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it Sabato 18/5/2019 Anno 123 - numero 116 euro 2,00

BRACCIO DI FERRO ICARDI: «IO RESTO QUI» OGGI COL SASSUOLO DOPO IL CASO DE ROSSI

L’Uefa promuove l’Inter La Roma contestata

ora i conti sono a posto si avvicina a Gasperini
di Clari, Iaria di Pugliese, Zucchelli
3 PAG 12-13 (foto: Beppe Marotta, a.d. dell’Inter) 3 PAG 16-17 (foto: Gian Piero Gasperini, tecnico Atalanta)

Divorzio Allegri-Agnelli: fine di una grande storia di calcio

THE END
I L C O M M E N T O

CICLO SUPER
Max lascia la panchina della Juve dopo
5 anni e 5 scudetti. La causa? Divergenze
con Nedved e Paratici sui progetti futuri
MA L’AMORE di Bianchin, Bocci, Conticello, Della Valle 3 DA PAG 2 A 9
SI ERA SPENTO (Foto: Allegri festeggiato dopo uno dei suoi 5 scudetti con la Juve)

di Andrea Di Caro PAG. 2

E ADESSO CHI?
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

Da Simone Inzaghi a Sarri

Tutti vogliono la Signora... Simone Inzaghi, Sinisa Mihajlovic, Maurizio Sarri, Didier Deschamps, Antonio Conte, Mauricio Pochettino,
di Laudisa 3 PAG 3 43 anni (Lazio) 50 anni (Bologna) 60 anni (Chelsea) 50, c.t. Francia 49 (ex Chelsea) 47 (Tottenham)

PENULTIMA GIORNATA A L’AQUILA TAPPA ALLO SPAGNOLO BILBAO

Udinese e Genoa: una vittoria
per tenere lontani gli incubi Giro, alla scoperta
OGGI
UDINESE-SPAL (15)
CLASSIFICA
JUVENTUS 89 SPAL 42 della rosa di Conti
E Formolo avvisa i big
GENOA-CAGLIARI (18) NAPOLI 76 CAGLIARI 40
SASSUOLO-ROMA (20.30) INTER 66 BOLOGNA 40
DOMANI ATALANTA 65 FIORENTINA 40
CHIEVO-SAMPDORIA (12.30) MILAN 62 PARMA 38 di Ghisalberti, Gialanella, Nigro, Scognamiglio,
EMPOLI-TORINO (15) ROMA 62 UDINESE 37 Vernazza 3 DA PAG. 34 A PAG. 41
PARMA-FIORENTINA (15) TORINO 60 GENOA 36
90518

MILAN-FROSINONE (18) LAZIO 58 EMPOLI 35

JUVE-ATALANTA (20.30) SAMPDORIA 49 FROSINONE 24
NAPOLI-INTER (20.30) SASSUOLO 42 CHIEVO* (-3) 15 TENNIS: FEDERER SI RITIRA, OGGI SEMIFINALI
LUNEDÌ
LAZIO-BOLOGNA (20.30) JUVE CAMPIONE D’ITALIA, CHIEVO E FROSINONE IN B
Tsitsipas e Sakkari:
9 771120 506000

Magna Grecia a Roma

di Gene Gnocchi
CR7: «Domani giocheremo per Allegri».
E Nadal è un rullo
di Bertolucci, Cocchi, Crivelli, Esposito
«Dopo 36 gare sarebbe ora», dice Max. 3 PAG 52-53-55
 2 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
Primo piano/IL COLPO DI SCENA
LA PENSIAMO
COSÌ
di Andrea Di Caro
L’amore si era
consumato,
ma il ciclo
resta fantastico
L A C L A M O R O S A R O T T U R A
DIVORZIO JUVE-ALLEGRI
A DIVIDERLI IL MERCATO
E I CONFLITTI CON NEDVED
AGNELLI : «IL CLUB DEVE
GUARDARE AVANTI»
di Luca Bianchin INVIATO A TORINO
È finita
P
iove, fa un freddo che sembra
novembre ed è venerdì 17: come
cornice per la fine di una storia,
si è visto di peggio. Sembra un
film. La Juventus e il suo allena-
tore si separano con una nota di
tre righe quando tutta Torino
sta andando a pranzo: «Massi-
miliano Allegri non siederà sul-
la panchina della Juventus nella
prossima stagione 2019/2020».
L’Italia, raggiunta sui telefonini
o alla tv, quasi non ci crede.
L’#Allegriout, hashtag invocato
per mesi dai tifosi, si concretiz-
za così, davanti a una manciata
di persone arrivate alla sede del
club per qualche autografo.
«Sono convinto che la Juve
debba stare tra le prime otto
d’Europa», aveva detto Allegri
nella conferenza stampa
D Club e tecnico
a «Quando finisce
un amore» di
Cocciante a «La
nostra relazione» di
Vasco Rossi fino a «Insieme a
te non ci sto più» della Caselli
e chissà quante canzoni
vecchie e più recenti
potremmo utilizzare come
sottofondo per l'addio tra la
Juve e Max Allegri. Una lunga
storia d'amore (ma Gino Paoli
non c'entra) durata 5 anni e
caratterizzata da gioie e
vittorie. Perché ci si può
dividere sul gioco di Allegri
concreto ma non sempre
spettacolare, tra «risultatisti»
d’esordio e la missione, cinque
anni dopo, è compiuta. Alle 14
sarà di nuovo dietro un banco a
parlare ai giornalisti e darà un
suo punto di vista agli ultimi
cinque anni e agli ultimi cinque
giorni. Andrea Agnelli sarà al
suo fianco ed è logico immagi-
nare un clima disteso e parole
da addio consensuale. In quat-
tro parole, «fine di un ciclo».
Certo, non tutto è così semplice,
così armonioso.
La giornata
Max ieri ha lasciato la Continas-
sa salutando con i fari dell’auto,
gesto leggero, e in giornata, riti-
rando il Tapiro d’oro, ha scher-
zato come fa spesso. La legge-
rezza e la capacità di sdramma-
tizzare sono state a lungo un suo
tratto distintivo ma negli ultimi
tempi si sono un po’ perse. For-
se non è un caso. Da un paio
d’anni Allegri arriva alla prima-
vera con la sensazione di dover
fare i bagagli, ma quello che nel
2017 è stato un pensiero passeg-
gero e nel 2018 un’ipotesi seria,
ora è realtà. Il lento scivolare
verso l’addio è lo stesso di que-
sta tre giorni di dialogo, almeno
e «giochisti», si può anche
discutere l'impatto mediatico
e, in tempi di social, perfino la
simpatia del tecnico, ma i
numeri restano e sono
impressionanti: 5 scudetti
consecutivi, 4 coppe Italia, 2
supercoppe italiane, 2 finali di
Champions. Già, la
Champions, ecco l'unica
delusione dell'avventura
bianconera: averla sfiorata
quando la squadra era forte ma
non fortissima (e infatti perse
nettamente in finale contro
Barcellona e Real) ed essersi
fermati invece solo ai quarti
quest'anno che era stato
Una breve
nota annuncia
la rottura.
Hanno pesato
le diverse
valutazioni
sulla squadra
del futuro
che per Max
andava rifatta.
E quel feeling
mai sbocciato
con Pavel.
Cambierà pure
lo staff medico
chiamato Ronaldo per alzarla,
è un motivo di rimpianto. Ma si
sa, il calcio non è un album di
figurine e come dice Max,
anche il comprare il più forte
del mondo non garantisce
l’equazione con l’alzare il
trofeo più prestigioso. Vale per
la Juve, anche per le altre super
big quest’anno tutte fuori dalla
finale del Wanda. Certo fosse
riuscito a riportare a Torino la
Coppa oggi racconteremmo
probabilmente un’altra storia,
Ma Allegri sarebbe potuto
restare ugualmente e la
disponibilità sua e di Agnelli
appariva sincera. Senonché c'è
per come viene raccontata dalle
persone vicine agli eventi. La
cena con il presidente Agnelli,
mercoledì sera, è stata positiva:
i due si sono lasciati con l’idea di
rivedersi dopo qualche ora,
convinti di poter continuare. Il
meeting a quattro di giovedì
con Pavel Nedved e Fabio Para-
tici invece ha aumentato la pro-
porzione delle divergenze e l’ul-
timo incontro di ieri mattina ha
portato alla rottura. La squadra
è stata la prima a sapere. A mar-
gine dell’allenamento, Max ha
detto che Juve-Atalanta sarebbe
stata la sua ultima partita allo
Stadium e i giocatori hanno ap-
plaudito. Sono seguiti i logici
abbracci di addio e, per ora,
nessun messaggio social di sa-
luto: arriveranno tutti dopo la
conferenza?
I temi (e i medici)
I motivi del divorzio saranno
oggetto di tante domande ma
qualcosa si può già dire. Il pro-
getto ha pesato più del contrat-
to. A quanto si può capire, Alle-
gri aveva in mente una Juventus
diversa, in campo e fuori, di
quella ipotizzata da Nedved e
un momento anche nelle storie
belle in cui ti guardi, ti parli, e
capisci che non è più tutto
come prima, che manca
qualcosa di importante, una
«scintilla» per ripartire con le
stesse energie, ambizioni,
visioni. La presenza oggi in
conferenza stampa di Agnelli e
di Allegri insieme lascia
pensare che il distacco per
quanto rumoroso non si
accompagnerà a veleni. Certo,
ogni separazione, per quanto
di comune accordo, deve
essere stata preceduta da
qualche tensione durante la
stagione, qualche scelta non
Il comunicato ufficiale
● «Massimiliano Allegri non
siederà sulla panchina della
Juventus nella prossima
stagione 2019-2020...». Così
si apre il comunicato ufficiale
sul sito della Juventus poco
prima delle 13 di ieri.
hanno capito
che mancava
la «scintilla»
Per ripartire ora
diverse ipotesi,
anche non top.
Ma pure Max
cinque anni fa...
Paratici. La società pensa di do-
ver rinforzare questo gruppo
con un giocatore per ruolo, con
la convinzione che sia difficile
migliorare la rosa e una capaci-
tà di spesa condizionata dalle
uscite. Allegri invece per l’estate
ipotizzava un cambiamento più
deciso, aveva perso la fiducia in
Cancelo e credeva che Dybala,
in una squadra modellata su
Ronaldo, non potesse avere un
ruolo centrale. «Il nostro undici
di oggi era giovane e può cresce-
re con Allegri» diceva Agnelli
dopo Juve-Ajax. Forse Max non
vedeva tutti questi margini. Di
certo, all’inizio della sua espe-
rienza bianconera diceva di vo-
ler «conquistare la gente con i
risultati, il lavoro, il rispetto e la
professionalità», mentre i gior-
nali facevano notare come Pavel
Nedved, legato a Mancini e Con-
te, fosse stato l’ultimo a convin-
cersi. Cinque anni dopo quei
due nodi restano irrisolti. Il
pubblico non si è mai convinto
del tutto – le critiche hanno pe-
sato nella testa di Allegri - e Ne-
dved è stato all’opposizione an-
che negli ultimi giorni. A questo
punto, non restano che i tecni-

sarà stata condivisa e qualche
rapporto interno si sarà gioco
forza logorato. Ma quando con
il tempo si guarderà indietro
accanto al binomio Juve-
Allegri resteranno i 5 scudetti
consecutivi e gli 11 trofei
raggiunti. Tanta, tantissima
roba. E adesso? Pensare a una
Juve senza piano B, sarebbe
quasi un insulto per la stessa
Juve, da sempre attentissima
alla programmazione. Una lista
di nomi c'è e pure una
classifica di preferenze. Quello
che viene da escludere è che il
sostituto sia già sull’uscio. Non
stupiscano nomi
cismi. La Juve e Allegri risolve-
ranno il contratto e la spesa im-
patterà per alcuni milioni sul
bilancio 2018-19. Ed è quasi si-
curo che il tempo degli addii
non sia terminato: nei prossimi
giorni dovrebbe arrivare la se-
parazione con parte dello staff
medico guidato da Claudio Ri-
go.
Il bilancio
«La Juventus deve avere la ca-
pacità di guardare avanti – ha
detto Andrea Agnelli ieri sera a
un evento -. Si vive nell’oggi, ma
proiettati nel domani e dopodo-
mani». Cambiare prima di es-
sere costretti a farlo, aforisma di
riferimento in società, è di nuo-
vo d’attualità: anche una even-
tuale scelta di Antonio Conte
sarebbe sfida per il futuro, non
nostalgia. Guardare indietro in-
vece è esercizio per commenta-
tori e statistici, che Allegri cor-
dialmente odia ma finisce per
citare spesso. Quei numeri di-
cono che, nella storia della Ju-
ventus, è stato l’allenatore con
la miglior media punti (2,41) e il
primo a vincere cinque scudetti
di fila. Tra qualche anno, chi
apparentemente molto
diversi per carattere, gioco,
curriculum (da Sarri a
Mihajlovic, da Deschamps a
Inzaghi): tutti in qualche
modo hanno chance di essere
scelti. Manca per ora il nome
a effetto tipo Guardiola o
Klopp ma se le basi sono
solide e la struttura funziona,
si può vincere anche
partendo da un gradino sotto:
come la Juve fece con Conte e
in fondo anche con Allegri,
che uno scudetto lo aveva sì
vinto, ma chi avrebbe pensato
potesse realizzare questo
filotto incredibile di successi?
guarderà al quinquennio 2014-
2019 vedrà in Allegri un tecnico
discusso, magari poco spettaco-
lare e poco amato, ma soprat-
tutto un indiscutibile vincente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 4’02”
I TIFOSI SICURI:
PER IL DOPO MAX
RIVOGLIONO CONTE
● Quasi 8.000 votanti per il
sondaggio lanciato dal
nostro sito sul successore di
Allegri sulla panchina della
Juventus. Il 32% vorrebbe
un ritorno di Antonio Conte,
mai dimenticato. Solo il 7.8%
avrebbe preferito un altro
anno con Allegri in panchina
S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 3
LE FRASI
Simone Inzaghi-Sarri
duello Made in Italy
«Andiamo
avanti con
Per l’eredità di Max
Allegri: ci
siederemo
per
ridiscutere
almeno 6 candidati
il contratto
fra un
mese»
Agnelli
16 aprile
C'è pure Mihajlovic. Conte, storia complicata
Stranieri: Pochettino e Deschamps. Niente Pep
«Non sono di Carlo Laudisa
a scadenza
E
quest’anno. ora che strada pren-
de la Juve? E’ bene
Prima la
festa
scudetto,
trattare l’argomento
con cautela: alla
Continassa è l’ora
1 2
poi delle riflessioni, in cerca di una
parleremo nuova meta. I candidati non
del futuro» mancano. Ve li indichiamo
senza una gerarchia vera e pro-
Allegri pria. In ordine alfabetico viene
19 aprile prima Antonio Conte, poi Di-
dier Deschamps, Filippo Inza-
ghi, Sinisa Mihajlovic e Mauri-
zio Sarri. Per ciascuno di loro
ci sono dei pro e dei contro. Ve
li illustriamo, partendo dal
«Allegri presupposto che Andrea
Agnelli, Fabio Paratici e Pavel
3 4
e Agnelli,
incontro a Nedved si prenderanno il tem-
po opportuno per scegliere il
breve. Di successore di Max Allegri. An-
solito era a che perché molti di loro sono
giugno. sotto contratto e alcuni inse-
Max resta? guono traguardi importanti:
Chi vivrà tipo il Chelsea sarriano in Eu-
vedrà...» ropa League. In realtà si sus-
surra di un ballottaggio già ri-
Nedved stretto tra Inzaghi e Sarri, ma
12 maggio siamo solo a inizio corsa.
Nostalgia Conte
Il suo nome suscita suggestioni
mai sopite. Ma la rottura di 5
anni fa non è ancora ricucita
«Ho le idee del tutto. Anche per questo l’ex
chiare da
novembre,
Chelsea s’è promesso all’Inter
per un ambizioso progetto
triennale in tandem con Beppe
5 6
serve Marotta e con di nuovo al fian-
cambiare co Lele Oriali dopo l’esperien-
per za in Nazionale. Si parla di un
continuare contratto di 9 milioni netti a
a vincere stagione: lo stipendio più alto
alla Juve» per un tecnico italiano. Anche
ieri a Torino si rincorrevano le
Allegri voci su un suo ritorno, ma pure
12 maggio le ormai note controdeduzio-
ni. Così la sua candidatura
bianconera va segnalata senza
particolari innamoramenti.
Claudio Lotito lo liberi a cuor lo. Già ieri c’è stato un contatto Candidati
Le Roi Deschamps leggero. Con lui la società bian- con Ramadani, l’agente che l’ha 1) Antonio
Didier ha già guidato la Juve e conera si assicura un tecnico di portato al Chelsea. I rapporti Conte, 49 anni,
sa interpretarne lo stile. È sotto prospettiva, ma con un’espe- con la piazza londinese non so- Italia e Chelsea
contratto con la federazione rienza relativa in campo inter- no dei migliori. Anche la Roma dopo la Juve
francese, con l’impegno di te- nazionale. Il rischio è di gra- ha messo gli occhi su di lui, do- 2) Sinisa
nere alto il nome del calcio na- varlo di eccessive responsabili- po il dietrofront di Conte. E può Mihajlovic, 50,
zionale dopo la vittoria nell’ul-
timo Mondiale. Ha il carisma
tà in una stagione più delicata
delle altre.
essere una rivale in questi fran-
genti. Il giro d’orizzonte di Pa-
(Bologna)
3) Maurizio
per tornare sotto la Mole con il ratici porterà presto ad una se- Sarri, 60
favore dell’ambiente juventi- Opzione-Mihajlovic lezione dei pretendenti. L’im- (Chelsea)
no. E comunque ha l’esperien- Cinque anni fa fu sul punto di pressione è che la soluzione- 4) Didier
za giusta per puntare a tra- sposare la causa bianconera, Sarri godrà di una sorta di Deschamps, 50,
guardi ambiziosi con giocatori ma fu «tradito» dall’iniziale priorità. Certo, l’ex tecnico del (c.t. Francia)
di primaria importanza. Tutta- armistizio con Conte. I vertici Napoli non ha risparmiato cri- 5) Simone
via l’incarico da c.t. gli assicura juventini ne hanno sempre ap- tiche al mondo bianconero. Ma Inzaghi, 43,
un futuro di grande prestigio e prezzato le doti di tecnico abile non basta ciò per considerarlo (Lazio)
senza particolari rischi. Non è nel motivare i giocatori. E l’ul- un nemico. 6) Mauricio
detto che si metta in discussio- tima impresa con il Bologna lo Pochettino, 47,
ne e che la Juve lo consideri conferma. Potrebbe liberarsi Gli altri (Tottenham)
l’uomo giusto per questa fase. facilmente dal club emiliano, Invece José Mourinho non ap- AFP/GETTY
eppure non appare in cima alla pare in corsa proprio per i suoi
Chance Inzaghi lista dei preferiti. Evidente- polemici precedenti ai tempi
Simone ha appena vinto la mente è quello che può essere del Triplete. Inarrivabile Guar-
Coppa Italia, confermando le scelto con maggiore facilità. diola (per ora), anche Pochet-
sue doti di tecnico pragmatico tino risulta costoso (clausola
e abile nel motivare il gruppo. Sfizio Sarri da 30 milioni). Quindi la Juve è
Ha dalla sua anche un feeling Con il Napoli, da rivale, il tecni- sempre più attratta dal Made in
particolare con Fabio Paratici, co toscano ha anche vinto allo Italy in panchina.
suo conterraneo e amico sin Stadium. Il profeta del bel gioco © RIPRODUZIONE RISERVATA
dai tempi del Piacenza. Ha an- sa come valorizzare i suoi or-
cora un altro anno di contratto
con la Lazio e non è detto che
chestrali. E la Juve ha bisogno di
una ventata di calcio-spettaco- s TEMPO DI LETTURA 3’22”
4 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

Primo piano/LO SCENARIO
Il futuro di Max
Il passo indietro
e ora una pausa
Ma Buffon lo tenta
Addio fisiologico, ha scritto ai confidenti
Ha pesato il fuoco amico post Madrid
di Alessandra Bocci
E’
andata così, non po-
teva andare diversa-
mente, forse. Gli
amici, quelli che gli
vogliono bene dav-
vero, glielo dicevano da tempo:
«Sganciati, pazienza se ci per-
di dei soldi». E Massimiliano
Allegri da Livorno alla fine ha
metabolizzato e messo in pra-
tica un pensiero che gli girava
in testa da settimane: «Rima-
nere, perché? Per essere anco-
ra il capro espiatorio nella
prossima stagione?». Il rap-
porto con Andrea Agnelli è ot-
timo, un rapporto di fiducia e
stima, ma troppe cose non
quadravano. Allegri credeva
che la Juve dovesse ripartire
davvero, prendere consapevo-
lezza del fatto che alcuni pro-
tagonisti sono sul viale del tra-
monto e bisognerà pensare a
sostituirli prima o poi. Soprat-
tutto, ha capito che il clima
non era più lo stesso. Dopo la
sconfitta con l’Atletico Madrid
è partita la fronda in alcune
componenti societarie e Alle-
gri non poteva fingere di non
sapere. Molti lo immaginano
completamente impermeabi-
le, aziendalista, pronto ad in-
goiare qualsiasi cosa. Non è co-
sì. Alla fine, avanti il prossimo.
Allegri è arrivato alla Juve al-
l’improvviso e all’improvviso,
forse, se n’è andato.
Via d’uscita
Serviva una exit strategy, per
tutti. E’ stata trovata, magari
non indolore, perché alla Juve
costerà. Allegri resta parcheg-
A «STRISCIA»
«Dopo di me?
Arriverà
un grande»
● Tapiro d’oro per Max:
ieri l’inviato di «Striscia la
notizia» Valerio Staffelli lo
ha consegnato ad Allegri,
che ha detto: «Dopo di me
arriverà un grande».
giato ai box dalla prossima sta-
gione, al momento non ha pro-
poste né pare smanioso di cer-
carne. Dicono che Buffon stia
insistendo per portarlo a Pari-
gi. Dicono che abbia il profilo
giusto per il Bayern. Lui non
dice niente. E’ un po’ sereno e
un po’ svuotato in fondo a una
stagione lunga e arricchita di
colpi di scena non richiesti in
Champions League. Prima la
sconfitta con l’Atletico, poi la
rimonta spettacolare, quindi la
sconfitta con l’Ajax, le critiche,
il disamore che affiorava.
LA CORSA ROSA
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IN TU TT E LE ED IC OL E
L’ambiente juventino non ha
mai amato Allegri: lo ha accol-
to con le sassate, lo ha suppor-
tato finché vinceva, ha mugu-
gnato quando perdeva. Un at-
teggiamento logorante, e forse
questa mancanza di affetto ha
pesato più di quanto si possa
pensare sull’atteggiamento di
Allegri.
Il passato insegna
Ha pesato l’atteggiamento osti-
le di parte del pubblico, ha pe-
sato l’idea di non poter fare di
più con questa squadra. Ha pe-
LE
MAGLIE
S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 5
Il borsino
BAYERN MONACO
5%
RIMANE
FERMO
60%
INTER
5%
PSG
30%
GDS
sato la considerazione di un
rapporto di fiducia che non era
più lo stesso. «Un addio fisio-
logico», ha detto lui agli amici.
Dopo tanti anni, tante batta-
glie e tante cicatrici. L’addio al-
la squadra è stato emozionan-
te, così come l’abbraccio con
Ronaldo. Allegri è sereno, sa
che defilarsi è la scelta miglio-
re. Al Milan restò un anno in
scadenza di contratto e non fu
una grande idea, né per lui né
SerenoMassimiliano Allegri, 51 anni, è arrivato alla Juve nel 2014 dopo aver per il Milan. Questa volta è an-
vinto un campionato con il Milan. In Serie A ha allenato anche il Cagliari. Con data diversamente. Dopo cin-
la Juve, ha vinto 5 scudetti e ha raggiunto due finali di Champions League AFP que scudetti vinti, si può anche
pensare di farsi da parte. E di
sentirsi liberi, un po’ più legge-
ri.
#PANINIGIRO102 Al mare
Che cosa farà adesso Allegri?
www.panini.it Andrà sul mitico gommone a
Livorno, a campionato finito.
Avrà più tempo per i figli, per
la compagna Ambra. Sta medi-
tando di comprare una casa
sulle Dolomiti e anche per
questo ci sarà bisogno di giorni
e attenzione. Poi aspetterà il
momento giusto per rientrare,
perché nelle scelte di tempo
Allegri è sempre stato bravo e
fortunato. La Juve dopo l’eso-
nero dal Milan arrivò all’im-
provviso, al contrario di questo
addio annunciato. «Verrà ad
allenare il Monza? Non cre-
do», ha detto Silvio Berlusco-
ni. Magari il suo braccio destro
Adriano Galliani Allegri lo ri-
prenderebbe anche volentieri,
perché il rapporto è rimasto
intenso e affettuoso, ma il
Monza non rientra nei piani.
Nulla rientra nei piani di Alle-
gri, che dopo la rimonta con
l’Atletico sembrava un uomo
svuotato e stanco. Perché le vo-
ci contrarie in società si erano
levate già dopo la partita di an-
data e il ritorno trionfale non
bastava a medicare la ferita.
Dopo tot scudetti e due finali di
Champions League, Allegri
pensava di aver diritto a un mi-
nimo di credito in più. Essendo
un risultatista, come si suol di-
re, sapeva che i risultati sono
padroni, ma un conto è ragio-
nare e un conto sentire. Adesso
LE
Allegri starà al mare, o in cam-
LE
BICICLETTE TAPPE
pagna, o in città, dipende dai
giorni. E se Buffon davvero
vorrebbe vederlo a Parigi, pare
che anche il Bayern sia una
possibilità, e magari l’Inter.
L’opzione più probabile è la ri-
flessione. Fermarsi sugli scogli
piatti appena fuori Livorno e
sentirsi il sole in fronte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’28”
 6 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
Primo piano/IL PERSONAGGIO
CINQUE ANNI AL TOP
COSÌ IN TUTTE LE COMPETIZIONI
Sconfitte Vittorie
36
GIOCATE
269
Pareggi
42
Allegri, un vincente... mai amato
La strana parabola di Max: ha ottenuto 11 titoli ma non l’affetto dei tifosi
di Fabiana Della Valle
C’
eravamo tanto amati,
o forse non ci siamo
amati mai. Dev’esse-
re scritto nelle stelle
di Massimiliano Alle-
gri, uno che arriva, vince e se ne
va senza lasciare il segno nel
cuore dei tifosi. Era successo al
Milan, dove riportò lo scudetto
dopo tanti anni, è andata più o
meno allo stesso modo alla Juve,
anche se l’addio è stato meno
traumatico.
Fischi e successi
Da Milano se ne andò senza es-
sere rimpianto, a Torino si è pre-
so i fischi fin dal primo giorno e
non è riuscito a conquistare
l’ambiente nonostante 5 scudet-
ti, 4 Coppe Italia e due finali
(perse) di Champions. Strana la
parabola bianconera di Allegri, a
cui si può rimproverare tutto
tranne di non essersi allineato al
motto societario: «Vincere non è
importante, è l’unica cosa che
conta». Max lo ha fatto, ma per
molti non è stato abbastanza. Il
problema, per Allegri, è che con
l’arrivo di Ronaldo la Cham-
pions è diventata una priorità e
in Europa in stagione la Juve ha
fallito, facendo venire qualche
dubbio sia al tecnico sia alla so-
cietà, oltre che ai tifosi.
Fantasma di Conte
E così si è arrivati al divorzio,
consumato in una mattina ug-
giosa di metà maggio e in un’at-
mosfera surreale, a due giorni
dalla festa scudetto. Surreale era
stato anche il primo impatto col
mondo Juve, quando la tifoseria
non lo voleva. Allegri subentrò a
Conte il 16 luglio 2014, dopo le
improvvise dimissioni del pre-
decessore, e la prima stagione fu
subito trionfale: scudetto in
scioltezza, successo in Coppa
Italia (che mancava dal 1995) e
splendido percorso in Cham-
Le reazioni
Galeone: «Era una storia finita
Gli auguro di andare al Psg»
E sui social: «Ora ringraziamolo»
I detrattori fanno festa, ma aumentano le voci di chi gli rende merito:
«Sia applaudito contro l’Atalanta». Il suo mentore: «Scelta giusta»
di Jacopo Gerna
M
ai nella storia recente
del calcio si era visto
un tecnico così vin-
cente che dividesse
l’opinione pubblica
più di Massimiliano Allegri.
Non gli sono bastati 11 trofei in 5
anni (con due finali di Cham-
pions perse, nel 2015 e nel 2017)
per conquistare parte dell’esi-
gentissimo popolo della Juven-
tus. E ieri, giornata del divorzio
ufficiale, i tifosi si sono ancora
I TROFEI
191
Coppa Italia
Scudetto
Scudetto
% VITTORIE
71% 2014-15
CINQUE CAMPIONATI
Cinque scudetti 1) L’ultimo titolo festeggiato dopo la vittoria sulla Fiorentina il 20 aprile scorso 2) Il primo scudetto bianconero di Allegri, il 2 maggio 2015,
battendo la Samp e con 4 turni d’anticipo 3) Lo scudetto 2016 vinto il 25 aprile: decisivo il successo della Roma sul Napoli a 3 partite dal termine 4) La Juve batte
il Crotone ed è campione d’Italia 2016-17 con un turno d’anticipo 5) Il 13 maggio 2018 è scudetto dopo il pareggio di Roma, con un turno di anticipo GETTY/ANSA
pions con la finale di Berlino
persa col Barça. Eppure Max non
è mai riuscito a staccare il poster
del vecchio e amatissimo con-
dottiero, che dopo ogni vittoria
si batteva il petto sotto la Sud. Lui
è sempre stato giudicato troppo
tiepido e con un pedigree troppo
poco bianconero, nonostante il
poster di Platini in camera. E con
il passare degli anni i tifosi han-
no cominciato a rimproverargli
pure la mancanza di bel gioco.
Grande rimonta
Lo scetticismo di fondo lo ha
esposto costantemente alle criti-
una volta divisi Su Twitter
l’hashtag #Allegri è rimasto sal-
damente in testa ai trend topic
fino a metà pomeriggio. «Fi-
nalmente i giocatori più forti
come Dybala, Cancelo e Dou-
glas Costa possono stappare lo
spumante». «Adesso si potrà
tornare a guardare le partite
della Juve e a divertirsi. Allegri
finalmente out». «L’oppressio-
ne è finita, viva la rivoluzione».
Ma per una volta i detrattori si
Supercoppa Italiana
Coppa Italia
Scudetto
2015-16
PER CINQUE
che e ogni sconfitta è diventata
una gogna. Eppure lui nei mo-
menti di burrasca ha sempre tro-
vato le risorse per tirarsi fuori
dai guai: come nella seconda an-
nata, quella del black-out inizia-
le, quando la Juve restò staccatis-
sima fino al derby, quando Cua-
drado segnò lanciando la rimon-
ta. Altro scudetto, altra Coppa
Italia e Champions sfumata negli
ottavi col Bayern. L’estate suc-
cessiva (2016) arrivarono Hi-
guain e Pjanic e la Juve proseguì
la sua marcia trionfale in Italia:
altro doblete, mentre la Cham-
pions è di nuovo solo un sogno
sono trovati presto in minoran-
za.
Riconoscenti
La risalita dell’hashtag #Grazie-
Allegri testimonia che sono in
molti i tifosi che lo ringraziano.
Un po’ come quando vorresti
che una fidanzata un po’ rom-
piscatole ti mollasse, ma quan-
do si decide a farlo ti ricordi tut-
ti i momenti belli trascorsi in-
sieme. «Quando arrivò ero tra
I FEDELISSIMI DI MAX
GIOCATORI CON PIÙ PRESENZE
Supercoppa Italiana
183
Coppa Italia
Coppa Italia
Scudetto
Scudetto
CHIELLINI
2°
2016-17 2017-18 2018-19
SCUDETTI
1 2
4 5
accarezzato, con la finale di Car-
diff persa col Real. Il colpo è du-
rissimo, ma la Juve ripartirà e Al-
legri festeggerà il quarto scudet-
to di fila, stavolta conquistato in
volata con il Napoli. Da una parte
il gol tricolore di Higuain all’In-
ter, dall’altra la delusione per
l’eliminazione nei quarti di Cop-
pa col Real.
Frattura a Madrid
Eppure quella partita era stata
uno dei capolavori allegriani: tre
reti al Bernabeu, che sarebbero
bastate per andare ai supple-
Maestro e allievo Giovanni Galeone, 78 anni, Massimiliano Allegri, 51, e
Adriano Galliani, 74, al Forum di Assago nel periodo rossonero di Max LAPRESSE
quelli che avevano più di un
dubbio. Dopo cinque anni, dico
grazie a un grandissimo. 11 tito-
li, le rimonte, le invenzioni, le
battaglie, i sogni. E la partita
contro l’Atletico: una delle più
belle della mia vita».«Grazie
mister x tutto quello che hai fat-
to per la Juventus. In bocca al
lupo per il tuo futuro». Domani
sera ci sarà l’ultima partita di
Allegri in quello che per 5 anni
è stato il fortino in cui Max ha
I TECNICI JUVE NELLA STORIA
PER PUNTI A PARTITA IN SERIE A
185 2,41
2,39
BONUCCI ALLEGRI
180 2,29
1° CONTE 1°
DYBALA CARCANO
2°
3° 3°
mentari se l’arbitro non avesse
fischiato un rigore al 93’, trasfor-
mato da Ronaldo. Il resto è storia
recente: lo scudetto numero 8
consecutivo e numero 5 di Max,
3 ma per la prima volta Allegri ha
fallito in Coppa Italia e ha offerto
un rendimento europeo inferio-
re alle attese nonostante l’acqui-
sto di CR7: 4 sconfitte e la triste
eliminazione ai quarti con
l’Ajax. Prima c’era stato il 2-0 del
Wanda, che ha segnato il futuro
del tecnico. Quella sera si ruppe
qualcosa tra Allegri e la società.
Da qui la decisione di non scen-
dere a patti con la Signora, al
contrario di ciò che era accaduto
dopo Cardiff: Max aveva manife-
stato insoddisfazione, ma Agnel-
li lo aveva convinto a restare of-
frendogli un sostanzioso rinno-
vo. La storia, però, insegna: Alle-
gri ha preferito dire addio
piuttosto che rimanere da sop-
portato. E rischiare di fare la
stessa fine dell’ultimo anno al
Milan, quando firmò controvo-
glia e qualche mese dopo venne
esonerato.
Imprese e critiche
Di lui resteranno, oltre agli 11
trofei, anche le grandi partite: il
3-0 al Barcellona nel 2016-17, il
3-0 all’Atletico negli ottavi di
quest’anno, i successi a Old Traf-
Sopportato ford con lo United di Mou e a
Prima il Wembley col Tottenham di Po-
chettino, ma anche l’impresa
fantasma Conte, sfiorata col Bayern di Guardiola.
poi la mancanza Chissà se verrà ricordato più per
questo o per l’etichetta di tecni-
del bel gioco co pragmatico e aziendalista,
mai vissuta in senso negativo.
«Nel calcio conta il risultato, per
Distanza lo spettacolo c’è il circo». Fedele
Dopo il k.o. al suo modo di vedere il pallone,
fino alla fine.
con l’Atletico al © RIPRODUZIONE RISERVATA
Wanda qualcosa
si è rotto s TEMPO DI LETTURA 3’48”
A sostegno Uno striscione a
favore di Massimiliano Allegri
costruito i suoi trionfi, l’Allianz che si andasse verso una sepa-
Stadium. E tra i tifosi si tocca razione. E in effetti la notizia
con mano la voglia di ringrazia- non lo ha colto di sorpresa.
re l’allenatore. «Per tutto quello «Credo che abbia fatto la scelta
che ci ha fatto vincere e le parti- giusta, quella con la Juve era
te memorabili di questi 5 an- una storia ormai finita. Cosa
ni». dovrebbe fare in futuro? Perso-
nalmente spero che vada al Pa-
Il mentore ris Saint Germain».
Giovanni Galeone, maestro di © RIPRODUZIONE RISERVATA
Massimiliano Allegri, da tempo
era convinto che il rapporto con
la Juventus si fosse logorato e s TEMPO DI LETTURA 1’45”
 S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 7

Cambiago, Milano - Italia - colnago.com - #labicicletta

 8 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
Primo piano/VISTO DAL PORTOGHESE
Cristiano in attesa
Adesso alla Juve
chiede più qualità
Ieri ha abbracciato Allegri: c’è feeling
tra i due, ma CR7 chiede un gioco offensivo
di Filippo Conticello
S
eduto sul trono nella
precollina torinese,
Cristiano Ronaldo ha
osservato le ore più
caotiche della recen-
te storia bianconera con calma
ieratica, come si confà ad un so-
vrano. Ne ha viste troppe per le
strade del calcio, non può rima-
nere stupito dell’addio a un al-
lenatore vincente. Al di là del-
l’immagine che a volte lascia
trasparire, CR7 conosce la divi-
sione dei ruoli, si fida dei mana-
ger che lo hanno portato alla Ju-
ve. In ogni caso, non è stato lui a
remare contro Max, anzi ieri il
re ha abbracciato l’allenatore
che annunciava l’addio alla
squadra. In questi primi mesi
italiani Ronaldo ha scoperto e
apprezzato la ruvidezza di Max:
la schiettezza era a volte manca-
ta ai suoi tecnici del passato.
Il paradigma
L’affetto era sincero, ma è since-
ra pure una certa insofferenza
tecnica montata in primavera:
Cristiano non ha mai amato
giocare in squadre troppo at-
tendiste, chiede sempre ai com-
pagni lo stesso suo impeto. Quel
movimento infastidito delle
braccia è quasi un riflesso invo-
lontario: quando le cose non
vanno (esattamente) come dice
già preso
Ramsey, blitz a Torino
● Visita a Torino per Aaron
Ramsey: il neo-juventino ha
concesso un selfie a un tifoso.
bianca e nera, ormai senza stri-
sce. Non significa che sia lui a
decidere della vita e della morte
di un allenatore con movimento
del pollice, ma i dirigenti bian-
coneri sceglieranno comunque
qualcuno che vada a genio al
portoghese. Un tecnico capace
di creare l’ecosistema migliore
I NUMERI
per farlo scatenare e per sfrut-
28
tarlo fin quando è nella piena
efficienza fisica. Tra Alex Fer-
guson, un secondo padre, e Max
Allegri, Cristiano ha incrociato
cinque differenti tecnici nella
casa reale di Madrid. Con alcuni i gol
sono volati i coltelli: ad esem-
pio, il feeling con Mou si è tra-
della prima
stagione
sformato pian pian in antipatia
reciproca (che sopravvive anco-
ra), mentre con Rafa Benitez è
juventina
di Ronaldo in 42
partite: 21 in
andata malissimo fin dall’ini- campionato, 6 in
zio. Con altri, invece, è stata una Champions
lui, Cristiano sbraccia in forma lunga luna di miele: ancora oggi League e uno in
plateale. È rimasto il bambino a dice agli amici che non gli di- Supercoppa
cui viene strappata la palla al spiacerebbe tornare tra le mani Italiana
parco. Lo sbracciare, però, è di- di Ancelotti, al momento felice
30
ventato più teatrale e nervoso sul golfo di Napoli, mentre con
nell’ultimo periodo: è cresciuto Zidane Ronaldo ha condiviso la
assieme alle paure dei bianco- parte più ruggente della carrie-
neri in Champions. Ronaldo è ra. Questa sua annata con Max
riuscito una volta nel prodigio, gli ha, invece, fatto venire alla
non due: ha salvato la squadra mente il primo controverso an- le presenze
contro l’Atletico, ma si è arreso
davanti all’ipnosi dell’Ajax. Per
no madrileno: Mauricio Pelle-
grini fece flop in Champions e
in campionato di
Cristiano, con
CR7 quella doppia sfida è il pa- in Liga toccò il record di 96 pun- 2774 minuti
radigma di tutto ciò che non ha ti. Non abbastanza di fronte al giocati. Il
funzionato e indica tutto ciò che primo, incredibile, Barça di portoghese
dovrà essere migliorato l’anno Pep. Ronaldo, quella stagione è il più presente
prossimo: servono più qualità infortunato per un mese e mez- della rosa,
attorno e più palloni in area. In zo, non era certo un fedelissimo davanti anche
generale più coraggio: che sen- dell’ingegnere cileno, ma trovò a Szczesny
so ha comprare un’arma mici- comunque un giusto equilibrio:
diale se poi manca l’innesco? La ne apprezzò lo stile, reputò in-
colpa, però, per CR7 non è ri- giusto il bombardamento di cri-
conducibile solo all’allenatore tica e tifosi. In un giorno di
risultatista. maggio abbracciò anche lui: no-
ve anni dopo rieccolo qui.
Cristiano e i tecnici © RIPRODUZIONE RISERVATA
Banale a dirsi: il peso specifico
di Cristiano è superiore a ogni
altro essere umano con casacca
La coppia Massimiliano Allegri, 51 anni, e Cristiano
Ronaldo, 34: hanno condiviso solo una stagione GETTY s TEMPO DI LETTURA 3’48”
 S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 9

Primo piano/IL MERCATO

D A S I C U R I P A R T E N T I A P O S S I B I L I R I P E S C A T I

Dybala Cancelo Douglas Alex Sandro

Se Allegri fosse Allegri lo aveva Costa Dopo
rimasto sarebbe bocciato dopo Reduce da una un’eccellente
andato via: una buona stagione molto stagione due
resterebbe partenza, il City negativa dentro anni fa, ha
volentieri, ma si è già mosso e fuori dal smesso di
dipenderà dal per acquistarlo, campo, il progredire.
progetto tecnico ma ora torna brasiliano era Saprà rilanciarsi
del nuovo tutto in sulla lista dei col cambio in
allenatore discussione partenti di panchina o
LAPRESSE LAPRESSE Allegri ANSA andrà via? GETTY

L Da Dybala a Douglas Costa

a Juventus ha biso- la posizione di Cancelo è da ri-
gno di vendere per mettere in discussione, anche
comprare. L’assioma se i bianconeri intravedono co-
era conosciuto da munque una possibile plusva-
Max, l’assioma sarà lenza: il City di Guardiola pare

