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PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO

SAGGI70

L'EMIGRAZIONE ITALIANA
1870-1970

Atti dei colloqui di Roma

19-20 settembre 1989; 29-31 ottobre 1990


28-30 ottobre 1991; 28-30 ottobre 1993

Il volume raccoglie i contributi dei quattro incontri tenuti a Roma presso la Bi­
blioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II e presso l'Archivio di Stato.
Per una serie di vicissitudini in cui incorrono spesso volumi nei quali devono
I
rispetto alla data dei colloqui e delle previsioni della stessa redazione. Si è ritenu­
essere raccolti attl di convegni questa pubblicazione esce con notevole ritardo

to, tuttavia, utile dare alla stampa tale lavoro che costituisce una sintesi delle pos­
sibilità che offre la documentazione, non solo italiana, sul problema delf!emigra­
zione e sugli studi ad essa conness� sempre più attenti alla ricerca in archivio.
Era, peraltro, prevista un'appendice al volume che doveva costituire il repertorio

istituzioni non statali, nonché da privati. Per un'altra circostanza negativa non è
delle fonti documentarie conservate negli Archivi di Stato o possedute da enti e

stato possibile pubblicare i dati inviati dagli istituti archivistici, per cui [!Am­
ministrazione si impegna ad avviare una nuova ricerca per fornire agli studiosi un MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
quadro quanto più possibile esaustivo della documentazione italiana relativa al DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI
tema dell'emigrazione. 2002
DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI
SERVIZIO DOCUMENTAZIONE E PUBBLICAZIONI ARCHIVISTICHE

Direttore generale per gli archivi: Salvatore Italia


Direttore del Servizio: Antonio Dentoni-Litta
SOMMARIO GENERALE
Comitato per le pubblicazioni: Salvatore Italia, presidente, Paola Carucci,
Antonio Dentoni-Litta, Ferruccio Ferruzzi, Cosimo Damiano Fonseca, Guido
Melis, Claudio Pavone, Leopoldo Puncuh, Isabella Ricci, Antonio Romiti, I
Isidoro Soffietti, Giuseppe Talamo, Lucia Fauci Moro, segretaria.
l. L'EMIGRAZIONE ITALIANA IN AMERICA LATINA 13
PATRIZIA FERRARA, Il quadro istituzionale e le fonti documentarie
presso l'Archivio centrale dello Stato 17
LEA CUFFARO, Fonti sull'emigrazione italiana in America Latina: rap-. 30
porto riassuntivo sugli Archivi di Stato
ELIO LODOLINI, Il ritorno degli emigrati volontari di guerra 37

DIEGO RoBOTTI, La tipologia di fonti neglz' archivi vigilati: il caso


Piemonte 38
LAURA PILOTTI, I:emigrazione in America Latina nell'archivio del
Contenzioso diplomatico 56
MARIA LUISA Bozzi CoLONNA, I:emigrazione verso l'Argentina e il 67
Brasile negli «Atti parlamentari»
ANNA MARIA BIRINDELLI, La rilevazt'one delle migrazioni in Argentina 74
FABRIZIO DoLCI, Il fondo "Prima guerra mondiale" della Biblioteca di 81
storia moderna e contemporanea di Roma

© 2002 Ministero per i beni e le attività culturali


EMILIO FRANZINA, Fonti di istituzioni e di privati nel Veneto 90
Fonti per l'emigrazione ligure in America Lati­
ISBN 88-7125-209-8
Direzione generale per gli archivi AUGUSTA MOLINARI,
.
na: alcuni archivi privati 110
RosoLI, I:opera di assistenza tra gli emigrati dei missio­
Vendita: Istituto Poligrafìco e Zecca dello Stato- Libreria dello Stato
Piazza Verdi 10, 00198 Roma GIANFAUSTO

Stampato nel mese di Marzo 2002


nari scalabriniani in America Latina 127
a cura della Ediprint Service

tes: las inmigrantes italianos y la sociedad argentina


di Città di Castello (PG) FERNANDO J. DEVOTO, Itinerario de un problema a través de las fuen­
con i tipi delle Grafiche Pima 145
Sommario generale 7
6 Vemigrazione italiana

MARCELLA LEGA, Per un approccio metodologico di ricerca nel data


MICHAEL M. HALL, Le fonti depositate presso l'Università di base dell'INPS 383
Campinas 157
LIA DoMENICA BALDISSARRO, I: archivio del Reparto liquidazione
Rovruo CosTA, Fonti per lo studio dell'immigrazione italiana nel Rio pensioni-Settore convenzioni internazionali dell'INPS quale possi­
Grande do Sul ( Brasile) 164 bile fonte per la storia dell'emigrazione europea 39 1
}UAN A. ODDONE, Fuentes uruguayas para la historia de la inmigra­ GIANFAUSTO RosoLI, !}Opera Bonomelli nel paesi europei 439
cion italiana 1 88
GIOVANNA NEGRI, L'Ufficio emigrazione della Società Umanitaria di
SALVATORE CANDIDO, Fon# per lo studio dell'emigrazione italiana in Milano: fonti documentarie e a stampa dell'archivio storico e della
Uruguay 200 biblioteca 458
}UANITA SCHIAVINI TREZZI, Le fonti per la storia dell'emigrazione SERGIO MELLINA, Gli archivi degli ospedali psichiatrici come possibili
presso l'Archivio di Stato di Bergamo 202 fonti storiche dell'emigrazione italiana 493

MrcAELA PROCACCIA, L'emigrazione ebraica dall'Italia in Europa


2 . L'EMIGRAZIONE ITALIANA IN EUROPA 2 19 dopo il 193 8: /onti e problemi 499

GIOVANNA TOSATTI, Fonti nell'Archivio centrale dello Stato 225 FABRIZIO DOLCI, I:emigrazione in Europa nelle riviste italiane di cultu­
ra e di scienze socialifra Otto e Novecento: rassegna bibliografica 509
GIUSEPPE MESORACA, Rapporto riassuntivo sulle tipologie di fonti
degli istituti archivistici 232 GIAN P AOLO LESCHIUTTA, I:Istituto di storia dell'emigrazione friula­
na: la recente esperienza di un archivio in formazione 522
SALVATORE PALESE, La tipologia delle fonti ecclesiastiche 245
CLAUDIA MoRANDO, Ricerca negli archivi vigilati della Lombardia 53 1
S?GOLÈNE DE DAINVILLE-BARBICHE, Les sources de l'histoire de l'émi­
gration italienne en France conservées aux Archives nationales 257 ENRICO Tomsco, Insediamento delle famiglie italiane in un Cantone
svizzero secondo un "Repertorio di cognomi" 539
BERNARD GILDAS, Les sources départementales /rançaises de l'immi­
gration italienne 270 LUCIANO TRINCIA, Strumenti, percorsi e prospettive per una storia
dell'emigrazione italiana in Germania fra Otto e Novecento 558
PAOLA CORTI, Fonti e archivi per una storia dell'immigrazione italia­
na nell'area parigina: un itinerario di ricerca 279

LUIGI TARAVELLA, Strutture di assistenza all'emigrazione italiana in II


Francia: fonti archivistiche 288

MAURO CERUTTI, Le /ontt' dell'Archivio federale di Berna per lo stu­ 3 . L'EMIGRAZIONE ITALIANA IN AFRICA, ASIA ED OCEANIA 5 87
dio dell'immigrazione italiana in Svizzera 306

Lucro SPONZA, Per una storia dell'emigrazione italiana in Gran GIUSEPPE MESORACA, Gli archivi depositati presso l'Ispettorato gene­
.
Bretagna: rassegna delle fonti britanniche 345 rale per gli a/fari e per la gestione del patrimonio degli enti disciol­
ti ( già Ufficio liquidazioni) 593
PIERPAOLO DoRSI, Emigrazione italiana verso l'Austria ( 187 0-1914):
Trieste come luogo di destinazione e di accoglienza 364 LUISA MONTEVECCHI, Fonti per la storia dell'emigrazione italiana in
Africa, Asia e Oceania negli archivi di personalità nell'Archivio
KLAUS }AITNER-ANDREA BECHERUCCI, L'emigrazione italiana in centrale dello Stato 603
Europa nel secondo dopoguerra 378
8 I/emigrazione italiana 9
Sommario generale

GIUSEPPE PALUMBO, Le filiali della Banca d'Italia in Africa 623 NORA SANTARELLI, Le carte dell'Amministrazione coloniale italiana
FLORIANO BocciNI, I: Opera nazionale combattenti e l'emigrazione in conservate nell'Archivio storico della città di Tripoli e la loro com­
Africa orientale 638 plementarità con ifondi del Ministero dell'Africa italiana dell'Ar­
chivio centrale dello Stato 850
CLAUDIA MORANDO, Spunti di ricerca tra gli archivi vigilati in Lom­
bardia 652 SERGIO MELLINA, "I:etnia strappata ": un contributo alla conoscenza
dell'emigrazione italiana in Africa 858
Q CELESTINA SANNA, L'emigrazione dalle miniere della Sardegna 674
Le /on ti per la storia dell'emigrazione presso la
ADOLFO MIGNEMI-MARCO SCARDIGLI, Fonti private per lo studio del
CLAUDIO CERRETI,
colonialismo dell'Africa nella cultura della provincia italiana: il 868
Società geografica italiana 684
caso di Novara
GIANFRANCO CRESCIANI, I documenti per la storia dell'emigrazione
FABRIZIO DOLCI, Una fonte per la storia economica delle colonie ita­
italiana negli archivi pubblici e privati australiani 692
liane in A/rz'ca orientale dalle origini alla prima guerra mondiale:
RosLYN PESMAN COOPER, Literary Sources /or the Italo-Australian il "Bollettino ufficiale della società per azioni" (BUSA) 900
Experience 7 10 908
LAURA DAvì, Fonti orali della collettività italiana di Tunisia
lLMA MARTINUZZI O'BRIEN, Herùage Exhibitions and Col!ection
development: Sources /or the study o/ Italian immigration in the 9 13
4 . L'EMIGRAZIONE ITALIANA IN AMERICA DEL NoRD
italian historical society and in Victoria 730
RrCHARD J. B. BOSWORTH, Reading the Italo-Australian Press in the C YNTHIA Fox, Selected Documentary Sources in the U.S. National
Era o/ Post-1945 Mass Migration 745 Archives Relating to Italian Immigration 9 19

PIER MARCELLO MASOTTI, Cenni sull'emigrazione italiana in Nuova LARRY J. HÀCKMAN, Records o/ Italian-Americans in New York State 952
Zelanda 763 RUDOLPH J. VECOLI,Sources /rom the Immigration History Research
LUIGI TARAVELLA, Fontz'/rancesi per lo studio delle comunità italiane Center (IHRC) University o/Minnesota 969

L YDIO F. TOMASI,
in Algeria ed in Tunisia 768
CESIRA FILESI, Il
Sources Available at the Center /or Migration
ruolo dell'Istituto coloniale italiano nello studio del Studies o/New York 978
problema dell'emigrazione italiana in Africa 780 FERDINANDO FASCE, Fonti d'impresa ed emigrazione italiana negli
CHIARA OTTAVIANO, Italians in South Africa 787 Stati Uniti: un percorso di ricerca alla Baker Library di Harvard 1 035
MARINA PucciONI SEGATTA, La documentazione esistente presso l'Isti­ U.S. Ship Passenger Lists as a Source o/ Social and
IRA A. GLAZIER.,
tuto agronomù:.o per l'Oltremare di Firenze sull'emigrazione italia­ Demographic History /or Italian Emigration to the U.S. 1 044
na in Africa 810 GEORGE E. PoZZETTA, Sources /or the Study o/ Italian Immigration
GIULIANO GRESLERI, Città e territorio dell'Italia d'Oltremare: fonti e to the Amert'can South 1 059
contesti dell'iconografia architettonz'ca coloniale 816 ANDREW M.CANEPA, Fonti sull'emigrazione italiana in Calz/ornia 1 071
PIER GIORGIO MASSARETTI, Iconogrammi coloniali. Sondaggio degli
SHARON DE BARTOLO CARMACK, Italian Emigration to the United
archivi coloniali italiani 824 States: Research Collections and Repositories in America 1081
ERINA Russo DE CARO, I.:"emigrazione amministrativa": l'istituzione
della Corte dei conti in Eritrea VITTORIO FAVARETTO, The Genealogica! Society o/ Utah: la ricerca
835 degli antenati italiani 1 099
Sommario generale 11
lO I:emigrazione italiana

paganda per l'Esposizione universale del 1942: una mappa di per·


MYRON MOMRYK·LAWRENCE TAPPER, Archival sources /or the study sane, attività e associazioni itala americane 1314

MARINA MESSINA, Gli


o/ Italian Canadians at the National Archives o/ Canada 1 103
archivi delle Camere di commercio e delle
GIOVANNI PIZZORUSSO·MATTEO SANFILIPPO, Fonti vaticane per la Esposizioni universali per lo studio dell'emigrazione in Nord
storia della presenza italiana in Canada e negli Stati Uniti, 1815· America tra il 187 0 ed il 19 20 1325
1922 1 142
TERESA CORRIDORI, Fonti sull'emigrazione presso l'Archivio della Cgil
MADDALENA TIRABASSI, Per lo studio delle emigrate italiane negli ( 1948· 1957 ) 1334
Stati Uniti 1 154
GIANFAUSTO RosoLI, Ordini e congregazioni religiose per l'emigrazio·
MARY LOUISE SULLIVAN, Madre Cabrini e le sue missionarie neglt' ne italiana 1346
Stati Uniti: fonti esistenti presso il Cabrini College di Radnor,
Pennsylvania 1 170 PATRIZIA AUDENINO, Storia di emigrazione temporanea e itinerante:
archivi pubblici e documenti privati 1366

ANNA MARIA MuRAGLIA, Uemigrazione


CLAUDIO TORRISILINDA REEDER, Le donne degli emigrati comprano
italiana in Colorado: le fonti 1374
la terra: ipotesi di ricerca su /ontl catastali 1 19 1
SERGIO MELLINA, La realtà psichiatrica del "sogno americano": storia di MARIOLINA PANSINI, Fonti per lo studio dell'emigrazione politica del·
la provincia di Bari ( 1890· 1943 ): lo schedario politlco provinciale 1383
un'emigrata 1201
LEA CUFFARO, Sintesi delle ricerche negli Archivi di Stato sulle fonti PIERLUIGI PIANO, Breve nota sulle trascrizioni degli atti immobiltari
come /onte per l'emigrazione 1389
per la storia dell'emigrazione nell'America del Nord 1208
LUIGI DI COMITE·PIETRO !AQUINTA, Fonti statistiche italiane per lo
studio dell'emigrazione italiana verso gli Stati Uniti d'America e il Indice degli autori 1393
Canada 12 19
GIO VANNA ARCANGELI, Alcuni casi di emigrazione "nobile" dalle
carte della Consulta araldica conservate nell'Archivio centrale
dello Stato 1236
ERMINIA Crccozzr, I viaggi degli emigrantt' nella documentazione
degli archivi del Ministero della marina mercantile e del Ministero
delle comunicazioni 1253

MARGHERITA MARTELLI, La vita degli italiani emigra# o in viaggio


negli Stati Uniti d'America attraverso lettere, note e diari conservati
negli archivi privati. 1279
MARIA LETIZIA SAGù, La Casa reale: tra cerimoniale e rapporti con le
comunità italiane del Nord America 1289
NoRA SANTARELLI, La propaganda fascista attraverso l'attività dei
nuclei di propaganda in Italia e all'estero. Le associazioni e gli isti·
tuti di cultura italo· americani in Nord America 1300
VALERIA GIDARO·ANNALISA ZANUTTINI, !}organizzazione della pro·
l° COLLOQUIO SULLE FONTI PER LA STORIA DELL'EMIGRAZIONE

I:emigrazione italiana in America Latina


1870-1970

Roma, Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II


19-20 settembre 1989
PROGRAMMA

19 settembre 1989

Ore 9 , 15 , Saluto delle Autorità.

Ore 1 0,00

Renato Grispo, Direttore generale per i beni archivistici: Introduzione.


Giancarlo Riccio, Direzione generale emigrazione ed affari sociali MAE:
La memoria storica e la valorizzazione delle fonti per la storia dell'emigra­
zione.
Patrizia Ferrara, Archivio centrale dello Stato: Rapporto sull'Archivio centrale
dello Stato.
Lea Cuffaro, Ufficio centrale per i Beni Archivistici: Rapporto riassuntivo sulla
tipologia di fonti negli Archivi di Stato di Alessandria, Asti, Cuneo, Novara,
Vercellz> Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Mantova, Milano, Pavia,
Sondrio, Varese; Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza;
Trieste, Udine; Genova, Imperia, La Spezia, Savona; Livorno; Roma; Napolt:
Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria; Palermo; e sugli archivi portuali di
Genova, Napolz: Palermo, Trieste, Venezia.
Diego Robotti, Soprintendenza archivistica Piemonte e Valle d'Aosta: La tipo­
logia dl/onti negli archivi vigilatz; il caso Piemonte.

Ore 15 ,00

Tomaso de Vergottini, Sovrintendente Archivio storico diplomatico. I docu­


menti per la storia dell'emigrazione nell'Archivio storico diplomatico.
Vincenzo Pellegrini, Archivio storico diplomatico: La tipologia di fonti dell'Ar­
chivio storico diplomatico.
16 I:emigrazione italiana i n America Latina

Laura Pilotti, Fondazione Brodolini, I:emigrazione in America Latina nell'ar­


PATRIZIA FERRARA
chivio del Contenzioso diplomatico.

Maria Luisa ozzi Colonna, Fondazione Brodolini: I:emigrazione negli atti par­
Il quadro istituzionale e le fonti documentarie presso l'Archivio cen­
lamentarz.
Anna Maria Birindelli, Università degli Studi "La Sapienza": L'emigrazione e le trale dello Stato

Fabrizio Dolci, Biblioteca di storia moderna e contemporanea: Il fondo "Prima


statistiche. .-,,

Guerra Mondiale" della Biblioteca di storia moderna e contemporanea.

20 settembre 1989

Ore 9,00

Emilio Franzina, Università degli studi di Padova: Fonti di istituzioni privati in Due i punti essenziali di questo intervento: il primo vuole chiarire quali Am­
Veneto. ministrazioni centrali dello Stato, subito dopo l'unità d'Italia, abbiano avuto
Aug �sta Mol�ari, Uni ;ersità degli studi di Genova: Fontt' in Liguria. competenze in materie a vario titolo connesse con il problema emigrazione (ad

Maria osana Ostuni, Fondazione Sella: Altri archivi: Società Geografica esempio sanità, ordine pubblico, porti, navigazione sul mare e così via) ed ab­
Italtana, Lega N_avale Italiana, Touring Club, Dante Alighieri. biano, sotto questo profilo, prodotto documentazione sull'argomento; il secon­
. �
Gian a �sto Rosoh, Centro studi emigrazione Roma: I:opera di assistenza dei do è costituito da una disamina delle fonti documentarie conservate dal­
mzsstonari scalabriniani. l'Archivio centrale dello Stato per una storia dell'emigrazione italiana in Ame­
Fer �ando Devoto, Università di Buenos Aires: Gli archivi in Argentina. rica Latina nell'età liberale, conclusa da un veloce flash sulle serie archivistiche
Marta Ines Barbero, Centro de estudios migratorios latinoamericanos: Fonti da consultare, invece , per il periodo fascista e l'età repubblicana.
sull'emigrazione in Argentina presso aziende e industrie. Si è ritenuto opportuno dare un maggiore spazio alle fonti documentarie per
Zuleika Alvin, San Paolo: Le fonti nello Stato di S. Paolo. l'età liberale, sia perché esse corrispondono alla fase pionieristica dell'emigra­
zione, quella che vide, tra il 1876 ed il 1 9 15 , partire per l'estero in via definitiva
14.027 . 660 emigranti, di cui 7 .622.790 per la sola America1 sia perché quello
Ore 15 ,00 liberale è il periodo più ampiamente documentato, sotto il profilo dell'argo­
mento «emigrazione», nei fondi archivistici dell'Archivio centrale dello Stato.

e proprio esodo, colse lo Stato sprovvisto di leggi e di strumenti organizzativi tali


Michael Hall, Università di Campinas: Le fonti depositate presso l'Uni�ersità di
·
L'emigrazione transoceanica che raggiunse in Italia, dopo l'unità, cifre da vero
Campinas.
Luis del Roio, ASMOB: Le fonti dell'Archivio storico del Movimento operaio da consentirgli di gestire o, quanto meno, di tenere sotto controllo il fenomeno.
brasiliano. La classe dirigente dell'età liberale impiegò, poi, più di un quarto di secolo2
Rovilio Costa, Università federale di Rio Grande del Sud: Le fonti in Rio
Grande del Sud.
Ju�n oddone, Università di Montevideo: Le fonti in Uruguay.
l Dati tratti dall An nu ario statistico della emigrazione italiana dal 1876 al 1 925, a cura del
.
LUlgi Favero, Centro de estudios migratorios latinoamericanos: Le fonti in '

. Commissariato generale dell' emigrazione, Roma 1926.


Czle.
2 Tra i diversi motivi che frenarono la classe politica liberale di fronte ad un intervento drastico
Maria Pia Rinaldi Mariani, Ufficio centrale per i beni archivistici: Conclusioni. sul problema emigrazione, c'era anche la preoccupazione che ciò potesse essere lesivo della libertà
del singolo che voleva emigrare.
Il quadro istituzionale e le fonti documentarie presso l'ACS 19
18 Patrizia Ferrara

circonda­
essere tutelati, cioè, sulla nave e in terra straniera, si trovavano invece
mente 11 problema, che per le sue profonde implicazioni di ordine morale
per esp:imere una concreta volontà normativa in grado di affrontare adeguata­
ti da un vuoto legislativo drammatico.
nave dalla
socio-economico e sanitario, avrebbe necessitato immediatamente dell'istitu � In realtà, una tutela indiretta veniva all'emigrante salito sulla
Sardo6 che

zione di �n u ficio apposito su cui concentrare non solo le competenze in legge penale di sanità marittima (1. 3 1 .7 . 1859, n. 3544) del Regno
ni di bastimen­
. .
materia d1 em1graz10ne, ma anche il coordinamento di tutte le iniziative in stabiliva, tra l'altro, pene pecuniarie e carcerazione per i «padro
assero i rego­
q�alch� �odo legate all'emigrazione, attuate separatamente da diverse ammi­ to», per i capitani delle navi, per i medici di bordo che non rispett
io, al massim o numer o di pas­
ll1strazwm dello Stato3. lamenti sulla sanità marittima relativi, ad esemp
presen za del medico
Invece, fino all'età Giolittiana, l'emigrazione continuò ad essere, a torto, seggeri consentito in base alle dimensioni della nave; alla
, una relazio ne
�ons�. derata co�e una delle tante materie rientranti nella normale gestione del­ a bordo; all'obbligo per il medico di stendere, durante il viaggio
l ord1�e pubbl�co attuata dal Ministero dell'interno: l'agenzia di emigrazione sanitaria; alla quantità di acqua e di viveri per passeggero e così via.
marittima ri­
era, c1oe,, con stderata alla st�egua delle altre agenzie pubbliche (ad esempio, Le autorità tenute a far rispettare queste disposizioni di sanità
. . siedevano nei porti e dipendevano, perciò, dalla Marina mercan tile.
come un uffic1o d1 pegno o d1 copisteria), regolamentata dalle sole disposizioni in materia di
a carattere generale contenute nella legge di pubblica sicurezza del 1 8654 e Parallelamente, il Ministero dell'interno, che aveva competenza
sanità marittima,
operante sotto la sorveglianza delle autorità di polizia . sanità pubblica, emetteva ordinanze anche nell'ambito della
i a bordo

L� conseguenze i questa interpretazione così riduttiva del fenomeno «emi­ relative, ad esempio, alle modalità di esecuzione delle disinfestazion
della partenza,
grazwne» furo?o, �1a dal punto di vista normativa, che pratico, estremamente delle navi o delle visite mediche da attuare sui passeggeri prima
dai medic i di porto.
dann�se per gh e�tgrantl, perché le circolari emesse dal Ministero dell'interno
. ordinanze che il capitano di porto doveva far applica re
;
a �artl�e da 1 873 m materia di emigrazione, come anche la prima legge sull'e­ Se a questo aggiungiamo che in terra stranie ra operav ano
ire una
i consol
certa
ati gestiti
assiste nza
mt�raz1?ne del 1 888, basandosi sul presupposto appena enunciato (e cioè dal Ministero degli esteri, che avrebbero dovuto garant
dere che in
em1graz10?e=affare di ordine pubblico) , si occupavano dell'emigrante fintanto agli emigranti dal momento dello sbarco in poi, potremmo conclu
che esso Sl t�ovava sul suolo della madrepatria, abbandonandolo al suo destino realtà, l'emigrante era tutelato sia sulla nave, che in terra straniera.
marina
una volta sahto sulla nave. Ma Ministero dell'interno, Ministero degli esteri e Ministero della
modo tale da rispon dere esaurie nte­
Quindi, proprio nel momento in cui gli emigranti più avevano bisogno di non riuscivano a coordinarsi tra loro in
manca va una visione orga­
mente alle necessità degli emigranti, proprio perché
icatrice su
nica del problema «emigrazione», una legislazione unitaria e chiarif
in grado di
di esso ed, infine, un'autorità a livello centrale dello Stato che fosse
n �oncetto di libertà, infatti, per questi uomini di governo che avevano partecipato, tutti, al
.
coordinare tutte le diverse iniziative in quest'ambito.
. .
Risorgunento Italtano, era sacro.
Essi, inoltre, non sapevano se consid�rare l 'emigrazione una maledizione perché, togliendo
,
m�no d opera d�lle camp��ne, faceva ltevrtare .
i prezzi del lavoro bracciantile e metteva in ginoc­
, . .
chiO l economia Italtana, gta gravemente dissestata, o considerarla una benedizione perché provo­
cava un rallentamento d�lle tensioni sociali dovute alla disoccupazione e alla miseria. 6 La legge si basava sul Regolamento sanitario internazionale.
«indiretta» in materia di
Cfr. a questo pro�ostt� le relazioni sui dibattiti parlamentari che a partire dal1876 accompa­ Nell'ambito della legislazione allora vigente, un'altra forma di tutela
2 1 . 12.1873, n. 1733 (serie 2°) «sul
gnarono la presentazione 1n parlamento dei diversi progetti di legge sull'emigrazione fino all' ap­ emigrazione riguardava i minorenni ed era fornita dalla legge
oni girovagh e», che all ' art. 3 stabiliva : «Chiunque affidi
.
provazione della legge del 1888. divieto dell'impiego di fanciulli in professi
o conduca all ' estero per affidare o consegn are a nazional i o stranieri indivi­
3 Ministero dell 'interno, degli affari esteri e della marina.
o consegni nello stato
e o straniero ,
4 �a legge di pub�I�ca sicurezza del 20.3. 1 865, n. 2248, che all'art. 64 stabiliva: «Non è lecito di
e chiunqu e, nazional
dui minori di anni diciotto, benché propri figli od amministrati
o consegn arli allo estero, allo scopo d ' impiegarli in

esercitare il mestiere dr sensale dei monti di pietà senza averne fatta la dr'chr' arazt'one 1n Jscrrtto ed
.
stabil rre u:ficr. p�bbltc� di agenzia, di corrispondenza, di copisteria, di prestiti sopra pegno, né di riceva i detti individui per condurli, affidarli
. qualunq ue denomin azione nell ' esercizio delle professio ni girovaghe di
qualunque modo e sotto
cui all' art. l [saltimbanchi, ciurmatori, ciarlatani, suona tori o
· · ·

, . , . . . cantanti ambulan ti, saltatori di


otte�uto l 'assenso �eli Autonta p�ltttca del circondario, la quale potrà dare speciali prescrizioni ti e simili] sarà punito col car­
, corda, indovini o spiegatori di sogni, espositori di animali, questuan

5 L. 30.12. 1888, n. 5866, il cui regolamento di esecuzione fu approvato con r.d. 21. 1 . 1892, n. 39.
. , -
nell mteresse pubbltco. Contro il nfiuto dell assenso si ha ricorso al prefetto».
cere da sei mesi ad un anno e colla multa da cento a cinquece nto lire».
20 Il quadro istituzionale e le fonti documentarie presso l'ACS 21
Patrizia Ferrara

Spesso, addirittura, Ministero dell'interno e della marina confliggevano Bisogna aspettare il 1885 perché la voce «Emigra �ione» compaia au on �ma­ �
pesantemente tra loro sulle competenze in materia sanitaria? e nascevano conti­ mente nei rapporti dei prefetti, ma solo per le provmce al alto tasso d emigra­

nuamente contenziosi tra le 3 amministrazioni per presunti comportamenti zione quali, ad esempio, quelle del Veneto; per quasi tutte le altre bisogne
di emigraz ione, mentre per
illegali o superficiali da parte di consoli, medici di bordo, autorità di porto. attendere il 1 890 perché si parli esplicitamente
-
Questo, almeno fino al varo della prima legge organica sull'emigrazione del alcune province del sud, dove sappiamo esserci un grosso problema migrato

Si sono citati, dunque, i Ministeri degli esteri, degli interni e della marina,
1 90 1 , che ordinò l'intera materia. rio addirittura non se ne parlerà affatto.
Q uesti rapporti abbasta nza conosciuti dagli storici perché illustrano gli
delle
accennando anche alle loro competenze istituzionali a vario titolo collegate con il avvenimenti semestrali nell'ambito di tutte le materie di competenza
problema emigrazione: sono, dunque, questi i principali ministeri che hanno pro­ , estrema mente utili anche per lo
amministrazioni dello Stato, risultano, dunque
·
dotto, dopo l'unità d'Italia, documentazione sull'argomento; ed è quasi esclusiva­ storico di emigrazione.
ee
mente tra queste carte che si deve cercare, per ricostruire la storia dell' emigrazio­ Non tanto per i dati numerici relativi agli emigranti nelle varie provinc
dalle
ne italiana nell'età liberale attraverso i documenti del sistema centrale dello Stato. alle destinazioni geografiche di questi, che si possono anche desumere
La documentazione degli Esteri viene, ovviamente, conservata dall'archivio centrale di statistic a, ma per l descriz ion�
pubblicazioni coeve dell'Ufficio �
storico-diplomatico del Ministero affari esteri8 e perciò esula dal tema specifico assunse nelle diverse provmc e, e per il
delle caratteristiche che il fenomeno

Prendiamo ad esempio , la provincia di Padova: nel 1 889 il prefetto cl mfor-


di questo articolo, mentre gli Interni e la Marina versano le loro carte all' Ar­ giudizio che su di esso esprimeva ciascun prefetto. . . .

chivio centrale dello Stato ed è proprio di alcuni di questi fondi archivistici che
,
si tratterà diffusamente. ma che erano emigrati 2 .655 individu i, diventati 15 .734 nel 1 89 1 (di cui 14.699
6 in
Che il fenomeno «emigrazione», inizialmente, non fosse stato recepito in in Brasile, 128 in Argentina, 4 in Uruguay e Paraguay, 1 .000 in Europa ,
tutta la sua rilevanza dalle autorità di polizia, appare evidente dalla lettura dei Africa, l in Asia).
.
rapporti semestrali inviati dai prefetti del Regno al Gabinetto dell'Interno, che Le cause erano identificate dal prefetto nelle necessità economiche, nei viag-
ta atti­
l'Archivio centrale dello Stato conserva, con qualche lacuna, dal 1881 al 1894 gi gratuiti concessi agli emigranti dal governo del Brasile e nella disones
con false promes se
per tutte le province d'Italia. vità degli agenti di emigrazione, che illudevano i braccianti
Per i primi anni, in nessun rapporto si parla di emigrazione, neanche quan­ di ricchezza e lavoro.
do si affronta, nell'ambito dell'ordine pubblico, la questione contadina. Si Il prefetto di Verona, invece, riferendo che nella sua pr?vincia 1 0 ..000 � } mi-
deduce «indirettamente» che il fenomeno è massicciamente presente perché eccessiv amente poven perche la s1�uaz10 ne
granti del l 888 non erano individui
quando il prefetto riferisce sulla leva militare, spiega che l'alto numero di reni­ che delle opere pubblic he era
occupazionale sia nell'ambito della campagna
. tenti è dovuto all'emigrazione di quei soggetti in America. buona, individuava cause diverse.
Gli emigranti erano chiamati, a suo giudizio, in America da ? arent �
. . . .

ciò conveniva perché il governo brasiliano quando la popolaz10ne di una


o am1c1 a cw
.
<dacten­
da» raggiungeva il numero di 1 .000 persone, accordava, a spese dello Stat?
, :m
7 I medici provinciali che, dipendendo dalle prefetture rientravano nell'amministrazione del­ medico costruiva una chiesa, pagando il sacerdo te e concede va altre agevola z10m.
l'Interno, svolgevano sopralluoghi sulle navi in arrivo e in partenza, trovandosi spesso in contrasto
con i medici di porto che dipendevano dal Ministero della marina: contrasto determinato dal fatto
d
«Vi esi così - riferisce il prefetto - nell'autunno decorso partire [siamo
un
nel
sesto
1 888] dal solo paese di Appeano (ab. 3 . 1 56) ben 1 04 famiglie (oltre
per la mancanza di norme chiare a riguardo; cfr. la lettera del prefetto di Genova in data 26.7.1892 e
che questi ultimi non riconoscevano superiorità né tecnica né gerarchica al medico provinciale anche
della popolazione) e con esse persino l'arciprete vescovo»9•
tutto il fascicolo di cui fa parte in Archivio centrale dello Stato [d'ora in poi ACS], Min Int., Dir.
.

disposizioni di massima; Medici di porto».


Gen. Sanità Pubblica 1882/1915, b. 1005 fase. 22500/ 1 «Sanità marittima: affari generali, organico,

8 Le norme sull'attività ed il funzionamento dell'Archivio storico diplomatico del Ministero


degli affari esteri sono stabilite dal d.p.r., 5 . 1 .1 967, n. 18 «Ordinamento dell'Amministrazione 9 In ACS, Min. Interno, Gabinetto, Rapporti dei prefetti, 1882-1894, b. 23, fase. 68, s.fasc. 7
degli affari esteri». «Verona».
22 23
Patrizia Ferrara
Il quadro t'stt'tuzionale e le fonti documentarie presso l'ACS

Per q�anto �oncerne le informazioni sull'emigrazione nelle diverse province,


non va d1ment1ca�a la documentazione dell'inchiesta JacinilO per gli anni 1877- a bordo per ciascun passeggero, o sui medici di bordo, e trattano anche delle
carenze dei rapporti sanitari stesi dai medici, dei reclami da parte degli emi­
18 �5 , conservata � parte e in originale dall'Archivio centrale dello Stato, i cui
attl vennero quas1- mteramente pubblicati a fine Ottocento. granti, della diffusione di epidemie a bordo con elevati tassi di mortalità, del
Ebbene, è in�eress �nte rilev�re �he, anche qui, nel questionario preparato rimpatrio di emigranti laceri e cenciosi che, per gli anni 1870- 1910, con molte
,
per tutte le provmce al fim_ dell mch1esta alla metà degli anni Settanta, l'emigra­ lacune sia ben chiaro, forniscono un quadro incisivo quanto scioccante dell'e-
_
ZlOne no� e, una �oce autonoma, ma figura come una delle tante voci all'interno migrazione italiana oltreoceano.
della �ez10ne ded1eata alle «condizioni dei lavoratori della terra», con un quesi­ Molto si è scritto su questo argomento: i giornali, gli opuscoli, i libri dell'e-
to artlc?lato �ome s�gue: «Emigrazione. Se si verifichi, e se dipenda da cause - poca, le discussioni parlamentari, le relazioni delle Commissioni parlamentari
costantl o acc1dentah, locali o generali». di quegli anni, come del resto molti libri di oggi, riferiscono di questi fatti tra­
gici, eppure leggere direttamente le vicissitudini di questa povera gente nei
Le risposte al quesito furono relativamente esigue, viste le dimensioni del
problema; ad ese�pio, per la circoscrizione del Veneto, che, come ho già documenti originali lascia il segno.
Ad esempio, uno dei problemi più delicati connesso con l'emigra
zione e
detto, e� a una regtone ad altissimo tasso di emigrazione, solo la provincia di
Verona e presente con una relazione su questo tema. trattato nelle pratiche della Marina mercantile, è quello delle donne in stato di
Vanno, poi, ricordate le già citate circolari del Ministero dell'interno con­ gravidanza che i regolamenti stabilivano di non far partire al termine del 6 o
�e�a�e dall'Archivio centrale dello Stato per gli anni 1868- 1903 (corred�te di
mese di gestazione.
md�cl), relative a disposizioni in materia di passaporti, sugli agenti d' emigrazio­ Le poverette ricevevano regolare passapo rto, s'imbarcavano con tutta la
famiglia ed i loro bagagli; all'atto della partenza, poi, la visita sanitaria obbliga­
ne, m materia sanitaria e così via.
Esse �ono particola�mente importanti perché, per quasi vent'anni, rappresen­ toria, rilevando il loro stato, le «metteva a terra».
_ �orma dt regol mentazione esistente in materia di emigrazione. Dalla relazione della capitaneria di porto di Genova in data 18.10. 1 888
tarono l umca �
l� questa. ncer� a dt_ �ontl documentarie sull'emigrazione, gli archivi che, « ... Ieri dal piroscafo «San Giorgio» furono fatte sbarcare otto donne che i
�ero, sono r1sul�a�1 m�ggtormente rilevanti sotto il profilo storico per il periodo
medici hanno giudicato da induzioni e non da dati certi, che avevano potuto
f�n ? al 190 1 , c10e pnma della legge organica sull'emigrazione dell'età Gio­ oltrepassare il sesto mese di gestazione. Essendo esse tutte madri di famiglia
httlana, ?ua�do, dun�ue gli abusi sugli emigranti, a causa di una scarsa tutela, s'impedì la partenza a ben trentadue persone. Però se il danno si limitasse sol­
erano all ordme del gtorno, sono quelli della Marina mercantilel l e della Sanità tanto all'impedimento di partenza ai componenti le famiglie delle donne incin­
te sarebbe di per sè tollerabile, poiché in un modo o nell'altro verrebbe ad essi
provveduto. n danno grave, incalcolabile è quello che fa rimanere le famiglie
pubblica12,
L carte della !"1arina mercantile contengono, infatti, fascicoli relativi ad
. � senza bagaglio, poiché non è neanche a presumersi che all'istante della visita di
mchteste (r��portl; r�lazio�i, �art�ggi) su navi dove non si rispettavano le rego­
partenza si possa far ricerca del bagaglio fra le migliaia di casse accatastate
le della samta marlttlma sul v1ver1 dau_ agli emigranti, ad esempio, 0 sugli spazi
nella stiva.
Quindi lamenti , pianti e grida strazianti delle poverette che rimangono a
terra nella più squallida miseria e vedono intanto partire il piroscafo che tra­
0 L''tnch'testa J�ctnt, promossa dal Parlamento sporta in America tutto quanto possedevano e con il non mal fondato dubbio
1 . .
fu a carattere agrario e si occupò, anche, di stu-
.
� . .
diare le con IZ!Olll della cl�s�e agricola; essa viene còmunemente indicata come «lnchiesta Jacini»
. il parlamentare
di perderlo totalmente ... »13.
dal nome dt St�fan� Jactnt, a cui venne affidata la presidenza della commissione Complementari a questa documentazione della Marina mercantile sono le
parlamentare d 'tnchtesta.
11
.
La Mari�a �e�cantile er� a quel tempo una direzione generale del Ministero della marina, a
�� .
cm, nel 187 , Mtmstero dell Interno aveva lasciato le sue competenze in materia di sanità marit­

. 12 a Direzione gene:ale della sanità pubblica venne istituita nel 1888, soppressa nel 1 896,
_tima, per pot rtprenderle nel 1888.
� In ACS, Ministero della Marina, Dir. Gen . Marina Mercantile, 1888, b. 79, fase. XXIV/9
13
.
rtcostttutta sotto forma dt Ispettorato nel 1900, per poi ridiventare direzione generale nel 1903.
«Imbarco delle donne in stato di avanzata gravidanza».
Il quadro istituzionale e le fonti documentarie presso l'ACS 25
24 Patrizia Ferrara

tra i diversi
carte della Sanità del Ministero dell'interno conservate dall'Archivio centrale della Sanità pubblica: eliminazione dei conflitti di competenza
le pratich e e, quel che più conta, una mag­
dello Stato per il l882- 193414, ministeri, procedure più snelle per
in verità, aveva già comin ciato
ques�' �rchivio passa, dunque, attraverso le due leggi sull'emigrazione, quel­ giore attenzione ai problemi degli emigranti che,
ad esplicitarsi in questi documenti dalla metà degli anni Novan ta.
la di pohzia del l888 e quella organica del l901. o
La documentazione fino al l901 riflette la mancanza di coordinamento ammi­ Quanto al contenuto, al di là delle ordinanze sanitarie, del carteggio relativ
!azza­
all'installazione delle stazioni sanitarie marittime, all'organizzazione dei
istrati:o lamentata in preceden.za: conflitti di competenza tra i ministeri coinvol­ dei medic i di porto, si
ti, prat�che che �anno generalmente un percorso macchinoso e, per di più, pro­
� retti, alle conferenze sanitarie internaziona li, all'atti vità
sissima non solo per gli sto­
blemattche r�lative alle carenze sanitarie che non evolvono neanche dopo il l888. vuole richiamare l'attenzione su di una serie prezio
emigrazio­
Ad esempio, nonost�nte che la legge dell888, e relativo regolamento, preve· rici interessati al rapporto sanità- emigrazione, ma per gli studiosi di
Mini­
des�e al mo�ento dell'tmbarco l'obbligatorietà di mostrare il certificato di vacci­ ne in genere: le relazioni sanitarie che i medici di bordo, nominati dal
obbli­
nazto�e o di so�erto va�olo, c�ò non avveniva che raramente con grossi disagi e stero della marina e non più scelti dalle compagnie di navigazione, erano
per gli emigranti, e per il medico della commissione di visita, così come si rileva
viaggio di andata e ritorno , e che, per
. gati a stendere per legge, durante il
legge, dovevano essere trasmesse alla Sanità pubbli ca.
dal rapporto della P�efettura di Genova in data 18.3 . 1895: «... Quindi il medico con
che ha _il grave compito di accertarsi dello stato igienico dei passeggeri è obbliga­ Queste relazioni (in seguito veri e propri giornali sanitari), conservate,
1934, fornisc ono
qualche lacuna, dall'Archivio centrale dello Stato dal 1901 al
tracc� della vaccinazione. E qui succedono scene che è più facile immaginare che
to ogm momento a trattenere giovinetti e bambini per verificare se portano le elenchi
dati analitici di grande interesse sui passeggeri (numero, destinazione,
?escn�ere. . Da �na parte i pi.ccoli che gridano e si contorcono quasi convulsi per completi di nome e cognome, età, a volte luogo di origine dei vaccinati contro
sulla
impedire ai �en�ton di. scopnre loro le braccia, i genitori che stizziti li spogliano a il vaiolo a bordo), informazioni sulle condizioni igieniche dei piroscafi,
nei porti, sulla meteor ologia, sui
.
f?_:za, con rischio di recar loro del male, per obbedire al medico: pòi giovinette, qualità dei viveri, sugli approvvigionamenti
sanitar io sorte gior­
.
g:a abbastanza sviluppate che arrossiscono a scoprirsi e lo fanno con giustificata decorsi delle malattie, sulle morti, sulle questioni di ordine
faceva
.
npugn�za: pe?gio ancora se qualcuno deve subire la vaccinazione, la quale, seb­ nalmente a bordo, sui contrasti con le autorità dei porti esteri dove si
rela­
bene si f�ccia � una stanza a parte, non è scevra di inconvenienti, tra i quali scalo prima di giungere a destinazione. Spesso il medico avanzava, nelle
que�o prtmo di dover far sospendere le operazioni della commissione... »15. zioni, delle proposte per migliorare la condizione dell'emigrante in viaggio
voli
L effetto, m vece, della legge del 1 90 l che istituisce il Commissariato ge­
. (quale, ad esempio, la consegna a ciascun passeggero di seggiolini pieghe
riposar e, che per mangia re),
ne�ale dell'emi?�azione, chiarisce le competenze delle altre amministrazioni che evitassero loro di star seduti a terra sia per
c?mv?lte e stabilis �e molte norn�e a tutela dell'emigrante in terra natìa, in viag­ proposte che illustrano, indirettamente, le carenze a bordo.
gto e m terra stramera16, si. coghe immediatamente in questa serie archivistica L'aumento della tutela normativa nei confronti dell'emigrante dopo la legge
e
del 1901, viene anche evidenziato dalla quantità e dalla tipologia delle pratich
isco­
sull'emigrazione presenti negli archivi della polizia giudiziaria, che costitu
sull'em igrazio ne nel primo
no, per gli anni 1907-1 920, un'altra preziosa fonte
14 I fo� di �ella Sanità pubblica del Ministero dell'interno sono divisi in 3 serie contraddistinte Novecento conservata dall'Archivio centrale dello Stato17.
da �nm diversi: 1 882- 1915; 1910- 1 920; 1896-1934. n materiale più utile alla ricerca sull'emigrazio­ Ecco alcuni titoli dei fascicoli per il triennio 1907-1 909: «Emigrazione, affari
.
emi­
ne e contenuto nelle serie 1 882-1915 e 1896-1934. generali»; «Emigrazione clandestina», «Servizi di risparmi per conto degli
�� In A�S, Mt�is:ero Interno, Dir. Gen. Sanità Pubblica, 1882-1915, b. 989, fase. 22400.19. granti», «Agenzie ed agenti d'emigrazione », «Mino renni occupa ti in profes sio-
.
Tra l altro 1/st;tuz;.one del Consiglio superiore dell'emigrazione e dei comitati mandamentali
di emt�razt' ?ne; l istttuzio�e del fondo di emigrazione che serviva a soddisfare le spese ordinarie e
. .
straordtnarie p�r il serviZI � dell 'emigrazione; l 'istituzione dei medici di bordo nominati dal mini­
ster� �eli� martna e non pt u' scelti dalle compagnie di navigazione; l 'istituzione negli stati verso i
quali st �Ir�gev� di. pref�r�nza l'emigrazione di uffici di protezione, informazione e avviamento al
.
· ·
1 7 La Polizia giudiziaria attribuisce, nei suoi archivi, alla emigrazione una specifica categoria di
lavoro; l istituztone degh Ispettori d 'emigrazione viaggianti, l 't's.tt'tuzi'one di' una commtsstone arb't-
• classificazione: la « 1 1900».
· . .
trale per gtudtcare Inappellabilmente le liti tra vettori d 'emigrazione ed emigranti.
26 Patrizia Ferrara
Il quadro istituzionale e le fonti documentarie presso l'ACS 27

ni girovaghe», «Società di patronato per gli emigranti» «Passaporti» «Stati-


stiche». ' ' Questo mutamento testimonia come il regime fascista si ponesse, accanto al
Come si vede, una casistica assai ampia sul problema, arricchita ulteriormen­ problema della emigrazione vera e propria all'estero, anche e soprattutto, quel­
t� da altri fascicoli �uddivisi per aree geografiche, tra cui, nel 1907-1909, tro­ lo «degli italiani all'estero», cioè quello della tutela e dell'assistenza agli emi­
viamo anche Argentma, Brasile, e Cile. grati presenti in terra straniera, che potevano essere validi strumenti per la pro­
Torniamo un momento sulle relazioni sanitarie a cui si è accennato in prece­ paganda fascista all'estero.
denza. Molti furono, sia gli accordi internazionali che i provvedimenti legislativi,
Esse, come si è già scritto, coprono un arco di anni che va dal 1901 al 1934 varati in questo senso.
testimoniando, quindi, le condizioni in cui si effettuavano i viaggi transoceanici E la serie archivistica «Provvedimenti legislativi» della Presidenza del consi­
anche durante il fascismo. glio dei ministri offre la possibilità di indagare a fondo su questo particolare
Sembra, a que�to punto, opportuno sottolineare come, in epoca fascista, il settore di ricerca, comprendendo gli schemi dei decreti e dei disegni di legge e,
qu adr? ge�erale del problema emigrazione divenga più complesso: accanto generalmente, anche le relazioni di accompagnamento a tali atti da parte dei
,
ali emtgrazwne transoceanica a carattere economico infatti che continua ministri proponenti, più eventuali osservazioni di altri ministeri, sia nel caso di
nel
filone iniziato i� età liberale crescono anche l'emi�razion� politica e quella provvedimenti approvati, che per quelli non approvati.
legata alla colomzzazwne . ;
dell Mrica, peraltro, anch'essa avviata in età liberale. Le diverse situazioni locali di una parte delle colonie di italiani presenti in
�asciando da parte l'emigrazione legata alla politica coloniale in Africa per­
.
America Latina, invece, possono essere studiate, tra l'altro, attraverso gli archi­
che esula, sotto il profilo geografico, dal tema dell'articolo va detto che l'emi­ vi della segreteria particolare di Mussolini, del Gabinetto della Presidenza del

�ocumenti della Pubblica sicurezza, in particolare, quellia�prodot


grazione di tipo politico in America Latina può essere alizzata attraverso consiglio dei ministri, del Ministero della cultura popolare (quale organo uffi­
i
ti dalla Divi­ ciale della propaganda in Italia e all'estero) e della Pubblica sicurezza, ad
sione af�ar� gener�l� e riservati che aveva competenza sull'ordine pubblico dal esempio individuando i fascicoli sui fasci italiani all'estero.
punto d1 vlsta pohttco e che quindi esercitava anche il controllo e la repressio­
estende dal 1876 fino al 19802°, e, alla pari dei carteggi privati di personalità
L'Archivio del Gabinetto della Presidenza del consiglio, appena citato, si
ne dell'antifascismo ls.
Basti qui rilev� re soltanto eh�, tra i fascicoli personali del Casellario politico politiche (quali, ad esempio, Depretis, Crispi, Giolitti, Orlando, Parti, La
centrale ��na sen� della Pubbhca sicurezza su individui politicamente sospet­ Malfa), una delle serie più pregia te conservate dall'Archivio centrale dello
.
tl), �uelli mtestatl ad italiani residenti in America Latina sono, per il periodo Stato, risulta significativo, ai fini della ricerca storica, su qualunque materia di
fas�lsta, 4.914, contro i 2.859 dell'età liberale. studio e, quindi, anche sull'emigrazione, per ciascuno dei momenti storici trat­
E stat? �ossibile effettuare questo conteggio grazie alla banca dati computeriz­ tati. Anche per l'età repubblicana.
zata costltulta, su questo fondo archivistico, dall'Archivio centrale dello Stato. Per quanto concerne quest'ultima epoca a noi più vicina, la linea politica
Per quanto concerne i flussi migratori tradizionali a sfondo economico inve­ attuata dal governo nei confronti dell'emigrazione nel secondo dopoguerra, e la
ce, l � co�p�ten a istituzio�al in epoca �asci ta passa alla Direzione ge�erale situazione reale degli emigranti, a volte ancora sottoposti a soprusi e imbrogli in
deg�1 1t�lian1 ali estero costltulta presso il Mmistero degli esteri nel 1927, in
. � � �
.
sost1tuz1one del Commissariat o dell'emigrazionel9.
20 Inizialmente la documentazione è rivolta agli affari interni della Presidenza del consiglio dei
ministri [d'ora in poi PCM] ed è, quindi, poco esauriente dal punto di vista di notizie e informazioni
sulla vita del paese, ma diventa via via sempre più ricca in tutte le materie, mano a mano che si
?
la I4 «�ttfascts�o ali estero» (diviso per aree geografiche); la I5 «Sovversivi all'estero
1S Tra C Ul. ct. :tamo
. .
u parttcolare: il Casellario politico centrale; le categorie: G 1 «Associazioni»;
.
accentua la funzione di coordinamento amministrativo svolta dalla PCM. Andranno ricercate nei
» (fascicoli diversi anni (poi trienni) in cui si articola l'archivio le seguenti categorie: «emigrazione-emigrati»;
personali); «Masstme».
1 9 li de�ret di soppressione del Commiss
«società di navigazione»; «Brasile»; «Argentina», i nomi delle città sede dei porti da cui partivano gli
� ariato (r.d. 28.4. 1927, n. 628) istituiva parallelamente emigranti e cioè «Genova», «Napoli» e «Marsiglia», i nomi delle società di navigazione che effettua­
la nuova dtrezt one generale. vano rotte transatlantiche come ad esempio la «Florio-Rubattino», i nomi delle istituzioni laiche o
religiose che si occupavano di assistenza agli emigranti come, ad esempio la «Dante Alighieri».
S 29
ti documentarie presso l'AC
Il quadro istituzionale e le fon
28 Patrizia Ferrara

· 1e economico ' previden-


Analitiche informazioni
.
a carattere gillrl' d'tco: s�cta
·
' emigrazione ttaltana m tutto il mond° e, in
·
:
ziale,. sindacale, · vece ' dalla documentazio
Amenea Latina st possono trarre , m
patria e all'estero, emerge dalla documentazione della Segreteria particolare di att co, su11
lom
·
dtp
l le
Alcide De Gasperi per il periodo in cui fu Presidente del consiglio2 1 , ·
. ne
pa rtt co are , m . Archivio cen tra
Nelle carte De Gasperi è, ad esempio, riportato il seguente episodio relativo n'a prevtdenza sociale versata all'
del Ministero del lavoro e de
· epoca recente23 . 1·
aragua, Uruguay, Venezue1a,
al 1 947 : i funzionari del Comitato internazionale per i profughi, organo tenuto
al finanziamento dei viaggi degli emigranti all'estero, compiendo un vero e pro­ dello Stat? m ' . e ' Messico ' Nic
prio abuso, fornivano agli emigranti mezzi finanziari solo fino al luogo di sbar­ Argentma, Boltvla, Brasile ' Cil per
. .
gh anni 194 6 - 1957 .
que sta ser ie arc hiv isti ca
paesi presenti in
migrazione, fondi sufficienti per fornire il finanziamento fino al luogo di desti­
co, mentre avevano a disposizione, su iniziativa delle nazioni interessate all'e­

nazione22.

21 Si riporta a titolo esemplificativo un appunto del 1949 ad Alcide De Gasperi a firma di Aldo
Moro: «L'emigrazione italiana, che si era pressoché arrestata nell'ultimo ventennio per ragioni
politiche e poi per le vicende belliche, è ripresa in questi ultimi anni con ritmo finora crescente.
Dai 76.000 espatriati nel l946, siamo passati ai 189.000 circa emigrati nel l948. Nell ' anno in
corso, questo flusso si è mantenuto all'incirca allo stesso livello, ma senza immediate prospettive di
sensibile aumento.
Mentre l'assorbimento europeo è attualmente molto ridotto e in alcuni Paesi è cessato del
tutto, sono in atto notevoli correnti emigratorie verso l 'America del Sud e felici inizi di collabora­
zione di mano d'opera italiana con Paesi in crescente sviluppo, quali il Canada e l'Australia.
Mentre il sistema della chiamata individuale è adoperato largamente e con successo per l'effettiva
garanzia di sistemazione che esso offre, anche l 'emigrazione organizzata è stata molto curata e
numerosi accordi, sia per l'assicurazione di sbocchi emigratori, sia per la tutela degli interessi e
diritti dei lavoratori sono stati stipulati. Così sono stati conclusi accordi di emigrazione con
l 'Argentina, il Belgio, la Francia, l'Olanda e la Svizzera e accordi particolari con Gran Bretagna,
Lussemburgo e Svezia.
Prospettive di sensibile aumento della nostra emigrazione sono collegate ad uno sperato più
intenso ritmo della vita economica mondiale e ad una più rigorosa applicazione dei principi di
solidarietà internazionale. Questi ultimi dovrebbero vincere sugli egoismi di categoria, sulle discri­
minazioni razziali e sul disinteresse per un problema come questo che condiziona non solo la tran­
quillità di un Paese, ma la sanità del sistema economico europeo. In questo senso prendiamo atto
con soddisfazione dell'annuncio del IV punto del Presidente Truman, per la possibilità che esso
contempla di contribuire col capitale necessario alla piena utilizzazione della sovrabbondanza di
mano d'opera. Così pure su un piano più immediato e concreto rileviamo il riconoscimento da
parte dell'OECE e dell'ECA al passivo della nostra bilancia dei pagamenti delle spese sostenute
per l'emigrazione per la somma di lO milioni di dollari.
Quanto agli organi ed ai metodi di emigrazione, mentre è stato presentato al Parlamento il
disegno di legge per la creazione del Consiglio superiore dell'emigrazione, i servizi presso il

o d' opera, Div. IX


Ministero del lavoro e quello degli Esteri nella sfera delle competenze proprie di ciascuno, inte­

23 ACS Min. Lavoro e Previdenza Socz


grandosi reciprocamente e nello spirito della più larga collaborazione, sono stati incrementati e
' Geni Collocamento della Man
li fondo comprende anc
migliorati, dando all'emigrante e all'emigrato opportuna tutela e, nei limiti del possibile, amorevo­ .al e, Dzr. he i ver-
le assistenza» in ACS, PCM, Segreteria Particolare di S.E. i/ presidente del Consiglio Alcide De
Gasperi, fase. 159 «Emigrazione».
� : � �::::��:pee (C.I.M.E.) fino al 1957.
«Accordi :l' emigrazione ve:so p�esi extraco �nita t
_
rgoverna tvo m g a
22 Jbidem . bali delle riunioni del Comttato mte
Fonti sull'emigrazione italiana in America Latina negli AS 31

LE A CUFFARO ricerca. Essi sono, anzitutto, le questure e le prefetture in quanto per compe­
tenza trattano problemi relativi al flusso migratorio della popolazione. Per evi­
Fonti sull'emigrazion e t'ta . a Latz.na: denziare la tipologia di dati ricavabili da indagini su queste fonti va segnalato il
lia na in A merzc
vo sugli Archivi di Stato rapporto riassunti-
risultato della schedatura del Fondo Polizia italiana conservato nell'Archivio di
Stato di Mantova, anni 1866- 1897 (dopo tale data la questura non ha più effet­
tuato versamenti) che assume particolare rilievo per l'indagine odierna, in
quanto gli emigranti del Mantovano si dirigevano, almeno fino al 1897 , nella
quasi totalità verso il Brasile. Dalla schedatura del fondo si è individuato un
nucleo compatto (3 1 buste che coprono un arco temporale dal 187 1 al 1897)
contenente pratiche per passaporti e legalizzazioni all'estero, prospetti e stati­
stiche sulla emigrazione dai comuni del Mantovano.
Documentazione analoga si riscontra per il periodo che va dal 1879 al 1926
nelle serie Archivio generale e Gabinetto del fondo Questura conservato nel­
La conservazione di docum en . , l'Archivio di Stato di Palermo: quadri mensili di emigrazione, specialmente per
taz�· one relattv a ali emigrazione italiana all' e­
stero, come memoria stort'ca
gli anni dal 1879 al 1888, relativi a Palermo e provincia con l'indicazione degli
vasta proporzione è stata un .
dt' un 1enomeno sociale ch e m
. .
· Ital'la h a assunto
. . ' ' estgenza sempre aw rt1·ta daIl' . emigranti distinti per età, sesso, nucleo familiare, porto d'imbarco e destinazio­
archtvtstica che, già nel 1 970 emanava d'lspostz . . ? . am�mls trazwne
tom tramtte la ctrcolare n. 18 ne. Vi sono fascicoli nominativi (33 buste per gli anni 1900- 1901) in ordine
(Ministero dell'interoo, D'1rez1on : e generale degli Areh'lvl· d'1 alfabetico costituiti per il rilascio dei passaporti nei quali viene indicato il paese
.
ri tecnici archivistici Div archt' S tato, Servizio affa -
vt' mo dern1. e documentazt· one) ·
g11 Istituti archivistici invitandol
di destinazione. Degna di rilievo appare la circolare del 1925 della questura di
Palermo che richiama i commissariati di P.S. a un'accorta vigilanza per il rila­
' · m d'ltlz
· zata a tutti
i a non .ncl� der nelle proposte
mentazione che avesse attm ; � di scarto docu-
' enza con l emtgrazwne an ch scio di passaporti perché si è costituita un'associazione a delinquere con dira­
portare la conservazione di atti . . e se cto · , poteva com-
in p:ec�denza destm au alla eliminazione. mazioni in tutta l'isola per la falsificazione dei passaporti.
L'o ortunit' d' , .
fr�
minis zione a e f t � } � ��:� �
; e e ll tn t tdu
� � � azione
r cogmzton ? nel patnm
di
.
tali �tti ha spinto l'Aro ­ La descrizione del materiale dei fondi Questura conservati negli Archivi di
Mantova e Palermo è stata fatta a titolo esemplificativo come prototipo di
.
a 1, mteresse sm. flussi
fonti relative all' emigrazt'one con omo archivistico delle
centrand0 m prima ls · t anz quanto può essere reperito in analoghi fondi già versati negli Archivi di Stato e
verso l'America Latina e con seg
. uen temente sulle aree geograf'lehe consultabili con adeguati mezzi di corredo. È questo il caso del ricco fondo
Ila destmazto
menza degli emigranti con que . . d'1 prove-
Gli archlVl verso i qu }'
. . . ne. Questura presso l'Archivio di Stato di Venezia dal 1866 al 1972 che, pur pre­

bardia, del Piemonte, ;e� n �= � � r : ��r y, �


s · ' · d·tr · z t a ilevazio e s
to r
I.
t �n
? �n� quelli della 1om-
zta -Gtuha della Liguria e
sentando lacune degli atti per il periodo 1893-1903 è dotato, anche se parzial­
mente, di rubriche alfabetiche e di indici onomastici. La stessa indagine può
quelli di città ritenute nodali per '
Napoli; Catanzaro, Cosenza, Reggio
: t� � : �
u pa sa co : .
quah Ltvorno, Roma,
essere fatta sui fondi ancora conservati presso l'ufficio di appartenenza. A tale
riguardo è da segnalare l'interessante ricerca effettuata sull'archivio di deposito
C aia ia, a m .
Dali esame delle relazioni p
t da l't areh .vt. res in considera della questura di Catanzaro, serie emigrazione, anni 1896- 1914: carteggio esi­
balzata subito evidente una ma �:��� � � .� p � .
sia per diversità di estremi crono! . . i. umfo�mtta dt dau net fondi conservati
zione è guo ma analiticamente descritto da cui risulta per quegli anni una forte emigra­
ne causata da mancati versament
(� tct sta per m o pletezza di doc
umentazio­
zione verso il Brasile e l'Argentina. Da tali fonti emergono le tristi condizioni
i Q estu a dt�Tn O:
este non ha mai versato gli di vita dei nostri emigrati in Brasile anche a causa delle condizioni sanitarie del
atti della Div III cat 22 " Emtg . . � �
per d'lta dt· att1· a
razwne annt 1947-1 960) 0 da paese ospitante: tra le disposizioni generali del Prefetto contenute nei fascicoli
causa dt. eventi · ' ·
bellici 0 incuria. della questura ve ne sono specifiche come, ad esempio, quella d'informare gli
ida P er og�t. tond° preso m
Fatta questa premessa, che è val
ci verso 1. qualt e, stata per prima
. emigranti sulla diffusione di peste bubbonica in Brasile (nota prefettizia del 22
passiamo ad esaminare gli uffi considerazione,
ottobre 1899 in Questura, serie Emigrazione-Brasile). Sempre in tale fondo vi è
. indirizzata la
.32 Lea Cu/faro Fonti sull'emigrazione italiana in America Latina negli AS 33

notizia di ril�sci di falsi passaporti, di irregolari nulla osta


. � . . e di disposizioni Tali statistiche sono segnalate, anche se a volte discontinue, nel fondo Pre­
volte a unpedtre l emigr aziOne clandestina. fettura degli Archivi di Stato di Livorno, Cremona, Roma, Catanzaro, Palermo
è il carteggio del Com­
Tra !e carte delle ue ture ma di diversa natura, vi
. artato generale � � : e sono sempre relative alla fine dell'Ottocento e primi anni del N ovecento; dati
stato d'I p via l : e' relattv
mtss d emtgrazzone (190 1-1926). Viene segnalato dall'A
. . rchiv1·o dt' sistematici di rilievo sono ricavabili anche dalle richieste di certificati o d'infor­
. ·
� � a nor�ativa regolante il settore del trasporto; quindi mazioni su situazioni di famiglie di emigrati, per lo più in Brasile e Argentina,
si tratta di d? cument�ziOn sm rappresentanti
. � dei vettori, sulle compagnie, come emerge dalla ricerca effettuata sul Gabinetto di prefettura serie Affari
relativi al Ministero degli esteri (cat. 23 lclasse l) per gli anni 1927-193 2 con­
sugh armatori e noleggiatori con prospetti infor
mativi e quadri statistici relativi
ali� par:enze come, ad esempio, quello contenuto in una
circolare dell' Ufficio servato nell'Archivio di Stato di Catanzaro.
e grazt�n? del � nove bre 1 902 riguardante "
�; . � la Navigazione generale italia­ Tuttavia la documentazione da cui si possono ricavare in modo sistematico
dati relativi all'emigrazione è quella costituita dalla serie " liste di leva" conte­
na (Societa nuntte Flor10 e Rubattin o), comparti
ta il quadro delle partenze per Montevideo e
. mento di Genova, che ripor­
L, �ltro fondo vers cui è rivolta l'indagine è
Buen os Aires. nuta nel fondo Ufficio leva, fondo che risulta versato, almeno per le classi rela­
. � quello della Prefettura con i tive dalla fine dell'Ottocento fino ai primi anni del N ovecento, in quasi tutti gli
?rossi nuclei del Ga�metto e dell'Archivio generale. Le categorie su cui pote Archivi di Stato interpellati (Genova, Palermo, Milano, Alessandria, Trieste,
�?agar: sono talora maspettate, come, ad esem r
pio, quelle relative alla contabi­ Cuneo, Cremona, Novara, Bergamo, Savona, Padova, Vicenza) . L'aspetto rile­
vante dei dati che tali serie forniscono è legato al momento della renitenza alla
hta eranale, alla ca sa depos�ti e prestiti che
� può contenere carteggio sul tra­
leva. Infatti spesso il motivo della renitenza è la residenza all'estero e viene
sporto gratu . to per � m. patrlo . Le categorie da
; . ;n investigare sono molteplici co­
me segnala l Archivio di Stato di. Mila .
no: serie Gabinetto: 5) Questura, 19) Cit­
. sempre esplicitato con la dizione: «Dichiarato renitente - Dicesi in America».
tadmanza 24) De ografia, 26) Emigrazione
: � , 3 6) Militare, 37) Ministeri, 40) La tradizione sostiene che tale attestazione stava a indicare quasi sempre Bra­
Passaporti, 42) Samta; , per la serie Archivio generale: 3) Con
cas� a deposit� e restiti (�?igenti, trasporto tabilità erariale sile e Argentina. Le liste di leva permettono di osservare il fenomeno in modo
. . � gratuito per il rimpatrio); 1 1) Giu � compatto e continuo in quanto i dati relativi ai renitenti sono ordinati cronolo­
ndico (serviziO di stato civile), 13) Censimento,
statistica ( statistiche sul movi­ gicamente per classi di nascita, paese di provenienza e indicazione della città
mento de�a yop lazi ne, registr di opolazion
� �
fe �tato ctvile, cittadi an a, emigrazio ? � e, censimento generale, anagra­ estera in cui il renitente risiede. A titolo esemplificativo è da segnalare la ricer­
: � � ne), 15) Sanità, 16) Mfari militari (leva ca condotta sulle liste di leva conservate nell'Archivio di Stato di Padova. La
ricerca è stata fatta a tappeto sulle classi dal 1870 al 1873 e a campione per
m �h �are� 23) D elegaziom e Commissioni (affa
ri diversi) dipendenti da altri
mm�st�n, �sten. , deleghe di attribuzioni del pref
etto ai sottoprefetti, 27) Og­ ogni anno fino al 1900. Sono risultate circa 500 schede relative a nominativi di
gett� diversi (lavoro per i disoccupati, Croce Ross
a, 29) Stato civile (solo per gli renitenti espatriati in America Latina provenienti quasi tutti dall'entroterra
anm 1867 , 1875 poi. sub. le categorie 1 1 e 13)
Un carteggio �ist matic è quello costituito dai
della " bassa padovana" .
� prospetti statistici compilati Altro sondaggio per campione è stato fatto sulle liste d i leva conservate
con cad�nze penodiche. SI� tratta di prospetti relat
ivi al flusso migratorio della nell'Archivio di Stato di Novara dal quale è risultato che molti giovani dei cen­
popolazione della provincia ricavati dai dati racco
lti in occasione di rilasci di tri delle valli ossolane, all'atto dell'iscrizione nelle liste di leva erano dimoranti
n�lla-osta e passaporti n i quali la popolazione
. migr ante era distinta per sesso, in America Latina, specie in Argentina (es. classe 1875 Comini di Domodos­
eta, p�ofessto ne, porto d�unbarco, destinazione e l'indicazione sola, Crodo, Varzo, S. Maria Maggiore).
o con il nucleo familiare. se partivano soli
Una chiave di lettura interessante delle liste di leva è quella propostaci
dall'Archivio di Stato di Como con riferimento alla posizione militare dei gio­
vani di leva arruolati all'estero, presso consohtti o ambasciate d'Italia, ai sensi
1 L'Archivio di Stato di Pavia con�erva anche
della legge sull'arruolamento (relativo alle classi dal 1880 al 1905). Una volta
�tero (19�7-19? 8! �elattv. a a �ormatlva e facilitazion
la documentazione della Direz. gen. italiani all'e­ arruolato presso la sede diplomatica italiana del paese di emigrazione, il giova­
i di viaggio offerto dalla "Lloyd Latino" e ne era tenuto a rientrare in patria per compiervi il servizio militare. Interes­
sante è l'esame dei dati relativi agli arruolati all'estero perché le liste di leva
Trasp?rtl m�rttt1m1 vapor: e �ella Direz. gen. del lavor
.tiva a circolar! su espata rtatl,
. rilascio passaporti. o italiano all'estero (a. 1930- 1932) rela­
Fonti sull'emigrazione italiana in America Latina negli AS
34 Lea Cu./faro
35
indicano il consolato in cui è avvenuta la visita "per delegazione" e il
1.,
numero
totale degli arruolati all'estero per ciascuna èlasse di leva. Dall'e
nat n,· con l''� d'1caz10?e deI nu��ro
same di tali 1 ( sostentamento e altra assistenza in attesa dell'imbarco e durante il viaggio);
dati emerge uno scarso numero di arruolati per delegazione in .
da rapporti tecnico-statistici dei p�es� lezw ·

cani a dimostrazione di una situazione di recisione dei legami


paesi sud ameri­ . . � .
1 atl;· d a pratlc
con la terra d'ori­ d1 esamm · att' e dt' t'donei dei paes1 dt destmaztone, degh elenchl del respmtl e
' .
·
gine, cioè di un'emigrazione con connotati decisamente stanz
iali. degll. approvati ·' da atti relativi alle visite sanitane det. cand'd · he
Dati analoghi a quelli contenuti nelle liste di leva sono riscon p er il rilascio di passaporti per l' ·
em1graz1one; da pratlc · h e m· d'1v1'd ua l'l d e1 · lavo -
trabili anche .
nei registri dei ruoli matricolari. Da un'in dagine effettuata
partenza,. da pratiche familiari che riguardano. l .mtero nuc1eo famil'1are, m
sui ruoli conservati ·
raton em1g · ranti che coprono l'intero "iter" dalla domanda e dalla seleztone alla
,.
· ·
nell'Archivio di Stato di Catanzaro, per gli anni dal l875
· 1are per quei paesi che promuovono "ptam d'1 ncong1unz10ne · de11e fam1-
al l885, è emerso con · pa�-
evidenza il fenomeno migratorio della popolazione di Catan
· n· ne1· van· paes1· . d a
zaro e provincia uco . .
.
· · che s1· d'leh'l�rano d'1s�ost1 ad
(circa 1.800 nominativi) che nei primi anni del Novecento glle " . da comunicati sulla richiesta dt lavoratori strame
esclusivamente in Argentina e in Brasile.
si dirigeva quasi ' �
tabelle dei lavoratori disoccupati della provmc1a
Le fonti fin qui presentate non esauriscono certamente la .
tipologia di docu­ emigrare, distinti per sesso, classe d'età, professione e paese dt d?stm� zlo�e; da
mentazione esistente negli Archivi di Stato ma ne costit
uiscono forse l'aspetto schede personali dei lavoratori che hanno pr�senta:o domanda d1 en;1gr�z10�e.
più consistente per organicità e completezza anche perch Documentazione relativa ai vari organismi che s1 occupavano dell emtgrazto-
é è quella legata ai
primi anni in cui si è manifestato il fenomeno 'migratori , stata segnalata dall'Archivio di Stato di Novara che conserva un� fitta do­
recenti, quelli dell'immediato secondo dopoguerra, dati di
o. Per gli anni più
rilievo sono riscon­ � ��entazione relativa alla Commissione provincia!? .arbi�rale per �'e�1graz10ne .
trabili nelle carte dell'U fficio provinciale del lavoro e della
massima occupazio­ ( 1899-1920, 1 fase.); alle società di patronato per gh �m1�rat1 1tah�m � Bu:nos
ne (UPLMO) specialmente con riferim ento alle statistiche Aires (inizio Novecento, l fase.); al segretariato provmctale per l emtgraztone
sull'emigrazione o
alle schede di persone iscritte al collocamento e in segui
Per quanto riguarda i posti di frontiera trovtamo trac�e dt d? cut;nentl· d e1
to emigrate. Tali sche­ (1907-1922, l fase.).
de riportano oltre ai dati personali, la professione, il titolo . .
di studio, il paese di
Regio ufficio dell 'emigrazione di Ventimiglia, segnalat! dali Arch1�1o d� Stat� ?l
emig razio ne ( così segn alano gli Arch ivi di Stato di . . .
Livo rno, Nova ra, .
Catanzaro) . Con riferimento ad uffici con specifica comp Imperla, dove nel 1950 era stata istituita la sala per la sosta degh em1grant1 m
etenza in materia di
transito con annesso dormitorio per donne e bamb'llll. (l'Areh'1v1o d'l Stato d'l
lavoro sono da segnalare gli Uffici regionali del lavoro. . .
Le indicazioni dei contenuti ci provengono solo dall'A .
rchivio di Stato di Imperia ha allegato il regolamento interno del dormttono).
Trieste che conserva una ricca documentazione dal 1 . . .
945 al 1963 . L'Ufficio Dati relativi all'emigrazione si possono trovare effettuando lo spoglio degli �tt�
assunse il servizio dell'emigrazione nel l954, all'avvento
riscontra la dizione emigrato in Argentina, Brasile: l'ArchlVlo di Stato dt Bergamo
dell'Amministrazione di stato civile dei tribunali, versati negli Archivi di Stat? , do:e m alc�m' cast s1
italiana. Gli atti del "Servizio emigrazione" formano una .
serie autonoma della
consistenza di 8 1 buste (nn. 142-2 22) dal l954 al l963 e
singoli documenti dal conserva circa 12.000 registri dal l866 al l900, l'Archivi� di Sta�o di V,tc _ enza ne
195 1 . Frequenti sono le notizie sul movimento migra . .
bunalizia di Vicenza per gli anni 1871- 1900. In tali reglstn l'accenno all'emlg
to rio verso l'Am erica conserva lo .600 relativi agli 86 comuni vicentini compresi nella ctrcoscnztone tn-
Latina, soprattutto Argentina, Brasile, Venezuela, Colom . · · raz1· 0-
bia, Cile. La tipologia . . .
dei documenti, molto varia e interessante, è costituita da ne compare come occasionale annotazione posta in marg�e ad �ss1 («emtg�ato
statistiche periodiche
(annuali, mensili, decadali) degli emigranti reclutati e/o a ...»; <<morto in navigazione per .. »); in modo efficace tale �lce�c� s1 p�o, fare �ret­
tamente sui registri di anagrafe della popolazione conser:atl nel smg?li ��mun�).
.
assistiti dall'ufficio,
distinti per paese di destinazione, per provincia di resid
enza (oltre a Trieste,
Anche consultando gli archivi notarili si possono ncavare dau util1 �u� emi­
compaiono le province vicine del Friuli Venezia Giulia e .
del Veneto), per porto
d'imbarco (Trieste e Genova); da relazioni generali comp
ilate annualmente grazione ponendo l'attenzione sulla documentazion: compren�ente att1 �l pro :
dall'Ufficio, in cui i dati statistici vengono sottoposti a .
cura relativi a sudditi italiani residenti in paesi esten, c?m�ilat: presso �h uffic�
l
interpretazione e con­ .
fronto; da elenchi nominativi (saltuari) degli emigranti del consolato o presso i notai del paese ospitante (tale md1ca�10n� dt n�erc� c1
con l'indicazione della
è stata fornita dall'Archivio di Stato di Aless�n�ria �h� tra gli attl nota��l nce­
.
l�
classe o data di nascita, della professione, della destin
azione, della data e del . . . .
porto d'imbarco, del nome del piros cafo; da statistica e vuti in versamento segnala atti di procura d1 clttadmt ltaham res1dent1 m Ar­
contabilità dei "vittua-
gentina - Atti esteri, vol. n . 8, 14 giugno 1962 - 27 agosto 1869).

l
l
Fonti sull'emigrazione italiana in America Latina negli AS 37
36 Lea Cu/faro

ria erché, �ome. riferisce .la ?oprinten­


Per quanto riguarda le Camere di commercio, nel fare rinvio alla pubblica­ abbiano mai avuto competenza in mate �
degh ent1 portu�h d1 Savona e
denza archivistica per la Liguria a proposito
zione degli atti del II Seminario nazionale degli archivi d'impresa, svoltosi a traffic� �on:mer�la�e. .
Genova, essa era limitata ai lavori portuali e al
A Napoli le ispezioni sono ancora
in corso. Trad1z1on1 orah rtfer�sc�no del
Perugia nel novembre 1988, che ha avuto come oggetto gli archivi delle camere
di commercio e all'inventario a stampa dell'Archivio storico della camera di igr zione al Centro tnestmo del
commercio di Venezia (anni 1 806- 1870) a cura di Ferruccio Zago (Venezia passaggio di materiale documentario s�ll' en: �
europee) , con sede a Roma,
1964) si vuole sottolineare la pertinenza dei documenti segnalati dall'Archivio CIME (Centro internazionale per le m1graz1on1
di Stato di Genova che conserva la documentazione solo fino al 1917. soppresso nel 1960. . . . .
te vuoto denu nciato potre bbe essere attnbutto ad eventi bellt-
ci: sarà il caso, quindi, in futuro di tentare almen
Per quanto riguarda i noli che le compagnie di navigazione dovevano prati­ Lo sconf ortan
o una surrogazione di una
care per il trasporto degli emigranti è possibile riferirsi ai registri copialettere ate.
per il relativo parere che veniva trasmesso al Commissariato generale d'emigra­ lacuna così grave e pesante tra le fonti fin qui elenc
zione (i registri hanno le rubriche) ove si trova altresì interessante carteggio in
arrivo e in partenza con il Commissariato, la prefettura e il Ministero degli
esteri.
I fascicoli delle esposizioni sono assai interessanti ma molto rari e disconti­ ELIO LODOLINI
nui. Solo Genova segnala documentazione relativa all'Esposizione itala-ameri­
di guerra
cana (o Colombiana) del 1892 e qualche riferimento in merito all'Esposizione Intervento: il ritorno degli emigrati volontari
internazionale di marina, igiene marinara e mostra coloniale italiana tenutasi a
Genova nel 1914.
tipologia di fonti
Non ha dato l'esito sperato l'indagine sugli archivi delle Capitanerie di porto Un brevissimo intervento sul Rapporto riassuntivo sulla
congr atulo , an�he in �on �
conservati negli Archivi di Stato. Infatti sono pervenute segnalazioni solo da negli Archivi di Stato di Lea Cuffaro, con la quale mi
una vasta t1polog1a d1
Livorno, che conserva l'archivio dal 1840 al 1910 con importanti serie statisti­ siderazione della difficoltà del tema trattato, relativo ad
che, e da Trieste che, per il periodo tra le due guerre, conserva notevole docu­ fonti, sparse in gran numero di Istituti.
ati dalla dott.
mentazione2 tra cui gli atti della categoria XIII "Emigrazione" dal 1922 al 1943 Mi riferi sco, in parti colar e, ad uno dei tipi di fonti indic
entazione presso gli
relativi a statistiche e a notizie su partenze e arrivi attraverso il porto di Trieste Cuffaro: i ruoli matricolari. Questi, cosl come altra docum
o " Collo quio" - mettono in evi­
di cittadini italiani emigranti o rientranti in patria; a notizie su paesi di destina­ Archivi storici militari - non presenti in quest
i: il ritorn o in Italia di
zione (tra quelli latino-americani prevalgono Argentina, Brasile e Uruguay) e denza un altro fenomeno, verificatosi in periodi bellic ente
volon tariam
molti emigrati. Essi rientrarono in patria per arruolarsi

sulle condizioni del passaggio marittimo (nomi dei piroscafi e delle compagnie
affonda le propr le
di navigazione, tariffe e tipo di sistemazione a bordo); a corrispondenza con senza averne alcun obbligo, ma seguendo una tradizione che
durante la prima e
autorità pubbliche (soprattutto prefettura e questura); a verbali ed esiti di visi­ radici nel nostro Risorgimento - nelle forze armate italiane,
mper� (d� rant�
la seconda guerra mondiale, nella guerra per la conquista dell'I
��h1 .de� qu�h
te sanitarie agli emigranti e ispezioni ai piroscafi; a estratti di diari di bordo e a
e tero pare
disposizioni in materia di polizia, sanitaria e marittima, vigente in materia. la quale fu costituito con i volontari proveni�nti dall' � :,
Fasc1 1taham ali e­
Palermo segnala del materiale "emigrato" a Roma in epoca imprecisata presso dall'America Latina, un intero reparto orgamco, la legtone
one camicie nere
il Ministero competente. stero" che operò sul fronte somalo, inquadrata nella divisi
"Teve ;e") ed in generale in tutte le guerre cui l'Italia parte
L'indagine sugli archivi portuali ha incontrato, come d'altronde previsto, cipò nella prima
·

metà del nostro secolo .


t o l' arc� ivio
gravi difficoltà. I referenti dovevano essere gli enti portuali che sembra non
Ques te fonti sono oggi p articolarmente prezi ose, in qua?
m1 onoro d1 ap­
dell'Associazione nazionale volontari di guerra - alla quale
e dopo la secon da
partenere - è andato completamente distrutto durante
·

2 Il fondo Capitaneria di porto va dal 1919 al 1960. guerra mondiale.


La tipologia di fonti negli archivi vigilati: il caso Piemonte 39

DIEGO ROBOTTI svolto per la preparazione del presente intervento mi ha permesso di acquisire.
Accanto a tale conoscenza, purtroppo, è venuta chiarendosi una situazione
La tipologia difonti negli archivi vigi estremamente grave di rischio di perdita definitiva delle serie archivistiche più
lati: il caso Piemonte
interessanti, pericolo determinato non tanto (o non solo) dai "soliti" problemi
d'incuria e di mancanza di personale specializzato che gravano sugli archivi
comunali, quanto dal non essere ancora quella documentazione (proprio quella
essenziale per lo storico dell'emigrazione) individuata come fonte storica.
L'analisi delle singole tipologie documentarie comunali è contenuta nelle
schede riportate in allegato. Per molte tipologie ho dovuto evidenziare il fatto
che fossero indicate come passibili di scarto dalle disposizioni a suo tempo
emanate dal Ministero dell'interno 1 , così come da buona parte della letteratu­

Mi è parso quindi necessario sottolineare l'importanza e l'insostituibilità, per


ra tecnico-archivistica, anche di recente pubhucazione.
La strut �ura di qu :sta c�municazione tiene conto in primo luogo delle
profo�de _dtfferenz� eststen�t fra a�c�ivi di enti pubblici e archivi privati, diffe­ la storia dell'emigrazione, della documentazione comunale, la cui "riscoperta"
renz� lntrmsech : dt _ fo�maztone ongmaria e, soprattutto, diversità (normativa e deve investire l'intera comunità scientifica e per la tutela della quale l'ammini­
p �atlca) de�e azwm dt tutela esercitate dall'Amministrazione archivistica tra­ strazione archivistica può fare molto diramando dettagliate indicazioni circa
mtte 1e soprintendenze archivistiche. l'individuazione delle serie in questione ed il loro essenziale contenuto infor­
mativo, impedendone così, d'ora in poi, gli scarti e operando per la loro rego­
lare inventariazione.
l. ARCHIVI DEGLI ENTI PUBBLICI Come contributo a tale opera di sensibilizzazione mi sono proposto, per la
presente occasione, di esaminare gli archivi comunali dal punto di vista di chi
Gli archivi degli enti pubblici sottostanno agli
riguarda le partenze e gli eventuali rientri verificatisi in un comune. E ciò con
·
obblight' dt' conservaztone, or- intenda ricostruire l'intero quadro dell'emigrazione all'estero per quanto
'
dmam · . .
ento, mventartazto ne loro imposti dalla vigente legge archivist
3o sett. 1963 , n. 1409 ) . ica (d p r
· · ·
l'obiettivo di ricostruire il fenomeno non solo sotto il profilo statistico-quanti­
In particolare, non possono, in base a tali norm tativo, ma, anche, di ricomporre il quadro dei vari, individuali comportamenti.
e, scartare alcun documento
se n ?n ottengono previamente il nullaosta In sintesi, le "domande" alle quali ho cercato risposta nella documentazione
allo scarto che viene concesso dal
soprmtendente competente per territorio sulla conservata dai comuni sono le seguenti:
base di dettagliati elenchi.
l) chi furono gli emigrati (dati anagrafici, professioni, condizioni economi-
co-sociali, livelli d'istruzione)?
1. 1. Archivi dei comuni 2) quando partirono?
3 ) dove si recarono?
Per la stori� de? ' migrazione gli archivi dei
In subordine alle questioni precedenti (vista anche la minore immediatezza
comuni sono di primaria impor­ 4) se e quando rientrarono?
t�nza. Lef�nztom �l st to civile, anagrafe
:
� � della popolazione, rilascio passapor­
nonche l rapportl eptstolari intrattenuti con delle notizie che gli archivi comunali forniscono al riguardo): quali motivazioni
l'es�ero con�gurano tali archivi come fond
i municipi dagli uffici consolari
amentali e insostituibili per la rico­ li spinsero ad emigrare, quale "successo" ebbero, quali legami (culturali, ami-
struzto?e stanca del fenomeno migratorio.

parer , �li archivi comuna�i s no (tra le font
lia !)�� centra e m;.portanza. Convmz�tone che è stata
i esistenti in territorio ita­
ulteriormente rafforzata
d alla conoscenza ptu approfondita di alcu
ne serie archivistiche che il lavoro l Circ. Min. interno 14 luglio 1917, n. 8900-22.
40 Diego Robotti L a tipologia di fonti negli archivi vigilati: il caso Piemonte 41

cali o di parentela) col tempo si crearono nei confronti dei luoghi di emigra­ Anche se non risulta abbiano mai avuto compiti di diretta ril�vazione
1 .3 .
zione?
del fenomeno, le Camere di commercio hanno a volte condotto al nguar�o
Il metodo di lavoro adottato è consistito nell'esaminare direttamente la
indagini sodo-economiche . Va quindi accert.ata, a�t �averso un �p? rofondtt�
documentazione utile a tal fine in alcuni comuni (quattordici per la precisione,
esame della documentazione conservata negh arch1v1 (o. nelle btb!totech�) �1
appartenenti alle provincie di Torino, Cuneo ed Alessandria) in cui il fenome­
tali enti, l'esistenza di relazioni e monografie sul mov1mento m1grator10 111
no dell'emigrazione risultava particolarmente rilevante. ambito locale.
Le schede di tipologie documentarie comunali riportate in appendice sinte­
tizzano i risultati di quel lavoro. Ogni scheda riporta i dati essenziali sulla sin­
gola tipologia documentaria, esaminata secondo le voci qui sotto elencate. 2 . ARcHI VI PRI VATI
l ) Estremi cronologici di produzione dei documenti.
2) Denominazione dei documenti (a volte suddivisi in principali e derivati). Suddivido l'esame degli archivi privati in tre gruppi: associazionistici , d'im­
3) Autore (o autori) della documentazione.
presa, familiari.
4) Indicazioni archivistiche: classificazione precisa, per quanto possibile o,
altrimenti, titoli, materie, etc., sotto cui è più probabile reperire la documenta­
zione, eventuali indicazioni relative ai luoghi fisici od agli uffici che general­ 2. 1. Archivi associazionistici
mente la conservano. Nel caso in cui la conservazione e la reperibilità dei
documenti sia strettamente legata alle specifiche procedure con cui vennero Si tratta in ordine di maggiore anzianità, delle associazioni mutualistiche,
prodotti ed utilizzati a fini amministrativi, si è pure accennato alle norme che le sindacali, politiche, ricreative, culturali.
regolavano ed alle prassi conseguenti. . ..

Mi soffermo qui solo su alcuni tipi di associazioni (e, quindi, dt arch1v1) che
5) Contenuto informativo: segnalazione dei dati e delle notizie che ordinaria­
mi sembrano più utili per la storia dell'emigrazione.
mente i documenti riportano (senza con ciò ovviamente pretendere di esaurire Per gli ultimi tre decenni del secolo scorso, le società di mut�o so�corso rap­
tutte le possibilità di loro "lettura e interpretazione" ). presentano l'unica forma organizzativa di massa che �o111volge 111 prlma . perso­
.
na quelle classi popolari che rappresentano la magg1or parte del mov1mento
migratorio. . .
1.2. Archivi degli istituti assistenziali ed ospedalieri Gli archivi mutualistici reperibili per quel penodo, se pur ran, non sono tra-
.

scurabili per numero e qualità.


Per la storia dell'emigrazione, gli archivi degli enti pubblici assistenziali Le informazioni che se ne possono trarre sono le seguenti.
(IPAB) ed ospedalieri non pare forniscano documentazione di rilevante inte­ a) Notizie e dati relativi ai singoli emigrati prima della partenza. Come socio
resse. Gli unici documenti da segnalare sono quelli relativi ai lasciti di emigra­ del sodalizio, infatti, ognuno di essi viene iscritto al ruol� , v�rsa d?�e quote,
ti, divenuti benestanti, che ricordano nei loro testamenti le opere pie del ricopre talvolta posizioni di responsabilità, comparendo qu111d1 tra .gh 111terven :
comune d'origine. La ricerca di tale documentazione, tuttavia, per essere frut­ ti trascritti nei verbali degli organismi dirigenti (consigli di direz1one, collegl
tuosa, dovrebbe avere inizio da alcuni dati di base (nome del testatore, nome dei sindaci, assemblee dei soci). . .
dell'opera pia) conoscendo i quali si può presumere di reperire (presso b) I "patti di reciprocanza" , sorta di contratti stipulati tra due socleta d1
,

l'IPAB, se non è estinta; presso il comune, come archivio aggregato, o presso mutuo soccorso al fine di assicurare l'assistenza ai soci che si trovino tempora­
l'Archivio di Stato del capoluogo di provincia, se è estinta) il fascicolo della neamente a risi�dere fuori dall'ambito territoriale del sodalizio di appartenen­
pratica di successione. Tale documentazione, infatti, è di norma ben conserva­ za. In Piemonte sono molto diffusi tra le società di Torino e quelle delle altre
ta nonché riunita in apposita serie archivistica ("Lasciti", "Successioni", "Do­ provincie. Si hanno anche patti di reciprocanza con. as�oc�az,ioni frances� . Non
nazioni"). si ha tuttavia notizia di patti di tal genere con assoc1az10111 d oltre Atlantlco.
'
c) I lasciti � le donazioni di ex-soci che, in qualità di emigrati residenti all'e-
La tipologia di fonti negli archivi vigilati: il caso Piemonte 43
42 Diego Robottz'

stero o rientrati in patria, dimostrano cosl concretamente l'affetto che portano umilissima veste tipografica, la ricostruzione dell'intera discendenza di un
al loro sodalizio di un tempo. capostipite nato a Giaveno nel 1864 ed emigrato in gioventù. Si tratta di un
e) Lo scambio di corrispondenza con società di italiani all'estero in occasio­ "libro di famiglia" comprendente 160 discendenti per ciascuno dei quali sono
ne di feste, commemorazioni, ricorrenze. A tale proposito vorrei brevemente indicati i luoghi e le date di nascita, residenza, morte.
ricordare, anche se esula dai limiti del tema, l'importanza degli archivi delle
associazioni (mutualistiche, in prevalenza, ma, anche, culturali, ricreative,
benefiche) che gli italiani costituirono e costituiscono all'estero. Ho avuto 2.2. Archivi d'impresa
modo di persona, nell'ambito di una ricerca condotta in tre dipartimenti fran­
c?si di area provenzale, di verificare quanto fu vitale questo tipo di associazio­ Contengono ordinariamente solo la documentazione relativa all'attività delle
msmo per gran parte del periodo storico che qui prendiamo in esame. Intorno imprese italiane. Si possono trovare, però, archivi di azienda . contenenti infor­
alla �t?ria di que�e �ocietà si possono trarre utili informazioni non solo dagli mazioni utili, almeno per integrare quelle di altre provenienze. A tale proposito
vanno ricordati gli istituti bancari in cui può essere reperita la registrazione dei
trasferimenti di denaro (le rimesse) dai paesi di emigrazione a quelli d'origine.
.
archtvt delle assoctaztonl medesime, ma, anche in mancanza di essi, dagli archi­
vi statali e comunali dei paesi di emigrazione.
Si tratta, però, per il periodo storico in esame, di operazioni effettuate prevalen­
Negli archivi sindacall non risultano (a quanto mi consta e, quindi, limitata­ temente dalle banche di interesse nazionale che intrattenevano rapporti con isti­
mente alle sedi piemontesi) significativi documenti riguardanti l'emigrazione. tuti esteri o, addirittura, aprivano filiali in quei paesi. Non risulta che gli archivi
Tale documentazione inoltre non risale, tranne casi piuttosto sporadici ad epo- delle banche con sede in Piemonte conservino documentazione del genere.
che anteriori al 1945.
' Altra eventualità è quella di imprese manifatturiere che impiantavano stabi­
limenti all'estero, trovandosi di fronte alla necessità di reclutare in patria parte
Tutti i principali partiti politici italiani svolsero e svolgono attività di propa­ degli addetti, a causa delle carenze sul posto di personale specializzato o anche
g�nda e orga?izzazione tra gli emigranti e gli emigrati. Non risulta, però, che in di mano d'opera in grado di adattarsi alle condizioni di lavoro dell'opificio.
Ptemonte eststa documentazione d'archivio relativa a tale attività, carte che Era, quindi, l'azienda medesima che reclutava e organizzava il trasferimento di
andrebbero quindi ricercate negli archivi centrali dei partiti. "emigranti" (anche se di una specie un po' particolare) . Si tratta, ad ogni
modo, di poco più di un'ipotesi di ricerca in quanto la difficoltà del lavoro di
In generale, ogni associazione, a qualsiasi genere appartenga, può aver in­ censimento e tutela degli archivi delle industrie è in questo caso moltiplicata
trattenuto nel corso della sua storia rapporti, anche con una certa continuità dall'estrema riservatezza (per le aziende) della documentazione relativa a con­
con associ�zioni di italiani all'estero, specie nel caso in cui l'apparentament� tratti di lavoro "speciali" stipulati spesso al di fuori della normativa vigente.
tra due soctetà era favorito da una comune origine territoriale.
E, utile ricordare in particolare un genere di associazione estremamente inte­
ressante per gli storici dell'emigrazione . Si tratta di quei sodalizi che si formano 2.3. Archivi familiari
con lo scopo di tenere in contatto persone originarie di uno stesso luogo
(comune, valle etc.) che si trovano a risiedere in varie località in uno stato este­ La definizione di archivi familiari si applica normalmente a cospicui com­
ro (in un continente, nel mondo). plessi documentari derivanti dalle attività e dagli interessi di una famiglia
Associazioni di q�esto genere suscitano, spesso, tra gli storici di professione, (nobile o alto-borghese) nel corso di lunghi archi temporali, spesso più secoli.
. .
solo atteggtamentt dt sufficienza. A mio parere occorre discernere: ve ne sono Esaminando tali carte, capita spesso di reperire documentazione relativa a
di puramente folkloristiche, ma ve ne sono altre che si impegnano in lavori di paesi esteri, magari legata a cariche (ambasciatori, consoli, ministri) ricoperte
ricerca talvolta seri ed impegnativi. Un unico esempio significativo: a Giaveno da membri della famiglia, ad interessi patrimoniali fuori dal territorio nazionale
comune a venti chilometri da Torino, dove l'emigrazione costituisce una radi� o, ancora, a matrimoni con persone di altra nazionalità. Non si tratta, però, di
cata tradizione, un'associazione di "Giavenesi nel mondo" ha pubblicato, in emigrati propriamente detti.
ati: il caso Piemonte 45
La tipologia difonti negli archivi vigil
44 Diego Robotti

ioni,
. ntrato una buona regolarità di tali annotaz
consultatl alio scopo ho risco
Diversamente, al di là dell'attuale definizione di archivio familiare, esiste una
diffusa documentazione sull'emigrazione in possesso di privati. È noto (e le �
sop ratt�tt� �r i m�trimoni
celebrati in parrocchie francesi, men
americani" risultavano imprecise, segno
tre le
che
rare
non
annotaz1o i matrimoni " par­
ricerche condotte dalla Fondazione Sella, nel Biellese, lo dimostrano ampia­ di comunicazioni a tale scopo trasmesse dal
mente) che, 'nelle zone che diedero importanti contributi all'emigrazione, in erano state apposte sulla base
roco .di quel. luogo.
·
.
censimento stonco d egl'1 em1· grat1· sono
molte famiglie si conservano piccole raccolte di lettere, fotografie, cartoline, t
D1 mag g1ore ·
m tere sse ai fi n i del .
·

passaporti, diari etc. Più che di archivi, si tratta di ricordi di famiglia. Consi­ ' e" Molto simili, per 1mpostaz1�ne e proced�re di
fam1ghe (�
.
. gi tri di popolazione comunali, risultano sudd1Vls1 per
regt.stri degli "Stati delle anim . . . .
derata complessivamente, tale documentazione è, tuttavia, ricchissima, tanto
s�
più interessante perché ci narra (anche per immagini) la vita quotidiana degli
emigrati, fatto questo abbastanza eccezionale per le fonti italiane. � � �: :
r�� � f � e ico di capofamiglia)
e riportano l'indicazione di coloro che
annotando, frequentemente , ne�a c�lon .
son� trasferiti. fuori dalla parrocchia, l
L'azione di tutela che le Soprintendenze archivistiche possono direttamente dei singoli trasferiti. Se si tratta d1 em1grat
svolgere nei confronti di quelle piccole raccolte è praticamente nulla, trattan­ na osservazwni" ' la destinazione . . prec1sat · � , con l'ind . icaz ione dell a
sohto
dosi di oggetti di natura non solo privata, ma intima, della cui esistenza si viene all'estero, tale caratteristica viene d1 altn
.
paes1 europe1, sommar1a
.
o, spec ifi c ata per la Fran cia e per
località (al solit
essere util'1zzata come _m · tegrativa
a conoscenza solo occasionalmente e sempre comunque grazie ad un rapporto
per l'America )
personale di fiducia con i possessori. Più efficacemente possono operare le isti­ . ·
Ad n modo tale documentazione può lacune in quest'ultim
di que�l� �ell'archivio comunale 0 nei
tuzioni culturali locali e le biblioteche civiche, raccogliendo i materiali, spesso casi di o, come
messi a disposizione dai privati in occasione di mostre o altre manifestazioni,
ed avendo cura di conservarne almeno le copie. sostitutiva.
. m . fin e, anche per la significativa
presenza. nel terr ito-
3 . 2 Un accenno mer1ta . ­
. pi�montese la Chiesa evangelica valdese. Oltre alla documentaz1one 1? pos
sesso delie vane parrocch1·e (non dissimil
no
e �11� " nuove ."
3 . ARCHIV I ECCLESIASTICI .' e d a quella d i produzio ne cattolica), la
.
� � �
storico carte . r el auv
Tavola Valdese conserva nel suo archivio
L'applicazione a tali archivi della vigente legge di tutela è problematica e nti dalle tre yall1 v� s1 e�o tes1,
d
comunità costituite da emigrati provenie
controversa. Peraltro , le recenti novità concordatarie (Accordo di Villa icolare, ed Argentma � �r . me­
recatisi in Sud America (Uruguay, in part
Madama del 1984) e l'art. 12 della l. 5 giugno 1986, n. 253 , comportano un li tipologie documentane s1 nmanda
rica. Per un'analisi più approfondita di .t�
sempre maggiore coinvolgimento delle Soprintendenze archivistiche nei rap­ a della Tavola Valdese.
porti con tali istituzioni. all'intervento di Gabriella Ballesio, arch1v1st
Mi è comunque parso utile accennare agli archivi delle chiese per non trala­
sciare tipologie documentarie d'indubbio interesse.

