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La più vasta
gamma
di antenne
interne
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TRASFORMATORI DI ALIMENTAZIONE A NORME IEC
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rasformatori di alimentazione a
norme IEC
_ Terminali a saldare in ottone stagnato
Varie possibilita di fissaggio con due
squadrette In nylon HT/3731-50
Tm i M di alim I [one a inserite nel pacco del trasformatore Traslonnatori
norme IEC di alimentazione a
I'IOH'I'IO IEC ENTRATE: 110/220 v _ 50/60 Hz' Tamlnalì Stâlflafi B CaIdO per Gìfcum
o terminali a saldare per circuiti stampati o stampati passo 2,54 mm
roochetto di sicurezza ln poliammide 66
rinforzato o barriere per la limitazione della uscrrE comes GBC ENTRATE; 110/220 V 50/60 Hz
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correnti di fuga o lissaggio antishock per 1 10v 22m,
trazione verso ia scheda o circuito -
magnetico a grano orientato o impregnato lwlflmeflìo "II/37mm Um comu 65°
aolto vuoto.
GV - 1A 12V - 0.5A BV - 0.33A 12V - 0.33A
ENTRA-mmmv- so/so Hz 'nav-2 x 05^ "mmm 1av-o.as^ "T/373245
12v - 0,5A 2 - . - - ,
“smi °°°|°E 93° 2 x 12v - 2:v0.205ì5A "17373142 e: :161:: -1221 ogšx5A “1,3732”
BV - 0,55A 12V - 0,28A 24V - 0.25A 48V - 0.125A 8,2V - 0.3A
2 x sv - 2 x 0.2aA "r/3575” 2 x 24v - 2 x 0.125A "17373143 2 x 1av - 2 x 0,1A "7,373245*
BV - 0.3_8A 18V - 0.19A _ BV - 0.3A 12V - 0.3A SV - 0.65A 18V - 0.38A _
2 x av - 2 x 0,19A "173575 2° 1av- 0.3A “ma” 2 x sv - 2 x 0,33A "173732 2°
12V - 0.28A 24V - 0,14A W - 0.2A 24V - 0.2A 12V - 0.5A 24V - 0.25A
2 x 12v - 2 x 0,1-m "WWW" 30v - 0.2A mmm* 2 x 12v - 2 x 0.25A “1737324”
18V - 0.19A 36V - 0.09A SV - 0.6A 18V - 0.3A 15V - 0.4A 30V - 0.2A
2 x 10v - 2 x 0.0% "7/3575" 2 x sv - 2 x 0,3A "r"37314" 2 x 1sv - 2 x 0.2A “173732”
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DUAL BAND
FULL DUPLEX
SP/MIC
A LINCCI
RICETRASME'I'I'ITORE
VHF/UHF - DUAL BAND
FULL DUPLEX
“ALINCO” MOD. DJ-500E
Numero di memorie: 10 VHF, 10 UHF
Frequenza di lavoro:
- VHF 144-2-146 MHz (modificabile
130+169, 995 MHz)
- UHF 430+440 MHz (modificabile
420+469,995 MHz)
Soazìatura fra i canali:
5-10 -12,5-20e25kHz
Alimentazione: 5,5 +12 Vo.c.
Dimensioni: 58x176x30 mm
Peso: 435 g
TRASMETTITORE
Potenza uscita:
VHF: 6,5 W (alimentatore 12 V)
UHF: 5,5 W (alimentatore 12 V)
VHF/UHF: 2,5 W (alimentatore 9 Vi
Modo di emissione: 16 F
Deviazione: i 5 kHz
Emissione spurìe: -60 dB
RICEVITORE
Sensibilità: migliore di 26 dB
a SIN con 1 pv input
Uscita audio: 300 mW
lmpendenza altoparlante: 6 D
Codice GBC ZR/7245-00
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TRASFORMAmRI DI ALIMENTAZIONE A NORME IEC
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sono in grado di proporre attual-
mente trasformatori costruiti secon-
do le norme I. E. C., conformi cioe alle
esigenze più rigorose. La GBC lTA-
LIANA dispone intatti di intere linee
di tali prodotti, caratterizzati da co-
stanza di dati, tolleranze ristrette,
isolamentì garantiti, protezione da
sovratemperature, tensioni stan-
dard d'fngresso e uscita e con pos-
sibilità di varie combinazioni.
L'i.E.C., international Electroteohni-
cal Commission, e un ente con la
precisa finalità di aumentare il livello
di efficienza nella produzione dei di-
Trasformatori di alimentazione a
spositivi, portandoli a valori di affi- norme IEC
dabilità da tutti riconosciuta. Terminali: a filo e cavalletto di
Nel campo dei trasformatori, l'l.E.C. fissaggio in banda stagnata.
ha dettato delle specifiche, che van- Offre tre sistemi dl fissaggio:
no dall'isolamento alla sovratempe- Trasformatori di alimentazione a 1) Verticale, con due viti nella banda
rature. dal rapporto di ca dute tra mi- norma lEC 2) Verticale, con torsione delle due
nimo e massimo carico alla sovra- Terminali: a saldare per 0.8. linguette inferiori.
Il fissaggio orizzontale presenta 3) Orizzontale. ad incasso. con
tensione, fino alla definizione del torsione delle due linguetta laterali.
un'elevata resistenza alle vibrazioni ed
sovraccarico. Uno stesso dispositi- agli uni.
vo può infatti essere progettato in ENTRATA: 220 V - 50/60 Hz
vari modi e realizzato con dati diver- ENTRATA: 220 V - 50/60 Hz
sI, pur rispondendo “nominalmente” uscrre conica eac
alle stesse esigenze: ad esempio si
"sem °°°'°E .5° a v - 400 mA i-rr/ssn-oo
può ridurre o ampliare il nucleo en-
tro limiti piuttosto allargati, aumen-
s v - zoo mA Hr/asea-oo a v - eso mA "1/3511-o1
tando o diminuendo ll numero delle e v - 130 mA HT/asea-m 12 v - zoo mA rrr/asH-oz
spire o viceversa. È evidente che chi 12 v - 100 mA H'r/sseeoz 15 v - 160 mA imam-oa
costruisce i trasformatori con il solo 15 v -' ao mA rimase-oa 24 v v wo mA “msn-04
obiettivo del minimo prezzo impie- 24 v - so mA HT/asas-oa so v - rs mA "msn-os
ga le minime quantità dl materiale e zx1sv-2x4omA riflessa-os :xtsv-zxssmA "msn-os
offre dei prodotti che manifestaren- Hr/sssa-or zxzov-zxssmn imam-01
no ronzio. eccessiva temperatura e
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vita media limitata.
Sono quindi evidenti i vantaggi di di-
sporre di dispositivi accurati e affi-
dabili.
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SOMMARIO
12 74
LA ANTENNE YAGI Esino-ammo I'anmnna no CIRCUITO DI PROVA PER UTENZE
ANNO 5° - MAGGIO 1089 oIflIIsa tra i radioamatori. In quostn articolo I'nutofl nl
A BASSA RESISTENZA INTERNA
Direttore responsabile: Ruben Castelfranchi evidanüa l pool. I duetti ad I mmm del suo grano: ma.
Presentiamo uncirculiochc, puressendooatooerimp himoltø
Redattore capo: Amedeo Bozaoni lpoottlct In campo prolusionato. si dimostrerà partito mint!
Responsabile di redazione: utile In svariate commi.
Fabio Carera lW2DHN 20
Comitato di redazione: Lodovico Cascianinì,
Vittorio Castellotti, Dott.. Carlo Solarino,
AMPLIFICAZIONE DI POTENZA
Ing. Antonio Plìt'fer. Dott. Calogero Bori
Non tutti (specialmente l IIIII atomi) oomsoono osattamunto Ia
teoria riguardante (III amotificltmi. 77
Segretaria di redazione: Paola Buratto
Responsabile grafico Desktop Pnblühing:
MERCATINO
Adelio Barcella 26
Impaginazione elettronica: Elena Nseri
Fotografia: Fotostudio Elbi
EFFETTI CELLE INTEnEEnNzE 80
Disegni: Vittorio Scozzari. Adriano Bai-cella ELETTROMACNETICHE TERMOMETRO OROLOGIO DIGITALE
Consulenti e collaboratori:
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I Cavt schermati sono smetti ad Intolleranze malte dal campi mauremnndovl un termometro digitale dalla pnnanonl
Maurizio Brameri I2NOY, Libero Formisani, manolo Che Il circondano. sum
Winfried Knobloch, Michel Mardiguian.
Marino Miceli MSNv
Andrea Sbrana IWSCBO
Coi-rispondenti esteri:
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UN CAPACIMEI'RO PER MULTIMETRI
Lawrence Giglioli (New York), Alain Philippe
Meslier (Parigi), Satoru Toganu' (Tokio), DIGITALI unmunmqmøt mm I uniranno
CHIAMATA sELErTIvA DIGITALE
Amor: sul DTMFC sulla sue applieuztoni; questo volta partiamo
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della ricevuta di versamento sul c/c postale 351205 intestato ai GRUPPO EDITORIALE JCE srl. Aggiungere
ali'importo totale L. 4.000 r spese. _ _ _
Non ordinare circuiti pubb icati prima del Maggio 1988, comunque non elencati qui di seguito.
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PE 305 4.900 Attesa musicale lelelonice PE 511 Sintonizzatore a CPU
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i E DIGITALI - PRIMA PARTE
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"IM i Cinquantosei idee, cinquonlosei progetti ori ìnoli completi per il professionista
la studente, lo sperimentatore elettronico. ìln vasto, armonico repertorio l
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Nomeiiiiiiiiiiiliiiiiiili i SECONDA'ARTE...
Dunque, clie cosa costruiamo o gi? L imbarazzo è solo nella scelto: ci si può
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5 COQDOII'IO I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I l cimentare cal misuratore di ra ioattivítò o deil'umiditù atmosferico, con una
serratura elettronica. con un generatore di eco, riverbero e coro o con uno
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Via I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I l qualsiasi altra delle 52 ionlasmagoriche idee proposte in questo volume. C'e
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Cinà I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I volta, le righe del segnale di sincronìsmo di un TV. Euno serratura elettronicuci
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E: I:I:I:EI C A.P. m
l tastiera che può essere aperta con una solo delle 15972 combinazioni possibili. E
onche...mo non vogliamo togliervi il gusto di scoprire, una per una, ie cinquanta-
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lungo la gioia di tutti gli spenmenlolori elettronici.
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ISSN 0033-8036
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Anomalieidella propagazione VHF via tropo
ll QRP: come operare con successo
Normativa di Protezione Civile
Storia delle radioassistenze
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I i EFFETTO RADIO
o curo dell'ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI
LE ANTENNE
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YAGI
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ell'ambito delle HF, VHF ed Anche in questo caso essi non sono isolando o meno elettricamente gli
UHF l'antenna più in uso tra comunque in fila su di uno stesso piano elementi Vdalla suddetta struttura.
radioamatori è sicuramente la come i direttori, ma vengono disposti su I direttori ed il riflettore risentono mi-
Yagi. Essa infatti ha prestazioni molto di un piano perpendicolare a quello nimamente di queste differenze co-
interessanti e costi contenuti, dovuti dell'antenna e servono per aumentarne struttive mentre il radiatore può essere
alla relativa semplicità di costruzione la direttività per quanto riguarda il connesso al boom elettricamente solo se
ed alla larghissima diffusione anche in rapporto fronte/retro. si usa il metodo di adattamento dell" -
campo televisivo. Come si diceva poco fa, i direttori pedenza chiamato gamma-match; in
Per questi motivi abbiamo ritenuto giacciono tutti su di uno stesso piano e tutti gli altri casi deve essere isolato dal
interessante approfondire il discorso su possono essere anche molto numerosi. supporto ed i due semielementi che lo
questo tipo di antenne. La loro quantità determina il guadagno compongono isolati tra di loro.
dell'antenna, ma anche l'ingombro che, Per motivi di leggerezza, robustezza e
Caratteristiche costruttive per le frequenze più basse, diventa conducibilità elettrica le Yagi sono
proibitivo se si superano i 4-6 elementi. costruite in alluminio o sue leghe che
Le Yagi sono essenzialmente compo- La distanza che intercorre tra i vari ele- resistano meglio alla corrosione.
ste da un elemento alimentato e da uno menti è detta spaziatura e condiziona le
o più elementi parassiti. prestazioni elettriche dell'antenna, Caratteristiche elettriche
Il primo è quasi sempre un dipolo; gli oltre che naturalmente il suo ingombro
elementi parassiti si dividono in due fisico. È interessante conoscere i] comporta-
tipi: il riflettore edi direttori. Il piano su cui giacciono gli elementi mento dei parametri elettrici al variare
Il primo è posto dietro Telemento condiziona anche la polarizzazione delle dimensioni fisiche dell'antenna.
alimentato ed ha una frequenza di ri- delle onde radio da essa emesse. Per semplificare il complicato argo-
sonanza leggermente più bassa della Quella orizzontale è la più frequente mento e per non introdurre ulteriori
frequenza per cui è tagliata l'antenna (è ed in questo caso il piano degli elemen- variabili, d'ora in avanti si descriverà il
quindi un po' più lungo); i secondi sono ti è parallelo al terreno. comportamento tipico di una Yagi a tre
posti davanti al dipolo ed hanno una Se si desidera invece operare con la elementi.
frequenza di risonanza leggermente più polarizzazione verticale è sufficiente
alta (sono quindi un po' più corti). porre gli elementi perpendicolari al ter- Il radlatore
Il ritlettore è quasi sempre unico e reno. Il montaggio degli elementi sul
solo in alcuni casi si aggiungono altri supporto metallico chiamato anche bo- È costituito quasi sempre da un dipo-
elementi aventi le stesse funzioni. om può essere effettuato in due modi: lo aperto convenzionale.
12 Progetto n. 5- 1989
EFFETTO RADIO
ELECTRICALLY
NEUTIML
POINT
COAXIM.
MELE
Il comportamento di questo elemento Il primo è concettualmente il migliore Per contro bisogna usare dei dipoli
è molto influenzato dalla presenza in quanto il radiatore può essere co- convenzionali coi bracci isolati tra di
del direttore e del riflettore, soprattutto struito con un solo tubo, fissato al centro loro ed anche dal boom; è necessario
per quanto riguarda il valore dell'impe- senza nessun tipo di isolamento. Inoltre anche un simmetrizzatore o balcon.
denza. Abbiamo visto in un precedente il dispositivo non necessita di simme- Il principio di funzionamento è simile
articolo come il valore caratteristico di trizzatore che adatti la linea sbilancia- a quello del gamma-match: una indut-
impedenza di un dipolo sia intorno ai ta (il cavo coassiale è una linea sbilan- tanza viene posta in parallelo ai bracci
75 ohm. ciata) al dipolo, che è invece bilanciato. del dipolo.
Nelle antenne Yagi esso è ge- Per contro viene usato sempre meno In questo caso la capacità che cancel-
neralmente molto più basso e si aggira, perché è difficile trovare condensatori li la residua reattanza induttiva viene
per realizzazioni standard, intorno ai di adeguata capacità che resistano alle creata accorciando opportunamente i
20 ~ 30 ohm. forti tensioni presenti ed agli agenti at- bracci del dipolo. Questa manovra ha
È intuitivo che l'impedenza ormai mosferici. Il sistema è composto infatti infatti l'efifetto di rendere leggermente
standardizzata a 50 ohm per cavi ed da una induttanza e da un condensato- capacitiva l'antenna. Ecco quindi come
apparecchi moderni mal si accoppi a re. Il primo serve a trasformare la par- evitare la presenza di un vero e proprio
questi valori cosi bassi. te resistiva dell'impedenza dai 20-30 condensatore.
necessario quindi munire l'antenna ohm ai classici 50; purtroppo così facen-
di dispositivi di adattamento. (Figure 1 do si introduce però una reattanza Il riflettore
e 2) induttiva che deve essere cancellata dal
Essi possono essere i più svariati, an- condensatore. ll beta-match è invece Come suggerisce la parola, esso è
che se usualmente ne vengono usati molto usato anche in costruzioni posto dietro all'elemento attivo (dipolo)
praticamente solo due: il gamma-match commerciali perché non necessita di e la sua costruzione determina il
ed il beta-match o hairpin. nessun condensatore. rapporto avanti-indietro dell'antenna.
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Figura 3. Variazioni dell'impedenza in funzione della Figura 4. Variazioni del Q c quindi della. larghezza di banda
spaziatura riflettore-radiatore e della lunghezza del dell'antenna in funzione della spaziatura riflettore-radiatore e
direttore. della lunghezza del direttore.
