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Potenze in regime

sinusoidale

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Potenza istantanea
• Nei circuiti a corrente alternata, la potenza elettrica varia da un
istante all’altro, perché variano i due fattori tensione e corrente.
• La potenza elettrica istantanea p(t) relativa ad un generico bipolo
è determinata in ogni caso dal prodotto dei due valori istantanei
contemporanei della tensione v(t) ai capi e della corrente i(t) che lo
attraversa:

p(t) = v(t)·i(t)

NB: per comodità, nello studio delle potenze in corrente alternata, ci


si riferisce alla cosinusoide anziché alla sinusoide, ma le risultanze
non cambiano.
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Potenza istantanea

• La potenza è data dalla somma di un termine sinusoidale (ma non


alternato!) con pulsazione 2ω e ampiezza (1/2)VMIM=VeffIeff e un
termine costante di ampiezza (1/2)VMIMcosφ = VeffIeffcosφ.
• cosφ è detto fattore di potenza, ed è il rapporto tra il termine
costante e l’ampiezza del termine oscillante.

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Potenza istantanea
• Se è usata la convenzione dell’utilizzatore:
 negli intervalli di tempo in cui la potenza è positiva,, questo starà
assorbendo potenza;
 negli intervalli in cui la potenza è negativa, invece, l’utilizzatore
sta erogando potenza.

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Potenza attiva
• La componente continua della potenza istantanea rappresenta il valor
medio sul periodo (T/2) della potenza istantanea ed è detta POTENZA
ATTIVA, o REALE.
• Il suo simbolo è P e la sua unità di misura il watt [W].

• Essa rappresenta una potenza che si dissipa sotto forma di calore


sulla parte resistiva (R) di una impedenza, o che è possibile utilizzare
per compiere un lavoro.
• φ rappresenta anche la fase dell’impedenza.

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Potenza reattiva

• L’altro termine della potenza istantanea p(t), quello


sinusoidale di pulsazione 2ω, è detto potenza
reattiva.
• Essa è una sinusoide con valor medio nullo.
Pertanto, nel semiperiodo T/2, l’energia complessiva
scambiata tra il bipolo e il resto del circuito è nulla.
• La si indica con Q e si misura in VAR (VoltAmpere
Reattivi), proprio per indicare che è una potenza che
non produce lavoro (potenza utile) e perché è
associata alla presenza di reattanze.

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Potenza reattiva
• La potenza reattiva corrisponde all’energia che le capacità e le
induttanze costituenti la componente reattiva X dell’impedenza Z
assorbono durante le fasi di carica e cedono durante le fasi di scarica.
• Non è potenza utile ma comunque impegna energeticamente la
rete!

• Se la reattanza è capacitiva (<0)  anche la potenza assorbita QC è <0.


• Se la reattanza è induttiva (>0)  anche la potenza assorbita QL è >0.

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Potenza complessa e triangolo delle potenze

• Il modulo della potenza complessa, S, è detto potenza apparente,


indicata talvolta anche con A, e si misura anch’essa in Voltampere
[VA]:

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Potenza apparente

•Anche la potenza apparente, al pari


della potenza reattiva, non riveste alcun
significato energetico, ma indica solo
quale potrebbe essere la potenza attiva
qualora tensione e corrente fossero in
fase (φ=0).
• Dipende solo dalle ampiezze della
tensione e della corrente.
• Non viene influenzata dall'angolo di
sfasamento tra tensione e corrente.
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Potenza attiva, reattiva e apparente

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Potenze: riassunto

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Conservazione della potenza complessa

ossia:

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Conservazione della potenza complessa

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Teorema di Boucherot

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Teorema di Boucherot: esempio

• Questo teorema inoltre stabilisce un metodo di calcolo particolarmente


semplice per i circuiti elettrici, in quanto richiede soltanto somme
aritmetiche o algebriche. Per tale motivo è sempre consigliabile sviluppare
i calcoli per via energetica tutte le volte che ciò è possibile.
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Teorema di Boucherot: esempio

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