3. 1. Per la Chiesa cattolica va innanzitutto richiamata l'attenzione sugli archi­


vi delle parrocchie che, come è noto, producono e conservano serie documen­
tarie relative alle " anime" , vale a dire ai residenti nella circoscrizione parroc­
chiale di religione cattolica.
I registri dei battesimz; dei matrimoni e dei morti costituiscono per il periodo
esaminato (ai fini della documentazione storica) una sorta di corrispettivo dello
Stato civile italiano. In particolare, i registri dei battesimi riportano le annota­
zioni marginali dei matrimoni contratti dai già battezzati. L'annotazione viene
apposta anche (e soprattutto) se il matrimonio viene celebrato in altra parroc­
chia, anche estera . Nei registri di battesimo di parrocchie piemontesi, da me
46 Diego Robotti
La tipologia di fonti negli archivi vigilati: il caso Piemonte 47
APPENDICE
2

TIPOLOGIA DOCUMENTARI
A NEGLI ARCHM C OMUN 1870- 1 970 Corrispondenza con i consolati italiani all'estero (Sindaco.
ALI
Consolati italiani all'estero).

l Per la documentazione anteriore al l898 non è possibile indicare una classifica­


zione. A volte la si reperisce riunita in una o più buste intitolate "Consolati" o
187 0-1 970 �;���s����e��d�� si��oli fmig�ati, �on loro parenti, discen "Corrispondenza con l'estero" o "Esteri". Per la documentazione di epoca suc­
o . mg o l emtgratt, loro parent - cessiva, la categoria utilizzata è sempre la XIII mentre la classe è in prevalenza la
denti o eredi) . i o discen- n. l, "Comunicazioni con l'estero", e solo eccezionalmente la n. 3 , "Emigranti".
�er la documentazione anteriore al l897 non , . . La corrispondenza con i consolati italiani all'estero è sempre di estremo interesse. Da
ztone. La si reperisce spesso ass e posst' bile md . ca-
tc re una classtfi
.
ieme alla comspondenza con 1� essa sono sempre desumibili, almeno, il luogo dove l'emigrato risiede al momento della
all'estero (cfr. scheda n. 2). consolati italiani comunicazione e la sua attività lavorativa.
�i ri: luoghi di residenza in cui via via è stato segnalato, composizione del nucleo familiare
Per la documentazione di epo . In taluni casi, le notizie sul singolo cittadino all'estero sono molto ricche di particola­
cat. XIII (Esteri) classe n 3 ( �cces� v la cla� s�ficazione dovrebbe essere
ca s
spesso la si può �rovare u;ser :� �
it ; e pn:me due cl asst� della
antt l condtzton le è d'obbligo
poiché
medesima cate- nascite di nuovi figli. Lo scopo di tale corrispondenza è, ordinariamente, la richiesta, da
all'estero, situazione economica dei parenti residenti ancora nel comune, matrimoni e
goria.
Può inoltre darsi il caso che
parte dei consolati, di certificati (nascita, matrimonio, etc.) relativi al singolo emigrato o,
.
tale ti o di corrtsp . viceversa, la trasmissione da parte del consolato di atti di nascita, matrimonio, morte, ai
corrispondenza del sindaco (ca
t. I, c 5). f ondenza sta conservata tra la
d'informazioni tra comuni e consolati non è che un anello intermedio di una catena epi­
fini della trascrizione sui " Registri di stato civile" del comune. A volte, lo scambio
. Allrno ad un singolo individuo. enza vi è sempre la necessi.ta dt ottenere informazioni informazioni sul singolo emigrato . In tal caso le caratteristiche documentarie ed il con­
'origine di tale corrisp ond , . stolare che ha origine (e, presumibilmente, si conclude) da un privato che necessita di
mto
scheda 1).
Possono darsi sostanzialme due cas . o, un emtgra . to chi tenuto informativo non differiscono da quelle della "Corrispondenza coi singoli" (cfr.
notizie di parenti residenti nelnteCom i . N el prim
Un'ulteriore causa di corrispondenza coi consolati è data dai "Rimpatri consolari",
ede al sindaco
T:
une ( spe sso . o, ma
.
grado dl mandare sue notizie perché ana
lf � b e:a
un genitore anztan gan. non in
L'a1 tro caso e quello di par
) . al'
piccolo aiuto finanziario per il parente eh .
, e s1 rltlene 1n . dl1ge
lettere contengono, a volte, un
' nte. vale a dire dalle richieste delle spese di viaggio già anticipate dagli uffici consolari a emi­
che chiedono informazioni sul ent i (o i ' s�:t�o dl' dts. cendentl. ed �red grati che non disponevano della somma necessaria per rientrare in patria.
ne o meno l'eredità, oppure asseren pat rim�n� �f�nto, dovendo deciderei) sedi acc emigrati
. to a un� quota della ettar­
Le notizie storiche desumibili da tal do gen
di ave'r mt suc ces sio ne. 3
mente ncche di particolari tali a volte, ere dl documentazwne sono qUlndl' estrema-
· ·

da �ert;nettere di ricostruire l'intera vic


1n dteano 1a traccta per ef'lrettuare ulteend
umana del singolo emigrar� Spe'sso, 111 . 0ltre
r1 ricerche in altra ser
· . · ·
a 1865-19 .. Registro della popolazione (Ufficio anagrafe e stato civile del
' '.
come 111. altrl. archiv ie del me des imo are hlVlo com le (ad esempw, SUl catasti) -
· .
rio comune).
i. Da segnalare ad es . o, aluna :une lette:e reperite nell'archi
così
Vlo dt. denaro da parte di emigrati in. t�
c?munale di Castelnuovo Scrivia (c�t xn
t: l ' sene �/1,. n: 111�. 3482) relative all'vio Il Registro della popolazione [d'ora in poi Rdp.] fu istituito con r. d. 3 1 dicem­
commerciale Italiana Banca fran ces Arg�n��na, tramite lstJtutl bancari quali Banca
' in­
bre 1864, n. 2 105 e impostato sulla base della situazione esistente al 1 ° gennaio
Napoli. ' e e lta lana per l ' America del Sud, Ban 1865. Costituito dai fogli di famiglia [d'ora in poi fdf.] ordinati topografica­
co di
mente, fu integrato dai fogli di casa e dai fogli individuali in base al r.d. 4 aprile
1873 , n. 1363 . Successivamente, il servizio anagrafico fu modificato (ma senza
49
ivi vigilati: il caso Piemonte
48
La tipologia difonti negli arch
Diego Robotti

. ter1. nuclei familiari. Oltre al trasferimento dal co�une esdtsc �i registr�-


· · one 1· 1uo-
. degli. m
f
sostanziali variazioni dei suddetti componenti fondamentali) con r.d. 2 1 sett. sing oli, sta . . . igrati o dt loro endentL
.m · gresso d1 " tmmtgratt'" , t' rt'entri di ex-em
. azt. ne � rtentr�) sono indicati con suffici
ln entrambi i cast
1901, n. 445 e con r.d. 2 dicembre 1 929, n. 2132. L'odierna anagrafe comunale no, s otto orm a d 1. (emtgr . ent e pre clst
azwne .e prov�nienza , nonchéa per i nati all'estero o per

è regolata dalla legge 24 dicembre 1 954, n. 1228 e dal regolamento di applica­ � d�s tm
liana en�ra�1 a far pa e della famcita
ghi (alm eno lo Sta to) igli per matrimonio, i luoghi
zione del 3 1 gennaio 1958, n. 136, che ha definitivamente eliminato le cartelle
coniugi di origine non 1t, �mfì�e �' del to r.d. del 1929, il comune
il
di casa (contenitori dei ff. relativi ad un medesimo stabile) mantenendo sola­ rico rdato , c m b as e all'a rt . 39
di nascita . Va . nto della popolazione residente con
era tenu�o a . nee11ati dal registro come emigrati ali' estero».
mente le schede individuali, di famiglia e di convivenza. A causa della loro istituir e anc he Reg tstr o d el mo vlff ie
intrinseca caratteristica di registri correnti (e quindi mai definibili pratiche l'indicazwne det «ca
estinte) tale documentazione entra solo di rado nell'inventario d'archivio. In
pratica, si potranno trovare inventariati, solitamente sotto la medesima catego­
ria dello stato civile e dei censimenti, i Rdp. ottocenteschi, che vennero in 4

Statistiche dell'emigrazione ( �ffic �


genere sostituiti dal sistema a schede con il reimpianto dettato dalla riforma i nagrafe � stato civile. Uffi­
dell'anagrafe del l901. Inoltre il formato dei Rdp. (simile a quello dei registri 1870- 197 0 dlO-grandt) .
catastali) fa sì che, in taluni casi, quando si disponga solo dei vecchi inventari ci di statistica (solo nei comulll me
di posizione, quei registri siano descritti (e, magari, collocati) in punti casuali ibilc indicare una classe in
dell'inventario stesso. Più delicate ancora sono le condizioni di conservazione
.
t �
Per la documentazione anten� re al 898i no è poss oca posterio re, la classe
one. er e c rte di ep
cui reperire tal e documentazt
generalmente utili�zat a e' la n . 3
della documentazione relativa alle anagrafi "novecentesche" (post. 1901); nella
della cat. XII.
l'archivio storico, bensì sono tutt'ora affidati agli uffici anagrafici. In particola­
maggior parte dei municipi. Tali documenti non condividono le vicende del­ come un
ca svo lta dal c m ne era identemente percepita
rga?i ::atistici c�ntrali . Ciò dovette
L'attività di stat istt � � cau­
co to di su per tor1 o
. lia
re, un problema urgentissimo di tutela si pone per i fdf. ed i fogli individuali compit. o svo . lto per � si trovan o,
lla compilazlOne dei prospetti ( spesso
"eliminati" . Nei regolamenti del 1901 e del 1929 se ne imponeva la conserva­ sare rttardi e mademp. tenze ne ci pre pos ti a
ta i e solleciti da parte degli uffi
zione per dieci anni. Nessuna indicazione in merito è contenuta nel regolamen­ tra le carte delle prauch� , rt. �h' � ') Ancor meno attenzione si .
è posta,
to del 1958. La sopravvivenza di tale documentazione è quindi legata ai pochi · d a t'l pro v em ent l da1 comuni · .

rac colta d et .
. e det prospetti una volta trasmess i. tratta,
St
casi di "trascuratezza" degli Uffici anagrafe o ad una eccezionale sensibilità del em en t e, ne ll a con ser vaz ton . ·

evt' dent . . e det. cast,. d'l documentazione lacunosa e dtscontm ua.


singolo Soprintendente archivistico, che, come per tutta la documentazione dei infatti, anc he nel mtg lior
comuni, può negare il nullaosta allo scarto. Sensibilità, tuttavia, del tutto sog­ . e rinvenibill nei comuni forniscono dat� di u�
· comportamentl mentre
. . l. sull' emt. grazton
. statlstlc
gettiva e casuale se anche in testi autorevoli, là dove si propone un elenco di I rari pro spe tti . non t'ndicano ovviamente 1 nomtet
documenti di cui si può prevedere lo scarto, sono indicati tra gli altri «i fogli di certo inte ress e, sop ratt utto sul .
. mouva�lo�l (molto genericamente indica
'. .
l · ifì · · anehe se reper1 bill molto
stag ion alit à, des tina zio m,
famiglia e le schede personali estratte dai registri della popolazione in conse­ delle per son e:
to stgn catl vl raramente ' i dati sull'emi-
guenza di emigrazioni, morti, etc.» queste ulti me ). Mo .' ggregatl. a volte per fasce di età e sesso. Purtroppo,
(o trim estr ale) dtsa .
e men sile tti. non nsultano in nessun caso esistenti in
n Rdp . è sempre costituito inizialmente da uno o più registri suddivisi al loro interno
graz ion pro spe
arch ivi com una li con sul: ati, tali
per frazioni, isolati, case. Ogni foglio (o doppio foglio) costituisce un fdf. in cui vengo­
neg li
continuità per più di due annt
no elencate, a partire dal capofamiglia, le persone che ne fanno parte. Ogni fdf. viene
aggiornato sulla base delle variazioni desunte dallo stato civile (nascite, morti e matri­
dal comune di residenza (e quindi, anche, di emigrazione all'estero) o, ancora, sulla ba­ 1
moni) o delle comunicazioni che i cittadini sono tenuti a fare in caso di trasferimento 5

se dello scambio di corrispondenza con i comuni in cui il singolo cittadino richiede la 1862-1 981 Censimenti generali della pop
olazione. Fo�li .di famiglia i
ione (Co�mt�st�ne comuna e
residenza ai fini della cancellazione (ed iscrizione) nei rispettivi registri. censimento. Stati definitivi di sez
ento, captfamtglia) .
Per quanto riguarda gli emigrati stabili (non temporanei o stagionali), i Rdp. sono, di censimento, ufficiali di censim
forse, la fonte più importante, poiché forniscono i dati relativi al trasferimento sia dei
nte 51
archivi vigilati: il caso Piemo
50
La tipologia di fonti negli
Diego Robotti
,
. olare dell'I st. tuto centrale di statistica 2 1 febbraio 1 969, n. 2 �
n ctrc � l·
Nella eire . Min. int. del 1897 la classificazione indicata per i censimenti è: cat. Istituita co eciale composta dalle schede di
fam
� : st � �� � �� ;
� � �������t�cl� :��� �:i: �� ; it l
r�
XII.cl.2. In realtà, la classe può variare a seconda delle scelte compiute da l'A l z a
r ono la loro re�i?e� ' , a
d d p
coloro che hanno effettuato interventi di ordinamento archivistico. La catego­ glt'a
cu m ent
.
ztone � ostl· tmsc
· · � per tanto un areh1v1o vtvo
do del
ria è invece, di norma, rispettata. ro. Tale � . .
flCl, mai ' quindi' nell'archivio gen
era le
Per i censimenti anteriori al l898 (e quando non sia stato applicato il sistema del­ ata Pre sso 1 servtzl ana gra .
conserv .
comune (che è un servizio
d1 segretena) ·
le 15 categorie anche alle carte anteriori al 1897), la categoria in cui è riunita tale
n medesimo
Da notare

e, l' AIRE è un' anagrafe che


documentazione porta denominazioni quali "Stato Civile" , "Popolazione " , "Ana­ i (cfr. scheda 3).

.

grafe " , anche variamente combinate. In diversi Comuni si riscontra la perdita


. . . l'ta ed individuali ordinar
d1 fam 1g

o) che il cittadino all�ga


h
� ;
del fog viene continuamen e
.
m
della documentazione relativa ad uno o più censimenti, mentre più raro è il caso
lo me no v1r u l ent
tuttavia che, per �
� ocume�ti (formati all'ester
;. �
he sul la ase e1 rna ­

aggiornata anc . gw
. stato di famiglia con l'ag
di documentazione relativa al singolo censimento conservata solo parzialmente. a di cer uficat o ad esemp1?· 1chi sta di oni
caso di rich iest m 1, l' a egata documentazione delle var iazi
ne famihare e, ��
.
mento della composizio
I
fogli di famiglia di censimento [d'ora in poi ffc.] conservati dai comuni sono la secon­ o nel nucleo famthare).
sopravvenute all'ester
da delle copie compilate dal singolo capofamiglia (e dal medesimo sottoscritta). Sulla base
del registro della popolazione, l'ufficiale di censimento veniva incaricato di consegnare il
modulo al capofamiglia, di ridrarlo compilato, di verificarne la correttezza formale e la

�; � :��
7
veridicità e di sintetizzare i dati numerici sull'ultima delle quattro facciate del ffc.
, dei m.atri�oni, d o
Le modalità di rilevazione, i dati richiesti al singolo capofamiglia e la modulistica
Dal 1 865 Stato civile. Registri delle nascit � ( fì
formatl ali � es ero
subirono lievi variazioni ad ogni censimento. In tutti era tuttavia richiesto indicare i
p ratiche di trascr. izione degli attl ile est erl. Co nso latl
..
tta-
di sta to civ
munali d'1 stato c1vile. Uffici
membri della famiglia "assenti" : in un apposito elenco a parte specificando per ognuno

degli "assenti" fu ulteriormente sdoppiato tra «assenti temporaneamente» (elenco B) e


dei non presenti il luogo ed il motivo dell'assenza. Nel censimento del 193 1 , l'elenco
liani all'estero) .
. . delio stato �lv ser-
fu soppresso. In sintesi, tale documentazione fornisce un quadro esaustivo di
«persone che si trovino stabilmente all'estero» (elenco C) . Nel censimento del 1936 l'e­
di reg lstn
.
il ital iano a partire dal 1865 ' sono con
Le tre serie ' stato civile.
to �' are h'lvio presso gli uffici di
lenco "C"
vate solitamente fuori dal deposl
nel comune, specificando per ognuno di essi lo stato estero in cui si trova. n dato pare
tutti gli emigrati "temporanei" appartenenti a nuclei familiari in parte ancora residenti
( t XII ' cl 1 ) tut le pratiche
te
� � 7:� �:
ece s
Nell'archivio co�unale. so?o inv � �
attendibile anche se di qualità disomogenea in quanto, spesso, si hanno maggiori speci­

e fun zlo l e pro ce r u dello st to civile, comprese
rela tive alle van � e di tra­
ficazioni (provincia e comune) per gli emigrati in Francia mentre per le Americhe si for­ rela tive alla tras crlz
.
10n e � egl atti formati all'estero. Le richiest
quelle . quen­
da em lgra tl resl 'dentl' all'estero o. (molto più fre
pre sen tate
� :�
nisce solo una vaga indicazione di America del Sud o del Nord. Peraltro, essendo la son o
.n
scrizione r.d. 9
· · b e alle norme d'1 cu1 all'art · 5 1 del
temente) da loro discen d ntl, , ffi
compilazione a carico del capofamiglia, i luoghi di emigrazione vi sono riportati a volte
196 7 , n. 200
li e 73 del d.p .r. 5 gennaio
luglio 193 9, n. 123 8 ed ag aruco .
con assoluta precisione, salvo la difficoltà per chi consulta di individuarli geografica­
ta dal singolo la dic hia raz ion e
ga alla documen�a�10ne presenta .
mente (es. "San José, America"). Gli "Stati definitivi" di sezione non aggiungono nuove
h a mal r;.,
<�è clttad'mo ltalia�o z'ure sanguz. ms ' non
Conso lato alle cittadinan za ita-
è
informazioni, semplicemente sintetizzano i dati risultati dai ffc. Quanto già accennato . . w unciato alla

riguardo ai possibili scarti "autorizzati" dei fogli di famiglia anagrafici (cfr. scheda 3) ues to Consolato gen era le» e trasmette tutto
ag li attl di
purtroppo altrettanto valido per i ffc. liana per qua nto nsu lta
quanto l'incartamento a.l co�une.
� .
uffi al di stato civile del comune
control­

la la corrispondenza del datl anagra


�:
.
fici a rascriv.ere con quelli risu ltan
" dei
ti dagli
nomi
inesattezze denvant'1 da "flessioni
atti del comun� (sono frequenti le. tti formati all'estero) e verifica che
6 gli
� ��� :�;d : f.::� �:� ! ���
di per son e o dl lu ? go che m suo avo), prima
l'ultimo comune ltaliano 1 re

� . el ichiedente (oS del infatti i richie-
Estremi cronologici dal l969 Anagrafe speciale degli italiani residenti all'este­ nte � comu e e
della partenza, sia stato effettivame � e ris�lta dalla
m eui
ro [d'ora in poi AlRE] - 1969 (Servizi anagrafi­ q
and a a l com une
ci comunali). denti inviano la dom
52
Diego Robotti

documentazione in loro po
La tipologia di fonti negli archivi vigilati: il caso Piemonte 53

ono il. nome del comune


sse sso ) mentr� non conosc
· i tutti. �1 . .
da cui questi emigrò Qum · di' trasc .
l attt presentati,
nve sm propri registr
liana autenticata daI consol
· ·
Per la documentazione anteriore al l898 nella cat. "Leva e truppa" (o similari)
secondo la traduzione ita
allegata all'atto in lingua ato che viene per obbligo Per l'epoca successiva, cat. VIII, classe l.
originale.
Le pratiche di richiesta di trascrizio Gli elenchi dei "renitenti", nei comuni dove il fenomeno migratorio fu diffuso e
· comunali. di stato et' il " (eh. e, cunosa
ne . mente ·
· 1egat1
· duraturo, sono piuttosto significativi, utili soprattutto per integrare le altre fonti. Tra i
stesse, deIle pic. cole ricerche stort'chv e pratlche degh. argen t'llll
dagli 1mp sono m gergo defl. m. te
e suIla d'1scendenz"a de1 sm· go1oson genitori emigrati). In entrambi i casi, comunque, è compito del comune individuare il
' '") renitenti, infatti, la maggior parte risulta trovarsi all'estero (emigrati o, anche, figli di
o spesso, per sé
.
· fattl. , copie degli atti
ngere il rtchted
gon o, m (dt' nasc1'ta morte matrimom·o) che per igr em · ato. Conten-
giU .
. ent me tton o di ricon- luogo (preciso) di residenza del singolo al momento della chiamata di leva (e tale luogo
e attuale con l'avo a suo tempo trasfer può essere variato rispetto a quanto risulta da altri documenti redatti precedentemen­
itosi all'estero .
te), nonché avvertire l'interessato (magari tramite i parenti stretti che ancora risiedono
8
nel comune) dei rischi che corre e delle modalità previste per ottenere il rinvio o la
dispensa. Il ruolo matricolare (ovvero il registro nominativo degli " arruolati") porta
indicata per alcuni la dichiarazione di " disertore" con apposta nella maggior parte dei
S ec. XX Corrispondenza con le reg casi (esclusi gli anni di guerra) l'annotazione «emigrato in . . . ».
.
ie deleg azioni �er l' emtgr .
seguito (post 193 0) : Deleg . . a�10ne in
e (DeIegaztone provin ciaI
azioni pro mc
generale pe r l' emigrazt'on : tah del Commtssariato
Assessorati comunali al lavoro e. sm· daco . 10
).
In cat. X III , classi 1 e 2 1870- 1970 Registri dei nullaosta al rilascio di passaporto per l'estero
(Uffici comunali).
Si tratta, solitamente, di circolari e di
di corrispondenza. comumc. azto. nt. che non diedero luogo a
scambi Il comune redige il nullaosta al rilascio dei passaporti per l'estero. Il registro è
.mv�e ll'archivio del comune di Castelnuovo
3 sen. e 1/1 n . mv:
compilato a foglio doppio, la figlia viene inviata alla questura, la matrice rima­
. . e348
3) m
. risp
tata dal sindaco (cat Scrivia ' conservata la minuta della lettera
ne presso il municipio. Generalmente, i registri dei nullaosta sono conservati in
delegato dell'emigrazione. XIperII lecl.pro vt'ncte. d'1 Novara Aless andrta,
. osta alla circolare
del
· e, redatta nell'anno
questiOn · pavt· a. La minuta in cat. XIII cl. 2. Risultano conservati solo in una minoranza di casi. La serie è
. '
, e una mteressante anal'1S1· de1 rrenomeno
quel comune poiché fornisce1 924 ,

migratorio in comunque sempre lacunosa: oltre ad una evidente trascuratezza nella conser­
oltre
menti assunti in terra straniera quaa dat i quantlt. attvl
..
alcune indicazioni sui comporta- vazione. Tale documentazione ha sicuramente subito scarti "autorizzati" ; vale
'l1 la lunga per
d'.l mvestl.re il frutto de1 propn

prescelta (Buenos Aires) l'abitudt'ne . man enza, 1a zona prevalentemente quindi quanto già accennato alla scheda 3 .
sto d . terreni in Argentm
Easctcolo (cat. XIII, cl. 2, ·
·

n. inv. 475 fasc. 3 ) relat1v. o al " Corso prno r(CN· ) è conservato il


l '
' a Nell'areh'1V1o del comune d'1 peverag o lavoro nell'acqui- Purtroppo, ai fini storici, tali documenti sono spesso gli unici rimasti a causa
.
delle gravi lacune riscontrabili negli archivi delle questure. Inoltre, anche

· · , organizzato in que
generale de11,emtgr
cement1st1 oresstonale per operai quando i nullaosta siano stati conservati dalle questure e versati agli archivi di
. ne del l 'comune, ne11,.mverno 1 926 - 1 92 7 dal Commts. san
. azto •
. ato Stato, risultano di ardua consultazione poiché sono ordinati secondo la data
egaztone d'1 Cuneo.
del rilascio e non in ordine alfabetico di richiedente o di comune di residenza
del medesimo.
9
Le informazioni che il nullaosta fornisce sono relative al luogo di destinazione del
187 0-1 970 richiedente, spesso, però, designato in modi estremamente sommari (Europa, Ame­
' ali
Liste di leva. Ruoli matric
olati elenchi dei r . tentt. . .
rica). Più interessanti i motivi del viaggio indicati dal richiedente (lavoro, necessità di
dei distretti militari (UffiCl. �m Ctrcolari
comun · Dt.strettl militari). raggiungere parenti che si trovano già sul posto, turismo, istruzione). Naturalmente si
riportano sempre i dati anagrafici che permettono di individuare con certezza il ri­
chiedente.
54
55
. . · ·
archtvt vtgtta t t.·. t·t caso Piemonte
Diego Robotti La tipologia di fonti negli

XIII, classe 2 o 3 .
In categoria
11
.
. onl. trasmesse p er conoscenza ai comunl dalle prefet-
. comunicazl determinato vetto-
il r o. Solo in un caso si è
S tra di semplici
1929 - 1 935
appresenta�temd' na di un
Registri dell'emigrazione stagionale (Uffici comunali) .
�:
i
tu re. I se vien
e in dica to no me del �
a corrlspo�denza 111 (C
� �� rinve­
� i N on dan no origi ne N ) al prefetto di Cun eo con-
a tt mo
in una minoranza di casi. �: �� t �� �;
Collocati solitamente in cat. XIII, classe 2 , tali registri risultano conservati solo
a let�era * � el s
.
ind aco de
c
co
e, :�
�= t :�
�:::� e, arruolava min oren ni da occu -
de nuncla dt un ta 1e
tenen. te la . francese.
Contengono dati piuttosto attendibili sui flussi migratori stagionali (quindi non parsl t'n una vetrerla
necessariamente all'estero) con una buona disaggregazione per fasce d 'età, sesso, occu­
pazione. Solo in alcuni casi si indicano le destinazioni: più precise verso la Francia o
l'Europa (comuni), più sommarie verso l'America.
pitanerie di porto) .
15
. . esso in navigazione (Ca
187 0_ 1 970 Comun1caz1oni di dec
.
'.
12
. n e
e una classlfi-
talvolta 111 cat.
. poss i
' bile ind icar
ne anterio re a1 189 8 '
no .
1900- 1920
Per la documentazio
a suc cess ive, 111 cat . XIII cl. 3 '
Atti di nomina di membri dei comitati mandamentali per l'e­ . Per gli atti di epoc
XII cl. 1 .
caz10ne p rec1sa.
.
migrazione (Sindaco. Associazioni operaie ed agricole locali) .
.
la sua destmaztone.
·

la nave e
deceduto, la data del decesso,
Reperibili negli archivi dei comuni già capoluoghi di mandamento, in cat. XIII, Se ne desume l'l nome del
cl. 2 .

Le uniche notizie desumibili sono, di solito, i nomi dei membri delle associazioni
mutualistiche locali, da queste nominati a far parte di detti comitati.

13

1870- 1970 Fogli di via (Uffici di polizia di frontiera).

Per i fogli di via anteriori al 1898, non vi è una classificazione precisa. Per l'e­
poca successiva, li si può rinvenire nella cat. XV (Sicurezza pubblica).

Pur se scarne (nome, data del provvedimento, luogo di provenienza), le notizie desu­
mibili dai fogli di via sono utili in quanto sono un indicatore dell'esistenza e della consi­
stenza del fenomeno dell'emigrazione clandestina.

14

. 2 ' no inv. 475 , fase. 5,


Sec. XX PEVERAGNO, cat. XIII , cl
lettera del Sin daco

al Prefetto di Cuneo, 2 nov.


Segnalazioni dei rappresentanti locali dei vettori d'emigrazioni DEL COM UNE DI
* ARcH IVIO
autorizzati (Prefetture) . 1906.
57
V emigrazione in
ivio del Contenzioso diplomatico
America Latina nell'A rch

zioso diplomatico
7 , il Consiglio del conten
esteri z. Istitu
du nq ue nel 185
ito nca i compiti
zat o ne l 188 3 tra mi te un r.d ., che all'art. 10 ele
i
LAURA PILOTTI
viene riorganiz i emettere pareri:· question di
al Co nsi gli o, o meglio le materie su cu pre taz ion e dei
. . assegn ati
nazionalit à, di leva milita
re, sull'in ter
I:emigrazione in America Latma
. ne ll'archzvto del Contenzioso diplo- diritto int er naz ion ale , di
gli argom en ti att ine nti
matico le do ma nd e d'i nd en nità ed in genere su tutti sul tat o
trattati, sul to sui quali il Consiglio poteva
essere con
est ere del lo Sta
alle relazioni
steri 3.
dal ministro degli e e del le do mande di indennità. I casi
di con-
sull a qu est ion
Vorrei fermarmi esteri non riguardano
ost i all 'att en zione del Ministero degli
tenzios o sot top quentemente, quelle tra i
le con tro versie fra Stati ma, più fre
dunqu e sol tan to età ad opera dello
all' est ero , les i nel la persona o nelle propri
propri citt adi ni allo Stato italia­
nza o di citt adi ni di qu esto Stato. In questo caso
Stato di reside attraverso
itto di pro tez ion e ver so i danneggiati, da esercitarsi
no spetta un dir ovvero la punizione degli
nto dip lom ati co, volto ad ottenere giustizia,
l'in ter ve azione dei danni.
� .
Vorrei nnanzitutto dire due parole di ch'tarunento sul trtolo del mio inter-
. . .
.
autori del fat to ille cito sec on do le leggi locali, e la liquid
del fenomeno migratorio nel
la seconda metà del
io, l'es plo sio ne
vento ed m particolare su cosa st mten de per contenztoso d'lplomatico. Il con- Com e è ovv tenzioso e delle conse­
tenztoso diplomatico , almeno m senso lato , e' que Il''tnsteme dr procedimenti , moltiplicarsi dei casi di con
. . . . . ad un
che sono dtsposti da norme convenztonal'l, attraverso l. qu ali st. tenta di risolve-
secolo sco rso po rta del contenzioso
. . di ind enn ità sot top oste all'esame del Consiglio
guenti richie ste p11reri su
\ .
re le controversie sorte tra due St t' �e�za ricorrere alla forza. Questi procedi­ diplomatico, che be n pre sto si tro va nel l'impossibilità di emettere
ivano presentate. Con grand
e frequenz a i membri
: tutte le questioni che gli ven
proposta di accordo da parte dt' una commtss1one di eoneili' aztone; di tipo arbi-
menti possono essere di tipo co Cl latlVO a:traverso la formulazione di una ariato che possa allegge­
: ·
no di essere affiancati da un segret
· obbligat�rta tra le
del Co nsi glio chi edo llo della razionalizza­
. . . ·

lav oro . Alt ro pro blema da affrontare era que


tral e, per cui si perviene ad una d eclSlone che abbta effìcacta rire il lor o istrativo, delle
. . .
parti, dec1stone presa da soggetti scelti di comune accordo dalle parti; di tipo ser viz i che si occ up ava no, dal punto di vista ammin
zione dei diventano
ini esteri. Problemi questi che
consultivo, attraverso l' emt'sst'one d'l un parere da parte d'l un organo apposito
·
.
· pareri. al ministro
tra pri vat i e Sta ti o cit tad
controversie Esteri viene nominato
' a funztone , cioè d'l forntre età giolittiana, quando agli
. .
particolarmente urgenti in
.
degli estert· sulle controversie di d' 1tto mtern �zio�al� e su tutte le questioni
Al fine dr assolvere a quest'ultun ininterrottamente dal
;� .
. · Tommaso Tittoni, che rester
à titolare del dicastero quasi
che attengono alle relazioni estere o Stato, vt?ne tst�tutto presso il Ministero 1903 al 190 9. ito dimostrato di

degli esteri fin dal 1 857 il Consi lio el contenzioso dtplomatico, una "creatu­ Tit ton i, che pro ven iva dal la carriera prefettizia, aveva sub
llo che era necessario fare per
modernizzare
f
ra" di Cavour che lo aveva for emente :oluto, per affiancare al Consiglio di
. .
avere le ide e mo lto chi are su que
risp ond ente alle nuove esigenze em
erse durante

l"'era Giolitti" 4, Il problema


der la più
·
Stato, che non aveva una seztone apposita un organo consultivo che conser- la diplomazi a e ren posti nelle preoc-
. '
denza Internazionale l
. dell'emigrazione era ai primi
cavour, m una relazione al re del novembre 1 857 , fa presente come, m presen-
vasse la tradizione delle massime e d ell a g i urtspru ·

. .
za d1 frequenu avvicendament'l di governi e dunque d'1 mm1strt, · · · fosse necessa-
. . .
· .
. . . .
rto mtro d urre un organo eh d
e non avesse ogn1 volta rtcommctare da capo l'e-
. storici e statistici, Roma
same dl contestazioni fra governo e governo o di privati interessi con governi omatico (1857-1897). Cenni
2 MAE, Il Consiglio del contenzioso dipl

3 Ibid., p . 30.
1898, p. 3 .
rimento alla politica
alla Consulta, con particolare rife
4 Tittoni
Il regolamento di servizio interno del M'��. s�ero degli affari esteri [d'ora in poi MAE] del 22
' ione
Per un analisi della gest
, Tittoni e l'emigrazione, in
«Affari sociali internazionali»,
I � dell' emigrazione, cfr. F. GRASSI, Giolitti
dicembre 1856 dispone, agli articoli 195-199� tstttuzto .
ne del Consiglio del contenzioso diplomati­ 1973 , 113 , pp. 45-77.
co, istituzione che viene effettivamente attua a con il r. d. 29 novembre 1857, no 2560.
58
Laura Pilotti

!}emigrazione in America Latina nell'Archivio del Contenzioso diplomatico 59


cupazioni del ministro, così com .
e egli era cons apevole che l 'Italia
restare indietro rispetto agir' a . . non potesse
ciale all'estero. Il ruolo ed il
. ' ltr1 paesi nel campo dell' espansion . dipendenze del segretario generale. Dal 190 1 , inoltre, era stato istituito il
e commer-
' numero der. consoli. , fm .
o ad allo Commissariato generale dell'emigrazione, che mantiene la sua autonomia
tutti i problemi che rigu ardava ra investiti di
. no le nostre comuni t,a aIl' estero,
TIttom. assolutamente adeguato
ad affrontare 1. problemi· posti· d
anche nel decreto del 1908. Tra le direzioni generali, quella che ci interessa
a11a crescita
non era per
direttamente è la Direzione generale degli affari politici, la più importante del
d a11a sfida delle altre potenze com
c
del ren omeno migratorio da un lato e
dali dall'altro. mer- ministero per la rilevanza delle questioni trattate, il che viene anche conferma­
Già nel dicembre 1903 aveva . to dal calibro dei suoi direttori generali: basti pensare a Riccardo Bollati che,
t�oduzi?ne, a fianco dei consoli, i
el ' � ���
reann Iato, a a ame a dei
� � � deputati, l'in­
rtsultera fondamentale nei rappor ad t o per l ���gr�zrone, una figura che
incaricato delle funzioni nell'agosto 1908, ricopre contemporaneamente la cari­

visa, con il decreto del l908, in due divisioni: la 3° (la l o e la 2° facevano parte
ca di segretario generale. La Direzione generale degli affari politici viene suddi­
ti con le com mta Italiane all'este
l'addetto, istituito appositament ro, di cui
e per occ uparsr� dei problemi rea
'te con le autont. à conso1ari,· 1e qua avrebbe Divisione 3 o la prima sezione si occupava dell'Europa, la seconda del Levante
dovuto rappresentare un tramr li, degli affari generali), ripartita su base geografica, e la 4 °. N eli' ambito della
l'1 davevano
t'Ioni. d'1 natura piu, st ettament com
attendere, per parte loro alle ques
.
5, Gli �ddetti consolari verran' merciale e dell'Mrica, la terza di Estremo Oriente e America. La 4° divisione rappresen­
no effettivame�te I. StitUit . �. �
Commissariato dell'emigrazione i, alle drpendenze del ta però la novità più significativa, insieme alla creazione dell'Ufficio del conten­
Non e' il caso, m questa sede 'di rip; ��·rrere 1e m.
con il r. d 2 dIcembre 1906 n° 62
.
� '. 16 ·

Delle due sezioni in cui la 4 ° divisione era ripartita, la prima aveva competenze
zioso e della legislazione, di cui parlerò più avanti, del riordinamento Tittoni.
nizio del secolo si incentraron�
sul p 7 � � ate �Iscu
e a d�ll �mrg azrone e sull 'attegg
ssio ni che all'i-

mento annesso al decreto, la sezione l o della divisione 4 o si doveva occupare di


specifiche in materia di reclami. Come dice esplicitamente il testo dell'ordina­
partire 7. Per
mento che lo stato doveva ten
erec nei. c n rontl dr chr: voleva ia­
Tittoni, che, d'altra parte per su ?
. ' a wrmazrone e convinzrone polItlc ·

' a, non pote- reclami di sudditi italiani verso governi esteri e di sudditi esteri verso il gover­
va auspic are uno stato "in ·

fondamentale dell' amministrazi :


.

terve t'sta " ?el se tore dell'emi
o degl1 Esten� era quello dr? garan
razione, compito
t'Ire un , ade-
no italiano. Le competenze della sezione 2° erano invece diverse: andavano
guata protezion .
e ed assistenza agli it l' all' te � . dalla polizia internazionale agli istituti ecclesiastici esteri in Italia, dall' ammis­
i rapporti con l'Italia e, non ulti
mo �t�:;
sì c e l
o,
� �vrtar:do che si recidessero
emtgrazwne potesse costitui-
sione di ufficiali ed allievi stranieri negli istituti militari e marittimi del regno

mentaria della divisione 4 o, e dunque la maggior parte dei casi di contenzioso


re anche un vantaggio di caratter ' . alle pubblicazioni diplomatiche e ai "Libri verdi" . Tutta la produzione docu­
. paes� d' �r�gine s.
.
il
La protezione, dunque era la
attribuiva a! suo dicaster; nei con
� ��� :�� �
l
P
e o
.
Ima
per
� c�e Il mmrstro deg i Esteri
Ia conservati nell'Archivio storico diplomatico, è contenuta in una serie, la se­
fronti de emrg atl Te uto conto ! rie Z, che è stata oggetto di un recente riordino 9, La serie Z-contenzioso, che
are ad es ;mm
p :eme�sa, SI p uò brevemente pass . � : � dr questa
are il nordmamento dell'ammi-
d'!sposto con il. r dli. 9 aprile 1908,
reca una denominazione per lettera caratteristica di altre serie presenti nel­
. no 24 1 . Il
mstrazrone centrale degli Esteri.
. . . ne ordinato l'Archivio storico diplomatico, Ministero degli affari esteri [d'ora in poi ASD­
mmtstero vie su quattro direzton . . ·

t genera e tre uffici autonomi alle MAE] (la serie A e P per gli affari politici, la serie B per gli affari privati ecc.) è
una serie artificiale, vale a dire creata appositamente per raccogliere in un

5 Atti parlamentari [d'ora in po


unico fondo una documentazione, quella che si riferisce ai casi di contenzioso
16 dicembre 1903 .
'
i AP] Camera dez' deputati, leg. XX
II, Discussioni, Tornata del
tra cittadini italiani e privati o governi dei paesi di emigrazione, che si trovava
distribuita in più fondi. L'anno di nascita è appunto il l908, lo stesso dell'isti­
l
6 Cfr. l� Re/azzone sui servizi dell
. 'emigrazione resentata dal . tuzione dell'ufficio produttore.
deg/z affarz esteri In data 18
citata in V. PELLEGRINI Ammznzs
maggio 1908 tn
'
.
� .
«Bo etttno dell'em
Commzss
igra zion
. arzo generale
al ministro
L'istituzione di una divisione che avesse precise competenze in materia di
le: Il Minister' o degl
.
. trazzone. e», I (1908) n 9 p 128
,
• · . ·
e ordinamento c s ztuzzona • · '
' p. .
esterz; in ISAP J.}amministra
zz'one nenHa storta . moderna Arc � � i affari
7 S u questo argomento è sempre htvto 3 1869
'
dt' utile consultazt. one .
9 ASDMAE, Il fondo archivistico «Serie l-contenzioso», a cura di L. PILOTTI, Roma 1987.
volurne dt. F. MANZOTTI Polemica ' anche se ormat· non ptù
8 Cfr. AP, Camera det deputati
recentissimo' il
sull'
' leg. �;; ;. a
� ? �
. ne n l! t ia
� unita , Città di Castello 1969.
' zscusszonz, !Ornata dal 28
giugno 1909. Nell'introduzione all'inventario è brevemente delineata la storia del Consiglio del contenzioso
diplomatico e degli altri uffici di cui si parla in questa relazione.
61
. a Latzn
co
Contenzioso diplomati
r:emigra zione i
n Am erzc
.
a ne!l'Archivio del
60
. . .
Laura Pilotti

. so d1' Plom atico l O . La dtvtswne 4 o tutt


a dai
avia ben pre. sto ob erat
' pre di pm, all'Ufficio del
reclami aveva lo scopo di concentrare in un unico ufficio le questioni di con­ conten.zw da Piu P arti ' si .rivo
, lge sem . . .m
te rtch 'tede un
an o stlo nl
tenzioso che fino ad allora erano state trattate da uffici diversi, al fine di razio­ reelam1 ch e le pro veniv
. · one, a 1 qua par ere su lle que . a1
della legts � l az . , el caso di s ottopo rre la prauca
nalizzare la risoluzione di casi ancora aperti e di quelli in continuo arrivo dal­ contenzioso e ssar io per l' ent lta d '
1omatico
rs o, o, lad dov e nece .
l' estero. Al momento della creazione della divisione si procede dunque ad un co ·

p . : di competenza della divisione 4 ' passa-


o
onte nzw so d' l
Consiglio del c
Ecco dunque in altri uffi. ci e
recupero dei casi di contenzioso esauriti e di quelli ancora in corso presso gli ont
che talvolta, quesu .
rsi della loro soluzione,
ili'zzazl?�e
altri uffici che se ne erano occupati fino a quel momento . econ d a dell 'evo lve
tano, .a � direi che una corretta ut
Un esame analitico delle carte della serie Z, effettuato nel corso del suo no, e talora res pro p osit o
z
archtvL A qu esto . ere ' dall' esame di quelle dell' Arch1Vlo
recente riordino, ha permesso di verificare, al di là delle competenze previste dunque in altri . pu ò pre sc m d ·
delle carte della ser
le n�n . m. . co ancora non rio rdinato, ma tuttavta
dai vari ordinamenti del ministero, quali fossero stati, fino al 1 908, e poi
del Consiglio del
contenzwso. dtplo : ' � d
to che permette i veni arda� vece l
re a co o scenza
oltre, dopo la soppressione della divisione 4 o nel 1920, gli uffici che avevano
dotato di un efficac
e elen � o dt v e ��: q
i lio stesso. Per u anto rigu vano per �
m �
in
affrontato le questioni di contenzioso che p rovenivan o dall'es tero .
del c�nten�t� so e dgll
are re dato pro postto d.al qu este si tro
Quest'esame è stato condotto sulla base delle diverse segnature presenti sulle del p legislazione,
carte della serie Z. Pur nata nel 1908, la serie Z conserva, nelle sue 273 buste, cart.e dell'Ufficio del � o : si glio del. con tenzioso, mentre conflui-
tvlo
pertodo 1 908- 192 0
nell Arch . ne 4o appunto nel 1920 .
s cano nella serie z
una documentazione molto più antica: basti pensare che vi si conservano · d clla d'1v1s 10
dop o 1� es wne
carte risalenti al 1861, e che le più recenti arrivano, sia pure in rari casi, al
so ppr conduce
o n

t rs i n ell a serie Z è quello che
1 93 9 . Naturalmente, la segnatura delle carte precedenti al l908, e pervenute
tre per a-

alla divisione 4 o a partire da questa data, è diversa: si tratta, nella gran parte
Altro "filone" da segu .
alla divisione 3 o deg .
li affari po : � ��
. . ��lStl
cl
·
� .
l.
� com e ià detto contemporane
questa 1a traccia più inte ne
res� ante
rd a ento ltt ?� la se ·
dei casi, di carte recanti la segnatura A o P, cioè di carte provenienti dagli mente alla 4o dall'o � � ard a l merica Latin a presenti ne� . . , �n
��
l rtg lt
affari politici. In misura minore, ma ugualmente presenti, sono le carte con
Biso gna fare un pass o
mdt
. poh. ttc
t
per parlare delle font . �etro: n r d 2 genn aio 1902 viene tstl � � � �
. . l'Uffi�io diplomatico , le cui fun�t?nl : 1
t
segnatura B, provenienti dagli affari privati. Questo ha un notevole significato affan l, dt
se si vogliono esaminare le carte da un'ottica funzionale: pur trattandosi di luogo della Divisione 908 ven gon o d'ts trt ' bu ite tra le due divtstom 4
.

de1 1 la � o e l a . o :
questioni riguardanti nella quasi totalità dei casi reclami di privati nei con­ seguito al riordinam�nt? gen e r �le degli affari politici, appunto.
Dtrez to ne a ffar� dt
fronti di cittadini o governi esteri, tali questioni venivano esaminate da uffici cui si compone la
� �� l d'
.
1
. ne 3 o sono destinati gh prlv
seguendo criteri di. co mpe t nz � zios o �-
politici, segno della particolare attenzione riservata dall'amministrazione alle
carattere più propnam
ent e po �
: .' · '� a : le questioni di conten
.' ui si erano verificate, potevano acq ut­
il il o 1t1
questioni di contenzioso. A questo punto però occorre ricordare che non
tutte le carte riguardanti casi di contenzioso sono reperibili nella serie Z, in to che , dato luo go � � ��
ent
� mLe ue �i s�ni politiche si trovavano dunque non
quanto, anche dopo l'istituzione della divisione 4 o, non era questo l'unico stare una valenza polittca.
ufficio a cui facesse capo il contenzioso.
Torniamo un momento al Consiglio del contenzioso diplomatico. Come già
e della II com.m
. fu memb ro deIla I
issione con-
detto, da molti anni il Consiglio chiedeva di essere affiancato da un segretariato 1 1868 �
ale pn. ato
IV e della V conf
a Siena ne ' zwn
1 0 Arturo Ricci
Busatti, nat� erenza di diritto in
terna
che lo coadiuvasse nella propri a attività consultiva. Tale richiesta viene final­ atori della II con fere nza ella
\ 1 1903 1906;
pr epar alla
sul iva p er i lavori d elegazione italiana .
mente soddisfatta nel 1908, quando l'ordinamento Tittoni prevede l'istituzione della
la creazt'one dell' Ufficio del co
È certamente il. prmct
retar .
t o ntenzioso e

se fino al
fu inoltre seg

quando ' con il


dell Aia ne e I
1907 · 1920
. pale artefice de .
dell'Ufficio del contenzioso e della legislazione, anch'esso posto, come la divi­ , nord'mamento

sione 4 o, all'interno della Direzione generale degli affari politici.


pa ce nel
della legislazione nel
1908 , a capo del quale r1ma
93
.

,: 7 · ��
. ' Uffici. O del con-
Il lavoro dei due uffici si viene ben presto a collegare, ed in taluni casi a Sforza passò all' Uffic

io trattati. Morl nel
� . e le modifiche
intervenute nell

. tr -

il 190 � ���� :�:


� �
ne rig�a rda te rdinamento s za, s�

1-1 915).
L'i tera documentazio nde seguite al rio
sovrapporre, pur essendone il profilo istituzionale e le competenze alquanto
mazia nazion ale (186
vice ' serle '
cll
lazione tra e so l'ASDM
tenzioso e della legis o , conservato pres
zazz.one della diplo
f.
diverse. L'Ufficio del contenzioso e della legislazione avrebbe dovuto, secondo Consiglio del conte
.
nzws o p lo matic

gli auspici di Arturo Ricci Busatti, che ne era a capo e che lo aveva fortemente
vano nel fondo del
busta 9. Su Ricci Bus
atti. si. �ed �a ne h La 10m
Affa ri esteri, Roma
1987' a d voce m.
zon art:d el Ministero degli
voluto, svolgere attività di consulenza giuridica e di supporto al Consiglio del Repertorio bio-bibliogr
afico det funz
.
63
Vemigrazione in
ntenzioso diplomatico
Amertca . Latzna nell'Archivio del Co
62 Laura Pilotti
. il Guatemala,
. a sene z 12 ' così come per
p 43 , P 708 e P 709 sl trov a ne ll
solo a dover gestire le questioni di loro competenza, ma, per effetto del decreto re un
P 307 13 , i la serie Z permette di ave ver-
t :� ;
. •

reale, ad ereditare, come sempre succede nel caso di soppressioni di uffici pre­ s

rle u dl vls er aes


Trattandosi di una : � � i ani e cittadini o go
i co� e zio o so ti tra tali
quadro . . grazion. e. Rimanendo nel settor
cedenti, anche le carte dell'Ufficio diplomatico, che a loro volta andavano d el casl e che. ci interessa,
1
ssi vo
· elle carte
c om ple .
ni esterl ID
di emi
neva l'esame delle pratiche ancora in corso, la loro definizione, politiche o di
distribuite tra la 3 o e la 4 ° divisione. Era un compito notevole, che presuppo­ tut te e aree
a gli estremi cronologt.ci d
contenzioso o entrambi i casi, l'eventuale parere del Consiglio del contenzioso
vorrei segn alar e b re
eric
e
; m <: .
a
ent
Latm
la � �� �
a.
consl
� er
; r e tina ( 189 5/191 7 ) 5 bus te, per il
riguard anti l'A m consistente
della documentazione più
diplomatico, filtrato attraverso l'attività dell'Ufficio del contenzioso e della
B rasile ( 1864/19 � 9) 44 bus
1
J�� t�� tr
�f · e 9 1 / 1 89 9 ) 2 bust e, per la Colo mbi �
arte 1T� da ti il reclamo di
legislazione. In sostanza, sono quattro, senza contare le carte delle rappresen­ d am en ca) , per . Ernesto Cerrutl,
e 85 per studiare il
pe r il Su
tanze diplomatiche che sono in corso di riordino, gli uffici che si sono occupati
di casi di contenzioso, e dai cui archivi non si può dunque prescindere per
(1 882/ 19 1 5 ) 22 bu ste,
alla
in �
nvolu
ran l � �

zl� n e
qual e è essenz�ale
un reclamo ris alen te mb asciata
un'accurata indagine delle questioni, almeno delle più rilevanti. e la docu ment az wne contenuta nell'inventario dell'a erra 14
ato a cura d'1. Cinzia Aicardi
consultare anc h . e Alessandra C avat '
� l
Venendo in particolare alla serie Z, è necessario anzitutto dire che il criterio di Wa sh in gton , pub blic or ( 190 2/ 19 1 5) 2 buste,
o, pe r l'E cu ad
solo un f clco
adottato dagli archivisti della divisione 4° è quello geografico. Le carte sono per il Costarica (191 0) iti (1903 /19 13 ) 4 fascicoli
, pe r
per il Gu atemala (18
� �ste , p Ha
state cioè classificate con segnature progressive a seconda del paese di prove­ 8 1/1 9 17)
sclc �
oh, r Nicaragua (19 1 1/1
91 8) e Panama
nienza, che a sua volta è in ordine alfabetico: Z 1 Argentina, Z2 Austria
Ungheria e così via. Questo, naturalmente, per quanto attiene alle carte perve­
l'Hondu ras (191
l
0/1
bus
9 12)
ta,
2
per
f �
il Par � , per il Pe r�
ag : ( 19 02 / 1 9 1 3 ) 1 bu sta e e Perù, il
particolare n/�rl· ffi to alla 5 4 buste, l' Uruguay
( 1 9 1 2/1 9 1 6 ) guerra tra Cil
nute alla divisione 4o dopo il 1908. Ma la serie Z si compone anche - ed in (1884/1 918) 4 buste, con
Salvador ( 1906/19 16) �
buste, � · Do ��;�� 190 2/19 1 )
arrivate alla divisione 4o solo in ottemperanza a quanto disposto dal riordina­
gran parte - di carte provenienti da altre serie. Nei casi di pratiche esaurite ed
(18 93/ 19 18) 1 1 buste.
. d e, ci sono casi provement'1 da tutti i paesi del. C "
99/ 190 4) 4 bu ste, e mfin e p:r il Ven . entro e del
(18
mento Tittoni, queste non subiscono alcuna variazione e conservano la segna­
tura originaria. Quelle invece riguardanti casi ancora aperti e proseguiti dalla
Come sl ve
Sudame rica. Si trat ta di
.
casl
.
defin � �
. . gen ricamente " di contenzwso ' ma �on-
ssibile utilizza-
divisione 4°, è facilmente individuabile, nello stesso fascicolo (la serie ne com­ earn e la tip olog ia p er are a meno un'idea della po
viene delin
prende 2075, che sono stati classificati con una numerazione progressiva), il zione del fondo. tituziona-
d�sl· di carte di carattere "is
ulscono in m aniera sorp
momento in cui la pratica, nata in un altro ufficio, di cui reca la segnatura o de tto ch e, pu r tra tta n
.

rendente -
Va innanzitutt .
le " ' carte di produzw 11e nostre comunità all
e con trib .
rmeare il carattere de
ne s t a tal e ess
r
caratteristica, arriva alla divisione 4° ed assume la segnatura Z. Per esemplifica­ .' 'ester o, sla a.
.
. ta' : prend' amo ad esem
t
re questo fatto mi sembra opportuno insistere sulla complementarietà tra la mente ric ca a me g io d e . pio il caso del re elaml
serie P affari politici e la serie Z contenzioso. Prendiamo il caso del Brasile: la sin go li ch e di col let t1V1 seg uit o al
livello di asl l rec ami per i danni subiti in fascicolo
segnatura caratteristica nella serie P è P 35 ma, se andiamo a vedere nell'inven­ Pa san dù, in B �
cheggw . d. 1 que
P rovenienti da y � '
' lla cl'tta nel 1864 . Cias cun
bombardamento e al sac
(come già detto, il fondo
tario della serie P a nostra disposizione troveremo che alla posizione P 3 5 ci . l' nominativi) rapp resenta un
dMso m.
ne che ciascun reelamante
. fascico l
sono solo 5 buste, che riguardano i rapporti più propriamente politici con il è sud . . sa nc fa
gli _ ata mm uzw os tru zio
Brasile tra il 1891 e il 1914. Tutto il resto della documentazione, con segnatura caso a ,
se. Da lla de tta '
appunto casi di contenzioso, noti come i fatti di Paysandu, di Santos, di San
P .35, è confluito nella serie Z, in quanto si tratta di carte che riguardano

Paolo, fatti dunque di molto precedenti l'istituzione dell'ufficio 1 1 . Lo stesso


può dirsi per il Venezuela: gran parte della documentazione, contrassegnata da 12 Nelle buste 96- 101 e 154 -16 4.
.
.
1 3 Nelle buste 166 -16 8. matiche italiane negt:
14
a e delle Rappresentanze diplo er la vertenza Cerrutl
I ''
U.S.A. (18 48- 190 1), a
la Legaztone sard
nn A , Roma 1 988. P
tondi archivistici del
ARDI - A CAVATEruv>
cura dl' C . M . Aic
.

i re le buste 99- 100.


si consultino in part cola
1 1 Le carte con segnatura P 35 si trovano nelle buste 52-87 e 108.
l:

64
Laura Pi!otti
. . . .
I:emtgrazwne tn A mertca Latina nell'Archivio de! Contenzioso diplomatico 65
della propria sorte, dei dan
ni subiti, emergono una
estremo interesse per ricost quantità di inform azioni
ruire la vita di questo com di
liani in Sudamerica: in pri e di altri insediamenti ita
­ Altri purtroppo numerosl,. sono i casi di aggressione a italiani da parte della
mo luogo i nomi delle pe '
nienza in Italia, la compo
sizione della famiglia, le
rsone, la località di prove
­ Popolazione l oca le e t�lvolta anche dell a poli'zia' o quantomeno risulta .
una
.
1
difficoltà incontrate all'ar motivazioni della partenz Scar sa co ll a b oraz ·
lO ne d 1 quest ' u l tlma a far piena luce sull'accaduto Ricor d oa
1
rivo, l'attività svo lta , la a, le .
. . .
Aires . In una lettera a Tlttoni di nuovo ministro nel novembre de1
rapporti con la popolazion consistenza patrimoniale, questo prop .
osito · ree a m1 presentatl ne l 1919 in seguito al motl· d' 1 B uenos
e e le autorità locali e qu i .
Y� '
Ai
immigrate elli con le altre comunità 1 9 il
m
.
categorie: «Rec1aml· per dannegg1amentl' alle cose con responsabil'lta m d'lretta o
Da queste carte è possibil nostro rappresen ta nte a Buenos ' res, C o bianchi distingue i reclami due
e ricostruire nuclei familia . ' .
d'Italia queste famiglie pro ri, definire da quali parti . ,
venivano e quale era il luo . lenze alle persone messe m
8
e «Reclami. per vlo . essere da
agenti di polizia» 1 . Questi naturalm�nte sono i casi in cui più delicata e diffi-
si stabilivano, se esisteva go in cui preferibilmente diretta della polizia»
una tradizione familiare
dizione che poteva essere riguardo al lavoro svolto
conservata e consolidata , tra­
seguito della situazione ne o radicalmente mu tata cile risulta l' azwne . del. rappresentantl consolarl· che bisogna dire, molte volte
l nuovo paese Anche se a . azwn . e dal governo ' ' .
essere di grande interesse . tutti questi aspetti posso non ottengono alcuna soddlsf locale per quanto nguar da l a
, mi sembra valga la pena no
po ssibilità, offerta dalle di soffermarsi proprio sul .
cattura del respo� sabili e sono dunque per lo più impeg ti in lunghe trattati- na
ve per la concesswne delle m
carte della serie Z, di eff la . dennità Di queste trattative la sene . z offre �el.
te dagli italiani nei paesi ettuare studi sulle attività .
di emigrazione: a seconda svo l­ :
. amo:mlstratlvo delia pratica
scelto di fermarsi e risied della zona in cui avevan casi in essa conservati·? l''mtera . documentazione, . dalla quale è dunque possibile
ere, abbiamo una casistica o . . .
ad affiancare, con una let ricchissima di lavori, che ricostruire l' tter . ed il lungo lavoro di medlazwne
tura dall'interno e dei sin va .
regolarmente offerta dalle goli cas i concreti, quell che c'è dietro ogni nsoluzwne d'1 un caso . Va detto che non tuttl. 1. casl. sono
relazioni dei consoli e de a
ne, relazioni che per for gli addetti pe r l' emigrazi trattati in maniera · omogenea·. cl. sono quell'1, a dire il vero piuttosto rari, che
za di cose presentano un o­
meno dettagliata dei fenome 'angolatura più complessi non hanno alcun segm't o se non le successiVe . e sempre più distanziate !stanze .
va e
resentante diplomatico non rltlene d'�
ni . . . . . .
So rprendente è, ad esemp . dei reclamanti, alle cm �l�hleste
quasi tutti i paesi sudam
io, il numero degli artisti
italiani che troviamo in
.
dover dare credito, quelli mvec� �:J:� entano un "caso nazionale" . Per questi
fatto che si tratta di carte
ericani Naturalmente bis
.
originate da reclami, du
og na sempre tener conto del ultimi, basti ricordare per tuttl � gla � . , �1't ato caso Cerruti, si conserva tutta la
.
li di giornale che sl. sono occupati. d l fatto i documenti utilizzati. per il "L'b
casi non è possibile effett nq ue in questo come in altri cornspon denza tra il ministero e 1 nostn rappre sentanti in Colombia, gli artico-
uare un rilevamento quant
mo molti fascicoli conten itativo Tuttavia, noi trovia 1 ro

enti reclami riferiti a mo . ­ . ' . .
morativi, progettati o ese numenti, per lo più comm verde" quelli prodotti dalla Commlsswne mlsta di arbitrato italo-colomblana,
guiti da italiani, reclami e­ '
danni al monumento ste per mancato pagamento il lodo Cleveland 19 ·
sso 15; troviamo poi reclam o per

chicl. lta . 1.lanl resi'd en t'l o temporaneamente presenti nei paesi di emigrazione .
subito danni al loro teatro i di impresari che avevan Una parte della documentazione conservata nella serie z riguarda gli anar-
, come il caso del teatro o .
avevano dovuto interrom di Santiago del Estero, o
che
Molti sono anche i reclam
pere delle tournée 16 ,
Come ho g1a . , detto poco fa, una delle due sez10n1 . .m · cui era ripartita la d'lvlslOne . .
i per ottenere il pagamen .
4 o ' produttrice delle carte �v�va ricevuto con il r. d del 1908 specifiche com- .
i governi dei paesi di im to di crediti contratti con .' ·
migrazione, soprattutto . . 'le. Ed è così che le ' carte sugli anar-
p 8 vengono consegnat e all'archivio della d'lVlslone
. matena
. .
monia la presenza (e ci dà del Centroamerica, il ch petenze m di' polizia mternazwna
un'idea della consistenza) e testi­
cato estero 17. di capitali italiani sul me chici con poslzlOne . . 4o .
r­ '
Bisogna subito . d'lre che 'sl· tra tta d1. un passaggio . delle consegne non molto
accurato, per cul. una �arte della d ocumentazw . ne , sia pure poco consistente, sl.
trova ancora nella serle P. Abbiamo inoltre fascicoli riguardanti presenze d'1

1 6 Cfr.
15 Cfr. busta l , fase. 4 (Argen
tina), busta 3, fase. 21 (Argen
busta l, fase. 7 e busta 2, fase tina), busta 12, fase . 191 (Eq
. 8 (Argentina). uatore).
17 Cfr. buste 30-32, fasce. 618
-621 (S. Domingo), buste 24-
25, fasce. 574-575 (Perù) , 18 Cfr. busta 169, fase. 1834 ·

19 Cfr. buste 109-1 13 e 1 15-126.


66
Laura Ptlotti

anarchici italiani in Arge


ntina in B l'l 1.
Uruguay el pe iodo com
Al termlne di questa
� � preso ;ra il l ��� : � � n 9 uz�tem .
ala , in Paragu ay e in
MARIA LUISA BOZZI COLONNA
breve analisi della serie Z ml.
una scarsa attenzione tran sembra di. poter lamentare
ne p o ch' l aut orevo l'1 casi prestata fino ad ora
' L'emigrazion e verso l'Argentina e t'l Brastle negli «Atti parlamentari»
in Atnene
ste carte da parte di chi si occupa d'l em1.graz10 . ' a que-
.
angolazione quella " conten . ne
·
da una precisa · a Latma. Anche se
l
z1osa " e s mpre tenen do
eta e la ncchezza d'l spunti
Sl· tratta d'1 carte di produzi ' . , ' ? conto che
d'l CUl· lo sono certamente
. one sta t a le a van
1a documentazione
'
ri'us cl'ta a d e lencare sol0 una · ·
forniti
. minlma parte, credo che'
della seri'e Z cos t't 1 msca un punto d'1 rlle ·r nme.
'
te, se non addirittura ron nto itnportan-
damentale per 1. nott 1.
stu d'l così come p er quell
D

italiana 1ll t ttl. gl'1 a tn pae .


riguardanti l'emigrazione .
presente in dosi m assicce m
� i
� sl del mondo , anch'essa
· questa sene.

L'analisi degli Atti parlamentari relativi all'emigrazione costituisce uno stru­


mento fondamentale per ricostruire la politica governativa nei confronti di un
fenomeno che investe direttamente il rapporto società-istituzioni e fornisce,
altresì, ampi squarci sulla vita della nostre collettività all'estero.
Vari sono i momenti in cui il problema dell'emigrazione viene all'attenzione
della Camera: con cadenza annuale, in occasione della discussione del bilancio
del Ministero degli esteri e del Fondo per l'emigrazione, della presentazione
delle relazioni della Commissione di vigilanza sul fondo stesso e del commissa­
rio generale sui servizi e l'emigrazione; senza una specifica cadenza, in occasio­
ne della discussione di disegni di legge, nonché di interpellanze e di interroga­
zioni presentate dai deputati più attenti a questo fenomeno.
Con legge del 3 1 gennaio 1901, n. 23 viene istituito, alle dipendenze del Mi­
nistero degli esteri, il Commissariato generale per l'emigrazione e al Parla­
mento sono attribuiti particolari poteri di vigilanza che vengono affidati, in
modo specifico, alla commissione del Fondo per l'emigrazione; il commissario
generale, tramite il ministro degli esteri, deve sottoporre a verifica annuale il
rendiconto delle attività svolte.
C'è da ricordare inoltre il Consiglio dell'emigrazione, un organo collettivo .
composto da rappresentanti del Parlamento, alti funzionari dei ministeri, tecni­
ci e dirigenti del movimento operaio, nel cui ambito vengono approfonditi i
problemi relativi all'emigrazione; i pareri registrati su questo tema vengono tra­
sferiti, poi, nell'attività legislativa. L'esistenza della Commissione permanente e
di questo organo collegiale non ostacola, però, l'iniziativa del governo né atte­
nua il diritto dei singoli deputati e dei rappresentanti dei gruppi parlamentari
2° Cfr.
ad esercitare in ogni momento un sindf!cato sull'opera del Commissariato e
buste 48-49.
sulle responsabilità più generali del Ministero degli affari esteri.
Nell'ambito di questa comunicazione ci soffermeremo sugli Atti parlamenta-
r;emtgraztone verso l'Ar
lamentari 69
negli Atti par
68 Maria Luisa Bozzi Colonna
. . . e il Brasile
gentina

vare dalla
presentata in Par
. o diversi, come si può rile
nze tra le varie fonti son
lità dell'emigrazione italiana in America Latina: il termine a qua si colloca
ri relativi all'Argentina e al Brasile, ai paesi, cioè, che assorbono la quasi tota­ del le div erge lam ento dal
motivi
- 910 del C mmissariato stesso
all'indomani della legge sull'emigrazione mentre quello ad quem può essere
1 909 10: «Il
relazione del

. affar�i esteri,. Di an Giuliano, nella seduta del 9 giugn� 19.
. e l C o mm iss ari ato e le rile vaz wn.l del ali .
r
h la
ministro deg d
considerato il 1927, anno in cui il commissario viene posto in liquidazione dal ra g 1 a cce rta me ntl . 1
dis ac cor d o f . ersi aspetti sotto 1 qu
. lca e, conseguenza dei div
· ono le rilevaz1o
regime fascista ez .
iOn e g en e ral e della statlst v ·
.
sl agg
. ge per
mn
Dir ' ento migratorl. o. 1
clandestma e d'1 un
. . . n1. del movun
. 2
.

il Brasile
Da quanto detto sopra si · evince che le fonti parlamentari sulla base delle due ufficl compi numero
ai portl. esten» .
quali abbiamo operato sono in rapida sintesi: le discussioni sul bilancio di previ­ l a
. ostanza iffi
clrc . portante dell' eml'grazione
sione del Ministero degli esteri e del Fondo per l'emigrazione, le relazioni della e di con nazi onah . eh� va a prendere imbarco
considerevol azione italiana risalga
con cern l' Ar gen tm a sl reput a che l'emigr
Commissione di vigilanza del Fondo stesso, le interpellanze e le interrogazioni Per quanto � ' o state consid . erate da
· iom gesultl . . ch e. L e colonl'e italiane son ·

il al· pr1m1
ed infine le relazioni annuali del Commissariato dell'emigrazione. Sono proprio d e e mlss ·
al t em po te son o,
· ti . e d org an '
l zza te · le persone interessa . .
queste ultime, presentate in Parlamento nell'arco di tempo 1902-1910, le più m ' fio ren
semp re tra le p . . . '
1 e aile pl'u ' svariate occupaz10n1: com .
mer-
ricche di dati interessanti e utili ai fini del nostro studio: esse trattano, infatti, ecen to, circa un miliOne d ed't agn co lto-
del Nov . . t1, . . ma in prevalenz a,
ria li, pro fes s10 n1S mar�ai artigiani
ampiamente dei vari servizi dell'emigrazione, rendendo conto dell'opera com­ cianti, ind. ust ' po della sua agrico ra; ltu
, c he l' Ar gentma deve lo svilup

ze che gh
piuta o avviata dal Commissariato fin dal principio della sua istituzione, così dal ag l'1 lta
· l'
1an1 ·
ri: è infatu, ino itah. ano d'1 tra�
m. camb .
iO l a os sib ilità al bracciante contad
settembre 1901 Esse forniscono, altresì, dati storici e statistici relativi all'anda­
. essa ha offerto, ; � . ie al sistema delle affittan
op ne t�no d1 terra graz
mento dell'emigrazione per singoli p aesi ed elementi utili per una valutazione di sformarsi in colono p � . prietà dei ter ren i, pag andoli a
arml e assicurarsi. l a pro
tutto quanto attiene alla tutela degli emigrati, sull'opera delle istituzioni di consente di. fare dei rlsp .
raccolti.
tate d a � ercentuali sui
Non pochi sono gli emi
.
patronato, degli ispettori viaggianti o degli inviati speciali del Commissariato l . rate annuali, rappresen gmn-
.
A rge ntm · quegli anni ' hanno rag
. a che , m

h
g ran u m

eralm
Prima di procedere a una rapida analisi delle singole situazioni, è opportuno operaia; .
, inoltre l'emigrazione
ali
.
a. Degna d'1 nota e,
i di att1. v1ta aperti. all' 0per
e l a r lcch ezz , '
' ali
precisare che i dati statistici ai quali abbiamo fatto riferimento, perché li ritenia­ to l'agiatezz a e anc en-
. aio italiano attestati, gen
. ' eccentnche de1la Repubblica del Plata'· mo '
· ·
.
'
mo complessivamente più precisi, sono quelli delle statistiche ufficiali, che numerosi sono 1 camp . lti per qu ta' e c1r-

a1 sono divenutl. commercia


costanze, da semplicl· oper
divergono, in termini di cifre assolute, da quelle pubblicate nelle relazioni del te, nelle zone pm . nti e grandi industn .
il
Commissariato, anche se gli andamenti che se ne ricavano non cambiano I propn· eta '
olo app rossimativo, le
ntano a
. l
� ���
lo, se on d o u
am ne a p o.
Ne i primi anni del sec� . �
mil'1on1 d'1 lire 3 ·
1tah ia di Buenos Aires ammo
liar i po sse du te da .
immobi
200 milioni di lire e 1 deposlt1 _ID.
.
· · · b anca a c1rca 100
i per rendersi con to di
usu co b ast ano pochi dat
I Relazioni annuali del Commissariato dell'emigrazione: Da un punto di vista sta
- Relazione del Commissariato dell'emigrazione, presentata dal Ministro degli affari ester� Pri­
netti, intorno all'esecuzione della legge 3 1 gennaio 1901, n. 23 sull'emigrazione e del relativo rego­
.o e per il Pert'odo aprile 190 7-aprt'le 1 908, comunicata . dal
migrazione sui ser�izi defl'e�lgr�z: � , vol. 4 n. LIII bis, seduta del 16 giugno 190 8, Relaztone
lamento (allegato al bilancio del Fondo dell'emigrazione per esercizio finanziario 1902-1903 ); .
Atti parlamentari [d'ora in poi AP], Camera dei deputati, leg. XXI, Documenti, vol. 2, n. 80 bis,
Ministro degli alfarz esterz. Tltto� l, tbtdl: e vzzt
seduta del 25 marzo 1902, Relazione sui servizi dell'emigrazione presentata dal Ministro degli affa­
� . .' dell' mi razione per l'anno 1908-1909, presentata

dal Ministro degli affarz esterz Tltton. :ato elt' m . �zion e sui servizi dell'emigrazion e per z{
�IJ
detl' migra zto e s � ; del 2�
ri esteri, Morin (allegato al bilancio del Fondo dell'emigrazione per esercizio finanziario 1903- del Com miss aria to : . �
t, tb d.' l g Documenti, vol. l , n. X, seduta
1 904) ; ibid. , vol. 8, n. 3 7 8 , s eduta del 2 8 maggio 1 903 , Relazione annuale (terza) del
maggio 1909, Relazione del .Commissari .
� � ;�
l
esteri Di San Giuliano;
l
Commissariato dell'emigrazione presentata dal Ministro degli affari esteri Tittoni; ibid. , vol. 3 , n. umcata a inistro degli affari
t'bt'd., vo1 ' 3 ' n . XXX' seduta del 9
apri le 1909 - aprtle 191 0, com
XXXIII, seduta del 25 marzo 1904, Relazione annuale (quarta) sui servizi dell'emigrazione presen­ periodo
giugno 191 0.
2 Ibid. ' p. 89.
tata dal Ministro degli affari esteri Tittoni; ibid. , leg. XXII, Documenti, vol. 2, n. XVII, seduta del
8 giugno 1905, Relazione del Commissariato dell'emigrazione sui servizi dell'emigrazione per il
e par
. .
lamentare dl vtgl'lanza sul
Fondo per l'emigrazione presentato
periodo aprile 1905 - aprile 1906, comunicata dal Ministro degli affari esteri Guicciardini; ibid. , 3 Relazio ne della Com mission

AP, Camera dei deputati, leg. XXI, Doc


vol. 3 , n. XXXI, seduta del 23 maggio 1906, Relazione del Commissariato dell'emigrazione sui ser­ dal Ministro degli affari esteri Tittoni. .
umenti, vol . 3 ' n. XLII, seduta del
25 giugno 1904, PP·
vizi dell'emigrazione per il periodo aprile 1906 - aprile 1907, comunicata dal Ministro degli a/fari
esteri Tittoni; ibid., vol. 4, n. LIII, seduta del 20 maggio 1907, Relazione del Commissariato dell'e- 23-25.
entari 71
. razz.one verso l'Argentina e il Brasile negli Atti parlam
70
Uem tg
Maria Luisa Rozzi Colonna
1
. . ana. to per l'emigrazione presentat a alla Camera
n
N ella relaz10 � esten. G lcc d e C om . l. rclini nella seduta del 23 magglo 1 906 , il �om-
m1ss ·
come si evolve, negli anni che ci interessano, l'emigrazione verso l'Argentina: � � s1. esprl'me sulla situazione della nostra emlgra-
cla. 11. e di mc
dal ministro era degh
nau d 1 cosl · h'leste com-
essa è in aumento con medie di espatri valutabili in 55.700 presenze nel primo
quinquennio di questo secolo, per passare a 91.200 nel quinquennio successi­ mi. ssario gen 1: e«LRey e risul tanz e con cor d' 1 di mi ssi on i spe
ita lia nl .
ZlO ne ....
;., . . B rasile · o attestan 1
t' l e trl ' stl ' con diz ion i de gli
vo, salvo poi ridiscendere nel periodo 191 1-1915 a 52.000 circa. piute da inviatiSandel aolo Commlssariat ì a trattamento duro e talvolta inuCom mano, e
nello Stato di del frP t o ell r �:tiche, persuasero il governo ed il
.
Questa diminuzione di espatri, che risulta ulteriormente accentuata se si , espo l c mls. ­
considerano anche i rientri che ammontano in questo periodo, mediamente, a privati spesso esslt � � ;. vi:t �:: l' emigrazione gratuita per quello Stato>> �l
circa 48.000 annui, è dovuta alle maggiori difficoltà che vengono opposte all'af­ sariat .o della n ec a 1. , ind ub bia mente. efficace. ll dlffil·
t a ml ' sur a
francazione dei terreni da parte dei nostri coloni. Infatti, sempre più spesso, Provvedlffient o preso fu , m
rato
una. 1'taliana , gl''acosì numerosa,. mdusse il governo
na
cer
fiscalità eccessive e vizi di forma contrattuali privano i nostri contadini dei ter­ corr ente e mig . pubblica locale a considerare con maggio-
dello Stato di per il passato la quest10n
nuire della olo e l ' op . 10ne
m .
reni che hanno dissodato e coltivato per anni e di cui, ormai, si considerano San Pa . e della nostra emigr,azion, e e ·la vlva
proprietari. Dal 191 1, l'emigrazione in Argentina, tendenzialmente permanen­ re interesse che o d' op ra, resa pm . , sens1'bile dal divieto porto all ad. oz10ne d'1
te, diventa prevalentemente temporanea: gli emigranti italiani, invece di inve­ necessità dl. man ed� ien he sembrava inteso ad ap' pagare le gmste asa �ll· �
stire i risparmi in terre argentine, preferiscono inviare i loro denari in patria e, qualche pri�� pr?� . Ma lff p:t�op p o le concessioni fatte , pure app rezz � h
terminati i lavori, ritornare nei propri luoghi di origine. razioni . de gh lta hanl . e deila questione non furon.o · segmte,
Occorre inoltre rilevare che lo scoppio della prima guerra mondiale, la persi­ prlff i O pas so verso la soluz10n ' nza ed anzl sl comm- ·
come un re, . da a ltre di ma gg ior e im po rta
stente crisi economica e l'orientamento del fascismo nei confronti dell'emigra­ come avrebbe dovuto esse sare le
zione, dimezzano ulteriormente, intorno agli anni Trenta, le cifre su indicate 4. ciò presto a rico rre re ad un � sl e � d' l e clienti intesi a non fare ceselu
� nos��� gover�o al divieto ma ad dere
Di tutt'altro tenore è l'emigrazione italiana in Brasile che inizia nel 1836 con o dete rm m ato 1
ragioni che avev�� stesso. .l patU.
l'esodo di 180 braccianti. Agli inizi del nostro secolo le condizioni dei lavorato­ Praticamente il. dlvleto rac c . a, m
1 ' vec e di con ced ere bu on .
ri italiani sono disastrose a causa della crisi economica prodotta dal deprezza­ I fazendl. erl che avevano bis ogno d'1 b no d'o pe ra co n va rl
nsarono d' 1 procu rar si la ma .
e migliore trattamento,enpe o d1"mv1are. ne. l
mezzi ' fra. cul. specla. 1m te ata prepagatl,.ff al fine di indurre parenti od amlcl a
mento del caffè. Il governo italiano interviene nel marzo del 1902 con un . d' l iO S t ,
ro .....
;. , . pra tic a qu ell
decreto del Commissariato dell'emigrazione che sospende le licenze concesse effic ace sl
ad alcuni vettori per il trasporto di emigranti con viaggio gratuito. Persistendo regno del blg · liettl· di ch'lam un s '
l ffa tto sistema ' fosse frus. tralto . ta
le condizioni, con circolari del 4 luglio e del l o dicembre 1905, il Commis­ d e. P rm ett e re , c h e con
recarsi nelle fazen � e cosl urg'entemente reclamata, avrebbe costltu
ta
sariato dispone che non siano rilasciati passaporti per il Brasile a operai, mano­ già ini zla
vali o contadini che non emigrino spontaneamente, cioè pagandosi il viaggio
l'o pe ra di tut ela
un errore ed un dann? . . to pr idero ertanto con recente decreto (8 feb-
con denaro proprio, o siano in possesso di biglietti di chiamata prepagati. Governo e Commlssana so �Vl:b'lgliet� di chiamata «vietando che esso ser-
. ..» 6 .
11'
braio 1906), a discip linare l'u � . gratmta
il
Queste norme sono riconfermate da un decreto del Ministero degli esteri. in
data 2 febbraio 1906, con il quale viene stabilito che ai biglietti di chiamata . mlgr azlo ne .
.
d e e
Si pone cos'l un freno ana nostat
visse per eluder e d"lvl eto . grazl. one m . dag li acc ertamenti
tra . · Br asi le ·
. �ca rile;la. mo infatti che mentre nel 1 90 1
debba essere unito altresì il nulla-osta consolare per evitare frodi 5, eml
ion e gen era le de lla � lst si di-
della Di rez ersone negli �nni seguentiespa
gli espatr i han no rag g �un to la c
�: ���; i� { 5, su u�a media di 21.0 00 tri
O sotto le 7 .000 unità 7 .
i . 9
Cfr. Appendice II: Espatriati e rimpatriati - Anni 1876-1973 del «Bollettino mensile di statisti­
mez ano perz att est ars i, nel dec e
4 l'anno, e ridursi nel decennio successiV
ca», gennaio 1 975, l, riportato in Un secolo di emigrazione italiana: 1876-1976, a cura di G.
RosoLI, pp. 353-354, Roma 1978, cui si rinvia per un esauriente esame dei dati statistici relativi

5 Relazione del Commissariato dell'emigrazione sui servizi dell'emigrazione per il periodo 1 aprile
all'emigrazione.

6 Ibid., pp. 75-7 6.


AP, Camera dei deputati, leg. XXIII, Documenti, vol. 3, n . XXX, seduta del 9 giugno 1 910, pp. 7 Un secolo. . cit., PP· 353
1909 - 1 aprile 1910, comunicata dal Ministro degli a/fari esteri Di San Giuliano.
.
-354 ·
89-90.
72 tina e il Brasile negl i Att i parl
I.:emigrazione verso l'Argen
amentari 73
Maria Luisa Bozzi Colonna

Le rilevazioni ora analizzate forniscono elementi utili per una valutazione di otte ner � un miglioramento nelle condizioni dei suoi
la s per anza
no ripone. con r.d. 1 1 mar zo
. anu. Speranza van a, 1' l d'lse gno di legge approvato
ato il 5 d'lcemb re.
alla conversiOne dell' accordo '
globale di tutto quanto attiene all'emigrazione in America Latina nel periodo
Mm1stero degl'1 esten,
ero l gr . . viene ritir
190 1 - 1910; a partire dal 1 9 1 1 , per avere un quadro dell'andamento dell'emi­ n. 7 82 rela uvo . .
192 3 ,
1925 .,
' . della d'lscuss1·one del bilancio del
1
grazione e dei problemi ad essa attinenti, le uniche fonti parlamentari disponi­ la
' in occ asw ne
G' to: «La eone lu-
. . - 1925 ' Mussolini aveva afferma . . · B rasile
. . 1.
bili sono gli interventi in sede di discussione dei bilanci e le interrogazioni e 1o 1 924
sione d1 queil' accord
rc izio fina nz1ar
per ese . . .
v1a ta. ( .. ) da due ann i l' eml gta zwne m
interpellanze. Queste, nella loro specificità, costituiscono la spia per individua­ o e, stata rm ·
e i o ved essi certe foto gra fie di coloni 1ta 1an1·
re i problemi e le disfunzioni sopportate dall'emigrante nei paesi di destinazio­
è pratica mente sospesa. B asto, ch i dubbioso
. . da tracoma per avere un senso di orrore e per rimanere assa
lsla sl aut on zzazl' one all'.em
igrazione per il Bra si1e f'mo a
ne. Se per un verso il loro numero esiguo - nell'arco di tempo oggetto del ltl .
co l p . . .
P rim
nostro studio di circa 25 anni, non raggiunge il numero di 70, quindi media­ a di dar e qua .

mente meno di 3 all'anno con un massimo di 12 nel 1912 - se il loro numero · no completamente ch1 ar1te».
quando le cose non sia
Ne11a s tess � a ce asio
. sile
. : si
ne Armato cos,1 s1 esprl'meva ··
«E vengo al Bra
m
esiguo, dicevamo, costituisce un indice dello scarso interesse del Parlamento que sta
. . a que lla che
nei confronti dell'emigrazione in America Latina, purtuttavia l'esame dei sin­ az10ne per molti aspetti consimile
riproduce oggl una s1tu li Att i par lam enta ri -
goli interventi permette di individuare le principali carenze nella tutela degli te prospettata - come rilevasi dag . .
Camera fu m agistralmen . e ex mm lstr o c h e
1 1 l g o 1 9 13 ' da un autorevol
emigranti dovute essenzialmente alla mancanza di una politica sociale del nella sec�nda tornata d. e11' � t�
?
�i non sle �� s b ch stesso quesito di allora che ci torm
enta: se

�� ;�� � :� :�
governo e alle deficienze quantitative e qualitative della rappresentanza conso­ a
are l'emigrazione
lare. i i i liani" consenta di incoraggi
l
c
se ch e non e, tuttora in grado
l on ore e . per la sua struttura
Da un'analisi numerica di interrogazioni e interpellanze si ricava che, nel ver�� que g ran de e tlcc o pae d'1-
tra emigrazione con umane con
8
. di attirare . la nos
periodo considerato, il cinquanta per cento circa tratta di problemi di tutela pohuco -economlca-socl' ale , . .
ne civile» .
tando problemi di politica in senso più ampio, mentre il trenta per cento circa
dei cittadini italiani in quei paesi, sia affrontando situazioni specifiche, sia trat­ zioni di vita e con equa protezw

si riferisce a questioni attinenti il comportamento di singoli consoli o a pressan­


ti richieste di nuove sedi diplomatiche/consolari. Il restante venti per cento si
distribuisce tra problemi di contenzioso, singoli fatti di sangue o questioni di
natura diversa. Meritano in particolare una citazione le interpellanze dei depu­

tornata del l O marzo 1913 , che richiamano l'attenzione del governo sugli irti­
tati Cabrini, Murri, Cavagnari, Luigi Rossi, Pantano e Camera, discusse nella

salti problemi degli emigranti italiani in Brasile.


Una visione più ampia e articolata degli stessi problemi la ritroviamo in
occasione delle discussioni dei bilanci del Ministero degli affari esteri e del
Fondo dell'emigrazione e in particolare negli interventi di quei parlamentari
divenuti portavoce rappresentativi degli emigranti.
Vanno anche segnalate, perché molto interessanti, le relazioni sui viaggi com­
piuti in Argentina e Brasile nel corso della XXIII legislatura dagli onorevoli
Ferri, Camera, Pantano e Milani che, constatata la dura realtà della nostra emi­
l '
grazione, ne riferiscono ampiamente in sede parlamentare formulando l'auspi­
l
cio che la tutela dell'assistenza nei confronti degli emigranti sia meglio garantita.
Questa aspirazione però non sarà soddisfatta nell'arco di tempo oggetto di
pp.

zione e lavoro tra Italia e Brasile. È su questa convenzione che il governo italia-
questo studio anche se, nel 192 1 , viene ratificata una convenzione di emigra­ tornata del 13 novembre 1924 ,
8 AP, Camera dei deputati,
leg. XXVII, Discussioni, vol. l,
446-447 .
La rilevazione delle migrazioni in Argentina 75

ANNA MARIA BIRINDELLI


ta, artigiano, industriale, agricoltore o professore, in età inferiore ai 60 anni,
La rilevazion e delle migra che arrivava via mare in seconda o terza classe con il progetto di insediarsi sta­
zioni in Argen tina bilmente nel paese.
Questa definizione formale, che rispecchiava gli orientamenti politici dell'e­
poca tendenti a favorire l'afflusso di europei a fini di colonizzazione agricola e
di ripopolamento di terre vergini, rimane in vigore per un lungo arco di tempo,
anche se con gli anni Cinquanta le profonde modifiche dello sviluppo econo­
mico nazionale e dello stesso modello migratorio (esaurimento del ciclo euro­
peo, sostituito dai flussi provenienti dai paesi limitrofi) ne decretano l'effettiva
obsolescenza operativa.
Oltre questa costanza di lungo periodo nei criteri definitori, un altro ele­
mento di continuità tra passato e presente è costituito dalla progressiva cumu­
Premessa
lazione delle informazioni nominative, registrate dalle autorità competenti

un quadro d'1 stn


all'arrivo degli stranieri 3: questa documentazione costituisce tuttora prova
In questa nota si vuole fornire
stiche, rilevate a livello ufficial .
e in Arge ttna, c n n. enm

· est. delle mf
.
.
ormazioni stati-
Nell'archivio della Direcci6n nacional de poblaci6n y migraciones (Ministero
testimoniale per l'attestazione della titolarità di ingresso come immigrante.

�� degli interni) esiste la documentazione più completa: il Registro Genera! de los


di provenienza estera Si tratta � � ent o ai flussi migratori
di u rtcognt.ztone asa:a sul ma �
reperibile in loco: la uasi tota � lità � ��
qu to �aten e e conservata

teriale ancora

y
presso la
inmigrantes, in complesso 28 volumi contenenti le trascrizioni delle informa­
ional d P? aciO
biblioteca della Direcci6n nac
l
. .
n mtg ract one s ma var i volu- zioni riguardanti lo sbarco di persone arrivate tra il 1 882 e il 1887 e la Lista de
mi risultano mancanti e le pub . .
.
canetà tanto più gravi quanto
blicaztont nm ;
aste vers no U: co dlZlo·

?
' nt d1'
· ·

pre-
inmigrantes: entrada de ultramar, i cui volumi - riguardanti gli arrivi avvenuti

Il .
più risale nel tempo la ata t
? . tra il 1888 e la fine degli anni Sessanta - contengono le liste dei passeggeri (per
L'anal1st
sono, quindi, i riflessi sulla com . edt zto ne. Evi den ti
' · de e tnfo
pletezza dt' questa nco struztone expost. classe di imbarco), compilate alla partenza della nave e consegnate all'arrivo in
rmazioni statistiche v�, co unq . .
,.
Argentina alle autorità competenti dell'Ufficio di immigrazione. Le notizie
quadro della storia ar en · � �e, tnsenta nel ben noto
� ���� � � 1:������ �; ��:� ��� ����� t
d v
� o registrate riguardano: nome e cognome dello straniero, nazionalità, sesso, età,
Il
rop� , a costituit , in ar l all'E
?
annt Ctnquanta dl questo secolo
lar a s t � o �
no ag 1
: stato civile, religione, professione, se sa leggere o scrivere; nel caso in cui è ac­
un fattore basilare de ? svil .
� �� uppo complessivo compagnato dal nucleo familiare, le generalità dei singoli componenti e il loro
del paese. Non può uindi des . .
� t r ?
er vtgha il. fatto 1 d ve isal grado di parentela con il capofamiglia; viene anche annotato (in una rubrica di
per rintracciare gli el enti for
� � � � ire al l 876
ri', le persone cm poteva essere
ma c e anno c nsenttto dt
status di "immigrat0 , In b ase Il
dtsttnguere, all'in­ osservazioni) se è immigrante e se è in possesso di un biglietto prepagato.
terno del collettivo degli stranie �
a art. 12 della 1egge 8 1 ? , d
riconosciuto lo Questa documentazione nominativa costituisce una fonte di notevole valore,
·

. etta anche legge che ha aperto nuovi orizzonti alla ricerca, facilitati anche dall'attuale fruibilità
Avellaneda 2 veniva definito tmm . . . �·
tgrato qualstas t straniero, lavoratore a giorna di potenti strumenti di elaborazione ed è proprio nel quadro dei mezzi dispo­
-
nibili in passato che va inserito un qualsiasi consuntivo sui contenuti delle
informazioni statistiche, proposte dagli uffici di pertinenza nell'arco temporale
più che secolare, qui considerato .
l Durante un sogg
iorno di ricerca a Buenos Aire
alla prezl'osa coIlaborazione del personale b'bl
questo materiale, grazie anche s nel 1989 h avuto la possibili
. o
tà di analizzare
' car1. o, cu1. qu1. si
. . . l 1ote

2 Per una sin tet' ca rass


egna de11a legislazione ar entina
r1volge un v1vo nngraziamento.
l d'l lungo peri. odo, cfr. 3 Per una analisi dettagliata di questa documentazione, cfr. L. FAVERO, Fonti per lo studio del­
cton argentm. a, �tn «Estudl.os migratorios N . PEREz Vrcmc,
Las politicas migratoria en la legt'sla
"
(198 8), 10, pp. 441-464 latinoamericanos», 3 l'emigrazione in Argentina, in Identità degli italiani in Argentina, a cura di G. RosoLI, Roma,
. Edizioni Studium, 1995, pp. 1-22.
77

76
oni in A rgentina
La rilevazione delle migrazi
Anna Maria Birindelli

le app a re la ricognizion� del m �te:iale pub


�licato tra il 1 9 1 0 e �
Più diffi ci : una rassegna dt
Le statistiche sull 'immigrazio ne ed emigrazione
d ata l'at tu ale sco mp arsa di vart volumt dt quel penodo comunque,
omeno di lungo periodo appare, - 185 ·
1. 1tesi· d
fen
· en z� ,Argentznai A n�s
922 '
et' pri nci p ali asp etti del
Sull� scia degli orientamenti normativi, varati con la legge Avellaneda, con s11
·

.tgr ­
. . 7
�h.. �nm Ottant� de� secolo scorso il Departemento generai de la inmigraci6n
· atorzo
ge era de mm �
movzmzento . mzgr
nel Resum
Ministerio de agncu�tura, D1r��c10� �tl, vengono form-
en e stad z'sti co del .
pub bl ica to dal tgra
lniZia l � pubbhcazwne periodica, in generale con cadenza annuale della imm
' quanto riguarda in p �rttcolare gh
24,
ci6n nel 1 925 . Per
19
Men:orza de �a inmigraci6n, edita fino agli inizi degli anni Cinquanta. : . att.
storiche riguardanti . ormaz1. one per gh. emtgr
te, tra l'altro, le s erie
·

Si tratta d� una ?ocu�entazione dotata di ampio respiro in quanto, almeno si per mese (analo ga 111f
:fu:o �Ila. meta deg� ann� !re�ta: fo�nisce una ricca panoramica delle varie que· a) la consistenza dei flus
oltremare) ; . 1 'b · grafi-
stwm di natura sta pohttco·istttuztonale sia economico·sociale connesse alla
per sta to civ� e, lo sta t�� �a;orattvo e a d1' �tr1 �zwne geo
fenomenologia migratoria, intesa nella sua accezione più ampia. ' b) la stru ttu ra
datt cumulati mtzlano col quadrt
ennlo 185 7 ·60 , pro-
ca.. · t tte e tre le serie i 1 92 1-2. 4;
S�l versa_nte delle informazioni quantitative viene organizzata una sorta di � n per per iod i dec enn ali e terminano col. quadri.enn' io . ne, em lgra-
.
momtoraggto d?lla evoluzion� di fondo delle correnti migratorie, utilizzando s egu � la dinamica m1g rato r1a ( 1mm tgr azw
c?:Ue fonte di. rtfe�lme . c) la consistenza annuale del tà .
. _nto le liste nominative, raccolte o compilate dalle auto· do ) pe r sin go le naz ion ali . . . . .
nta competenti nel van punti di attraversamento dei confini nazionali . zione e sal
seconda metà degli anni Ve?tt .�
� ag� � m1z
Attr�verso anche s erie r��rospettive, è possibile quantificare, anno dopo Le Memorie, pubblicate dalla , � gen� rale, �e inf � ? . or azl o l g1a edlte n�l
rop on no
anno, l ammontare de1. flussi m entrata ed in uscita: i dati sono forniti distinta· degli anni Cin qua nta , rip �? l del tr s�ert­
plu amp1a arttcolazwne . del mott; on��tztone
decenni precedenti, con una t la
mente P ?r gli argentini e per il complesso degli stranieri e sono articolati in i Trenta , inoltre , i dati' r1guardan � � h1 cono
base al ttp � di. accesso, cioè per via mare, per via fluviale, per via terrestre e, mento in Argentina. Negli ann 1cc
tinti per �azi?nah' ta e s �sso! �l ar� nel� pro-
. professionale degli immigrati (dis ertte
con gh annt Trenta, per via aerea .
qua nto si alla rga il ven tag lio delle profess1on1 e occupaz1on1, 1ns
�er quanto riguarda in modo più specifico la categoria degli "immigrati" , in
con la sospensto�e deli.a P.ubbllca
. di. c loro che provengono da oltremare e viaggiano in seconda 0 in terza
ctoe spetti . . ' -
� i Cin qua nta , in con com itan za
N egli ann m forma
classe, le mformazioni pubblicate riguardano in generale: ni statistiche non sono ptu formte
zione delle Memorie, le informazio i
a) la c?mp�sizion? per sesso e per età. Questa ultima viene fornita, nella forma erite in prospetti riepilogativ . . . .
dtc. tomtca di adultt e bambini (minori di 12 anni e con il 1930 minori di 14 continuativa ma devono essere rep entina , 1 944-54 (Mmtsterto

estadistica y censos) si possono rec
Così, nel In/orme dem uperare
o de la Rep ubl ica Arg
annt), anche se sporadicamente sono rinvenibili maggiori dettagli informativi;
ogr afic
nac ion al de
b) la pres�nza o m ?no del nucleo familiare, con il rispettivo numero totale di de hac ien da, Dir ecc i6n .
le seguenti informazioni: . . dtst . mta ente
persone; se s� �ratta di famiglie agricole o in altra condizione professionale; ento in entrata e 111 usc tta, � .
c) la condtzton� occu? azionale, con specifiche sul tipo di occupazione; a) la consistenza annuale del movim col ati bas e al sess o e con rtferl­
ue arti
. per gli argentini e gli stranieri, ambed .
prima classe o 111 seconda e
in
d� lo stato �ell tstruz�one (analfabetismo) , l'appartenenza religiosa e, con la vie di acc esso : per via ma re in
. mento alle singole
meta degli annt Trenta, tl motivo dell'ingresso. iale e per via terrestr? ;
·

.
terza classe; per via aerea; per via fluv .
per smgole v1e dt
.
Questi dati sono inizialmente forniti in forma aggregata, cioè con riferimen. dei flus si in ent rata e in usc 1ta
b) la consistenza annuale
�o . � totale degli �migrat�. r.: articolazione per gruppi nazionali appare con gli accesso e per origine nazionale dei mig
ranti; .
1n1z� del l890 : le mformazto�� so�o da? prima raccolte in prospetti che riporta· 22- 30, 3 1 -40 , con succes stv.a .cad
enza
c) la struttur a per età 3, 14- 2 1 ,
pos tzto ne per
75 anni e più), � l� c��
(0-4 , 5·1
no l ammonta:e annuale dell lmmtgraztone (con una ricostruzione retrospettiva
che :1s . �e mdtetro
. per età decennale e classe finale aperta .li stramert, dtstmtamente per
: ! ?�l tempo fino al 1857), i dati cumulati di periodo concer· stato civile: i dati si riferiscono al com
plesso deg
� entt sta la compostztone per sesso (ricostruiti retrospettivamente fino al 1857) .
l' le singole vie di accesso.
l '
. fluss1. 111. entrata e 111 .
usc tta (cfr.
sta la struttu:a p.rofessionale e la religione (ambedue con anno iniziale il 1 870). ann ual e det
il
l
Con il 1895 mtzt� la pubblicazione dei dati annuali ed essa prosegue, anche se
. Le informazioni sulla consistenza
supra, a) e b)) vengono riproposte
tre anni dopo, nel Anuario estadist
i ico 195 7,
'
.
non con regolartta, fino alla fine del primo decennio del l 900.
79
zioni in Argentina
La rilevazione delle migra
78 Anna Maria Birindelli

. erl. di. 10 anm. e pl" distinti per sesso) e la struttura oc


cu-

� ��
e (st ram ci e sta tus
con riferimento al periodo 19.3 8-57, ma la distinzione degli stranieri in base alla lo di istruzion opolazione econo l. ente attiva (settori economi vo
la p i di arri
nazionalità viene fornita senza distinguere le singole vie di accesso. pazionale del e che la m nz ata perio dizz azione per ann
), oltr ? 9 - ,
0 74
Questa ultima impostazione viene, infine, rinvenuta n el Anuario estadistico o ccu p azion ale � a del 1 960 ' 1 960-64 , 1965-7 0, 1 7
1981-82, dove è riportata la serie storica riguardante la mobilità - verificatasi ( cadenzata seco
ndo la seq uenz a. pnm
. .
tra il 1946 e il 1976 - degli argentini e dei vari collettivi di stranieri, nuovamen­ 1 975 -79 , 1 980 ) .
Per quanto concer �
n le s:atlst ;� . . he di flusso, una ultima serie di informaZl�n�
ni generai� e
te a prescindere dai modi di attraversamento dei confini nazionali.
atta dal dat l su g eve nti di stato civile . In termi un p erlo­
ere estr . di dati, forniti. per
Può ess . ente che sl tratta dl' una serie .
nec es s ariO ten er p r es . nto al totale degli stranieri, a prescmdere, qumd'l,
rigine nazwnale. . al'
con tl'fenm�
Informazioni integrative desumibili da altrefonti do circoscritto e

vincie tra il 19 1 4
della loro diversa o lZZare:
ri : avvenuti nelle varie pro
Sul versante delle rilevazioni di tipo statico, il censimento costituisce un Il m ateriale dlsp ' om'bil.e .consente. dl an
e
��;� ;
Arge ntm l e stram '

punto di riferimento tradizionale per l'analisi delle caratteristiche demografi­


che e socio-economiche della popolazione.
a) i decessi
e il 1 9.39 (p
di
ubbl � cato ? i La
N
po
j;
o l movimentos demografic
9 8 e syn tesis des afios an
os de la
terio�es, In­
Nei primi quattro censimenti argentini, effettuati nel l869, nel 1895 , nel 1914
e nel 1947, viene rilevata la consistenza delle comunità straniere, insediate nelle )
n
n�[ ;
forme n. 78, s.d. , n. 6 ' afico de la Repub lica Argentina 1944-54);
Republica Argent zna
�;: e 194 4 (In for me n. 98 , s.d ., n. 1 2) e tra
il 1944

i 2) il marito .è stra-
' ·
ogr . .
varie provincie. È solo con il terzo censimento (1914) che si dispone dell'infor­ e il 1 95 4 (In.form .e .dem .
edue 1 conmgl sono argentin ·'
matr liD Onl m cul. · l) amb ieri. I datl ( edltl
mazione sulla struttura per sesso ed età delle singole collettività di stranieri, pre­ b) i ambedu� i coniugi sono stran
è a, 4)
citate) sono artlcolat'l per pro
mogli e stran ler
. eri sco no
senti a livello provinciale: una omologa informazione sarebbe in effetti disponibi­ niero; .3) la . vincia e si rif
nelle pubblicazioni sopra
Nel censimento del 1960 i dati sulla struttura per sesso e classi di età degli r1'guardante le nascite in quan
le anche nel primo censimento (1869) ma riguarda solo la città di Buenos Aires.
1942 -43 e 1 9�4 -54 .
li'
agli anni 1 93 2.-.3 9, 194 0 -4 1 , sene .
to in
li
analo ga
·
d e
a il prm
Pur non .dlspon en d o ssl· e
stranieri, distinti per nazionalità, vengono pubblicati solo con riferimento a
c ipio de 0
.
zus san guz. . le serie storiche sUl dece . ,
ms,
Argentina sl adott ere pm
tutto il paese. Nel successivo censimento (1970), le informazioni, ricavate glo­
. . possono prestare ad .mteressantl' elaborazioni a caratt
sui matri mon i sl rig uar d ante la
balmente attraverso un campionamento dei dati censuari, sono costituite dal­
ra fi co , a nch e se la mancanza del riferimento
prettamente d em og olm te le
en
l' incrocio tra la struttura per età (per grandi classi e senza distinzione della
lla pe rso na d ece d uta o co niugata restringe notev
composizione per sesso) e una periodizzazione degli anni di arrivo (prima del nazionalità de
1914, 1 914-46, 1947-59, 1960-70), distintamente per le singole collettività. opzioni di ricerca.
Questo tipo di incrocio viene nuovamente riproposto nel censimento del
1980 ma la produzione di informazioni riflette anche gli esiti di un progetto di
e
ricerca (IMILA, Investigaci6n de la migraci6n internacional en Latinoamerica), Alcune osservazioni conclusiv
promosso dal CELADE (Centro latinoamericano de demografia) , nel quale i . . ne ila documentazione statistica pubblicata in
Da qu esta bre ve de scn zw sensazione ch e
�� e secolare. , s1· può trarre la
finalizzato a fornire una uniforme cornice informativa 4. Si possono così analiz­
vari paesi dell'America Latina concordano uno schema di incroci standard . . un arco dl' teropo pm ch . .
l
Argentma m . in linea dl massliDa
a org am · z zat o un. .sistema mfo rmativo .
zare (a livello nazionale) la struttura per sesso ed età (per classi decennali, con l'ap par ato sta ta e h . tr1c1 dl' fondo del fenomeno. In questa ottlca
11 delie Memorie costituis ce
d1ret .
adeguato a form. · re a1meno le una prezio · sa
e
specifiche per la popolazione di 14 anni e più, economicamente attiva), il livel- a a sene . .
la documentazw � ne ff rta d ne d'l
o m qu a to l a po '
sl bill' a
t, di far perno su una defin1z10
fonte di riferiment ? � del tempo, agevola le
mi gra to, rim ast a sos tan Zla lm�nte liDrnutat a nel corso
im
r1 do .
4 Per una analisi comparativa dei dati rilevati nei singoli contesti nazionali cfr. A. PELLEGRINO, analis1· comparatl've di lungo pe 0 e le esigenze conosciuv
· no m
· e sl· s1a · un
Migraci6n internacional de Latinoamericanos en las Americas, Universidad Cat6lica Andrés Bello ­ de ve an ch e con sta tar e com
Tuttavia si
Celade - Agenda Canediense para el Desarollo Internacional, s.I., s.e., s.d., pp. 15 1 .
80 Anna Maria Birindelli ,

frontiere caland0 un srp


certo qual modo congelate alle . .
' . ano sur. successivi pro-
· ne mt
e d'I progre
· ergenerazio-
cessi di radicamento definitivo .
nale nella società argentina ssiva mimetizzazro FABRIZIO DO LC I
vari eventi (demografici, eco . In altr i ter� . .
m � , l''Im po sta z�.
on e de lla rilevazione dei
nomicr,. so crali) che scand
vita individuale ha seguito . . iscono le fasi del ciclo di Il fondo ((Prima guerra mondiale" della Biblioteca di storia moderna
i crr'terr' tradrzronalmente
.mtrm
in uso.. questo ha rm . e contemporanea di Roma
·
.
aUien· costi· tUi· ssero parte
ione ehe gl'I rm
.

