW
W u A r È le Integratore
,... i

Az, au, A: Lx cz, ma, Az ma. ca


Ici. A1
DVM
E52 .
:a: -
sv W `° gg ESE ø E
u
u

ma 4. schema a `mmm della ammiro. .J- 'W

Ne dedmemO Percìò che la comme Descrizione del circuito camente idealedicorrente) dovrebbe fa-
massima, im, attraverso l'induttore sarà re aumentare le oscillazioni in assenza
di 20 mA (un valore ragionevole per Il generatore di funzioni è composto di carichi.
induttori di 2 mI-I o meno). da un integratore A1 e da un trigger di Il valore di queste resistenze è stato
Partendo da un'estremità della Schmitt ICI. calcolato in maniera da assicurare che
corrente triangolare, La frequenza del segnale generato esse abbiano un effetto trascurabile
è, come abbiamo appena calcolato, di sulla misurazione.
di/dt = uL/L = 200 - 10°”/2 ~ 10*1 = 100 2500 Hz. Notare che quando viene selezionata
Il trigger di Schmitt genera una la portata 2H, R14 fungerà da elemento
Dacché la corrente aumenta line-ar- tensione a onda quadra che serve a di carico.
mente, controllare gli interruttori elettronici Se si prova a misurare una piccola
ES1+ES$. induttanza su una portata più elevata,
iu/g = dim: = 100 La resistenza R3 provvede ad un ad esempio una bobina da 1,5 mH sulla
offset DC che assicura che la tensione portata 2 H, può accadere che il valore
triangolare non scenda sotto a1 valore di della resistenza di carico sia troppo alto,
0 V. Questo è necessario per avere un con il risultato di una presenza di
buon controllo del convertitore tensio- oscillazioni.
_ -5V ne/corrente. comunque consigliabile iniziare
L'integrato ICI è un amplificatore sempre dalla portata più bassa per poi
operazionale tipo 3130, uno dei pochi la passare a una più alta.
cui uscita può essere veramente pilota- Questo metodo assicura inoltre una
ta positivamente o negativamente. risoluzione precisa il più possibile.
L'uscita di cui sopra serve come ten- Uindicatore di overflow è fornito di un
sione di riferimento per l' integratore comparatore A4 il quale collega l'ingres-
che lo segue. so del voltmetro a +5 V tramite ES4
L'uscita di A1 è una tensione triango- quando viene selezionata una portata
lare variabile tra 4,9 e 2 V. Il convertito- troppo bassa. L'amplificatore operazià-
1d" :100145 re tensione/corrente tra A2 e T1 trasfor- nale A3 eleva l'ampiezza della tensione
ma questa tensione in una corrente che alternata misuratadi un fattore 2.
Fiíura 5. Le varie forme d'onda diFigur'a viene fatta scorrere attraverso l'indut- Ricordate che C2 al suo ingresso non
4: è la tensione applicata al convertitore
tensione-corrente; un margine di caduta tore sotto prova Lx. invertente neutralizza ogni tensione
indico un aumento di corrente. Il valore della corrente (e perciò il diretta.
campo di misurazione), è determinato L'offset di questo operaziànale è
dalle resistenze R5 + R8. Quando viene compensato attraverso P1.
selezionata la portata da 2 H, la corren- Il rettificatore di semionda è formato
Perciò. te è 20/10* = 0.02 mA. da ESl e E82, mentre E83 serve a inver-
Le resistenze R9+R11 sono di carico. tire gli impulsi di controllo rettangolari.
t. = 20 - 104/100 = 2 - 10'* = 200 pS Questo è necessario poiché la misura Durante la fase positiva della tensione
dell'induttore viene falsata da varie ca- alternata misurata, ESl è chiuso ed
dove 't_ è la durata del margine. La pacità parassita (fili collegati, capacità E52 è aperto; durante quella negativa
frequenza della corrente triangolare interne dell'induttore ecc.) che sempre ESI è aperto e E82 è chiuso. La tensio-
sarà perciò: risultano in un circuito LC. ne fissa risultante verrà tosata da R19 e
Il generatore ad alta impedenza di da CB e verrà convertita in una tensione
f=1/2t,=112«2-1o*=2soonz. questo circuito (tramite una fonte prati- leggibile da IC7.
as Progetto n. 5 - 1989
67
LE PAGINE DI ELEKTOR

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Progsflo n. 5 ~ 1989
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LE PAGINE Dl ELEKTOR

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Figura 7. Circuito stampato scala 1:1 e disposizione dei componenti.

Il voltmetro digitale è composto da un Tutte le resistenze e i diodi sono mon- Gli IC sono montati sul circuito stam-
IC ditipo 7106 e da un LCD digitale da tati in verticale, fatta eccezione per R1, pato con il contenitore staccato dalla
3 1/2. Il 7106 contiene tutto quanto R3 e R24. I condensatori elettrolitici do- scheda: questo fa sì che la parte più lar-
necessario a convertire una tensione vrebbero essere del tipo da c.s.. Per gli ga dei pin entri nel foro all'uopo predi-
ñssa in un segnale digitale e a mostrar- IC è conveniente l'impiego di zoccoli. sposto.
la sull'LCD. È consigliabile montare il display su Nel caso venisse usato un contenitore
I punti decimali sul display sono for- dei terminali a pettine da circuito stam- molto piatto potrebbe essere necessario
niti dagli XOR N1+N3. Il punto decima- pato, in modo che venga a trovarsi esat- tagliare con attenzione le parti metalli-
le visibile dipende dalla posizione del› tamente sotto alla finestrella traspa- che di 105 e ICS. Tre fori praticati sul
l'interruttore SZc. I LED D8 e D9 indica- rente del contenitore plastico.. contenitore serviranno a fissare il cir-
no se il numero che appare sul display R22 è composto da quattro resistenze cuito stampato; la parte non occupata
dev'essere interpretato in henry o in da lOOk integrate in un unico case; può della scheda potrà eslere usata come
millíhenry. essere sostituito da quattro resistori da mascherina.
Il voltmetro è alimentato da due 100 kn montate in verticale con i termi- Sarà opportuno montare l'interrutto-
batterie PP3 da 9 V e due regolatori di nali superiori interconnessi. re Sl su un lato del contenitore, mentre
tensione. Notare che i regolatori 7805 e I LED sono montati ad un'altezza tale le batterie verranno poste nella parte
7905 garantiscono una migliore prote- che si verranno a trovare giusto dietro al inferiore dello stesso.
zione da interferenze che i corrispon- pannello frontale una volta installata la I terminali a scatto per collegare l" -
denti modelli della serie L (78L05 e basetta nella scatola. duttore sotto test andranno sistemati il
79L05). I] commutatore è saldato direttamen- più vicino possibile ai relativi pin sul c.s.
te al c.s. al fine di utilizzare nel miglior
Montaggio modo possibile lo spazio disponibile al- Callbratura-
l'interno del contenitore
Lo strumento, di cui viene mostrato in I pin centrali di ICS e 106 devono es- Per la calibrazione sarà opportuno
figura 7 il circuito stampato, è alloggia- sere piegati in avanti così da formare un utilizzare un induttore di valore cono-
to in un piccolo contenitore portatile. triangolo (come i transistor standard). sciuto, compreso tra 1 e 1,8 mH.
66 Progetto n. 5 - 1989
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_ _ ' :ila monto; io che pernotto di ninurarr oro, minu-
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LE PAGINE Dl ELEKTOR

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PROGETTO MMETER

Figura 9. Disegno di un eventuale pannello fi'ontale per lo


Figura 8. Prototi o dello strumento prima del montaggio definitivo strumento.
ne contenitore p stico.

Un filtro a bobina per cross-over con


una precisione del 3% potrebbe essere
sufiiciente, ma alcuni rivenditori spe-
0,2 - 2 mH (risoluzione 1 pH) cializzati potrebbero procurarvi degli
2 - 20 mH (risoluzione 110 (AH) induttori avvolti in aria da 1,5 mH con
20 - 200 mH (risoluzione 0.1 mH) une precisione dell'1%
0,2 - 2 H (risoluzione 1 mH) E inoltre possibile determinare l" -
duttanza di una bobina ad aria di circa
Resistenza interna della bobina per misurare l'errore più piccolo dell'1% nella 1-1,5 mH con precisione procedendo
scala piena di dellessione come segue.
Collegarla in parallelo con un conden-
campo 0.2 - 2 mH: 60 Q satore da 47 nF o da 100 nF (precisione
2 - 20 mH: 600 Q 1% o 2%) e collegare questo circuito at-
20 - 200 mH: 6 kn traverso una serie di resistenze da circa
0,2 - 2 H: 60 kn
3,3 k ad un generatore di bassa frequen-
Frequenza di misurazione: 2500 Hz
za.
Precisione: migliore del 2% a fondo scala La frequenza di risonanza del circui-
assorbimento di corrente: circa 20 mA. to sarà così determinata con l'aueilio di
un oscillosoopio e di un frequenzimetro.
70 VProgei'lo n. 5 - 1989
LE PAGINE Dl ELEKTOR

L'induttanza della bobina verrà Gli utenti sbadati troveranno utile il


calcolata con la seguente formula: circuito di Figura 10 : questo scollega
automaticamente le batterie dopo mez-
L = 1/2(21Kfl”C [H] zo minuto. Lo strumento si riaccende
premendo ancora il tasto di reset.
Cortocircuitare i terminali di misura Questo circuito può essere collegata
e selezionare la portata da 20 mH. dietro Sl o semplicemente sostituito
Regolare il P1 finché sul display non tutto in blocco. I
si leggerà 0,000. Collegare 1a bobina di
riferimento ai terminali di misurazione
e selezionare la portata da 2 mH. Rego-
lare il P2 finché sul display non si legge-
rà 1'esatto valore della bobina di riferi-
mento. Dato che la precisione delle altre
portate sarà determinata dalla tolle-
ranza dei resistorì R5+R8, questo eom-
pleterà la calibrazione.
li circuito siampato di questo
Spegnimento automatico progetto può essere richiesto al
Gruppo Editoriale JCE citando
BV - Lo strumento assorbe 120 mA. Sele ii riferimento PE1404 al costo
“517 batterie verranno scollegate quando lo di L. 10.500 più spese di spedizione.
Figura I". Strumento non Viene utilizzato, 6883 Vedere isimzioni a pagina 8_
avranno una lunga durata.

