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1.

LEGGI DI KIRCHHOFF E
COMPONENTI CIRCUITALI

E. Ogliari, Dipartimento di Energia

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Indice.

1. GRANDEZZE ELETTRICHE, LEGGI DI KIRCHHOFF e RQS


2. LEGGI DI OHM e REGIME STAZIONARIO
3. CONNESSIONI SERIE E PARALLELO E RESISTENZA EQUIVALENTE

Emanuele Ogliari
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1. GRANDEZZE ELETTRICHE,
LEGGI DI KIRCHHOFF e RQS

Emanuele Ogliari

I. Modello elettromagnetico e a costanti 4


concentrate.

Fenomeno naturale

Problema tecnico

Emanuele Ogliari
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Modello elettromagnetico e a costanti concentrate.

Il modello matematico di un fenomeno fisico può avere diversi gradi di


accuratezza e complessità.

L’elettromagnetismo è governato dalle equazioni di Maxwell.


Esse si basano sull’utilizzo quantità e operatori (gradiente, divergenza e rotore)
che considerano variazioni nello spazio e nel tempo.
Le variabili sono distribuite lungo tutta l’estensione spaziale del sistema e
dipendono anche dal tempo
La soluzione delle equazioni di Maxwell richiede quindi l’integrazione di
equazioni spazio temporale (Modelli agli elementi finiti, etc.) di non facile
implementazione nei casi di interesse tecnico.

Modelli semplificati basati sulle costanti concentrate consentono di studiare il


problema di interesse con una grado accettabile di approssimazione.
L’ipotesi fondamentale per cui si possono utilizzare nello studio dei sistemi
elettrici le costante concentrate in luogo di quelle distribuite sarà discussa al
termine di questa presentazione.

Emanuele Ogliari

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II. Bipolo Elettrico.

Un circuito elettrico è dato dall’interconnessione di un numero arbitrario di elementi.


L’elemento fondamentale della teoria delle reti è il BIPOLO ELETTRICO.

BIPOLO ELETTRICO è costituito


da superficie chiusa Σ (frontiera)
dalla quale fuoriescono due
conduttori (connessioni elettriche)
aventi per estremi una coppia di
ordinata morsetti {A,B} che
costituiscono una porta elettrica.

Grandezze descrittive del bipolo elettrico:


•Corrente elettrica;
•Tensione elettrica o differenza di potenziale;
•Potenza elettrica.

Emanuele Ogliari
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1. Corrente elettrica.

La corrente elettrica [A] di conduzione è la grandezza fisica che descrive


sinteticamente il moto delle cariche elettriche. È la quantità di carica che attraversa
una superficie nell’unità di tempo:

DEFINIZIONE
RIGOROSA

DEFINIZIONE OPERATIVA

Uno strumento detto amperometro misura la grandezza algebrica corrente


attraverso la sezione di un circuito elettrico. Tale corrente dipende in modo
esclusivo dal conduttore considerato (è la stessa attraverso qualsiasi sezione
del conduttore) al quale essa si correla univocamente ed è dotata di segno.
simbolo
dell’amperometro

rappresentazione
convenzionale

Emanuele Ogliari

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Corrente elettrica: le convenzioni di segno

Per calcolare la
corrente che fluisce
in un certo elemento,
devono essere
preliminarmente
scelti una sezione e i
un verso di
riferimento.
i>0
t La corrente attraversa la
sezione con verso opposto a
Verso di riferimento i<0 quello scelto come riferimento:
la corrente è negativa

Verso di riferimento

La corrente attraversa la
sezione con verso uguale a
quello scelto come riferimento:
la corrente è positiva
Emanuele Ogliari
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Legge di Kirchhoff della corrente (LC).

Legge delle correnti (LC): la somma algebrica delle


correnti attraverso una superficie chiusa qualunque è ∑ i j (t ) = 0
identicamente nulla: j

La LC è una conseguenza della proprietà di conservazione della carica elettrica.


Integrale di volume che
Integrale di superficie (chiusa) rappresenta la velocità di
che racchiude il volume accrescimento della
rappresenta la totale corrente carica totale nel volume
di conduzione uscente

Corrente di spostamento is=0 se: N


- Regime stazionario
- No accumulo interno a Σ (scelgo Σ in modo tale
∑ i j (t ) + is = 0
che non racchiuda porzioni di spazio in cui si ha j =1
un accumulo netto di carica: un nodo)

Emanuele Ogliari

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Legge di Kirchhoff della corrente (LC).

Tale relazione di vincolo consente di calcolare una corrente, note che siano tutte le
restanti associate alla superficie chiusa scelta.
LK alla superficie chiusa Σ :

i *(t ) − iB (t ) − iD (t ) + iA (t ) + iC (t ) + iE (t ) = 0

LK al nodo N:

i *(t ) − iB (t ) + iA (t ) + iC (t ) + iF (t ) = 0
+

Current
reference
direction

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2. Tensione elettrica o differenza di potenziale (DDP).