· seca e indistinguibile
mente comportato l'a ssu . . . phcrta-
dena popolazr. one arg n t'
nz mr gra
, e1emento questo posi-
tr str
· sul piano ideolo
trvo � ma
gico m a frenante ner. confron
tr del processo conoscitiv
o.

Ringraziamo gli organizzatori di questo incontro che hanno voluto offrirei


l'opportunità ed il privilegio di parlare di biblioteca e di fonti bibliografiche in
un contesto caratterizzato dalle fonti d'archivio.
A ben riflettere, però, questa " anomalia" è solo apparente, in quanto la
Biblioteca di storia moderna e contemporanea nel suo complesso, la "Sezione
della guerra 1914-1918" in particolare, con gli archivi hanno ampie e antiche
consuetudini e interrelazioni.
Anzitutto perché questa biblioteca fino al 193 3 faceva parte della "R. Biblio­
teca, Museo e Archivio del Risorgimento" , e pertanto era parte organica ed
integrante di questi l .
In secondo luogo, ed ancora più a ragione, perché il fondo "Prima guerra
1914 - 19 1 8 " che è conservato nella biblioteca scaturisce dalla fusione delle
coeve collezioni del Comitato nazionale per la storia del Risorgimento 2 e
dell'Ufficio storiografico della mobilitazione industriale in Italia 3,

l Sulla storia piuttosto travagliata della Biblioteca d i storia moderna e contemporanea cfr. V.
CARINI DAINOTTI, Biblioteche generali e biblioteche speciali nelle discussioni parlamentart; in

2
Miscellanea di scritti di bibliografia ed erudizione in memoria di Luigi Ferrari, Firenze 1952.
Sulla formazione e caratteristiche di questo fondo bibliografico, cfr. G. FUMAGALLI - R.

mento di Roma, in «Accademie e biblioteche», l (1927/28), 4; A.M. VENTURINI SALVICCHI, Do­


CoRRADo, La Sezione della Guerra 1914-1918 nella R. Biblioteca, Museo e Archivio del Risorgi­

cumenti e testimonianze sulla guerra itala-austriaca, in «Accademie e biblioteche d'Italia», XLV


(28° n . s.) ( 1973 ), 4-5.
.
3 Sulle vicissitudini dell'Ufficio storiografico della mobilitazione industriale in Italia, del suo
scioglimento e della separazione fra archivio e biblioteca, cfr. G. FUMAGALLI - R. CoRRADO, La Se­
zione della guerra . . cit.; A. CARACCIOLO, I:Ufficio storiogra/ìco della mobilitazione e l'intervento di
.
83
teca di storia moderna
82
guerra mondiale" della Biblio
Fabrizio Dolci Il fondo "Prima

ua italiana edite
. for m are bre vem ent e sulle fonti a stamp a in ling a il conte­
Come si evince, pertanto legami ' anche profond1' con gh archivi corrispettivi compito è di in amo pertanto qualsiasi considerazione generale circ rra.
'
all'estero , trala
sci paesi durante la grande gue
sto in cui si
esistono, e forti. a l'edi tori a negl i altri
. . . . caratterizz rizzati da una forte
Questi riferimenti storici amministrativi 1stltuztonah non sono accademici invece su quei paesi caratte
od oziosi ma funzionali a dna mlg ;'. ,
· li re e ptu con;pleta conoscenza del fondo Limiterem o la no
m
str
unità
a indag
itali
ine
ane em igr ate le quali p arteciparono
intensamente,
che in cui era
conservato nella nostra bibli?teca , qual� �on sl ècostituito in virtù di una presenza di co ana ment e e mat eri almente, alle vicende belli
. um ricano,
astratta o tradizionale operaztone dt' acqwstz10ne bibliografica, ma rappresenta emotivamente , ana. Ci ò vale ma ggio rmente per il continente ame
. . a lont ata
·
mvece il risultato di una tempesuva, programmata e lungimirante azione di coinvolta la p atri Latin a in test a, m a tocc a, sia pure in misura più limit
. . . merica
recupero capillare della documentaztone nel momento � tesso m cUI questa Stati Uniti ed A
. . ca l'Afr ica, l'Asia e l'Australia. abbiamo preso in
veniva prodotta e spesso direttamente p resso gl'1 enti ed!ton ' . 0 sporadi acc om pagn ano questa comunicazione
. . . Negli alle gati c he destinate agli
gua italiana (o p alesemente
blicistica 4, vuoi per le diffic0lt'a oggettive determinate da1 peno · d o b elllco, gran
Altrimentl, vuol per le caratteristiche intr'mseche d1' questa particolare pub- bli cazio ni in lin
. . considerazione le pub i generali sul
va da sé che le informazion
parte d1 questo materiale sarebbe an dato d'1sperso e ' in ogni· caso, ne sarebbe
. Am e rica Latin a m a aspetti
italiani) edite in ologi cam ent e, nelle pro porzioni non ché negli
etod azione italiana. N ella
. . fondo v algono m per le altre aree dell' emigr
La "S ezlOne d eIla guerra 191 4 - 1918" c nsta d'1 ctrca 1 5 .000 pubblicazioni
stato reso comunque difficile il reperimento m tempi successivi ·
anch e
. qu anti stid ato, consistente , e in
;, tipologid e
.

. . dell a " Gra nde guer ra" , la presenza, tutto somm a è dovuta al
ltahane e straniere edite fra il 191 4 e il 192 collezione e, di tale produzione editoriale ester
. . assai rile vant e della pro­
fatto che il Co
La gamma della pubblicistica è quanto �al v�sta e v�negata: libri, opuscoli, qualche caso p er la storia del Risorgimento, fort
. . mit ato n azio nale ampie ed
manifesti e fogli volanti, periodici e numeri u�lcl costitUiscono la tipologia pre- cult urale e isti tuzi on ale, riuscì subito ad ottenere della
valente della collezione' ed altrett an to amp1o e var�· egato e, il panorama dei pria autorevolezza mo ltissi mi org anismi ufficiali: dai · comitati
azi oni da ­
.
genen letterari e bibliografici .· reportages, racconti, poesie, dialoghi, canti impo rtanti collabor e neut rali, dalle autorità diplomatiche e con
in Italia e all' estero
si, alle ati
Croce rossa di tutti i pae delle associazioni di "italian
ità"
Naturalmente la parte più rileva�te deIl a coIlez10ne e' costituita da pubblica-
popolarP . comi tati ­
. solati itali ane, dai di ques te strut
ale. Si deve all' attivazione
zioni edite in Italia' ma è pure ampiamente rappre �entata 1a pubbliClStlca
a nav
riuscita acquisizione di un
Alig hieri e la Leg ole di
.
. este- quali la Dant e numero conside rev
ra, sta quella edita nei paesi alleati come m quelli neutrali o nemici. Nostro
. . ture diffuse ed operanti la ettin i, m ateriale mis cellaneo vario, finanche la
rnale tti e boll ad una
' libri, opuscoli, gio dest inato alla commercializzazione o
ente non
modulistica, assolutam ilmente recuperabile.
rna , e pert anto , diversamente, diffic
ampia diffu sio ne este come la gran parte
blicazioni censite si noterà
Croce p �r il suo scioglimento, in Scritti in onore di Vfittorio D� Capratts, Roma 1970; U.M. Mrozzr Scorre ndo l'ele nco delle pub finalità culturali,
cietari che rispondono a
..
L a mobtlttazione industriale in Italia Rom 1980 · il asctcolo mtestato a "Ufficio storiografico dell
li so
. .
� di queste si rife risce ad op usco
in pochi casi si hanno autori
personali. Si
mobilitazione" conservato in ARCHI�IO c:N� DELLO STATO, Presidenza del Consiglio dei mini- assistenziali e di prop agan da. Solo
di pubb licis tica comunemente definita
"effi­
di un gene re
tratta, nel complesso, uta e citata 6,
4 Sulla p�rticolare natura della produzione editoriale e ttpografica m Italia durante la prima
stri, Guerra Europea , 19.4.4.
. . .
di co nse guenza, scarsamente conosci nza di periodici, e
gue:ra mondtale si vedano le osservazioni generali d' P B mera" o "m ino re" e,
ARBÉRA,
prese
; Mil in termini quantitativi, la
ttt de congresso del libro (Milano, 2-5 aprile 191 7 '
La stampa e la guerra in Italia, in
A_ ( ano 1918 e le puntuali ed acute osserva­ Più consistente, e non solo
PREZZOLINI, na d��ante la guerra, in «Archivio storico ita-
. .
�tont. dt G.
ltano», 1918, disp. l e 2, dettate proprt' o nel perto o tn cut il pubbl'tcts
La riproduzione libraria ttalta
'
era il responsa
.
'di
. d .
· ta fiorenttno da richiamato
·
. . . '
grafico, aIle cui dipendenze e competenze trovavasi' fra l'altro, anche la Btbltoteca. . l.
bile a
dell sezi one "G '
t urt ca-ettca-soctale" n Il' b
e am tto d el m:desimo Ufficio storio-

5 In mertto alla tipologt'a di tali p ubbl'tcaztont


. . ed alla loro natura editorta legati alla reperibilità di
.
nda
. . tale pubblicistica si rima
..
le si rinvia al catalogo sui problem i oci­
�� ;
ore" e cessa l'aut
6 Sul concetto di "min
.
deIla mostra allestita da questa Biblioteca (Biblioteca d' st rta oderna e contemporanea, Fronte PREZZOLINI ,
La produzion e libraria.
cit., e, se ci è con
in
tn!erno. Propaganda e mobilitazione civile nell'l!al:'a del � {an e Guerra. Mostra bibliografica, 21
vazioni di G. itoria italiana,
ancora alle osser la storia del l'ed

l
.
' � parttco are, alle considerazioni che accompa tazione, di F. DoLCI, Catalogazione e reperim
ento delle fonti per
TORTORELLI, B ologna 1986.
I:editoria italian a tra
dtcembre 1988, 11 febbraio 1989 Roma 1 988) e, '
·
Otto e Novecento , a cur
a di G .
'
gnano la sezione " tipi" e la sezione "genert etterart .
na 85
Biblioteca di storia moder
84 Fabrizio Dolci
,
guerra mondzale" della
Ilfondo "Prima

. queste fonti si sono pro-


. . ratl. vo m eui questi documenti e
ciò è dovuto all' attenzione tutta particolare che il Comitato nazionale per la · rafico e an�· zza e.
am m mlst
storia del Risorgimento, fin dal primo anno di guerra, dedicò alla raccolta di �� �e e sono state raccolte ced�eorgedl
ezz a

m necessaria a com
mento di un fondo
ma che non pu
in gat � � � ò affatto defi nirsi una
questo materiale 7, attivando all' uopo tutte le istituzioni civili, militari, diplo­ Pur nell. a s tr lflcat lvo,
matiche e gli uffici della censura s.
nte slgn .
oqulo, confìdl' a-
" fìn d a
certa me
bibliografico. sla ut.ile gla
biblio grafi. co, . , per quanto att1en ' e l'argomento di questo co11 .
Sono circa 40 le testate in lingua italiana ivi comprese: la loro natura è più
· cltl' e
mo di essere!. rms
la
fonte " pr11llar
. l' a Latma e , m pro-
· che que sto co ntrl' buto ·

. entl. utile per le future giornate di co11oqm· su11 e-


.
grazwne l'taliana in Amenc
tradizionalmente "editoriale" rispetto al precedente materiale caratterizzato da .
to rap resen t! em1 '
un aspetto più marcatemente "societario". Non sempre si tratta di testate con oggi p. er quan �
gia, pa nm
an alo
grosse consistenze, assai spesso ci si riferisce a pochi se non sporadici numeri spetuva. e p er . ·

. azwne l'taliana in altrl contmentl.'


sparsi; purtuttavia si tratta sempre di una collezione sicuramente interessante, mlgr
complessivamente abbastanza omogenea e in qualche circostanza, come nel
caso del Brasile, assai significativa 9,
La ricognizione bibliografica che qui di seguito presentiamo è probabilmen­ APPENDICE
te da considerarsi esaustiva: controlli più accurati e capillarmente estesi po­
trebbero accrescere ancora di qualche unità il numero di libri e opuscoli . Ma se -
o i libri e gli opus �oli,

forma ridotta e senza la
. .
l' obiettivo che ci siamo preposti nel redigere questa comunicazione non consi­ per loc alità. Precedon
desctlzlOne e data in
o da e per t atl caztone.
vengon e sigla di collo
. rn-1:
Le segnalazioni � .
. gm
.
steva nella ricerca puntigliosa di una "completezza" di indagine, né in tal no 1 au, la cui
guo
senso, crediamo, si orientassero le aspettative degli organizzatori di questa
giornata di studio.
Argentina Colt'seo - Gran
Abbiamo cercato di offrire una serie di dati quantistici e tipologici sopra un
� ; o MCMXVI - Teatro
determinato fondo bibliografico; abbiamo inquadrato il tutto nel contesto sto - Comitato itali
serata di gala a
ano di
bene
guer
ficio
ra
delle
- VII e�io e
:
famtglte et rtc a �� :;:::
� ' Buenos Aires
191 6. Mis e. C. 59/ 13

F. PRANZA, A las m adre '


6.
da, Buenos Aires 191
s 2o edicion aumenta Mise. A. 79/25
(Propaganda paci fista) i-
rimpatrio per gli imm
A be nefici o della Socz.eta, dt. patronato e 2
to 3/2
Il Giorno dell'im migra ,
7 «Ma occorreva anche raccogliere quanto riflette la nostra guerra ed è pubblicato in giornali Mise. C.
gratt· tta
· zta
·ento italia no por el mtnt·
· nt,· Buenos
Latina. A ciò provvide un nostro diligente incaricato che esamina attentamente .. . », in Ministero
stranieri o editi in lingua italiana fuori d 'Italia, specie nell'America del N ord e nell'America Aires 1917. , .

, de ma�•;o de 1915 .
. os a l parlamt

s
d
ntos dtp . lomattcos p resenta. P ublicado por la
dell'Istruzione. Comitato nazionale per la storia del Risorgimento. Relazione presentata dal El libro verde. Docume en la sesz on
es ext ·
ert ore s on n ino
Presidente, On. Paolo Bosellt; sull'opera svolta dal Comitato dall'inizio dei suoi lavori (4 aprile stra de Re lac ion re 1916.
S Ferdinando de Apu
Ferdinando de Apure,
·
1909) al 15 giugno 1916. Roma 1916. Colonia italiana de S. Mise. B. 136/22
8 «Infine debbono considerarsi i giornali: il Comitato possiede:

RoLLERI GIOVANNI, Per la


1 .2.B . l 8
Buenos Aires 1918 .
a) una cospicua raccolta di giornali esteri ottenuti da quasi tutte le autorità diplomatiche e con­
guerra d'Ita l'ta,

RoLLERI GIOVANNI, Per


solari ( . . . ); 1 .3 .C . 1 9
b) la raccolta completa dei giornali italiani, anche di provincia, durante il periodo del Gabi­ gue rra d'Ital "
ta, Buenos Aires 191 9.
la
netto Boselli; . . . nella Repubbli ca
del Par tito rep ubblicano ltahano
c) la ricchissima raccolta, di insuperabile importanza, che a man mano giunge per concessione pop o o», lO rga no
«L'amico del

viene a possedere un numero ingente di giornali e riviste .. . »; in Ministero


del Governo, dall'ufficio di censura militare per la posta estera. Per questo tramite il Comitato
argentina, Buenos Aires . .

«Bo11ettmo ufficl'ale
dell'Istruzione. Comitato os Alres.
. del Com itato itali ano di guerra», Buen
'
nazionale per la storia del Risorgimento. Relazione presentata dal Presidente, On. Paolo Bosellz; sul­
' l
l l'opera svolta da/ 15 giugno 1916 al 15 giugno 1918. Roma 1918.
ID. , Rosario di Santa Fé.
de1 FR
j, 9 Per ogni ulteriore informazione e approfondimento sui periodici in lingua italiana durante la
moderna e con­ . Aires .
prima guerra mondiale conservati in questa Biblioteca si rinvia a Biblioteca di storia
«La Canagha», Organo · ·I Buenos ·

temporanea. Periodici italiani 1914-1919, a cura di M.L. CAVALLO - E. TANZARELLA, Roma 1989.
86
Fabrizio Dolci

«Giornale d 'Italia», Quo Ilfondo "Prima guerra mondiale" della Biblioteca di storia moderna 87
tidiano, Buenos A'tres.
.
nale italiano, Cordoba.
«Vtta Coloniale», Settima
beneficio da Cruz Verme/ha italiana, realisado no dia 2 7 abril de 1 9 1 7
«Vita Italiana»' S anta . no expectacu lo em
Fe' (Rosano d't S anta Fé). Polythe ama de Manaos. Publicado pelo comité de Cruz Vermelha Italiana
no Theatro
de Manaos, em favor de la mesma histituçao. Manaos (Amazzonia, Brasil) 1917. Mise.
Bolivia A. 80/22

XI n ovembre 1915 R.P. PARISI, In Nome della religione e della Patria. Parole dette per i solenni funerali nel
Omaggio della CoIont. . .
.
Emanuele III nel giorno .
taltana lll_ �
Bolivia a S.M . il Re Vitt
tempio della Candelaire in Rio de ]aneiro il 24 maggio 1917 in memoria e suffragio degli
del Suo genetliaco. ( um orio italiani caduti in guerra. Com traduçao em lengua portuguesa. Rio de J aneiro 1917.
ero untco). La Paz 1915. Mise. A. 80/14
Mise. C. 63152. 2° edizione riveduta e ampliata, S. Paolo
Per la più grande Italia - Trento e Trieste,
Brasile [1916] . Mise. C. 63/53
Rio
21 ' Ri0 De Janet.ro,
Album de «La Nuo Il prestito nazionale italiano. Volgarizzazione ad uso della Colonia italiana del Brasile,
va Italia» ' 192 0-19
R. BARBOSA, La req 1920. . de Janeiro 1917 . Mise. A. 23/16
Mtsc. C. 26/46
pub blicato . o C.B. PUTERI, Germani e latini. Conferenza pronunciata per la l o volta il 24 maggio 1916
uisitorià dell't'llustre
senatore
puscolo per iniziativa di un trad ?tt? per cura del «Fanfulla» e
gruppo... d. l. lt. altant
In
, San Paolo 191 7. nel Pavilhao 15 de novembro in S. ]osé de Rio Pardo, S. José de Rio Pardo 1916. Mise. C .

D. O. BATTENDIERI XX Mise. B. 1 34/13 24/11


z'l 2 0. 9. 191 7 - pro U. SERPIERI, Un assertore d'italianità: vita italiana all'estero, San Paolo del Brasile
' Settembre. Dt.scors .
mutt'lati di guerra
o commemoratzvo
. tenuto al Teatro M 1917.
' Belo Hortz onte 191 7 ·
uniczp' ale
Mise. 1.l.E.23
Mis e.
J'a
Collezione delle
pubblicazt'onz. dt' A.3 4/4
, . da p el
aganprop
pubblicaziont· " ttpo1ogica a alle '' mzgue uet combattentt.· [Raeco1ta mis 191 8 e per
l'Opera nazionale . J •
presttt· o nazionale V. SOLA, Da Roma a Trieste. Conferenza tenuta al Teatro Apollo in San Paolo del Brasile
di assistenz italiano
· te" varie] [Ri0 de Janetro
a commemorazione del XX settembre 191 7, auspice il Comitato della "Dante Aligheri",

cOMI:rATO FEMMINIL
men . cella nea di 18
·
1918] San Paolo 1917. Mise. B. 37/8
' Rel.azzone morale e finanzi
E "PRo PATRIA , . ' 1.4. 1.22
maggzo 1918. San
Paolo 1 918. aria 2 giugno 1915 XX Settembre MCMXVI - Per l'Italia, sempre! Riberao Preto-San Paolo (Brasile), 1916
-31
Mise. B. 135/12 Mise. D. 17/45
NO "PRo PATRIA ,
COMITATO ITALIA
maggio 191 8 Rio
. ne morale e
' Re/azzo · .
«Avanti!», giornale socialista, San Paolo.
. de Janeiro 19 18. finanztarza 25 mag
gio 19 15-3 1
COMITATO DI PR
OPAGANDA DEL PRE Mise. B. 38/23 «Il Bersagliere», giornale indipendente, Rio de J aneiro.
za. Rio deJaneiro STITO NAZIONALE
191 7 •
ITALIANO, Relazio
ne det"a
t. p reszu
· Jen- «Bollettino ufficiale della Croce Rossa Italiana - Direzione generale per gli stati meridio­

l'Or
COMITATO "PRo M ise. B. 381 27 nali del Brasile». San Paolo.
(S' p'AU o DE BRASIL), R
PATRIA " DE S J
•hera
• OSÉ DE Rro PARDo


durante zl I anno di
s�zegata dal Comita
to "Pro Patria "
guerra (24 maggio
1915- maggto 1
� �:
.
la Col nza t. alzana
t
916), San ]osé 191
elazione sul-
di Sao ]osé do Rio
Pardo
«Città di Caxias», periodico settimanale di interessi coloniali, Caxias.
«Il Corriere italiano», Rio de Janeiro.
7.
J
DAGO' Pro lz'bertau
e,

Rio deJaneiro 1 919 . Mise. B. 38/13 «La Civiltà latina - A Civilizaçao latina», organo settimanale della famiglia latina dello
Stato di S. Paolo, S. Paolo.
DELE GAZIONE l.l .E.22
GENERALE DELL
A C �OSSA �TALI��A PER GLI
BRASILE, Relazione
annuale e conto co :��: tzvo per / eserczzzo
191 6 ·
STATI DEL
. NORD
Rio de Janetro 1 917 .
«Fanfulla», San Paolo.
«L'italia», organo del Comitato "Pro Patria" di Porto Alegre, Porto Alegre.
J. DE MORAES, Allocuça Mise. C .5!3 0
o gentilmente pronun .
czada pelo
«L'italiano», giornale di Nasonelli, San Paolo.
ez. mo snr. Dr. for
ge de Moraes
«La Nuova Italia», periodico settimanale e rivista quindicinale, Rio de Janeiro.
a 89
. oteca di storia modern
mon dza le" della Bibli
88
Prima guerra
Ilfondo "
Fabrizio Dolci
. zstr 28 ago sto
ast ico amm tn · atz·vo. Montevideo,
Consiglio scol Mise. B. 53/3 3
. nite e p atroct.na ta dal
«La Nuova Italia», rivista settimanale illustrata, Rio de Janeiro.
��15 , Mon
tevideo 19 15 .

.
RIUN ITE. Relazto
ne m orale ed econo
mica dell'esercizio
22/ 18
Mise. C.
«La Patria degli italiani», periodico settimanale nazionalista, Itapira. DELLE SOCIE
ITALIANA .
ScUOLA o 19 17 . ' .

19 1 6- 1 9 1 7 .
Montev!de
� � e matinee dt benefi-
t
«La Patria itala-brasiliana», settimanale, Porto Alegre. ro ramm della serata
scuoLA IT ·
30-3 1 dicembre 191 6.
TÀ RIU NITE. �
ALIAN A DELLE SociE tt e per a scuola il
«Il Piccolo», giornale degli italiani, San Paolo. ilita ri, per i m utt la Mise. C. 60/17
t organz. dei m
cenza p er g

Mise . A . 5/22
«La Stampa italiana», giornale del mattino, Rio de Janeiro. dell'an no scola-
Montevideo 19 16. NITE DI MONTEVIDEO Premiazione
'

XXI ap novembre 1 9 1 6 -
«Stella d'Italia», gazzetta bisettimanale indipendente, Porto Alegre. E SociETÀ RIU
TALIANA DELL

. a e famiglie di richiamati (XI


S cUOLA I rtle - Natale
. di Roma). Montevideo 191 6.
d
«Vita coloniale», bollettino italiano mensile - Organo della Colonia italiana dello Stato stico 19 15 (nel . tan
Cro ce R ossa ttal . Mise . C. 60/26.
di S. Caterina . Florianopolis . .J;,cz·a della ntev! eo 1916 .
Serata � bene� d'Italia). Pro gra mm a. Mo
S M. t'l Re
«La voce d'Italia», Rio de Janeiro. Genetltaco dt . ·
.
. co settimanale Montev1deo.
· li
odi
l
«L'italian o», p eri ' .
Cile » , settim ana e lta ano , Montev1deo.
Pro P
<<
atria
Batalla del Astico al mar.
(Informe offida! del Comando Supremo italiano. Traducido
por Jeronimo Bollo Negroni, Capitan). Santiago de Chile 1 9 1 9 . Mise. B. 2/19
Memoria e rendiconto al 31 dicembre 1916 del "Comitato Pro guerra" e del "Comitato
Mise. B. 3 8/26
[Colzon1a ltaliana di G
ne u la
rasdualito1 �
al 1 915 .
Ve
Po r la Patria, San
Cristob
delle signore" agli italiani ablatori della provincia di Valparaiso. Valparaiso 1917. � ' Mise. B. 34/30
ia, Maracaibo 1 9 15 .
El derecho de Ital
Mise. C. 25/14
Memoria e rendiconto al 31 dicembre 191 7 del "Comitato Pro guerra" e del "Comitato
. ane .m u nezuela e Colombia, Caracas.
.
«L'ltalla» , settimanale ' Caracas. ve
delle Signore" agli italiani ablatori della provincia di Valparaiso . Valparaiso 1 9 1 8 . . dell e colo nie itah
Mise. B . 136/23 «La Patr1a» , organo
«L'Italia», primo giornale italiano quotidiano in Cile, Valparaiso.

Perù

Resoconto generale per l'anno 1915-1916. Lima 1916 .


COMITATO CENTRALE PRO CROCE ROSSA ITALIANA E FAMIGLIE VITTIME DELLA GUERRA.
Mise . B. 2/18
«La voce d 'Italia», giornale degli interessi italiani nella Costa ispano-amerieana del Pa­
cifico, Lima .

Uruguay
Per la più Grande Italia. Delegazione della Croce Rossa italiana in Montevideo - Comitato
di signore p ro Croce Rossa italiana e famiglie di richia mati. Montevideo 1 9 16.
Mise. C . 62/3 7
Programma della festa di beneficenza a favore della Croce Rossa italiana e delle famiglie
dei richiamati organizzata dalle alunne ed ex alunne della Scuola italz'ana delle Società
Fonti di istituzioni e di privati nel Veneto 91
EMILIO FRA
NZINA

Fonti di istituzioni
e di p rivati n el Ven
eto aggirare lo scoglio dell' esub�ranza documentaria con discorsi ideolo�ici � rec?­
stituiti che in sostanza presctndono dal confronto serrato con le fontl prtmane
e 11e spiegano un uso discontinuo e parziale all'allestimento di " affreschi" più e
·
meno plausibili.
«L'emigrazione - ha scritto Giuseppe Imbucci - è uno dei luoghi canonici
che più insistentemente è stato sottoposto a interpretazione (o rappresentazio­
ne) ideologica, anche per i forti elementi emotivi di cui essa era ed è portatri­
ce» 4, ma le diverse stagioni di una ben nota "polemica" sull'esodo in massa

battito sull'immigrazione in Italia (talora in forma di ritorno proprio dall'Ame­


degli italiani 5 a cui si vengono ormai sovrapponendo le fasi più recenti del di­

" '
fonti "private" ell� . ; rica Latina con la singolare epopea dei vu turnà" 6, hanno portato in luce a
L'importanza delle
venti di storia con­
ncostn:z one degli e
.
temporanea è �
facilmente ammessa . più riprese l'utilità ed anzi l'imprescindibilità del ricorso incrociato alle fonti
preoccupazioni d'o agli sp ctahstt, spes
� so al
e deptstem?1ogtc
di fuori di sottili'
· no rile
no e sta .
vanti l ' non è possibil
'
rdine interpretattvo
· o. Ad esse , benché esista-
pubbliche e private, al fine di sventare il rischio d'una indebita strumentalizza­

al�un� caratten. sttc


. e fare adesso
zione storiografì.ca del disagio prodotto dall'effettivo e smisurato accumularsi
��
. riferimento se non
he elementari delle per ricordare dei documenti cosiddetti di prima mano.
� �
ptu dive s "archivi
del tempo presente"
d c entazto . .
. p cc su tutte
m raccolte e cons
ervate nei Un ubi consistam è del resto fornito proprio dal versante "pubblico" di tale

studiost e m genere
numerostta che � � quella della straripan
mette a dura prova . te documentazione e dalla mole di materiali conservati negli archivi di Stato.
· · le tntenztont ordin · ·
atnct e catalogatrici
.

degli storici per i

uali l m �gtore d
. .
� deg li Nel rapporto e nel "confronto" emergono i primi spunti di funzionalità ope­
constste ora nel
un loro dtbattito
di qualche anno fa, p
"non farsi soffocare
� �

all ontl c me gm
coltà, nella fattispe
stamente notavano
in
cie, rativa e descrittiva garantiti da molte fonti private, di istituzioni, cioè, di enti e

ad influenzarli, entrano costantemente in contatto con ciascuno di questi sog­


? di singoli cittadini. La macchina statale e le sue articolazioni periferiche, oltre
asqu e Villant e Gab '
riele De Rosa.
«Lo �to�ico conte raneo -ijinf
glt. studiOSI di storia mpo . ezza
atti - non ha quella SICUr getti produttori a loro volta di carte e di testimonianze destinate a trasformarsi
med ieval ndo contempor�n�o si. carattdelle fonti che hanno
che p uo' sommergere il ncercator
montagna di carte che produce e e . m o nelle mani degli storici in tasselli d'un mosaico tendenzialmente unitario e leg­
erizz a anche per la gibile vuoi nelle più rigorose forme quantitative e vuoi in quelle di una più tra­
e» 3,
Di qm· l' angoscia .
dizionale esegesi o analisi narrativa 7. E d'altronde nell'esame delle relazioni
del frammento e di q che hanno legato e legano l'Italia ad altre realtà statuali e nazionali, com'è nel
m anche la tentazio
ne ricorrente di
nostro caso per i paesi dell'America Latina interessati da consistenti flussi di
emigrazione provenienti fra i due secoli dalla penisola, occorre precisare che le
1 Cfr. B. DI
R�ssegna degli SAB ANTONIO L' · rtanza degli are;h;�· t· prtv . fonti private rivestono una certa importanza anche per quanto concerne l'inte-
XI (1980) 1-3 ' pp.
' ·
«
archivi di Stato»,tmpo storia locale in
ula ch è anche il titolo d'una rubnca
att nello studio della
Us � ques
.rtvts. ta dt stor ta form ' 6
. �msertta da '

m. odo �ontm. uatiia delle Venezie in e t'a contemporanea - .


me da Mario Isneng h' ne11a
e

IMBUCCI, Servitù ed ambizioni della storia Per uno studio dell'emigrazione, ibid., p. 159.
.

vo da no t
· tondata 1

dtsperst sul territorio regionale venee to"materiali" che p�ovengano da archnel


testi monianze
ivi
1984 per racogliere in
privati di tipo famili'are 5
4 G.
Come suonava il titolo d'un noto lavoro .di Fernando Manzotti (cfr. E. FRANZINA, Emi­
(per un esempto cal�ante cfr., qul,. F. SELM
nostra razza . Let
pp. 127 -138).
"
tere sulla guerra di IN, "Italiani della grazione transoceanica e ricerca storica in Italia, Gli ultimi dieci anni, in «Altreitalie. Rassegna inter­
, in «Venetica», IV
un emigra to veneto tn Brastle
3 G. DE ROSA - P. VILLANI Fontt' (1987), 7' nazionale di studi sulle popolazioni di origine italiana nel mondo», I (1989), l , pp. 6-10).
6 Cfr. E. Aumsro, La grande paura di Udine, in «La Repubblica», 3 agosto 1989 e E. FRANZINA,
· e società nella storia' l
Vepopea di vu' turnà, in «Nuova Vicenza», VI (17 settembre 1989), 244, p. 2.
·
Economta .
per ta storta econo
con temporanea, m
mtca e sociale dell'età
LAZZARINI' Roma, Storta. e letteratu del!'Italt'a contemp oran
ra, 1983, pp. 69 e 73. .
ea Fontt. e metadt. .
dt rt'cerca, a cura di
.
7 Nonostante le polemiche cui han dato luogo continuo a considerare valide e condivisibili
molte osservazioni di L. STONE, Il ritorno alla narrazione. Riflessioni su una vecchia nuova storia, tr.
A.

it. in «Comunità», XXXV (1981), 183, pp. 1-25.


92
93
Emilio Franzina
Fonti di istituzioni e di privati nel Veneto
graziane delle informazioni e
dei dati attinti dall'apparato
· .
· tstr
trasversale e no n solo gerarc pubblico in modo
ht'co net. pm .,
d' tve rst
.
am bi en tt
Le dizioni, infatti, sono le più diverse e specie nelle zone maggiormente col­
oc
l ale e della società civile. d ell' ammm azione pite dall'esodo oltreoceanico ci si imbatte in formulazioni difformi: "Emigra­
statistica e d'indagine di com . à e lo. sv�lge�st quast m parallelo dell'attività
Segnalando da subito la con . .. zione all'estero" - "Emigrazioni per l'America e pratiche emigrazione" - "Re­
tiguit
come ho cercato altre volte
um e d'1 entt pnvatl (se n n a . gistri di emigrazione" - "Cartelle di emigrazione" e via elencando.
di spieg are s sotto lo sttm � ddmt ' · tura d'l sm goli), Un punto d'incontro e di verifica particolarmente importante è costituito
anche talvolta surrogando1o
vernative e prefettizie ma ' olo delle autorità go - qui, comunque sia, dalle documentazioni, che sono spesso tra le meglio conser­
.
sta necessario esordire' allora . . . e anttct · · pandolo, penso
dalla ctta zto ne det . vate, relative alla misurazione e alle quantificazioni dei flussi giusta le richieste
nel Veneto riguardano la sto ·
rla della pn.ma emtgr .
fon
.
di ptu · tto sto constst entt. che trasmesse dai prefetti e diramate dalla Direzione generale della statistica del
te " o transoceanica tutta o qu azt on e cost'ddetta " permanen-
. ast' tutta d'trettast. dalla reg · Ministero di agricoltura, industria e commercio. Assieme alla massa di circolari
nente amertc '
ano. Questi fondi vanno nn .
tra .' . . �one, verso il subconti-. ministeriali (d'informazione, dissuasive, proibitive ecc., rispetto all'opportunità
comuni grandi e piccoli dove � c atl mna zttutto negli archivi dei
naturalmente ct st� tr va dt� fro generale o contingente di emigrare in questo o quel paese dell'America Latina)
situazioni di raccolta e di . nte ad una varietà di
., .
conser vazton � . e assieme alle direttive passibili in sede locale di rielaborazione da parte dei
. e c h e
� proEondtta o 1ll dettaglio i
grado il ncercatore di conosc me dta m en t e tu�tavta, mettono in
ere meglio e ptu . � sindaci e delle autorità comunali 10 , la realizzazione dei prospetti trimestrali e
canismi d'interrelazione c . . . . mec- periodici sull'entità e la natura dei flussi in uscita con destinazione le Ameri­
. on le 1ll1Zlatlve pubbliche det· go
det paest. ,'importatori" o "in vernt. sta . .
lt al' tan o che che, offre agli storici, e non solo a quelli "diometrici" , un'opportunità in più
cettatori
Solo di rado e nel caso det. . , . " d'1 ma?odopera soprattutto rurale. per vagliare l'attendibilità e gli scarti dei rilevamenti ufficiali e pubblici.
ptu lillportantt capoluogh'l d'
la norma del versamento pre 1 provm · cta.
Sl. verifica
dt' padova e d'1 'ver
sso il competente Areh'lVl· o In realtà, su questo terreno, ho l'impressione che il meccanismo funzionasse
faccio gli esempi di Rovigo d'l Stato (per il Veneto poi discretamente e senza indurre distorsioni di rilievo che non fossero rilevabili
. . r on a) . tu .
gll areh'lVl comunali convivon ' P' ' d'l frequente, tnv ece, anche, per dir così, "all'origine" (si pensi ai casi di espatrio per l'estero vicino
o con qu llo corrente nelle
avviene a Feltre a Belluno � sedi municipali (come che le statistiche su indicazione dei comuni qualificavano di tipo "temporaneo"
' e per il perlodo dal 1893 in . v
pot, a tce · nza) o si tra-
preced e l ' anno sopra citato)
vano presso le bib lioteche c'1·v1·che ( come accade anche se di fatto preludevano poi all'imbarco degli emigranti e delle loro fami­
a Vi cen za pe r il peno .
do che
tori dei rilevamenti e poi dei censimenti, in altre parole, tendenzialmente con­
I pt ' eco . . glie in porti esteri su navi straniere dirette all'America del Sud). I fogli prepara­
.
. .
za det cast detengono gelosa· l 1' com um pot n ella stragran de maggtor .
esttl· a1ternt e con differen
. mente un l oro " areh1v1o ston· ' .' . an-
te im e;no la conservazion
co " e ne cur ano con fermano i trends e i numeri offerti più tardi, a stampa, dai competenti uffici
Am
.
tanta varietà di situazioni cor
la storia dell'emigrazione m ·
:
ris o de po . , er quanto con
e e la consultabilità. A governativi 1 1 e fanno apparire meno fondato il rischio contro cui metteva in
enea mertdtonale una ana1og
. � ? cerne più da vicino
catalogazt. oni e di regestazi a mol tephct . .
. ont' che scavalca ampta .' tà di
mente quella d'l legge delle
l O Per un confronto rinvio ad un mio vecchio lavoro (La società rurale veneta e l'emigrazione
" categone" rigide in cui a rig .
or di logi ca dov ebbe o ne
XV) tutti gli atti amministrativi pertm � r ntrare (cat. XII, XIII e
l al 1enomeno . m OVl·
camb'1 eli rest'denza eccete·ra
·
laztone, anagrafe censimenti ' e n t' ffientt· della popo- negli anni della Sinistra al potere, in Atti del III convegno di studi risorgimentali. Opinione pubblica,
9,
' problemi politici e sociali nel Veneto intorno al 1876, Vicenza, Comitato provinciale dell'Istituto
' per la storia del Risorgimento, 1978, pp. 301-370) dove sono utilizzati materiali provenienti da
dieci archivi comunali (Belluno, Carrè, Cittadella, Castelfranco, Feltre, Montecchio Maggiore,
Sandrigo, Rovigo, Vicenza) del Veneto.

� E. FRANZ,INA, Il "biometro delle nazion


11 Cfr. A. LAZZARINI, Campagne venete ed emigrazione di massa (1866-1900), Vicenza, Istituto
. .
i" Prtmt rtZevamentt. sull'emigrazion per le ricerche di storia sociale e di storia religiosa, 1981, pp. 25-38. Le indagini condotte a livello
R
soctale nell'unificazione italiana e, in L'indagine

ehe Sl· avvale d eIl a doc


a cur d'l R. OMANE di piccoli comuni, ad ogni modo, rimangono la fonte privilegiata per conoscere l'andamento dei
(dicembre 1980), 45,
6 � LLI, nr. speciale di «Q

·
uaderni storici», XV,

· tJca
III, pp. 96 - 1005 flussi all'interno delle aggregazioni ministeriali che, per ovvi motivi, giungevano ad informare,

d e1 Veneto cfr. F. MO
9 Per un esempio
umentazione ar h'lvts come limite estremo, sulla situazione delle province e dei distretti o circondari (sempre a titolo
comunale
DESTI, Emigranti bellune
popolari, Milano, Angeli, 1987. si dall'800 al Va;�ont. Sfruttament in una provincia esemplificativo cfr. L. ToRRESAN, Crespano Veneto. Comune e parrocchia dal 1 866 al 1898, in
o, burocrazie, culture Comuni e parrocchie nella storia veneta fra l'Ottocento e il Novecento, a cura di L. ToRRESAN - A.
GAMBASIN Vicenza, Istituto per le ricerche di storia sociale e di storia religiosa, 1983 , pp. 43-44).
95
94
Emilio Franzina
Fonti di istituzioni e di privati nel Veneto

finali
guardia anni fa Edoardo Grend1· . .
convmto che la premm enza data at. ris .
ed omogeneizzati dalle autori ultati
tà sta tal i in . . considerato perché incoraggia a far ricadere nel novero delle fonti private, utili
canovacci allestiti dalle autor
sa di frainten dimento e di �
ità perite . ch:• rap resen
conf�stone eg�t scopt , esse
.
mat

erta , rtspetto alle minute e
tasse una forma pericolo ­
ai allo studio dei rapporti del Veneto con l'America meridionale, anche quei non
pochi documenti che vennero raccolti dietro impulso di istituzioni e di enti
'
a un a1tra 12 ,
p er gli storici da un lato e ndo diversi, questi ultimi
per t' ml.suratort pubbli·Cl. , d locali (accademie e comizi agrari soprattutto) fra il 1876 e il 1878 sull'esodo
ali "nu ;�
Discorso analogo a quello
:�, d'del re �to , p otrebbe essere svolto
sui . dalle campagne che si stava allora verificando per la prima volta con grande
riguardo alle inchieste into
rno e mo a tt l svolgim
sangue profuso a torrenti, sempre immigrarono i popoli - si legge in uno di
intensità: «Il bel paese nel quale dacché abbiamo annali di Storia, a prezzo di
Gli archivi comunali senz .� ento dell'emigrazione.
g ll. e consen tono di risa ' 'altro, s ono ptu prodight,· m · questo caso, di dett
a-
lire m ' essi - ora è desolato da crescente indomabile emigrazione di agricoltori verso
reclutamento all'operato . �glta. per m.olte questioni (dalle campagne di
.c
det stngoll agenti di emtgra lontanissime, incolte e loro sconosciute contrade. L'emigrazione per l'America,
ren om · zto · ne) alla sostanza
. eni presi in esame e p ot. rl!e ·.c ..
rttt . . dei ai villici nostri prima ed ora nota appena di nome, in proporzioni sempre mag­
Messe al confron to delie sca
strtngata e telegrafica. n elle m ono gr a f'te mtn · tste rtali in forma giori da due anni continua... » 15.
funzt'onart. delia n·trezione ' i he che Vl· riservarono
.
. nde
il prer.cetto. d'l Venezia e i rne r g
Marcon, nell' e troterra lagu statlsttca, 1e VIce
Le parole di Luigi Gaiter a Verona nel 1877 hanno echi innumerevoli ed
anche a prescindere dai riscontri a stampa - su libri e soprattutto su giornali 16
· ·
st· svolsera tra Gaggio e dl
che
Settanta e la metà della de n_ nare, fra la metà degli anni
. cade successiva assumon o _ ci ricordano l'esistenza di fondi archivistici d'un certo interesse presso
se Inte uno straord'mario risalto
, ' rrogate in modo minuzioso con l ' aus'ilIo . l'Accademia di agricoltura della città scaligera, come poi presso l'Ateneo di
a s erie di ep isodt. t.n cen tratt. t �omunal'l ptu diverse,
delle font . .
com e avvenuto per un ,
Treviso, appunto in esito alle inchieste private che i due enti promossero sull'e­
almente anche alia bravura) no in
America Latina grazie all'tm sull esodo con tadi
sociale e gli altri presso la civica di Treviso 1 7, questi materiali forniscono un'i-
. ' p egna ( e natur migrazione nel torno di tempo ricordato: conservati i primi nella biblioteca
Livio Vanzetto 13 '
ct come Pt. ero Brunello e di stori-
La g enericità e l'indete
rmin atezza delle tormule
aree di partenza alle mete espo
o talvalta un limite di
su d-amen. cane costit uts. con sitive applicate nelle
questa documentazione, .
15 L. GAITER, Sull'emigrazione dalla Provincia di Verona per l'America negli anni 1876-77, ms.
bench e, sta
tre p aest. sugli altri: Brasile
, .
.c
rac ile e corre tta r ·
lp otest. del rtfer
.
imento a
A
in ARcHNIO DELL'ACCADEMIA DI AGRICOLTURA, Verona, b. XII, ins. 16 ( 1877).
. rge nttn a e U rugu ay .
1 6 Cfr. E. FRANZINA, La grande emigrazione. [}esodo dei rurali dal Veneto durante il secolo XIX,
In una tn dagine tipo c
ondotta sulla scorta di tontt. .
prealpino d l v,enet� cent

un comune collinare e prtvate e municipali per
rale, Venezia, Marsilio, 1976 e passim.
17 Nel caso di Verona fu, come si è detto, la vecchia Accademia di agricoltura, arti e commercio
pio: «L'emigrazione della un autore nota a d esem -
seconda eta' dell 800 era
verso l'Amenea · , soprattutto del sta ta ·
perm anente e rtvolta
sud- B�a�ile Argenttna, .
Uruguay, Paraguay. Il
a bandire nel dicembre del 1876 un concorso sul tema della emigrazione dei contadini "e sui
luogo preciso di destinazio mezzi d'impedirla" che venne vinto dal possidente locale G.A. FARINATI DEGLI UBERTI, La emigra­
m ente "America" . .. » 14,
ne non e;a at tn . ' .
dtcato. A volte dichiarava
no sola- zione dalla provincia di Verona. Cause e rimedi, Verona 1877, ma che diede luogo a un interessante
Nell'emigrazione delle orig accumulo di testi rimasti poi a giacere, come quello già citato del Gaiter, nell'archivio dell'istitu­
ini questo è un particolar zione (si tratta di otto memorie - su nove presentate - oggi conservate fra i manoscritti dell'Acca­
demia nelle buste V e VI agli inserti 60, 62, 73 e l, 3, 4 1 ) . Ne tratta diffusamente e ne edita alcune
e che m erita d'essere
in appendice la diligente tesi di laurea di A. MARCHI, Problemi economici e sociali del veronese
dopo l'unità. I primi flussi migratori transoceanici (1866-1880), Università di Padova, Facoltà di
12 E.
GRENDI, Micro scienze politiche aa. 1977 -78. Analogamente a Treviso, due anni più tardi, e cioè nel febbraio del
Il,
pp. 507-508. analisi e storia sociale' in «Quaderm. Stortct », XII (maggio-agosto 1977) 1878 fu il locale Ateneo presieduto da Antonio Caccianiga e diretto da Luigi Ballo a istituire una
. .
35,
L VANZEITO I rtcc· ht· e t pellagrost: Cost G commissione d'indagine per esaminare le cause dell'esodo oltreoceano delle popolazioni rurali,
ante r�·s e t.a fiondaztone del
'
ttana. Mogliano Ven eto
13 ·
·

· «riconoscerne la natura, proporne i rimedii, alleviarne i mali, ove sia possibile, trarne anzi del
e

M.arcon e Gaggto
1883 Abano .1etme, Franctsc
t' 1 985 ·' .p. BRUNELLO, Storte dt. un secolo
primo pellagrosario ifa- bene». La commissione limitò i suoi lavori all'inchiesta sull'emigrazione cosiddetta "definitiva" e
14 L ZOLIN, Breg
'T'
• •
.
.
.
nella seconda metà de!!'Ottocen
to, Comune dt Marcon ( 1 987 ) /a. quindi proprio ai flussi che si dirigevano allora verso l'America meridionale e sollecitò, ottenendo­
cit. p 255
·
anze.· Comune e parrocchta· ne
l secondo Ottocento Comun . ;�
·
li quasi sempre, gli aiuti e le risposte di soci e di notabili residenti nel territorio provinciale. Quello
' • • • m
t e parrocchte. . . . che ne scaturì fu un quadro non esaustivo, ma indicativo e interessante - specie per alcuni distretti
- dell 'emigrazione delle origini e dei suoi nessi con la propaganda emigrazionista di compagnie e
96 Emilio Franzina
Fonti di istituzioni e di privati nel Veneto 97

queile notarili dove


dea delle condizioni agricole e sociali
della prima emigrazione, illuminano ' . s1. rmve
. ngono - come a Schio o a Lonigo in preture fatte
· 1tl· e sugli
pera di reclutamento e di propagand l o­
pure annettendole invariabilment
a attivata dai governi sudamericani
e un valore attivo e negativo che
(e sia
non sempre
oggetto d''mdagme ravv1cm
.
.
. .
-
at a 21 frequenti informaziOni . . sm· risvo
. .
ebbe) 18 e integrano per zone effet.ti del fenome?o emlgratorio non scevri talora di straordmana pregnanza .
ben determinate i riscontri offerti , . che trovo assai congeniale perché relativo a un
pubbliche e comunali 19, Delle qua dalle fonti Cttero per tutt1 un esempio
li ultime, tuttavia, prima che ci si . . . ·
esse, c 'è ancora da dire che rimang congedi da antico �migrante trasformatosl m agente di emigrazione . Francesco S. arton,
questo il su� nome, . era stato protagonista negli anni Settanta d' un� mfel'l�e
ono una specie di miniera di not
sui rapporti prodotti dall ' emigra izie dirette
zione anche al di fuori delle ista
prettamente burocratrico (serviz ' nze d 'ordine
. l'la che l'o antologizzai. a suo tempo m · Merte· a .1
i d anagrafe sollecitati da oltreoc espen· enz. a d1 espatno ( o di' tentato espatrio) drammaticamente registrata m
più diversi di certificazione, rice eano ai fini M
dimostra il fatto che spesso gli arc Merica! 22, Nel nativo � ae d M r, quindici anni più tardi, il Sarton, dl' ve-
rca di parenti, vertenze ereditarie una corns pon denza da arslg
. .
hivi dei comuni ci tramandano � !
.
ecc. ) come
documenta­ � � : '
zioni epistolari suggestive e com
patte 2o e trame di vicende individ noto frattanto segretano ell lo l società di mutuo soccorso e facendos�
'.
liari in uno spaccato di storia soc uali e fami­ . eserc1' tava il mestiere di subagente per conto di
compa�nie d'1 navigazione attive sulie rotte platensi · Delle sue nuove V1C1Ssltu-
iale consegnato a singoli incartame scudo anc. he di questa canea . . .
minato da esigenze pratiche com nti e deter­
d'1 queIl e di molti suoi paesani da lui indotti ad espatriare �
e le separazioni coniugali, il rico
dini e, m filigrana,
dei figli e, spessissimo, le verten nos cimento . . ·
Argentina, ci parla in dettaglio una sentenza pretorile del 1 892 con la quale il
ze legate al mancato arrivo dal ' .
rimesse in danaro per il cui rec l America di
magistrat� l o cond. anna per contravvenziOne all' art . 10 della legge 3 0 dicembre
upero si affidavano a preferenza .
municipali. le autorità
1888 sull emigr�ziOne, avendo e li danneggiato tre persone intenzionate a tra-
La dinamica di contenzioso, del .
resto, rinvia anche ad altre fonti,
versate nei competenti archivi di
Stato, da quelle giudiziarie di pri
non tutte sferirsi in Amenca perce�endo J�naro. « onde procurar loro l' imbarco e [aven­
mo grado a .
do] ben msegnato dove m A. menca cl sono le arie buone» nonché per avere
loro insegnato vocaboh. m t
. lmgua pagnuola vocaboli che non seppero rlpete­ .
re [per] aver loro consegnato d e e carte c�n delle frasi italiane tradotte in
«
'
agenti, benché anche qui
le preoccupazioni maggior Spa�n�olo ed �1tr� che n o eppero ncordare» . • 23
ratori (ora raccolte nel fond
luogo della Marca sub «Em
i fossero costituite, nelle rela
o «Ateneo di Treviso», dell
a Biblioteca civica e del
zioni dei collabo­
Museo del capo­
L ep1so 10d ' m se m od e s�: per quanto signifi
·
c ativo e tipico della fase in cui
.

�� � !� � � � ::� � � � � � d � �;
igrazione 1876 -1 878», cart v ' r i e a t 0 r l 'Ame-
eggi e documenti) dal prob
�red
nca � a :' :s� : :� :��a� � :l: �f :r�� � :�i ra :e a ari d' al-
zione di manodopera agri lema della rarefa­
cola e dal fenomeno di trasf
ormazione fondiaria nelle

r �
affitto e della proprietà part zone del piccolo
icellare. Iniziative del tutt . .
anche altrove e in particol
are a Udine per impulso
o conformi vennero prese
negli stessi anni tronde, di altri sono ri�chl di d� cu e?t ' atti a far luce sulle dmamlche com­
dell'Associazione agraria
lungo tempo, sino almeno
agli inizi della decade 1880
friulana che anzi per
, si sforzò di seguire da vicin
portamentali, economie he e pslco oglc e perfino dei vari protagonisti del­
delle correnti emigratorie o l'andamento
che si volgevano soprattu
tto all'A rgentina, mediante inchieste l'esodo.
so una sistematica raccolta
di testimonianze (lettere,
relazioni, deposizioni) che
e attraver­
Benché manchi. al nguardo . u� a m . d g . e sistematica non è da escludere, per
� �
van. cenni. che Vl· ded'Ican� alcuni stud1os1 esamma
gran parte smarrite per la sono andate in
deprecabile perdita dell'arch . ndo ad esempio gli "incenti-
vi" all' emigrazione offerti o proposti a lI'velio aziendale alle maestranze operaie
'
desume da quanto già all'e ivio sociale o di alcune sue
sezioni, come si
regolari - sul suo «Bollett
poca l'Associazione decise
di rendere noto - con resocon . .
ti e cron
ino» a stampa (cfr. G e A.
in Brasile, Venezuela e Stati . Dr CAPORIACCO, Colonifriulani in Arg ache
Uniti, Reana del Roiale [Ud entina,
18 Cfr. E. FRANZINA, The ], Chiandetti, s.d., pp. 43 -
91).
commerce of migratt'o
n: Aspects o/ recruitment o

l Center IHR C, University


Argentina and Brazil in the / Italian workers /or
Paul-Minneapolis (Spring Htl
second half of the nineteen
th century ds. agli atti del

,,
, Symposium di St
1986) su <<A
of Minnesota, 6-9 november . . .
Century o/Europ ean Migratio
ns 1830-193 0 Comparative 2 1 Cfr. E. Pou, Ambiente socta!e
. e "crtmtna . o (1889-1914), Tesi di laurea, Università
l'tta a Lomg
' ' ·
19 Ricco di documentaz . Pers pect ives».
22
ioni al riguardo, fra quelli di Padova Facoltà di magistero, aa. 1977-1978 ·
che conosco e che ho con

23 L' episodio e la documentaziOne, desunt
sia l 'Archivio comunale di sultati, mi sembra E. F NZINA, Merica! Meric� ! . . . cit., pp.
�-1��.
Cittadella (Pd) in cui, fra
l'altro, sono conservati num

,,
reclutamento per il Brasile erosi "libretti" di
2 ° Cfr. E. FRANZINA, Mer
e in particolare per Sao Pau
lo di braccianti e contadi � a . r chivio storico della pretura di Schio, si trag-
ica! Merica! Emigrazt'one e colonizzazio
ni. · dt' operai e dmamtche socto. demog�a·!:
gono da E.M. SIMINI, Espulstone �h
�'" e in un distretto industriale
ne nelle lettere del contadin , . . .

'
veneti in Am erica latina, 187 veneto: l emtgraztone da Scht· a fin e '800 m Un altra ''
.
6-1902, Milano, Feltrinelli, 1979
nei secoli XIX e XX, a cura d! E. FRANZINA, Ab ano 'terme, Francisci, 1983, pp. 6 1 -62 e 66.
i veneto. Saggi e studi di storia detl'emigraztone
. �
98 Emilio Franzina Fonti di istituzioni e di privati nel Veneto 99

da?a p:opri�t� in momenti di crisi o di forte tensione rivendicativa 24, che pro­ con finalità
comune erano state istituzioni complementari, operanti, sia pure
p�to gh archtvl �elle so �ietà di mutuo soccorso d'estrazione la più diversa ser­ e da quando
. . e delle ripercussioni che l'emigrazione in America diverse, sulla stessa realtà territoriale e sociale», a maggior ragion
btn ? traccta det motlvl avevano fatto
gli Asburgo, e poi gli stessi governi liberali del regno d'Italia,,
Lat�na venne ad avere nel Veneto tra i due secoli. Così come qualcosa in pro­
della parrocchia «un organo dello Stato più che della Chiesa» 2
8
postto con�ervano �i ��tto, là d?ve si sono salvati (a Feltre ad esempio) 25, i inazio ni che la storiografia
. . , Tale circostanza toglie molto vigore alle recrim
costddettt Segretartatl dell emigrazione afferenti in sede nazionale alla mila­ amano compiere
cattolica e, per il Veneto, lo stesso benemerito Gambasin 29,
nese "Società Umanitaria" o alla confessionale " Opera Bonomelli" a dispetto i, una funzione
per rivendicare alle fonti "di base" , specie appunto parrocchial
de�a preferenza da entrambe dichiaratamente accordata ai movimenti emigra­ incapaci o meno
. e un ruolo antagonistici rispetto alle fonti statali e pubbliche,
tori dt tlpo temporaneo e continentale europeo 26 , e più prossima
adatte, a loro giudizio, a restituire i contorni d'una storia social
�e disper�ioni operate dal tempo e in particolare dagli uomini durante il all'effettivo svolgersi dei fatti. Cionondimeno son grand i ed anche abbastanza
�enodo fasc�sta, ai danni sia delle organizzazioni cattoliche che di quelle socia­ ica Latin a le poten zialità
documentarie degli archivi parrocchiali in cui si conservano
ricche di puntuali riscontri per l'emigrazione in Amer ro
hste 27 che sl erano assunte compiti di tutela e di guida per l'emigrazione han in buon nume
fa�to sì che � connessione con le seconde (ma non solo) un ruolo conserv'ativo spesso per offrire
corrispondenze di emigranti 30 e canovacci d'inchiesta serviti
pr�mano a�bt�n� finito per esercitare e detenere gli archivi delle parrocchie a
.
fonti eccles iastich e di grand e valore, quali
elementi di prima mano ad altre
c�1 spesso l mtsstonari e i laici, scalabriniani, salesiani e bonomelliani, si appo­
notoriamente sono gli atti delle "visite pastorali" 31 .
gla;ano o fa�evano spontaneamente capo. C'è da considerare inoltre che da onio d'informa­
Meno sfruttato, sin qui, sembra invece il rimanente patrim
v�n son?aggt condotti sin qui per impulso di Angelo Gambasin e degli allievi spogli o di altre carte priva­
zioni e di dati che si potrebbe pure desumere dallo
seguito dei
tato anche n. frutt? d'u�a �e�ime�tazione più lunga e complessa che può arre­
dt Gabnele De Rosa questo aspetto archivistico delle fonti parrocchiali è risul­ emigr ati, al
. te e di curia relative a figure d'intraprendenti sacerdoti
i, "il curato
compaesani in Brasile e in Argentina, come , faccio due esemp
3 : figure di mis­
care vantaggto �gh st�dtosl dt stona dell'emigrazione in America Latina. d'Ignago" Bortolo Fochesato o come i bassanesi Colbacchini
2
Nel Veneto, tnfattt, nota Gambasin, «per autentica tradizione parrocchia e te "americano"
sionari e di preti che son meglio conos ciute ancora per il versan

2� � ? ? �
nc ra Pe; Schi cfr. la ri ostruzione di E.M. SIMINI, Le origini a Schio, in La classe, gli
. 28 A. GAMBASIN, Fonti parrocchialz; municipali e storia sociale, in Comun
i e parrocchie . . . cit., p. 7 .
uomznt e t partztt St rta del movtmento operaio e socialista in una provincia "bianca": il Vicentino
(18:;-1948),
. �

FRANZIN , Vicenza, Odeonlibri, 1982, I, pp. 206-207.
29 A . GAMBASIN, Parroci e contadini nel Veneto alla
fine dell'ottocento, Roma 1976.
questo aspetto, gli archivi delle parrocchie mon­
pubblicazioni come: F. SIGNORI, Valstagna e
a cura d1 E.
�fr. A FREscu�, I �egretart dell'emigrazione di Belluno e dei Distretti di Feltre e Fonzaso, 3 0 Particolarmente interessanti risultano, sotto
la
Tes� d1 la�rea, Un��
cfr.
. . erslta, d1 Padova, Facoltà di Lettere e filosofia, aa. 1974 - 1975. tane e pedemontane (per alcune indicaz ioni
Va/rovina. Un paese e la sua gente, a cura di G.
6 N_el cart�gg1 l�tercorsl. fra le autorità municipali e i responsabili degli organismi assistenziali Destra del Brenta , Valstagna 1 98 1 , pp. 400-44 0;
anche se in molti casi la disponibilità documen­
parasl�dacall de� �mlgrazwne,
. NEGRE TTO, Bassan o del Grappa 1987, pp. 57 -61),
0
_ come l ' "Umanitaria" , si ha conferma, tramite le fonti d ' archivio parrocchiali coevi come ad Asiago «La Squilla
:omunah, de:l ' avvicinamento ef:ett�ato da tali organismi, nati per tutelare l'esodo europeo e
bollettini
taria (attestata ad esempio dai fogli e dai
all'arciprete dai luoghi di emigrazione) si è
�emporaneo . al problema dell em1graz1one

. alpina» che già pubblic avano brani di lettere inviate
za originaria (cfr. a mo' d'esempio le testimo
­

transoceanica e della vita delle comunità italiane
a estero ontano ' a ? artire più o meno dal 1912 quando anche il Brasile e l'Argentina furono fatti
venuta riducendo di molto rispetto alla sua ampiez

oggetto di attenzwm concrete al riguardo (cfr M PU NZO Inventart'o de!''''a "Serze


'
di G.B Stievan o, Arcipre te di Caltrano, 1897-1 901,
. nianze raccolte in Gli emigrati nell'opera .
· · • · Emtgrazzone
· · " del

3 1 Cfr. L. URETTINI , I:emigrazione nella Diocesi


· . Vicenza 1912).
Fond° "A sszstenza e Prevzdenza" dell'Archivio della Società Umanitaria di Milano, Roma, Poligra- di Treviso in due inchieste parrocchiali (1913-
fico �ello Stato, 1987, P 20); per un riscontro archivistico locale relativo a numerosi comuni del ETTO, Parroci ed emigranti nel Vicentino del
Polesm� � d:l Padovano cfr. lavori come M. TRAMARIN, I:emigrazione dal Polesine (1876-191 4)
· 1914), in Un altro Veneto. . . cit., pp. 67-75; A. LAZZAR

d1 Padova, Facoltà di Lettere e filosofia, aa- 1972 - 1973 (rr


' in onore di G. De Rosa, a cura dì A.
�es1 d'1 1aurea ) , e s. RAGAZZO
.
sociale e religiosa scritti
_ · primo Novecento, in Studi di storia
I:emzgrazzone dal Padovano nell'età giolittiana, Università di Padova Facoltà di Lettere e filosofia '
Umverslta ; S. TRAMONTIN, Il problema dell'emigrazione nella
. ' CESTARO, Napoli, Ferraro , 1980, pp. 1089- 1 1 13
alla prima grande guerra), in Scalabrini tra
pastoralità dei vescovi veneti (dalla fine dell'Ottocento
2 7 Cfr. specie P. V. CANNISTRARO - G F. ROSOLI Emzgrazzone,
'
aa. 1977-1978. interna zionale (Piacenza 3-5 dicembre 1987), a
vecchio e nuovo mondo, Atti del Convegno storico

de!l'Opera Bonomellt' (1922-1928), Roma, Studìum, 1979.


G.F. RosoLI, Roma, CSER, 1989, pp. 269-298.
· · ' · • Chtesa
· f ·
e ;asczsmo. lo scioglimento
32 Cfr. G.
cura di
iero, 1983.
BERTACCHE, Il curato di Ignago, Vicenza, Stocch
1 00 Emilio Franzina Ponti di istituzioni e diprivati nel Veneto 101

E
della loro azione o per l'importanza anche culturale che ebbero a fine secolo se con le autorità di governo argentine negli anni Ottanta del secolo passato .
ame-
nei rapporti fra Italia e America Latina 33 . quel poco si trova per lo più rilegato nei libri e n�gli �puscoli d'interesse
Sul piano della documentazione iconografica, ma non solo di quella, ci sa­ ricanistica ed emigratorio che diedero spunto d1batt1to
. .
al 35.
che
rebbero infine da indicare strade poco perlustrate nel Veneto come quelle che Altrettanto sporadico e frammentario è il quadro delle test1mon1anze
tisi in qualch e
portano ai santuari con le loro raccolte di ex-voto, e, non di rado, con le lettere emerge dallo spoglio dei fondi intestati a scrittori e poeti occupa
sebbe­
�lla Vergine .e ai santi provenienti da fedeli emigrati oltreoceano per grazia modo di emigrazione: dallo Zanella 3 6 , intendo, ad Antonio F?gazza�o,
Bo­
1mpetrata o r1cevuta 34, ne fra le corrispondenze di quest'ultimo spicchino le lettere d1 monstg�or .
Nelle biblioteche civiche, per lo più, e in quelle dei musei cittadini meno di dello scritto re furono solo mdlret ­
nomelli (mentre con lo Scalabrini i rapporti
frequente, si concentra la quotaparte più elevata di fonti private per il confluire in Brasile e in Argen tin �.
ti 37 e alcuni interessanti carteggi di persone emigrate
e lettera na
in esse di archivi personali e familiari di studiosi, di politici o di funzionari che A mezza via tra la raccomandazione e il vincolo di simpatia umana
iò co�
all'emigrazione verso l'America Latina avevano dedicato, in vita, per passione si pongono le missive che il romanziere ai primi del No:ecento scamb ,
affan
o per motivi d'ufficio, una costante attenzione. una scrittrice Giannina Rotigni Marsilli, sposa d'un p1ccolo uomo d
Oltre ad acquisire fondi di istituzioni private piuttosto compatti - come si è iche ad espatr iare in Argen tina . Con i
veneto costre;to da vicissitudini econom
visto nel caso dell'Ateneo di Treviso nel cui archivio si possono consultare i presso il conte Lelio Bonin
suoi buoni uffici esercitati a vantaggio dell'amica
carte
risultati dell'inchiesta sull'emigrazione del 1878, ma anche varie memorie acca­ Longare, un altr� conterraneo diplomatico e futuro ambasciatore (le cui
demiche inedite in cui si fa parola dell'esodo per le Americhe - alcune biblio­ frammiste a quelle familiari sono in corso di riordino presso � l?cale Mus eo
. 1e
�el
1m
teche c�munali possiedono infatti i lasciti preziosi dei massimi protagonisti Risorgimento) , Fogazzaro aveva cercato di ottenere all� �arsilli qu�lche ? :
olll
borghes1 della polemica sull'emigrazione dal Veneto . Un'utile esemplificazione go giornalistico a Buenos Aires da dove, comunq�e, gh gmn�evano m:press�
al riguardo è fornita dal caso di Vicenza dove la "Bertolian a", come s'è detto, o serv1re allo stonco scnve­
e testimonianze di prima mano che posson («Qm -
non solo conserva gli archivi del comune e di altri enti, ma anche le carte di va in preda allo sconforto la donna - ne sanno bene poco di Leggi evange
liche .
li popolo è assai rozzo, miscredente, attaccatissimo al
notabili e di intellettuali d'un certo rilievo . �enar? . Vi è una cu �tura
gwva­
�er �lcuni .di essi, in .verità, la consistenza e la qualità dei materiali preservati superficiale; molto lusso, si vive di apparenza [l'argentmo] e un popolo
a
o gmnt1 tardtvamen te 1n dono dagli eredi non corrispondono che in minimo ne in formazione che succhia il nettare dall'Europa, talvolta benefico, talvolt
grado all'i�tensità dell'impegno politico e pubblicistico sviluppato dai titolari; vi;iato e fatale. Quanto alle delusioni dei nostri immigrati non le parlo.
Qui
ben poco r1mane, ad esempio, dei carteggi e degli appunti di Attilio Brunialti dicità di queste docum enta­
trovano lavoro sicuro soltanto i peoni» 3 , L'episo
8
po-
uno dei profeti della "grande Italia" platense e protagonista di polemiche acce � zioni saltuarie e piuttosto occasionali è ampiamente riscattata però dall'im

33 Di Pietro e Antonio Colbacchini, zio e nipote, entrambi missionari attivi in Brasile (il primo a 35 Biblioteca Bertoliana Vicenza [d'ora in poi BBV] , Raccolta Brunialt
i.
fine sec�lo com� sc�abriniano f�a gli emigrati italiani - su di lui cfr. B. Azzr, A Igreja e os migrantes,
, il Poligrafo, 1988,
36 Cfr. E. FRANZINA, Il poeta e gli artigiani. Etica del lavoro e mutuali
smo nel Ve�eto di metà
I, � tmtgraç�o ttaltana e os prtmòrdios da obra esclabriniana no Brasi! (1884-1904), Sao Paulo, antologia di scritti editi e inediti di Giacomo Zanella , Padova
Edtçoes Pauhn�s, 1 9�7, pp. 206-� 90 - e il secondo come antropologo tra gli indigeni Bororos al cui
ottocento. Con una
_ Sl. apphco
. pp. 72-73 . . . c .

studto con il successo nconosciutogli anche da Levi-Strauss) molti materiali manoscritti e 37 Cfr. in BBV, Carte di Antonio Fogazzaro [d'ora in poi CF], Lettere
dt monstgnor eremta

A parte le varie poesie d'occasione, Fogazzaro tradusse in termini di


alcuni cart:ggi so� o tuttora c�nservati negli archivi familiari presso le nipoti Olga e Adele
Colbacchmt . .
rispettivamente a VICenza e a Thiene (per ulteriori informazioni cfr. L. BORDIGNO, La
Bonomelli.
racco�to il suo mt· :res�e
. v1agg10
figu�a di Antonio Colbacchini S.D.B. ricostruita in base alla produzione scientifica, ai carteggi e alle un ep1 d10 del
per i temi dell:emigrazione italiana in America Latina "romanzando"
cor7:pondenze, Tesi di l�urea, yniversità di Padova, Facoltà di Lettere, aa. 1974-1975).
�� . ore
ARO, Una vzstta a monstgn
pastorale di monsignor Scalabrini in Brasile nello scritto A. FoGAZZ
Per un modello dt stud10 cfr. G. COLANGELO, Gli emigrati attraverso le lettere ai Santuari di
Calabria e Basilicata, in I.:emigrazione calabrese dall'unità ad oggi, a cura di G. BORZOMATI, Roma,
Scalabrini, Firenze 1905. . .
CSER, 1982, pp. 2 17-240.
38Giannina Rottigni Marsilli ad Antonio Fogazzaro, Buenos Aires 20 maggio
1906, m BBV,

CF, b. 29, pl. 176.


102 Emilio Franzina Fonti di istituzioni e di privati nel Veneto 103

nente fondo intitolato al senatore Fedele Lampertico, contano, infatti, gli sforzi assidui di mediazione e gli interventi a favore di que­
economista e relatore al
Senat� d�lla legge 3� n a�o 1901 sulla emigrazio sto o quel parente di emigrati che Lampertico venne compiendo negli anni
�� ? ne, nonché attivo organizza­
tar� d1 ch�ntele e d1 ill1Z1 t1ve di patronato per avvalendosi per lo più delle sue potentissime entrature romane e in particolare
. � gli emigranti, "protettore" di
Lu�gl Bodlo, messo da lm e da Luzzatti alla testa al Ministero degli affari esteri, dove si adoperò per sollecitare indagini su sin­
della Statistica del regno e
qu1nd1,. nel 190� , del Commissariato generale goli casi per facilitare il recupero di rimesse, per aiutare, dall'Italia, un migliore
Ne�e tre sene degli epistolari raccolti direttame
dell'emigrazione.
.

��cent l. do�� la sua morte (1906) sono presenti innu nte da lui o dai bibliotecari
merevoli documentazioni
inserimento di persone recatesi in America, a cominciare dai suoi affittuari, in
cerca di lavoro e di fortuna 42.
1 as�o uta r�le:o c�e spaziano appunto dalle corr Un interesse d'ordine politico, ma anche culturale, aveva sempre contraddi­
ispo ndenze trentennali con
autonta, am�1n1 trat1 e e di governo (come Bod
� �te�e �egh em,�grantl �9• �utto l'i?cartamento relativo ai lavori parlamen
� � io appunto) alle più modeste stinto del resto gli sforzi di questo tipico esponente dell'Italia liberale che fu sl
1U ag1ne e all 1ter leg1slat1vo
tari moderato, ma anche cattolico conciliatorista e in ottimi rapporti con monsignor
sull emigrazione, con i colleghi del Senato ma Bonomelli e con monsignor Scalabrini (il qu�le, ad esempio, lo aggiornava su
a� c� e con E �oardo P ntano, con Nicola Maln
ate, con padre Maldotti ' con molte questioni attinenti l'iniziativa missionaria e persino su vicende come l'im­
Nttt� , �uzzattl ecc., ass1em ali petizioni e ai

documenti prodotti dagli ;genti provvisa scomparsa di don Colbacchini 43 : nel 1888, e quindi piuttosto precoce­
mantttml. e da�e c mpagn� e d1� navigazione italia
t�aspo rto d �g!l emtgrantl. 1U
� � ne e straniere interessate al mente, Lampertico aveva proposto al massimo consesso accademico regionale,
America Lati na, costituisce un corp us di font l'Istituto veneto di scienze lettere e arti [d'ora in poi IVSLA] con sede in Vene­
a qua?to ong1nale 40 e te timonia della disc i
. � reta competenza accumulata in zia, un tema di studio significativo da far dibattere ai soci e ai cultori di proble­
matena del senatore v1cen
� .
o, un slcu
t1no a cui, forse in tono adulatorio, ma non infon
ro c�nosc�. tore come Vincenzo Grossi tributava da­ mi sociali e cioè la Storia dell'emigrazione dal Veneto in America 44 .
; �
/s o cul ore �l �tud� geografico-coloniali, e avendo per di più avuto occa ­
il suo elogio ( «Mo
sione
Questa storia non si scrisse allora se non per frammenti, uno dei quali dovu­
to a Gregorio Gregory, il dinamico imprenditore e possidente trevigiano nelle
1 are a cum v1agg1 nelle due Ame rich e, sono cui carte conservate oggi dagli eredi a Treviso dovrebbero trovarsi numerose
rimasto meravigliato della
prof�nda c� nos enza h'Ella ha dimostrato tracce dell'interesse per l'emigrazione in Brasile, nutrito ai più diversi livelli da
� .: intorno alle vere condizioni dei
�osn poven em1grat1 1U �uelle lontane regioni ciò che, purt ropp o, non maggiorenti e intellettuali di tutta la regione 45 e nemmeno l'IVSLA diede
r�scontra spes� o anche fra l n stri maggiori uom si
ini politici, soliti a scrivere ed a corso all'idea di Lampertico.
rlpe;ere �e sohte declamazlom retoriche pro o
. �
Dopo l'accumularsi di ricerche e di studi degli ultimi quindici anni su questo
. contro la nostra emigrazione») 41,
L �l�glo, tutt�vla, er mer itato , più che per l'audizione, per le competenze tema preciso, un ulteriore apporto conoscitivo potrebbe però provenire, oggi,
. ?
acq�tslte sm da1 temp1 �el suo sodalizio con il conte Luig proprio dagli archivi veneziani dell'IVSLA dove sono confluite la biblioteca pri­
Socleta, d1. patronato degh emigranti italiani da i Torelli e con la
vata e gran parte dei carteggi e degli appunti privati di Luigi Luzzatti, amico e
questi fondata nel 1875 . Non si

�9 (fr. in !BV, .Carte .Lam_pertico [d'ora in poi CL], specie 3" sez., b. 72, lettere di Luigi 42 Cfr. ad es. in BBV, CL, b. 4 p!. 11 e b. 7 p!. 19 le corrispondenze dei Segretari del Ministero
De e etter� 1· em1grant1 e d1 conta
t? e �pess? 1n modo del tutto casuale:dinicfr.desiderosi di espatriare (salvatesi qui solo in numeroBodio
ridot: degli affari esteri, Levi e Malvano, riguardo ai più diversi casi occorsi a emigrati (o a loro parenti)
E. FRANZINA, a Sao Paulo, in Paranà, in Argentina...
l emtgraztone (1866-1901), in «Classe», VII [1975] Appunti in margine al problema storz'co del-
conto d�11a .SGI' . tento' da Roma un'operazione di racco ' 11 ' pp · 189- 190 e 199) propr10· B od'1o per 43 Monsignor G.B. Scalabrini a Fedele Lampertico, Piacenza, 15 marzo 1901, in BBV, CL 3 S.,
p!. 81 (sfortunatamente, però, il grosso della corrrispondenza di monsignor Scalabrini risulta
que�o . d�pnvare 1 ben cons�rvati archivi dei privati da luiltaoffici che ebbe come risultato finale ·a�che
smarrito o non catalogato).
temen, u�a gran pa e de1 ocumenti epistolari di cui erano inati,posse per lo più notabili e proprietari
sso (cfr. E. FRANZINA, La let­ 44 Giuseppe De Leva a Fedele Lampertico, Abano, 17 ottobre 1888, BBV, CL, 3 S, b. 4, p!. 11.
, �; �
ter�tel� emtgrante tra genere e mercato del lavoro, in
«Soci età e storia
C r. BBV. Politica-Studi sociali' b CC 5 8· 1 CL 2 , Scrt'ttt· econo'mtco» X [1988] 39 ' p 122) 45 G. GREGORY, Studio sull'emigrazione dei contadini dal Veneto, Treviso, Zoppelli, 1897; A.
.' pol ' · .
teggt 3 sez., b. 7 pl. 19 (P. Maldotti) - ·pl. 19' (N.
· FERRAIU, Contributo allo studio dell'emigrazione dal Veneto, Bassano, 1913; M. FRACCA, La forza di
espansione della popolazione veneta, Venezia, Istituto federale di credito per il risorgimento delle
tttct fasc
ate) _ b· 8 p!. 22 (G. Marangh'1') · · G _· car-
_
.

· zo Gross1. a Fedele Lampertico, RomaMaln


a

41 vIncen
29 gennaio 1901' in BBV.' CL' 3" sez., ·b. 3, p1. 8. Venezie, 1924.
105
104 Emilio Franzina Fonti di istituzioni e di privati nel Veneto

io i dirette �on alc�ne


sodale di Lamperdco sin dai tempi dell'ultima dominazione asburgica nonché nome di famiglia ( poi Lanerossi) , egli intrattenne rela� �
m Arge?�ma e Ctle)
relatore con lui in Parlamento, per la Camera dei deputati, del disegno di legge realtà produttive e commericali sud-am� ricane. (s ?,ecle .
a venficarsl mtorno alla
istitutivo, fra l'altro, del Commissariato generale dell'emigrazione 46, dove anche tramite i suoi rappresentanti, commclo
' omica italia?a .affidata,
Tra le carte luzzattiane, conservate in apposite buste e utilizzate solo in parte metà degli anni Settanta una prima penetrazione econ
piutt osto prod1gh1, e. �ou�
sin qui dai suoi biografi ed esegeti, quelle sull'emigrazione occupano un posto nel caso, a filiali e ad agenti (Comelli, Cavalli ecc. )
- e sulle ,stesse cond1z1on�
di riguardo e contengono materiali interessanti soprattutto per la storia delle cause, d'informazioni sullo stato del sub contin�nte . .
casa, d al�ronde, � R�s.sl
relazioni fra Italia e Argentina in età giolittiana (compresi alcuni appelli di della nostra emigrazione colà (cui dall' osservato�lO d1
lavoro domesuca m
coloni italiani al tempo del "Grito de Alcorta"), resoconti epistolari di alcuni prestò pure attenzione per dò che un flusso d1 forza
tar ) 50.
viaggiatori sullo stato dei nostri insediamenti in America Latina e naturalmente uscita dalle valli e dai circondari veneti, poteva rappresen � e al. verbah. �el.
ass1e:n
una gran quantità di appunti occasionati dalla istruttoria del disegno di legge Le corrispondenze aziendali si trovano oggi raccolte,
camblo con l' Amenca
del l901 47 . Non mancano, sino all'altezza del l925, anche le tracce di un diret­ Consigli di amministrazione in cui si tratta dell'inters
ia sede di Schio 5 1 , l.a
to rapporto con diplomatici e ministri sud-americani (per lo più argentini Latina nell'archivio della grande fabbrica presso la vecch
più propriamente P.n­
come Bosch e Laynez) e, per il 1910, anno in cui Luzzatd ascese alla Presi­ cittad�a in cui sono da ultimo pervenute anche le carte
denza del Consiglio in Italia, i documenti trasmessi in copia al capo del go­ vate dell'imprenditore in corso di riordinamento, adess
o, per una loro organtca
local e.
verno da ministri come il marchese di San Giuliano, titolare degli esteri, e da immissione fra le raccolte della Biblioteca comunale to n �l tempo. van.e
.
consoli e ambasciatori come Macchi di Cellere, sui diversi progetti di conven­ L'archivio cosiddetto "del Senatore" , di cui hanno offer
a, sua pnma ord�natn­
zione itala-argentina per immigrazione, cittadinanza e lavoro 48 . descrizioni sommarie studiosi come la Cappi Bentivegn
nte mol�e an�og1e con
Si tratta, evidentemente, dei riflessi d'una attività politica e parlamentare ce, Lucio Avagliano e G.A. Cisotto, presenta naturalme .
consegnata per altri versi alla storia dalle più sistematiche e organiche archivia­ quelli di Lampertico e di Luzzatti sia per la c�incidenza
�l molt� co:rlsp?nde�­
s ona ,�eli em1�raz1one m
zioni ufficiali dell'Archivio centrale dello Stato e, per così dire, sfuggita alle ti e sia per l'esistenza di numerosi framm�nt� d'una �
1 dell 1mprend1tore (ope­
catalogazioni pubbliche per quel margine di autonomia privata e individuale America meridionale scritta soprattutto dal d1pendent
ancor più interessa�te e
che caratterizza sempre l'operato dei funzionari e degli uomini di governo rai del lanificio, ma anche fittavoli e mezzadri) . Reso
rsione (con l� mm�te
anche più meticolosi e scrupolosi . meglio utilizzabile da vari copialettere scampati .alla . disp�
or 1spo�denze s1 � anife­
Un caso diverso, ma sotto alcuni aspetti non proprio dissimile da questo, è dei messaggi redatti dal Rossi) questo patrimon.l� d1 � �
m1ttent1 che svan�no da
costituito dagli "sdoppiamenti" archivistici che tra pubblico e privato derivaro­ sta d'un a certa utilità in rapporto alle personahta del
atti a Fedele Lampertlco, d�
no dall'attività sviluppata in rapporto all'emigrazione e all'America Latin a da Attilio Brunialti a Leone Carpi, da Luigi Luzz
e al Ministero degli esterl,
personaggi sul tipo del senatore e industriale di Schio Alessandro Rossi 49, In Ferruccio Macola a Nicola Malvano, dalle ambasciat
quanto fondatore e titolare d'una grande azienda come il lanificio intitolato al da Luigi Torelli a Luigi Bodio . . . ,.
o seg,��tar1o �;II .md�­
Nel caso poi di due o� onimi con:e E�i�t� Rossl, ant1c
.

cure dell ostello d1 �ll1.s


striale passato dagli stud1 nordamencantstlcl e dalle
o c�me Adolfo .Ross.1 , il
Island ai ranghi del Commiss ariato dell' emigrazi?ne,
4 6 IVSLA, Decreto Prmett� ; e
giornalista di Lendinara vero ispiratore del cos1ddetto
47 Cfr. E. ni nelle /azendas pauhste,
Carte di Luigi Luzzatti, b. 143 Emigrazione.
FRANZINA, Il problema storico della presenza italiana in Argentina: lineamenti d'una
evoluzione secolare e questioni interpretative (1852-1952), ds. agli atti del "Primer Congreso divulgatore della "leggenda nera" dei contadini italia
Internaciona! Presencia italiana en la Argentina", Tucuman 29 settembre-3 ottobre 1987.
48 Cfr. E. FRANZINA, [;emigrazione italiana in Argentina e le lotte agrarie del 1910-1913: nuovi
ritrovamenti archivistici, ds. letto al Convegno su Integraciòn e identidad cultura! de las inmigrantes
italianos en. Argentina, Buenos Aires 5-7 agosto 1 985, Cernia-Università di Lujan. 5 0 BIBLIOTECA coMUNALE or ScHIO [d'ora in poi BCS] , Archivio del senatore A. Rossi, buste 47
49 Cfr. E. FRANZINA, Emigrazione, nava!ismo e politica coloniale in Alessandro Rossi (1868- e5 ·
1898), in G.L. FONTANA, Schio e Alessandro Rossi. Imprenditorialità, politica, cultura e paesaggi �
1 ARCHIVIO STORICO DEL LANIFICIO RosSI SCHIO [d'ora in poi ASLR] , Racc. n . l a/b; Racc. n.
sociali del secondo ottocento, l, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 1985, 2 voli. , pp. 570-62 1 . 12, f. 29 3 eccetera.
107
106
Fonti di istituzioni e di privati nel Veneto
Emilio Franzina

rti la
le �ossi?ilità d:imbat�ersi in dati e in impressioni di prim'ordine sulla situazio­ certeremo meglio e verrò di persona a Schio cosl avrò anche il vantaggio di stringe
ne tmmtgratona n eli America del Sud aumentano e qualificano l'archivio di mano dopo tanti anni.
Alessandr? Rossi. �Ila stregua d'un singolare osservatorio privato sui fenomeni
il
Spero che vorrai concedermi la tua fiducia ed il tuo appoggio intanto ti ringrazia
dem?graf1c1. e socto-: �onomici c?e a fi�e Ottocento scandirono i tempi e i
tuo aff.mo obb. Orazio Piovene» 53,
mod1 della nostra p olittc� notabil. tare e dt governo di fronte all'emigrazione di sul versante
Simili documenti suggeriscono l'idea di protrarre il sondaggio
massa. Anche qm, constderata l 'estrazione clerico-moderata del titolare, il na in America
"imp renditoriale" , come si è detto , della emigrazione italia
fond? contem�la la presenza di materiali correlati all'impegno della Chiesa (si preco nizzav ano uno svilup­
Latina a cui vari osservatori fra Otto e Novecento
pens1 ali� comspondenza co� monsignor Bonomelli) e dei cattolici in genere, semp re si. realizzò: a
po economico e commerciale di prim'ordine che però non
compresl �uelli. che al P arl. d1 Ross1. (e di Lampertico che ne fu a lungo presi­ una storia educa­
tale scopo - visto che anche quella delle intenzioni frustrate è
d�nt� ) s1. �mpeg�a:�no m . eno alla "Associazione nazionale per soccorrere i le fonti private di
. . �, tiva e importante - dovrebbero risultare d'una certa utilità
m1ss10nan cattohc1 1tahan1 , matrice prima della più celebre "Italica Gens" o possiedono,
enti economici locali come le camere di commercio che nel Venet
t �volt� per "deviare" in Africa, su colonie di diretto dominio, il flusso dell'e�
provincia per provincia, archivi ricchi e ben ordinati.
m1�raz1one ve�eta e friu�a�a diretto in Brasile 52 , Le testimonianze più signifi­ a concretamente
Fuori dalla suggestione e da un campo d'ipotesi non ancor
cative, ad ognt ..modo, s1 rlcollegano spesso alla condizione economica e alla spesso l'univer­
. vagliate, rimangono comunque tante altre "piste " che lambiscono
configurazione imprenditoriale del Rossi a cui s'indirizzavano non a caso _ ma popolari dove l'e­
so accidentato e inesplorato degli archivi familiari borghesi e
on se pre � esito �elice - i più disparati interlocutori con grandi idee sul­
on misura consistente,
� � sperienza di ricerca dimostra che sono concentrate, talora in
l avve�1re ?et ra�portl commerciali fra Italia e America Latina alla luce del a, diari, autobiogra-
le "voci" dirette della grande emigrazione: lettere dall'Americ
flusso 1mm1gratono nazionale . rrere e spesso anche in sali­
. fie. Ma questa, come si sa, è una strada tutta da perco le testimo­
Scelgo tra le molte, per una minima esemplificazione che tocchi anche un cultur ale, che
ta, al di là del fatto, di natura geografica e antropologico prealpine,
a�petto tras�urato d�lla �toria emigratoria italiana come quello relativo all'emigra­ valli
nianze migliori sembrano addensarsi nelle zone montane e nelle
Zione degli. 1mprend1:or�, una lettera, rimasta credo senza seguito, di Orazio Pio­ di ricercatori e di
dove ne sono state recuperate parecchie grazie al dinamismo
vene che da �otta di Livenza offìciava nel 1888 non si capisce bene se Alessan­ Perco Canova 54.
gruppi locali di studio come quello animato a Feltre da Daniela
dro o uno de1 suo1. figli. onde proporre una significativa combinazione d'affari: Più facile e più tradizionale risulta, quind i, concl udere quest a rassegna con
tta che ha però il pre­
la menzione d'una fonte tanto interessante quanto negle regionale
ento"
gio di rappresentare, in certo modo, il vertice del "coinvolgim
«Carissimo ed egregio amico,
ambie colti del
nti
nelle cose dell'emigrazione in America Latina almeno negli
Ven�o a pre/?arti se lo puoi e se lo credi di un immenso favore. Ho intenzione di
an�ar� m An:�rlca e precisamente a Montevideo o Buenos Aires, dove mio fratello tro­
vasl g1u, stabihto come medico da più di vent'anni ed ora fu anche fatto console dal mondo borghese dei primi anni del Novecento .
secolo in Vi-
nostro governo. Dando corso al voto di una fondazione privata sorta a fine
. S�rebbe mia idea �i piantare colà unitamente ad un mio amico, bravo ed energico
case che fil dle�ero nel concedermi la loro rappresentanza, anche la loro .fiducia. n
glovmotto, �n� casa d1 rappresentanze su vasta scala; ho già ottenuto diverse adesioni di
�ostr.o �ommerc�o a�braccerebbe il Paraguay e l'Argentina e si estenderà anche più in 53
la se il rtsultato cl sara favorevole.
Orazio Piovene a Gaetano Rossi, Motta di Livenza, 26 agosto 1888, BCS, Archivio del sena­
tore, b. «Zavorra».
54
mentazione della cultura popolare" della Comunità montana di Feltre e per un esempio di utiliz­
Io ti faccio intanto questa proposta in massima se a te pare buona e accettabile, con- Rinvio per questo aspetto alla produzione pubblicistica e scientifica del «Centro per la docu­

zazione di fonti private (per lo più lettere provenienti da piccoli archivi familiari e popolari) al
contributo più recente di D. PERCO CANOVA, Colonia "Nuova Venezia". Origini e sviluppi di un
52 c;r. � · Co�F:sso�, [)Associazione nazionale per soccorrere i missionari cattolici italian� tra
insediamento itala-veneto nel sud dello Stato di Santa Caterina, in Presenza cultura, lingua e tradi­
.