Elenco componenti ma: 150 ko* cz, ca: 1o nie*


R9, R21: 2,2 kn C4, CG: 100 nF
Semiconduttori R10: 22 k!) 06: 220 nF
Dl + D7: 1N4148 R11:220k.Q~ C7 + 09: 22 uF, 16 V radiali
Ds, Ds: LED ø 3 mm msn ma: 5,6 kn- cm: 100 pF
T1: B0557B- R13, R17: 10 MQ 011: 100 nF"
ICI: CAB 130 R14: 2,2 MQ. 012: 470 nF""'l
102, ICS: TLC272 R18: 3,3 kQ 013: 220 DF"
IC4: 4066 R19: 560 kn 014: 10 pF
ICE: 7805 R20: 10 kQ
106: 7905 R22: array di 4 resistori da 100 kn Varie
107: 7106 R23: 100 kn LCD: display LCD 3 112 dixit
ICS: 4070 R24: 47,5 kn* Sl: interruttore 2 vie
R25: 681 Qi' S2: commutatore rotativo 3 vie,-4
Resistori R26: 22,1 kn* posizioni
R1, R15, R16:_10 kfl" R27: 1,5 kQ 2 terminali a molla
R2: 33,2 119*- P1: 10 kn, trimmer multigiú 1 contenitore 155 x 92 x 33 mm
R8, R7: 15 kn* P2: 250 Q, trimmer mütigiri
R4: 100 kn* *: 1%
R5: 150 Q* Condensatori **: poliestere metallizzato o
R6: 1,5 kn* 01: 3,3 nF** policarbonato metallizzato

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STAZIONE
ELETTRONICA
STAZIONI MODULARE Dl
ELETTRONICHE
MODULARI SALDATURA E
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Con trasformatore di rete (con isolamento
DISSALDATURA
Con trasformatore di rete (con isolamento di
di sicurezza), regolatore sicurezza), regolatore elettronico della
elettronico della temperatura, temperatura, saldatore, dissaldatore e suppone.
'r saldatore e relativo Pompa a vuoto incorporata.
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ANTENNA MOBILE
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MOD. LS 145 "MYSTERE"
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autoveicoli. realizzata con
autotrasiormatore alla base con cui
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trasferimento dl energia RF. La sua
resistenze meccanica e
rimarchevole. grazie allo stilo in
acciaio armonico indeiorrnablle
impiegato nelle antenne
protessionali VHF ed UHF. ll
rendimento e eccellente su un
grande numero di canali e la
regolazione delle lunghezza delle
stilo alla sue base permette di
ottenere l'ottimizzazlone alia
irequenza desiderata.
Tipo: 5/8 A raccorciata
Frequenze; 28-28 MHz
Impedenza: 50 0
Polerlzzezione: verticale
8.0.5.: < 1.2/ 1
Larghezza di banda: 1.200 kHz
Potenza applicabila 300 W
Lunghezza: 1.450 mm ANTENNA MOBILE
Foro di fissaggio: o 13 mm “Sll-'tTEL"
Piede: "N" I PL completo di cavo
MOD. LKF 145 CON
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Frequenzazzß + 28 MHz
impedenza: 50 n
Poisrizzazione: verticale
larghezza di bande: 1.2% kHz
ANTENNA MOBILE H.0.S.: (1.2
Potenza: 300 W
“SIRTEL” Stilo acciaio: conico
MOD. LM 145 "MIRAGE" Lunghezza: 1.450 mm
Montaggio: attacco gronda
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impedenza: 50 Q Tipo' 1/4 A raccorciata Poiarlzzazione: verticale
Poiarizzazione: verticale Frequenza; 27 MHz 8.0.8.: < 1.3/1
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Larghezza di banda' 1200 kHz Poiarizzazlone: verticale Potenza applicabile: 50 W
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Longhena: 1.450 mm Larghezza di banda: 1.200 kHz Foro di fissaggio: rt 13 mm
Fissaggio: con baae magnetica Potenza applicabile: 150 W Piede: "N" completo di cavo
completa di cavo e connettore Lungii'iezzal 790 mm
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Codice GBC NTIm-OO
Piede: "N'I completo di cavo sTlLo Di nicAMelo
codice GBC NTIG305-00 Codice GBC tfr/6320415
VERIFICA DI CONTINUITÀ

CIRCUITQ DI PROVA
PER UTENZE
A BASSA RESISTENZA
INTERNA
Lo genesi del circuito che vi proponiamo è indubbiamente I 1 drwitq ditçest dåveva Bvflleerçåp
- _ - ›
singolare.. Infatti esso e` noto doll I' esigenze
~ ~
di tenere sotto controllo v| sue fulllm acen OSCOITQI'B nel l'
spositivi una corrente Mevante,
detonoton elettrici di un sistema d emergenza o bulloni esplosivi, circauncentesimo di quella necessaria
costituiti do occenditori o basso resistenza interno. #1110 Swppio; in mancanza, Si sarebbe
fatta la fine di quel tizio che provava i
fiammiferi accendendoli.

di libero Formísoni Funzionamento


Per la gioia di chi ama i montaggi sem-
plici, il marchingegno è composto da due
inverter e un relè D.I.L. a 5 V; l'alimen-
tazione, fissata nell'uso particolare a 30
V, prevede l'impiego di due integrati in
i cascata, ma utilizzando il circuito in au-
to o a tensioni minori di 24 V, l'IC 7824
può essere omesso.
Sfruttando le naturali caratteristiche
di un TTL come il 7406, l'ingresso del
primo inverter (pin 1) è normalmente
alto quando scollegato. Se allora tale
pin è in parallelo all'alimeutazione del
filamento sotto prova, potremo avere
due condizioni:
` a) il filamento è sano, e il pin 1, attraver-
r so il diodo D1 che blocca le componenti
positive, è a massa, cioè a livello basso.
Di conseguenza la sua uscita è alta, e al-
to sarà perciò l'ingresso del secondo in-
verter. Al relè DIL giungerà I'alimenta-
zione negativa e la spia rimane accesa;
b) il filamento è interrotto, e il piu 1, es-
sendo “appeso”, sarà a livello alto, il pin
2 sarà perciò basso come il 3, e in uscita
avremo una tensione positiva che non
avrà efietto sul relè D.I.L. La spia reste-
rà spenta. Osservando 1a spia spenta,
ancora non potremo avere la certezza
che il filamento sotto test sia sano o no;
potrebbe ad esempio essersi guastata la
spia, o l'IC 7406, ecc.
A questo punto, premendo il pulsante
di test, colleghiamo il pin 1 a massa at-
traverso un resistore dal valore simile a
quello dell'apparato in prova.

Progetto n. 5 - 1989
vERIHcA DI coNTlNulTÀ

+_24v c lcz m" ~ los om


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Figura 1. Schema elettrico

Figura 2. Circuito stampato scala 1:1 °¬

'0
nuuuì "a
+ ALIMENTAZIONE UTENZA n-É-:l h
PE1405

CIRCUITO

Figura 3. Schema di cablaggio e disposizione dei componenti.

Proge'rto n4 5 - 1989 75
vERrFIcA DI coNTiNuITÀ

La spia dovrà accendersi, poiché, a


differenza dei comuni circuiti di test per Elenco componenti
spie, avremo simulato realmente il fun-
zionamento del dispositivo, e potremo
quindi essere tranquilli anche per ciò Semiconduttori
che riguarda gli altri componenti. ICI: SN7406
Altro non si può dire, vista la sempli- ICZ: UA7824
W
cità del tutto, se non che il circuito si pre- ICS: UA7875
sta molto bene per tenere sotto control- DI: 1N4007
lo spie “importanti”, come le luci di stop
dell'auto, o le resistenze dei sensori di Resiatori
fumo impiegati nei circuiti antincendio, R1: 4709 1/4W
o le resistenze d'accensione di certi tipi R2: 2 Q 1/2 W
di bruciatori chi volesse ottenere un
comportamento contrario (a filamento Condensatori
rotto, spia acceso; a filamento sano, spia ci: 100 k veri. Il circuito stampato di questo
spenta) dovrà semplicemente collegare progetto può essere richiesto al
il pin 2 al 4 del 7406, tagliando la pista Gruppo Editoriale JCE citando
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che unisce il pin 2 al 3. Per impieghi mol- il riferimento PE 1405 al costo
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Progetto n. 5 ~ 1939 79
IL KIT DEL MESE

TERMOMETRO
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DIGITALE
Questo mese presentiamo un kit veramente interessante. Si tratta di Il sistema completo permette di
ottenere:
un sistema per utilizzare apìeno le possibìlò di un modulo ° la lettura dell'ora in ore e minuti;
preassemblato facente le unzioni di termometro digitale nonché di 0 la lettura della temperatura in
orologio. gradi Celsius e Fahrenheit tramite
l'impiego della sonda entrocontenuta o
di una sonda esterna opzionale;
' l'allarme acustico e visivo al
di Fabio Carera IWZDHN raggiungimento di una temperatura
più alta o più bassa di quella prefissata.
È inoltre possibile l'interfacciamento
diretto del modulo all'ingresso seriale di
l nostri lettori ricorderanno senz'altro Nella confezione blisterata troviamo un computer.
la presentazione che già facemmo in infatti un modulo (il TMB-SBO) che, già Le caratteristiche funzionali sono
passato di un kit distribuito dalla di per sè è un termometro-orologio a piuttosto buone e permettono di leggere
Melchioni S.p.A.; quello di cui parlere- LCD e una basetta (e questo è il vero e valori di temperatura (con risoluzione
mo ora, commercializzato come MKit proprio kit) che serve a controllare di 0,1°C) da 49°C a +69°C.
377 è composto da due parti, di cui una tutte le possibili funzioni del modulo L'accuratezza della misura è dit 1°C.
preassemblata. principale. L'alimentazione dell'apparecchio è
fornita da una batteria a stilo tipo AA
posta sul retro del modulo LCD, e que-
sto, a nostro avviso, è estremamente po-
sitivo per un utilizzo universale dello
strumento anche dove non si abbiano a
disposizione fonti di alimentazione a
bassa tensione

Funzionamento

In tabella 1 è visibile la corrisponden-


za funzionale dei piedini di collegamen-
to del modulo principale. l'l nostro
modulo di controllo non fa altro che
“ottimizzare” quelle operazioni che
potremmo effettuare cortocircuitando
fra di loro i vari piedini del termometro.
In particolare i pulsanti P1+P4 servo-
no a variare le funzioni di visualizzazio-
ne che sono state preimpostate median-
te i clip-switch 11+I4. Facciamo un
esempio: se desideriamo misurare una
temperatura in gradi centigradi, cam-
pionando la rilevazione ogni 10 secondi,
dovremo avere 12 aperto (funzione di
termometro), 13 aperto (misura della
temperatura in gradi centigradi) e Il
aperto (campionamento ogni 10 sec).
Le combinazioni ottenibili con 1" -
piego dei pulsanti e dei dip-switch sono
\
molteplici e coprono praticamente tutte
60 Progetto n. 5 - 1989
IL KIT DEL MESE

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P1 P2 |2l|1I|4l¦ 93 P'
° 1

Figura 1. Lo schema elettrico del modulodi controllo è molto semplice; si noti Figura 2. Disposizione dei componenti
l'interozione tra i pulsanti ei clip-switch. sul modulo di controllo.

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Figura 3. Esempio di opplicazionedel circuito a dei relé di Figura 4 Con un'opportuno interfixociamnto è possibile leggere
controllo. idnti deipin. 9 e 10 tramite un computer.

le funzioni ottenibili dal modulo, oom- secondo dalla soglia inferiore (pin 7) ed potrebbe pilotare l'sttivazione di una
presa l'attivazíone dell'allarme al supe- il terzo da entrambe. Risulta così molto ventola di rañi'eddamento forzato. Lo
ramento di una soglia di temperatura semplice ell'ettuare dei controlli sulla stesso dicasi per il raffreddamento di
predefinita. temperatura in apparecchiature criti- computers, apparecchi in cui il surri-
A nostro avviso è importante rí› che, in cui il superamento di una certa scaldamento provoca sicuramente
chiamare l'sttenzione sulle possibilità soglia porterebbe a dei malfunziona- danni di una certa entità.
offerte dal modulo di controllare circui- menti. Una possibile applicazione
ti elettrici in base alla temperatura; un potrebbe essere quella di inserire il Collegamento ad un computer
esempio di tale applicazione è visibile in modulo all'interno di un amplificatore
figura 3; è possibile collegare al modulo lineare di r.f. a tubi elettronici: dato che La figurs 4 mostra i segnali presenti
ben 3 relè, pilotati il primo dalla soglia questi tendono ben presto a scaldarsi in sui pin 9 e 10 del modulo principale;
di temperatura superiore (pin 6), il maniera abnorme, il nostro controllo questi dati, in formato seriale, possono

Progetto n. 5 - 1989 81
ll. KIT DEL MESE

Massa (negativo dell'alimentazione)

0+
Regolazione ore

Oi
Regolazione minuti
Test (accensione contemporanea di tutti i SWI "WM
segmenti del display) " 0
Tempo di campionamento (se il contatto T
è chiuso la temperatura viene campionata
ogni secondo, se aperto ogni 10 secondi) o
Uscita el. determ. dal valore di soglia superiore
Uscita el. determ. dal valore di soglia interiore Commutatore
Uscita el. determ. da entrambi i valori
Uscita dati seriali (data)
Uscita dati seriale (clock)
Commutazione temperatura/ora
Regolazione soglia inferiore
Regolazione soglia superiore
Commutazione °C/°F '
Uscita allarme (al valore di soglia 99”" ' s'm" 2 s'm" 3
viene emesso un suono per 6 secondi SW' mm'
con frequenza pari a 4 kHz)
Alimentazione (+ 1,5 V) Figura 5. Come applicare delle sonde eateme.

risultare alquanto utili per applicazioni seconda dello stato logico; sarà quindi della durata di 0,125 mS seguito da una
legate al computer, ad esempio il con- necessario l'interfacciamento attraver- pausa di 1 mS. Con questa sequenza
trollo del riscaldamento di un ambiente so un apposito circuito che provveda a otterrerno, nell'ordine, le informazioni
in funzione della temperatura esterna. portarli a livello RS232 (+ 12/-12l o TTL riguardanti il segno (+ o -), le decine, le
I dati presenti sul piedino 9 hanno (0/+ 5). unità e i decimi di grado. Sul pin 10 è
una tensione variabile da 0 a +1 V a Il formato dei dati è di un impulso invece presente l'impulso di clock,
necessario per la sincronizzazione di
lettura dei dati inviati al computer.