In tanti tornano in gioco

conosciuto anche da chi pren-
derà il posto di Max. Un merca-
to bianconero robusto in uscita
prescinde dal nome dell’alle-
natore, ma adesso è da esclu-
dere una rifondazione profon-
da della rosa: era una delle ri-
chieste di Agnelli al presidente
Agnelli ed è stata considerata
irricevibile. Cambiare qualcosa
sì, vendere alcuni big pure, ma
non si può mettere metà del-
l’argenteria sul mercato. Di
certo, senza Max, la valigia di
alcuni giocatori può essere al-
meno riposta sul letto: da Dy-
bala a Cancelo, da Mandzukic a
Douglas Costa, tanti sembrava-
no già con un piede sulla porta,
ma di colpo potrebbero avere
molte più possibilità di restare
nella loro casa torinese.
Una nuova Joya
I bianconeri hanno comunque bisogno di vendere
Ma senza Allegri le posizioni di alcuni big cambiano
di Filippo Conticello e Jacopo Gerna
riservato parole dolci per il suo
L’esterno 10 in versione «tuttocampi-
Cancelo era stato sta». E Paulo ha accettato di sa-
crificarsi nella Juve Cristianiz-
bocciato da Max zata, anche se gli esiti non sono
Molto dipenderà stati certo memorabili. Ci sono
tentazioni in altri campionati,
dal nuovo ma l’argentino non vuole a tut-
allenatore ti costi lasciare la Juve per fare
un salto nel buio. Per Allegri,
certo, avrebbe dovuto salutare,
to, anche negli ultimi tempi in
cui era finito ai margini del
progetto allegriano. Adesso
Paulo e il suo staff attendono
soltanto una convocazione di
Paratici per capire cosa succe-
derà. Molto dipende da chi ver-
rà scelto in panchina, ma una
partenza che appariva scontata
ora non lo è più. Resta per lui
intrigante l’opzione Atletico
un altro mancino di uguale
qualità in attacco.
Altri con la valigia
Cancelo era stata la freccia di
Max nei primi mesi della sta-
gione, poi l’involuzione del
portoghese è diventata eviden-
te: Allegri ha rimproverato al-
l’ex Inter una certa incapacità
di calarsi nel ruolo di esterno in
pronto a un assegno di 60 mi-
lioni. Certo, qualora arrivasse
un allenatore che ama avvolge-
re l’avversario, diventerebbe
difficile privarsi di Joao. Sul-
l’altra fascia anche Alex Sandro
ha da tempo perso il vecchio
feeling con Max: può restare,
anche se l’offerta giusta cam-
bierebbe di nuovo lo scenario.
Il suo connazionale Douglas
Costa avrebbe, invece, messo
un like galeotto su una notizia
dell’addio di Max: anche lui era
nella lista degli esodati e ora
non è certo dispiaciuto di cam-
biare tecnico. Più fluida la po-
sizione di Mario Mandzukic:
era sceso di parecchio nel gra-
dimento di Allegri: soprattutto
adesso, nonostante qualche
sondaggio dalla Cina, non vor-
rebbe lasciare Torino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Paulo Dybala e Max Allegri non ma ieri lo scenario è definitiva- dove lo scettro che era di una difesa a 4. Fino agli ultimi
hanno mai litigato in maniera
teatrale: il tecnico ha sempre
mente cambiato. Di certo l’ipo-
tesi Inter non lo ha mai scalda-
Griezmann è rimasto senza
padrone e il Cholo ha chiesto
colloqui ha spinto per metterlo
in vendita. Va da sé che anche s TEMPO DI LETTURA 2’26”
10 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
Serie A/L’INTERVISTA
L ’ I N T E R V I S T A
«ALLA JUVENTUS SERVE
UN TECNICO D’ESPERIENZA
E CHE PORTI BEL GIOCO»
«Quest’anno non mi sono
divertito a vedere i
bianconeri. Il calcio italiano
deve crescere: è un bene
che ritorni Conte»
di Mirko Graziano - MILANO
A
I NUMERI
6
ncora qualche giorno a Miami,
poi Bobo Vieri rientrerà in Ita-
lia per preparare la «sua»
estate, quella della Bobo Sum-
i trofei mer Cup: beneficienza e tanto
vinti da Vieri: divertimento a luglio sulle
1 scudetto, 1 spiagge insieme agli amici di
Intercontinentale sempre. Intanto, il commenta-
e1 tore di punta di BeIn Sports se-
Supercoppa gue da vicino la fine della sta-
europea con la gione. Con un occhio di ri-
Juventus; 1 guardo per la Serie A.
Coppa Coppe e
1 Supercoppa 3 Vieri, pare che Antonio
italiana con la Conte torni in A.
Lazio; «Sarà un grandissimo acquisto
1 Coppa Italia per il nostro calcio, a prescin-
con l’Inter dere da dove andrà. Antonio è
un lavoratore, propone un cal-
23
cio fatto di velocità, intensità e
idee tattiche ben precise. Si ag-
giorna costantemente, non è
mai fermo. Con uno così sul
mercato è normale fare follie. È
i gol
segnati da Vieri
andato in Premier e al primo
anno ha vinto il campionato,
in 49 gare con la poi si è portato a casa pure una
Nazionale, FA Cup. È difficilissimo impor-
disputando due si subito in un altro Paese. Ora
Mondiali e un l’importante è mettergli in ma-
Europeo no un progetto serio, di alme-
no 3-4 anni. E in questo senso
che l’Italia deve fare il salto di
qualità. Qui si disfa ogni cosa
in un attimo, spesso senza ra-
gionare».
3 La Juve e Allegri si sono se-
parati. Chi al posto di Max?
«Guidare la Juve non è sempli-
Se Spalletti centrerà la Champions avrà completato un
biennio molto positivo. Milan e Roma troppo discontinue
BOBO VIERI
UnCaffèCon...
Vieri
ce, c’è grande pressione, da
quelle parti conta solo la vitto-
ria. Serve allora tanta espe-
rienza. Comunque vorrei ve-
dere la Juve giocare molto me-
glio. E non mi interessano si-
stemi o tattiche varie, da tifoso
del calcio italiano vorrei qual-
cosa in più, perché quest’anno
non mi sono divertito a veder
giocare i bianconeri. Juve, Mi-
lan e Inter hanno il dovere di
essere anche belle, lo impone
la loro storia».
3 Che voto diamo alla prima
stagione italiana di Ronaldo?
«E io dovrei dare il voto a uno
che in carriera ha segnato più
di 600 reti, vincendo cinque
Champions? Se lo facessi do-
vrei assegnare a me stesso “ze-
ro” in pagella. Cristiano va rin-
graziato per avere scelto la Se-
rie A. Tutto il mondo oggi ci
guarda soprattutto per Ronal-
do. Ci sta dando una grande
mano a risalire a livello di im-
magine. Anzi, vi dico una cosa:
quando smetteranno di gioca-
re Ronaldo e Messi, prenderò
la tv, la butterò dalla finestra e
me ne andrò al cinema (ride,
ndr) per divertirmi».
3 Al di là dei due marziani, chi
accende la fantasia di Vieri?
«Mi piace da morire Neymar,
prende tutti per i fondelli con
una qualità impressionante.
Poi, c’è Mbappé e sono curioso
di vedere eventualmente Ha-
zard nel Real Madrid».
3 Volata Champions in Italia:
è bagarre vera.
«Voglio prima di tutto parlare
dell’Inter e in particolare del
mio caro amico Spalletti, un
grandissimo allenatore. Se
centrerà la zona Champions
Bomber Bobo Vieri, 45
anni, in alto con
Costanza Caracciolo
avrà completato un biennio
positivo: darebbe continuità a
un club che troppo a lungo è
rimasto fuori dal calcio che
conta. L’Inter non può restare
fuori dalla Champions, e Lu-
ciano ha rimesso le cose a po-
sto».
3 Sorpreso dall’Atalanta?
«No, perché è forse la più in-
ternazionale delle italiane.
Pressa altissimo, ha grande in-
tensità, ti sta sempre addosso,
viene a prenderti nella tua
area. Decisivo Gasperini, un la-
voratore devastante: ti spacca
in settimana, e in partita gio-
chi come ti alleni. L’Atalanta è
un modello. Il salto di qualità
sarebbe totale in caso di
Champions. Sono felice, sono
un tifoso dell’Atalanta, è lì che
di fatto è nato il vero Bobo Vie-
ri».
3 Milan e Roma rischiano di
restare fuori, dove sono man-
cate?
T E S T I M O N I A L
Gli sketch di Bobo
in una campagna
pubblicitaria
● Parte oggi la nuova
campagna italiana
#ShaveLikeaBomber di
Gillette, con protagonisti
Bobo Vieri e Costanza
Caracciolo. Gli sketch ci
raccontano di Bobo mentre
si destreggia in situazioni
quotidiane: dalla camminata
sulla sabbia bollente alla
preparazione di una valigia.
«Troppo discontinue, e a certi
livelli paghi ogni minimo ral-
lentamento. Penso anche alla
Lazio che a un certo punto
sembrava quella messa meglio
per produrre l’accelerata deci-
siva e invece è incappata in
tanti stop inaspettati. Ma la vit-
toria in Coppa Italia dà tutto
un altro sapore alla stagione».
3 Come giudica la stagione del
Torino?
«Squadra finalmente solida.
Paga la continuità di lavoro con
Mazzarri. E l’anno prossimo
sarà meglio, magari con un Be-
lotti sempre al top. Voglio che
segni di più. Mi piace: lui si al-
lena duramente, ha cuore. Po-
trà essere utile alla Naziona-
le...».
3 A proposito di Nazionale,
che ne pensa di Kean?
«È forte forte. Ha carattere ed è
ancora un bimbo. Se Mancio lo
ha messo in campo così giova-
ne siamo in una botte di ferro.
Si sta muovendo qualcosa di
concreto in azzurro e io sono
molto fiducioso per l’Euro-
peo».
3 E il suo amico Petagna?
«Ha segnato 16 gol, gli do 8,5
in pagella. Ma deve mettere la
maglia dentro i pantaloncini e
tirare di più in porta: glielo ri-
peto ogni volta al telefono...».
3 Quattro inglesi nelle finali
europee: cosa significa?
«Che il calcio inglese è oggi il
massimo, anche e soprattutto
grazie all’apporto dei tecnici
stranieri che hanno migliorato
a livello tattico e gestionale un
calcio che fisicamente era già
devastante. Senza contare
l’importanza che ha avuto
U SIVO
ESCL
Guardiola per la crescita del
movimento inglese. Pep è un
fenomeno, il più grande oggi
con Klopp».
3 Se l’aspettava un Sarri così?
«Lui e Conte predicano un cal-
cio moderno, adatto a compe-
tere ai massimi livelli. È ciò che
HA DETTO
serve al nostro movimento per
recuperare terreno. Non ci
mancano i tecnici, serve però
un salto di qualità mentale ge-
nerale. E sarebbe bello rivedere
in Italia proprio Sarri». Kean è
forte forte.
3 Lippi è stato il Klopp degli L’Italia sta
Anni 90-2000?
«Calma, Klopp deve farne an-
crescendo
cora di strada per arrivare a bene,
Lippi (sorride, ndr). Ma è vero sono molto
che Lippi praticava un calcio fiducioso
“sconosciuto” avendo messo a per
punto una corazzata terrifi- l’Europeo
cante anche a livello fisico.
Eravamo cortissimi e pressava-
mo al limite dell’area avversa-
ria. Mangiavamo erba e avver-
sari».
Con Stella è
3 Un rivoluzionario? cambiata
«Il rivoluzionario fu Sacchi, la mia vita,
Lippi alzò l’asticella sotto tutti i
la gioia più
punti di vista. Il suo calcio era
di un’intensità unica». grande.
Prima ero
3 Vieri, come prosegue la vita solo e
da papà? facevo ciò
«Stella è la più grande gioia che volevo
della mia vita, un regalo mera-
viglioso. Mi diverto a stare con Bobo Vieri
lei, a tenerla fra le braccia. È 45 anni
cambiata completamente la
mia vita: prima ero solo e face-
vo ciò che volevo, ora ho Stelli-
na e non vedo l’ora di tornare a
casa...».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 4’51’’
S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 11
12 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
Serie A/ IL CASO
Braccio di ferro
Icardi giura fedeltà
«Io rimango qui»
Ora la pressione
passa sull’Inter
Il centravanti via social: «Questa è la mia
famiglia». È una strategia in ottica mercato
di Valerio Clari
S
e una cosa si è capita,
nei due mesi di caso-
Icardi e di auto-esilio
sul lettino dei mas-
saggi, è che quando
Mauro prende una decisione,
fargli cambiare idea non è cosa
facile. E che le sue dichiarazioni
d’amore, di guerra, di pace pas-
sano sempre dai social. Così,
quando ieri ha postato una foto
molto interista su Instagram,
accompagnandola da un mes-
saggio in polemica con la stam-
pa, qualcuno in società ha vir-
tualmente indossato l’elmetto.
Ci sarà da battagliare, non sarà
un’estate facile sul fronte cen-
travanti. Icardi, fra le altre cose,
ha scritto: «Ci tengo ad infor-
mare i nostri tifosi che ho più
volte comunicato alla società la
mia intenzione di rimanere al-
l’Inter. Così da oggi in poi non si
creeranno equivoci». Il mes-
saggio è quello che già aveva fat-
to passare la moglie e agente
Wanda Nara dagli studi televisi-
In rampa di lancio
Il futuro è Esposito, stella dell’Italia U17: no al Liverpool
L’Europa conquistata dalle punizioni
di Sebastiano: blindato da un contratto
fino al 2021. E i nerazzurri sono vicini
ad Agoumè del Sochaux per 5 milioni
di v.cla.
S
i è presentato all’Eu-
ropa con una puni-
zione da quasi 30
metri che sarebbe
un bijoux anche se
l’avesse tirata un trentenne. In-
vece gli anni di Sebastiano
Esposito sono sempre 16, men-
tre le reti all’Euro Under 17 in
corso in Irlanda già 4 in 5 gare.
Dopo la pennellata contro la
Germania, una bomba su rigo-
vi, ma il marito ribadisce: «Più
che chiarire le cose personal-
mente non posso fare. L’Inter è
la mia famiglia. Il tempo dirà
chi ha detto la verità». Il tempo
arriverà dopo aver chiuso la sta-
gione e ufficializzato la questio-
ne allenatore: a quel punto si
aprirà il file Icardi, e le carte
verranno svelate.
Strategie
Intanto Mauro si è portato
avanti, facendo un nuovo passo
in quella che da tempo sembra
la sua strategia. Ribadendo la
sua volontà di restare, anche di
fronte alla possibilità di non es-
sere più centrale o desiderato
nel progetto tecnico del vecchio
e del nuovo allenatore, getta il
pallone nel campo «avverso»,
quello dei dirigenti. Mette cioè
il club nella condizione di assu-
mersi la responsabilità di una
sua cessione. Tradotto: io voglio
restare, se me ne andrò sarà
perché mi avete cacciato. A quel
re contro l’Austria, un altro pe-
nalty con la Spagna e, in semi-
finale, una seconda punizione
da applausi per piegare i fran-
cesi. Da fermo è praticamente
una sentenza, e in due occasio-
ni si è procurato in prima per-
sona i calci da fermo, costrin-
gendo l’avversario al fallo gra-
zie all’ottima conduzione di
palla e capacità di dribbling.
Esposito, secondo di tre figli in
Instagram
«La mia famiglia»
● Questo il post con cui
Mauro Icardi verso le 14 di ieri
ha voluto rendere pubblica la
sua volontà di restare all’Inter,
definita«la mia famiglia». A
ieri sera la foto aveva
incassato 300mila like.
Precoce Sebastiano Esposito, 16,
ha esordito in Europa League GETTY
punto però, potrà avere voce in
capitolo sui termini della par-
tenza e della destinazione, con
la preferenza ormai assodata
per una soluzione italiana e di
alto livello (non sono molte...).
Una trattativa con la Juve sareb-
be complessa e forse impopola-
re, ma la vecchia ipotesi dello
scambio con Dybala non è da
archiviare frettolosamente,
perché risolverebbe «proble-
mi» a tutti, o quasi. Più diffici-
le, ma non impossibile, ipotiz-
zare un nuovo braccio di ferro,
con il clan Icardi pronto a rifiu-
tare ogni destinazione, anche
col rischio di finire ai margini di
questa Inter. La certezza, co-
munque, è che la contestazio-
ne, prima della Curva e poi del-
l’intero stadio di San Siro (do-
menica) non lo hanno toccato .
Anzi, conta di avere ancora una
buona fetta di tifosi dalla sua
parte, arma «affettiva» da gio-
care in un eventuale contenzio-
so di mercato col club.
una famiglia cresciuta a pane e
calcio prima a Castellamare di
Stabia, poi a Brescia e ora a Mi-
lano, dell’Under 17 di Nunziata
è capitano e numero 10. In
campo a tratti agisce da rifini-
tore dietro a due punte, a tratti
da punta: con i pari età sposta
equilibri, può fare tutti i ruoli
d’attacco e gode di maggiori li-
bertà (pure di rientrare meno).
Conteso
Adesso in Europa parlano tutti
di lui, non solo gli scout e i tifo-
si interisti. Coi nerazzurri nella
seconda parte di stagione ha
giocato con i più «grandi»:
quasi sempre in Primavera,
una volta anche con l’Inter ve-
ra, in Europa League (record
maglia dell’Inter: in questa stagione
Il piano di Mauro
Non «subirà»
una cessione,
minaccia il muro
contro muro
Lo scenario
Il club cerca due
punte, lo scambio
con Dybala non è
da archiviare
Sostituti
L’Inter intanto fa i piani per il
futuro senza Icardi: lavora in-
fatti sull’acquisto di due attac-
canti puri (non esterni) per la
prossima stagione. Uno arriverà
indipendentemente dalla riso-
luzione della questione sul cen-
travanti, e tutti gli indizi porta-
no a Edin Dzeko. Il bosniaco
nerazzurro di precocità nelle
coppe). Compaesano e amico
di famiglia di Donnarumma,
con cui si vede anche a Milano,
all’Euro U17 Sebastiano ha
confermato di essere uno dei
2002 più interessanti del conti-
nente. Roberto Samaden, di-
rettore del settore giovanile,
qualche anno fa portò lui, il
fratello maggiore Salvatore (og-
gi al Ravenna) e il 2005 France-
sco Pio (ora con i Giovanissimi
di Chivu) all’Inter: ha bruciato
le tappe, ora punta nella finale
contro l’Olanda a dare all’Italia
un titolo che manca dal 1982
(quando era per U16). Intanto,
aggiunge ammiratori: dopo la
corte del Psg è arrivata quella
insistente del Liverpool, ma la
123
le reti di Mauro Icardi con la
16 fra tutte le competizioni
Bomber
Mauro Icardi,
26 anni, è nato a
Rosario (Arg)
piace a Conte, è in uscita dalla
Roma e apprezza il progetto.
Per averlo non è necessario un
investimento «monstre»: non
serviranno insomma i soldi
della cessione di Icardi. Quelli
verranno reinvestiti su un altro
centravanti con Lukaku in cima
alla lista dei desideri (50-60 mi-
lioni per il cartellino, ma pesa
anche l’ingaggio), Zapata in di-
scesa (l’Atalanta vuole 40 mi-
lioni) e Timo Werner possibile
nome a sorpresa. Il tedesco, 23
anni, ha un contratto col Lipsia
in scadenza nel 2020. Il Bayern
sembra la destinazione «natu-
rale» e pareva vicino a chiude-
re, poi una frenata forse strate-
gica, in vista della finale di cop-
pa fra Lipsia e Bayern del 25
maggio. Se i bavaresi non strin-
gono dopo quella data, può tor-
nare d’attualità per l’Inter.
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s TEMPO DI LETTURA 2’ 52”
famiglia Esposito assicura che
il suo futuro è all’Inter. Il club si
è tutelato con un contratto fino
al 2021: il massimo possibile,
visto che i minorenni non pos-
sono legarsi per più di tre anni.
Nella rosa di Nunziata gli az-
zurrini interisti sono cinque, e
Sebastiano ha eliminato anche
quello che potrebbe presto di-
ventare un nuovo compagno.
Nella Francia c’era infatti Lu-
cien Agoumè, centrocampista
centrale nato in Camerun ma
con passaporto bleu. Gioca nel
Sochaux, l’Inter è vicina a
prenderlo per 5 milioni.
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s TEMPO DI LETTURA 2’00”

Serie A/L’ANNUNCIO
L’Uefa promuove
i conti dell’Inter
Ma le plusvalenze
van fatte lo stesso
Il club è fuori dal settlement agreement
però entro giugno servono 40 milioni
di Marco Iaria - @MARCOIARIA1
E
ra nell’aria ma ades-
so è ufficiale e l’Inter
può tirare un sospiro
di sollievo, soprattut-
to pensando agli ul-
timi anni di lacrime e sangue. Il
club nerazzurro è uscito dal re-
gime del settlement agreement
avendo soddisfatto tutti i requi-
siti dell’Uefa, ma chiariamo su-
bito una cosa: l’Inter dovrà con-
tinuare a seguire, come tutti i
club nel giro delle coppe euro-
pee, le prescrizioni del fair play
finanziario. A cominciare dal
bilancio di questa stagione che,
per essere chiuso in linea con il
break-even Uefa, dovrà regi-
strare circa 40 milioni di plu-
svalenze entro il 30 giugno. E da
luglio ci sarà un po’ più di liber-
tà d’azione, però non è che si
potrà spendere e spandere con-
tando sulle ingenti risorse di
Suning, perché resterà sempre
valido il principio cardine del
fair play, quello dell’autosuffi-
cienza del club: si spende solo
quanto si ricava, con una tolle-
ranza di 30 milioni di perdite
cumulate nell’ultimo triennio e
lo scomputo dei costi per vivai e
infrastrutture.
Cronistoria
A causa dei conti sballati del
passato, l’Inter era stata costret-
ta a firmare un settlement agre-
ement, cioè una sorta di patteg-
giamento, nel maggio 2015, sot-
to la gestione di Thohir, pro-
mettendo all’Uefa il progressivo
rientro nei parametri. C’era una
montagna da scalare. Basti
pensare che tra il 2011 e il 2014
l’Inter aveva accumulato perdi-
te per 275 milioni. L’Uefa ha im-
posto una multa di 6 milioni
(quella condizionale da 14 non
è scattata per il successivo ri-
spetto dei requisiti), rose ridot-
te per le coppe, restrizioni nel-
l’utilizzo europeo di alcuni gio-
LA PAROLA
Settlement
● Il settlement agreement è
il «patteggiamento» che
l’Uefa concede ai club che
hanno violato i parametri
del fair play finanziario:
pene più morbide rispetto a
quelle cui si potrebbe
incorrere andando a
processo (per esempio
l’esclusione dalle coppe), in
cambio dell’impegno a
rispettare una serie di
paletti, sia sportivi (rose
ristrette) sia economici
(pareggio di bilancio, tetto
stipendi e ammortamenti).
Due i club italiani sottoposti
in questi anni al settlement:
Inter e Roma, entrambi
usciti dal regime.
DI CHE COSA
PARLIAMO
L’Uefa ha comunicato che
l’Inter è uscita dal regime
del settlement agreement:
sottoscritto nel 2015 per i
conti sballati del passato, ha
imposto ai nerazzurri
grandi sacrifici per
rientrare nei parametri del
fair play. L’Inter ci è riuscita
aumentando i ricavi grazie
a Suning e agendo sulle
plusvalenze, ma continuerà
a sottostare, come tutti i
partecipanti alle coppe, al
fair play ordinario. Quindi
plusvalenze da fare entro
giugno e occhio sempre
attento ai conti per il futuro.
catori per mantenere il saldo
zero tra acquisti e cessioni. E, in
primis, un riequilibrio contabi-
le in modo da rientrare nel defi-
cit massimo dei 30 milioni in
tre esercizi. È stato con l’arrivo
di Suning, nel giugno 2016, che
è stata impressa la svolta.
Crescita
Al di là delle iniezioni di denaro
nel capitale, non rilevanti ai fini
del fair play ma vitali per la
continuità aziendale del club, il
colosso di Nanchino ha propi-
ziato l’attivazione di una serie
di contratti commerciali in Asia
che hanno contribuito all’im-
pennata del fatturato, schizzato
a 297 milioni al netto delle plu-
svalenze nel 2017-18 e superio-
re a quota 350 in questa stagio-
ne. Il lavoro portato avanti negli
anni scorsi dal management
Steven Zhang Figlio di Zhang Jindong, patron di Suning, 28 anni, è presidente dell’Inter dall’ottobre 2018.
Il colosso di Nanchino ha rilevato da Erick Thohir la maggioranza delle quote nerazzurre nel giugno 2016 GETTY
italiano (Antonello, Ausilio,
Gardini) ha permesso all’Inter
di centrare via via gli obiettivi
intermedi del settlement, rela-
tivi al periodo 2015-18, facendo
leva sulle plusvalenze, tenendo
a bada stipendi e ammorta-
menti e coniugando il tutto col
ritorno in Champions. I bilanci
parlano da soli: -60 milioni nel
2015-16, -25 nel 2016-17 e -17
nel 2017-18, l’ultimo esercizio
sotto questo monitoraggio spe-
ciale. Escludendo le spese vir-
tuose, l’Inter è rientrata nel
complessivo -30 del fair play e
ha ricevuto disco verde dalla
Investigatory Chamber del Club
Financial Control Body dell’Ue-
fa. Spiegano i nerazzurri in una
nota: «Questo dimostra la soli-
dità della società, la crescita del
club e il rafforzamento della sua
posizione finanziaria nel corso
S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 13
degli ultimi anni, supportata da
La gestione un approccio che è stato di tota-
È migliorata le adempimento alle regole im-
poste. È importante che il club
anche se l’Inter continui a rispettare il regime
dovrà rispettare di normale monitoraggio del
fair play finanziario Uefa e pro-
il fair play segua nella strategia di attenta
gestione finanziaria che ha ca-
ratterizzato gli ultimi esercizi».
Il mercato Passaggio non casuale: i tifosi
Meno lacci: non devono immaginare ades-
so che si possa investire a piaci-
lista libera e mento sul mercato.
niente saldo Conseguenze
acquisti-cessioni Il meccanismo del fair play è a
ciclo continuo. Ciò significa che
per l’attuale stagione l’Inter do-
vrà chiudere il bilancio in mo-
do tale da rientrare, nell’ultimo
triennio, nel tetto di 30 milioni
di perdita. Come? I nerazzurri
entro il 30 giugno dovranno re-
alizzare consistenti plusvalen-
ze, circa 40 milioni, anche per
attutire gli effetti, in termini di
maggiore spesa (circa 25 milio-
ni), della separazione da Spal-
letti che dovranno essere regi-
strati nello stesso esercizio
2017-18. Dalla prossima stagio-
ne ci saranno meno lacci sul
mercato, questo sì: niente più
limiti alla lista Uefa (25 giocato-
ri come le altre squadre) e, so-
prattutto, addio al saldo acqui-
sti-cessioni pari a zero che nel
2016, per esempio, aveva porta-
to all’esclusione di Gabigol, Jo-
vetic, Kondogbia e Joao Mario
dall’Europa League. Inoltre,
non ci saranno limiti sugli am-
mortamenti. Ma il fair play ri-
chiederà comunque un’atten-
zione alle spese sul mercato,
quindi per i “cartellini” e gli sti-
pendi, che dovranno essere so-
stenibili in funzione dei ricavi.
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s TEMPO DI LETTURA 3’28’’
NUMERI
275
i milioni di rosso
nel triennio 2011-14
L’Inter aveva accumulato in passato
un deficit pesantissimo: da qui il
102
settlement agreement con l’Uefa
i milioni di rosso
nel triennio 2015-18
La gestione nerazzurra è migliorata
nettamente. Scomputando le spese
in vivaio e infrastrutture, l’Inter è
rientrata nei limiti del fair play
14 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
Serie A/MERCATO
Napoli e quegli indizi su Insigne
Ancora aperti tutti gli scenari
Le frasi di De Laurentiis
e i silenzi di Raiola.
Di Natale: «Capisco
Lorenzo, ai miei tempi...»
di Maurizio Nicita - NAPOLI
S
osteneva Agatha
Christie che tre indizi
costituiscano una
prova. Noi vi sotto-
poniamo le ultime
dichiarazioni del presidente
Aurelio De Laurentiis riguardo
al suo capitano Lorenzo Insigne.
La prima, più lontana nel tem-
po, non cita il giocatore, ma ri-
letta oggi assume una valenza
particolare.
«Meglio giochi fuori»
È il 25 marzo e – lasciando la Fe-
dercalcio dopo un incontro con
una rappresentanza cinese –
Adl spiega, tra l’altro: «Abbia-
mo anche fatto tesoro di chi è
più corretto per un gioco ance-
lottiano e chi invece, pur essen-
do un grandissimo campione di
grandi prospettive, forse è me-
glio che giochi da qualche altra
parte». Direte voi, ma poi c’è
stato l’incontro chiarificatore
del primo maggio a casa Ance-
lotti. Vero, col Napoli che ha la-
sciato trapelare di un rinnovato
accordo, anche se poi sul pro-
Leggera, reattiva, aderente, perfetta per la corsa in montagna
e su terreni sterrati: è studiata, sviluppata e testata
in Val di Fiemme, Trentino, Dolomiti. Tomaia AirMesh a costruzione
slip-on, stabilizzatore STB Control™, suola bi-mescola FriXion® Red,
inserto Cushion Platform che assorbe gli impatti.
Bushido II: a new way for trail running.
lungamento esistono idee di-
verse tra le parti. Però martedì
scorso, 14 maggio, interpellato
sul suo capitano, sostiene De
Laurentiis: «Ha sempre dimo-
strato un grande attaccamento
alla maglia. Se poi questa gran-
de responsabilità di essere an-
che napoletano gli ha giocato
nel passato e gli potrebbe gioca-
L A R I C O R R E N Z A
Celebrata
30 anni dopo
la Coppa Uefa
● (glm) Presenti il tecnico
Ottavio Bianchi e il
presidente Corrado Ferlaino
(nella foto), e anche gli ex
giocatori Francini e Renica,
celebrato ieri il trentennale
della Coppa Uefa vinta nel
1989 con lo spettacolo
«Il cielo sopra Stoccarda»
Abbraccio Fra Lorenzo Insigne e
Salvatore Esposito/Genny Savastano
re nel futuro una idiosincrasia
con quei tifosi – che dico, che
non sono tifosi – non posso cer-
to obbligarlo a rimanere suo
malgrado». Aggiungendo giu-
sto per rafforzare il concetto:
«Più volte, quattro o sei anni fa,
mi ha chiesto di andare via per-
ché non si sentiva amato. Me
l’ha anche chiesto prima del-
l’incontro chiarificatore con
Mino Raiola». Già, ma se è stato
chiarificatore perché tornare
indietro nei discorsi? A chi si è
posto questo quesito ecco il ter-
zo indizio, datato 16 maggio,
giovedì: «Per i napoletani è
sempre stato scomodo questo
territorio. Ricordate Quaglia-
rella? Dopo tempo abbiamo
scoperto l’arcano. Lui è venuto
B O L O G N A
con grande desiderio da Udine,
però poi fu giusto e corretto che
scappasse via, dopo anni abbia-
mo scoperto cosa c’era sotto.
Questo è un territorio straordi-
nario, secondo me il più ricco in
Italia come potenzialità, ma è
un territorio beffardo, che non
ti regala nulla ma ti sottrae.
Questo è il limite di noi napole-
tani. Il signor Quagliarella ha
dimostrato di essere un bravis-
simo calciatore, ma laddove
non sentiva il peso di questo vi-
gliacco condizionamento che
subiva e di cui non parlava con
nessuno». Quasi un consiglio.
Intanto Mino Raiola continua a
mantenere il silenzio.
Così parlò Totò
Totò Di Natale, dieci anni fa dis-
se più volte no all’allora d.g.
Pierpaolo Marino che voleva ri-
portarlo nella sua città: «Io so-
no sempre un grande tifoso del
Napoli e per questo non me la
sono sentita allora di andare. So
come vivo sulla mia pelle queste
cose. Ma non mi permetto di
entrare nel merito delle discus-
sioni fra De Laurentiis e Insigne,
perché non conosco la situazio-
ne. Dico solo che posso intuire
cosa provi Lorenzo, anche se al
tempo stesso da tifoso mi augu-
ro resti al Napoli».
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s TEMPO DI LETTURA 2’24”
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Mihajlovic
non sporgerà
denuncia
contro l’agente
● BOLOGNA Sinisa Mihajlovic
ha deciso di non sporgere
formale denuncia per
l’increscioso episodio
capitato mercoledì a Roma.
Il tecnico del Bologna lo ha
detto direttamente al capo
della Digos che lo ha
contattato per scusarsi e
anche per chiedere se
volesse procedere con
formale testimonianza.
Sinisa ha scelto di non
andare oltre anche per non
aggravare la posizione
dell’agente che ha proferito
l’orribile frase: nel colloquio
con il capo della Digos,
Mihajlovic ha inoltre
aggiunto che l’episodio
sarebbe finito lì se non fosse
subentrata la cassa
mediatica che inizialmente
accusava un tifoso laziale,
ipotesi che il tecnico serbo
ha voluto smentire.
PREMIO Nel frattempo,
detto che il premio-salvezza
era già stato stabilito e
adeguato due mesi fa, la
società ha deciso di dare un
bonus a giocatori, tecnico e
tutto lo staff in caso di
raggiungimento del 10°
posto in classifica (che
porta un incasso di circa 6
milioni). Il Bologna
attualmente è a due punti
dal traguardo.
Matteo Dalla Vite