. .
spmte , ctvtltzzatrtct , e tnteresse migratorio (1887-1908) , in G. RosoLI, sca labrmt · e
· · tra veceh to
zioni dei veneti nel mondo. Parte I America latina. Prime inchieste e documenti, Venezia, Regione
. pp. Veneto, 1987, pp. 435-472.
nuovo mondo . . ctt.,
. 5 19-536.
109
Fonti di istituzioni e di privati nel
108
Veneto
Emilio Franzina
. di curiosità specie fra i giornalisti che
Nit . ti) Do po un mo des to acc en d ers1
nostre
cenza con precisi intenti culturali, la Fondazione Formenton, una antica acca­ . e con i . quoti�liani più diffusi nelle
curavano dall'Italia le cornspondenz re e si ridu ssero
demia locale, anzi la più antica accademia italiana tuttora in funzione, varò nel correntl vennero a manc�
" COlonie ". dell'America Latina, i con . arcare un·
significatlv�m.ente a du� s�l' st�diosi� vicentini: Antonio Franceschini, cioè,
1902 un sintomatico concorso . L'Accademia olimpica bandì infatti una gara entrambi veneti ed anz1, a rlffi
scientifica sugli italiani trapiantati in America di cui risultò vincitore Antonio ; ntra bi .
Franceschini che tutti gli studiosi dell'emigrazione italiana conoscono (e a cui nesso localistlco e pr?vmc1a e, . gm. no di Marostica e all'epoca professo­
riconoscono, nonostante la sua prolissità e varie mende, il carattere di fonte e il geo gra fo Ber nar dm o Fre scu ra, or � �
Genova.
Scu o l a sup eno r e di com mer c1o d1 .
re nella
·

ancor oggi fondamentale) quale autore del libro L'emigrazione italiana .m1,. ed'1to a Rorna dopo infiniti dinieghi degli stampator1
il libro di Francesch C (tipo-
interpellatl (Loescher, B occa, Hoep· '
nell'America del Sud. Studi sulla espansione coloniale transatlantica (Rom a . li Sandron ' L aterza) , da Forzani e
·

l'opera'
come ho detto conoscono . Ma del
grafi del Senato) , è. quell.o ch e mo1t1,
1908) .
fici e di
Nell'archivio dell'Accademia sono conservati i materiali che riguardano la
mp iuta e ine dlta , d1 Fre scu ra - apprezzato au�ore di studi geogra
inco n tutti
vicenda concorsuale ispirata da una convergente proposta di Lelio Bonin
all' emig razione fr a O tt o e N o : ecento - poch' ono al corrente. Co
Longare e Antonio Fogazzaro, primi formulatoti dell'argomento così posto in guide . ' rato �i: in alcuni degli Stati - ex
1. suo�• llffi · · ( bb Cla l a SOla espenenza em1gigra
' 1t1 a co�:
discussione 55 . te fu l'em zione italiana e semb�
Stupisce, al riguardo, l'esiguità dell'interessamento dimostrato per l'occasio­ provmce - d\ e B::�ile dove più for . troduttiva cui Frescura avrebbe attlnto pm
ne dal mondo scientifico italiano che a dispetto del considerevole premio in piuta solo nella p.arte �ene�ate e �
a stamp a) la monografia intitolata
tardi dati e spunt1 per 1 suo1 avo r1
italia­
danaro messo in palio (oltre tremila lire dell'epoca in cui la lira faceva aggio
Gli
ti sin qui. tra-
. nte. sud-a�:rican o 56 rappresen ta una delle tante fon .
. at1. s . c ervano e che potrebbero contnbuue a
.
sull'oro ... ) non rispose all'appello lanciato dalla piccola accademia di periferia nz nel conttne
che pure aveva provveduto a nominare una commissione d'esame di tutto scurate che negh. arch1v1 pr1V �
�t� e omeno emigratorio e dei rapporti
riguardo (composta da Carlo Ferraris, Enrico Catellani e Francesco Saverio illuminare mag glOrme nte la st � � e f ? oli e con i governi dell'America
n
a con 1 po p
intrattenuti fra i due secoli dall Ita
Latina.

55 ARcHIVIO DELL'AccADEMIA OLIMPICA, Vicenza [d'ora in poi AAO] Serie E/III (in E/III, b.
2 "Fondazione Formenton" , fase. 1902-1906 le lettere dei proponenti il tema: A. Fogazzaro, da
casa il 24 marzo 1902 e L. Bonin Longare da Roma il l8 marzo 1902. Lampertico, da Vicenza 14
marzo 1902 aveva suggerito invece, come tema, la questione degli scioperi in agricoltura oppure
la regolamentazione giuridica del sistema cooperativistico): «Gli italiani nel continente sud-ameri­
cano. Condizioni presenti della nostra emigrazione in quel paese: Suo avvenire. Proposte relative
all'azione da esercitarsi per mantenere ed accrescere fra quelle colonie e la madre patria vincoli
d ' affetto e d 'interesse reciproco». Questo il testo finale del tema posto a concorso che
Franceschini sviluppò anche in altre sedi (alcuni anni più tardi, ad es., in varie assise del Partito
nazionalista a cui diede la sua adesione). Franceschini, dopo la prima guerra mondiale, abban­
56 AAO - E/III - b. clt. - pl. F
- Bernardino Frescura ' originario di Marostica e geografo di
·
donò il campo degli studi sull' emigrazione e si distinse soprattutto professionalmente come giuri­ .
· ato tra vtcen
qualche nome neg1.1 annt· D'tec! e v, '
sta e avvocato e, in politica, come leader fascista locale, divenendo anzi primo podestà della sua za e Padova a contatto con un grup-
enti s'era form .
. ·
Po interessante dt a11.tevl d'1
. . ze al rt'guardo si possono ricavare dallo
.
città natale: oggi le sue carte private, raccolte dai nipoti, formano un piccolo archivio situato nella G U1'd ° Mazzom (testtmontan . .
. di
. ca ctvtca
residenza di campagna della famiglia a Sarmego in attesa, pare, di essere versato alla Biblioteca anttco compagno di studi' in Bibliote
1 d'1 geografia �ol
' c h'
� o Bro gno hgo suo

spoglio dei cartegg i G to�c per la geo-
bertoliana sopra citata. Sul libro del 1908 e sugli italiani in America Latina sono comunque inte­ niale da un iniziale interessamento
lasci stud.t �u e pop.olazioni montane America Latina e fu
grafia antropica e per il «folklore» ( . �
. '

a Verona ). Con vert itosi agh stu


� del Veneto e sui "dm­
· ' ) re lizzò varte mdagmt su ll emtgrazion
ressanti anche altri documenti come, di pugno del Franceschini, le varie lettere che egli indirizzò
·
esi. e vtcenttnt
a Fogazzaro per ringraziarlo del suo appoggio. Per sollecitare recensioni dal «Corriere della Sera» e italiana in ·

storia delle esploraziont., IX' Genova,


.

. ·
.t Su dt. lut. st. veda M E FERRARI Espansionismo ed emtgrazzone
compilatore di gut·d e per e!Ulgrant
di Albertini e dal «Giornale d 'Italia» di Bergamini per ottenere riconoscimenti dal re, e infine per bri" veron ' � ·
. '
segnalare il successo ottenuto in Argentina e in Brasile dall'opera premiata; cfr. BBV, CE, b. 14 pl. . .
nelle opere del geografo Bernardtno Frescura, m Mzscellanea di
.

8 1, lettere del 15 agosto 1908 - 27 febbraio 1908 - 13 agosto 1908 - l febbraio 1909 - 8 novembre
o

1909 ad Antonio Fogazzaro). Bozzi, 1984 , pp. 247-298.


Fonti per l'emigrazione ligure in America Latina: alcuni archivi privati 111
AUGUSTA MOLINARI

Fonti per l'emigrazione ligure L'emigrazione verso l'Argentina, l'U ruguay, il Cile e il Perù, interessò tutta
in America Latina: alcu ni archivi priva# l'area regionale dalla prima metà dell'Ottocento agli anni della Grande Guerra .
Fu però l'area genovese, soprattutto la zona di Chiavari, quella che diede il
maggior contributo ai flussi migratori diretti in Sud America 4,
Per non poche vallate del ponente genovese, Val Fontanabuona, Val
Trebbia, Val di Vara, e per molte zone della costa rivierasca, sia di ponente che
di Levante, andare in America significò, almeno fino agli anni della Grande
Guerra, andare in Argentina . La diffusione che ha, ancora oggi, il consumo
dell'erba mate, in alcune vallate dell'entroterra genovese e savonese, è solo uno
dei tanti " segni" della complessità di valenze (economiche, sociali, culturali)
I lt'guri e la "Merica ". Una lunga stor assunte dai fenomeni migratori nella società ligure.
ia Proprio perché non ebbe né una periodizzazione né caratteristiche sociali
Nel l86� uno studioso genovese, Jacopo assimilabili al grande esodo transoceanico di fine Ottocento, l'emigrazione
Virgilio, pubblicava quello che puo'
essere considerato il pr'Imo stud'lo suIl'emt ligure non ha goduto di particolare attenzione nell'ambito degli studi sui feno­
. grazlOne transoceanica italian
. . .
.
mt� raz� �n t transatlantiche degli italiani Delle meni migratori.
· ili'o, attesta l'Imp
ed in t'specie di quelle dei Ligu;�. neH'
regtOnt uel pl.ata l L'op�ra d'1 vtrg ' ortanza assunta già all'epoc
ne Non disponiamo infatti a tutt'oggi di un quadro complessivo dei fenomeni
. . . :
dal flussl migraton ltgu a migratori liguri che ne definisca le dimensioni, le direttrici, la composizione
' n verso l'America Latina 2
&!:! : er za di qua to avvenne ?el resto del pa�
� sociale 5 . Per trovare qualche indicazione sui flussi migratori verso l'America
se, dove l'emigrazione verso le
e ven�e u? eno�eno di massa a partire Latina occorre risalire ad uno studio del l923 di A .M. Marenco 6 , I pochi con­
� ;�� ;. � g
� �'�? e?tl m � tone verso l'Uruguay e l'Ar dall'ultimo ventennio dell'Ot­ tributi disponibili sono stati prodotti da studiosi argentini, in particolare da
I d o
gentina si svilupparono in Ferdinando Devoto 7 .
ru
�:f" ,lig;f�� �� �� =��J=��! ��!� �:7 �:f:�;��� �
tt Solo di recente, in conseguenza di una ripresa a livello nazionale degli studi
L �;: P sulla storia dell'emigrazione italiana, a partire dal libro di Ercole Sori s, poi
l�e, ra lZlona e se o per il commercio
. fatti marittimo verso l'Uru ua s inse
� la numero�a colonia ligure, presente a Cad
��� ice già dalla secon a et del
ettecento, a segmre nuove "rotte" verso
il Sud America 3
4 La via delle Americhe. . cit.; M. PORCELLA, La fatica e la Merica, Genova, Sagep,
5 Tra i contributi di maggior interesse: M.R. MANGINI, Il "mito americano" nelle testimonianze
. 1 986.

degli emigranti: il caso della Val Trebbia, in La via delle Americhe . . . cit.; F. FASCE, Tra due sponde.
1J VIRGILIO Dell
regiont del Plata.'
· ; ;;:�t:��t1J: degli:,aliani ed in t'specie di quelle dei liguri alle
: �;�::z::z:
· · r Lavorz; affari e cultura tra Italia e Stati Uniti nell'età della grande emigrazione, Genova, Graphos,
Cen i a ts zcz, nova, l ografia del commercio, 186 1993; A. GIRELLI, La risorsa America, in Storia d'Italia, Le Regioni dall'Unità ad oggi, Torino,
ra di Jacopo Virgilio e sugli ambientt' � 8. Sulla figu-
.
' '
armatortal1 genovest · M E
gtornale genovese "La Borsa" (1865_1894).' G FERRARI 1
• Einaudi, 1994.
MARENCO,
sull' �� · ··
E
e?ova, B zz . , 1983 ; I?., Lo scritt
'
·
mzgra
oio
·
zzone e co;on
e la partenza:
ze: il 6 M.G. I:emigrazione ligure nell'economia della nazione, San Pier d'Arena,

DEVOTO -
esodo, progetti ed esperienze d ' zgraz idee
: �: zon e ne e ett �re dz facopo Virgilio, in La via delle
Tipografia Don Bosco, 1923.
7 L'Italia nella sodetà argentina, a cura di F.J.
2 M'E FERRARI Emz. razz. ne e
Americhe. I:emigrazione ligure tra e e G. RosoLI, Roma, Centro studi emi­
.
e ra�conto, a cura dl A. GIRELLI, Genova
n
3 · Ruocco, L emzgrazt
l
olonze. . . . Clt.; La via delle Americhe . . . citato. ' Sagep ' 1989 . DEVOTO,
XIX century, in «The Journal of European Economie History», 1989, l ; C.
� � grazione, 1988; F.J. The origins o/ an Italian neighbourhood in Buenos Aires in the mid­
' �
�1;� ;
zn L · ·a l· n «S u d' e r . erch di geog
rafia», 1 987 , l ; M.G.
FRID DE SILBERSTEIN,
GIULIANI BALESTRINO' I:Argeone attanz,
A. MOLINARI Storz'a e storze. dz' emzg
l t� e
· . orna, lstttuto dell'Enciclopedia. ital
'
ntina de Paren# negozianti e dirigenti: la prima dirigenza italiana a Rosario (1860-1930), in Identità degli
. . iana 1989 · italiani in Argentina. Reti sociali, famiglia, lavoro, a cura di G. RosoLI, Roma, Studium, 1993; F.J.
' razzone dal pon . . . .
Maritimes et contrées limitrophes in <''Recherehes /�te l'zgure. Alcunz percorsz dt rzcerca, 1U Alpes-'
.
' regwnales», 1995 , 3.
DEVOTO, Liguri nell'America australe: reti socialt; immagin� identità, in La Liguria. Storia d'Italia.
Le regioni dall'Unità ad oggi, Torino, Einaudi, 1994.
8 E. SoRI, [;emigrazione italiana dall'Unità alla seconda guerra mondiale, Bologna, li Mulino, 1979.
1 12
Augusta Molt'nari
Fonti per l'emigrazione ligure in America Latina: alcuni archivi privati 1 13

�ttraverso gli studi di Emilio Fra li gruppo d1. stud1o . .


mtorno alla Fondazione Sella 10 nzina 9 e del s1 che gravita
an ch � � l1Ve ' o �ocale sono state awiate inizia Antonio Gibelli presenta, ad esempio, una serie di " storie" di emigrazione e
tive di ricerca sui fenomeni . '
casi l'attenzione è stata rivolt
�f
m �ton ella regwne . Nella
maggior parte dei
­ d imostra l'importanza di un approccio prosopografico che, a partire dalle
esperienze individuali, ricostruisce quella che fu una storia " di molti" 15 .
a a n vese . Nel libro di �arco ?
La fatica e la "Merz'ca " (1986) 11
i �::
�� . . orcella, Gli studi esistenti, per quanto ricchi di suggestioni interpretative, scontano
contesto delle dinamiche eco ' . o em. migraton sono stati analizzati nel la mancanza di una prospettiva di analisi di tipo "transatlantico" . Oggi, a diffe­
nom1che e soc1ali di na valie
de1 Ch'1avarese, la
o deIIa mostra ' La vza� delle A
Val Fontanabuona . Il catalog renza del passato, disponiamo di ricerche che documentano, almeno per alcu­
. .
ne aree del ponente genovese, il ruolo svolto dalle esperienze migratorie nel
1

. t0 (1989 ) , curato da Antoni


zzone agure tra evento e raccon merzc· h e. L'emzgr
.
·
a-
un a pnma Slstematizzazione o G1'beu·1, presenta ridefinire la mobilità del mondo contadino . Sappiamo però poco sui "destini"
dell'emigrazione ligure Al
dei tem
.
. �· e deIle problematic. he relativ .
e allo studio
cune ID1Z1atlv . e di ri . nel migratori delle classi subalterne liguri, sia in Nord America che in America
stremo levante ligure e hann
·
cerca sono state awlate l'e-
p rtato a 'a stimento ?i alc Latina .
pubblicazione di libri- catalog� ; � � � une mostre e alla Resta poi ancora da verificare il ruolo svolto dai ceti armatoriali genovesi 16 e
Lunigiana, curati da Caterina . ra q�estl, 1 . �e vol��l �ull'emigrazione dalla dalle élites economiche e politiche della regione nel favorire l'esodo migratorio
m_enti .dell'emigrazione in Lunig ��� t�� �
e r�h;; Famzlzarz. Storie, volti
e docu­
r te;re a�saz. lonta e. Cento anni
verso il Sud America. Con l'eccezione di qualche contributo prodotto in questi
dz emzgrazione lunigianese (19 ' 8
J 't,

) e uell sull'emigraz one
i

dall area spezzina'
ultimi anni 1 7 , non disponiamo di ricerche sul traffico di emigrazione nel porto
.
Dal golfo al Mondo. Imm . . 88
a � .
di Genova e poco sappiamo sulla storia delle compagnie di navigazione geno­
ne delle celebrazioni "C oIom . e spezzina 12.
gzn
In occasw ! uet. emzgrazzon
vesi, alcune delle quali, come la "Veloce", praticavano quasi esclusivamente le
biane " sono stati pubblicat
tano Ferro ch e presentano 1. ns. ul . i tre volumi'
a cura di Adele Maiello e Gae rotte del Sud America .
'
.
d1 un numero consistente di' ar tatl dello spoglio
ch'1v1. comunali della provmcl Uno dei motivi dello scarso sviluppo che hanno avuto in Liguria gli studi
L' asp �tto di maggior interesse d'1 G nov 1
·

di esti studi (C . Rapett1,� A. � � 3 . . sulla storia dell'emigrazione, come del resto tutte le indagini che si sono orien­
·

e, da aggiungere una ricerca sul qu Gib


l'em1graz1. one daI ponente ligur elh ), a! quali
. tate nell'ambito della storia contemporanea della regione, è da ricercare nella
aver proposto percorsi di r . e 14 e quello di·
c basatl. prevalentemente su '
'
esiguità delle fonti disponibili presso gli archivi pubblici . L'Archivio di Stato di
(lettere, diari, memorie m �
' :i a� �=
i
· .
lco nog ra fì
fon ti "de
Cl' ) . Nel saggio La risorsa Am
l privat o"
erica
Genova ha una documentazione molto scarsa sui fenomeni migratori. Basti
pensare che il fondo Prefettura italiana si ferma ai primi anni Settanta dell'Ot­
tocento . Ancora parzialmente consultabili sono i fondi della Prefettura Italiana
'
(Gabinetto) per gli anni 1900- 1918. Un fondo di grande interesse per lo studio
9 �· FRAN�lNA, La grande emigrazione. I:esodo d��. rura
tt· dal Veneto durante il secolo
' della storia dell'emigrazione, quello della Camera di commercio di Genova, è
nz· venetz· zn· America latina 1876-19 ·' Menea. Emzgraz stato versato solo in parte all'Archivio di Stato e consiste prevalentemente in
Venezia, Marsilw,
. 197 9 ; Io. ' Merica . .
zone e colonzz· zazz·one nelle lettere dei XIX '
02 ' Milano, Feltnn . .
elh, 197 9; Io., I:Immaginario deg
contadz�
lettere di trasmissione, la maggior parte delle quali relative a documenti che
Treviso, Pagus, 1992.
non sono reperibili nel fondo . Migliore è la situazione nell'Archivio di Stato di
li emigranti,
1 0 S. BAILY - F. RAM
ELLA, One Famil Two Wi

Electa, 199 1; P. AUOENINO Un zione. n anatz.·sz comparata, a cura di M.R . OSTUNI Milano
Univeristy Press; Studi sull'em
igra � �r!ds, New Brundwick and London, Rutgers Imperia, soprattutto per quanto concerne l'ordinamento e la sistemazione dei
fondi.
'

' mestt'ere per parttre. Ilradzzto · · ne mtg· ratorza. da una vallata ' '
Milano, Angeli 1990· P CORTI
' ' · n
, rae sz. dt' emz.grantt.. Mestzerz, alpi
' ztzneran; iden tità collettive, Mil na,
. .

ano,
1 1 M. Po
Angeli, 1990. ·

R�EL�A, La fatica e la "Me


rz'ca " . . . cit . ' Io. Da bzrbantz a emzgran . .
. . .
1 2 A . G!BEL
,
povertà contadzna, tn A. GIBELLI
' La via de!le A mer ,_
. tz. Itznerari della
SURDICH, Da l go lfio a l
.
. to. GIBELLI, La rz'sorsa America . . . citato.
F.
zcoe. . . Cita 15 A.

zzn. �; Sarzana, Grafiche Lunensi,


LI -
A. MO LIN ARI - 1 6 G. DORIA, Investimenti e sviluppo economico a Genova alla vigilia della prima guerra mondiale,
mondo. Immagini dell'emigrazion
e spez-
G. FERRO - A. MAIELLO , I:
1993 . Milano, Giuffré, 1969, 2 voli.; ID., Debiti e navi. La Compagnia Rubattino, Genova, Sagep, 1990.

Il viaggio per mare, Milano, Angeli, 1988; Io., Emigration Tra/fie in the Port o/ Genoa between the
.
emt·graztone 1 7 A. MoLINARI, Le navi di Lazzaro. Aspetti socio-sanitari dell'emigrazione transoceanica italiana.
volumi. dall a provincia di Genova, Bologna, Pat
ron, 199 1, 3
14 A. MOLINARI, Storia
e storie di emigrazione dalponent Nineteenth and Twentieth Centuries. Shipping and Problems o/ Social Hygiene, in <<Journal of
e . . . citato.
American Ethnic History)), 1993, 1 3 .
Latina: alcuni archivi privati 1 15
1 14 Augusta Mo!inari Fonti per l'emigrazione ligure in Am erica

Successivamente Ferrone t? rnò altr� due


Lo stato di conservazione del materiale in molti degli archivi comunali della gentina dove rimase dal 1885 al 1895 .
189 8 al 189 9, e poi per altn due a�m,.
�a:
regione è poi tale da scoraggiare anche lo studioso più temerario. Vi sono delle volte in Argentina: per un anno, dal 1ta
e" del fondo Ferrone docum�nta l att1v
eccezioni, come l'archivio comunale di Chiavari e alcuni archivi della Val 1900 al 190 2 19, La serie " Scatole ner anta sel scat ole che
ria. Si tratta di sett
Fontanabuona, quelli di Rialto e di Pieve di Teco nel ponente ligure, ma nel svolta in Argentina da Ferdinando Ma e
al 190 2. Le altre serie del fondo (Scatol.
compless� so�o p�chi i cor�m�i d�ve sono conservate e accessibili fonti per la coprono un periodo che va dal 1885 cart e pn-
raccolgono prevalentemente le
stona dell em1graz1one (reglstrl del passaporti, registri della popolazione sche- marrone Scatole rosse, Scatole blu) ,
o Maria, Mario e Pio.
de dei censimenti).
' vate e d' Ìmpresa dei figli di Ferdinand ond enz a che Fer
.
dmando Mana
.
risp
mondo politi.c� : fi?anzi�rio argent�
serv ata la cor
A fronte di una situa�ione di grave carenza di fonti degli archivi pubblici, Nella " Scatole nere" è con oe
. tenne con esponenti di alto livello del.
appare partlc�larmente rilev�nte il contributo che alcuni (pochi) archivi privati della comunlta ltahana di Bue nos Air �s.
�osso�� forn1:e per la stor�a dell'emigrazione. I tre archivi presi in esame, con le élites economiche e intellettuah
lità delle inizi.ative avvi�te d� Fer ron e m
sospettoso d1 tutto e di tuttl, ?ann
l Arch1v1o stoneo Ansaldo, l Archivio ligure della scrittura popolare, l'Archivio Il carattere spesso al limite della lega o res �
delle suore terziarie cappuccine, presentano situazioni archivistiche molto Argentina e la natura del personaggio,
ortante per �o�o : sce e aspe tti po �� not l
d�verse sia per il tipo di materiali conservati, sia per le dimensioni e l'organizza­ questa corrispondenza una fonte imp .1che ltahane m Argentm .
a Fer ­ ·
econom
zwne della documentazione. In tutti e tre i casi si tratta di archivi dove i feno­ della "storia" delle élites politiche ed e arch ivia va qua l-
uta di quanto scriveva
meni migratori hanno lasciato "tracce" importanti dei percorsi seguiti dalle cor­ rone conservava spesso più di una min
lo riguardasse.
siasi documento, anche irrilevante, che
renti migratorie liguri dirette in Sud America. fondo "Sc atole nere" son.o :accolt�
Oltre alla corrispondenza privata, nel tut
li, opuscoli, dépliant comm��ciali, st� �
molte pubblicazioni a stampa (giorna de
la vastità e la varietà degh mte�essi �
L'Archivio storico Ansaldo di sodalizi diversi) che documentano a in Arg ent ma. Egh
della sua permanenz
quali Ferrone fu al centro nel corso
tem po abbastanza b:e�e ( 188.4.-1895) ,. una
infatti portò a termine, in un arco di lo-
Tra gli archivi privati della regione l'Archivio storico Ansaldo di Genova­ rmediazione finanz1ana, politica e dip
Corniglia�o costitu�sce una delle realtà archiviste più interessanti per indagini serie di complesse operazioni di inte
. matica. ·
·
s�lla sto�la � conom1ca e soc1ale della Liguria in età contemporanea. Tra i fondi ente suc c�ssivo al suo a �nvo m , . r-
A
d1 ma!'Sg�or l� te:esse �ell'archivio vi sono le Carte Perrone, un complesso di Ferrone già nel periodo immediatam
o come mediatore tra setton delle eltte
s
matenah vast1ss1mo (clrca tremila scatole per un totale di un milione e mezzo gentina svolse un ruolo di primo pian
di �a�te), eh� documentano la storia di una delle più importanti dynasty indu­
stnah del �rlmo ventennio del secolo 1 8 . Con una scelta oculata, i responsabili
, . no in Ar entina tra p�litica, cultura e
dell arch1v10 hanno mantenuto nell'ordine in cui sono state conservate dai 19 P. RuGAFIORI, Ferdinando Maria Perrone. Un italia �
ia all Ansaldo, Torma, Utet, 1992.
Ferrone le carte "di famiglia e di impresa". Il fondo Ferrone offre così una in «Stu di stori ci», 1990 , 3 ; ID., Perrone. Da casa Savo
-1953, Ge_no;a.' 1 9 3 ; M. �
document�zion� s�raord�aria non solo per lo studio della storia d'impresa, ma
affari, ZO, I cento anni dell'Ansa/do 1853
Sull'Ansaldo dei Perrone: A. GAZ � �
eli, 1990 ; A. OLI ARI.' Istanze t� dtvzd
ualt e pra-.
anche per mdag1lll sulle v1cende pubbliche e private dei Ferrone. DoRIA, Ansaldo. [}impresa e lo stato, Milano, Ang
21), in Deferenza rzvendzcaz wne supp lzca. Le lettere at
Le �ic:nde e le "fortune" dell'Ansaldo ebbero origine dalle esperienze che il tiche aziendali. Lettere all'Ansaldo (1914-19iso, Pagus, 199 1 . .
potenti a cura di D. LEONI - C. ZADRA, TrevDEVOTO, Elementi per un'analisi delle ideologie e det
capostlplte della dynasty, Ferdinando Maria Ferrone (1847 -1908) fece in Ar- S Arge ntin a:F.J. �», 1986, 2; ID.
ina (1860-1910), in «Sto�ia conte�po�ane ne», 1989 , 7::
20 ulle élite s italiane in
conflitti nella comunità italiana d'Argent 8 ), «Stu di �m1gr az1o
:r<;oRN
os Aire� (1852-18 ? . t n
La primera élite politica italiana de Buen
a. Glt Euroamertcam, a c�ra, d1 F.
-M.C. NA
Storia della collettivi tà italiana in Arge ntin
czeta ar�en tt�a' � cura dt
.
�.J.
1987 , 2 voli.; Uta lia nella so.

1 8 er u?� descrizione del fondo: S . LOMBARDO, Gli archivi storici d'impresa in Liguria, in SC!MBENI , Tori no, Fond azion e Agn elli,
tro studi emigrazione, 1988 ; Identzta
.
, deglt Italtam tn Arg�ntm.a.
. .
«Studt Stortct», 1995, l. In occasione d1 questa, come di altre ricerche sul Fondo Perrone ho DEVOTO _ G. ROSOLI, Roma, Cen
RosoLI, _9
Roma Studiufl_l , 19 3 ; F.]. DEVOTO
, Le mtgrazw­
avuto una cortese e competente collaborazione da parte del dottor Sandra Lombardo diret ore
'
� Reti sociali, famiglia, lavoro, a cura di G. : ,
pretativo, Napoh, L Officma upograf ica, 1994 .
dell ' archivio, e dei suoi collaboratori. ni italiane in Argentina. Un saggio inter
1 16
Augusta Molt'nart'
Fontz' per l'emigrazione ligure in America Latina: alcuni archivi privati 1 17
economiche della comunità italiana
di Buenos Aires e il governo argent
tra quest'ultimo e l'Ansaldo. ino e tole nere", offrono molti indizi della "vorticosa" attività di "mediatore d'affari':
Giunto in Argentina con credenzial svolta da Ferrone sotto la presidenza Roca, ma solo un confronto co� f�nt�
i di esperto finanziere e di studioso
�c?no.mia e di. st�tistica, Ferrone rivestì incarichi di rilievo di argentine potrà consentire di valutare la reale consistenza delle suggest1om dt
tstlt�t1 bancan e m settori della vita nella ges tion e di vari
amministrativa del paese . Nel l887 ricerca presentate da queste carte .
prestd�n�� �ella commissione direttiv fu vice­ Meglio documentati sono, invece, i rapporti che P�rrone aveva stabiht .. o
a del censimento di Buenos Aires Qu . ?� �
sua atttvtta e documentata (scatola . esta le élites politiche della comunità italiana di Buenos J\ires, m gene�e mazzmtanl
n 8)
dell� Commissione e �a un vasto mat. dai carteggi che tenne con i membri e garibaldini. Dalla corrispondenza privata e dal consistente matenale a sta�pa
. eriale a stampa . Oltre a gestire per con . ?e�e f 1de
terzt grosse operaztom bancarie e immobiliari (scatole nn 59 to raccolto nelle "scatole nere" emerge un quadro abbastanza prectso
mem� �o de�a commissione d'inchi . e 60) , Ferrone fu �
esta istituita per indagare sulle irre interne a questi gruppi e del tipo di gestione che alcuni personag�l ?t spl��o
a y Rio de la Plata (18 89- 1893 ). Le
ammmtstrattve del Banco di Rom golarità della comunità italiana, Basilio Cittadini e Ferrone stesso, fecero �el g�orn�li m
pratiche della commissione d'inchi diverse . Ctttadmi. e
lingua italiana pubblicati a Buenos Aires . L � c?ntroversie : r� Basilio
esta e i carteggi privati di Ferron .
� em � r� dell� �om issione (scatola n 12) e con i Gustavo Paroletti, tra Cittadini e G . Barbten, tra Ct�ta�m� e Perro�e, p �r la
mdagtm sugh mvestt � . , appaiono di grande interesse
per
menti finanziari delle élites italiane gestione dei giornali «La Patria italiana» e «L'Operato ttahano», evtdenztano
di Bue . .
fond� sono �onservati, oltre agli stat nos
uti della banca, gli elenchi degli azio
Air es . Nel una situazione di forte conflittualità tra i vari grupp1. dt uno stesso onentamen-
l� vane re�aztonl. della ammissione nisti, to politico (scatole nn . 6, 32, 36).
. � d'inchiesta, le memorie difensive dei . .
n, appuntt e mm ute dt Ferrone. Sempre nell'ambito ges to­ Spesso i contrasti che si manifestavano tra le élites italiane sc�devan? m vto
diazione bancaria Ferrone fu anche delle attività di interme­ :
liquidatore del banco di cauciones e lenti attacchi personali . Significativa appare a questo proposito la ftgura �l
di un progetto di riorganizzazione del autore . .
Banco della provincia della Rioja (sca Basilio Cittadini, prima alleato, poi acerrimo nemico di Perrone 21. Ctttadmt,
la n . 1) . to­ .
come Ferrone, aveva rapporti "d'affari" con il governo arge�tmo e non s��? re
Ampiamente documentati nelle "sc agiva nel pieno rispetto della legalità . Le carte �errane f� rmscono molte ptste
atole nere" sono i rapporti di Ferron . . da
con le �utorità oliti he e amminis e di ricerca" per valutare l'influenza esercitata a li�ello po�tlco ed economtco
? � . trat ive durante la presidenza Roca, in parti­ . .
colare l oper dt medta ztone svolta da Ferrone nel convincer settori delle élites politiche italiane di Buenos Aires neg�l a�m ?�lla presidenza
. � e il governo argen­
tino ad acqm�tare da�'Ansaldo la corazz Roca (scatole nn . 21, 36). Ben documentata è, ad esemp10, l attlvlta, svolta dalla
5 1 ) . Procacc1atore dt commesse per ata "G aribaldi" (scatole nn . 29, 3 0, 50, stampa in lingua italiana in occasione delle trattative avviate dal governo argen-
l'Ansaldo, Ferrone ricorse ad azio
for�e pressione, al limite del ricatto, ni di tino con la Terni per l'acquisto della corazzata "Var�se" (� cat?la 29) 2� .
nei confronti di Roca, la cui candid
egh aveva sostenuto anche finanziaria atura Dai rapporti epistolari che Ferrone tenne con gli amb1en:1 mazz�:anl e gan­
. • •

mente .
F� g�azie alla r tezio e di un altr baldini di Buenos Aires emerge un quadro abbastanza colonto �egh mtellett��­
� o politico importante, il governatore
provmcta della Rio?Ja, Gu�illermo de della .
li déclassés che gravitavano intorno alle redazioni dei due prmctpah .
. gtornah �
San Roman, che Ferrone riuscì a con
?are, .appena arrivato in Argentina, la sua posizione soli­ lingua italiana. La corrispondenza di Ferrone con Michele O ro, Sante Arge�tl,
mfattl, attraverso San Rom an, la eco nom ica . Egl i otte nne .
gestione della lotteria di beneficenz Fabrizio Ottolenghi, Leone Rabbi, Gino Bettiolo, prese�ta �1cende poco edifi­
Rioja che, come si può dedurre dal a della canti - tra il grottesco e il patetico - di miseria, truffe, ncattl (scatola n. 6) . L?
la documentazione, organizzò molto
voltamente (scatole nn . l e 28) . disin­ stesso Ferrone si rivolse in più occasioni a questi ambienti per portare a termi­
La varietà e la complessità delle iniz ne progetti finanziari e politici (scatole nn . 42, 44, 57) . Esemplare appare, ad
iative di tipo economico e finanziario
cui �errane fu al centro nel corso di
della sua permanenza in Argentina
solo � � arte d umentate nelle car , son o
?� te del fondo . Della sua attività di com
vendita unmobiliare non sono rimasti pra­
che pochi documenti mentre esiste
ricc� docu�entazione di un proget
to di fattibilità per la cos�ruzione del
una 21 Sul rapporto tra Cittadini e Perrone: A.
22 Sul ruolo della stampa nel contesto della comunità italiana in Argentma:
Ferdinando Maria P�rrone. citato.
RUGAFIORI, · ·

fluvtale LuJan-Parana (scatole nn. 5, canale T�e


14, 20) . I documenti conservati
S.L. BAILY,
nelle "sca-
l,
Role o/Two Newspapers in the Assimilation o/Italians in Buenos Aires and Sao Paolo 1893-1913 , m
«lnternational Migration Review», 1978 , 43.
Latina: alcuni archivi privati
1 19
erica
1 18 Augusta Molinari Fonti per l'emigrazione ligure in Am

'.
«Or� Antonelli sta trat�ando con Med1Cde1 peq�al'':::.i��ocd�: �edici può produrre di detta
i ne della jerba mate nell'eser-
esempio, la vicenda della "Legione itala-argentina" progettata nel 1 898 da
Ferrone con l'aiuto di Gustavo Deleuse, un avventuriero di professione. La �
cito italiano trovand� cosl sfoto a a 1�ra;
jerba nel suo p�sse�tme�o c e
Inoltre sta facendo il possibile onde
costituzione della legione è giustificata dalla particolare tensione nei rapporti
ottenere pure l tmpteg� ella car:e �ton :�;;�t;con l'elettricitàe que
· nell'esercito italiano e

tra il Cile e l'Argentina ed è sostenuta dall' Ansaldo che tenta di sfruttare la


non so come se la cavera tene
.
n do con' o ehe a quanto pare died sta carne non trop­
situazione per convincere il governo argentino ad acquistare navi da guerra 23.
Nel fondo sono raccolti molti documenti relativi alla fase di organizzazione po buona prova nella Marma argentma» 26 .
.
spuntl· per cogliere aspetti di
della legione, gli elenchi dei partecipanti, i manifesti di convocazione delle
assemblee, le lettere che Deleuse inviava a Ferrone per tenerlo informato del­ Le lettere di Ghiglione presentano non pochl
storia della mentalità delle élites itali
ane di Buenos Aires. Emerge d ue � f � ��
el t
rispondenza conservata ne on o,
l'andamento dell'impresa (scatola n. 25) . Nella legione confluirono avventurie­
"
" eultura1e delle. élites nei confronti
tere, come del resto da . molta .del. la, cor della
lunga lettera di ringraziamento a Ferrone: «Senza di lei il mio nome figurerebbe
ri, sbandati, pregiudicati. Scrive Deleuse, l'organizzatore della legione, in una
diffuso atteggiamento dt supenonta an'b a ' " in
ldt
, n l 189. 7 ' l'arrtvo d eIla "G
soc ietà argentina . Nel commentare �
Argentina ' Ghiglione scri.veva:. «La
oggi forse tra quei numerosi spostati che popolano la legione, mentre mi vedo Gartbaldl che questl· stgn· ori uff ic della
iali
e una 1urnaca fìnalmente arnvo 1er
. , . l. nelle
ad un'altezza cui non avrei mai sognato di giungere» 24 .
marina argentina fecero vlaggta e com �
::es i ll u r: n;:: nbblic
ato dai giornali, trova-
Nonostante i violenti attacchi di cui fu oggetto da parte di esponenti di rilie­
vo delle élites italiane di Buenos Aires, Ferrone riuscì a stabilire solidi rapporti acque d ���� ������ ���� � � ���� �
i �
argano. Povero materiale,
con alcuni settori della comunità italiana. I documenti conservati nelle "scatole rono i! . . , . 1
ttato . » 27 .
nere" offrono molte informazioni sui referenti itala-argentini di Ferrone. tanto ben costruito, in quah mam e cap
Anche quando lasciò l'Argentina, nel 1895, Ferrone continuò a seguire con
VArchivio Ligure della Scrittur
attenzione le vicende della comunità italiana di Buenos Aires. Egli diede infatti a popolare
l'incarico ad un suo collaboratore, l'ingegnere Benedetto Ghiglione, di tenerlo
informato, con resoconti giornalieri, delle trattative in corso tra il governo � :ic ��
si subalterne liguri in :à contempor �
argentino e l'Ansaido per l'acquisto della corazzata "Garibaldi" (scatole nn. Lo studio della storia sociale delle clas
nea ha costituito e costituisce .il te�ren

o pr ilegia:o di ce a � �� � �� ��
t l storla mo er . e o e
25, 26, 29) . Le lettere di Ghiglione, circa un centinaio nell'arco di un anno, ne
N Il' bito dl questo settore
docenti e di. ricercatori del Dtpartlmen � dl studt ' un not le
' evo
� �� :�;:
riportano una cronaca dettagliata e spesso pettegola delle vicende delle élites
a, d'1 G ig az n: 8
�=��� � �;:�� � =���� �: ��:��
nv
italiane di Buenos Aires. Particolarmente seguite da Ghiglione sono le mosse
o dedic gli :lt dieci anni, alla storia dell'e�
del conte Antonelli, sospettato di intralciare gli interessi dell' Ansaldo in
:��� !:���� ; � ; � �
pluralità di esper enze �he la sto ia e
" d urre il caso gure
d a
t ; r ati i di tipo
la difficoltà di n
Argentina. Antonelli sosteneva infatti le iniziative della Terni, il maggiore con­
corrente dell'Ansaldo sul mercato mondiale delle costruzioni navali 25, Ghi­
, ·

nel s?tt�re dell mdagm · e ?ros pd rafica�


� �
itorio ' di .un numero consisten e
macrostorico, ha indirizzato la ricerca archi
che potesse mettere in cattiva luce l'emissario della Terni. Scriveva, ad esem­
glione non perdeva mai di vista le mosse di Antonelli e riferiva ogni episodio
Questo ha. portato al recuPero "sul terr
ili
nze di emigraz·ione ( contme · ntale e. transo-
V1
n e eh
.
ceanica) delle diver�e ar�e . �eIla ;eglO. �
fam an ch e doc um entano le esperie
. di alcune zone del basso Piemo
nte.
. o il
pio, nel gennaio 1896:
nto di
sofia, circa cento arch1V1 familian,
lVlo , e h a sede press Dip artime
Attualmente sono dispombili nell arch . .
una p arte
storia della Facoltà di Lettere e filo

23 P. RuGAFIORI, Ferdinando Maria Ferrone . . .


24 ,
ARCHIVIO STORICO ANSALDO, Fondo Ferrone Serie Scatole nere, 2512, Gustave Deleuse a
citato.
26 ARcHIVIO STORICO ANSALDO, Fond
o Ferrone, Serie Scatole nere, 2512, Benedet
,
to Ghiglione a

Ferd.mando Mar.ta perrane, Buen ,


os Aires 1° gennaio 1896 . . .
25 F. BONELLI, Lo sviluppo di una grande impresa in Italia. La Terni dal 1884 al 1962, Torino, �
Ferdinando Maria Perrone, Santa Fé, 27 luglio 1898.
nere, 28/6 Benedetto Ghlghone a
27 ARCHIVIO STORICO
S ,
erte Scatole
Aires, l gennaiO 1897 .
ANS ALDO , Fondo P rron e,
.
Einaudi, 1975, Ferdinando Maria Perrone, Buenos
12 1
120
privati
America Latina: alcuni archivi
Augusta Molinari Fonti per l'emigrazione ligure in

ata da
re in America Latina è document
�:��: . L'e sperienza dell'emigrazione ligu ina
consistente dei quali do�� espenenze m�gratorie nelle Americhe. I do eu-
. l scrl. t ra opolare (lettere, diari, a di arc hiv i fam ilia ri. Si tra tta di famiglie emigrate in Argent
menti conservati sono v � t e fontl ; �� ? una ven tin
sari o) , in Per ù, in Cil e, in Brasile. Dal materiale conservato
in
memorie), ma non ma ano maten totogra cl. e di ttpo lconografico .
:C : (Buenos Air es, Ro
ità delle correnti migratorie ligu
ri rispetto a
L'importanza di fontt' dt' questo t1po . appare decls1Va ·
per procedere ad una Archivio si può rilevare la precoc nello stesso gruppo familiare di diverse
za
quelle di altre regioni e la presen
·
stona della società che intrecci le eulture alte e le culture basse, i destini delle
.
erica, il Nord America.
classi egemoni e quelli delle class1. sub alterne quelli delle donne e queili degh.
a, il Sud Am
mete migratorie: la Franci dalla metà
. . ' ,. . I documenti raccolti doc um ent azio ne dis pon ibil e, per un arco cronologico che va e
uom1n1, la storia degli adulti con e a dell m
�;� �
.
fa? zta . La
to agl i ann i Cin qua nta del No vecento, proviene prevalentement
dall'Ottocen a, Val di
�eli'Archivio possono fornire materi l nc�rca all antrop�logo come allo sto- se (Val Trebb ia, Val Fontanabuon
rtco sociale, al linguista e allo studioso d1' storta della mentahtà 2 9. dalle vallate del ponente genove tre mo ponente
l'entroterra di Savona, dall'es
.
altre al rrenomem. migratori� . aterla . l ' d il' rc�ivio rig ardano prevalente-
� � �· t t Vara) , dalla zona di Chiavari, dal , Manarola) , dal basso Pie nte
mo (Val
�:u��' � il gure, dal levante spezzino (Monterosso ricc hi e
mente l'esperienza delle due g r la 1. . ?n�l���nte e anche il numero di
ida ) . Pre val gon o , tra i doc um enti, gli epistolari, alcuni molto
" scritture" che potremo definire qu �tldtamta : agende di lavoro, qua- Borm
de i enciclopedici , diari personalt , eplstolan amorosl.
. completi, altri di poche lettere. emigrano
rn ' conta "storie" di contadini che
. . fa parte di una rete nazionale d' .
1 �entrl. d1' raccolta dt materiale di La maggior parte delle lettere rac i di fam igli e bene­
L' Areh1V10 , ma non mancano esemp
. . d1' Pteve Sant° stef no, il Museo del per sfuggire un destino di miseria dro che que­
"scrittura popolare" (l'Archt'vt'o d'tansttco delle pos sibili " risorse ". Il qua
Risorgtmento e della lotta per la l1' bert� �1. Tre�to, alcunt. Istttuti storici della

. . , stanti per le quali l' America è una le div erse
, tan o del fen om eno migratorio è articolato e conferma
Resistenza) che svolgono una t'ntensa attlvtta d1. rtcerca, d'1 scamb'to d1' espenen- . ste fon ti pre sen
le Am eri che " venne ad assumere nell'ambit
o una
di
. valenz e che la "vi a del
ze, dt pubblicazione di fonti 3 0 lo stesso nucleo familiare.
. e dt. schedatura . I comunità e, a volte, all'interno del per la ric-
La rete degli archivi segue c�muni criteri di co�servaztone tano un particolare interesse sia
materiali sono riprodotti m ' · Alcuni dei fondi raccolti presen erie nze che docu­
mt'erofiches e sehedatl su supporto 1lliormatlco · r con servata sia per il tipo di esp
. . chezza della documentazione con una trentina
una scheda che riporta le caratt� nsttche test�ali �el documento e tutta una le, Parodi, Pescio, che raccoglie
serie di dati relativi alla storia dell autore e alla , storta" del documento 3 1 , mentano. Tra questi l'archivio Bia stessa fami­
ere e un num ero con sist ent e di fotografie di tre rami di una
di lett "storia"
Ste lla San ta Giu stin a, un com une dell'entroterra di Savona. La mi
glia di sno da dalla fine del Settecento ai pri
one di que sta fam igli a si
di emigrazi entata da
conferma la presenza, già docum
anni Quaranta del Novecento e No rd America)
lice direttrice (Su d America,
fonti di altro tipo 32 , di un a dup
28 A . GIBELLI, La risorsa America . . . ci t.; A. MoLINARI Le navi. di. Lazzaro . . . clt.; .

le, Pietro e
Archivio Ligure

ma generazione, i due fratelli Bia


. '
della scrittura popolare. Catalogo, a cura di P. Co N!I - G. FRANCHINI, Genova, 1998.
nei flu ssi mig rato ri ligu ri. La pri 8 e il
GIBELLI, Fatemi unpo sapere' in La vza delle A mer1che. . 'fi in Spagna e a Gibilterra tra il 179
.
em igr ano
29 Per una descrizione dei mater!'all' conservati nell' Archivlo
· cio
· ligure della scrmura popolare: A ·

io, e An ton io Pes li


Anton ive alla famiglia alcune lettere dag
. .
America . . . cit.; A.
Bia le, scr
cit . ,· ID '' La rtsorsa
1825 . Il fi g lio di Pie tro , Gio van ni
sato la figlia
. . . .
�.� alcum arehlVI
.

che Francesco Parodi, che ha spo


MOLINARI, Storia e storie di emigranti Liguri . : amlltart, m «Il Veltro» 1990

Stati Uniti (Nevada) nel 187 0 . An


. . . ' ·
78. Nella terza
30 Dal 1987 al 1 993 sono stat1 orgamzzau dal gtu
Stati Uniti negli anni 187 3 -18
. ppo d'1 stud'losl di Rovereto che fa capo alla

di Antonio Pescio, Maria, è negli


rivista «Materiali di lavoro» seml·nan. annual'l per venfìc . .
are l� st�to deIla ncerca nei diversi settori
� e direzioni.
oria si intensifica e prende divers
. ' .
rat
,
per ien za mig
dl studio delle fonti di "scrittura popol " Gl'l att del s��m�rl sono stati pubblicati in riviste e
volumi: Per un archivio della scrittura P l�re in « �tenall d! lavoro», 1987 ' 2; L:Archivio della
:�: ·
gen era zio ne l'es
. . .
scrittura popolare: natura' compiti' strumentl. d1 'lavaro m «MoviII_Je�to operaro e soCialista», 198 9 ,
l :2 ; I l�oghl della scrittura autobiogra ca e pop o arepm «Matenall d! lavoro», 1990, 1-2: Deferenza
.'
. fi l .
.
;
rwendlcazione supplica. Lettere ai potent T�evl , ' a us, 1 99 1 ; �a scrittura bambina . Interventi e
.
.
/,' J
ricerche sulle pratiche di scrittura dell'ln anzla e ell a olescenza, m «Materiali di lavoro» 1 992 ' 2- popolazione, dei registri dei pass
aporti, dell e schede dei censi­
arta' d'l ri' cerca offerte da queste fonti: M. 32 Lo spoglio dei registri della ano la presenza di più diret­
'
�t
rie nella stessa famiglia . Per il caso
. se conferm
3 . Per una riflessione di' tl'po genera! e su!! e p t e tagna genovese e imperie
� ni com uni della mon ia e storie di
� ti di alcu
.
IsNENGHI, Parola dell'autobiografia Dagli areh � de a c/asse agli archivi dell'io, 1 992, 2 -3 . men imperiese, vedi: A. MoLINARI, Stor
3 1 Per l'elaborazione informati�a e' stato ut zzato un programma ISIS opportunamente modi- trici migrato
re . . . citato.
fìcato. emigrazione dal ponente ligu
122

123
Augusta Molinari
Fonti per l'emigrazione ligure in America Latina: alcuni archivi privati
Negli anni Ottanta dell'Ottocento, tre dei sei
figli di Giovanni vanno nel Ne­
vad a, due in Argentina, a Buenos Aires. La qua modernizzazione ma anche di conservazione, che l'esperienza �igr�tori� venn�
rta generazione, negli anni del
seco ndo dop ogu erra , si dividerà tra l'em ad assumere per le classi subalterne. Le lettere attestano infatt1 la s1tua�10ne d1
igra zion e nel Nev ada e quella a
Buenos Aires. Dalle notizie che compaiono .
nelle lettere, sembra di capire che "sospensione" tra due mondi, quello lasciato e quello "trovato" , dell� s1t�az10�
già la seconda generazione ha trovato nell
e Americhe una discreta fortuna. Il ne di immigrazione. Ancora a distanza di molti �nn� dali� parten�a, gh e�1�rat1
ramo della famiglia che si è stabilito a Bue
nos Aires si è inserito nel commercio tendono a mantenere un rapporto intenso, quas1 fis1olog1co, con 1 par�ntl nma­
e gode di un certo benessere. . u
sti e con il paese di origine. In questo modo si tenta di � a�tenere m v1ta ?
Più complessa la "storia" di una famiglia tessuto di relazioni che la distanza mette in discussione e d1 d1fendere, con fau­
della Val Brevenna, emigrata a
Buenos Aires alla fine dell'Ottocento. L'ar
chivio, che comprende solo l'episto­ ca, un meccanismo essenziale di identità.
lario di alcuni membri di questa famiglia, . .
centocinquanta lettere, copre gli anni Attraverso le lettere passa un flusso di informaziom. essen�1�h per �entare d'1
1917 - 194 0. Gli scriventi, due fratelli orig
inari di Tonno, emigrano a Buenos ricomporre la separazione che l'esodo tende a �endere defin1t1va. Scnve, dop�
Aires negli anni immediatamente precede .
nti la grande guerra, seguendo l'e­ dieci anni di soggiorno in Argentina, un contadmo della Valbreven�a al mp? · �
«Quando te me scribe mi fai sapere si il 1 o, m��gio se enaugurato il tranva� a
sempio di altri membri della famiglia emi
grati in precedenza. I due fratelli ten­
tano, senza successo, di aprire delle attività . com nel caso �l �n
in proprio e non ottengono dai pa­ Genova a Casella» 33, Talvolta la richiesta e plu genenca, �
renti, già da tempo emigrati, quel sostegn
o che si aspettavano. In questo, più altro scrivente che inzia così la sua lettera al fratello : «mandaml unpo a due e
che in altri epistolari, compaiono molte indi
cazioni sul tipo di relazioni (fami­ novità del paese» 34.
I materiali conservati nell'Archivio, oltre a fornire un� serle d1 conf,e�me su1-
liari, sociali, lavorative) che si stabilivano
tra "compaesani ".
. ·

Tra gli archivi familiari reperiti nel corso dell .


a ricerca ve ne sono anche alcu­ l'importanza dell'epistolografia di emigrazione nel definire l� caten� migratone
ni che documentano l'esperienza migrato
ria in Sud America di settori della e nell'orientare i flussi del mercato del lavoro, offro�o molti spuntl per appr��
borghesia legati alle attività marittime. .
Languasco di Oneglia (Imperia), documenta
Uno di questi, quello della famiglia fondire lo studio dei ruoli femminili sia nelle aree di par�enza c�e m que a 1
.

le vicende di una famiglia di capi­ immigrazione. Decisive appaiono poi queste fonti per mdagmi s�lla �u tura
tani armatori, che dopo aver praticato le
rotte sudamericane si stabilì, a metà delle classi subalterne. L'impatto tra cu!ture di�e �se, che caratterizza 11 fatt�
dell'Ottocento, in Perù, dedicandosi allo .
sfruttamento delle risorse minerarie. migratorio, appare infatti un terreno di ricerca pnvilegi�to P er superare sc�emi
Di notevole interesse è la documentazione .
della famiglia De Mutti, Bollo, origi­ interpretativi che irrigidiscono nella dicotomia moder�1zza�10n�/conservaZione
naria della zona di Portofino. Le migliaia
di carte, sia di tipo privato sia relative la pluralità di valenze assunte dalle diverse esperienze di em1graz10ne.
alle attività commerciali, delineano un pro
filo significativo di una delle tante
famiglie di capitani-armatori rivieraschi
che, nel corso dell 'Ottocento, fecero
"fortuna " allargando il raggio delle loro
rotte verso le Americhe. A partire Archivio delle suore terziarie cappuccine di madre Francesca Rubatto
dalla metà dell'Ottocento sono Montevi
deo, Buenos Aires, Rosario, Callao le
mete delle "barche" della famiglia De Mu L'ordine missionario, fondato nel 1 886 da Anna Maria Ruba;to (ma dre
tti, Bollo. Nel 1870 una parte della .
famiglia risulta insediata stabilmente in Perù Francesca di Gesù), svolse una intensa attività in diverse zone dell Argentma,
dove ha awiato con successo una
piccola fabbrica di paste alimentari. dell'Uruguay, del Brasile negli anni a cavali? tra ?tto�e?to e Novecento e ma ­ �
La maggior parte della documentazione con tiene a tutt'oggi piccole missioni in Argentma. L archivlO de�a cas � �ad�e, c e
servata nell 'Archivio testimonia
però l'esperienza migratoria del mondo con ha sede a Genova, è stato da poco tempo reso ac�essibile agli s:udiosL S� tratta
tadino e costituisce un "osservato­ .
rio" importante per sondare la varietà di di un archivio di modeste dimensioni, ma ricco di docu�entaz10ne per mdagi­
"destini" delle famiglie che vivono .
sospese "tra due spon de" . Queste fonti apro ni sulla storia del missionariato femminile in Amenca Latma.
no spiragli importanti per awici­
nare la soggettività sia di chi emigra che
di chi resta. Sebbene prodotti da
"illetterati" , che proprio attraverso l'emigra
zione acquistano familiarità con la
scrittura, questi materiali, più di altri, rive
lano la complessità di valenze, di
:
33 ARCHIVIO LIGURE DELLA SCRITTURA POPOLARE, Epistofarzo di Emanu�fe G.
34 ARCHIVIO LIGURE DELLA SCR!TIURA POPOLARE, Epistolarzo Prancheflz.
124
125
Augusta Molinari
Fonti per l'emigrazione ligure in America Latina: alcuni archivi privati

Anche in questo caso il materiale più interessa


_ nte è quello
occas1on e del processo di beatificazione della madre fond di tipo privato . In ti i copialettere della corrispondenza tenuta dalla Rubatto con le famiglie italia­
raccolto in modo sistematico, sepp ure prov atrice le suore hanno ne che sostenevano anche finanziariamente l'attività missionaria delle cappuc­
viso rio, la corrispondenza che cine . Mentre a Montevideo l'opera della Rubatto trovò nelle élites italiane una
Francesca Rubatto tenne per più di vent'ann
i con le diverse case dell'ordine discreta accoglienza, molto difficili furono invece i rapporti tra le suore missio­
con i superiori, con privati, con familiari
. Si tratta di circa cinquecento lettere ' narie e la comunità italiana di Buenos Aires . Pochi sono infatti i benefattori ita­
la maggior p� rte delle quali scritte da Fran
cesca Rubatto negli anni della su � liani di questa città nominati nelle lettere della madre e non mancano allusioni
permanenza 1n Sud America 35. Vi sono poi
lettere scritte da altre suore missio­ a contrasti che si verificarono tra le suore e alcuni medici italiani aderenti alla
narie con diversi ? estin tari . Le lettere dell
� a fondatrice e del primo gruppo di massoneria . Nonostante la Rubatto dimostri di possedere una notevole abilità
suore che la segu1rono 1n Sud Amenc _ a sono cons
ervate in faldoni miscellanei diplomatica - come si può rilevare dalla corr�spondenza che �enn� con alcuni
c?e �accolgono documentazione di tipo dive
rso (atti amministrativi, pubblica­ sodalizi della comunità italiana di Buenos Aires - sembra d1 cap1re che non
Zlom a stampa) . Una parte, circa un terzo
del corpus delle lettere della Rubatto furono molti i sostegni di cui l'Ordine godette tra le élites italiane.
è stato trascritto e pubblicato in una serie di
volumi a cura dell'Ordine 3 6 .
'
Le lettere prese in esame sono quelle scritte Oltre alla corrispondenza di madre Rubatto e delle suore impegnate nelle
da Francesca Rubatto negli anni missioni, nell'archivio sono conservate alcune " cronache" delle case del­
1 � 96- 1904 nel corso della sua esperienza miss
ionaria a Montevideo e a Rosario l'Ordine in Uruguay e in Argentina e alcune memorie scritte da suore missio­
d1 �anta Fé. �e s ore inizia ono la loro attiv
� �
assistenza samtana presso l ospedale italiano
ità nel 1892 svolgendo mansioni di narie . Questo tipo di documentazione risale, nella maggior parte dei casi, al
di Montevideo . Al loro arrivo in periodo 1896- 1935 anche se, per le memorie, non sempre è stato possibile sta­
Ur��u�y inc�ntrarono ostilità e diffidenze
da parte degli ordini religiosi ma­
sc?il:, 1n � art1colare da part e dei salesiani bilire con precisione l'epoca in cui vennero redatte .
37. Poc o sostenute nel loro apostola
�1ss1onano �nche dallo stesso ordine dei cappuccini, le suore riusciro to Delle sei "cronache" disponibili in originale solo due presentano racconti.
1n un arco d1 tem po abb no però, dettagliati della quotidianità di vita delle suore cappuccine . La prima, la
astanza breve, a svolgere una intensa attività
ste�za e di cateche i . Case delle suore terz di assi­ "Cronaca della casa di Nostra Signora degli angeli di Rosario di Santa Fè", è
. . _ � iarie vennero aperte nei quartieri un quaderno di un centinaio di pagine, dove sono annotati i principali avve�i­
penfer1�1 d1 �ont�vtdeo, di Buenos Aires,
di Rosario di Santa Fé . Tenace pro­
pugnatnce d1 un , a�o to!ato della strada ", menti che si verificarono nella casa negli anni 1892-1933 . Come nella maggwr
� Francesca Rubatto si impegnò nel
recupero al_ valon_ rehgtosi delle fasce più marginali delle periferie urba parte delle case fondate dalla Rubatto, anche in questa era stata istituita una
Ne!l � �et� ere della fondatrice dell'ordine ne . scuola primaria femminile con annesso laboratorio di cucito . Oltre a docun::en­
compaiono resoconti dettagliati tare la vita delle suore e delle allieve, la "Cronaca" costituisce una fonte di un
dell� lniZl�tlve prom s�e dalle suore sia nel
� campo dell'assistenza che in quello certo interesse per valutare l'eco che le vicende politiche e sociali del paese
dell tst�uzwne femmmile. Questo materiale
consente però anche di cogliere la avevano dentro la casa .
perceziOne che Francesca Rubatto aveva dell
'ambiente e delle situazioni in cui Le suore cappuccine di Rosario di Santa Fè svolgevano una intensa attività
si trovava ad operare . A questo proposito app
aiono particolarmente interessan- di assistenza sanitaria sia negli ospedali che a domicilio e si occupavano anche
dell'assistenza religiosa ai prigionieri . Nella "Cronaca" le suore descrivono le
periodiche visite nelle diverse carceri della città e i contatti stabiliti con i nume­
35 Di parte delle lettere sono rimasti alcuni volumi di copialettere. rosi prigionieri italiani.
36 Lettere della Serva diDio Suor Limitata quasi esclusivamente alla registrazione degh. avvemment1 . . interm
. .
. 3.7 .PADRE �EODOS.IO DA VOLTRI, Maria Francesca di Gesù,, Geno
Maria Francesca di Gesù s.I., s.d., 3 volumi.
alla casa è la "Cronaca della casa de Sastre", anche questa sita nei sobborghi di

sl l ln Amer ca Latl a: G
��
va 1954. Sulle missioni dei sale­
. Rosou, Impegno missionario e assistenza religiosa agli emig Rosario . Si tratta di un quaderno che registra gli avvenimenti del periodo 1904-


Vtst�ne e nel! opera dt don os�o e dei sa:esian ranti nella
193 1 . Le varie suore che compilarono la "Cronaca" seguirono criteri di re�a­

Torma 1987 ; ID., ,as:oc:.azzonzsmo �attoltco
i, in Don Bosco nella storia della cultura popo
degli emigrati italiani in Argentina, in F.}. DEVO
lare,
TO
E.]. MIGUEZ, Asoctaczonzsmo, traba;o y ident
idad etnica. Las italianos en América Latina en . zione diversi: nei primi anni i resoconti sono mensili, poi diventano annuah e
pe�specti�a �omparada, Buenos Aires 1992; F. SURD una per gli ultimi mesi sono giornalieri. Sono soprattutto le attività della scuola e
det Salestanz 1875 -1915 , in «il Veltro», 1990, 3-4.
ICH, Gli italiani in Argentina nelle
del laboratorio ad occupare la maggior parte della "Cronaca", anche se non
pubblicazioni
126 Augusta Molinari

GIANFAUSTO ROSOLI
mancano resoconti accurati di commemorazioni religiose organizzate dalle
suore insieme a comitati locali di beneficenza. grati dei mission ari sca labrin ian
i in
r:opera di assz'stenza tra gli emi
Nell' archivio sono conservate, come già si è detto, alcune memorie di suore
America Latina
impegnate nelle missioni in America Latina. Per la maggior parte sembra trat­
tarsi di memorie scritte dalle suore dopo il definitivo rientro in Italia, anche se
non si dispone di elementi certi per stabilire quando e dove le memorie furono
redatte. Attualmente sono consultabili una decina di memorie di questo tipo,
ma si ha ragione di credere che ne esistano altre ancora da schedare . Quelle
disponibili risalgono, presumibilmente, agli anni 1 896- 1935 . Lo scopo di gran
parte delle memorie è quello di fornire elementi utili a far risaltare la vocazione
missionaria della madre fondatrice dell'Ordine. Nel descrivere l ' attività della
Rubatto le suore riportano episodi della quotidianità di vita delle missioni.
Scrive, ad esempio, suor Gaetana in una memoria del 193 0 dal titolo Nella Le caratteristiche dell'istituzione
terra di Colombo: «Ci troviamo bene a Sastre colonia di buoni piemontesi che
già conoscevano la nostre suore come infermiere nell'ospedale» 38 , Il centenario dell'istituzione scalabrinian
a (1887- 1987 ) - chd stato teldbra­ \
dedicato alla figura . e . suo on ato­
In quasi tutte le memorie vengono presentati episodi che tendono a mettere to in articolare con un convegno storico 1
� vanni Battista S �al�brln1 -: colloca la
in evidenza i soprusi che madre Rubatto dovette subire da parte dei superiori re il escovo di Piacenza monsignor Gio
coeva Asso�la� wne nazwnale p �r
dello stesso Ordine. Nella "Memoria della casa di Buenos Aires" (193 0) suor c�ng regazio. ne scalabriniana, accanto alla che istituZlOnl consacrate esclusi-
· lianl· all' e�t�ro.
anti
Veronica descrive i contrasti sorti tra la Rubatto e il padre provinciale: «L'al­ soccorrere l ml'ssl'onari italiani' tra le più . . gratl· lta
lora delegato provinciale fu il suo più accanito oppositore. Si arrivò al punto iosa e soci ale tra gh eml . . .
vamente all' azione relig anz ia di oc? d a lstltuzwm lalca-
che essendo lo stesso Padre superiore proibì pure agli altri frati che la confes­ tiva anz iani tà la dist �
Per lo meno questa rela
sassero» 39, . 2 Touring club ltahano· (1894), la Lega
l1 qual1' la D ante Alighieri (189 2) ' il · ��·· ma non
' te anch ' esse d1' emlgrazw
Le memorie appaiono una fonte importante per conoscere i rapporti che navale l' taliana (1896) ' che si sono occupa . cm. amb'lent·l quella scalabrm1ana sem­
vennero a stabilirsi in Argentina e in Uruguay tra questo piccolo ordine e gli così dalla Società geografica italiana , al pres
. . .
en�� t.ra 1 suol d'mgent1' del
altri ordini religiosi. Il carattere di gran parte della documentazione conservata nte lega ta, se non altr o per la
bra indirettame ,
ini e per l'amlclzla che sempr� l:go al
in questo archivio rimanda a riflessioni sul significato che l'esperienza mis­ fratello del. fondato re, Angelo Scalabr
' membro di spicco della Socleta geo-
sionaria venne ad assumere tra gli ordini femminili in concomitanza con lo svi­ vescovo placentino Luigi Bodiod anch egli degli emigranti; soprattutto come
ato
luppo dei flussi migratori. Si tratta di un campo di indagine largamente ine­ grafica (e sensl'bile ai problemi el patron · · ana socl· et'a di patronato
inse rirà la scalab nm
splorato sia nell'ambito degli studi di storia dell'emigrazione che nel contesto commissario dell'emigrazione egli
delle ricerche di storia delle donne. S. Raffaele tra le istituzioni da sussidiare)
3 ·

Attt del conveg� o st rt· � �� Roma' CSER 1989..


onale su "Sca-
za 3-5 dtcembre l 987)
·
internazi
1 Scalabrini tra vecchio e nuovo m.ondo. .
'
d G �o
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a cura · '
LI '
. . '
labrznt e t'l suo tempo" (Pzacen '
.
. due 1mportant1 contrl'butl d'.l p· SALVETTI • Imm N . e e
agine nazto-
2 Sulla "Dante Alighieri" vedi ora 1 .
1.zghzerz
.,
' ' R. orna, Bonac ' 1995
Cl e dt B . p '
rsA azzon
naie ed emigrazione nella società "Dante A Bonacct
politzca nel!a socte· ta "Dante Al'zgh. te· ,ri"' Rom ' . al' ' di i contributi presentati ai convegni del
. '
a 1995 .

t l c fi
l'interesse al patronato degli emi-
3 8 SUOR GAETANA, Nella terra di Colombo,s.I., s.d., p.
6.
39 SUOR VERONICA, Memoria della casa di Buenos Aires, s.d., s.I., p. 9. Mi:i�::;;:: ;:!���:;u;al�: �%�r::t:�; ;;r1�u��t� ;�uarda
128 Gianfausto Rosoli I.:opera di assistenza tra gli emigrati dei missionari scalabriniani in America Latina 129

In camp ? cattolico, dal punto di vista anagrafico, l'istituzione scalabriniana si


Dalle ricerche condotte da Antonio Perotti nel 1968 e quelle successive di
co�oca all'tnterno delle varie iniziative religiose e assistenziali promosse dalla
Francescani risulta come l'intervento di Scalabrini a favore degli emigranti si
Chiesa a favore degli emigrati italiani a metà degli anni Ottanta momento di mi­
sia articolato in un progetto organico; cioè si è espresso, oltre che in un inter­
nore :e�s!o�e tra Chiesa e Stato caratterizzato da timide prospet�ive di conciliazio­
, vento politico in merito alla nuova legge di emigrazione del 1888 (e nella forte
a favore degli emigrati è, però, preceduta in ordine di
_ _
ne. Ltnizia;�va scalabrtniana
opposizione all'approvazione governativa degli agenti di emigrazione), attra­
te�po dall �terve�t? dei pallottini a Londra per gli emigrati italiani già nel 1844,
- a Pangi, nel 1865, con l'aiuto della società di S. Vincenzo de' Paoli e verso l'istituzione di una congregazione religiosa dedicata specificamente all' as­
dei barnabiti
sistenza religiosa e morale degli emigrati italiani e infine attraverso la proposta
soprattutto, già oltre un decennio prima degli scalabriniani dai salesiani in Ar­
concreta di patronato cattolico, la società S. Raffaele (istituita nel 1889 e ope­
gentina, inviativi, nel 1875, ad evangelizzare i patagones e ad a�sistere gli italiani 4.
rante dal 1891 con collegamenti internazionali) 6.
Da tutte queste iniziative religiose l'istituzione scalabriniana si differenzia
Come osserva opportunamente Gabriele De Rosa, presentando gli atti del
p�r la sua specificità, essendo l'unica esclusivamente dedicata all'assistenza reli­
convegno dedicato a Scalabrini, questi è riuscito ad operare una sorta di "rivo­
gwsa e sociale degli emigrati italiani. Un secondo fattore differenziale esterno
_ luzione culturale" nei confronti dell'emigrazione anche sul movimento cattoli­
nguarda la delimitazione dell'ambito territoriale che si restringe alle Americhe
co e sugli stessi rapporti Stato-Chiesa .
�el Nord � del �ud; e anche all'interno di queste, la restrizione agli stati di Bra�
sile : Stau Umtt _ sarà dettata prevalentemente da circostanze esterne, quali la
_ «La necessità della ricerca di una conciliazione sembrava ricevere nuova forza e impul­
�re�ia e dtffusa _ rre� �nza dei salcsiani in Argentina e, per contro, le pressanti
poca ci fosse un vescovo che chiedesse la tutela dell'emigrante, per consentire ad esso di
so proprio dal problema dell'emigrazione ( ... ) Era veramente straordinario che a quell'e­
nchteste provementt tnvece dal Brasile e dagli Stati Uniti.
�na c�ra:t�ristica costituzionale della congregazione scalabriniana riguarda
senz altr? il tipico c�n:pos:o "p�tr!ottic? religioso", a cui l'istituzione si ispirava za dell'Opera bonomelliana, fu impostata sul modello della vita religiosa delle congrega­
inserirsi anche civilmente nelle terre delle Americhe, anche se la sua istituzione, a differen­
e che �n�ava t��te tniZiatlve_ m1ss10nane di allora nella coniugazione tra missio­ zioni di vita attiva apostolica ( . .. ) I missionari non avrebbero dovuto preoccuparsi solo di
n: e ctvilt�, reli�wne e patria. La Congregazione nacque nel particolare breve
colo e della storia patria', al fine di consentire 'il benessere morale, civile ed economico'
preservare la pietà popolare, ma anche di curare 'gli elementi della nostra lingua, del cal­
.
chma conciliatortsta del 1887 e ne partecipò alcune ispirazioni, pur senza essere
un frutto del momento politico . Anche se realizzava funzioni di supplenza dello degli emigranti, il che voleva dire impegno a trasformare l'analfabeta, operaio, fittavolo,
Stato : spe�so assente, essa si proponeva, in primo luogo, obiettivi eminentemen­ muratore che fosse, in un cittadino, come non era awenuto nei poveri paesi di origine» 7.
te r�lig1os1 nella prospettiva di una assistenza religiosa e sociale agli italiani emi­
Eppure di questa iniziale ventata conciliatorista l'istituzione scalabriniana con­
gr�tl nelle Amenche. �� collaborazione tra Chiesa e Stato a favore degli italiani
servò relativamente poco, salvo naturalmente il necessario riferimento al mante­
all estero avre�b e fac�ltato la s�luz�one della s:essa "questione romana" ; per
_ _ della pacificazione delle coscienze" gra­ nimento della lingua e tradizioni religiose e culturali degli emigrati italiani all'e­
que�to Scalabnm_ a�s�tcava u? tnlZlo
_ , stero. O meglio la caratterizzazione patriottica fu più marcata nella fase iniziale,
Zie , alla mano che vt st danno religione e patria nell'opera degli emigranti 5.

granti, cfr. E. Rossr, Del patronato degli emigranti in Italia e all'estero. Relazione al Primo società italiana di fronte alle prime migrazioni di massa. Il contributo di mons. Scalabrini e dei suoi
� !
Congress� Ge�gra co taliano (Genova 1892), Roma, Società geografica italiana, 1893 e L. BODIO,
La possibilità di una cordiale collaborazione con gli organi statali, non solo in Italia quanto
primi collaboratori alla tutela degli emigranti, in «Studi Emigrazione», 1968, 1 1 -12.
Sulla emtgrazto� e ttaltana e sul patronato degli emigranti. Relazione di L. Bodio al primo Congresso
Geografico Italtanao (Genova, 1892), Genova, Istituto Sordomuti, 1894. soprattutto all'estero (aspetto in prospettiva non marginale) induceva Scalabrini alla disponibilità
: Per un inqua r�mento, cfr. S. TRIONE, !}Opera di don Bosco all'estero. Tra gli emigrati italiam;

- m generale, Bibliografia generale di don Bosco, vol. I - Bibliografia
ad inviare i suoi chierici ad insegnare nelle scuole italiane all'estero per i figli degli emigrati, in
sostituzione del servizio militare.
Torma 1906 e, p1u italiana' 6 A. PEROTTI, La società italiana di fronte alle prime migrazioni di massa... cit.; M. FRANCESCO­
1844-1992, Roma, LAS, 1992.
5 G.B. SCALABRINI, !}emigrazione italiana in America, Piacenza 1887 e ID. Il disegno di legge
N!, Giovanni Battista Scalabrini vescovo di Piacenza e degli emigrati, Roma, Città Nuova, 1985.
7 G. DE RosA, Introduzione a Scalabrini tra vecchio e nuovo mondo. Atti del Convegno Storico
Internazionale (Piacenza, 3-5 dicembre 1987), a cura di G. RosoLI, Roma, CSER, 1989, p. 10.
'
sulla emigrazione italiana in America, Piacenza 1888, p. 46, ora ripubblicati in A. PEROTTI, La
13 1
130 Gian/austo Rosoli L:opera di assistenza tra gli emigrati dei missionari scalabriniani in America Latina

anche perché il momento conciliatorista fu breve (infatti i rapporti tra Stato e In Scalabrini l'azione religiosa rirl{ase autonoma e distinta, senza l'appoggio e
le vistose interferenze di laici troppo "iniziatori", che Scalabrini lamentava nei
tutto perché la realtà all'estero spingeva i missionari ad occuparsi di cose imme­ confronti dell'opera di Bonomelli 1o. Come afferma ancora De Rosa, Scalabrini
Chiesa tenderanno a diventare sempre più tesi negli anni Novanta), ma soprat­

dia!e e ben più urgenti rispetto alle preoccupazioni politiche prevalenti in Italia. non inserl surrettiziamente il dramma dell'emigrazione nelle iniziative dell'Opera
dei congressi come uno tra i tanti settori di intervento, ma lo iscriveva in una
«storia, che prima di essere sociale, prima di attestarsi al livello di una legislazio­
E questa indubbiamente una delle ragioni per cui l'istituzione scalabriniana
pur originata nel fervido ambiente conciliatorista (assai fecondo, come mostre�
,
ritariamente una scelta ascetica e di alta spiritualità cristiana dei missionari» 11
ranno le successive istituzioni dell'Opera di assistenza per gli operai italiani in ne assistenziale e tutoria, era religiosa e caritativa, una storia che presumeva prio­
Europa, divenuta poi Opera Bonomelli, 1 900, e dell'Italica Gens, 1909), si
allontanerà ben presto da presupposti "nazionali" (se mai questi erano stati Infatti erano le finalità religiose quelle qualificanti l'istituzione scalabriniana,
importanti o decisivi per i singoli membri religiosi) per dedicarsi unicamente che ricevette al centro della Chiesa cattolica una solenne approvazione, sia per­
ed esclusivamente all'impegno religioso . È da notare anzi che i missionari sca­ sonalmente da parte del papa Leone XIII, che dal dicastero competente per le
labriniani, soprattutto in America Latina, si impegneranno in missioni "inter­ missioni di Propaganda fide, proprio nei primi mesi di gestazione del progetto
ne", spesso isolate, negli insediamenti di colonizzazione agricola degli emigrati agli inizi del 1887 . La tempestiva approvazione pontificia servì a fugare nel
lontani dai contesti urbani e senza quella naturale notorietà culturale e politic� clero le possibili accuse di liberalismo alla nuova istituzione e in parte i radicati
(legata soprattutto all'attività educativa) che, ad esempio, avevano ben presto sospetti del mondo intransigente.
raggiunto i salesiani s. Scalabrini, forte dell'approvazione pontificia, si affrettava a promuovere l'o­
Ancora una sottolineatura sulle differenze con altre istituzioni dell'area tran­ pera di «evangelizzare i figli della miseria e del lavoro», avviando quella che
sigente che si interessarono degli emigranti e della presenza missionaria nelle egli chiamava una «guerra di riconquista ( ... ) delle anime sperdute nelle stermi­
colonie. L'Associazione nazionale per soccorrere i missionari italiani di Firenze nate regioni del Nuovo Mondo». Borzomati ha sottolineato le caratteristiche
lega�a al gruppo moderato e filogovernativo della conciliatorista «Rassegn � spirituali dell'ass ociazione scalabriniana, non solo sotto il profilo ascetico­
N �Zlonal�», vedeva bene - e spesso ne fu interprete dinamica - il sostegno ai pastorale, ma anche per il linguaggio nuovo, rispetto ad altre congregazioni,
.
m1ss1onar1 come un mezzo utile e potente per mantenere l'influenza italiana con cui si proponevano prospettive di vita religiosa, soprattutto nella prescri­
all'estero: si difendeva la missione perché essa seguiva o accompagnava l'e­ zione ai missionari di preservare la pietà popolare degli emigranti, di curare
spansione coloniale italiana. L'Associazione dello Schiaparelli, come afferma «gli elementi della nostra lingua, del calcolo e della storia patria» per favorire il

odore di Cristo e predicare più coll'esempio che colla parola» 1 2 .


Ornella Confessore, non avrebbe potuto sottrarsi dal «benessere morale, civile ed economico degli emigrati e diffondere il buon

«c��plessivo clima �locolonialista di quegli anni, dal quale nemmeno altri gruppi
.
Fondazione e primo sviluppo dell'opera scalabriniana
cattohct furono 1mmum e che sall ad investire gli stessi missionari, la cui affermazione
non differiva da quelle dei contemporanei laici, nella speranza di sostituire a un colonia­
lismo di stampo laico un colonialismo cattolico che rendesse cristiano il patriottismo e
riservandosi compiti e mezzi pacifici di penetrazione, l'umile aratro accanto alla spad� La decisione di istituire una congregazione destinata all'assistenza degli emi-
gloriosa, approdasse felicemente a quella ' espansione evangelica' di cui p arlava
Bonomelli» 9.

10 Scalabrini a Bonomelli, Tollara, 24 aprile, 1900, ora in Carteggio Scalabrini Bonometli, a cura
di C. MARCORA, Roma, Studium, 1983 , p. 359.
. 8 G. RosoLI, Impegno missionario e assistenza religiosa agli emigranti nella visione e nell'opera 11 DE RosA, Introduzione. . cit., p. 8.
G. .

dt don Bosco e dei Salesiani, in Don Bosco nella storia della cultura popolare, a cura di F. 12 BoRZOMATI, I missionari di San Carlo da/ 1887 alla morte diento Scalabrini (1905), in Scalabrini
tra vecchio e nuovo mondo . . . Regolam della Congregazione dei
P.
TRANIELLO, Torino, SEI, 1987, pp. 289-329. cit., p. 338, che cita il
. . 9 O . ���SSOlill, I:�ssoa�zione nazional� per soccorrere i mt'ssionari cattolici itallam; tra spinte Missiona ri per gli emigrant i approvato dalla S. C. di Propaganda fide nel 1888 ad experimentum
ad quinquennium, AGS , 127/1.
"a�

vtltzzatna .
e mteresse mtgratono (1887-1908), Scalabn'ni tra vecchio e nuovo mondo . . . cit., p. 529.
m
132 Gianfausto Rosoli r;opera di assistenza tra gli emigrati dei missionari scalabriniani in America Latina 13 3

granti da parte di Scalabrini fu il risultato di interessi personali e di circostanze vento a favore degli emigrati: le corrispondenze di Zaboglio del resto contene­
esterne che spinsero a questo. Scalabrini, già parroco a S. Bartolomeo in vano molte informazioni sulla condizione religiosa e morale degli emigrati all'e­
Como, alla fine degli anni Sessanta si era reso conto del nuovo fenomeno socia­ stero e valide indicazioni operative.
le dell' emigrazione e nella sua prima visita pastorale, come vescovo di All'inizio di gennaio del 1887 , Scalabrini poté scrivere al prefetto di Propa­
Piacenza, nel 187 6, rilevò che circa 28 mila persone, cioè il 14% del totale ganda fide, cardinale Simeoni, esponendo l'idea della fondazione di una «asso­
della popolazione della sua diocesi, erano emigrati all'estero. Un contingente ciazione di preti italiani, che avessero per iscopo l'assistenza spirituale degli ita­
rilevante, quindi, che conferma la forte vocazione emigratoria delle regioni col­ liani emigrati nelle Americhe», pronto ad «iniziarla tosto, in minimissime pro­
linari settentrionali dopo l'Unità con l'ampliarsi delle destinazioni dei paesi porzioni, ma iniziarla davvero». Era questa d'altronde l'a�pettativa della Sant�
americani, accanto alle tradizionali mete europee. Sede, che si sentiva in quegli anni continuamente sollecltata e provocata dal
Ma passò una decina di anni prima che prendesse corpo un progetto preci­ vescovi americani ad inviare preti italiani, apostolicamente impegnati, e non
so. Nel frattempo l'incontro occasionale con gruppi di emigranti nella sua dio­ mossi da altre finalità, per assistere gli emigrati. I vescovi americani trovavano
cesi e fuori (memorabile quello alla stazione di Milano nei primi anni Ottanta, difficoltà a comprendere la mentalità e la religiosità di questi fedeli così poco
descritto con accenti partecipati e commossi nel suo scritto del 1887), le corri­ osservanti della pratica religiosa, e volentieri rimandavano alla Chiesa centrale
spondenze di sacerdoti che si erano recati nelle Americhe e che gli descriveva­ il compito concreto sul da farsi (come già suggerito nel Concili� di � altimor�
no a toni vivaci le difficili condizioni degli emigrati e infine le pressioni della del 1885). Per l'America Latina, affetta da una carenza endemtca d1 clero, s1
Curia romana indurranno Scalabrini a precisare il suo piano di intervento 13• poneva in ogni caso la necessità dell'invio di sacerdoti 14. . . . ,
Scalabrini si differenziava nettamente dagli orientamenti fino ad allora Alla richiesta del cardinale Simeoni di preparare un progetto, Scalabnm, g1a
dominanti nella Chiesa: nel non ritenere transitorio e destinato ben presto ad il 16 febbraio 1887 , inoltrava la proposta di istituire una «Pia associazione», di
esaurirsi il fenomeno dell'emigrazione. Gli bastava la conoscenza diretta delle cui fosse ammesso a far parte «qualsiasi sacerdote di qualsiasi diocesi italiana»,
condizioni dei contadini e delle trasformazioni in corso per rendersi conto purché approvato all'esercizio del ministero e dell'età di anni 3 0. Gli aspiranti:
della lunga durata di un esodo che avrebbe segnato profondamente la realtà distinti per pietà e zelo, dovevano vivere secondo le norme che «la S.C. d1
demografica e sociale dell'Italia. La pressione a partire non era dettata da mera Propaganda fide assegna ai Missionari del proprio Istituto» e impe�narsi �
smania di novità o dalla bramosia di arricchirsi presto e di emulare la condizio­ rimanere in missione per un anno, liberi di restarvi anche per sempre, vmcolatl
ne borghese, come sottolineava una certa predicazione moralistica espressa da però da un «giuramento di non ritenere, come cose proprie, né denaro né
vari preti e vescovi. La tradizionale preoccupazione della Chiesa, sulla scia oggetti, che loro venissero offerti».
delle disposizioni di Clemente VIII del 1596, spingeva a convincere i fedeli a . . . .
Durante le successive trattative con la Santa Sede Scalabrml aggmnse altn
non emigrare. Anzi in quei secoli l'emigrazione era proibita in direzione di luo­ elementi integrativi: aprire a Piacenza una casa per la preparazione dei missio­
ghi dove non sarebbe stato possibile adempiere i propri doveri religiosi. Ma nari accogliervi anche «quei giovanetti delle colonie italiane, che mostrassero
nell'Ottocento le impellenti cause economiche e le nuove prospettive di allar­ inclln azione allo stato ecclesiastico» e infine protrarre la durata dell'impegno
gamento dei mercati mondiali facevano apparire ormai ineluttabile l' emigrazio­ ad almeno cinque anni. La seconda proposta, in particolare, che Scalabrini riu­
ne e, quindi, necessaria la solidarietà con gli emigranti da parte della Chiesa. scirà ad attuare solo in misura ridotta, comportava una significativa fiducia
Nell'estate del 1886 Scalabrini ricevette la collaborazione dell'antico allievo nelle capacità di queste giovani generazioni nel provvedere presto, come
nel seminario comasco, don Francesco Zaboglio, che si era trasferito negli Stati avverrà in effetti, ai bisogni spirituali delle nuove comunità di insediamento.
Uniti per seguire il padre e i fratelli emigrati nel Wisconsin. Zaboglio si offerse Papa Leone XIII accolse favorevolmente le proposte presentate da Scala-
di aiutare Scalabrini nello studio e preparazione di un piano concreto di inter-

14 S. Dr GIOVANNI, The Propaganda fide and the "Italian Problem", e J. HENNESEY, Italian immi­
1 3 M. FRANCESCONI, Giovanni Battista Scalabrini vescovo di Piacenza e degli emigrati .
. . ci t., cap.
gration and the Church in the United States, in Scalabrini tra vecchio e nuovo mondo . · · ci t., pp. 443-
XVIII.
452 e 43 1 -442.
I:opera di assistenza tra gli emigrati dei missionari scalabriniani in America Latina 135
134 Gianfausto Rosoli

quennale dei primi dieci partenti (anche don Bosco nel 1875 aveva promosso
brini e da Propaganda fide il 14 novembre 1887 e il giorno successivo, con il
la prima "spedizione" di dieci salesiani ma tutti per l'Argentina), Scalabrini era
breve Libenter agnovz'mus, approvò la fondazione in Piacenza di un «Istituto di
in grado di poterne destinare tre agli Stati Uniti, dove li aspettava padre
uomini consacrati che avessero intenzione e volontà di recarsi nelle regioni lon­
Zaboglio, altrettanti allo stato del Paranà in Brasile, dove li attendeva padre
tane, specialmente dell'America, a prestare il sacro ministero alla moltitudine
Pietro Colbachini . che nel frattempo era diventato membro della Congre­
dei fedeli italiani che, costretti dalla necessità ad emigrare dalla patria, avevano
gazione, e quattro allo stato di Espirito Santo. L'America Latina risulta, quindi,
stabilito il loro domicilio in quelle regioni» 15 . Questo atto solenne della Santa
meta prevalente nelle iniziative dei missionari scalabriniani.
Sede è assai significativo, se si pensa alle difficoltà incontrate nell'approvazione
da buona parte delle congregazioni moderne di vita attiva; in sostanza, fatto
del tutto eccezionale, l'istituto è stato approvato prima ancora della sua fonda­
zione vera e propria. La presenza degli scalabriniani in America Latina
Infatti il 28 novembre 1887, monsignor Scalabrini ricevette la prima "profes­
sione" dei tre primi membri della Congregazione, tra cui un prete vicentino, I missionari scalabriniani negli Stati Uniti, dove già operavano numerosi altri
sacerdoti italiani nelle varie diocesi, si trovarono ad affrontare particolari diffi­
sionario tra gli emigrati italiani in Brasile. Ai primi aderenti si aggiunsero ben
padre Domenico Mantese, già in contatto con don Pietro Colbachini, allora mis­
coltà, legate al tipo di strutture della Chiesa americana. Essi erano impegnati a
presto altri sacerdoti e "fratelli catechisti". Monsignor Scalabrini attese a scrive­ caratterizzare la loro presenza con uno stile di vita more relz'giosorum e con un
re quindi il regolamento dell'Istituto che presentò ai missionari il 6 marzo 1888 e impegno decisamente apostolico e nel salvaguardare la loro autonomia. Le strut­
fu approvato ad experz'mentum per cinque anni da Propaganda fide il 19 settem­ ture appositamente create per l'assistenza degli italiani di regola hanno coinciso
bre del medesimo anno. Il regolamento prescriveva la vita comune e i voti quin­ con le parrocchie "nazionali", attrezzate con propri luoghi di culto e di insegna­
mento, le uniche in grado in quel contesto di evitare agli italiani la discriminazio­
quennali more relz'giosorum: si trattava quindi, secondo il diritto canonico vigen­
te, di una pia società, ossia di una «congregazione religiosa impropriamente ne nei basements delle chiese irlandesi e una condizione di definitiva subalternità.
Mentre le missioni degli Stati Uniti presero avvio, come naturale, nelle zone
detta». Questa regola sarà poi rivista nel 1895, dopo l'introduzione dei voti per­
urbane di maggior concentrazione degli emigrati italiani (per i quali l'indiriz­
petui da parte dei membri nel 1894, modifica importante per Scalabrini non solo
zarsi alla colonizzazione agricola avrebbe comportato costi ulteriori e minor
sul piano spirituale per il servizio definitivo e integrale alla causa degli emigrati
sostegno da parte del gruppo etnico), le missioni scalabriniane in Brasile furo­
che la regola supponeva, ma per la particolare intuizione che l'esodo migratorio
no caratterizzate dalla penetrazione nelle località agricole più interne, rese di­
era destinato a durare a lungo. La Santa Sede, anche a questo riguardo sarà allo­
ra di parere diverso, mostrandosi contraria all'introduzione dei voti d�e andava­
sponibili alla colonizzazione agricola dei contadini italiani. La grande sempli­
cità di vita e una certa primitività di costumi caratterizzavano anche lo stile
no sostituiti da un «semplice proposito di perseveranza», prevedendo anzi una
missionario dei sacerdoti. L'ispettore dell'emigrazione, Silvio Coletti, nel 1908,
prossima fine dell'istituzione, con l'esaurirsi del fenomeno temporaneo dell'emi­
ponendo a confronto il gruppo degli scalabriniani con altre congregazioni reli­
grazione 16• Propaganda fide non mancò di manifestare appoggio al nuovo istitu­
giose operanti in America Latina, rilevava che, mentre le altre congregazioni
to, inviando delle lettere ai vescovi italiani, il 27 febbraio 1889 e il 2 febbraio
religiose esercitavano <<una carità che aspetta di venire ricercata», gli scalabri­
1891, perché assegnassero dei buoni sacerdoti per l'assistenza agli emigranti.
niani andavano alla ricerca degli emigranti perfino nelle più impervie località e
Questioni giuridiche a parte, la neo costituita società era pronta nel luglio
«non occorreva una grande percezione per comprendere che essi non godeva­
1888 per le destinazioni attese: il 12 luglio 1888, ricevuta la professione quin-
no anche solo della più modesta agiatezza»; per cui concludeva: «li chiamerei
poveri di spirito, tanto li ho trovati semplici nelle loro idee» 17. Il funzionario

15 Li� nter agn�vimus, in «Acta Sanctae Sedis», XX, 1887, p. 305 e Quam Aerumnosa. Epistola 17 S. CaLETTI, Lo Stato di San Paolo e l'emigrazione italiana, in «Bollettino dell'emigrazione»,
ven�:abtlzbus Fratrzbus Archz:episcopis et Episcopis Americae, ibid., XXI, 1888, pp. 258-260.

1908, 15, pp. 40-45.
M. FRANCESCONI, Storta della Congregazione Scalabriniana, I, Roma, CSER, 1969.
136 Gianfausto Rosoli !}opera di assistenza tra gli emigrati dei missionari scalabriniani in America Latina 137

coglieva una delle caratteristiche dei missionari di S. Carlo che, secondo i sug­ e Pau Gigante e rimasero solo quelle di S. Cruz, Riacho e Linhares, a nord di
gerimenti del fondatore, dovevano essere essi stessi emigranti tra gli emigranti, Vitoria, che continuarono ancora per alcuni decenni 19,
condividendo anche la loro povertà. Scalabrini non ebbe collaboratori del calibro di quelli che don Bosco ebbe
La presenza degli scalabriniani in Brasile è legata ad alcune sedi stabili nelle in Argentina con don Cagliero, Lasagna, Costamagna e altri. Tuttavia il contri­
classiche mete dell'emigrazione italiana (come gli stati meridionali e quello di buto di alcuni missionari risultò determinante per lo sviluppo della congrega­
S. Paulo) e ad altre più mobili e temporanee, come nello stato di Espirito zione: padre Zaboglio e Gambera negli Stati Uniti, padri Colbachini e Consoni
Santo. In questo stato si diressero nel 1888 quattro missionari scalabriniani, in Brasile. Colbachini comprese bene anche il metodo pastorale di Scalabrini,
perché padre Marcellino Moroni vi aveva già esercitato in antecedenza il suo insistendo sulla necessità di una robusta formazione dei missionari e di un
ministero. Solo nel l895 gli scalabriniani si stabilirono a S. Paulo, per merito di ampio ricorso alle missioni volanti.
padre Giuseppe Marchetti, fondatore dell'orfanotrofio Cristoforo Colombo e
soprattutto in ragione di quella istituzione caritativa, stante la tradizionale 2. Paranà
opposizione dei vescovi brasiliani al clero italiano, soprattutto con funzione di Pietro Colbachini, accogliendo l'appello di emigrati vicentini, era arrivato a
parroci. Le missioni scalabriniane in Rio Grande do Sul iniziarono nel 1896, S. Paulo nel 1884 e, dopo aver passato alcuni mesi in una colonia di mantova­
contemporaneamente a quelle dei padri cappuccini, su invito del vescovo di ni, si era recato nel Paranà dove lo attendevano i veneti che l'avevano richiesto.
Porto Alegre, Ponce de Leao, fatto rilevante rispetto alla tradizionale indiffe­ Egli fissò il centro delle sue attività ad Agua Verde, presso Curitiba (capitale
renza dei vescovi brasiliani 1 8 . dello stato), e di là cominciò l'assistenza ai coloni italiani della zona circostante
la capitale. Il piano di Colbachini, coincidente con quello di Scalabrini, preve­
l. Espirito Santo deva una casa centrale, come base di vita religiosa e apostolica. Da essa i mis­
Le missioni scalabriniane nello stato di Espirito Santo sono durate solo alcu­ sionari dovevano partire per le missioni volanti e per l'assistenza periodica ai
ni decenni e in mezzo a notevoli difficoltà per l'ostruzionismo dei parroci loca­ vari nuclei di italiani sparsi nei dintorni. Lo stesso metodo verrà seguito nello

distanze in questo stato erano enormi (spingendosi fino a oltre 600 km dalla
li, che non intendevano lasciarsi sfuggire alcun diritto di stola (per matrimoni, stato di S. Paulo da padre Marchetti e da padre Faustino Consoni, anche se le
battesimi, funerali) spettante al loro ruolo. L'attività degli scalabriniani poteva
essere solo subalterna, scarsamente incisiva e non autonoma, nonostante le sol­ capitale) .
lecitazioni di Scalabrini nei confronti di Roma e degli ordinari locali (che nor­ Soprattutto nel Paranà e nel Rio Grande do Sul si realizzarono, quindi, le
malmente lasciavano ampio potere ai parroci locali). condizioni ottimali per uno stabile insediamento dei contadini italiani, in gran
Gli scalabriniani si stabilirono nelle colonie italiane di Nova Mantova, pres­ parte settentrionali, con un riuscito trapianto di quella religiosità popolare che,
so Alfredo Chaves, di S. Thereza e Anchieta. Alcuni dei primi missionari si riti­ profondamente legata alla vita contadina, rifioriva nel costituirsi delle strutture
rarono alla scadenza dei voti quinquennali, altri continuarono alle dipendenze religiose. Si deve alla spontanea devozione degli emigrati italiani e alla loro
della diocesi di Vitoria. Nel 190 1 monsignor Scalabrini, in visita agli italiani in autonoma liberalità la creazione della maggior parte di chiese e cappelle, dove
Brasile, ricevette vive sollecitazioni perché inviasse di nuovo i suoi missionari a di domenica i coloni si incontravano per recitare le preghiere abituali, cantare i
Nova Mantova: ne furono inviati tre nel 1902 e altri nel l906. Ma nel 1907, per vespri e il rosario e dove il più istruito tra loro insegnava il catechismo: il sacer­
scarsità di sacerdoti, furono abbandonate le parrocchie di Serra, Nova Almeida dote italiano di regola vi passava una volta al mese, amministrando i sacramen­
ti, in particolare battesimi e matrimoni. Gran parte delle strutture parrocchiali
attuali è nata letteralmente da quell'autonomo processo di sviluppo popolare.