Montaggio
L'assemblaggio del modulo di control-
lo è un'operazione veramente banale ed
è sicuramente alla portata di chiunque;
le operazioni da effettuare si riducono a1
montaggio di quattro pulsanti di
controllo, un clip-switch a quattro inter-
ruttori (per la preimpostazione delle
funzioni), un buzzer, un resistere e un
transistor. Il modulo è fisicamente
collegato al termometro mediante uno
spezzone di flat cable a 16 poli.

Ci sono anche gli optionals...


Le possibilità offerte da questo versa-
tile kit non si fermano a quelle elencate
finora, ma sono limitate soltanto dalla
fantasia dell'utente. Segnaliamo sola-
mente che sono disponibili come opzio-
ne delle precise sonde di temperatura
esterne a ter-mistore, utili nel caso la
temperatura da misurare non sia diret-
tamente quella dell'ambiente dove è
Foto2. Il modulo di controllo consente lo completogesnone del termometro orologio posto lo strumento. Il termometro potrà
icablaggzvolm'š essere valorizzato esteticamente con
di l'apposita mascherina, disponibile nei
colori bianco e nero. I
82 Progetton. 5~ 1989
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f'WLId. Fv - C 250
APPLICAZIONI DEL DTMF

CHIAMATA
SELETTIVA
DIGITALE
Con l'awento degli integrati che troviamo raccolti nei Data-Book
alla voce "Special Function" è possiloileV costruire una chiamata
selettiva digitale con possibilità di estensione della chiamata a tutto
il gruppo degli utenti con una modica spesa e un sicuro
funzionamento.

di Andrea Sorano
“Boom

l n precedenza per le chiamate selet- dell'apparato, vuoi per un rientro di 11 circuito che vi proponiamo in questo
tive venivano impiegati come gene- radiofrequenza. Oggi è possibile invece articolo è, come si deduce dal titolo, una
ratori d'onda dei comuníssimi 555 ottenere un determinato numero di fre- chiamata selettiva codificata con una
mentre per la decodifica delle frequenze quenze controllate da un quarzo e gesti- sequenza di cinque note predisposta
si era soliti usare dei PLL tipo 567. Pur- te da uno di questi integrati della serie però anche per una chiamata contempo-
troppo sia gli uni che gh' altri, dopo un Special Function a un prezzo contenuto ranea a tutti gli utenti con l'utilizzo di
periodo più o meno lungo di funziona- e, proprio per merito del quarzo, con la sole tre note, cosa molto utile se si desi-
mento, variavano la frequenza su cui sicurezza che dopo anni di funziona- dera ad esempio comunicare un avviso
erano stati regolati, vuoi per le perdite mento anche continuo, non vi saranno di interesse generale a tutti gli utenti di
dei condensatori, vuoi per uno shock variazioni inaspettate di frequenza. una ditta.

86 Progetto u 5 - 1.989?
APPLICAZlONI DEL DTMF

ÃXBXD

5 X Db. Silllflflv

Figura 1. Schema elettrico.

Progetto n. 5 - 1989, 57
APPLICAZIONI DEL DTMF

I..
t fi-:Oí v
oi : v

Lém
Figura 3. Disposizione dei componenti.

88 Progefio, n. 5 - 1930
APPLICAZIONI DEL DTMF

Funzionamento
Tabella 1
In Figura 1 vediamo lo schema elettri-
co composto da cinque integrati sei
Cod. Numero Cod. Numero
transistor più una manciata di diodi e di
altri componenti passivi: analizziamo-
1 0001 9 1001
ne il funzionamento passo per passo.
2 0010 0 1010
L'uscita dell'altoparlante dell'RTX è
8 001 1 -K 101 1
collegata direttamente all'ingresso di
4 0100 # 1100
IC2 tramite il partitore resistivolvaria-
5 0101 A 1 101
` bile TRI e il condensatore di didaccop- 1 1 10
6 0110 B
piamento 03. IC2 provvede, con i soli
7 011 1 C 1111
componenti esterni applicati ai suoi
a 1000 D 0000
piedini C2, R1 e Q, a selezionare ñno a
otto frequenze, divise in due gruppi di
quattro e spedite due alla volta: in que-
sto modo si può formare una matrice di
4 righe per 4 colonne e ottenere 16 usci- richiedendo cosi la ritraemissione di un transistor, tuttii componenti passivi e
te in corrispondenza delle note ricevute. nuovo codice completo. Questo tempo di infine il relè ed il cicalino, aiutandosi
Sempre all'intemo di IC2 è presente un autoreset di IC4 è regolabile tramite coni disegni di Figura 2 e 3. Ricordiamo
codificatore che trasforma le sedici usci- TR2 e C6: quando giunge il primo che al posto dei dip-switches è possibile
te nel numero binario corrispondente numero, scorrerà una corrente, limitata montare degli zoccoli per integrati a
occupando cosi solo quattro piedini: da TR2, nel condensatore C6 che non otto piedini, come si vede dalla foto di
l'uscita 1 sarà uguale al numero 0001, appena raggiungerà il valore di tensio- uno dei prototipi, e fare poi i collega-
la 2 al 0010, la 3 al 0011 e così via ne necessario per superare la soglia di menti con del filo piegato a U.
seguendo l'andamento della Tabella 1. conduzione di T2, manderà in conduzio- La comodità di tale circuito però è pro-
In più troviamo un'uscita che assume ne quest'ultimo, resettando 104. 05 e prio legata al fatto di poter cambiare
livello logico 1 ogni volta che una coppia R5 servono per resettare IC4 al momen- velocemente codice di accesso, operazio-
di frequenze viene ricevuta corretta- to in cui viene fornita tensione a tutto il ne facilitata se si usano normali
mente; ad essa affidiamo due compiti: circuito. “contraves”: in effetti è possibile anche
pilotare tramite T1 un LED per la fase I quattro diodi posti sull'ìngresso A di questa soluzione, che è la più comoda
di taratura dell'apparecchio, e abilitare ICB vengono utilizzati per riconoscere sebbene sia la più dispendiosa.
IC3 a compiere il suo lavoro che è quello facilmente il numero 0000 che servirà Per la taratura dovremo regolare
di comparare i due numeri binari che si per le chiamate di gruppo: fornendo i TRI, TR2, TR3 e settare i vari numeri.
presentano alle sue entrate. primi due numeri del codice più il nu- Per il settaggio dei numeri si deve ricor-
Sull'entrata A è collegato I'ultimo nu- mero 0000 si attiverà Ry 1, il quale prov- rere alla Tabella 2. Si regalerà successi-
mero decodificato da IC2, mentre sulla vederà a collegare direttamente Puscita vamente TRA, da cui dipende la durata
B sarà sempre presente un solo numero audio dell'RTX all'altoparlante esterno, dell”avviso di chiamata procedendo così:
binario che verrà selezionato da IC4 e cosa che invece avviene manualmente ruotare verso sinistra TR3, dare
che noi avremo già “stabilito” tramite i nel caso di una chiamata individuale. alimentazione al circuito e vedere per
dip-switches. In pratica il funziona- quanto tempo LEDZ rimane acceso. Se
mento di questo complesso di integrati è Montaggio questo tempo e sufficiente lasciare TR3
il seguente: IC4 è resettato e pertanto in quella posizione, altrimenti ruotarlo
tiene alta la sua uscita numero 0 che, Per il montaggio è quasi obbligatorio di poco verso destra; togliete e ridate
tramite il primo dip-switch, fornirà ricorrere al circuito stampato di Figura alimentazione e ricontrollare il tempo
sull'ingresso B di IC3 un numero da 0 a 2 inserendo prima i ponticelli di ñlo di di accensione.
15. Se IC2 riceve una coppia di frequen- rame poi gli zoccoli degli integrati, i Procedete così fino al tempo voluto.
ze che corrispondono in uscita a quello
stesso numero, allora IC3 fornirà un
“OK” portando alta la sua uscita di com~
parazione corrispondente al piedino tre Tabella 2
a cui e collegato l'ingresso di clock di
IC4; esso farà giungere sull'ingresso B
di 103 il secondo numero impostato sul
secondo dip-switch.
1111122 51111; 9111122'A11112",=
Procedendo così, se arrivano le 5 note
corrispondenti ai 5 numeri impostati
sui dip-switch, IC4 comanderà a ICE,
2111122 6111122 o111122 311112,
tramite T5, di far accendere un LED e di
far suonare un cicalino per il tempo 3111122 71111:,*111122 01111:
voluto da TR3, R13 e C7 (da 1 a 60
secondi circa). Notiamo che se i numeri
decodificati non arrivano tutti e 5 entro
4 .LTli oFF ß Till FF #1111 OFF
D1111oN DFF'
un certo tempo, allora IC4 si resetterà

Proge'rto n. 5 - 1989 89
APPLICAZIONI DEL DTMF

ALTOP.
Elenco componenti
EXT.

Semiconduttori
TR1: 47 kQ trimmer
TR2, TR3: 1 MQ trimmer
D1:1N4001
INTERRU'I'I'ORE Dlx4): 1N4148
LEDI, LED2: diodi LED
T1 + T3, T5: BC 337
T4: BC 517
T6: 2N1711 o 2N2222
ICI: 78L05
1| ›
A B II'IBF 102: MT 8870 BE
108: 0D 4585
RTX 104: 0D 4017
CHIAMATA SEI..
105: 555

Resistori
Figura 4. Schema delle concessioni con I'RTX.
R1: 300 1:9
R2, R5 + R9: 100 kn
R8: 470 Q
R4: 6,8 kg
Si dovrà regolare ora TR1 e per far ciò numeri del codice devono essere uguali
R10: 10 kn
necessitano due RTX, uno in ricezione per tutte le autovetture, mentre ognuna
collegato al nostro circuito e l'altro in di queste avrà differenti gli ultimi due
R11, R12, R14: 4,7 kn
R13: 12 kn
trasmissione corredato di tastiera numeri. Se la direzione vuole effettuare
R15: 680 Q
DTMF: spedite 1a lettera A corrispon- una chiamata individuale comporrà il
dente al numero 1101 e mutate TR1 da numero desiderato, altrimenti spedirà i
sinistra verso destra ñnché non si primi due numeri del codice seguiti dal- Condensatori
accende LEDl. A questo punto non la lettera D corrispondente al numero 01: 220 pF, 12 V
rimane che tarare TR2 portandolo tutto 0000. In questo modo tutti gli RTX auto- C2, 03: 100 k
a sinistra e spedendo il codice dei cinque maticamente riceveranno il messaggio 04, 08: 10 k
numeri impostati: se LED2 non si senza muovere un dito. Inoltre se ogni cs: 1 pF, 12 v
accende ruotare di poco TR2 verso auto è provvista di tastiera DTMF potrà 00. C7: 10 pF, 12 V
destra e continuare così finché LED2 chiamare ogni altra auto individual~
non si illumina. Tutto ora è pronto per mente oppure comunicare con tutte
essere collocato in un mobiletto plastico insieme. Spetta ora ai lettori trovare le Varie
completo di altoparlante. E ovvio che altre applicazioni; dal nostro canto ri- Buzzer 12 V
questo circuito rappresenta solamente cordiamo solo che l'uso di apparecchia- Ry: Relè 12 V 2 sc.
la parte del ricevitore, dato che ognuno ture ricetrasmittenti per impieghi co- 5 dip switch a 4 interi'.
degli utenti dovrà essere munito di siddetti “civili” è subordinato al posses- Q1: quarzo da 3,579545 MHz
tastiera DTMF per comporre il codice so di una concessione ministeriale. I
scelto. Vediamo ora una possibile utiliz-
zazione pratica di questo apparecchio.
Supponiamo di gestire una ditta con
una trentina di autoveicoli tutti L'integrato MT887OBE è reperibile E
presso: Il circuito stampato di questo
equipaggiati di RTX e del nostro appa-
progetto può essere richiesto al
recchio e che vi sia una “direzione gene- JLII'IIOI' EIGCOI'III'OI'IICS
Gruppo Editoriale .ICE citando
rale” per il controllo dei vari lavori. - Pisa - TSI. 050/560295
Allora la direzione può chiamare il riferimento PE 1406 al costo
CKE di L. 17.600 più spese di spedizione.
un'auto alla volta oppure mandare un
messaggio a tutte e trenta contempora- Vedere istruzioni a pagina.
neamente in questo modo: i primi tre

