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1: RETI ELETTRICHE
IN REGIME CONTINUO
novembre 2011 2
1. Metodo matriciale
Esempio: nella rete in figura calcolare le tre correnti I1, I2, I3.
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1. Metodo matriciale
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1. Metodo matriciale
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1. Metodo matriciale
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2. Principio di Sovrapposizione degli Effetti (PSE)
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2. Principio di Sovrapposizione degli Effetti (PSE)
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2. Principio di Sovrapposizione degli Effetti (PSE)
Vantaggio: si riduce la
complessit della rete,
ottenendo pi reti di
complessit minore.
Svantaggio: legato al
numero di generatori; pi
sono, pi lunga la
procedura.
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2. Principio di Sovrapposizione degli Effetti (PSE)
Esempio:
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2. Principio di Sovrapposizione degli Effetti (PSE)
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2. Principio di Sovrapposizione degli Effetti (PSE)
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2. Principio di Sovrapposizione degli Effetti (PSE)
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3. Teorema di Thevenin
Il teorema di Thevenin
permette di calcolare la corrente
circolante in un ramo o la
tensione presente ai capi di un
ramo, sfruttando il concetto di
equivalenza .
Due reti elettriche si dicono
Lon Charles Thvenin (Meaux, 30
marzo 1857 Parigi, 21 settembre 1926),
equivalenti quando, collegate
si laurea al Politecnico di Parigi nel allo stesso carico (utilizzatore),
1876, e dopo due anni occupato presso
le Poste e telegrafi francese ove prester determinano in esso la stessa
servizio sino alla pensione ( 1914 ) .
Il suo teorema non ha un immediato corrente o la stessa tensione.
riconoscimento, anzi viene ostacolato da
Vaschy. Solo verso il 1904 inizia il
Quindi possibile sostituire una
riconoscimento della suo lavoro e parte complessa di un circuito
con unaltra pi semplice, del
universalmente adottato a partire dal
1926.
novembre 2011 tutto equivalente alla prima. 16
3. Teorema di Thevenin
La rete equivalente attiva pi elementare che si possa concepire
costituita da:
una fem, Eth, in serie ad una resistenza, Rth (circuito
equivalente Thevenin);
oppure un generatore ideale di corrente ideale, In, in parallelo ad
una resistenza, Rn (circuito equivalente Norton).
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3. Teorema di Thevenin
Il problema sta nel determinare le coppie di
parametri (Eth, Rth oppure In e Rn) che
rendono equivalenti la rete complessa di
partenza e il circuito equivalente (Thevenin o
Norton).
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3. Teorema di Thevenin
Per chiarire quanto esposto con un esempio,
concentriamoci sul teorema di Thevenin.
Nel circuito seguente determinare la corrente I3 circolante
nel ramo AB applicando il teorema di Thevenin.
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3. Teorema di Thevenin
Calcolo di Eth
La fem Eth la tensione a vuoto
presente tra i morsetti AB dopo che si
tolto il ramo.
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3. Teorema di Thevenin
Calcolo di Eth:
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3. Teorema di Thevenin
Calcolo di Rth
La Rth la resistenza equivalente
vista tra i morsetti AB
dopo che si tolto il ramo,
e dopo che si sono annullati tutti
i generatori.
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3. Teorema di Thevenin
Calcolo di Rth
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3. Teorema di Thevenin
Calcolo di I3
Adesso si passa al circuito
equivalente Thevenin e si calcola
lincognita I3:
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3. Teorema di Norton
Il teorema di Norton (duale del teorema
di Thevenin) ci consente di ottenere gli
stessi risultati utilizzando un generatore
ideale di corrente con in parallelo la
resistenza equivalente Norton.
Il valore di corrente del generatore la
corrente di cortocircuito tra i morsetti
AB e la resistenza equivalente Norton
coincide con la resistenza equivalente
Thevenin.
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3. Teorema di Norton
ESERCIZIO: applicare il teorema di
Norton allesercizio precedente.
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4. Teorema di Millman
applicabile esclusivamente in quelle reti (o parti di
reti) che presentano tutti i rami in parallelo, ossia
reti che presentano solo 2 nodi.
Lunica limitazione che non vi siano rami con solo
generatori di tensione.
Esempio di circuito in cui si pu applicare il metodo:
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4. Teorema di Millman
Enunciato:
In una rete elettrica (o porzione di rete elettrica) con due
soli nodi A e B, la tensione tra i nodi VAB calcolabile con un
rapporto in cui:
a numeratore vi la somma delle correnti di
cortocircuito icc (V. tabella seguente).
a denominatore vi la somma delle conduttanze di
cortocircuito Gcc (V. tabella seguente).
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4. Teorema di Millman
Alcuni accorgimenti:
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4. Teorema di Millman
Pertanto, nel caso dellesempio:
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