Progetto n. 5 - 1989 13
EFFETTO RADIO
In linea di massima i parametri interagissero tra di loro è stato studiato Si può quindi facilmente costruire
elettrici che vengono influenzati dalla per molti anni e solo l'avvento dei calco- un'antenna in cui il fattore predomi-
costruzione meccanica del riflettore latori ha permesso di affrontare un po' nante sia il massimo guadagno, oppure
(sua lunghezza, diametro del tubo e più tecnicamente e soprattutto meno la direttività, la compattezza e così via.
spaziatura verso il radiatore) sono il empiricamente la materia. Purtroppo esistono alcune limitazioni
guadagno, l'impedenza, il rapporto Esistono oggi tabelle che indicano le che legano le mani al progettista. Non si
avanti-indietro e la larghezza di banda. misure meccaniche delle Yagi a seconda può infatti costruire una Yag'i piccola di
(Figure 3 e 4) della frequenza di lavoro e delle caratte- dimensioni che esibisce il massimo
Il problema di come queste grandezze ristiche elettriche desiderate. guadagno e larghezza di banda.
g \
mio!! \\
m
\
:E
\\
e
\
onzcmn :mmm
53,25
o!! I
“CTM m m /
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233% a' oe* 0-1"
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0
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llltm 0. ì 01 o. o..
mflmfll macro: suomi»
Figura 5. Riassunto gra/ico dei vari parametri che influenzano il fimzionamento di una yagi standard:
In A viene rapportato la epaziatum direttore-radiatore alla lunghma del direttore;
In B viene rapportato la spaziatura riflettore-radiatore alla lunghezza del riflettore;
In C vengono indicate tre curve a seconda della spaziatura radiatore-riflettore che legano la spaziatura direttore-radiatore alla
lunghezza del radiatore;
In D vengono indicate cinque curve a. seconda della spaziatura riflettore-radiatore che íegtmo la, spaziatura direttore-mdiatore
all'impedenza.
IN dB
GAIN
14 Fmgeflø n. 5 - 1989
EFFETTO RADIO
dell'antenna.
Nelle yagi la misura del direttore
varia, come prima detto, a seconda della
sua distanza dal radiatore.
In linea di principio si può affermare
0.! '0.2 0.3 0.4 0.5 0.0
che più questo è vicino al radiatore, più
BOOM LENGTH (A)
è lungo (sempre in relazione alla
frequenza di lavoro dell'antenna).
Figura 7. Rapporto tra'lwlgbezza dell'antenna e suo guadagno.
La spaziatura
Come abbiamo visto precedentemen-
ll direttore La presenza di un direttore molto vici- te questo dato ha molta influenza su tut-
no abbassa l'impedenza fino ai valori ti i parametri della yagi, sia meccanici
Anche per questo elemento i parame- convenzionali di 75 o 52 ohm, senza che elettrici.
tri meccanici influenzano quelli elettri- alcuna necessità quindi di usare sistemi In alcune costruzioni commerciali per
ci. Si comporta similmente al riflettore di adattamento. radioamatori c'è ancora molto empiri-
tranne che ha un'influenza minima sul Nelle antenne per HF questo sistema smo e si assiste spesso a spaziatura
valore del rapporto avanti-indietro. La non viene praticamente mai usato per le molto diverse tra riflettore e radiatore,
sua dimensione e la spaziatura dal ra- difficoltà meccaniche nel costruire un tra direttore e radiatore e tra direttore e
diatore sono molto più critiche rispetto dipolo ripiegato di dimensioni ragguar- direttore.
a quelle del riflettore. (Figura 5) In linea devoli; tra l'altro un direttore così Queste spaziature “miste” possono
di massima si può affermare che più il costruito abbassa di parecchie volte il essere molto utili in antenne particola-
direttore è vicino al radiatore, minore è guadagno massimo ottenibile da anten- ri in cui le dimensioni, la direttività o il
l'impedenza di quest'ultimo. Questa ne costituite da un numero relativa- guadagno debbano assumere caratteri-
caratteristica è sfruttata in alcune an- mente basso di elementi, come quelle sitche speciali.
tenne per V'HF nelle quali il radiatore è per HF. Per gli autocostruttori, che non hanno
un dipolo ripiegato che ha in aria libera Anche la lunghezza del direttore è più la possibilità di oollaudare il funziona-
un'impedenza di circa 300 ohm. critica di quella del riflettore. mento dell'antenna con strumenti sofi-
sticati, è sempre meglio mantenere la
spaziatura uguale e, casomai, agire
sulla lunghezza degli elementi.
Con l'avvento dei computer il proble-
ma teorico delle dimensioni meccani-
che, rapportate alle prestazioni elettri-
che delle yagi, è stato sviscerato in ogni
sua parte.
(dBA)
Progetto n. 5 v 1989 15
EFFE'ITO RADIO
Parametrl costruttivi
5°. .0. 1°. .0' 'o' W 7°. .0' 5°. 5°. .0. 7°. .0. w. .0' 7°' lo. 5°.
W w
m 30'
2°' 20°
1°' 1°.
' o 0. o.
2.0 1.5 '-0 0.5 0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.0 1.5 L0 0.5 0 0.5 LO 1.S` 2›°
@(ìHH 19%)
W la.
W “o
W AW
I, IO'
o.
2.0 a.: La o.: o o.: 1.0 I.: 2.0'
©(%›~)
.50' M' 10' W ,0" W 70' GD' 50' 50° 00' 70' IO' il). IO' 70' 60° W
40'
30'
2°' 20'
10° IO'
o.
©(h)
Q
qëâië
Figam171.Diversilobidiradiuz|bnediuna Yagialvariandellasunaltemdatcma.
Progeflo n. 5- 1989 17
EFFETTO RADIO
/
boom (come usualmente nelle antenne
llflflü
VHF) piuttosto che esservi appoggiati.
Queste variazioni sono invero molto
//
26
limitate e non causano all'atto pratico
RADIATION
J///
1/ /
///
N
\ \
m
L'altezza da terra
\{a MH: \
Questo parametro è importantissima,
OF
40 M 64' 6" 19.67 66' 10" 20.38 68' 9" 20.97 19' 9" 6.04
(7.15)
30 M 45' 7" 13.90 47' 2" 14.40 48' 7" 14.82 14' 0" 4.27
(1 0.1 2)
20 M 32' 7" 9.92 33' 9'" 10.28 34' 8" 10.53 10' 0" 3.05
(1 4.1 7)
17 M 25' 52 7.77 26' 4" 8.04 27' 2" 6.26 7' 9" 2.36
(18.1 1 )
15 M 21' 9" 6.63 22' 6" 6.67 23' 2" 7.07 6' 8" 2.04
(21.22)
12 M 16' 6" 5.64 19' 1" 5.84 19' 9" 6.01 5' 7" 1.73
(24.94)
10 LO 16' 1" 4.92 16' 8" 5.09 17' 2" 5.24 4' 1 1" 1 .51
(26.6)
10 HI 15' 9" 4.62 16' 4" 4.99 16' 10" 5.14 4' 10" 1 .4B
(29.2)
6M 9' 2" 2.61 9' 6" 2.91 9' 10" 2.99 2.' 9" 0.86
(50.1)
D: _-
461.5 478 _ 492 141,7
w= -__- Ln- = ___""'-P
f (MHZ) f (MHZ) f (MHZ) f (MHZ)
Figura 13. Misuie di uno tre elementi per HF calcolati da coll'ousilio del computer. Gli elementi sono posti in contatto elettrico
sopra ad un boom metallico ed hanno un diametro di 25 mm.
Come si è visi/0 l'ottimizzazione di radioamatoriali, oppure quelle televisi- Il lavoro è spesso pesante ed alcuni
un'antenna yagi non è cosa da poco per ve. Resta comunque il fatto che, in pos- efl'ettivamente non sono in grado di
i numerosi parametri che ne condizio- sesso di tabelle seriamente calcolate, la compierlo, ma vi assicuro che la soddi-
nano il funzionamento. È comunque costruzione di questo tipo di antenne ri- sfazione di passare in un pile-up sopra
molto utile conoscere qualche nozione sulta decisamente alla portata di tutti. al collega con antenne da parecchi
in questo campo per poter capire come Per questo motivo consigliamo a tutti i milioni, grazie alla nostra antenna
funzionano le antenne yagi che quoti- radioamatori di costruirsi oppure otti- aubocoetnñta, è impagabile.
dianamente usiamo, siano esse quelle mizzarsi almeno l'antenna. I
AMPLIFICAZIONE
DI POTENZA
Anche se si tratta di livelli di potenza di poche centinaia dì Wait, Ciò signiñea che questo parametro,
gli amplificatori finali degli apparati per radioamatori presentano un tempo piuttosto vago per le trasmis-
sioni amatoriali, viene ñssato rigida-
interessanti problemi. Classi, rendimento e distorsione mente: quindi la 2g (o 3°) armonica pre-
sente dovrà essere almeno la decimille-
sima parte della emissione; mentre per
quanto si riferisce ai “prodotti di inter-
di Marino Miceli MSN modulazione” tipici dell'emissione SSB,
questi dovranno essere non più di un
millesimo della potenza emessa.
\
risaputo che l'energia c.c. assorbi- L'amplifìcazione con bassissima Le classi di funzionamento
ta dallo stadio e non convertita in distorsione negli amplificatori RF per
nf., ce la ritroviamo presente in l'emissione telefonica “Single side Il modo di funzionamento di uno sta-
forma di calore; per alleviare questo band” è un requisito essenziale; però dio amplificatore, sia esso costituito da
problema dovremo quindi tendere al anche altri tipi diemissione, come la fo- tubi, transistori-bipolari, oppure FET
massimo rendimento possibile. nia FM o la RTTY, sebbene insensibili (JFET - MOSFET - HEXFET) viene
Purtroppo la ricerca del massimo ren- alla distorsione d'ampiezza, richiedono sempre definito con le lettere A - B - C.
dimento non può prescindere da un al- una considerevole linearità per evitare Difatti, sia che si tratti di un tubo che
tro requisito importante: la linearità emissioni spurie. di un elemento attivo a semiconduttore,
della “caratteristica di trasferimento” In questo secondo caso non si tratta di l'amplificatore della c.a. è pur sempre
dello stadio. Anche nell'attività amato- degradazione dell'informazione tra- una resistenza variabile il cui valore
riale - cosi come nell'amplificazione Hi- smessa o “allargamento del canale occu- oscilla tra infinito e zero, in funzione del
Fi -i requisiti di bassa distorsione sono pato” bensi di generazione di armoniche segnale applicato ad un elettrodo-pilo-
in generale piuttosto stringenti, senza che non sono oggidi ammissibili. ta: griglia, base, gate.
contare che trattandosi di amplificazio- Ad esempio, secondo la vigente Le considerazioni che seguono pre-
ne in RF da 1,8 MHz a parecchi GHz, regolamentazione, il contenuto ar- scindono dunque dalla natura dello sta~
buona parte degli accorgimenti adotta- monico di una emissione deve essere dio amplificatore.
ti per correggere le distorsioni dell'am- 40 dB al di sotto del livello di potenza Motivi di ordine pratico, intesi a eon-
plificatore b.f. non sono utilizzabili. irradiato. ciliare il rendimento con la linearità,
hanno dato origine ad una interessante
classe intermedia: la classe AB, che a
sua volta si differenzia in un gran nu-
mero di sottoclassi.
In particolare, la ABI opera con ren-
dimenti che tendono al 50% ma produce
più distorsione della A, mentre 1a AB2 si
avvicina al rendimento della B, ma la
sua distorsione, seppure più alta della
ABI, può venire resa accettabile.
Un'unica vera innovazione introdotta
dal “solid state” è la classe D, respinta
dagli audioñli, ma che potrebbe diven-
tare accettabile nelle emissioni d'ama-
tore in forma digitale: R'ITY, ASCII,
Packet Radio ecc.
Altre classi, caratterizzate da nuovi
simboli per motivi di lancio commercia-
le nel campo Hi-Fi, non sembrano ap›
portare un reale beneficio nella emissio-
ne SSB, anche se meriterebbe venissero
sperimentate, con l'intento di ottenere
un maggior rendimento senza degrada-
n m,- _š'l re la linearità.
20 Progetto n. 5 - 1989
EFFETTO RADIO
SEGNALE
>_ e > ,È cARlco Lc asTA a)
PILOTA
lNTeaolz, 74/ ,- `
, e \
ALIMENT. cREsTA II "
o. c. 180°
Figura I. L'omplificatore di potenza e una resistenza variabile in cui ' ra 2. (A) Nella classeA l'onda di tensione in uscita (E) è presente
la tensione (E) un ressa al carico (LC) è funzione della tensione (e) del ne 'intero periodo del segnale-pilota (e). Se la caratteristica
segnale-pilota. ella condizione di “linearità” il rapporto E I'e deve dell'eiemento attivo asse perfettamente lineare, il ra porto Ele
essere costante entro tutto il ciclo di 360° - condizione praticamente determinato dal u aãna di tensione dello stadio, sane be costante
inattuabile senza articolari complessi accorgimenti. LC è una per i 360° dei cic o di pi ota ' . (B) Nella classe B tlcrzztfolarizzazione
combinazione d'ìn uttanza e capacità portata alla risonanza sulla è tale che quando la tensione i pilot io è zero, lo s io si considera
frequenza di lavoro. Tale combinazione ha anche l'importante all'interdtzione. Di co uenza a 'uscita dell'amplificatore si
funzione di adattare le impedenze di uscita delli-amplificatore e quella hanno semionde di 180° per ogni onda intera del segnale-pilota.
caratteristica della linea che porta l'energia all'antenna.
Queste nuove classi, possibili con i La corrente amplificata puo avere la L'angolo di circolazione anodica d'un
dispositivi solid-state, non hanno minima distorsione d'ampiezza, rispet- tubo in classe B, è perciò 180° e negli
incontrato il favore dell'HI-FI soprat- to al segnale-pilota, ma è necessario sta- amplificatori BF (nati prima di quelli
tutto perché i tempi di risposta per bilire la polarizzazione dell'elettrodo nf.) occorrono due tubi in opposizione:
l'adeguamento dell`alimentazione d'ingresso in modo che la corrente in di conseguenza la ricostruzione dell'on-
(classe G) o della polarizzazione, non assenza di segnale sia un po' più della da intera avviene nel trasformatore
seguono fedelmente le rapide variazioni metà di quella prevista al valore di d'uscita.
del segnale-pilota in funzione della cresta (emx). Con i bipolari si realizza una classe
dinamica sonora di una brillante esecu- Questa condizione statica implica di B anche con due transistori "comple-
zione musicale. per sé, una potenza calorica da dissipa- mentari”: un npn ed un pnp - che a se-
Le applicazioni nel public-address, re piuttosto elevata ed un rendimento conda della polarità del segnale-pilota
come ad esempio i megafoní elettronici, basso: in pratica, considerato il ritmo lavorano alternativamente, uno alla
dove la distorsione introdotta dalla del parlato, (con infrequenti picchi silla- volta.
“tromba” fa diventare trascurabile bici a valore medio basso), nell'amplifi- In RF non è necessaria la configura-
quella dovuta alla “infedeltà” causata cazione d'un segnale SSB non si va oltre zione ad elementi attivi in opposizione,
dalla curva di trasferimento non lineare il 25% di rendimento. in quanto la ricostruzione dell'onda
ai bassi livelli, suggeriscono la possibili- Quindi con un assorbimento medio intera avviene per “l'eiietto volano” del
tà di impiego negli amplificatori finali di 400 W dall'alimentatore in c.c. la risonatore LC posto dopo l'elemento
degli apparati per radioamatori, ora che potenza media erogata in HF non attivo.
iMESFET di potenza per HF uniscono eccede i 100 W: l'energia da dissipare E diflicile realizzare con la classe B
ad una buona resa spettralmente puli- è 300 W - decisamente un calore uno stadio veramente lineare in quanto
ta, erogazioni fino ad un chilowatt. eccessivo. la caratteristica di trasferimento divie-
Fu proprio a causa del rendimento ne parecchio curvata, quando ci si avvi-
L6 classi che ai primordi dell'amplificazíone di cina allinterdizione.
potenza venne ideata la classe B. Si ha perciò distorsione accentuata
Classe A nei bassi livelli e quindi una apprezzabi-
Classe B le generazione di armoniche e di prodot-
La più antica è la “A” dove l'angolo di ti d'intermodulazione, quando si opera
circolazione nell*elettrodo di uscita è In questa classe la polarizzazione è in SSB.
360°: si ampliñca quindi l'onda intera, tale che la corrente di riposo è nulla, Coni tubi o bipolari in opposizione di
anche se si impiega un solo tubo od un quindi in assenza di segnale-pilota l'ele- fase l'effetto correttivo rende la situa-
singolo transistore. mento attivo è all'interdizione. zione accettabile.
Progeflo n. 5 - l989 21
EFFETTO RAsIO
Classe C
50
Poiché il rendimento cresce quanto
maggiore è la tensione c.a. che l'elemen-
to attivo applica al suo carico e consideè
rato che “l'effetto volano” d'un circuito
risonante LC è considerevole,
ai primordi della radiotrasmissione
con tubi si inviavano al carico impulsi di
RF di soli 120° derivati dal segnale pilo-
ta di 360°.
0.5 ele 1 Quindi mentre tale segnale applicato
alla griglia era un'onda intera poco
distorta, il segnale reso era un guizzo
molto ampio che durava circa 113 del
Figura 3. Per ottenere buoni rendimenti li amplificatori di potenza è necessario che il tempo.
rapporto fm la tensione media (e) e quella di cresta (em) sia poco minore di l, durante tutto Questo stadio detto di “Classe C”, era
il ciclo del segnale-pilota. Nella modulazione d'ampiezza, compresa la SSB, a causa della
forma del farlato, nella maggior arte del tempo tale rapporto è poco oltre 0,5. Difatti la caratterizzato da una forte polariz-
cadenza si labica è di circa una si aba ogni due decimi di secondo, il suono uocalico ad essa zazione: difatti la corrente anodica
associato produce una (e) più alta; certi suoni come “alt” portano per un istante al valore di doveva circolare solo durante una
cresta (em) ma la media è in generale bassa. Di conseguenza. il rendimento della classe A è
decisamente svant ioso. Con le modulazioni angolari e = e M. Nella classe D il rendimento porzione della semionda positiva, quam
è il più alto possib' e perché i MOSFET conducono solo nellå condizioni estreme, essendo il do il potenziale di griglia, superando la
segnale in uscita una rapidissima successione di impulsi rettangolari: quindi la potenza da soglia d'interdizione, consentiva la
dissipare è minima, rispetto a quella convertita da c.c. in RF.
conduzione.