18 G . BAREA, La vita spirituale nelle Colonie Italiane dello Stato; G.M. BALEN, Opera di
Sacerdoti e Congregazioni italiane nel progresso religioso, nello sviluppo dell'arte, dell'istruzione e
19 GROSSELLI, Colonie imperiali nella terra del caffè. Contadini trentini (veneti e lombardi)
Porto Alegre, Livreria do Globo, 1925, pp. 55-192; G. RosoLI, Chiesa ed emigrati italiani in Bra­
dell'assistenza dello Stato, in Cinquantenario della Colonizzazione italiana del Rio Grande do Su!, R.

sile, in «Studi Emigrazione», 1982, 66, pp. 225-252.


nelle foreste brasiliane. Parte II: Espirito Santo 1874-1900, Trento, Povincia Autonoma di Trento,
1986 e L. S. DERENZI, Os italianos no Estado do Espirito Santo, Rio de Janeiro, Artenova, 1974.
I:opera di assistenza tra gli emigrati dei missionari scalabriniani in America Latina 139
138 Gianfausto Rosoli

,
Non sorprende quindi come, a distanza di oltre un secolo dall'avvenuto inse­ sile - condizioni presenti - provvedimenti opportuni per migliorar/e, Firenze
di��ento, le �a�rocchie ita��ne siano caratterizzate da una profonda omoge­ 1895 ) 21 ,
. . .
netta e dalla t1p1ca rehgtostta dt una "parrocchia veneta", come confermano S. Felicidade divenne, come detto, il centro di irradiazione della presenza
alcuni studi antropologici 20. scalabriniana in Paranà, con una chiesa inaugurata nel 1891: nel 1900 vi arriva­
ini
rono anche le suore Apostole del S. Cuore di madre Merloni, che Scalabr
rato:i erano in grado di seguire oltre una ventina di cappelle nei dintorni di
Nell'arco di pochi anni padre Colbachini, eletto superiore, e i suoi collabo­ emigra ti. La curazia di
aveva indirizzato in America per l'assist enza degli
tuva, Rodeio ,
.
Cur1t1ba, con sede centrale a S. Feliddade e presenze a Alfredo Chaves (Co­ Rondinha comprendeva le colonie di Reboucas, Mariana, Timbo
Sal­
lombo), Timbotuva, S . Maria do Nova Tirol, Rondinha, S. José dos Minhais, Rio Verde Acima, Campina, S. Joao do Capao, Figuereido, S. Benedito do
con
Cam� o Co�prido, Gabriela, Antonio Prado, Gangueri, Angelina, Paria, gadinho, S. Antonio, Batiatuva. Umbarà, Vila Feliz e Campo Comprido,
chiese erette già nei primi anni della coloniz zazione , divennero curazie e par­
Zacanas, Rio Verde, Muricy, Campinas, Rejal Cheimado, Capivary, Portao, ,
.
Plameua, Umbarà. Più saltuaria era l'assistenza alle colonie verso il mare ai rocchie dopo alcuni decenni. Scalabrini, in visita alle missioni del Brasile
accettò anche la missione del Tibagi, all'interno del Paranà, dove vi erano emi­
piedi della Serra, come Morretes, Paranaguà, Perreira, Alexandra, ecc. Si t;at­ ti
tava nel 1889 di 2.5 18 famiglie italiane, sparse su un terreno vastissimo e segui­ grati tedeschi, italiani e qualche tribù di indios semiselvaggi: vi furono destina
te dai sacerdoti di S. Felicidade. padre Simoni, e padre Bonaiuti, fratello del noto modernista.
Nel 1888, dopo lunghe insistenze e polemiche, padre Colbachini riuscì ad
Come già accennato, le missioni scalabriniane nello stato di S. Paulo comin­
ottene:e dal vescovo di S. Paulo, da cui allora dipendeva il Paranà, una «cap­ 3 . S. Paulo
pellama curata» per gli emigrati italiani, ossia una specie di parrocchia perso­ a
nale . Q�ell :�nn? �e?ne abolita la schiavitù e fu l'anno di punta dell'arrivo ciarono con il giovanissimo padre Marchetti, che in meno di due anni riuscl
as­
mass1cc1o dt ttaham m Brasile (oltre 104 mila) , soprattutto per le /azendas di S.
. . dar vita nel 1895 all'orfanotrofio Cristoforo Colombo (nato dall'impegno
),
Paulo. N�� 'agosto d�l 1890 si tenne a S. Paulo la prima riunione dell'episco­ sunto davanti alla madre morente durante il viaggio di andata verso il Brasile
mezzo alle as di caffè.
pat� brasiltano per ns�rutturare l'organizzazione ecclesiastica dopo la procla­ ad un particolare tipo di presenza itineran te in /azend
grup­
�aztone. della repubbhca nel 1889. In riferimento all'assistenza degli emigran­ Infine egli riuscì a istituire con l'aiuto delle sorelle e della madre il primo
po delle suore scalabriniane destinate inizialmente all'assi stenza agli orfani.
tl, monstgnor Mac�do Co�ta, vescovo di Bahia, presentò alcune proposte di istere
.
Propaganda ftde, 1n realta eleborate dal nunzio apostolico Spolverini, che Padre Marchetti morl a soli 27 anni, nel 1896, per tifo contratto nell'ass
nile
aveva consultato padre Moroni e padre Colbachini: fondare nei nuclei colo­ gli emigrati, dopo aver avviato anche la costruzione della sezione femmi
niali d�lle case relig!ose �entrali p �r i missionari, alcuni dei quali incaricati dell'orfanotrofio a Vila Prudente.
. .
delle mtsslont volantt, altn della restdenza anche per seguire le eventuali voca­ L'arrivo degli italiani a S. Paulo fu massiccio dopo il 1888, a seguito delle
sfrutta­
zioni ecclesiastiche. Erano le linee di cui si erano fatti interpreti i missionari intense campagne di reclutamento e di sussidi delle compagnie per lo
mento della zona caffeicola (oltre 80 mila italiani all'anno arrivarono tra 1888 e
scalabriniani. ricor­
Colbachini, convinto delle condizioni ottimali offerte dal Paranà sia sul 1891). Padre Marchetti, per sostenere gli orfani e le spese di costruzione,
tutto al sostegn o di tutti gli italiani sparsi
piano delle prospettive economiche, con la piccola proprietà ai contadini che se all'aiuto di benefattori e soprat
sa.
morali, presentò al governo italiano un progetto di colonizzazione agricola nelle fazendas e che egli visitava periodicamente per dare assistenza religio
(che non �enne sussidiato e fu pubblicato anche in appendice al volume di F.
sorta di quartie re
L'orfanotrofio risultò molto più che un'opera caritativa, una
generale per spedizioni missionarie all'interno dello stato. Le visite più o meno
e dalla «Rassegna Nazionale»: L:emigrazione italiana agli Stati Unitt' del Bra-
Macola, L Europa alla conquista dell'America Latina, Venezia, Ongania, 1894

2 1 Ora ripubblicato in A. PEROTTI, La società italiana difronte alle prime migrazioni di massa . ..
20 A.PIL�TTI BAL�NA, Santa Felicidade. Uma paroquia veneta no Brasi!, Curitiba 1978; G. cit., pp. 343-394.
. e svzluppo della Colonia Santa Felicidade, Curitiba 1908.
MARTIN!, Ortgme
140 Gian/austo Rosoli r:opera di assistenza tra gli emigrati dei missionari scalabriniani in America Latina 14 1

periodiche duravano anche cinque o sei mesi, utilizzando le ferrovie Sora­ di un nuovo insediamento intitolato alla sua città natale, era anche sindaco,
cabana, Mogiana e Paulista e proseguendo a cavallo o a piedi fino alle /azendas. tecnico agrario, organizzatore del cooperativismo nella zona, così come avven­
Di regola gli italiani preavvisati potevano godere di una giornata libera (sostitu­ ne per vari altri missionari. Tra le personalità più significative della presenza
tiva della domenica) per la presenza del sacerdote. I missionari che si prestaro­ scalabriniana va annoverato padre Massimo Rinaldi, parroco ad Encantado
no a questo massacrante lavoro non furono mai più di una mezza dozzina; fino al 1910, poi procuratore generale e nel 1925 consacrato vescovo di Rieti (e
eppure si deve al loro lavoro se le circa 150 chiesette delle fazendas poterono morto nel 194 1 in concetto di santità) 23.
diventare in seguito sedi di parrocchie fiorenti 22. Le colonie italiane servite dagli scalabriniani erano quelle di Veranopolis,
Venivano anche assistiti regolarmente dagli scalabriniani i nuclei di popola­ Capoeiras (ora Nova Prata) , Monte Veneto (Cotipor::1) , più tardi S. Thereza,
zione italiana di S. Bernardo, S. André, S. Caetano, Maua, Ribeirao Pires, Alto Bela Vista e Montebelo e il Turvo (Protasio Alves) . Gli scalabriniani iniziarono
da Serra, che divennero centri economici importanti, data la vicinanza alla nel 1908 la loro attività ad Anta Gorda e l'anno dopo ad Esperança (Vespa­
metropoli . Il lavoro era enorme e massacrante e non poteva durare a lungo siano Correa). Nel 1911 divenne parroco di Bento Gonçalves, una delle loca­
nella forma itinerante. Con la crisi del settore caffeicolo diminuirà anche il lità più importanti della diocesi, padre Enrico Poggi, che poi si fece scalabri­
numero degli italiani impegnati nelle /azendas e diminuirà anche il numero niano. In quella città Poggi e gli scalabriniani diedero vita ad un giornale per
delle missioni volanti per cedere il posto ad un sistema pastorale più ordinario, gli emigrati, «Il Corriere d'Italia», che cessò le pubblicazioni nel 1925 , in segui­
attraverso le parrocchie territoriali: assai importanti furono quelle di S . Ber­ to a polemiche con un altro giornale, «La Staffetta riogranense», diretto dai
nardo e S. Andrè. Solo più tardi però, verso la fine degli anni Trenta, gli scala­ cappuccini. Uno dei centri più importanti dello stato affidato alla congregazio­
briniani avranno una parrocchia in città, la Madonna della Pace; mentre fino ne è Guaporé, affidata agli scalabriniani nel 1914, ma già da anni da loro visita­
ad allora erano rimasti nelle località periferiche (con l'eccezione della centralis­ to. Qui vi venne fondato il primo seminario scalabriniano in Brasile nel 193 7,
sima chiesetta santuario di S . Antonio) . compiendo un desiderio che era già stato di Scalabrini, del vescovo di Porto
Alegre S. Ponce de Leao e di padre Colbachini.
4 . Rio Grande do Sul Altre colonie italiane affidate agli italiani negli anni successivi sono state
Nel 1896 si apriva intanto il terzo fronte missionario del Brasile nel Rio Nova Brescia ( 1915), Mucum (1924), Sarandf e Serafina Correa ( 1920) , Casca e
Grande do Sul, per l'invito del vescovo di Porto Alegre e l'andata ln quelle Dois Lageados ( 192 1), Putinga (1922) e Itapuca (1924). Solo nel 193 9 gli scala­
colonie italiane di padre Vicentini. Questi si recò a Encantado e padre briniani raggiunsero la capitale dello stato, Porto Alegre, assumendo una par­
Colbachini vi fondò nei dintorni Nova Bassano . Nel Rio Grande do Sul, come rocchia di periferia, Vila Nova, una colonia fondata dagli italiani alla fine
negli altri stati brasiliani meridionali, l'emigrato italiano poteva realizzare il suo dell'Ottocento; nella capitale rilanciarono un centro assistenziale per gli emi­
sogno di diventare piccolo proprietario della terra, grazie alle anticipazioni e grati italiani nel secondo dopoguerra (CIBAI) 24 .
sussidi governativi. Pur essendo minore l'entità del flusso di entrata di italiani Concludendo il bilancio della presenza scalabriniana in America Latina, a
nello stato, l'elevato sviluppo demografico delle colonie fece passare la popola­ parte presenze meno importanti e temporanee in Argentina, Cile e Venezuela
zione italiana da 20mila unità nel 1881 a 160mila nel 1905 e a 405mila nel (dove invece si svilupperanno significative opere nel secondo dopoguerra), gli
1934. scalabriniani si sono impiantati soprattutto nel Brasile, dove hanno lasciato una
Il sacerdote in quei contesti contadini era riconosciuto come leader naturale
e organizzatore della vita comunitaria, oltre che responsabile della vita religiosa
e morale. Il ruolo di pioniere non era eccezionale: padre Colbachini, fondatore

23 G. SOFIA, Massimo Rinaldz� missionario e vescovo, Cittaducale, Nobili Sud, 19822 e ora Il
Vescovo scalabriniano Massimo Rinaldi. Un interprete della Chiesa del Novecento, a cura di G.
MACERON! - G. ROSSI - A. M. TASSI, Torino, SEI, 1996.
22 M. L. SIGNOR, Giovanni Battista Scalabrini e l'emigrazione italiana. Un progetto socio-pastora­ 24 Cfr. R. R:IZZARDO, A longa viagem. Os carlistas e a imigraçao italiana no Rio Grande do Sul,
le, Roma, CSER, 1989. Porto Alegre, EST, 1975.
I:opera di assistenza tra gli emigrati dei missionari scalabriniani in America Latina
142 Gt'an/austo Rosoli 143

impronta indelebile nelle zone di colonizzazione italiana. Il materiale docu­ 3 ) Posizioni personali: membri attuali, defunti, egressi. Il materiale è di na­
mentario e archivistico, lodevolmente repertoriato da Rovilio Costa, dà ragione tura burocratica e spesso riservata (quindi non consultabile) .
di questa disseminazione di vestigia riferite alle istituzioni religiose e spesso a
quelle scalabriniane 25 . 4) La vita e l'opera del fondatore, monsignor Giovanni Battista Scalabrini e
il processo di beatificazione.
Il cospicuo fondo Scalabrini, di grande interesse storico, è stato costituito
Informazioni archivistiche più tardi. Le carte personali di monsignor Scala brini passarono all'erede fidu­
ciario ed ex segretario, monsignor Camillo Mangot. Questi, su richiesta della
Il materiale archivistico per la storia della congregazione scalabriniana è Santa congregazione concistoriale (ora dei vescovi), le consegnò nel 1927 a
conserv ato presso l'Archivio generalizio scalabriniano, sito in Roma (Via monsignor Francesco Grego ri, sacerdote piacentino incaricato di scrivere la
Calandrelli 1 1 , 00153 RM) . prima biografia di Scalabrini (La vita e l'opera di un grande Vescovo, mons. Gio­
vanni Battista Scalabrini [1839-1905], Torino, Lice, 1934) . Le carte consegnate
L'archivio è diviso in quattro parti principali: a monsignor Gregori e gli altri documenti giacenti presso la Curia vescovile di
Piacenza o altrove, per disposizione canonica, furono raccolti dal Tribunale
l ) Direzione generale della congregazione e relazioni all'interno: vi è conte­ diocesano di Piacenza in vista del processo di beatificazione di monsignor Sca­
nuto tutto il materiale di interesse generale e fino alla costituzione delle singole labrini, iniziato nel 1936. Tutti questi documenti, assai interessanti anche per la
province; storia dei rapporti dell'episcopato con la Santa Sede e dei rapporti tra Stato e
Chiesa, furono poi consegnati alla Santa congregazione dei riti, in vista del pro­
2) Province della Congregazione: cesso apostolico. Gli originali furono riconsegnati alla Congregazione scalabri­
a) relazioni della Direzione generale con le Direzioni provinciali, niana, e precisamente all'Archivio generale, dopo la pubblicazione del decre­
�) singole case religiose e residenze missionarie.
E questo il materiale più ricco ed interessante. Contiene di regola le infor­ Il materiale conservato riguarda in alcuni casi anche lo stato della diocesi
tum super scripta, nel l970.
mazioni sull' awio e sugli inizi delle singole sedi, testimonianze particolarmente piacentina. Tra gli inediti vi sono conservate 1700 lettere autografe o autografa­
significative e rare sul primo sviluppo di tanti insediamenti ed istituzioni nelle
zone di influenza italiana. Vi sono contenuti anche rapporti periodici, ricchi di
te di Scalabrini, 9 relazioni triennali sullo stato della diocesi piacentina per le
visite ad limina, decreti ed atti ufficiali delle 5 visite pastorali, 3 10 discorsi per
particolari notizie (ma non su base annuale e neppure lo status animarum che, la maggior parte autografi e infine documentazione sulle opere per gli emigrati,
quando redatto, dovrebbe essere conservato nelle diocesi locali all'estero). particolarmente la Società di patronato S. Raffaele.
Ormai tutte le informazioni archivistiche e il materiale più interessante sono
ampiamente citati e valorizzati nell'opera monumentale su monsignor Scala­
brini di padre Mario Francescani (Giovanni Battista Scalabrim; vescovo di Pia­
25 R .
cenza e degli emigrati, Roma, Città Nuova, 1985), che integra e supera la prece­
COSTA MARCON,
- I. Imigraçao italiana n o Rio Grande do Sul. Fontes historicas, Porto dente biografia scritta con M. Caliaro (L'apostolo degli emigranti Giovanni
Alegre, EST-Fondazione Giovanni Agnelli, 1988.
Cfr. anche V. M. FROSI - C. MIORANZA, Battista Scalabrini vescovo di Piacenza. La sua opera e la sua spiritualità, Milano,
Porto Alegre, Ed. Movimento, 1975; O.
Imigraçao italiana no nordeste do Rio Grande do Sul,
MANFROI, A colonizaçao italiana no Rio Grande do Sul, Ancora, 1968) .
Porto Alegre, Instituto estadual do livro, 1975; Imigraçao italiana no
R. COSTA, Porto Alegre, UCS, 1975; R.CosTA,
Rio Grande do Sul, a cura di
Alegre, UCS, 1976; L
Antropologia vt'sual da imigraçao italiana, Porto Per quanto riguarda i trasferimenti e le peripezie dell'Archivio, il materiale
FOCHESATTO,
Rio Grande do Sul, Porto Alegre, EST, 1977; V.
Descriçao do culto aos mortos entre descendentes italianos no relativo alla Congregazione è stato conservato a Piacenza fino al 1910 (Casa
B. PISANI MERLOTTI, O mito do padre entre descen­ madre); in quell'anno fu trasferito a Roma, prima a Via di Ponte Sisto 75, poi
BATTISTEL,
dentes italianos, Porto Alegre, EST, 1979; A.I. Colonia italiana, religiao e costumes,
nel 1922 a Via Calandrelli 1 1 (dove, a parte qualche ulteriore variazione di col-
Porto Alegre, UCS, 1981.
144 Gianfausto Rosoli

�� \
l� c ione n Rom , è tuttora conservato)
� . Parte dei documenti riguardano spe­
Cl� ente e provmce e le persone rimaste
nella Casa madre di Piacenza fino FERNANDO }. DEVOTO
ali ottobre 1 9�5 . Durante la guerra, tem
endo che il materiale andasse erduto
� otto eventu�h bombardamenti, fu trasferi
/
to a Rivergaro e Bassano d dove la
lz'anos y la sodedad argentina
Itinerario de un problema a través de las /uentes: las inmigrantes z'ta­
ocumentazton� fu portata a Roma, sem
pre nell'ottobre 1 945 . Non si deve
lamentare tuttavta a�cu a �is ersione o
. � p perdita significativa
e mfo rmazton� pl� !�portanti, relative alla stor .
sca i���; · ana, co� am�ta cltaztone dei testi original ia della Congregazione
mentale a�oro ciclostilato, redatto da i, sono contenute nel fonda­
padre Mario Francescani Storia della
- 1 982 VOil 6
Congregazzone Scalabriniana, Roma 1 969
.
Il mate �ta ' '
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le archivistico è conserv
• •

ato in buono stato e ben inventariato È


sta�a �re?l�posta una guida dettagliata
e un inventario analitico per le dive�se
sezwm. E 1n fase avanzata h il rocesso d1' computerizzazione di
��
info rmazioni archivistiche d ��bil f tutte le
Lo svil��p � del materiale archivistico con
, servato è di mi. 120 . La historia no es tan solo el producto del planteo de un problema, o la con­
L ArchtvlO e consultabile, previa autorizzazio secuencia de la utilizaci6n de ciertos modelos conceptuales o de determinadas
ne dell'archivista generale.
técnicas de investigaci6n, es, aunque demasiado a menudo se olvida recordar­
lo, también una posibilidad de conocer estrechamente vinculada con las fuen­
tes disponibles. Las corrientes historiograficas renovadoras que emergieron
desde el segundo tercio del siglo XX, habian construido parte de su fortuna
con la critica al caracter tautol6gico y banal que las historiadores eruditos
hadan de las fuentes a través de las "reglas del método" . Fue sin embargo,
Mare Bloch (y no Bernheim o Seignobos) quien record6 una vez que «L'histo­
rien est toujours l'esclave de ses documents» l ,
El tema de las fuentes ha recuperado centralidad en el ultimo veintenio de la
historiografla occidental. Ello es en parte el resultado del debilitamiento de las
contraposiciones excluyentes entre cuantitativo/cualitativo o macro/micro .
Hoy tiende a admitirse mas facilmente las vertientes relativistas impHcitas ert la
afirmaci6n de la multiplicidad de abordajes posibles al objeto (debilitada la
anterior creencia en la exixstencia de " un" abordaje privilegiado) y de las
resultados distintos (pero no necesariamente mas comprensivos unos que
otros) que pueden obtenerse seguo la escala de observaci6n, la metodologia
empleada y las fuentes utilizadas 2, Ello ha llevado también a una insospechada
valorizaci6n de nuevos tipos de fuentes no tradicionales. En el estudio de cual­
quier problema, y mas aun de uno como el que nos ocupa que afecta la expe-

l M. BLOCH, Les caractères originaux de l'histoire rurale /rançaise, Paris 1952, p. XII.
2 Cfr. las observaciones de M. GRIBAUDI - A. BLUM, Des catégories aux liens individuels: l'analy­
se statistique de l'espace social, en «Annales, E.S.C.», 46, 6, 1990, pp. 1365-1369.
146
Las inmigrantes italianos y la sociedad argentina
Fernando ]. Devoto
147

riencia de millones de personas no pertenecientes en su mayor


parte a aquellos permanencia de tensiones étnicas ni una autoidentificacion con grupos étni�? s
estratos que dejan un mas numeroso testimonio en el registro histor
ico conven­ o con la patria de sus antepasados por parte de la segunda y tercera genera�10n
cional, tanto las caracterfsticas como los limites a las respuestas
provienen aun de descendientes de los migrantes europeos del periodo de llegadas mastvas
en mayor medida del tipo y la calidad de las fuentes elegid
as, dentro del pro­ ( 1880-193 0) .
blema mas generai de cuales son las disponibles.
Las fuentes no son sin embargo un dato en si mismo, aprov E l enfoque de Germani y sus colaboradores s e apoyaba a s u vez en un cierto
echable abstrac­ tipo de fuentes: publicas y cuantificables. Y ciertamente puede discutirse si los
tamente, ni por ende transmisibles a través de elencos mas
o menos detallados resultados obtenidos dependieron solo de las monoliticas hipotesis de base y
de su contenido. Son un instrumento mas o menos util segun
el abordaje elegi­ del marco conceptual generai o si, por el contrario, la naturaleza del material
do y segun el problema planteado. En este caso, nuestro analis
is de las carac­ disponible condiciono la interpretacion resultante. Antes de analizar ese pro­
teristicas y los limites de las fuentes para el estudio de la inmig
raci6n italiana blema se impone formular una primera observacion con respecto a las fuentes:
seguira un itinerario preciso: el problema de la interacci6n
y la sociedad de recepci6n.
entre los migrantes la pobreza del material estadistico y censal argentino (pero también de otros
Problema que mas alla de los debates conceptuales que plant estados sudamericanos) puede contraponerse con la relativamente mucho
ea y que hemos mayor riqueza del mismo tipo de fuentes en aquellos paises donde el marco
desarrollado en otros ambitos, sera analizado aqui en funcio
n de los limites y conceptual y el instrumental técnico habian sido formulados. Esa pobreza de
ciad y el modo en que las manipulan. Tema que ha recibido un
del sesgo que les imponen a los investigadores las fuentes a
las que dan priori­ fuentes publicas era un ,resultado no tanto de la incuria de los gobernant�s sino
escaso eco entre de la constitucion tardia del estado y de la estrechez de recursos financteros e
los cientificos sociales mas preocupados como es logico por
los resultados a intelectuales de las nuevas naciones sudamericanas. Detengamonos brevemen-
obtener que por los procedimientos empleados.
Si es posible establecer una secuencia compuesta por distin te en este punto.
tas etapas en la En términos generales, la informacion censal argentina era con respecto a la
investigacion sobre las relaciones entre los italianos y la socied
ad argentina, la variable migrantes por nacionalidades, bastante pobre y por lo demas, los cen­
primera a considerar seria la que en la década del sesenta y
comienzos de la del sos generales estaban demasiado espaciados en el tiempo veintiseis afios entre
setenta representaron Gino Germani y sus disdpulos 3 . El conce
pto centrai era el primero y el segundo ( 1869 y 1895), diecinueve entre el segundo y el terc� ro
para ese grupo el de asimilacion y su matriz teorica la sociol
ogia norteamerica­ ( 1914) y treinta y tres afios, entre el tercero y el cuarto ( 1947) . Bastante mejor
na dominante en la segunda posguerra, en especial Einsenstad
t. El pensar en era la situacion para algunas ciudades como Buenos Aires, donde se disponia
relacion con un término ad quem, implicaba claro esta una
imagen unilineal y de Censos urbanos en 1855, 1887 , 1904, 1909 y luego recién en 1936, ademas
unidireccional del proceso de disolucion de las identidade
s de los distintos
Anuario estad{stico de la ciudad de Buenos Aires, los que entre 1860 y 1923 por­
grupos migratorios y también de la poblacion local para const de los datos provistos por el Registro estad{stico de Buenos Aires y por el
ituir una nueva
identidad social colectiva. La idea de "crisol de razas" (equiv
alente argentino vdan de abundante informacion. Buena era también la situacion (aunque para
para la segunda acepcion en el tiempo del concepto de meltin
g pot norteameri­ un periodo algo mas tardio) en otra ciudad en la cual el componente migr�to­
cano) apareda avalada por un enfoque del problema desde
Argentina de la segunda mitad del siglo XX no presentaba
sus resultados: la rio fue aun mas decisivo que en Buenos Aires en relacion con la poblacton
rasgos visibles de la nativa preexistente: Rosario. Tras el prolongado bache entre el rustico empa­
dronamiento de 1858 y el primer censo municipal de 1900 media un lapso de
cuarenta y dos afios en parte salvable mediante la utilizacion de los cen?? s
.
Politica y sociedad en una época de transici6n, Buenos Aires 1965,
nacionales de 1869 y 1895 y del provincia! de 1887. Desde 1900 la s1tuac10n
pp. 197-21 0;
3 G. GERMANI,
ID., Mass immigration and Modernisation in Argentina, en Masse mejora radicalmente (censos en 1906, 1910 y 1926). Mas alla de esta enumera­
HoROWITZ (ed.), New York 1970, p p . 289-33
s in Latin America, I.L. don que revela un panorama desigual en cuanto a la periodicidad de los :_ele�
0; F. KoRN, Algunos aspectos de la asimilaci6n de
inmigrantes en Buenos Aires in Los /ragmentos del poder, T. Dr
TELLA - T. HALPERfN DoNGHI
vamientos segun las zonas del pais, la informaci6n provista es como se senalo
(eds.), Buenos Aires, 1969, pp. 439-460; F. KoRN, bastante limitada en casi todos lo casos a los efectos de estudiar procesos como
Buenos Aires: las huéspedes del veinte, Buenos
Aires 1974.
la movilidad social o la integracion economica.
148
Las inmigrantes italianos y la sociedad argentina
Fernando f. Devoto
149

Veamos sin embargo cuales eran las posibilidades


y los limites que ponfan diatamente evidente es que la utilizacion de datos demasiado agregados para
las fuentes estadfsticas disponibles para med ir los
indicadores prop uesto s analizar procesos de movilidad sodal implica necesariamente una simplifica­
com o significativos por los cientfficos sociales en los
sesenta para analizar la cion en una linea de tendenda de una extraordinaria diversidad de situaciones.
interaccion social entre los italianos y la sociedad
argentina. En primer lugar, Un segundo problema es cuales son los indicadores disponibles en la informa­
las pautas matrimoniales. En este punto, los censo
s nacionales, provinciales o don censal y estadistica existente. Para el caso argentino la misma es tan limita­
municipales no brindaban informadon al respecto.
Germani se apoyo por una da que permitia pocas opciones: una de ellas era recurrir a aquella dicotomia
parte en las datos de Savorgnan que habfa realizado
un estudio para la ciudad rural!urbana con sus peligrosas implicancias si eran interpretadas desde los
de Buenos Aires en base a las fuentes que permitia
estudiar los comportamien­ modelos unilineares presentes en la mayoria de las teorias de la modernizacion.
tos matrimoniales: el Registro y el Anuario estadfstico
4 y por otra en las pre­ Otros esquemas, como el de trabajo manual!no manual o calificado/semi/no
sunciones que podian derivarse de otro indicador
presente si en las censos: el calificado no daba mejores resultados, sea porque la informacion no podia rea­
elevado indice de masculinidad de los grupos inmi
en amb os caso s se trata ba de inferencias indir ectas
grantes . Lamentablemente gruparse por nacionalidades en los censos, sea porque en las poco� casos en
que ello era disponible, los censos de Rasano de 1 906 y 1 9 1 0 se pod1a est��1ar
ya que en el caso de . .
Savorgnan, se trataba de datos ya manipulados a los
efectos de construir un la ocupadon (pero no la posicion social o economica dentro de la profeswn) .
indice de homogamia (que algunos historiadores discu
tiran posteriormente) y Este limite de las fuentes también impedfa la aproximacion al problema que,
no de las cifras brutas . Otros problemas implidtos
en l� categorizacion presen­ podfa derivarse de analizar la movilidad social comparando el status de las pro­
te en las fuentes era que obligaba a plantear el prob
lema en ambitos étnicos fesiones desempefiadas por los migrantes italianos en la Argentina confronta­
nacionales (segun la informacion disponible en los Regi
stros estadistico s). das no entre distintos censos sino con las que posefan en el pais de origen o en
El segundo indicador adoptado era el de las patro
nes de residencia. En este el momento de llegada al nuevo pais. En este sentido, podrian ponerse en cor­
punto, los datos censales presentaban inconvenientes
semejantes . El mas grave relacion las declaraciones ocupacionales realizadas por las migrantes al arribo a
de ellos es que obligaban a operar con grupos nacio
nales y salvo que se apelara la Argentina y recogidos por el Departamento de Inmigracion en sus Memorias
a los censos municipales, también con unidades territ
oriales demasiado vastas. Anuales, aunque acerca de la validez de esas declaraciones muchos a�tores ya
A nivei global ello non permitfa ir mucho mas alla
de una no siempre util (para por entonces habian expresado razonables dudas, con los datos prov1stos �?r
rural!urbana. A un nivei ter­
une poblacion ademas bastante movil) distincion
ritorial mas reducido, por ejemplo dentro del ambito las Censos nacionales y municipales. Sin embargo, en este caso la operac10n
de una ciudad espedfica, debia realizarse a niveles tan agregados que su utilidad era igualmente limitada:
la aparente dispersion que resultaba de los italia
nos en el espada urbano europeos contra nativos. En este punto deberfa recordarse sin embargo que
(sobre todo para el caso mas estudiado, Buenos Aire
s) alimentaba la opinion buena parte de los analisis del grupo de Germani se sostenia en esa dicotomia
de que ese indicador también revelaba una amplia
interaccion social de los inmigrante europeo/nativo que subtendia otra: moderno/t:adicional.
distintos grupos migrantes con otros componentes de . .
la sociedad local. En este Otro criterio mas comun para analizar la movilidad soc1al era apelar al mdl­
caso el problema que se presentaba para evaluar los
resultados concernia no cador del que se disponia en forma mas uniforme y abundante: la propiedad.
tanto la unidad espacial de observacion cuanto (com
o mas adelante veremos) Se tuvo entonces que otorgar un peso decisivo al acceso a la propiedad inmue­
la unidad étnica que la fuente permitfa relevar: los grup
os nacionales. ble para analizar la presumible movilidad sodal; dato este que tornado �n sf
Acerca de los otros dos indicadores privilegiados: la
movilidad social y terri­ mismo e independientemente de su correlacion con otras variables (no dlspo­
torial y la integracion economica, nuevamente las
fuentes disponibles para el nibles en las fuentes) era escasamente significativo.
caso argentino limitaban las respuestas obtenibles. Un
primer problema inme- Los analisis realizados en las sesenta posefan esquematismos hoy demasiado
evidentes, pero sus resultados también estaban muy condicionados por las
lirnites del tipo de fuentes que utilizaban. Lfmites, sin embargo, no totalmente
infranqueables, aun dentro del ambito publico podfa apelarse, al menos para la
segunda mitad del siglo XIX a las manuscritos originales de algunos cen �os
Cultura! Assimilation o/Immigrants, Londres 1950, pp. 59-67.
4 F. SAVORGNAN, Matrimonia! Se!ection and the Amalgamation o/ Heterogeneus Groups, in
IUSSP, disponibles en el Archivo generai de la nacion. Se trataba del censo de la cm-
150
Los inmigrantes italianos y la sociedad argentina 15 1
Fernando ]. Devoto

dad de Buenos Aires de 1855 y de los censos nacionales


de 1869 y 1895 5.
Ciertamente, el mas util ya que incluia el dato centrai (omit en realidad se seguia otorgando importancia primordial para ca:acte�izar �l
ido en los dos .
restantes) de la comuna de origen del inmigrante, ademas de proceso al mismo tipo de indicadores cuantifìcables que Germani hab1a utill-
incluir otra infor­
La variable principal era también entre los nuevos hlstonado:es e1 m�t:�
macion de la que podian extraerse interesantes inferencias zado. .
acerca de los itine­ ·
· o-
n10. B a1· 1y 6 ( Y detras de él luego otros investigadores argentmos)
rarios familiares de los migrantes: los afios de residencia en
el pais . La no ape­ . uuhzo el
lacion a ellos revela nuevamente como el problema de las fuent .
es es tanto un
tando a su vez el marco conceptual propuesto por Germam. , AI hacerlo asl �
problema de disponibilidad como de eleccion (es decir valori mismo tipo de fuente que Savorgnan, es decir los Anuar10s �stad'1st1cos,· acep -
zacion) en fun­
constatar una mas elevada presencia de matrimonios endogam�. cos concl�yo
cion del modelo teorico escogido y de las técnicas propuestas.
Los nuevos enfoques que discutiran la interpretacion germa
inversamente que la corriente anterior negando �ue e� la A:gentma se ?ub.lera
niana y que
adquiriran un consenso mayoritario entre los estudiosos
de los problemas
migratorios en la Argentina (pero no entre los histo iador
es generales del producido el "crisol de razas" y defìniendo la s1tuac10n ex1st�nte en termmos
r
periodo) desde la década de 1970 procederan de distintas tradic de " pluralismo cultura!" . Algun tiempo antes Szuchman7 hab1a lle�ado a con­
clusiones semejantes en cuanto a discutir el " crisol de razas" a�gentmo, aunqu�
iones historio­
graficas. En primer lugar, desde fines de los setenta emerg
en este caso aportçmdo la novedad de la utilizacion �e otro tlpo de fuente: e
eran una serie de
investigaciones de historiadores norteamericanos especializa
dos en América
Latina que desde dos matrices distintas revisaran las concl Archivo Eclesidstico de la cz'udad de C6rdoba. A part1r de una. mue�tra de los
matrimonios alli realizados concluyo también revelando la ex1stenc1a �e altos
usiones obtenidas.
Por un lado jovenes investigadores que procediendo de las sugest
niveles de endogamia en los distintos grupos europeos presentes en Cordob;.
iones provi­
stas por la obra de Thernstrom y la nueva historia social urban
na intentaban desde la valorizacion de un nuevo tipo de fuent
a norteamerica­
es discutir las Gracias a los datos que poseia la fuente, como la nacional.idad de los � adr�� �
conclusiones de los estudiosos precedentes. Por el otro, desde los contrayentes, Suzchman pudo ir mas alla y correlacwnar l� nacwnal� a
las incitaciones
provistas por la nueva historia étnica norteamericana, otros
investigadores se del novio con la del suegro. Ello le permitio detectar que n? solo las muJe�es
aproximaran a una rediscusion de las relaciones entre los inmig
rantes (espedfì­ europeos se casaban en su gran mayoria con hombres del m1smo gr�po naclo­
camente los italianos) y la sociedad argentina. Finalment nal sino que los hombres tendian a casarse, ante la. escasez .de �uJeres de su
grupo étnico, con argentinas hijas de padre de su m1sma �ac10nalida�. En rea­
e, otros estudiosos
argentinos y europeos que, menos preocupados directamen
lidad, la fuente utilizada por Szuchman era dentro �e su t1po ex�epclOnalmen­
te por los proble­
mas ligados con la modelistica concerniente a la relacion entre
inmigrantes y
sociedad receptora, estaban interesados en las posibilidad
es de una nueva te buena. Una consulta solo superfìcial de los arch1vos �arr?qu1ales r�vela no
historia social que con menos esquematismo rediscutiese
el problema de las solo amplias lagunas en la informacion conte?ida, sino cr1tenos muy d1ferentes
identidades sociales en la Argentina moderna. de los compiladores acerca de los datos a registrar. , .
Existia en la mayor parte de estos investigadores, al menos en Tampoco estas fuentes, salvo excepcio�es en cas? s espedf�s de reglstros
los norteame­
ricanos que jugaron un papel pionero tan importante, un propo
sito de valori­ matrimoniales parroquiales, no dejaban mas alternativa en funcwn,de .los. dat�s
zar nuevas fuentes y desde ellas discutir las conclusiones obten que contenian, que considerar a los grupos nacional�s como los m�s �lgmfìcat�­
vos a los efectos del estudio de las interacciones so�1�les. �n e�te ult1m� senti­
idas. �Existia
do otros investigadores argentinos posteriormente 1ran mas alla Y a partir de l.a
también un proposito de discutir el marco conceptual desde
el cual analizar el
problema? Solo en parte, ya que si bien el abordaje del probl
vaÌorizacion de las extraordinarias posibilidades de otra fuente, las actas matrl-
ema no presumia
un proceso fina! representado por la asimilacion del inmig
rante a la sociedad
receptora y se tendia a valorizar otros aspectos de la exper
iencia del migrante

6 s. BAILY, Marriage Patterns and Immigrant Assimilation in Buenos Aires, 1882-1923, en

5
«Hispanic American Historical RevieW>>, 1980, 60 ( 1 ) , pp. 33-48.
Existe un analisis del censo de 1855 y sus limitaciones:
. .

A. LATIES 7 M . SZUCHMAN The limits o/ the Melting Pot in Urban Argentina: Marriage and Integratwn tn
'

Censo de Poblaci6n de la ciudad de Buenos Aires de 1855, Buenos Aires R. POCZAR, Muestra
-
del ·

Cordoba, 1869-1909, en «Hispanic Amertcan H1storica · l R ev1· �w», 1977 , 57 ' PP · 24-50 · M.
. •
1968. .
SzucHMAN, Mobility and Integration in Urban Argentina. Cordoba m the Lzberal Era, Austm 1980.
152 Fernando f. Devoto Las inmigrantes italianos y la sociedad argentina 153

moniales existentes en los distintos Archivos del Registro civil argentino (que Objeciones que no invalidan el materia! provisto por el Registro civil sino que
contienen la informaci6n clave no solo de la naci6n sino de la comuna de ori­ tratan en cambio de enmarcarlo.
gen de los contrayentes) , han podido plantear el problema sobre nuevas bases El mismo problema aparece si observamos el uso de otras fuentes para el
8• Esta fuente, sin duda la mas rica de las publicas disponibles en la Argentina estudio de la interacci6n social entre italianos y los nativos en la sociedad
tiene también sus limites . Ellos derivan de que inversamente a los manuscrito� argentina. Una fuente que numerosos investigadores utilizaron fueron los
censales, comienza relativamente tarde. Hacia fines de la década del ochenta archivos de las sociedades de socorros mutuos que en gran numero crearon los
del siglo pasado y paras ciertas regiones del interior, en muchos casos aun mas distintos grupos inmigrantes. Una primeta comprobaci6n indica como a la
tardiamente. Su gran ventaja comparativa es que permite colocar el tema de las inversa de lo que ocurre con las fuentes publicas los archivos de las asociacio­
interrelaciones sociales en el ambito de grupos regionales y aldeanos que en nes voluntarias italianas en la Argentina y en otros paises de Sudamérica como
muchos casos se revelan mas significativos que los nacionales para el caso de la Uruguay son mucho mas ricos que los existentes en América del Norte. La
migraci6n italiana al menos de la segunda mitad del siglo XIX. También per­ raz6n es bastante simple, la mayor fortaleza numérica y financiera de las enti­
miten el comienzo de estudios a lo largo de mas de una generaci6n los que dades por ejemplo en la Argentina en comparaci6n con sus congéneres del
abren nuevas respuestas acerca de la diferente estrategia de padres migrantes y Notte 9 posibilit6 una mayor solidez institucional, reflejada a su vez en la
de sus hijos argentinos. estructura administrativa y en la por ende mayor abundancia de fuentes que
.
�as actas (no solo matrimoniales) presentes en el Registro civil pueden ser esta generaba, y desde luego una mayor perdurabilidad de la asociaci6n en el
utdt � adas para responder a otros problemas, mas alla del de las estrategias tiempo, lo que a su vez garantizaba la supervivencia de los archivos. La utili­
matrunont. ales, como la movilidad social o mas modestamente ocupacional, de dad de los registros de socios, considerados como muestras adecuadamente
los distintos grupos italianos . Sin embargo tampoco carecen de otros limites representativas de la comunidad inmigrante, para elaborar indicadores cuanti­
evidentes. Uno de ellos por ejemplo es el derivado de la movilidad espacial ficables del proceso de integraci6n deriva de que los mismos brindan la posibi­
secundaria de los grupos migrantes o de sus descendientes lo que hace extre­ lidad de operar con otras variables no disponibles empleando la informaci6n
madamente dificil estudiar a través de las actas de matrimonios, salvo quizas censal. Aunque no siempre, los registros sociales de las asociaciones volunta­
para �illorrios o pequefias ciudades del interior donde el movimiento puede rias étnicas incluyen, en la mayoda de los casos, la crucial informaci6n de la
ser mas detectable, procesos de mas larga duraci6n que comparen comporta­ camuna de origen de los inmigrantes que la componen, el domicilio (y a veces
mientos de padres migrantes con los de sus hijos . No se trata sin embargo de la los cambios del mismo a lo largo del tiempo) y la ocupaci6n o las ocupaciones

pionero en este campo, aprovech6 la extraordinaria riqueza de un archivo, el


objeci6n principal. Finalmente, existe una cuesti6n también de representativi­ sucesivamente desempefi adas por sus miembros . Samuel Baily nuevamente
dad. El indicador matrimonial excluye del analisis a los grupos inmigrantes ya
constituidos que viajaron juntos desde su pais de origen, que para el caso de de la Associazione italiana di mutualita ed istruzione que reunfa en si la docu­
los italianos en la Argentina fueron muy numerosos en ciertas épocas (alrede­ mentaci6n de una veintena de sociedades mutuales la mayor parte extintas y
dor del 50% del total por ejemplo en la década de 1880) o que reconstruyeron de otra subsistent e y que habia sido la mas importante de todas ellas en
e� gru�� al cabo de algu� tiempo en el nuevo pais. No contempla tampoco la Buenos Aires: Unione e benevolenza 10. Partiendo del materia! provisto por
sttuacton de aquellos mtgrantes que permanedan solteros, entre los cuales los registros de socios de ese archivo, Baily escribi6 numerosos articulos 1 1 . En
habia seguramente un buen numero que hada una experiencia mas corta y en
muchos aspectos diferente en la para ellos transitoria sociedad de recepci6n.

9 G. PRATO, La tendenza associativa fra gli italiani all'estero, in «La Riforma Sociale», 1906,

IO Un elenco del mismo en: R.


ìCVI, pp. 724-743 .
8 N. PAGANO - M. OPORTO, La conducta endogcimica de las grupos DE FELICE, Gli archivi delle associazioni italiane in Argentina,
inmigrantes: pautas matrimo­
niales de las italianos en el bam'o de la Boca en 1895, in L'Italia nella società argentina, F. DEVOTO _ «Affari Sociali Internazionali», 1981, IX, 3; ibid., 1982, X, 4.
�: R?sou (eds.), Roma 1988, pp. 90- 101; D. MARQUIEGUI, Aproximaci6n al estudio de la inmigra­ BAILY,
1 1 S. Las sociedades de ayuda mutua y el desarrollo de una comunidad italiana en Buenos
czon ttalo-albanese en Lu/dn, in «Estudios Migratorios Latinoamericanos», 1988, 3 , 8, pp. 5 1-81. Aires, 1858-1918, in «Desarrollo Economico», 1982, 84, 2 1 , pp. 485-514; ID., Patrones de residen-
Los inmigrantes italianos y la sociedad argentina
154 Fernando f. Devoto
155

uno de ellos, acerca de las patrones de asentamiento de los italianos en Buenos


Aires y Nueva York e profesor de Rutgers analizo una de los indicadores criti­ el Archivo generale de la nacion. Ya Scobie, a través d� un enfoque cualitativo
cos que habian utilizado los investigadores precedentes: la insercion territor habia demostrado el partido que se podia sacar a las m1smas 13 ·

�Las lirnites de las distintas fuentes cuant�tativas q�e �emos senalado, nos
_
ia.
Lo que su estudio revelo fue que si el problema de las patrones de asentam
ien­
to no se analizaba a nivei del grupo nacional italiano sino en la dimension obligan a otorgar la prioridad a las informac�ones �ualitatlvas? En �1 c�so del
mas , s de
reducida de los origenes aldeanos o desde restringidas areas locales la imagen t dio de los italianos a la Argentina surgen 111med1atamente los penodtco
resultante era sumamente diferente. En este ultimo nivei, las concentracion f: �omunidad como una fuente invalorable. Del mism_o �odo que pa� �as a
étnicas en el ambito de la vecindad eran muy marcadas y lo que es mas impor­
es
sociedades mutuales también en el ambito de la pren� a et�lca e� lengua lt_alia­
tante ellas persistian en buen grado con la movilidad secundaria hacia lugares na, la riqueza, variedad y continui dad del � atenal d1s ? o�1ble no t1ene
periféricos. Conclusiones importantes porque por un lado desmentian la parangon con el existente en otros ambitos na�10nales. Es �1ficil encontra: u ?
periodico comparable a «La patria degli Italiam» que llegara a vend�r � pr111cl­
ima­
gen de dispersion en el espada que postulaban otros autores basados en fuen­
tes mas globales. pios de siglo 4 0.000 ejemplar es convirtié ndose en el tercer dtano de la
Nuevamente, en estos enfoques que han valorizado fuentes alternativas, Argentina por su tirada. Y es quizas innecesario rec?rdar qu� no se trat�? a. del
como las archivos de las asociaciones se ha discutido insuficientemente a unico. En la década de 1890, por ejemplo, competlan con el otros penodt�os
mi
juicio acerca de las limites y posibilidades de las fuentes. Ciertamente las archi­ de importancia como «L'Operaio Italiano» o «L'Italia al Pla�a». En cual�mer
vas de las sociedades de socorros mutuos podian considerarse en princip caso las iniciativas tendientes a recuperar y conservar este tlpo de _ m�tenales
ha s ido insuficiente. En este sentido, es dificil comprender l�s cnterto� que
io
como una muestra adecuadamente representativa del universo societario en _
el
caso argentino. Las asociados eran como minimo entro 1/4 y 115 de la pobla­ orientaron en un proyecto de tanta importancta como el reahz�d� rectente­
cion italiana total (proporcion que ascendia a 113 si solo se contabilizaba a mente bajo la direccion del Profesor De Felice: a otorgar la pnortdad en la
las
miembros varones con relacion al total de varones italianos adultos ). Pero�y recuperacion a los materiales disponibles en «Umone e Benevolenza» (y den:�o
las 3/4 (o 2/5) restantes? Y en este punto pareceria que las asociaciones no de estos a los tan ritualizados libros de actas y asambleas) por _sobre los ?eno­
son
pienamente representativas en al menos dos puntos: la ocupacion y las pautas dicos. Un argumento para justificar esa decision puede hab�r s1do la cert1dum­
residenciales. En cuanto a lo primero, hemos sostenido en otra parte como bre (que tratandose del estado argentino pue�e revelarse 111fundad�) �e q_ue
dichas asociaciones tienden a sobrerepresentar a ciertos estratos ocupacionales corrian menor riesgo de desaparicion los matenale_s c�nservad?s en 111st1t�clo­
(no manuales y secundariamente manuales calificados) a los trabajores urbano nes publicas argentinas que los que estaban en inst�t�clones pnvadas de o�gen
s
en relacion con los rurales 12. italiano. De cualquier modo, y aun dentro del r�lat:v1smo �ue, como y_a senala­
Tienen las diferencias ocupacionales influencia sobre las patrones de resi­ mos, debe tenerse a los efectos de evaluar a pnon cualqmer f�e?:e, 111depen­
dencia en especial y sobre las pautas de ajuste en generai? dientemente del proyecto de investigacion concret� � �arece d1f1cil encon�rar
En la busqueda de datos mas universales, otros autores han sugerido otras otra fuente cualitativa de tanta riqueza como los penod1cos. Aun para anah�ar
fuentes posibles para el estudio de procesos de asentamiento de las inmigr la vida de las mismas asociaciones étnicas las periodicos pue?e� ser una m111a
an­
tes en areas urbanas como las ya mencionadas cedulas censales depositadas de informacion al menos equiparable al de las fuentes cuahtatlvas mutuales.
en
Son también una fuente imprescindible a las efectos del tema_ 9ue hemos esco­
gido. Sin embargo, debe recordarse que estas present_an t�m�1en probl�mas n?
menOres . Es mucho lo que nos dicen acerca de .las ehtes 1tahanas, su v1da poli-
tica y social, su interaccion con las autoridades 1t al'1a�as o �rgent;n�s, acerca de
·

eia de los italianos en Buenos Aires y Nueva York, in «Estudios Migratorios Latinoamericanos»,
1985, l , l , pp. 8-47; In., The adjustment of Italian Immigrants in Buenos Aires and New York:
los conflictos que las surcaban o acerca de sus chmas tdeologtcos, mucho

1 2 F. DEVOTO, Las sociedades italianas de socorros mutu.os en Buenos Atres y Santa Fe. Ideas y
1 880-1914, 1983, 88, 2, pp. 281-305 .

Problemas, en La inmigraci6n italiana en la Argentina, F. DEVOTO - G. RosoLI (comps.), Buenos


Aires 1985.
1 3 J. ScOBIE, Buenos Aires. Del centro a las barrios (1870-1910), Buenos Aires 1977.
156 Fernando]. Devoto

menos en ca�bio lo que nos inf? rman sobre la masa inmigratoria. Y lo que de MICHAEL M. HALL
.
ellos � e refleJa, como �n un vidrio opaco, esta inevitablemente limitado por los
. . di Campinas
preJU1C1os, las valorac10nes, la intencionalidad de estos sectores de la elite que Le fonti depositate presso l'Università
son quienes los escriben .
El problema de las limitaciones de los peri6dicos lleva al historiador hacia
otras fuentes cualitativas que reflejen mas adecuadamente el universo de creen­
cias de los inmi�rantes. Tomemos como ejemplo las cartas de inmigrantes que
para los estudws sobre los movimientos anteriores a la Primera Guerra
Mundi�l cons titu�e? (junto a otros materiales como diarios personales 0
.
m �mona�) casi la umca fuente que nos permite recuperar el punto de vista del
mism� migrante. Ellas tienen también un serio problema de representatividad.
En pnmer �ugar, ti��den a sobrerepresentar a los estratos mas alfabetizados y 1 974, when the State Univer­
The Edgar Leuenroth Archive was formed in
con mayor mstrucc10n formai. En muchos casos ademas llegan hasta nosotros of newspapers, boo�s, and
filtradas a través de la intencionalidad politica de manipuladon de otros secto­ sity of Campinas bought the extensive collection
( 1 88 1 - 1 968) . The collect1on had
res sociales (como por ejemplo las cartas que son publicadas en peri6dicos). other materia! belonging to Edgar Leuenroth
by Leuenroth, who was one
�n otros, l� c?rrespondencia privada, por el tipo de destinatario que tienen been put together, beginning early in the century,
tlenden apr�or�zar en su contenido el universo familiar para el receptor, esto es of the leading Brazilian anarco-syndicalists 1 .
acquisition of microfilmed
.
el umverso etnico. The initial holdings have been expanded by the
al History in Amsterdam and
D:�pués de est� r:corrido a través de las fuentes utilizadas para analizar la materia! from the International Institute of Soci
raio Brasilian o in Mila n. The
relac10n entre los Itahanos y la sociedad Argentina deseariamos concluir con la the Arc hivi o Stor ico del Mov ime nto Ope
newspapers and journals are
Leuenroth Archive's Italian-language Brazilian
proposici6n de un programa a la medida del eclecticismo de este fin de siglo. periodica! holdings from I�aly. �
.
En pnmer lugar, subrayar como solo la combinaci6n de distintas fuentes cuan­ listed below, along with the p re-World War II
collection and that of Ltbono
list of Argentine periodicals from Leuenroth's
titativas ent�e �i (por ejemplo cedulas censales, registros matrimoniales y archi­ Archive 2 . .
vas de asoe1ac10nes) complementadas por informaciones cualitativas provistas Justo is available as a separate publication of the
s and pamphlets 1s also rele­
por cart� s o peri6dic_os o por tantas otras fuentes no enumeradas aqui, desde A substantial part of the Archive's 15 ,00 book
e are, in addition, 2500 photo­
los archtvos parroqmales hasta los empresarios, desde los registros notariales vant to the history of Italian immigration. Ther
il and two dozen films (inclu­
has:a la ico?_ografia, puede� b�indarnos una imagen mas compleja del proceso graphs dealing with early industrialization in Braz
pi firms in the late 1 920s and
.
de mteracc10n social de los Itahanos en la Argentina. Enfoque que sin embargo ding severa! prepared by the Matarazzo and Cres
no es��ra adecuadamente iluminado hasta que no podamos observar el proceso early 1 93 0s) .
there is also an extensive col-
tambten desde l � otra cara de la moneda: es decir desde la perspectiva y las In addition to the initial Leuenroth holdings,
il. This materia! was copied in
fuentes que nos tnforman como percibieron el proceso los habitantes nativos 0 lection specifically on Italian immigration in Braz
Archive financed by the Ford
los miembros de otros grupos migratorios. Italy by Zuleika Alvim on a mission from the
sources - many rare and ephe-
Foundation. It is composed primarily of printed

YARA MARIA KHOURY, Edgard Leuenroth: uma


l For details of Leuenroth's !ife and career, see
dissertati an, University of Sao Paulo, 1988.
voz !ibertciria, unpublished doctoral fuentes para su historia social, Cadernos
do Arquivo Edgard Leuenroth l ( 1983 ) .
2 ANDREAS DOESWIJK - HÉCTOR ALIMONDA, Argentina:
158 Michael M . Hall
Le fonti depositate presso l'Università di Campinas 159
meral - but also includes some archival material . The collec
tion is largely in APPENDICE
microfilm, but with some items in xerox.
In recent years, the Leuenroth Archive has diversìfìed its holdi
ngs substantial­
Italian periodicals (pre-world war Il)
ly. Among the acquisitions are the archive of the communist
militant Octavio
Brandao (1896 - 1979) , for which a printed guide is available,
the archive of the
Teatro Oficin a, the archive of the Ibope, the leading publi
c opinion research
organization, the archive and library of the Idort (Institute «Almanacco libertado illu strado», Roma 1 909.

( l ) 1932
for the Rational
Organization of Work) , and the 1,200 ,000 documents collec
ted on post- 1964 «L'appello del recluso», rivista trimestrale: v. l

«L'ardito del popolo», giornale di difesa proletaria, Roma: v. I ( l ) 192 1


politica! repression by the "Brazil Never Again" project
of the Sao Paulo arch­
«L'Asino». (È il popolo utile, paziente e bastonato), Roma: v. XXX ( 1 7 , 1 8 , 22-25) 192 1
diocese. There is also manuscript and other material from
Evaristo de Moraes,
Astrogildo Pereira, Mauricio Lacerda, Miguel Costa, Lour
enço Moreira Lima,
Arthur Bernardes, and Herminio Sacchetta, among others
. A special collection «L'avvenire anarchico», Pisa: 192 1 , 1 2 (34-3 5 , 4 1 ) ; 1922 , 1 3 ( 15 , 18, 22-24 , 3 1 -33 , 42,
is devoted to the history of the Brazilian student movement 44-46)
.
The other relevant collection at the University of Camp
inas is that of the «L'azione diretta», organo sindacale degli anarchici, Roma: v. I ( 1 -2) 1 92 1 ; I (3) 1922
«Comunismo», rivista della Terza Internazionale, Milano: 1919 ( l )
Centro de Memoria dedicated to local history. Its holdings
include plantation
records, archives of politica! figures from the region (e
. g. Francisco Glicerio),
and the archi ves of the CAIC -Com panh ia de Agric ultur
a, Imig raçao e «Il comunista», organo centrale del Partito comunista d'Italia, Roma: v. II (3) 1 92 1 .
Colonizaçao. The Centro includes an extensive library, based
initially on seve­ «Il conferenziere libertario», Editor Ettore Sottovia, Roma: 1922 (6, 7 , 8 , 9); 1923 ( 1 3 ,
ra! private collections, containing much rare materia! on the
history of the inte­ 19-24); 1924 (25 -36); 1925 (39-4 1 ) .
rior of Sao Paulo state. A guide to the Centro's holdings
is available from:
Centro de Memoria, Universidade Estadual de Campinas, «Cronaca sovversiva», settimanale anarchico d i propaganda rivoluzionaria, Torino:
Nova Série, v. I ( 1 , 4, 18, 19) 1920
C . P. 6023 , 13081
Campinas, Sao Paulo, Brazil.
«Fede» settimanale anarchico di cultura e di difesa, Roma: v. I ( 1 , 3 - 16) 1923 ; II ( 17 -36,
38-43 , 45-49, 54) 1924; III (84-88, 90, 92, 94, 95) 1 925; IV ( 103 , 1 09 , 1 1 1 , 1 13 , 1 14 ,
1 10 - 1 18, 1 2 0 , 1 2 4 , 1 2 6 , 1 2 8 , 1 2 9 , 13 1 , 1 3 2 ) 1926

Podrecca e Galantara: 1912 ( l )


«La foglia di fico», pubblicazione semestrale di strenna dell'«Asino», Roma Editor

«La folla», Editor Paolo Valera, Milano: 1903 (2) ; 1914 (33 , 3 7 , 38, 4 1 -45 , 48-52 ) ; 1 9 15
(2, 3 )
«La frusta», quindicinale anarchico, Fano: v. IV (8-10) 1922
«La fuga di Bepi», pubblicazione semestrale di strenna dell'«Asino», Editor Podrecca e
Galantara, Roma: 1910 (s.n.)
«Germinai», settimanale anarchico della Venezia Giulia, Trieste: 192 1 , 2 (2-3 ) ; 1946 ( 1 , 3 ,
4 ) ; 1947 (5 ,8); 1948 ( 1 1 ) ; 1950 ( 1 3 ) ; 1956 (jul); 1957

«La Giustizia», quotidiano del Partito Socialista Unitario Italiano, Milano: v. XL (126) 1925

«Guerra di classe», organo dell'Unione sindacale italiana: 1918, 4 (12); 1920 ( 1 , 1 1 , 1 3 ,


15 , 22-23 , 43 ) ; 192 1 (3 , 5 , 8 , 2 0 , 2 1 , 3 0-3 1 , 3 3 , 34, 37-4 1 , 45, 5 2 ) ; 1922 ( 6 , 9- 1 0 - 1,3 ,
17 , 20, 22, 24); 1923 (30, 3 1 )
Le fonti depositate presso l'Università di Campinas 161
1 60 Michael M. Hall

«Internazionale», giornale sindacalista, Verona: 192 1 , l ( l ) ; 1 922, 2 ( 1 1 - 16) «Lo Stato operaio», Milano: v. I l ( l ) 1924

«L'internazionale rossa», organo del Comitato di difesa sindacalista, Milano: 1 922, 2 «Lo Stato operaio», Roma: v. II (7 , 9, 4 1 ) 1925
(23 , 24, 3 0-3 3 ) ; 1923 , 3 (2 , 3 , 5 , 6); Nova série, 1946, 4 (20, 25-26) «Umanità nova», quotidiano anarchico, Roma: Supplementi: 1962 (3 8, 42); 1966 ( 1 6); v.
I (3-5, 8, 1 3 ) 192 1 ; II (73 , 75-77, 90, 105 - 125 , 127-134, 136- 146, 148-160, 164- 167,
«Libero accordo», periodico comunista-anarchico, Roma: supplemento al v . II (40)
172, 174 - 1 7 7 , 179, 1 8 1 - 189 1 9 1 - 1 93 , 1 97 -220) 1 92 1 ; III ( 1 -3 3 , 36- 108, 1 1 0-1 16,
192 1 ; II (28-30, 34, 3 7-40) 192 1 ; III (4 1 ) 192 1 ; III (54, 56) 1922; IV (76, 77) 1 923;
1 19- 142, 146, 148- 150, 1 60, 1 62-17 1, 175 - 1 82, 184- 186, 1 88- 196) 1922; XXVI ( 1 1 ,
V (88) 1924; VI ( 1 13 ) 1 925
13 , 14, 16-19, 2 1 , 25, 28, 3 0-34, 37, 3 9-44, 46, 47, 49, 52) 1946; XXVIII ( 1 - 15, 18-
«il libertario», giornale anarchico, Spezia: v. XI (484 , 4 86, 487, 489, 490, 492-494, 496, 23, 25, 27-52) 1948; XXIX ( 1 - 1 9, 2 1 -27 , 29-3 3 , 35 -44, 47-50, 52) 1949; XXX
498, 499, 501 -502, 5 05 , 507-508, 5 1 0, 5 12-5 14, 5 1 8-5 19, 52 1, 529, 53 1 ) 1913; XII
«Umanità nova», quotidiano anarchico, Milano: v. I ( 1 -79, 8 1 -261) 1 920; II ( 1 , 7 1 ) 192 1
836, 83 8-84 1 , 844 -847 , 850-852) 1 92 1 ; xx (858-861 , 864-870, 874) 1 922
(53 3 , 558, 572) 1914; XVIII (75 1 , 754) 1920; XIX (803 , 8 1 3 , 8 14 , 830, 83 1 , 834 -
«<l Vespro anarchico», organo dei Gruppi anarchici palermitani, Palermo: v. I (3 , 7 )
«il Marzocco», Editor Adolfo Otvieto, Firenze: v. XXX (27) 1925
192 1 ; I l (25 ) 1922; 1947 (n. unico); 195 1 (n. unico)
«Volontà», periodico di propaganda anarchica, Ancona: v. I ( 1 -29) 1 9 1 3 ; II 0 -46) 1914,
sa, Paolo Orano e A.O. Olivetti, Lugano: 1 9 1 0 ( l ); 1 9 1 1 ( l O, 12, 1 3 , 15, 18-22)
«Pagine libere», rivista quindicinale di politica, scienza ed arte, Editores Franceso Chie­
III { 1 - 1 8) 1915; Nova serie, I ( 12, 17, 19) 1 9 1 9; II ( 1 , 2, 4, 8) 1920

Milano: 192 1 ( 1 ) , 1923 ( l )


«Pagine libcrtarie», rivista quindicinale di critica e di cultura. Editor Carlo Molaschi.
ltalian-language Brazilian periodicals

«Alba rossa», Editor Angelo Bandoni, Sao Paulo: 1919, l (2-7 , 9-12, 19-22); 1920, 2
«Parole nostre», foglio mensile di spicciola propaganda libertaria, Roma: v. I (5, 7 ) 1925

(23 ) ; 192 1 , l ( 1 -4); 1922, 2 ( 1 -3 ) ; 1923 , 3 ( 1 ,2 ) ; 1 934, l ( 1 , 2)


«il Pensiero», rivista quindicinale di sociologia, arte e letteratura Editor Pedro Gori e
Luigi Fabri, Bologna: 1 909 ( 1 7 - 1 8 ) ; 1 9 1 1 ( 1 - 13 , 15-16); 1952 (n . unico)
«Anima e vita», Editora Ernestina Lesina, Sao Paulo: 1905 ( 12, 13, 2 1 , 24, 25 e 3 0)
«Pensiero e volontà», rivista quindicinale di studi sociali e cultura generale Editor
'
Enrico Malatesta, Roma; 1 924 (2, 4, 8-24) ; 1925 (6, 7 ) ; 1926 ( 1 , 3, 5 ) «L'Asino umano», ragliata settimanale illustrata, Editor Augusto Donati, Sao Paulo: v. II
(26, 28) 1 894
«Avanti ! », giornale socialista quotidiano, edit. Alceste de Ambris, Sa o Paulo: 1900, l
<<l picconieri», Palermo: 1 92 0 (n. unico)
«Politica», Editore Francesco Coppola e Alfredo Rocco, Roma: 1919 (8); 1 920 ( 1 1 13
14, 17- 19) ' ' ( 1 - 1 1 ) ; 1901 (n. esp. 1 ° de maio e supl. n. 3 6 ) ; 1 907 , 8 ( 15 8 1 - 172 1 , 1770, 177 1 ,
1773 - 1 8 1 1 ; 1 8 1 8- 1 823 , 1 825 - 1 840, 1 842- 1889); 1908, 9 ( 1 900- 1 952, 1 956, 1958-
«Precursor», rivista quindicinale anarchica d'arte, scienza e letteratura libertaria Pisa: 1996-2009, 201 1 -2 1 18); 1914, 10 (3-7, 9, 10, 13, 14, 16, 18-2 1 , 23 , 24, 26, 28, 3 0-32,
'
1 908 ( 1 -2)

«La riscossa», organo del sindacato trasporti secondari Roma·. 1923 9 (9)· 1925 1 1 ( l
34, 35); 1915, 1 1 (36-3 8, 47-49); 1915, 12 (52, 53 , 56, 62, 65, 66, 69); 1 9 19, 15 ( 1 66)

' ' ' ' ' «L'Avvenire», Sao Paulo: v. I ( 1 -4) 1894; II ( 1 -3 , 5 - 10) 1 895
5, 7)
«L'Azione anarchica», pubblicato a cura di alcuni anarchici, Sa o Paulo: 1 9. 1 1 . 1 905 (n.
«Il seme», settimanale di propaganda spicciola aderente all' Unione anarchica italiana ' unico)
Livorno: v. III (56, 59) 1 922
«La Barricata», periodico anarchico, Editor Gigi Damiani, A. Carchiai, Rodolfo Felipe,
«Il sindacato rosso», organo sindacale del Partito comunista d'Italia, Milano: v. III (39, Sao Paulo: 1 9 12, 8 (368-3 8 1 ) ; 1913, 9 (3 82 -3 86, 3 88-394, 3 96-407 ).
40) , 1923 ; IV ( 1 , 34, 42, 43) 1 924
«La Battaglia», periodico settin1anale anarchico, Editor Oreste Ristori, Sao Paulo: v. I (2,
«Sorgiamo», quindicinale degli anarchici imolesi, Imola: v. III (9, 1 1 ) 1 922 1 1, 12, 14, 3 7 ) 1904; I (37, 42) 1905; III (70, 86, 88-91) 1906; VI ( 146, 155, 1 6 1 )
«Spartaco», numero di propaganda comunista-anarchica, Roma: v. II ( 1 6) 1 92 1 ; III (24) 1907 ; V ( 1 82, 1 83 , 1 85 ) 1908; V (207 , 2 1 1 , 2 12) 1909; V I (224, 238), 1909; V I (260)
1922. 1910; VII (273-275 ) 19 10; VII (290-292, 295 , 301, 3 02) 191 1; VII (3 1 1 , 3 14, 3 2 1 -
1 62 Michael M. Hall Le fonti depositate presso l'Università di Campinas 1 63

323 , 330) 191 1 ; VII (33 7 , 3 42-345 , 347, 350-356, 3 62, 363 ) 1912; I (35 , 36, 46) 1 905 ; «La Nuova gente», periodico bimensile pubblicato a cura del gruppo anarchico, Editor

126, 128, 129) 1907 ; IV ( 130-143, 147- 150) 1907 ; IV-V ( 1 5 1 - 154, 156- 160, 1 62- 1 8 1 ,
II (47, 50-54, 58-62) 1 905; III (63 -69, 7 1 -85 , 87 , 92 -103 , 105 , 106) 1906; III ( 1 07 - Luigi Magrassi, Sao Paulo: 20.03 . 1 903 ; v. I ( 1 , 2) 1904

«Il pasquino coloniale», Sao Paulo: 1920 (657, 659-665 , 668, 669, 67 1 , 672, 68 1 ) ; 1922
184, 186- 197 ) 1908; V ( 1 98-206, 208, 209, 2 1 3 , 2 1 6, 2 1 7 ) 1909; V-VI (216-223, 227-
(782); 193 0 ( 1 072 e 1098)
«La Propaganda libertaria», n. especial do l
237, 239-242) 1909; V I (243-25 1 , 253-259, 261 -272, 276-286) 1910; VII (287 -289,

Paulo: v. I (2, 3, 5, 6) 1913 ; I (8) 1914; II ( 12 ) 1914; I ( l ) 1 9 1 3 ; I-II (7 , 9-1 1 , 1 3 - 15,


29 1 , 293 ed. esp. , 2 93 , 294, 296-300, 3 04-3 10, 3 12 , 3 13 , 3 15 -320, 324-327 , 329) o de M aio, Editor Alessandro Cerchiai, Sao
1 9 1 1 ; VIII (336, 338-3 4 1 , 346, 348, 349, 35 1 -355 , 357-361, 364-367) 1912.
«La Birichina», S a o Paulo: v. I I (25 ) 1 897 .
17, 18, 20, 21) 1914
unico,
«Boletim do grupo socialista " Giacomo Matteotti "», Sao Paulo: (2 ) 1 93 1 «Pro Vittime politiche d'Italia», numero unico a cura del comitato, Sao Paulo: n.
29.07. 1914.
«Quaderni della libertà», S a o Paulo: 1932 0 -3 ) , 1933 (4); 1936 ( s . no).
«Il Convito», rivista mensile di cultura itala-brasiliana, Sao Paulo: 1923 (2, 3 )

«La Difesa», Editores Natale Vozza, Antonio Cimatti, Francesco Frola e Nicola Cilla,
«Ribattiano», n. unico, Sao Paula: 1 897.

«Il Ribelle», periodico quindicinale libertario, Editor Luigi Cagnetta, Sao Paula: v. I O )
1924-193 1 , Sao Paulo: v. II (29) 1924; III (38) 1925 ; II (53, 54, 63 , 66-7 1 , 85 , 96,
102, 1 13 , 1 14, 1 1 6- 1 19, 122, 124, 127) 1926; IV ( 128, 130, 132, 134, 143 , 145, 150,
1 6 1 , 164, 165, 167, 169, 1 7 1 , 173, 174, 1 8 1 , 1 84 , 190, 193 - 1 97 ) 1 927; IV ( 198) 1 92 8 1909.
V (200-203 , 2 1 7 , 2 1 9-225 , 227-23 8); 1 928; VI (243 -25 3 , 257 , 260, 264 -267 , 290,
«Il Risorgimento», revista itala-brasiliana di sociologia, politica, scienze ed arti, Editor
1929; VI (302 , 3 1 1 , 3 16, 3 1 9, 3 2 1 -323, 326, 333-336) 1930; VII (33 7 , 338, 340-346,
Antonio Piccarolo, Sao Paulo: 1928 ( 1 - 1 8 )
3 5 1 ) 193 1 ; VIII (35 1 , 352) 1 93 1 ; XI (476-479) 1 93 3 ; XII (480-488) 1 934.
«Risorgimento», organo della concentrazione antifascista, sezione d i Sao Paulo, Editor
«Il Diritto», periodico comunista anarchico, Editor Egizio Cini, Curitiba: v. I ( 1 1 , 1 3 ,
Antonio Piccarolo: Suplemento (26.09 . 1 928); v. I (23 , 24) 1928; II (27, 3 1 , 32, 34,
1 4 ) 1899; I I ( 15 -24) 1900; III (25-28) 190 1 ; III (32) 1 902 37, 43 -5 1, 53 -56) 1929
«La Gogha», suplemento do periodico libertario «Germinai», Editor Puilio Bernar­
«Il Risveglio», organo comunista-libertario, Editor A. Mari, Sao Paulo: v. I ( 1 - 14) 1 898;
doni, Sao Paulo: no 16 de 04 . 1 0 . 1 902 I (14-23 , 26, 28-35 ) 1898; II (40, 44, 46) 1 899
v.

lettere ed arti della Colonia italiana al Brasile, Editor Antonio Piccarolo, Sao Paulo:
«Guerra sociale», periodico-anarchico, Editor Angelo Bandoni, Sao Paulo: I ( 1 , 2) «La Rivista coloniale», rassegna di economia, finanza, industria, agricoltura, commercio,

(3 7- 59) 1917. Publica numero especial sobre l o de Maio


1915; III (50) 1917; I I (7) 1 9 1 6; II 0 -67, 8 - 1 0) 1915; I I ( 1 2 , 16-29, 3 1 -36) 1 9 16; III

«Guerra sociale», periodico anti-fascista, Sao Paulo: v. I ( l ) 1935


1 9 13 (7- 18); 1914 ( 1 -22); 1915 ( 1 -24); 1 9 1 6 ( 1 - 12); 1917 ( 1 - 12); 1918 ( 1 - 12); 1919
( 1 - 12); 1920 ( 1 - 12); 192 1 ( 1 -24 ); 1922 0 - 12, 17-20) ; 1923 0 -6); 1924 0 -2)

«L'Italia», La Difesa, Editor Mario Mariani, Sao Paulo: v. II (383 -3 9 1 ) 193 1 ; III (393 , «La Rivolta», numero unico pubblicato a cura di alcuni anarchici residenti in Sao
402-409, 4 1 1 -4 1 3 , 422, 425 , 426, 43 0-432, 435 -44 1 , 443 , 446, 448-45 1 , 454-456, Paulo, Sao Paulo: julho 1903

460) 1932; III (464) 193 3 ; IX (467 , 469, 475) 193 3 ; VIII (428, 429, 433 , 442, 447 , «La Scure», Editor Alceste de Ambris, Sa o Pau!o e Rio de J aneiro: v. I 0 6-25, 27 , 28,
453 , 463 ) 1 932. Suplemento ( 1 0.06. 1932) 30) 1 9 1 0; I ( 1 - 13 , 15) 1 9 1 0
«Italia e Brasile», rivista popolare dedicata specialmente agli interessi del lavoro e del­ «Lo Spaguetto», Editores Alessandro Cerchiai, Nino Danielle, Sao Paulo: 193 1, 3 (2,
l'immigrazione, Editor Domenico Rangoni, Sao Paulo e Bologna: 1912 0 - 12); 1913 13-15)
0 - 12)
« L a Terza Roma», pubblicazione a cura del gruppo S . A . "Pensiero e Azione " , Sao
«La Lotta proletaria», organo della "Uniao dos sindicatos" d i S a o Paulo, S a o Paulo: Paulo: Numero unico, 190 1 .
1908, 3 (2 1 -29); 1909, 3 (30-3 3 , 35-40)
«XX Settembre», Sao Paulo 1897 : Numero unico.
«Il Moscone», Sao Paulo: 1927 ( 126)
Fonti per lo studio dell'immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul (Brasile) 165

ROVILIO COSTA all'installazione nel rispettivo lotto coloniale; b) al sussidio di 100 lire per la
costruzione e manutenzione delle strade; c) agli attrezzi di lavoro sino al valore
Fonti per lo studio dell'immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul di 25 lire; d) all'impiego nelle aziende pubbliche sino al primo raccolto agrico­
(Brasile) lo, durante 15 giorni al mese; ad un lotto coloniale dai 25 ai 30 ettari, al prezzo
da l a 5 réis; infine ad un termine di 5 anni per il pagamento del lotto.
Le fonti per lo studio dell'immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul si
possono dividere in due classi: le fonti primarie o quasi primarie e le fonti
secondarie.
Per le fonti secondarie, basta consultare la ricerca di R. Costa e I.J. Marcon,
pubblicata con il titolo Imigraçéio italiana no Rio Grande do Sul: Fontes hist6ri­
cas (Porto Alegre, EST, 1988, pp. 284). La grande parte delle fonti primarie si
trovano negli archivi, sia civili che religiosi, alcune delle quali sono state pubbli­
cate come copie fidedigne, ragione per cui le chiameremo "fonti quasi prima­
L'immigrazione italiana ufficiale nel Brasile meridionale cominciò nel 1875 , rie". È obiettivo di questo lavoro trattare delle fonti primarie e quasi primarie.
con la colonizzazione in alcuni Stati. Prima di questa data la presenza degli ita­
liani era legata all'iniziativa privata ed anche allo spirito d'avventura. Nel Rio
Grande do Sul, nel 1875 furono fondate le prime colonie imperiali, dette colo­ FONTI PRIMARIE
nie italiane del nord-est dello Stato: Campo dos Bugres, attuale Caxias do Sul;
Conde d'Eu, attuale Garibaldi; Dona Isabel, attuale Bento Gonçalves. Nel Arquivo nacional
1877, lo stesso governo imperiale fondava nel centro geografico dello Stato, la
quarta colonia, la Colonia Silveira Martins, nei comuni di Santa Maria e L'Arquivo nacional di Rio de J aneiro è detentore della prima documentazio­

punto di partenza a chi intende fare uno studio completo sull'immigrazione in


ne dell'immigrazione sia italiana che di altre etnie. Sono dati che servono come
Catarina, di Parana e di Espirito Santo, la colonizzazione è stata di piccole pro­
Cachoeira. Nello Stato del Rio Grande do Sul, come anche negli Stati di Santa

prietà. Nello Stato del Rio Grande do Sul, le proprietà medie erano dai 24 ai Brasile: dati generali, impressioni di viaggiatori, elenchi delle navi, ecc. Per lo
3 6 ettari di terra. studio dell'immigrazione italiana nei singoli Stati - ad esempio, nello Stato del
È noto che il maggior numero di immigranti si diresse verso lo Stato di Sao Rio Grande do Sul - si deve partire dagli archivi di questo Stato.
Paulo, come risulta dalla seguente sommaria distribuzione: Neli'Arquivo nacional, trovasi questa documentazione:
- nel Rio Grande do Sul, dal 1875 al 1914, si stabilirono tra un minimo di Registro de estrangeiros nas capitanias ( 1777 - 18 19);
74.000 ed un massimo di 100.000 immigranti italiani; Lagalizaçao de passaportes pela Policia (1808- 1815);
- in Santa Catarina, nel 1908, c'erano 30.000 italiani; Os franceses residente no Rio de Janeiro (1808- 1820);
- nello stesso periodo si hanno 18.000 italiani nel Parana; 50.000 nello Stato Registros de tropeiros vindos de diversas localidades (1809- 183 1);
di Espirito Santo e 25 . 000 nello Stato di Minas Gerais; Relaçao de passageiros brasileiros e estrangeiros de varias localidades (1810-
- nello Stato di Sao Paulo, arrivarono, nello stesso periodo, 800.000 italiani. 1813);
Pertanto, un milione di italiani entrò nel territorio brasiliano . Il numero è Apresentaçao de passageiros brasileiros e portugueses de varias provfncias -
incrementato da coloro che sono entrati con passaporto austriaco. legitimaçao de passaportes na policia ( 1812-1824) ;
La caratteristica dell'immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul è quella Entrada e sa1da de passageiros brasileiros e estrangeiros (1817- 183 1);
d'essere costituita dall'85 % di contadini e soltanto dal 15 % di commercianti, Legitimaçao de estrangeiros (1818-1842) ;
artigiani e altre professioni. Secondo la legge del gennaio 1881, ogni immigran­ Apresentaçao de passaportes de passageiros n a policia (1824-1826; 1826- 1830);
te aveva diritto: a) al soggiorno e trasporto dall'arrivo a Porto Alegre sino Matrkula de portugueses na Bahia ( 1824- 1827);
166 Rovflio Costa Fonti per lo studio dell'immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul (Brasile) 167

Autos de visitas da polfcia à bordo dos navios entrados no porto do Rio de (1895-1966); 7 12 registrazioni nel 2° distretto di Caxias ( 1899- 123 ); 2.606 regi­
Janeiro ( 1824- 1835); strazioni a Garibaldi ( 1898- 1938); 1 . 170 registrazioni a Julio de Castilhos
Apresentaçao de passaportes de estrangeiros na polfcia ( 1825-1827; 183 1-1842); (1891-1932); 3 .483 registrazioni a Lagoa Vermelha ( 1 890- 1938); 1 . 138 registra­
Entrada de passageiros estrangeiros, apresentaçao de passaportes na polfcia zioni a Lageado ( 1898- 1926); 1.365 registrazioni a Montenegro ( 1894-1940);
( 1826-183 1); 442 registrazioni a Passo Fundo ( 1897-1917); 329 registrazioni a Pelotas (1890-
Registro de estrangeiros ( 1808-1822 ; 1823 - 1 83 0; 183 1 - 1839; 1 840-1842; 1908); 2.857 registrazioni ad Alfredo Chaves (attuale Veran6polis) ( 1 890-
1873 -1876); 1937); 1 .466 registrazioni nel 2° distretto di Veran6polis; 845 registrazioni nel
Legitimaçao de passaportes na polfcia (1808- 1815; 1834- 1842); 3° distretto di Veran6polis (1893 - 1937).
Entrada de embarcaçoes com passageiros estrangeiros e brasileiros em varias Gli attestati di abilitazione al matrimonio, non si estendono a tutte le città
localidades ( 1835-1838 ; 1835-1841 ); con maggiore densità d'italiani e loro discendenti, ma ne esiste un numero
Saidas de navios com relaçao de passageiros brasileiros e estrangeiros (1835- abbastanza significativo.
1842); Gli Atti di morte sono un'altra fonte importante per lo studio delle famiglie
Provisoes para sacerdotes estrangeiros ( 1863 - 187 4); italiane, con le indicazioni precise sulla famiglia, e la dichiarazione di beni per­
Terras e colonizaçao ( 1875- 1879); venuti da eredità, situazione familiare, causa martis, età, professione, religione.
Relaçao dos livros de registro de entrada de estrangeiros, recolhidos pelo Si trovano registrazioni di atti di morte nelle città: Caxias do Sul (1896- 1909);
Departamento da Policia Federai ao Arquivo Nacional em 1970: Santa Vit6ria do Palmar, ( 1881 - 1907) ; Bagé ( 1885-192 1).
- de llha das Flores, Pinheiro e Agenda Centrai de Imigraçao, libri dal n. 1 Le Registrazioni memoriali di misure e demarcazioni di terra, si trovano a:
al l21 ( 1°. l . 1877-5.9. 1932). Caxias do Sul ( 1861- 1900); Garibaldi, ( 1883-1904); Veran6polis, ( 1883-1889);
Bento Gonçalves ( 1874- 1919). Queste registrazioni assieme alle Registrazioni di
Per quanto riguarda l'entrata e l'uscita di stranieri si vedano anche: trasmissioni, servono come studio iniziale del problema della divisione della
- Processos de naturalizaçao; proprietà. Le registrazioni di trasmissione sono molto numerose e favoriscono
- Terras e colonizaçao (colezione) . lo studio dello sviluppo e dello scambio delle proprietà, principalmente quelle
rurali. Si trovano trasmissioni nelle città di: Santa Maria, dal 1858; Nova Palma,
N el Museu d a lmigraçao a Sao Paulo travasi l a documentazione dell'entrata dal 1896; Julio de Castilhos, dal 1853 ; Venancio Aires, dal l891; Garibaldi, dal
degli stranieri nello Stato di Sao Paulo dal 1880 al 1947. 1891; Sao Sebastiao do Caf, dal l877; Sao }osé do Hortencio, dal l876; Erexim,
dal 1918; Caxias, dal 1888; Antonio Prado, dal 1900; Ijuf, dal 1891; Bagé, dal

film,
Nell'Arguivo dos Mormons di Sao Paulo travasi documentazione, in micro­ 1847 , Lageado, dal 1882; Santa Vit6ria do Palmar, dal 1876; Sao Leopoldo, dal
di tutto il Brasile, sui nati, morti e matrimoni. 1874; lpe, dal l891; Segredo (distretto di lpe) dal l924; Jaguari, dal 1885; Flo­
res da Cunha, dal 1896; Montenegro, dal 1848; 'Taquara, dal l888; Gramado,
dal 1898; Veran6polis, dal 1881; Bento Gonçalves, dal 1888; Passo Fundo, dal
Arquivo publico dello Stato del Rio Grande do Sul 1857; Pelotas, dal 1832; Taquari, dal 1850; Pelotas, dal 1856.
L' Arquivo publico conserva ancora procure, inventari e documentazione
Nell'Arguivo publico do Estado do Rio Grande do Sul, si trovano le regi­ sparsa pertinenti a tutte le città dello Stato.
strazioni di nascite, matrimoni e morti, a partire dal 1929 fino al decennio del
1960. Prima e dopo questa data le registrazioni di nascite, matrimon
. i e morti
si trovano negli uffici notarili delle rispettive città. ' Arquivo hist6rico del Rio Grande do Sul
Nell'Arquivo extra-judiciario, di questo stesso Arquivo Publico, esiste un
grande numero di Habilitaçoes de Casamento, che riguardano i primi anni del­ È questo il primo archivio da consultare. Anche se nell'Arguivo nacional esi­
l'immigrazione ufficiale. Così, ci sono 4.333 registrazioni ad Antonio Prado stono i principali documenti sull'immigrazione, tanti di questi documenti esi-
168 Rovilio Costa Fontiper lo studio dell'immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul (Brasile) 169

stono anche nell' Arquivo hist6rico, col vantaggio che in quest'ultimo certi dati carte varie (1873/1890); registrazione degli immigranti, matricole dei contadini
si trovano dopo che l'evento si è veramente realizzato. Per esempio: anche se ( 1 875/1 892);
un passaporto dice «si reca in Brasile» non sempre è vero che quell'immigrante Hospedaria dos imigrantes: corrispondenza, carte varie (1886/1890);
è dawero arrivato in Brasile. Nell'Archivio della polizia statale sono stati trova­ Diretoria de diversas colònias: conti correnti dei contadini, corrispondenza,
ti dei passaporti (che sono adesso nell'Arquivo hist6rico) di persone arrivate in debiti dei contadini, foglio di pagamento, cedole di pagamento, scritturazione
Brasile come turisti stabilitisi in Rio Grande do Sul. Ma i nomi di questi immi­ degli anticipi, elenchi dei contadini, mappe statistiche, memoriali di misurazio­
granti non esistono negli elenchi dell' Arquivo nacional. ni, relati (1824- 1892);
Lotti coloniali: Santa Maria da Soledade (Terra pubblica), Sao Sebastiao do
Acervo pervenuto dall'Arquivo publico Cai, 1880;
Si tratta delle registrazioni coloniali, cioè di tutta la documentazione che Libri della registrazione dei titoli dei termini coloniali, Secretaria do Governo
riguarda la divisione della terra, sia pubblica che privata, l'apertura di colonie, - colonie italiane di Caxias, Dona lsabel, Silveira Martins ( 1885/1890);
sia dal governo centrale che dal governo statale, la concessione di lotti agli Libri delle registrazioni di legittimazione della terra, Secretaria Especial de
immigranti, la compravendita di lotti coloniali sia dal governo che da privati. Terras e Colonizaçao - Vari comuni ( 1886/1887);
Sono dati generali, di grande valore, perché costanti nel tempo e nello spa­ Registrazioni dei protesti cambiali (1883 , 1887-1890);
zio. Da un lato si può studiare l'immigrazione sotto il profilo delle leggi brasi­ Commissione di terra del comune di Pelotas, registrazioni della terra di
liane e delle proposte fatte agli immigranti; dall'altro dai dati esistenti si può forma discretiva (1884);
sapere, per esempio, se dawero i contadini hanno pagato la terra (vedasi i libri Libro di registrazione "Inventario de Firmas", Porto Alegre ( 1 886/1887);
Contas-correntes) ; se il pagamento è stato fatto entro il tempo stabilito fra le Libro di registrazione della sotto questura: Sao Sebastiao do Cai ( 1878-
due parti (vedasi i Titulos definitivos o Escrituras de terras); se i contadini 1881);
hanno pagato la terra in moneta del paese o col lavoro nelle strade (vedasi le Libro di registrazione dei titoli coloniali, Secretaria da Diretoria Geral da
relazioni di lavoratori nelle strade in pagamento di debiti contratti con lo Stato, Fazenda provinciale, Porto Alegre: ( 1877-1882) ;
e così via). Libro di registrazione dei titoli e prove coloniali, Porto Alegre ( 1882/1890);
Quello che segue è un breve elenco della documentazione riguardante la Libro di note di regolamentazione e legittimazione di proprietà della terra
imigraçéio, terras e colonizaçéio: che può avere qualche importanza nello studio (1866/1877) ;
delle colonie italiane del Rio Grande do Sul: Libro d i registrazione d i titoli e termini coloniali, Secretaria do governo
Agencias oficiais de colonizaçao: Porto Alegre: corrispondenza e relazione ( 1 894- 1895).
di contadini ( 1 880); Rio Grande: attestati, spese, relazioni degli immigranti
(1892/1894); Sao Sebastiao do Cai: corrispondenza ( 1877, 1878, 1897); Secretaria de Estado dos neg6cios das obras publicas, Diretoria das terras e
Agentes de colonizaçao: Cachoeira: corrispondenza ( 1 877); Rio Grande: colonizaçao
corrispondenza, relazioni degli immigranti ( 1 850- 1891); Rio Pardo: corrispon­ Dalla documentazione è possibile ricavare la situazione etnica delle colonie
denza (1853/1860) ; dello Stato del Rio Grande do Sul, dal 1912. La presenza italiana è diffusa in
Delegacia da Inspetoria geral de terras e colonizaçao: Porto Alegre: corri­ grande parte dello Stato e precisamente a: Alfredo Chaves, Bento Gonçalves,
spondenza, relazioni degli immigranti ( 1 890-1895); mappe statistiche (189 1 - Caxias (e Sao Marcos, nel 2° distretto) , Guaporé, JUlio de Castilhos (inclusi i
1898), registrazioni dei contadini (1889/1908). distretti di Linha 7, Nova Palma, Nucleo Norte), Lagoa Vermelha (nei distretti
Inspetoria especial de terras e colonizaçao: Porto Alegre: corrispondenza, - Chimarrao, Araça, S. Ricardo, Cacique Doble, Sananduva, Forquilha, Sao
relazioni (1876/1890); mappe statistiche ( 1 887/1890); registrazioni degli immi­ José do Ouro) , Santa Maria (nei distretti - Silveira Martins, Canabarro, Pau-a­
granti per le diverse località ( 1857 /1889) ; richieste ( 1886/1892); atti di contrat­ Pique, Conceiçao, Boca do Monte, Campinas).
ti ( 1888/1891); Nei comuni di popolazione mista, la presenza italiana si nota in: Canguçu,
Comissao de Terras e Colonizaçao: corrispondenza, foglio di pagamento e nel distretto di Maciel - italiana e brasiliana; Conceiçao do A�roio, nei distret-
170 Rovilio Costa Fonti per lo studio dell'immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul (Brasile) 171

ti Marques do Erval, Tres Forquilhas, Sirimba, Borrusia - italiana e tedesca. - Relazione dei contadini arrivati e la loro destinazione ( 1862-1876; 1872-
Cruz Alta, nel distretto di Encantado - italiana, austriaca e tedesca, nel 1873); immigranti arrivati a Porto Alegre ( 1886); mappa degli immigranti en­
distretto di Pulador - italiana e tedesca; Erexim, nei distretti di Barro trati e loro destinazione ( 1887); ( 1886/1887 e fino al 1897).
Dourado, Rio Novo - tedesca e italiana; Ijui - italiana e tedesca; Jaguari - ita­ - Alfredo Chaves: Registrazione delle lettere ricevute dall'Inspector de
liana e brasiliana; Lageado, in prevalenza italiana a Forqueta e con presenza Terras e Colonizaçao (1888- 1895);
italiana e tedesca nei distretti di Santo Inacio, Vila Fao, Santa Clara, Arroio do - Caxias: matricola dei contadini (1875- 1883); lettere dei debiti dei contadi­
Meio, S. Francisco, Medorema Brasil; Passo Fundo, con presenza italiana nei ni (1883 - 1884); Statistica generale con l'indicazione dei lotti e dimostrazione
distretti di Marau, Tamandaré, D. Julia, 7 de Setembro, con presenza tedesca dei debiti (1883 - 1884);
·ed italiana in alto J acui, Saldanha Marinho, con presenza italiana e tedesca in - Conde d'Eu: registrazione dei debiti dei contadini ( 1870- 1888); mappa
statistica con descrizione dei lotti e dei debiti dei contadini (1884); libro conto
.
Sarandi; Pelotas, con presenza italiana e brasiliana a Maciel; S. Francisco de
Assis, con presenza italiana nel primo e nel secondo distretto; Sao Francisco corrente ( 1887 /1888);
de Paula, con presenza italiana in Agudo, Fazenda Souza, Vitalina; Sao - Dona Isabel: conto corrente dei contadini ( 1875 - 1880); mappa statistica
Sebastiao do Caf, con presenza brasiliana, tedesca ed italiana a Sao José do coll'indicazione dei lotti e dimostrativo dei debiti, (1884); corrispondenza con
Hortencio, Nova Petr6polis, Santa Ana do Rio dos Sinos, JUlio de Castilhos e l'Inspetoria especial de terras e colonizaçao ( 1886- 1887);
Santa Rita; Sao Sepé, con presenza italiana a Nova Fetter, 20 de Setembro, - Fundos de Nova Palmira - Centro di Caxias: registrazione della scrittura
Sao Joao; Sao Tiago do Boqueirao, con presenza italiana a Ernesto Alves; Sao dei nuclei coloniali ( 1876-1878);
Jeronimo, con presenza italiana e tedesca a Barao do Triunfo; Santo Antonio, - Silveria Martins: mappa statistica coll'indicazione dei lotti e dimostrativo
con presenza tedesca ed italiana nel primo e quinto distretto; Soledade, con dei debiti e spese della Comissione di misure dei lotti e stabilimenti degli immi­
presenza italiana a Itapuca e Sao Paulo e diversi nuclei con presenza italiana e granti (1886/1888);
brasiliana. - Libro delle entrate e delle spese della Comissione nelle colonie Dona
Isabel e Conde d'El,! ( 1886/1888);
- Movimento degli immigranti nella locanda del Cristal ( 1894);
Immigrazione, Terra e Colonizzazione - Documentazione distaccata - Alimentazione fornita agli immigranti a spesa del governo (1892/1893 );
Corrispondenza degli Organi pertinenti alla terra e colonizzazione. - Registrazione degli immigranti nella locanda di Charqueadas ( 1 889/
Località: Sao Sebastiao do Cai (Agenda Oficial de Colonizaçao) (1877/1878- 1890/1891);
1897 ) ; Ilha das Flores (Hospedaria dos Imigrantes) ( 1 886- 1 897 ) ; Alfredo - Locanda di Rio Grande - catasto degli immigranti ( 1892/1896);
Chaves (Comissao de Terras e Colonizaçao) (1888- !889/1892); Caxias ( 1885- - Locanda di Cristal - catasto degli immigranti ( 1891 , 1891-1892);
1887/1890); Caxias e Antonio Prado (1889- 1890); Conde d'Eu ( 1 887 -1888); - Locanda di Cristal - bollettino giornaliero dell'entrata degli immigranti
Conde d'Eu, Dona Isabel (1886-1887/1890); Silveira Martins (1878/1883/1888); ( 188 1/1895);
Jaguari ( 1937). - Locanda di Cristal - dieta fornita all'infermeria (1891/1894); ricettario
- Carte di concessione di terra: Alfredo Chaves ( 1888). dell'infermeria (1893/1897);
- Mappa dimostrativa dei pagamenti (Commissione di misure dei lotti e sta- - Mappa delle razioni richieste ( 1 892; 1893/1894; 1894/1895); bollettini
bilimenti degli immigranti a Caxias do Sul e Antonio Prado) ( 1889); Alfredo giornalieri ( 1892/1894); (1894/1895); garanzie di alimentazione ( 1891);
Chaves: cedole di pagamento ( 1889). - Lettere di naturalizzazione (1879- 1949);
- Colonizzazione. Carte varie: Progetti della colonia di Nova Roma; relazio­ - Atti di giuramenti degli stranieri naturalizzati ( 187 1/1885); 1885/1889);
ne dei bagagli dei contadini; relazione dei contadini che hanno richiesto terra; - Conti correnti dei contadini (1879/1883 );
relazione dei contadini che hanno ricevuto sussidi (s.d.). - Registrazione dei titoli dei lotti coloniali (1917 /1921);
- Atti di compromesso firmati dai contadini (1887/1889);
Codici di colonizzazione, con le località: - Registrazione dei termini dei contadini ( 1878);
172 Rovflio Costa Fonti per lo studio dell'immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul (Brasile) 173

- Elenco delle proteste italiane dai differenti comuni nel periodo della Revo­ Arquivo della Irmandade da Santa Casa de Misericordia di Porto Alegre
luzione federalista (senza data);
- Corrispondenza ricevuta dal governatore sulle proteste italiane ( 1897). Fondata nel 1803 , ha iniziato a funzionare nel 1826. Come le altre case di
misericordia nate in Brasile nel periodo coloniale, è destinata ai servizi di assi­
Fondi pervenuti dalla Secretaria da agricultura (Codice da SA-013 fino a SA stenza medica, all'accoglienza dei minorenni abbandonati e di malati mentali e
228): alla realizzazione dei funerali nella città di Porto Alegre . Presenta la più ampia
- Scritturazione degli anticipi agli immigranti appena arrivati ad Alfredo documentazione sulla comunità regionale e sulla istituzione stessa. Nel 1 926
Chaves (1890, 1890/189 1 , 1891/1892); per iniziativa del primo cancelliere dell'area amministrativa, Joao Pinto da
- Esazione dei debiti coloniali di Alfredo Chaves, Guaporé ed altri comuni Fonseca Guimaraes, la documentazione, in conformità alle norme dell'epoca,
·
- Registrazione dei trasporti degli immigranti - Colonia Alfredo Chav�s fu organizzata come per gli uffici statali, anche se, soltanto dopo il 1984, è nato
( 1889/1890) ; il Centro de Documentaçao e Pesquisa da Santa Casa de Misericordia di Porto
- Mappe dei movimenti degli immigranti, 2a Secçao da Diretoria de obras Alegre, che risulta suddiviso in:
publicas, terras e colonizaçao ( 1898- 1899; 1900- 190 1 , 1 902-1907) ; Archivio amministrativo. - Corrente: contiene i documenti dell'amministra­
- Direzione delle colonie di Conde d'Eu e Dona Isabel, corrispondenza con zione della Casa: Provveditoria, Direzione esecutiva, amministrativa e tecnica.
. Deposito: conserva le carte pertinenti sempre all'amministrazione, ma poco
la Pres1denza della provincia ed altre autorità ( 1 883/1886 );
- Colonia Alfredo Chaves - Commissione di terra e colonizzazione: registrazio­ richieste in consultazione.
ne degli immigranti ( 1880-1891 ; 1888-1892; 1893 -1899; 1886-1888; 1883-1885 ); Archivio storico o archivio permanente, dal quale risulta la memoria dell'isti­
- Registrazione degli immigranti della ex colonia Silveira Martins ( 1883 - tuzione dalla sua fondazione. Di questo archivio fanno parte le registrazioni di
1888) ; ingresso e uscita dei pazienti dal 1843 in poi e le registrazioni amministrative.
- Catasto dei lotti urbani della sede del l o Distretto , comune di Bento Importanti documenti dell'Archivio storico, riguardano il cimitero, che la
Gonçalves (1884-189 8); di Garibaldi, ex colonia Conde d'Eu, 2° Distretto di Ben­ Santa Casa possiede già dal 1850, e la documentazione si trova nei libri: di
to Gonçalves (1884- 1885); lotti urbani del villaggio di Santa Teresa (1897- 191 1) 6bitos, con le registrazioni delle persone libere (1850- 1862) e le registrazioni
· delle persone schiave (1850- 1884) ; di Arrendamentos di sepoltura perpetue e
- Registrazione dei lotti e titoli definitivi della ex colonia Alfredo Chaves '3a
e 4a sezione ( 1891- 1906); ' temporanee ( 1 852-1873 ) . Ci sono anche documenti staccati che fanno parte
- Missione di terra, nella colonia Alfredo Chaves, catasto del debito colonia­ del fondo, come il pacco degli Atti di morte (1919- 1 976); i blocchi di registra­
le (1897-1 898). zioni degli affitti delle sepolture permanenti e temporanee ( 1 975- 1 980) , così
come piante, ritagli di giornali e fotografie.
Polizia: Passaporti Archivio medico, riunisce nel SAME (Serviço de Arquivo medico e Esta­
Sfortunatamente non sono stati conservati i passaporti degli immigranti, tistica) i prontuari dei pazienti, per un totale di 500.000 prontuari medici pre­
consegnati agli uffici notarili e, poi, si dice, rimessi all'Arquivo publico do cedenti al 1984 e, approssimativamente, 85.000 dopo il 1984, tutti organizzati
Estado. Esistono alcuni esemplari conservati dalle famiglie. in ordine alfabetico.

