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POTENZA ATTIVA
La potenza attiva P è quella effettivamente assorbita e che viene
trasformata in calore per effetto Joule o in lavoro utile nelle
macchine elettriche. Si misura in watt e viene calcolata con la
formula:
P = V x I x cosØ
dove Ø è l'angolo di sfasamento tra tensione e corrente.
A titolo puramente indicativo si elencano alcuni valori approssimati del
coseno.
Ø cos Ø
0 1
10 0.985
15 0.966
30 0.866
45 0.707
60 0.5
90 0
Come vediamo all'aumentare dell'angolo di sfasamento tra tensione e
corrente, diminuisce il valore del coseno e, di conseguenza, la potenza
attiva.
In un circuito costituito da sole resistenze (circuito puramente
ohmico), tensione e corrente non risultano sfasate (Ø=0 e
cosØ=1): P=V x I
POTENZA REATTIVA
La potenza reattiva Q riguarda l'energia che viene alternativamente
assorbita e restituita dal campo magnetico (circuiti induttivi) o dal
campo elettrico (circuiti capacitivi). Si misura in var (voltampere
reattivi) e viene calcolata con la formula:
Q = V x I x senØ
dove Ø è lo sfasamento tra tensione e corrente.
In un circuito puramente ohmico (Ø=0; senØ=0): Q = 0
In un circuito con sfasamento Ø=90° (senØ=1): Q = V x I
POTENZA APPARENTE
La potenza apparente non ha un significato particolare, ma è utile
poichè è legata al valore della corrente I effettivamente in gioco
nel circuito in esame.
Non viene influenzata dall'angolo
di sfasamento tra tensione e corrente. Può essere considerata come il
valore massimo di potenza attiva che otterremmo annullando
lo sfasamento tra tensione e corrente. Si misura in voltampere (VA) e
viene calcolata con la semplice formula:
Pa = V x I
FATTORE DI POTENZA
In corrente alternata il valore del cosØ prende il nome di fattore di
potenza. Per cui si ha il massimo fattore di potenza, pari a 1,
quando tensione e corrente sono in fase (Ø=0).