Una BF di potenza adeguata, che fa-
I MOSFET di potenza pure in opposi- Il criterio informatore è una variazio- ceva variare il potenziale continuo ap-
zione, anche se lavorano in nf., danno ne della tensione c.c. di alimentazione plicato all'anodo, realizzava la modula-
una certa purezza spettrale, grazie alla in funzione dell'ampiezza del segnale- zione d'ampiezza (AM con portante a
loro caratteristica eccezionalmente pilota o della polarizzazione. due bande laterali); né la distorsione
lineare: migliore dei più reputati triodi Con i moderni alimentatori c.c. dota- della RF produceva una apprezzabile
“zero bias": prodotti appositamente per ti di regolazione automatica, non è diflì- distorsione dell'informazione sonora co-
lavorare come stadi lineari per SSB ad cile pilotare l'integrato che assolve fun- sì trasmessa.
un solo tubo. Il rendimento di un classe zioni di regolazione, utilizzando una I grandi trasmettitori AM com-
B è all'incirca il doppio di quello della tensione continua ottenuta rettificando merciali operano ancora con principi
“A”: ciò significa che si possono avere il “segnale pilota” dell'ampliñcatore di analoghi, ma i radioamatori hanno
100 W erogati e 100 da dissipare, con potenza. abbandonato la classe C, trenta anni or
un'alimentazione di 200 W. Di fronte al Questa tensione fluttua continua- sono, con l'affermarsi della SSB: qui si
compromesso: maggior rendimento con mente secondo il livello sonoro: essa vie- tratta difatti, d'amplificare una RF già
minore distorsione - ovvero maggiore li- ne integrata e si stabilisce un valore di modulata.
nearità - si sono escogitati alcuni accor- soglia oltre il quale, in corrispondenza I più comuni transistor di potenza,
gimenti in parte adottati negli amplifi- dei picchi, si ha una brusca variazione quando operano senza polarizzazione,
catori solid-state per Hi-Fi. della polarizzazione. sono già per loro natura intrinseca in
Anche la “classe G” opera secondo una classe C: difatti non v-i è conduzione
Varianti filosoña simile. Era emettitore e collettore, finché il
L'alimentazione in c.c. è sdoppiata in segnale-pilota applicato alla base non
Le varianti più conosciute, prima modo tale da ottenere una potenza di supera il valore del potenziale di
reclamìzzate come soluzioni eccezionali alimentazione bassa per i livelli norma- giunzione.
e poi, progressivamente scartata dalla li, ai quali il rendimento è molto basso; In linea teorica, la Classe C sarebbe
clientela più esigente, vanno sotto i si riduce in tal modo la potenza dissipa- ammissibile per la telegrafia morsa ed
nomi di “Super A - class”; “ ic ta in calore, anche perché, specie nel RTTY, come pure per l'emissione FM.
A - class”; “A + class”. parlato, per la maggior parte del tempo In pratica è stata del tutto abbando-
22 Progefio n. 5 - 1989
EFFETTO RADIO
nata dai radioamatori a causa del rile- Quando si passa alla modulazione an- del 95%: 5 W da dissipare per ogni 100
vante ammontare di armoniche e spurie golare, dove la potenza erogata è costan- W d'alimentazione: con una eccezionale
derivanti dall'eccitare il volano LC (os- te per tutto il tempo, la situazione cam- riduzione del peso e volume dei dissipa-
sia il carico) con guizzi la cui durata è bia in maniera notevole: basti osservare tori e dei requisiti dell'alirnentatore.
minore di 180°, ossia d'un mezzo perio- i dati caratteristici d'un ricetrasmettì~ Immaginate un amplificatore da 300 W
do. tore commerciale. Per mantenere le utili, con dissipatori da 20 W ed alimen-
È un peccato che la necessità della pu- flange dei transistor-i di potenza e dei tatore da 320 W, anziché 600. Nella
lizia spettrale oltre a quella di ridurre diodi raddrizzatori ad una temperatura classe D, resa possibile dai MOSFET di
ad un minimo tollerabile la TVI, abbia- inferiore a quella limite di “derating” è, potenza molto veloci, la corrente di
no fatto abbandonare questo tipo di am- in questi casi, necessario ridurre la po- drain passa dalllínterdizione alla satu-
-plìñcazione il cui rendimento in onda tenza del segnale, abbassando il livello razione milioni di volte al secondo.
persistente, FM o R'I'I'Y - ossia con mo- del pilotaggio di parecchie volte. Un segnale rettangolare quale quello
dulazioni angolari e non d'ampiezza - In avvenire però, nelle apparecchia- erogato, è ricchissimo di armoniche e
tendeva ad oltre il 70%. ture progettate perle comunicazioni di- pertanto sarà imperativo l'impiego di
gitali, i radioamatori, abbandonato il efiicientissimi ñltri di banda; però ab-
Amplificazione criterio della linearità, dovranno ricer- biamo ragione di ritenere che nel caso in
con modulazionl angolari care il rendimento più alto. Nella ricer- questione possa esser conveniente se-
ca del rendimento più elevato per tale guite il cammino inverso a quello finora
La trasmissione vocale in FM non ha via, anche se si impiegano i MOSFET seguito negli ultimi 30 anni: la pulizia
in ambiente amatoriale avvenire alcuno (caratterizzati da una curva di trasferi- spettrale a spese del rendimento, con la
(1); diverso è invece il caso delle comuni- mento molto lineare), saranno necessa- quasi eliminazione di circuiti risonanti
cazioni “in digitale” che godono ogni ri filtri eflicienti da commutare gamma fra elemento attivo ed antenna.
giorno di maggior popolarità. per gamma.
Indubbiamente la trasmissione ama- Visto e considerato che l'alto rendi- Note
toriale si sta orientando verso la RTTY, mento comporta la generazione di ar-
la trasmissione in codice ASCII (traspa- moniche e quindi di filtri elaborati, sarà (1) La FM non è ammessa in HF a cau-
rente o “a pacchetto”), l'emissione digi- forse conveniente andare oltre la classe sa delfeccessiva banda occupata. In
talizzata di qualsiasi informazione, C ed orientarsi verso una forma di con- VHF e gamme più alte è poco convenien-
compresa quella vocale, il fac-simile, la versione da c.c. ad RF con generazione te se confrontata con la trasmissione
TV a scansione lenta ecc. di segnali rettangolari. Si può arrivare, della voce in digitale.
In ogm' caso, la modulazione è ango- adottando opportuni, non facili accorgi- Per una sufficiente comprensibilita la
lare: fsk o psk, quindi la potenza eroga- menti, alla classe D, caratterizzata da FM richiede difatti un rapporto segnale!
ta è costante, come pure - ovviamente - un rendimento (teorico) di conversione rumore non minore di 12 dB, mentre i
la potenza assorbita dall'alimentatore
c.c.
Ciò rende acuto il problema del rendi-
mento, che dovrà essere prima o poi ra-
zionalmente affrontato.
Il basso rendimento imposto dalla CHESTA
linearità per la trasmissione SSB, è
stato accettato agevolmente: infatti la
distribuzione statistica dei livelli del
parlato, (nel ritmo sillabico) dà per la
maggior parte del tempo una potenza
media bassa. i
Lo stadio di potenza, come del resto I lì NON CIRCOLA
I
Palimentatore possono essere sottodi- ----L.-_-›J----
mensionati e ciò significa tubi o transi~
stori più piccoli e dissipatori meno mas-
sioci.
Per l'alimentatore, purché vi siano
grandi capacità in grado di sostenere
transitori elevati di breve durata (certe
vocali) e diodi che ammettono forti cor- PQLARIZZAZIQNE
renti istantanee, valgono analoghi cri-
teri d'economia.
Stadi di potenza e relativi alimentato-
ri concepiti in tale guisa per la SSB,
sono impiegati anche per la telegrafia~
morse da noi praticata con la manipo- F' ra 4. Nella classe C la polarizzazione è oltre Pintor-dizione. All'uscita non circola la (I) non
lazione per interruzione ed in cui il so o durante la semmndu ne atiua di (e), ma neppure durante una porzione della tensione
periodo attivo oscilla fra il 25 ed il 30 per positiva. Nelllesempio infatti, la circolazione di (I) è limitata a 120°. La forte distorsione
cento del tempo: condizione simile al indotta da questo izzo minore di 180° dùl o a consistenti armoniche, sebbene il circuito
LC' sia in i ricostruire l'onda intera de la fondamentale (360°). L'eliminozione delle
parlato. armoniche richiede filtri elaòorati.
Progeflo n. 5 - 1989 23
EFFETTO RADIO
.Ro o
IV
MOSTRA
RADIANTISTICA
EMPOLESE
EMPOLI (FIRENZE)
13-14 MAGGIO 1989
DOMENICA MATTINA MEETING SULLA RICEZIONE TV
ORATORI: ln . Giovanni Moro dell RAI e Si . Roberto Zillio della FRACARRO
ESPERTI S LLE PROBLEMATICHE DEL RICEZIONE VIA SATELLITE
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"OUA RA CORRETTA" per ottenere I più o ti ren Imentì tanto nella produzione come nell'utilizzozlone.
EFFETTI DELLE
INTERFERENZE
ELETTROMAGNETICHE
NEI CAVI SCHERMATI
La principale funzione della schermatura è cli proteggere il
cavo ola interferenze elettromagnetiche indotte e irradiate.
l'incidenza di questi fenomeni è da porre in relazione
ai materiali costruttivi clello schermo,
al tipo di connettore utilizzato e alle dimensioni del cavo.
26 Progetto n. 5 - 1989
EFFETTO RADIO
Progetto n. 5 j 1989 27
EFFETTO RADIO
28 Progetto n. 5« 1969
EFFETTO RADIO
Progei'io n. 5 - 1989 29
BASETI'A O Q'VIGGIO
UN CAPACIMETRO
PER MULTIMETRI
DIGITALI
I multimetrì [o tester digitali) sono ormai entrati a lar parte della l lcirwitopropostonflßcedall'eßigew
dotazione standard dell'hobbìsta medio. Sfortunatamente quasi tutti diwtermi'urllredellicapacità 'mn'
do a propria disposizione solamente
i modelli portatili, a causa della larzata economia circuitale, sono un., strumento economico di tip., digita-
sprowìsii della possibilità di leggere le capacita. le. Il lettore si domandare il motivo di
questa esigenza, dato che tutti i conden-
satori hanno il valore stampigliato
sull'involucro; la realtà è che, a differen-
Clì FOlDiO Carerü IW2 Dl'I N za dei resistori, in cui si ha una determi-
nazione univoca del valore in base alle
norme EIA (codice a 10 colori), per i
condensatori questo non avviene. Il loro
valore viene indicato in molteplici modi,
generando sovente nel tecnico elettroni›
co e nell'hobbista facili confusioni.
Altre volte succede che si debbano sosti-
tuire condensatori ai quali l'età ha sbia-
dito o totalmente fatto scomparire le
marchiature. Come fare ? L'unico mezzo
è quello strumentale, ma molti non
hanno le possibilità economiche per
acquistare un capacimetro; ecco quindi
il motivo della nostra proposta: costrui-
re un accessorio facilmente interfaccia-
bile a qualunque tipo di multimetro di-
gitale, dal basso costo e con prestazioni
affidabili.
Funzionamento
Progetto n. 5 - 1989
BASETTA OMAGGIO
Progeflo n. 5- 1989 31
BASETFA OMAGGIO
A
_
A _ _
__- I
I _ r_-
ß
I-B
SOLO WNSATORE Di DISPERSDNE
cflwìwr "WHTF
Jrrrn “fflffL con couoeusnrone sono PnovA c: 7
p L
F-äkr
Figura 4. Circuito stampato in scala 1:1
32 Progetto n. 5 - 1989
BASETI'A OMAGGIO
Progetto n. 5 - 1989 33
"ßAsETrA oMAGGlo
omponen | e e ron|ol
i '
I
I - -` _ A.
. ' pm-
Per tarare l'azzeramento selezionare
Elenco componentl
Semiconduttori
i ICI: 74H0132
IC2: 78L05
` D1+D3= 1N914 o 1N4148
Resistori
R1: 200 kn, trimmer verticale
R2: 47 kn
R3: 470 Q, trimmer verticale
R4: 680 Q
R5: 1 MQ
R6: 47 kQ, trimmer verticale
R7: 4,7 MQ
R8: 10 kn
R9: 120 kQ
Condensatori
Cl: 390 pF polist.
C2: 2,2 oF 16 V elett.
CB: 1 pF 16 V elett.
C4: 10 uF 16 V elett.
05: 0,22 p.F poliestere metall.
CB: 0,047 uF poliestere metall.
Varie
BI: batteria 9 V
Jl, J2: prese a banana
da pannello o coccodrilli
PLl, PL2: spine a banana
Sl: deviatore 1 via
S2: deviatore 2 vie
1 contenitore plastico 130 x 60 x 30
Progetio n. 5 ~ 1989
.le pagine di
ß Uítgeversmaaischappií Elekiuur 8.V. (Beat, The Neiherlar'ids'ƒ
ARTICQLI
PUBBLICATI
Anno 1988
INTERFACCIA BUS
PER DISPLAY LCD
AD ALTA
RISOLUZIONE
In questo secondo porte dell'articolo vengono analizzati i problemi Sara necessario prestare un partico-
lare riguardo solamente al controller
legati alla costruzione del modulo cl'ínrerloccia con parficolore ICS. Questo circuito integrato alloggia
riguardo alla gesfíone sofiwore del sistema. ' in uno zoccolo a montaggio superficiale
da 64 pin, con pin da 1 mm. distanziati
di 0.1'. Si consiglia di usare un saldato-
re di bassa potenza e a punta sottile per
Porte seconda saldare i pin direttamente sulle piste di
rame. Lavorare facendo molta attenzio-
ne a rimuovere l'eccesso di stagno con
una treccia dissaldante ogni qualvolta
si verifichi un cortocircuito tra un pin e
l'altro. Per un corretto posizionamento
del chip del controller sulla scheda fare
attenzione ai disegni illustrativi di que-
sto articolo, dato chela posizione del pin
numero 1 non è vicina all'angolo smus-
sato dello zoccolo. Il connettore K1, un
40 vie per montaggio su c.s. con leve
d'espulsione, è assicurato alla scheda
_ I . . i con due piccole viti e dadi. Per il collega-
ft 'z . - .i
'
rÈ('_[.:}=;;TUFI
"
' ¬f
mento dell'interfaccia ai vari sistemi
sarà necessario unsistemi di computer
sarà necessaria un'operazione di
ëßlüisPLHY-.sß
adattamento, come illustrato in tabella
3a e 3b. Qualsiasi tipo di collegamento
venga comunque adottato, la lunghezza'
"_, ..c 3'- A n. del cavo tra K1 e il bus del computer non
" I' " 'i
mi EIlIII ,I
'-li.
Programmazione dell'interlaccia
'_Iw
«_ììhg; :31.
GND B1 A1 -I/O CH CK
HP E
*32821
-
+Dnoi
31? Aia
Bis
il? +*212
+A13
b. bi -DACKO 519 A19 +A12
"1°- l'-"i'l- 'i b-b» cLocK szo A20 +A11
i
Graphic Display Sla!! ì ¦ I › Ã ¦ ¦ +|RQ7 B21 A21 +A1O
pattern address i i ¦ ¦ I i i I +IR06 B22 A22 +A9
(a bile) \ o , 0|, .o 1 ol “mi 1"” +lnos sas A23 +Aa
1 1 1|1|1 1 1 1 +|RQ4 B24 A24 +A7
' i
I I ' ' i ¦ ¦ “PM”
. se...
~
+T/c
siB27: A272:: i:+A4 +
Progefin n. s - isso 37
_IOI..
ggh
_l
LE PAGINE DI ELEKTOR
AWISO
IMPORTANTE
AI FUTURI
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allegando un
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NON TRASFERIBILE
intestato a:
Gruppo Editoriale
JCE
Figura 7. Disposizione dei componenti.