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potremo menerci subito al vostro servizio.
Gruppo Editoriale
GRUPPO EDITORIALE JOE srl - Casella postale 118 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) JCE

Pmmafln n. 5 - 10m
Turra LE l-'onlvluLe
oeLL'eLE-rrnoulca m 1
W'. unmmmmplunwlomanmimruuønlm.
› `_Ie Ipertmonilnten

TUTTE LE FORMULE Descrizione 0°” e” m 22:.:


DELL' ELETTRONICA :israeliana e LW
D'ORDINE

meri e calcoli. e il ricorso a tor-


VDLUME N°1 mule da manuale. anche se ari-
do e spesso noioso. e inevitabi-
rTigHÉlElls-:TFåmlilÈ: voL. 2~ 8°" l; mm
L'Elettronica. tra i vari rami del
Eccoia qui la fonte. è questo li-
MODULO

sapere scientifico, è uno dei più


ricchi di al oritmi. di unità di bro. secondo di una collana di ogmäšrfåwllä voL. :i ma I" mm
misura e di ormule. Tante. ten- tre volumi nei quali sono state
tissime. troppe per essere ricor- raccolte tutte. ma proprio tutte Desidero ricevere il materiale indicato nella tabella. a mezzo paCOO DOSIQIO
date a memoria. Ecco dunque. le lormule utili a chi. sperimen- al seguente indirizzo:
tatore. progettista. professioni-
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assai sentita. la necessità di di-


sporre di una ionte unica da cui sta o studioso. ha a che lare con Nomelilllllllllllllllilfl
l'elettronica.
ricavare velocemente tutte le
espressioni analitiche di quoti- Pag. 224 L. 25.000
Cognomelilllilillllllllllll
via [lilllillllllililllil
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diano uso nel lavoro. Questo è il


primo di tre volumi che soddi-
FOTOCOPIE

Slano quella necessità. costi- cinalilllliillilllilllliì


tuentl un'opera che si ripagherà VIJLUME N°3 C.A. p
da soia migliaia di volte nel cor-
so dei numerosi anni in cui ver-
rà consultate. L'Elettronica non può prescin-
dere dalla matematica. Si sa che SPAZIO RISERVATO ALLE AZIENDE - SI RICHIEDE LÈMISSiONE Dl FATTURA
ACCETTANO

ha 2:4 L. 25.000 per un tecnico non è indispen-


sabile conoscere a memoria i Fammi”. llliililllllllJJ
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VDLLIME N°2 differenziali che regolano i cir-
PAGAMENTO:
cuiti più articolati, ma nella pra-
Tutti conoscono le semplicis- tica quotidiana di laboratorio E) Anticipato. mediante assegno bancario o vaglia postale per l'lmpono
slrne espressioni aigebriche che occorre assai sovente tare ri- totale dell'ordinezione.
Sl

regolano la legge di Ohm in cor- corso all'applicazione di qual- El Contro assegno. al postino l'importo totale
rente continua. Ma chi può sin- che formula da manuale scola- AGGIUNGERE: L. 4.000 per contributo fisso spedizione. l prezzi sono
ceramente affermare dì ricorda- stico. comprensivi di IMA.
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lca. non può lare a meno di nu- Pag. 192 L. 25.000
VIDEO DOMANI

JUMBOTRON: IL
MEGASCHERMO
DEL FUTURO
Per manifestazioni sportive, concerti rock e grandi esposizioni, gli I visitatori della EXPO '85 che si è tep
nuta a Tsukuba in Giappone, sono
schermi televisivi giganti sono sempre più richiesti. Finora la migliore tutti rimasti stupefatti davanti al
realizzazione in questo campo è stata fatta dalla Eidophor, con JumboTRON, il gigantesco schermo te-
uno schermo di grandi dimensioni, ottima resa e definizione, ma levisivo realizzato per l'occasione dalla
Sony.
non adatto ad ambienti illuminati. La Sony propone ora però "Jumbo Oltre alle dimensioni - 36 metri di ba-
TRON", un megaschermo basato su principi tecnologici innovativi se e 28 in altezza per una superficie com-
e pensato per funzionare perfettamente anche in piena luce. plessiva di circa 1000 metri quadrati il
nuovo scheme presentava luminosità e
nitidezza d'immagine, anche in pieno
di Carlo Solarino sole, mai ñno ad allora raggiunte.
VIDEO DOMANI

collocato al centro a1 fine di ottenere, La cella Trini-lite cui abbiamo fatto


I) Metodo lampade a fllamento come si è verificato con attente speri- riferimento finora. è il modello TL-l
l Z mentazioni, immagini più nitide. (Figura 2), lo stesso cioè usato per
[l Trini-lite presenta poi, in corrispon- l'EXPO '85, ed è quello adatto per gli
denza ad ognuno dei fosfori, tre canno- schermi maggiori, ovvero con base
ni, ciascuno nei quali invia con continui- superiore a 18 metri.
tà e secondo un tracciato rettilineo il La Sony però ha posto in produzione
proprio pennello di elettroni sul fosforo anche il TL-2 (Figura 3), di uguale misu~
che gli compete. ra del precedente ma con due coppie di
La prima spontanea osservazione, è pixel, indicato per schermi più piccoli,
che questi micro-cinescopi non conten- con base cioè dagli 8 metri in sù; e il
gono la ben nota maschera forata dei TL-8 (Figura 4), a 8 triadi, per schermi
loro fratelli maggiori, la quale determi- con base da 4 metri in sù e indirizzati in
na una riduzione del rendimento lumi- prevalenza a uso interno.
noso pari al 60-70%. Ecco quindi uno dei
motivi, ma non è l'unico come vedremo, Costruzione delle immagini
per cui l'intensità luminosa del Jumbo-
TRON risulta molto elevata anche in La composizione delle immagini sullo
piena luce del sole. schermo avviene secondo un principio
Le dimensioni frontali della cella alquanto diverso dalla tradizionale
Trini-lite sono, come detto, di 8 x 4,5 cm; scansione, in cui i pixel vengono illumi-
se possono apparire relativamente nati in sequenza dal movimento del
grandi per un solo pixel - quelle di un pennello di elettroni.
normale televisore sono inferiori al mil- In questo caso, tra l'altro, ogni
limetro - si deve però pensare che la di- pixel rimane attivato per circa 1/
stanza d'osservazione di uno schermo 200.000 del tempo di scansione di
gigante è di 10 o 100 metri e anche più quadro, ed essendo quest'ultimo, nello
e a questa distanza essi appaiono molto standard CCIR, di 1/25 di secondo, tale
piccoli e capaci quindi di fornire imma- attivazione dura solo 0,2 millionesimi di
gini dettagliate. secondo.
Se consideriamo che in un buon tele- Ciascuno dei Trini-lite del Jumbo-
visore la risoluzione, ovvero il numero TRON dispone invece di una connessio-
di pixel per linea, va da 320 a 400 e se ne diretta verso l'esterno, il che consen-
ricordiamo che per costruire una linea te di tenerli accesi per un tempo maggio-
E anche noi, modesti spettatori degli del JumboTRON di Tsukuba sono stati re, non risultando vincolati alla sequen-
stadi, sappiamo bene che i grandi impiegati 450 Trini-lite, concludiamo zialità della scansione.
schermi ben difficilmente riescono a subito che l'immagine offerta da questo Precisamente ogni Trini-lite rimane
darci delle immagini soddisfacenti. scheme gigante era ben più dettagliata attivato per un semiquadro o campo, la
Oggi però siamo di fronte a un'impor- di quella che vediamo sul televisore di cui durata, nello standard CCIR, ë di 1/
tante svolta: il JumboTRON, nato come casa. 50 di secondo.
prodotto esclusivo per I'EXPO, puo esse-
re installato ovunque e in qualunque
forma o dimensione. D'ora in poi scher-
mi per stadi, per concerti rock e per con- anni. W TP-'v- r i
ferenze, ma anche quadri luminosi per
stazioni ed aeroporti e pannelli pubbli-
citari in ogni formato, potranno inon-
darci, sia di notte che di giorno, con im~
magini sempre perfette.
Ma vediamo da vicino quali sono le so-
luzioni tecnologiche, che hanno consen-
tito questa suggestiva proposta per il Figura 2. TL-I. Adatto a schermi Figura 3. TL-2. Adatto a schermi aventi
mondo della comunicazione. aventi dimensioni maggiori di 233 mq. dimensioni maggiori di 48 mq,
principalmente per uso in esterni.
Il Trini-lite

ll principio su cui è realizzato il Jum-


boTRON consiste nel costruire lo schen
mo ponendo, uno accanto all'altro, dei
piccolissimi e speciali cinescopi o “Trini- Figura 4. TTL-8. Adatto a schermi aventi
lite”. Ciascuna cella Trini-lite (Figura dimensioni maggiori di 12 mq, per uso in
1), dalle dimensioni di 8 x 4,5 x 2,5 cm, interni.
presenta una sola triade di fosfori o
pixel, rosso-verde e blu, di cui il rosso è

Progetto n. 5 - 1989 93
0 Diafi'aalflvu 'Triui-Illa" amiflanta Inci ü 3 lalllri

e uma mm ma

O Paralullnina a Sanaara qanaraziana luca

A1» mmm var unr w mmm la :missioni mm

Q manna riaaaanta SHF [par la lraamiaaiuni ala satallilal _

6 lntanna fiamma trasmissioni talaviaiaa ad alia llaflnin'ana

ß Talaaanlara pnaia sul latta lalaaamandaaa

ß Blanca fumitura magia alaflriaa


,L1 `

O Passaggi par laanulanziuna ad laaaziana


/-/

Q lscanaara ||ar lnanulanziona all ianazlana

0 Vamnla di raflmdamanla
/-_/

0 Fibra nlliaa alatribuh'iaa-rlaaailrìua li aaqnala'


E-/MH/ /--/

0 ll'llllllmllfl

ß Gircúlli alatlranini

0 Emma unlla amittanta luca

Q Sunarfiala dal Jumlal'llflll

Q Siatalna alloparlanli dal nalcnaaaniaa

9 Gallina lli controlla audio

Q Arahlalu vllla'oaaaaalla

i Palcaaaaniau nar aarl lipi ai :Mannu

Q tamara di camlla aantrala

g ninna ui mmm mi
VIDEO DOMANI

Struttura del Trlni-llle (ilpc TL-l)


SVAGO E INFORMAZIONE

iMr
Gli schermi elettronici giganti capaci di riprodurre immagini
analogiche, come quelle che vediamo sul nostro televisore, e
immagini digitali, con informazioni alfanumeriche, risulteran- RGB
no di grande utilità in svariate occasioni della nostra vita di Tri-colore
schermo
domani. ' forsforeacente

Nello svago e nel tempo libero potranno ingigantire le imma-


gini di awenimenti sportivi o di concerti rock e con tutti gli effetti
speciali che siamo abituati a vedere sullo schermo casalingo:
rallenty, reply, fermo immagine, scritte sovrimpresse e cosi
via.
Ma anche nella nostra vita quotidiana potranno proporci, negli
aeroporti o nelle stazioni ferroviarie, indispensabili informa-
zioni aggiornate in tempo reale sugli orari di arrivi e partenze
o sull'evolversì del traffico, e delle condizioni atmosferiche.