I:Archivio storico comunale di Caxias do Sul


Arquivo della Giunta commerciale del Rio Grande do Sul
Caxias do Sul, denominata inizialmente Campo dos Bugres, e poi sede
Fondata il 24.05. 1877, la Giunta commerciale dello Stato del Rio Grande do Dante. È la prima colonia italiana che ha inizato a ricevere immigranti dal 1875
Sul possiede una completa documentazione sulle ditte ed aziende commerciali in poi, come Dona Isabel e Conde D'Eu.
ed industriali, società anonime e sui vari servizi dello Stato. L'Archivio storico comunale di Caxias do Sul è il più importante, dopo
l'Archivio storico del Rio Grande do Sul, non soltanto perché Caxias fu il
174 Rovflio Costa Fonti per lo studio dell'immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul (Brasile) 175

primo comune d'immigrazione italiana nello Stato, ma soprattutto perché la le canzoni degli immigrati e dei loro figli. Mappe, piantine e disegni indicano la
documentazione è completa dall'inizio fino a oggi. La documentazione comu­ posizione geografica della IV colonia Silveira Martins.
nale si divide in: O. Economia; l . Legislazione; 2. Cultura ed Istruzione; 3 .
Giustizia; 4 . Corrispondenza; 5. Amministrazione; 6. Documentazioni varie; 7.
Cartografia . Dalla documentazione esistente in questo archivio è possibile pre­ Gli Archivi diocesani
cisare lo sviluppo della colonia.
Dopo il 1 975, centenario dell'immigrazione italiana, altri archivi storici Costituiscono una base importante per lo studio dell'immigrazione italiana
comunali si sono organizzati raccogliendo documenti dei comuni e di ditte pri­ sotto l'aspetto demografi co. Però i libri d'ingresso degli immigranti sono
vate (libro cassa, libri contabili, verbali), che hanno cessato le loro attività . Ma incompleti, poiché si riferiscono specificamente alla grande immigrazione agri­
non sempre esiste, e, se esiste, non è completa, la documentazione degli inse­ cola iniziata nel 1875 . Insieme all'immigrazione agricola, era previsto un
diamenti da cui risultano i nominativi dei concessionari dei lotti rurali e i dati ingresso, pari approssimativatr:\ente al lO%, di non agricoltori, di cui mancano
pertinenti a localizzazione, classificazione, superficie, prezzo e data dell'ultimo le registrazioni.
pagamento, con il quale si realizza la condizione per il passaggio di proprietà L'Archivio della Curia metropolitana di Porto Alegre serve da ponte tra
dei lotti stessi. Nominativi e dati esistono nei libri' di Registrazione territoriale l'immigrazione spontanea precedente all'immigrazione ufficiale. Oltre ad esse­
reperiti nell'Archivio della Secretaria da agricultura del governo del Rio Grande re luogo di sosta temporanea degli immigranti, Porto Alegre ha sempre ricevu­
do Sul, ora in grande parte trasferito all'Archivio storico del Rio grande do Sul, to un certo numero d'immigranti italiani.
al quale, giorno dopo giorno, continua ad arrivare documentazione di altre Tra i libri più antichi di registrazioni di battesimi, matrimoni e decessi, esi­
amministrazioni statali. stenti nell'archivio della Arcidiocesi di Porto Alegre, si trovano i libri della par­
rocchia Nossa Senhora di Rio Pardo, iniziati nel l755; della parrocchia Senhor
Bom J esus di Triunfo, iniziati nel 17 57; della parrocchia Santo Antonio da
Centro di ricerche genealogiche di Nova Palma Patrulha, da 1760; della parrocchia N. Sra. dos Anjos di Gravata!, o parrocchia
dos Indios, dal 1767; della parrocchia Sao José do Taquari, dal 1764; delle par­
I dati presenti in questo archivio si riferiscono essenzialmente alla ricostru­ rocchie di Os6rio e di Santo Amaro, dal 1773 . Le parrocchie Nossa Senhora
zione completa delle nascite, matrimoni e decessi degli immigranti e dei do Rosario e Nossa Senhora das Dores hanno avuto un parroco soltanto nel
discendenti delle famiglie che hanno costituito la Quarta colonia imperiale, il 1844 e nel 1859, e da allora hanno avuto i propri libri di registrazioni religiose.
Nucleo Russo, dopo Santa Maria da Boca do Monte e, infine, Silveira Martins, I libri della Parrocchia Sao José do Hortencio iniziarono nel 1849 e, all'epoca
fino al 1940. Le registrazioni proseguono con quelle delle famiglie sia rimaste dell'immigrazione, sono state fatte le registrazioni delle prime nascite, matri­
in questa regione, sia emigrate altrove. Il Centro sta facendo, tramite le regi­ moni e decessi delle colonie italiane del nord-est dello Stato, poiché i libri di
strazioni parrocchiali e civili, il censimento di tutta la popolazione residente ed queste colonie, nate nel 1875, iniziarono ad essere elaborati dopo: i libri di bat­
emigrata da questo nucleo, dal quale si sono formati diversi comuni: Faxinal tesimo di Garibaldi nel 1879; quelli di matrimonio nel 1895; i libri di battesimo
do Soturno ( 1 95 8 ) , Nova Palma ( 1960), Dona Francisca (1 964 ) , Silveira di Bento Gonçalves nel 1878, come quelli di matrimonio e di morte; mentre i
Martins e Ivorà ( 1988). Anche le colonie J aguari e Ijui hanno ricevuto significa­ libri di Santa Teresa de Caxias do Sul iniziarono nel 1884.
tivi contingenti di emigrati da questo nucleo coloniale.
Il Centro conserva anche racconti orali, passaporti, corrispondenze familiari, I.:Archivio provinciale dei Pallottini
fotografie di persone, di insediamenti, di residenze, di paesi, di chiese e di cap­
pelle. Utilizzando ogni tipo di documentazione, il direttore, il padre Luiz La Pia Società delle missioni, chiamata Congregazione dei Pallottini, fonda­
Sponchado, ha elaborato il Diario della Colonizzazione, nel quale ha esposto i ta a Roma nel 1835 da San Vincenzo Pallotti, venne a stabilirsi nel Rio Grande
do Sul nel 1886, e precisamente nella località di Vale Veneto, nella Quarta
colonia imperiale, Silveira Martins. A seguito delle insistenti richieste dei colo-
fatti e gli eventi importanti che, in qualche modo, nel tempo e nello spazio,
hanno qualche rapporto con questa ex colonia. Voci e musiche documentano
Fonti per lo studio dell'immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul (Brasile) 177
176 Rovflio Costa

tta e pubblicata dalla


ni italiani di Vale Vèneto che non si rassegnavano a non poter assistere alle Cappuccini di Roma. Data la sua importanza fu trado
Porto Alegre, con il
sacre funzioni nelle domeniche e giorni festivi, il generale dei Pallottini, a Scuola superiore di teologia Sao Lourenço de Brindes, di
eiras e italian as do Rio Grande
titolo Primordios das comunidades indigenas brasil
do Sul, ed è uno dei principali documenti per lo studio dell'im
Roma, padre Fm1 di Bruno, inviò due sacerdoti che giunsero il 24 luglio 1886. migra zione.
Erano padre Joseph Pfaendler e padre Franz Schuster, tutti e due tedeschi. I Grandense», che
due sacerdoti, oltre alla cura di Vale Vèneto, dovettero assistere la vasta regio­ L'Archivio conserva anche la raccolta della «Staffetta Rio
tà», ed oggi è ancora
ne che oggi comprende una decina di parrocchie. comincia la pubblicazione nel 1909, col titolo «La Liber
Le parrocchie, tutte di colonizzazione italiana, dal 1886 al 1925, furono Vale edita come «Correio riograndense».
Vèneto, Caxias do Sul, Nova Trento, Monte Belo, Silveira Martins, Santa

I!Archivio provinciale degli Scalabriniani


Maria, Nova Palma, Nova Treviso, Dona Francisca, Nucleo Norte, Arroio
Grande, Sao Martinho, Casca, Cruz Alta, Passo Fundo, Ijui, Serro Azul,

La Congregazione scalabriniana è la terza congregazione


Palmeira, Nonoai, ]lllio de Castilhos e Belém Novo (Porto Alegre). religiosa arrivata nel
La principale documentazione del suddetto periodo si trova nell'Archivio le colonie italiane.
Rio Grande do Sul con lo scop o d'assistere pasto ralme nte
provinciale dei Pallottini, a Santa Maria.
In più di ottant' �nni la Missione scalabriniana ha opera
to nelle parrocchie di
Prota Alves , Corone!
sio
Encantado, Nova Prata, Nova Bassano, Veran6polis,
I.;Archivio provinciale dei Cappuccini
Correa, Anta Gorda,
Pilar, Monte Belo, Catiporè, Santa Teresa, Vespasiano
Gonçalves , Serafina
Muçum, Fagundes Varela, Nova Brescia, Guaporé, Bento
di, Itapuca, Rondinha,
Nel 1896, su richiesta del terzo vescovo del Rio Grande do Sul, Dom Claudio Correa, Casca, Dois Lageados, Putinga, Pulador, Saran
José Gonçalves Ponce de Leao, arrivarono cappuccini della provincia di Savoia, Très de Maio, Cinquentenario, Vila Nova.
truita dal CEPAM
La storia di queste parrocchie e comuni viene oggi ricos
Dell'azione missionaria dei cappuccini francesi nelle colonie italiane si è
coll'incarico dell'assistenza religiosa alle colonie italiane del nord-est dello Stato. leto archivio religioso
delle colonie italiane del nord-est dello Stato. In questo
(Centro de estudos e pastoral migratoria) , che è il più comp
archivio si trovano oltre
prodotta importante documentazione, sia rispetto alla vita degli immigra�i, sia briniana, anche i libri
all'azione di quest'ordine religioso. alla documentazione propria della Congregazione scala
furono amministrate dagli
Scalabriniani. Altra fonte impo rtante è il microfilm
La missione dipendeva dalla provincia di Savoia e, pertanto, la documenta­ Tombos delle parrocchie suddette, per il periodo in cui
del giornale «Corriere
zione si trova nel Convento dei Cappuccini di Annecy e nella Curia provinciale padre Carlo Porrini.
dei Cappuccini a Caxias do Sul. d'Italia» (1913 - 1928 ), cui ha collaborato lo scalabriniano
anche una delle bi­
La provincia di Savoia sosteneva una rivista missionaria, «Le rosier de Saint Come supporto alle fonti primarie il CEPAM possiede
nendo di intere collezio­
François d'Assise», fondata nel 1899, che portava nelle sue pagine relazioni blioteche più ricche sul fenomeno immigratorio, dispo
scalabriniane».
ni di riviste, come «L'Emigrato italiano» e «Le Missioni
sulle missioni, specialmente su quella del Rio Grande do Sul. La rivista, fino al
e scala brini an� afferente al. �o
1930, è una importante fonte per lo studio dell'immigrazione italiana, soprat­ La parte più importante della documentazion
regaz 10ne scalabrmla-
tutto perché esprime critiche sull'azione delle autorità italiane. Due collane Grande do Sul si trova nell'Archivio centrale della Cong
com �l �te (una nell'Archivio provinciale e l'altra nella biblioteca dei Cap­ na, a Roma.
pu�cml a Porto Alegre) permettono uno studio continuo di quello che succe­
deva nelle colonie italiane, attraverso le relazioni degli stessi missionari operan­
ti nel Rio Grande do Sul. ALTRE FONTI

I!immigrazione vista
Nel 1913 , il superiore generale dell'Ordine, a Roma, chiede ad uno dei missio­
nari, padre Bernardin d'Apremont, di scrivere una relazione della missione (que­ dal Governo del Rio Grande do Sul e del Brasile
sto frate era arrivato in Brasile nel 1896 e ritornato in Francia nel l913 ). La rela­
zione, di ben 3 18 pagine, fu scritta nel 1914 e si trova nella Curia generale dei Indispensabile per la comprensione e la conoscenza della politica brasiliana
178 Rovflio Costa Fontiper lo studio dell'immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul (Brasile) 179

dell'immigrazione è la lettura dei discorsi, dei messaggi, delle relazioni dei pre­ Questa la situazione della presenza europea degli immigranti, in particolare
sidenti della Provincia del Rio Grande do Sul, nel caso dello Stato; delle rela­ degli italiani, che arrivavano in piccoli gruppi, ma in forma continua e sponta­
zioni del Ministero dell'agricoltura, commercio ed opere pubbliche, riguardo a nea, nel momento dell'immigrazione ufficiale, quando in questa provincia per
leggi e decisioni federali. iniziativa del Governo imperiale, le tre colonie del nord-est dello Stato -
Nelle relazioni dettagliate della Provincia del Rio Grande do Sul appare la Fundos de Nova Palmira, Conde d'Eu e Dona Isabel, furono destinate diretta­
reale situazione delle aree di colonizzazione nel momento in cui hanno inizia­ mente alla immigrazione italiana.
to ad affluire gli immigranti italiani a partire dall'immigrazione ufficiale, nel Secondo la relazione nella quale l'Amministrazione di questa Provincia dalle
1875. mani di Américo de Moura Marcondes de Andrade passa a quelle di Felisberto
La documentazione ufficiale conservata nell'Archivio Storico del Rio Gran­ Pereira da Silva, il 26 gennaio 1879, si hanno spostamenti di ingegneri ed agri­
de do Sul, a Porto Alegre, e nell'Archivio nazionale a Rio de Janeiro, è così mensori e licenziamenti, tali da provocare malessere nelle colonie ed indurre il

l . Relazioni e discorsi del presidente della Provincia del Rio Grande do Sul,
articolata: Console d'Italia a denunciare per lettera la situazione che

1829-1889; «si trovano in questa capitale, settanta e più contadini, arrivati da Dona Isabel - i
2. Messaggi del presidente dello stato, 1894- 1929; quali si sono presentati al Console, affermando assoluta mancanza di risorse, gli ho
3. Relazioni della Segreteria degli affari e delle opere pubbliche, 1894- 1928; mandati raccogliere nel rispettivo baraccone, in questa Capitale, e fornirgli razioni,
4. Relazioni del Ministero dell'agricoltura, commercio ed opere pubbliche, nella persuasione che fossero contadini appena arrivati. Nella lettera del 1 7 di questo
mese, ho scritto al Sig. Ministro d'Agricoltura, chiedendo una posizione sull' accadu­
1860- 1900.
to.»
Per facilitare la ricerca l'Istituto storico e geografico del Rio Grande do Sul
sta pubblicando gli indici di questa documentazione, cronologici e analitici, di
cui è già stato pubblicato il primo volume Falas e Relatorios dos Presidentes da Relazioni delle autorità italt'ane sull'immigrazione del Rio Grande do Sul
Provincia do Rio Grande do Sul: 1 835-1 869.
Nelle relazioni e discorsi dei presidenti della Provincia del Rio Grande do La scarsità di documentazione continua obbliga il ricercatore ad utilizzare
Sul si ha una descrizione continua degli avvenimenti sociali, politici, economici il materiale in modo da ottenere uno studio ed una visione cronologica
e religiosi delle colonie italiane. Così nella «Pala dirigida à Assembléia legislati­ costante. Questo è possibile nell'area politica ufficiale brasiliana, tramite i
Pedro Carvalho de Moraes, em l o Secçao da 16° Legislatura», il 25/01/1875,
va da Provincia de Sao Pedro do Rio Grande do Sul, dal Presidente Dott. Joao Falas e Relatorios e Mensagens dos Presidentes da Provincia; nell'area religiosa
tramite le registrazioni parrocchiali e delle curie e degli archivi di alcuni ordi­
L'agente interprete della colonizzazione a Porto Alegre riassume le condizioni ni religiosi, che si occupano della cura spirituale degli immigranti italiani; nel­
delle colonie di Conde d'Eu e Dona Isabel: «Continua ad essere l'impiegato il l' area politica italiana tramite le relazioni consolari, pubblicate a Roma, dal
Sig. J osé Antonio Rodrigues Rasteiro, l'Agente della Colonia, che si è impegna­ Bollettino del ministero degli affari esteri, esistenti a Porto Alegre; presso il
to a fare arrivare alla colonia famiglie di vecchi contadini residenti in altri luo­ Consolato generale d'Italia e nel CEPAM (Centro de Estudos e de Pastoral
ghi. Non ha avuto molto successo però, e non ne avrà se la colonia continuerà dos Migrantes).
ad essere separata dagli altri nuclei abitati. La popolazione della colonia è Le relazioni consolari sono osservazioni sistematiche e cronologicamente
ancora la stessa dell'anno scorso, cioè, 74 persone, delle quali 38 cattolici e 3 6 continue dell'arrivo degli italiani, del loro stabilimento nelle colonie e soprat­
protestanti; coniugate 2 7 e non sposate 27 , 4 7 tra nazionali e stranieri; sono tutto della reazione ed azione del contadino alla sua nuova realtà.
tutti quanti stabiliti nei 19 prasos» . Dalla loro posizione di osservatori i consoli interpretano la realtà secondo la
Risulta dai rapporti della Sezione speciale della terra pubblica che, negli propria visione socio-economica idealizzata che non sempre coincide con la
anni dal 1859 fino al 1875, sono entrati nella provincia 12.563 contadini, dei percezione dell'immigrante.
quali, tedeschi, 8.4 12; francesi, 648; svizzeri, 263 ; austriaci, 1 .452; italiani, 729;
ed altre nazionalità, 1.050.
180 Rovi/io Costa
Fonti per lo studio dell'immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul (Brasile) 181

Gli Album commemorativi


munità italiana», quando in verità sono giornali d'interessi dei proprietari, dei
Tre date italiane nel Rio Grande do Sul, segnarono la nascita di importanti gruppi, nella maggiore parte chiaramente politici, favorevoli alla politica italia­
opere per lo studio dell'immigrazione italiana, in occasione del 25°, 75° e 100° na. Non sono, pertanto, con rare eccezioni, giornali fatti per la grande comu­
anniversario, il che ha dato luogo ai tre volumi: nità agricola italiana, si occupano invece della vita e degli interessi urbani.
- La cooperazione degli italiani al progresso civile ed econom ico del Rio Prima di elencare i giornali italiani, sorti già dalla grande immigrazione
Grande do Sul. Centenario della colonizzazione italiana nel Rio Grande do Sul: ( 1875), si ricorda l'azione di due giornalisti italiani che hanno avuto un'influen­
1 875- 1925. Porto Alegre, Globo, 1925 . 95 1 pp. illustr., 2 voll Trattasi za nella formazione delle idee della Repubblica Riograndense - Tito Livio
. della Zambecari che ha redatto «0 Republicano», pubblicato a Porto Alegre il
prima grande opera che cerca di rispecchiare la presenza, l'azione e l'influenza '
dell'immigrante italiano nel lavoro, artigianato, industria, cultura, religione e 25/2/1834, e il genovese Luigi Rossetti, che ha redatto l'organo ufficiale della
politica nel Rio Grande do Sul. li contributo del canonico }osé Barea è uno dei Repubblica.Riograndense «0 Povo», stampato a Piratini il 01/09/1938 e dopo
lavori più importanti, poiché segna un profilo del contadino italiano, i suoi a Caçapava, sede del Governo.
abiti e la sua fede. La maggiore parte dell'opera però, si occupa degli italiani Organi di stampa sono apparsi pochi anni dopo le prime immigrazioni, per
che hanno avuto successo, pertanto fa riferimento più diretto agli italiani dei iniziativa di intellettuali italiani che presentavano programmi ben accetti sia ai
più modesti contadini che ai lavoratori nelle città. Le testate avevano p�ca durata
sia per la mancanza di lettori che per la scarsa preparaz10ne delle redaz1on1.
centri urbani, o proprietari di aziende, ditte, stabilimenti commerciali... . .
- Album comemorativo do 75 ° aniversa rio da Colonizaçéio Italiana no Rio
Grande do Sul. Porto Alegre, Rivista Globo, 1950, 523 pp. illustr. Fa una ampia Si riportano di seguito soltanto i giornali di cui esistono esemplari disponibi-
analisi socio economica, industriale, religiosa, politica e d'istruzione della colo­ li ai ricercatori:
nizzazione italiana, presentando anche i problemi e le difficoltà dei primi «La Colonia Italiana», di Porto Alegre/RS. Organo degli interessi degli ita-

Fratellanza - Redattori Diversi - F. Canessa.


tempi . Come opera commemorativa, la sua tendenza é risaltare il successo del­ liani nella Provincia di S. Pedro do Rio Grande do Sul - Brasile - Unione e
l'italiano nel Rio Grande do Sul.
Nell'IHGRS esiste l'esemplare I (34): 20/09/1885 , dedicato a Vittorio Emanuele II,
Re d'Italia, in o�casione del 15o anniversario dell'Unificazione d'Italia. Le pubblicità di
- Album do Centenario da Imigracéio Italiana no Rio Grande do Sul: 1 875-
1975 . Porto Alegre. Ed. EDEL, 1 975, 384 pp. illustr. Edizione affrettata, pre­ stabilimenti commerciali italiani sono l'unico riferimento alla presenza italiana nel Rio
senta minore consistenza che le precedenti, privilegiando la pubblicità e la pro­ Grande do Sul. Nella BRG esiste il n. 34, del 20/09/1 885 .
mozione dei comuni, anziché un progresso culturale. Il testo è bilingue, mentre «La Patria», di Porto Alegre/RS. Direttore: Gaetano Blancato Vis unita for-
il primo è stato edito in italiano ed il secondo in portoghese. tior - Giornale settimanale indipendente.
Esistono nell'IHGRS: II (57) , del 02/12/19 16, pp. 1 -2 ; n. unico, del marzo 1 9 1 6 con
la dedica alla "Esposizione di Caxias" . Nella BRG esistono i nn. 4 14-415 e 448-449 del
Giornali in lingua italiana pubblicati nel Rio Grande do Sul 26/0 1 e 22/ 1 1 / 1 924 rispettivamente. Nell'IHGRS, esiste ancora il n. 5 (243 ) del
17/07/1920, di grande formato, con 4 pagine, con pubblicità d'istituzioni italiane locali.
Sull'immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul, numerose sono le fonti a «Il Trentina», di Porto Alegre, esce ogni mercoledì non festivo. 3 .000 esem­
stampa, di cui la maggiore parte si trova nel Museu de Comunicaçao Social plari - Organo della società "Trento-Trieste", di Porto Ale�re e d�gl� altri ita­
liani austriaci residenti nell'America del Sud. Lettere e recrumnaz1on1 sono da
.
Hipolito da Costa, di Porto Alegre. L'Arquivo Hist6rico Municip al de Caxias
do Sul possiede la maggiore parte dei giornali della regione coloniale mentre la dirigersi: Sr. Dr. G. Brandeatti.
Biblioteca di Rio Grande e l'Arquivo Hist6rico e Geografìco do Rio Grande Nell'IHGRS, travasi il n. 3 (10), del 07/03/1917, che riporta l'articolo ottavo, su "La
do Sul hanno anche numeri isolati di molti titoli. Riportiamo soltanto i giornali prima proclamazione dell'Imperatore dell'Austria, Carlos III". Numero completamente
. .
maggiore parte dell'articolo è in portoghese.
pubblicati in lingua italiana, i cui contenuti potranno essere analizzati confron­ favorevole alla politica austriaca, con pubblicità di istituzioni di tedeschi e trentml. La
tandoli con i molti giornali dell'epoca, in lingua portoghese.
La maggiore parte dei giornali in lingua italiana, si dicono «giornali della co- «11 Corriere d'Italia», di Bento Gonçalves/RS iniziò il 26/07/1913 , ed è
stampato dalla società Anonima Editrice, con Stabilimento Tipografico pro-
1 82 Rovflio Costa Fontiper lo studio dell'immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul (Brasile) 183

Sottogerente - Fausto Luchelli. Direttore - Dott. E. Ali�randi e C. Comel


prio, tiratura 2.000 copie, formato grande, 4 pagine, di cui una di propaganda. li.
.
lo scopo del peno­
Nel MCSHC trovasi il numero l ( l ) : 22/1 1/1929, 8 p. che riporta
ano, sa�à il gio:na­
Si presenta come giornale di orientamento cattolico, con preoccupazione di
difesa del piccolo contadino. dico: «li nostro giornale inoltre, più ancora che essere il giorn �e itali
.
discend enti. In esso ognuno dei nostn fratelli trovera up.
Nell'IHGRS esistono: l ( 1 ), del 26/7/1913, 9 (3 6), 9/9/192 1 , che dedica la prima le di tutti gli italiani e dei loro
ausilio e una difesa» (p. l, c. 1 ) .
pagina "A Dante Alighieri, gloria cattolica, mondiale, nel sesto centenario della sua
Come supplemento umoristico della «Tribuna d'Italia», nel sabato
� 8 �agg10 . 1927,
la _Direzi?ne di Aldo
morte - 1 3 2 1 - 14 settembre 1 92 1 " ; 12 (4 1 ) , 12/10/1924, con supplemento dedicato .
"Alla nuova amministrazione di Caxias "; 8 (43 ) , 22/10/1920, numero dedicato al «24 era pubblicato il primo numero di «li Tribuno d'Italia», sotto
m seguito».
ottobre, secondo anniversario di un'alba gloriosa ed era nuova iniziata dall'Italia che Dieci, con il lemma: «Organo che suona oggi e . . . può suonare anche . .
d1retta�ent� desti­
di quanti caddero pugnando per la libertà che è si cara come sa chi per lei vita rifiuta.
forte del diritto, espugnava la vecchia nostra nemica! Salutiamo il fausto evento a nome Questo numero con 16 pagine trovasi nel MCSHC. Anche se non
alle colonie d1 Bento
nato a difendere gli interessi dei contadini, si rivolge ampiamente
Salutiamo il 24 ottobre epopea dei nostri morti, terrore dei nemici, meraviglia degli Gonçalves e Caxias do Sul.

è dedicato al "Dott:
Sul numero straordinario del 24/1 1/1903 il testo di M. de Candia
alleati, ammirazione dei neutri, orgoglio dei nostri connazionali all'estero i quali final­ «L'Italiano», di Porto Alegre.
mente potevano guardare a fronte alta quanti nemici occulti o palesi tentarano vilipen­
MCSH C. Nella BRG sl
dere la nostra Italia» (p. l ) . Giulio Prates de Castilhos" . Questo numero speciale si trova nel

pleta che, insieme allo «Staffetta Rio Grandense», la cui collezione è conservata
fino al l/9/1 897 e 1/1/ 190 1 .
Nel Museu Municipal do !migrante, d i Bento Gonçalves, s i trova l a collezione com­ trovano i numeri del 7 /12/189 0; 1 8/12/18 95; 5/9/189 5; 2 8/4 . .
«L'Awenire», di Porto Alegre, fondato nel 1892, è il secondo giornale ltaha-
nell'Arquivo Provincia! dos Capuchinhos di Caxias do Sul, può essere il punto di par­
Nella Biblioteca Pubblica di Porto Alegre, esiste il numero l,
no dello Stato.
«Il Corriere d'Italia» è stato fondato da padre Enrico Poggi e ha funzionato fino al
tenza per un'analisi dell'organizzazione del contadino italiano nel Rio Grande do Sul. del 7/3/1892 e nella

1 92 8 , nel suo ultimo anno è stato integrato allo «Staffetta Riograndense», dei Alegre. Giornale degli italiani nello Stato del Rio
17/12/ 1892.
Biblioteca di Rio Grande, si trovano i numeri 3 e 30 del 7 /3 e .
«L'Italiano» di Porto
Grande do Sui . Settimanale domenicale. Proprietari fratelli Marsic
Cappuccini di Garibaldi. Esiste un microfilm nell'Archivio del giornale «Zero Hora» e ana. Di-
nel CEPAM, a Porto Alegre.
«Il Venti Settembre», di Pelotas. Periodico istruttivo settimanale. Organo rettore - Cesare Pelli.
Il primo numero del l6/l l/1890 trovasi nell'IHGRS. . , . . .
degl'interessi della colonia italiana. Si pubblicherà tutte le domeniche. Proprie­ Rio
«La Voce d'Italia», di Porto Alegre. Organo della Comumta ltahana del
tari: Carlo Cantaluppi/Luigi Bianchi, redattore principale Carlo Cantaluppi.
Nell'IHGRS, trovasi il n. I (2), 3 0/9/1883 .
Grande do Sul. Direttore - Angelo Gattoni.
Nel MCSHC si trovano i numeri 2 (3 ) : 16/1/1 936.
da
«Voce d'Italia», di Porto Alegre. Redazione ed amministrazione: Centro
«Non si occuperà di politica: unicamente riprodurrà quelle notizie italiane, più o
meno interessanti, che potranno attrarre l'attenzione della colonia, o qualche brano lli. ?eren te:
scelto di letteratura nazionale». Presenta le pubblicità degli stabilimenti commerciali Boa Impresa - Antigo Seminario. Redattore: aw. Ferraro Merce
Gran-
italiani di Rio Grande e di Pelotas. Nella BRG trovasi il n. l, del l9/6/1 904. Benevenuto Crocetta. Organo della comunità italiana dello Stato del Rio
· a 1a r·mea
de do Sul.
Responsabile: M. de Candia. Proprietari: F. La Porta & Marsicana. Rivela inte­
«Corriere Italiano», di Porto Alegre. Gazzetta della Domenica. Direttore e, tracciat
Nel MCSHC trovasi il primo numero, del 20/12/ 1928, nel quale
editoriale della testata.
ressi per la politica italiana e per la vita degli italiani a Porto Alegre. Non pre­
senta riferimenti alla colonizzazione italiana nello stato. Il n. 3 (3 ) ; 17/1/1904, si «Stella d'Italia», di Porto Alegre.
ed il numero 5 1 , del
Nella BRG trovasi il primo numero pubblicato nel 20/9/1 902
trova nell'IHGRS. Nella BRG esistono i numeri l , 26 e 29 del l902.
3 0/3/19 02. .
«Italia», di Porto Alegre. Organo del Comitato "Pro Patria" . Nel MCSH C esiste il numero 17 ( 1 863 -64 ) : 1 -4/4/1 930, le
pagme 1 -2 : 1 2 ( 1 196):
Nel MCSHC trovasi il n . II (48): 25/ 1 1 / 1 9 1 6. Giornale politico. o 1 1 ( 1 098) : 1912. �el
25/9/1 913 le due prime pagine. Nell'IHGRS esiste il numer
numero 1 0 (988-98 9): 1/10/1 9
«Patria Nuova», di Porto Alegre. Direttore proprietario: Francesco A. Perro­ 1 1 , viene dato come diretto re proprie tario: A. Colnaghi e

Esiste nel MCSHC parte del numero II (2) : 5/6/1924.


ne. Giornale itala-brasiliano indipendente, politico letterario, d'informazione. propone come «Gazzetta
come editore gerente: Benvenuto Crocetta ed il giornale si

&
bisettimanale indipendente».
«Tribuna d'Italia», di Porto Alegre. Proprietari: Comelli/Aliprandi Cia. «Il Corriere Cattolico», di Porto Alegre, del 1 89 1 .
Fonti per lo studio dell'immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul (Brasile) 185
184 Rovilio Costa

Nella BRG, si trova il numero del 19/3/1891, che si presenta come periodico confes­ Scintilla», di Porto Alegre, numero l, del 22/1 1/1896; «La Patria Italiana», di
sionale, ma anche di interesse generale. Porto Alegre, numero l , del 27 novembre 1897; «La Verità», di Porto Alegre,
«D'Artagnan Coloniale», di Porto Alegre. Direttore: Carlo Cordiferro. numero l , del l/7/1902 e numero 7, del l7/8/1902 ; «Don Zoilo», di Porto
Nel MCSHC trovasi il numero 3 , del 6/6/1915. Sembra un giornale di interessi urba­ Alegre, numero l , del 2115/1903 ; «Il Tempo» di Porto Alegre, numero l, del
ni. Formato piccolo, 4 pagine. 2/8/1906 e numero 88, del 4/7/1907; «Gazzetta delle Signore», di Porto Ale­
«Giornale d'Italia», di Porto Alegre. gre, numero l , del 6/1 1/1910.
Nel MCSHC esiste il numero 3 ( 132): 1/5/1 927. Gerente: Fausto Lucchelli: Codiret­ Ma, se il movimento giornalistico di Porto Alegre è stato importante per
tore: Guido Vecchi e Benvenuto Crocetta. quello che riguarda la vita urbana, commerciale ed industriale degli italiani nel
Giornale che si interessa della presenza italiana nel mondo. Rio Grande do Sul, il movimento giornalistico di Caxias do Sul risulta impor­
«L' Y�ione», di Porto Alegre. Organo della comunità Italo Riograndense, tante perché più direttamente legato alle colonie agricole. Questi giornali si pos­
propneta della Grafica Italiana. sono consultare nell'Arguivo Hist6rico Municipal e Caxias do Sul (AHMCS) ,
Nel MCSHC si trova il primo numero, del 3 1/3/1929, che così si presenta (p. 1 ) : che detiene collane abbastanze complete. Anche se tutti s'interessano della vita
«Questo nuovo foglio, che sorge per incorporare a s é il Giornale d'Italia e L a Voce delle colonie, i più rappresentativi sono «La Libertà» (dopo «Colono Italiano»,
d'Italia e che nasce fra l'unione e per l'unione, avvolgerà il programma fin qui osservato
«Staffetta Riograndense» e «Correiro Riograndense») e «Il Corriere d'Italia»
dai colleghi soppressi». E continua con il suo scopo politico (p. 1 ) : «All'infuori di qual­
siasi passionalità di parte, ma d ' accordo sempre colle direttive stabilite dal Patrio
(di Bento Gonçalves).
Governo, il nostro giornale avrà di mira una sola missione chiara e precisa: la grandezza
della Patria! ( . . . ) Difenderà le gloriose tradizioni nostre, cercando con tutti i mezzi, di
I giornali di Caxias e Regione, anche se non erano di proprietà d'italiani, in
mantenere in evidenza i valori dell'Italica Gente, onde conservare elevato il concetto genere erano in parte scritti in italiano.
«Il Colono Italiano», di Caxias. Fondato da padre Pietro Nosadini, pubbli­
grandiosa stor1a ! » (p. l, c. 1 ) . E lo spirito del giornale è di soggezione alla patria di ado­
che i �ostri a�ici si sono formati di noi, attraverso le pagine ognora fulgenti, di una
cato dal l/1/1898 fino al 2 1/8/1898. Bollettino cattolico mensile delle società

opposizione al Governo costituito» (p. l, c. 1 ) . Ma è un giornale decisamente favorevo­


zione: «<taliani in terra straniera, non ci assiste nessun diritto di fare la più piccola cattoliche italiane della Diocesi di San Pietro del Rio Grande do Sul.
«La Libertà», di Caxias. Settimanale fondato da padre Carmine Fasullo,
le alla politica italiana, specialmente con le notizie e discorsi dell'onorevole Mussolini pubblicato dal 3/2/1909 fino al 12/3/19 10, sotto la d irezione di Francesco
notizie riguardanti il regio console generale, onorevole Manfredo Chiostri, anche co� Baldessare. Venne in seguito pubblicato a Garibaldi e cambiò nel corso del
un ' apertura cattolica, essendo uno degli articolisti, mons. Giovanni Maria Belen. Con
tempo, più volte, il nome: «Il Colono Italiano»; «Staffetta Riograndense», infi­
questi scopi si presenta come un giornale sensibile ed aperto alle colonie, interessato a
promuovere il loro progresso e sviluppo.
ne «Correio Riograndense», in circolazione fino ad oggi, sempre con lo scopo
«La Nuova Italia», di Porto Alegre. Direttore provvisorio e gerente responsabi­ di difendere il piccolo contadino. Dal 194 1 ha circolato solo in lingua porto­
le: Luigi Galvanoni. Giornale destinato a coltivare l'amore per l'Italia, come ripor­ ghese. Ha sempre riportato nelle sue pagine testi dialettali per meglio relazio­
tato nell'editoriale apparso nel primo numero, del 23/3/1933. Ed il Consiglio narsi con i contadini, rappresentando così una base per il mantenimento della
ammistrativo così definisce i suoi intenti: «Iniziamo la pubblicazione di La Nuova continuità culturale italiana nelle colonie.
«Città di Caxias», dal l/1/1913 al 27/12/1923 . Organo repubblicano, sotto
la direzione di Ernesto Scorza l Emilio Fonini.
Italia, nella data del 23 marzo, che segna il XIV annuale di quel lontano e glorioso
giorno in cui Benito Mussolini diede inizio al Movimento che doveva liberare
l'Italia della minaccia comunista, portandola alla sua risurrezione ed alla sua vita «L'Agricoltore», per la difesa delle colonie, giornale che apparve in Nova
nuova! » Questo primo numero si trova sia nella BRG sia nel MCSHC. Trento, attuale Flores da Cunha, di vita effimera.
«Il Giornale dell'Agricoltore», dal 28/2/1934 al 23/3/1940. Giornale che si
Ancora nella BRG esistono parte delle collezioni di giornali pubblicati in presentava come «Voce dei Rurali della Colonia Italiana del Rio Grande do Sul»,
Porto Alegre, nella Coleçao Agostinho J osé Lourenço, che sono i seguenti: sotto la direzione di Adolfo Randazzo, Alexandre Casanova, Guido d'Andrea.
«L'Eco delle Colonie», di Porto Alegre, numero l, del 4/10/1892; «<l Commer­ Si può concludere, però, che se i giornali italiani di Porto Alegre, Pelotas
cio Italiano», di Porto Alegre, numeri l e 3 , del lO e 24 novembre 1892; «La hanno chiari interessi di politica italiana, quelli di Caxias, Garibaldi, Flores da
186 Rovilio Costa
Fonti per lo studio dell'immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul (Brasile) 187

Cunha, Bento Gonçalves, sono interessati alle colonie agricole, specificamente pessa Elena di Montenegro, in omaggio alle nozze della futura regina d'Italia.
alla vita del contadino italiano. Gran parte di questi portano avanti anche l' ar­ Sempre nella capitale gaucha si svilupparono le società Giuseppe Mazzini,
gomento religioso, pochi hanno intenti strettamente politici. Umberto I, Giovanni Emanuele, Duca degli Abruzzi, Moranesi Uniti e Dante
Tra giornali, riviste, almanacchi in lingua italiana nello Stato del Rio Grande Alighieri, quest'ultima, dal 19 14, l'appoggio spirituale e culturale degli italiani
do Sul, arriviamo a 53 , fino alla seconda guerra mondiale, di cui 40 di Porto e dei loro discendenti.
Alegre; 4 di Caxias do Sul; Pelotas e Garibaldi con 2; Alfredo Chaves, Rio Nell'interno dello Stato prosperarono, fra altre, le società: Principe di Pie­
Grande, Bento Goncalves, Guaporé e Palmeira, con uno. monte, di Caxias do Sul; Società Italiana di Mutuo Soccorso Stella d'Italia, di
È da segnalarsi però, che testi in lingua italiana o sessioni speciali in italiano Garibaldi; Regina Margherita, di Bento Gonçalves; Camillo Cavour, della
esistevano in numerosi giornali di lingua portoghese. Altri, come «0 Gua­ Linha Santa Eulalia; Umberto I, della Linha Jansen; Principe di Piemonte, di
porense», di Guaporé ( 1915), porta il nome brasiliano, ma è un giornale italiano. Alfredo Chaves; Giuseppe Garibaldi, e la Cristoforo Colombo, di Nova
D'altra parte, «La voce del colono» è un giornale italiano di Alfredo Chaves, dal Trento; Mutua Cooperazione, di Rio Grande; Unione Italiana, di Alegrete;
1924 e, con lo stesso nome, appare il giornale italiano a Palmeira ( 1927). Fratellanza e Unione Italiana, di Cruz Alta; Benevolenza, di Santa Vit6ria do
Palmar; Unione e Beneficenza, di Uruguaiana; !olanda di Savoia, di Passo Fun­
do Società di Mutuo Soccorso, di Santa Maria; Unione e Fratellanza, di Pelo­
Le società italiane tas: Fratellanza d'Italia di Barao do Triunfo; Giuseppe Garibaldi, di Jaguarao;
XX Settembre, di Boa Vista do Erechim.
'
Le società italiane nel Rio Grande do Sul sorsero con la finalità di mantenere Si può dire che le società si sono sviluppate quasi spontaneamente sotto la
i legami con la madrepatria, di promuovere l'unione degli italiani arrivati da spinta di circostanze avverse. Diverse per il grado di beneficenza furono le
ro come fondamento il mutuo soccorso. La tendenza però, in un gran numero
tutte le parti d'Italia, insegnare la lingua italiana e, nella maggiore parte, ebbe­ società dell'interno rispetto a quelle delle più grandi città. Quelle dell'interno
furono prevalentemente d'assistenza, mentre quelle delle città furono di pro­
di società, è l'associazione di cittadini, anche perché i contadini ebbero un'or­ mozione culturale, con un grande profilo politico. È da ricordare la Società
ganizzazione propria, soprattutto con la creazione delle cappelle, come centri Italiana Croce Rossa, di Antonio Prado, che provvedeva al lavoro dei cam�i
di aggregazione religiosa, sociale e culturale; si può dire che nelle società di oltre all'assistenza del socio ammalato e, in caso di morte, all'assistenza e colti­
cappelle, la mutua assistenza scorreva con tanta spontaneità, come l'acqua che vazione della terra, fino alla maggiore età dei figli. Le società all'interno erano
scorre della fontana. sensibili, fino all'estremo, alle necessità degli associati.
Nelle finalità degli oltre 60 statuti di società italiane, collezionati da Paolo
Contu, medico italiano e professore nella Università federale del Rio Grande
do Sul, e dopo la sua morte conservati dalla sua famiglia, ben si rivela la menta­ Conclusioni
lità che dirigeva queste società. L' associativismo italiano, nello Stato del Rio
Grande do Sul è così ricco che lo studio di queste società mostra un contributo La colonizzazione italiana nel Rio Grande do Sul, è una colonizzazione sin­
essenziale degli italiani per il benessere della comunità. golare, per diversi motivi:
La prima è la Società Italiana di Soccorso Mutuo e Beneficenza, di Bagé, - Si tratta di una colonizzazione di piccole prop rietà;
fondata il l/1/187 1 ed istituita per: a) soccorrere i soci in casi di malattia; b) - È uno dei rari casi nel mondo di una esperienza di colonizzazione che ha
propagare nel limite del possibile l'istruzione della lingua italiana; c) agevolare i conservato l'idioma familiare;
vincoli di fratellanza tra gli italiani domiciliati nel comune di Bagé. - La maggioranza, ancora oggi, dei discendenti ha coscienza della propria
Il 1/7/1877 è fondata la Società di Mutuo Soccorso e Benevolenza di Porto cultura d'origine ed un forte attaccamento alla madre patria.
Alegre, che nel marzo 1878 aggiunse il nome di Vittorio Emaneule II. Ancora a Le pubblicazioni sull'argomento dell'immigrazi�ne compren�ono R iù �i
Porto Alegre, nel novembre 1893 , era fondata nel Bom Fim, con il nome inizia­ cento titoli, solamente a partire dal 1975, data del pr1mo centenano dell lmml­
le di Bella Aurora, una società che, nel 1896, prese il nome definitivo di Princi- grazione e colonizzazione italiana.
Fuentes uruguayas para la historia de la inmigraci6n italiana 189

JUAN A . ODDONE cionales nos permitan despejar obstaculos y abrir oportunidades mas fecundas
para la investigaci6n.
Fuentes uruguayas para la historia
de la inmigraci6n italiana -:,

Los PUNTOS DE PARTIDA

Al igual que su vecino rioplatense, cuando Uruguay nace a la vida indepen­


diente es un tipico espada demografico vado (74.000 habitantes pueblan
190.000 K en 1829) . Crecimiento natural y aportes inmigratorios modifican en
escasos decenios esa realidad. Las semejanzas con el caso argentino por derto
no se agotan aquf pero, dandolas por conocidas, sefialemos algunos de las
La tema;ica de la historia poblacional del rasgos que han caracterizado a Uruguay en cuanto meta inmigratoria, aunque
. Uruguay no ha sido explorada obviamente no le sean privativos:
smo hasta epoca muy redente. La insuficiencia
de las fuentes plantea quiza el
m �yor de l? s obst �culos, sin ser el unico. Las a) En términos generales, el ritmo de afluencias reflej6 la incidencia de algunos
investigaciones sobre las movi­ factores basicos: altibajos coyunturales, inestabilidad politica y debilidad materia!
mle� tos m1g rato nos acus an asimismo dist
. intas limitaciones que en bue na del Estado no fueron las unicos, pero sf los agentes de mayor gravitaci6n.
m �d1da t1ene n que ver con la calidad de la informaci6n basi
m1e?tra� la documentaci6n tradicional agua ca. El hecho es que b) El desplazamiento migrato rio interfluvial o terrestre que resulta de la
rda una depuraci6n critica, se ha acci6n de tales factores, combinados con las atractivos de las pafses vednos,
vemdo 1? co�porando un ingente conjunto de
fuentes (la correspondencia pri­ hace de Montevideo a partir de 1880 un predominante puerto de transito hacia
vada de mmtgrantes, las recuerdos personal
. es mediante las técnicas de la histo­ Buenos Aires, o una mera etapa en el camino a Brasil.
na oral, las testimonios literarios, la prensa y
las archivos de las colectividades c) Ausenda de una politica inmigratoria comparable a la que promueve la
entre o tras) �uya utilizacion aun no ha llega
. do a generalizarse. Cabe espera; clase dirigente argentina del Ochenta. Antes de esa década Uruguay no conoce
que el mce ntlvo de estas "nuevas " fuentes y el adecuado
empleo de las tradi- planes oficiales efectivos, ni aun a modesta escala. De hecho, la gesti6n y la
promocion del movimiento inmigratorio han estado en manos privadas, echan­
dose de menos una acd6n sostenida del Estado.

y el Canbe», 1992 , 3 , l, pp. 83-92 .


*La yresente comunicaci6n fue publicada d) El mayor impacto de la inmigraci6n se registra entre 1830 y 1890, época
en «Estudios Interdisciplinarios de Amér
ica Latina en que la poblaci6n uruguaya crece espectacularmente. El peso de la inmigra­
Las not�s que siguen se limitan al periodo cion sobre la poblaci6n total tiende a decaer sensiblemente desde 1900, cuan­
1870- 1930. Son de sobra conocidos los motiv

.
Clr�unstanc�as que apa�ejan a clau�ura
. �
rectbe dos limttados fluJos nugrator10s, aun
el proceso masivo luego de 1930. Desde
os y las
entonces Uruguay do la proporcion de extranjeros comienza a disminuir en relaci6n con la pobla­
bastante mal conocidos, cuyas motivacion ci6n total.
parables de l� coyuntur� en que se inscribe es resultan inse­
la segunda guerra m undia!. En los afios que
Ilega un �ontmge�te de mnug .
rantes judios que escapan a la tormenta centr
la preceden
se formaliza la ult!tna etapa de la afluencia oeuropea. Luego de 1945
. italiana: la integra por de pronto una inmig
mtca:nente �alifi.
cada, que busca eludir las secuelas de un raci6n econ6-
pasado redente. En ella se incluyen técni­ LAS FUENTES DISPONIBLES
cos, md�strlales, empresarios de empuje;

pa os, dispuestos a empezar de nuevo con
a este sector se agrega un mas modesto corte
sus oficios y aptitudes. Esta corriente, en
jo de desocu­
est!tnulada P Or los pr�gramas del CIME buena medida 1) Fuentes estadfsticas
, comienza a estancarse a mediados de los
do la eufon_a econo' nuca del Uruguay mues Cinquenta, cuan­
tra sus primeras grietas. Para muchos, el retorn
el sald� de e�ta corta aventura Los meno o suele ser
La informaci6n cuantificada sobre el movimiento inmigratorio se distribuye
. s, pero los mas afortunados, lograron en
su patnmomo amparados en la bonanza cambio consolidar
_ algunos
prus,
de los afios de posguerra. Radicados desde
entonces en el en un conjunto de fuentes de dispar calidad. Las esporadicos censos generales
de sus nombres se asocian todavfa al giro
de grandes intereses empresariales. y algunos de alcance parcial alternan con un difuso conjunto de estimaciones,
190 Juan A. Oddone Fuentes uruguayas para la historia de la inmigraci6n italiana 191

�ectifi�adones, padrones y calculos estadfsticos. Ese repertorio, que es base vigorosa corriente emigratoria dirigida hacia el Rio de la Plata. La masiva y
mel� d1ble para t�d � evaluaci6n retrospectiva de la poblaci6n uruguaya, mere­ bulliciosa presencia italiana en Montevideo es materia de preocupacion ofi­
ce sin embargo d1st1ntos reparos. La introducci6n de la estadfstica en algunas cial, y se documenta en las Memorias de Hadenda, en los datos de la Capitanfa
ramas del Estado no aporta referendas aprovechables sino desde 1860 cuan­ del puerto, en los informes diplom:hicos franceses y en las estimaciones con­
do a� a �ecen los p �imeros trabajos de Adolfo Vaillant y se crea el Registro sulares italianas.
es!adtsttco . Para la epoca anterior a Vaillant, la confìabilidad de las fuentes es A falta de censos generales, algunos relevamientos parciales contribuyen a
�u� mas dud�sa. Una estimacion de la poblacion total del pafs, de 1829, y un ordenar el panorama estadfstico. Montevideo y su departamento son objeto de
l� clerto padron de 1835, preceden al primer recuento de la poblaci6n monte­ dos sucesivos relevamientos censales, en 1884 y 1889, que permiten medir los
vldeana llevado a cabo en 1843 en las azarosas circunstancias de una ciudad progresos de la colonia italiana. La distribuci6n de la poblacion por nacionali­

'50% de los extranjeros), el estancamiento de los espafioles y la marcada decli­


sitiada. dades p. ej. comprueba en 1889 la rotunda primada de los italianos (casi un

a) censos generales y parciales nacion de los franceses. Aunque tales datos solo tengan un valor relativo, y las
�n materia cens�l, la indiferencia del Estado ha perdurado hasta época proporciones varien si se considera el resto del pafs, igualmente revelan una
rec1ente. Baste declr que durante el siglo posterio r a la independencia la imagen dinamica de la poblacion italiana, al tiempo que confìrman su predo­

establecimientos industriales, netamente distanciados de los espafioles y de los


Republica solo conocio tres censos generales de poblaci6n, efectuados en minante concentracion en la capitai, donde encabezan asimismo el cuadro de
1852, 1860 y 1908. Respecto a la confiabilidad de sus datos, los mas tempranos
merecen m�yores :eservas por sus omisiones e inexactitudes. El censo generai uruguayos (del total de propietarios, un 45 % son italianos, 22 % espafioles y
de 1852 sena el mas vulnerable, ya que excluye sexo y nacionalidad de un 27 % apenas 1 1 % uruguayos).
de la poblacion relevada. El de 1860 no incluye dos de los nueve departamen­ El interior del pafs sigue siendo siempre menos conocido. Luego de algunos
.
tos ent�nces exlstente s; otros departamentos deben censarse por segunda vez y relevamientos policiales esponidicos en algunos departamentos, se lleva a cabo
,
.
todo �l 1nter10r
.
de� pafs arroja cifras inconvincentes que habran de "reinterpre­ en 1900 un censo policial de toda la campana (excluye desde luego a Monte­
tarse a postenor l. En cuanto a los residentes europeos , figuran en primer video) que arroja resultados de relativa confìabilidad para medir la proporcion
lugar los espafioles, seguidos por los italianos, aunque los calculos censales y la pujanza economica de las distintas nacionalidades.
sean en este caso aun menos confiables, ya que se desconocen las cifras de Recién en 1908, a medio siglo del precedente, el tercer censo generai permi­
extranjeros por nadonalidad en los dos departamentos incensados. te subsanar algunas de las defìdencias anteriores y ofrecer un confìable registro
Para cubrir tales vados censales no abundan las fuentes complementarias . de los recursos nacionales. L a poblacion total ha superado el millon
Con respecto al volumen y las caracterfsticas ocupacionales de la colonia italia­ ( 1 .042 .666) , pero los extranjeros han perdido signifìcacion relativa a causa del
na, solo se dispone de datos incompletos y contradictorios, como los que apor­ ensanche de la poblacion nacional y de unos menguados atractivos que derivan
tan Lamas, Isabelle o Vaillant. Las mas tempranas estimaciones proceden del la inmigracion hacia las costas argentinas. De creer al censo de 1860, los
con�ulado s �r?o establecido en Montevideo en 1830. El primer registro de que extranjeros representaban el 35 % de la poblacion; en 1 908 su aporte se
se t1ene not�c1a data de 1834, cuando en la naciente colectividad predomina­ reduda a un 17.3 8%. La signifìcacion global de los italianos se mantiene en la
han los mar1nos genoveses que practicaban el comercio de cabotaje remontan­ distribucion por nacionalidades: ocupan el primer lugar entre todos los
do los rfos interiores. extranjeros, antes de los espafioles, los brasilefios, los argentinos y los france­
Después de concluir la guerra grande, el pafs que se reconstruye conoce un ses. Con todo, las cifras del consulado difìeren en mucho con las del censo.
aceler� do 1m? ulso � emografi co y pronto constituy e un llamativo polo de
.
Segun el encargado de negocios Carlo Umiltà, la colonia italiana cuenta con
.
_ 1nm1gratona. En Itaha, .
atracc10n contemporaneamente, un conjunto de facto­ 100.000 miembros en 1910, monto que resulta evidentemente desmedido en
res internos (empeoramiento de las condiciones de la agricultura, progresos relacion con el de 40.000 que le atribuye el redente censo. El crecimiento
d� la navegacion, � spe�ulacion organizada por empresarios y armadores, y migratorio de los dos ultimos afios no puede razonablemente justifìcar tamafia
aun la derrota ganbald1na de Mentana) precipitan la formalizacion de una diferencia. De admitir las estimaciones italianas la colonia espafiola, por ejem-
192 Juan A. Oddone Fuentes uruguayas para la historia de la inmigraci6n italiana 193

plo (que cuenta con 34 .000 pobladores) , seria un tercio de la italiana, lo que a tuyen por lo generai piezas documentales signifìcativas - verdaderas "instanta­
todas luces resulta inadmisible l , neas" del pais-donde se presentan cifras y cuadros ilustrativos de distintos
aspectos de la realidad economica. Desde luego su utilizacion como fuente

para exaltar el vigor social y economico de la colonia, tal como lo hicieron los
b ) publicaciones periodicas complementaria, esta sujeta a distintas reservas. Pueden ser asimismo pretexto
La primitiva Mesa de estadistica, creada en 1852, no ha dejado huellas acce­
sibles de su labor. El primer ensayo de edicion seriada corresponde al Registro italianos residentes en Salto con motivo de la exposicion de Milan de 1905 .
estadistico de la Republica Orienta! del Uruguay, del cual al parecer solo vio la Resumiendo, durante un prolongado periodo ( 1830-1910 circa) las fuentes
luz su primer tomo. Aporta datos primitivos, de origen dudoso; es apenas una estadisticas no proporcionan certezas sobre el volumen efectivo de los aportes
curiosidad arqueol6gica en la materia. A partir de 1872, por iniciativa de inmigratorios. Si la Comision centrai de inmigracion contabiliza los extranjeros
Adolfo Vaillant se publican los Cuadernos de la Direccion generai de estadisti­ presentados en busca de ocupacion, es sabido que ellos integran un porcentaje
ca. Aparecen anual pero discontinuamente entre esa fecha y 1884. Incorporan infimo de los desembarcos 3 . Los registros de entrada de pasajeros comienzan a
documentacion procedente de distintas reparticiones publicas, en una etapa llevarse a partir de 1867 y diez afios mas tarde los de entrada-salida por via flu­
experimental del empleo de las técnicas estadisticas. '
vial del puerto de Montevideo. Con todo, no existe un control efectivo del
Dentro de las recopilaciones estadisticas de caracter periodico los Anuarios movimiento generai de pasajeros por via fluvial basta 1907, cuando la informa­
constituyen la de mayor tradicion. Su periodicidad se ha mantenido ininter­ don cubra toda la Republica y recien se logre discriminar naciònalidad, profe­
rumpida desde 1884, fecha en que se crea. En cuanto al tema migratorio, per­ sion, edad, sexo 4 , En conclusion, se trata de un movimiento cuantitativamente

pasajeros entrados y la de extranjeros presentados a la Comision de inmigra­


miten reconstruir a partir de los datos de la Capitania del puerto las series de aun mal conocido. Los calculos construidos a partir de diferentes fuentes no
debidamente depuradas impiden elaborar series rigurosas y continuas.
cion. En todo caso tales cifras, como se vio, resultan aleatorias, dada ademas la Permiten a lo sumo percibir los ritmos de ingresos y salidas, a partir de los cua­
inefìcacia de los controles de salidas, y solo revelan lineas tendenciales. Otras les puede determinarse la secuencia de las sucesivas oleadas inmigratorias.
secciones de los Anuarios prestan mayor utilidad: los registros de la propiedad Por ultimo, el hecho mas notorio es la mayor incidencia de los extranjeros
ganadera e industriai segun nacionalidad de sus propietarios. Aunque las antes de 1890, luego de cuya fecha empiezan a perder signifìcacion relativa, a
declaraciones de los propios interesados para determinar el impuesto directo causa del ensanche de la pobladon nacional y de unos menguados atractivos
sean siempre dudosas respecto a los valores reales, resultan de todos modos que derivaban la inmigracion bacia las costas argentinas. En el censo de 1860
una referencia no desdefiable tanto para medir la relacion entre propietarios los extranjeros representaban el 35% de la poblacion uruguaya; en 1908 su
nacionales y extranjeros, como para atestiguar la insercion los italianos en la aporte se reduda a la mitad, con un 17.38%. Cuando en 1882 De Pena afìrma­
propiedad rural y urbana 2 . ba que «la inmigracion en nuestros puertos es un ave de paso», estaba quiza
advirtiendo el comienzo de un proceso irreversible .
c) publicationes ocasionales
Este rubro incluye un conjunto de trabajos que utilizan la metodologia
estadistica, y que suelen destinarse a subrayar la presencia uruguaya en las 2) Memorias ofidales
exposiciones internacionales. Fuera de su intencion propagandistica, consti-
Las memorias ministeriales (en particular las de las Secretarias de gobierno,
fomento y hadenda) no solo aportan referencias sobre la situadon materia! de

l C. UM!LTA, La Repubblica Orienta! dell'Uruguay, en «Bollettino dell'Emigrazione», Roma,


Ministero degli affari esteri, 191 1 , 5, 43.
2 . O. MOURAT, La inmigraci6n y el crecimiento de la poblaci6n del Uruguay, 1830-1930. Series 3 Cfr. Anuario estadfstico de la Republica Orienta! del Uruguay, 1886, Montevideo, El Siglo
Estadfsticas para su estudio, en Cinco Perspectivas hist6ricas del Uruguay moderno, Montevideo,
4 O. MoURAT, La inmigraci6n y el crecimiento de la poblaci6n , cit., p. 3.
llustrado, 1887.
Fundaci6n de Cultura universitaria, 1969. ...
194 Juan A. Oddone Fuentes uruguayas para la historia de la inmigraci6n italiana 195

la poblaci6n y sobre las iniciativas oficiales y privadas para fomentar la coloni­ ciaciones de la colectividad en todo el pafs, dadas las dificultades que limitan el
zaci6n contratada. También reflejan con intransferible viveza las argumentos acceso a las archivos respectivos.
efectistas de la propaganda de agentes y armadores. Constatan en todo caso la
penuria de recursos que aquej6 a las gobiernos uruguayos desalentando habi­
tualmente las esfuerzos encaminados a atraer inmigraci6n. Especialmente 4) Legislaci6n
destacables por su aprovechamiento resultan en este rubro las que emanan de
las Jefaturas de Policfa. Las memorias policiales aluden con frecuencia a la El registro de la politica migratoria del Uruguay no es por derto muy
poblaci6n extranjera, haciendo hincapié en la peligrosidad social de algunas amplio, reflejando la actitud tradicional del Estado frente al problema 5. Si la
organizaciones gremiales o politicas a ellas vinculadas. Su publicaci6n es anual, prédica de las elencos dirigentes liberales uruguayos del siglo pasado reco­
a partir de 1854, con caracter discontinuo. La historia social ha hecho un nocfa las benefidos de la inmigraci6n, su proclamada fidelidad a la causa
empleo casi nulo de este género de fuentes que sin embargo testimonia la alberdiana result6 siempre menos efectiva de lo que prometfan sus declaracio­
dimensi6n de algunos relevantes conflictos de fines y comienzos de siglo nes y discursos. Ciertamente conspiraron contra esos prop6sitos las apremios
(luchas obreras, militancia anarquista y socialista, acci6n de la masonerfa, ofen­ de una guerra civil intermitente, las penurias de un presupuesto siempre exi­
siva liberai contra la Iglesia) . guo, la cercanfa de un pafs vecino que ofrecfa estfmulos mas llamativos. Con
todo, no deja de ser sugestiva la indolencia estatal en la materia, en un pafs
que en decisiva medida habfa cubierto el vado demografico inicial mediante
3 ) Prensa periodica los aportes inmigratorios. En la década de los afios 60 el Estado empieza a
tornar conciencia de las riesgos en juego cuando la insinuante despoblaci6n
La prensa uruguaya refleja, como puede suponerse, la actitud de las drculos en el interior coincide con un alarmante aumento de la presencia brasilefia. Al
dirigentes y otros grupos de intereses frente a la presencia de las inmigrantes. plantear la denuncia de semajante situaci6n, un diputado de la época afirmaba
Las italianos son vistos fravorablemente en una primera época, la que coincide que «la ciudadanfa orientai se esta extinguiendo al norte del Rio Negro». Aun
con el predominio de la afluencia ligur y lombarda, cuando san elogiados asf, recien a fines de la década siguiente se generaliza la percepci6n del pro­

va, la pastura de la burguesfa local se modifica y asume posiciones de recelo o


como colonia laboriosa y pacifica. Con la formalizaci6n de la inmigraci6n masi­ blema en esferas de gobierno, abarcando las distintos niveles de la clase diri­
gente. En ese sentido, la ley de tierras de 23 - 1 1 - 1 880 propone expandir las
de abierto rechazo, que bajo distintos matices y argumentos suele recrudecer beneficios de la colonizacion. Dicha ley y su posterior decreto reglamentario
en los periodos de mayor afluencia inmigratoria ( 1866-1869, 1872 - 1 873 , 1 888- conceden tierras en los ejidos de los pueblos y autorizan las contratos con
1890, 1 904 - 1 9 14). Ciertos diarios («El Siglo», «La Tribuna», «El Dia») resul­ familias agricultoras a través de empresarios privados. Complementariamente,
tan de suma utilidad como testimonios de las cambiantes actitudes de la socie­ la ley defomento de junio de 1890 reglamenta las distintos aspectos de la poli­
dad uruguaya frente a la presencia extranjera. tica inmigratoria, inaugurando una tendencia intervencionista que cobrara su
La prensa colonia! italiana abarca un profuso conjunto de peri6dicos cuya maxima expresi6n luego de 193 0. De c).lalquier modo las esfuerzos legislati­
existencia es en muchos caso efimera. Detras de sus fines proclamados ( comer­ vos no logran reanimar la tibia vocaci6n de la politica inmigratoria uruguaya.
ciales, politicos, literarios, obreros, o meramente informativos) aportan un La primera de ellas no tuvo otro efecto que posibilitar especulaciones priva­

inspirada en la le� argentina de 187 6, tampoco logr6 vencer el decaimiento de


repertorio impactante de las ideologfas de avanzada que circulaban en la colo­ das que devengaron escasos o nulos beneficios para los colonos. La segunda,
nia (las hay de tendencias mazzinianas, garibaldinas, republicanas, anarquistas,
socialistas, mas6nicas) . Las dificultades que acortan la vida de estos peri6dicos
privan a menudo de una minima continuidad a su prédica. Solo unos pocos,
los de mas larga vida, suelen beneficiarse del apoyo del real consulado, o la
5
legaci6n, y adoptan un tono conciliador y aun apolitico. Este género de peri6-
estudio del derecho migratorio uruguayo, Montevideo, Pefia & Cia., 1939.
La obra mas completa en la materia es la de L. SEGUIGONZALEZ A. RoviRA,
- Contribuci6n al
dicos se vuelve una fuente primordial para documentar la actividad de las aso-
196 Juan A. Oddone Fuentes uruguayas para la historia de la inmigraci6n italiana · 197

la inmigradon agricola, ya irreversible. La legislatura del gobierno Tajes men de tenenda de la tierra, visto como uno de las escollos basicos a la radica­
( 1 886- 1 890) ha legado un documentado expediente acerca de las limitadones don de pobladores estables. Tales aportes prestan apoyo a toda investigadon
que frustraron las intentos colonizadores de aquella década, que solo alenta­ sobre el tema en cuanto evaluan algunos de las obstaculos que se interpusieron
ron las combinadones lucrativas de empresarios y mediadores. Con la crisis al extranjero en el medio rural; indirectamente aluden a las causas de la domi­
mundial de 1929 y el colapso institudonal de 1 933 se opera un viraje radica! nante concentradon inmigratoria en los centros urbanos y sus conexas ramas
con respecto a la politica liberai de "puertas abiertas" . La credente interven­ de actividad.
don estatal se expresa mediante diversas medidas restrictivas y discriminato­ Un sector de fuentes cercano al anterior, se integra con trabajos que enfocan
rias sandonadas entre 1 932 y 1934, culminando con la llamada "ley de inde­ el tema migratorio ya desde su perspectiva demografica, o lo vinculan a las
seables" , de 1 936, que rechaza o permite expulsar del pafs a los extranjeros expectativas de la agricultura y la industria, con un enfoque estimulante que
por motivos ideologicos y polfticos. non excluye habitualmente la intendon propagandistica.

5) Archivos eclesidsticos 7) Semblanzas y publicaciones conmemorativas

Su importanda es particularmente relevante para el periodo preestadfstico. Se echa de menos por lo pronto la existenda de un dicdonario actualizado
El archivo de la Curia metropolitana de Montevideo remonta a 1726, y los cor­ de la colectividad italiana en Uruguay. Algunas tempranas contribuciones
respondientes al interior del pafs redén se organizan a partir de las respedtvas (Barozzi-Baldissini, Pereda) se revelan hoy pardales e insufìdentes; de suma
curias creadas en este siglo. La documentadon basica a nuestros fines se recoge utilidad resulta aun la recopiladon sobre la colonia residente en Salto, de 1 906;
en las libros parroquiales (existen en Montevideo 77 archivos parroquiales y entre los aportes redentes se destaca el trabajo de Gérin Clouzet. En todos las
139 en las parroquias del interior); no existe centralizadon de la documenta: casos, se impone la consulta de fuentes complementarias. La prensa italiana
don, ni tampoco de la informadon que contiene. Los asientos de nacimiento­ local sigue siendo en este sentido un riqufsimo marco de referenda. Asimismo
bautismo, de matrimonio y de defundon pueden ser complementados con las cabe reiterar aquf la mendon del excelente registro de fìchas biografìcas que se

y de matrimonio dvii obligatorio ( 1 885 ) , colocan bajo la orbita del Estado el


mas explfdtos "Expedientes matrimoniales" . Las leyes de registro dvii ( 1 879) incluyen en algunos peri6dicos uruguayos de comienzos de siglo, con las que
puede reconstruirse la trayectoria de un variado espectro de empresarios, en su
entero contrai del movimiento pobladonal 6. mayorfa italianos.

6) Estudios varios 8) Fuentes literarias

Entre la producdon ensayfstica de acento sodologico existe un conjunto de Los testimonios literarios ocupan un modesto lugar en este repertorio. Una
trabajos que recoge la reflexion que el tema pobladonal desperto en distintos vez mas, la mirada hada la otra orilla del Plata es inevitable, aunque decepdo­
ambitos nacionales. En generai, se trata de analisis que encaran la conforma­ ne el cotejo con la torrencial producdon argentina sobre el tema: novela, cuen­
don estructural del pais, por lo comun atribufda a la pervivenda de sistemas y to, narradones costumbristas, teatro popular, reservan por contraste un vado
habitos mentales coloniales, cuya presencia se revela marcadamente en el régi- desconcertante para el investigador que procure detectar en la literatura uru­
guaya una gama documentai similar. No existe por lo pronto en las fuentes
uruguayas nada que refleje el ambiente o las tipos humanos que animan las
novelas de Cambacères o Grandmontagne; inutil procurar las resonandas de
aquella fìlosa picaresca rural donde se enfrentan las gringos y criollos de las
6 D. TURCATTI, Breve descripci6n del Archivo de la Curia eclesicfstica del Arzobispado de
Montevideo, en «Archivos de la Biblioteca nacional», l, 1987, pp. 101 -112 .
mordaces historias de Payro; nada en fin comparable a las peripecias del
198 Juan A. Oddone Fuentes uruguayas para la histort'a de la inmigraci6n italiana 199

ambiente orillero portefio, donde tanos y bacht'chas animan el colorido reperto­ 1 0) In/ormes de los c6nsules y ministros uruguayos en Italia
rio del sainete, el tango y la Hrica lunfarda.
Los testimonios literarios uruguayos acerca de la presencia migratoria se Como complemento de la correspondencia de los representantes italianos
reducen a un escueto y palido registro. No puede sorprender después de todo acreditados en Uruguay importa consultar la de otras representaciones
que la dispar magnitud del fenomeno en los respectivos pafses, sobre todo a extranjeras residentes en el pafs. Ni qué decir cuanto cabrfa esperar de una lec­
tura comparativa de los informes italianos, franceses y espafioles sobre el tema.
respectivas literaturas. Escasos cuentos, algunos dramas y comedias, un reduci­
partir de los afios '80, se refleje puntualmente en la carga documentai de las
Asimismo cabe agregar aquf los despachos de los agentes consulares y diplo­
do numero de relatos costumbristas, rescatan un derto perfil vital del elemento maticos uruguayos acreditados en el reino de Italia, que pertenecen a los fon­
italiano afincado en el medio. Mas que ningun otro creador, el dramaturgo dos de relaciones exteriores incorporados al Archivo generai de la naci6n.
Fiorendo Sanchez supo llevar a escena algunos de los conflictos mas caracterf­ Tales documentos aportan referencias discontinuas acerca del movimiento
sticos que implicaban el trasplante cultural y los contrapuestos estilos de vida exportador italiano hacia Uruguay, documentado en los manifestos de carga
de inmigrantes y criollos. que trasmiten los consulados uruguayos de Génova y Napoles. En cuanto al
movimiento inmigratorio, el material es excelente aunque haya sido involunta­
riamente mutilado. Las series que informan sobre "expediciones " de familias
9) Asodadones ltalianas agricultoras italianas contratadas al amparo de la ley de colonizaci6n uruguaya
de 1880 originalmente contenfan cuadros y listas nominativas de las distintas
Se han obtenido escasos resultados en la tarea de localizaci6n de los archivos familias embarcadas, donde se indicaba - segun la portadilla de cada carpeta -
pertenecientes a las numerosas asociaciones italianas establecidas en U ruguay su procedencia, los parentescos de cada grupo y la solvencia economica de que
desde 1860. La mayorfa de ellas ha desparecido y en las pocas que sobreviven disponfan. Lamentablemente, los datos sustantivos que contenfan estos expe­
generalmente la documentaci6n conservada no es la mas apetecible. Seria odo­ dientes, destinados a su procesamiento estadfstico, han sido retirados a ese fin
so encarecer aquf la importancia de tales asociaciones, tanto por sus orfgenes, de los legajos respectivos. Aun asf, se trata de un valioso conjunto de fuentes,
sus variados objetivos, su acci6n solidaria y su incidencia directa sobre la vida practicamente inexplorado hasta hoy con referencia al tema inmigratorio.
de la colonia italiana. A falta de archivos donde se obtengan los registros de
socios, los programas de actividades, los balances financieros, existen fuentes
supletorias de imprescindible consulta: fundamentalmente la prensa colonial,
pero también los informes consulares italianos, los diccionarios y publicaciones
conmemorativas. Entre las pocas entidades aun existentes figura la Camera di
commercio italiana, que conserva un repositorio significativo, dada la antigue­
dad de su documentaci6n, que remonta a 1884 7.

7 Bordoni sostenfa en 1 885 que «la colonia italiana di Montevideo è forse di tutte le altre
. quella che conta nel suo grembo maggior numero di centri sociali in proporzione dei
d'America,
l

suoi abitanti». Cfr. G. BORDONI, Montevideo e la Repubblica del Uruguay, Milano, Dumolard,
1885, p. 163. El c6nsul del Reino de Italia se refìere en 1882 a estos centros con motivo de un
atentado perpetrado por la polida uruguaya contra dos ciudadanos italianos. La protesta de la
colectividad aparece en unon de sus informes suscrita por una extensa nomina de asociaciones.
Cfr. Informe de E. Perrod al Ministero degli affari esteri, Montevideo, 24 de marzo de 1882, en
ARCHIVIO DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI, Roma, Serie politica, P, 225.
Fonti per lo studio dell'emigrazione italiana in Uruguay 201

SALVATORE CANDIDO li di Salto, Paysandù, Mercedes e di Colonia Valdense, che ci propone un ca­
ratteristico e significativo aspetto della emigrazione che si volge per stimoli
Fonti per !o studio de!!'emigrazione ita!t'ana in Uruguay ed interessi di natura religiosa.

Oddone, studioso che apprezzo molto per i suoi studi e ricerche storiche
Ho ascoltato con il più vivo interesse la bella relazione del prof. Juan

sulle emigrazioni europee nei paesi rioplatensi. Sia consentito ad un antico


operatore culturale in quei paesi, dove ha vissuto per oltre 1 0 anni, di riferir­
si brevemente a un paese, l'Uruguay, che gli è sommamente caro e ove ha
operato quale direttore di quell'Istituto italiano di cultura e, per un intero
anno scolastico, anche di quella scuola italiana, scuola di antiche origini e
che godeva e gode di grande prestigio. Opportunamente il professore Od­
clone l'ha citata fra gli enti che potrebbero apportare sostanziali contributi
per lo studio delle fonti dell'emigrazione italiana in U ruguay; lo stesso dicasi
dell'archivio del Ministero degli affari esteri, citato dal relatore, che io ebbi
l'opportunità di consultare con riferimento, per altro, all'esame di documen­
ti che si riferiscono al periodo più antico di quello, dal 1 870 in poi, che è
oggetto dello studio di questo primo colloquio sulle fonti per la storia dell'e­
migrazione e precisamente per gli anni dal 1 842 al 1 848 che corrispondono
al periodo della presenza di Garibaldi in quel paese. Ho avuto al riguardo
l'opportunità di pubblicare, traendo li da detto archivio e dallo Archivo
generai de la naciòn, documenti di notevole interesse sull'emigrazione italia­
na che ebbe, fra l'altro, stimolo ed appoggi dalla presenza in Genova di un
console generale uruguaiano, J osè Mateo Antonini che era, pure, figlio di
emigranti italiani. Io ritengo che l'archivio del Ministero degli affari esteri
(Archivo hystorico y diplomatico del Uruguay), pur di difficile accesso,
potrà continuare a fornire materiale prezioso ed abbondante per lo studio
delle fonti alle associazioni ed enti di interesse italiano citati da Oddone. Mi
sia consentito di aggiungere il nome di una delle più antiche istituzioni asso­
ciazionistiche che operano in Montevideo, il Circolo napolitano, e, fra gli
enti associativi e di mutuo soccorso che operano nell'interno del paese, quel-
Le fonti per la storia dell'emigrazione presso l'Archivio di Stato di Bergamo 203

tuiva un'innovazione, essendo già stato introdotto con la legge di coscrizione


JUANITA SCHIAVINI TREZZI
militare del 13 agosto 1802. Dobbiamo però alle disposizioni vigenti in mate­
ria, in particolare dopo l'emanazione nel 1876 del testo unico delle leggi sul
Le fonti per la storia dell'emigrazione presso l'Archivio di Stato di reclutamento dell'esercito e del relativo regolamento, le annotazioni rilevabili
Bergamo sulle liste di leva e sui fogli matricolati circa l'assenza alla chiamata dei giovani
emigrati all'estero 3.
Fissato il principio che il cittadino soggetto alla leva non possa recarsi all'e­
stero se non previa autorizzazione del ministro della Guerra (normalmente rila­
sciata per delega da prefetti e sottoprefetti), il testo di legge passava ad elenca­
re (art. 20) quali individui fossero da iscriversi nelle liste di leva in quanto con­
siderati legalmente domiciliati nel comune. Tra questi

«i giovani il cui padre o tutore abbia domicilio nel comune nonostante ch'essi giova�
ni dimorino altrove, siano (...)assenti, espatriati{..,)o figli d'un espatriato(... ) il cui ulti�
Diversamente da quanto accadeva nelle isole britanniche e nei Paesi tede­ ma domicilio fosse nel comune ( ... ) Sarà considerato come domicilio legale dell'indivi�
schi e scandinavi dove il flusso migratorio per l'America aveva assunto rittni so­ duo nato e dimorante all'estero e cadente nella leva il comune ov'esso e la sua famiglia
stenutissimi già dal1820, in Italia l'emigrazione si mantenne assai vicina a quel­ furono ultimamente domiciliati nello Stato».
la di ancien régime, per consistenza e tipologia, fin verso il1880.
A partire da tale data assunse però una forte accelerazione fino a diventare Riguardo all'atterrimento della riforma, l'art. 81 consentiva che i residenti
un esodo di massa nel periodo tra il19 05 ed il1915 quando lasciò l'Italia una all'estero ed alla distanza di oltre 600 km dal capoluogo del circondario di
media di 600.000 persone all'anno, in larga parte dirette verso le Americhe e appartenenza potessero essere autorizzati dal ministro della Guerra a far valere
destinate ad aumentare la percentuale delle migrazioni definitive rispetto a i loro diritti a riforma innanzi alla legazione od ai consolati più vicini. In caso
quelle temporanee che avevano invece caratterizzato i secoli precedenti. di riconosciuta idoneità essi avrebbero poi dovuto presentarsi al consiglio di
I prodromi di questo cambiamento di tendenza si erano comunque già leva prima della chiusura delle operazioni mentre in caso di inabilità sarebbero
awertiti da almeno due decenni l e lo dimostra la preoccupazione del legislato­ stati rimandati alla leva successiva, con obbligo di presentarsi all'esame del
re di tutelare le esigenze della leva militare regolamentando in maniera specifi­ consiglio (art. 82). Le spese per le visite all'estero erano poste a carico delle
ca il rilascio dei passaporti per le Americhe e le Indie dei giovani vincolati da famiglie che le avevano promosse (art. 83 ).
obblighi militari 2. Infine l'art. 157 stabiliva che l'iscritto che senza legittimo motivo non si fosse
In generale il controllo sull'espatrio dei giovani soggetti alla leva non costi- presentato all'esame definitivo ed all'arruolamento nel giorno fissato sarebbe
stato considerato e punito come renitente.
Si è visto più sopra (v. nota 2) come dal1872 il regolare atterrimento del pas­
saporto non costituisse titolo giustificativo nei confronti dell'accusa di reniten­
za e diserzione e dell'applicazione delle relative sanzioni.
1 Già nel 1854-1855 troviamo che il pur "freddo" governo austriaco era costretto a segnalare le
n regolamento del1877 conteneva norme !imitatrici della libertà d'espatrio
speculazioni messe in atto da privati con l'offerta di contratti di lavoro in Brasile o di passaggi in
America pagabili con prestazioni a bordo. ARCHIVIO DI STATO DI BERGAMO, I.R. Delegazione pro­
anche per i militari di I e II categoria in congedo illimitato i quali potevano
vinciale, b. 3218.
2 Si vedano il regolamento sul reclutamento del Regno di Sardegna approvato con decreto
31.3.1855, il r.d. 13.11.1857 sui passaporti ed il r.d. 30.3.1872 che abrogava alcuni articoli del
regolamento sul reclutamento e stabiliva come il passaporto ottenuto sia dai giovani soggetti alla
3 n t.u. delle leggi sul reclutamento dell'esercito fu approvato con r.d. 26.7.1876, n. 3260. n
leva sia dai militari in congedo illimitato non costituisse titolo giustificativo per sottrarsi alle pene
regolamento per la sua applicazione fu invece emanato con r.d. 30.12.1877, n. 4252.
stabilite per renitenti e disertori in caso di inobbedienza alla chiamata di leva o alle armi.
204 ]uanita Schiavini Trezzi Le fonti per la storia dell'emigrazione presso l'Archivio di Stato di Bergamo 205

ottenere il passaporto previo assenso del sindaco del proprio comune e nulla Per gli iscritti nati e residenti all'estero o espatriati prima del 16° anno d'età
osta del comandante del distretto militare. in America, Oceania, Asia (esclusa la Turchia), Africa (esclusi i domini e pro­
«Dell'accordata autorizzazione il comandante del distretto militare e il sin­ tettorati italiani, l'Egitto, la Tripolitania, la Tunisia, l'Algeria e il Marocco ossia
daco dovranno prender nota nei rispettivi ruoli matricolari accennando altresì la fascia dei Paesi affacciantisi sul Mediterraneo) veniva introdotta per la prima
il luogo dove il militare intende recarsi» (art. 620). volta la dispensa dal presentarsi alle armi che decadeva in caso di rientro in
Durante la permanenza all'estero vigeva l'obbligo di tener informato il conso­ patria ma diventava definitiva al compiménto del 32o anno d'età 6 ,
lato italiano della propria dimora e di rimpatriare in caso di chiamata alle armi Si eliminava così l'ingiusto marchio di renitenza e diserzione che le preceden­
sotto pena d'essere dichiarati disertori (artt. 622-623 ) . ti leggi attribuivano ai lavoratori italiani il cui rimpatrio era ostacolato da obiet­
Un notevole irrigidimento s i ebbe con l a legge sull'emigrazione 3 0.12. 1888 tive difficoltà di viaggio (distanze, tempi di percorrenza, onerosità economica) 7.
n. 5866 che sottraeva alle autorità locali il rilascio dell'autorizzazione a recarsi Al di là della questione specifica della libertà d'espatrio in rapporto al servi­
all'estero per i militari in congedo illimitato demandandolo invece al ministro zio militare, il problema migratorio si impose sempre più nei primi decenni
della Guerra. Quanto ai giovani soggetti alla leva, i successivi regolamenti di postunitari sia per gli effetti sociali ed economici proporzionali all'accrescersi
applicazione di detta legge non introdussero innovazioni limitandosi a rinviare del fenomeno sia per la drammatica evidenza di forme speculative di sfrutta­
alle vigenti leggi sul reclutamento dell'esercito 4 . mento degli emigranti.
Un profondo ripensamento del problema, imposto certamente dal tumul­ Fatta eccezione per la legge 2 1. 12. 1 873 n. 57 1 sul divieto di impiegare fan­
tuoso evolversi del fenomeno migratorio nell'ultimo decennio del secolo, portò ciulli in mestieri girovaghi, non si ebbero però fino al 1888 interventi legislativi
invece ad introdurre le radicali riforme inscritte nella nuova legge organica sul­ ma solo provvedimenti amministrativi del Ministero dell'interno sotto forma di
l'emigrazione 3 1 . 1 . 1901 n. 23 e nel relativo regolamento approvato con r.d. circolari e ordinanze alle Prefetture, ai sindaci, alle autorità di polizia 8.
10.7 . 1 901 n. 375, recepite anche dal r.d. 3 1. 1 . 1901 n. 36 portante norme sul Il tenore di queste disposizioni e il loro reiterarsi consentono di rilevare da
rilascio dei passaporti. un lato la loro sostanziale inefficacia, dall'altro il mutamento di indirizzi inter­
Risulta evidente l'atteggiamento decisamente più liberale del legislatore che venuto nella compagine governativa tra il 1 873 , quando la circolare Lanza del
si manifesta nel consentire l'espatrio sia ai giovani soggetti alla leva (previa 1 8 gennaio dava precise disposizioni per il contenimento del fenomeno («im­
autorizzazione rilasciata dal prefetto o dal viceprefetto) sia soprattutto ai mili­ pedire e denunziare l'emigrazione illecita», «infrenarla se lecita», «dissuadere
tari già chiamati alle armi la cui posizione è regolata diversamente in base alla ( ... ) dallo spatriare» anche pubblicando notizie sugli aspetti più dolorosi della
categoria e all'età 5.
Agli iscritti nelle liste di leva residenti regolarmente all'estero veniva conces­
so di sottostare alla visita presso la legazione o il consolato più vicino ricono­
scendo alle risultanze della stessa pieno valore legale ai fini dell'arruolamento o 6 Legge 3 1 . 1 . 1901, art. 33. Nello stesso articolo disposizioni particolari riguardanti il caso di
della riforma. mobilitazione e speciali deroghe all'arruolamento per rientri temporanei. Il successivo art. 34
disciplina le facilitazioni (rinvii, dispense) previste per i missionari.

tasse di rimpatriare proprio per non assolvere gli obblighi di leva. Il rigore degli impedimenti all'e­
7 Taluni studiosi non hanno però mancato di rilevare come un elevato numero di persone evi­

4 Il regolamento d'esecuzione della legge 30.12.1888 sull'emigrazione fu approvato con r.d.


10.1. 1889, n. 5892. In seguito alle modifiche apportate con il r.d. 27. 1 1 . 1891 n. 652 si pervenne
spatrio sarebbe stato attenuato con la legislazione del l901 allo scopo di evitare partenze clande­
stine ed "esili a vita" ma anche per favorire l' esodo analogamente a quanto fu fatto con la manovra

5 L'art. l della legge 3 1 . 1. 1901, n . 23, stabilisce che l'emigrazione sia libera per la II e III cate­
alla stesura del t.u. del regolamento approvato con r.d. 2 1 . 1 . 1892, n. 39. discrezionale delle istruzioni annuali di leva. Allo scoppio della prima guerra mondiale iniziarono i

dei rimpatri ma contemporaneamente agivano in senso opposto la liberalizzazione dei riservisti dal
divieti di espatrio per i soggetti alla leva. L'amnistia concessa nel 1919 contribuì all'intensificazione
goria e per i militari di I categoria in congedo illimitato di età superiore a 32 anni. Nel caso l'inte­
ressato abbia meno di 28 anni dovrà ottenere il permesso del comandante del distretto mentre se divieto di emigrare e l'allentamento dei controlli sul rilascio dei passaporti. E. SoRI, I:emigrazione
di età compresa fra 28 e 32 anni sarà sufficiente che notifichi la partenza al comandante del italiana dall'unità alla seconda guerra mondiale, Bologna, Il Mulino, 1979, pp. 266 e 401-405.
distretto. Tutte queste disposizioni sono recepite e confermate nell'art. 9 del successivo t. u. dei 8 C. FURNO, I:evoluzione sociale delle leggi italiane sull'emigrazione, Roma, Pontificio Ateneo
provvedimenti sull'emigrazione e sulla tutela giuridica degli emigranti emanato con r. d.l. Lateranense, 1958, pp. 14-18. Per un rapido quadro della legislazione successiva, dal 1888 al 1943,
13. 1 1 . 1919, n. 2205. si vedano le pp. 20-49.
206 fuanita Schiavini Trezzi Le fonti per la storia dell'emigrazione presso l'Archivio di Stato di Bergamo 207

vita degli emigranti) e la circolare Nicotera del 20.9. 1 876 che affermava come il Tuttavia sulle carenze operative delle istituzioni pubbliche nel campo del­
governo «rimanendo fedele ai principi liberali adottati» fosse fermamente deci­ l' assistenza e del patronato poterono innestarsi e fiorire numerosi organismi
so a «non porre ostacoli all'emigrazione di italiani all'estero quando tale emi­ privati la cui validità veniva riconosciuta formalmente dallo Stato nel momento
graziane sia naturale e sia conseguenza dello svolgersi dei bisogni individuali in cui si assegnava al Commissariato dell'emigrazione il compito di promuove­
economici» . re l'istituzione di patronati sia nel Regno che all'estero e la possibilità di rico­
Quanto alle misure di protezione dallo sfruttamento non si andava oltre la noscere quelli già istituiti o da istituirsi per iniziativa privata, deferire loro alcu­
repressione nei confronti delle agenzie di arruolamento abusive mentre la cir­ ne delle facoltà concesse dalla legge agli uffici dipendenti dal Commissariato
colare 28.4. 1876 dello stesso Nicotera aveva chiarito come il governo escludes­ stesso, proporre al ministro la concessione di contributi a loro favore a cadeo
se di voler accollare allo Stato le spese di rimpatrio di coloro che avessero ab­ del fondo per l'emigrazione.
bandonato incautamente il Paese. Si prevedeva inoltre che il Commissariato potesse affidare speciali incarichi
La legge del l 888, sollecitata dunque dall'incalzare degli avvenimenti, costi­ a società filantropiche o di mutuo soccorso e che nel proprio rapporto annuale
tul nonostante le manifeste carenze, il primo tentativo di tutelare l'emigrante al ministro dovesse segnalare «le benemerenze di coloro che nei comitati locali,
intervenendo nei confronti dell'agente arruolato re e del vettore. nelle commissioni arbitrali, negli istituti di patronato degli emigranti ed in altri
Era l'avvio di una nuova legislazione che riflette lo sforzo di passare dalla servizi gratuiti» si fossero particolarmente prodigati per il conseguimento dei
"polizia dell'emigrazione" ad una "politica dell'emigrazione" cioè da una vec­ fini voluti dal legislatore 11,
chia concezione fondata sul controllo di polizia e sulla beneficenza ad una Quasi del tutto assenti nell'Italia meridionale, questi organismi di patronato
visione in base alla quale si mira ad inserire l'emigrazione nella nuova politica furono invece numerosi al nord e particolarmente attivi a Bergamo dove la
del lavoro, a creare più efficaci strumenti di tutela degli emigranti e ad organiz­ Chiesa sviluppò un'intensa opera di assistenza attraverso la sezione "Pro­

gretariato del Popolo ( 1 896) , il Consorzio di S. Francesco di Sales ( 1 898), il Se­


zare una razionale rete di servizi «puntando non solo sull'azione di protezione tezione e difesa degli emigranti" istituita da Nicolò Rezzara all'interno del Se­
e di assistenza dello Stato, ma sulla iniziativa dello stesso associazionismo, resa
possibile dall'emergere di soggetti nuovi come i partiti e gli enti missionari» 9 , gretariato per gli emigranti ( 1 908) e la sezione locale, creata nel 1 9 12 , dell'O­
Il lavorio legislativo aperto nel 1901 (alle leggi già citate devono aggiungersi pera di assistenza degli operai italiani emigrati in Europa e nel Levante (detta
quella sui risparmi e le rimesse del 1 .2 . 1901 n. 24 ed il relativo regolamento comunemente Opera Bonomelli dal nome del vescovo fondatore) .
approvato con r. d. 2 9 . 1 2 . 190 l n. 5 7 1 ) continuò ininterrotto nei primi due Nelle valli si ebbe una vera fioritura di periodici parrocchiali destinati agli
decenni del secolo attraverso una nutrita serie di decreti di modifica volti a emigranti col proposito di offrire loro informazioni e orientamenti ma anche di
perfezionare il sistema di garanzie istituite a tutela degli emigranti (si veda ad mantenere i legami col paese e la parrocchia e, per loro tramite, con la fede e la
esempio la legge 2.8. 1913 n. 1075 sulla loro tutela giuridica) e culminati con moralità tradizionali 12.
l'emanazione del nuovo testo unico dei provvedimenti sull'emigrazione (r. d. Accanto alle iniziative di matrice cattolica vi furono in Bergamo quelle pro­
13 . 1 1 . 19 19 n. 2205 convertito in legge con la legge 17.4. 1 925 n. 473 ). mosse dall'Associazione generale di mutuo soccorso che nel 1 907 ideava il
Le analisi condotte sugli esiti degli interventi legislativi del 1901 hanno ben Consorzio per la tutela dell'emigrazione temporanea in Europa e nel 1 908 (con
evidenziato tutte le lacune della struttura creata, le difficoltà di attuazione di l'appoggio di Banca popolare, Banca bergamasca, Società Dante Alighieri,
molte tra le misure di tutela previste, l'ottica compromissoria che li aveva pro­ Lega navale e di altre associazioni) istituiva l'Ufficio di emigrazione che avreb-
dotti e l'interpretazione distorta che talvolta ricevettero 10.