Serie A/MERCATO
Ne resterà solo uno?
SICURI PARTENTI
ANDREA BERTOLACCI
Quest’anno mai utilizzato in
campionato e nemmeno in
Coppa Italia, ha 4 presenze
in Europa League LAPRESSE
Milan, che rebus
Dietro a Paquetà
mediana di precari
Unico certo della conferma il brasiliano,
che il c.t. Tite porterà in Coppa America
di Marco Fallisi
I
l finale di stagione di
Paquetà ha un che di
paradossale: succede
tutto a bocce ferme. Il
suo campionato si è
chiuso due turni fa con quel-
l’espulsione col Bologna, ma in-
tanto il c.t. del Brasile Tite lo ha
inserito tra i 23 convocati per la
Coppa America di casa. Se poi, a
settembre, Lucas potrà giocare
la prima Champions League
della carriera, dovrà ringraziare
compagni di reparto che tra un
anno potrebbero essere da tut-
t’altra parte. Perché l’ex Fla-
mengo è certo di vestire rosso-
nero anche nel 2019-20, ma
non si può dire lo stesso degli al-
tri sette centrocampisti del Mi-
lan: benvenuti nella terra di
mezzo dei «precari».
Chi va
Quella di domani col Frosinone
baume-et-mercier.it
JOSÉ MAURI
Tra i centrocampisti in scadenza
ha finito per essere quello più
utilizzato: 5 partite in campionato
con un assist LAPRESSE
sarà l’ultima volta a San Siro per
José Mauri, Bertolacci e Monto-
livo, tutti e tre con un contratto
in scadenza che non verrà rin-
novato. Nonostante Mauri sia
stato utilizzato da Gattuso con
più frequenza ottenendo rispo-
ste discrete − il cambio con Bi-
glia in Milan-Bologna ha pro-
dotto una bella imbucata per il
gol di Suso, ad esempio − il trio è
sempre rimasto ai margini del
progetto: Bertolacci, trattenuto
dal tecnico ad agosto, è stato im-
piegato solo in Europa League;
l’ex capitano ha infilato 17 pan-
chine di fila prima di finire defi-
nitivamente fuori dai convoca-
ti, come succede ormai da inizio
aprile. Il loro addio alleggerirà il
monte stipendi di circa 10,6 mi-
lioni lordi, cui si aggiungeranno
i 6,3 dell’ingaggio di Bakayoko
(sempre al lordo). Pur avendo
vissuto una stagione da prota-
Baumatic Automatico in-house Acciaio 40mm
RICCARDO MONTOLIVO
L’ex capitano è sparito: nemmeno
un minuto stagionale. Era arrivato
al Milan nell’estate del 2012,
svincolato dalla Fiorentina LAPRESSE
gonista, tanto da sedurre la cur-
va rossonera in tempi record e
far ricredere lo stesso Gattuso,
Timù quasi certamente rientre-
rà al Chelsea: in casa Milan al
momento il fattore comporta-
mentale pesa più di quello tec-
nico e i 35 milioni per il riscatto
sembrano troppi.
Chi rischia
A ballare sono due fiori all’oc-
chiello della campagna acquisti
«cinese»: per strappare Kessie
e Biglia ad Atalanta e Lazio due
estati fa, il Milan sborsò 43 mi-
lioni, oggi è in attesa. Di capire
quale sarà il piazzamento finale
in classifica, perché la Cham-
pions e quella cinquantina di
milioni che porterebbe in dote
cambierebbero le prospettive
del club. E poi di vagliare even-
tuali offerte: Kessie è un profilo
con margini di crescita, sul qua-
S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT
I N B I L I C O
TIEMOUÉ BAKAYOKO LUCAS BIGLIA
Dopo un avvio difficile ha Un infortunio ne ha compromesso
totalizzato 40 presenze totali. la stagione: 19 presenze
Riscattarlo dal Chelsea complessive. Ha 33 anni e il Milan
costerebbe 35 milioni, troppi GETTY si interroga sul suo futuro LAPRESSE
RIFERIMENTO Lucas Paquetà, 21 anni, è l’unico certo di restare:
si è imposto appena arrivato e sarà una delle basi del nuovo corso ANSA
le si potrebbe monetizzare subi-
Incastro to o più avanti, a seconda delle
Con Bakayoko esigenze di bilancio; Biglia non
ha le caratteristiche anagrafiche
via, Biglia può ideali per la linea Gazidis ma
rimanere ma può colmare con l’esperienza il
vuoto che lascerà Bakayoko. Sul
l’ingaggio pesa suo futuro incideranno tenuta
fisica e condizioni economiche:
in via Aldo Rossi aprirebbero al
rinnovo solo ritoccando al ri-
basso i 3,5 milioni attualmente
guadagnati dal regista argenti-
no, che ha ancora un anno di
15
FRANCK KESSIE
Cinque gol stagionali in 40 partite
giocate. È un punto fermo
del centrocampo ma il suo futuro
resta incerto LAPRESSE
N U O V O S T I L E
Con il Frosinone
debutta la maglia
stagione 2019-20
● Domenica a San Siro contro
il Frosinone il Milan chiuderà
la propria stagione casalinga
ma sarà anche un nuovo
inizio: per la prima volta
la squadra scenderà in
campo con la maglia
rossonera della prossima
stagione, che rispetto al
passato avrà strisce
verticali molto più sottili.
Il debutto è stato annunciato
dal club su twitter.
contratto e piace all’estero. Bo-
naventura, operato al ginocchio
sinistro a novembre, andrà va-
lutato alla prova dei fatti: ieri a
Milan Tv si è detto fiducioso di
«poter tornare al 100% per il
prossimo campionato». A Mi-
lanello Jack ritroverà Paquetà e i
vecchi compagni di centrocam-
po. Quanti, difficile dirlo.
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s TEMPO DI LETTURA 2’24”
16 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
Serie A/ANTICIPO 37
Roma tra futuro
E adesso anche Gasperini
strizza l’occhio al club
Ma l’Atalanta alza il muro
La chiave per convincere Percassi può essere Gollini, che
piace a Trigoria. Il Toro per ora non libera il d.s. Petrachi
di Andrea Pugliese
L
a data x è il 27 mag-
gio, il giorno succes-
sivo alla fine del
campionato. Perché
da lì in poi – proba-
bilmente – inizieranno a farsi
davvero i giochi, sia a Roma sia
a Bergamo. Già, perché oramai
gli indizi portano quasi tutti lì.
E cioè all’Atalanta ed a Gian
Piero Gasperini, il tecnico che
la Roma ha individuato per ini-
ziare a ricostruire il futuro. An-
che se non sarà facile strappare
il sì definitivo dell’allenatore
nerazzurro. Un po’ perché
l’Atalanta (e il patron Percassi)
fanno muro su di lui, un po’
perché nel frattempo ha inizia-
a
GIORNATA
to a pensare a lui anche il Mi-
lan, per l’eventuale dopo-Gat-
tuso. In caso di un no, ovvia-
mente, la Roma non si farà tro-
vare impreparata, visto che i
dirigenti giallorossi stanno la-
vorando anche su altre piste.
Ovviamente, per ora, non può
farlo però Gianluca Petrachi, il
d.s. «in pectore» della prossi-
ma stagione. Perché è ancora
sotto contratto con il Torino e
perché il presidente granata
Urbano Cairo per ora non ci
pensa neanche un attimo a li-
berarlo. Insomma, per avere
l’accoppiata Gasperini-Petra-
chi bisognerà lottare. Altrimen-
ti si virerà altrove.
La scelta
L’allenatore dell’Atalanta, però,
sembra aver deciso, l’idea di sa-
lire sul treno che lo porta a Ro-
ma gli piace eccome. Perché
nonostante a Bergamo venga
considerato un profeta in pa-
tria, è anche convinto che più
di questo sia davvero complica-
to fare. «Per squadre come
l’Atalanta diventa difficile re-
stare al livello delle big dovendo
sempre vendere i suoi pezzi mi-
gliori – ha detto alla vigilia della
finale di Coppa Italia – Servi-
rebbe un meccanismo diverso,
che premi i club virtuosi, quelli
che raggiungono risultati come
il nostro con molta meno di-
Quarto Gian Piero Gasperini, 61, è davanti alla Roma con l’Atalanta LAPRESSE
sponibilità economica delle al-
tre». Frasi inserite in un di-
scorso più generico, ma espli-
cative dei suoi pensieri. E poi
Gasperini, a 61 anni, vuole gio-
carsi una delle ultime carte del-
la sua carriera per allenare una
grande del calcio italiano. Dopo
il passaggio all’Inter del 2011,
sarebbe l’occasione del riscatto.
Le difficoltà
Ma, come detto, non sarà facile
per lui lasciare Bergamo, alme-
no non per ora. La Roma e Ga-
sperini si piacciono, di mezzo
c’è però l’Atalanta. E Percassi,
un presidente che – giustamen-
Oggi in campo
Capitano in panchina
Contro il Sassuolo
servono punti e testa
di Chiara Zucchelli
Perchèvedere
SASSUOLO ROMA
Il Sassuolo è già in salvo,
la Roma cerca invece i
punti necessari per
continuare a rincorrere il
sogno Champions League.
O almeno per restare
attaccata al treno che porta
in Europa League, magari
evitando i preliminari
ORE 20.30, DAZN
REGGIO EMILIA, MAPEI STADIUM
S
ono arrivati a Reggio
Emilia poco prima
dell’ora di cena, con
i volti stanchi, a tra-
dire la fatica di gior-
ni difficili. Claudio Ranieri ha
chiesto ai giocatori di provare a
mettere da parte tutto quello
che è accaduto (e accadrà) per
pensare alla partita contro il
Sassuolo, ma è il primo a sape-
re che non sarà facile. Ecco
perché alcune delle scelte di
formazione saranno dettate -
anche, se non soprattutto -
dalla testa dei calciatori. A cen-
trocampo, infatti, dovrebbero
giocare dall’inizio Nzonzi e
te dal suo punto di vista – non
perde occasione per ribadire
come il suo allenatore resterà
tale. «Ha un contratto fino al
2021 con opzione per un altro
anno, per me il problema non
esiste — ha detto anche ieri alla
Gazzetta –. C’è un legame unico
tra squadra, tecnico e città. Per
me resterà qui a vita». Insom-
ma, non sarà facile convincerlo
a liberare Gasperini e una chia-
ve potrebbe essere mettersi a
tavolino per parlare di qualche
giocatore che interessa alla Ro-
ma, magari pagandolo anche
un po’ più del dovuto. Una sor-
ta di buonuscita o giù di lì. Tra
l’altro, radiomercato parla di
recenti sondaggi giallorossi con
Pierluigi Gollini, il portiere ne-
razzurro che piace anche a Pe-
trachi. Tra l’altro, la fidanzata di
Gollini, Giulia Provvedi (una
delle due Donatella), ha già
preso informazioni logistiche
sulla città, contattando alcuni
amici personali per chiedere
eventuali suggerimenti. Magari
la chiave potrebbe essere pro-
prio questa qui, di certo tra un
paio di settimane sapremo co-
me potrà andare a finire.
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s TEMPO DI LETTURA 2’32’’
Cristante, certamente più libe-
ri mentalmente rispetto a capi-
tan De Rossi, provato più di
tutti, come è logico. In attacco,
dietro a Dzeko (con Kolarov e
Florenzi uno dei più nervosi e
delusi) dovrebbero esserci il
capocannoniere della squadra,
El Shaarawy, Ünder, entrato
benissimo contro la Juventus, e
Zaniolo, che sembra aver smal-
tito l‘affaticamento al polpac-
cio.
Dubbio in difesa
Ieri ha pubblicato una foto su
Instagram dal treno insieme ad
alcuni membri dello staff tec-
nico: i sorrisi c’erano, così co-
me la sensazione che fossero
molto di facciata perché, per
tutta la Roma, i 90’ di questa
sera saranno particolari. Toc-
cherà ai più esperti prendere
per mano i compagni: Mirante
quindi, in porta, Fazio in dife-
sa, insieme ad uno tra Jesus e
Marcano, con il brasiliano fa-
vorito. Manolas è rimasto a Ro-
ma per un fastidio alla caviglia
e non è detto che recuperi per
l’ultima contro il Parma. E’ in-
vece disponibile Pellegrini,
non al meglio e quindi pronto
ad entrare solo a gara in corsa.
La Roma dovrebbe giocare col
4-2-3-1, alternato nella rifini-
tura al 4-3-3. Dettagli, in fon-
do: Ranieri sa che oggi conterà
molto più la testa che il modu-
lo.
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e contestazione
Le proteste I tifosi romanisti si sono presentati ieri sotto la sede della Roma all’Eur per protestare contro il mancato rinnovo del contratto a Daniele De Rossi. Nell’ultima foto il giocatore in partenza in treno per Reggio Emilia LAPRESSE
I tifosi sotto la sede: Pallotta nel mirino
Cori anche contro Baldissoni e Baldini, la mobilitazione per De Rossi colpisce tutti
di Andrea Pugliese
D
ue ore o giù di lì. Tra
cori, striscioni, fu-
mogeni e bandiere.
Con un unico comun
denominatore, ma-
nifestare il proprio dissenso in
maniera netta nei confronti
della dirigenza della Roma.
Una contestazione organizzata
giovedì pomeriggio dalla parte
calda della tifoseria giallorossa,
sulla scia della vicenda-De
Rossi, e che ha portato sotto la
nuova sede della Roma (in zona
Eur) circa un migliaio di perso-
ne, forse qualcosa in più. Una
manifestazione che è scivolata
via senza alcun problema di or-
dine pubblico, forte nei conte-
nuti ma corretta nella forma.
Nonostante la Roma abbia giu-
stamente allertato la polizia,
presente in stato anti-sommos-
sa. Ma non c’è mai stato biso-
gno di intervenire,con i tifosi
che hanno fatto presente a
chiare note come la pensino.
Con un piccolo errore nel ti-
ming, perché a quell’ora i diri-
genti della Roma erano già in
viaggio per la stazione Termini,
dove poco dopo sarebbero par-
titi alla volta di Reggio Emilia.
La rabbia
La contestazione è iniziata ver-
so le ore 15 e, appunto, è andata
avanti per quasi due ore. Presi
di mira dagli ultrà soprattutto il
presidente James Pallotta e il
vicepresidente esecutivo Mau-
ro Baldissoni, invitati entrambi
a lasciare immediatamente la
guida della società. Ma tanti co-
ri di scherno (eufemismo, ndr)
sono stati dedicati anche a
Franco Baldini (consulente
personale di Pallotta) e un paio
a Guido Fienga, nuovo Ceo gial-
Oltre un migliaio
di persone per
due ore all’Eur.
Lo stadio
Ma i dirigenti E tra i vari striscioni ce n’era
non c’erano uno fisso, proprio con lo sguar-
DI CHE COSA
PARLIAMO
Dopo 18 anni in prima
squadra, Daniele De Rossi
è stato costretto al divorzio
dalla Roma. La società ha
comunicato nei giorni
scorsi di non voler
rinnovare il contratto al
capitano, il quale ci è
rimasto molto male. Anche
l’allenatore Claudio
Ranieri si è schierato dalla
parte di De Rossi, mentre i
tifosi hanno contestato
duramente il presidente
Pallotta e la società. In
questi giorni di tensione a
tutti i livelli, la Roma si sta
giocando anche le
possibilità di qualificarsi
per le coppe
lorosso. Insomma, ci è andata
di mezzo un po’ tutta la diri-
genza, i tifosi non hanno ri-
sparmiato nessuno in tal senso.
Alternando i cori «contro» a
slogan di amore e affetto per
Daniele De Rossi. Perché la
rabbia della tifoseria romanista
è esplosa proprio sulla scia del-
la comunicazione del mancato
rinnovo del contratto al capita-
no giallorosso. Forse più per la
forma che per la sostanza, an-
che se per qualcuno restano va-
lide entrambi. Poi alcuni stri-
scioni, tra cui i primi «Pallotta-
Roma mai stati uniti», «DDR è
la Roma», «Le bandiere non si
ammainano, si difendono e si
onorano. Dirigenza di cialtroni
senza rispetto», «L’As Roma
appartiene a noi», «Stemma,
barriere e simboli di Roma. La
vostra azienda deve finire ora»
e «L’As Roma è la nostra leg-
genda... solo gli indegni la
chiamano azienda».
S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 17
do rivolto alle finestre della se-
de: «No allo stadio», accompa-
gnato spesso da cori contrari
alla costruzione del nuovo im-
pianto di Tor di Valle. Questo
perché nella tifoseria romani-
sta si è oramai consolidata
l’idea che Pallotta sia a Roma
solo per un interesse economi-
co legato proprio al nuovo sta-
dio. E, quindi, viene da sé
l’equazione no stadio-no Pal-
lotta. Come dire, è un modo per
mandare via il presidente il pri-
ma possibile, anche se forse –
in caso – è vero soprattutto il
contrario. E, cioè, che se Pallot-
ta un giorno deciderà davvero
di vendere la Roma è più facile
che succeda con l’okay in mano
per lo stadio che non senza.
L’amico
In tutto questo, tra l’altro, ieri
ha parlato anche Aleksandar
Kolarov, uno dei più vicini a
Daniele De Rossi nell’attuale
organico giallorosso. E il terzi-
no serbo per l’amico ha riserva-
to solo dolci parole. A tratti an-
che molto intense: «Io ho vis-
suto tante cose nella mia car-
riera, ma uno così legato alla
sua squadra come lui non l’ho
mai visto. Daniele sperava di fi-
nire la sua carriera qui a Roma,
questo lo sanno tutti. Poi è an-
data come è andata, la società
ha deciso in modo diverso. Ma
credo che tra 3-4 mesi, quando
inizierà l’anno nuovo, un po’
tutti si renderanno conto di ciò
che è ed è stato Daniele De Ros-
si per la Roma». Intanto, però,
oggi c’è da battere il Sassuolo...
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s TEMPO DI LETTURA 3’02’’
Tanti striscioni
per il capitano. E
la gente si schiera
anche contro
il nuovo stadio
18 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
Il caso internazionale/LA PROTESTA CONTRO L’ECA
Uefa, restano i no
Piano Super Champions
Ceferin non convince
Federazioni contrarie
Il numero 1 europeo: «Mai le Coppe nei weekend»
Ma Germania, Francia e Italia non si fidano
di Alessandro Catapano - INVIATO A BUDAPEST (UNGHERIA)
DI CHE COSA
PARLIAMO
L’Uefa ha riunito a Budapest
i rappresentanti delle 55
Federazioni europee per
presentare - era la prima
volta - il piano di riforma
delle Coppe, che dovrebbe
entrare in vigore dal 2024.
L’intervento del presidente
Aleksander Ceferin, però, a
parte ribadire che non si
giocheranno nel weekend,
non ha chiarito le altre zone
d’ombra del piano partorito
dall’Eca. Molte federazioni,
soprattutto le più
importanti, restano
scettiche o apertamente
contrarie al progetto di una
Super Champions.
A
lla fine è abbastanza
emblematico che il
più invocato, in
egual misura dai so-
stenitori e dai critici
della riforma, sia il vice segre-
tario e direttore delle Competi-
zioni Giorgio Marchetti, che
passa da un tavolo all’altro a
fornire spiegazioni. L’interven-
to del presidente Aleksander
Ceferin alla platea dei rappre-
sentanti delle 55 Federazioni
aderenti all’Uefa riuniti in un
lussuoso albergo di Budapest -
fermo, netto, perfino accorato
in certi passaggi, soprattutto
quando attacca «le direzioni
prese da un paio di Leghe e il
dibattito mediatico che hanno
generato: non vediamo l’ora di
incontrarle» - ha spazzato via
qualche nuvolone nero, disin-
nescando forse i marchingegni
più pericolosi di questa riforma
delle coppe europee, ma non
ha dissipato i dubbi, nè convin-
to tutti gli scettici. Che restano
in buon numero, in specie tra
le Federazioni big, spaventate -
al netto del dibattito che prose-
guirà su quali percentuali di in-
gresso assegnare a ranking, co-
efficienti e piazzamenti - in-
nanzitutto dalla ratio di questa
riforma, e dal suo possibile
(per alcuni inevitabile) punto
di caduta: trasformare le Coppe
europee in tornei più grandi e
remunerativi, per numero di
partite e giri d’affare quasi dei
campionati paralleli.
Cosa c’è in ballo
Questo c’è davvero in ballo, e di
fronte al rischio di una trasfor-
mazione così profonda, che fi-
nirebbe fatalmente per ridi-
mensionare il valore, tecnico
Sloveno ed economico, dei tornei na-
Aleksander zionali, tutto il resto diventa se-
Ceferin, 51 anni, condario, anche quando scen-
è presidente dere in campo, se davvero un
dell’Uefa dal giorno dovessero profanare il
settembre 2016. weekend. Ceferin lo ripete co-
E’ succeduto a me un mantra, a chiunque nel-
Michel Platini la riunione provi a ritirare fuori
la questione (il reggente della
Federcalcio tedesca Rainer Ko-
ch, buon amico delle cause ita-
liane, è quasi travolto dalla
stizza del presidente). «Come
ve lo devo dire, le Coppe non si
giocheranno mai nel fine setti-
mana». Ok, ma è l’unico punto
chiarito senza se e ma. Per tutti
gli altri temi caldi, che Ceferin
e Marchetti illustrano con una
serie di slide, si resta nell’inde-
terminatezza, comprensibile
per carità considerato che sia-
mo a cinque anni dall’eventua-
le entrata in vigore della rifor-
ma, ma oggi questa vaghezza -
probabilmente anche un po’
voluta - finisce per alimentare
interrogativi, interpretazioni e
sospetti. Perciò, alla fine, è tut-
to un interrogarsi sui meccani-
smi di ingresso e uscita dalla
futura Super Champions, se
davvero solo in quattro su 32
partecipanti a regime arrive-
ranno dai campionati, se in-
somma sarà una Coppa che
continuerà a premiare il merito
sportivo o se finirà per assomi-
gliare ad un torneo a inviti. Gli
uomini dell’Uefa assicurano
che il ricambio ci sarà e negano
l’introduzione di un coefficien-
te storico che faccia avanzare i
ricchi e nobili a discapito dei
piccoli, ma lo fanno solo infor-
malmente. C’è da fidarsi?
Rubare ai ricchi per...
«È stato un meeting importan-
te perché le Federazioni hanno
potuto dare il proprio parere -
assicura Ceferin -. Sono state
espresse opinioni molto diver-
se, di cui terremo conto. Mi in-
coraggia vedere il responso po-
sitivo e la solidarietà fra le Fe-
derazioni; in particolare - sot-
tolinea il presidente Uefa - le
nazioni più grandi riconoscono
l’esigenza di dare un contribu-
to a vantaggio delle nazioni più
piccole». Ecco la chiave per ot-
tenere consenso e far passare la
riforma. Ceferin ingolosisce le
Federazioni più piccole con
l’introduzione della terza Cop-
pa - l’Europa League 2 a 64
squadre - e la promessa di una
più equa ripartizione dei mag-
giori ricavi che il nuovo sistema
garantirà. «Cerchiamo una via
che soddisfi le esigenze del cal-
cio in tutta Europa, e non solo
nei mercati più grandi - sottoli-
nea il presidente -. Solo l’Uefa
distribuisce denaro oltre i con-
fini nazionali, quindi abbiamo
il dovere di prendere questa re-
sponsabilità molto sul serio».
Già, ma che ne sarà dei cam-
pionati nazionali? Quale broa-
dcaster televisivo continuerà a
ricoprirli di denaro? Sul punto,
ovviamente, nessuna risposta.
«Non decideremo niente senza
tenere conto dell’opinione di
tutti e non accetteremo mai
cambiamenti che danneggino
il calcio europeo». Come dice-
va quello? State sereni...
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s TEMPO DI LETTURA 3’11”
HA DETTO Le reazioni
I presidenti
federali in coro
Cerchiamo «Troppo poco,
una via
che soddisfi non basta»
le esigenze
di tutta
«D
iscutable», dice
l’Europa, con tono peren-
non solo
torio Noël Le
dei mercati Graët, 77 anni
più grandi p o rtat i co n
l’agilità mentale di un ragazzi-
no. Del resto, la smorfia sul viso
del presidente della Federcalcio
francese è di per sè eloquente.
«Le uniche garanzie che abbia-
L’Uefa non mo avuto dal presidente del-
prenderà l’Uefa riguardano la tutela dei
decisioni weekend - spiega all’uscita -. Il
resto è tutto molto discutibile, i
senza
nostri timori sono confermati,
prima molte cose sono da rivedere». I
tenere presidenti federali non voglio-
conto dell’ no nè possono accontentarsi. Al
opinione di là delle rassicurazioni sulla
di tutti collocazione delle gare, non ci
sono state altre aperture con-
crete. Molti non nascondono di
essere arrivati a Budapest un
po’ prevenuti. Più di qualcuno
non ha digerito la scaletta degli
interlocutori decisa da Ceferin:
«Perché confrontarsi innanzi-
tutto con l’Eca? - si chiedono -
Perché veniamo coinvolti solo
ora?». La sensazione, abba-
stanza diffusa, è che adesso si
cominci a trattare per portare a
casa una riforma più ragionevo-
le, ma ugualmente traumatica
per le singole Federazioni. «Va
bene la difesa dei weekend, ma i
campionati nazionali rischiano
di essere comunque ridimen-
sionati», avverte il vice della
Federcalcio tedesca Rainer Ko-
ch in un contraddittorio con
Ceferin. Insomma, i presidenti
d’ora in poi non staranno a
guardare, nemmeno quelli ben
disposti.
Tante partite
Per dire, Dejan Savicevic, presi-
dente del piccolo Montenegro,
apprezza l’apertura al «pro-
gresso», ma mette sul tavolo un
tema finora rimasto un po’ in
ombra. «Tre Coppe, 128 squa-
dre, troppe partite: i tornei na-
zionali dovranno asciugarsi, la
vostra Serie A come farà a resta-
re a 20?». L’impressione è che
sarà una lunga trattativa, e che
ogni momento sarà buono per
discutere all’interno dell’Uefa, a
partire dall’Esecutivo del 29 a
Baku. Il dibattito mediatico ge-
nerato dalle proteste delle Le-
ghe ha avuto il merito di scopri-
re le carte, e forse anche di ab-
bassare le pretese di Eca ed Ue-
fa. «La Figc darà il suo
contributo al processo di rifor-
ma, partecipando con una pro-
pria proposta alla definizione e
al chiarimento di alcuni punti
ancora incerti - annuncia il pre-
sidente Gabriele Gravina, che
ha rappresentato l’Italia insie-
me al d.g. Marco Brunelli -. Per
ora, prendiamo atto con soddi-
sfazione che i weekend non si
toccano, come avevamo chie-
sto. Almeno su questo si è fatta
chiarezza». Gia, ma non basta.
a.cat.
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s TEMPO DI LETTURA 1’48”
S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 19
20 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
Serie A/IL DOPPIO EX
Tacchinardi
L ’ I N T E R V I S T A
«ATALANTA,
ORA PRENDITI
LA CHAMPIONS
E FAI LA STORIA»
L’ex centrocampista: «Contro Allegri
si può strappare un punto pesante
Lancio un’idea: Gasperini alla Juve»
di Francesco Fontana
A
un certo punto,
scappa «la mia Ju-
ve». Nel suo cuore il
nero c’è, nessuno
potrà mai cancellar-
lo. Poi vince il bianco rispetto al
blu dell’Atalanta, lo fa intende-
re con quella frase. D’altronde
405 presenze e tredici trofei so-
no tanta roba. Impossibile, pe-
rò, dimenticare Zingonia. Varcò
quei cancelli a undici anni per
poi salutare nel ‘94 (undici ma-
tch in prima squadra), quando
un assegno da quattro miliardi
di lire lo portò da mister Lippi.
Questo è Alessio Tacchinardi,
ex centrocampista classe ‘75.
Una vita in bianconero, mille
ricordi che parlano di Bergamo
dove conquistò lo scudetto Pri-
mavera, Allievi e un Viareggio.
Quella di domani sarà la «sua»
gara, fondamentale per la Dea:
«La Champions sarebbe stori-
ca».
3 Tacchinardi, quante chance
per l’Atalanta?
«Mancano due turni, io sono
ottimista. Ce la può fare».
3 I prossimi novanta minuti
potrebbero dire molto.
Dopo la finale di
Coppa Italia ho
sentito un forte
senso d’ingiustizia
IN NERAZZURRO Tacchinardi con
la maglia dell’Atalanta MAGNI
«La mia Juve ha un po’ rallen-
tato, ma non si tirerà indietro.
Poi le motivazioni sono diverse,
per questo Gasperini può strap-
pare un pareggio pesante».
3 La finale dell’Olimpico, pe-
rò, è stata un duro colpo.
«Non ce l’ho fatta a vedere la
Lazio alzare il trofeo. Ero triste,
percepivo un senso di ingiusti-
zia. Nulla contro Inzaghi e i
suoi, ma l’episodio di Bastos è
stato decisivo. Detto ciò, a Ber-
gamo devono essere soddisfat-
ti: la sfida di mercoledì è un
punto di partenza, l’asticella si
è alzata».
3 Merito, soprattutto, della fa-
miglia Percassi.
«Ricordo quando Antonio mi
premiò al Viareggio del ’93. Era
ambizioso già all’epoca, guar-
date cosa ha fatto ultimamente:
stadio nuovo e addio salvezza,
si punta all’Europa. L’anno
prossimo proverà a sollevare la
Coppa Italia e a confermarsi in
Serie A».
3 Ufficiale l’addio di Allegri: se
lo aspettava?
«Speravo restasse, evidente-
mente non c’era più la stessa
fame. Da juventino, mi spiace.
Max è un grande».
3 Un altro scudetto, ma niente
Champions: un voto alla sta-
gione?
«Non più di sei. Ottima Ajax,
OPINIONISTA
Alessio Tacchinardi, 44 anni,
dopo il ritiro da calciatore
ha iniziato a fare
l’opinionista tv e
l’allenatore: da gennaio ha
guidato il Lecco in D LAPRESSE
ma con il Tottenham si sono vi-
sti certi limiti. In ogni caso,
complimenti a Ten Hag: lo vor-
rei a Torino».
3 Sarebbe un nome, come dire,
«diverso».
«Guardiola, Pochettino e
Klopp sono dei tecnici top, ma
quanto costano? L’olandese ha
belle idee, porterebbe delle no-
vità».
3 Sensazioni sul futuro di Ga-
sperini?
«È straordinario, ha due p...
così. Lancio un’idea: perché
non lui alla Juve? Non vado ol-
tre, poi dipenderà dalla Cham-
pions. Con il quarto posto Per-
cassi proverebbe a mantenere
la rosa attuale inserendo due o
tre calciatori di livello, a quel
punto Gian Piero avrebbe a di-
sposizione una vera big».
3 Risultato e marcatori: come
finisce domani?
«Ronaldo e Zapata, 1-1 e tutti
contenti».
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s TEMPO DI LETTURA 1’58’’
La squadra
Zapata mette
nel mirino
il record
di Inzaghi
Mancini dal 1’
I
eri secondo allena-
mento post-Lazio
per l’Atalanta, che
nel pomeriggio è
scesa in campo al
centro sportivo «Bortolotti»
di Zingonia per continuare la
preparazione in vista della tra-
sferta contro la Juventus (si
gioca domani, ore 20.30).
Sempre a parte Varnier (a lu-
glio rottura del crociato ante-
riore destro) e Toloi (operato
alla caviglia destra il 24 aprile),
gli unici infortunati della rosa.
Oltre a loro, Gasperini dovrà
rinunciare a Palomino, am-
monito contro il Genoa e squa-
lificato all’Allianz Stadium.
Pippo nel mirino
Al posto del difensore argenti-
no, tornerà titolare Mancini (in
panchina nella finale di Coppa
Italia). Accanto all’azzurro, ov-
viamente davanti a Gollini,
spazio per Djimsiti e Masiello.
A centrocampo i «titolarissi-
mi» Freuler e De Roon, con
Hateboer a destra e Castagne a
sinistra (il belga è favorito su
Gosens). In attacco, infine, ze-
ro dubbi: Gomez alle spalle di
IDENTIKIT
Ilicic e Zapata. Occhi puntati
proprio sul colombiano (pre-
convocato dal c.t. Queiroz per
la Coppa America in Brasile), a
È cresciuto quota ventidue gol in campio-
nato: ancora centottanta mi-
a Zingonia nuti a disposizione (nell’ulti-
NOME ALESSIO TACCHINARDI ma giornata l’Atalanta sfiderà
NATO A CREMA il Sassuolo) per raggiungere (e
IL 23 LUGLIO 1975
magari superare) Filippo Inza-
ghi, che con i ventiquattro
● È stato uno dei più centri del 1996-1997 resiste
apprezzati centrocampisti come miglior bomber neraz-
italiani a cavallo tra gli anni zurro in un singolo campiona-
Novanta e i Duemila. Cresce to.
nel settore giovanile
dell’Atalanta, club con il La vigilia
quale fa l’esordio in Serie A. Programma odierno: alle 13.30
La consacrazione arriva alla c’è la conferenza stampa di
Juventus, dove è Gasperini, a seguire squadra al
protagonista in 11 stagioni: lavoro per la classica rifinitura
vince 5 scudetti, una Coppa (a porte chiuse). Al termine,
Italia, 4 Supercoppe italiane, partenza per il ritiro di Torino.
una Champions, una Arbitrerà Gianluca Rocchi di
Supercoppa europea e una Firenze: 34 precedenti con la
Coppa Intercontinentale. Juventus (27 vittorie, 3 pareggi
e 4 sconfitte), 23 con la Dea (10
STAGIONE SQUADRA P G successi, 4 pareggi e 9 k.o.).
1992/’94 ATALANTA 11 0 f.f.
1994/’05 JUVENTUS 405 15 © RIPRODUZIONE RISERVATA
2005/’07 VILLARREAL 61 3
2007-2008 BRESCIA 36 9
s TEMPO DI LETTURA 1’15’’

Serie A/IL TEMA
MotivaToro
Video, discorsi, psicologia
Mazzarri punta al gran finale
Da giovedì sul monitor dello spogliatoio vanno senza
sosta le immagini dell’Empoli: concentrazione al top
di Mario Pagliara
L
e immagini scorro-
no di continuo, sen-
za sosta, così da
«entrare» nella te-
sta dei giocatori. Pri-
ma e dopo ogni allenamento,
anche mentre i calciatori si ri-
vestono dopo la doccia. Da gio-
vedì c’è un video che viene
proiettato in «loop» attraverso
il monitor dello spogliatoio del
Torino nella pancia del Fila-
delfia: rilancia, senza fermarsi
mai, le immagini dei gol subìti
dall’Empoli. Lo ha voluto Wal-
ter Mazzarri, ed è stata una
scelta nient’affatto banale né
tanto meno casuale. Una deci-
sione nella quale c’è tutto il
perfezionismo di Walter, quel-
la sua inclinazione a non tra-
scurare mai nessun dettaglio.
La vittoria della Lazio in Coppa
Italia potrebbe avere come ef-
fetto sul campionato del Toro
quello di neutralizzare il setti-
mo posto come posizione vali-
da per la qualificazione in Eu-
ropa, e allora Mazzarri ha spe-
dito in questo modo un segna-
le chiaro alla squadra: in
questo momento decisivo non
importano la classifica né ogni
eventuale discorso sui piazza-
menti utili per entrare nelle
Coppe. L’unica cosa che conta
è vincere ad Empoli. Una rego-
la così semplice, ma tassativa.
Allenare la testa
È in questa fase che allenare la
«testa» dei giocatori è molto
più importante di qualunque
altro fattore. Walter lo sa, e
spesso dall’inizio di questa av-
ventura è ricorso alla psicolo-
gia. La mossa del video va in
questa direzione, e vuole esse-
re uno stratagemma per evita-
re che i calciatori possano di-
strarsi dall’unico e vero obiet-
tivo: avere una concentrazione
totale per vincere ad Empoli,
in una sfida complicata contro
una squadra che si giocherà il
tutto per tutto per la salvezza.
Concludere l’impresa
È stato finora un Toro da re-
cord, lo dicono i sessanta punti
a due giornate dalla fine, mai
raccolti nella storia del club in
Serie A nell’epoca dei tre pun-
ti. Ora Mazzarri vuole conclu-
dere l’impresa con un gran fi-
nale: la missione è due vittorie
su due, partendo dalla Toscana
finendo con la Lazio, poi le
somme si tireranno tra otto
giorni. Ne ha parlato con il
gruppo in questi giorni, e dallo
spogliatoio è uscito un patto
d’acciaio: i giocatori ci credo-
no, il Toro è pronto a lanciarsi
nel rush finale per fare il pieno.
Perché «non si molla di un
centimetro, fino alla fine», co-
me ha raccontato ieri Baselli
alla Gazzetta. Le scelte del tec-
nico negli ultimi centottanta
minuti rispecchieranno questa
impostazione: nessun esperi-
mento, nessun «contentino»
a chi ha giocato meno. Si pun-
terà sugli uomini che hanno
S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 21
DA RECORD
Walter
Mazzarri,
LA SQUADRA
57 anni,
è sulla panchina
granata dal Ansaldi dà forfait
Berenguer-Baselli
4 gennaio 2018:
con lui in questa
stagione il Toro
ha raggiunto il
record di punti
(60) nell’epoca
per servire Belotti
della Serie A Non solo l’infortunio muscolare,
a tre punti l’argentino ha anche la febbre.
LAPRESSE
A sinistra Aina, in mezzo Rincon
Iago Falque parte dalla panchina
I NUMERI
1
K.o. esterno
Il Torino e il
Liverpool sono
le due squadre
che, quest’anno,
hanno perso
meno partite in
LA SORPRESA Alejandro Berenguer, 23 anni LAPRESSE
I
trasferta nei l piccolo Alejandro sta diventando in-
cinque principali dispensabile. Mazzarri se l’è trovato
campionati nel momento di massima emergenza,
d’Europa: un quando Falque era in infermeria e Za-
za squalificato, e lui ha risposto con
k.o. ciascuna.
un assist contro il Genoa, un bellissimo gol al
Milan, e tutte prestazioni convincenti. La meri-
13
tocrazia conta nelle scelte di Mazzarri, forse an-
che un po’ la riconoscenza: domani, nel Toro
anti-Empoli, dovrebbe essere ancora Berenguer
l’uomo chiamato ad inventare assist per Belotti,
in coppia con Baselli sulla linea dei trequartisti.
Gol subiti
Il Torino vanta la
migliore difesa
Il condizionale è ancora necessario, ma in que-
ste ore sta emergendo in maniera forte la pro-
pensione del tecnico a riproporre il 3-4-2-1 con
del girone di questo incastro che spinge Falque in panchina.
ritorno della
Serie A: la Moretti 599
dato certezze in questa caval- difesa di Lo stato di forma di Iago dopo l’infortunio è in
cata. Per prendersi l’Europa. Mazzarri dopo netta ascesa: ogni giorno che passa sta sempre
il giro di boa ha meglio, come il gol al Sassuolo ha ridato fiducia
Il cacciatore di tabù incassato 13 gol. a Zaza. Ecco, Iago Falque e Zaza potrebbero rap-
Domani questo Toro dei record presentare i classici cambi «spacca partita» in
darà l’assalto all’ultimo tabù: a caso di necessità in corsa. Zero dubbi sull’asset-
33
Empoli, in Serie A, i granata to difensivo: davanti a Sirigu, ci sarà il trio di
non hanno mai vinto, l’ultima difensori abituale, con Izzo (recuperato dopo la
volta risale al 1984 ed era Cop- febbre), Nkoulou e Moretti (giunto a 599 pre-
pa Italia. Cancellare i vecchi ta- senze in carriera tra i professionisti). Dove Maz-
bù è diventato, nell’ultimo an- zarri ha gli uomini contati è sulle fasce, con Pa-
no e mezzo, un lavoro che rie- punti rigini e Ansaldi infortunati. A proposito, oltre
sce bene a Mazzarri. Esempi? Il I granata sono all’affaticamento muscolare, l’argentino è stato
Toro non vinceva da trentaset- terzi nella colpito anche da un virus influenzale dopo aver
te anni a Marassi contro il Ge- classifica del svolto tre giorni di terapie. Forfait certo, quindi.
noa, e lo ha fatto prima di Pa- girone di ritorno Sugli esterni le scelte sono obbligate: De Silvestri
squa. Oppure erano passati della Serie A va a destra, Aina ritorna sulla sinistra dopo che
ventotto gli anni dall’ultimo con 33 punti, nell’ultimo periodo è stato preferito spesso sulla
successo sul Milan, arrivato a alle spalle di corsia opposta. A centrocampo rientrerà Rincon
fine aprile, o venticinque dal Juventus (36) dopo il turno di squalifica, accanto al quale ci
blitz a Marassi stavolta in casa e Atalanta (37). sarà l’apporto di tecnica e di presenza fisica di
con la Sampdoria. Dopo pran- un Meité in crescendo in questo finale. Le ulti-
zo, il Toro sarà in viaggio verso me indicazioni offrono poche chance a Lukic.
Empoli. Carico, per non fallire. Paglia
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s TEMPO DI LETTURA 2’29’’
s TEMPO DI LETTURA 1’27’’
22 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
Calcio/L’INTERVISTA
Alex Ferrari
L ’ I N T E R V I S T A
«DA BOSKOV
A GIAMPAOLO
LA SAMP È
UNA FAMIGLIA»
Il difensore, stimatissimo dal tecnico, verrà
riscattato: «Ho giocato poco, ma questa
stagione fa parte di un progetto di crescita»
di Filippo Grimaldi — INVIATO A BOGLIASCO (GENOVA)
I
l castello è lì, dietro
una curva lungo
l’Aurelia, nascosto
da querce, pini ma-
rittimi e pitosfori.
HA DETTO Alex Ferrari, in coda a questa
lunga chiacchierata sul suo
primo anno di vita blucerchia-
ta, racconta ancora abbagliato
da tanta bellezza che «quando
l’ho visto, ne sono rimasto en-
tusiasta». E ha scelto di abitare
Il mio in questo luogo da sogno (in-
rammarico
è che nelle
sieme a un paio di compagni)
senza sapere che lì, fra quelle
stesse mura, un certo Vujadin
gare in cui
Boskov, oltre trent’anni fa rice-
ho giocato veva amici e giornalisti (spesso
abbiamo
raccolto
entrambe le cose assieme), con
la stessa vista verso Portofino e
solo un l’infinito, fra interminabili rac-
punto conti di pallone e di vita. Il di-
fensore della Samp, che a fine
stagione verrà riscattato dal
Bologna, è troppo giovane per
ricordare, ma è bello pensare
che quella scelta sia stata in un
Qui sono certo senso un segno del desti-
ben no.
organizzati
in campo e 3 Di lei Marco Giampaolo, tut-
t’altro che prodigo di giudizi
fuori: che sui singoli, ha detto testual-
differenza mente: «Ragazzo intelligente,
rispetto al riflessivo, razionale, con un
mio
profilo tale che in futuro gli
passato permetterà sicuramente di fa-
re l’allenatore. Oggi sta racco-
Talento Alex gliendo il frutto della sua te-
Ferrari, 24 anni nacia». Credo che possa rite-
nersi soddisfatto.
«Assolutamente sì. Di sicuro,
poi, rispetto all’anno scorso
quando ero a Verona ho trovato
un ambiente estremamente
organizzato, non solo a livello
calcistico. Tutto un altro mon-
do, tanto che all’inizio non è
stato facile abituarsi, nono-
stante fossi arrivato alla Samp
dopo essermi informato su
questa nuova realtà. Poi, però,
appena conosci e comprendi a
fondo i meccanismi, fai un sal-
to di qualità che ti è permesso
di fare in poche squadre».
3 Potremmo definirla una
stagione di apprendistato.
Quattro presenze sino ad oggi,
ma una grande considerazio-
ne nello spogliatoio.
«Ho sempre lavorato in silen-
zio, mettendomi a disposizio-
ne, accettando le scelte di
Giampaolo, e cercando di far-
mi trovare sempre pronto.
Purtroppo poi quando ho gio-
cato io, pur avendo fatto buone
prestazioni, non abbiamo por-
tato a casa molti punti (solo un
pari a Parma, n.d.r.), ma è
l’unico rammarico. Il mister ci
ha sempre detto di avere biso-
gno di giocatori affidabili nella
sua rosa, ed ho lavorato per
questo».
3 Ha percepito la fiducia del
suo allenatore?
«Eccome. Dirò di più: rispetto
al passato, anche se non gioca-
vo, sapevo di fare parte di un
gruppo vero e che da un mo-
mento all’altro sarebbe potuta
arrivare l’occasione. Ora la mia
aspirazione è quella di crescere
ancora. Il fatto stesso che la
Samp mi riscatti dimostra che
intorno a me verrà costruito
un progetto. Spero quindi in
questo senso che nella prossi-
ma stagione potrò avere più
IDENTIKIT spazio e maggiori occasioni
per giocare».
3 Il suo debutto in campiona-
Alex to a Torino, con quel presunto
Ferrari e contestato fallo di mano in
area, non è stato facilissimo.
NATO A MODENA
IL 1° LUGLIO 1994
«Pronti, via e subito nella mi-
RUOLO DIFENSORE CENTRALE schia. Vuol dire però che
Giampaolo ha davvero sempre
ALTEZZA PESO
avuto fiducia in me, come dis-
191 cm 80 kg se pure alla fine di quella parti-
ta».
● Cresciuto calcisticamente
nel Bologna, dopo una breve 3 L’aspetto più positivo di
parentesi a Crotone, Ferrari questo campionato per lei?
è rientrato a Bologna, prima «Il gruppo di lavoro, i giocatori
di passare al Verona e, che ci sono qui. In tutte le
l’anno scorso, in prestito squadre in cui sono stato ho
alla Sampdoria. trovato persone positive, ma
qui tutto il gruppo assomiglia
STAGIONE SQUADRA P G
proprio a una famiglia. C’è un
2013-14 CROTONE 2 0
ambiente compatto che mai mi
2014-17 BOLOGNA 32 0 era capitato di incontrare in
2017-18 VERONA 39 1 carriera».
2018-19 SAMPDORIA 4 0
3 La settimana prossima sarà
decisiva per il futuro di Giam-
paolo alla Samp: lei spera che
rimanga?
«Mi farebbe molto piacere. Ho
sposato questo progetto anche
perché c’era il mister. E poi,
per come gioca Giampaolo, se-
HA DETTO
condo me è necessario far par-
te del suo gruppo per più di
una stagione. In questo modo
cresci sempre, l’apprendistato
per lui non finisce mai, conti-
nui ad assimilare nozioni e la Alex è un
squadra gioca sempre me-
glio».
ragazzo
intelligente
ma pure
3 Come spiega questo finale di
campionato sottotono? riflessivo
«Siamo una squadra che è e molto
razionale,
sempre andata a cento all’ora,
ci può stare un calo nelle ulti- in campo
me partite. E poi è vero che in e fuori
termini assoluti contano pure
gli stimoli, mentre ormai per
noi adesso ci sono all’orizzonte
solo gli obiettivi individuali».
3 Dica la verità: un modenese Il suo
doc come lei, avrà un po’ di profilo a
passione legata ai motori... livello di
«No, seguivo il Modena volley,
carattere
però. Ora invece sono deluso
per la sconfitta di domenica gli
del Modena contro la Pergolet- permetterà
tese per salire in C. Adesso do- in futuro di
fare anche
vrà passare dai playoff...».
© RIPRODUZIONE RISERVATA l’allenatore
s
TEMPO DI LETTURA 3’05” Guida Marco
Giampaolo
 S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 23

Calcio/GLI ANTICIPI DELLA 37ª GIORNATA

Prandelli, è l’ora del riscatto

«Padroni del nostro destino»
Oltre 22 mila tifosi al Ferraris per spingere il Genoa obbligato a vincere
per la salvezza: «Serviranno equilibrio, determinazione e attenzione»
di Filippo Grimaldi - - GENOVA
Perchévedere
GENOA CAGLIARI
Il Genoa deve vincere per
continuare a sperare nella
salvezza, aspettando poi il
risultato dell’Empoli in
campo domani: di fronte,
però, si troverà un Cagliari
che non è ancora
aritmeticamente salvo e
scenderà in campo
motivato per conquistare
almeno un pareggio contro
il Grifone
ORE 18, GENOVA
STADIO FERRARIS, SKY CALCIO 1
sogno la squadra, per dimenti-
G L I A V V E R S A R I
care in fretta un periodo da in-
cubo, «ma anche per non cre-
are alcun tipo di alibi» nei
Il Cagliari sarà
giocatori. Criscito (che oggi fa
duecento gare ufficiali nel Gri-
fone) e compagni hanno chie- battagliero
sto nei giorni scorsi alla società
di andare in ritiro un giorno
E per il futuro
prima, consapevoli della deli- blocca Vicario
catezza del momento. «Non
ho mai fatto appelli in queste ● Una battaglia oggi a
settimane perché penso che Genova e più di uno sguardo
questa città abbia un potenzia- al futuro. Il Cagliari, dopo
le di risorse straordinarie — ha tre sconfitte di fila, arrivate
spiegato ancora Prandelli —. I dopo l’approdo a quota 40
La volata per evitare la B tifosi sanno benissimo cosa punti, vuol chiudere il
devono fare: parliamo della lo- campionato nel migliore dei
ro squadra e della loro ma- modi. Lo ha ribadito ieri il
DIFFICOLTÀ: ★★★★★ Altissimo ★★★★ Alto ★★★ Medio
★★ Basso ★ Bassissimo glia». Tre parole lui ha detto
alla squadra: «Equilibrio, de-
tecnico Maran. A Genova gli
indisponibili sono il centrale
37ª GIORNATA 38ª GIORNATA
terminazione, attenzione. Ser- difensivo Ceppitelli e
CAGLIARI GENOA Udinese ve solo questo». l’esterno Faragò. Ma il club
40 punti ★★★★ ★★★★ guarda avanti e proprio in
FIORENTINA PARMA Genoa
Goran pensaci tu questi giorni sta chiudendo
40 punti ★★★★ ★★★★ Non è stata, comunque, una l’acquisto del giovane e
settimana semplice per l’alle- promettentissimo portiere
BOLOGNA LAZIO Napoli natore del Genoa. Ha dovuto friulano del Venezia (‘96)
40 punti ★★★★★ ★★★ fare i conti con acciaccati vari Guglielmo Vicario che ha
PARMA Fiorentina ROMA — Biraschi, Zukanovic, Lerager, fatto un bel campionato in B
38 punti ★★★★ ★★★★★ tutti recuperati e in campo nel post Audero. La società,
dall’inizio —, ma soprattutto che rafforzerà l’area
UDINESE Spal CAGLIARI con la squalifica di Romero, mercato (l’attuale team
37 punti ★★ ★★★★ assenza pesantissima in difesa manager Roberto Colombo
GENOA Cagliari FIORENTINA contro la torre Pavoletti. «Può dovrebbe affiancare il ds
36 punti ★★★★ ★★★★ bastare un episodio per far gi- Marcello Carli), prenderà
rare la partita a tuo favore». Vicario per poco più di un
EMPOLI Torino INTER Ecco perché è possibile che milione. Poi deciderà che
35 punti ★★★★★ ★★★★★
tocchi proprio a Pandev pren- fare. Se Cragno parte (Roma
In MAIUSCOLO le partite in trasferta
Condottiero Cesare Prandelli, 61 anni, è alla guida dere in mano dall’inizio l’at- e Monaco sono interessate)
del Genoa dall’inizio del dicembre scorso LAPRESSE GDS tacco, forte della capacità di ha già la soluzione pronta
gestire situazioni difficili, forse con lui e l’esperto Rafael che