Ed è proprio questo cinquantesimo di


secondo, contro quei 0,2 milionesimi del
normale cinesoopio che determina -
oltre alla già considerata assenza della
maschera forata - l'inconsueta lumino-
sità dello schermo anche in pieno sole.
La lunga durata dell”attivazione delle
celle genera anche un'eccellenbe stabili-
tà delle immagini, del tutto immuni da
sfarfallio o flicker.
Per indirizzare poi il segnale televisi-
vo a ciascun Trini-lite, esso viene diviso,
riga per riga, in tanti “campioni” quan-
ti sono appunto i Trini-lite per riga. e
ciascun campione di segnale viene tra-
sformato in insiemi di bit.

Figumôdome èsuddivíso'loachermp _

. ` '5 l
96 Progetto n. 5 - 1989
VIDEO DOMANI

CANNONI BEAM DI ELETTRONI FOSFOFII Struttura di principio di una cella


elementare di Trr'ni-lite.

à B Nei normali cinescopi la generazione


dei colori viene ottenuta per scansio-
ne del 3 beam di elettroni Fl G B sui
corrispondenti foslori.
La oollimazione tra cannoni e triadì
rosso - verde - blu dei fosfori è garan-
tita dalla "maschera forata". che però
sottrae una rilevante parte di energia
luminosa.
Nel Trini-lite, invece, ogni cannone
invia il proprio beam direttamente sul
fosforo senza scansione e senza ma-
schera forata, con torte guadagno di
luminosità dello schermo.

Questa soluzione a 8 bit consente


ALCUNE CARATTERISTICHE di ottenere per ciascun colore primario,
rosso-verde-blu, 28 = 256 livelli
Besso consumo di energia cromatici; ma la combinazione dei 3
colori primari determina una tavolozza
Gli elettroni emessi dal catodo sono convogliati direttamente al fosfori fluorescen- complessiva di oltre 16 milioni di
ti, con altissima efficienza. ln questo modo il consumo di energia risulta molto colori (2563).
inferiore rispetto ad altri sistemi, a parità di luminosità. Inoltre, a seconda delle condizioni di
illuminazione dell'ambiente (giorno,
Unità individuali per un agevole montaggio e manutenzione sera, notte, al chiuso o all'aperto), è
possibile impostare quattro diversi
L'installazione dei Trinl-lite viene effettuata con moduli a 32 celle per il TL-8 e da livelli base di luminosità sullo scheme,
16 per il TL-2. Quando una cella va fuori uso, tutto il modulo può essere rimosso sempre salvaguardando l'intera
sia dalla parte posteriore che anteriore dello schermo in breve tempo: circa gamma dei colori.
5 minuti. Tutto il sistema elettronico di codiñca
La struttura è così adatta per sostituzioni d'emergenza; inoltre. un'unltà avente una del segnale video e di distribuzione
cella guasta può essere riutilizzata dopo la sostituzione della stessa. delle informazioni a ciascun TriniJite
fa capo a una complessa struttura
Suddivisione dello schermo circuitale, in gran parte realizzata con
appositi componenti ed alta scala di
JumboTFlON. come display controllato digitalmente, permette svariate ripartizio- integrazione.
ni dello schermo, in modo da offrire. in simultanea, presentazioni di più immagini Essa in particolare consente di realiz~
televisive e anche di testi da computer (Figura 6). zare schermi giganti di qualunque for-
mato e dimensione, cioè non vincolati al
Riproduttore universale classico rapporto d'aspetto 4 x 3 dello
schermo televisivo.
ll JumboTRON può presentare immagini provenienti da telecamera. da antenne Come si vede quindi, il JumboTRON
compresa la parabolica per satellite, da videocassette. da videodischi e da sia nella soluzione costruttiva del Trini-
computer; ma, soprattutto per uso pubblicitario. può proporre anche le suggesti- lite che nell'eleborazione dei segnali, se-
ve immagini generate dalle Workstation grafiche. gue dei principi innovativi rispetto a
quelli del tradizionale cinescopio, appo-
sitamente individuati e sviluppati per
un'ottimale realizzazione dei mega«
A ciò provvede un convertitore A/I), gli 8 bit saranno tutti a zero; se il rosso schermi in piena luce.
che agisce secondo il criterio della è presente in quantità media, avremo 4 Se vogliamo, tuttavia, rimane valida
PWM, Pulse Width Modulation, con pe- bit a valore zero e quattro a uno; se infi- l'illuminazione dei fosfori, prima idea
role di 8 bit (Figura 5). Se quindi, ad ne il punto è di un rosso completamen- su cui si è sviluppato qualunque televi-
esempio, un punto dell'immagine non te satura, gli 8 bit saranno tutti a valo- sore.
contiene alcuna informazione di rosso, re uno. I

Progetto n. 5 › 1989 97
TOP SECRET

SCRAMBLER
DIGITALE
Basta aver ascoliaio uno scanner per rendersi pienamente conto uno spettro “difl'erenza”. Ad ogni “riga
spettrale” della frequenza del segnale
della scarso discrezione delle comunicazioni radioteleioniche: da codificare corrispondono quindi due
cenamenie ci sono innumerevoli curiosi che si divertono a esplorare componenti, delle quali la sola frequen-
le bande VHF/UHF, ma è alireflanio certo che le linee telefoniche za “differenza” va a costituire il segnale
hanno le orecchie lunghe... crittografato.
L'operazione inversa permette di
ricomporre il messaggio in chiaro, a
partire dal segnale crittografato;
1cr cura di lowrence Giglioli quest'ultimo è adatto alla trasmissione
quanto l'originale, perché la banda
passante è praticamente identica.
L'eflicacia dell'operazione dipende
ià da tempo, i militari trasmet- In questo articolo, vi spieghiamo strettamente da diversi parametri,
tono le loro conversazioni con come costruire un dispositivo decisa- difficili da controllare:
G segnali crittografati, ed altret- mente migliore... ° rigorosa uguaglianza delle “fre-
tanto avviene ormai per le trasmissioni quenze di inversione” nel oodiñcatore e
informatiche di tipo bancario o “mone- Uno scrambiing di qualità nel decodificatore
tario”.Di conseguenza, anche tra i “civi- ° eliminazione totale delle componen-
li” cresce rapidamente la necessità di un Il processo di scrambling per “inver- I ti indesiderabili che, nel segnale critto-
sistema “scrambler” ragionevolmente sione di frequenza” è relativamente grafato, sono il segnale in chiaro e la
sicuro ed eflìcace. semplice a livello di principio, se con- componente somma.
Fino ad ora, quasi tutti i montaggi frontato coni sistemi digitali più recen- In pratica, bisogna utilizzare clock
“amatoriali” rivestivano solo un ti: il suono da codificare viene miscelato quarzati ad entrambi i lati del collega-
interesse dimostrativo, a causa della con una frequenza fissa ed il risultato è mento e filtri molto selettivi, accoppiati
loro scarsa sicurezza e della mediocre un “battimento eterodina”, che produce a modulatori ad anello perfettamente
qualità del suono decrittato. uno spettro di frequenze “somma” ed equilibrati.
Qualunque tolleranza peggiora forte~
mente le prestazioni del sistema.
Una differenza, anche piccola, tra lel
frequenze di inversione del codificatore
r'l- e del decodificatore deforma il segnale
decrittato, proprio come avviene in un

W |=x2114A Fxáz4 y$_B* Audio Sora


ricevitore a banda laterale unica, il cui
oscillatore di battimento sia mal regola-
to. Qualsiasi residuo di segnale in chia-
ro nel segnale crittografato potrebbe
renderlo intellígibile e quindi ridurre a
zero l'utilità del sistema.
'ELlMll Qualsiasi residuo della componente
somma rischia di causare battimenti
IB'IUIU-å› supplementari, che possono aumentare
l'intelligibilità del segnale crittografato
«iodeeiweoo'øel A"

e diminuire quella del segnale


*Var decrittato!
' lnve; p Finora, si poteva scegliere soltanto
tra un circuito semplice, di interesse so~
61%

lo dimostrativo, ed un “marchingegno”
senza dubbio efficace, ma alla portata
dei soli laboratori professionali.
Il produttore britannico di circuiti in-
tegrati CML (Consumer Microcircuits
Ltd) ha risolto per noi questo problema;
specialisti di filtri a commutazione di

ProgefloV n. 5 - 'i989
TOP SECRET

utilizza una soluzione originale che


permette di aumentare fortemente la
sicurezza della codifica: lo spettro audio
(da 300 a 3400 Hz) viene separato in due
bande (superiore ed inferiore), ciamuna
delle quali subisce una diversa inversio-
ne dí frequenza! Ci sono così 32 “chiavi”
di codifica diverse, che possono essere
definite a partire da un solo quarzo.
L'efiicacia è tale che questo compo-
nente è stato scelto per alcuni trasmet-
titori dell'esercíto americano!

FX 224: un Integrato interessante


L'FX224J appartiene ad una famiglia recchjo di base funzionerà in simplex,
di scrambler che comprende diverse cioè con alternanza di parla-ascolta.
varianti; lo schema a blocchi di Figura 1 Questo sistema è perfettamente adatto
vale per l'ìntera famiglia ed è quindi un all'esercizio di un collegamento radio,
po' più complicato rispetto quello del con un solo FX224 ad ogni estremo.
componente utilizzato in questo L'utilizzo telefonico (tradizionalmen-
montaggio. In particolare, l'FX224 non te in duplex) potrebbe prevedere due
possiede il bus seriale; è configurato FZ224 ad ogni estremo della linea, ma è
capacità ed affermati produttori di come un “ricetrasmettitore” e possiede 2 economicamente più valido operare in
rivelatori di tono ad alta precisione, i ingressi e 2 uscite, corrispondenti ai alternanza anche in quel caso.
tecnici della CML sono arrivati ad percorsi interni per la messa in chiave e Alcuni ingressi logici permettono di
integrare in un contenitore DIL a 22 la decrittazione, che sono differenti. configurare l'FX224 a seconda delle ne-
piedini tutti i componenti più delicati di Poiché questi due percorsi utilizzano cessità di ognuno. La Figura 2 mostra
un eccellente scrambler. le stesse funzioni interne (filtri, modu- come 5 di questi ingressi servono a sele-
Meglio ancora, l'integrato FX224 latori, eccetera), è evidente che l'appa- zionare, tremite una ROM interna, le 32

lam. nm un" '

EN-Fl- RI

~nol|r

à- "anni

PS

SIAE F3' EN' HI

Figura. 1. Schëmfl a blocchi.