La tensione [V] è la grandezza fisica collegata alle forze LAB


che possono agire sulle cariche elettriche. Rappresenta il v AB = = v A − vB
lavoro fatto per spostare una carica unitaria dal punto A al q
punto B: DEFINIZIONE
RIGOROSA

DEFINIZIONE OPERATIVA

Tra due punti qualsiasi A e B di un circuito elettrico uno strumento detto


tensiometro (o voltmetro) misura la grandezza algebrica tensione. Tale
grandezza dipende in modo esclusivo dagli estremi AB considerati, mentre il
percorso orientato tra A e B può essere invece qualunque, ed è dotata di
segno.

rappresentazione
convenzionale
simbolo del
tensiometro

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Tensione elettrica: le convenzioni di segno

Per calcolare la
tensione ai capi di un
certo elemento,
devono essere
preliminarmente
scelti due morsetti e vAB
un verso di
riferimento.
vAB>0 Il verso della tensione
reale è opposto a quello
t di riferimento: la tensione
vBA>0 è negativa
Verso di
riferimento

Verso di
riferimento

Il verso della tensione reale


eguaglia quello di riferimento:
la tensione è positiva
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Legge di Kirchhoff delle tensioni (LT).

Legge delle tensioni (LT): la somma algebrica delle tensioni


ordinatamente misurabili lungo un percorso chiuso qualunque è ∑ v j (t) ≡ 0
j
identicamente nulla:

Dato un generico bipolo, se fra i suoi due estremi (morsetti) è presente una
certa differenza di potenziale si ha la disponibilità di sfruttare un certo lavoro,
trasformando lavoro elettrico in altra forma, o viceversa.
Il lavoro sfruttabile è proporzionale alla differenza di potenziale fra i due nodi,
ossia alla TENSIONE elettrica ai capi del bipolo.
La LT esprime il carattere conservativo del campo elettrico: il lavoro compiuto
per percorrere una linea chiusa (punto di partenza coincidente col punto
d’arrivo) è pari a zero.
Integrale lungo una linea chiusa Γ del campo elettrico
∂B
∫ rotE = ∫ − ∂t → ∫ rotE = 0 è uguale a zero se:
- Regime stazionario
- No campo magnetico all’interno della linea chiusa Γ
E = − gradV

Emanuele Ogliari

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Legge di Kirchhoff delle tensioni (LT).

Tale relazione di vincolo consente di calcolare una tensione, note che siano tutte le
restanti associate al ciclo prescelto.

+
v *(t ) + vBA (t ) − vBC (t ) + vDC (t ) − vDE (t ) = 0 vBA
 vBC
v **(t ) + vBA (t ) − vBC (t ) = 0

vDC
vDE

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Topologia della rete.

La posizione e le dimensioni dei bipoli nello spazio sono inessenziali. Conta solo il
modo in cui gli elementi sono connessi tra loro cioè la topologia del circuiti.

Si parla di topologia della rete e non di geometria perché le grandezze spaziali


non hanno significato.
Le leggi di Kirchhoff (LC e LT) definiscono l’interazione fra le tensioni e le
correnti presenti in un circuito e sono legate alla topologia del circuito cioè
dipendono da come i bipoli sono collegati fra loro.

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3. Potenza elettrica.

La potenza esprime la rapidità di accrescimento del lavoro. Il


prodotto delle grandezze tensione e corrente identifica la p(t)=v(t)⋅i(t)
grandezza algebrica potenza elettrica [W].

La potenza è il prodotto delle due grandezze tensione e corrente ed è quindi una


funzione NON lineare.

Un flusso di cariche ∆q che attraversa il bipolo in un intervallo ∆t da luogo a una corrente


elettrica i e ad una variazione di energia per unità di tempo pari a:

∆L ∆q
= ( v A − vB ) → p ( t ) = v ( t ) ⋅ i ( t )
∆t ∆t
L’energia per unità di tempo è la potenza richiesta per spostare la carica q da A a B nell’unità
di tempo.

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3. Potenza elettrica.

Il senso della potenza trasmessa, scambiata alla sola porta elettrica AB, coincide
con il verso della corrente al morsetto indicato dalla freccia della tensione.

La potenza così calcolata può essere poi numericamente positiva o negativa.


Si dice assorbita una potenza entrante positiva e ceduta o erogata una potenza
uscente positiva.

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Potenza elettrica: il wattmetro e le convenzioni di segno.

La potenza elettrica può essere misurata tramite


l’utilizzo combinato di un tensiometro e di un
amperometro.
È possibile compendiare i due strumenti in uno
strumento unico, il wattmetro.

Convenzione degli utilizzatori Convenzione dei generatori

Il verso di riferimento della corrente entra dal Il verso di riferimento della corrente esce dal
morsetto indicato dalla freccia della tensione: morsetto indicato dalla freccia della tensione:
versi di v e i COORDINATI versi di v e i NON COORDINATI
Il verso della potenza è entrante. Il verso della potenza è uscente.