F
inito il letargo, sopi-
te le proteste, can-
cellati i mugugni ed i
sit-in fuori dallo sta-
dio, il popolo genoa-
no alla fine risponderà presen-
te all’ultima chiamata per la
serie A della squadra di Pran-
delli. Alla fine saranno oltre
ventunomila i tifosi pronti a
sostenere contro il Cagliari la
squadra di Prandelli, che ha
accolto con entusiasmo la pas-
sione ritrovata intorno ai ros-
soblù. «Dipende tutto esclusi-
vamente da noi — ricorda il
tecnico del Grifone —. Siamo
consapevoli dell’importanza di
questa partita, da affrontare
con lo spirito giusto», ma an-
che senza avere addosso l’an-
sia da prestazione, la ricerca a
tutti i costi della vittoria sin
dall’inizio: la storia recente del
Genoa insegna come certi li-
miti caratteriali del gruppo
non abbiano consentito ai ros-
soblù di rimettere in carreggia-
ta quelle partite che si erano
messe male all’improvviso.
Prandelli ha fatto lo psicologo
sin da sabato scorso a Reggio
Emilia, e con lui il presidente
Enrico Preziosi, in prima fila
anche ieri a Pegli per stare vici-
no alla squadra e abile a moti-
vare lo spogliatoio toccando gli
argomenti giusti. Prandelli ha
usato spesso ieri il verbo reset-
tare. Perché di questo aveva bi-
con Lapadula al suo fianco e
Kouame (premiato ieri dal Ge-
noa Club Amsterdam come
miglior rossoblù della stagio-
ne) pronto a entrare per dare la
scossa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 1’59”
sta rinnovando per un anno.
Se Cragno resta (il Cagliari
per ora chiede una cifra
alta, 25 milioni), Vicario può
stare come secondo o fare
un’altra stagione di
esperienza in serie B.
Francesco Velluzzi
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24 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
Serie A/L’INTERVISTA
Felipe: «Spal, che progetto
Ma Udine è nel mio cuore»
Brasiliano, arrivò nel 2000: è lo straniero da più tempo in Italia
«In Friuli pensavo fosse per sempre, a Ferrara un club serio»
di Francesco Velluzzi - INVIATO A FERRARA
È
arrivato a 16 anni, a
HA DETTO Udine. In Italia si pa-
gava ancora con le
lire. «Io sognavo dei
jeans bellissimi, ma
costavano troppo». Veniva da
Guaratinguetà, Brasile, stato di
San Paolo, ancora qui non im-
David pazzava il tema dei migranti.
Pizarro è il Felipe Dal Bello aveva un solo
compagno sogno: «Diventare calciatore».
E’ ancora qui in Italia, difenso-
più forte re, alla Spal. Dal 2000, quando
che ho è sbarcato in Friuli, è sempre
avuto. Era stato in A. E da poco col Chievo
una ha segnato la prima doppietta
spanna italiana. Nel frattempo ha se-
sopra tutti gnato contro il Barcellona di
un giovanissimo Messi e ha
quest’anno marcato Cristiano
Ronaldo. I due miti di oggi.
«Segnai di piede, non di testa,
ma è un bel ricordo. Così come
Pippo è stato bello è difficile stare ap-
Inzaghi il presso a Ronaldo, intelligente
più nel muoversi».
fastidioso
3 Felipe, come è cambiato il
da marcare calcio dal 2000 a oggi?
Era proprio «E’ cambiato. Più corsa e me-
ovunque, ci no tecnica, ma si è un po’ im-
volevano poverito. Allora i palloni d’oro
4 occhi erano qui, ora non più e infatti
CR7 qui ci sembra qualcosa di
FELIPE stratosferico».
Difensore Spal
3 Nei primi anni duemila in
serie A impazzava Dario Hub-
ner ora Cristiano...
«Ma lo sa che Hubner era to-
stissimo. Allora non era tutto
sotto l’occhio delle telecamere.
Tirava certe gomitate. Ed era
molto bravo in area».
3 Il più fastidioso da marcare?
«Pippo Inzaghi. Era dapper-
tutto, ci volevano 4 occhi».
3 Il difensore migliore?
«Nesta e Maldini, gli ho chie-
sto tre volte la maglia».
3 E’ sbarcato a Udine, Firenze,
Cesena, Siena, Parma, Milano,
Ferrara. Il compagno di squa-
dra più forte?
«David Pizarro era proprio
una spanna sopra gli altri. Se
penso a un attaccante, dico To-
tò Di Natale. In allenamento gli
ho visto fare delle cose davvero
incredibili».
3 È’ stato in tante belle città.
Quale le piace di più?
«So che le sembrerà strano, e
sembrerà strano a tanti, ma di-
co Udine. E’ la città in cui sono
diventato uomo, marito, padre.
Udine è nel cuore. Mi hanno
dato tutto».
3 Sua moglie Caterina è stata
la molla di tutto.
«Sì, stiamo insieme da 15 anni.
E quel che mi piace è che lavo-
ra e ha voluto mantenere l’in-
dipendenza. Beatrice, che ha 11
anni, cresce vedendo una
grande mamma. E io d’estate
per lei, che organizza matri-
moni e ha due negozi in Friuli,
faccio pure il magazziniere».
3 Domani al Friuli deve sfida-
re un’Udinese disperata...
«L’Udinese è nel cuore. Ci sono
tornato nel 2015, dopo 4 mesi
belli all’Inter, e pensavo fosse
Perchévedere
UDINESE SPAL
La squadra friulana è in
forma. Deve salvarsi e ha
un disperato bisogno di
vincere. Nelle ultime due
gare ha pareggiato con
l’Inter e vinto a Frosinone.
Ma quella emiliana, che ha
appena perso in casa col
Napoli, lotta ancora per il
decimo posto. Che vale
tanti soldi distribuiti dalla
Lega di serie A
ORE 15, UDINE
DACIA ARENA, SKY SPORT 202
per sempre. Ma loro non la
pensavano allo stesso modo».
3 Ed è arrivata la Spal.
«Ho ancora un anno di con-
tratto e vorrei continuare. Cer-
cavo un progetto, l’ho trovato.
Perché, da Vagnati alla famiglia
Colombarini a Mattioli ho visto
persone sincere nel calcio. Ci
tengono, non ti usano come
una mucca da mungere. E in
una splendida città c’è passio-
ne, vedi la gente con la sciar-
pa».
3 E vi siete salvati per il secon-
do anno di fila.
«La squadra quest’anno è più
forte. Più competitiva nei ruoli.
Dal portiere in giù. Semplici
spiega bene le cose ed è attento
ai particolari. E qui c’è gente
che ha futuro, nel mio ruolo
penso a Vicari e Bonifazi, poi
Lazzari, Petagna».
3 Petagna ha reso tanto, Bor-
riello lo scorso anno no. Per-
ché?
«Ci sono stati degli atteggia-
menti che a parte della squa-
dra non sono piaciuti. Petagna
si è integrato e si è messo in ot-
tica salvezza».
3 Insomma, resta lì?
«Se non mi mandano via sì. Lo
stimolo c’è, il fisico regge (30
presenze), ora sto anche se-
gnando (tre gol, un palo, 8 tiri
nello specchio)».
3 Salta tanto sui calci piazza-
ti...
«Il merito è pure di Gianni Vio,
ci aiuta sulle palle inattive».
3 Felipe, ha mai pensato di la-
sciare l’Italia?
«Una sola volta, nel brutto pe-
riodo di Firenze. Ebbi la possi-
bilità del Corinthians, mi da-
vano tanti soldi. Lasciai perde-
re. Oggi non ci penso più».
3 Pensa a un secondo figlio?
«No, per ora basta Beatrice,
anche se allo stadio si annoia».
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s TEMPO DI LETTURA 3’03”
Qui Udinese
Tudor carica
«Chiudiamo
il discorso
salvezza»
di Massimo Meroi
I NUMERI
7
le squadre
in cui ha militato
Felipe in serie A BIS Igor Tudor, 41 anni, seconda
in Italia:Udinese, volta alla guida dell’Udinese LAPRESSE
Fiorentina,
«N
Cesena, Siena, on dobbiamo
Parma, Inter e rovinare tutto
Spal quel che di
buono abbia-
mo fatto sin
14
qui». Igor Tudor tiene sempre
la guardia ben alta. L’Udinese a
180’ dalla fine è vicina alla fati-
dica quota dei 40 punti ma,
complice la rimonta dell’Em-
i gol segnati poli, non è al sicuro. Potrebbe
da Felipe in non bastare nemmeno vincere
serie A. Nove li l’ultima gara casalinga di oggi
ha realizzati con con la Spal. Dipenderà dalle
la maglia notizie che arriveranno in se-
dell’Udinese, rata da Marassi e da quel che
quattro con farà la squadra di Andreazzoli
quella della domani col Torino. L’Udinese,
Spal, tre dei però, farà bene a portarsi avan-
quali in questo ti prendendosi i tre punti per
campionato, uno confermare il buon rendimen-
con la maglia del to avuto nel girone di ritorno
Parma. Nessun alla Dacia Arena: 4 vittorie, 3
gol nelle partite pareggi e una sconfitta, alla
giocate con la prima col Parma. «Vorrei
Fiorentina, col chiudere il discorso già in que-
Siena con sto weekend», sospira Tudor.
Cesena e Inter L’obiettivo passa attraverso la
vittoria con la Spal. «Nel calcio
non ci sono garanzie, ma i
punti si ottengono attraverso le
prestazioni. Quella di Semplici
è una squadra che gioca bene
da tempo e che sa come si fan-
no i risultati. Io dico che, però,
a fine campionato contano un
sacco di cose a cominciare dal-
le motivazioni che sono fonda-
mentali». Tudor riconfermerà
la squadra che ha vinto a Frosi-
none. In difesa Samir preferito
a Nuytinck, a sinistra più
d’Alessandro che Zeegelar per
fermare Lazzari, in avanti il
tandem Okaka-Lasagna.
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s TEMPO DI LETTURA 1’03”
 S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 25

Speciale
IL 1° PREMIO IL 1° PREMIO 617 PREMI
DELLA GENERALE DELLA ÉLITE 250MILA EURO
JAGUAR XF SSANGYONG IL FANTA-CONCORSO
SPORTBRAKE TIVOLI GO PIÙ RICCO D’ITALIA

compenso, il buon José è

stato molto generoso con i LA CLASSIFICA 38a GIORNATA
compagni. Tanto da avere un DOMENICA 26 MAGGIO
MAGICA obiettivo davanti nei ore 15
MENTE
SQUADRE PT PARTITE RETI
prossimi 180’: vincere la ATALANTA-SASSUOLO (andata 6-2)
G V N P F S
classifica degli assistman. Lo BOLOGNA-NAPOLI (2-3)
JUVENTUS 89 36 28 5 3 69 27
di Marco Guidi ha già fatto una volta, nel CAGLIARI-UDINESE (0-2)
NAPOLI 76 36 23 7 6 68 32 FIORENTINA-GENOA (0-0)
2016-17. E negli anni
Callejon Duemila, solo Totti, Kakà e
Cossu sono riusciti a
INTER
ATALANTA
66
65
36
36
19
19
9
8
8
9
54
73
28
44
FROSINONE-CHIEVO
INTER-EMPOLI
(0-1)
(1-0)
sulle orme concedere il bis. Oggi può
MILAN
ROMA
62
62
36
36
17
17
11
11
8
8
50
64
34
47
ROMA-PARMA
SAMPDORIA-JUVENTUS
(2-0)
(1-2)
di Totti, Kakà essere il suo turno. Al
momento, Callejon è in testa
TORINO
LAZIO
60
58
36
36
15
17
15
7
6
12
48
52
32
40
SPAL-MILAN
TORINO-LAZIO
(1-2)
(1-1)
e... Cossu! con Suso e Gomez a quota 9.
Seguono Mertens e Lazzari a
SAMPDORIA
SASSUOLO
49
42
36
36
14
9
7
15
15
12
58
52
51
57
8. Insomma, le premesse ci SPAL 42 36 11 9 16 40 50
MARCATORI
C
CAGLIARI 40 36 10 10 16 34 51
hi ha preso José sono. E chi punta il dito sul
BOLOGNA 40 36 10 10 16 42 51
Callejon al dato dei gol, dovrebbe FIORENTINA 40 36 8 16 12 47 44
26 RETI: Quagliarella (Sampdoria, 9)
fantacalcio non considerare che con Ancelotti 22 RETI: D. Zapata (Atalanta, 1)
PARMA 38 36 9 11 16 39 59
sarà oggi molto Callejon ha fatto l’esterno nel 21 RETI: Cristiano Ronaldo
UDINESE 37 36 9 10 17 34 50
(Juventus, 5), Piatek (Milan;
soddisfatto. Per la seconda 4-4-2. Più centrocampista GENOA 36 36 8 12 16 38 56 13 nel Genoa, 2)
volta da quando è a Napoli, lo che attaccante. Chissà che EMPOLI 35 36 9 8 19 46 67 17 RETI: Milik (Napoli)
spagnolo chiuderà il anche nel prossimo Magic FROSINONE 24 36 5 9 22 29 67 15 RETI: Caputo (Empoli, 3),
campionato senza arrivare in listone... CHIEVO (-3) 15 36 2 12 22 25 75 Petagna (Spal, 6), Belotti (Torino, 5)
doppia cifra di gol. In © RIPRODUZIONE RISERVATA
CHAMPIONS E. LEAGUE PREL. E. LEAGUE RETROCESSIONE

IL BORSINO 3 4
ELSHA FUORI CASA
È UNA SENTENZA
OCCHIO A CAPUTO:
POCO «RIGOROSO» 1
Top Flop
1) Abate (Milan) Inaspettato valore aggiunto del 3) Pjanic (Juventus) Giù di corda come non mai.
finale di stagione. Non porterà bonus, ma voti positivi e Contro Torino e Roma due insufficienze in pagella e un
utili in ottica modificatore sì. Anche contro il Frosinone... atteggiamento da torneo balneare di mezza estate

2) El Shaarawy (Roma) Gol segnati dai giallorossi

nelle ultime due trasferte? Due. Gol di ElSha nelle ultime
due trasferte? Due. E col Sassuolo gli spazi ci saranno.
4) Caputo (Empoli) Un solo gol nelle ultime cinque e
la difesa del Torino fa paura. Postilla: lasci battere i rigori
a qualcun altro, ha fatto male a troppi Magic allenatori
2
26 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

Magic +3 Campionato/LA GUIDA

OGGI A UD I N E / O RE 15 DACIA ARENA O G G I A GE N O V A / OR E 1 8 S T A D I O F E R R A R I S

UDINESE 3-5-2 SPAL 3-5-2 GENOA 3-5-2 CAGLIARI 4-3-1-2

37
PUNTI
1. MUSSO
42
PUNTI
36
PUNTI
97. RADU
40
PUNTI
3. SAMIR 87. ZUKANOVIC
77. D'ALESSANDRO 4. CRISCITO
5. TROOST-EKONG 3. GUNTER
10. DE PAUL 44. VELOSO
87. DE MAIO 14. BIRASCHI
30. SANDRO 15. LASAGNA 21. RADOVANOVIC 10. LAPADULA
29. LAZZARI
38. MANDRAGORA 8. LERAGER 10. JOAO PEDRO
37. PETAGNA
19. LARSEN 7. OKAKA 11. MURGIA 32. PEREIRA 19. PANDEV
21. IONITA 33. SRNA
4. CIONEK 14. BIRSA
10. FLOCCARI 30. PAVOLETTI
28. SCHIATTARELLA 19. PISACANE
8. CIGARINI

19. KURTIC 23. VICARI

18. BARELLA
1. GOMIS 15. KLAVAN 28. CRAGNO
PANCHINA 88 Nicolas, PANCHINA 2 Viviano, PANCHINA 93 Jandrei, PANCHINA 1 Rafael,
27 Perisan, 17 Nuytinck, 93. FARES 14. BONIFAZI 12 Fulignati, 17 Poluzzi, 1 Marchetti, 13 Pezzella, 16 Aresti, 12 Cacciatore,
24 Wilmot, 18 Ter Avest, 13 Regini, 5 Simic, 33 Costa, 24 33 Lakicevic, 18 Rolon, 24 Bessa, 56 Romagna, 22 Lykogiannis,
90 Zeegelaar, 8 Badu, Dickmann, 16 Valdifiori, 8 Valoti, 95 99 Schafer, 11 Kouame, 9 Sanabria, 3. PELLEGRINI 6 Bradaric, 20 Padoin, 12 Oliva,
20 Hallfredsson, 14 Micin, 23 Pussetto, Jankovic, 7 Antenucci, 43 Paloschi 26 Dalmonte ALLENATORE Prandelli 27 Deiola, 29 Castro, 9 Cerri,
91 Teodorczyk ALLENATORE Tudor ALLENATORE Semplici BALLOTTAGGI Zukanovic-Pezzella 32 Despodov ALL. Maran
BALLOTTAGGI Lasagna-Pussetto 70-30%, BALLOTTAGGI Gomis-Viviano 60-40%, 55-45%, Lapadula-Kouame 60-40% BALL. Srna-Cacciatore 60-40%,
D’Alessandro-Zeegelaar 60-40% Schiattarella-Valdifiori 60-40% SQUALIFICATI Romero (1) DIFF. Lerager, Pisacane-Romagna 60-40%,
SQUAL. nessuno DIFF. Zeegelaar, Nuytinck, SQUALIFICATI nessuno Kouame, Rolon INDISPONIBILI Hiljemark, Birsa-Deiola 60-40% SQUAL. nessuno
Troost-Ekong, Okaka INDISP. Behrami, DIFFIDATI Felipe, Missiroli Sturaro e Favilli (stagione finita), Lazovic DIFF. Ionita, Cigarini, Pellegrini, Joao Pedro
Barak e Ingelsson (stagione finita), INDISPONIBILI Felipe e Missiroli (5 giorni) e Mazzitelli (7 giorni) INDISP. Ceppitelli (5 giorni), Faragò (stagione
Opoku e Fofana (da valutare) ALTRI nessuno ALTRI Nikolic, Salvi ALTRI Vodisek, Fallou, Russo finita) ALTRI Daga, Verde, Leverbe, Thereau,
DRITTE SÌ Okaka NO Sandro DRITTE SÌ Fares NO Gomis DRITTE SÌ Criscito NO Lapadula Doratiotto DRITTE SÌ Cragno NO Klavan

ANDATA 0-0 ARBITRO Fabbri ANDATA 0-1 ARBITRO Valeri

1 X 2 1 X 2
ASSISTENTI Peretti-Liberti IV Ghersini VAR Calvarese ASSISTENTI Passeri-Tolfo IV Piccinini VAR La Penna
AVAR Mondin TV Sky Sport 202, 251 PREZZI 10 euro 1.53 4.00 6.00 AVAR Costanzo TV Sky Sport 202, 251 PREZZI 5-50 euro 1.55 3.80 6.40

D O M A N I A E MPOLI / O RE 15 STADIO CASTELLANI DOMANI A PARMA/ O R E 1 5 S T A D I O T A R D I N I

EMPOLI 3-5-2 TORINO 3-4-2-1 PARMA 5-3-2 FIORENTINA 4-3-3

35
PUNTI
69. DRAGOWSKI
60
PUNTI
38
PUNTI
55. SEPE

3. DIMARCO
40
PUNTI
39. DELL'ORCO 95. BASTONI
6. PAJAC
26. SILVESTRE 28. GAGLIOLO
33. KRUNIC 17. BARILLÀ
2. IACOPONI
5. VESELI
10. BENNACER 17. FARIAS 5. STULAC 45. INGLESE 11. MIRALLAS
29. DE SILVESTRI 23. GAZZOLA
8. TRAORÈ
8. BASELLI 87. KUCKA
2. DI LORENZO 11. CAPUTO 9. BELOTTI 27. GERVINHO 4. MILENKOVIC
29. MURIEL 24. BENASSI
23. MEITÉ 5. IZZO
26. FERNANDES 20. PEZZELLA
21. BERENGUER 25. CHIESA
88. RINCON
33. NKOULOU
17. VERETOUT
39. SIRIGU 31. VITOR HUGO 1. LAFONT
PANCHINA 1 Provedel, PANCHINA 1 Ichazo, PANCHINA 1 Frattali, PANCH. 33 Brancolini,
21 Perucchini, 22 Maietta, 24. MORETTI 25 Rosati, 36 Bremer, 31 Brazao, 18 Gobbi, 23 Terracciano, 2 Laurini,
34. AINA
32 Rasmussen, 23 Pasqual, 7 Lukic, 17 Singo, 13 Sierralta, 33 Dezi, 14 Machin, 16 Hancko, 5 Ceccherini,
43 Nikolaou, 28 Capezzi, 18 Acquah, 19 Damascan, 14 Iago, 21 Scozzarella, 93 Sprocati, 3. BIRAGHI 6 Norgaard, 14 Dabo, 8 Gerson,
4 Brighi, 37 Oberlin, 48 Ucan, 11 Zaza, 72 Millico 77 Biabiany, 26 Siligardi, 9 Ceravolo 19 Montiel, 9 Simeone, 28 Vlahovic
7 Mchedlidze ALLENATORE Andreazzoli ALLENATORE Mazzarri ALL. D’Aversa BALL. Dimarco-Gobbi ALLENATORE Montella
BALLOTTAGGI nessuno BALLOTTAGGI Berenguer-Iago 70-30% 60-40%, Stulac-Scozzarella 60-40%, BALLOTTAGGI Pezzella-Ceccherini 70-30%
SQUALIFICATI nessuno SQUALIFICATI nessuno Inglese-Ceravolo 60-40% Fernandes-Gerson 60-40%
DIFF. Capezzi, Acquah, Veseli, Traorè, Pajac DIFFIDATI nessuno SQUALIFICATI Bruno Alves e Rigoni (1) SQUALIFICATI nessuno
INDISPONIBILI Polvani, La Gumina INDISPONIBILI Djidji (stagione finita), DIFFIDATI Biabiany, Iacoponi, Dimarco DIFFIDATI Chiesa, Dabo, Laurini
e Antonelli (stagione finita), Diks (da valutare) Parigini e Ansaldi (7 giorni) INDISP. Diakhate e Schiappacasse INDISPONIBILI Pjaca (stagione finita)
ALTRI nessuno ALTRI Ferigra, Adopo (da valutare) ALTRI Bagheria e Davordzie ALTRI Beloko, Graiciar, Ghidotti
DRITTE SÌ Traoré NO Caputo DRITTE SÌ Belotti NO De Silvestri DRITTE SÌ Inglese NO Dimarco DRITTE SÌ Chiesa NO Veretout

ANDATA 0-3 ARBITRO Mazzoleni ANDATA 1-0 ARBITRO Giacomelli

1 X 2 1 X 2
ASSISTENTI Paganessi-Vivenzi IV Abbattista VAR Orsato ASSISTENTI Carbone-Di Iorio IV Rapuano VAR Mariani
AVAR Valeriani TV Sky Sport 202 PREZZI 25-100 euro 2.50 3.40 2.70 AVAR Cecconi TV Dazn PREZZI 15-100 euro 3.05 3.15 2.40

I nostri consigli
D O M A N I A N A P O L I / O RE 20.30 STADIO SAN PAOLO

NAPOLI 4-4-2 INTER 4-2-3-1

76 1. MERET
66
Criscito a centrocampo stuzzica
PUNTI 31. GHOULAM PUNTI
Traoré è in grande spolvero
Pellissier-Quagliarella a tutto gol
26. KOULIBALY 20. ZIELINSKI

33. ALBIOL 8. FABIAN RUIZ

14. MERTENS
87. CANDREVA
23. HYSAJ 5. ALLAN
di Marco Guidi
99. MILIK 10. MARTINEZ 33. D’AMBROSIO
7. CALLEJON

M
14. NAINGGOLAN 8. VECINO ancano 180’ alla fi- za, già raggiunta invece dagli spallini. da due gol consecutivi. Nel Genoa,
ne del campionato, Okaka, come avevamo segnalato Criscito avanzato nei cinque in me-
23. MIRANDA prima della gara con il Frosinone, è diana può avere un suo perché al
ma soprattutto en- l’uomo su cui puntare tra i padroni fantacalcio.
77. BROZOVIC triamo nelle due di casa: chi ha la fisicità per tenerlo
44. PERISIC giornate che deci- tra gli ospiti? Semplici dovrebbe
1. HANDANOVIC
PANCHINA 27 Karnezis, 37. SKRINIAR PANCHINA 46 Berni, deranno la maggior parte dei affidare la porta a Gomis (occhio, 1
22 D’Andrea, 2 Malcuit, 27 Padelli, 13 Ranocchia, tornei di fantacalcio in giro non gioca da un bel po’...), mentre SASSUOLO
13 Luperto, 19, Maksimovic, 21 Cedric, 29 Dalbert, Lazzari in fascia potrebbe sfruttare ROMA
6 Mario Rui, 9 Verdi, 34 Younes, 5 Gagliardini, 20 Borja Valero,
per l’Italia. Se siete ancora in
la poca attitudine di D’Alessandro a Di El Shaarawy abbiamo scritto già
18 Gaetano ALL. Ancelotti 18. ASAMOAH 15 Joao Mario, 11 Keita, 9 Icardi ballo per un obiettivo, non
difendere. nella copertina di questo +3: il
BALLOTTAGGI Hysaj-Malcuit 60-40%, ALLENATORE Spalletti potete permettervi di sbaglia- Faraone può andare a mille negli
Ghoulam-Mario Rui 60-40% BALLOTTAGGI L. Martinez-Icardi 60-40% re le scelte. Noi proviamo a
SQUAL. nessuno DIFF. Maksimovic, Allan, SQUAL. nessuno DIFF. Perisic, Skriniar, spazi che il Sassuolo è solito con-
Diawara, Albiol, Koulibaly, Hysaj, Milik, Mario Rui L. Martinez, Politano, Gagliardini, Borja Valero
darvi qualche dritta, partita 1 cedere alle ripartenze avversarie.
INDISPONIBILI Chiriches (stagione finita), INDISPONIBILI Vrsaljko (stagione finita), per partita. GENOA Tra i neroverdi, Boga ha il passo
Ospina (in permesso), Insigne, Diawara Politano (5 giorni), De Vrij (da valutare) CAGLIARI per mettere in difficoltà la retro-
e Ounas (3 giorni) ALTRI nessuno ALTRI Salcedo, Colidio Scontro salvezza anche a Marassi: i guardia giallorossa, anche se la
DRITTE SÌ Callejon NO Milik DRITTE SÌ Perisic NO Candreva 1 liguri hanno più necessità di punti, presenza di Juan Jesus se non
UDINESE ma l’aritmetica non dà garanzie altro aggiunge rapidità al reparto.
ANDATA 0-1 ARBITRO Doveri SPAL neanche ai sardi. L’assenza di Ro- Locatelli dal 1’: 4 cartellini gialli nelle
1 X 2 Con un successo i friulani si avvici- mero apre un buco nella difesa di ultime 5 presenze ne sconsigliano
ASSISTENTI Ranghetti-Bindoni IV Di Bello VAR Banti
AVAR Fiorito TV Sky Sport 201, 252 PREZZI 30-65 euro 2.52 3.30 2.89 nerebbero sensibilmente alla salvez- Prandelli: occhio a Pavoletti, reduce l’utilizzo alla Magic.
 S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 27

OGGI A RE G G I O E M I L I A / O RE 20.30 MAPEI STADIUM DOMANI A VERONA / OR E 1 2 . 3 0 S T A D I O B E N T E G O D I

SASSUOLO 4-3-3 ROMA 4-2-3-1 CHIEVO 4-3-1-2 SAMPDORIA 4-3-1-2

42
PUNTI
47. CONSIGLI

6. ROGERIO
62
PUNTI
15
PUNTI
1. SEMPER

5. BARBA
49
PUNTI
12. CESAR
31. FERRARI 56. HETEMAJ
73. LOCATELLI
3. DEMIRAL 20. BOGA 14. BANI
8. DIOUSSÉ 69. MEGGIORINI
4. MAGNANELLI
17. UNDER 27. DEPAOLI 55. VIGNATO 27. QUAGLIARELLA
21. LIROLA
9. DJURICIC
32. DUNCAN 11. LERIS
9. DZEKO 24. FLORENZI 10. PRAET
7. SALA
25. BERARDI 31. PELLISSIER 11. RAMIREZ
22. ZANIOLO 4. CRISTANTE
17. CAPRARI
20. FAZIO 4. VIEIRA 25. FERRARI

42. NZONZI
92. EL SHAARAWY 16. LINETTY
83. MIRANTE 1. AUDERO
PANCHINA 79 Pegolo, 5. JUAN JESUS PANCHINA 1 Olsen, PANCHINA 67 Caprile, 15. COLLEY PANCHINA 72 Belec,
28 Satalino, 2 Marlon, 5 Lemos, 63 Fuzato, 2 Karsdorp, 43 Ndrecka, 6 Frey, 40 Tomovic, 33 Rafael, 3 Andersen,
17 Sernicola, 98 Adjapong, 18 Santon, 15 Marcano, 44 Jaroszynski, 33 Andreolli, 24 Bereszynski, 6 Ekdal,
10 Matri, 19 Odgaard, 30 Babacar, 16 De Rossi, 7 Pellegrini, 19 Coric, 7 Piazon, 18 Karamoko, 13 Kiyine, 14 Jankto, 8 Barreto, 22 Tavares,
34 Di Francesco, 99 Brignola 11. KOLAROV 27 Pastore, 8 Perotti, 34 Kluivert, 10 Pucciarelli, 9 Stepinski, 25 Grubac 29. MURRU 20 Sau, 92 Defrel, 5 Saponara,
ALLENATORE De Zerbi 14 Schick ALLENATORE Ranieri ALLENATORE Di Carlo 23 Gabbiadini ALLENATORE Giampaolo
BALLOTTAGGI Djuricic-Lemos 55-45%, BALLOTTAGGI Nzonzi-De Rossi 55-45%, BALLOTTAGGI Leris-Tomovic 55-45% BALLOTTAGGI Audero-Belec 60-40%,
Magnanelli-Lemos 60-40% Under-Kluivert 60-40%, SQUALIFICATI Rigoni (1) Caprari-Gabbiadini 60-40%
SQUALIFICATI Bourabia (1) Zaniolo-Pastore 60-40% SQUAL. nessuno DIFFIDATI Stepinski, Depaoli SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI nessuno INDISP. Magnani, Sensi DIFFIDATI Schick, Florenzi, Dzeko INDISPONIBILI Schelotto (stagione finita) DIFFIDATI Audero, Sau, Bereszynski
e Peluso (stagione finita), Scamacca INDISPONIBILI Bianda (stagione finita), ALTRI Sorrentino, Rossettini, Djordjevic, INDISPONIBILI nessuno
(Under 20) ALTRI Raspadori, Turati, Campani Manolas (5 giorni) ALTRI Celar, Riccardi Giaccherini, Burruchaga, Tanasijevic, Seculin ALTRI Farabegoli
DRITTE SÌ Boga NO Locatelli DRITTE SÌ El Shaarawy NO Cristante DRITTE SÌ Pellissier NO Dioussé DRITTE SÌ Audero NO Colley

ANDATA 1-3 ARBITRO Maresca ANDATA 0-2 ARBITRO Aureliano

1 X 2 1 X 2
ASSISTENTI Longo-Villa IV Dionisi VAR Chiffi AVAR Alassio ASSISTENTI Marchi-M. Rossi IV Maggioni VAR Giua
TV Dazn PREZZI 40-150 euro 6.00 4.75 1.45 AVAR Tegoni TV Dazn PREZZI 30-100 euro 3.75 3.70 1.88

D O M A N I A M ILANO / O RE 18 STADIO MEAZZA DOMANI A TO R I N O / OR E 2 0 . 3 0 A L L I A N Z S T A D I U M

MILAN 4-3-3 FROSINONE 3-5-2 JUVENTUS 4-3-3 ATALANTA 3-4-1-2

62
PUNTI
99. G. DONNARUMMA

68. RODRIGUEZ
24
PUNTI
89
PUNTI
1. SZCZESNY

37. SPINAZZOLA
65
PUNTI
13. ROMAGNOLI 19. BONUCCI
14. MATUIDI
10. CALHANOGLU
7. RONALDO
22. MUSACCHIO 11. BORINI 15. BARZAGLI
14. BAKAYOKO 5. PJANIC
20. ABATE 2. DE SCIGLIO 72. ILICIC
19. PIATEK 7. PAGANINI 18. KEAN 33. HATEBOER
79. KESSIE
28. CIANO 23. EMRE CAN
24. CASSATA
8. SUSO 91. ZAPATA 15. DE ROON
23. BRIGHENTI 10. GOMEZ 23. MANCINI
20. TROTTA 10. DYBALA
21. SAMMARCO

11. FREULER 19. DJIMSITI

PANCHINA 25 Reina,
90 A. Donnarumma, 17 Zapata,
12 Conti, 93 Laxalt, 21 Biglia,
4 Mauri, 16 Bertolacci, 7 Castillejo,
63 Cutrone ALLENATORE Gattuso
BALL. nessuno SQUAL. Paquetà (2)
DIFFIDATI Zapata, G. Donnarumma,
Bakayoko, Calhanoglu, Castillejo
INDISPONIBILI Calabria, Caldara
e Bonaventura (stagione finita),
Strinic (da valutare)
ALTRI Plizzari, Montolivo, Tsadjout, Bellanova
DRITTE SÌ G. Donnarumma NO Rodriguez
16. VALZANIA 15. ARIAUDO
22. BARDI 95. GOLLINI
PANCH. 57 Sportiello, PANCHINA 21 Pinsoglio, PANCHINA 31 Rossi,
33. BEGHETTO 32 Krajnc, 6 Goldaniga, 32 Del Favero, 4 Caceres, 21. CASTAGNE 1 Berisha, 41 Ibañez,
25. CAPUANO 4 Simic, 3 Molinaro, 24 Rugani, 20 Cancelo, 5. MASIELLO 8 Gosens, 7 Reca, 22 Pessina,
2 Ghiglione, 8 Maiello, 12 Alex Sandro, 30 Bentancur, 88 Pasalic, 99 Barrow, 17 Piccoli
17 Zampano, 92 Viviani, 9 Ciofani, 41 Nicolussi Caviglia, 33 Bernardeschi, ALLENATORE Gasperini
18 Dionisi, 14 Errico ALLENATORE Baroni 16 Cuadrado, 17 Mandzukic ALL. Allegri BALL. Castagne-Gosens 65-35%
BALLOTTAGGI Sammarco-Maiello 55-45%, BALL. Kean-Bernardeschi-Mandzukic SQUALIFICATI Palomino (1)
Trotta-Ciofani 55-45%, 45-35-20%, De Sciglio-Cancelo 60-40%, DIFFIDATI Ilicic, Freuler, Hateboer, Palomino
Paganini-Zampano 55-45% SQUAL. nessuno Pjanic-Bentancur 60-40% SQUAL. nessuno INDISPONIBILI Toloi (stagione finita),
DIFF. Brighenti, Cassata, Capuano, Maiello DIFFIDATI Cuadrado, Matuidi e Mandzukic Varnier (7 giorni)
INDISP. Salamon (stag. finita), Chibsah e Gori INDISPONIBILI Khedira e Perin (stagione ALTRI Kulusevski, Colpani
(da valutare), Pinamonti (Under 20) finita), Douglas Costa (7 giorni), Chiellini (3) DRITTE SÌ Hateboer NO Freuler
ALTRI Iacobucci DRITTE SÌ Bardi NO Trotta ALTRI nessuno DRITTE SÌ Ronaldo NO Pjanic

ANDATA 0-0 ARBITRO Manganiello ANDATA 2-2 ARBITRO Rocchi

1 X 2 1 X 2
ASS. Schenone-Lo Cicero IV Prontera VAR Pairetto ASSISTENTI Di Liberatore-Tonolini IV UOMO Sacchi VAR Irrati
AVAR Galetto TV Sky Sport 202, 251 PREZZI 30-115 euro 1.12 8.25 20.00 AVAR Marrazzo TV Sky Sport 202, 253 PREZZI 30-90 euro 2.45 3.00 3.25

LUNEDÌ A R OMA / OR E 2 0 . 3 0 S T A D I O O L I M P I C O

LAZIO 3-5-2 BOLOGNA 4-2-3-1

1 ottica fantacalcio, anche per l’impie-
CHIEVO
SAMPDORIA
Fin troppo facile consigliare due
giocatori al Bentegodi: Pellissier è
all’ultima davanti al suo pubblico,
Quagliarella è vicinissimo al primo
titolo di capocannoniere in Serie A
nella sua lunga carriera. What else?
1 PARMA
EMPOLI
TORINO
Nessun giocatore in Europa ha sba-
gliato tanti rigori quanto Ciccio Ca-
puto in stagione: ben 3. Per l’attac-
cante dei toscani (un gol nelle ultime
5) non è comunque un gran momen-
to, meglio affidarsi a Traoré, che sta
macinando voti positivi in serie. Nel
Toro le speranze d’Europa sono
tutte nei piedi di Belotti. È in gran
spolvero e la difesa di casa è solita
concedere parecchio.
1 riecco Sansone, che ha la gamba
JUVENTUS
ATALANTA
Da quando i bianconeri sono stati
eliminati dalla Champions, solo Cri-
stiano Ronaldo ha continuato a
neri è Suso quello più in crescita.
go di Barzagli, all’ultima davanti ai
supporter bianconeri. Sponda Ata-
lanta: la sconfitta in finale di Coppa
Difficile fare una buona fanta-pesca
in casa Frosinone. L’esuberanza di
Paganini può dare fastidio a Rodri-
58
PUNTI
1. STRAKOSHA
40
PUNTI
Italia fa male, ma l’obiettivo Cham- guez in fase d’inserimento. 15. BASTOS
pions è a un passo e per questo ci 19. LULIC
affideremmo all’uomo più rappre- 33. ACERBI
1 10. LUIS ALBERTO
sentativo in rosa. Vai, Papu Gomez. NAPOLI 3. LUIZ FELIPE
INTER 25. BADELJ 11. CORREA
1 Milik non attraversa un gran momen-
16. PAROLO 7. ORSOLINI
to di forma, a differenza di Mertens,
FIORENTINA che ha recuperato dai recenti ac- 27. ROMULO
24. PALACIO
Un mese fa, nessuno avrebbe cre- ciacchi e può impensierire la difesa 20. CAICEDO 15. MBAYE
21. SORIANO
duto che la sfida del Tardini sarebbe nerazzurra con la sua vivacità. 5. PULGAR
stata importante in ottica salvezza. Il Mismatch sulla fascia: l’ultimo Peri- 23. DANILO
Parma sta subendo inusualmente sic ha un altro passo rispetto a
parecchi gol, ma la Fiorentina fatica Hysaj. 10. SANSONE 31. DZEMAILI
da matti a segnare. Per questo è
dura interpretare la partita anche al 1 28. SKORUPSKI
PANCHINA 23 Guerrieri, 4. LYANCO PANCH. 1 Da Costa,
fantacalcio. In questi casi, meglio LAZIO 24 Proto, 13 Wallace, 4 Patric, 18 Helander, 25 Corbo,
puntare sulle qualità dei singoli: BOLOGNA 14 Durmisi, 77 Marusic, 6 Leiva, 33 Calabresi, 11 Krejci, 16 Poli,
Inglese è tornato facendo gol subito, I biancocelesti festeggeranno la 66 Jordao, 32 Cataldi, 21 Milinkovic, 17 Donsah, 32 Svanberg,
Chiesa ha sempre reso discreta- 35. DIJKS
vittoria della Coppa Italia. Inzaghi 17 Immobile, 30 Neto ALL. S. Inzaghi 9 Santander, 20 Edera, 22 Destro,
mente anche nelle enormi difficoltà non farà troppo turnover e il Parolo BALLOTTAGGI Badelj-Leiva 60-40%, 91 Falcinelli
viola. visto di recente può fare comodo Caicedo-Immobile 60-40%, ALLENATORE Mihajlovic
anche al fantacalcio. Nel Bologna, Luis Alberto-Cataldi 60-40% BALLOTTAGGI Dzemaili-Poli 55-45%,
SQUAL. Radu (1) DIFFIDATI Caicedo, Orsolini-Edera 55-45%
1 giusta per pungere la difesa dei Correa, Durmisi, Luiz Felipe, Strakosha SQUAL. nessuno DIFF. Danilo, Dzemaili
MILAN INDISPONIBILI Berisha (7 giorni), INDISPONIBILI Mattiello (7 giorni)
FROSINONE padroni di casa.
Lukaku (stagione finita) ALTRI Basta ALTRI Santurro, Pirana, Paz, Nagy, Valencia
I rossoneri devono vincere per DRITTE SÌ Parolo NO Bastos DRITTE SÌ Sansone NO Mbaye
sperare nella qualificazione in © RIPRODUZIONE RISERVATA

giocare sui suoi soliti standard. Oltre Champions: sarà la gara giusta per ANDATA 2-0 ARBITRO Pasqua
che per il portoghese, la gara dello
Stadium può essere interessante, in
rivedere Piatek sparare? Le pre-
messe ci sono, anche se tra i rosso- s TEMPO DI LETTURA 3’05” ASSISTENTI Santoro-Del Giovane IV Di Paolo VAR Nasca
AVAR De Meo TV Sky Sport 202, 251 PREZZI 10-180 euro
1
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3.60
28 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
 S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 29

Opinioni/CHE COSA C’È DA SAPERE E CAPIRE

Dentrolenotizie
HADETTO
L’uomo del giorno IN
CONTROPIEDE
Chiedo scusa a
Palmieri. Capita U N C A M P I O N E A I S A L U T I
di esprimersi in
modo sbagliato
Fabio Fognini BARZAGLI Coach Pianigiani, tecnico Olimpia

SEMPLICITÀ
TENNISTA di Dan Peterson

Milano vince
lo scudetto,

Forse voleva dire...