11 R.d. 10.7. 1901, n. 375, art. 38.


SPO, Ministero degli affari esteri, Fonti per lo studio dell'emigrazione, vol. I, Roma 1985, p. XIX.
9 La struttura e ilfunzionamento degli organi preposti all'emigrazione (1901-1919) a cura di F. Gm­

10 E. SoRI, I:emigrazione italiana. . . cit. p. 2,61 e sgg. e La struttura e ilfunzionamento degli orga- 1915), in «Studi e ricerche di storia contemporanea», Rassegna dell'Istituto bergamasco per la sto­
12 R. CAVATORTA, Gti emigranti e la parrocchia. I periodici cattolici delle valli bergamasche (191 1-
'
ni... cit., pp. 1 -10. ria del movimento di liberazione, 21 ( 1984), pp. 85-98.
208 Juanita Schiavini Trezzi Le fonti per la storia dell'emigrazione presso l'Archivio di Stato di Bergamo 209

be successivamente svolto la propria azione nell'ambito della sezione bergama­ dell'emigrazione 15 sia per gli adempimenti richiesti alle prefetture dalle leggi
sca della Società Umanitaria ( 1 9 1 1 - 1 925). ad esempio relativamente a rilascio passaporti, istituzione dei Comitati manda­
Scorrendo le fonti conservate all'Archivio di Stato, si deve purtroppo con­ mentali o comunali, rilascio certificati di assenso per i rappresentanti dei vetto­
statare che tracce dell'attività di queste istituzioni, dati statistici, notizie sul" ri, ricorsi degli emigranti contro vettori o loro mandatari, attività della Com­
l'applicazione delle nuove disposizioni di legge sono reperibili esclusivamente missione arbitrale giudicante le controversie tra vettori ed emigranti 16.
nell'archivio della Camera di commercio della quale risalta anche in questo Il completamento delle operazioni di riordino e inventariazione permetterà
caso il ruolo di punto di riferimento, di osservatorio e di " cinghia di trasmissio­ di raggiungere una piena cognizione dello stato delle carte ma alcune perdite
ne" di dati, notizie, valutazioni e indirizzi tra la dimensione locale e l'ammini­ appaiono irreparabili.
strazione centrale. Secondo le indicazioni di un elenco degli atti d'archivio proposti per lo scar­
Sembra interessante sottolineare che nei due decenni a cavallo del secolo gli to attorno al 1 955 è quasi certo che siano finiti al macero, tra l'altro:
organismi diretti della Camera di commercio mantennero nei confronti dell'e­ - «tutte le pratiche del Ministero degli affari esteri riguardanti concorsi, in­
migrazione un atteggiamento fortemente critico motivato da preoccupazioni formazioni su connazionali residenti all'estero, stranieri, consoli esteri in Italia
protezionistiche nei riguardi dell'industria bergamasca. fino al 1944».
Ne sono esplicita testimonianza due note indirizzate nel 1894/1895 al Mi­ - «tutte le pratiche riguardanti il soppresso Ministero delle colonie ad ecce-
nistero di agricoltura industria e commercio circa la richiesta di assistenti e zione dei fascicoli del personale».
direttori di filanda per la Cina. In esse la Camera di commercio ribadiva espli­ - «Ministero del lavoro: informazioni per collocatoti comunali fino al 1 950.
citamente la propria contrarietà a favorire, anche indirettamente, l'emigrazione Domande di occupazione fino al 1954, emigrazione ed immigrazione di operai
di personale tecnico «nel timore che le notizie di un collocamento certamente fino al 1 954, tutti i sindacati del passato regime, bollettini e statistiche del lavo­
proficuo in Cina possano allettare altri assistenti ad emigrare in quel lontano ro fino al 1 950».
Paese; il che concorrerebbe indubbiamente a far migliorare la produzione cine­ - «giornali e bollettini parrocchiali».
se e quindi a far aumentare la concorrenza estera a danno delle nostre indu- L'atteggiamento di consenso se non addirittura di stimolo all'emigrazione
.
stne . . . » 1 3 . manifestato dai governi liberali, si mantenne fino al 1 926 esplicandosi con
Ancora nel 1908, a seguito di una richiesta di contributo a favore dell'Uf­ modalità d'intervento già collaudate (ad esempio con perfezionamenti della
ficio emigrazione presentata dall'avvocato Luigi Sinistri (presidente dell'Asso­ legislazione in materia di tutela degli emigranti e con modifiche a quella sul
ciazione generale di mutuo soccorso), il consiglio camerale deliberava «la
sospensiva, essendo controverso se alla Camera convenga, in linea pregiudizia­
le, data la grande attività industriale della nostra provincia, di favorire comun­
que l'emigrazione degli operai all'estero» 1 4 . 15 Già il t.u. del regolamento per l'esecuzione della legge sull'emigrazione approvato nel 1892
Del materiale documentario originato dall'applicazione delle norme emana­ dispone (art. 29) che «delle informazioni che il Ministero dell'interno assumerà sulle condizioni
igieniche, economiche e di sicurezza delle regioni per le quali si determina una corrente di emigra­
te tra il 1888 ed il 1919 e che dovrebbe trovarsi nell'archivio della prefettura
zione sarà data notizia ai prefetti ed ai sindaci che ne cureranno la pubblicità coi mezzi di cui
non si ha purtroppo alcuna traccia. Allo stato attuale dei lavori di riordino dispongono ... ». I.:art. 56 del regolamento per l'esecuzione della legge del 1901 prescrive invece
sono emersi solo alcuni dati statistici rilevati tra il 1878 ed il 1889 mentre è l'invio del ��Bollettino dell'emigrazione» edito dal Commissariato ai prefetti, sottoprefetti, com­
certo che la documentazione avrebbe dovuto presentare una notevole consi­ missari distrettuali, Camere di commercio, Capitanerie di porto, ispettori dell'emigrazione, Co­
stenza sia per l'intrecciarsi di una fitta corrispondenza con il Commissariato mitati mandamentali e comunali e principali associazioni operaie.
16 L: art. 84 del r.d. 10.7. 190 1 , n. 375, che mandava in vigore la nuova legge sull'emigrazione ed
approvava il relativo regolamento recita testualmente: «l:archivio della Commissione arbitrale e
tutti gli atti e documenti relativi alle liti di cui agli articoli 26, 27, 29 e 30 della legge saranno affi­
dati alla custodia del consigliere di Prefettura membro della commissione e dall'impiegato che fa
da cancelliere sarà tenuto, sotto la vigilanza dello stesso consigliere, un registro nel quale si indi­
13 ARCH!VlO DI STATO DI BERGAMO, Camera di commercio, b. 383, fase. 180. cheranno: le domande presentate, la data della presentazione, il cognome e nome degli attori e dei
14 Ibid., fase. 183 . convenuti, i documenti di prova e la data del provvedimento definitivo».
Le fonti per la storia dell'emigrazione presso l'Archivio di Stato di Bergamo 211
2 10 ]uanita Schiavini Trezzi

rilascio dei passaporti) 1 7 ma anche assumendo forme nuove suggerite dall' otti­ dalla Direzione generale degli italiani all'estero, r.d.l. 28.4. 1 927 n . 628 ) , il
ca di "valorizzazione" dell'emigrazione italiana con cui si iniziò a riconsiderare Consiglio superiore e il Comitato permanente per l'emigrazione (r.d. 23 . 10.1927
il fenomeno a partire dal testo unico del 1919. n. 2 146), il Fondo autonomo per l'emigrazione, che venne incorporato nel
li progetto di valorizzazione, attuato con un crescente intervento pubblico nel bilancio dello Stato (r.d.l. 18.6. 1927 n. 1036), le giurisdizioni speciali per con­
settore, mirava a migliorare il livello culturale e professionale degli emigranti, a troversie in materia di emigrazione, ricondotte invece alla competenza del giu­
conferire loro maggior dignità e forza contrattuale, a canalizzarne il flusso e si dice ordinario (r.d. 1 1 .2 . 1 929 n. 358).
manifestò con lo svolgersi di corsi di alfabetizzazione e formazione professiona­ Alla svolta " antiemigratoria" di quegli anni, confermata dalle nuove norme
le, la stipulazione di trattati di emigrazione e lavoro con vari Paesi e di contratti penali introdotte con la legge 24.7 . 1 93 0 n. 1270 contro l'emigrazione clandesti­
collettivi di lavoro tra il Commissariato (che andò così sempre più assumendo la na (che tra l'altro elevava a reato l'eccitamento ad emigrare, fosse o meno a fini
gestione del collocamento dell'emigrazione) e gli imprenditori stranieri. di lucro) corrisposero il rilancio della colonizzazione interna (verso le zone di
In questo quadro si inserisce anche la creazione dell'Istituto nazionale di bonifica e le aree spopolate del Sud e delle isole) e dell'espansionismo colonia­
credito per il lavoro italiano all'estero (r.d. 15 . 12 . 1 923 n. 3 148) che avrebbe le quali strumenti di assorbimento della sovrappopolazione agricola senza che
dovuto contribuire allo sforzo di valorizzazione consentendo di uscire dalle venissero tuttavia preclusi eventuali sbocchi occupazionali all'estero purché a
forme primordiali di espatrio di masse disorientate, pura forza-lavoro, per carattere temporaneo.
esportare invece maestranze guidate da quadri tecnico-direttivi e sorrette La legge 9.4. 193 1 n. 358 recante norme per la disciplina e lo sviluppo delle
dai finanziamenti erogati dall'Istituto stesso. Certamente non fu estraneo a migrazioni e della colonizzazione interna, prescrive infatti che il Commissariato
queste scelte il bisogno di fronteggiare le pesanti difficoltà sorte con l'intro­ possa «provvedere in accordo con il Ministero delle colonie ad agevolare le
duzione di misure fortemente restrittive delle immigrazioni da parte di Stati correnti migratorie verso le colonie italiane ( ... ) e, d'accordo con il Ministero
Uniti, Canada, Argentina, Australia ed altre nazioni tra il 192 1 ed il 1 925 1 8 , degli affari esteri, l'avviamento di operai all'estero per lavori di carattere tem­
In realtà di fronte ad un mondo in progressiva chiusura, si rendeva necessa­ poraneo» (art. 12).
ria una vera e propria svolta politica che intervenne tra il 1 927 ed il 1929 quan­ A questa fase appartiene la documentazione conservata nell'archivio del
do furono soppressi il Commissariato generale per l'emigrazione (sostituito soppresso Ufficio del medico provinciale circa i controlli sanitari sugli operai e
le famiglie coloniche in partenza per l'Africa Orientale e la Libia e nell'archivio
della Camera di commercio riguardo alla preparazione di tecnici ed alla costi­
tuzione dell'Ente per la colonizzazione della Cirenaica.
17 Si vedano: il r.d. 19.7. 1923, n. 1686, che autorizza il Ministero degli affari esteri ad assume­ Vi sono pure riconducibili i rapporti mensili sullo stato della disoccupazione
re in via provvisoria dei delegati «incariçati di vigilare all'assistenza e tutela degli emigranti nella trasmessi al Commissariato per le migrazioni e la colonizzazione interna in
circoscrizione loro assegnata secondo le istruzioni che riceveranno dal Commissariato generale adempimento dell'art. 3 della citata legge 358 del 193 1 .
dell'emigrazione»; il r.d. 27.9. 1 923 n. 2 1 88, che a maggior protezione degli emigranti nelle tra­ Un ruolo importante, riguardo a l movimento dei lavoratori verso le colonie,
smissioni di denaro da depositarsi nelle Casse di risparmio postali italiane, autorizza il Ministero
delle poste ad affidare l'incarico di ricevere tali versamenti ad enti bancari italiani con sedi negli
fu svolto fra il 1935 ed il 1 93 8 anche dall'Ufficio provinciale unico di colloca­
Stati Uniti d'America; il r.d. 23.9. 1923 n. 2655, il r.d.l. 4 .9.1924 n. 1695, e il r.d.l. 7.5 . 1 925 n. 7 18, mento il cui archivio, aggregato a quello della Camera di commercio, appare
sulla costruzione di ricoveri ed asili per emigranti nei porti d'imbarco e stazioni di transito; il (almeno ad un primo controllo) fortunatamente integro.
d.m. 26.8. 1926 circa il trasporto degli emigranti sulle Ferrovie dello Stato; il r.d. 10.8. 1928 n. L'Ufficio era sorto in applicazione del r.d. 18. 10. 1 934 n. 1 978 con il quale gli
2752 ( 198 del 1929) recante il regolamento per la sicurezza delle navi mercantili e della vita uffici di collocamento delle singole categorie di lavoratori aventi sede presso i
umana.
Sui passaporti si vedano: il d.l.lgt. 18.5 . 1919 n. 1093, convertito nella legge 16.6. 1927 n. 985; il
sindacati (istituiti con r.d. 29.3 . 1 928 n. 1003 ) venivano trasformati in semplici
r.d. 2 1 . 1 . 1923 n. 228, per l'accelerazione delle pratiche di rilascio agli emigranti da parte delle sezioni professionali di un Ufficio provinciale di collocamento detto appunto
questure; il t.u. delle leggi di bollo (r.d. 30.12. 1923 n. 3268) che dispone l'esenzione dal bollo per "unico" avente sede presso l'Ufficio provinciale dell'economia corporativa (an­
gli atti necessari all'ottenimento del passaporto per gli emigranti (esenzione poi revocata con r.d. tecedente dell'odierno UPICA).
2 1 .6.1928 n. 1730). In effetti a Bergamo l'attività di collocamento fu avviata fin dal gennaio del
18 E. Soru, Uemigrazione italiana cit., cap. X, pp. 401 e seguenti.
...
2 12 ]uanita Schiavini Trezzi L efonti per la storia dell'emigrazione presso l'Archivio di Stato di Bergamo 2 13

1 935 in due locali al primo piano del palazzo consiliare di piazza Dante per al vaglio di fascicoli riguardanti persone i cui atteggiamenti antinazionali si ma­

l'Ufficio anagrafe ditte 1 9, Lì rimase fino al 1 93 9 quando l'Ufficio unico cessò


essere trasferita pochi mesi dopo in un ampio locale a pianoterra, adiacente nifestarono nel Paese ospite, cioè solo dopo l'espatrio, ed emersero su segna­
lazione dei consolati italiani o di confidenti della questura.
di funzionare per effetto del r.d. 2 1 . 12. 1 93 8 n. 1934 che riordinava radicalmen­ Con lo scoppio della guerra l'unica direttrice aperta all'emigrazione rimase
te la materia delegando l'esercizio del collocamento alle associazioni professio­ quella verso la Germania sotto forma di espatri semestrali volontari come pre­
nali ed affidando al Comitato di presidenza del Consiglio provinciale dell'eco­ visto dal trattato del 1 937 mentre andava componendosi un nuovo triste capi­
nomia corporativa compiti di sorveglianza e di coordinamento. tolo della storia dell'emigrazione: quello del rimpatrio forzato e dell'interna­
La documentazione pervenutaci testimonia ampiamente l'azione svolta mento di quanti furono colti dal conflitto in Paesi nemici o in territori divenuti
dall'Ufficio in linea con gli indirizzi governativi per l'avvio di lavoratori verso teatro di combattimenti o nelle colonie rivelatesi ben presto indifendibili.
l'Africa Italiana ma non mancano significative tracce del persistere fino a tutto Le prime avvisaglie si erano avute fin dal 193 9 quando il governo ritenne
il 1937 di un flusso migratorio bergamasco verso la Francia e la Costa d'Oro "urgente" e di "assoluta necessità" disciplinare l'istituzione e il funzionamento
(colonia britannica). presso il Ministero degli affari esteri della Commissione permanente per il rim­
Stimolanti suggestioni nascono dall'ipotesi di un intreccio non casuale, nel patrio degli italiani all'estero, allo scopo di "favorire, coordinare e facilitare,
ventennio fascista, tra emigrazione di lavoro ed emigrazione politica. Progetto anche ai firii del collocamento, il ritorno in patria dei connazionali che ne ma­
di ricerca al quale fornisce un contributo fondamentale la serie dei fascicoli nifestino l'intenzione" 20.
delle persone sorvegliate dalla Questura in quanto "pericolose per la sicurezza I successivi interventi legislativi sull'assetto delle istituzioni preposte alla
nazionale" . gestione del settore furono in tempo di guerra di modesta entità: registriamo
Un'analisi sommaria rivela che quasi un terzo dei " sovversivi" sperimentò qui la costituzione nel 1 940 dell'Ente di colonizzazione per gli italiani all'e­
l'emigrazione, nella grande maggioranza dei casi diretta verso la Francia (oltre stero 21 la cui funzione di "favorire nell'Africa Italiana la colonizzazione agrico­
il 70% ) . Sarebbe tuttavia di estremo interesse verificare se questi due parame­ la a mezzo di cittadini italiani provenienti dall'estero" obbediva alla necessità
tri siano semplicemente in linea con quelli "fisiologici" dell'emigrazione di di offrire una prospettiva occupazionale ai connazionali il cui massiccio rimpa­
lavoro bergamasca nel periodo considerato o se vi siano delle variazioni signifi­ trio dovuto alle circostanze politiche avrebbe sovraccaricato il mercato del
cative (nella percentuale degli emigranti e nella destinazione scelta) in rapporto lavoro interno mettendone in crisi i fragili equilibri 22.
alla posizione politico-ideologica e professionale degli interessati.
Attraverso il controllo a campione di 494 fascicoli, pari al 28,7 % del totale,
ho potuto infatti constatare che nei casi piuttosto rari in cui l'espatrio può esse­
re ricondotto con certezza a motivi politici, esso riguarda categorie ben definite 20 R. d.l. 5 . 1 . 1939, n. 306, convertito con modificazioni nella legge 15.5 . 1939 n. 965.
(intellettuali, tipografi, funzionari di partito, insegnanti) anche se ovviamente Con r.d.l. 1 1 .5 . 1941, n. 703 (convertito in legge con la legge 17.10.1941 n. 1406) il servizio relati­

Commissariato per le migrazioni e la colonizzazione in quanto rientrante fra le attribuzioni di questo


valutazioni più precise potranno derivare solo da un'attenta analisi dei dati. vo al collocamento e all'assistenza dei rimpatriati dall'estero svolto dalla Commissione fu trasferito al

Occorrerà infatti individuare i numerosissimi casi di persone poste sotto organismo. La Commissione permanente per il rimpatrio degli italiani all'estero fu soppressa con
vigilanza per episodi di protesta verificatisi al tempo della prima guerra mon­ decreto legislativo del capo provvisorio dello Stato (d'ora in poi DLCPS) 7.9.1946, n. 363.
diale, poi espatraiate per lavoro ed infine rientrate senza aver mai dato luogo 21 Legge 25 .8.1940 n. 1 4 1 5 . Con successiva legge 1 4 . 12 . 1942 n. 1754, il campo d'azione
ad altri rilievi, nonché i frequenti casi di pregiudicati per reati comuni che si dell'Ente fu ampliato sia geograficamente ai possedimenti e protettorati italiani ed a tutti quei ter­
ritori anche non africani «con i quali sono e saranno stabiliti intimi rapporti di collaborazione
spostavano da un Paese all'altro per sfuggire alla legge.
politica ed economica», sia nei compiti istituzionali. Esso avrebbe infatti dovuto favorire non solo
Né minor attenzione andrà riservata, prima di definire un quadro generale, la colonizzazione agricola ma anche l'esercizio di imprese o altre attività di carattere economico.
L'E.C.I.E. fu posto in liquidazione con d.l.l. 22.2.1946 n. 324.
22 Altri interventi in campo istituzionale di minor rilievo furono attuati con il r.d. 12.7. 1940 n.
1 157 "Modificazioni della denominazione e dell'ordinamento degli Ispettorati ed Uffici dell'emi­
19 ARcHIVIO DI STATO DI BERGAMO, Camera di commercio, b. 788, fase. 65, "Verbale della sedu­ �
grazi ne nel regno", con il r.d.l. 16.1.194 1 n. 30 ed altri successivi, ad esso collegati per il commis­
ta del comitato di presidenza 27.5 . 1 935 " . sariamento dell'Istituto nazionale di credito per il lavoro degli italiani all'estero, con il r.d.l.
2 14 Juanita Schiavini Trezzi Le fonti per la storia dell'emigrazione presso l'Archivio di Stato di Bergamo 2 15

Il progetto non poté avere l'esito sperato né ebbero grande incidenza altre attivato nel 1917: provvedere all'assistenza dei profughi civili internati o depor­
iniziative per favorire l'occupazione in patria dei profughi 23 il cui dramma tati coordinare l'attività in tal senso di uffici, enti, pubbliche amministrazioni,
dovette perciò essere affrontato con una serie di provvidenze di tipo assisten­ �
ass ciazioni e comitati operanti nel settore, effettuare un censimento dei profu­
ziale avviate a partire dal 1 94 1 e reiterate fino all'inizio degli anni Cinquanta. ghi e curarne la distribuzione nel territorio dell'Italia liberata.
Per mezzo delle prefetture, dei comuni, degli E.C.A., furono erogati sussidi La necessità di coordinare meglio gli interventi in materia portò all'emana­
alle famiglie di emigrati ed internati in campi di concentramento quali prigio­ zione del d.l. 19.4. 1948 n. 556 2 9 che definì le categorie di cittadini cui potesse
nieri di guerra civili impossibilitati ad inviare le consuete rimesse, furono corri­ applicarsi lo status di profugo e le provvidenze ad esso correlate indicandone
sposti anticipi ai congiunti degli operai volontari in Germania, furono distri­ criteri e modalità di erogazione.
buiti soccorsi in denaro e generi di prima necessità a profughi ed ex internati In rapporto al formarsi di nuclei di documentazione presso gli ar�hivi l�c.ali
rimpatriati. (principale oggetto di queste note) va rilevato che la legge poneva l suss1d1 a
Le famiglie di impiegati presso aziende private in servizio nell'Africa Orien­ carico dei Ministeri dell'Africa Italiana e dell'interno. Dopo l'accoglimento
tale Italiana impossibilitati a rientrare per lo stato di guerra furono ammesse a dell'istanza presentata dall'interessato ai citati dicasteri o agli Uffici provinciali
godere di assegni mensili a carico dell'INPS 24. dell'assistenza post-bellica (subordinato all'accertamento dei requisiti da parte
Nel dopoguerra ulteriori provvidenze furono disposte a favore di specifiche degli organi di polizia), il pagamento dei sussidi avve�iva tr�mite �li E.C.A:
categorie, ad esempio con il pagamento tramite la Banca nazionale del lavoro (Enti Comunali di Assistenza) cui le prefetture formvano 1 fondt necessari
delle rimesse non ancora liquidate ma a suo tempo versate in marchi dai lavo­ '
accreditati periodicamente dai ministeri interessati. .
ratori italiani in Germania 25, con l'istituzione di una commissione per la con­ Si comprende così come l'archivio della prefettura possa conservare la ncca
cessione di acconti sui danni di guerra subiti dai profughi da Venezia Giulia, documentazione indicata nel repertorio che segue.

dei benefici previsti per i reduci 27, con l'erezione in ente morale dell'Opera di
Dalmazia e Dodecanneso 26, con l'estensione ai profughi dell'Africa Italiana Alla fine del conflitto però, le difficoltà della ripresa produttiva e il concomi­
tante esubero della forza-lavoro riproponevano l'antico problema della disoc­
assistenza ai profughi giuliano-dalmati e la concessione alla stessa di un contri­ cupazione.
buto di 500.000.000 di lire 28 , Diventava necessario affiancare ai provvedimenti-tampone atti a superare la
Fin dal 1944 (r.d.l. 29 maggio n. 137) si era provveduto ad istituire un Alto prima fase di emergenza, anche e soprattutto una seria riflessione politica che
commissariato per l'assistenza morale e materiale dei profughi di guerra, a delineasse una strategia di risposta.
carattere temporaneo e con funzioni analoghe a quelle dell'organo omonimo Ancora una volta l'emigrazione venne percepita, a tutti i livelli, come una
valvola di sfogo irrinunciabile. . . .

Mentre operai e lavoratori agricoli riprendevano la via dell'espatno, orgam­


27.2.1942 n. 3 16, che sanciva il passaggio del Commissariato per le migrazioni e la colonizzazione smi come le Camere di commercio ne registravano il movimento constatando
interna alle dipendenze del Ministero delle corporazioni. che «la migrazione della mano d'opera, oggi esuberante, verso altre zone de � �
23 Si vedano ad esempio le disposizioni della legge 25.6. 1940 n. 1066, volte ad agevolare l 'iscri­ Nazione e verso l'esterno costituisce l'unica soluzione possibile alla grave cns1
zione agli albi professionali del Regno dei cittadini italiani residenti all 'estero alla data del-
1' 1 . 1 . 1939 «che siano stati obbligati a rimpatriare a causa di contingenze politiche straordinarie . . .».
che si attraversa» 30 . .
n relativo regolamento di attuazione fu approvato con r.d. 17.4.1 94 1 n. 1269.
Consapevole di ciò il governo interveniva nel corso del 1946 con un'indagi-

"Norme per l 'assistenza e il collocamento dei profughi della Libia, Eritrea, Somalia, Etiopia e le
24 Si vedano in particolare il r.d.l. 3 . 10. 1941 n. 1345, ed il d.l.l. 14.6. 1 945 n. 509, recante

famiglie di connazionali ivi residenti" .


25 D.l.l. 1.2. 1946, n . 94. 29 Modificato con legge 1.3. 1949 n. 5 1 . I trattamenti assistenziali in esso previsti furono proro­
26 D.l. 25.3 .1948, n. 329, modificato con legge 23.2. 1950, n. 95, in modo da comprendere nel gati una prima volta fino al 3 1 .12. 1949 con legge 1 .8.1949 n. 453, e poi nuovamente fino al
beneficio anche i profughi della provincia di Pola. 30.6. 1950 con legge 5 . 1 .1950 n. l .
27 D.l. 26.2.1948, n. 104.
28 D.p.r. 27.4. 1949, n. 295. Legge 4.1. 1 95 1 , n. 6.
3 0 Camera di commercio di Bergamo, Consulta economica, Sezione lavoro: verbale della seduta
17.4. 1946, in Archivio di Stato di Bergamo, Camera di commercio, b. 942, cat. XV, fase. 94b.
216 ]uanita Schiavini Trezzi Le fonti per la storia dell'emigrazione presso l'Archivio di Stato di Bergamo 2 17

ne sulle migrazioni promossa dalla Commissione del lavoro presso il Ministero destinati a favorire l'emigrazione 36 e infine, ma di primaria importanza, la sti­
per la Costituente retto allora da Pietro Nenni e con l'istituzione presso il Mi­ pulazione di accordi internazionali sia di carattere generale (come quelli siglati
nistero degli affari esteri della Direzione generale dell'emigrazione tuttora ope­ con Argentina, Svezia, Cecoslovacchia, Svizzera, Australia, Brasile), sia relativi
rante (d.m. 20. 12. 1 946) 3 1 , a specifiche attività produttive (es. con la Gran Bretagna per addetti alle fonde­
Ma soprattutto si faceva ancora una volta ricorso allo strumento legislativo rie, con Francia ed Olanda per minatori, col Lussemburgo per operai agricoli) 37.
quale leva in grado di stimolare il flusso migratorio verso l'estero. Veniva così Nella provincia di Bergamo l'Ufficio provinciale del lavoro registrava una cre­
cancellata la politica di contenimento portata avanti nel ventennio fascista (in scita esponenziale di espatri passati dai 5 82 del 1952 ai 1004 del 1953 , ai 3 2 1 0
particolare dopo il 1 927) riprendendo indirizzi di controllo, tutela e sviluppo del 1 954, formati prevalentemente d a addetti all'edilizia e all'agricoltura,
già sperimentati nel passato, nel rispetto della Costituzione della Repubblica boscaioli e minatori e in grandissima maggioranza diretti verso le tradizionali
Italiana pubblicata il 27 . 12 . 1947 che «riconosce la libertà di emigrazione, salvo mete europee (Francia, Svizzera, Belgio) .
gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano Un'emorragia di forza-lavoro stigmatizzata dal «Giornale del Popolo» con
all'estero» (Tit. III, art. 35). un intervento a firma Politicus che ben riflette il punto di vista del ceto im­
La relazione introduttiva al progetto di legge presentato il 3 0.5. 1 949 col tito­ prenditoriale del quale la testata era espressione:
lo "Istituzione del Consiglio superiore dell'emigrazione" (che però non giunse
alla discussione da parte delle Camere) traccia alcune linee programmatiche «L'emigrazione si presenta come un'espulsione di ricchezza dal corpo della Nazione
chiarificatrici al riguardo: ( ... ) Le autorità, l'opinione pubblica, dominate dai pressanti problemi del momento,

«Se da una parte è avvertita la necessità di agevolare l'afflusso di masse di lavoratori


spingono all'emigrazione e non tengono conto delle conseguenze ( . . . ) Emigrano e si fis­

ng ( ... ) In patria restano quelli che chiedono allo Stato di diventare un immenso istituto
sano al lavoro fuori patria i buoni, i volenterosi, i tenaci: i cattivi, gli indolenti, i volubili

di beneficenza, di previdenza e di assistenza alla vecchiaia ( . . . ) Emigrazione sì quando è


italiani all'estero e di aprire nuovi sbocchi alle correnti della nostra emigrazione, dall'al­
tra non possono essere ignorate né la necessità di una vigile assistenza sociale a questi
lavoratori, né quelle di una selezione preventiva di essi in funzione dei bisogni della ridotta, qualificata e legata alla madrepatria: emigrazione di cervelli di aziende per
produzione nazionale e della capacità di assorbimento dei mercati stranieri mentre da intenderei, ma non più emigrazione di massa» 3 8 .
parte dello Stato il fenomeno migratorio va costantemente seguito in armonia con le
relazioni internazionali d'ordine più propriamente politico» 3 2 .

I provvedimenti legislativi adottati tra il 1946 ed il 1 950 si collocano di fatto


tori italiani arruolati per prestare la loro opera all 'estero. n periodo di erogazione del sussidio ivi
proprio in questo scenario in quanto riguardano: l'attività dei vettori 33, il ser­ DLCPS 23.8.1946 n. 201: norme per la concessione di un sussidio straordinario a favore dei lavora­
vizio dei commissari di bordo 34, lo stanziamento di fondi per l'assistenza dei previsto è stato prorogato ad un massimo di 120 giorni con successivo DLCPS 18.1. 1947 n. 193 .
lavoratori 35 e per la concessione tramite l'I.C.L.E. di speciali finanziamenti 36 Legge 10.8. 1950 n . 7 17.
37 Tra il 1947 ed il 195 1 i contatti internazionali volti ad assicurare condizioni vantaggiose per
lo sviluppo delle migrazioni ed il trattamento dei lavoratori italiani all'estero furono molto intensi.
Accordi di carattere generale furono siglati con Argentina (legge 13 . 1 1 . 1 947 n. 1452), Svezia
31 I suoi compiti sono brevemente illustrati in C. FURNO, I:evoluzione sociale. . . cit., pp. 57-58. (legge 16.12. 1947 n. 1621), Cecoslovacchia (legge 10.4. 1948 n. 640), Svizzera (legge 10.12. 1948 n.
32 Ibid., p. 59. 1659), Australia (legge 10.6.1951 n. 576), Brasile (legge 26. 1 1 . 1 95 1 n. 1592).
33 Decreto del Capo provvisorio dello Stato (DCPS) 13 . 1 1 . 1947 n. 1503 , con cui viene abroga­ Altri accordi di carattere più specifico riguardarono il reclutamento di operai italiani da
to il r.d. 23 .10. 1927 n. 2260, sul numero e la circoscrizione circondariale dei rappresentanti dei impiegare nelle fonderie del Regno Unito (legge 13.4. 1948 n. 935), il trasferimento in Lussem­
vettori di emigranti. D.p.r. 2 1.5. 1948 n. 829, che concede ai vettori la facoltà di istituire loro rap­ burgo di mille operai agricoli (d.p.r. 20. 1 . 1949 n. 423 ), il pagamento delle rimesse degli operai
presentanze in Comuni non capoluogo di Mandamento. italiani in Francia (d.p.r. 20.10. 1949 n. 1061), l'arruolamento di operai per le miniere olandesi
34 D.p.r. 18.5. 1948 n. 1697, sulla riorganizzazione del servizio dei commissari governativi. a (d.p.r. 23 . 1 1 . 1 949 n. 1 136), l 'immigrazione di lavoratori italiani nella Sarre (Francia) (d.p.r.
bordo delle navi che trasportano emigranti in Paesi transoceanici. 11.1.1950 n. 282).
38 «Giornale del Popolo» del 16.5. 1954, p. 6 (copia in ARcHIVIO DI STATO DI BERGAMO, Came­
ra di commercio, b. 1 195, cat. XV, fase. 145).
35 DLCPS 9.8.1946 n. 181: assegnazioni straordinarie per il reclutamento, avviamento e assistenza
dei lavoratori destinati all'estero e per gli studi, ricerche e rilevazioni sui mercati di lavoro all'estero.
218 ]uanita Schiavini Trezzi

L'auspicio era destinato ad avverarsi di lì a pochi anni quando, ormai tra­


montato il tempo dei bastimenti diretti verso l'America della speranza, d si 2° COLLOQUIO SULLE FONTI PER LA STORIA DELL'EMIGRAZIONE
trovò però al centro di un fenomeno non meno drammatico, gravido di proble­
mi e conseguenze: l'esplosione della mobilità interna con l'emigrazione defi­
nitiva verso il triangolo industriale di milioni di lavoratori delle regioni meri­
dionali.

l}emigrazione italiana in Europa


1870-1970

Roma, Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II


29-3 1 ottobre 1990
PROGRAMMA

29 ottobre 1 990

Ore 9,30, Saluti.

Renato Grispo, Direttore generale per i beni archivistici: Introduzione.


Giovanna Tosatti, Archivio centrale dello Stato: Fonti nell'Archivio centrale
dello Stato.
Giuseppe Mesoraca, Ufficio centrale per i beni archivistici: Rapporto riassunti­
vo sulla tipologia di/onti degli istituti archivistici.
Salvatore Palese, Associazione archivisti ecclesiastici: La tipologia delle fonti
ecclesiastiche.
Antonello Biagini, Università degli studi "La Sapienza" ed Ezio Ferrante, Uni­
versità degli studi di Bari: Le fonti negli archivi militari.
Giovanni Paoloni, Archivio centrale dello Stato: Le inchieste parlamentari

Ore 15 ,00

Michel Dreyfus, CEDEI: Fonti pubbliche e private sull'emigrazione italiana in


Francia.
Ségolène de Dainville-Barbiche, Archives nationales de France: Fonti nelle
sezioni moderna e contemporanea degli archivi nazionali francesi.
Bernard Gildas, Archives de France: Fonti negli archivi dipartimentali francesi.
Paola Corti, Università degli studi di Torino: Fonti ed archivi per una storia del­
l'emigrazione italiana nell'area parigina.
Ada Lonni, Università degli studi di Torino: Emigrazione z'taliana nella provin­
cia francese; archivi pubblici e privati.
Luigi Taravella, CIEMI: Strutture di assistenza all' emigrazione italiana in
Francia.
I:emigrazione
Programma 223
222 italiana in Europa

ed arti: Luigi Luzzatti e l'e­


30 ottobre 1990 Zeffiro Ciuffoletti, Istituto veneto di lettere, scienze
migrazione.
Micaela Procaccia, Ufficio centrale per i beni archivistici: I:
emigrazione ebraica
Ore 9,00
dall'Italia in Europa dopo il 1938: fonti e problemi.
o I:emigrazio ne meri­
Mauro Cerutti, Università degli studi di Ginevra: Le /ontt' nell'Archivio federale Costanzo Casucci, ANIMI - Biblioteca Giustino Fortunat
svizzero. dionale nella documentazione e raccolta libraria dell'Associazione.
Repertorio di
periodid di varia umanità tra fine secolo l
Mare Vuilleumier, Università degli studi di Ginevra: Fonti con/ederalt; cantona­ Fab rizio Dolci, Biblioteca di storia moderna e contemporanea:
e a guerra mondial e.
li e comunali svizzere.
Michel Dumoulin, Université catholique de Louvain: Le fonti in Belgio.
Hans Walter Herrman, Archivi pubblici della Saar: La tipologia delle fonti
negli archivi pubblicz; comunali ed ecclesiastici di un Land tedesco
Lucio Sponza, Politecnico della Centrai London: Fonti sull'emigrazione italia­
na nel Regno Unito.
Erina Russo de Caro, Corte dei conti: I:emigrazione in Portogallo nel periodo
del nuovo Regno d'Italia.
Roberto Pellegrini, Archivio storico Ministero affari esteri: Note sulle colletti­
vità e consolato d'Italia in Salonicco.

Ore 15,00

Pier Paolo Dorsi, Archivio di Stato di Trieste: Trieste come luogo di destinazio­
ne e di accoglienza per l'emigrazione verso l'Austria fino al 1914.
Klaus Jaitner, Archivi storici delle Comunità europee: Fonti negli archivi storici
delle Comunità europee.

dell'INPS.
Marcella Lega, INPS: Per un approccio metodologico di ricerca nel Data Base

Lia D. Baldissarro, Soprintendenza archivistica per la Calabria: Il reparto liqui­


dazioni pensioni settore convenzioni internazionali dell'INPS di Reggio
·

Calabria quale possibile fonte di indagine.


Gian Fausto Rosoli, Centro studi emigrazione Roma: I: Opera Bonomellz'.
Giovanna Negri, Società Umanitaria: L'ufficio emigrazione dell'Umanitaria:
Fonti documentarie e a stampa.

31 ottobre 1990

Ore 9,30
Il colloquio è stato organizzato con la collaborazione dell'Istituto per la storia
Sergio Mellina, Dipartimento di salute mentale USL 5: Gli archivi degli ospeda­ del Risorgimento italiano - Comitato di Roma, e con il contributo del CNR.
li psichiatrici come possibile /onte storica dell'emigrazione italiana.
GIOVANNA TOSATTI

Fon ti nell'Archivio centrale dello Stato

Inizierò la mia comunicazione aggiungendo alcuni dati statistici ai tanti già


disponibili in materia di emigrazione: essi riguardano le consultazioni di fondi
dell'Archivio centrale dello Stato a proposito di emigrazione e sono stati rileva­
ti dalla Bibliografia dell'Archivio centrale dello Stato 1 e dallo Schedario degli stu­
diosi. È risultato che nessuna pubblicazione sul tema "emigrazione" nel perio­
do 1953 -1968 ha utilizzato le fonti dell'Archivio centrale dello Stato; nel suc­
cessivo decennio 1 969- 1978, hanno attinto alle fonti documentarie dell'Istituto
per questo tema 26 pubblicazioni, di cui soltanto quattro dedicate all'Europa,
o meglio alla Francia.
Per gli anni successivi, non potendo disporre ancora della Bibliografia -
della quale è quasi terminato l'aggiornamento fino al 1985 - e dovendo utiliz­

in quel periodo le ricerche - in questo caso si parla di ricerche e non di pubbli­


zare lo Schedario degli studiosi, ho scelto come campione il triennio 1986- 1988:

cazioni - sul tema "emigrazione" sono complessivamente 24, di cui 15 relative


all'Europa e tre soltanto sull'emigrazione transoceanica (le altre hanno caratte­
re generale): delle 15 ricerche sull'Europa ben 13 riguardano ancora la Francia
ed in particolare l'emigrazione politica, una la Svizzera e la Germania. Se ne
può dedurre che negli ultimi anni la proporzione tra il numero di studi sull'e­
migrazione in Europa e su quella transoceanica sta cambiando: tuttavia le
potenzialità di studio offerte dalla documentazione dell'Archivio centrale dello
Stato mi sembra siano ancora quasi del tutto da sfruttare.

l MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI, Bibliografia dell'Archivio centrale dello Stato

M.
(1953-1978) a cura di S. CAROCCI, L. PAVONE, N. SANTARELLI, M. TOSTI CROCE, coordinamento di
PICCIALUTI CAPRIOLI, Roma 1986 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Sussidi, 1).
226 Giovanna Tosatti
Fonti nell'Archivio centrale dello Stato 227

L'unica eccezione, come si è detto, dal punto di vista sia della produzion�
bibliografica che dell'utilizzo delle fonti archivistiche, è costituita dalla Francia: granti nel secondo dopogue rra6: a questo proposit o, nello scorrere alcuni
in questo settore, come è ben noto, sono in fase molto av�nzata mdagin,i
. elenchi forniti dagli uffici del lavoro tedeschi, sono rimasta particolarmente
. colpita dalla motivazione del rimpatrio degli italiani, che nella maggior parte
approfondite (basate sull'integrazione di fonti italiane e f�ancesl), che stud1a�o
. dei casi è piuttosto generica (per esempio " rottura di contratto " ), ma che può
la geografia delle partenze e degli arrivi, e che approfondiscono molti aspetti e
��
problemi dell'integrazione degli italiani nella �ociet rancese e della loro cultu­
essere in qualche caso anche la "nostalgia" .
� Particolarmente cospicua risulta la documentazione concernente il periodo
dato il suo contributo a questi studi, ed ha stabilito con il CEDEI, m occasiOne
ra, lingua, vita associativa, stampa2. Anche l �r.chlvlo �entrale de o Stat? ha
di giugno 1 940 e il settembre 1943 ) il rimpatrio degli italiani dalla Francia o
della II guerra mondiale, durante la quale continuò ininterrottamente (tra il mese
della ricerca sull'emigrazione italiana in Francia negli anni Venti, una collabo­
attraverso la Francia, testimoniato, nelle carte della Pubblica sicurezza, da una
razione che prosegue con la pubblicazione ormai prossima di un volume foto­
'
,
grafico nato dalla mostra sullo stesso tema realizzata a Parigi presso l'Istituto
serie numerosissima di elenchi - riempiono ben sette faldoni - in parte anche
molto dettagliati, in cui i nomi dei rimpatriati sono seguiti dalla data di nascita, il
italiano di cultura.
mestiere, la composizione del nucleo familiare, l'eventuale percepimento di un
L'emigrazione in Europa, pur seguendo un andament� P.iuttost? co�tante
sussidio, la località di provenienza o di internamento e spesso la destinazione in
nell'intero periodo dell'unità italiana, ebbe i suoi momenti d1 maggiOre Inten­
Italia?. Per gli anni immediatamente precedenti, ancora dalla documentazione
sità nel primo decennio del Regno e poi, soprattutto, nel secondo dopoguerra;
essa si distingue da quella transoceanica per il suo caratter� tem?oraneo .�
della Pubblica sicurezza emerge, da parte governativa, la preoccupazione di faci­
. . litare il collocamento dei connazionali rimpatriati per la leva, i quali, decisi a
addirittura stagionale, ed in questa ottica assume particolare rilievo il tema de1
restare in Italia, si trovavano di fronte a difficoltà di ordine burocratico8•
rientri e del reinserimento degli emigranti nella società di origine. A questo
proposito, vorrei citare ad esempio i cospicui fas�icoli che riguar ano il rim­ � Per quanto riguarda gli uffici competenti in materia di emigrazione, si può
patrio degli emigranti dalla Francia in tre diversi momentr, stonc1: nel 1894,
. . notare che nonostante l'istituzione del Commissariato generale per l'emigrazio­
dopo l ' assassinio del presidente C arnot ad o ? e ra ell anarchico S �nte
.
�. ne, avvenuta, come è noto, nel 1 90 1 , alcune attribuzioni rimasero al Ministero
dell'interno; a parte la Direzione generale della sanità pubblica - alla quale ho
dare i fascicoli riguardanti il rientro di emigranti dall'impero austro-unganco�
Caserio3 e poi allo scoppio delle due guerre mond1ali4; s1 possono anche n�or­
accennato precedentemente e su cui si è soffermata la mia collega Patrizia
dagli stati balcanici e dalla Russia nel 1 9 10 , � onservati n:l onda dell � � Ferrara in occasione del convegno dell'anno passato -, la Direzione generale
Direzione generale della sanità pubblica5, dove 1l problema e visto, cor:ne e
della pubblica sicurezza dal 1 862 al 1 943 ebbe ininterrottamente competenze
. . non circoscritte soltanto agli aspetti politici dell'emigrazione. In particolare,
ovvio, sotto il profilo della prevenzione sanitaria, o anc? ra l �asclcoh d:l
Ministero del lavoro e della previdenza sociale sul rientro m Italia degli eml:
. con la riforma amministrativa voluta da Crispi nel 1 887, fu istituito un ufficio ­
rimasto però soltanto sulla carta - che doveva occuparsi esclusivamente di
polizia dell'emigrazione, per la sorveglianza sulle agenzie di emigrazione e
navigazione, le licenze per le imprese di emigrazione o colonizzazione, i passa­
porti, la raccolta di materiale per la statistica; tali competenze, attribuite poi
� ad
sur l 'immigration italienne, r;immigration italienne en France das les annees 20 (actes du colloqu,�
2 Si ricorda, a questo proposito, il volume pubblicato dal Centre d'étu es et de documentatio�

franco-italien, Paris 15-17 octobre 1987), Paris 1988.


3 Cfr. ACS, Carte Crispz; Deputazione storia patria di Palermo, fase. 684/5.
6 Cfr. ad esempio ACS, Min lavoro e previdenz
.
4 Cfr. ACS, Min. interno, Dir. gen. p . s., Div. AA.GG. RR., cat. A5G I guerra mondzale, fase.
139/1· ibid. cat. A5G II guerra mondiale, bb. 391-397, fase. 49; b. 4 16, fase. 103 . . a sociale, Dir. gen. collocamento della manodope­
è C , ra, Div. VIII "Accordi di emigrazione verso paesi comunitari", b. 8, fase. 24 "Emigrazi
5 fr. A S Min . interno, Dir. gen. sanità pubblica 1882-1915, b. 290; i fascicoli contengon� dati one italiana in

Germania. Lavoratori rimpatriati", in cui sono contenuti
analitici per rovincia e dati riassuntivi, relazioni degli ufficiali medici in servizio alla frontiera e elenchi nominativi forniti dagli uffici del
corrispondenza sui provvedimenti presi per il controllo sanitario. Cfr. anche, ibid., 1910-1920, bb.
lavoro tedeschi con la generalità del lavoratore, il mestiere
.
e i motivi del rimpatriato; ibid., b. 27,
fase. 83 "Rimpatri di emigranti attraverso i consolati
164- 165 i fascicoli sul servizio di vigilanza sanitaria dei profughi e dei rimpatriati, e bb. 167 e 167. ··
italiani all'estero" .
� ·
7 Vedi nota 4.
bis, i fas icoli riguardanti prigionieri e profughi che rientrano in Italia. 8 Cfr. ACS, Min. interno, Dir.
. gen. p.s., Div. AA.GG. RR. , Massime, cat. C9, fase. 3 .
228 Giovanna Tosatti Fonti nell'Archivio centrale dello Stato 229

un'altra sezione, furono successivamente assunte dalla Divisione polizia, nella . ·· ·


italiana in Francia hanno dimostrato in maniera chiara e ricorrente che non è
cui documentazione sono infatti conservati i fascicoli su questa materia9. possibile distinguere nettamente tra emigrazione politica e da lavoro, si può
Anche per quanto concerne le carte della Divisione affari generali e riservati pensare di utilizzare non soltanto i fascicoli del Casellario politico centrale, ma
della stessa Direzione generale della pubblica sicurezza - la divisione che nel tutta la documentazione raccolta dalla polizia a fini di controllo dell' emigrazio­
periodo fascista era preposta specificamente alla tutela dell'ordine pubblico e ne politica, anche per gli studi a carattere sodo-economico su questo tema.
alla prevenzione e repressione dei reati politici -, non necessariamente la docu­ Se fino al periodo del secondo dopoguerra non ci sono serie archivistiche,
mentazione conservata attiene ad attività politica ed antifascista. Infatti, a parte presso l'Archivio centrale dello Stato, che attengano esclusivamente all'emigra­
alcuni fascicoli relativi a problemi di carattere generale sulle naturalizzazioni, la zione (in quanto non esistevano, al di fuori del Ministero degli affari esteri,
concessione di passaporti, gli accordi internazionali, la leva per i connazionali uffici dell'amministrazione centrale che avessero esclusivamente competenze in
all'esterolo, se si guarda, solo per portare un esempio fra i tanti possibili, ad materia di emigrazione) , la situazione muta negli anni più recenti, che sono
una delle serie più ricche, ossia quella delle "Associazioni" , si rileva che essa anche quelli, come ho detto all'inizio, che più interessano per l'emigrazione in
contiene molta documentazione relativa ad associazioni, federazioni, comitati Europa. Infatti il Ministero del lavoro e della previdenza sociale, istituito nel
antifascisti e non, che in Gran Bretagna, Svizzera, Francia, Austria, Belgio, riu­ 1945 , comprendeva nell'ambito della Direzione generale del collocamento
nirono gli italiani espatriati o si occuparono della loro assistenza, ed anche le della manodopera, due divisioni, l'ottava e la nona, competenti rispettivamente
testimonianze su aspetti particolari, per esempio le scuole per i figli degli emi­ per gli accordi di emigrazione verso paesi comunitari ed extracomunitari. La
granti, o le organizzazioni per il reclutamento dei lavoratori all'esteroll. documentazione versata all'Archivio centrale dello Stato è relativa agli anni
Gli stessi fascicoli del Casellario politico centrale, che grazie all'elaborazione 1943 - 1957 e in ambedue i casi è organizzata in fascicoli corrispondenti ai paesi
elettronica possono essere selezionati secondo le esigenze di ogni nuova ricerca di emigrazione, a parte numerosi fascicoli di carattere generale con notizie
e che contengono non soltanto la documentazione prodotta dalla polizia, ma riguardanti i più diversi aspetti della materia: conferenze internazionali e con­
anche i documenti e la corrispondenza intercettati o censurati, e dunque le gressi nazionali, corsi professionali per gli emigranti, enti e comitati di assisten­
testimonianze non mediate dell'attività degli schedati, vengono oggi spesso uti­ za, notiziari e bollettini per gli emigranti, dati statistici, rimpatri.
lizzati in serie per uno studio dell'emigrazione sotto il profilo non solo politico, Per chi poi volesse studiare il fenomeno rapportandolo alle regioni di par­
ma anche economico e socialel2. Dal momento che le ricerche sull'emigrazione tenza degli emigranti, in una serie della Direzione generale del personale e affa­
ri generali dello stesso Ministero del lavoro13 sono comprese, per ciascuna
regione, relazioni semestrali o annuali riguardanti l'attività dei vari Servizi di
9Cfr. Min. interno, Ordinamento del ministero e attribuzioni de' vari uffici, Roma 1887, in ACS,
emigrazione funzionanti presso ogni Ufficio provinciale del lavoro e della mas­
sima occupazione: queste relazioni, oltre a riportare i dati, contengono osserva­
Carte Pisani Dossi, se. 28. fase. 65. L'ufficio a cui si fa riferimento è la Sezione III della Divisione
V; le competenze sull'emigrazioni furono poi assunte dalla Sezione II della stessa divisione e suc­ zioni sulle cause del fenomeno e notizie sul reclutamento della manodopera,
IO Cfr. ACS, Min. interno, Dir. gen . p.s., Div. AA. GG. RR. , Massime, cat. C6 "Cittadinanza"
cessivamente dalla Sezione III (polizia amministrativa e sociale) della Divisione polizia. sui rimpatri ecc., in quanto i centri di emigrazione provvedevano al raggruppa­
mento, alloggiamento, vittuazione e assistenza in genere dei lavoratori che emi­
contenente fascicoli sulle naturalizzazioni; cat. C9 "Connazionali residenti all'estero"; cat. E4
"Emigrazione"; cat. P3 "Passaporti" ; cat. T7 "Trattati". Cfr. anche ACS, Min. interno, Dir. gen.
gravano e rimpatriavano.
p.s., Div. polizia, cat. 1 1900 "Emigranti" con fascicoli di affari generali (ad esempio sulla conces­ Il valore di questa documentazione, già di per sé così ricca, risulta ancora
sione di passaporti, l'emigrazione clandestina, l'emigrazione verso i diversi paesi...) e fascicoli per­ più accresciuto dalla possibilità di leggerla in un contesto notevolmente più
sonali intestati ad emigranti; ibid., ca t. 14800 "Emigrati rimpatriati e sussidi agli indigenti". Per gli ampio, dal momento che, pur trattandosi di un periodo· molto recente della
stessi temi si può anche consultare la serie di affari generali della Divisione polizia politica della
nostra storia, presso l'Archivio centrale dello Stato è già ora possibile disporre
Direzione generale della pubblica sicurezza.
I l Cfr. ACS, Min . interno, Dir. gen. p.s., Div. AA.GG.RR ., cat. G1 "Associazioni in Italia e all'e­

12
stero", relativa agli anni 1912-1945;
Cfr. ad esempio F. Ramella, Biografia di un operaio antifascista: ipotesi per una storia sociale
dell'emigrazione politica, in Les italiens en France de 1914 à 1940, sous la direction de P. Milza,
Roma 1986, pp. 385-406. 1 3 Cfr. ACS, Min. lavoro e previdenza sociale.
230 Giovanna Tosatti Fonti nell'Archivio centrale dello Stato 23 1

su questo argomento di documentazione prodotta anche da altre amministra­ conservato nel campo profughi di Latina, relativo al periodo 1952- 1 988: è la
zioni: vorrei ricordare i fascicoli della Divisione polizia amministrativa e sociale prima volta che la documentazione prodotta da un organismo sovra-nazionale
della Pubblica sicurezza, che riguardano il periodo 1 93 8- 1975, nei quali ritorna viene depositata in un archivio statale italiano. In questo caso l'Italia non è
ancora una volta, ad esempio, il tema del rimpatrio, con particolare riferimento quasi mai il punto di partenza, ma il luogo di transito per l'emigrazione dei
ai sussidi concessi agli indigenti14, e soprattutto la cospicua documentazione profughi provenienti da altri paesi europei (quali la Jugoslavia, l'Albania
della Presidenza del Consiglio dei ministri15. È inutile dire che in queste ultime l'Ungheria ecc.) e diretta oltreoceano. Le schede - contenenti i dati anagrafici :
l'aggiornamento della legislazione in materia, della ripartizione di competenze
serie citate, il tema "emigrazione" è visto soprattutto sotto la prospettiva del, la religione, la nazione di emigrazione, gli impieghi possibili, le condizioni fisi­
che di interi nuclei familiari o di adulti soli o separati dalla famiglia - e i ruoli
fra il Ministero degli affari esteri e quello del Lavoro e della creazione di uffici, nominativi delle partenze degli emigranti, in cui sono riportati con precisione i
comitati e organi consultivi con attribuzioni in materia di emigrazione, in una nomi dei passeggeri di ogni nave e tutti i dati relativi al viaggio, costituiscono
parola della politica governativa a sostegno dell'emigrazione. una fonte di grande interesse per i moviment' migratori del secondo dopoguer­
Fra le competenze di queste tre amministrazioni (Presidenza del Consiglio ra, soprattutto sotto il profilo demografico. Vorrei sottolineare anche in questo
dei ministri, Polizia amministrativa e sociale, Ministero del lavoro e della previ­ caso la complementarietà delle diverse fonti archivistiche che, ognuna sotto
denza sociale) rientra ovviamente anche il compito di mantenere i rapporti con una prospettiva diversa, contribuiscono a delineare un quadro completo del­
gli organismi internazionali che operano nel settore, e di questo è rimasta l'attività dell'ente: infatti, gli schedari e gli elenchi del CIME, testimonianza
ampia testimonianza negli archivi: mi riferisco ad esempio ai fascicoli sulla della concreta attività svolta in favore dei profughi, possono essere inseriti in
Comunità economica europea (CEE)16, relativi alla libera circolazione della un contesto più ampio, in cui la documentazione della Presidenza del Consi­
manodopera, sull'Unione europea occidentale (UE0)17, sull'Organizzazione glio dei ministri fornisce documenti utili per ricostruire le origini dell'ente e gli
europea per la cooperazione economica (OECE)18, sul Bureau international de accordi di collaborazione con il governo italiano22, e le carte del Ministero del
travail (BIT) 19, sulla Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA)20, lavoro e della previdenza sociale testimoniano ampiamente l'attività complessi­
sul Comitato intergovernativo per le migrazioni europee (CIME)21. va dell'organismo, attraverso i fascicoli contenenti la corrispondenza di caratte­
A proposito dell'archivio di quest'ultimo ente, il CIME, poi divenuto re generale e i materiali relativi ai lavori delle varie sessioni internazionali.

convenzione tra la Missione italiana e l'Archivio centrale dello Stato, in base


Organizzazione internazionale per le migrazioni, è stata di recente firmata una

alla quale è avvenuto il deposito presso questo Istituto dell'archivio, finora

1 4 Cfr. ad esempio, ACS, Min. interno, Dir. gen . p.s., Div. Polizia, 1930-1969, cat. 14700 e

15 La documentazione del Gabinetto della Presidenza del Consiglio dei ministri relativa al li
14800 sui rimpatriati.

dopoguerra versata all'Archivio centrale dello Stato copre l'arco cronologico 1944-1970.
16 ACS, Min. interno, Dir. gen. p.s., Div. polizia amministrativa e sociale, 1973-1975, bb. 137 e
138 "CEE. Libera circolazione mandopera" e b. 142; "Cittadini stati membri. Norme sulla circo·
!azione e soggiorno".
1 7 Ibidem.
1 8 Ibidem; cfr. anche ACS, Min. lavoro e previdenza sociale, Dir. gen. collocamento della mano-

1 9 Ibid. , Div. VIII, bb. 28-29.


dopera, Div. IX, bb. 12-5 1 (1946-1957).
20 !bici. , b. 29; serie 1949-1954, bb. 1-2. 22 Cfr. ACS, Presidenza del
Consiglio dei ministri, Gabinetto, 1951-1954, 2.7/15744 s. fasce. 9 e
2 1 Ibid., Div. IX, bb. 1 - 1 1 (195 1-1957). 11 ; 10.3.2/55406. '
Rapporto riassuntivo sulla tipologia difonti degli istituti archivistici 23 3

n.

Ispettorati di frontiera per gli italiani all'estero e il carteggio fra il Consorzio


GIUSEPPE MESORACA 5 1 del Ministero degli esteri relativa al riordinamento e alle funzioni degli

Rapporto riassuntivo sulla tipologia difonti degli istituti archivistici del porto, la Camera di commercio, la Prefettura e il Ministero del lavoro, in
vista dell'istituzione di un centro di emigrazione a Brindisi. Interessante la cor­
rispondenza fra il Ministero dell'interno, le prefetture e le sottoprefetture della
provincia di Cagliari, riguardo alla crescente emigrazione dovuta alla difficile
situazione economica dell'isola ( 1 908, 1914, 1916).
Non mancano raccomandazioni da parte del Ministero degli esteri e dei vari
uffici periferici relative a lavoratori dell'agricoltura che vogliono recarsi in
paesi europei ( 1 94 1 ) .
Vi sono molte relazioni periodiche inviate al prefetto d a funzionari delle sot­
toprefetture, relative alle condizioni economiche e politiche dei comuni ( 1865-
Le risposte pervenute dai vari istituti archivistici, 86 su 1 13 , danno un qua­ 1870) e relazioni fatte dagli stessi prefetti sul fenomeno migratorio ( 1 932-
dro completo della documen tazione esistente sull'emig razione italiana in 193 4).
Europa nel periodo 1 870- 1970, documentazione che, se analizzata con atten­ Da Lucca viene segnalata documentazione relativa all'assistenza alle madri
zione e con metodo, potrà dare nuovi stimoli e aprire nuovi orizzonti alla ricer­ italiane rimpatriate e ai connazionali all'estero; dati sulla disoccupazione e sulla
ca nel campo dello sviluppo storico dei popoli e più in particolare della demo­ espulsione degli italiani dai territori turchi; documentazione sul patronato emi­
grafia storica. granti, sui patti colonici e statistiche varie per il periodo 1859- 1 940. Da Torino,
Quasi tutti i nostri archivi, da quelli statali a quelli comunali, da quelli eccle­ invece, documenti relativi alle cooperative di emigranti ( 1 946), all'emigrazione
siastici a quelli degli enti e delle persone fisiche e giuridiche custodiscono la stagionale e ai rappresentanti di vettori.
memoria storica di un fenomeno che è stato così massicciamente presente nellà Degno di nota è il fascicolo della busta 67 del 1893 della prefettura di Modena
vita del nostro paese. relativo agli operai modenesi morti e feriti negli incidenti di Aigues Mortes, che
Molti istituti archivistici lamentano perdite considerevoli di intere serie rela­ contiene anche un volume curato dal Ministero degli esteri sugli atti della com­
tive all'emigrazione, dovute sia agli eventi dell'ultima guerra che a precedenti missione per l'accertamento delle indennità ai cittadini danneggiati.
scarti indiscriminati, mentre altri istituti accusano ritardi e lacune nei versa­ Documenti sui disordini aventi come protagonisti connazionali all'estero

di estorsione e truffa da parte di italiani in Spagna presso Barcellona . Da


menti da parte dei vari uffici statali. vengono segnalati da Venezia che, per il 1 875, presenta le carte su un tentativo

Prefettura. -Il fondo su cui si è incentrata la ricerca ed è presente in quasi Catanzaro ci sono date notizie su ingaggi di medici per l'assistenza ai lavoratori
tutti gli Archivi di Stato è il fondo della Prefettura con le serie del Gabinetto e italiani in Germania ( 1 942).
degli Affari amministrativi. Disposizioni in materia di assistenza e in materia sanitaria si trovano nell'al­
La serie Gabinetto contiene documentazione sull'emigrazione per tutti gli tra serie della Prefettura: quella degli Affari generali.
anni presi in considerazione in questo colloquio. Si segnalano statistiche relati­ Si tratta di disposizioni impartite dal Ministero dell'interno relative all'im-
ve al movimento della popolazione, carteggio relativo agli espatri, informazioni � barco di donne in avanzato stato di gravidanza; di istruzioni del Servizio emi­
sul conto di residenti all'estero, relazioni periodiche, note, telegrammi, lettere, grazione del Ministero del lavoro per la selezione fisica dei minatori italiani in

disposizioni, notizie varie. Da Cagliari ci vengono delle indicazioni sull'emigr Belgio, con l'elenco delle malattie che controindicano il lavoro in miniera.
zione di ebrei sardi durante il periodo delle leggi razziali ( 193 8-1939). · In alcuni casi vengono creati uffici specifici per l'assistenza agli emigrati
Diverse le disposizioni relative alla raccolta di domande di emigranti, alla come l'Ufficio di frontiera di Bardonecchia, di cui si conservano le carte presso
za
costituzione di commissioni per l'avviamento al lavoro e di centri di assisten l'Archivio di Stato di Torino per gli anni 1 940- 1 948, che aveva il compito di
1953
agli emigranti. A questo proposito si segnala una circolare del 24 giugno assistere, controllare e avviare alle località di destinazione gli emigranti e i pro-
234 Giuseppe Mesoraca Rapporto riassuntivo sulla tipologia difonti degli istituti archivistici 235

fughi che rimpatriavano. La documentazione va dalle relazioni mensili sul ser, blica sicurezza si danno direttive per l'emigrazione controllata di 50.000 mina­

delle carte annonarie; i ruolini dei rimpatriati contengono i dati anagrafici, jl


vizio svolto alle pratiche per la concessione del sussidio e per la distribuzione tori italiani in Belgio.
Nella serie emigrazione, oltre alle circolari, sono presenti anche telegrammi
mestiere, la lbcalità di provenienza e quella di destinazione. e direttive su modalità e certificazioni necessarie per emigrare nei vari paesi
Altro ufficio, istituito nel 1945 con il compito di dirigere e coordinare a europei. Si segnalano a questo proposito le circolari e le comunicazioni del
livello provinciale l'assistenza materiale e morale ai rimpatriati dall'estero, oltre Ministero dell'interno alle prefetture e questure circa le modalità di espatrio di
che ai partigiani, ai prigionieri e reduci di guerra, è l'Ufficio provinciale dell' as­ 200. 000 lavoratori italiani in Francia, a seguito di accordi col governo francese
sistenza postbellica. Vi si trovano circolari del Ministero dell'interno e comuni­ (1947-1961).
cazioni della Prefettura. Infine non si può trascurare la segnalazione fatta da Catania, (modesta la
In altri casi l'assistenza è rivolta ai rimpatriati, come testimonia la documen� documentazione della Questura in archivio; solamente 17 buste relative agli
tazione esistente presso l'Archivio di Stato di Bergamo dove sono vari pezzi anni 1874-1887 ) , di un opuscolo a stampa contenente i risultati del questiona­
sull'assistenza ai rimpatriati dalla Francia ( 1 93 9- 1 942) e sui sussidi concessi a rio sull'emigrazione nel 1880, inviato alle prefetture dal Ministero dell'agricol­
profughi giuliano-dalmati ( 1 945 - 1 953 ) . Il tipo di assistenza erogata consiste tura, industria e commercio con circolare n. 152 del 1 0 gennaio 1 88 1 .
soprattutto nella distribuzione di indumenti e generi di prima necessità. Interessanti le risposte delle varie città: a Torino l'emigrazione è temporanea ed
Anche dall'Archivio di Stato di Alessandria vengono date informazioni sul­ è diretta tutta verso la Francia e la Svizzera, così come a Milano, dove però si
l' assistenza a famiglie che non ricevono più rimesse dai congiunti residenti aggiunge come destinazione anche l'Austria. A Treviso l'emigrazione è periodi­
all'estero ( 1 942- 1945). ca e si dirige verso Austria, Belgio, Francia e Svizzera. Da Firenze il flusso è
Dall'Archivio di Stato di Trieste viene segnalata la busta 11 della serie Atti diretto per pochi mesi all'anno verso la Francia e in particolare verso la
generali che contiene però, per il solo anno 1923, disposizioni generali sull'e­ Corsica. Da Ancona le direttrici delle partenze degli emigranti puntano al lito­
migrazione in Francia, Belgio e Turchia. rale adriatico e all'interno della Dalmazia e dell'Illiria. Da Bari verso la Grecia,
l'Austria, la Russia e la Turchia. Da Catania l'emigrazione è minima e si dirige
Questura. - Un altro fondo analizzato . è il fondo Questura con le serie del verso la Gran Bretagna (due persone solamente).
Gabinetto e della Polizia amministrativa. Anche nella serie passaporti vengono segnalate varie circolari, disposizioni
Nella Div. I - Gabinetto - emigrazione all'estero troviamo varie circolari del ed espatri all'estero. Numerose sono le circolari del Commissariato generale
Ministero dell'interno nonché del Ministero degli affari esteri e del Ministero dell'emigrazione.
del lavoro. Emigrazione verso l'Olanda viene segnalata per il periodo 1 955 - 1 957 dal­
Una casistica piuttosto cospicua viene dagli Archivi di Stato di Brindisi e di l' Archivio di Stato di Cagliari.
Catanzaro che hanno svolto la ricerca presso gli archivi di deposito delle rispef� Singolare è una circolare del Ministero dell'interno che su richiesta dell'Ente
tive province per il periodo che 'va dall'inizio di questo secolo fino agli anni nazionale della moda vieta l'espatrio in Francia a tutti coloro che lavorano nel
·

Settanta. L'emigrazione è diretta verso tutti i paesi europei, non esclusi quelli · settore dell'industria dell'abbigliamento ( 1940) .
orientali; una testimonianza a riguardo viene anche dall'Archivio di Stato di ·• Documentazione importante si trova anche nella categoria N8 schedario
Grosseto. L'AS di Catanzaro riferisce su dei prowedimenti in favore degli emi­ politico , per il periodo che abbraccia i primi 40 anni del Novecento. Nell'Ar­
granti che si recano in Dalmazia (febbraio 1 940) e quello di Catania informà chivio di Stato di Bari si trova documentazione raccolta in fascicoli personali
sull'emigrazione in Romania. ·•. dove, oltre ai dati anagrafici, compaiono i luoghi di residenza all'estero.
In una circolare della Direzione generale del Ministero degli esteri ai prefetti •.. . L'emigrazione era diretta oltre che nelle Americhe, anche in Svizzera,

che l'ingresso degli stranieri in Belgio era subordinato alla preventiva autoriz· •
del regno del 28 marzo 193 1 si dà notizia che il governo belga aveva stabilito Spagna, Belgio, Francia e Iugoslavia. Documentazione dello stesso tipo si trova
nell'Archivio di Stato di Grosseto e in quello di Bergamo; in quest'ultimo esi­
zazione del Ministero della giustizia; in un'altra circolare e in alcune
·

stono oltre 1 .700 fascicoli di individui schedati come sowersivi. Dalla ricerca
ni particolari sempre del Ministero degli esteri - Direzione generale di Pu fatta su un campione significativo risulta che il 22,2 % aveva avuto esperienze
236 Giuseppe Mesoraca Rapporto riassuntivo sulla tipologia difonti degli istituti archivistici 237

di emigrazione all'estero e la maggior parte di questo è emigrato in paesi euro • diche e relazioni. Si segnalano per ricchezza e varietà di documentazione gli
pei, soprattutto in Francia, Svizzera, Belgio, Germania e Lussemburgo. uffici di Grosseto, Brindisi, Como, Cagliari, Catanzaro, Catania, Novara.
Da Sassari, dalla serie Pregiudicati deceduti, per gli anni 1 887 - 1965 vengono L'UPLMO di Cagliari conserva documentazione sui rapporti fra la Sardegna
segnalati 9 1 fascicoli relativi a sardi emigrati per lavoro o per diserzione in e i centri di emigrazione di Verona, Milano e Roma. Quello di Brindisi ha
Europa. Da Venezia viene segnalata la busta 129 della Questura cent rale documentazione relativa al reclutamento dei lavoratori da avviare nei vari paesi
(fondo che ha una consistenza di circa 10. 1 00 pezzi comprensivi dei commissa­ europei e corrispondenza varia. Quello di Como segnala le relazioni, da cui si
riati e delle legazioni di PS ma con lacune che vanno dal 1 893 al 1 903) che ricavano dati fondamentali sull'emigrazione della provincia verso i paesi euro­
conserva documentazione relativa alle statistiche dell'emigrazione per gli anni pei, in special modo verso la Svizzera. Catanzaro fornisce delle schede per il
1 883 - 1888 inviata mensilmente dai comuni. Le tabelle danno indicazioni su perio do 1 96 1 - 1 9 70 in cui sono presenti il numero dei lavoratori e dei loro
sesso, età, professione, paese di emigrazione. familiari emigrati nei paesi europei.
Nella divisione III Affari di polizia amministrativa compaiono dati sui passa­ L'emigrazione, in tutti i casi considerati, è rivolta un po' verso tutti i paesi
porti per l'estero con l'indicazione del paese. Questi dati permettono di capire europei ma in particolare verso Germania, Francia, Svizzera e Inghilterra.
quante persone partivano e per dove, la fascia sociale di appartenenza e il Altro ufficio periferico del Ministero del lavoro che conserva documentazio­
luogo di provenienza. Inoltre sono presenti in questa serie dati statistici relativi ne sull'emigrazione è l'Ufficio regionale del lavoro. Vi si trovano statistiche
agli espatriati nel periodo 1 95 1 - 1 952 (AS di Brindisi) e statistiche su libretti di annuali, elenchi nominativi degli emigranti, pratiche per il rilascio del passa­
lavoro per minorenni emigrati ( 1 93 1) (AS di Venezia). porto, spese di vitto e di viaggio per i lavoratori.
Informazioni sulla costituzione di agenzie, enti, associazioni, uffici per l'emi­
grazione si ricavano dalle notizie inviate dall'AS di Alessandria. Un fascicolo Liste di leva. Indagini per lo più a campione sono state fatte sulle liste di
-

del 1 95 1 contiene informazioni sull'agenzia I. Guarnier; un altro, sempre del leva per il periodo che va dal 1 870 al 1 926.
1 95 1 , contiene richieste di informazioni da parte del Ministero dell'interno su Una mole di dati si ricava dai registri su cui è annotato il motivo della reni­
«enti e associazioni fra italiani all'estero». tenza alla leva: per lo più è quello di trovarsi all'estero.
Interessante l'elenco, prodotto dall'AS di Padova, dei renitenti nel distretto
Polizia Italiana. Nel fondo Polizia italiana si trova documentazione sull'e­
- di Montagnana per il 1 88 1 - 1 900 e quello di tutti i distretti del padovano per gli
migrazione nella categoria I emigranti e nella VI passaporti e legalizzazioni per ahni 188 1 , 1 889, 1 900. Sono indicati i dati anagrafici, la classe e lo stato estero
l'estero (Archivi di Stato di MN,CA,PI ) . Si tratta, come informa l'AS di in cui il coscritto è emigrato. Tralasciando le indagini a campione dei vari
Mantova, per lo più di carteggio inviato dai sindaci al prefetto e dal prefetto al archivi (Archivi di Stato di VA, NO, AL, CT, BG, BA) si segnala solamente
Ministero dell'interno per la trasmissione di prospetti, tabelle e relazioni perio' quella di Sondrio in cui i renitenti vengono suddivisi in tre gruppi e cioè i reni­
diche. tenti, i renitenti tardivi che si sono presentati entro l'anno di coscrizione e
Da segnalare inoltre due fascicoli del protocollo riservato dell'Ufficio centra­ quelli che si sono presentati dopo tale termine. I paesi verso i quali si è diretto
le di pubblica sicurezza di Pisa sull'emigrazione di giovani per l'Erzegovina maggiormente questo tipo di emigrante sono Germania, Francia e Svizzera.
( 1 876) e su degli internazionalisti pisani ricoverati all'estero. Caso singolare è quello di Catania dove su 47 comuni in ben 17 non risulta
'
nessun renitente emigrato all'estero .
Ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione. L'istituzione di
-

questo ufficio risale alla metà degli anni Quaranta e tra i suoi compiti sono pre; . Camere di commercio. - Per quanto riguarda le camere di commercio viene
visti, tra l'altro, il reclutamento e la selezione professionale e sanitaria degli segnalata documentazione solamente da Bergamo e Venezia.
operai, l'assistenza, la concessione di sussidi straordinari alle famiglie dei lavo� Si tratta, per quanto riguarda Bergamo, di carteggio informativo su iniziative
ratori emigranti. Tra la documentazione si trovano varie circolari del Ministero per la tutela degli emigrati, di prospetti statistici e di memorie. Alcuni fascicoli
del lavoro, fascicoli relativi al reclutamento e all'avvio all'estero dei lavoratori� contengono corrispondenza tra la Camera di commercio e alcuni organi statali
schede relative ai sussidi concessi alle famiglie degli emigrati, statistiche perio; · ;sull' impiego di operai bergamaschi in Turchia per la costruzione della linea fer-
238 Giuseppe Mesoraca Rapporto riassuntivo sulla tipologia difonti degli istituti archivistici 23 9

roviaria Salonicco-Costantinopoli ( 1 893 - 1 894) ; oppure con imprese private, negli Archivi di Stato si trova documentazione interessante sia nei fascicoli
con il Commissariato dell'emigrazione e la Società Umanitaria circa le offerte penali che nelle sentenze e nei verbali d'udienza. Purtroppo gli istituti che
·
di lavoro all'estero a tempo determinato ( 1 896- 1924) . Nella Camera di com­ hanno mandato informazioni a riguardo sono pochi e questo molto probabil­
mercio di Venezia si trova invece, per gli anni 1872- 1 942, documentazione mente perché non hanno ricevuto versamenti da parte degli uffici dello Stato.
relativa all'emigrazione clandestina, circolari, informazioni sulle modalità per Al tribunale civile e penale di Acqui (AL) risultano presentati ricorsi su perso­
l'espatrio in Germania, sui sussidi per l'emigrazione, e ancora statistiche e ne che si sono allontanate dal luogo di residenza e per le quali è richiesta la
documentazione relativa all'Opera Bonomelli. dichiarazione di morte presunta. Ricorrono con una certa frequenza i casi di
Dalle indagini svolte dalle Soprintendenze archivistiche per la Lombardia e persone emigrate. La documentazione registra le generalità, il comune di pro­
per la Toscana nelle camere di commercio dei rispettivi comuni risulta per lo venienza, la professione, l'anno di partenza e il luogo di destinazione.
più documentazione a stampa e statistiche . Dall'analisi dei fascicoli penali del 1889, dei verbali di udienza del 1 872 e
1913 e delle sentenze penali per gli anni 1878- 1883 risulta di frequente come
Istituzioni sanitarie ed assistenziali. - Documentazione si trova presso l'Uffi­ capo di imputazione la renitenza alla leva. Nei registri di stato civile del tribu­
cio del medico provinciale, istituito, come informa l'AS di Brindisi, nel 1958 nale di Bergamo si riscontra l'annotazione «emigrato in» con l'indicazione
con competenza in materia di sanità pubblica. La presenza di questo fondo dello Stato estero.
viene segnalata anche da Bergamo.
Vi si trovano fascicoli relativi a norme e disposizioni circa la profilassi anti­ Archivi comunali. - Negli archivi comunali è presente documentazione rela­
venerea dei lavoratori, agli accertamenti sanitari per lavoratori emigranti nei
esteri e XV passaporti.
tiva all'emigrazione nelle categorie XII stato civile, censimento e statistica, XIII
vari paesi europei e al carteggio del medico provinciale con l'Ufficio provincia­
le del lavoro . Dalla cat. XII si segnalano prospetti mensili dei movimenti di popolazione,
Rispetto alle istituzioni assistenziali, sempre da Brindisi, vengono segnalati registri di popolazione, censimenti vari, pratiche migratorie, statistiche, fogli di
gli Enti comunali di assistenza di Brindisi, Ostuni e Oria che contengono do­ famiglia.
cumentazione, non molta, a dire il vero, ed essenzialmente relativa all' assisten­ Sui registri dello stato civile sono da segnalare le annotazioni di matrimoni e
za fornita agli emigranti più bisognosi. nascite di residenti all'estero. Un interessante sondaggio a campione sullo stato
Da Caltanissetta viene segnalata l'esistenza di una Associazione nazionale civile postunitario dei comuni dell'alto novarese viene proposto dalla sezione
famiglie degli emigranti, nata nel 1947, che conserva documentazione relativa di AS di Verbania. Lo stato civile comprende 1 8 . 150 registri relativi agli atti di
alle attività assistenziali nei confronti degli emigranti. nascita, pubblicazioni di matrimonio, matrimonio, morte, dichiarazione di cit­
tadinanza. Il periodo interessato va dal 1 866 al 1899. Il sondaggio a campione
Distretto militare. ·_ Anche dai fogli matricolari dei distretti militari si ricava­ ha riguardato 24 comuni rappresentativi delle varie zone del novarese: Alto
no informazioni relative all'emigrazione. Ossola, Val Vigezzo, Valle Antrona e Valle Anzasca, Media Ossola, Entroterra
Nei fogli è registrata la data del rilascio del nulla-osta per ottenere il passa­ Verbanese, Valle Cannobina, Alto Vergante, Zona Cusio . I registri consultati
porto per l'espatrio e il luogo estero di destinazione; le eventuali dispense dai sono 538. Le tabelle danno indicazioni sulla serie, anno, numero di atto, età,
richiami alle armi motivate dal fatto che l'interessato è emigrato all'estero con professione e località estera. Alla ricerca sono state allegate varie tabelle e pro­
regolare nulla-osta. fili.
Da una indagine a campione fatta su alcune classi del periodo 1 870-1890 Da Campobasso viene fornito un elenco dei comuni della provincia che con­
dall'AS di Vàrese e di Bergamo risulta che i paesi verso i quali si dirigevano gli servano documentazione relativa all'emigrazione e ai passaporti per il periodo
emigranti erano Francia e Svizzera in primo luogo e poi Germania e Gran 1863- 1952, mentre dalla Soprintendenza archivistica per la Sardegna proviene
Bretagna . un elenco degli archivi comunali, divisi per provincia, che contengono docu­
mentazione relativa alle categorie XII, XIII, XV e VIII
.
Tribunali civili e penali. - Negli archivi dei tribunali civili e penali conservati Nella cat. XII si trovano inoltre circolari, opuscoli, statuti, lettere, corrispon-
240 Giuseppe Mesoraca Rapporto riassuntivo sulla tipologia difonti degli istituti archivistici 241

denza varia. Interessante una lettera dell'Opera Bonomelli, conservata nell' ar­ gli studi delle città estere dove risiede una colonia di connazionali e dove fanno
chivio storico di Pallanza della sezione dell'AS di Verbania, in cui si chiedeva­ capo interessi italiani.
no al podestà informazioni sulla partenza di un gruppo di lavoratori arruolati Con una circolare del maggio 1922 il Comitato organizzatore della colonia
per la Francia. italiana a Parigi rende noti gli scopi del comitato e la volontà di rappresentare i
In una circolare, la n. 145, del Ministero degli esteri - Commissariato del­ 75.000 italiani presso il governo.
l'emigrazione, conservata presso il comune di Terni, si precisa che « . . . i certifi­ Le indagini compiute dalla Soprintendenza archivistica per la Toscana e da
cati di miserabilità, medici e di stato erano esenti da tassa di bollo a condizio­ quella per la Lombardia nei comuni delle rispettive province hanno messo in
ne che negli stessi certificati risultasse la condizione di povertà delle parti inte­ luce una diffusa presenza di documentazione sull'emigrazione.
ressate, mediante menzione di certificato di povertà inviato dal console . .. »; da Alla richiesta della SA per la Toscana hanno risposto 56 comuni, pari al
un'altra circolare del 22 novembre 1 90 1 , sempre del Commissariato dell'emi­ 1 9,7 % delle amministrazioni comunali toscane.
grazione, si ricavano informazioni relative ai libretti di lavoro per gli emigrati La documentazione relativa all'emigrazione conservata negli archivi comu·
minorenni. nali toscani è da ricercare nella categoria XIII esteri che contiene per lo più cir­
Nella categoria XIII esteri è presente corrispondenza con i vari consolati ed colari e corrispondenza con uffici statali e nella categoria XII stato civile, ana­
elenchi degli atti di stato civile relativi a cittadini emigrati. Nel comune di Intra grafe statistica. Vengono segnalati uno Schedario AIRE (Anagrafe italiani resi­
(NO) esiste una busta relativa alla corrispondenza con i consolati di Parigi, denti estero); registri vari di richieste e concessioni di nulla osta per passaporti

informazioni e ricerche di persone, successioni, mancato invio di denaro per il


Tirana, Nancy, Nantes, Ginevra, Bruxelles, le Havre, Stoccarda, Katowice per con l'estero, registri degli emigrati; pratiche individuali degli emigrati, prospet­

zione, dalle quali si desumono informazioni sulla località o il paese di emigra­


ti statistici mensili inviati all'INPS, schede di eliminati dal registro di popola­

menti o per il rimpatrio delle gestanti «allo scopo nobilissimo di sottrarre il


sostentamento dei familiari, riscossioni di pensioni di orfani, richieste di docu-
zione, e fogli di famiglia compilati in occasione dei censimenti.
nascituro alla legge colà vigente sulla snazionalizzazione» per il periodo 1 930- Di notevole interesse l'indagine compiuta dalla SA per la Lombardia su 253

Nella categoria XV pubblica sicurezza, passaporti per l'estero è conservata


1 93 7 . comuni delle varie province presi a campione tra quelli che, per la loro posizio­
''" ne ai confini dello Stato o per le loro condizioni sodo-economiche, sono stati
documentazione relativa a domande per rilascio d i passaporti e nulla osta. interessati al fenomeno dell'emigrazione.
Sempre nel comune di Intra è stato rinvenuto un libretto di lavoro rilasciato Hanno dato riscontro positivo 56 comuni, segnalando materiale di varia
nel 1901 ad un ragazzo di undici anni in base alla legge 3 657/1886 sul lavoro natura, riconducibile alle categorie VIII, XII, XIII, XV in cui si trovano prati­
dei fanciulli. che di rilascio di passaporti, tessere di frontiera, nulla-osta, ricerche di persone
Altra categoria investigata è quella relativa alle liste di leva nella quale si tro­ scomparse, pratiche assistenziali, statistiche, rapporti tra il comune e i consolati
vano informazioni su dati anagrafici, classe, data, luogo e annotazioni sul d'Italia all'estero o con i commissariati di emigrazione ai fini di trasmissioni di
coscritto. notizie e richieste di arruolamento di lavoratori da parte di ditte estere.
Una tipologia di documenti che viene segnalata da pochissimi istituti è quel­ Vi è anche molto materiale a stampa: periodici, circolari, avvisi, relazioni a

comune di Cagliari e in quello di Novara. In quest'ultimo, per il periodo 1890-


la relativa alle deliberazioni dei consigli comunali. Ne troviamo traccia nel convegni, statistiche.
Nel comune di Voghera (PV) si segnalano documenti dei primi anni del
1915, si trovano notizie su alcuni organismi che operavano nel settore dell'emi­ Novecento, relativi al comitato di emigrazione. Esiste inoltre un elenco dei
grazione quali il Comitato mandamentale per l'emigrazione, l'Opera Bonomelli rimpatriati negli anni 1 904- 1909, che segnala i paesi di provenienza, elaborato
e il Segretariato provinciale dell'emigrazione, sezione dell'Umanitaria di per il Commissariato generale dell'emigrazione.
Milano. Nel comune di Varese esistono 78 cartelle e 182 registri di atti inerenti alla
Iniziative per agevolare e aiutare i connazionali all'estero si desumono da coscrizione di cittadini residenti temporaneamente all'estero per ragioni di
una lettera circolare della Direzione generale degli «Studi legali all'estero» con lavoro, registri di fogli di famiglia e registri della popolazione emigrata ( 1 934-
sede a Parigi, con la quale si comunica che si offre assistenza legale presso tutti 1939).
242 Giuseppe Mesoraca Rapporto riassuntivo sulla tipologia di/onti degli istituti archivistici 243

Dal comune di Darfo Boario Terme (BS) si segnalano numerosi atti di chia­ La serie Gabinetto del Commissariato generale del governo nel territorio di
mata dei familiari da parte di emigrati in Europa e un elenco di operai, arruola­ Trieste (1948-1962) contiene invece, per l'anno 1955 , atti sul reclutamento a
ti per conto dell'associazione d'immigrazione delle ferriere e miniere di ferro Trieste e Gorizia di lavoratori edili per la Francia.
dell'est della Francia ( 1929). Nell'archivio dell'ente Provincia di Novara, nella serie commissioni e con­
Dai comuni della Valchiavenna, area fortemente interessata al fenomeno sorzi di assistenza agli emigrati ( 1 903- 1925), si trovano notizie su alcuni organi­
migratorio, si segnalano documenti che testimoniano del rapporto tra gli emi­ smi che hanno operato nel novarese e che si rivolgevano all'amministrazione
grati e i paesi d'origine. Inoltre vengono elencati numerosi periodici stampati provinciale per avere adesioni e sussidi; le loro richieste venivano accompagna­
in Valtellina e in Valchiavenna, tra i quali «L'Alpe Retica», «Il Libero Alpi­ te con delle relazioni e con gli statuti. Si trovano informazioni sul comitato
giano», <<La Valtellina», «Il Corriere Valtellinese». novarese dell'opera di assistenza per gli operai emigrati ( 1 905- 1 9 15 ) ; sul patro­
nato per gli emigranti costituitosi in Biella per desiderio di monsignor Bono­
Archivi ecclesiastid. La tipologia di documentazione esistente negli archivi
- melli; sulla sezione novarese dell'Opera Bonomelli di assistenza agli italiani
ecclesiastici, da cui si possono ricavare informazioni sull'emigrazione, è quella emigrati in Europa e sulla società Umanitaria, sezione di Biella, segretariato
relativa ai registri e ai resoconti delle visite pastorali dei vescovi, nei quali sono provinciale per l'emigrazione ( 1 9 1 1 - 1 920) .
riportate le risposte dei parroci anche sul fenomeno dell'emigrazione. Inoltre si
trova documentazione nei registri di stati d'anime, nei bollettini a stampa delle Nel Centro emigrazione di Verona, istituito in seguito ad accordo itala-tede­

per l'emigrazione, ll dove si sono costituite, presso le curie ves covili. Inte­
diocesi, nelle lettere pastorali e negli atti relativi alle Commissioni diocesane sco, si conserva una ricca documentazione relativa al movimento migratorio
verso la Repubblica federale tedesca. Tra i suoi compiti quello di curare la rac­
ressanti i registri delle visite pastorali compiute dal cardinale Andrea Carlo colta e la registrazione della manodopera, di convocare gli emigranti, di con­
Ferrari nelle parrocchie delle diocesi di Milano dal 1 895 al 1 920, dai quali at­ trollare l'accettazione, di organizzare la ricettività alloggiativa e vittuaria, di

pratica di reclutamento. Il Centro disponeva, inoltre, di una assistenza sociale,


traverso l'analisi delle domande poste nelle varie visite si riescono ad avere provvedere per l'esame sanitario e per tutto il necessario alla definizione della
informazioni utili sul fenomeno migratorio, sulle persone emigrate e sui paesi
verso i quali era rivolta l'emigrazione. di un servizio bancario e di alcuni servizi dati in appalto quali la fornitura del
Infine dalla documentazione contenuta nell'archivio della Curia vescovile di vitto agli emigranti e il trasporto degli emigranti e dei loro bagagli.
Bergamo si ricavano informazioni sull'attività svolta in favore degli emigranti
dalla sezione bergamasca dell'Opera Bonomelli. Dall'Ispettorato di frontiera per gli italiani all'estero, che conserva docu­
mentazione dell'Ispettorato di emigrazione di Napoli ( 1957- 1 970), si ricavano
Archivi diversi. Sotto questa denominazione compaiono alcuni archivi che
- informazioni utili dai «processi verbali di visita definitiva» e dalle «liste dei
a diverso titolo posseggono materiale pertinente alla nostra indagine. Alcuni di passeggeri imbarcati». Dalle liste si desumono i dati relativi al nome dell'im­
essi offrono scarso numero di documenti, altri invece intere serie sull'emigra­ presa, al nome della nave e alla sua bandiera, alla data di partenza, all'itinerario
zione. e al porto di approdo, al luogo di rilascio o di rinnovo del passaporto, al
Questi ultimi sono stati inseriti nella categoria di archivi diversi o perché li cognome e nome dell'imbarcato, alla data di nascita, alla cittadinanza al
troviamo solamente in alcune città o perché l'ufficio, di cui sono espressione, momento dell'imbarco, allo stato di destinazione, alla sistemazione per posto
ha operato solamente in determinati periodi. del passeggero, alla professione e al motivo del viaggio. In quest'ultima colon­
Un caso a parte è Trieste che fu terra di destinazione per l'emigrazione italia­ na appare spesso la voce turismo, ma non è infrequente la voce CIME.
na. Nell'archivio del Consolato generale d'Italia ( 1 8 15 - 1 9 14) nelle serie di atti e
registri si trova documentazione relativa all'attività dell'ufficio che svolgeva le Dall'Ufficio provinciale industria, commercio e artigianato di Bergamo ( 1946-
funzioni di ufficio anagrafe, stato civile e ufficio leva. La documentazione è 1963 ) viene segnalato un prospetto contenente dati relativi all'emigrazione in
importante per le informazioni che dà sulla comunità dei cittadini italiani che provincia con l'indicazione del numero di emigranti nei paesi europei. La
risiedevano a Trieste. Francia, la Svizzera e il Belgio assorbono il 93 % del flusso migratorio in Europa.
244 Giuseppe Mesoraca

Nell'Intendenza di terra di Bari, agricoltura, industria e commercio è con­


SALVATORE PALESE
servata documentazione per il periodo 1 87 1 - 1 889. Si trova documentazione
relativa al censimento della popolazione ( 187 1 - 1873 ) e ai passaporti per l'emi­ La tipologia delle fonti ecclesiastiche
, graziane rilasciati tra gli anni 1 886- 1 887 e 1888-1889.

Dall'Archivio notarile di Alessandria ( 1862-1869) vengono segnalati atti di


procura relativi a cittadini residenti nei paesi esteri.

Dal fondo Scuole elementari nei registri degli anni scolastici si ricavano tal­
volta informazioni su bambini nati in paesi europei e sull'emigrazione dei geni'
tori (Archivi di Stato di VA, SS) .

Sulle capitanerie di porto, purtroppo, non è stato segnalato nessun tipo di La storia delle popolazioni nell'età moderna e nei secoli precedenti, dipende
documentazione interessante, se si esclude l'individuazione, nella Capitaneria
quasi interamente dalle fonti ecclesiastiche. Infatti, i registri parrocchiali dei
di Cagliari, di una serie di libretti di marinai nei quali sono indicazioni sulla battezzati, dei matrimoni e dei morti, insieme con i fascicoli degli status anima­
richiesta di espatrio e sugli imbarchi all'estero per il periodo degli anni Trenta. rum, forniscono gli elementi per studiare la evoluzione demografica nei singoli
territori. Per l'età contemporanea le fonti ecclesiastiche perdono il ruolo fon­
Infine informazioni utili sugli emigranti dai comuni di Pesaro, Urbino e
damentale, avendo provveduto gli Stati moderni a fornirsi di osservatori e di
Fano nei vari paesi europei si ricavano dagli archivi dei servizi demografici. centri statistici dei movimenti delle popolazioni.
Tuttavia le fonti ecclesiastiche possono contribuire alla conoscenza di que­
sta storia del movimento umano nei suoi risvolti più intimi, familiari e perso­
nali, e nelle sue incidenze sulla mentalità e sul costume. Anche se il mondo
cattolico, con un certo ritardo, si aprì con sensibilità e attenzione operosa a
questi fenomeni di profonda trasformazione delle comunità locali 1 , tali fonti
conservano un posto non trascurabile per la storia degli emigrati.
Le fonti ecclesiastiche si dividono tra quelle riguardanti le istituzioni che
all'emigrazione rivolsero specificamente la loro attenzione e il loro impegno
sociale e pastorale, e quelle che hanno registrato le vicende degli emigrati e la
loro condizione umana e religiosa z .

l . L'archivio della Pontificia congregazione di propaganda fide per i paesi


Per quanto riguarda le istituzioni si possono indicare, a livello centrale:

dell'America settentrionale e dell'America centrale, nei fondi intitolati Scritture

1 Per uno sguardo complessivo e per la letteratura specifica, rinvio a G, RosoLI, Movimento

cattolico ed emigrazione, in Dizionario storico del movimento cattolico in Italia (=DSMCI) I/2,
2 Cfr. A. MESSINEO, Emigrante emigrazione, in Enciclopedia cattolica, V, coli. 288-300 e partico­
Torino, Marietti, 1 98 1 , pp. 137-142,

larmente alle coli. 297-299 per quanto riguarda l'assistenza religiosa agli emigranti.
246 Salvatore Palese La tìpologia delle fonti ecclesiastiche 247

rz/erz'te ai congressi dell'America Centrale e Lettere e decreti della S. Congrega•


in Brasile 7 •
1923 , che si diffusero a partire dalla fine degli anni Quaranta in Francia e poi
zione e biglietti di mons. segretario 3 .
2. L'Archivio segreto vaticano nei fondi delle Nunziature e delle Delegazioni 4. Se il risveglio del mondo cattolico nell'organizzare l'assistenza religiosa agli
apostoliche nei vari paesi. La ricchezza di informazione che tali fondi fornisco­ emigrati è legato all'opera di mons. Giovan Battista Scalabrini, di mons.
no, l'ha confermata recentemente uno studio di Claudio De Dominicis 4, Geremia Bonomelli e di s. Francesca Cabrini, non tardò la Santa Sede a farsi
3 . Gli archivi centrali dei grandi ordini religiosi, come ad esempio quello carico del coordinamento di tante iniziative. Sicché nel 1912 Pio X costituì una
dei frati minori, studiato da Maria Luce Vannicelli per uno studio del 1979, sezione speciale della Segreteria di Stato per la cura spirituale degli emigrati, nel
pubblicato nel 1 982. Importanti sono pure gli archivi centrali o generali dei 191 8 si riservò il movimento dei sacerdoti che dall'Europa intendevano raggiun­
cappuccini, dei gesuiti, dei salesiani, della Società dell'apostolato cattolico, gere le Americhe e le isole Filippine; e infine nel 1 920, per l'emigrazione italiana
degli oblati di Maria Immacolata, dei guanelliani, della Compagnia di S. Paolo propriamente detta, costituì un prelato apposito, al quale peraltro fu affidato il
e soprattutto dei missionari di S. Carlo o scalabriniani ( 1887 ) 5, E di non collegio dei sacerdoti per l'emigrazione italiana, aperto in quello stesso anno a
minore importanza sono le fonti conservate negli archivi centrali o generali Roma. Si può dire che dal 1 926 tutte le forme di assistenza agli emigrati fecero
delle missionarie del S. Cuore di Gesù di Francesca Cabrini ( 1 888), delle capo alla Pontificia congregazione concistoriale il cui archivio è divenuto un

sità cattolica in questo settore. In questo archivio vanno ricercate le carte riguar­
suore missionarie zelatrici del S. Cuore di Claudia Melloni (1900), delle suore centro di informazione di prima importanza per studiare lo sviluppo dell'opero­
missionarie e scalabriniane ( 1901), delle figlie della Carità, delle poverelle del
Palazzolo, delle preziosine di Monza, delle suore di S. Giuseppe, delle sale­ danti l'apertura delle missioni degli emigrati nei vari paesi europei.
siane 6 , 5. Vanno pure tenuti in conto gli archivi delle ACLI (1945) , che agli emigrati
Oltre queste congregazioni maschili e femminili che specificamente hanno nei paesi europei rivolsero particolare interesse.
lavorato a favore degli emigrati italiani, bisogna tener conto di tante altre con­ 6. Dal 1947 presso la Segreteria di Stato funziona un apposito Ufficio migra­
gregazioni fondate dal 1870 in poi, che nella loro diffusione hanno aperto case zioni che si occupa degli apolidi e delle iniziative cattoliche che sorgono nelle
religiose e hanno istituito scuole ed avviato altre iniziative proprio tra gli ita­ varie nazioni in tale settore.
liani residenti all'estero. Un esempio per tutti, è quello delle discepole di 7. Si aggiunge, infine, l'archivio del Centro studi dell'emigrazione di Roma e
Gesù Eucaristico, fondate dal vescovo di Tricarico Raffaello Delle Nocche nel la specifica pubblicazione periodica «Studi emigrazione» a partire dal 1 963 .
Da quanto schematicamente presentato, risulta che il tipo di fonti conserva­
te in questi archivi è il più diverso.

* '� *

VANNICELLI, I.:Opera della Congregazione di Propaganda Fide per gli emigrati italiani
negli Stati Uniti 1883-1887, in I:emigrazione calabrese dall'Unità ad oggz; a cura di P. BORZOMATI,
3 M.L.

Roma, CSER, 1982, pp. 135-15 1 .


La seconda serie di fonti ecclesiastiche, utili per la centenaria storia dell'emi­
4 C . DE DOMINICIS, Gli immigrati italiani nell'archivio della delegazione apostolica negli Stati grazione italiana, è costituita da quelle che chiamiamo periferiche. Sono quelle

l . Poco note sono le cronache parrocchiali perché sono rare quelle pervenu­
Uniti, in «li Veltro. Rivista della civiltà italiana», 34, 1990, 1-2, pp. 17-42. Sono pubblicati tutti i conservate negli archivi parrocchiali e negli archivi vescovili o diocesani.
titoli dei fascicoli riguardanti gli immigrati italiani.
5 Ad esempio, E. LAMALLE, I.:Archivio Generale di un grande Ordine religioso: quello della te; più accessibili sono, invece, i bollettini parrocchiali, a stampa o ciclostilati,
Compagnia di Gesù, in «Archiva Ecclesiae», 24-25, 1981-1982, pp. 89-120; M.C. BIANCHI, I.:Archi­
che si sono diffusi negli ultimi decenni. Si tratta di annotazioni di cronaca,
vio storico delle Suore di Carità delle sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, ibid. , pp. 121-
VENDEL, redatte dal parroco, senza alcuna finalità particolare se non quella di conserva-
178; A.I. I.:Archivio delle Suore Dorotee di Vicenza, ibid. , pp. 179-194; P. Foz Y Foz, Gli
146; F. Sistemazione dell'Archivio Salesiano Centrale, ibid. 30-3 1 , 1987-1988, pp. 171-
BASSANI,
Archivi della Compagnia di Maria Nostra Signora per la ricerca storica: Fonti per la storia dell'educa­
6 Per ciascuna di esse, rinvio al Dizionario degli Istituti di Perfezione, I-VIII, Roma, Ed. Paoline, 7 Cfr. P. FERRONE, Raffaello Delle Nocche. Vescovo di Tricarico. Fondatore delle Suore Discepole
tione e dell'arte, ibid. , 34-35, 1991-1992, pp. 1 15-UO.

1974-1988. di Gesù Eucaristico, Cinisello Balsamo, Ed. Paoline, 1990, pp. 174-275.
248 Salvatore Palese La tipologia delle fonti ecclesiastiche 249

re il ricordo di speciali avvenimenti, che hanno valore storico orientativo. Ad Altre fonti ecclesiastiche per lo studio dell'emigrazione sono quelle vescovili.
esempio, in un raro "libro di memorie" di un parroco sardo di Ulassai, edito 1. In primo luogo indichiamo la corrispondenza dei vescovi con i preti emi­
nel 1978, in una nota del 1 6 giugno 1 909, si parla del calo delle feste patronali grati e con i singoli fedeli che denunziano inconvenienti o chiedono speciali
a causa della emigrazione di molti uomini s. inter venti religiosi a loro vantaggio. È nota la corrispondenza che riguarda i
2. Accanto ai bollettini parrocchiali vanno collocate le lettere indirizzate ai paesi delle Americhe, ma quasi sconosciuta è quella riguardante i paesi euro­
santuari che hanno un loro bollettino. Come ha osservato Pietro Borzomati pei. Interessante è, ad esempio, la corrispondenza di mons. Delle Nocche con
«questi rapporti devozionali furono a volte, probabilmente negli anni in cui era: alcuni preti della sua diocesi di Tricarico, emigrati negli Stati Uniti, particolar­
no saltuari, o del tutto inesistenti i rapporti tra organismi dello Stato e comunità mente con don Giuseppe Marinaro e don Antonio De Luca, dalla cui genero­
emigranti, l'unica intesa tra migranti e madre patria». Tali fonti offrono «ele­ sità fu resa possibile la istituzione di importanti opere pastorali ed educative
nella Basilicata 12• Per non parlare della più nota corrispondenza di mons. Sca­
prospettive di queste comunità» che trapiantarono spesso culti e devozioni in labrini ( 1 905) e di mons. Bonomelli ( 1 9 1 4 ) con i membri dei loro istituti
menti di rilevante importanza al fine di individuare le reali istanze e le effettive

terre lontane. Ma un'indagine su di esse presuppone una buona metodologia ed dispersi in Europa e nel mondo, in gran parte edita 1 3.
il superamento di alcune radicate prevenzioni nei confronti della religiosità Tale corrispondenza si rivela indicativa dei problemi connessi alla vicenda
popolare 9. Si veda a tal riguardo, ad esempio, lo studio di G. Colangelo che delle famiglie rimaste in patria, come, ad esempio, ce ne parlano le carte di mons.
Morabito di Mileto 14. E molto più interessanti sono le lettere di una decina di
3 . Sulla vita sacramentale degli emigrati ritornano l registri dell'anagrafe par­
riferisce delle lettere inviate ai santuari di Calabria e Basilicata 10. .

sacerdoti al vescovo Zuccaro di Caltanissetta ( 1896- 1906) emigrati in America,


rocchiale. Spesso essi annotano matrimoni nei luoghi di origine tra sposi di tra la fine Ottocento e gli inizi del Novecento, studiate da Cataldo Naro 15; o
diversa nazionalità, soprattutto nei decenni del secondo dopoguerra; riferisco­ quelle che si trovano nelle carte di mons. Intreccialagli, per gli anni Venti, nello
no di battesimi e cresime di bambini e ragazzi, celebrati nei periodi di perma­ stesso archivio, conservate le une e le altre in buste divise per località.
nenza in patria. Va detto che in alcuni luoghi si è introdotto l'uso di una regi­ Dall'insieme di queste fonti trova conferma quanto Rosoli ha rilevato circa il
strazione specifica di battesimi e cresime degli emigrati. Sotto questo aspetto carattere etnico o di gruppi paesani che l'emigrazione transoceanica ebbe ai
della pratica sacramentaria acquista il valore di fonte primaria l'anagrafe par­ primi del Novecento: si pensi a quella verificatasi dalle città costiere della Pu­
rocchiale delle missioni cattoliche italiane dei vari paesi europei. · glia barese 16, come a quella emigrazione europea dalla Puglia verso la Francia
Prima di concludere questa rassegna di fonti conservate negli archivi parroc­ e dalle regioni settentrionali verso altri paesi del continente, negli anni a cavallo
chiali, bisogna sottolineare che i rapporti tra emigrati e parrocchia di origine della prima guerra mondiale. Su di essa le carte vescovili sono state poco esplo­
non si sono allentati affatto e in molti casi gli emigrati diventano benefattori, rate, per ovvii limiti di consultazione.
talvolta insignì, delle comunità native, come è stato rilevato nel recente conve­ 2 . È stato rilevato che scarsa è l'attenzione dei vescovi su questo fenomeno
gno di studio che si è tenuto a Caltanissetta nel 1986 1 1 . che ha coinvolto profondamente la popolazione italiana. In verità, sono scarse le

8 Cfr. A. DE SPllliTO, Parroci ed emigranti nell'Italia mertdionale, in La parrocchia in Italia in età


12 P. PERRONE, Raffaello Delle Nocche . cit., pp. 146-156, 178, 203.
. .

1 3 Per Bonomelli rinvio alla letteratura segnalata da G. Gallina nel DSMCI, II, Casale
contemporanea, Napoli, Ed. Dehopiane, 1982, p. 674.
Monferrato, Marietti, 1982, pp. 47-52.
9 P. BoRZOMATI, Chiesa, società ed emigrazione nel Mezzogiorno, in Chiesa ed emigrazione a
e alla recente edizione integrale delle Lettere pastorali 1876-1905, a cura di O. SARTOIU, Torino,
Per Scalabrini rinvio alla letteratura segnalata da G.B. Saccheeti in DIP 8, 1988, pp. 1000-1002
Caltanissetta e in Sicilia nel Novecento. Atti del convegno di studi organizzato dall'Istituto teologico
"Mons. G. Guttadauro" Caltanissetta (2-5 ottobre 1986), a cura di P. BoRZOMATI, Caltanissetta, Ed.
SEI, 1994, dove alle pp. XXV-XXVI sono segnalati tutti gli scritti dello Scalabrini.
1° Cfr. G. COLANGELO, Gli emigrati attraverso le lettere ai santuari di Calabria e Basilicata, in
del Seminario, 1988, p. 30. 14 Cfr. P. BORZOMATI, Chiesa, società ed emigrazione nel Mezzogiorno . ci t., p. 33.
..

I.:emigrazione calabrese. . cit., pp. 217-240. 1 6 Cfr. Il movimento migra torio italiano dall'unità nazionale ai nostri giorni, a cura di F.
15 Cfr. C. NARO, Chiesa nissena ed emigrazione . cit., pp. 219-229.
. .

1 1 Cfr. C. NARO, Chiesa nissena ed emigrazione agli inizi del '900, in Chiesa ed emigrazione a
.