,vai T- v5* .-':«
*(2151* Ã
Progeflo n. 5 - 1989
LE PAGINE DI ELEKTOR
34 DO l/O .
as Da uo l "'åšå'ìišpåååìÉTm'šfiìvåTfimå'š?“'
36 02 l/O bue dafi *i D'sP'Hv W
37 D5 l/O
38 D4 l/O figum 6. Assegnazione dei bit nel registro MODE del controller.
39 D7 l/O
40 06 l/O
41 GND -
42 CLOCK 0 necessaria finché l'indìrizzo del cursore
43 GND - massa non verrà modificato dal programma di
44.46 SW1.SW2 _ inserisce/rimuove la protezione. quando 0011110110- Quando 10 Schermo LCD Sarà
selezionato settato in modo grafico, tuttii dati grafi-
45,47 +5 V _. +5 V aiìmemazione ci che dovranno apparire sullo schermo
48 +12 V - +12 V alimentazione corrisponderanno alle informazioni di
49 SOUND l ingresso suono (-5 dbm) Plimo Scritte nella memonadißchermo-
50 -1 2 V - -1 2 V alimentazione Il controller si attiverà nel modo grafico
programmando a livello logico 1 il bit 1
nel registro di modol
Ingressi ed uscite riferiti a un computer MSX A questo punto le informazioni grafi»
che possono essere scritte direttamente
40 Progello n. 5 - 1989
LE PAGINE DI ELEKTOR
mom nas
cTI. ww ns Dar-osa Deo Dee oeI oso FunzIor-e ww ns Dm osa nas | Dm |oes |oae IDBI [non
o I o o o o o o Mododloomno o o o n mmm
I o I o u 1 u o 1 mdmmnefevmlwøfizzømle o o (VII-UE 10 I (HP-WB
2 o 1 o of o 1 D såmdeioerafiefiperflm/mmro o o o (HN_1)B
H o 1 u 1 O 1 ` :Ilßiçzzodeiwmovemùshgnlflcafivo' o o o o o a Indmuom
Pro'geflo n. 5 - 1989 41
LE PAGINE DI ELEKTOR
1o sunt umano mm müssen coumuu. n-so cm s; o-s mmm:
:o nam-ninna
:o c'rwa-urrrsu
co uma-urne"
so non ........ ..........mos.m.r11cfl.oovcmn'is.fluxi€fll
so DATA aan
'ro mmi 'mi
su una u
so una :u
zoo DATA 1
uo xsnumm-a: Bill 00m
120 nm ............ ....... ..._......_...Jiìi'riånizšumana
uo ron c'rL-o 'ro 4
140 ww un: Gasun :ooo
150 Im CTI.
160 RE!! ....... .................H...-..........-...SET DISPLAY STMTMRESS
170 STR'I'HDRID' GOSUI 2000
100m ................. ...,...†..!.... ...... ,...............SB'I'CUHSORADDEESS
190 GUNS-M GOSUB 3000
200 BBH .......... .............................U-...HUN-..HCLEÀR DISPLAY
210 GOSUB 0000
220 BEI! .............. ....................-. ............ SBTCUISOWDRBSS
230 CURADR'O: GOSUB 3000
200 BEI! ............H..._-_...H............-............n....flfifl'ß Him
250 CTL'DCH: 03|! ...Cmfil COII'I'ROL
260 FOR KI0 T0 255
270 Dllìl: GOSUB 1000
280 IIBKTX
290 STOP: RSH .............................STOP 80008! GRAPHICS DMNSTRRTIOR
REH ................... ......... ...... . .................. .EEHSI DISPLAY
300!!
nu xanc-rmm-o. xannmmßnu
:zu cuma-o. cosun :non: s'ra'rann-u: ooslm :ooo
aan ron J- o 'ro ea: ron I-o 1'0 49. xBY(c'rm›-1z= nmnumvo: mr: un'
ano xnflcnwm- o: “nomu-:zu
:sun ............... ..Dim Plim”
:su s'rm'ADR-n: Gosun 2000
:1o ron L-o m 15
:ao n-o: .1-31
:su ron x-L 'ro L-s ma -x
400 IF N.0 THB" 520
010 FOR X'0 T0 7 SPIP 2
020 CURADR'IMJIBO: A'Z"(7-K)°2'i(6-X)i GOSUB 800
"0 CURADR'CURÂDR-SO: l'2.°(7~X)°2'-(0-X)¦ GOSUS 000
“0 CURADR-lß-IQJUSO: l'2--XO2IOOU1H GOSUB 800
050 CURRDR-CURADR-fm: AIZIIXQZIIUNI): GDSUB 800
560 CURADR'QS'H(J*1'X°2*K016N50: À'Z'IIPZHUHIH GGSUB 000
470 CURRDR'CURADRQSO: lllfl'11020001): GOSUB 000
400 CURAIJI'INJQ'IOKIZ0K'16P50: À'ì"(7-X)02ll(0-X)¦ GOSUB 000
400 CURÃDR'CUIADlR50: lI2°°(7~K)°2"(6'I)¦ GNU! 000
500 J'J-l
510 NEXT X
520 Kllßl
530 NEXT I
510 NEXT L
550 REI! .....H...HuH...u...unu-.u...HHHHWRI'I'B LOD Il Gmlilc 1.008
570 FORJl-fl 'l'0 2
500 I'Il03021
500 POR :l'15 'l'0 ll STI! 0
600 F00 L10102
610 flml
620 Folli-0103 `
630 CUNEI!OL*(K*J)150¦ 00800000
600 IKXTK
650 IIBK'I'L
650 NEXT.)
670 KBXTH
680 BID: RB" ..... ........................HH-..-..H-...um
000 GOSIJB 3000: IBHCTLlill-12; mflìlillfik:
1000 RBB ...................... ........ ............ìm1'f$ COIITIOL “D NWT!!
1010 XBYICTLWRPCTL
1020 KBYUJMPDA
1030 RETURN
2000 RBH ..... .........-......_....`....................sß'l' DISPLKY “mm
2010 CTI-.BH
2020 DA'STRTÂDR.ÂI|D.OOÈPII
2030 GOSUB 1000
2000 CTLIQH
2050 DA'STRTBDll/ZSG
2060 GOSUB 1000
Figura 10. Il modulo di interfaccia viene 2070 RETURN
3000 RB!! ..........Un...n-..H...m-H..........,...._...n.851 mms
collegato ad un display LC tipo Sharp 3010 CTI-'0M
LM40001. 3020 DLICURÀDRJIIDJIN'I'B
2030 GOSUB 1000
3040 CTI-'008
3050 Dl'CUElDR/lìfi
3060 GOSUB 1000
3070 RETURN
0000 RB!! ...... ......H-...-.............nun-.......›.......Culll'015m?
l010 CTL=0CH
l020 REHCTLWBMCTL
ll circuito stampato di questo 4030 FOR l'0 T0 399
XBYUJMRPIM!
1000
progetto può essere richiesto al 0050 NEXT I
0060 BETUBII
Gruppo Editorlale JCE citando 5000 Dåfl 15,0.0.15.0.0.15.0.0.15,0.0.15.0.0.15.0,0.15v,0.0,255.255,15
il riferimento PE 1400 al costo 5010 DATA 240.255.0.15,0`15.15.0.0.15.0.0.1$.0.0.15.0.0.15.0.15.200.255.0
5020 DATA 255.255.0.15,0.15.15.0.15.1$.0,15 15-0.15.15.0.1§.15`0_.15.255.255,0
di L. 24.400 più spese di spedizione.
Vedere istruzioni a pagina 8. Figura 11. Programma di dimostrazione grafica scritto in BASIC perl'interfaccia descritta
in questo articolo Il programma e ettua una. fermata alla linea 290 (scrivere CON r
proseguire la dimostrazione grafica. BY (.. .) è un istruzione di output e *i* efiettua un
Tele-
vazione a potenza.
42
Progeiio n. 5 - 1989
PORTAONE SYNCASET
Utilizzando le tecniche multipista più elaborate,
i mixer-registratori della serie Syncaset Tascam offrono
le possibilità di uno studio in uno spazio ridottissimo.
Il mixer-registratore Portaone,
il più compatto della serie,
completamente autonomo
e portatile è lo strumento
indispensabile per tutte
le attività creative
nel settore audio.
GBC Teac Division Viaie Matteotti 66 'i 1 i ~ f '
20092 cmiseno Balsamo Telefono. 6159991 \†` r4-: 1. ~f `
ELETTRONICA
PER NON FERMARSI
RSI
ëfiäëšä RSI
RSI
šämMäfil
DI POTENZA : š?§ëä§
PER
NON FERMARSI
LA NOSTRA PROFESSIONE
GRUPPI DI coNTINulTA'
MONOFASI UA 300 WI A 50 KVA TRIFASI 0A10KVA A IO0KVA
STABILIZZATORI DI TENSIONE
v ~¬ -l-
naauuvi i zum
ML.
x hun-
UN AMPLIFICATORE
Dl PQTENZA
"VELOCE"
Con il presente articolo si conclude la presentazione di questo
potente amplificatore clì BF che non mancherà di regalare delle ore
di piacevole ascolto agli auaíofilí più esigenti
Porre seconda
ll sistema di protezione
Il circuito di protezione serve a:
° ritardare di alcuni secondi
Palimentazione del relè, dopo I'accen-
sione;
° verificare, all'accensione, la re-
sistenza c.c. dell'altoparlante: se questa
è minore di 2,2 Q, il relè d'uscita non vie-
ne eccitato;
° disattivare il relè d'uscita se la
tensione continua ai capi dei terminali
d'uscita aumenta a valori maggiori di 1
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Figura 9. Schema elettrico del circuito di protezione.
11 condensatore C47 è collegato in pa- Il valore della resistenza c.c. dell'alto- Contemporaneamente, la tensione di
rallelo a1 transistor T40, che gli permet- parlante è controllato da ICI. Gli in- base di T39 viene ridotta quasi a zero,
te di scaricarsi molto rapidamente in ca- gressi del circuito sono collegati ad un tramite D25: il relè non può quindi esse-
so di situazioni anomale. Il circuito di ponte Wheatstone, un braccio del quale re eccitato.
base del transistor è collegato ad un par- è formato da R75 e dalla resistenza del- Se la resistenza dell'altoparlante è
titore di tensione (R93, R94, R95) in mo- l'altoparlante, mentre l'altro è costitui- maggiore di 2,2 Il, il relè viene eccitato
do da garantire la diseccitazione quasi to da R77 ed R78. Ovviamente, le misu- alcuni secondi dopo l'aocensione. Dì con-
immediata del relè dlingresso quando re potranno essere effettuate soltanto seguenza, la bobina mobile non risulta
mancano una od entrambe le tensioni quando il relè d'uscita non è eccitato, più collegata ai piedini 5 e 6 di K2 ed IC-
secondarie c.a. perché solo allora la bobina mobile sarà 1 non è più in grado di controllare la sua
La giunzione tra R95, R105 e C48 si collegata ai piedini 5 e 6 del connettore resistenza c.c. Una nuova verifica della
trova ad un potenziale negativo, deriva- K2, tramite i contatti del relè. Poiché la resistenza dell'altoparlante potrà esse-
to dai secondari del trasformatore di re- resistenza c.c. è determinata da tensio- re efl'ettuata soltanto quando l'amplifi-
te Tr2. ni continue del valore di solo pochi mV, catore verrà riacceso oppure quando un
La giunzione R93, R94 è collegata al- è stata incorporata la rete R76-C40 per altro malfunzionamento avrà causato
la base di T39 che, insieme a D32 ed evitare segnali di errore derivanti dai la disattivazione del relè.
R91, forma una specie di comparatore. disturbi ambientali. Il diodo D20 limita L'alimentazione per ICI è ricavata
Tramite questo transistor, vengono il potenziale ai capi di C40. dalle linee a i 56 V, tramite i diodi zener
controllate parecchie tra le misure di Se la resistenza c.c. dell'altoparlante D21/D22 ed i resistori in serie R80/R92.
protezione. Quando il potenziale di base scende ad un valore minore di quello di La tensione continua all'uscita del-
del transistor cade al di sotto di circa 23 R78 (2,2 Q), ICl commuta e manda in l'amplificatore viene misurata dall'am-
V (56 V, meno la caduta di 33 V ai capi conduzione T38. Si accende allora il dio- plificatore differenziale formato da T35
di D32), T40 inizia a condurre ed il relè do D2'7, per indicare che la resistenza e T36. Il segnale d'uscita è applicato a
d'uscita viene diseocitato. delllaltoparlante è troppo bassa. Tâã, tramite il partiture di tensione
Progetto n. 5 - 1989 45
LE PAGINE Dl ELEKTOR
Figura 10. Circuito stampato scala 1:1 e disposizione dei componenti della sezione di protezione.
RSI-R82, ed a T36, tramite il condensa- sono dimensionati in modo da mandare Scheda dell'alimentatore
tore elettrolitico bipolare formato da in conduzione i transistor quando, at- ausiliarlo
C44 e C45. Il segnale differenza ai capi traverso il transistor d'uscita, passa
dei collettori dei transistor viene appli- una corrente di picco di 5 A. In questo ca- Questa scheda, mostrata in Figura
cato alla sezione passa-basso RBS-R85- so, T2? manda in conduzione T28 e T30 11, accoglie il trasformatore ausiliario,
C42-C43. Se la tensione c.c. è maggiore fa lo stesso con T29: in entrambi i casi, Trl, i rettificatori D35-D38 nonché i
di i 1 V, la tensione di collettore di T35 T39 va in conduzione (tramite D11 o condensatori di livellamento 054 e 055.
o T36 diminuisce di una quantità tale da D12) e disattiva il relè di uscita, scolle- La scheda è progettata in modo da esse-
mandare in conduzione T39, tramite gando in tal modo l'altoparlante. re equipaggiata con alcune morsettiere,
D23 o D24: il relè viene pertanto disec- 11 circuito di protezione viene alimen- in modo da facilitare l'interconnessione
citato tramite T4l. Il punto di lavoro c.c. tato da una tensione prelevata diretta- delle sezioni amplificatrici. Accertarsi
dell'ampliflcatore differenziale è deter- mente dalle linee a :t 56 V, ma i diodi di che le tensioni di lavoro dei condensato-
minato con l'aiuto del generatore di cor- controllo dell'alimentatore (D30 e D31) ri di livellamento siano di 100 V.
rente costante T37. La corrente è di cir- sono collegati ell'avvolgimento secon-
ca 2,5 mA dario di Tr2 (40 V c.a.). Costruzione
l transistor T2? e TBO nell'amplifica- Tutti gli altri collegamenti tra il cir-
tore di corrente misurano la tensione di cuito di protezione e l'amplificatore av- I particolari costruttivi sono dati per
picco ai capi del resistore di emettitore vengono tramite il connettore K2. un amplificatore mono; ovviamente, per
D1 di uno dei transistor di uscita, rispet- La scheda per il circuito di protezione un amplificatore stereo ci vogliono due
tivamente nella metà positiva e negati- è illustrata in Figura 10 ed il suo mon- circuiti uguali.
va del segnale di uscita. I partitori di taggio non dovrebbe presentare difficol- Il dissipatore termico deve avere
tensione nel circuito di base di T27 e T30 tà. dimensioni di almeno I170 x 80 mm e
46 Progetto n. 5 - 1989
LE PAGINE DI ELEKTOR
Figura Il; Circuito stampato .scala 1:1 e disposizione dei componenti dell'alimentatore ausiliario.
deve essere forato secondo la dima di La scheda per il circuito di protezione Utilizzare 7 spinotti a saldare ed un
Figura 8; la sua resistenza termica non può essere fissata sopra l'amplificatore connettore a 10 poli per i restanti colle-
deve superare 0,5 K/W. di tensione, come mostrato in Figura 7, gamenti alle altre sezioni dell'amplifi-
Praticare i fori con una punta da 2,5 oppure in qualsiasi altro posto adatto catore.
mm e poi ñlettarli per accogliere viti del mobiletto. I terminali di T20, T21 e T22 vanno
3 MA. L'interruttore generale ed i diodi PO- piegati verso l'alto di 90 gradi, a circa 3
I] mobiletto usato per il prototipo ha le WER, ERROR, e LOW IMPEDANCE mm dal rispettivo involucro.
dimensioni di 245 x 120 x 300 mm; per sono invece montati sul pannello fronta- Avvitare poi i transistor al dissipato-
un amplificatore stereo sarà necessario le. Montare tuttii componenti dell'am- re termico, interponendo le opportune
un mobile più grande. Dal pannello po- plificatore di corrente, tranne T20~T26, rondelle isolanti, coni terminali rivolti
steriore dovrà essere ritagliata una pic- sul lato rame del circuito stampato, sol- verso l'alto. A questo punto, è possibile
cola sezione, per far posto al dissipatore levati di alcuni millimetri rispetto alla montare la scheda dell'amplificatore di
termico (vedi Figura 1). Quest`ultimo va superñcie. corrente su 4 distanziali da 10 mm, con
montato ad un'altezza tale da permette- L'induttore L1 è formato da 12 spire i terminali dei transistor che sporgono
re il montaggio sottostante delle prese di filo di rame a smaltatura doppia da attraverso i rispettivi fori nella scheda
d'ing-resso audio; liingresso di rete ed i 1,6 mm, avvolte su un rocchetto cavo del (vedi Figura 5).
terminali di altoparlante sono situai ai diametro di circa 15 mm. Piegare ora i terminali dei transistor
suoi lati. Inserire il resistere R63 nel foro del d'uscita, come mostrato in Figura 13, e
Il trasformatore di rete Tr2, il rettifi- rocchetto e fissare l'intero gruppo, come fissare poi i quattro transistor sul dissi-
catore Bl e la scheda dell'alimentatore corpo unico, sulla scheda, sempre solle- patore termico mediante i kit di isola-
ausiliario sono montati sul pannello di vato di alcuni millimetri rispetto alla mento e Pinterposizione di abbondante
base del mobiletto. superficie. pasta al silicone.