E GRANDEZZA ma quanta
incertezza

S
di G.B. Olivero aranno playoff
3 Caro Sergio, ieri sera ero scos- incerti, molto

so e ho detto che dovevi andar-
tene. Ma ora sono sereno e non
ti dico quello che penso sennò
dovrei scusarmi un’altra volta...
Se qualche
giocatore del
Milan andasse via
non mi dispererei
Matteo Salvini
MINISTRO DELL’INTERNO
Forse voleva dire...
3 A dire il vero, se potessi, ne
manderei via otto o nove e
quelli che rimangono li mette-
rei in panchina. Dove natural-
C
hi è davvero grande non ha bisogno di più del solito.
evidenziare la propria superiorità. Andrea Trovo giusto
Barzagli ha sempre scelto il basso profilo, ma considerare Milano
era talmente più bravo da non potersi favorita, ma sono passati
confondere con gli altri difensori così attenti troppo sotto silenzio i
alle linee e agli spazi da dimenticarsi gli uomini da miglioramenti a livello di
marcare. Barzagli è stato un grandissimo stopper (si, gioco del basket italiano.
stopper: lui apprezzerà), lo raccontano gli scudetti, il Manca una sola cosa: far
Mondiale, la leggenda della BBC e le espressioni spaesate giocare gli italiani. Non mi
degli attaccanti che neutralizzava con semplicità. Andrea si dica che sono protetti o
è stato talmente bravo che a volte nei suoi interventi non che non hanno più fame, li
toccava né la palla né l’avversario: gli bastava il vedo da 46 anni e sono
movimento giusto e la lettura ideale, altro che coperture
preventive.
pronto a mettere la mano
sul fuoco: con opportunità
Il giorno della festa del primo scudetto di Conte la Juve e fiducia, possono sempre
ospitava l’Atalanta, nel finale ci fu un rigore e tutto lo fare la differenza.
stadio mandò sul dischetto Andrea. Era l’unico che non
aveva ancora segnato e quel gol rese felici tutti. Domani Quella che mi aspetto
allo Stadium c’è l’ottava festa scudetto, di nuovo con facciano gli italiani di
l’Atalanta, e sarà anche un giorno triste per l’addio di Milano nella serie con
Andrea. Difficile che ci sia un altro gol. Impossibile che Avellino. Dico 3-2 Olimpia:
non ci sia un momento tutto per lui: un artista della la Scandone in casa è forte,
marcatura e una persona seria. Pianigiani deve stare
© RIPRODUZIONE RISERVATA attento alle assenze e avrà
bisogno che Cinciarini,
Roccia Andrea Barzagli, 38 anni, otto scudetti con la Juve Fontecchio e Della Valle
diano risposte. Giocando
ogni due giorni, la
panchina sarà
fondamentale per tutti.
Vedo un italiano

BARSPORT
mente non ci sarebbe Gattuso. protagonista anche del 3-2
I TEMI CALDI E COME di Trento su Venezia: Diego
LA PENSA LA GAZZETTA Flaccadori. Ha grandissimo
GAZZAVOTI potenziale, sa fare tutto e
per lui è il momento di fare
il passaggio successivo.

7
IL RILANCIO DEL CLUB ROSSONERO MEGA BEVUTA NEL POSTPARTITA IL FUTURO DEL CENTRAVANTI Dico 3-2 anche per
Cremona su Trieste, che
essendo neo promossa è la
peggior cliente possibile. E
3-2 di Sassari su Brindisi:
deciderà il fattore campo,
Davide Formolo ma quella di Pozzecco è la
CORRIDORE BORA-HANSGROHE squadra più in forma.

Darà fastidio anche in

semifinale, a Milano, che
vincerà 3-2 con molta
Da Londra Ivan Gazidis, ex Arsenal, a.d. Milan Brindisi Frank Lampard allena il Derby County Ex capitano Mauro Icardi, 26 anni, da 6 all’Inter sofferenza, a patto che
risolva il rebus Jack Cooley,
Milan stile Arsenal? Lampard e la festa Quelle frasi di Icardi che ha fatto la differenza
quando Sassari ha vinto di
RAl Giro lancia di forza la
fuga di giornata: 3° all’arrivo,
Sì, le 7 Champions ad alta gradazione Maurito veramente 14 in regular season al
Forum. Nell’altra
non fanno bilancio In fondo, è solo calcio vuol restare all’Inter?

? ! ?
guadagna 1’08”, recupera semifinale punto sul 3-2 di
i 50” persi nella crono di Cremona su Trento:
Bologna e torna in prima fila 3 Milan modello Arsenal: è 3 I salutisti inorridiranno di 3 Icardi vuole la Juve. «Voglio giocano entrambe con lo
lo scenario che si prospetta fronte al conto della festa del restare, l’Inter è la mia small ball, ma Sacchetti è

7
Maria Sakkari
TENNISTA
RBatte la Mladenovic, vola in
semifinale a Roma e sale dal
39° al 28° posto (parziale) del
ranking: la greca cresce come
l’amico Tsitsipas.
sotto la gestione di Gazidis,
non a caso ex uomo forte dei
Gunners. Il tifoso rossonero,
e non soltanto lui, si chiede:
ma perché noi, dall’alto delle
nostre sette Champions,
seguiamo lo stesso percorso
di chi ha vinto il suo ultimo campionato
nel 2003-04 e che al massimo ha vinto la
Coppa delle Coppe e delle Fiere? Il Milan
sarà anche glorioso, però deve ancora
riassestarsi del tutto dopo le continue
disavventure societarie degli ultimi anni.
Il fondo Elliott punta al risanamento dei
conti e a rimodernare il club: logico
ispirarsi all’Arsenal, solido sotto tutti i
punti di vista. Chiunque si rassegni:
prima il rilancio finanziario, poi la caccia
ai nuovi trofei. È il nuovo calcio, bellezza
rossonera.
Andrea Masala
Derby County dopo il trionfo
nella semifinale playoff contro
il Leeds: 206 bottiglie di
Prosecco, 53 gin tonic, 75
Jagermeister, 65 vodke, 54
sambuca, 38 tequilas, birra,
whisky. Prezzo: 2800 sterline
(3200 euro). C’è tempo per smaltirli, la
finale contro l’Aston Villa per assegnare la
terza promozione in Premier è il 27
maggio, ma la vicenda dimostra che il
connubio tipico del calcio inglese
«successi più sbronze» resiste alla
modernità. E che un fondo di leggerezza
rimarrà sempre nel football
d’Oltremanica. L’allenatore del Derby,
Frank Lampard, è candidato al Chelsea in
caso di esonero di Sarri: dal Sarriball al
Lampardrink? P.S. Nel conto c’era anche
una Coca light: errore o imbucato al party?
Stefano Boldrini
famiglia». Il centravanti ed ex un maestro del genere e io
capitano nerazzurro da ho fiducia nel gioco di
qualche tempo sta ripetendo Cremona.
che non ha nessuna
intenzione di lasciare l’Inter. La mia finale è Milano-
Lo fa lui, tramite i social, lo Cremona: l’Olimpia
ribadisce la signora Wanda in vincerà 4-3. Premio ancora
tv. Un gioco delle parti che si trascinerà il fattore campo, anche
fino ai giorni del calciomercato. Icardi sa perché non vedo Milano
che all’Inter non può più restare, sia che arrivare in finale e farsi
sulla panchina ci sia ancora Spalletti, sia sfuggire il titolo. Mentre
che arrivi Conte. San Siro ha votato e lo ha Cremona, che ha vinto la
fatto in maniera chiara: non solo la Curva Coppa Italia e giocherebbe
Nord ha fischiato l’ex capitano, ma tutto lo la prima finale, potrebbe
stadio. La storia è finita (male) e Icardi essere un po’ appagata. E
prepara l’uscita di scena facendo credere poi non la vedo battere 4
che verrà venduto contro la sua volontà. volte Milano. Anche se
In realtà vuole scegliere lui dove andare, Sacchetti è un maestro nel
ma il popolo nerazzurro ha già emesso la vincere al Forum...
sentenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Mimmo Cugini
30 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
 S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 31

GazzaMondo
PORTOGALLO, BENFICA A UN PASSO DAL TITOLO
Nella volata finale oggi in Portogallo c’è ancora in ballo il
titolo fra Benfica e Porto. Quelli di Lisbona sono in vantaggio
di 2 punti (84 a 82) e avanti negli scontri diretti. Quindi gli
basterà pareggiare col Santa Clara, 8° e senza obiettivi. Il
LE EMOZIONI DEL CALCIO ESTERO Porto affronta invece lo Sporting, già 3° e in Europa League.

Finale di Coppa d’Inghilterra

Guardiola e City
per la tripletta
Pozzo per l’Europa
Oggi alle 18 ultimo atto della FA
Cup. Pep e il Watford «italiano»
Leader A sinistra Niko Kovac, 47 anni, croato ma di Berlino, tecnico del Bayern dal luglio scorso; a destra Lucien Favre, 61 anni,svizzero, Borussia Dortmund di Stefano Boldrini - CORRISPONDENTE DA LONDRA

Bundesliga al rush finale I

l torneo più antico
del mondo e le om-
bre del fair play fi-
nanziario: la finale
di FA Cup Manche-

Bayern in vantaggio ma...

ster City-Watford di oggi rap-
presenta una perfetta sintesi
tra calcio antico e moderno. Da
un lato il fascino di una coppa
istituita nel 1871 e approdata al-
l’edizione numero 138, con
L’Eintracht si gioca la Champions e prova lo scherzo l’Arsenal in testa nell’albo
d’oro a quota 13; dall’altro una

ai bavaresi. Dortmund col Gladbach per il miracolo vicenda che potrebbe portare
all’esclusione del City - 5 FA
Cup in bacheca – ad un’edizio-
Il boss Pep Guardiola, 48 anni,
tecnico del Manchester City dal 2016
di Pierfrancesco Archetti ne di Champions League dopo
il deferimento di due giorni fa. La star

O
ltre che presidente
del Borussia Dort-
mund, Reinhard
Rauball è anche il
numero uno della
Lega. Una persona benvoluta,
eletta all’unanimità e che ha de-
ciso di farsi da parte nella pros-
sima estate dopo 12 anni, altri-
menti sarebbe stato di nuovo
confermato. Negli ultimi sei
campionati, Rauball ha rispet-
tato il suo compito istituzionale
e ha sempre consegnato di per-
sona il trofeo ai vincitori della
Bundesliga, cioè al Bayern. Ma
adesso Rauball non se la sente:
per la prima volta dopo 10 anni
il campionato si decide all’ulti-
mo giro e il suo Borussia è anco-
ra in corsa, seppur distanziato
di due punti dal Bayern, cui ba-
Bayern riceve l’Eintracht, in lot-
ta per l’ultimo posto da Cham-
pions. Il Borussia va dall’altro
Borussia, che è quarto a +1 dal-
l’Eintracht e a pari con il Leve-
rkusen. A Monaco avrebbero
potuto risparmiarsi l’incertezza
battendo il Lipsia alla penulti-
ma, invece è finita 0-0 e adesso
fanno i signori: «Abbiamo rida-
to le emozioni fino in fondo alla
Bundesliga», ha detto Karl-
Heinz Rummenigge e viene in
mente la vecchia frase di Tho-
mas Müller, stanco di vincere
con mesi d’anticipo (e fino a 25
punti di vantaggio): «Mi piace-
rebbe anche prenderlo allo
sprint nella giornata conclusi-
va». Accontentato.
Tensioni
sito Spox ha annunciato il di-
vorzio in qualsiasi caso, indi-
cando in Mark van Bommel il
sostituto. Rummenigge è inter-
venuto di persona:«Una bufa-
la». Ma come vigilia del giorno
del giudizio, non è stata una
ventata di serenità.
Le colpe
Dieci anni fa, quando ci fu l’ul-
timo duello finale (nella stagio-
ne successiva il Bayern aveva +3
e +17 gol sullo Schalke, era di
fatto campione alla penultima),
i rossi vennero sverniciati dal
Wolfsburg di Barzagli, Zaccardo
e Dzeko, però partivano a pari
NUMERO
punti. Anche per il Borussia
Dortmund oggi sarebbe un’im-
presa da annali, visto che deve
solo vincere e sperare nel k.o.
dei rivali, avanti nella differenza
reti. Non riuscisse il colpo, do-
vrebbe però guardarsi dentro
perché l’occasione era notevole,
contro il peggior Bayern degli
ultimi anni: i gialloneri sono
stati primi per 21 giornate su 33
e hanno avuto anche un vantag-
gio di +9. Si sono afflosciati nel
ritorno e il 5-0 nello scontro di-
retto ha rimarcato le distanze.
Ma i giochi non si sono chiusi in
anticipo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 2’27”
Pep Guardiola, 48 anni, alla vi-
gilia di un match nel quale l’al-
lenatore catalano potrebbe
centrare lo storico Treble cam-
pionato, Coppa di Lega e coppa
d’Inghilterra, dice: «Fino a
prova contraria siamo inno-
centi. Io mi fido del club. Se poi
sarà dimostrato che abbiamo
sbagliato, saremo puniti. Io so
che c’è gente che vuole che il
Manchester City sia colpevole,
ma fino a quando non sarà
emessa una sentenza definitiva
siamo innocenti». Guardiola
ha poi parlato della situazione
della squadra: «Mendy è indi-
sponibile. Fernandinho invece
è ok. Abbiamo vinto la Premier
League più incredibile di sem-
pre e abbiamo festeggiato, ma
negli ultimi giorni ci siamo
Raheem Sterling, considerato
in questo momento il calciato-
re più influente del pianeta in-
glese per la somma prestazioni
sportive più battaglia contro il
razzismo, è cresciuto nel quar-
tiere di Wembley: «Ricordo gli
anni della ricostruzione. Con i
miei amici andavamo in bici-
cletta a seguire i lavori. Nei
giorni delle partite, potevi stare
a casa senza accendere il televi-
sore. Il boato del pubblico ti fa-
ceva capire chi e quale squadra
avesse segnato».
Qui Watford
Il Watford di Gino Pozzo ritrova
la finale di FA Cup dopo quella
persa nel 1984. La speranza ha
un nome e un cognome: Ge-
rard Deulofeu. L’ex milanista

sta un pari per il settimo alloro
di fila. Quindi il presidente (di
Lega e del Dortmund) seguirà i
suoi a Moenchengladbach con
una copia del piattone argenta-
to. A Monaco sarà spedito l’ori-
ginale Meisterschale, insieme al
d.g. della Lega, Christian Sei-
fert.
In bilico
I due incontri sulla carta na-
scondono uguali difficoltà: il
Niko Kovac sarebbe il secondo a
vincere la Bundesliga da gioca-
tore e allenatore del Bayern.
L’unico a riuscirci finora è Franz
Beckenbauer. Arrivato in estate
dall’Eintracht, dopo aver soffia-
to la coppa ai rossi, Kovac non
ha fatto innamorare: nonostan-
te il contratto fino al 2021, i boss
hanno fatto capire pubblica-
mente che per restare deve por-
tare il Double (il 25 maggio fina-
le di coppa con il Lipsia). Ieri il
28
Titoli tedeschi Sono stati vinti
dal Bayern. E’ un record, come lo
sono i sei consecutivi. La serie è
ancora aperta. Il Borussia Dortmund
invece è a quota otto
34ª GIORNATA
Oggi, ore 15.30, su Sky: Bayern-Ein-
tracht, Schalke-Stoccarda, Borussia
M.-Dortmund, Hertha-Leverkusen,
Werder-Lipsia, Friburgo-Norimberga,
Mainz-Hoffenheim, Wolfsburg-Aug-
sburg, Fortuna D.-Hannover.
Classifica Bayern 75; Dortmund 73;
Lipsia 66; Borussia M., Leverkusen 55;
Eintracht 54; Wolfsburg 52; Hoffenheim
51; Werder 50; Hertha 43; Fortuna 41;
Mainz 40; Friburgo 33; Augsburg,
Schalke 32; Stoccarda 27; Hannover
21; Norimberga 19.
concentrati sulla preparazione
di questa gara. Il Watford gioca
bene e ha tre campioni: Deulo-
feu, Deeney e Roberto Pe-
reyra». In coda, un amarcord
sul torneo: «Seguivo le finali di
FA Cup in Catalogna quando
ero giovane. La Coppa d’Inghil-
terra ha sempre avuto un fasci-
no particolare per me e sono
fortunato a vivere per la prima
volta nella mia vita questa gior-
nata».
ha trascinato i «calabroni» in
finale con la doppietta ai Wol-
ves in semifinale. «Gerard ha
una qualità superiore – le paro-
le dell’allenatore Javi Gracia -,
ma viene sostenuto dal lavoro
dell’intera squadra». L’arbitro
sarà Kevin Friend. A vigilare,
l’occhio della VAR.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 1’54”

Spagna
FRANCIA

Lo strano caso del c.t. Luis Enrique: assente Ligue 1, in lizza

la Champions
Il tecnico della Roja non è andato ieri calcio iberica. Ma i media ipo-
tizzano che, in caso di persi-
Ultima di Liga
Intanto oggi l’ultima di Liga, per
● Ecco il programma della 37ª
giornata di Ligue 1. In gioco il
in conferenza stampa «per motivi stenza dei gravi motivi familia- stabilire il 4° club ad andare in 3° posto per i preliminari di
familiari». E non sarà in panchina nei ri, si stia cercando per settem-
bre un sostituto. E si fa il nome
Champions (in vantaggio il Va-
lencia sul Getafe) e l’ultimo a
Champions e il terzultimo per
i playout. Oggi, ore 21:
due match di qualificazione a giugno di Abelardo, 49 anni, che a fine retrocedere, col Girona in prati- Bordeaux-Reims, Guingamp-
stagione lascerà la guida del- ca già condannato. Nîmes, Lilla-Angers, Lione-
di Iacopo Iandiorio l’Alaves, ora 11° in classifica, © RIPRODUZIONE RISERVATA Caen, Monaco-Amiens, Psg-
amico ed ex compagno allo Digione, Montpellier-Nantes,

I
n conferenza stampa
ieri si è presentato
Robert Moreno, 41
anni, vice c.t., a dare
la lista dei convocati
della Spagna per le sfide di qua-
lificazione a Euro 2020 contro
Far Oer e Svezia (7 e 10 giugno),
quest’ultima al Bernabeu. E il
c.t. Luis Enrique? La federazio-
ne ha fatto sapere che per que-
stioni familiari di forza maggio-
re «il c.t. non poteva essere qui
oggi, né ci sarà nelle due partite
di qualificazione». Così come lo
scorso 26 marzo, a poche ore dal
match con Malta, lasciò il radu-
no di La Valletta. «Ma speriamo
di averlo come allenatore per
molto tempo», ha concluso il
comunicato. L’ex tecnico del
Barcellona e della Roma resta il
c.t. della Roja, ha detto anche
Luis Rubiales, n.1 della feder-
Sporting Gijon e al Barça di Luis
Enrique. Intanto grandi ritorni
nella Roja: Santi Cazorla, 34 an-
ni, del Villarreal, assente dal no-
vembre 2015, 77 gare e 14 gol,
l’ultima in amichevole con l’In-
ghilterra nella quale segnò;
Isco, del Real Madrid assente
solo da novembre scorso, e Car-
vajal, Real, fuori da settembre.
Solo italiano: Fabian Ruiz, del
Napoli.
Ex Barça Luis Enrique, 49 anni,
c.t. della Spagna dall’estate scorsa
38ª GIORNATA
Oggi, Dazn: Levante-Atletico (13),
16.15: Espanyol-Real Sociedad, Getafe-
Villarreal, Valladolid-Valencia, Siviglia-
Athletic; 20.45: Alaves-Girona, Celta-
Rayo, Huesca-Leganes. Domani:
Real Madrid-Betis (12); Eibar-Barcello-
na (16.15). CLAS.: Barcellona 86,
Atletico 75, Real M. 68, Valencia, Geta-
fe 58, Siviglia 56, Athletic 53, Espanyol,
Real Sociedad 50, Betis, Alaves 47;
Eibar 46; Leganes 45; Villarreal, Levan-
te 43, Valladolid 41, Celta 40, Girona
37; Rayo 31, Huesca 30
St. Étienne-Nizza, Tolosa-
Marsiglia, Strasburgo-
Rennes. CLASSIFICA Psg 88,
Lilla 72, Lione 66, St. Étienne
62, Montpellier 58, Marsiglia
55, Nizza 53, Nimes 52, Reims
49, Nantes 47, Strasburgo,
Rennes 46, Angers 45,
Bordeaux, Tolosa 38, Amiens
35, Monaco, Caen 33, Digione
31, Guingamp 26.
 32 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
Serie B/PRIMO TURNO PLAYOFF
Bis Moncini a La Spezia
Cittadella in semifinale
Martedì c’è il Benevento
Veneti avanti con l’Under 21,
che si ripete nella ripresa
dopo il pareggio di Maggiore
di Nicola Binda - INVIATO A LA SPEZIA
D
opo una settimana
nella quale le vicen-
de giudiziarie hanno
dato ancora una
brutta immagine
della B, ci voleva una grande
partita come questa per ridare
lustro al campionato. Ha vinto il
Cittadella, che al terzo playoff di
fila va per la seconda volta in
semifinale e se la vedrà con il
Benevento, ma lo Spezia è usci-
to a testa alta, dopo 90’ tiratissi-
mi, incerti e molto emozionan-
ti. Una serata intensa, con la Var
che ha fatto il suo storico debut-
to in B incidendo nel risultato,
ma non nell’esito della gara: an-
nullato a Moncini il gol del 3-1
(Branca è partito in fuorigioco
prima di crossare) dopo che allo
stadio nessuno se n’era accorto.
Il protagonista
Lo stesso Moncini è stato il mat-
tatore della serata. Con questa
doppietta (prima aveva fatto un
solo gol in trasferta) in 18 pre-
senze da gennaio è salito a quo-
ta 14 reti diventando l’acquisto
invernale (in prestito dalla Spal)
L A R I C O N F E R M A
Il Livorno
riparte
da Breda
● Il Livorno riparte da Breda.
Ieri mattina il tecnico si è
incontrato a Genova con il
presidente Aldo Spinelli e il
figlio Roberto. Breda, che ha
firmato un contratto che lo
legherà per due stagioni, si è
meritato il prolungamento
grazie alla salvezza diretta
centrata nell’ultima giornata
di campionato, un risultato
che pochi mesi fa sembrava
una vera utopia.
IL D.S. E I GIOVANI
Basta pensare che Breda
aveva preso il posto di
Cristiano Lucarelli alla 12ª
giornata con il Livorno a 5
punti in classifica. Breda
nelle 26 giornate ha ottenuto
34 punti con 8 successi, 10
pareggi e 8 sconfitte. Il
presidente Spinelli però non
si ferma qui e la prossima
settimana incontrerà anche
il d.s. Facci per sottoscrivere
un nuovo contratto e gettare
le basi per il nuovo Livorno.
«Voglio una squadra – ha
detto il presidente Spinelli –
che possa ambire a un
campionato tranquillo
puntando sui giovani».
Francesco Foresi
Il Presidente Gabriele Gravina, il Direttore Ge-
nerale, il Consiglio Federale e l’intera Federazione
Italiana Giuoco Calcio partecipano al dolore della
famiglia per la scomparsa di
Ermelindo Bacchetta
già Consigliere federale, Vice Presidente vicario
della LND, uomo di sport e stimato dirigente.
- Roma, 18 maggio 2019.
La Lega Pro con il Presidente Ghirelli, i Vice Pre-
sidenti Capotondi e Tognon, il Direttivo, il Segre-
tario Generale Paolucci e i club si unisce al cordo-
glio della LND per la scomparsa di
Ermelindo Bacchetta
Lo ricorda come un dirigente di rilievo nel panora-
ma calcistico per cui ha prestato competenza, ab-
negazione e passione.
- Firenze, 18 maggio 2019.
più azzeccato della categoria.
Dopo un clamoroso errore al 19’
(liberato da un tocco di Capra-
dossi), l’attaccante dell’Under
21 è andato in rete 3’ dopo: stre-
pitosa giocata di Iori, assist di
Finotto e tocco vincente di
Moncini, che nella ripresa (do-
po l’1-1) ha segnato ancora, gi-
rando in rete un cross di Frare.
Come un falco, Moncini ha an-
che fatto il 3-1, ma come detto
la Var gli ha detto di no, facen-
dogli comunque meritare la
palma di migliore in campo, ap-
pena sopra Paleari che ha detto
di no con almeno tre grandi in-
terventi ai tentativi dello Spe-
zia, salvando una vittoria che al
Cittadella mancava al Picco dal
2012.
A testa alta
Dopo le due vittorie per 1-0 in
campionato, lo Spezia s’è fer-
mato ancora una volta al preli-
minare (4ª volta nelle 5 parteci-
pazioni degli ultimi 6 anni), con
Marino (battuto per la prima
volta da Venturato, al 6° con-
fronto) che maledice i playoff
SPEZIA 1 tecnico Aglietti sottolinea:
CITTADELLA 2
PRIMO TEMPO: 0-1
MARCATORI: Moncini (C) al 22’ p.t.;
Maggiore (S) al 7’, Moncini (C) al 21’
s.t.
SPEZIA (4-3-3)
Lamanna 6; Vignali 6, Terzi 6,
Capradossi 6, Augello 7; Maggiore 6,5
(dal 26’ s.t. Da Cruz 6,5), Ricci 6,5 (dal
40’ s.t. Bartolomei s.v.), Mora 6,5;
Gyasi 6 (dal 24’ s.t. Bidaoui 6),
Galabinov 7, Okereke 7
PANCHINA: Manfredini, Barone, Brero,
Crivello, Pierini, Crimi, De Francesco,
Ligi, De Col
ALLENATORE: Marino 6,5
CITTADELLA (4-3-1-2)
Paleari 7,5; Ghiringhelli 6,5, Frare 6,5
(dal 26’ s.t. Drudi 6,5), Adorni 6,5,
Benedetti 6 (dal 34’ s.t. Cancellotti
s.v.); Siega 6,5, Iori 7,5, Branca 7;
Panico 7; Moncini 8, Finotto 6,5 (dal
24’ s.t. Diaw 6)
PANCHINA: L. Maniero I, Parodi,
Schenetti, Camigliano, Scappini, Pasa,
Proia, Rizzo, Bussaglia
ALLENATORE: Venturato 7,5
ARBITRO: Fourneau di Roma 6,5
ASSISTENTI Dei Giudici 6-Capaldo 5,5
AMMONITI Siega (C), Panico (C),
Branca (C) e Da Cruz (S) per g.s.
NOTE paganti 7.442, incasso di 86.881
euro. Tiri in porta 5 (con una
traversa)-5. Tiri fuori 8-4.
In fuorigioco 0-0. Angoli 9-6.
Recuperi: p.t. 0’, s.t. 6’.
Rapace Gabriele Moncini, 23 anni, segna l’1-0 al 22’ del primo tempo LAPRESSE
ricordando la clamorosa scon-
fitta in casa con il Frosinone
contro il Carpi in 9 due anni fa.
Il pareggio di Maggiore in avvio
di ripresa (di testa in mischia)
aveva rimesso in piedi la gara,
ma è stata l’unica volta in cui
Paleari è stato battuto: dopo un
clamoroso errore di Gyasi al 20’
e occasioni fallite per scarsa mi-
ra, il portiere nella ripresa ha
detto di no a Maggiore, Okereke
(seguito in tribuna da Sou-
thampton, Nizza e Stoccarda) e
Galabinov (sforbiciata), che ha
anche scheggiato la traversa
con un missile. Marino dal 26’ è
passato al 4-2-3-1 con Okereke
a destra, Bidaoui a sinistra e Da
Cruz alle spalle del centravanti,
rischiando qualcosa (Diaw s’è
divorato il 3-1) ma cercando fi-
no in fondo il pari. Gli è andata
male, ma con onore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 2’16’’
OGGI AL BENTEGODI
Aglietti punta
su Di Carmine
Per Nesta
Vido o Han
● (m.f.-n.m) L’Hellas ha
agganciato i playoff dopo una
stagione turbolenta. Il
«Non siamo riusciti a
centrare la Serie A passando
dalla porta principale, ma
abbiamo ancora l’occasione
di riuscirci, adesso, a
cominciare da questa
partita». Il Verona recupera
Faraoni e Danzi, squalificati
con il Foggia, e Aglietti punta
su Di Carmine (ex della gara)
per andare all’attacco del
Perugia. In cui tornano
disponibili Gyomber e
Carraro dopo la squalifica e
Cremonesi dopo l’infortunio.
In difesa dovrebbe essere
escluso El Yamiq. Mazzocchi
favorito a sinistra su
Falasco. In avanti
ballottaggio Vido-Han per
giocare al fianco di Sadiq.
VERONA 4-3-3
PERUGIA 4-3-1-2
OGGI ore 21 ARBITRO Pezzuto di Lecce
ASSISTENTI Pagliardini-Raspollini
IV UOMO Massimi VAR Marinelli AVAR
Marini PREZZI 12-100 euro TV Dazn
1
SILVESTRI
5 27 33 3
FARAONI DAWIDOWICZ EMPEREUR VITALE
4 8 20
HENDERSON GUSTAFSON ZACCAGNI
7 10 21
MATOS DI CARMINE LARIBI
19 10
SADIQ VIDO
5
24
VERRE
17 26
7
DRAGOMIR CARRARO FALZERANO
32 13 2
MAZZOCCHI GYOMBER SGARBI
22
ROSI
GABRIEL
VERONA
PANCHINA 26 Berardi, 6 Marrone,
15 Balkovec, 24 Kumbulla, 30 Bianchetti,
2 Munari, 14 Colombatto, 25 Danzi, 16 Lee,
11 Pazzini, 28 Tupta
ALLENATORE Aglietti
SQUALIFICATI Almici (1)
DIFFIDATI nessuno
INDISPONIBILI Tozzo, L. Ferrari,
Crescenzi, Ragusa, Di Gaudio
PERUGIA
PANCHINA 1 Bizzarri, 12 Perilli,
25 Falasco, 21 Cremonesi, 4 El Yamiq,
3 Felicioli, 14 Kingsley, 16 Ranocchia,
23 Moscati, 28 Kouan, 27 Han
ALLENATORE Nesta
SQUALIFICATI Bianco (1)
DIFFIDATI Gabriel
INDISPONIBILI Melchiorri, Pavlovic,
Bordin
VERDETTI E DATE
n
PROMOSSE IN SERIE A
BRESCIA, LECCE
RETROCESSE IN SERIE C
FOGGIA, PADOVA, CARPI, PALERMO
PRIMO TURNO PLAYOFF
Ieri SPEZIA-CITTADELLA 1-2
Oggi, ore 21 VERONA-PERUGIA
SEMIFINALI PLAYOFF
21 e 25 maggio, ore 21
CITTADELLA-BENEVENTO
22 e 26 maggio, ore 21
VERONA/PERUGIA-PESCARA
FINALE
30 maggio e 2 giugno
REGOLAMENTO Primo turno in
caso di parità al 90’ si giocano i
supplementari; in caso di parità al
120’ passa chi gioca in casa.
Semifinali niente supplementari, in
caso di parità dopo 180’ vale la
differenza reti; in caso di ulteriore
parità passa la meglio classificata in
campionato. Finali Stesso
regolamento delle semifinali con la
parità. Solo nel caso in cui le squadre
avessero terminato il campionato con
lo stesso punteggio, supplementari
ed eventualmente i rigori.

Serie B/IL CASO
DI CHE COSA
PARLIAMO
Lunedì scorso il Tribunale
Federale Nazionale, il
primo grado della giustizia
calcistica della Figc, ha
condannato il Palermo
all’ultimo posto del
campionato di serie B: si
sarebbe iscritta ai
campionati dal 2014 al 2017
solo grazie a bilanci
taroccati. In pratica, la
retrocessione in C. Da
classifica, i rosanero
avrebbero dovuto giocare i
playoff. Il consiglio direttivo
della Lega di B ha preso atto
dell’«esecutività» della
sentenza e ha confermato le
date dei playoff (ripescato il
Perugia), cancellando i
playout e retrocedendo
direttamente anche il
Foggia. Foggia che, come il
Palermo, ha cominciato la
sua battaglia giuridica in
ogni sede. Ma per ora, lo
dice anche la giornata di
ieri, senza risultati.
Palermo, arriva un altro no
E niente sconto per il Foggia
Il Collegio di garanzia conferma la Serie C per i due club
Ma non è finita: si attende il «parere» sui playout cancellati
di Valerio Piccioni - ROMA
N
o al Palermo e no al
Foggia. Ieri, il Colle-
gio di garanzia dello
Sport ha preso due
decisioni che con-
fermano l’attuale stato dell’arte
in serie B: avanti con i playoff,
partiti ieri sera, e niente
playout. Franco Frattini, il pre-
sidente dell’organo che inter-
viene sulla «legittimità» dei
procedimenti della giustizia
sportiva, ha firmato un decreto
che rigetta l’«istanza cautela-
re» presentata dai legali del
club siciliano, condannato al-
l’ultimo posto della serie B, e di
SERIE C PLAYOFF
Domani andata
playoff primo
turno nazionale
L’incubo La delusione di Ilija Nestorovski, 29 anni, dopo il pari in casa contro il Cittadella nell’ultima giornata di campionato LAPRESSE
fatto retrocesso in C, dalla sen-
tenza del Tribunale Federale
Nazionale della Figc. Inoltre la
seconda sezione del Collegio,
presieduta dal professor Attilio
Zimatore, ha rigettato il ricorso
del Foggia, che chiedeva di ri-
valutare la condanna a sei pun-
ti di penalizzazione per illecito
amministrativo. Anche un mi-
nimo sconto avrebbe provoca-
to il ribaltone: con un punto
restituito, il club pugliese sa-
rebbe stato riammesso in B con
la Salernitana retrocessa diret-
tamente. Non è un caso che il
club campano fosse presente
● Domani si disputa l’andata del primo
turno della fase nazionale dei playoff di
Serie C, il ritorno mercoledì prossimo.
ANDATA domani ore 15.30
Carrarese-Pisa (diretta tv Sportitalia);
ore 18 Arezzo-Viterbese, Monza-
Imolese; ore 18.30 Potenza-Catania;
ore 20 Feralpisalò-Catanzaro.
ieri con i suoi legali nell’udien-
za, anche se successivamente il
Collegio ha dichiarato «inam-
missibile» la costituzione del
club come parte interessata.
Parere che scotta
Dunque, si resta al punto di
prima. Anche se, un classico in
queste situazioni, è facile im-
maginare che fioccheranno ri-
corsi con possibili sconfina-
menti verso la giustizia ammi-
nistrativa, cioè verso il Tar. Pri-
ma, però c’è ancora il fronte
sportivo: giovedì 23 la Corte
d’appello federale giudicherà il
RITORNO mercoledì 22 maggio,
ore 17 Catanzaro-Feralpisalò;
ore 20.30 Viterbese-Arezzo, Pisa-
Carrarese, Imolese-Monza; Catania-
Potenza.
REGOLAMENTO Passa il turno la
squadra che avrà ottenuto più punti fra
andata e ritorno. Non ci saranno
supplementari: a parità di punti,
caso Palermo nel merito, men-
tre è cominciata l’attesa per il
famoso «parere» che la Feder-
calcio sta per chiedere al Colle-
gio di garanzia sull’interpreta-
zione della classifica di Serie B
nata dalla condanna del Paler-
mo. Tre retrocessioni dirette
oltre a quella dei siciliani - Fog-
gia, Padova, Carpi - punto e ba-
sta come ha deciso la Lega di B?
O lo scorrimento della classifi-
ca con il Foggia che risale al
quart’ultimo posto e può quin-
di giocare lo spareggio dentro-
fuori con la quint’ultima Saler-
nitana?
conterà la differenza reti. In caso di
ulteriore parità sarà
qualificata al secondo turno della fase
nazionale la squadra che avrà giocato
il ritorno in casa, perché
testa di serie. Nel secondo turno
entreranno Piacenza,
Triestina e Trapani, classificate al 2°
posto in stagione regolare.
S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 33
Tempi rapidi
La questione aveva provocato
uno scontro in consiglio fede-
LE PAROLE
rale, esplicitato dal presidente
della Lega Pro, Francesco Ghi-
relli, che aveva denunciato il
«conflitto di interessi» di
Claudio Lotito, membro del
consiglio federale in ballo nella In questa
vicenda con la sua Salernitana. fase
Nello stesso contesto, anche gli non si può
avvocati si erano divisi fornen-
do «pareri» discordi sul come
accogliere
affrontare l’emergenza. In- l’istanza
somma, l’ex ministro degli cautelare
esteri Frattini, già protagonista invocata
dell’estate infuocata in bilico dal club
fra il format a 19 o a 22 squadre, Palermo
ha l’ennesimo fascicolo che
scotta per le mani. Per la verità
non ce l’ha ancora, gli arriverà
lunedì quando la Federcalcio
perfezionerà la domanda in
termini giuridici. Ma si farà in
fretta: è probabile che il parere
arrivi a ,età della prossima set-
timana e preceda la stessa de- Frattini
cisione sul merito della Corte Presidente
d’appello federale sul caso Pa- Collegio garanzia
lermo.
Niente sconto
Ieri il Collegio di garanzia ha
chiuso la porta allo sconto per
il Foggia. Che aveva firmato un Prendiamo
nuovo appello avverso alla atto della
sanzione, già frutto di un ping decisione
pong fra i vari gradi della giu-
stizia sportiva. La pena sporti-
di Frattini
va era infatti scesa da 15 a 8 a 6 La società
punti, proprio dopo un inter- difenderà
vento del Collegio di garanzia i propri
che aveva rinviato tutto alla diritti in
Corte d’Appello federale. La te- ogni sede
si della rivalutazione è stata re-
spinta dalla Federcalcio nel di-
battimento e rigettata dai giu-
dici. Quanto al Palermo, il suo
presidente Alessandro Albane-
se (gli addebiti riguardano le
precedenti gestioni) è deluso.
In un comunicato, il club rosa-
nero prende atto della decisio- Albanese
ne di Frattini di respingere Presidente
IL NUMER0 l’istanza cautelare «nonostan-
te l’estrema urgenza e la gravità
del Palermo
dei fatti rappresentati». I legali
6
stanno ora studiando le prossi-
me mosse tanto che nel comu-
nicato diffuso nel tardo pome-
riggio si annuncia l’intento di
«rivendicare e difendere i di-
I punti di ritti in ogni sede». E questo
penalizzazione «ogni sede» fa nascere il dub-
sanciti per il bio che non ci si voglia fermare
Foggia soltanto alla giustizia sportiva.
nell’ultima © RIPRODUZIONE RISERVATA
stagione per
l’illecito
amministrativo s TEMPO DI LETTURA 2’59”
PLAYOUT SUPERCOPPA
● ANDATA Oggi, ore 18 Lucchese- ● Oggi in programma anche la
Cuneo (ritorno sabato 25 alle 14.30); seconda gara di Supercoppa Juve
Paganese-Bisceglie (ritorno sabato
25). Domenica, ore 16.30 Virtus
Stabia-Entella (ore 20.30). La terza e
ultima partita, Pordenone-Juve
Verona-Rimini (diretta tv Sportitalia,
ritorno domenica 26, ore 15, ancora
Stabia, sarà disputata sabato 25
maggio alle ore 18.
con diretta Sportitalia). Questa la classifica: Pordenone ed
Vale il regolamento dei playoff. Entella 1, Juve Stabia 0.
34 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

OGGIARRIVOAPESARO
● Oggi l’8a tappa, Tortoreto Lido-Pesaro, 239
km, la più lunga del Giro. Ultimi 100 km tosti,
con una decina di Muri, di cui 3 Gpm. L’ultima
discesa finisce a - 3 km. Meteo: Pioggia.
LA 7ª TAPPA DELLA 102ª EDIZIONE Tv: diretta RaiSport dalle 11.30, su Rai2 dalle 15

C
on la faccia di chi l’ha scampata
bella, ma con lo sguardo ma-
CAPO FILA
landrino dei romani, un mezzo
Valerio Conti, 26 anni, guida
ghigno tipo «pensavate di fre-
il gruppo all’inseguimento
garmi, eh?». Valerio Conti ha
dei fuggitivi di giornata
difeso la maglia rosa fino all’ul-
BETTINI
timo maledetto centimetro di
una tappa mossa, elettrica e
nervosa. È stato fondamentale

Rosa
il gioco della sua squadra, l’Uae
Team Emirates, ridotta ai mini-
mi termini per l’abbandono di
Gaviria e perché Molano è stato
fermato. Sono rimasti in sei,
Conti incluso. Una mezza spor-
ca dozzina. Qui di seguito un
Conti a tutto tondo, tra bici e

de
vita vissuta.

Roma
3 Conti, ha salvato la maglia
rosa dall’attacco di Rojas.
«Sono state mantenute medie
elevate. Tutti volevano scappa-
re, specie chi era vicino a me in
classifica. Rojas è andato forte,
è stato bravo. Ringrazio i miei
compagni, la maglia è per loro.
Se non si fossero battuti così,
non sarei più in testa alla clas-
sifica. Li voglio nominare: gra-
zie a Ulissi, a Polanc, a Marcato,
a Consonni, a Bohli».
L ’ I N T E R V I S T A
3 Nella zona dell’anti-doping

«PRIMATO NATO
ha abbracciato Ulissi.
«Un abbraccio forte. Diego ha
dato il 110 per cento per me, co-
me gli altri. Senza il loro lavoro,

TRA LE BUCHE,
la fuga del gruppo di testa sa-
rebbe finita in un altro modo.
Ero preoccupato, là davanti an-
davano sparati, ma ce l’abbia-
mo fatta».

I PESCI, VERDONE
3 Oltre ai suoi compagni, do-
vrebbe ringraziare la Bardiani
e la Trek-Segafredo, le due
squadre che con voi hanno ti-

E PANTANI»
rato il gruppo.
«Non ci sono stati accordi par-
ticolari. La Bardiani spingeva
per la maglia bianca di Carbo-
ni, la Trek si impegnava perché
voleva far vincere la tappa al-
Conti e la maglia difesa con i denti: «Solo l’abruzzese Ciccone».

all’alba ho realizzato che cosa avevo fatto. 3 Che effetto fa pedalare in

maglia rosa?
Pedalare nella Capitale? Complicato...» «Il gruppo mostra più rispetto,
la gente ti incita di più: ho sen-
di Sebastiano Vernazza - INVIATO ALL’AQUILA tito tanti “dai Valerio”. Non ne
ho goduto appieno, la corsa è
stata troppo movimentata».