ASSANTE, 2 voli. , Genève, ISMOS, Librairie Droz, 1978.


Caltanissetta cit., pp. 23 1-237.
...
250 Salvatore Palese La tipologia delle fonti ecclesiastiche 25 1

lettere pastorali dei vescovi, interamente dedicate all'argomento 17, Dopo quella
he furono stampati a partire dai primi decenni del Novecento. Qui è facile
che mons. Geremia Bonomelli di Cremona scrisse nel 1 896, si ricorda la lettera
che mons. Tommaso di S. Angelo dei Lombardi firmò nel 1899. Ma un appello
�rovare notizie circa l'attività dei comitati diocesani raccomandati da Pio X nel
1908 e dopo la costituzione apostolica Exul /amilia pubblicata da Pio XII nel
agli emigrati si trova già nella lettera del vescovo di Massa Carrara, Francesco
1952 1 9 .
Stami, del l 842; e raccomandazioni vi sono pure in quella del 1888 di Giuseppe 4. Accurate indagini archivistiche potrebbero accertare se anche alle altre
di Bobbio scrisse del sussidio ai missionari cattolici per gli emigrati italiani in
Galli vescovo di Volterra; nello stesso anno il vescovo Giovanni Battista Porrati
diocesi meridionali o a quelle di altre regioni fu inviato il questionario che la
Congregazione del Concilio indirizzò al vescovo Intrecciala!Sli di Calta?issetta
America. Mostrano, invece, sensibilità verso il complesso fenomeno dell'emigra­
nel dicembre 1912. La precisa analisi di Cataldo Naro sulle nsposte che 1 parro­
zione, le lettere pastorali del vescovo di Bobbio Luigi Maria Marelli, per la qua­
fenomeno migratorio in quella diocesi siciliana tra la fine dell'Ottocento e gli
ci diedero ai quesiti comunicati loro dal vescovo, ha evidenziato l'incidenza del
resima del 1912, quella del francescano vescovo di Pontremoli, Angelo Fiorini
nel 1913 , del vescovo Padula di Avellino e del vescovo Giovanni Francesco
inizi del Novecento, e precisamente sull'emigrazione dei preti, sul rapporto tra
Cardella di Sovana, nel 1915.
parroci ed emigrati, sui riflessi dell'emigrazione nel vissuto religioso delle
2
Uno spoglio sistematico di questa letteratura pastorale, conservata negli popolazioni di quella provincia 0• . .

.
.

. 2 .
archivi vescovili, non è stato ancora compiuto, ma appena avviato - da Daniele 5 . In tal senso aiutano anche gli attz delle vzszte pastoralz 1 . Questo antlco
Menozzi - per l'Emilia Romagna, per la Toscana e parte della Puglia. Troviamo strumento di governo pastorale dei vescovi, che è fondamentale per la cono­
accenni all'emigrazione nelle lettera del l 959 del vescovo di Colle in Toscana, e scenza storica della società cristiana dei secoli di antico regime, non conserva
più diffusa riflessione nelle lettere collettive dei vescovi pugliesi del 1960, dei lo stesso ruolo per quanto riguarda l'età contemporanea, giacché altri strumen­
vescovi dell'Abruzzo del 1969, dell'episcopato siciliano del 1 970 e nella notifi­
cazione dei vescovi calabresi del 1 973 18.
ti di direzione pastorale vengono istituiti dai vescovi, i vari uffici della curia
vescovile. Gli atti delle visite pastorali, tuttavia, conservano la loro importanza
Tali scritti destinati al clero e ai fedeli della diocesi, venivano letti durante le ?
per lo studio delle migrazioni interne ed esterne, anc e se in qu��to periodo
messe domenicali celebrate nelle chiese parrocchiali. Ma è difficile valutarne �
tali ispezioni non ebbero più la periodicità annuale o b1ennale sta il1ta dal co? ·
l'impatto sulle coscienze. Di sicuro essi riguardano la cultura e la sensibilità dei cilio di Tr�nto (sess. XXIV, de ref. 3 ) ma ricevettero quella qumquennale m
dirigenti del mondo cattolico, i vescovi. base alla prassi comune affermatasi dopo il concilio Vaticano I e sanzionata dal
3 . Completano le informazioni delle lettere pastorali, quanto sulla emigra­ can. 343 del Codice di diritto canonico del 1917.
zione e sugli emigrati può trovarsi nei bollettini ufficiali delle singole diocesi, La visita pastorale ha come obiettivo la rilevazione della situazione delle isti­
tuzioni (parrocchie, benefici, chiese, capitoli, monasteri e conventi e case religio­
se, associazioni di vario genere) e l'indagine sulla prassi religiosa dei parroci e
17 Cfr. P. BoRZOMATI, Chiesa, società ed emigrazione nel Mezzogiorno. . . cit., pp. 26-27, 36-3 7. dei titolari dei benefici, la condotta degli ecclesiastici e la prassi sacramentale e l�
18 I riferimenti a questi testi vescovili sono presi da Lettere pastorali dei Vescovi detl'Emilia condotta morale dei fedeli. Nella ispezione il vescovo conferma comportamenti
Romagna, a cura di D. MENOZZI, Genova, Marietti, 1986; Lettere pastorali dei vescovi detta e approva innovazioni e, al tempo stesso, corregge abusi e deviazioni con oppor­
Toscana, a cura di B. BOCCHINI CAMAIANI - D. MENOZZI, ibid. , 1990. tune disposizioni particolari e con i decreti che egli promulga a conclusione
emigrazione nel Mezzogiorno... cit., pp. 34-37. Per quelle dei vescovi pugliesi il primo riferimento
Le notizie sulle lettere dei vescovi meridionali sono raccolte in P. BORZOMATI, Chiesa, società ed
della visita all'intera diocesi. Tali decreti spesso confluiscono nella legislazione
al problema emigratorio nei primi del Novecento l 'ho trovato nella breve esortazione per la istitu­ diocesana che il vescovo ha modo e dovere di promulgare nel sinodo diocesano.
zione del comitato a favore degli emigrati nella notificazione dell ' arcivescovo T. VALER!,
Disposizioni e determinazioni, del 12 dicembre 1 9 1 1 ; Cfr. D. DEL PRETE, Lettere pastorali dei
vescovi dell'arcidiocesi di Brindisi e della diocesi di Ostuni e detl'arcidiocesi di Lecce, in «Itinerari di
ricerca storica», 2, 1988, p. 349. Un accenno si trova pure nella pastorale collettiva del 1960, Per 19 Come si è accennato nella nota precedente l' arcivescovo di Brindisi Tommaso Valeri lo rac­
un cristianesimo vivo e coerente, ora in Vescovi e regione in cento anni di storia (1892-1992). comandava nella sua notificazione del 12 dicembre 1911.

Congedo, 1994, p. 413.


Raccolta di testi della Conferenza Episcopale Pugliese, a cura di S. PALESE - F. SPORTELLI, Galatina, 20 Mi riferisco al già citato C. NARO, Chiena nissena ed emigrazione.. cit., pp . 201-240.
.

21 Cfr. L. FINI, Visita pastorale, in Enciclopedia cattolica, XII, col!. 1494-1498.


252 Salvatore Palese La tipologia delle fonti ecclesiastiche 253

La visita pastorale viene indetta con un decreto vescovile che indica i tempi soprattutto da quando la circolare della Congregazione del Concilio ripropose
di attuazione è le modalità del suo svolgimento. È ovvio che tempi e modalità nel 1909 un nuovo questionario per la compilazione della relazione sullo stato
riflettono la personalità del vescovo e l'orientamento generale che egli ha dato della diocesi .
al suo governo episcopale: non esiste, infatti, una prassi codificata o uno sche­ Ad esempio, nella seconda visita pastorale che Luigi Pellizzo svolse nella sua
ma obbligante, ma soltanto un rituale liturgico; il Codice del 1917 si limita ad diocesi di Padova negli anni 192 1 - 1923 , le relazioni dei parroci sottolineano in
indicare le competenze giuridiche del vescovo, non le modalità della ispezione. "macroscopiche proporzioni" l'emigrazione che coinvolge le popolazioni dei
Naturalmente in Italia, dopo l'unificazione nazionale e le leggi di secolarizza­ poveri montanari dell'altipiano e nella valle del Brenta 23 . I dati forniti dai par­
zione, vennero meno le preoccupazioni nei confronti della realtà patrimoniale roci, benché non contengano cifre precise, sono assai indicativi: l'emigrazione
degli enti ecclesiastici che tanta parte occupavano nei verbali delle visite pasto­ interessa «due terzi degli uomini di Fontanelle», è grande a Pradipaldo; Oliera
rali dei secoli precedenti. L'attenzione dei vescovi, invece, rimane ferma allo è «plaga di emigrazione»; nel 1 9 1 2 ad Olagara sono mille gli emigrati; ad
stato delle chiese con prevalente attenzione alla conformità delle loro condizio­ Oliera «una terza parte è disposta a partire»; a Valstagna è il parroco stesso a
ni alle prescrizioni liturgiche, ma non si trovano più quelle precise descrizioni dirigere il flusso emigratorio; a Campese partono «oltre un centinaio di perso­
di chiese ed altari e della loro suppellettile che hanno fatto dei verbali di queste ne all'anno ed anche intere famiglie»; si tratta di una fuga delle popolazioni
visite una fonte importantissima della storia della civiltà artistica delle popola­ quella che si verifica nella zona montana della Lusiana. Da quanto dicono i
zioni locali. Nella seconda metà dell'Ottocento i verbali della visita acquistano parroci, l'emigrazione è una vecchia piaga: «è la situazione triste di tutti i paesi
un carattere quasi burocratico e le informazioni sono deludenti sotto questo della zona» - afferma il parroco di S. Caterina - situazione determinata dal
aspetto. Nella visita il vescovo svolge un'azione personale di contatti con chie­ forte squilibrio, ovunque presente, fra il numero degli abitanti e la scarsità di
rici e fedeli che non lascia traccia documentaria. terreno coltivabile, fra le esigenze primarie della famiglia contadina vivente dei
In compenso, proprio in questi decenni si diffonde tra i vescovi la prassi di prodotti agricoli e l'estremo frazionamento della proprietà che «non dà da
chiedere ai parroci informazioni preliminari sulla situazione delle parrocchie vivere», afferma il parroco di Fontanelle. Il parroco di Laverde annota con
con dei questionari, in modo da giungere nel territorio con una certa prepara­ cura, contrada per contrada, le anime presenti e quelle assenti per l' emigrazio­
zione. Si può dire che queste relazioni dei parroci, più che i verbali veri e pro­ ne e indica le lontane Americhe come destinazione, gli Stati Uniti e il Brasile,

parroci della provincia padovana offrono i dati della situazione e ne danno una
pri della visita pastorale, diventano una fonte di particolare interesse per la oltre i paesi europei, Germania, Austria, Svizzera e Francia. Come si vede, i
conoscenza della storia religiosa e sociale delle comunità cristiane.
Questionari dei vescovi e relazioni dei parroci, dunque, sono fonti per lo spiegazione.
studio dell'emigrazione, man mano che l'interesse dei vescovi si rivolge alla Ma è soprattutto sotto l'angolatura pastorale che i parroci considerano il
fenomenologia sociale e alle inquietanti innovazioni culturali che essa espri­ fenomeno: pur sottolineando l'assoluta necessità, essi rilevano le gravi conse­
me. Sulla evoluzione dei questionari delle visite pastorali si è cominciato a guenze in campo sociale, etico e religioso 24 . La guerra e l'emigrazione stanno
riflettere da quando, nel 197 6, a Vicenza, si è svolta una tavolta rotonda, orga� turbando l'ordine tradizionale di questi paesi padovani e l'emigrazione incide
nizzata dal Centro studi per le fonti della storia della Chiesa nel Veneto e nel a livello più profondo sulla popolazione: essa ha una portata "rivoluzionaria" .
Mezzogiorno, diretto da Gabriele De Rosa 22, Dalla analisi dei questionari Sradicati dal proprio humus culturale e religioso, gli emigrati vanno assumen­
adoperati nelle visite alle diocesi di Padova, Verona, Vicenza, Treviso, Vene­ do acriticamente nuovi modelli di pensiero e di comportamento. Il parroco di
zia, Chioggia, Adria, Cenada, risulta che nell'arco dell'Ottocento, i vescovi Campese rileva che l'emigrazione non ha introdotto ancora la incredulità, né
non manifestarono attenzione ai fenomeni sociali di grande portata che stava­
no cambiando la società italiana. Tutto questo emerge, invece, nel Novecento,

23 L. BJLLANOVICH, I parroci e i problemi del primo dopoguerra nella zona montana-pedemonta­

in «Ricerche di storia sociale e religiosa», 1972, l , pp. 333-34 1 .


na della Diocesi di Padova. Dagli atti della seconda visita pastorale del vescovo Pellino (1921-1923),
22 Gli atti sono editi in «Ricerche di storia sociale e religiosa», 9, gennaio-giugno 1976, pp. 5-169. 24 Ibid. , pp. 371-379.
La tipologia delle fonti ecclesiastiche 255
254 Salvatore Palese

1 9 1 1 - 1912, segnalata da De Spirito 26 , dove le annotazioni riguardo all'emigra­


la indifferenza, «ma una freddezza» riguardo alla religione. A Calvena il par­
zione risultano rare.
roco sègnala che quattro bambini non sono stati battezzati e due di essi sono
6. Invece, nelle relazioni ad limina che i vescovi ogni triennio mandavano a
nati in America. Il parroco di Salagua annota che l'assenza di sette mesi dalla
Roma, a partire dagli anni Ottanta dell'Ottocento, cominciano le annotazioni
parrocchia determina l'abbandono dell'istruzione religiosa. Quando ad emi­
sull'emigrazione. «È il fatto nuovo che preoccupa i vescovi delle regioni meri­
grare sono le famiglie intere, esse diventano più compatte; viceversa avviene,
dionali», come ha rilevato Antonio Cestaro 27,
quando a partire sono alcuni soltanto. Dai parroci è espressa la preoccupa­
Queste relazioni vengono consegnate ancor oggi, quando i vescovi si recano
zione per il rifiuto della tradizione religiosa e l'abbandono della prassi sacra­
in religiosa visita alla tomba dell'apostolo Pietro in Vaticano e a quella di s.
mentaria.
Paolo nella omonima basilica fuori le mura, e quindi vengono ricevuti dal
Un altro esempio viene dalla visita pastorale che Nicola Monterisi compie
papa. Consuetudine antichissima che Sisto V rimise in vigore nel 1585 e
nella diocesi di Monopoli negli anni 1 9 14 - 1 9 15 , studiata di recente da
Benedetto XIV estese a tutti i vescovi del mondo nel 17 40. La periodicità era
Vincenzo Robles. Il riferimento all'emigrazione lo si trova in tutte le relazioni
triennale per i vescovi italiani, quadriennale per gli altri, fino al 1 909 quando la
dei parroci, a testimonianza della centralità del fatto nella trasformazione
circolare della Congregazione Concistoriale del 3 1 dicembre fissò la periodicità
della società pugliese. «L'emigrazione ha contribuito a far perdere alla gio­
quinquennale per l'intero episcopato cattolico con un turno specifico per aree
ventù femminile la riservatezza e la modestia». «Produce gravi inconvenienti
geografiche determinate. Tale periodicità è stata poi recepita nel can. 341 del
per quanto concerne il matrimonio», aggiunge il canonico Samarelli: spose
Codice di diritto canonico 28.
abbandonate ed esposte ad illecite tresche e mariti che nelle Americhe si
Il valore storico di questa fonte è discusso perché le relazioni riflettono otti­
danno ad altri amori. Anche al ritorno si verificano inconvenienti, come l'ab­
ca e capacità di giudizio sintetico di ciascun vescovo. Ma la loro utilità è da
bandono delle antiche fidanzate per altre dalla dote più consistente e gli stra­
tagemmi delle mamme, con superstizioni e "buone e cattive arti" per forzare

tutti r conosciuta, almeno per orientare ulteriori ricerche. Se quelle compilate
nel Se1cento erano prevalentemente occupate dalla descrizione materiale della
lo sposo a sposare le ragazze disposte alla "fuga amorosa" . Un altro parroco
diocesi, quelle del Settecento appaiono più interessanti per le informazioni che
di Monopoli riferisce che «dalle Americhe proviene qualche caso di malthu­
danno delle istituzioni ecclesiastiche, delle iniziative promozionali del clero e
sianismo ( . .. ) pratiche spiritiche con tavolini parlanti». L'emigrazione produce
dell'associazionismo confraternale; infine quelle dell'Ottocento cominciano a
anche uno spirito critico nel popolo; un parroco afferma che esso «è sugge­
registrare le modificazioni radicali che andava originando la politica dei gover­
stionato dalle idee socialiste e dagli immigrati dalle Americhe poco bene verso
ni liberali nei vari paesi europei ed esprimono preoccupazioni per i fenomeni
il clero»; altri rilevano l'inizio della propaganda protestante e l'introduzione
di laicizzazione e di indifferenza religiosa che cultura e movimenti politici
di qualche Bibbia, libro pressoché sconosciuto alla maggior parte dei mono­
vanno provocando tra i fedeli.
politani. In positivo, un parroco di Cisternino sottolinea che le rimesse degli
Dalla articolazione: diocesi-istituzioni-vescovo-clero-religiosi-popolo, tipica
emigrati fanno calare la piaga dell'usura: «e ciò a causa delle ricchezze che
dell'Ottocento, si passa, in quelle del Novecento, a una presentazione della
situazione diocesana più articolata ed approfondita, e al tempo stesso più
vengono dall'America» 25.
Ed altrettanto significative sono le notizie che forniscono la prima visita
attenta alla società e allo sviluppo del mondo cattolico. A questa evoluzione
pastorale del vescovo di Tricarico Delle Nocche nel 1 923 e quelle dei vescovi
spinse la circolare più volte ricordata del 1909 che diede ai vescovi lo schema
di Caltanissetta, studiate da Cataldo Naro.
Ma se risaliamo cronologicamente ai decenni precedenti, le visite pastorali
diventano meno eloquenti, come, ad esempio, quella di Cassano Jonico del
26 A. DE SPIRITO, Parroci ed emigranti. cit., p. 674 .
. 27. A.
..

�:
C�STAR , a parrocchia nel Mezzogiorno dalla Restaurazione ai giorni nostri, in La parroc­
chza zn Italza nell eta contemporanea. . cit., pp. 70-7 1 .
28 Per queste relazioni, cfr. V. BARTOCCETTI, Limina apostolorum, in Enciclopedia Cattolica, VII,
.

25 Cfr. V. ROBLES, Un vescovo meridionale per una chiesa meridionale. Monopoli 1913-1919, in A.
FINO - S. PALESE - V. ROBLES, Nicola Monterisi in Puglia, Galatina, Congedo, 1989, pp. 261-264.
coli. 1360-1361.
256 Salvatore Palese

da seguire. Dopo le notizie per un quadro statico de a di�ces � �


, preciso e com­ SÉGOLÈNE DE DAINVILLE-BARBICHE
pleto, si passa ad una serie di domande raggruppa�e m � che nguarda�o
.

il culto e la fede, i compiti personali del vescovo, il funz10na


c pltoh,
n: ento della. cuna, Les sources de l'histoire de l'émigration italienne en France conservées
il clero in generale, i capitoli delle chiese cattedrali e delle

c lese coll�g1ate, le aux Archives nationales�'
parrocchie, il seminario diocesano, gli istituti religiosi ma � hih e quelli e�m1�
� . .

assoc1az1on�
nili; quindi si chiede del popolo, delle istituzioni giov�n�l, delle
, della stampa e del
laicali, dei pii luoghi, delle opere pie e delle opere soc1ah
giornali. Complessivamente i quesiti sono 150.
Quanto riguarda le emigrazioni potrebbe trov�rsl a ? · 143 c e
.
� ?
si iferisce �
non è fatta mal esphc1 ta menz10 ne 2 .
alle opere sociali; ma del fenomeno

vescovili �
Sono queste le fonti ecclesiastiche centrali e periferiche, papali, Il est difficile de présenter les sources relatives à l' émigration italienne en
parrocchiali, per studiare le vicende degli emigra ti it �liani nell'Eu rop � e negh France de 1870 à 1970, conservées aux Archives nationales. En effet, celles-ci
delle loro fauche , del
altri continenti, e per seguire la storia del loro coragg10 e sont réparties entre plusieurs fonds, provenant des nombreux services et des
loro dolore e della loro speranza. différents ministères qui ont eu à s' occuper de l'immigration et des étrangers
en France en fonction de leur compétence respective l . La question de l'immi­
gration revèt divers aspects: législatif, policier, juridique, économique et social,
voire religieux. Dans la présente communication, nous nous efforçons de mon­
trer l' apport des Archives nationales dans ces différents domaines, en insistant
sur la provenance et la nature des documents, et en signalant aussi les lacunes.
Nous ferons tout d'abord quelques remarques préliminaires:
- Les Archives nationales sont complémentaires des Archives départementa­
les, dont traite la communication de monsieur Bernard: un rapport de préfet,
par exemple, peut se trouver sous forme de minute dans un dépot d'Archives
départementales et en originai aux Archives nationales. Pour certains types
d'affaires (une demande de naturalisation entre autres), on peut avoir à la fois
un dossier à l' échelon départemental et un dossier à l' échelon national. Mais

'� Avec la collaboration de Jeannine Charon, Patricia Gillet, Françoise Hildesheimer, Lucien

Lajonchere, Geneviève Le Moel, Catherine Pelletier, Yvonne Poulle.


1 Rappelons que les Archives nationales conservent les archives provenant des ministères et des
administrations centrales de l'Etat. Depuis 1969, les versements se font principalement au Centre
cles archives contemporaines à Fontainebleau. Pour les documents conservés à Fontainebleau,
nous indiquerons le numéro de versement à Fontainebleau suivi de la cote interne des articles.
Abbréviations utilisées:
AN, pour Archives nationales, Paris.
29 Il testo del questionario è in «Il monitore ecclesiastico», 21, 1909, pp. 529-546. CAC, pour Centre des archives contemporaines, Fontainebleau.
258 Ségolène de Dainville-Barbiche Les sources de l'histoire de l'émigration italienne en France 259

par ailleurs, il existe aussi dans les fonds cles Archives nationales cles docu­ compétences ont d'ailleurs variées pendant la période consideérée) avec des
ments qui ne fìgurent pas dans le fonds départementaux: rapports destinés au perspectives à la fois policières et sociales: il s' agit d'une part de contròler les
ministre, décisions fìnales etc. et, à l'inverse, dans les Archives départementales flux migratoires, de surveiller les activités des étrangers, notamment des réfu­
fìgurent cles pièces qui ne se retrouvent pas dans les fonds nationaux. giés, susceptibles de troubler l'ordre public, d'autre part de leur assurer pro­
- Beaucoup de documents ne concernent pas exclusivement les italiens, tection et insertion.
mais les étrangers toutes nationalités confondues et sans que celles-ci soient
prédsées.
- Dans l' ensemble, les fonds des Archives nationales relatifs à l' émigration Contrale, statistt'que, surveillance
sont moins riches pour la période 1 870- 1 890.
Les archives provenant du Ministère de l'intérieur (sous-direction des étran­
gers et de la circulation transfrontière notamment) et du Ministère du travail
Documents legislatz/s (direction de la population et cles migrations) contiennent de nombreux dos­
siers relatifs à la réglementation et à l'organisation générale de l'immigration.

1935- 1 93 7 (AN, P, 15 173 ) ; mais les Archives nationales sont beaucoup plus
Les archives provenant de l' Assemblée national (AN, série C) contiennent Pour l'Italie, la documentation remonte aux conventions franco-italiennes de
cles projets et propositio ns de lois, accompag nés de rapports , de pièce s

(CAC, 760 135 l TR 20174, 770623 l TR 20279, 790259 l DPM 1, 8 1020 1 l


annexes, relatifs aux étrangers en général, pour la période 1 88 1 - 1 9 1 9 (la suite riches sur les accords franco-italiens d'immigration de la période 1946- 1 965

DPM 50, 8803 12 l MI 34 153 à 34 156, 8905 1 9 l MI 893 8-3 8 ) . Ainsi l'accord de
cles sessions n'a pas encore été versée) . Les préoccupations cles législateurs
semblent avoir été principalment les conditions de séjour cles étrangers en

France (AN, P 15589; CAC, 880502 l MI 34379).


France (notamment la taxe de séjour), l'emploi cles étrangers et la protection 1947 a été précédé en 1946 de notes et de travaux statistiques sur les italiens en
du travail national (C 3 3 25 , dossiers 1373 à 1379; C 5404, dossiers 1206 à
12 1 1 ; C 5486, dossiers 1567 à 1573 ; C 5594, dossiers 1 864 à 1 876; C 5 659, dos­ La réglementation porte aussi sur des problèmes précis:

co-italiennes, pour la période 1 946- 1980 (CAC, 8 1 0201 l DPM 50, 850087 l
seirs 1 7 15 à 1724; C 7323 , dossiers 1442 à 1449; C 7398, dossiers 1388 à 1393; - Celui de l'immigration clandestine et de la surveillance des frontières fran­

MI 267 19, 8803 12 l MI 34 155, 880502 l MI 34379 et 34382 , 8905 1 9 l MI


C 7725, dossiers 6668 à 6679) .
Nous signaleron s aussi l'enquete faite en 1 884 par une commissio n de

- Les saisonniers italiens, pour la période 1 948- 1 970 (CAC, 7704 16 l DAS l
députés sur la situation cles ouvriers de l'agriculture et de l'industrie en France: 8938-38 et 3 9).

4-4 à 8, 8 10201 l DPM 50, 880084 l DPM 233 , 880502 l MI 34347, 8905 19 l
elle comporte, classées par départements, les réponses qui ont été faites par les
maires, les sodétés de secours mutuels, les syndicats professionnels, au que�
stionnaire envoyé par la commission; s' agissant d es Italiens, on dépouillera MI 893 8-3 9) .
plus particulièrement les réponses provenant cles départements frontaliers 04 - L' action sociale en faveur cles travailleurs italiens, notamment la Sécurité
du Midi (C 3326 à 3373 , dont C 333 1 pour les Alpes-Maritimes et C 3336 pour sociale, pour la période 1915- 1974 (CAC, 760228 l SS 354, 790022 l DSS 161 ,
les Bouches-du-Rhòne) . 810201 / DPM 50) .
Toutefois la préparation cles importantes lois de la fin du XIXe siècle sur la .
Le �tatut et le contròle cles étrangers en France pendant la seconde guerre
naturalisation des étrangers en France (lois du 26 juin 1 889 et du 22 juillet mondtale font l'objet de plusieurs dossiers provenant du Secrétariat général du

880502 l MI 34342 à 34346). Signalons entre autres un dossier de 1942 relatif


gouvernement (AN, F60 487, 492 et 493 ) et du Ministère de l'intérieur (CAC,
L' application de la législation sur l es étrangers, la réglementation qui
1 893 ) a laissé peu de traces dans la série C2.
en
et le� aux italiens naturalisés français (AN, F60 1507 ) et un dossier sur les com­
merçantes italiens de 1 94 1 à 1 945 (CAC, 880502 l MI 34346) .
découle, sont du ressort de diférents ministères (dont les appellatio ns

••. Les dossiers que nous venons de dter sont essentiellement des dossiers de
.

Prin cipe ou de documentation administrative, comprenant: les textes des


2 Voir cependant C 54 10, dossiers 1513 à 1515; C 5601, dossier 2602.
260 Ségolène de Dainville-Barbiche
Les sources de l'histoire de l'émigration italienne en France 261

accords, des notes de synthèse, des correspondances ministérielles� Ils sont Pour la période antérieure, il convient de se reporter aux publications sui­
complétés par des archives - plus ou moins bien conservées - d' organismes
vantes:
nationaux s'occupant de l'immigration: - Compte général de l'administration de lajustice civile et commerciale, publi­
- Les procès-verbaux de séances de la commission interministérielle perma­ cadon périodique qui contient entre autres une statistique des naturalisations
nente de l'immigration, de 193 6 à 1938, et pour l'année 1 946, qui sont certai­ par nationalité (AN, AD XIX J 3 , 14 cartons pour la période 1820- 1932).
nement très lacunaires (AN, FGO 497 et 1007) . - Statt'stique des naturalisations de 1870 à 1940, brochure publiée en 1 942
- Les archives du Haut-Comité de l a population, pour l a période 1945 à 1970,
par l'Institu national de la statistique (AN, AD XIX X 23 ).
relations avec des organismes étrangers (CAC, 860269 l DPM 2 1 0 a, 220).
qui a dans ses attributions la question de l'immigration et a, par conséquent, des Nous en venons à des documents de nature baucoup plus policière et indivi­
duelle, relatifs à la surveillance des étrangers établis en France. Celle-ci est
1980 (CAC, 7603 9 l ONI l à 46 et 850705 l DPM 205 et 206).
- Les archives de l'Office national d'immigration, pour la période 1946 - effectuée par des services dépendants du Ministère de l'intérieur (direction des
. renseignements généraux, direction de la surveillance du territoire) , qui ont
Ces deux derniers fonds comportent des textes constitutifs, des procès-ver­ cles agents sur tout le territorie; les préfets servent de relais de transmission, de
baux de réunions, des études de synthèses. sorte que les archives dont nous allons traiter peuvent etre complétées par des
Nos archives sont, par contre, très pauvres en matière d'organismes interna­ fonds conservés dans les Archives départementales.
tionaux3 . C'est un constat qui n'est pas très étonnant. En France, en effet, le Ainsi, la surveillance des frontières avec l'Italie, le compte-rendu des inci­
Ministère des affaires étrangères gère lui-meme ses propres archives, indépen­ dents de frontières survenus, plus généralement la surveillance des italiens en
damment des Archives nationales. Pour toutes recherches portant sur des France, font l' objet de rapports des commissaires spéciaux de Menton et de
négociations d'accords d'immigration avec l'Italie ou sur des problèmes suppo­ Modane, de notes de police et de documents annexes, comme extraits de pres­
sant l'intervention des deux gouvernements, il convient de s'adresser au service se, tracts (AN, f7 12573 à 12575, f7 13453 à 13466) qui couvrent, avec des
des Archives diplomatiques du Ministère des affaires étrangères4• lacunes, la période 1873 à 1934.
Nous avons déjà fait brièvement allusion aux statistiques de 1946 concernant On pourra consulter aussi les états départementaux d' étrangers établis à la
statistiques portant sur la période 1 945 - 1 96 1 (CAC, 8803 12 l MI 34 154 et
les italiens en France à propos de l'accord de 1947; elles sont complétées par des suite de l'obligation imposée en 1888 à tout étranger résidant en France de
faire une déclaration de résidence (AN, f7, 12587 à 12589, f7 1283 8, pur la
34 155). Quoique générales, on pourra consulter en outre les statistiques annuelles période 1888- 1906).
des étrangers au Ministère de l'intérieur (CAC, 870799 l MI 33 161 à 33 170)5.
des étrangers résidant en France, de 1950 à 1978, provenant de la sous-directioh La surveillance porte particulièrement sur des groupes "sensibles": les anar­
chistes en premier lieu à la fin du XIXe siècle, puis viennent pendant l' entre­
deux-guerres les fasdstes, les antifascistes, les terroristes de toute sorte, qui se
livrent d'ailleurs en France à leurs propres luttes internes (AN, f7, 13053 à
3 Voir toutefois dans CAC, 770391 l TR 20196 et 20197 les procès-verbaux de réunions du
comité de réadaptation des invalides tenues à Rome en 1956 et en 1959, et dans CAC, 8.80591 l.
13068, à signaler tout pariculièrement dans f7 13068 un dossier sur les anar­
,
chistes et révolutionnaires italiens de 1909 à 1 920; f7 13245 à 13252, f7 14744
'
DPM 304 un dossier sur le projet de création en Italie d un centre international de forma t!On pro• à 14748). Un fonds très important concerne la surveillance du parti fasciste ita­
fessionnelle pour émigrants.
, . . . lien en France, de 1920 à 1940 environ (AN, F7 157661 à 15923, dit "fonds
4 Voir notamment les séries suivantes: série Z Europe ( 1 9 1 8-1940), serle Y lnternatwnalç,
(1918- 1940), fonds des relations commerciales (1920-194 0) ' �érie C ad�inistrati;� (1895-1 94 )..,� Fascio" ); il comprend principalement les dossiers individuels des membres du
_ .
MINISTÈRE DES RELATIONS EXTERIEURES, Les archives du Mtntstere des relattons exterteures. Ht_ to re parti. On trouvera aussi des dossiers constitués sur tel ou telle personnalité ita­
: ; ,
et guide, Paris 1985, Tome 2, Guide, pp. 523 ; MINISTÈRE DES AFFAIRES ÉTRANGÈRES, Etat genera! lienne suspecte d'acrtivisme politique en France dans le fonds "Panthéon"
(appelé ainsi en raison de la célébrité des personnes et des affaires concernées),
5 Voir aussi dans CAC 880591 l DPM 305, la note statistique mensuelle sur !es mouvement�;
des inventaires des archives diplomatiques, Paris 1987, pp. 249. .
1880 -1945 environ (AN, f7 15924 à 16028); citons, par exemple, les dossiers
;
d'immigration diffusée pa l 'ancien Ministère des affaires sociales (1967 - 1970). Des statistiques de
de Giuseppe et Ricciotti Garibaldi (AN, f7 159582) Il ne faudrait pas oublier
! y
l'immigration, de 195 1 à 1983, provenant du service central de Ia ?o ice de ai� �t des .
_
sont conservées à la mission des Archives nationales auprès du Mtmstere de l mteneur.
.. non plus de faire des sondages dans la centaine de liasses concernant les acti-
262 Ségolène de Dainville-Barbiche Les sources de l'histoire de l'émigration italienne en France 263

ou telle situation confl.ictuelle liée à l'immigration (AN, p7 12734 à 12763 , p7


activement ses militants dans la main-d'oeuvre immigrée (AN, F7 13 090 à
vités du Parti communiste de 1918 à 1936; celui-ci a recruté, en effet, assez
12970 à 13042).
13 190). Depuis la fin de la seconde guerre mondiale, les activités cles diffée­

gration italienne, et la surveillance aussi! (CAC, 850087 l MI 26724 à 2673 1) .


rents mouvements et groupuscules ont continué et prospéré au sein de l'immi­
A/faires judiciaires
Dans tous ces cas, il s' agit de listes, de notes de synthèse, de rapports cles
agents de renseignements ou cles préfets, de dossiers individuels. Les interfé­ Une source non negligeable pour l'histoire de l'émigration italienne est
rences avec les Archives départementales sont nombreuses: monsieur Bernard représentée par les archives judiciaires, qui ont d' ailleurs cl e s liens avec les
signale entre autres dans sa communication un fond sur l'anarchie conservé archives policières: un dossier de police aboutit souvent à une affaire instruite
aux Archives départementales cles Bouches-du-Rhone. auprès d'un tribunal.
Corrolaire de la surveillance cles étrangers sont les expulsions d'indésirables: Les Archives nationales ne conservent pas les dossiers d'instruction cles
les Archives nationales conservent 600 liasses de dossiers individuels d'expul­ procès jugés dans les différents tribunaux (ceux-ci sont à rechercher dans les
sés et d'interdits de séjour, toutes nationalités confondues, pour la période Archives départementales), mais conservent la correspondance cles procureurs
1889- 1906 (AN, F7 13 988 à 14591)6. généraux cles cours d'appel avec le Ministère de la justice (division criminelle)
La sollicitude du Ministère de l'intérieur s'est penché aussi sur les associa­ sur les affaires criminelles et correctionnelles de leur ressort, où s' exerce l' ac­
tions italiennes en France. Rappelons que le controle cles associations étrangè­ tion publique. Ces affaires font chacune l'objet d'un dossier classé dans l'ordre
res en France a été organisé par le décret-loi d'avril 1939, en plein contexte de chronologique d'ouverture ou par matière, qui peut comporter, outre les rap­
guerre et de propagande nazi. Les associations étrangères doivent obtenir une ports du procurerur général, cles extraits de presse et la minute cles réponses
autorisation, qui peut etre refusée ou retirée ultérieurement par le ministère. faites au procureur général. Le fond, qui comprend plus de 4.000 liasses, cou­
Le retrait d'une autorisation n'implique pas forcément cles raison politiques, vre sans lacune la période 1890 à 1955 (AN, BB18 15 15 à 4384, 6001 à 6870 et
mais simplement que l'association s'est dissoute elle-meme ou a cessé ses acti­ 7000 à 7243 ). Son intéret est exceptionnel, car il présente une vue d' ensemble
vités pendant plusieurs années; ainsi en est-il de plusieurs dossiers de retraits de l'activité judiciaire pénale en France.
d'autorisation qui concernent cles sections de la société Dante Alighieri ou des S'agissant cles affaires où sont impliqués cles immigrés italiens, on relève cles
associations d' anciens combattants italiens; par contre il y a aussi cles dossiers crimes et délits anarchistes: citons, par exemple, le dossier concernant l'assassi­
de retraits ou de refus d'autorisation pour des motifs politiques frappant nat du président de la République française Sadi Carnot par Caserio en 1894
(AN, BB18 6459 et 6460). On relève aussi d'innombrables rixes entre ouvriers
800042 l MI 15 167 à 15206, 850087 l MI 2672 1 à 26723 , 870799 l MI 33 1 10 à
notamment cles associations féministes italiennes vers 1 948-1949 (CAC,
it�liens et �ran çais, pre�ve que l'émigration italienne en France ne s'est pas
.
33160). Ces dossiers comportent cles rapports, des enquetes de police, éven­ fatte sa�s reactlons hostiles de la part cles populations locales qui reprochaient
.
aux ltahens de leur voler leur travail. Monsieur Bernard cite dans sa communi­
tuellement les status cles associations concernées, la liste de leurs dirigeants et
concernent principalement la période 1947- 197 8 environ. cation la lamentable affaire d'Aigue-Morte où plusieurs ouvriers italiens furent
Pour conclure sur les aspects policiers de l'immigration, citons les rapports massacrés en 1893 ; celle-ci donne lieu aussi à un dossier dans la sére BBlB
(BB18 1947, dossier 2246 A 93 ). Les ouvriers italiens furent impliqués en outre
périodiques cles préfets, cles commissaires spéciaux et de police, sur l'état
d'sprit, la situation économique, l' agitation syndicale, dans les départements , dans de nombreuses grèves et contlits liés à celles-ci. D' autres furent accusés

Pl'tce, Lucehini, arretés pour installation clandestine d'un


d'spionnage, comme un certain avocat italien antifasciste Pertini et son com-
de 1901 à 1938; classés par départements, ils sont susceptibles de refléter telle ' '
poste radiotélé-
graphique à Eze dans les Alpes-Maritimes en 1928- 1929 (BB18 6092 dossier 20
BL 299). '
6 Voir aussi les dossiers de principe conservé dans AN, F7 12586 et CAC, 89 0519 l MI 8938- Mentionnons pour finir les dossiers de demandes d' extraditions, de 1899 à
18 et 21 pour la période de référence, et des états signalétiques d' expulsés pour la période 1913- 193 0; classés par ordre numérique, ils sont actuellement pratiquement inutili-
1943 dans CAC 8905 1 9 l MI 8938-21 à 23 et dans AN, F7 14654 à 14659.
264 Ségolène de Dainville-Barbiche Les sources de l'histoire de l'émigration italienne en France 265

sables faute d'instruments de recherche alphabétique; cependant nous savons Nous observerons toutefois que certaines demandes ont été rejetées à l' échelon
que le gouvernement fasciste fìt un certain nombre d� demandes d'�xtradition départemental et n'ont par conséquent jamais été transmises au ministère.
de réfugiés politiques italiens en les colorant de pretextes de drolt commun D ' autre p art, les dossiers parisiens sont conservés intégralement, alors que
(BB t s 14105 à 14238) . ceux des départements ont pu faire l'objet d'éliminations systématiquess.
Les décrets de naturalisation et d' admissions à domicile ont été publiés au
Bulletin des lois jusqu'en 1 93 0, au ]ournal o/ficiel à partir de 1924 et encore à
Naturalisations, aide sociale présent. A partir de 1 900, il peut étre commode de consulter la Liste alphabéti­
que des personnes ayant acquis ou perdu la nationalité /rançaise par décret, 2
Jusqu'à présent nous avons parlé essentiellement de l'émigration-repression; volumes pour la période 1 900- 1 920, 5 volumes pour la période 1 92 1 - 1 93 0 ,

répudié la nationalité /rançaise, l volume pour la période 1893 - 1945 ; ces publi­
mais l'histoire de l'émigration italienne en France, c'est aussi celle d'une inté- complétée par la Liste alphabétique des enfants d'étrangers ayant décllné ou
gration;
Les Archives nationales conservent, en un fonds remarquablement complet cations sont poursuivies périodiquement par la sous-direction des naturalisa­
depuis 1 8 1 4 , les dossiers de demandes de naturalisatio�s e.t d'admi�sions à tions. Comme ces décrets et listes publiés indiquent les lieux de naissance des
domicile (celle-c i précéd ait obligatoirement la natura hsatwn depms 1849 personnes, c'est à partir de ceux-ci qu'on peut établir une statistique des
jusqu'à sa disparition en 1 927) , instruites par le bureau du sceau �u Ministère Italiens naturalisés en F rance9.
de la justice et, depuis 1945, par une sous-direction des naturalisatl.ons. . Monsieur Bernard fait allusion à la question de la révision des naturalisation
Les dossiers de la période 1 870 à 193 0 sont conservés aux Archtves nattona­ accordées de 1 927 à 1940, mise en piace par le régime de Vichy: les avis de la
les et représentent 12 .250 liasses (AN, BB11 1 142 à 133 9 1 ) ; ceux de la période commission de révision figurent dans les dossiers de naturalisations parisiens
suivante, jusqu'en 1954, sont conservés au Centre des archives con;�mpora�es eux-méme et n'ont pas fait l'objet de dossiers distincts au minisère de la Justice.
(CAC, 770850 à 790864 l BB11 13392 à 35752) . Les dossie�s ulterteurs n o�t La loi de 1 889 a reprécisé les conditions dans lesquelles un enfant méme
pas encore été versés. Le classement étant numérique dans l ordre chron�logt­ mineur, né en France de parents étrangers peut étre naturalisé français par sim­
que d'ouverture des dossiers, ne tient donc aucunement compte des nattona­ ple déclaration auprès du juge de paix de son domicile (évitant ainsi la procédu­
lités d'origine; cependa�t des fìchiers alphabétiques - très complexes ! - éla­ re de la naturalisation par décret). Toutefois ces déclarations ont donné lieu à
cas
borés par le service lui-méme permettent de retrouver dans la plupart des l'ouverture de dossiers au bureau du sceau, puis à la sous-direction cles naturali­
tel ou tel dossier à partir du nom du naturalisé (AN, fìchiers cotés dans la sous­ sation; les dossiers de naturalisations par déclarations sont conservé avec les dos­
série BB27, notamment BB27 124 1 à 1247, pour la période 1848- 1883 , qui vient siers de naturalisation par décrets, mélangés, puis par tranches séparées depuis
. 1927 . Pour la période 1889- 1903 , il existe aux Archives nationales 18 registres
d'étre microfìlmé)7.
La compo sition de ces dossie rs est restée remarquablem ent homog ène d'enregistrement au minisère de la Justice des dossiers de naturalisations par
, que
depuis le xrxe siècle: lettre de l' étranger qui demande sa naturalisatio� . : déclarations d' enfants d' étrangers nés en France (BB29 436 à 453 ) comportant:
stionnaire imprimé rempli par la préfecture du département de domtc �
�l (a les noms, prénoms, dates et lieux de naissance des enfants déclarés français,
otnt,
Paris la préfecture de police) relatif aux ascendants, descendants et conJ. dates des déclarations, etat-civil des pères ou mères faisant la déclaration au nom
ue du deman deur, ptèces de l'enfant. Malgré la brièveté de la période concernée, ces registres ne sont pas
ressources niveau d'assimilation et attitude politiq
' pari'
d'etat-civil mention de la décision prise au niveau du service . Le dossier sans intérét pour une étude statistique des immigrés de la seconde génération.
sien a sa c�ntre-partie dans les archives départementales: les deux dossier s se
Bernard;
complètent et ne font pas double emploi, camme le montre monsieur
' 8 Les Archives nationales conservent sous les cotes p7 12602 à 12625 cles formulaires de
demandes de naturalisations remplis dans les préfectures, transmis au ministre de l'Intérieur avec
naturalisa­
7 Les fichiers de la période postérieure à 1930 sont restés à la sous-direction cles l'avis du préfet concerné, pour la période 1899-1906 (classement alphabétique annuel).
tions.
9 Voir aussi les publications statistiques que nous avons signalées précédemment.
266 Ségolène de Dainville-Barbiche Les sources de l'histoire de l'émigration italienne en France 267

La naturalisation par décret est une procédure assez longue, financièrement fonds prove�ant d�s s� ciétés d'�xploitations minières ou d'usines métallurgi­
couteuse malgré les exonérations possibles; elle suppose une volonté d' assimi­ ques. suscepttbles d av01r employe une nombreuse main-d'oeuvre étrangère.
lation à la communauté française. En caricaturant, le profil type de l'italien Cltons, par exemple, les archives cles établissements Arbel, société de con­
naturalisé est celui d'un homme, souvent marié à une française de souche, par­ struction métallurgique qui avait cles usines dans les départements de la Loire
venu à une certaine réussite sociale (un maçon devenu entrepreneur, par exem­ et du Nord (70 AQ, une cinquantaine d'articles sur le personnel, de 1895 à
ple) et d'un age suffisamment respectable pour ètre dégagé des obligations 195 6),, cell�s d�s mines et usines de Decazeville dans l'Aveyron ( 1 1 0 AQ, une
militaires en France ! douzame d artlcles sur le personnel, de 1878 à 194 1). Les types de documents
conservés sont des registres de comptabilité, cles dossiers relatifs au recrute­
ment du personnel, aux grèves, pour la fin du xrxe siècle et la première moitié
Avant d' en arriver au stade de la naturalisation, l' émigrant peut avoir besoin
de l' aide du pays d' accueil. Celle-ci est représentée aux Archives nationales par
quatre liasses de dossiers d' aide sociale en faveur d' émigrants italiens, prove­ du xxe siècle.
nant du Service social d'aide aux émigrants (AN, 44 AS 158 à 161)1°. Ces dos­ Sans constituer forcément une émigration définitive, de jeunes italiens ont
siers, classés alphabétiquement, comportent des renseignements sur les res­ pu poursuivre cles études dans les facultés ou les grandes écoles françaises. On
sources et la situation familiale des demandeurs, et concernent la pério de se reportera à ce sujet:
1942-1971. - aux archives provenant de l'académie de Paris (AN, sous-série AJ16) qui con­
cement notamment les anciennes facultés parisiennes, les relations de l'université
de Paris avec les univers�tés étrangères, du début du xrxe siècle à nos jours,
Aspect economiques et culturels - aux archives de l'Ecole nationale supérieure des beaux-arts et de l'École
nationale supérieure cles arts décoratifs (AN, AJ52 et AJ53) , fin du XVIIIe - pre­
Les aspect économiques de l' émigration italienne ont déjà indirectement mière moitié du xxe siècle.
évoqués tout au long de cette communication et plus précisémment à propos
I:emigration
de l'enquète parlementaire faite en 1884 sur la situation cles ouvriers en France
(AN, C 3326 à 3373 ) . Citons en outre: religieuse
- cles états et pièces diverses relatifs à la main-d'oeuvre étrangère, notam-
ment italienne, employée par l' Administration cles travaux publics pendant la Pour terminer, nous parlerons brièvement d'une émigration un peu margi­
première guerre mondiale (AN, F14 1 1332 et 12352) , nale, puisqu' en principe elle n'a pas fait souche: selle de prètres italiens. En
- une enquète de 1922 (d'ailleurs d'origine policière) sur les exploitations 1887, période d'anticléricalisme et d'antipapisme assez virulents en France, le
agricoles appartenant à des étrangers, dont les résultats, transmis par les pré­ m�istre cles cultes lança une enquète auprès cles préfets et cles évèques sur les
_
p�et�es etrang ers employés dans les différents diocèses. Les réponses des
fets, sont classés par départements (AN, F7 135 18 et 135 19). .
Mais l' essentiel des sources relatives aux aspects économiques de l' émigra­ �1oceses de N1ce, de Marseille, de Montpellier notamment, comportent des
tions italienne en France doit ètre recherché aussi dans les archives des entre­ hstes et cles renseignements sur le clergé italien employé dans ces diocèses
prises elles-mème, dont un certain nombre sont conservés au Centre cles archi· (AN, F19 3 125, voir aussi dans F19 3 126 le dossier du diocèse de Paris). Dans le
ves du monde du travail à Roubaixll. On prètera une attention particulière aux mème contexte, les prètres italiens de Paris ont fait l' objet de tout un dossier
.
de plamtes, de 1888 à 1897, auprès du ministre cles cultes (AN, F19 6069).

lO
: Conclusion
Organisme d 'origine privée créé en 1924 travaillant en liaison avec !es différentes admini
strations concernées. Voir aussi dans CAC, 760140 l TR 10381 à 10786, !es archives du Fonds
d'action sociale pour !es travailleurs migrants et leur famille ( 1945-1966). Nous voici parvenu au terme de cette rapide présentation des sources de
1 1 Les fonds d'entreprise conservés aux Archives nationales, dans la série AQ, ont été tran•
l'histoire de l'émigration italienne en France, conservées aux Archives nationa-
sférés à Roubaix en 1995.
268 Ségolène de Dainville-Barbiche Les sources de l'histoire de l'émigration italienne en France 269

les . Rappelons en conclusion que les documents cités ne sont pas tous commu­ APPENDICE
nicables: si le délai commun est de 3 0 ans, il est de 60 ans pour les archives des
services de police mettant en cause la vie privée ou la sùreté de l'Etat; il est de
100 ans pour les dossiers judiciaires12. Instruments de recherche
Insistons aussi sur le fait que n otre recension n'est pas exhaustive: y échap­
pent les archives du Ministère de la défense (Services historiques de l'armée de ARCHIVES NATIONALES, Etat général des /onds, tome II, 1789-1940, Paris 1978,
terre, de la m arine et de l' armée de l' air, chateau de Vincennes, 94300 pp. 656; tome V, 1940-1958, Fonds conservés à Paris, 1988, pp . 468 (ce colume com­
Vincennes), les Archives économiques et financières près le Ministère de l'eco­ porte l'état des inventaires correspondant aux fonds décrits).
nomie et des finances ( 13 9 rue de Bercy, 75572 Paris cedex 12), les archives du ARCHIVES NATIONALES, Etat des inventaires, tome II, 1789-1940, 1991, pp. 298.

!es administrations qui en dépendent, tomes I à III, série F, sous-séries F à p9o, Paris
Ministères des affaires étrangères (37 quai d'Orsay, 75007 Paris), qui sont Etat sommaire des versements /aits aux Archives nationales par !es ministères et

1929-1962, (4 voll.; Supplément aux tomes I à III, Paris 1962, pp . 470; Table alphabé­
gérées par ces ministères eux-memes, indépendamment des Archives nationa­
les . Or en matière d' émigration , l es archives d u Ministère d es affaire s
étrangè)res sont un complément indispensable, comme nous avons eu précé­ tique des tomes I à III et du supplément, Paris 1972, pp. 300, Tome IV, Série BB,
demment l' occasion de le dire. sous-série BB1 à BB34, Paris 1947-1956, 3 fasce. (fase. 3: table alphabétique).

AQ), tome I, 1 à 64 AQ, par B. GILLE, Paris 1957, 154 pp.; tome II, 65 à 1 19 AQ,
Quoi qu'il en soit, et en dépit de ses inévitables lacunes, nous espérons que Etat sommaire des archives d'entreprises conservées aux Archives nationales (série
cette recension apportera une utile contribution au vaste programme de pro­
spection de sources sur l'historie de l' émigration entreprise par les Archives par I. GUERIN-BROT, Paris 1977, paginé 155-334.

AS (1 à 75 AS), par F. HILDESHEIMER et B. JOLY, Paris 1990, pp. 120.


d'Etat d'ltalie. Etat sommaire des archives d'associations conservées aux Archives natt'onales: série

Patrimoine archivistique contemporain des ministères sociaux. Etats des verse­


ments d'archives publiques des administrations centra/es du Travail, de l'Emploz; de la
Formation pro/essionnelle, de l'Action sociale, de la Sécurité sociale, de la Population

Fontainebleau) , par F. BosMAN, Paris 1991, pp. 272.


et de la Santé aux Archives nationales (Centre des Archives contemporaines de

Archives contemporaines du ministère de l'Intérieur. Etat des versements d'archi­


ves effectués aux Archives nationales et conservés au Centre des Archives contemporai­
nes de Fontainebleau, sous la direction de J.P DEFRANCE, Paris 1995, pp. 476.
.
Beaucoup de fond conservés à Fontainebleau n'ont pas fait l'objet de publica­
tions imprimées, mais seulement de répertoires numériques détaillés dactylo­
graphiés ou de tirages sur papier d'applications bureautiques, consultables aux
Archives nationales ou au Centre des archives contemporaines à Fontainebleau (en
raison de la date des documents, certains ne sont pas communicables au public).
Il convient aussi de signaler la bibliothèque des publications officielles du Centre
des archives contemporaines à Fontainebleau; elle conserve les périodiques, études,
rapports, ouvrages, publiés par les ministères et organismes publics. Quoique non
exhaustives, ses collections sont susceptibles de compléter en partie les fonds que
nous avons décrits précédemment et sont facilement accessibles par une base de
données informatique (base CAC).
12 Le délai de 100 ans est pratiqué aussi actuellement pour !es dossiers de naturalisations.
Les sources départementales /rançaises de l'immigration italienne 271

BERNARD GILDAS but de faire de la place . Depuis la fin de la dernière guerre les recensements ne
sont plus tenus qu' en un seul exemplaire conservé dans la commune.
Les sources départementales /rançaises de Nmmigration italienn e Un comptage séparé est fait pour les étrangers depuis le recensement de
(1 870- 1 9 70) 185 1 (il n'en fut pas dressé en 1856) . C'est ainsi que l'on sait qu'il y avait
193 . 178 italiens en France en 1901, 485.958 en 193 1 , et le chiffre commença à
décro:ìtre à partir de 1936 (405 . 159) pour n'etre plus que 190.240 en 1982.

ments de 1 8 70 à 1 9 70 �'
Renseignements d'ordre individuel donnés par les listes nominatives des recense­

RECENSEMENT � � � '.D
� è}; :9
00 ..-< '.D ..-< o ,-( '.D ,-( ..-< ..-<
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l'- 00 00 o-- o o o ,-( N '.D '.D
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,--< ,-( ,-( ..-< ,--< ,--< ..-< M ,-( ,-( ..-<
,-( ,-( ..-< ,-( M M

l. Nom . . . . . . . . . . . . . . . . x x x x x x x x x x x x x x x x x
Remarques préliminaires x x x x x x x x x x x x x x x x x
2. Prénoms . . . . . . . . . . . . .
3. Age . . . . . . . . . . . . . . . . . x x x x x x x

Ces sources sont inégalement conservées. Les services d' archives ne conser­ 4. Année de naissance . . . . x x x x x x x x x

vent que ce qui leur est versé. Or souvent les administrations ont procédé dans 5. Date de naissance . . . . . x

le passé à des éliminations inconsidérées. 6. État civil . . ' . . . . . . . . . x x

Autre problème: la plupart des registres, cartons ou liasses concernant les 7. Profession . . . . . . . . . . . x x x x x x x x x x x x x x x x x

8. Adresse . . . . . . . . . . . . . x x x x x x x x x x x x x x x x x
étrangers se présentent toutes nationalités confondues. Par exemple une liasse
9. Nationalité . . . . . . . . . . . x x x x x x x x x x x x x x x x
concernant des naturalisations pourra concerner des italiens, mais aussi des
10. Lieu de naissance . . . . . x x x x x x x x
belges, des espagnoles.
11. Position dans le ménage x x x x x x x x x x x x x x x

12. Patron, ouvrier, employé x x x x x x x

13 . Résidence au précédent
ARCHIVES DEPARTEMENTALES recensement . . . . . . . . . x x

La France est divisée en départements avec à la tete de chacun une préfectli­ * Extrait de B. GILDAS, Guide des recherches sur l'histoire des/amilles, Paris 1981 , p. 88.
re et son préfet. Chaque département dispose d'un service d'archives départe­
mentales. Nous verrons successivement les différents types d'archives que l'ori
peut y trouver. Naturalisations

On trouvera des dossiers de demandes de naturalisation. Certaines sont


Recensements de population rejetées, ajournées sans suite. Il peut exister aussi des dossiers de contrale des

Concernent les français, mais aussi les étrangers . Réalisés tous les cinq ans de
naturalisés et des dossiers d' acquisition de la nationalité française par mariage.
Si jusqu'à la fin du Second Empire les naturalisations (toutes nationalités
1836 à 1936 ils sont moins fréquents depuis la dernière guerre. Ces recensements confondues) ne représentent en France que quelques centaines de lettres de

re aux Archives départementales, un autre aux Archives communales). Une dr• .


nominatifs et statistiques ont été tenus - en double de 1836 à 1936 (un exemplai" naturalisation par an, elles en représentent 2.000 à 6.000 par an à la fin du
XIXe siècle et entre 15 .000 et 30.000 par an entre les deux guerres. On voit
culaire de 1887 heureusement peu appliquée a conseillé leur élimination dansle clone apparaìtre un problème de masse vers la fin du XIXe siècle.
272 Bernard Gildas Les sources départementales /rançaises de l'immigration italienne 273

A titre d'exemple les Archives départementales des Alpes-Maritimes conser­ vieillards dont 3.000 italiens, 6.000 familles y bénéfì.cieront de l'allocation aux
vent 37 registres de demandes de naturalisation pour la période allant de 1886 familles nombreuses; plus de la moitié sont italiennes. De meme 20% des
à 1946 et 210 liasses de dossiers individuels allant de 1860 à 1939. Mais d'au­ malades hospitalisés au titre de l' assistance médicale gratuite sont italiens2 .
tres départements peuvent avoir tout éliminé.
Ces dossiers sont conservés aux Archives départementales dans la série M
que porte sur la période 1800- 1940 ou dans la série Z (1800- 1940 également). Associations

siers sont en série W


Dans ce dernier cas, ils proviennent des sous-préfectures. Après 1940 les dos­
S'il est vrai qu'aujourd'hui il existe 450 associations italiennes en France3 on est
n existe un principe, pour chaque naturalisé deux dossiers de naturalisation en droit de s' étonner de ce que l' on trouve peu d' archives les concernant aux
dont l'un est conservé à Paris aux Archives nationales (série BB l l , avec tables Archives départementales. Dans les réponses qui nous ont été adressées on en
dans BB27) et un autre aux Archives départementales (série M, Z ou W). Les signale seulement trois en Savoie (Sodété musicale ouvrière italienne, 1928- 1930;
pièces demandées ont varié suivant les époques. Pour un cas étudié d'un italien Sodété de gymnastique Bonomelli, 1927; Union sportive italienne, 1938, toutes
naturalisé en 189 1 1 la seule pièce que l' on trouve en double (à la fois aux dans les fonds judiciaires en série U) et cinq dans le Vaucluse (sodété d'ouvriers
Archives nationales et aux Archives départementales) est un questionnaire italiens, 1902- 1939, dans 3 W 265 at aussi dans 4 X; sodété l'Italienne, 1921-1929
imprimé. Dans le dossier parisien on trouvera en plus la lettre manuscrite du à Avignon; la Fraternelle, 193 1-193 2 à Bollène; l'italienne de secours Umberto di
mari et celle de la femme demandant leur naturalisation. Le dossier départe­ Savoia, 1 923 - 1 938, à Cavaillon; Union et concorde, 1222-1928, à Sorgues.
mental comporte beaucoup plus de pièces: actes de naissance des parents, D'autres sodétés sont cependant créées à Carpentras et à Orange en 1919.
grands-parents (avec indication du village d'origine) , des enfants. Certifì.cat de En fait la loi de 1901 sur les associations oblige celles-ci à déposer leurs sta­
tous les employeurs successifs en France, montant du salaire. Attestation de tuts à la préfecture et la composition du premier bureau, mais bien rares sont
service militaire en Italie. Extrait de casier judiciaire français. Attestation du celles qui donnent ensuite signe de vie à l' administration préfectorale. Rares
maire certifìant que les intéressés demeurent bien dans le village depuis tant sont les rappels. Leurs archives sont essentiellement privées.
d' années. On trouve aussi la mention des opinions politiques. Toutes ces pièces En outre des associations peuvent concerner aussi bien des français que des
demeurent en préfecture où l' on trouvera aussi une copie du décret de natura­ étrangers. C'est ainsi que la loi du 15 juillet 1850 sur les sociétés de secours
lisation et un certificat d' admission à domicile. mutuels ne mentionne pas l'exclusion des non-français.
Cette dernière a été créée par la code Napoléon (1804) et ne sera supprimée
officiellement qu' en 1927, mais à partir de 1889 l' admission à domicile est
devenue une étape vers la naturalisation. Conflits du travail

Ceux-ci apparaissent à la fin du XIXe siècle entre français et italiens, mais


jusq'à la loi de 1898 aucune faveur n'est faite aux nationaux. Citons quelques
Assistance
conflits pour lesquels des cotes d'Archives nous ont été fourtìies:
Les dossiers d' assistance sont à chercher en série X des Archives départe­ Bouches-du Rhòne: conflits avec les italiens, 1882-1890 (XIV M 25).
mentales et en série Q des Archives municipales (bureaux de bienfaisance) . Gard: Affaire d'Aigues-Mortes 1893 : Rixes entre ouvriers français et italiens
Jusq'à la loi de 1898 il ne sera fait aucune distinction entre les nationaux et
les immigrés. Meme après cette loi l' assistance aidera fortement les étrangers.
Pour n'en citer qu'un exemple, dans les années vingt Marseille assistera 13 .000
2 G. NOUUEL, Le Creuset français. Histoire de l'immigration, XIXe-XXe siècles, Paris, Le Seuil,
1988, 441 pp., p. 120.
3 Relevé du Ministère cles affaires étrangères italien. Bulletin n. 4 du CDEl, p. 24 (artide de A.
l G. BERNARD, Un dossier de naturalisation, dans «Gé-Magazine», 1983 , 7 , p. 36-39. Bechelloni).
274 Bernard Gildas Les sources departementales /rancaises de l'immigration italienne 275

lors du levage du sei, avec mort d'homme. L'essentiel du dossier n'est plus con­
en série W des dossiers pour propos anti-français, défaut de carte d'identité d'é­
tranger, suicide, perquisition chez un italien, coups et blessures envers un italien
servé dans le Gard, mais aux Archives de la Charente dans les archives judiciai­
res. C'est en effet dans ce département que l' affaire fut jugée en dernier lieu. (en 1940), passage clandestin de la ligne de démarcation par deux italiens.
Les pièces font partie du dossier de procédure4. Les procès-verbaux de gendarmerie peuvent également ètre très utiles lor­
Hérault: Mise à l'index de la compagnie maritime franco-tunisien ne à squ'ils sont conservés soit dans les archives du Cabinet du préfet, soit dans les

n y aurait probablement un complément à trouver aux Archives municipales


Marseille et à Sète, parce qu'elle n'employait que des italiens, 1 903 (194 M 16). archives judiciaires, tous documents qui finissent où devraient finir aux
Archives départementales. Pour les Alpes de Haute-Provence que nous conti­
de Marseille et de Sète. nuons à prendre comme exemple on trouvera des rapports de gendarmerie
Meurthe-et-Moselle: Opposition d'ouvriers français à l'emploi de la main concernant entre 1940 et 1945: les relations d'un italien avec l'armée d'occupa­
d'oeuvre italienne, 1890- 1895 (lO M 3 6) . don, des incidents avec les troupes d'occupation italiennes, une dénonciation
Cette liste n'est évidemment pas exhaustive. anonyme d'un italien, l' arrestation d'un soldat italien en flagrant délit de vol, la
On sait aussi qu'en 1 899 à Bayonne (Pyrénées-Atlantiques) les ouvriers découverte d' effets militaires appartenant à l' armée italienne.
français du bàtiment protestent contre la loi à laquelle ils reprochaient de favo ­
riser l'emploi de la main d'oeuvre italienne et Gérard Noiriel (ouvrage cité, p.
177) précise que la toute jeune ligue des droits de l'homme et du citoyen joi­ 7. Cabinet du pré/et et police
gnit sa voix à celle des syndicats.
En fait jusq'à la loi de 1 898 aucune faveur n'état faite aux nationaux. Devant
ce sont chargés de l'ordre. n est impossible d'énumérer tous les cas de figures.
C'est dans ces fonds que l'on trouvera le plus d'affaires puisque préfet et poli­
l' afflux d' étrangers diverses mesures furent prises, cette année là et par la suite.
C'est ainsi que la loi du 1 9 juillet 1 93 4 écarta les naturalisés de la fonction - Collections de circulaires du Ministère de l'intérieur. En général incomplètes.
publique. Le front populaire renforça les mesures. Avec le retour de la droite Pas toujours conservées. Egarées parfois dans les dossiers ou conservées à part.
en 193 8 Daladier par décrets lois décida qu'à l'avenir les naturalisés n'auraient - Admission à domicile: voir ce qui est dit plus haut à propos des naturalisa-
le droit de vote que cinq ans après leur naturalisation et soumit les candidats à tions.
la naturalisation à un examen de français. En 1945 René Pleven reprit sensible­ - Naturalisations: voir plus haut.
ment les mème textes. Il fallut attendre 1978 pour supprimer les interdits pro­ - Cartes d'identité: la loi de 1893 oblige les étrangers à prouver leur identité.
fessionnels et 1983 pour supprimer l'inégibilité des naturalisés. Deux décrets d' avril 1917 rendent la carte d'identité (avec photographie) obli­
gatoire pour les étrangers vivant en France.
- Dossier individuels d'italiens (lorsqu'ils n'ont pas été éliminés).
Dossiers dejustice - Autorisations de séjour.
- Demandes de laisser-passer pour entrer ou sortir de France.
Outre l'affaire d'Aigues-Mortes citée ci-dessus, de nombreuses affaires fìnis­
- Recensements spéciaux d'étrangers, nominatifs, qualquefois mensuels,
saient en justice. Je citerai comme exemple les types d' affaires qui nous ont été
quelquefois par province d'origine.
signalés par les Archives département ales de Haute-Provence (chef-lieu à
- Révisions de naturalisation sous le régime de Vichy ( 15 .000 retraits dont
Digne). Pour la période de l'entre deux guerres le meurtre d'un agent consulaire
6.000 concernant des juifs).
italien en 193 1 par un militant anti-fasciste (3 V 1/459). Mais c'est surtout pour
- Clandestins.
la période de la guerre de 1939-1945 que les Alpes de Haute-Provence signalent
- Internements, notamment pendant les guerres.
- Expulsions : le principe est introduit par la loi du 28 vendémiaire an VI,
confirmé et organisé par la loi du 3 décembre 1849 qui restera en vigueur pen­
dant près d'un siècle.
«L'Histoire», 1979, 10, p. 23-3 1 .
4 P. MILZA, Le racisme anti-italien en France. La tuerie d'Aigues-Mortes (1893), dans
- Surveillance des anarchistes italiens: Dossiers dans de nombreux départe·
276 Bernard Gildas Les sources départementales /rançaises de l'immigration italienne 277

devrait
ments. Signalons tout particulièrement dans les Bouches-du Rhone le fonds 90 J: stre d'immatriculation à la mairie ou au commissariat de police. On
Archives du centre international de recherche sur l'anarchie, 1920-1970 avec donc les retrouver, mais les quelques sondages que j' ai pu effectuer me laissent
répertoire numérique détaillé en cours. Ce fonds qui comprend un centaine de assez sceptique sur leur conservation.
mètres linéaires est composé pour l' essentiel de coupures de presse et d'imprimés. Je terminerai par un type de document peu connu: les registres de popula­
octobre
- Surveillance cles Garibaldiens (après la guerre de 1870). Dossiers signalés tion créés par les lois des 22 juillet 1791 et 10 vendémiaire an IV (2
dans les Alpes-Maritimes et l'Hérault. 1795) sur la police municip ale. Ces registres donnent le nom, l'age, le lieu de
- Espionnage: nombreux dossiers. naissance, le dernier domicile, la professio n, les moyens de subsistan ce et l' é­
- Assignation d'étranger à résidence. poque d' entrée dans la commune. J' ai découvert l' existenc e de ces registres
allant
- Internements: Par exemple en Isère, à Fort-Barreaux pour la période 1940- aux Archives municipales de Nancy où ils sont conservés pour la période
1943 : 130 liasses en série R (la série R est consacrée aux affaires militaires). de 1793 à 1929 et où ils constituent une série de 2560 registres5 . Le recense­
- Allocations aux familles de militaires italiens payées par le consulat d'Italie ment était fait annuellement, maison par maison, étage par étage. Peu de villes
pendant la guerre de 1914-1918. On en conserve cles états dans les Bouches­ (ou d'archives départem entales, lorsq'ils y ont été déposés ) en conservent
du-Rhone (2 R 91). d' aussi belles collections et rares sont les vilies qui ont tenu et conservé ces
- Arrestations de déserteurs italiens pendant la guerre de 1914-1918. On en documents. Signalons Charleville (Ardennes) qui les a tenus de 1792 à 193 9,
signale dans le Bouches-du-Rhone (2 R 132). Strasbourg, de 1797 à 1 87 1 , Metz, de l'an II à 1906 et aussi Lyon, Nantes,
- Rapatriements d'italiens (dans l'Ain par exemple 6 liasses de dossiers indi- Alençon, Toulouse (pour cette dernière ville il ne subsiste que cles fragments).
viduels en série M pour la période 194 1- 1 94 3 ) . Les étrangers y sont recensés au meme titre que les français.
- Fetes franco-italiennes à l a fin de l a guerre de 1914- 1918.
- Le mouvement fasciste.
- Notes de synthèse cles Renseignements généraux. Peu nombreuses parce ARCHIVES DU MONDE DU TRAVAIL
que peu versées. Signalons en Meurthe-et-Moselle une note de 18 page et
datant de 1965 sur la colonie italienne et l'immigration d'origine italienne dans Par Archives du Monde du Travail on entend surtout les archives industriel­
ce département. les, mais aussi les archives syndicales. Depuis la fin de la guerre un certain nom­
- Et caetera. bre de services d'Archives se sont fait verser ou déposer divers fonds. En outre à
Roubaix doit s'ouvrir bientot un centre spécialisé dans la réception de ces fonds,
mais il est probable qu'il ne recevra que cles fonds du nord de la France. On ne
ARCHIVES MUNICIPALES peu manquer d'etre frappé par les problèmes que posent ces fonds sur le plan
de la quantité. Les Houillères du Nord représentent 9.000 mètres d'archives
Parmi les séries conservées aux Archives municipales et susceptible d'inté­ conservées en plusieurs lieux; les archives du Creusot conservées au Creusot
resser les chercheurs citons les séries E (état civil, parfois conservé en série meme représentent 5 .000 mètres et 2.000 tiroirs de plans. Les archives de Pont­
GG), F (population: notamment les recensements), I (Police: notamment pas­ à-Mouss on ont déjà été exploité es sur le plan de l'immigration italienne .
seports, immigration, étrangers, associations), Q (assistance: les bureaux de D' autres fonds sont conservés aux Archives nationales.
bienfaisance font souvent plus attention à l'ancienneté dans la commune qu'à Les types de documents qui intéressent l'immigration sont les suivants: les
la nationalité) , R (Instruction publique, écoles). dossiers individuels, les registres d' entrée et de sortie, les registres cles travail­
En fait les documents sont très inégalement conservés. Les Archives munici­ leurs étrangers, les registres des caisses de retraite, les déclarations d' accident
pales de Nice par exemple ne conservent presque rien sur l'immigration. Celles et les fiches de paie.
de Marseille davantage.
Signalons que la loi du 8 aoiìt 1893 avait décidé que tout étranger arrivant
dans une commune pour y exercer un emploi devait y etre inscrit sur un regi- 5 Voir «Gé-Magazine», 1984, 23.
278 Bernard Gildas

ARCHIVES RELIGIEUSES
PAOLA CORTI

Il Y a là une source sans doute peu exploitée pour l'instant. Les italiens étant
. Fonti e archivi per una storia dell1immigrazione italiana nell}area
de celle� -? Pe�vent etr� co�servées dans les paroisses (sacristie ou presbytère),
cathohques ont souvent eu des liens avec les paroisses catholique. Les archives
parigina: un itinerario di ricerca�'
' A

. ,..
vo1re a, l eveche , aux Archives départementales
et parfms deposees .
Outre les re�istres paroissiaux où seront inscrits les baptemes, mariages et
rehg1�ux, outre les cor�esponda�ces, on se doit de signaler un type
, .
sepultures
de document tres peu connu: les etats des ames (status animarum, libri anima­

�Ul concerne la France j'ai essayé avec l'aide de mes confrères de dresser une
rur:z) . Leur tenue par le clergé a été ordonnée par le concile de Trente. En ce

liste de ceux conservés pour l' Ancien Régime6. Mais on en trouve également

pour le IXe siècle et meme pour le XX:e siècle, ce qui semble beaucoup plus
rare. Qu y trouve-t-on? Le serie nominative e le fonti autobiografiche degli emigranti italiani negli archivi
qu'un village fait 3 00 àmes, 500 àmes, c'est-à-dire 3 00 ou 500 habitants. Il s'a­
Le mot " àme" s'entend au sens d"'habitant" . On dit parfois en France
di Parigi

qu'o� Y inscrive divers renseignements. Je prendrai comme exemple un état


git donc parfois d'un simple recensement, mais le concile de Trente demandait
Si illustra qui uno dei possibili approcci alle fonti archivistiche per la storia del­
l'immigrazione italiana nell'area parigina: il percorso di ricerca che consente di
des ames concernant la paroisse de Chindrieux en Savoie, dont les archives
ricostruire una storia qualitativa dell'esodo e di risalire all'esperienza individuale
sont déposées aux Archives départementales. Le registre d' état des àmes a des
e familiare degli emigranti. Nella capitale francese, prima ancora di arrivare alle
colonnes imprimées qu'il suffisait au curé de remplir. Il a été tenu de 1848 à
indispensabili testimonianze autobiografiche, si può utilizzare a tale scopo anche
1 856 mais les renseignements qu'il contient débordent sur le début du XXe
un'interessante documentazione conservata presso i più noti archivi pubblici e
siècle. Le registre a des colonnes pour les nom, prénom, date de naissance
presso le meno conosciute sedi diplomatiche italiane. Nei centri di documenta­
d�t': de la première communion et de la confirmation, date du mariage, d � zione parigini esistono infatti importanti serie nominative, numerosi documenti
deces et une colonne pour les observations dans laquelle je lis au hasard des
personali, copiose raccolte di atti privati e ricchi repertori anagrafici relativi agli
men;l�ns du type: «américain revenu au pays; célibataire, domestique chez un
.
immigrati italiani. Si tratta di carte archivistiche utilizzate per lo più per le ricer­
t�l; �p1c1er». En fait le concile de Trente aurait voulu qu' on y mette des appré­
.
che giuridiche e istituzionali sulla normativa riservata agli stranieri in Francia o
clatlons plus personnelles et c'est ce qui fait peut-etre que les curés français les
per le indagini statistiche e quantitative. Tali fonti, esaminate attraverso diversi iti­
ont tenus avec une certaine réticence. Je me souviens avoir vu vers 1930 donc
nerari di indagine, possono servire invece a tracciare anche le vicende di interi

à une dat� t�ès récente, a �ention: «Il ne pratique pas, mais il est meille r que � nuclei domestici, di reticoli parentali, di catene migratorie locali o professionali.
mes paro1ss1ens». Le dela1 de consultation de ces documents est de 120 ans.
D�s dérogations peuvent etre demandées. Ces registres qui, je rappelle, sont
tres rares, concernent tous les paroissiens y compris étrangers.
'
* Questa relazione conserva la struttura e l'esposizione dell'intervento orale presentato nell ot-
tobre del 1990.
Abbreviazioni:
ANP, Archives nationales de Paris
AD, Archives départementales
ACP, Archivio del consolato italiano di Parigi
CGE, Commissariato generale dell'emigrazione
6 G. BERNARD, Guide des recherches sur l'histoire des /amilles, Paris 1981, pp. 149-150.
MAE, Ministero degli affari esteri
280 Paola Corti Fonti e archivi per una storia dell'immigrazione italiana nell'area parigina 281

Secondo queste prospettive, nelle pagine che seguono, più che fornire un mente esse giungevano da due dei tanti villaggi montani dai quali l'emigrazio­
quadro esaustivo della documentazione conservata negli archivi di Parigi, illu­ ne, dapprima stagionale e temporanea, e poi definitiva, si è diramata prevalen­
strata del resto in altri interventi, si cercherà di mostrare: temente verso le destinazioni europee della Svizzera e della Francia. In que­
- come, mediante alcune fonti nominative, sia possibile rintracciare i singoli e­ st' ultimo paese gli emigranti delle prime ondate ottocentesche - in massima
migranti e i loro gruppi familiari ottenendo informazioni altrimenti irraggiungibili; parte muratori con varie specializzazioni - si dirigevano verso le tradizionali
- che, proprio per rendere possibile tale risultato, è preferibile leggere la destinazioni vicine al confine e, in seguito, soprattutto dopo la guerra, verso le
sostanziale unità del percorso migratorio passando dalle fonti nominative con­ più lontane regioni settentrionali del Nord e dell'area parigina.
servate nelle località di partenza alle serie nominative reperibili all'estero; Come avveniva in gran parte dell'emigrazione italiana in Francia, anche in
- quanto, in ogni tipo di analisi, sia utile confermare i dati tratti dalle fonti questi casi le scelte per Parigi e la sua Banlieue erano il frutto dello spostamen­
mediante verifiche incrociate su archivi e serie documentarie differenti e - lad­ to degli itinerari migratori verso quelle regioni francesi dove stava avvenendo
dove questo obiettivo sia possibile - anche mediante l'uso delle testimonianze la grande ricostruzione postbellica. La nuova politica demografica intrapresa
autobiografiche - epistolari, memorialistica, diari di viaggio, repertori fotogra­ dalla Francia durante questi anni ebbe infatti l'immediato risultato di richiama­
fici, interviste degli emigranti: un materiale che, proprio nell'area parigina, è re sul proprio territorio nazionale gran parte della manodopera maschile che,
reperibile presso un importante centro di documentazione; durante la guerra, aveva momentaneamente interrotto il flusso regolare al di là
- come, infine, la lettura di questi documenti offra l'opportunità di mettere a delle Alpi.
fronte immagini e informazioni fornite da diversi osservatori e come, negli inevi­ Tra gli altri dipartimenti del Nord, quelli della Seine e della Seine et Oise
tabili scarti derivanti da questo confronto, non solo si traggano nuovi prudenti furono tra i più frequentati dai lavoratori stranieri; in particolare fu molto forte
moniti alla cautela euristica, ma si ricavino anche altri elementi di conoscenza. l'attrazione che su di essi esercitò la Banlieue parigina3. Non era infatti raro che
Nel seguire questa traccia espositiva si prenderà spunto dall'indagine con­ gli emigranti giunti nelle città settentrionali per ricostruire gli edifici distrutti
dotta direttamente da chi scrive su due delle tante catene migratorie di murato­ dalla guerra convergessero in seguito verso la capitale francese alla ricerca di
ri piemontesi stabilitesi nella Banlieue parigina negli anni tra le due guerre, un lavoro più stabile e sicuro; e non era neppure infrequente che, dopo aver
dopo una lunga esperienza di esodo temporaneo nelle località francesi vicine al raggiunto una posizione di lavoro meno precaria, essi richiamassero in Francia
confine italianol . le loro famiglie, stabilendosi così all'estero in modo definitivo.
Per la manodopera piemontese dell'edilizia era diventato assai difficile con­
servare in questi anni il consueto costume migratorio temporaneo; e molti
Dal Piemonte alla Banlieue di Parigi: gli itinerari degli emigranti furono i motivi che contribuirono a spezzare i legami con l'Italia. Tra questi
svolsero un ruolo determinante le clausole contemplate nei nuovi accordi fran­
Le correnti migratorie prese in considerazione provenivano dal Biellese, una co-italiani, stipulati nell'immediato dopoguerra, e precisati poi tra il 1 926 e il
nota area manifatturiera e migratoria del Piemonte nordorientale2. Più precisa- 193 1 . In questi anni, le norme internazionali per il reclutamento della manodo­
pera straniera furono sempre più vincolanti: si passò dalle intese esclusive per
esercitare il controllo sulla leva militare, la renitenza e le diserzioni, a una più
l P. CORTI, Paesi d'emigranti. Mestieri, itinerari, identità collettive, Milano, F. Angeli, 1990.

2 Per gli studi sul caso biellese si vedano le raccolte di saggi in: L:emigrazione biellese tra '800 e
'900, Milano, Electa-Fondazione Sella, 1986; Sapere la strada. Percorsi e mestieri dei biellesi nel
mondo, a cura di P. ORTOLEVA, C. OTTAVIANO, Milano, Electa-Fondazione Sella, 1986; L/emigra­
zione biellese nel Novecento, Milano, Electa-Fondazione Sella, 1988; Identità e integrazione. Fa­ 3 Cfr., tra gli altri, G. GOUTARD, Parsi au travail, Paris 1923; La croissance de la Banlieue parisien­
miglie, paesz; percorsi e immagini di sé nell'emigrazione biellese, Milano, Electa-Fondazione Sella, ne, Paris 1964; Histoire de l'Ile-de-France et de Paris, sous la direction de M. MOLLAT, Toulose 1973;
1990; P. CORTI, op. cit., P; AUDEN!NO, Un mestiere per partire. Tradizione migratoria da una vallata J.P. BRUNET, Saint-Denis la ville rouge. 1 890-1939, Paris 1 980; M. CARMONA, Le grand Paris.
alpina, Milano, Angeli, 1990; Studi sull'emigrazione. Un'analisi comparata. Atti del convegno storico I.:évolution de l'idée d'aménagement de la région parisienne, Paris 1986; Les crises de la Banlieue aux
internazionale sull'emigrazione (Biella 25-27 settembre 1 989), a cura di M.R. OSTUNI, Milano, XX siècle, in «Emploi et residence», 1986, 10; A. FoURCAUT, Bobigny Banlieue rouge, Paris 1986;
Electa-Fondazione Sella, 1 99 1 . Un siècle de Banlieue parisienne (1859-1964), sous la direction de A. FoURCAUT, Paris 1988.
282 Paola Corti
Fonti e archivi per una storia dell'immigrazione italiana nell'area parigina 283

estesa normativa riguardante le assunzioni, le pensioni, le successioni all'estero


Seine e della Seine-et-Oise passò dai 4.972.000 abitanti del 1 9 1 1 ai 6.300.000
e la cittadinanza4.
del 193 1 . A questo notevole incremento l'apporto dei lavoratori stranieri contri­
A queste spinte generali si aggiunsero inoltre tutte le motivazioni di caratte­
buì in modo davvero consistente: nel dipartimento della Seine i 204.000 immi­
re economico, che indussero gli emigranti a restare sul territorio francese: cen­
grati del 191 1 si moltiplicarono fino ai 433 .200 del 1 926, con un contributo glo­
trali, tra queste, le sfavorevoli condizioni dei cambi monetari. La rivalutazione
bale del 10%; dopo solo cinque anni, nel 1 93 1 , gli stranieri registrati nel solo
della lira, varata da Mussolini nel 1 926, non lasciava infatti alcun margine di
dipartimento della Seine erano 459.498, mentre, in quello della Seine-et-Oise,
guadagno per quei lavoratori temporanei che emigravano all'estero contando
122.446 . Attratti dall'enorme sviluppo delle lottizzazioni, anche i muratori ita­
quasi esclusivamente sull'aggio del franco sulla lira. Per tutti questi motivi,
liani costituirono una buona parte di questa nuova immigrazione: già nel 1926,
infatti, i nostri connazionali occupati nei lavori di costruzione ammontavano a
molti emigranti preferirono abbandonare le loro consuetudini all'esodo tempo­
raneo, scegliendo sedi di lavoro più lontane e definitive, come la stessa perife­
14.532, nel dipartimento della Seine, e a 4. 172, in quello della Seine-et-Oise5.
ria della capitale.
Nel grande aumento demografico che investì la periferia parigina nel dopo­
Per chi decideva di restare all'estero, la Banlieue parigina presentava molte
guerra, l'arrivo degli emigranti italiani seguì i percorsi e i richiami tradizionali;
favorevoli opportunità, anche rispetto alla città di Parigi. Nella Grande Ban­
e gli insediamenti sul territorio francese furono guidati, come è ben noto, dai
lieue, di fatto, ancor più che nella Proche Banlieue, il dopoguerra aveva stimola­ meccanismi delle catene familiari, regionali e locali.
to una forte azione speculativa da parte delle grandi società immobiliari che,
proprio in questi anni, stavano soppiantando gli acquisti di terre intrapresi,
]}itinerario della
prima del conflitto, soprattutto dai privati. Coperta ancora di boschi, ricca di
ricerca
terreno agricolo e di incolti, la Banlieue era senza dubbio il luogo ideale per atti­
rare gli investimenti fondiari delle grandi imprese di costruzione. Qui, inoltre, il
Nella ricerca storiografica questo complesso tracciato di relazioni si può
basso costo dei beni fondiari, dovuto alla forte estensione degli incolti e delle
ripercorrere seguendo lo stesso cammino sulle serie archivistiche nominative, ·
paludi, e accresciuto ulteriormente dall'assenza dei servizi e dell'elettricità, offri­
ossia realizzando il paziente spoglio della documentazione conservata presso
va anche ai piccoli acquirenti la possibilità di comprare la terra in Francia.
gli archivi locali in Italia e arrivando poi a quelli dei comuni e dei dipartimenti
La Grande Banlieue diventava così doppiamente attraente per la manodope­
francesi.
ra che proveniva dalle lontane comunità rurali del Piemonte: qui, oltre ad otte­
Nel nostro caso l'itinerario dell'indagine è stato realizzato secondo quelle
nere il lavoro nei cantieri edili, i muratori piemontesi potevano anche realizzare
sequenze che, già accennate all'inizio, si rivelano di fatto assai utili per leggere
la radicata aspirazione al possesso fondiario. Di matrice piccolo-proprietaria,
l'unità del percorso migratorio dalla realtà di partenza ai suoi itinerari all'este­
molti di questi emigranti avevano conservato a lungo l'abitudine all'esodo tem­
ro. Questo obiettivo, che risulta uno dei più ambiti e più difficili da realizzare,
poraneo proprio per non perdere la complementarietà tra il lavoro itinerante, per l'eterogeneità delle fonti esistenti nei due territori d'indagine, può essere
l'allevamento domestico e la coltivazione agricola. Le aree periferiche della
sormontato appunto circoscrivendo l'ambito delle ricerche e osservando con­
capitale francese diventarono perciò molto più ambite in vista dei conveni�n7i cretamente il funzionamento di singole catene migratorie6.
acquisti di fondi che, benché disagiati e lontani dalle infrastrutture essenz1ah,
Prima di arrivare alle fonti dell'area parigina è stato quindi indispensabile
davano comunque un'insperata sicurezza economica.
avere a disposizione gli elenchi nominativi di famiglie, di singoli emigranti, di
Sta di fatto che, grazie alla forte attrazione esercitata dalla cintura periferica
imprese e ditte commerciali. Tali informazioni sono state tratte dalle anagrafi,
della capitale, nel corso di un ventennio la popolazione dei dipartimenti della

5 G. MAuco, Les étrangers en France, leur ròle dans l'activité economique, Paris 1932, pp. 285 sgg.
d'oeuvre étrangère en France, Paris 193 1 ; MAE, CGE. L'italiano alt'estero e la sua condizione giuri­
4 Recueil de conventions internationales relative à l'immigration et au traitement de la main 6 Cfr. per tutti, il numero monografico della rivista «Estudios Migratorios Latinoamericanos»,
1988, 8, dedicato alle catene migratorie. Cfr. inoltre gli altri studi condotti con lo stesso metodo e
dica secondo le legislazioni straniere e gli accordi internazionali in vigore, Roma 1934. pubblicati in vari numeri successivi di questa stessa rivista.
284 Paola Corti Fonti e archivi per una storia dell'immigrazione italiana nell'area parigina 285

dallo stato civile, dai fogli di famiglia e dai lasciapassare di viaggio conservati Le notizie che si possono trarre da quest'altra fonte nominativa sono diver­
presso gli archivi dei due comuni di provenienza. Attraverso lo spoglio di queste se; in primo luogo le pratiche di naturalizzazione forniscono tutti i dati anagra­
fonti italiane è stato possibile individuare nei comuni di Saint-Denis, Saint-Gra­ fici già desumibili dai Recensements; in secondo luogo esse contengono altre
tien, Livry-Gargan e Sevran, le località della Banlieue che, nella più ampia cintura annotazioni essenziali non solo per conoscere le motivazioni della richiesta
periferica della città di Parigi, attraevano maggiormente le due catene migratorie della nuova cittadinanza ma anche per avere informazioni sulla condotta politi­
campione. E solo dopo aver individuato i nomi e le destinazioni degli emigranti a ca e penale degli immigrati e, soprattutto, per disegnare la preziosa mappa
partire dalle fonti comunali italiane, si è potuto accedere alle sedi archivistiche degli spostamenti geografici delle correnti migratorie fin dal primo arrivo sul
francesi presso le quali trovare le altre serie nominative essenziali alla ricerca. territorio francese. Quest'ultimo dato non è facilmente ricavabile da altri docu­
Tra queste i Recensements quinquennali della popolazione francese sono i menti ed è invece essenziale per seguire l'incessante mobilità territoriale che
documenti indispensabili per individuare gli immigrati distribuiti nei quartieri e caratterizzava, tra le altre, anche le due catene migratorie esaminate - legate,
nelle strade delle città. Non solo in certi casi questi registri contengono le infor­ come si è già osservato - all'instabile mondo professionale dell'edilizia.
mazioni relative alle località di nascita o di partenza degli emigranti e permetto­ Gli spostamenti degli emigranti nei vari dipartimenti francesi sono ben trac­
no così una ricerca mirata anche senza altri riscontri, ma tali atti sono pressoché ciati nei dossier delle naturalizzazioni in virtù di quelle rigide norme di polizia
insostituibili per disegnare la composizione dei singoli nuclei familiari, i rappor­ che, fin dal 1 888, imponevano di registrare la presenza degli stranieri in Fran­
ti di parentela tra i conviventi e per ottenere le essenziali informazioni anagrafi­ cia9 e grazie anche al fatto che, all'atto della richiesta di cittadinanza, ogni emi­
che di ciascun emigrante. Insomma, i Recensements sono l'equivalente dei fogli grante era costretto a dichiarare sia la propria buona condotta in materia pena­
di famiglia dei censimenti decennali della popolazione italiana, con la differenza le, sia le diverse sedi di soggiorno entro i confini dello Stato. Tali dichiarazioni
sostanziale, tuttavia, che mentre in Italia questa documentazione è conservata dovevano essere poi confermate dalle varie prefetture, alle quali spettava di
presso gli archivi comunali - ed è quindi spesso irreperibile o risulta quanto controllare anche gli eventuali carichi penali dei richiedenti. Prima di concede­
meno lacunosa e incompleta - a Parigi, come del resto in ogni altra sede archivi­ re la cittadinanza agli stranieri, infatti, lo stato francese si garantiva contro ogni
stica dipartimentale della Francia, essa è ordinata e completa. Nella prima fase attentato al proprio ordine interno, scegliendo soltanto i cittadini di provata
della ricerca sul territorio francese - condotta presso gli Archives Départe­ buona condotta.
mentales des Yvelines, a Versailles, che contengono i censimenti dei già citati Se esaminati senza altri riscontri, tuttavia, neppure i dossier delle naturaliz­
comuni della Banlieue7 - sono stati ricostruiti pertanto gli insediamenti territo­ zazioni permettono la lettura qualitativa e individualizzante richiamata all'ini­
riali delle famiglie immigrate attraverso la fonte nominativa privilegiata per risa­ zio. Per ottenere un risultato più esaustivo è utile un ulteriore controllo sui già
lire ai reticoli sociali di quei "villaggi urbani" nei quali, come è ben noto, si citati documenti censuari e su altri atti personali.
ricomponevano sia le solidarietà parentali che quelle regionali e municipali. Tra questi ultimi va senz' altro segnalata, nella sede parigina, la fitta raccolta
I Recensements, tuttavia, non sono state le uniche fonti nominative utilizzate di pratiche individuali nominative conservate presso l'archivio del consolato
presso gli archivi pubblici di Parigi: negli Archives Nationales - conosciuti italiano: una fonte ancora pressoché inutilizzata e senza dubbio assai importan­
dagli studiosi dell'emigrazione soprattutto per la ricca documentazione relativa te per la ricerca. Tra le sue numerose carte archivistiche la prima sede consola­
alla normativa e alla legislazione sull'argomento - si può trovare anche la folta re italiana in Francia contiene infatti le pratiche relative a tutti quegli emigranti
raccolta delle pratiche personali delle Naturalisations. Fra queste, in ben venti­ che hanno dovuto ricorrere alla rappresentanza ufficiale del proprio paese per
cinque buste, contenenti circa un migliaio di carte individuali, sono racchiusi i la semplice richiesta del passaporto, per ottenere convalide di operazioni eco-
documenti relativi agli italiani8.

9 Per la normativa francese sugli stranieri, dalla prima legge sull'obbligo della dichiarazione di
residenza del 1888 ai successivi rinnovi la documentazione è conservata presso i vari Archivi dei
7 AD des Yvelines, Recensements 1931.
8 ANP, Naturalisations. I dossier che contengono fascicoli personali di immigrati piemontesi dipartimenti nelle serie dell' Etat nominati/ des étrangers qui se sont con/ormé à la loi comme
sono i sguenti: F7 12604; F7 12610; F7 12622; F7 12623; F7 12625. exerçants une pro/ession, un commerce ou une industrie.
286 Paola Corti Fonti e archivi per una storia dell'immigrazione italiana nell'area parigina 287

Secondo quanto si è potuto riscontrare in alcune interviste, infatti, le dichiara­


nomiche e finanziarie, per inoltrare domande di benemerenze, per ricevere protagonisti, è emerso il vero motivo di queste informazioni contraddittorie.
concessioni di lasciapassare o altri documenti analoghilO. I materiali conservati
presso la sede parigina del consolato italiano sono quindi un utile materiale zioni di disoccupazione da parte dei capofamiglia registrati nei censimenti ser­
amministrativo che, già di per sè, si può rivelare assai utile per una quantifica­ vivano a celare un'attività economica - quella imprenditoriale - ritenuta illega­
zione dei difficili rapporti degli emigranti italiani con le proprie autorità diplo­ le dallo Stato francese prima dell'avvenuta naturalizzazione11.
matiche in Francia. Le carte amministrative del consolato possono diventare Quest'ultimo richiamo alla decisiva funzione svolta dalle fonti orali offre lo
ancora più attraenti per una storia qualitativa dell'esodo, se messe a confronto spunto per concludere queste brevi annotazioni di ricerca, segnalando la pre­
con le fonti anagrafiche italiane, con le già citate serie francesi dei Recen­ senza di un importante centro di raccolta di fonti autobiografiche dell'emigra­
sements, con le altre carte nominative contenute negli archivi municipali e con zione italiana operante proprio nell'area parigina. Collegato all'Istituto italiano
i dossier delle naturalizzazioni. di cultura, nato nel 1984, e dotato anche di una propria rivista, il CEDEI (Cen­
Per mostrare l'importanza di questo richiamo metodologico può essere tro di documentazione per l'emigrazione italiana), si è fatto promotore di una
significativo ricorrere a un esempio tratto dall'indagine sui due campioni muni­ raccolta di materiale autobiografico che offre un notevole interesse euristico.

due guerre, i materiali raccolti presso il CEDEI sono assai utili per lo studio
cipali: un esempio che non solo mostra la necessità di integrare tutte queste Benché l'iniziativa si rivolga soprattutto all'esodo politico del periodo tra le
carte nominative, ma rivela anche il ruolo decisivo delle fonti autobiografiche.
Delle oltre duecento famiglie delle due catene migratorie, ne sono state tro­ dell'emigrazione nel suo complesso. Se si deve infatti riconoscere, con Pierre
vate circa un terzo nei fogli dei Recensements del l93 1, poche decine nelle pra­ Milza, che la storia dell'esodo politico e la storia delle migrazioni economiche
tiche di naturalizzazione, mentre la quasi totalità dei nominativi ricorreva tra le non vanno disgiunte12 e se si considera inoltre l'importanza centrale delle fonti
carte personali del consolato italiano. Ebbene, in almeno cinque casi familiari autobiografiche anche per la ricostruzione dell'esperienza migratoria 13, il
ricostruiti in questo censimento, la professione dichiarata dai capifamiglia era Centro di documentazione per l'emigrazione italiana di Parigi costituisce un'al­
quella di chomeur: disoccupato. Attraverso l'incrocio dei nominativi tratti da tra tappa indispensabile per ridisegnare il profilo qualitativo dell'esodo italiano
questi documenti, con quelli rintracciati nelle pratiche di naturalizzazione e nei in Francia. L'archivio delle fonti orali di questo importante centro di documen­
fascicoli personali del consolato, si è potuto tuttavia riscontrare che quanti si tazione rende quindi l'area parigina ancora più attraente per tutti coloro che
dichiaravano disoccupati nelle liste dei Recensements, di fatto chiedevano la intendono seguire questa linea di ricerca. Le autobiografie, le memorie e le

materiale nominativo che, nella capitale francese, si può consultare sia presso i
naturalizzazione francese «per estendere i propri commerci». fotografie conservate presso il CEDEI coronano infatti degnamente il ricco
Perché, dunque, questa discordanza, nello stesso anno, nei documenti degli
archivi dipartimentali, nazionali e consolari di Parigi? Perché la dichiarazione più importanti archivi pubblici che presso l'ancora poco conosciuto archivio
di disoccupazione da parte di chi inoltrava la richiesta della cittadinanza fran­ del consolato italiano.
cese in quanto imprenditore? Forse per nascondere attività che erano ritenute
illegali dalla legge che in Francia imponeva la cittadinanza agli imprenditori?
Oppure perché il 'vero' lavoro era considerato quello svolto da dipendente?
Probabilmente tutte le risposte hanno una loro validità. Si deve comunque
sottolineare che soltanto la lettura incrociata dei nominativi di serie documen­
tarie differenti ha posto in luce queste contraddizioni. E occorre anche richia­
mare il fatto che, soltanto nei casi verificati mediante i colloqui con i diretti 1 1 Per questa verifica si rimanda a P. CORTI, op. cit., pp. 223 sgg.
12 Cfr. le osservazioni introduttive di P. MILZA, in Les italiens en France de 1914 a 1940, Roma
1986.
13 Sulle testimonianze orali si veda, per tutti, le osservazioni e la bibliografia contenute in L.
PASSERINI, Storia e soggettività. Le fonti, la memoria, Firenze 1988. Per l' uso delle testimonianze
10 ACP, Pratiche individuali (schede in ordine alfabetico per cognome) . Gli estremi cronologici
. cit., pp. 25 1 -327.
orali nel caso dell'emigrazione biellese cfr. D. ALBERA, L/immagine dell'emigrante biellese, in
dei documenti esaminati nel corso della ricerca si estendono tra il 191 O e il 1955. Identità e integrazione . .

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