Progeflo n. 5 - 1989 47
LE PAGINE DI ELEKTOR
Progeflo n. 5 _ 1989
LE PAGINE Dl ELEKTOR
Elenco componenti
Scheda del circuito di protezione R94: 12 kQ Condensatori
R90: 150 Q 050-053: 22 nF
Semiconduttorì R97: 270 kn 054, 055: 1000 pF, 100 V
D20, D23-D26: 1N4148 R98, R104: 4,7 kQ, 1,5 W 050, 057: 680 nF, 100 V
D21, D22: diodi zener da 15 V, 0,4 W RIOO: 1 MQ 058: 22 ilF, 25 V
D27: LED giallo o arancio R102: 1,5 kQ, 1,5 W
D28: diodo zener da 10 V, 0,4 W R101, R108: 120 kfl Varie
D29: LED rosso Trl: trasformatore di rete 3 VA per
D30, D31: 1N4002 Condensatori montaggio su c.s,, 2 x 9 V, 177 mA
D82: diodo zener da 33 V, 0,4 W C40: 150 nF F1: fusibile 50 mA (ad azione
T35, T36, T40, T43: B0546B C41, C46: 10 pF, 25 V ritardata) con portafusibile per c.s.
T37: BF256A C42, C43: 1,0 pF, 63V 3 morsettiere a 6 poli per c.s.
T38: B0639 C44, C45: 220 pF, 25 V
T39, T4l, T42: 305568 C47: 100 p.F, 40 V
ICI: LF41 10N C48: 2,2 pF, 63 V Alimentatore principale
(non su circuito stampato)
Resistori (ai: 5%) Varie
R75, R77, R91: 15 kQ K2: connettore a pettine a 10 poli per
BI: transistor BYW66
R76, R99: 100 k!) montaggio su circuito stampato 031, 032: condensatori 20000 nF,
R78: 2,2 Q 2 prese per K1 e K2 63 V (oppure 2 x 10000 HF)
R79, R81: 10 kQ F2: fusibile 2,5 A. ad azione
R80: 3,3 kQ, 1,5 W ritardata
R82, R89, R105: 2,2 kn Scheda dell'alimentatore ausiliario Il: interruttore bipolare di rete
R88, R85: 22 kQ Tr2: trasformatore di rete toroidale
R84, R86: 100 Q Semiconduttorì 300 VA, 2 x 40 V, 3,75 A, primario
R87: 330 Q D35-D39: 1N4002 220 V
R88: 150 kn D40: LED verde Basetta per ingresso di rete con
R90: 27 kQ portafusibile incorporato
R92: 3,9 kQ, 1,5 W Resistori (t 5%) Dissipatore termico: resistenza
R93, R95: 56 ki) n.106: 1,2 kg termica .<. 0,55 K/W
50 Progetto n. 5 - 1989
LE vERE Novl'rÀ
NEI Krr ELE'rrnoucI...
INDICATORE DIGITALE DI
FREQUENZA PER RICEVITORI
AD ONDE CORTE
Questo circuito viene utilizzato principalmente come visualizzatore Figura 2, per mostrare come l'unità di
lettura trasferisce le informazioni al
di frequenza per riceviiori ad onde cone, ma può funzionare display. Il segnale del quale deve essere
benissimo anche come coniaiore universaie. misurata la frequenza è quello che va
dall'oscillatore locale al ricevitore ed è
disponibile nel punto di misura 2.
L o schema a blocchi del dispositivo è minore del valore predisposto. Per otte- Per visualizzare la frequenza ricevu-
illustrato in Figura 1. Il segnale da nere una visualizzazione stabile, tra il ta, il contatore deve partire da 900.000,
misurare viene dapprima applica- contatore ed il display a LED è stato cioè dal valore corrispondente alla fre-
to ad un amplificatore a guadagno inserito un latch, che memorizza tempo- quenza intermedia del ricevitore, che
variabile e poi ad un contatore avanti] raneamente il risultato della misura. viene determinato mediante opportuni
indietro, tramite una porta NAND. La sezione di clock serve a garantire commutamri.
Il valore al quale inizia il conteggio di- che tutte le altre sezioni funzionino in Il contatore funziona in avanti oppu-
pende dalla predisposizione di una serie modo sincrono e con la necessaria preci- re all'indietro (sempre a passi di 10 Hz)
di interruttori. Il conteggio finale dipen- sione. a seconda che la frequenza ricevuta sia
de dalla predisposizione del contatore Lo schema a blocchi delle sezioni inte- maggiore o minore della frequenza
avanti/indietro e può essere maggiore o ressate del ricevitore è illustrato in intermedia.
Progetto n. 5 - 1989
LE PAGINE DI ELEKTOR
Tabella 1
uscla Fl
:oooHiroousom--ciff...A
iF _-fl
0
ogg-sódidoo
oo-sd-L-L-LOOC
-l-å-l-l-BOOOOO
o-L-L-L-L-LOOOO
'ooog-a-a-LJ-L
051: _d TPZ
:Num-l:
Fi'gum 1o.
Progetto n. 5 - 1989
LE PAGINE DI ELEKTOR
SV
Sv
0
GD è)
cv co IC1 cs lC4
_ IC2 '-L- lcs
41|; 100n|03 iOOn
0 °' 3
5.5536MH2
*mmm
contatore siano a livello 0 quando il punto decimale è determinata dalla I circuiti sono monofaccia: sono per-
relativo interruttore è aperto. posizione di R93. Se questo resistere si tanto necessari numerosi ponticelli che,
I contatori IGG-1012 sono accoppiati trova nella posizione contrassegnata naturalmente, andranno montati per
tra loro in modo asincrono: questo siste- dalle linee continue, la lettura sul primi. La costruzione risulterà facilita-
ma offre il vantaggio di limitare solo al display sarà in kHz; se invece R93 si ta osservando le fotografie della Figura
primo contatore (ICG) l'applicazione di trova nella posizione indicata dalle linee 7, che mostrano come è stato realizzato
un'elevata frequenza di clock. Il risulta- tratteggiata, la lettura sarà in MHz. il prototipo. Per Sl-SD7 possono essere
to della misura viene temporaneamen- utilizzati diversi tipi di interruttori, ma
te memorizzato nei latch 1013-1019, i Costruzione la scelta preferenziale andrà agli inter-
quali garantiscono 1a visualizzazione ruttori DIL, predisposti secondo il codi-
del risultato di misura sul display, per- I tre circuiti stampati sono disposti su ce BCD della Tabella 2. Osservate che il
ché anch'essi hanno sulla propria sche- una sola scheda, come illustrato in bit meno significativo è situato al lato si-
da un decodificatore BCD-7 segmenti ed Figura 5. Se necessario, le tre sezioni nistro del gruppo di interruttori, visto
un pilota del display. La posizione del potranno essere separate. dal display.
54 Progetto n. 5 - 1989
LE PAGINE DI ELEKTOR
.N.šñw 3332» È? m5 2952 m 92:3; à .ašw nega-EE :8 8.5% .Èššflãu ååš ueå åww 8.223» 555m. .q Hang
.aa su 83:2... S? 3 u ai;
29:29 ~§1¢9 á. ._ 8 u 2.3.;
su . cm... ëmäßuhfli-S
l ß h @ 8 Ø
:20:: cm-Olch cfi-.OIQß oøvOI: 920:: 6202:
DO- uO. ØO. OO. QvU- :U-
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Saronno- Fusi -Via Portici, 10 - 02/9626527 I Varese- Giampa - Vla Ostiense. 166 - 06/5750944 I Roma -
reti per beeea Irequenaa Elettronlca Ricci - Via Parenzo. 2 › 0332/281450 Rubeo - Via Ponzio Comínio. 46 - 06/7610767 I Rome -
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40316 I Torino - FE.ME.T. - Cso Grosseto, 153 - 011/ I leer/nia - Di Nucci - P.zza Europa. 2 - 0865/59172 e
306 - Preempiitìc. con controllo toni 296653 I Torino - Sitelcom - Via dei Mille. 32/A - 011/
308 - Preampiificatora per miorofom' 8398189 I Ciriè - Elettronica RR. -Vie V. Emanuele. 2/bi5 Lanciano - EA - Via Mecinello. 6 - 0872/32192 I
369 - Preamplilicatore universale - 011/9205977 I Pinerolo- Cazzadori - Piazza Tegas, 4- Avezzano - CEM. - Via Garibaldi. 196 - 0863/21491 I
322 - Preampl. stereo 0121/22444 I Borgosesia - Margherita - Pzza Pescara - El. Abruzzo - Via Tib Valeria. 359 - 085/50292
equalizz. RIAA Parrocchiale. 3 - 0163/22657 I Loano - Puleo - Via ågš'åquila - CEM. - Via P. Paolo Tosti. 13/A - 0862/
l'1"
88
572106 I Trieste- Radio Kalilra ~ Via Fontana. 2 - 040/ 70 - 0832/48870 I Trani - Eletti. 2000 - Via Amedeo, 57
347- Variabile 3 + 24V- 2A - 0883/585188 I Matera - De Lucia - Via Piave. 12 -
341 - Variabile in lens. e oorr. - 2A 62409 I Trieste - Radio Trieste - V.le XX Settembre. 15-
040/795250 I Udine- Aveco Orel -Via E. da Collo/edo. 0835/219857
24/32-0432/470969 I Bolzano- Rivelli ~Via R ' .9/8
goal-occhiature per C.A. - 0471/975330 I Trento -Fox Elettronica - Via acoanr. CALABRIA
2 - Variatore di luoe (1 KW) 36/5 - 0461/984303 Crotone- Elettronica Greco - Via Spiaggia delle Forche, 12
r-i-r-i-
373 - Interruttore 361 /2 - 051/573283 I Imola - Nuova Lae Elettronica - Via Statale 111 n. 118 - 0966/57297 I Remo Calabria -
temporizzato - 250W del Lavoro. 57/59 - 0542/33010 I Cento - Elettronica Rete - Via Marvasi. 53 - 0965/29141
3313.13
i-r'r-
Firenze - Diesse Elettronica - Via Baracca. 3 -055/350871 Caltanisetta - Russotti - Cso Umberto. 10 - 0934/
337 - Segnalatore di luci aooese 259925 I Palermo - Pavan - Via Malaspina. 213 A/B -
375 - Riduttore di tensione per auto I Firenze - P.T.E. - via Duccio da Buoninsegna. 60-' 055/
713369 I Prato - Pani - Via M. Roncloni. 113/A - 0574/ 091/577317 I Trapani -Tuttoiimondo -Via Orti, 15/0 -
21361 I Vinci - Peri Elettronica - Via Empolese. 12 - 0923/23893 I Castelvetrano - C.V. El. Center - Via
:grerecchIature varie Sovigliena - 0571/508132 I Viareggio - Elettronica Mazzini. 39 - 0924/81297 I Alcamo - Calvaruso - Via F.
- Soeooi'azanzare DCM. - Via S. Francesco - 0584/32162 I Lucca › Crispi. 76 - 0924/21948 I Canicattì - Centro Elettronico
332 - Esposimetro per camere Biennehi - Via Di Tiglio. 74 - 0583/44343 I Messa - - Via C. Maira, 38/40 ~ 0922/852921 I Messina - Calabro
oscura E.L.C.0. - G.R. Sanzio. 26/28 - 0585/43824 I Carrara › V.Ie Europa. isolato 47-8830 - 090/2936105 I
336 - Timer per ingranditori (Avanza) - Nova Elettronica -Via Europa, l4/bis - 0585/ Barcellona - ELBA. ~ Via V. Aifieri, 38 - 090/9722718
335 - Dado elettronico 54692 I Sierra - Telecom. - Vie Mazzini, 33/35 - 0577/
340 - Totocalcio elettronico 285025 -I Livorno - Elma - Via Vecchia Casina. 7 - 0586/
37059 I Piombino - BGD Elettron. - Vie Michelangelo. 6/
aua eo
336 - Metronomo Aldiero - Palomba e Salvatori - Via Sassari. 164 I
361 - Provatransisior - 8-0565/41512 Cagliari - Carta 8 C. - Via S. Mauro. 40 - 070/666656 I
provadiodi
MARCHE» UMBRIA
Carbonia - Billai - Via Dalmazia, 17/0 - 0781/62293 I
370 - Caricabatterie NiCd - Macomer - Eriu - Via S. Satta. 25 I Nuoro - Elettronica -
10/25/45/100 mA Fennìgnano - R.T.E. - Vie B. Gifii. 1 - 0722/54730 I Via S. Francesco. 24 I Olbia - Sini - Wa V. Veneto. IOS/B
371 - Provarlflessi a due pulsanti Macerata - Nasuti › Vla G. da Fabriano, 52/54 - 0733/ -0789/25180 I Sassari - Pintus - zona industriale Fredda
372 - Generatore di FLB. rilassante 30755 I Terni - Tolerodio Centrale - Via S. Antonio. 46 - Niedda Nord - Strait 1 - 079/294289 I Tempio ›
377 - Termometro/orologio LCD 0744/55309 Manconi e Cossu - Via Mazzini. 5 - 079/630155
378 - Timer programmabile
379 - Cercametalli
332 - Termometro LCD con
memoria Presso questi rivenditori troverete anche il perfetto complemento per gli MKit:
367 - Registrazione telefonica
automation l contenitori Retex. Se nella vostra area non tosse presente un rivenditore
tra quelli elencati, potrete richiedere gli MKit direttamente a
MELCHIONI-CP 1670 - 20121 MILANO.
LE PAGINE DI ELEKTOR
Precisione
Conclusione
1
quenza Fi del segnale esterno (diviso) è
511--2--_--_A,,,_A_-'_.`._____..-.-.A._z--.__-.._--_-..-.-__a.-_...-_____--9a.-.a._i-_--_-
determinata da F1 = 5/Tm, dove T"l è il
tempo di misura (= 1 secondo, per la fre-
quenza di 1 Hz). Con queste modifiche
nella sezione di temporizzazione, può
darsi che non si riesca più a disporre il
punto decimale nella sua giusta posizio-
ne, con R93. In tale caso, montare il resi-
store sul c.s. del display (lato rame), tra
la pista a +5 V ed il piedino 5 del relati-
vo modulo visualizzatore.
La velocità è un altro aspetto che
dovrà essere deñnito mediante prove.
La massima frequenza che il contato-
re può gestire è determinata dalla mas-
sima frequenza di clock alla quale può
reagire ICG. La prima cosa da fare è di
provare ciascuno dei 7 moduli nella posi-
zione di ICS: nel prototipo, uno o due
moduli funzionavano in maniera soddi-
sfacente ñno a 25 MHz, anche se i fogli
dati indicavano un massimo di 17 MHz
orge-5:0
Tabella 2
_“Lébaeeeen e
o O 0
o o o 1
o o o
1 o 1
2 0 1 1
o o o
a o. 1 o
4 1 O 1
s o 1 o
0 1 1
s o 1 1
1 o 0 o
a 1 0 1
1 o
Figura 4.41 Disposizione dei componenti nelle diverse sezioni. scalo 1:1. e
Progetto n. 5 - 1989 59
LE PAGINE DI ELEKTOR
Caratteristiche tecniche
Larghezza di banda
dell'amplificatore d'ingresso: da 1
kHz a 50 MHz
Sensibilità d'ingresso: z 25 mV
Massima frequenza d'ingresso
del contatore: 25 MHz
Risoluzione del contatore: 10 Hz
Intervallo di gate: 0.1 secondi
Numero di misure al secondo: 5
Numero delle cifre: 7
i' Corrente assorbita: s 465 mA
Figura 5. Segnali di uscita di 108, NI ed N5.
60 Progetto n. 5 - 1989
LE PAGINE DI ELEKTOR
Elenco componenti
ASCA
Semicondutbori - AREZZO- LA MUSICALE ARETINA- Viole Mecenare, 31/A
T1: BF2560 ASCOLI PICENO AUDIO SHOP- Via D. Angeli, 63
T2, T4: BF324 BARI- NAPOLITANO SALVATORE- Via S Larenzo, Il
BARI- DISCORAMA Corso Cavour, 99
T3: BF224 BERGAMO- CASA DEL PIANOFORTE Via C. Maffei, SI
LDl-LD7: D350PK o TDSRãlSI) BOLOGNA RES DI RUBINI- Via Marconi, 5I
BOLOGNA- RADIO SATA 5.r I - Via Colori, I/D/E
AEG, HD1133R siemens, L BOLZANO- PLASCHKE S r..-l Via Bottai, 20
HDSP5303/5503/5603/5703/ 733 BOSCOREALE (NAI- CIARAVOLA GIUSEPPE Via G. Dalla ROCCO, 2I3
Hewlett-Packard CAGLIARI- NANNI DANILO Via Cavoro 68
CAGLIARI- DAL MASO S r..-I Via Gu glia. I?