20 1 9

3 E adesso?
«È in arrivo un’altra tappa du-
ra, domani (oggi, ndr) sarà
un’altra giornata di lotta. Spero
che il gruppo sia un po’ stanco,
che gli attacchi a noi diminui-
scano, che qualche squadra
sgobbi per portare al traguardo
un velocista».
3 Fin dove pensa di arrivare in
rosa?
«Fin dove sarà possibile. Qui ci
sono corridori come Nibali e
Roglic che sanno come affron-
tare i grandi giri».
3 Come ha passato la prima
notte da primo in classifica?
«Ho dormito il giusto, anche se
mi sono alzato un’ora prima,
quando nel dormiveglia del-
l’alba ho realizzato la cosa in
maniera definitiva».
3 Quanti messaggi aveva nello
smartphone?
«Quasi mille, mi ha scritto
mezzo mondo. Ho cercato di ri-
spondere alle persone più vici-
ne a me. Ho chiamato papà e
mamma e la mia ragazza».
3 Suo padre Franco, ex cicli-
sta, che cosa le ha detto?
«È una persona di poche paro-
le, super semplice, era conten-
tissimo. La sera è andato al bar
a offrire da bere. È stato un pa-
dre giusto, da ex corridore non
mi ha mai stressato con il cicli-
smo. Ci confrontiamo sui per-
corsi, ma finisce lì. Mia madre
quasi piangeva: “Figlio mio, la
maglia, non ci credo!”. È stato
bello sentirli felici».
3 E la fidanzata?
«Si chiama Michela, è una
grande persona, umilissima.
Mi ha scritto alle 4 del mattino
dell’altro giorno per dirmi che
non dormiva, tanta era l’emo-
COLPOSPAGNACONBILBAO
● Ieri a L’Aquila festa Spagna (111° successo di
tappa al Giro) con Pello Bilbao, 29enne
dell’Astana (26 vittorie di squadra nel 2019).
Terzo Formolo, Valerio Conti ha difeso la
maglia rosa, distanze invariate tra i big.
zione. Lei è veronese, della
L’arrivo Valpolicella. Ci siamo cono-
sciuti a una gara, abbiamo co-
1 0
minciato a seguirci su Face-
book, ci siamo rivisti, è nato
l’amore. Michela sta per laure-
arsi in Scienze dell’educazio-
ne».
PELLO
BILBAO 3 Che rapporto ha con i social?
«Sono su Instagram e su Face-
3 ASTANA
4h06’27” book. Vanno usati bene, con
2. Tony Gallopin a 5”
cautela, sennò possono rovina-
re le persone».
3 AG2R LA MONDIALE
3. Davide Formolo s.t. 3 Lo sa che è il primo romano 3 Ha passioni particolari?
3 BORA-HANSGROHE
a indossare la maglia rosa?
17. Vincenzo Nibali a 1’07” «Ne sono orgoglioso, in una
3 BAHRAIN-MERIDA
18. Simon Yates s.t.
città come Roma è difficile di-
ventare ciclisti professionisti. È
3 MITCHELTON-SCOTT
complicato allenarsi a Roma,
20. Primoz Roglic
3 JUMBO-VISMA
s.t. bisogna uscire dalla città. Io
parto da Prenestino e vado ver-
so Frascati, verso Tivoli, verso
Zagarolo. Faccio 10 chilometri
La classifica “cittadini” e non ho problemi
perché le buche le ho memo-
10
rizzate tutte e so come schivar-
le. Capisco quanto sia difficile
per un papà a Roma invogliare
il figlio alla bici. Nel mio caso
c’è voluto l’impulso della fami-
glia, che è “ciclistica” da decen-
VALERIO
CONTI ni. Però, dai, vedo che a Roma
3 UAE EMIRATES qualche strada piano piano la
29h29’34” stanno rifacendo. Speriamo».
2. José Rojas a 1’32” 3 La sua prima bici?
3 MOVISTAR
“Me la regalò mio zio Noé (ci-
3. Giovanni Carboni a 1’41” clista professionista anche lui,
3 BARDIANI-CSF
ex gregario di Coppi, scompar-
12. Primoz Roglic a 5’24” so nel 2015, ndr). Era un bici-
3 JUMBO-VISMA
cletta Bortolotto, dal nome del
13. Davide Formolo
3 BORA-HANSGROHE
s.t. negozio sulla via Casilina in cui
l’aveva comprata. Avevo 13 anni
16. Vincenzo Nibali a 6’03” e giocavo a calcio, ma sentivo
3 BAHRAIN-MERIDA
un richiamo dentro di me. A
pallone ero forte e mio papà
voleva che continuassi lì, però
un giorno per non andare al-
l’allenamento cominciai a gira-
re intorno al tavolo e a casa si
arresero. In bici gareggiai per la
POKER TRICOLORE
I 4 moschettieri
e l’Italia che va
● I quattro moschettieri
italiani, ovvero i ciclisti che
hanno riportato il Belpaese al
centro del Giro. Da sinistra:
Fausto Masnada (vincitore
giovedì della 6a tappa), Giulio
Ciccone (maglia azzurra di
leader della montagna),
Valerio Conti (maglia rosa) e
Giovanni Carboni (maglia
bianca, primo under 25) BETTINI
LAFRASEDELGIORNO
Tifo Nibali, ma mi piace anche Roglic
per la genuinità: è un ragazzo normale
GIANNI BUGNO, VINCITORE DEL GIRO NEL 1990
prima volta in Toscana, dalle
parti di Empoli: arrivai decimo,
ero arrabbiato nero. Da ragazzo
correvo per la Guazzolini Co-
ratti, una squadra di Roma».
3 Chi è stato il suo campione
di riferimento?
«Contador, per la classe e l’in-
ventiva, ma da bambino tifavo
per Pantani. Continuo a rive-
dere i video del Pirata perché
mi danno la carica. Pantani re-
sta un’emozione».
«La pesca, vado ai laghetti arti-
ficiali, prendo trote e a volte,
storioni. Un laghetto è a Ponte
di Nona, vicino a casa mia».
Il film cult?
“Un sacco bello”
Mi carico con i
video del Pirata
Passioni
Valerio Conti e i suoi miti
Leader
Valerio Conti
indosserà per il
secondo giorno di
fila la maglia rosa.
Oggi nella Tortoreto
Lido-Pesaro di 239
km dovrà stare
attento al finale con
gli strappi e i muri
marchigiani
LAPRESSE
S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT
3 Conosce tutte le battute dei
film di Carlo Verdone: il regi-
sta-attore l’ha chiamata?
«No, sarebbe un’emozione for-
te se lo facesse. Gli direi che è
un idolo. Anzi, che è un sacco
bello».
3 Dalla Roma, di cui è grande
tifoso, ha ricevuto qualche se-
gnale?
«Non ho controllato bene il te-
lefono, ma i calciatori vivono
su un altro pianeta». Lo dice
con il sorriso, senza acredine.
Valerio Conti pensa positivo.
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s TEMPO DI LETTURA 4’29’’
35
LA PENSIAMO
COSÌ
di Luca Gialanella
Dalla fiaba rosa
alla paura
Poi coalizione
e il lieto fine
L
a grande paura
del primo
imperatore
romano in rosa.
A 25 km dal traguardo
dell’Aquila, giornata-
ricordo del terremoto del
2009 con grande pubblico
sulle strade abruzzesi,
quella casacca color
Gazzetta sta già scivolando
dalle spalle di Valerio Conti.
Rojas ha 2” di vantaggio. Un
attimo che dura un paio di
chilometri. Poi arriva la
coalizione tricolore a
salvarlo. Sono la meglio
gioventù in technicolor,
quelli che hanno già
conquistato l’Italia: Conti
parla con Ciccone, maglia
azzurra, e Carboni, maglia
bianca. Il distacco si
dimezza, la rosa è salva. Ma
il romano del Prenestino
sperimenta subito i brividi
da leader.
Sì, perché sulla strada c’è il
fantasma della fuga-bidone
dell’Aquila nel 2010
(quaranta all’attacco e 12’ al
traguardo su Basso).
Vincenzo Nibali aveva 25
anni, l’incubo di quel
giorno se lo ricorda bene. E
stavolta non sbaglia: mette
alla frusta la sua Bahrain-
Merida e chiude quando,
dopo la prima ora a 49 di
media, allungano in 19.
L’Astana ne ha due: Izagirre
e Bilbao. Beppe Martinelli,
l’ammiraglio-rosa dei
kazaki che conosce le
trappole-rosa più di tutti,
vuole provare la «febbre»
dei big. Nella seconda fuga
butta dentro ancora Bilbao,
Cataldo e Zeits, e vince con
Bilbao. La tensione sale:
oggi Pesaro e 10 Muri
marchigiani nella tappa più
lunga sotto la pioggia,
domani la crono di San
Marino.
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36 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

102° Giro d’Italia/LA 7 a

TAPPA

gli anni della grande rivalità tra

Moser e Saronni e non ho più
vinto. Ero un corridore alla Va-

«Modesto
lerio, combattivo, mi piacevano
i finali. Oggi lui è in rosa e mi ha
superato, ma io sono felicissimo
Che bello Valerio
lo stesso, anzi di più. Che cosa con quella maglia,
HA DETTO ha preso da me? La modestia». è un’emozione

e tenace Pronostico incredibile

Il percorso verso la maglia rosa
fa pensare a grandi sacrifici, an-
che per la famiglia: «Macché, a

Ed è arrivato
me andare alle gare e portarcelo
Sono felice piaceva tantissimo. E mi ha dato
per Conti. solo soddisfazioni – risponde
Laziale, Franco –. Giocava a pallone, co-
me l’altro mio figlio, Marco: era
giovane.

alla rosa»
anche bravo, non era da scarta-
Gli auguro re. Però poi si è un po’ stufato.
di portare Così una volta in ferie in Umbria
la rosa il ha cominciato ad andare in bici,
più a lungo lo spunto gliel’ha dato mio fra-
possibile tello maggiore Noè, che ora non I genitori Maria Grazia Lamponi

I genitori di Conti c’è più». E la signora Grazia,

che di parlare proprio non vuo-
ieri al Giro col marito Franco Conti

e un figlio “sbocciato”: «La bici? le saperne, era d’accordo?

«D’accordissimo, al calcio non

Passione più forte del calcio»

aveva tutto questo entusiasmo:
Con Valerio la bici l’ha preferita – risponde
siamo uniti per lei Franco –. Nel 2007 gli ini-
di Giuseppe Nigro e Sebastiano Vernazza - INVIATI ALL’AQUILA zi da esordiente, e ora eccoci
non solo
qua. Che sia la svolta della car-
Che strano vedere
dal riera? Speriamo, lui ha una bel- la mia ragazza
mestiere

G
ma anche...
ruppo di famiglia
dietro un palco.
ti, ex ciclista professionista, poi
operaio nell’azienda di termoi-
ha voluto godersi frontalmente
la vestizione della seconda ma-
Da sogno
Valerio Conti,
la testa, ci crede». Franco e Gra-
zia sono rientrati ieri a Roma,
che continuava
il gran tifo L’Aquila è abbastan- draulica del fratello Noé, a sua glia rosa di Valerio: «Un’emo- anni, festeggia dove giovedì è stata giornata di a piangere per me
per la za vicina a Roma e ie- volta ex corridore degli Anni zione indescrivibile. Conosco sul podio il festa. Torneranno al Giro doma-
Roma ri mattina i familiari Cinquanta e Sessanta, con una questi momenti perché sono secondo giorno ni, fiduciosi di ritrovare Valerio
della maglia rosa hanno rag- stagione alla Bianchi, nel 1958, stato anche io professionista, in maglia rosa. in rosa: «Ha detto che vuole te-
giunto il capoluogo d’Abruzzo nei mesi del tramonto di Fausto ma mai maglia rosa. O meglio, Il ciclista nerla, spero che duri. Se riesce a
per spingere il figlio capoclassi- Coppi. Numero tre: la fidanzata ho vinto il Giro d’Italia dilettanti romano ieri ha passare questa tappa di Pesaro,
fica del Giro. Schieramento del- Michela, veronese della Valpoli- 1976, poi nel 1977 sono passato ricevuto la visita la crono non gli mette paura.
la formazione. Numero uno: la cella, studentessa, la più emo- professionista. E da lì ho fatto il della sua Poi ci sono due tappe di pianu-
signora Maria Grazia Lamponi, zionata di tutti, in lacrime alla gregario. Ero uno scalatore, famiglia LAPRESSE ra, i velocisti terranno unita la
madre del ragazzo, casalinga vista del suo ragazzo in maglia completo ma non troppo velo- corsa: se non va via una fuga a
Conterranea con trascorsi da parrucchiera, rosa. ce. La più grande soddisfazio- sorpresa, può tenere la maglia
Marta Bastianelli stupita che fotografi e camera- ne? Una Tirreno-Adriatico in fino alla Cuneo-Pinerolo».
man la puntino: «Io, ma per- Ricordi cui non avevo da servire un ca- © RIPRODUZIONE RISERVATA

ché?», perché il figlio è la ma-
glia rosa del Giro, signora. Nu-
mero due: il signor Franco Con-
Il papà Franco, 68 anni, è uscito
dall’area riservata dietro la tri-
buna delle premiazioni perché
pitano e ho dimostrato che po-
tevo fare qualcosa anch’io: sono
arrivato quarto, era il ‘79. Erano s TEMPO DI LETTURA 3’42’’ Commossa Michela, la fidanzata
di Valerio Conti, era ieri all’Aquila
 S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 37

102° Giro d’Italia/LA 7 a

TAPPA

IDENTIKIT Lo Squalo

Pello
Bilbao
Nibali: «Un inizio
NATO A GUERNICA (SPAGNA)
IL 25 FEBBRAIO 1990
SQUADRA ASTANA PRO TEAM
molto complicato»
ALTEZZA PESO
169 cm 60 kg «Freddo, pioggia, vento: siamo
● Pro’ dal 2011, ha corso per magri, un attimo e ci si ammala»
l’Euskaltel (fino al 2013), poi è
passato alla Caja Rural (2014- di ci.sco.
2016). Dal 2017 è all’Astana.

«Q
È alla terza partecipazione uesta giornata
consecutiva al Giro che poteva prende-
l’anno scorso ha chiuso al re una brutta
sesto posto. Quello di ieri è piega». Vin-
cenzo Nibali
l’ottavo successo, il secondo
in Italia dopo la prima chiarisce le cose con Bob Jun- Tanto nervosismo,
frazione del Tour of the Alps gels appena oltre la linea bianca quest’ultima
(2018) che vinse a Folgaria. (c’era stato un contatto acci-
dentale nel finale, nessun pro-
tappa poteva
blema) e poi ripensa alla tappa mettersi male

Bilbao, vittoria di squadra

che si è appena conclusa, in cui
la sua Bahrain-Merida si è spesa
in prima persona per chiudere
sulla fuga iniziale: «C’è stato
molto nervosismo — spiega il

L’Astana mostra i muscoli

34enne siciliano —. In quella
azione erano tanti, troppi. E
c’erano atleti pericolosi come
Nieve, oppure Ion Izagirre. Co-
sì, abbiamo deciso di chiudere
subito, per poi lasciare in mano
Lo spagnolo finalizza una giornata tutta all’attacco la corsa all’Uae-Emirates». La
concentrazione era tale che lo

Martinelli: «Nibali fuoriclasse, ma il team è debole» Squalo non si era nemmeno ac-
corto che lo sloveno Primoz Ro-
glic — avvistato tre volte in coda
di Ciro Scognamiglio- INVIATO A L’AQUILA al gruppo — avesse perso l’uo-
mo forse più qualificato per

L
a cronaca dice che è
stata la vittoria di
tappa di Pello Bil-
bao. Un’analisi più
approfondita per-
mette di considerarla come la
prima prova di forza dell’Asta-
na — il cui capitano è Miguel
Angel Lopez — considerata la
squadra più forte del Giro. E le
riflessioni del tecnico Beppe
Martinelli sono da annotare
bene: «Non abbiamo fatto an-
cora nulla, eppure la stanchez-
za sta affiorando in gruppo.
Ormai i corridori quasi non so-
no più abituati a tappe di oltre
200 chilometri nei grandi giri e
credo che in molti stiano con-
tando i giorni che mancano al
riposo di lunedì. Noi siamo
forti, sì, non ci nascondiamo.
Non avrebbe senso farlo. E ab-
biamo fiducia che Lopez farà il
suo dovere nelle tappe di mon-
tagna».
Passo
Serve un passo indietro, alla
prima fuga in cui l’Astana ave-
va piazzato Bilbao e Ion Izagir-
re, costringendo la Bahrain-
Merida a spremersi per chiu-
dere. «Sapevamo – continua
Martinelli – che la Uae-Emira-
tes non avrebbe potuto tenere
cucita la corsa. All’inizio Iza-
girre poteva essere il nostro
uomo per la tappa, e non era
male far risalire Pello Bilbao in
classifica. Così abbiamo co-
stretto la squadra di Nibali a la-
vorare, poi le carte si sono ri-
mescolate ma mettendo da-
vanti Cataldo, Zeits e Lopez
siamo riusciti comunque nel
nostro scopo, anzitutto la vit-
toria di giornata». Martinelli
ha lavorato con Vincenzo Niba-
li quattro anni (2013-2016), il-
luminati - soprattutto - da due
Giri d’Italia e dal Tour de Fran-
ce 2014, e non ha mai nascosto
l’enorme considerazione che
ha per lo Squalo. La tappa si
può leggere anche come un
inizio di un lungo braccio di
ferro tra i due blocchi. «Vedo
bene Vincenzo, credo che lot-
terà fino alla fine per la rosa.
Lui è un fuoriclasse, e ha un
‘motore’ straordinario. Però
penso pure che il suo punto
debole sia la squadra. Magari
sulle montagne le cose cam-
bieranno, ma in questo mo-
mento la penso così». Nota a
margine: il team kazako – 26
vittorie in stagione, secondo
solo alla Deceuninck-Quick
Step (29) - pare avviato a salire
su bici italiane dal 2020, con la
Wilier Triestina che dovrebbe
rimpiazzare la canadese Ar-
gon.
Felice
Pello Bilbao, il primo vincitore
spagnolo di questo Giro, non è
un carneade, visto che l’anno
scorso fu sesto a Roma. Ieri ha
avuto tanti pensieri dopo il
successo: «Michele Scarponi,
che era speciale. La mia ragaz-
za. Un familiare che ha subito
una difficile operazione. I miei
genitori». Dal 2020 è destinato
a lasciare il team kazako, dire-
zione Bahrain-Merida. Ma si
comporterà da professionista
fino all’ultimo giorno con que-
sti colori: «E qui non coltivo
ambizioni di classifica, anche
se per noi è fondamentale ave-
re gente in fuga, così non dob-
biamo spendere energie a tira-
re. Siamo tutti per Lopez». Do-
po avere avuto una tale giorna-
ta di gloria, scommettiamo che
lavorerà per il capitano ancora
più volentieri?
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s TEMPO DI LETTURA 2’18”
aiutarlo in montagna, Laurens
De Plus: «Ah sì? Perché?». Da
giorni il belga della Jumbo-Vi-
sma si trascinava in condizioni
Successo dedicato fisiche sempre peggiori e così è
a Scarponi, andato in pari il conto dei riti-
rati con la Bahrain-Merida, che
era uno speciale. aveva perso Kristijan Koren, so-
Qui tutti per Lopez speso mercoledì per l’operazio-
ne Aderlass.
Riflessione
«Questo inizio è stato molto
difficile per via della pioggia e
del freddo — riflette ad alta voce
Nibali —. Quando si è tanto ma-
gri, può capitare un malessere
improvviso. Ho letto una picco-
la intervista a Magrini (l’ex pro’,
ndr). Diceva che una volta stava
benissimo, poi gli è bastato af-
facciarsi alla finestra, aveva
sentito un raschiamento alla
gola e il giorno dopo aveva la
febbre». E in casa Bahrain-Me-
rida, come già evidenziato ieri,
in tal senso ha rischiato molto
Damiano Caruso, uomo chiave
per Nibali in salita, che merco-
ledì aveva oltre 39 di febbre.
«Siamo stati fortunati — fanno
Gioia Pello Bilbao, 29 anni, sul podio sapere dal team — perché quella
e sopra in esultanza all’arrivo ANSA tappa da Frascati è partita alle
14 e siamo usciti dall’albergo al-
le 12. Se fossimo dovuti partire
Concentrato Vincenzo Nibali, 34,
16° in classifica a 6’03” da Conti AFP
due, tre ore prima, Damiano si
sarebbe dovuto ritirare». Il
31enne siciliano sta miglioran-
do, anche se la situazione non si
è ancora risolta del tutto: ieri è
arrivato 115° a 17’25”. «È stata
una giornata un po’ difficile —
confessa all’arrivo —. Non aveva
senso che mi spremessi troppo,
e sto ancora prendendo gli anti-
biotici. Devo stringere i denti
ancora per qualche giorno e ho
fiducia di rimettermi comple-
tamente». Tocca a Vincenzo
Nibali chiudere con un bilancio
del primo terzo del Giro d’Italia:
«Le mie sensazioni sono buo-
ne, anche se non è facile fare un
bilancio perché non abbiamo
ancora incontrato le salite vere.
Nonostante questo, però, credo
che tutti abbiamo consumato
energie fisiche e nervose».
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s TEMPO DI LETTURA 1’59”
 38 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

102° Giro d’Italia/LA GUIDA

12 BATTAGLIN (ITA) 37 DE LA PARTE (SPA) 64 DUPONT (FRA) 91 NARVAEZ (ECU) 117 NEILANDS (LET) a 17'33" 144 SCOTSON (AUS)
ORDINE D’ARRIVO
13 GAVAZZI (ITA) 38 VERVAEKE (BEL) 65 LUDVIGSSON (SVE) 92 FLOREZ (COL) 118 BOARO (ITA) a 18'06" 145 ORSINI (ITA)
14 MAJKA (POL) 39 NIEVE (SPA) 66 BOOKWALTER (USA) 93 NIBALI A. (ITA) 119 VIVIANI (ITA) 146 HATSUYAMA (GIAP)
15 BAKELANTS (BEL) 40 ANTUNES (POR) 67 KUSS (USA) 94 OWSIAN (POL) 120 SIMION (ITA) 147 BOIVIN (CAN)
41 PETERS (FRA) 68 PLAZA (SPA) 95 BARBIN (ITA) 121 BOLE (SLO) 148 CIMOLAI (ITA)
16 LOPEZ (COL)
42 BIDARD (FRA) 69 HIRT (CEC) a 2'11" 96 MAESTRI (ITA) a 8'19" 122 LONARDI (ITA) 149 LEEZER (OLA)
17 NIBALI V. (ITA)
43 VUILLERMOZ (FRA) 70 MARTENS (GER) a 2'26" 97 FRAPPORTI (ITA) 123 SENECHAL (FRA) 150 ACKERMANN (GER)
18 YATES (GB) 44 GEOGHEGAN HART (GB) 71 HALLER (AUT) 124 IRIZAR (SPA)
98 HAGA (USA) 151 LE GAC (FRA)
19 JUNGELS (LUS) 45 ROTA (ITA) 72 BAGIOLI (ITA) a 2'58" 125 CONCI (ITA)
99 BAUER (NZL) 152 BENNETT (USA)
20 ROGLIC (SLO) 46 HINDLEY (AUS) 73 HANSEN (AUS) a 3'10" 126 NIZZOLO (ITA) 153 SELIG (GER)
100 DURBRIDGE (AUS)
Cattaneo Ieri in fuga 21 SIVAKOV (RUS) 47 WARBASSE (USA) 74 NIV (ISR) 127 CIMA (ITA) 154 SCHWARZMANN (GER)
101 JUUL JENSEN (DAN)

Gallopin è secondo POS. CORRIDORE TEMPO 22 CHAVES (COL) 48 CONTI (ITA) 75 SABATINI (ITA) a 3'42" 128 WYSS (SVI) 155 KLUGE (GER)
102 VAN EMDEN (OLA)
23 DOMBROWSKI (USA) 49 CARTHY (GB) 76 POLJANSKI (POL) 129 KONOVALOVAS (LIT) 156 CANOLA (ITA)
1 BILBAO (SPA) 103 GEHEREIGZABHER (ERI)
50 HAMILTON C. (AUS) 77 MCCARTHY (AUS) a 4'11" 130 STRAKHOV (RUS)
Androni-Sidermec 185 km in 4h06’27”. 24 OOMEN (OLA) 104 CERNÝ (CEC) 157 RENSHAW (AUS) a 18'24"
51 AMADOR (CRC) 78 ZEITS (KAZ) a 4'30" 131 DUNNE (IRL) 158 EWAN (AUS) a 18'27"
Media 45,04 km/h (abbuono 10”) 25 SERRY (BEL) 105 ULISSI (ITA) a 8'34"
52 SBARAGLI (ITA) 79 BROWN (USA) a 5'28" 132 ANDEMESKEL (SVE)

ancora in prima fila: 2 GALLOPIN (FRA) a 5" (abb. 6") 26 MOLLEMA (OLA) 106 PUCCIO (ITA) a 8'48" 159 DEMARE (FRA) a 19'04"
53 CARBONI (ITA) 80 VENTOSO (SPA) a 5'41" 133 DENZ (GER)
27 CARAPAZ (ECU) 107 GOGL (AUT) a 9'16" (ab. 1") 160 CONSONNI (ITA) a 19'07"
3 FORMOLO (ITA) (abb. 4") 54 POLANC (SLO) 81 TOLHOEK (OLA) a 6'16" 134 CAICEDO (ECU)
161 HONORÉ (DAN)
Cattaneo buon 5° 4 L. HAMILTON (AUS) a 9" 28 DUNBAR (IRL) 55 MASNADA (ITA) 82 DE GENDT (BEL) 108 BIERMANS (BEL) a 9'56" 135 GRADEK (POL)
29 LANDA (SPA) 109 KUZNETSOV (RUS) 162 MOSCHETTI (ITA) a 27'18"
5 CATTANEO (ITA) 56 VILLELLA (ITA) 83 SENNI (ITA) 136 DAVIES (GB)
110 COVILI (ITA) a 10'53" 163 CLARKE (AUS)

e Vendrame 10° 6 ROJAS (SPA) a 30" (abb. 3") 30 ZAKARIN (RUS) 57 GASPAROTTO (ITA) 84 GIBBONS (SAF) 137 KNOX (GB)
111 KNEES (GER) a 17'19" 164 MARECZKO (ITA) a 28'54"
31 CICCONE (ITA) 58 BOUWMAN (OLA) a 1'28" 85 CAMPENAERTS (BEL) 138 MAS (SPA)
7 HENAO (COL) a 48" RIT DE PLUS (BEL)
32 POZZOVIVO (ITA) 59 IZAGUIRRE (SPA) a 1'36" 86 DE BUYST (BEL) 112 SÜTTERLIN (GER) 139 CARRETERO (SPA)
8 PEDRERO (SPA) a 1'01" 113 AGNOLI (ITA) a 17'25" RIT GAVIRIA (COL)
33 CAPECCHI (ITA) 60 GASTAUER (LUS) a 1'44" 87 GAROSIO (ITA) 140 SINKELDAM (OLA)
9 MADOUAS (FRA) a 1'07" (abb. 2") 114 BELLETTI (ITA) RIT MODOLO (ITA)
34 O'CONNOR (AUS) 61 CATALDO (ITA) 88 BRAMBILLA (ITA) 141 BOHLI (SVI)
10 VENDRAME (ITA) 35 KANGERT (EST) 62 SANTAROMITA (ITA) a 1'58" 89 HOLLENSTEIN (SVI) 115 CARUSO (ITA) 142 GUARNIERI (ITA)
11 VAN DER SANDE (BEL) 36 SOSA (COL) 63 MONTAGUTI (ITA) a 2'07" 90 BENEDETTI (ITA) 116 MARCATO (ITA) a 17'30" 143 LOBATO (SPA)

LA CLASSIFICA GENERALE
Ottava tappa, 239 km
I P ARTENTI

Rojas si avvicina a Conti: è a 1’32” R TORTORETO LIDO

5m
PESARO Q
2m
In gara 165 corridori di 22 team
87 HALLER (AUT) a 23'38" GPM GPM GPM MOVISTAR TEAM 73 DE LA PARTE VICTOR SPA 146 NISHIMURA HIROKI GIAP
88 BAGIOLI (ITA) a 23'53" TV TV 3 4 4 1 LANDA MIKEL SPA 74 GRADEK KAMIL POL 147 HATSUYAMA SHO GIAP
89 SENECHAL (FRA) a 24'11" Porto Senigallia 2 AMADOR ANDREY CRC 75 MARECZKO JAKUB ITA 148 SANTAROMITA IVAN ITA
90 FRAPPORTI (ITA) a 24'46" Recanati 5m Monte Gabicce 3 CARAPAZ RICHARD ECU 76 OWSIAN LUKASZ POL D.S. MANZONI MARIO
91 BELLETTI (ITA) a 26'02" 6m della Monte 4 CARRETERO HECTOR SPA 77 TEN DAM LAURENS OLA
92 MARCATO (ITA) a 26'25" Mattera 120 m 78 VENTOSO FRANCISCO SPA TEAM DIMENSION DATA
5 MAS LUIS SPA
93 PUCCIO (ITA) a 26'26" San Benedetto 418 m 6 PEDRERO ANTONIO SPA D.S. MISSAGLIA GABRIELE 151 O'CONNOR BEN AUS
94 DE GENDT (BEL) a 26'55" del Tronto 7 ROJAS JOSÉ SPA 152 DAVIES SCOTT GB
Calcinelli Monteluro DECEUNINCK - QUICK-STEP 153 GASPAROTTO ENRICO ITA
95 CANOLA (ITA) a 27'12" 9m 8 SÜTTERLIN JASHA GER
66 m 222 m D.S. GARCIA JOSE VICENTE 81 VIVIANI ELIA ITA 154 GHEBREIGZABHIER AMANUEL ERI

1
POS. CORRIDORE TEMPO 96 CAICEDO (ECU) a 27'35"
97 COVILI (ITA) a 28'15" 82 CAPECCHI EROS ITA 155 GIBBONS RYAN SAF
1 CONTI (ITA) 156 NIZZOLO GIACOMO ITA
98 KUZNETSOV (RUS) a 28'18" AG2R LA MONDIALE 83 HONORÉ MIKKEL DAN
1.231 km in 29h29’34”. 157 RENSHAW MARK AUS
99 SABATINI (ITA) a 28'29" 11 GALLOPIN TONY FRA 84 JUNGELS BOB LUS
Media 41,74 km/h 158 WYSS DANILO SVI
100 GEHEREIGZABHER (ERI) a 29'40" 12 BIDARD FRANÇOIS FRA 85 KNOX JAMES GB
2 ROJAS (SPA) a 1'32" 86 SABATINI FABIO ITA D.S. SANS ALEXANDRE
101 WYSS (SVI) a 30'16" 13 DENZ NICO GER
3 CARBONI (ITA) a 1'41" 87 SENECHAL FLORIAN FRA
102 AGNOLI (ITA) a 30'27" 14 DUPONT HUBERT FRA
4 PETERS (FRA) a 2'09" 88 SERRY PIETER BEL TEAM INEOS
5 MADOUAS (FRA) a 2'17" 103 BOARO (ITA) a 31'01" km 15,6 74,1 127 159,4 168,5 203,7 214,9 239 15 GASTAUER BEN LUS
16 PETERS NANS FRA D.S. BRAMATI DAVIDE 161 SIVAKOV PAVEL RUS
6 ANTUNES (POR) a 2'45" 104 DE BUYST (BEL) a 31'03"
17 WARBASSE LAWRENCE USA 162 DUNBAR EDDIE IRL
7 MASNADA (ITA) a 3'14" 105 KUSS (USA) a 31'22"
18 VUILLERMOZ ALEXIS FRA EF EDUCATION FIRST 163 GEOGHEGAN HART TAO GB
8 SERRY (BEL) a 3'25" 106 NIV (ISR)
164 HENAO SEBASTIAN COL
A Pesaro finale mosso e sprint
107 BROWN (USA) a 32'01" D.S. BIONDI LAURENT 91 MODOLO SACHA ITA
9 AMADOR (CRC) a 3'27" 92 BENNETT SEAN USA 165 KNEES CHRISTIAN GER
10 OOMEN (OLA) a 4'57" 108 KNEES (GER) a 32'36" 166 NARVAEZ JHONATAN ECU
ANDRONI GIOCATTOLI - SIDERMEC
Tv: Raisport 12.30, Rai 2 alle 14.30
93 BRESCHEL MATTI DAN
11 BILBAO (SPA) a 5'23" 109 LUDVIGSSON (SVE) a 32'52" 167 PUCCIO SALVATORE ITA
21 GAVAZZI FRANCESCO ITA 94 BROWN NATHAN USA
110 VENTOSO (SPA) a 33'43" 168 SOSA IVAN RAMIRO COL

2
12 ROGLIC (SLO) a 5'24" 22 BELLETTI MANUEL ITA 95 CAICEDO JONATHAN ECU
13 FORMOLO (ITA) 111 FLOREZ (COL) a 34'35" D.S. PORTAL NICOLAS
96 CARTHY HUGH GB
14 GALLOPIN (FRA) a 5'34" 112 GOGL (AUT) a 36'15" ● Oggi l’ottava tappa, da Tortoredo Lido a Pesaro. È la più lunga del Giro con i suoi 23 CATTANEO MATTIA ITA
97 DOMBROWSKI JOE USA
239 km: i primi 140 pianeggianti, i successivi ondulati. In programma tre GPM. 24 FLOREZ MIGUEL EDUARDO COL TEAM JUMBO - VISMA
15 YATES (GB) a 5'59" 113 NEILANDS (LET) a 36'42"
25 FRAPPORTI MARCO ITA 98 KANGERT TANEL EST
16 NIBALI V. (ITA) a 6'03" 114 BENEDETTI (ITA) a 36'53" Ritrovo di partenza in Largo Marconi. Foglio firma dalle 10, via alle 11.15. 26 MASNADA FAUSTO ITA D.S. GUIDI FABRIZIO 171 ROGLIC PRIMOZ SLO
17 LOPEZ (COL) a 6'08" 115 HAGA (USA) a 37'04" Tv: diretta su Raisport dalle 12.30, Raidue dalle 14.30, Eurosport dalle 13.05 27 MONTAGUTI MATTEO ITA 172 BOUWMAN KOEN OLA
18 MAJKA (POL) a 6'13" 116 BARBIN (ITA) a 37'06" Gazzetta.it: diretta della tappa, servizi, interviste, highlights e classifiche 28 VENDRAME ANDREA ITA GROUPAMA - FDJ 173 DE PLUS LAURENS BEL
19 CATTANEO (ITA) a 6'16" 117 BIERMANS (BEL) a 38'46" Passaggi Carovana: 10.10 S. Benedetto del Tronto; 10.50 Porto S. Giorgio; 174 KUSS SEPP USA
D.S. SAVIO GIANNI 101 DEMARE ARNAUD FRA
20 MOLLEMA (OLA) a 6'19" 118 ACKERMANN (GER) a 39'49" 11.20 Civitanova Marche; 11.50 Porto Recanati; 13 Senigallia; 15 Gabicce Mare. 175 LEEZER THOMAS OLA
102 GUARNIERI JACOPO ITA
119 EWAN (AUS) a 40'59" 176 MARTENS PAUL GER
21 JUNGELS (LUS) a 6'26" Pedalata Mediolanum: oggi la Pedalata con i campioni «Un giro nel Giro» ASTANA PRO TEAM 103 KONOVALOVAS IGNATAS LIT
120 DEMARE (FRA) a 41'07" 177 TOLHOEK ANTWAN OLA
22 DE LA PARTE (SPA) a 6'34" scatta alle 13.15 dal campo sportivo di Isola del Piano (Pesaro-Urbino) per 31 LOPEZ MIGUEL ANGEL COL 104 LE GAC OLIVIER FRA
178 VAN EMDEN JOS OLA
121 VIVIANI (ITA) a 42'09" 105 LUDVIGSSON TOBIAS SVE
23 CARTHY (GB) a 6'40"
122 VAN EMDEN (OLA) a 42'10"
arrivare a Pesaro. Ci saranno Francesco Moser e Alessandro Ballan. 32 BILBAO PELLO SPA D.S. BOVEN JAN
24 CHAVES (COL) 33 BOARO MANUELE ITA 106 MADOUAS VALENTIN FRA
123 BOLE (SLO) a 42'15" 34 CATALDO DARIO ITA 107 SCOTSON MILES AUS
25 CARAPAZ (ECU) a 6'45" TEAM KATUSHA - ALPECIN

3
124 GUARNIERI (ITA) a 43'28" 35 HIRT JAN CEC 109 SINKELDAM RAMON OLA
26 SIVAKOV (RUS) a 6'48"
125 SCHWARZMANN (GER) a 43'33" D.S. GUESDON FREDERIC 181 ZAKARIN ILNUR RUS
27 ZAKARIN (RUS) a 7'00" 36 IZAGUIRRE ION SPA
126 SELIG (GER) a 43'34" 182 BATTAGLIN ENRICO ITA
28 POLANC (SLO) a 7'03" 37 VILLELLA DAVIDE ITA
127 KONOVALOVAS (LIT) a 43'51" ISRAEL CYCLING ACADEMY 183 BIERMANS JENTHE BEL
29 LANDA (SPA) a 7'13" 38 ZEITS ANDREY KAZ
128 BENNETT (USA) a 44'00" 184 HALLER MARCO AUT
30 VUILLERMOZ (FRA) a 7'18" D.S. SHEFER ALEXANDER 111 CIMOLAI DAVIDE ITA
129 MAESTRI (ITA) a 44'07" 185 HOLLENSTEIN RETO SVI
31 NIEVE (SPA) a 7'20" 112 ANDEMESKEL AWET SVE
130 CIMOLAI (ITA) a 44'22" BAHRAIN - MERIDA 186 KUZNETSOV VIACHESLAV RUS
32 VILLELLA (ITA) a 7'31" 113 BOIVIN GUILLAUME CAN
187 NAVARRO DANIEL SPA
131 KLUGE (GER) a 46'33" 41 NIBALI VINCENZO ITA 114 DUNNE CONOR IRL
33 GAVAZZI (ITA) a 7'39" 188 STRAKHOV DMITRII RUS
132 ORSINI (ITA) a 46'48" 42 AGNOLI VALERIO ITA 115 NEILANDS KRISTS LET
34 GEOGHEGAN HART (GB) a 7'43" D.S. KONYCHEV DMITRIY
133 CERNÝ (CEC) a 46'52" 43 BOLE GREGA SLO 116 PLAZA RUBEN SPA
35 DOMBROWSKI (USA) a 7'52"
134 CONSONNI (ITA) a 47'20" 44 CARUSO DAMIANO ITA 117 NIV GUY ISR TEAM SUNWEB
36 KANGERT (EST) a 8'15"
135 LE GAC (FRA) a 47'33" 45 GAROSIO ANDREA ITA 118 SBARAGLI KRISTIAN ITA
37 CAPECCHI (ITA) a 8'22" 191 DUMOULIN TOM OLA
38 O'CONNOR (AUS) a 8'23"
I protagonisti 136 BAUER (NZL) a 49'41" 46 KOREN KRISTIJAN SLO D.S. GUERRERO OSCAR
192 BAKELANTS JAN BEL
1 José Rojas, 34 anni, 137 CAMPENAERTS (BEL) a 49'45" 47 NIBALI ANTONIO ITA
39 VAN DER SANDE (BEL) a 8'41" LOTTO SOUDAL 193 HAGA CHAD USA
138 KNOX (GB) a 54'00" 48 POZZOVIVO DOMENICO ITA
40 SBARAGLI (ITA) a 8'50" 2° in classifica BETTINI 139 SINKELDAM (OLA) a 55'19" D.S. VOLPI ALBERTO
194 HAMILTON CHRIS AUS
41 HAMILTON L. (AUS) a 9'05" 121 EWAN CALEB AUS 195 HINDLEY JAI AUS
2 Primoz Roglic, 29, 140 NIZZOLO (ITA) a 55'30" 122 CAMPENAERTS VICTOR BEL
42 GASPAROTTO (ITA) a 9'27" 196 OOMEN SAM OLA
12° a 5’24 LAPRESSE 141 MAS (SPA) a 55'49" BARDIANI - CSF 123 DE BUYST JASPER BEL
43 WARBASSE (USA) a 9'39" 197 POWER ROBERT AUS
3 Tony Gallopin, 30, 142 LEEZER (OLA) a 55'57" 51 BARBIN ENRICO ITA 124 DE GENDT THOMAS BEL 198 VERVAEKE LOUIS BEL
44 PLAZA (SPA) a 9'42"
143 BOIVIN (CAN) a 57'06" 52 CARBONI GIOVANNI ITA 125 HANSEN ADAM AUS D.S. REEF MARC
45 CATALDO (ITA) a 10'08" 14° a 5’34” LAPRESSE 53 COVILI LUCA ITA 126 KLUGE ROGER GER
144 ANDEMESKEL (SVE) a 57'20"
46 MONTAGUTI (ITA) a 11'01"
145 HONORÉ (DAN) a 57'21" 54 MAESTRI MIRCO ITA 127 VANENDERT JELLE BEL TREK - SEGAFREDO
47 BAKELANTS (BEL) a 11'07" 67 BIDARD (FRA) a 16'41" 128 VAN DER SANDE TOSH BEL
146 CARRETERO (SPA) a 58'41" 55 ORSINI UMBERTO ITA
48 MCCARTHY (AUS) a 11'30" 68 BOUWMAN (OLA) a 16'45" 201 MOLLEMA BAUKE OLA
147 SÜTTERLIN (GER) a 58'46" 56 ROTA LORENZO ITA D.S. LEYSEN BART
49 VERVAEKE (BEL) a 11'31" 69 BOOKWALTER (USA) a 16'52" 202 BRAMBILLA GIANLUCA ITA
148 IRIZAR (SPA) a 59'31" 57 SENNI MANUEL ITA 203 CICCONE GIULIO ITA
50 VENDRAME (ITA) a 11'36" 70 BRAMBILLA (ITA) a 17'02" 58 SIMION PAOLO ITA MITCHELTON-SCOTT
149 LOBATO (SPA) a 1h04'26" 204 CLARKE WILLIAM AUS
51 HENAO (COL) a 12'11" 71 IZAGUIRRE (SPA) a 17'25" D.S. REVERBERI ROBERTO
150 GRADEK (POL) a 1h04'41" 131 YATES SIMON GB 205 CONCI NICOLA ITA
52 CICCONE (ITA) a 13'14" 72 SOSA (COL) a 17'29" 151 DAVIES (GB) a 1h05'07" 132 BAUER JACK NZL 206 GOGL MICHAEL AUT
53 HINDLEY (AUS) a 13'25" 73 POZZOVIVO (ITA) a 17'34" 152 CIMA (ITA) a 1h05'15" BORA - HANSGROHE 133 BOOKWALTER BRENT USA 207 IRIZAR MARKEL SPA
54 ULISSI (ITA) a 13'35" 74 NARVAEZ (ECU) a 18'11" 153 SCOTSON (AUS) a 1h05'46" 61 MAJKA RAFAL POL 134 CHAVES ESTEBAN COL 208 MOSCHETTI MATTEO ITA
55 DUNBAR (IRL) a 13'59" 75 HOLLENSTEIN (SVI) a 18'37" 154 STRAKHOV (RUS) a 1h05'58" 62 ACKERMANN PASCAL GER 135 DURBRIDGE LUKE AUS D.S. ANDERSEN KIM
56 GASTAUER (LUS) a 14'16" 76 NIBALI A. (ITA) a 18'50" 155 LONARDI (ITA) a 1h06'08"
63 BENEDETTI CESARE ITA 136 HAMILTON LUCAS AUS
57 GIBBONS (SAF) a 14'27" 156 DUNNE (IRL) a 1h07'27"
77 SENNI (ITA) a 18'55" 64 FORMOLO DAVIDE ITA 137 JUUL JENSEN CHRIS DAN UAE TEAM EMIRATES
157 RENSHAW (AUS) a 1h07'43"
58 DUPONT (FRA) a 14'50" 78 HIRT (CEC) a 19'12" 65 MCCARTHY JAY AUS 138 NIEVE MIKEL SPA
158 MOSCHETTI (ITA) a 1h07'55" 211 GAVIRIA FERNANDO COL
59 BATTAGLIN (ITA) a 14'58" 79 TOLHOEK (OLA) a 19'38" 159 SIMION (ITA) a 1h10'15" 66 POLJANSKI PAWEL POL D.S. WHITE MATTHEW 212 BOHLI TOM SVI
60 SANTAROMITA (ITA) a 15'10" 80 MARTENS (GER) a 20'00" 160 MARECZKO (ITA) a 1h10'46" 67 SCHWARZMANN MICHAEL GER 213 CONSONNI SIMONE ITA
61 DURBRIDGE (AUS) a 16'06" 81 POLJANSKI (POL) a 20'39" 161 BOHLI (SVI) a 1h14'40" 68 SELIG RÜDIGER GER NIPPO - VINI FANTINI - FAIZANE' 214 CONTI VALERIO ITA
62 HAMILTON C. (AUS) a 16'07" 82 PEDRERO (SPA) a 21'57" 162 CLARKE (AUS) a 1h14'59" D.S. ZEMKE JENS 141 CANOLA MARCO ITA 215 MARCATO MARCO ITA
63 HANSEN (AUS) a 16'12" 83 GAROSIO (ITA) a 22'13" 163 HATSUYAMA (GIAP) a 1h15'06"
142 CIMA DAMIANO ITA 216 MOLANO JUAN COL
164 DENZ (GER) a 1h19'34" CCC TEAM
64 ZEITS (KAZ) a 16'27" 84 JUUL JENSEN (DAN) a 22'16" 143 BAGIOLI NICOLA ITA 217 POLANC JAN SLO
2019
65 OWSIAN (POL) a 16'31" 85 CARUSO (ITA) a 22'38" 71 ANTUNES AMARO POR 144 LOBATO JUAN JOSÉ SPA 218 ULISSI DIEGO ITA
66 ROTA (ITA) a 16'38" 86 CONCI (ITA) a 22'48" 72 CERNÝ JOSEF CEC 145 LONARDI GIOVANNI ITA D.S. FERNANDEZ JOSE A