Progetto n. 5 - 1989
TOP SECRET

ROM Address Spllt Point Low Band High Band ROM Address Split Polnt Low Band High Band
A. - A. Hz Carrier, Hz Carrler, Hz A4 - A, Hz Carrier, Hz Ceri-lor, Hz
fa1 fa fm fa

0 O 0 0 0 2800 3105 6172 1 0 0 0 0 1135 1436 4504


0 0 0 0 1 2625 2923 6024 1 0 0 0 1 1050 1351 4424
0 0 0 1 0 2470 2777 5813 1 0 0 1 0 976 1276 4347
0 o o 1 1 2333 2631 5681 1 o o 1 1 913 1213 4310
0 0 1 0 0 2210 2512 5555 1 0 1 0 0 857 1157 .4273
0 0 1 0 1 2100 2403 5494 1 0 1 0 1 792 1094 4166
0 0 1 1 0 2000 2304 5376 1 0 1 1 0 736 1037 4132
o o 1 1 1 1909 2212 5263 1 o 1 1 1 683 968 4065
0 1 0 0 O 1826 2127 5208 1 1 0 0 0 636 936 4032
0 1 0 0 1 1750 2049 5102 1 1 0 0 1 591 891 3968
0 1 0 1 0 1680 1984 5050 1 1 0 1 0 552 853 3937
0 1 0 1 1 1555 1858 4950 1 1 0 1 1 512 B13 3906
0 1 1 0 0 1448 1748 4807 1 1 1 0 0 471 772 3846
0 1 1 0 1 1354 1655 4716 1 1 1 0 1 428 728 3816
0 1 1 1 0 1272 1572 4629 1 1 1 1 0 388 688 3787
0 1 1 1 1 1200 1501 4587 1 1 1 1 1 350 650 3731

Figura 2. Codici per predisporre la chiave di codifica.

chiavi di codiñca disponibili, formate ° la portante per lfinveraione di Noi abbiamo comunque provato quar-
ciascuna da 3 parametri: frequenza della banda alta (high band zi con frequenze leggermente diverse
° il limite tra la banda “alta” e quella carrier). (naturalmente uguali ad entrambe le
“bassa” (split point); I valori indicati presuppongono che estremità della linea), con risultati non
° la portante per l'invereione di all'FX224 sia collegato un quarzo da 1 disprezzabili: è così possibile moltipli-
frequenza della banda bassa (low band MHz, valore imposto in assoluto dal care ulteriormente il numero delle
carrier); fabbricante. chiavi a disposizione.

himserieuìeno

RE
C14 R10

VDD

'hgressotr-m'ulone
1'/
TE°_|
100mV a
c-la Re D R6 V C _¬,sv.ff.†sM
+ +9 a 12v
vgo ch cs hgrelsornlero I

Figura 3. Schema :km-ico.


1

10° Progeflo n. s - 1989


TOP SECRET

PE1407

Figura 4. Circuito stampato scala 1:1. Ul'l l'l'lOl'ItflggìO...Ul'llVGl'Sl|e_


L'FX224 può essere utilizzato in una
tale varietà di casi che risultano inevi-
tabili alcuni adattamenti; pur essendo
previsto per elaborare senza amplifica-
zione né attenuazione (guadagno 2 dB)
dg livelli da 100 mV ad 1,5 Vefl', spesso
sarà necessario apportare qualche cor-
rezione. In alcuni casi (per esempio, sta-
zioni ricetrasmittenti), si potrà collegare
direttamente lo scrambler/descrambler

v si ai connettori esistenti (presa microfono


t'la

ed altoparlante) oppure nell”apparec-


chio stesso, ma in altri casi (soprattutto

ooF
\ - ._ g
nelle cabine telefoniche) bisognerà lavo-
rare esclusivamente mediante accop-
piamento acustico. Lo schema di Figura
3 comprende tutte queste varianti;
Figura 5. Disposizione dei componenti. spesso si potranno anche eliminare
alcuni componenti inutili.

Facciamo inoltre notare che i quarzi


da 1 MHz sono in pratica i più costosi tra
quelli di valore standard; si può realiz-
zare un'economia non disprezzabile
utilizzando un valore “strambo”, come
per esempio 1,08 MHz.
opportuno sottolineare che non
tutte le chiavi causano la medesima
qualità di scrambling: alcune permetto-
no ad un orecchio attento di comprendev
re qualche parola, mentre altre causano
una cacofonia praticamente incompren -
sibile. Scegliete quindi con attenzione
la vostra chiave, ma cambiatela
periodicamente, d'accordo con i vostri
corrispondenti.
Tanto per curiosità, provate anche a
decodificare un messaggio con una
chiave diversa da quella usata nella
codifica: alcune associazioni causano
risultati originali (voce comprensibile
ma totalmente deformata, che potrebbe
risultare utile in alcune occasioni).

Progetto n. 5 - 1989 lOl


TOP SECRET

Nella forma originale, lo schema


comprende un amplificatore su ciascun
ingresso, il cui guadagno è stato calco-
lato in modo da potersi interfacciare RE es
con un altoparlante da 8 (2/5 cm, utiliz-
Ricevitore
zato come microfono per l'accoppiamen-
to acustico con il ricevitore di un micro-
telefono. TX A

Ogni uscita è munita di un amplifica-


tore di potenza regolabile, in grado di
pilotare un altoparlante tanto per
i
TS Ts
l'ascolto diretto quanto per l'acCOPPia' (HP)
mento acustico al microfono di un
microtelefono. i I Microiono
inoltre prevista un'uscita a basso
livello (meno di 520 Q) per il collega-
mento diretto all'ingresso microfono di
un radiotrasmettitore. La commutazio-
ne trasmissione/ricezione viene effet-
tuata da una parte con un interruttore
DIL (per le prove e le regolazioni) e
dall'altra con un contatto a chiusura
esterna (per esempio, pulsante P'l'I' di
un microfono).
EF
Un transistore ristabilisce il collega-
mento a massa effettuato da questo Figura 6. Accoppiamento acustico di 4 altoparlanti con un normalemícroteleƒbno.
contatto, prima utilizzato per il passag-
gio in trasmissione.
Un altro interruttore DIL permette di
commutare tra la comunicazione
“segreta” ed “in chiaro", a seconda delle
circostanze, mentre i restanti 5
,E ..W_:Èqà
TE.:
interruttori, di questa fila di 7, servono
a predisporre la chiave secondo il codice
della Figura 2.
In una versione più evoluta dell'appa-
recchio, si potrebbero utilizzare codifi- _ALT a 'rx
catori tipo “Contraves”, oppure le uscite
di un contatore che provveda a cambia-
LLI [i]
I O O O O O O PTT

re continuamente il codice. In quest'ul-


Mic
timo caso, si dovrà provvedere alla `'rs TE
perfetta sincronizzazione dei contatori (M IC)
(-
disposti alle due estremità del collega-
mento. Figum 7. Schema pw- il collegamento ad i *l
un semplice apparecchio mdio. J
Realizzazione pratica
Il circuito stampato di Figura 4 con-
tiene tutti i componenti del montaggio Il caso più semplice è illustrato in Il montaggio di Figure 7, dove risulti
disposti secondo lo schema, piuttosto Figura 6: quattro piccoli altoparlanti da possibile, permette contempora-
compatto. di Figura 5. 5 cm garantiscono l'accoppiamento acu- neamente una migliore qualità sonora
Si ottiene così un modulo di dimensio- stico con un normale microtelefono o ra- ed una maggiore comodità, rendendo
ni ragionevolmente ridotte, da incorpo- diotelefono e costituiscono il microtele- anche più facili le regolazioni.
rare anche in un eventuale apparecchio fono che servirà effettivamente a comu- In questo caso, si può considerare
portatile. nicare. lo scrambler/descrambler, con i suoi
Poiché la corrente assorbita (9-12 In quest'ultimo, verrà installato un due altoparlanti, come un semplice
volt) è modesta, l'alimentazione potrà pulsante PTT, per passare dalla conver- microtelefono da collegare all'appa-
essere effettuata senza preoccupazioni sazione all'ascolto. recchio radio, in luogo di quello
mediante pile oppure con la batteria Nel caso di utilizzo in un radio- originale.
dell'autcmobile. telefono “simplex” del tipo a cornetta È opportuno comunque prevedere un
Effettuare le prove preferibilmente (VHF marina, radiotelefoni mobili di attenuatore all'uscita altoparlante. a
con la configurazione che verrà poi adot- vecchio tipo, eccetera), i due pulsanti meno che non basti semplicemente
tata nell'utilizzo reale: le regolazioni dovranno essere azionati contempora- eliminare il preampliñcatore del
saranno così definitive. neamente. descrambler.
m2 Progetto n. 5 - 1969
TOP SECRET
AWISO
IMPORTANTE
AI FUTURI
ABBONATI
Se desiderate
accelerare
Elenco componenti
A voi la parola l
Questo apparecchio è `stato evidente-
il vostro
Semiconduttori
T1: BC 177
mente concepito per essere realizzato ed
utilizzato da coppie o gruppi di persone.
Si possono però compiere prove interes-
abbonamento
T2: BC 107
D1: zener 5,1 V/ 0,5 W
ICI: FX 224J (CML)
santi anche su un unico apparecchio,
con l'aiuto di un registratore a nastro,
ma questa procedura sarà certo più
spedne
IC2, 103: LM 741
IC4, ICS: LM 386
laboriosa.
Per quanto riguarda l'utilizzo pratico,
abbiamo constatato che il nostro scram~
la richiesta
Resistori (tutti da 0,25 W, 5%)
R1, R1 l: 33 kn
bler/descrambler, dal punto di vista
tecnico, può essere applicato ai più
disparati mezzi di comunicazione.
per posta.
R2, R3: 4,7 kn
R4: 1 MQ
R5: 390 Q (da regolare)
Questo però non significa che sia
autorizzato qualsiasi impiego: l'ascolto
di comunicazioni telefoniche o radiofo-
allegando un
R6: 270 Q niche esiste da sempre ma è appannag-
R7, R9: 39 kn gio degli organi di polizia. Ricordate

ASSEGNO
RB, R10: 1,2 kQ comunque che i componenti necessari si
R12: 470 Q possono trovare solo presso commer-
R13, R14: trimmer da 10 1:12 cianti bene attrezzati. I

Condensatori
(tutti elettrolitici
da 16Voppure MKH 100V)
Cl: 68 pF, ceramico
Il circuito slampato di questo
progetto può essere richiesto al
Gruppo Editoriale JCE citando
BANCARIO
NON TRASFERIBILE
C2: 38 pF, ceramico Il riferimento PE 1407 al costo
CB, 015, 016: 47 uF di L. 7.250 più spese di spedizione.
C4: 0,1 uF
05: 100 uF
Vedere istruzioni a pagina 8. intestato a:
06-010, 013, 014: 1 uF
Cl 1, 012: 15 nF

Varie ll circuito Integrato FX 224J CML è


reperibile presso la dma
Gruppo Editoriale
1 Interruttore DIL a 7 sezioni
2 Altoparlanti 8-25 Q, 5 cm
2 Microfoni dinamici oppure
altoparlanti da 16-25 Q, 5 cm
C.S.E.
Vla Maiocchl, 8 - WLANO
Tel. 02/29405767
JCE
Q1: quarzo da 1 MHz

Progefio n. 5 - 1989
CONTROLLI & REGOLAZIONI

UN TE RMOSTATO
COMPENSATO IN
TEMPERATURA
All'uomo piace vivere in un clima costante, per esempio I più noti sono i resistori NTC (a coef-
alle Baleari o alle Seychelles; l'eleflroníca però ficiente di temperatura negativo),
prodotti appunto a questo scopo. Sono
offre un'olfernaiiva più economica. anche possibili spiacevoli esperienze
quando le variazioni di temperatura
causano variazioni di caratteristiche in
componenti che dovrebbero mantenerle
di Wìnfried Knobloch costanti: gli effetti sono del tutto indesi-
derabili. In questo articolo vogliamo
spiegare come gli effetti utili e quelli
indesiderabili possano essere separati a
nche qui si tratta di un cioè componenti che variano la loro vicenda. Un esempio di applicazione
convertitore: in questo caso la resistenza con la variazione della utile è il controllo di un sistema di riscal-
temperatura viene trasformata temperatura. damento domestico.
in una resistenza elettrica, praticamen-
te utilizzabile in elettronica; esistono Complementare, cosa vuol dire?
Anni fa, quando i nostri padri studia-
vano elettrotecnica, l'elettronica era
ancora ignota, almeno come parola
(tutt'al più si chiamava radiotecnìca) e,
per una imposizione didattica, la cor-
rente viaggiava dal positivo al negativo.
Ma nelle valvole termoioniche ad alto
vuoto, era chiaro che gli elettroni anda-
vano dal catodo all'anodo attraversando
praticamente il nulla ed in direzione op-
posta a quella convenzionale. Anche nei
fili di rame, sono sempre gli elettroni
che si spingono l'un l'altro, ad una velm
cità di alcuni millimetri al secondo, per
trasportare la corrente, ma di questo
parleremo più avanti.
Quando però fu scoperto il transistor,
ecco che la corrente tornava improvvi-
samente a scorrere dal positivo al nega-
tivo, solo che questa volta le responsabi-
li del movimento erano le mancanze di
elettroni, cioè le lacune. I vecchi transi-
stor PNP al germania dimostrav
questa interessante proprietà. Poiché le
lacune venivano strappato dai legami
atomici, in realtà viaggiavano da un
atomo all'altro, anche se ci si limitava
all'osservazione degli effetti esterni,
nell`ignoranza di quanto accadeva in
realtà all'interno del componente.
f 11-. Un 'vero' circuito stampato è la soluzione. piùelegantc, pamhéle foratura Ora il tempo è passato: esistono anco-
..là MM Mwmmdi _. ra i transistor PNP, ma i più diffusi sono
gli NPN.
104 Progetto n. 5 ~ l'98?
CONTROLLI & REGOLAZIONI

riscaldamento fa aumentare ancora la


corrente, perché diminuisce la tensione
base-emettitore, fino a raggiungere via
via valori intollerabili ed addirittura
l'autodistruzione del componente.
Dobbiamo quindi far qualcosa per evi-
tare questa catastrofe. Oltre alla con-
troreazione in c.c., che è il sistema più
diffuso ed utilizza il ben noto resistere di
emettitore, esiste anche un sistema più
elegante: la compensazione.
Ma non vogliamo mettervi alla tortu-
ra: vi diciamo subito che la giunzione
base-emettitore è uguale a quella di un
qualsiasi diodo: la variazione della ten-
sione inversa è sempre di 2,2 mVPC,
perché si tratta di un fenomeno fisico.
Ma ora è il momento di passare all'ap-
plicazione pratica (Figura 3).