ICI: 4060 CATANIA- BRUNO DOMENICO Viå I.. Rizza, 32
102: 4040 CATANIA- M V. di SBERBO- Via Giuffrida, 203
CENTO DI BUDRIO (50)- G. 8. G. di GRASSI- Via Ceriani, IS
103: 4018 CHIRIGNANO (VEI- GHEGIN ELETT.- Via Miraneee. 283
IC4, [05: 74H0132 COCCAGLIOIBSI- PROFESSIONAL AUDIO SHOP- ViaV. Emanuele, IO
ICS-1012: 74HC190 COMO- BAZZONI G.- Viale Rossetti, 29
:Mrou (FI) cEI BRUNO via cavour 45
ICI3-IC19:4511 FIRENZE HI Fi LUSIC CENTER- Via Ponte alle Mosse, 97/R
FIRENZE- C A F. F S. r..I - Via Allori, 52
GENOVA GAGGERO LUIGI- Piazza 5 Lampadi, 63/R
GROS RIMINI (FOI- SOC. CHIARI S rl. - Via Cariano Lacco, 89/A
LIVORNO- MUSIC CITY- Via 5. Olandesi, 2/10
MANTOVA CASA MUS. GIOVANNELLI- Via Accademia,5
Resistori (i 5%) MARTINA FRANCA [I'AI- MARANGI GIOVANNI Via Taranta, 2B
R1, R5: 1 MQ MARZOCCA D.S. (ANI- PELLEGRINI S. p.A.- Strada S. Adriatica, I84
MASSA- CASA DELLA MUSICA- Via Cavour, 9
R2, R6: 2,2 kQ. MESSINA- TWEETER DI MAZZEO- Corso Cavour, 128
R3, R4, R16-R43, R94: 10 kn MILANO - lELLI DIONISIO - Via P. da Cannabbio, II
MILANO - CLAN STRUMENTI - Via G. Modena, 3
R7: 6,8 kg MILANO - BOSONI - Corso Monforte, 50
R8: 27 Q MILANO- HI- FI CLUB di MALERBA- Corsa LOCII,65
MILANO- DISCOUNT MUSIC CENTER- Viale Monza, Iå
R9: 270 .Q MODENA- MUSICA HI- FI STUDIO- Via Barozzi, 36
R10: 5,6 kfl NAPOLI- DE STEFANO ENZO- Via Posillipo. 222
R1 1: 2,2 kQ OSPEDALICCHIO I'GI- REDAR HI-FI Strada SS 75 Centrale Umbra
PALERMO- PICK- PHI- FlS...-rI Via Catania, Ió
R12: 180 Q PALERMO- F. C. F. 5.p -Via L. Da Vinci, 233
R13: 100 Q PESCARA- CAROTApBRUNO- Via N. Fabrizi,42
PISTOIA- STRUMENTI MUSICALI MENEC- Via A. Vannucci, 30
R14: 1,5 kn PRATO [FII- M. G. di GIUSTI- Piazza S. Marco, 46
R15, R44 + R98: 330 Q REF. S. MARINO- STRUMENTI MUSICALI- Via III Settembre Dogana
P1: 1 kn, potenziometro RICCIONE IFO- RIGHETTI S. r.I- Via Castrocaro, 33
ROMA MUSI AL CHERUBINI- Via Tiburiìna, 360
orizzontale ROMA MUSICARTE S r I Via F. Massimo, 35
RORETO DI CHERASCO CNI- MERULA MARCO- Via San Rama. 20
ROSA' (VII- CENTRO PR F. AUDIO- Via Rama, 5
SIENA- EMPORIO MUSICALE SENESE- Via Monianini, ION-IOS
SORBOLO (PRI- CABRINI IVO- Via Gramsci, 58
TORINO- MORANA OTTAVIO Via Villafacchiardo,8
Condensatori TORINO- STEREO S o.s.--Corso BramonIeS
Cl: 100 pF roIIINo sALoITo MUSICALE via cuoio?129
TORINO STEREO TEAM- Via Cibrario, 15
C2: compensatore da 40 pF TRANIåBAI IL PIANOFORTE DI PEDAGI- Via Trenia, 6
C3, 05, CB, 08-023: 100 nF TRENT ALBANO GASTONE- Via Madruzzo,5
TRIESTE- RADIO RESETTI- Via Rossetti, 80/ IA
C4: 1,0 nF UDINE - TOMASINI SERGIO - Via Maran ani, 87/89
C7: 47 pF, 10 V, tantalio VARESE - BERNASCONI MARIO - Via A. ai-ii. 38
VENEZIA MESTRE - STEREO ARTE S.r.I. - Via FradeIetto, 19
VERONA - BENALI DELIA - Via C. Fincaio, I72
Varie
51-87: blocchi di interruttori
ATTENZIONE
DIL, 4 posizioni i Per I acquisio dell'apparecchio che meglio risponde alle
X1: quarzo da 6,5536 MHz tue esigenze e per assicurar'ri I'assistenza In (e fuori ...I
garanzia ed I ricambi originali rivolgiii solo ad uno dei
nostri Centri.
IA IIOS'I'IA rete di assistenza tecnica non esegue ripa-
razioni su gradoni TASCAM sprovvisti dì ceri icato di
Il circuito stampato di questo garanzia u iciale 'IMG-6M
progetto può essere richiesto ai
TASCAM
Gruppo Editoriale JCE citando
il riferimento PE 1403 al costo
di L. 30.500 più spese di spedizione. '
Vedere istruzioni a pagina 8. TEAC Professional Division
Progeno n. 5 - 1989
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UN
INDU'ITANZIMETRO
DIGITALE
Ottenere una esatta misurazione clell'induttanza non è sempre no dei motivi per cui la misura-
U zione dell'induttanza risulta
una facile operazione;l'adeguata strumentazione spesso imprecisa è perché il valo-
non è facilmente reperibile ecl è, nella maggior parte dei casi, re dell'induttanza varia considerevol-
Bareccliio costosa. Lo strumento gui descritto oltre la possibilità cli mente con le condizioni di misurazione.
La ragione principale di questa varia-
effettuare misurazioni precise (con tolleranza del.: 1%) zione è il cambiamento di permeabilità
cli induttori di bassa frequenza da lO mH a 2 H. al variare di livello del segnale sotto
prova e del bias in corrente continua.
u = L (di/dt)
u=Lk
age.
cioè la f.e.m. sarà direttamente
'.°
`.í W
"Q i
proporzionale all'induttanza (figural).
-- ~
è (nur-9'
praticamente possibile creare
comunque, una corrente che cresca e
diminuisce uniformemente, ma un'otti-
ma alternativa è creare una corrente la
cui forma dell'onda sia triangolare
(Figura 2). Se faremo scorrere questa
corrente attraverso un'induttore, la
f.e.m. indotta verrà ad avere un'onda
' \ \¢¬\%»\\\\\"-\\\"I`\
rettangolare, come mostrato in figura 2.
e*\\\ ,
Sasuk Se questa f.e.m. viene rettificata, la ten-
sione immediatamente risultante sarà
una misura dell'induttanza. Sfortuna-
l P
tamente nessuna induttanza è pura ,vi
è sempre qualche resistenza interna, R,
in serie con essa, perciò:
u=uL+un.
M _¬,.v__ , l. “3
“i “Un
'H lì in'. \ ti
unhml n\\\\\\ “l Le tre tensioni sono mostrate in
mmm-lmåmüun`unlmk
Figura 3. La rettificazione produce una
tensione diretta eon una piccola onda a
dente di sega causata dp un .
Progetto n. 5- 1989
LE PAGINE DI ELL ¬
uL UL
Schema a blocchi
Generatore dl
funzioni E51
i'VW
W u A r È le Integratore
,... i
Ne dedmemO Percìò che la comme Descrizione del circuito camente idealedicorrente) dovrebbe fa-
massima, im, attraverso l'induttore sarà re aumentare le oscillazioni in assenza
di 20 mA (un valore ragionevole per Il generatore di funzioni è composto di carichi.
induttori di 2 mI-I o meno). da un integratore A1 e da un trigger di Il valore di queste resistenze è stato
Partendo da un'estremità della Schmitt ICI. calcolato in maniera da assicurare che
corrente triangolare, La frequenza del segnale generato esse abbiano un effetto trascurabile
è, come abbiamo appena calcolato, di sulla misurazione.
di/dt = uL/L = 200 - 10°”/2 ~ 10*1 = 100 2500 Hz. Notare che quando viene selezionata
Il trigger di Schmitt genera una la portata 2H, R14 fungerà da elemento
Dacché la corrente aumenta line-ar- tensione a onda quadra che serve a di carico.
mente, controllare gli interruttori elettronici Se si prova a misurare una piccola
ES1+ES$. induttanza su una portata più elevata,
iu/g = dim: = 100 La resistenza R3 provvede ad un ad esempio una bobina da 1,5 mH sulla
offset DC che assicura che la tensione portata 2 H, può accadere che il valore
triangolare non scenda sotto a1 valore di della resistenza di carico sia troppo alto,
0 V. Questo è necessario per avere un con il risultato di una presenza di
buon controllo del convertitore tensio- oscillazioni.
_ -5V ne/corrente. comunque consigliabile iniziare
L'integrato ICI è un amplificatore sempre dalla portata più bassa per poi
operazionale tipo 3130, uno dei pochi la passare a una più alta.
cui uscita può essere veramente pilota- Questo metodo assicura inoltre una
ta positivamente o negativamente. risoluzione precisa il più possibile.
L'uscita di cui sopra serve come ten- Uindicatore di overflow è fornito di un
sione di riferimento per l' integratore comparatore A4 il quale collega l'ingres-
che lo segue. so del voltmetro a +5 V tramite ES4
L'uscita di A1 è una tensione triango- quando viene selezionata una portata
lare variabile tra 4,9 e 2 V. Il convertito- troppo bassa. L'amplificatore operazià-
1d" :100145 re tensione/corrente tra A2 e T1 trasfor- nale A3 eleva l'ampiezza della tensione
ma questa tensione in una corrente che alternata misuratadi un fattore 2.
Fiíura 5. Le varie forme d'onda diFigur'a viene fatta scorrere attraverso l'indut- Ricordate che C2 al suo ingresso non
4: è la tensione applicata al convertitore
tensione-corrente; un margine di caduta tore sotto prova Lx. invertente neutralizza ogni tensione
indico un aumento di corrente. Il valore della corrente (e perciò il diretta.
campo di misurazione), è determinato L'offset di questo operaziànale è
dalle resistenze R5 + R8. Quando viene compensato attraverso P1.
selezionata la portata da 2 H, la corren- Il rettificatore di semionda è formato
Perciò. te è 20/10* = 0.02 mA. da ESl e E82, mentre E83 serve a inver-
Le resistenze R9+R11 sono di carico. tire gli impulsi di controllo rettangolari.
t. = 20 - 104/100 = 2 - 10'* = 200 pS Questo è necessario poiché la misura Durante la fase positiva della tensione
dell'induttore viene falsata da varie ca- alternata misurata, ESl è chiuso ed
dove 't_ è la durata del margine. La pacità parassita (fili collegati, capacità E52 è aperto; durante quella negativa
frequenza della corrente triangolare interne dell'induttore ecc.) che sempre ESI è aperto e E82 è chiuso. La tensio-
sarà perciò: risultano in un circuito LC. ne fissa risultante verrà tosata da R19 e
Il generatore ad alta impedenza di da CB e verrà convertita in una tensione
f=1/2t,=112«2-1o*=2soonz. questo circuito (tramite una fonte prati- leggibile da IC7.
as Progetto n. 5 - 1989
67
LE PAGINE DI ELEKTOR
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Progsflo n. 5 ~ 1989
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LE PAGINE Dl ELEKTOR
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Il voltmetro digitale è composto da un Tutte le resistenze e i diodi sono mon- Gli IC sono montati sul circuito stam-
IC ditipo 7106 e da un LCD digitale da tati in verticale, fatta eccezione per R1, pato con il contenitore staccato dalla
3 1/2. Il 7106 contiene tutto quanto R3 e R24. I condensatori elettrolitici do- scheda: questo fa sì che la parte più lar-
necessario a convertire una tensione vrebbero essere del tipo da c.s.. Per gli ga dei pin entri nel foro all'uopo predi-
ñssa in un segnale digitale e a mostrar- IC è conveniente l'impiego di zoccoli. sposto.
la sull'LCD. È consigliabile montare il display su Nel caso venisse usato un contenitore
I punti decimali sul display sono for- dei terminali a pettine da circuito stam- molto piatto potrebbe essere necessario
niti dagli XOR N1+N3. Il punto decima- pato, in modo che venga a trovarsi esat- tagliare con attenzione le parti metalli-
le visibile dipende dalla posizione del› tamente sotto alla finestrella traspa- che di 105 e ICS. Tre fori praticati sul
l'interruttore SZc. I LED D8 e D9 indica- rente del contenitore plastico.. contenitore serviranno a fissare il cir-
no se il numero che appare sul display R22 è composto da quattro resistenze cuito stampato; la parte non occupata
dev'essere interpretato in henry o in da lOOk integrate in un unico case; può della scheda potrà eslere usata come
millíhenry. essere sostituito da quattro resistori da mascherina.
Il voltmetro è alimentato da due 100 kn montate in verticale con i termi- Sarà opportuno montare l'interrutto-
batterie PP3 da 9 V e due regolatori di nali superiori interconnessi. re Sl su un lato del contenitore, mentre
tensione. Notare che i regolatori 7805 e I LED sono montati ad un'altezza tale le batterie verranno poste nella parte
7905 garantiscono una migliore prote- che si verranno a trovare giusto dietro al inferiore dello stesso.
zione da interferenze che i corrispon- pannello frontale una volta installata la I terminali a scatto per collegare l" -
denti modelli della serie L (78L05 e basetta nella scatola. duttore sotto test andranno sistemati il
79L05). I] commutatore è saldato direttamen- più vicino possibile ai relativi pin sul c.s.
te al c.s. al fine di utilizzare nel miglior
Montaggio modo possibile lo spazio disponibile al- Callbratura-
l'interno del contenitore
Lo strumento, di cui viene mostrato in I pin centrali di ICS e 106 devono es- Per la calibrazione sarà opportuno
figura 7 il circuito stampato, è alloggia- sere piegati in avanti così da formare un utilizzare un induttore di valore cono-
to in un piccolo contenitore portatile. triangolo (come i transistor standard). sciuto, compreso tra 1 e 1,8 mH.
66 Progetto n. 5 - 1989
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ELETTRONICA GANG]
TERMOMETRO
oRoLoolo
DIGITALE
Questo mese presentiamo un kit veramente interessante. Si tratta di Il sistema completo permette di
ottenere:
un sistema per utilizzare apìeno le possibìlò di un modulo ° la lettura dell'ora in ore e minuti;
preassemblato facente le unzioni di termometro digitale nonché di 0 la lettura della temperatura in
orologio. gradi Celsius e Fahrenheit tramite
l'impiego della sonda entrocontenuta o
di una sonda esterna opzionale;
' l'allarme acustico e visivo al
di Fabio Carera IWZDHN raggiungimento di una temperatura
più alta o più bassa di quella prefissata.
È inoltre possibile l'interfacciamento
diretto del modulo all'ingresso seriale di
l nostri lettori ricorderanno senz'altro Nella confezione blisterata troviamo un computer.
la presentazione che già facemmo in infatti un modulo (il TMB-SBO) che, già Le caratteristiche funzionali sono
passato di un kit distribuito dalla di per sè è un termometro-orologio a piuttosto buone e permettono di leggere
Melchioni S.p.A.; quello di cui parlere- LCD e una basetta (e questo è il vero e valori di temperatura (con risoluzione
mo ora, commercializzato come MKit proprio kit) che serve a controllare di 0,1°C) da 49°C a +69°C.
377 è composto da due parti, di cui una tutte le possibili funzioni del modulo L'accuratezza della misura è dit 1°C.
preassemblata. principale. L'alimentazione dell'apparecchio è
fornita da una batteria a stilo tipo AA
posta sul retro del modulo LCD, e que-
sto, a nostro avviso, è estremamente po-
sitivo per un utilizzo universale dello
strumento anche dove non si abbiano a
disposizione fonti di alimentazione a
bassa tensione
Funzionamento
1s 15 14 13 12 11 1o a 1 s s 4 a 2 1
sçfl
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P1 P2 |2l|1I|4l¦ 93 P'
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Figura 1. Lo schema elettrico del modulodi controllo è molto semplice; si noti Figura 2. Disposizione dei componenti
l'interozione tra i pulsanti ei clip-switch. sul modulo di controllo.
D+ :"r lo 1[omo]nalosloclmlollosIouloulomlou]PInO
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Figura 3. Esempio di opplicazionedel circuito a dei relé di Figura 4 Con un'opportuno interfixociamnto è possibile leggere
controllo. idnti deipin. 9 e 10 tramite un computer.
le funzioni ottenibili dal modulo, oom- secondo dalla soglia inferiore (pin 7) ed potrebbe pilotare l'sttivazione di una
presa l'attivazíone dell'allarme al supe- il terzo da entrambe. Risulta così molto ventola di rañi'eddamento forzato. Lo
ramento di una soglia di temperatura semplice ell'ettuare dei controlli sulla stesso dicasi per il raffreddamento di
predefinita. temperatura in apparecchiature criti- computers, apparecchi in cui il surri-
A nostro avviso è importante rí› che, in cui il superamento di una certa scaldamento provoca sicuramente
chiamare l'sttenzione sulle possibilità soglia porterebbe a dei malfunziona- danni di una certa entità.
offerte dal modulo di controllare circui- menti. Una possibile applicazione
ti elettrici in base alla temperatura; un potrebbe essere quella di inserire il Collegamento ad un computer
esempio di tale applicazione è visibile in modulo all'interno di un amplificatore
figura 3; è possibile collegare al modulo lineare di r.f. a tubi elettronici: dato che La figurs 4 mostra i segnali presenti
ben 3 relè, pilotati il primo dalla soglia questi tendono ben presto a scaldarsi in sui pin 9 e 10 del modulo principale;
di temperatura superiore (pin 6), il maniera abnorme, il nostro controllo questi dati, in formato seriale, possono
Progetto n. 5 - 1989 81
ll. KIT DEL MESE
0+
Regolazione ore
Oi
Regolazione minuti
Test (accensione contemporanea di tutti i SWI "WM
segmenti del display) " 0
Tempo di campionamento (se il contatto T
è chiuso la temperatura viene campionata
ogni secondo, se aperto ogni 10 secondi) o
Uscita el. determ. dal valore di soglia superiore
Uscita el. determ. dal valore di soglia interiore Commutatore
Uscita el. determ. da entrambi i valori
Uscita dati seriali (data)
Uscita dati seriale (clock)
Commutazione temperatura/ora
Regolazione soglia inferiore
Regolazione soglia superiore
Commutazione °C/°F '
Uscita allarme (al valore di soglia 99”" ' s'm" 2 s'm" 3
viene emesso un suono per 6 secondi SW' mm'
con frequenza pari a 4 kHz)
Alimentazione (+ 1,5 V) Figura 5. Come applicare delle sonde eateme.
risultare alquanto utili per applicazioni seconda dello stato logico; sarà quindi della durata di 0,125 mS seguito da una
legate al computer, ad esempio il con- necessario l'interfacciamento attraver- pausa di 1 mS. Con questa sequenza
trollo del riscaldamento di un ambiente so un apposito circuito che provveda a otterrerno, nell'ordine, le informazioni
in funzione della temperatura esterna. portarli a livello RS232 (+ 12/-12l o TTL riguardanti il segno (+ o -), le decine, le
I dati presenti sul piedino 9 hanno (0/+ 5). unità e i decimi di grado. Sul pin 10 è
una tensione variabile da 0 a +1 V a Il formato dei dati è di un impulso invece presente l'impulso di clock,
necessario per la sincronizzazione di
lettura dei dati inviati al computer.