CLASSIFICA A PUNTI GP DELLA MONTAGNA GIOVANI COMBATTIVITÀ TEAM A TE M P I TAG HEUER

● La maglia ciclamino
«Segafredo Zanetti» va al leader della
classifica a punti, assegnati a seconda
della categoria della tappa e nei
traguardi volanti. Gli arrivi di categoria
«A» e «B» danno punti ai primi 15 (50
punti al 1°); i «C» ai primi 10 (25 punti al
1°); i «D» e gli «E» ai primi 10 (15 punti
al 1°). I traguardi volanti danno punti ai
primi 8 (12 al 1°).
Classifica: 1. Pascal ACKERMANN
(Ger, Bora-Hansgrohe) 133 punti;
2. Démare (Fra) 87; 3. Ewan (Aus) 66.
● La maglia azzurra
«Mediolanum» contraddistingue il
leader della classifica dei gran premi
della montagna. Punteggi diversi sono
previsti in base alla categoria delle
salite. Ieri primi punti per Pedrero,
salito in terza posizione. Oggi sono
previsti tre Gpm: Monte della Mattera
(3ª cat.), Monteluro (4ª cat.) e Gabicce
Monte (4ª cat.).
Classifica: 1. Giulio CICCONE (Trek -
Segafredo) 24; 2. Masnada 18;
3. Pedrero (Spa) 18; 4. Conti 8.
● La maglia bianca
«Eurospin» va al leader della
classifica a tempi dei giovani, nati
dopo il 1° gennaio 1994.
Classifica: 1. Giovanni CARBONI
(Bardiani-CSF) in 29h31’15”; 2. Peters
(Fra) a 28”; 3. Madouas (Fra) a 36”;
4. Oomen (Ola) a 3’16”; 5. Lopez (Col)
a 4’27”; 6. Carthy (Gb) a 4’59”;
7. Sivakov (Rus) a 5’07”;
8. Geoghegan Hart (Gb) a 6’02”;
9. O’Connor (Aus) a 6’42”;
10. L. Hamilton (Aus) a 7’24”.
● Il premio combattività
«Continental» distingue il corridore
che si impegna per conseguire risultati
in tutti i momenti agonistici della corsa.
Sono assegnati punti all’arrivo, ai
traguardi volanti e ai Gpm. Ogni giorno
la somma dei punti determinerà il
«combattivo di tappa». Al termine del
Giro chi avrà totalizzato il maggior
punteggio sarà il «super combattivo».
Classifica: 1. Pascal Ackermann
(Ger) 24 punti; 2. Démare (Fra) 22;
3. Cima 18; 4. Rojas (Spa) 16.
● La classifica a squadre ● Il premio
«Valsir» prende in considerazione i «Don’t crack under pressure» di Tag
primi tre corridori di ogni squadra: la Heuer viene assegnato al corridore
somma dei loro tempi determina che si è distinto durante la tappa per
quello del team. In caso di parità vale la coraggio e forza mentale,
minor somma dei piazzamenti dei caratteristiche che gli hanno
primi tre migliori tempi di ciascuna permesso di raggiungere un
formazione. Le squadre in gara con particolare obiettivo. Per la tappa di
meno di tre corridori saranno escluse ieri il riconoscimento è andato a José
da questa classifica. Rojas, spagnolo della Movistar,
Classifica: 1. Movistar; partito ai -100 km insieme a 11
2. Deceuninck - Quick-Step a 5’55”; compagni di fuga e poi 6° sul
3. Androni Giocattoli-Sidermec a 6’29”. traguardo. Rojas in classifica è ora 2°.
 S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 39

102° Giro d’Italia/LA 7 a

TAPPA

Formolo d’attacco
HA DETTO «Ora cominciano IL RITIRO

a temermi sul serio Modolo

celiaco
Niente da fare.
Si chiude prima

Ci proverò ancora»
Voglio del previsto
provare il Giro d’Italia
di Sacha
a tenere
Modolo, che non
la maglia è riuscito a
bianca concludere la
almeno
fino alla Il veronese sfiora la vittoria ma soffia 1’06” settima tappa.
Il 31enne
crono di
San Marino ai big: «Il bicchiere è più pieno che vuoto» velocista veneto
della Ef ha
detto:
di Claudio Ghisalberti - INVIATO A L’AQUILA In ripresa Davide Formolo, 26 anni, è risalito al 13° posto in classifica BETTINI «Ho scoperto
da pochissimo

I
l colpo non gli è riu-
scito del tutto. Davi-
Oggi nel de Formolo voleva
finale vincere la tappa. Lo
dell’ottava hanno capito anche i
tappa si
compagni di fuga che lui era il
più forte e hanno provato a ren-
passa dergli tutto difficile. Così è finita
da San come alla Liegi-Bastogne-Liegi:
Costanzo, il là fu Jakob Fuglsang a scappar-
mio paese. gli via, qui invece è stato lo spa-
Chissà... gnolo Pello Bilbao. Poi, sulla li-
nea, lo ha battuto anche il fran-
Maglia cese Gallopin. Il terzo posto del
bianca veronese della Bora-Han-
Giovanni Carboni sgrohe, però, non è una delusio-
ne grazie al minuto e 6 secondi
che ha recuperato ai big della
corsa. Ora in classifica Formolo
è risalito in tredicesima posizio-
ne, a 5’24” dalla maglia rosa Va-
denti alla vittoria finale, è quel-
lo messo meglio. Nibali, per
esempio, è 39 secondi più die-
tro.
3 Formolo, ci racconti questa
tappa.
«Jay McCarthy mi ha dato una
grande mano. Sull’ultima salita
in pratica ha fatto una crono-
metro per portare la fuga il più
avanti possibile e per farmi gua-
dagnare terreno sul gruppo che
non ci lasciava molto spazio. Poi
è stato tutto un susseguirsi di at-
tacchi e il più fortunato di tutti,
o più astuto, è stato Bilbao che
ha vinto. Però ci sono ancora
tante tappe per riprovarci e sta-
tene certi che ci riproverò».
questo forse devo abituarmi. C’è
il lato positivo, vuol dire che gli
altri cominciano a temermi.
Sanno che posso arrivare. Però
comincio a saperlo e a crederci
anch’io».
3 Ha recuperato 1’06” ai mi-
gliori, il bicchiere mezzo pieno
o mezzo vuoto?
«Il bicchiere è sempre a metà
(ride, ndr). No, mi dispiace per-
ché ci tenevo a vincere la tappa.
È stata un’opportunità sprecata.
Inizia la risalita
«Nella crono
di Bologna
È andata così, ma vado avanti dere alla lettera il concetto di di essere
con ottimismo». “piano”». celiaco, ma fino
all’8 maggio
3 Allora questo tempo recupe- 3 Visto da dentro il gruppo, chi ho sempre
rato non conta molto? è l’uomo forte di questo Giro? mangiato anche
«No, no. Conta tantissimo, so- «Per ora è difficile da dire, visto glutine.
prattutto se penso all’ultima che non abbiamo ancora fatto E chiaramente
settimana. Significa che sto be- una salita vera. Questa è stata la le cose non
ne, che le gambe girano come prima tappa un po’ tirata. Io ero vanno a posto
devono. E in più ho recuperato davanti…». in 10 giorni».
il tempo perso a cronometro.
Forse è vero, il bicchiere è più 3 Qualcuno, pensando appun-
pieno che vuoto». to alla crono, potrebbe dire che
forse non era il caso di spende-
3 Domenica (domani, ndr) c’è re tanto qui.
la crono di San Marino. Faccia- «In questa tappa non ha speso
mo una salto indietro: a Bolo-
gna è andato davvero pianino.
tanto solo chi era seduto al bar a
vedere la televisione. Davanti o
Che cos’era successo? dietro abbiamo fatto tutti una
«L’idea era quella di partire un
po’ piano per tenersi per l’ulti-
gran fatica».

lerio Conti. Ma con lo stesso
tempo di Primoz Roglic. In pra-
tica, nella classifica tra i preten-
sono partito
© RIPRODUZIONE RISERVATA
3 In pratica qui è stato un For- ma parte. Forse, però, sono par-
molo contro tutti.
«Mi dispiace un po’, però a
troppo piano» tito un po’ troppo piano. Dicia-
mo che ho esagerato nel pren- s TEMPO DI LETTURA 2’24”

LA CORSA A RA G G I X
RIMPIANTO FAME
La tattica è la prigione della Avrebbe vinto anche ieri,
DATA TAPPA KM ARRIVO MAGLIA ROSA CICLAMINO AZZURRA BIANCA
fantasia. Ne sanno qualcosa Taccone: non avrebbe
LE PAROLE quelli che stanno lì a calcolare, sonnecchiato in gruppo e, se 11/5 1 BOLOGNA-BOLOGNA S. LUCA (crono) 8 ROGLIC ROGLIC ROGLIC CICCONE LOPEZ

DELLA STRADA quelli che sprecano energie nel fosse stato in fuga, di certo 12/5
13/5
2 BOLOGNA-FUCECCHIO
3 VINCI-ORBETELLO
205
220
ACKERMANN
GAVIRIA
ROGLIC
ROGLIC
ACKERMANN
GAVIRIA
CICCONE
CICCONE
LOPEZ
LOPEZ
fare tabelle anziché andare avrebbe dato battaglia senza
14/5 4 ORBETELLO-FRASCATI 235 CARAPAZ ROGLIC ACKERMANN CICCONE LOPEZ
di Andrea Schianchi all’avventura con coraggio e sottrarsi al rischio. D’altronde
15/5 5 FRASCATI-TERRACINA 140 ACKERMANN ROGLIC ACKERMANN CICCONE LOPEZ
poi, giunti ai piedi dell’ultimo lui, figlio di povera gente,
Guardi Bilbao strappo, scoprono di avere i
muscoli fiacchi e non hanno
abituato a succhiare il latte
dalle pecore a pranzo e a
16/5
IERI
6 CASSINO-SAN GIOVANNI ROTONDO
7 VASTO-L'AQUILA
238
185
MASNADA
BILBAO
CONTI
CONTI
ACKERMANN
ACKERMANN
CICCONE
CICCONE
CARBONI
CARBONI

e vedi Taccone: più la forza per guadagnarsi la cena, era condannato a fare
«Sono lupo, gloria. Il rimpianto diventa fatica per prendersi il pane DATA TAPPA KM DIFFICOLTÀ e GIUDIZIO GAZZETTA

rimorso e non c’è più spazio quotidiano. Il suo modo di OGGI 8 TORTORETO LIDO-PESARO 239 *** La terza tappa oltre i 230 km in 5 giorni. Strappi e Muri marchigiani nel finale, fare attenzione

ho fame» per rimediare. Pello Bilbao

Lopez, invece, ha l’intuizione
correre, aggressivo e
rivoluzionario, nasceva da un
19/5
20/5
9 RICCIONE-SAN MARINO (crono)
RIPOSO A RICCIONE
34,8 ***** Si chiude la prima parte con una crono sul Titano: 19 km velocissimi, poi 12 km al 4,5%

Il Camoscio Vito Taccone nel ‘66
giusta, la furbizia per metterla
in pratica e sul traguardo si
batte il petto con giustificato
orgoglio.
A vederlo scattare, rabbioso e
deciso, viene in mente un
uomo che, proprio da queste
parti, sulle montagne
d’Abruzzo, è diventato un eroe:
si chiamava Vito Taccone, era
di Avezzano.
principio semplice: «Devo 21/5 10 RAVENNA-MODENA 145 * Dopo il riposo si ricomincia con l'attraversamento dell'Emilia-Romagna: volatona
22/5 11 CARPI-NOVI LIGURE 221 * Il primo ricordo di Fausto Coppi, con volata vicino alla casa dove visse il Campionissimo
essere lupo perché ho fame,
23/5 12 CUNEO-PINEROLO 158 *** Amarcord light della <tappa delle tappe>: non è il tracciato 1949. Si sale sul Montoso (9 km al 9,4%)
la mia famiglia ha sempre
24/5 13 PINEROLO-CERESOLE REALE 196 **** Arrivo inedito in salita nel Gran Paradiso a quota 2247, davanti al lago Serrù: 20 km al 6%
avuto fame». Al Giro vinse 25/5 14 SAINT VINCENT-COURMAYEUR 131 ***** Prima giornata verità e 5100 metri di dislivello in 131 km: il San Carlo è un simil-Mortirolo
otto tappe e per un giorno 26/5 15 IVREA-COMO 232 **** Lombardia versione Giro, con Ghisallo, Colma di Sormano e Civiglio. Como torna dopo 32 anni
indossò pure la maglia rosa. 27/5 RIPOSO A COMO
L’Italia degli anni 60 ne 28/5 16 LOVERE-PONTE DI LEGNO 226 ***** La tappa più dura, 5700 metri di dislivello: Gavia (16 km all'8%) e Mortirolo (11,9 km al 10,9%)
apprezzava la tenacia e 29/5 17 COMMEZZADURA-ANTERSELVA 181 *** Lo stadio del biathlon di Dorothea Wierer accoglie questo arrivo in salita tosto: ultimi 5 km all'8,5%
l’irriverenza di fronte ai 30/5 18 VALDAORA-SANTA MARIA DI SALA 222 * Omaggio a Santa Maria di Sala per Toni Bevilacqua, fenomeno in pista e a Roubaix
mostri sacri. Già, ma oggi chi 31/5 19 TREVISO-S. MARTINO DI CASTROZZA 151 *** Si sale ancora: 13,6 km al 5,6%. Giornata da fughe prima del gran finale
ha la fame del giovane Vito? 1/6 20 FELTRE-CROCE MONTE AVENA 194 ***** Manghen, Rolle e Croce d'Aune, tappone dolomitico da 5500 metri di dislivello: si vince o si perde tutto
2/6 21 VERONA-VERONA (crono) 17 *** Cronometro finale con le Torricelle: dalla Fiera si arriva all'Arena di Verona, come nel 1981, 1984 e 2010

sara.it
40 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

102° Giro d’Italia/DIETRO LE QUINTE
I
n passato, tra gli altri,
è stato l’osteopata di
Lance Armstrong e
Fabian Cancellara.
Davide Cassani lo ha
voluto in Nazionale. Dallo scor-
so anno Gianluca Carretta, 60
anni, parmigiano, si prende cu-
ra della Bahrain-Merida. Lo ha
voluto proprio Vincenzo Nibali,
che di lui si fida ciecamente.
3 Carretta, ci spieghi che diffe-
renza c’è tra massaggiatore/fi-
sioterapista e osteopata?
«Il massaggiatore si occupa
delle componenti muscolari.
Con il suo intervento cerca di fa-
vorire e migliorare la vascola-
rizzazione, è utile per accelera-
re i tempi di recupero. L’osteo-
pata si occupa più della compo-
nente meccanica e di vista biomeccanico: che il ba-
biomeccanica, per rimettere in
equilibrio l’assetto del ciclista.
Poi ci sono da valutare aspetti
più delicati: l’equilibrio del dia-
framma e del sistema cranio-
sacrale. Questo è un lavoro dol-
ce che Nibali gradisce molto. In
questo trattamento si mette in
relazione l’osso occipitale con il
sacro e si riesce ad attivare e fa-
vorire i meccanismi di rigene-
razione lavorando su una com-
ponente del sistema neurovege-
tativo che è quella parasimpati-
ca. Poi a volte ci occupiamo
delle componenti vascolari la-
vorando sulla zona addomina-
le: un’azione di drenaggio linfa-
tico-venoso che coadiuva quel-
la del massaggiatore».
3 Al Giro l’intervento del-
l’osteopata è pre-gara o post-
gara?
S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 41
GiroStoria
«Essenzialmente post-gara.
Raramente capita che qualcuno
abbia bisogno nel pre-gara. In
quel caso l’intervento è legato a
L ’ I N T E R V I S T A situazioni anomale del giorno
Vento e pioggia
«LA MAGLIA ROSA
prima, magari una caduta».
sono un problema:
3 Con Cancellara l’abbiamo vi-
sta all’opera durante la fase di
così i corridori
riscaldamento sui rulli. sono più contratti
PASSA DAL BACINO»
«Dipende dalla sensibilità dei
corridori. Prima della crono di
Bologna, con Damiano Caruso
s’è lavorato per allentare le ten-
sioni sul diaframma, per favori-
Carretta è l’osteopata della Bahrain-Merida: re la respirazione. Fabian, inve-
«Quello è il punto nodale, se è fuori asse sono ce, lo utilizzava spesso perché
voleva essere sicuro al 100% di
guai. Nibali? Ama la terapia craniosacrale» essere in equilibrio».
di Claudio Ghisalberti -
3 Spieghiamo come funziona.
«La prima indagine è dal punto
INVIATO A L’AQUILA
cino sia in ordine, che la spina Lo specialista Gianluca Carretta,
vertebrale sia allineata nel mo- 60 anni; a sinistra è con Pozzovivo
do corretto. Pensate al bacino:
nel momento in cui non è in as- ma. Hanno corso contratti e
se, vuol dire trovarsi seduti su questo influenza anche la com-
una sella, che è simmetrica, in ponente articolare».
modo asimmetrico, con tutti i
problemi che possono nascere. 3 La manovra che comune-
Questo al netto di esigenze par- mente viene definita “scroc-
ticolari, come un dolore legato a chiare” che cos’è?
un trauma come per esempio il «Il thrust è una manovra per
polso e la spalla di Pozzovivo svincolare un’articolazione che
che è caduto. In genere una se- ha subito un’iper-compattazio-
duta dura dai 30’ all’ora». ne. Cioè quando l’articolazione
si muove con fatica. La manovra
3 Il clima delle prime tappe varia a seconda del trauma e
può avere influenzato la dell’articolazione interessata. Il
biomeccanica dei corridori? rumore tipico che si sente, il
«Sicuramente dal punto di vi- “clac” è quello dello scollamen-
sta muscolo-fasciale. I massag- to».
giatori hanno avuto molto lavo- © RIPRODUZIONE RISERVATA
ro da fare. Però vento e pioggia,
soprattutto per i corridori più
freddolosi, sono stati un proble- s TEMPO DI LETTURA 2’18”
42 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
Giro E
L E M A G L I E
A L’Aquila
festa di Filutás
e della Epowers
● (l.d.c.) Dopo 99 chilometri,
la tappa numero 6 del Giro E,
da Chieti a L’Aquila, offriva
un arrivo per finisseur che
ha esaltato il capitano della
Epowers Factory Team, il
22enne Viktor Filutás. La
squadra è tornata così in
possesso della maglia rossa
(sprint) e di quella viola per
la classifica generale.
Kilocal-Selle SMP mantiene
la maglia verde per il team
più giovane e De Rosa quella
arancio per la regolarità.
Pinarello e la bici elettrica
«Meno fiato, più batteria»
L’idea per gli amici, la Nytro, un mercato in espansione
«Scommessa vinta: faremo anche una versione gravel»
di Luca Delli Carri - L’AQUILA
M
entre il Giro E scala
le Svolte di Popoli in
uno scenario moz-
zafiato per panora-
ma e pubblico e ap-
proda a L’Aquila, l’uomo che
con la Nytro ha cambiato la no-
stra percezione nei confronti
delle bici a pedalata assistita è
all’altro capo del telefono e
spiega che «sì, è stata l’idea
giusta al momento giusto». Lui
è Fausto Pinarello, il creatore di
icone come la Dogma e di pro-
getti visionari quali la Bolide di
Bradley Wiggins. E ispiratore
della e-road Nytro, che ha dato
il la a un movimento oggi in
fortissima espansione.
3 Come le è venuta l’idea?
«Nel mio team c’era qualche
socio, non più giovanotto, che
voleva uscire con noi ma im-
mancabilmente doveva tornare
a casa da solo. Si staccava nelle
salite e perdeva il gruppo. È
pieno di ragazzi di sessant’an-
ni, che non hanno tempo o
possibilità di allenarsi come
prima. Era un peccato non ar-
rivare tutti assieme in cima alla
salita. Adesso salgono e ritor-
nano a casa con noi».
3 Quando l’anno scorso è arri-
vata la Nytro, gli appassionati
In corsa Il team Pinarello che usa le Nytro sulle strade del Giro E: portacolori di un marchio storico LAPRESSE
Tecnologia Fausto Pinarello (a sinistra) e l’ingegnere Michele Botteon BOZZANI
sono rimasti a bocca aperta:
finalmente una e-bike bella
come le bici da corsa di alta
gamma.
«È nel nostro DNA. Da subito
sapevamo di dovere creare una
bici da corsa vera: telaio full
carbon, stesse geometrie di
tutti i nostri telai racing, forcel-
la doppia curva, carro con la
onda che smorza le asperità».
3 Perché avete scelto il motore
Fazua?
«È una soluzione molto per-
formante e consente di smon-
tare la batteria. La doppia mo-
dalità è la sua forza: senza pac-
co batteria sono tre chili in me-
no. È quasi come avere una bici
muscolare».
3 Chi è il cliente Nytro?
«Io. L’anno scorso sono caduto,
mi sono fracassato un femore.
Ma sono un ciclista praticante,
volevo tornare in bici al più
presto. L’ortopedico mi ha con-
sigliato la piscina abbinata alla
cylette. Io la cyclette non la
userò mai! Ho cominciato con
la Nytro, e con la Nytro ho fatto
la Maratona delle Dolomiti, il
percorso corto, ma pur sempre
quattro passi dolomitici. Poi la
Granfondo Pinarello. In en-
trambi i casi sono riuscito ad
arrivare in fondo con la stessa
batteria. Sono stato il miglior
testimonial della bici. Ogni an-
no ne produciamo 1.500. È il
dieci per cento della nostra
produzione ma non ci fermere-
mo qui».
3 Cioè?
«Faremo una versione gravel
della Nytro, con manubrio da
corsa e gomme da 32 o 38, per
pedalare non solo su asfalto ma
anche su sterrato. Pensiamo ai
colli toscani, al Piave, al Sella
Ronda. Solo uno su dieci che
sceglie la mtb fa il fuoristrada
duro, gli altri la usano per pas-
seggiare. Per tante cose basta
una gravel».
3 Una bici quasi totale.
«E con un paio di ruote in più,
da corsa, pneumatici da 28, ti
fai un giro sull’asfalto con il fe-
eling di una Dogma».
3 Quando la presenterete?
«Non so se posso svelarlo… ma
sì, in occasione della tappa 19,
quando il Giro d’Italia partirà
da Treviso».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 2’25”
News
MILANO-CORTINA 2026
Il «traguardo olimpico»
se lo aggiudica il kazako Zeits
IL PARTNER
Distanza di sicurezza
I suggerimenti dell’Aci
La tessera Il presidente di Aci Chieti, Camillo Tatozzi, premia Masnada
● «Mantieni una distanza
adeguata dai ciclisti,
soprattutto durante le fasi di
sorpasso»: è il monito di Aci
agli automobilisti, ribadito
nel decalogo #rispettiamoci,
distribuito al Giro. Tra le
modifiche al Codice della
Strada al vaglio del
Parlamento, c’è l’istituzione
di una distanza minima di 1,5
metri per i veicoli in fase di
Polstrada risponde
Non è obbligatorio
Ma il casco
è meglio indossarlo
● La Polizia Stradale scorta il
Giro dal 1946 e ogni giorno
attraverso la Gazzetta
propone una «pillola» per
pedalare in sicurezza.
● A sinistra il logo di Milano
Cortina 2026: in onore alla
candidatura per i Giochi
olimpici invernali è stato
istituito al Giro d’Italia un
traguardo speciale per chi
passa primo ai -26 km
dall’arrivo. Ad aggiudicarselo
ieri è stato il kazako Andrey
Zeits (Astana). Giovedì si era
imposto Fausto Masnada
(Androni Giocattoli-
Sidermec), primo anche a
San Giovanni Rotondo.
sorpasso di un ciclista: una
misura condivisa da Aci, a
patto che le condizioni e le
caratteristiche delle
infrastrutture non
pregiudichino la sicurezza
degli altri utenti. Prima
ancora che dalla legge, i
comportamenti su strada
devono essere dettati dalla
consapevolezza e dal
rispetto.
L’uso del casco protettivo è
obbligatorio?
Il Codice della Strada
prescrive l’obbligo del casco
protettivo omologato solo per i
conducenti e i passeggeri di
ciclomotori e motoveicoli.
Tuttavia è opportuno
utilizzarlo in bici a tutela della
propria incolumità e sicurezza,
per evitare che un incidente
banale, come una semplice
caduta, abbia esiti gravissimi.
La scelta deve cadere su
prodotti di qualità e omologati.

Giro Goloso
Le eccellenze enogastronomiche di questa tappa
Il mare a tavola è uno spettacolo
La tradizione delle pescherie e il brodetto che unisce Abruzzo e Marche
di Andrea Grignaffini
A
guardarci bene, il fil
rouge tra le Marche e
l’Abruzzo è il bro-
detto di pesce, leit-
motiv, anche croma-
tico, della tappa più lunga del
Giro che, coi suoi 239 km, ne
attraversa 140 di tratto costiero
per poi inerpicarsi, con le pri-
me ondulazioni e i primi «mu-
ri», fino all’arrivo, sul Monte di
Gabicce. Chiaramente, non po-
tevamo prescindere dal pesce,
perché in tutto il litorale mar-
chigiano, fino a Pesaro, sussiste
una grande tradizione di pesca
di prossimità ancora perpetua-
ta dalle famiglie della zona che
si tramandano il mestiere: gli
uomini in mare, le donne al-
l’asta e, dopo l’asta, al banco
della pescheria di famiglia. Ma
non si tratta di solo mare, per-
ché in queste terre sopravvive
la tradizione, mutuata dall’an-
tica commistione col popolo
bizantino, degli impasti poco
lievitati com’è quello della cre-
scia maceratese. Questo pane,
benché tipico anche dell’anco-
netano, si trova soprattutto nei
comuni di Filottrano, Cingoli e
Apiro. Si tratta di una prassi
che incontrerà molteplici nomi
e varianti ma che, come si dice-
S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 43
ILLUSTRAZIONE DI EMANUELE LAMEDICA
va, trova le sue origini nella pita ondulatorio del mare anche fruttiferi scambi di sale istituiti
turca benché qui, al posto dello
strutto, o del latte, sia utilizzato
nell’entroterra, le Marche set-
tentrionali sono famose per
Il nobile tartufo col comune di Cervia, per stu-
diare una tecnica di conserva-
l’olio extravergine di oliva loca- l’allevamento del suino au- di Sant’Angelo zione tanto consolidata quanto
le. A questo proposito, impos-
sibile non citare quello di Car-
toctono di Frattula, dalla cui
macellazione si ricava l’omoni-
in Vado, questo particolare prosciutto,
affettato preferibilmente al col- Un Lacrima
toceto dove, dal 2004, è stata mo salame, aromatizzato con incantevole tello e servito in abbinamento speciale
istituita una DOP dedicata. pepe e vino rosso, umettato
con aglio e timo selvatico. Si-
borgo medievale alle albicocche di collina. Sem-
pre in tema di prelibatezze, si
e le uve
Le carni milmente accade col Prosciutto segnala in ottobre la stagione di Bianchello
Quanto alle carni, trattandosi di Carpegna DOP, prodotto nel del nobile tartufo di Sant’An-
di colline dolci e assai prossi- comune omonimo dove, già dal gelo in Vado, incantevole borgo ● Lacrima di ● Brecce
me, tali da ricordare il moto 1463, si era soliti servirsi dei medievale. Quanto alle tavole Morro d’Alba di Tufo di
dove saggiare di questo incon- Superiore Conventino
Passione di Monteciccardo
tro tra mare e collina, a pochi Mezzanotte: è un vino da uve
metri dalla celebre scultura a una bellissima di Bianchello:
sfera di Pomodoro, c’è il No- versione di profumi
strano di Stefano Ciotti, luogo Lacrima, croccanti di
di un’avanguardia intelligente con accenti frutta selvatica
Casa Rossini a Pesaro affacciata, come quasi tutto, da vegetali e fiori di campo
una sosta irrinunciabile queste parti, sul mare. Così fa
anche Lo Scudiero, benché dai
suggestivi sotterranei di un pa-
● Impossibile passare da Pesaro senza lazzo cinquecentesco, di cui si
fermarsi a trovare Gioachino Rossini: la casa segnala anche la lodevole can-
dove nacque il grande compositore, in un tina. Per chi preferisse, invece,
palazzo realizzato tra il XV e il XVIII secolo, è multimediali, spartiti digitalizzati, postazioni un approccio più informale, la
un museo dal 1892. La sosta è irrinunciabile dove ascoltare registrazioni di documenti e pizzeria Farina consente di
per approfondire le sue vicende biografiche e lettere. Ma la sezione più intrigante resta la spaziare tra pizze veraci napo-
artistiche, curiosare tra i cimeli, appartenuti collezione di ritratti: quelli ufficiali, quelli a letane e gourmet, con disinvol-
soprattutto al grande collezionista rossiniano stampa e una serie di caricature, tra cui una tura e gusto.
Alphonse Hubert Martel, e magari acquistare statuetta dello scultore francese Jean-Pierre © RIPRODUZIONE RISERVATA
un souvenir allo store. Casa Rossini si è Dantan. Info www.pesaromusei.it
arricchita negli anni e oggi ospita strumenti Pietro Cozzi
s TEMPO DI LETTURA 2’10”
44 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
 S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 45

Speciale Ciclismo/DOMANI LA 49 a
GRANFONDO

Corridori da 53 nazioni: diretta su RaiSport dalle 9

La planimetria Cesenatico
17 Canada 5 Russia

km 0
A14
42 Stati Uniti 2 Turchia km
1 Cina CESENA 205
1 Tunisia 1

Polenta
1 India 1 Taiwan km 37
1 Nicaragua 1 Israele
1 Sri
Lanka 2 Thailandia
2 Colombia Monte Tiffi
1 Filippine km 112
Ciola
3 Panama Gorolo
km 78
13 Norvegia Barbotto 9 km 176
57 Svezia 1 Singapore 2
km 91
6 Danimarca
1 Rep. Ceca
3
27 Olanda 5 Finlandia Passo
1 Perù 5 Brasile Pieve
195 Gran Bretagna 5 8 delle Siepi
7 Polonia di Rivoschio 4 km 156
1 Lituania km 65
1304 337 12 Irlanda
Stranieri Germania 3 Slovacchia
90 Belgio Perticara 6
2 Cile 1 Bielorussia 6 Australia Monte
km 121 Pugliano
108 Austria
337 Germania 7 km 141
2 Ucraina
3 Argentina 1 Liechtenstein 2 Moldavia
21 Francia 6 Romania
L’altimetria
12.000 4 Spagna 4 Ungheria
CESENATICO
3m
CESENATICO
3m
PARTENTI 1 Macedonia 1 2 3 4 5 6 7 8 9
1 Portogallo 1 Grecia
270 Svizzera 3 Croazia
17 San Marino 3 Slovenia

817 10.696 3 Nuova

Donne Italiani 2 Sudafrica 10.696 ITALIA Zelanda
Le nove salite km 37 65 78 91 112 121 141 156 176 205

1 Polenta 2 Pieve di Rivoschio 3 Ciola 4 Barbotto 5 Monte Tiffi 6 Perticara 7 Monte Pugliano 8 Passo delle Siepi 9 Gorolo
Km 8 Km 8 Km 6 Km 5,5 Km 3 Km 9 Km 9 Km 4 Km 4
dislivello 227 m dislivello 307 m dislivello 313 m dislivello 372 m dislivello 164 m dislivello 368 m dislivello 511 m dislivello 214 m dislivello 274 m
Pendenza 3-13% 4,7-9% 5,5-11% 6,9-18% 5,8-16% 4,1-12% 5,6-12% 5,8-7% 6-17%
GDS

La Nove Colli si fa verde per l’ambiente

«Be Green» è lo slogan: squalificato chi sporca, ci sono anche telecamere nascoste
di Luca Gialanella