Sono sufl'lclenfl quìndlci


componenti
Prima di affrontare l'impegno del ca-
pitale di 10.000 lire per i componenti,
preferiamo dare un'occhiata a ciò che
utilizzeremo, non importa se in pratica
Figura 2. Il termostato può essere anche montato su una od in teoria. L'uomo è capace di impara-
basetta prefer-ata per prototipi: su questa potrà essere re soltanto per propria esperienza.
montato pressoché qualsiasi tipo di relè. Ed allora cominciamo: la stanza si fa
più calda, il valore resistivo dell'NTC

Nei primi si muovono, come una volta,


le lacune, ma negli NPN sono proprio gli
elettroni a muoversi: allora, il collettore
dei transistor PNP è collegato al polo 4+2W
negativo, quello degli NPN al positivo.
A partire da queste basi, lo sviluppo p
dell'elettronica è stato a dir poco travol- 25 kg musaZS _ ¬LJ Relais
gente. Riassumiamo ancora una volta: 1k§2
nel transistor PNP la corrente viaggia 'LB kn
dal più al meno, negli NPN dal meno al 2,2 kQ
più - ricordatelo sempre! Bn 327

A'cosa serve la compensazione “ma T1


in temperatura? i :I (E
HIM/.8
Al freddo, gli oggetti si contraggono, 15k 12
al caldo si dilatano (per esempio, d'in-
verno le giornate sono più corte...).
BC 237
Scherzi a parte, è dimostrato che la so- '9709
glia di conduzione dei semiconduttori (Bini
diminuisce abbastanza esattamente di .lo kn
2,2 mV per ogni °C di riscaldamento. , . _
Quindi, se per un transistor a 20°C di be' 25 I: 109 10k!!
temperatura ambiente è necessaria una
tensione tra base ed emettitore di 500
40V
mV per ottenere una corrente di collet-
tore di 1 mA, a 25°C ne occorreranno
appena 489 mV- Figura s. I diodi :mamma non sono indispensabili
Questi) è un bene 0d un male? È un alla fimzionalità del circuito. ma costano poco e permettono
male perché i transistor si riscaldano di imparare molto.
per il passaggio della corrente e questo

Progetto n. 5 - 1989 105


CONTROLLI & REGOLAZIONI

Il tutto accade nel seguente modo:

to
appena il transistor NPN (il secondo da
wìaqlngqmøl' ¬ Naama-'STI sinistra) inizia a condurre, a causa della
sua corrente di emettitore, aumenta
anche la corrente che percorre il resisto-
re da 10 Q e la tensione di emettitore nel
primo transistor (PNP) diviene più
positiva. Il resistore NTC deve quindi
raffreddarsi ulteriormente per
PE1408 mandarlo in conduzione: il problema è
così risolto.
LH
Veniamo ora alla pratica
Bene, ora in teoria tutto dovrebbe
andare bene, ma come facciamo a passa-
kontukte -
re alla realizzazione pratica ?
Figura 4. Il circuito stampato in Supponiamo, per esempio, di volere
scala 1:1. ñ'gura 5. Disposizione dei componenti. un supplemento di riscaldamento, che
potrebbe essere attivato da un contatto
I
di riposo, perché il relè si eccíta quando
aumenta la temperatura. Questo relè
diminuisce ed alla fine il primo transi- Il primo è quello che comprende l'NTC dispone del suo “diodo volano”, che evita
stor va in conduzione, cioè lascia passa- ed un potenziometro trimmer, che serve danni al transistor chelo pilota, quando
re la corrente. Ma, non appena ciò avvie- a regolare la temperatura di intervento. la controtenaione della bobina supera il
ne, va in conduzione anche il secondo Ce n'è poi un altro per regolare la tensio- limite di sbarramento del transistor. I
transistor, perché questo è complemen- ne di emettitore del transistor PNP: vo« moderni relè miniaturizzati, per quanto
tare, e quindi anch'esso lascia passare gliamo infatti che la commutazione av~ eflicienti, non possono pilotare diretta-
la corrente. venga all”incirca nel punto in cui la ten- mente un radiatore per ambiente o un
sione di base è circa 0,5 V più negativa termoventilatore. Il nostro regolatore di
Piccola pausa di quella di emettitore. Del terzo parti- temperatura non commuta di colpo, ma
tore fa parte il resistere da 10 Q., inseri- con un certo ritardo. L'arco che cosi si
Pensate un poco al perché di tutto to nei circuiti di emettitore di T1 e T2. forma brucerebbe molto rapidamente i
questo. Se vi riesce diñicile, rileggetevi Questo resistere di retroazione fa contatti del relè, quindi a valle di questo
il paragrafo che spiega il termine “com- qualcosa di molto geniale. Per capire fa- dobbiamo collegame un altro più poten-
plementare”. Ora possiamo proseguire. cilmente cosa succede possiamo dire te. Inquesto caso dobbiamo lavorare con
Il relè si eccita. I diodi sono disegnati che, se questo resistore da 10 .Q non ci una tensione di alimentazione di 24 V,
tratteggiati per indicare che non sono fosse e la temperatura ambiente scen- cosa che esclude senz'altro l'alimenta»
funzionalmente indispensabili: servono desse, diciamo, di soli 0,1°C, il relè com- zione a batteria.
soltanto a compensare gli effetti delle muterebbe come un campanello. indispensabile un potente alimen-
variazioni di temperatura. Se necessa- Occorre quindi predisporre un'isteresi tatore di rete, con prestazioni adatte ad
rio, rileggetevi il relativo paragrafo di almeno un grado, per non far interve- alimentare i due relè.
nire il termostato ogni volta che si apre Inoltre, per quanto riguarda l'istere-
C'è ancora qualcosa una porta. Grazie a questa isteresi, si, questa aumenterà aumentando il
esiste un certo campo di temperatura in valore del resistore qui indicato con 10 Q
Osservando attentamente lo schema, cui non avviene nulla, cioè il sensore di (massimo 300 Q). Per trovare il valore
si puo vedere che i partitori di tensione temperatura non interviene ed il riscal- ottimale, dovrete fare qualche esperi-
non sono due ma tre. damento non cambia. mento.

[E n n Jato -V \1-. n u,
1.10 g)
o JJ 'J “cv , :10| WDi i qu, O u a» ü n'å n
. 1; q' _, i . .
a; v, ci _›;1 .é n 01; u .-_
efron
sec.,

o vlo ` (f cí-'I (i n
i
“1 ü. i) 5 ó r, -1 i il', › che' '(141
f< -' o v ~ 1 ›» f 1 o u g'n\ ng, _.,› _u 0'9' c.:
3 _; _- ;i *L Lf u L1 <1). .1 i

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'I 1) m' o 1 '-"u- 0 V

La Plu vasta sce


n I: ß D -1l i

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ttroni . I V iJ.:- ..^ t. s

Istruttivi e Utili sdl mOntagg'l ele (a


c-_-T
u
J. |
( n D , 3L `h \ `
LI u 1 u n .I Il A; U i I).
t , "i

coNTRoLu a. REGOLAZIONI Finali di Potenza
mono-stereo
da 76 a 350 watt RMS
Come procedere? P,A_ Sistem a MOSfef
Per regolare la temperatura di
commutazione, dobbiamo utilizzare il
trimmer da 25 kQ, effettuando una pre-
cisa misura mediante un termometro
ad alcool od a mercurio.
Avete naturalmente la facoltà di
sostituire i diodi di compensazione con
ponticelli.
Le persone dalla pelle dura probabil-
mente non avvertiranno nemmeno la
difl'erenza, comunque sappiamo già co-
me evitare l'efl'etto delle piccole varia-
zioni.
Il diodo volano non è comunque elimi- ' a ( ~, ' = -
nabíle, perché deve proteggere il transi- ' -` ' 5`Rmp¬
stor di commutazione. I :Lu-...l 4"' "H
Naturalmente, anche l'NTC è indi-
spenlabile.
Potete anche montarlo ad una certa
distanza ma, per collegarlo, evitate lun-
ghi conduttori.
Potrete anche cambiare il tipo, per re-
golare temperature diverse, finché le
sopporta: non arrivate a far fondere la
lacca di protezionel I
\\

Elenco component!

Semiconduttori
T1: 30327
T2: 130237
D: 3 diodi 1N4148, due dei 'quali
facoltativi

Resistori
R1: 2,2 kn
R2: 15 kn
R3: 1,8 kn
R4: 470 .Q
R5: 10 Q
R6: 1 kQ
R7: 10 kn
R8: 10 kn, resistore NTC
P1: 25 kn, trimmer orizzontale

Varie
RLI: relè 24 V %

II circuito stampato di questo


progetto può essere richiesto al
Gruppo Editoriale JCE citando « . . ,
"ImerimemofE 1408 ël costo zone libere per concessionan
gåäaãåfig P'" spese d' 20035 Lissone (Mi) - via Righi, 19 - tel. (039) 484276
Vedere istruzioni a pagina 8. UFFICIO COMMERCIALE __lm. ©
20126 Milano - viale Sarca, 78 ///^\\l"|=l@llm" | l
A TEMPO...DI MUSlCA

UN METRONQMO
ELETTRONICI)
Ai nostri amici, omonti della musica, proponiamo di realizzare un n campo musicale, oltre alle due co-
gnizioni riguardanti l'sltezza e I" -
meironomo che permetterò loro di tenere il giusto iempo durame le tensità del suono, esiste anche il con-
esecuzioni musicali. cetto di “misura”.
Si tratta in pratica di rispettare un de-
A curo di Alain Philippe Meslier terminato numero di battute nell'unità
di tempo; questo numero si esprime di
solito in “battute al minuto”: si tratta
quindi di una frequenza. Nella Tabella
che riportiamo troverete i diversi movi-
menti musicali, che si estendono dal
“grave” e dal “largo” al “presto” ed al
“prestissimo”. Nella Figura 1 è invece
riportata la notazione della misura, che
si trova di norma all'inizio del rigo
musicale.
Tornando al nostro metronomo,
saprete certo che esiste già da molto
tempo (e continua ad essere utilizzato)
nella sua versione meccanica.
Fu inventato a Vienna, nel 1806, da
ma imita» `

Johann Nepomuk Maelzel, un professo-


cnc)

re di pianoforte, nato a Ratisbona


(Germania) nel 1772 e morto nel 1838.
Il funzionamento del metronomo si
_,-

basa sulla legge del pendolo: una massa,


con braccio di leva variabile lungo un
N
v¬_3

asse, imprime al gruppo un movimento


l

oscillante continuo. Le differenti


frequenze di battuta vengono ottenute
spostando la massa lungo l'asse.