Montaggio
L'assemblaggio del modulo di control-
lo è un'operazione veramente banale ed
è sicuramente alla portata di chiunque;
le operazioni da effettuare si riducono a1
montaggio di quattro pulsanti di
controllo, un clip-switch a quattro inter-
ruttori (per la preimpostazione delle
funzioni), un buzzer, un resistere e un
transistor. Il modulo è fisicamente
collegato al termometro mediante uno
spezzone di flat cable a 16 poli.
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f'WLId. Fv - C 250
APPLICAZIONI DEL DTMF
CHIAMATA
SELETTIVA
DIGITALE
Con l'awento degli integrati che troviamo raccolti nei Data-Book
alla voce "Special Function" è possiloileV costruire una chiamata
selettiva digitale con possibilità di estensione della chiamata a tutto
il gruppo degli utenti con una modica spesa e un sicuro
funzionamento.
di Andrea Sorano
“Boom
l n precedenza per le chiamate selet- dell'apparato, vuoi per un rientro di 11 circuito che vi proponiamo in questo
tive venivano impiegati come gene- radiofrequenza. Oggi è possibile invece articolo è, come si deduce dal titolo, una
ratori d'onda dei comuníssimi 555 ottenere un determinato numero di fre- chiamata selettiva codificata con una
mentre per la decodifica delle frequenze quenze controllate da un quarzo e gesti- sequenza di cinque note predisposta
si era soliti usare dei PLL tipo 567. Pur- te da uno di questi integrati della serie però anche per una chiamata contempo-
troppo sia gli uni che gh' altri, dopo un Special Function a un prezzo contenuto ranea a tutti gli utenti con l'utilizzo di
periodo più o meno lungo di funziona- e, proprio per merito del quarzo, con la sole tre note, cosa molto utile se si desi-
mento, variavano la frequenza su cui sicurezza che dopo anni di funziona- dera ad esempio comunicare un avviso
erano stati regolati, vuoi per le perdite mento anche continuo, non vi saranno di interesse generale a tutti gli utenti di
dei condensatori, vuoi per uno shock variazioni inaspettate di frequenza. una ditta.
86 Progetto u 5 - 1.989?
APPLICAZlONI DEL DTMF
ÃXBXD
5 X Db. Silllflflv
Progetto n. 5 - 1989, 57
APPLICAZIONI DEL DTMF
I..
t fi-:Oí v
oi : v
Lém
Figura 3. Disposizione dei componenti.
88 Progefio, n. 5 - 1930
APPLICAZIONI DEL DTMF
Funzionamento
Tabella 1
In Figura 1 vediamo lo schema elettri-
co composto da cinque integrati sei
Cod. Numero Cod. Numero
transistor più una manciata di diodi e di
altri componenti passivi: analizziamo-
1 0001 9 1001
ne il funzionamento passo per passo.
2 0010 0 1010
L'uscita dell'altoparlante dell'RTX è
8 001 1 -K 101 1
collegata direttamente all'ingresso di
4 0100 # 1100
IC2 tramite il partitore resistivolvaria-
5 0101 A 1 101
` bile TRI e il condensatore di didaccop- 1 1 10
6 0110 B
piamento 03. IC2 provvede, con i soli
7 011 1 C 1111
componenti esterni applicati ai suoi
a 1000 D 0000
piedini C2, R1 e Q, a selezionare ñno a
otto frequenze, divise in due gruppi di
quattro e spedite due alla volta: in que-
sto modo si può formare una matrice di
4 righe per 4 colonne e ottenere 16 usci- richiedendo cosi la ritraemissione di un transistor, tuttii componenti passivi e
te in corrispondenza delle note ricevute. nuovo codice completo. Questo tempo di infine il relè ed il cicalino, aiutandosi
Sempre all'intemo di IC2 è presente un autoreset di IC4 è regolabile tramite coni disegni di Figura 2 e 3. Ricordiamo
codificatore che trasforma le sedici usci- TR2 e C6: quando giunge il primo che al posto dei dip-switches è possibile
te nel numero binario corrispondente numero, scorrerà una corrente, limitata montare degli zoccoli per integrati a
occupando cosi solo quattro piedini: da TR2, nel condensatore C6 che non otto piedini, come si vede dalla foto di
l'uscita 1 sarà uguale al numero 0001, appena raggiungerà il valore di tensio- uno dei prototipi, e fare poi i collega-
la 2 al 0010, la 3 al 0011 e così via ne necessario per superare la soglia di menti con del filo piegato a U.
seguendo l'andamento della Tabella 1. conduzione di T2, manderà in conduzio- La comodità di tale circuito però è pro-
In più troviamo un'uscita che assume ne quest'ultimo, resettando 104. 05 e prio legata al fatto di poter cambiare
livello logico 1 ogni volta che una coppia R5 servono per resettare IC4 al momen- velocemente codice di accesso, operazio-
di frequenze viene ricevuta corretta- to in cui viene fornita tensione a tutto il ne facilitata se si usano normali
mente; ad essa affidiamo due compiti: circuito. “contraves”: in effetti è possibile anche
pilotare tramite T1 un LED per la fase I quattro diodi posti sull'ìngresso A di questa soluzione, che è la più comoda
di taratura dell'apparecchio, e abilitare ICB vengono utilizzati per riconoscere sebbene sia la più dispendiosa.
IC3 a compiere il suo lavoro che è quello facilmente il numero 0000 che servirà Per la taratura dovremo regolare
di comparare i due numeri binari che si per le chiamate di gruppo: fornendo i TRI, TR2, TR3 e settare i vari numeri.
presentano alle sue entrate. primi due numeri del codice più il nu- Per il settaggio dei numeri si deve ricor-
Sull'entrata A è collegato I'ultimo nu- mero 0000 si attiverà Ry 1, il quale prov- rere alla Tabella 2. Si regalerà successi-
mero decodificato da IC2, mentre sulla vederà a collegare direttamente Puscita vamente TRA, da cui dipende la durata
B sarà sempre presente un solo numero audio dell'RTX all'altoparlante esterno, dell”avviso di chiamata procedendo così:
binario che verrà selezionato da IC4 e cosa che invece avviene manualmente ruotare verso sinistra TR3, dare
che noi avremo già “stabilito” tramite i nel caso di una chiamata individuale. alimentazione al circuito e vedere per
dip-switches. In pratica il funziona- quanto tempo LEDZ rimane acceso. Se
mento di questo complesso di integrati è Montaggio questo tempo e sufficiente lasciare TR3
il seguente: IC4 è resettato e pertanto in quella posizione, altrimenti ruotarlo
tiene alta la sua uscita numero 0 che, Per il montaggio è quasi obbligatorio di poco verso destra; togliete e ridate
tramite il primo dip-switch, fornirà ricorrere al circuito stampato di Figura alimentazione e ricontrollare il tempo
sull'ingresso B di IC3 un numero da 0 a 2 inserendo prima i ponticelli di ñlo di di accensione.
15. Se IC2 riceve una coppia di frequen- rame poi gli zoccoli degli integrati, i Procedete così fino al tempo voluto.
ze che corrispondono in uscita a quello
stesso numero, allora IC3 fornirà un
“OK” portando alta la sua uscita di com~
parazione corrispondente al piedino tre Tabella 2
a cui e collegato l'ingresso di clock di
IC4; esso farà giungere sull'ingresso B
di 103 il secondo numero impostato sul
secondo dip-switch.
1111122 51111; 9111122'A11112",=
Procedendo così, se arrivano le 5 note
corrispondenti ai 5 numeri impostati
sui dip-switch, IC4 comanderà a ICE,
2111122 6111122 o111122 311112,
tramite T5, di far accendere un LED e di
far suonare un cicalino per il tempo 3111122 71111:,*111122 01111:
voluto da TR3, R13 e C7 (da 1 a 60
secondi circa). Notiamo che se i numeri
decodificati non arrivano tutti e 5 entro
4 .LTli oFF ß Till FF #1111 OFF
D1111oN DFF'
un certo tempo, allora IC4 si resetterà
Proge'rto n. 5 - 1989 89
APPLICAZIONI DEL DTMF
ALTOP.
Elenco componenti
EXT.
Semiconduttori
TR1: 47 kQ trimmer
TR2, TR3: 1 MQ trimmer
D1:1N4001
INTERRU'I'I'ORE Dlx4): 1N4148
LEDI, LED2: diodi LED
T1 + T3, T5: BC 337
T4: BC 517
T6: 2N1711 o 2N2222
ICI: 78L05
1| ›
A B II'IBF 102: MT 8870 BE
108: 0D 4585
RTX 104: 0D 4017
CHIAMATA SEI..
105: 555
Resistori
Figura 4. Schema delle concessioni con I'RTX.
R1: 300 1:9
R2, R5 + R9: 100 kn
R8: 470 Q
R4: 6,8 kg
Si dovrà regolare ora TR1 e per far ciò numeri del codice devono essere uguali
R10: 10 kn
necessitano due RTX, uno in ricezione per tutte le autovetture, mentre ognuna
collegato al nostro circuito e l'altro in di queste avrà differenti gli ultimi due
R11, R12, R14: 4,7 kn
R13: 12 kn
trasmissione corredato di tastiera numeri. Se la direzione vuole effettuare
R15: 680 Q
DTMF: spedite 1a lettera A corrispon- una chiamata individuale comporrà il
dente al numero 1101 e mutate TR1 da numero desiderato, altrimenti spedirà i
sinistra verso destra ñnché non si primi due numeri del codice seguiti dal- Condensatori
accende LEDl. A questo punto non la lettera D corrispondente al numero 01: 220 pF, 12 V
rimane che tarare TR2 portandolo tutto 0000. In questo modo tutti gli RTX auto- C2, 03: 100 k
a sinistra e spedendo il codice dei cinque maticamente riceveranno il messaggio 04, 08: 10 k
numeri impostati: se LED2 non si senza muovere un dito. Inoltre se ogni cs: 1 pF, 12 v
accende ruotare di poco TR2 verso auto è provvista di tastiera DTMF potrà 00. C7: 10 pF, 12 V
destra e continuare così finché LED2 chiamare ogni altra auto individual~
non si illumina. Tutto ora è pronto per mente oppure comunicare con tutte
essere collocato in un mobiletto plastico insieme. Spetta ora ai lettori trovare le Varie
completo di altoparlante. E ovvio che altre applicazioni; dal nostro canto ri- Buzzer 12 V
questo circuito rappresenta solamente cordiamo solo che l'uso di apparecchia- Ry: Relè 12 V 2 sc.
la parte del ricevitore, dato che ognuno ture ricetrasmittenti per impieghi co- 5 dip switch a 4 interi'.
degli utenti dovrà essere munito di siddetti “civili” è subordinato al posses- Q1: quarzo da 3,579545 MHz
tastiera DTMF per comporre il codice so di una concessione ministeriale. I
scelto. Vediamo ora una possibile utiliz-
zazione pratica di questo apparecchio.
Supponiamo di gestire una ditta con
una trentina di autoveicoli tutti L'integrato MT887OBE è reperibile E
presso: Il circuito stampato di questo
equipaggiati di RTX e del nostro appa-
progetto può essere richiesto al
recchio e che vi sia una “direzione gene- JLII'IIOI' EIGCOI'III'OI'IICS
Gruppo Editoriale .ICE citando
rale” per il controllo dei vari lavori. - Pisa - TSI. 050/560295
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regolano la legge di Ohm in cor- corso all'applicazione di qual- El Contro assegno. al postino l'importo totale
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tici? Eppure. queste Iormule utili. Si può affermare con cer-
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lca. non può lare a meno di nu- Pag. 192 L. 25.000
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JUMBOTRON: IL
MEGASCHERMO
DEL FUTURO
Per manifestazioni sportive, concerti rock e grandi esposizioni, gli I visitatori della EXPO '85 che si è tep
nuta a Tsukuba in Giappone, sono
schermi televisivi giganti sono sempre più richiesti. Finora la migliore tutti rimasti stupefatti davanti al
realizzazione in questo campo è stata fatta dalla Eidophor, con JumboTRON, il gigantesco schermo te-
uno schermo di grandi dimensioni, ottima resa e definizione, ma levisivo realizzato per l'occasione dalla
Sony.
non adatto ad ambienti illuminati. La Sony propone ora però "Jumbo Oltre alle dimensioni - 36 metri di ba-
TRON", un megaschermo basato su principi tecnologici innovativi se e 28 in altezza per una superficie com-
e pensato per funzionare perfettamente anche in piena luce. plessiva di circa 1000 metri quadrati il
nuovo scheme presentava luminosità e
nitidezza d'immagine, anche in pieno
di Carlo Solarino sole, mai ñno ad allora raggiunte.
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Progetto n. 5 - 1989 93
0 Diafi'aalflvu 'Triui-Illa" amiflanta Inci ü 3 lalllri
e uma mm ma
0 Vamnla di raflmdamanla
/-_/
0 ll'llllllmllfl
ß Gircúlli alatlranini
Q Arahlalu vllla'oaaaaalla
g ninna ui mmm mi
VIDEO DOMANI
iMr
Gli schermi elettronici giganti capaci di riprodurre immagini
analogiche, come quelle che vediamo sul nostro televisore, e
immagini digitali, con informazioni alfanumeriche, risulteran- RGB
no di grande utilità in svariate occasioni della nostra vita di Tri-colore
schermo
domani. ' forsforeacente
Figumôdome èsuddivíso'loachermp _
. ` '5 l
96 Progetto n. 5 - 1989
VIDEO DOMANI
Progetto n. 5 › 1989 97
TOP SECRET
SCRAMBLER
DIGITALE
Basta aver ascoliaio uno scanner per rendersi pienamente conto uno spettro “difl'erenza”. Ad ogni “riga
spettrale” della frequenza del segnale
della scarso discrezione delle comunicazioni radioteleioniche: da codificare corrispondono quindi due
cenamenie ci sono innumerevoli curiosi che si divertono a esplorare componenti, delle quali la sola frequen-
le bande VHF/UHF, ma è alireflanio certo che le linee telefoniche za “differenza” va a costituire il segnale
hanno le orecchie lunghe... crittografato.
L'operazione inversa permette di
ricomporre il messaggio in chiaro, a
partire dal segnale crittografato;
1cr cura di lowrence Giglioli quest'ultimo è adatto alla trasmissione
quanto l'originale, perché la banda
passante è praticamente identica.
L'eflicacia dell'operazione dipende
ià da tempo, i militari trasmet- In questo articolo, vi spieghiamo strettamente da diversi parametri,
tono le loro conversazioni con come costruire un dispositivo decisa- difficili da controllare:
G segnali crittografati, ed altret- mente migliore... ° rigorosa uguaglianza delle “fre-
tanto avviene ormai per le trasmissioni quenze di inversione” nel oodiñcatore e
informatiche di tipo bancario o “mone- Uno scrambiing di qualità nel decodificatore
tario”.Di conseguenza, anche tra i “civi- ° eliminazione totale delle componen-
li” cresce rapidamente la necessità di un Il processo di scrambling per “inver- I ti indesiderabili che, nel segnale critto-
sistema “scrambler” ragionevolmente sione di frequenza” è relativamente grafato, sono il segnale in chiaro e la
sicuro ed eflìcace. semplice a livello di principio, se con- componente somma.
Fino ad ora, quasi tutti i montaggi frontato coni sistemi digitali più recen- In pratica, bisogna utilizzare clock
“amatoriali” rivestivano solo un ti: il suono da codificare viene miscelato quarzati ad entrambi i lati del collega-
interesse dimostrativo, a causa della con una frequenza fissa ed il risultato è mento e filtri molto selettivi, accoppiati
loro scarsa sicurezza e della mediocre un “battimento eterodina”, che produce a modulatori ad anello perfettamente
qualità del suono decrittato. uno spettro di frequenze “somma” ed equilibrati.
Qualunque tolleranza peggiora forte~
mente le prestazioni del sistema.
Una differenza, anche piccola, tra lel
frequenze di inversione del codificatore
r'l- e del decodificatore deforma il segnale
decrittato, proprio come avviene in un
lo dimostrativo, ed un “marchingegno”
senza dubbio efficace, ma alla portata
dei soli laboratori professionali.