Emanuele Ogliari
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III. Ipotesi fondamentale per la teoria dei circuiti

I concetti di tensione, corrente e bipolo elettrico e le leggi di Kirchhoff e sono


sempre veri?
In generale, nei fenomeni elettromagnetici, questo non è sempre vero.
La velocità di propagazione di una grandezza elettromagnetica è,
approssimativamente, pari alla velocità della luce c≈3·108 m/s
Un segnale iniettato in un morsetto raggiunge l’altro morsetto in un tempo
pari a:

ℓ 1
∆τ = se ℓ = 1 si ha: ∆τ ≃ = 3ns
c 3 ⋅108

Tale intervallo di tempo (delay time) dipende dalla lunghezza del sistema
elettromagnetico e dalla velocità della luce: il delay time (pari a 3ns nel
caso di 1 m) può o meno essere trascurato in relazione alla scala dei tempi
del fenomeno che si è interessati a studiare

Emanuele Ogliari

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Ipotesi fondamentale per la teoria dei circuiti

L’importanza del delay time


Alla frequenza di f = 50Hz → il periodo è T = 1/f = 20ms; il tempo ∆τ=3ns
è trascurabile.
Alla frequenza di f = 100MHz → il periodo è T = 1/f = 10ns; il tempo
∆τ=3ns è pari a 3 volte il periodo; in questo caso:
• il tempo impiegato a percorrere l’elemento è importante e non può essere
trascurato.
• le leggi di Kirchhoff possono non essere verificate in tale intervallo di tempo in
quanto non tutte le variabili circuitali sono “attive”.
d


Propagazione a velocità infinita A B


L’ipotesi fondamentale perché la teoria dei circuiti e le leggi di Kirchhoff
siano valide è che il tempo di propagazione del segnale sia trascurabile
rispetto alla velocità (scala dei tempi) del fenomeno di interesse
Tale ipotesi è verificata quando d<<λ, dove d è la massima dimensione
associata al circuito e λ= cT è la lunghezza d’onda associata al segnale

tAB << T d << λ

Emanuele Ogliari
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1. Condizione di regime quasi stazionario (RQS).

La modellazione di un fenomeno elettromagnetico mediante bipoli caratterizzati


da tensione e corrente univoche è valida solo in RQS:
λ=c /f>>d
λ= lunghezza d'onda
f= massima frequenza presente nel campo elettromagnetico
c= velocità della luce (300.000 km/s)
d= massima dimensione lineare misurabile nel campo stesso.

Quando vale la condizione di Abraham di RQS:


Il tempo di propagazione del campo elettromagnetico è essenzialmente nullo.
Le dimensione del circuito elettrico possono essere trascurate: la rete può
essere assimilata ad un punto materiale privo di estensione.
La variabile spaziale può essere eliminata dal modello matematico.

Trasmissione energia f=50 Hz f=1 MHz Telefonia mobile f=1GHz

c 300000 c 300000 3 c 300000 3


= = 6000 → d = 600km = = → d = 0, 03km = = → d = 3cm
f 50 f 1⋅106 10 f 1⋅109
10000

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Condizione di regime quasi stazionario (RQS).

RQS

Emanuele Ogliari
IV.1 Sistema internazionale e unità derivate 23

Grandezza Simbolo In termini di In termini di


altre grandezze base
grandezze del SI
carica C (coulomb) s⋅A

Tensione elettrica, differenza di V (volt) W/A m 2 ⋅ kg ⋅ s-3 ⋅ A-1


potenziale, forza elettromotrice
forza N (newton) m ⋅ kg ⋅ s-2
Energia, lavoro J (joule) N⋅m m 2 ⋅ kg ⋅ s-2
Potenza W (watt) J/s m 2 ⋅ kg ⋅ s-3
Pressione Pa (pascal) N/m 2 m -1 ⋅ kg ⋅ s-2
Flusso magnetico Wb (weber) V⋅s m 2 ⋅ kg ⋅ s-2 ⋅ A-1
Induzione magnetica T (tesla) Wb/m 2 kg ⋅ s-2 ⋅ A-1
Resistenza elettrica Ω (ohm) V/A m 2 ⋅ kg ⋅ s-3 ⋅ A-2
Conduttanza elettrica S (siemens) A/V m -2 ⋅ kg-1 ⋅ s3 ⋅ A2
Capacità F (farad) C/V m -2 ⋅ kg-1 ⋅ s4 ⋅ A2
Induttanza H (henry) Wb/A m 2 ⋅ kg ⋅ s-2 ⋅ A-2
frequenza Hz (herth) s-1
Temperatura celsius °C (degree Celsius) K
Emanuele Ogliari

IV.2 SI prefissi 24

Emanuele Ogliari
IV.3 Voltaggio, AL 25

Ridente paesello (719


abitanti della provincia di
Alessandria)
sull’appennino ligure
NON c’entra nulla con la
tensione elettrica.

Emanuele Ogliari

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