Principio di funzionamento
Ad ogni oscillazione viene prodotto un
suono sordo, amplificato da una cassa di
risonanza, che contrassegna i periodi.
Il nostro metronomo elettronico pro-
duce efl'etti visuali e sonori molto simi-
li al comportamento del metronomo
meccanico.
Lo spostamento del bilanciere viene
imitato da una serie di 10 LED, disposti
in fila lungo un arco di cerchio. I LED si
accendono in successione, prima in un
senso e poi nell'altro, simulando il movi-
mento alternativo della massa mobile
del bilanciere del metronomo. Ogni vol-
ta che si accendono i LED centrali della
serie, un dispositivo generatore di fre-
quenza emette, dopo una suflìciente
amplificazione, un rumore breve e sec-
co, simile a quello del metronomo mec-
canico.
108 Pfogefio n. 5 - 1989
A TEMPO...D| MUSICA

La corrente media assorbita dalla ascendenti e discendenti molto ripidi,


batteria è minore di 10 mA. Come vedre- necessari per pilotare l'ingresso di clock
All: J = 130
mo in seguito, un dispositivo regolatore del contatore IC3.
del consumo permette di livellare i pic-
chi di corrente, richiesti soprattutto nel- c) Conteggio avanti/indietro
l'istante dell*emissione acustica,` pro- L'integrato 103 è un contatore avanti]
lungando così la durata della batteria. indietro CD4029; perché possa contare
Figura 1. Esempio di notazione all'indietro sarà sufficiente portare l'in-
musicale. b) Base dei tempi gresso up/down a livello logico basso.
Un circuito integrato 555 ha il com- Quando questo ingresso è a livello
pito di generare i segnali periodici che alto, il contatore conta nel modo norma-
formano la base delle oscillazioni del le. Le uscite Q l-Q4 presentano livelli lo-
Naturalmente, le diverse frequenze metronomo. Il condensatore C2 prima si gici corrispondenti al conteggio BCD
di battuta sono ottenute facendo carica, tramite R1 ed il diodo D1, poi si (decimale codificato in binario).
variare la posizione angolare di un ap- scarica nell'ingresso 7, attraverso il Vedremo nel prossimo paragrafo
posito potenziometro: il campo di rego- potenziometro ed il resistore R2. come viene realizzato il controllo del
lazione si estende da 28 a 260 battute al In questo particolare caso, il periodo verso di conteggio. Queste uscite sono
minuto. In definitiva il nostro metrono- delle oscillazioni fornite dall'uscita 3 è collegate ai corrispondenti ingressi di
mo, pur costando molto meno di un mo- espresso dalla formula: un integrato CD4028, decodificatore
dello meccanico, garantirà esattamente BOB/decimale con 10 uscite (contrasse-
le stesse prestazioni. In Figura 2 è illu- T=0,7(R1+R2+P)-C2 gnate SO-SQ).
strato lo schema a blocchi funzionale del Quindi, man mano che procede il con-
dispositivo. Poiché i valori di R1 ed R2 sono rela- teggio in avanti od all'indietro di 103, il
tivamente piccoli rispetto a quello del livello alto si sposta lungo le sue uscite,
Funzionamento elettronico potenziometro, si può considerare che il al ritmo dei fronti di commutazione
periodo del segnale e praticamente positivi dei segnali emessi dal trigger ed
a) Alimentazione proporzionale alla posizione angolare applicati all'ingresso di clock.
L'energia proviene da una batteria da del cursore, soprattutto nella banda dei Pertanto si accende uno dei LED L1-
9 volt, collegata tramite un interruttore periodi più lunghi. LlO, quello corrispondente al livello
e disaccoppiata dal circuito utilizzatore Viceversa, nella banda dei periodi più alto, e la corrente erogata da IC4 viene
mediante il condensatore Cl. brevi, la variazione è logaritmica. limitata dal resistore R3.

Terminologia Battute
Musicale al minuto

Grave 4o 'a 44 a? annui-ml W'“ww” I


Largo 44 a 48 '
Larghetto 48 a 52 WM... I
worm
Lento 52 a 56 EQ Mu”
tnwlwrbb
Adagio 56 a 60 ""Wd'W
Andante 60 a 72 mm Ii “mm
W fammi. I
Vim-

Andantino 72 a 80

M rato 80 a 88
ode Figum 2. Schema funzionale a blocchi.
Allagretio 88 a 108

Allegro 108 a 132 Questa soluzione permette di coprire d) Comando del senso di avanza-
. la normale banda di frequenza delle mento
V'Va°° 132 a 144 battute, definendo con precisione susi- Le porte Non Il e Iv di Ics formano
presto 1 44 a 176 siente un dato valore della misura. un flip flop RS. Con l'aiuto della tabella
Le porte NAND HI e IV di IC2 forma- della verità di una porta NOR, il lettore
i . . no un trigger di Schmitt, la cui funzione potrà facilmente verificare che ogni im-
Prest'ss'mo 1.76 a 208 è di ottenere un segnale con fronti pulso positivo applicato all'ingresso 13

Progefio n. .5 - 1989 109


i A TEMPO...D| MUSICA

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sosi sz s: sf. ss se s'l sassi

L1 L2 L3 I. 5 6 0 L9

I I 1 :xxxxzzm “n-
*F1
Fígura 3. Schema di principùa.

(uscita SO di IC4) fa commutare l'uscita


10 ad un livello alto, che verrà conserva-
to per un certo intervallo, mentre ogni
impulso positivo applicato all'ingresso 8
(uscita SQ di IC4) fa commutare questa
uscita a livello basso.
In definitiva, si vedranno accendersi
in successione i LED L1-L9, prima in
senso ascendente e poi in senso discen-
dente, e così di seguito, in un modo che
simula le oscillazioni del bilanciere del
metronomo meccanico.
Facciamo notare che un periodo com-
pleto di oscillazioni del nostro bilancie-
re luminoso corrisponde in realtà a 18
oscillazioni elementari del 555 e non a
20, come si potrebbe supporre a priori; i
lettori saranno certo in grado di rico-
struire senza diflicoltà il funzionamen-
to di questo conteggio.

e) Comando dell'emissione sonora


Le porte NOR I e II di ICB formano un
multivibratore monostabile, sensibile @1292» Queßwwwmmmwfo verrà imam m un mobüettø tim Hçilacd;
soltanto ai fronti ascendenti applicati al ,77, v'.

HO Progeflo n. 5 - 1989
A TEMPO...DI MUSICA

comando, il monostabile emette alla sua


uscita un impulso positivo molto breve
(2-3 decimi di secondo); questa durata
dipende soltanto dai valori di R7 e 05 ed
è del tutto indipendente dalla durata
del segnale di pilotaggio.

szls: sl. ss sslsv SE 59 S7 sslsslsiIsa szlsilsu s1sz sa f) Generazione del suono


Le porte NAND I e II di 102 sono mon-
tate come multivibratore controllato.
Fintanto che all'ingresso di controllo 1 è
applicato un livello basso, l'uscita rima-
ne in stato di riposo permanente a livel-
lo basso.
Viceversa, quando all'ingresso di
controllo è applicato un livello alto,
il multivibratore entra in oscillazione
e fornisce alla sua uscita onde
rettangolari con periodo di circa 1,5 ms,
corrispondenti ad una frequenza
di 660 Hz, cioè ad una frequenza
musicale.
I transistor T1 e T2 formano un
Darlington di potenza, nel cui circuito di
collettore è inserito l'altoparlante;
quest'ultimo viene quindi alimentato
periodicamente, e per intervalli molto
Contsgfioavaoil. _. '_ mqgtolndlllro _* *_- Ccmegglu avnì brevi, dal segnale oscillatorio. Ne risul-
ta un rumore secco, che può essere
scambiato per quello emesso da un
metronomo meccanico.
Durante le pause, il condensatore C7
30m:
si carica tramite R11 e poi restituisce
rapidamente questa energia, ogni volta
che viene richiesta dal Darlington.
Il risultato è un livellamento della
corrente assorbita, per compensazione
delle punte di corrente.

Fleallzzazione pratica
Il montaggio non richiede particolari
osservazioni, salvo l'assoluta necessità
di rispettare sempre l'orientamento dei
componenti polarizzati e dedicare la
massima cura alle saldature.
Incollare il potenziometro diretta-
mente sulla faccia non ramata del
circuito stampato, dopo aver praticato
suo ingresso di controllo; questi segnali un foro di diametro leggermente mag-
provengono dai diodi D2 e D3, rispetti- giore di quello dell'asse di rotazione, in
vamente collegati alle uscite S4 ed SS modo da non disturbare la manovra del
del decodificatore IC4. Si registra quin- cursore.
di un fronte positivo sui catodi comuni Usare il medesimo procedimento per
di questi diodi ogni volta che è presente il montaggio dell'altoparlante.
un livello alto su S4 durante il conteggio Porre altrettanta attenzione al-
in avanti e su Sã durante il conteggio l'orientamento della clip per la batteria:
all'indietro. qualsiasi errore a questo riguardo sarà
Vi chiediamo ancora un momento di fatale per i circuiti integrati ed i conden-
riflessione, per rendervi conto che il satori elettrolitici.
multivibratore monostabile è attivato Ineollare anche l'interruttore a slitta
da tutti i 9 impulsi elementari emessi sulla faccia non ramata della basetta in
Foto 3. Il piccolo altoparlante, del dalla base dei tempi. Vetronite, prima di saldame i collega-
diqmetm i 23 mm
e _ a. .El-m'
In corrispondenza ad ogni impulso di menti.

Progetto n. 5 - 1989 Ill


A TEMPO...DI MUSICA

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T2
PE1409

Figura 6. Circuito stampato scala 1:1 e Q Biflorh 0 volt 9


disposizione dei componenti.

I CD “328 I WMOIOBCD-doclnhb cl. UID 0.4


0
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ps Q4 JAM JAM ci I” 5.! Figumã Piedinãtmdel ma.


f' 1 integrati e tabella della verità.

Proge'rto n. 5 - 1989
A TEMPQ. ..Di MUSICA

Ultime operazioni
Elenco componenti
Il circuito stampato ha due guide di
Condensatori posizionamento per essere inserito in
Semiconduttori un contenitore plastico tipo Heiland.
D1-D8: diodi 1N4148, oppure
Cl: 0,22 uF
Praticare una finestra sul pannello an-
1N914
02: 1 uF, 10 V, elettrolitieo teriore del mobiletto per il passaggio
L1-L10¦ LED rossi, diametro 3 mm 03: 4,7 nF della levetta dell'interruttore a slitta.
T1: 2N1711, 2N1613
04: 1 nF Sul pannello superiore del contenito-
T2: BD135, BD137
05: 0,47 uF re, praticare un foro per il passaggio del-
`'J
08: 22 nF l'alberino del potenziometro; ci vorran-
IaEsss `' no inoltre alcuni fori da 1,5 o 2 mm sul
07: 470 pF, 10 V, elettrolitico
102: CD4011 pannello anteriore, davanti all'altopar-
103: CD4029 lante, per ottenere una buona diffusio-
104: 0134028 ne del suono. Per concludere il lavoro,
105: CD4001 gradnare la scala circolare percorsa dal-
Varie l'indice della manopola del potenziome-
1 pulsante con indice per il tro: non è un'operazione difficile, purché
Resistori
potenziometro si disponga di un cronometro e di una
R1: 22 kQ buona dose di pazienza. l
R2, Ra: 10 kQ l interruttore a slitta
R4, R7: 100 kn SP1: altoparlante 4 oppure 8 Q,
R5: 820 Q diametro 28 mm
R6, R9: 33 kn 14 ponticelli (8 orizzontaliflßv il circuito stampato di questo
R8: 470 kn verticali) progetto può essere richiesto ai
R10: 3,3 kfl 1 clip per batteria da 9 V Gruppo Editoriale JCE citando
1 batteria da 9 V il riferimento PE 1409 al costo
RH: 100 Q
1 contenitore di L. 7.600 più spese di spedizione.
P: potenziometro lineare. 220 kn Vedere istruzioni a pagina 8.

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