Il produttore britannico di circuiti in-
tegrati CML (Consumer Microcircuits
Ltd) ha risolto per noi questo problema;
specialisti di filtri a commutazione di
ProgefloV n. 5 - 'i989
TOP SECRET
EN-Fl- RI
~nol|r
à- "anni
PS
Progetto n. 5 - 1989
TOP SECRET
ROM Address Spllt Point Low Band High Band ROM Address Split Polnt Low Band High Band
A. - A. Hz Carrier, Hz Carrler, Hz A4 - A, Hz Carrier, Hz Ceri-lor, Hz
fa1 fa fm fa
chiavi di codiñca disponibili, formate ° la portante per lfinveraione di Noi abbiamo comunque provato quar-
ciascuna da 3 parametri: frequenza della banda alta (high band zi con frequenze leggermente diverse
° il limite tra la banda “alta” e quella carrier). (naturalmente uguali ad entrambe le
“bassa” (split point); I valori indicati presuppongono che estremità della linea), con risultati non
° la portante per l'invereione di all'FX224 sia collegato un quarzo da 1 disprezzabili: è così possibile moltipli-
frequenza della banda bassa (low band MHz, valore imposto in assoluto dal care ulteriormente il numero delle
carrier); fabbricante. chiavi a disposizione.
himserieuìeno
RE
C14 R10
VDD
'hgressotr-m'ulone
1'/
TE°_|
100mV a
c-la Re D R6 V C _¬,sv.ff.†sM
+ +9 a 12v
vgo ch cs hgrelsornlero I
PE1407
ooF
\ - ._ g
nelle cabine telefoniche) bisognerà lavo-
rare esclusivamente mediante accop-
piamento acustico. Lo schema di Figura
3 comprende tutte queste varianti;
Figura 5. Disposizione dei componenti. spesso si potranno anche eliminare
alcuni componenti inutili.
ASSEGNO
RB, R10: 1,2 kQ comunque che i componenti necessari si
R12: 470 Q possono trovare solo presso commer-
R13, R14: trimmer da 10 1:12 cianti bene attrezzati. I
Condensatori
(tutti elettrolitici
da 16Voppure MKH 100V)
Cl: 68 pF, ceramico
Il circuito slampato di questo
progetto può essere richiesto al
Gruppo Editoriale JCE citando
BANCARIO
NON TRASFERIBILE
C2: 38 pF, ceramico Il riferimento PE 1407 al costo
CB, 015, 016: 47 uF di L. 7.250 più spese di spedizione.
C4: 0,1 uF
05: 100 uF
Vedere istruzioni a pagina 8. intestato a:
06-010, 013, 014: 1 uF
Cl 1, 012: 15 nF
Progefio n. 5 - 1989
CONTROLLI & REGOLAZIONI
UN TE RMOSTATO
COMPENSATO IN
TEMPERATURA
All'uomo piace vivere in un clima costante, per esempio I più noti sono i resistori NTC (a coef-
alle Baleari o alle Seychelles; l'eleflroníca però ficiente di temperatura negativo),
prodotti appunto a questo scopo. Sono
offre un'olfernaiiva più economica. anche possibili spiacevoli esperienze
quando le variazioni di temperatura
causano variazioni di caratteristiche in
componenti che dovrebbero mantenerle
di Wìnfried Knobloch costanti: gli effetti sono del tutto indesi-
derabili. In questo articolo vogliamo
spiegare come gli effetti utili e quelli
indesiderabili possano essere separati a
nche qui si tratta di un cioè componenti che variano la loro vicenda. Un esempio di applicazione
convertitore: in questo caso la resistenza con la variazione della utile è il controllo di un sistema di riscal-
temperatura viene trasformata temperatura. damento domestico.
in una resistenza elettrica, praticamen-
te utilizzabile in elettronica; esistono Complementare, cosa vuol dire?
Anni fa, quando i nostri padri studia-
vano elettrotecnica, l'elettronica era
ancora ignota, almeno come parola
(tutt'al più si chiamava radiotecnìca) e,
per una imposizione didattica, la cor-
rente viaggiava dal positivo al negativo.
Ma nelle valvole termoioniche ad alto
vuoto, era chiaro che gli elettroni anda-
vano dal catodo all'anodo attraversando
praticamente il nulla ed in direzione op-
posta a quella convenzionale. Anche nei
fili di rame, sono sempre gli elettroni
che si spingono l'un l'altro, ad una velm
cità di alcuni millimetri al secondo, per
trasportare la corrente, ma di questo
parleremo più avanti.
Quando però fu scoperto il transistor,
ecco che la corrente tornava improvvi-
samente a scorrere dal positivo al nega-
tivo, solo che questa volta le responsabi-
li del movimento erano le mancanze di
elettroni, cioè le lacune. I vecchi transi-
stor PNP al germania dimostrav
questa interessante proprietà. Poiché le
lacune venivano strappato dai legami
atomici, in realtà viaggiavano da un
atomo all'altro, anche se ci si limitava
all'osservazione degli effetti esterni,
nell`ignoranza di quanto accadeva in
realtà all'interno del componente.
f 11-. Un 'vero' circuito stampato è la soluzione. piùelegantc, pamhéle foratura Ora il tempo è passato: esistono anco-
..là MM Mwmmdi _. ra i transistor PNP, ma i più diffusi sono
gli NPN.
104 Progetto n. 5 ~ l'98?
CONTROLLI & REGOLAZIONI
to
appena il transistor NPN (il secondo da
wìaqlngqmøl' ¬ Naama-'STI sinistra) inizia a condurre, a causa della
sua corrente di emettitore, aumenta
anche la corrente che percorre il resisto-
re da 10 Q e la tensione di emettitore nel
primo transistor (PNP) diviene più
positiva. Il resistore NTC deve quindi
raffreddarsi ulteriormente per
PE1408 mandarlo in conduzione: il problema è
così risolto.
LH
Veniamo ora alla pratica
Bene, ora in teoria tutto dovrebbe
andare bene, ma come facciamo a passa-
kontukte -
re alla realizzazione pratica ?
Figura 4. Il circuito stampato in Supponiamo, per esempio, di volere
scala 1:1. ñ'gura 5. Disposizione dei componenti. un supplemento di riscaldamento, che
potrebbe essere attivato da un contatto
I
di riposo, perché il relè si eccíta quando
aumenta la temperatura. Questo relè
diminuisce ed alla fine il primo transi- Il primo è quello che comprende l'NTC dispone del suo “diodo volano”, che evita
stor va in conduzione, cioè lascia passa- ed un potenziometro trimmer, che serve danni al transistor chelo pilota, quando
re la corrente. Ma, non appena ciò avvie- a regolare la temperatura di intervento. la controtenaione della bobina supera il
ne, va in conduzione anche il secondo Ce n'è poi un altro per regolare la tensio- limite di sbarramento del transistor. I
transistor, perché questo è complemen- ne di emettitore del transistor PNP: vo« moderni relè miniaturizzati, per quanto
tare, e quindi anch'esso lascia passare gliamo infatti che la commutazione av~ eflicienti, non possono pilotare diretta-
la corrente. venga all”incirca nel punto in cui la ten- mente un radiatore per ambiente o un
sione di base è circa 0,5 V più negativa termoventilatore. Il nostro regolatore di
Piccola pausa di quella di emettitore. Del terzo parti- temperatura non commuta di colpo, ma
tore fa parte il resistere da 10 Q., inseri- con un certo ritardo. L'arco che cosi si
Pensate un poco al perché di tutto to nei circuiti di emettitore di T1 e T2. forma brucerebbe molto rapidamente i
questo. Se vi riesce diñicile, rileggetevi Questo resistere di retroazione fa contatti del relè, quindi a valle di questo
il paragrafo che spiega il termine “com- qualcosa di molto geniale. Per capire fa- dobbiamo collegame un altro più poten-
plementare”. Ora possiamo proseguire. cilmente cosa succede possiamo dire te. Inquesto caso dobbiamo lavorare con
Il relè si eccita. I diodi sono disegnati che, se questo resistore da 10 .Q non ci una tensione di alimentazione di 24 V,
tratteggiati per indicare che non sono fosse e la temperatura ambiente scen- cosa che esclude senz'altro l'alimenta»
funzionalmente indispensabili: servono desse, diciamo, di soli 0,1°C, il relè com- zione a batteria.
soltanto a compensare gli effetti delle muterebbe come un campanello. indispensabile un potente alimen-
variazioni di temperatura. Se necessa- Occorre quindi predisporre un'isteresi tatore di rete, con prestazioni adatte ad
rio, rileggetevi il relativo paragrafo di almeno un grado, per non far interve- alimentare i due relè.
nire il termostato ogni volta che si apre Inoltre, per quanto riguarda l'istere-
C'è ancora qualcosa una porta. Grazie a questa isteresi, si, questa aumenterà aumentando il
esiste un certo campo di temperatura in valore del resistore qui indicato con 10 Q
Osservando attentamente lo schema, cui non avviene nulla, cioè il sensore di (massimo 300 Q). Per trovare il valore
si puo vedere che i partitori di tensione temperatura non interviene ed il riscal- ottimale, dovrete fare qualche esperi-
non sono due ma tre. damento non cambia. mento.
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Elenco component!
Semiconduttori
T1: 30327
T2: 130237
D: 3 diodi 1N4148, due dei 'quali
facoltativi
Resistori
R1: 2,2 kn
R2: 15 kn
R3: 1,8 kn
R4: 470 .Q
R5: 10 Q
R6: 1 kQ
R7: 10 kn
R8: 10 kn, resistore NTC
P1: 25 kn, trimmer orizzontale
Varie
RLI: relè 24 V %
UN METRONQMO
ELETTRONICI)
Ai nostri amici, omonti della musica, proponiamo di realizzare un n campo musicale, oltre alle due co-
gnizioni riguardanti l'sltezza e I" -
meironomo che permetterò loro di tenere il giusto iempo durame le tensità del suono, esiste anche il con-
esecuzioni musicali. cetto di “misura”.
Si tratta in pratica di rispettare un de-
A curo di Alain Philippe Meslier terminato numero di battute nell'unità
di tempo; questo numero si esprime di
solito in “battute al minuto”: si tratta
quindi di una frequenza. Nella Tabella
che riportiamo troverete i diversi movi-
menti musicali, che si estendono dal
“grave” e dal “largo” al “presto” ed al
“prestissimo”. Nella Figura 1 è invece
riportata la notazione della misura, che
si trova di norma all'inizio del rigo
musicale.
Tornando al nostro metronomo,
saprete certo che esiste già da molto
tempo (e continua ad essere utilizzato)
nella sua versione meccanica.
Fu inventato a Vienna, nel 1806, da
ma imita» `
Principio di funzionamento
Ad ogni oscillazione viene prodotto un
suono sordo, amplificato da una cassa di
risonanza, che contrassegna i periodi.
Il nostro metronomo elettronico pro-
duce efl'etti visuali e sonori molto simi-
li al comportamento del metronomo
meccanico.
Lo spostamento del bilanciere viene
imitato da una serie di 10 LED, disposti
in fila lungo un arco di cerchio. I LED si
accendono in successione, prima in un
senso e poi nell'altro, simulando il movi-
mento alternativo della massa mobile
del bilanciere del metronomo. Ogni vol-
ta che si accendono i LED centrali della
serie, un dispositivo generatore di fre-
quenza emette, dopo una suflìciente
amplificazione, un rumore breve e sec-
co, simile a quello del metronomo mec-
canico.
108 Pfogefio n. 5 - 1989
A TEMPO...D| MUSICA
Terminologia Battute
Musicale al minuto
Andantino 72 a 80
M rato 80 a 88
ode Figum 2. Schema funzionale a blocchi.
Allagretio 88 a 108
Allegro 108 a 132 Questa soluzione permette di coprire d) Comando del senso di avanza-
. la normale banda di frequenza delle mento
V'Va°° 132 a 144 battute, definendo con precisione susi- Le porte Non Il e Iv di Ics formano
presto 1 44 a 176 siente un dato valore della misura. un flip flop RS. Con l'aiuto della tabella
Le porte NAND HI e IV di IC2 forma- della verità di una porta NOR, il lettore
i . . no un trigger di Schmitt, la cui funzione potrà facilmente verificare che ogni im-
Prest'ss'mo 1.76 a 208 è di ottenere un segnale con fronti pulso positivo applicato all'ingresso 13
..L 1x 11 a g 1_ 4 i; 1; :_i s o
0.5 O3 112 m EDFE Jl JZ .ß JL l '
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W
L1 L2 L3 I. 5 6 0 L9
I I 1 :xxxxzzm “n-
*F1
Fígura 3. Schema di principùa.
HO Progeflo n. 5 - 1989
A TEMPO...DI MUSICA
Fleallzzazione pratica
Il montaggio non richiede particolari
osservazioni, salvo l'assoluta necessità
di rispettare sempre l'orientamento dei
componenti polarizzati e dedicare la
massima cura alle saldature.
Incollare il potenziometro diretta-
mente sulla faccia non ramata del
circuito stampato, dopo aver praticato
suo ingresso di controllo; questi segnali un foro di diametro leggermente mag-
provengono dai diodi D2 e D3, rispetti- giore di quello dell'asse di rotazione, in
vamente collegati alle uscite S4 ed SS modo da non disturbare la manovra del
del decodificatore IC4. Si registra quin- cursore.
di un fronte positivo sui catodi comuni Usare il medesimo procedimento per
di questi diodi ogni volta che è presente il montaggio dell'altoparlante.
un livello alto su S4 durante il conteggio Porre altrettanta attenzione al-
in avanti e su Sã durante il conteggio l'orientamento della clip per la batteria:
all'indietro. qualsiasi errore a questo riguardo sarà
Vi chiediamo ancora un momento di fatale per i circuiti integrati ed i conden-
riflessione, per rendervi conto che il satori elettrolitici.
multivibratore monostabile è attivato Ineollare anche l'interruttore a slitta
da tutti i 9 impulsi elementari emessi sulla faccia non ramata della basetta in
Foto 3. Il piccolo altoparlante, del dalla base dei tempi. Vetronite, prima di saldame i collega-
diqmetm i 23 mm
e _ a. .El-m'
In corrispondenza ad ogni impulso di menti.
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Proge'rto n. 5 - 1989
A TEMPQ. ..Di MUSICA
Ultime operazioni
Elenco componenti
Il circuito stampato ha due guide di
Condensatori posizionamento per essere inserito in
Semiconduttori un contenitore plastico tipo Heiland.
D1-D8: diodi 1N4148, oppure
Cl: 0,22 uF
Praticare una finestra sul pannello an-
1N914
02: 1 uF, 10 V, elettrolitieo teriore del mobiletto per il passaggio
L1-L10¦ LED rossi, diametro 3 mm 03: 4,7 nF della levetta dell'interruttore a slitta.
T1: 2N1711, 2N1613
04: 1 nF Sul pannello superiore del contenito-
T2: BD135, BD137
05: 0,47 uF re, praticare un foro per il passaggio del-
`'J
08: 22 nF l'alberino del potenziometro; ci vorran-
IaEsss `' no inoltre alcuni fori da 1,5 o 2 mm sul
07: 470 pF, 10 V, elettrolitico
102: CD4011 pannello anteriore, davanti all'altopar-
103: CD4029 lante, per ottenere una buona diffusio-
104: 0134028 ne del suono. Per concludere il lavoro,
105: CD4001 gradnare la scala circolare percorsa dal-
Varie l'indice della manopola del potenziome-
1 pulsante con indice per il tro: non è un'operazione difficile, purché
Resistori
potenziometro si disponga di un cronometro e di una
R1: 22 kQ buona dose di pazienza. l
R2, Ra: 10 kQ l interruttore a slitta
R4, R7: 100 kn SP1: altoparlante 4 oppure 8 Q,
R5: 820 Q diametro 28 mm
R6, R9: 33 kn 14 ponticelli (8 orizzontaliflßv il circuito stampato di questo
R8: 470 kn verticali) progetto può essere richiesto ai
R10: 3,3 kfl 1 clip per batteria da 9 V Gruppo Editoriale JCE citando
1 batteria da 9 V il riferimento PE 1409 al costo
RH: 100 Q
1 contenitore di L. 7.600 più spese di spedizione.
P: potenziometro lineare. 220 kn Vedere istruzioni a pagina 8.
DISSALDATURA E SALDATURA
DI SCHEDE ELETTRONICHE
con componenti SMD
con I'apparecchio Leister. regolabile elettronicamente da 20 a 650°C e da 1 a 150 itlminulo, e possibile effettuare la
dlssaldatura e la saldatura senza contatto risolvendo - in produzione - il ricupero di schede scartato al controllo o del-
l'approntamento di piccole serie, e - nei centri assistenza tecnica - quello della loro produzione.
› ,p_r.
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~ i" ti"
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Diseaidsiurs di un componente DIP o Pin-Grid. Con il
dimostrazioni e istruzioni Leisier Howe! e l'ugelio mano l'eperazione non richiede
Posizionaio a mano il componente SMD sl eiietiua lo'
saldatura In pochi secondi con il Lemar Labor 'S' e
gratuite In sede Oh. 5-7 secondi. dopo di che il componente si puo toglie'
re con I'eppooiio attrezzo.
ugoiio ovale 3x!.5 mm.
OSCILLOSCGPIO G 40 I'
20 MI-Iz DOPPIA TRACCIA
sENsIBILITA.1 mmm;-
RAsE DEI TEMPI RITARDATA Ia PosIzIoNII
vELocITA sCANsIoNE so ns/DIV