H
a aperto l’era delle
Granfondo e del ci-
cloturismo, adesso la
missione è educare
chi va in bicicletta.
Domani alle 6, sulle rive del
porto Canale di Cesenatico di-
segnato da Leonardo da Vinci
(siamo nell’anno del cinque-
centenario della morte del ge-
nio del Rinascimento), dodici-
mila cicloamatori vedranno il
sorgere del sole al via della 49a
Nove Colli, la Regina delle
Granfondo. Prima edizione
1971: da allora è cambiato il mo-
do di andare in bici. Lo slogan è
«Be Green», essere verdi, so-
stenibili. Anche il Giro d’Italia
corre verde, «Ride Green»,
perché ormai non si può pensa-
re di pedalare e dimenticare
quello che sta attorno. Gli orga-
nizzatori della storica società
Fausto Coppi di Cesenatico,
presieduta da Alessandro Spa-
da, chiedono allora ai parteci-
panti un passo avanti. «Il cicli-
sta deve essere ambientalista –
spiega Spada –. Se tutti noi
amiamo la bicicletta perché
non inquina, dà benefici al cor-
po e alla mente, perché dobbia-
mo vedere che tanti buttano
cartacce, involucri di plastica e
borracce per terra? Dà fastidio e
provoca la reazione dei cittadi-
ni, indignati per quello che tro-
vano. E io quanto loro».
Pulizia
La Nove Colli Be Green è una
macchina complessa, con 1.400
volontari. «Puliamo noi i ristori
e le zone vicine, da quattro anni
c’è un’azienda privata che puli-
sce la strada e i dossi. Adesso la
novità: mettiamo una decina di
telecamere di videosorveglian-
za, in luoghi a sorpresa, e finita
la gara vedremo le immagini:
chi butterà a terra cartacce o
borracce, sarà squalificato e
Spettacolo non potrà iscriversi all’edizione
La suggestiva 2020. Ci saranno dieci guardie
partenza ecologiche volontarie (Gev) che
della Nove Colli segnaleranno chi si comporta
a Cesenatico: male, così come i nostri volon-
è la Granfondo tari. Spero che chi va in bici ca-
più antica pisca: io vedo sempre troppo
BETTINI sporco durante gli eventi, e da
appassionato e cicloamatore
non mi piace». Spada racconta
un episodio: <L’anno scorso ero
sul podio con le prime tre don-
ne. Avevano un rigonfiamento
sotto il lembo del pantaloncino
e chiesi che cosa fosse. “Sono gli
involucri delle barrette, noi ce li
portiatro sempre e li buttiamo
nei cestini”. Ecco, il comporta-
mento è questo».
Via la plastica
I ristori per il rifornimento sono
nove, con zone specifiche per
buttare i rifiuti, e poi, sparse sul
percorso, ecco le Ecozone, aree
lunghe una decina di metri. La
Nove Colli Be Green è anche la
scelta di eliminare, dove si può,
tutta la plastica possibile: il Pa-
sta Party finale avrà materiale
compostabile, dai piatti alle sto-
viglie. E l’altro gioiello è la «No-
ve Colli for children», in colla-
borazione con l’Istituto oncolo-
gico romagnolo (Ior) di Rimini,
per i bambini del reparto di On-
coematologia pediatrica. C’è il
Dream Team con il c.t. Cassani,
Pozzato, Lelli, Purito Rodri-
guez, Paolini, Rocco Cattaneo
(presidente Uec), il fondista
Zorzi, Marta Bastianelli ed Edita
Pucinskaite che dovranno co-
prire almeno in quattro i 130 km
del medio sotto le quattro ore. I
diecimila euro degli organizza-
tori verranno così raddoppiati
dall’azienda Sportful, per ren-
dere meno dura la vita di chi
soffre e aiutare la ricerca.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 2’23”
L’INIZIATIVA I L P R O G R A M M A
Un fumetto In 12.000 al via
per celebrare
la classica a Cesenatico
Riecco le e-bike
● Rendere ancora più popolare una
manifestazione che fa delle radici e
della tradizione un «must». E allora
che cosa meglio di un fumetto per
trasformare la Nove Colli in una
storia di passione per il ciclismo e la
bicicletta? Da qui nasce «Nove Colli
Comics», un progetto che attraverso
il tratteggio racconta le origini e i
personaggi della Granfondo più antica
del mondo. Il concept e le immagini
sono a cura dei fumettisti Brian
Freschi ed Elena Triolo. Ogni anno, un
episodio. Il primo, dal titolo «Arrigo
Vanzolini e la prima Nove Colli», è
stato pubblicato su «Il Cicloturista»,
il magazine ufficiale della
manifestazione che viene distribuito a
tutti i partecipanti: racconta la prima Solidarietà La maglia «Nove Colli for children»
edizione, quella del 1971. «Volevamo
fare una cosa divertente anche per ● Si corre domani a Cesenatico la 49a Nove
tutti i nostri bambini – spiega Colli, la Granfondo più antica al mondo. Due
Alessandro Spada, presidente della
Fausto Coppi di Cesenatico che
percorsi: il medio di 130 km (tempo massimo
organizza la Granfondo –. L’idea è 7h30’) e il classico 205 km (max 12 ore) con
venuta ad Andrea Agostini: il fumetto nove salite. Il via alle 6 dal porto Canale, arrivo
è una forma di comunicazione davanti all’ex colonia Agip in viale Carducci.
trasversale che celebra e fissa il Con 12 mila partenti, ha un impatto economico
successo di un evento». sul territorio tra 13 e 21 milioni di euro.
Dopo l’esperimento del 2018, ecco la Nove Colli
e-bike, percorso dedicato di 96 km con
tre colli: si possono cambiare le batterie.
Al via una trentina di ciclisti, tra cui il
presidente della Federciclismo, Renato
Di Rocco, e il prefetto Roberto Sgalla,
presidente della commissione Fci su
sicurezza e giudici di gara.
Oggi Ore 12: Nove Colli Running dal porto
Canale di Cesenatico. Ore 15.30: Mini Nove Colli
Sportful (km 6,4), pedalata ecologica per
bambini dai 7 ai 14 anni all’ex colonia Agip.
Apertura Spazio gioco bimbi con gonfiabili.
Ore 18: Randonnée Nove Colli by Night, pedalata
notturna sul percorso della Granfondo.
Domani Ore 6 partenza Nove Colli. Diretta tv
su RaiSport dalle 9 alle 12.15.
46 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
L’altraCopertina
BASKET: PLAYOFF SERIE A
Oggi, ore 19: gara-1 Milano-Avellino
«Milano, niente scuse
Avellino è Sykes-Green»
Aradori: «L’Olimpia ha i giocatori per fare fronte
alle assenze. E si giocherà il titolo con Venezia»
M
ilano favorita, ma
senza James, Nedo-
vic e Gudaitis, trova
Avellino (tutti i
quarti su Eurosport
2), entrata nelle magnifiche 8
all’ultimo respiro. Una sfida
inedita ai playoff con due tec-
nici agli antipodi. Pianigiani è
il coach con più gare di post-
season vinte (69 su 78). Il tec-
nico di Milano non ha mai per-
so una serie di playoff in 7 sta-
gioni. Maffezzoli invece è al-
l’esordio. Ecco come Pietro
Aradori, ala della Virtus e del-
l’Italia, vede la serie.
Si vince se...
«Milano per forza, qualità e
profondità, è la squadra più at-
Oggi, ore 20.45: gara-1 Sassari-Brindisi
«Sassari top con il Poz
Brindisi, che qualità»
Luca Vitali: «Squadre in fiducia, Dinamo vincente
ma di poco. In finale l’Olimpia batte Cremona»
I
l quarto più equili-
brato, come da tradi-
zione, quello tra la
quarta e la quinta. E
stavolta promette
anche spettacolo. Sassari viene
da nove vittorie di fila, Brindisi
sbarca nei playoff dopo una
stagione da protagonista con la
finale di Coppa Italia. Per la
post-season ha inserito anche
il play guardia Phil Green, 26
anni, ex Verona e Tortona. Vi-
tucci è al quinto playoff di Serie
A, Pozzecco è all’esordio. Luca
Vitali, play di Brescia e decano
della Nazionale, la vede così.
Si vince se...
«Sassari può contare sulla lu-
trezzata. La panchina è molto
lunga e può schierare tanti
quintetti sempre competitivi.
Peraltro è tutto l’anno che gio-
ca ogni due giorni partite della
stessa intensità di una gara
playoff. È vero, sconta delle as-
senze, ma i giocatori per sosti-
tuire gli infortunati non man-
cano, non ci sono scusanti. Bi-
sogna saperli sfruttare così co-
me chi viene chiamato in causa
ha il dovere di farsi trovare
pronto ma, conoscendoli, pen-
so che non ci siano problemi.
Avellino invece è molto cam-
biata rispetto ad inizio stagio-
ne, ma può sfruttare l’impre-
vedibilità di un giocatore come
Sykes e l’esperienza del mio
amico Filloy, uno che si esalta
cida follia di Pozzecco e uno
stato di fiducia consolidato e
dovuto alla lunga serie di vitto-
rie. Il Poz ha portato gerarchie
chiare in cui ognuno ha consa-
pevolezza del proprio ruolo.
Pur accorciando un po’ le rota-
zioni non ha lasciato nessuno
per strada. Tutti sono impor-
tanti e tutti possono incidere.
Insomma è una squadra in
grande fiducia, ma lo stesso di-
scorso vale per Brindisi. Anche
loro viaggiano sull’onda del-
l’entusiasmo ma con un per-
corso diverso. L’Happy Casa è
partita col piede giusto già a
settembre, scegliendo bene in
sede di mercato, per poi cre-
scere durante la stagione. Gioca
Play
Occhio a Filloy,
ai lunghi della
Sidigas e al loro
fattore campo
quando la tensione cresce.
Green, Young e Udanoh forma-
no un’ottima batteria di lun-
ghi. Infine la Sidigas può con-
tare anche sul fattore campo.
Giocare da loro, se il pubblico
si fa coinvolgere, non è facile».
La sfida chiave
«Quella tra i numeri 4: Brooks
contro Green. Quest’ultimo è
fondamentale per Avellino:
riuscire a limitarlo darebbe a
Milano un grande vantaggio». Virtussino Pietro Aradori, 30
anni, 149 presenze in Nazionale CIAM
Il pronostico di Pietro
«Milano-Avellino 3-1. La fina- Play e pivot: da sinistra:
le è Milano-Venezia perché so- Travis Diener, 37 anni,
no le più forti. Vince l’Olimpia regista di Cremona , contro
4-3». Kaleb Tarczewski, 26, centro
© RIPRODUZIONE RISERVATA di Milano LAPRESSE
Cooley e Brown,
due lunghi molto
diversi tra loro
ma fondamentali
bene e, col passare del tempo,
ha preso coscienza dei propri
mezzi».
La sfida chiave
«Cooley e Brown incarnano
due tipologie di lungo differen-
ti ma ugualmente determinan-
ti. Il primo è più classico e deve
essere servito, l’altro è mobile e
atipico. Come giocatore chiave
ci metto anche Moraschini, l’ho
visto crescere e se continua co-
sì può spostare gli equilibri». Veterano Luca Vitali, 33, gioca a
Brescia: 133 volte in Nazionale CIAMILLO
Il pronostico di Luca
«Sassari-Brindisi 3-2. Finale
scudetto Milano-Cremona.
Vince l’Olimpia 4-2».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Da oggi le magnifiche 8 cominciano la scalata allo scudetto. Quarti e
semifinali al meglio delle 5 gare. La finale, al meglio delle 7 partite,
comincerà il 10 giugno. Abbiamo chiesto a quattro azzurri fuori dai
giochi un parere sulle sfide dei quarti di finale e ci hanno detto che...
Testi di Vincenzo Di Schiavi
ff
via!
Final Four di Eurolega a Vitoria
Hackett vola in finale col Cska, Melli s’inchina all’Efes
Il play protagonista coi russi: Real
Madrid rimontato e k.o. Sorpresa nel
derby di Istanbul: crolla il Fener di
Nicolò. Domani sfida per il titolo
di Vincenzo Di Schiavi
L
asciata Siena nel di-
cembre 2013, lungo è
stato il periplo che ha
portato Daniel Hac-
kett nella sua Itaca, la
finale di Eurolega, il sogno di
una carriera. La parentesi in-
tensamente confusa di Milano,
il biennio all’Olympiacos con
una Final Four vissuta da spet-
tatore (infortunio), l’anno al
Bamberga ai confini dell’impe-
ro. Poi la nascita della figlia e la
chiamata dell’Armata Rossa,
una stagione in crescendo fino
alla notte di Vitoria, spesa da
stopper un po’ su tutti e da
guardaspalle di Rodriguez e De
Colo (23 punti a testa). Son loro i
fenomeni, certo, ma è DH il cu-
stode del tempio, anche quando
la corrida impazza nell’ultimo
quarto. Cacho e Nando fan la
spola, mentre Itoudis a rinun-
Domani, ore 18.15: gara-1 Cremona-Trieste
«Cremona senza difetti
Trieste in casa fa paura»
Brian Sacchetti: «Milano-Venezia sarà la sfida
per il tricolore. Lo dico per non gufare papà...»
C
remona, la grande
sorpresa del cam-
pionato, dopo la sto-
rica Coppa Italia cer-
ca la prima semifi-
nale di sempre. Trieste riporta
una neopromossa ai playoff
cinque anni dopo Trento. I
precedenti, in stagione regola-
re, dicono 1-1. Il commento
della serie spetta a Brian Sac-
chetti, altro azzurro di Brescia
e figlio del c.t. Meo, coach di
Cremona (per lui 50 gare di
playoff, mentre Dalmasson è
all’esordio). Meo Sacchetti è
stato anche nominato allena-
tore dell’anno; Drew Crawford
ha vinto il titolo di mvp della
stagione dopo essersi aggiudi-
cato lo stesso riconoscimento
Domani, ore 20.45: gara-1 Venezia-Trento
«Venezia, che tiratori
ma Trento è speciale»
Abass: «L’intensità della Dolomiti farà la differenza
Lo scudetto se lo giocheranno Sassari e Cremona»
F
u la finale scudetto
di due anni fa con la
vittoria della Reyer
(4-2), mentre l’anno
scorso l’Aquila si è
vendicata prendendosi la se-
mifinale (3-1). Venezia e Tren-
to si ritrovano ancora una volta
nella volata tricolore. Sono 17 i
precedenti tra i due allenatori,
9 le vittorie di De Raffaele e 8
quelle di Buscaglia: il coach
dell’Umana ha allenato 33 gare
di post season, mentre il tecni-
co della Dolomiti 35. Ai playoff
si sono incontrati 10 volte.
Trento ha sempre partecipato
ai playoff da quando è stata
promossa in serie A nella sta-
gione 2013-2014. Ecco come
Battesimo Daniel Hackett, 31 anni, play del Cska, alla prima finale AFP
ciare all’azzurro non ci pensa
proprio. Ed è un rimbalzo del
ragazzo di Forlimpopoli a 2 se-
condi dalla fine a «matare» il
Real Madrid e a spedire il Cska
in finale.
IL TABELLONE
In diretta su Eurosport 2
Oggi e domani al via i quarti di finale,
al meglio delle cinque partite
(formula 2-2-1), con le eventuali
gare-7 il 26 e 27 maggio
nella Final Eight di Firenze
Si vince se...
«Due squadre che hanno il
pregio comune di avere l’intero
roster in grado di essere prota-
gonista. Magari non ci sono
grandissimi fenomeni, ma tan-
ti giocatori in grado di fare la
differenza. Faccio fatica, in
questo momento, a trovare un
difetto a Cremona. Ha fatto un
campionato di altissimo livel-
lo, dimostrando di poter batte-
re chiunque. Trieste ha avuto
qualche alto e basso in più, ma
vedo un gruppo super solido
che non ha nulla da perdere e
in casa ha battuto squadre di
alto livello con prestazioni ec-
cezionali. Là il fattore campo
Awudu Abass, ala di Brescia e
protagonista delle qualifica-
zioni mondiali con l’Italia di
Sacchetti, inquadra la sfida.
Si vince se...
«Ormai una classica dei
playoff. Il pregio principale di
Venezia è quello di essere una
squadra di grandi tiratori da
tre punti. Haynes, Bramos e
Daye su tutti. La Reyer spesso
riesce, quando entra in ritmo
offensivo, a ribaltare svantaggi
anche importanti. Trento inve-
ce è aggressività, intensità e
una difesa che poche squadre
riescono a replicare. Se doves-
sero reggere questo copione
per tre partite potrebbero
Peccato Nicolò
S’inchina, invece, Nicolò Melli
alla favola dell’Efes. Da ultimi in
classifica alla finale di Eurolega
in poco più di dodici mesi. I ric-
chi birrai di Istanbul, il cui ap-
S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 47
1
QUARTI
Milano -
SEMIFINALE FINALE
-
SEMIFINALE QUARTI
- Cremona 2
8 Avellino - - - Trieste 7
- - - -
- - - -
4 Sassari - - Venezia 3
5 Brindisi - - Trento 6
Non vedo stelle
assolute, ma tanti
giocatori che
possono decidere
conta e non poco. Sfida più
aperta di quanto non dica la
classifica».
La sfida chiave
«La forza di entrambe sta nel
playmaking e negli esterni,
quindi penso che gli incroci tra
i lunghi possano spostare gli
equilibri. Mathiang contro
Mosley o Knox, ma pure la sfi-
da tra Aldridge e Peric, due ali-
pivot molto diverse».
Figlio d’arte Brian Sacchetti, 33,
Il pronostico di Brian gioca a Brescia, 13 volte in Nazionale CIAM
«Ragioni di cuore mi suggeri-
scono Cremona-Trieste 3-2.
Ma non vorrei gufare e quindi
per la finale scudetto dico Mi-
lano-Venezia 4-2».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Craft grande play
La Reyer ne ha tre
di livello. Una
sfida che sposta
spuntarla. In passato lo hanno
già fatto, arrivano sempre mol-
to preparati ai playoff. Venezia
è più lunga, ma contro Trento
essere in 12 non conta nulla se
non pareggi fisicamente e
mentalmente il loro modo di
stare in campo».
La sfida chiave
«Difficile dirlo. Venezia ha tre
playmaker, Trento invece ha Ala Awudu Abass, 26 anni, gioca a
Craft, uno dei migliori. Quella Brescia, 38 volte in azzurro CIAMILLO
può essere una sfida chiave».
Il pronostico di «Abi»
«Venezia-Trento 2-3. Per la fi-
nale scudetto dico Cremona-
Sassari e vince Cremona».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
peal sul Bosforo non può certo
competere con quello di Fener-
squadra padrona della stagione
regolare. Un derby diventato,
bahçe, Galatasaray e Besiktas, col passare dei minuti, incubo
vanno oltre l’impronosticabile.
Una poderosa campagna acqui-
per la banda Obradovic, priva di
Datome e Lauvergne, con un
sti, la scorsa estate, diventata ri- Vesely convalescente e mai do-
voluzione vincente. Perché i minante. Di là Larkin, Micic (25
soldi aiutano ma non sono tut- punti) e Dunston (10 rimbalzi) li
to: bisogna anche saper sceglie- hanno fatti a fette. A Melli (9
re. E l’Efes non ha praticamente punti e 4 rimbalzi) non resta che
sbagliato nulla, a cominciare da riprovarci per la terza volta.
Shane Larkin che nei playoff è Sperando che, nel frattempo, il
esploso: 19.5 punti di media Mondiale sciacqui l’amarezza
contro il Barcellona e spietato di una coppa stregata.
sicario di un Fenerbahçe confu-
so e smarrito. Ne ha messi 30 Semifinali: Efes-Fenerbahce 92-73;
Cska-Real Madrid 95-90. Finali: do-
con 7 rimbalzi e 7 assist, il play mani, ore 17.30, 3° posto: Fenerbahce-
di Cincinnati guidando i suoi al- Real Madrid. Ore 20.30 1° posto: Efes-
la gara perfetta. Quel che lascia Cska (Eurosport 2).
basiti infatti è il come: l’Efes, nel
secondo tempo, ha dominato la © RIPRODUZIONE RISERVATA
48 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

Motomondiale/GP FRANCIA

La Yamaha vola,
Viñales e M1
dopo gara sta mostrando di ave-
re le qualità tecniche ma soprat-
tutto la testa giusta per diventa-
re grande tra i grandi. «Pressio- NUMERO

11
ne? Ma va’, piuttosto provo a

è la volta buona?
godermi questa prima volta
nella gara di casa con una Moto-
GP, l’affetto dei tifosi, la compe-
titività della moto» dice El Dia-
blo.

La Francia si scalda Vale male

La Yamaha che va forte, dopo le
prime due posizioni di Quarta-
Gli anni di digiuno Valentino
Rossi, 40 anni, non si impone sul
circuito Bugatti dal 2008, dopo di

per Quartararo
raro e Franco Morbidelli in qua- allora ha collezionato però cinque
lifica a Jerez e il 3° posto di Viña- secondi posti e due terzi
les in gara, è ancora quella nelle
mani del francese e dello spa-
gnolo mentre, ahilui, come già
due settimane fa a Jerez, il ve-

Maverick davanti a Marquez e al nuovo nerdì è ancora amaro per Valen-

tino Rossi, 14° e ultimo delle

idolo di casa. Vale per ora fuori dalla Q2! Yamaha, preceduto anche da
Morbidelli, 11° e per un millesi-
mo fuori dai 10 che, se oggi pio-
di Paolo Ianieri - INVIATO A LE MANS (FRANCIA) verà come da previsioni meteo,
sono direttamente promossi al-
la Q2. Si annuncia un altro sa-
bato di passione per Vale, obbli-
gato a giocarsi posizioni impor-
tanti in griglia per evitare l’en-
nesima gara di rincorsa con il
rischio di cedere altri punti pe-
santi in campionato. «Mi aspet-
tavo di andare più forte — am-
mette Rossi — invece già al mat-
tino ho sofferto in accelerazione
in uscita di curva, il pomeriggio
abbiamo provato a fare qualco-
sa di diverso che però non è an-
dato bene e così abbiamo lavo-
rato fino alla fine, riuscendo a
fare solo un giro veloce».

Trovare la quadra
A complicare le cose, al matti-
no, anche la rottura della catena
dopo 9 giri («Di solito non si
rompe, forse qualcuno ha sba-
gliato» dice sibillino), di sicuro
però già dai prossimi venerdì
servirà un cambio di passo,
considerando come con questo
regolamento e questo equilibrio
generale, il primo giorno di pro-
ve è diventato una sorta di mini
qualifica. «In Argentina e ad
Austin però ero stato io la mi-
glior Yamaha – reagisce Rossi —.
Ma è vero che devo trovare la
quadra, anche a Jerez ho fatto
fatica mentre le altre Yamaha
sono andate bene». In una
giornata che ha visto segni di ri-
In risalita Maverick Viñales, 24 anni, terzo nell’ultimo GP a Jerez alle spalle di Marc Marquez, 26, e Alex Rins, 23 AFP sveglio anche da parte di Jorge
Lorenzo, 4°, non ha brillato co-

M
anca solo lei al ban- ed ecco il tempone. Facilitato, me ci si sarebbe aspettati la Du-
chetto dei vincitori. va detto, da una M1 che quando cati, che piazza Andrea Dovi-
Dopo la festa in vola- non va in crisi di aderenza di- zioso e Danilo Petrucci in 5a e 6a M O T O G P L I B E R E 1 M O T O G P L I B E R E 2
ta Ducati in Qatar, venta una bicicletta. Chiedere posizione. «Ho guidato troppo
quella di rimonta per conferma a Fabio Quartara- aggressivo, dovrò provare a es- 1 QUARTARARO YAMAHA 1’31”986 1 VIÑALES YAMAHA 1'31"428
Suzuki negli Stati Uniti e la dop-
La catena di solito ro, il padrone di casa che tutti sere più dolce» spiega Dovi, MEDIA 163,7 KM/H MEDIA 164,7 KM/H
pietta di prepotenza Honda in non si rompe, aspettavano al varco dopo le mentre Petrucci ha pagato una 2 DOVIZIOSO DUCATI 1'32"113 2 M. MARQUEZ HONDA 1'31"618
Argentina e Spagna, domani sa-
rà il giorno della Yamaha di sali-
qualcuno forse ha meraviglie di Jerez - pilota più
giovane della storia a conqui-
scivolata innocua a inizio FP2
«che non ci ha permesso di fare
3 PETRUCCI DUCATI 1'32"193 3 QUARTARARO YAMAHA 1'31"713

re su quel gradino più alto del sbagliato stare una pole position e poi in le comparazioni previste. Ma
4
5
VIÑALES
M. MARQUEZ
YAMAHA
HONDA
1'32"203
1'32"233
4
5
LORENZO
DOVIZIOSO
HONDA
DUCATI
1'31"716
1'31"736
podio che manca dall’Australia, gara fregato dalla rottura della non siamo lontani. Ora, però, 6 P. ESPARGARO KTM 1'32"237 6 PETRUCCI DUCATI 1'31"899
7 gare fa? «Io so solo che qui mi leva del cambio -, che al matti- sarà fondamentale partire nelle 7 MILLER DUCATI 1'32"238 7 P. ESPARGARO KTM 1'31"923
è sembrato di tornare al 2017, no chiude davanti a tutti e poi a prime due file per puntare al 8 MIR SUZUKI 1'32"626 8 A.ESPARGARO APRILIA 1'32"132
quando a inizio stagione ero il fine giornata si gode un gran 3° podio». Soprattutto, bisognerà
9 ZARCO KTM 1'32"724 9 NAKAGAMI HONDA 1'32"203
padrone della M1, sceglievo le tempo dietro Marc Marquez. bloccare la fuga iniziale di Mar-
10 ROSSI YAMAHA 1'32"760 10 MORBIDELLI YAMAHA 1'32"239
linee, guidavo in modo naturale quez che sembra essere diven-
e fluido. Dalla FP4 di Jerez è tata una specialità della casa. 11 CRUTCHLOW HONDA 1'32"831 11 CRUTCHLOW HONDA 1'32"270
cambiato tutto, modificando L’idolo di casa «È che a volte devi sorprendere 12 MORBIDELLI YAMAHA 1'32"887 12 BAGNAIA DUCATI 1'32"285
radicalmente l’assetto ora freno Un anno fa tutta Le Mans si sgo- gli avversari con una strategia 13 BAGNAIA DUCATI 1'32"982 13 ROSSI YAMAHA 1'32"320
finalmente forte e riesco a gui- lava per Johann Zarco, ma ora diversa, così che non sappiano 14 LORENZO HONDA 1'33"091 14 MIR SUZUKI 1'32"322
dare la moto al 105%» spiega che l’ex iridato Moto2 lotta negli mai cosa farai» ride lo spagnolo 15 NAKAGAMI HONDA 1'33"123 15 RINS SUZUKI 1'32"385
l’uomo del giorno Maverick inferi della classifica con una della Honda. Che dall’Argenti- 16 A. ESPARGARO APRILIA 1'33"259 16 MILLER DUCATI 1'32"573
Viñales. Uno che quando è in Ktm che non riesce a dominare na è stato in testa in tutti i giri 17 RINS SUZUKI 1'33"357 17 ZARCO KTM 1'32"574
forma e soprattutto non è preda Deluso Valentino Rossi, 40 anni, (ieri 17° a 1”1, 6 decimi peggio che ha percorso e qui ha tutta 18 RABAT DUCATI 1'34"113 18 ABRAHAM DUCATI 1'32"999
di chissà quali fantasmi, è uno finora due volte 2° nel 2019 MILAGRO del compagno Pol Espargaro, 7° l’intenzione di riprovarci. 19 IANNONE APRILIA 1'34"135 19 IANNONE APRILIA 1'33"141
spettacolo da vedere guidare, e felice del nuovo forcellone in © RIPRODUZIONE RISERVATA
20 OLIVEIRA KTM 1'34"229 20 OLIVEIRA KTM 1'33"401
così pulito e preciso da sembra- carbonio), la gran parte dell’en-
s
21 ABRAHAM DUCATI 1'34"481 21 RABAT DUCATI 1'33"431
re quasi che stia andando piano, tusiasmo francese si è riversato TEMPO DI LETTURA 3’54”
poi però guardi il cronometro sul 20enne di Nizza, che gara 22 SYAHRIN KTM 1'35"479 22 SYAHRIN KTM 1'33"903
 S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 49

, Rossi ancora no
P La reazione
olemiche, cadute, ri-
IL GUAIO LA GUIDA
sultati ben al di sotto
delle aspettative:
nulla mina la sua de-
Oggi la pole
di Lorenzo
terminazione, Jorge
dalle 14.10 Lorenzo ha l’incredibile capaci-
2 in diretta su Sky tà di risollevarsi sempre. «È
l’unico che può passare da 23o a

alle voci
primo in un turno di prove» di-
ce di lui Michele Pirro, il collau-
datore della Ducati che lo cono-
sce bene. È quello che è succes-

Domani a Le Mans (4.185 metri) si
corre il GP di Francia, quinta tappa
(su 19) del motomondiale. Tutto il fine
3
settimana è in diretta su Sky MotoGP,
con differita su Tv8 di qualifiche
(16.15) e gare: alle 11.45 Moto3; alle
13.05 Moto2; alle 14.45 la MotoGP.
PROGRAMMA
Oggi
Libere 3: Moto3 8.55-9.45; MotoGP
9.50-10.45; Moto2 10.50-11.45; Libere
4: MotoGP 13.30-14; Qualifiche:
Moto3 12.30-13.20; MotoGP 14.10-
14.50; Moto2 15-15.50.
Domani
Gare: Moto3 alle 11 (22 giri per 92,1
km); Moto2 alle 12.20 (25 giri per 104,6
km); MotoGP alle 14 (27 giri per 113
km).
CLASSIFICHE
di ultimatum
so a Le Mans: 14o e in grande
difficoltà dopo essere anche ca-
duto nelle FP1; quarto e felice
dopo le FP2. «Non è stato facile
mantenere alte le motivazioni —
racconta Jorge — ma nel pome- Prima chiude 4o poi sul presunto
riggio abbiamo trovato qualco-
sa che mi fa sentire più a mio
divorzio con Honda:«Citate
agio sulla moto». Quel qualco- le fonti, altrimenti vale tutto»
sa è la posizione in sella, fonda-
mentale per un precisino come di Giovanni Zamagni- LE MANS
lui: dopo aver modificato in
mille modi la seduta, come ave-
va fatto ai tempi della Ducati,
qui Lorenzo è tornato alla con-
formazione standard della
Honda. «L’avantreno — spiega —
è sensibile, non è il punto forte
di questa moto: stiamo lavoran-
do per migliorare la frenata e le
sensazioni sono più che positi-
ve: questa è una prestazione
importante per me. Ma bisogna
confermarsi in gara». Poi Lo-
renzo attacca il giornalista dello
spagnolo AS che aveva messo in

4
Vale tradito
dalla catena
1) Nella foto grande Valentino Rossi,
costretto a voltarsi dopo che al
nono giro delle libere del mattino
resta senza catena come
evidenziato; 2) Vale in carena; 3)
MotoGP
1. Marquez (Spa-Honda) 70; 2. Rins
(Spa-Suzuki) 69; 3. Dovizioso (Ita-
Ducati) 67; 4. Rossi (Ita-Yamaha) 61;
5. Petrucci (Ita-Ducati) 41; 6. M.
Viñales (Spa-Yamaha) 30; 7. Miller
(Aus-Ducati) 29; 8. Nakagami (Gia-
Honda) 29; 9. Crutchlow (G.B.-Honda)
27; 10. MorbidellI (Ita-Yamaha) 25; 15.
Bagnaia (Ita-Ducati) 9; 20. Iannone
(Ita-Aprilia) 6.
Moto2
1. Baldassarri (Kalex) 75; 2. Luthi
(Kalex) 58; 3. Schrotter (Kalex) 48; 4.
Navarro (Spa-Speed Up) 44;
5. Gardner (Aus-Kalex) 38; 6. A.
Marquez (Spa-Kalex) 36; 7. Marini
(Ita-Kalex) 35; 8. Fernandez (Spa-
Kalex) 27; 9. Bastianini (Ita-Kalex) 26;
10. B. Binder (S.Af-KTM) 25; 15.
Locatelli (Ita-Kalex) 16; 16. Pasini (Ita-
Kalex) 13; 17. Di Giannantonio (Ita-
Speed Up) 9; 18. CORSI (Ita-Kalex) 8
19. Bulega (Ita-Kalex) 7
Moto3
1. Canet (Ktm) 58; 2. Antonelli (Honda)
57; 3. Masia (Ktm) 45; 4. Toba (Gia-
Honda) 41; 5. Dalla Porta (Ita-Honda)
dubbio la sua permanenza in
Honda, al di là del contratto fi-
no al 2020: lo fa con educazio-
ne, ma con grande fermezza
(«Non credo sia giusto pubbli-
care una notizia così senza fare
il nome della fonte, altrimenti
si può dire qualsiasi cosa, anche
che domani mi sposo o avrò un
figlio»). Non si scompone, si fa
scivolare via qualsiasi attacco o
polemica: ci vuole carattere.
Sempre lui
Anche Marc Marquez è sempre
uguale a se stesso: è ripetitivo
nell’essere sempre il pilota da
battere. Per la verità, nelle FP1
Maverick Viñales è stato forse
complessivamente più efficace
di lui, ma Marquez ha comun-
que dimostrato di essere super
competitivo anche su questa
pista. Vederlo guidare regala
Pluri iridato Jorge Lorenzo, 32 anni, 12o a Jerez e in Argentina AFP
paura. «Nelle FP1 non so come
ho fatto a non cadere — ammet-
te —, mentre nelle FP2 i conti-
nui movimenti della mia moto
erano dovuti all’utilizzo della
dura posteriore: l’asfalto era
troppo freddo, la gomma fati-
cava a entrare in temperatura.
Ma ho voluto provarla, perché
se qui esce il sole, l’aria si scalda
molto: è un’opzione da tenere
in considerazione».
Sotto controllo
Ecco, Marc dà sempre la sensa-
zione di avere sempre la situa-
zione perfettamente sotto con-
seconda dell’avversario che hai
di fronte. Ma solo dopo il warm
up della domenica mattina de-
cidi che tattica adottare: scap-
pare subito non è la mia prefe-
rita, ma se ce la fai, prendi me-
no rischi» commenta i successi
in solitario. Marquez trasmette
sicurezza: uno così diventa
sempre più complicato da bat-
tere. Specie a parità di moto.
«Credo che Lorenzo abbia fini-
to il suo apprendistato con la
Honda: gli manca un po’ di co-
stanza, ma la velocità c’è» dice
sul compagno di squadra, che
per il momento non teme.

1
Nel cerchio la catena per terra a
fianco della moto; 4) Il 9 volte
iridato si piega per comprendere
che cosa sia accaduto MILAGRO AFP IPP
40; 6. Vietti (Ita-Ktm) 36; 7. Migno (Ita-
Ktm) 29; 8. D. Binder (S.Af.-Ktm) 26;
9. Arbolino (Ita-Honda) 26; 10.
Rodrigo (Arg-Honda) 24; 17. Foggia
(Ita-Ktm) 4; 21. Fenati (Ita-Honda) 7.
sempre tanta emozione: salva-
taggi pazzeschi, moto di traver-
so in entrata di curva, sobbalzi
evidenti sui cordoli, pieghe da
trollo. E, come ha fatto nelle ul- © RIPRODUZIONE RISERVATA
time gare, è capace di cambiare
strategia per adattarsi alle cir-
costanze. «A volte lo devi fare, a s TEMPO DI LETTURA 2’42”

LE ALTRE CLASSI L’INDISCREZIONE

MOTO 2 LE L IBERE MOTO3 LE LIBERE

1 B. BINDER KTM 1'36"551

MEDIA 156 KM/H
1 OGURA HONDA 1'42"147
MEDIA 147,4 KM/H
Ben 24 cadute in Moto2 e Moto3 Superbike senza più Dorna
2 GARDNER KALEX
3 BALDASSARRI KALEX
1'36"600
1'36"668
2
3
ANTONELLI
SUZUKI
HONDA
HONDA
1'42"263
1'42"460
Bene il team Sic58 e Baldassarri Viegas (Fmi): «È il piano»
4 FERNANDEZ KALEX 1'36"687 4 MIGNO KTM 1'42"465 ● LE MANS — (g.z.) Tante le squadra di altissimo livello. In ● Dorna sta per lasciare la diritti, che aveva affidato la
5 PASINI KALEX 1'36"694 5 ARENAS KTM 1'42"482 cadute nelle classi minori: ben Francia sono tanti i piloti gestione del Mondiale gestione operativa del
6 SCHROTTER KALEX 1'36"754 6 ARBOLINO HONDA 1'42"493 24 tra Moto3 e Moto2. italiani che vanno forte: in Superbike? La bomba arriva campionato ai precedenti
7 LOCATELLI KALEX 1'36"762 7 CANET KTM 1'42"508 Fortunatamente senza totale 6 nei primi 14, quelli dalla Polonia e a parlarne è proprietari, cioè i fratelli
8 CORSI KALEX 1'36"834 8 RODRIGO HONDA 1'42"554 conseguenze: anzi, alcuni piloti potenzialmente già in Q2, stato Jorge Viegas, il neo Maurizio e Paolo Flammini.
9 A. MARQUEZ KALEX 1'36"841 9 FERNANDEZ KTM 1'42"620 hanno ottenuto il proprio compreso Romano Fenati, presidente della Federazione Viegas ha parlato in una
10 BASTIANINI KALEX 1'36"858 10 FOGGIA KTM 1'42"686 miglior crono dopo una costretto a saltare la parte motociclistica internazionale. intervista a Prawda Moto,
11 BULEGA KALEX 1'36"972 11 MASAKI KTM 1'42"688 scivolata. Come Niccolò finale del turno per una caduta «Non è giusto che Dorna sia testata polacca attiva su
12 BENDSNEYDER NTS 1'37"101 12 DALLA PORTA HONDA 1'42"691 Antonelli, secondo tra il che ha richiesto accertamenti promoter di MotoGP e youtube. «Ci sono ragioni
13 MARTIN KTM 1'37"140 13 TOBA HONDA 1'42"797 sorprendente Ai Ogura e il (niente di rotto). In Moto2 il più Superbike, abbiamo un piano storiche ben precise per cui
14 VIERGE KALEX 1'37"141 14 FENATI HONDA 1'42"835 compagno di squadra Tatsuki veloce è Brad Binder, 49 per cambiare le cose». Una Dorna si è trovata a dover
15 LOWES KALEX 1'37"861 15 SASAKI HONDA 1'42"919 Suzuki. Per il team Sic58 di millesimi più rapido di Remy dichiarazione clamorosa, che gestire anche la Superbike», ha
16 NAVARRO SPEED UP 1'37"232 16 MASIA KTM 1'42"934 Paolo Simoncelli una bella Gardner e 117 di Lorenzo lascia intendere che il detto alludendo (senza farne
17 LUTHI KALEX 1'37"247 17 RAMIREZ HONDA 1'42"940 conferma dopo la doppietta di Baldassarri. Bene pure Mattia disimpegno della multinazionale cenno) ai cattivi risultati di
18 MARINI KALEX 1'37"315 18 SALAC KTM 1'43"005 Jerez: Antonelli e Suzuki non Pasini: alla terza squadra spagnola sia già tracciato. gestione del passato. «Neanche
19 LECUONA KTM 1'37"319 19 D.BINDER KTM 1'43"060 avevano primeggiato in differente in tre GP, Mattia ha Dorna appartiene al fondo Dorna è molto soddisfatta della
20 CHANTRA KALEX 1'37"381 20 MCPHEE HONDA 1'43"084 Spagna per chissà quale portato la Kalex d’investimento Bridgepoint e situazione attuale, la Superbike
21 DI GIANNANTO SPEED UP 1'37"488 21 VIETTI KTM 1'43"134 combinazione fortuita, ma dell’infortunato Pawi al 5o ha rilevato la gestione del non deve essere una divisione
22 NAGASHIMA KALEX 1'37"653 22 LOPEZ HONDA 1'43"172 perché sono veloci, forti, posto, 7o Locatelli, primo in FP1 . Mondiale Sbk nell’ottobre 2012. del gestore della MotoGP».
26 MANZI MV AGUSTA 1'38"148 23 KORNFEIL KTM 1'43"212 hanno un’ottima moto e una © RIPRODUZIONE RISERVATA In precedenza il promoter era Paolo Gozzi
28 BEZZECCHI KTM 1'38"529 26 L.ROSSI HONDA 1'43"459 Infront, gigante svizzero dei © RIPRODUZIONE RISERVATA
50 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

Moto/LA STORIA
Bonetti che mito
È il primo italiano
a vincere dal 1929
Il 42enne bergamasco sbanca con una
Paton in prestito la North West 200
di Giovanni Cortinovis - PORTRUSH (IRLANDA DEL NORD)
L
a prima volta non si
scorda mai, specie
per un Paese dalla
grande tradizione
motociclistica come
l’Italia. Stefano Bonetti, 42enne
meccanico di Castro, comune
bergamasco confinante con la
Lovere di Giacomo Agostini, ha
iniziato a intuirlo nelle ultime
ore, dopo aver vinto giovedì sera
la Supertwin alla North West
200 in sella alla Paton: è il primo
italiano a vincere questa gara
stradale che si svolge dal 1929.
La fuga
Ci è riuscito in sella alla Paton
prestatagli da un collezionista
(Vittorio Salerio) e messa a pun-
to da lui stesso con l’aiuto di
amici, del fratello e di un solo
professionista, il responsabile
delle sospensioni. Un successo
meritato, come dimostrano gli
oltre tre giri al comando di que-
sta gara al confine settentriona-
le dell’Irlanda del Nord tra le
cittadine di Portrush, Port-
stewart e Coleraine. Malgrado
una brutta partenza, con il pas-
saggio alla prima curva in setti-
ma posizione, Bonetti nell’arco
di un giro (da 14,4 km l’uno) e
mezzo si è portato al comando.
Al 3° giro ha allungato sui rivali,
ma all’ultima tornata Jamie
Coward si è rifatto sotto. Il bri-
tannico ha infilato Bonny che
però ha reagito alla staccata
successiva, guadagnandosi una
meritata vittoria: «Sapevo che
S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 51
Supertwin
Stefano Bonetti,
42 anni,
di Castro (Bg)
sulla Paton
per le strade
dell’Irlanda
del Nord
HA DETTO
Come mi
sento?
Sono più
se fossi riuscito a passarlo in 1937 in classe 250 con la Moto
contento
quel punto poi con la chicane e
le curve successive sarei riuscito
Una pista di 14 chilometri Guzzi mentre il bergamasco si
impose alle porte di Belfast nel che se
ad allungare, come poi è stato». 1950 in 125 con la Mondial. avessi
Sulle strade dell’Ulster Il circuito del North West vinto
I tre apripista è lungo 14.436 metri. Otto le corse, due per ogni L’incidente nel 2012 alla
categoria: Supersport, Superstock, Supersport e
Bonetti ha interrotto una serie
Supertwin. Tre al giovedì le restanti oggi
Alla NW200 Bonetti vantava co- lotteria
di 11 vittorie consecutive della me miglior piazzamento il 5°
Kawasaki in questa classe: la posto del 2012 nella Superstock.
Partenza/
grande giornata della Paton è arrivo Sei mesi dopo fu però vittima di
stata completata dal 4°, 5°, 6° e 8° un grave incidente a Macao:
posto delle altre verdone. Que- Curva schianto contro un muro di
ste moto sono progettate e co- Metropole gomme a 180 km/h per un gua- Dopo quel
struite alle porte di Milano da sto e intervento di 19 ore per ri- sorpasso
SC-Project, proprietaria del Curva durgli le fratture a gambe e decisivo,
marchio dal 2016 e produttore York schiena. La sua carriera sem-
sapevo che
di scarichi per le Honda Moto- brava finita, ma 8 mesi dopo era
GP. La favola del motociclismo già in sella, incapace di resistere sarei
Mather’s
italiano è completata dal 6° po- Chicane al fascino delle gare stradali: riuscito ad
sto dell’esordiente Francesco una scelta che gli ha regalato 10 allungare,
Curinga, anch’egli su Paton. titoli italiani Velocità in salita e 2 come poi è
IRLANDA DEL NORD
Tornando a Bonetti, il suo nome Europei. Ma il trionfo alla North stato
merita di essere accostato a Portrush West 200 li supera tutti: «Come
Curva Rotonda
Omobono Tenni e Carlo Ubbia- Ulster Ballysally mi sento? Sono più contento In trionfo
li, primi italiani a vincere le al- University che se avessi vinto alla lotteria». Stefano Bonetti
tre due iconiche gare stradali © RIPRODUZIONE RISERVATA
britanniche, il Tourist Trophy e
l’Ulster GP: il Diavolo Nero
trionfò sull’Isola di Man nel RCS s TEMPO DI LETTURA 2’29”
 52 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

Tennis/INTERNAZIONALI BNL A ROMA

#

È sempre il principe d
Argentino
Diego Schwartzman, 26 anni,
n. 24 al mondo: ha vinto il
LA PENSIAMO torneo di Istanbul nel 2016 e
COSÌ quello di Rio nel 2018, sempre
sulla terra GETTY
di Paolo Bertolucci
Spagnolo
Rafael Nadal, 32 anni,
numero 2 al mondo, 17 Slam
vinti. Agli Internazionali ha
trionfato 8 volte, perdendo
in finale nel 2011 e 2014 AP

Solidità
Tsitsipas
Può battere
chiunque

N
on può più essere
considerata una
sorpresa la
costante presenza
di Stefanos Tsitsipas tra i
migliori quattro di un
Masters 1000: l’avrei
considerato favorito contro
Federer anche se Roger
fosse sceso in campo. Molti
Next Gen promettevano un
sacco, però al momento
continuano a essere un
biglietto della lotteria. Il
greco, invece, nonostante i
vent’anni e un fisico ancora
da completare, continua a
collezionare gli scalpi più
prestigiosi e a scalare con
decisione il ranking.
Guardando indietro, forse,
non era neppure il primo
della lista della sua

Nadal è un rullo I
generazione, ma questo lo l destino dei feno- diventano così quattro (e 11 in
ha aiutato a muoversi meni si accompagna totale agli Internazionali) e
nell’ombra e a lavorare in al peso del loro non serve un mago dei conti
tranquillità per rafforzare enorme blasone. per accorgersi che il satanasso
e incrementare il bagaglio Schiacciato dalla maiorchino è a due partite dal

«Sono in crescita»
tecnico. Che adesso è propria grandezza di signore nono trionfo romano. In finale,
quello di un giocatore indiscusso della terra, Nadal si poi, potrebbe trovare la sua ne-
completo, con una è presentato a Roma accompa- mesi, Novak Djokovic, per
presenza da fondo gnato da venti di sofferenza: l’episodio numero 54 di una ri-
equilibrata e ficcante grazie nessun torneo vinto dall’ago- valità ferocissima: il serbo pie-

a due fondamentali di
rilievo, in particolare lo
stilisticamente splendido
rovescio a una mano. La
buona varietà degli schemi,
la ricerca degli angoli e la
propensione alla rete
quando serve dipingono un
quadro assai interessante,
cui manca soltanto una
seconda palla di servizio di
livello. Non è ancora da
Slam, ma Stefanos in un
E che Schwartzman
Rafa liquida Verdasco, è in semifinale
contro Tsitsipas. L’argentino (n. 24)
sfida Djokovic, che dopo una battaglia
sto 2018 e soprattutto l’inattesa
siccità nella stagione sul rosso
europea, per solito mare di pe-
sca abbondante. Insomma, tre
semifinali di fila tra Montecar-
lo, Barcellona e Madrid, che fa-
rebbero la felicità di qualsiasi
umano, per l’extraterrestre so-
no un’ombra ingombrante. E
allora Rafa come ti risponde
alla crisetta di primavera? La-
sciando fin qui sei game in tre
partite agli straniti rivali incro-
ga Del Potro in 3 ore annullan-
dogli due match point nel tie
break del secondo set. Nadal
resta attaccato al match contro
Verdasco con l’orgoglio del
campione, recupera il break
iniziale, annulla tre palle break
sanguinose nel nono game del
primo set e in quello successi-
vo, da solito rapace, sfrutta il
primo passaggio a vuoto dello
sciagurato Fernando. Game
over. Perché se concedi di rie-

notturna di 3 ore piega Del Potro

torneo di una settimana e ciati al Foro Italico. Se questo è mergere al più grande guerrie-
in una partita secca può un uomo in affanno... ro della storia tennistica, poi
battere chiunque. saranno disastri. Sei a zero e
© RIPRODUZIONE RISERVATA Sensazioni uniche passerella nadaliana: «È stato
di Riccardo Crivelli - - ROMA Le semifinali di fila da aprile un primo set molto difficile,
 S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 53
#

del Foro
Il forfeit

Federer, sono dolori

«Spero di ritornare»
Infortunio alla gamba destra: «Roma tra le mie favorite»
K.o. pure la Osaka. Fognini si scusa col direttore del torneo
NUMERO di Elisabetta Esposito - ROMA

0 L
a notizia si diffonde
poco prima di pran-
zo, un paio d’ore do-
po il forfait della
Osaka. Ma fa più ma-
le. Roger Federer si ritira dagli
Internazionali d’Italia. Ha un
A secco
problema alla gamba destra e
Un 2019 senza tornei vinti per Nadal:
dopo i due match di giovedì ha
k.o. in finale a Melbourne, agli ottavi
deciso di non rischiare. «Sono
ad Acapulco, in semifinale a Indian
molto dispiaciuto di non essere
Wells, Montecarlo, Barcellona, Madrid
in grado di scendere in campo –
si legge nel comunicato – non
sono fisicamente al 100% e do-
po essermi consultato con il
mio team abbiamo deciso che
sarebbe stato meglio non gioca-
re. Roma è sempre stata una
delle mie città preferite, spero di
tornare il prossimo anno».
Spera. E con lui spera il pubbli-
co che anche ieri era arrivato al
Foro Italico per rendere omag-
gio al suo Re. La delusione è tan-
ta, ma stavolta — al contrario di
giovedì, quando era finita a in-
sulti e spintoni — non c’è nessu-
no con cui prendersela. Roger
chiede scusa anche su Twitter,
ringraziando i fan per l’affetto, e
Il re Roger Federer, 37 anni. Non
ha mai vinto gli Internazionali d’Italia:
per lui quattro finali perse AFP
va spiegato di essere venuto
perché aveva «bisogno di gio-
care». Quindi ben venga Roma,
ma senza esagerare. Soprattutto
con Parigi alle porte...
La numero uno
E un ragionamento simile deve
averlo fatto pure Naomi Osaka.
La numero uno del mondo si è
ritirata prima del match con
Kiki Bertens per un problema
alla mano: «Mi sono svegliata e
allenarmi, ma giocare non era
possibile. Mi dispiace per la
gente che ha fatto un gran tifo
per me, avrei voluto ripagarla
scendendo ancora in campo».
Le scuse di Fabio
In questo strano venerdì 17 arri-
vano però le scuse di Fognini a
Sergio Palmieri, il direttore del
torneo. Il campione di Arma di
Taggia, dopo la sconfitta con
Tsitsipas, l’aveva infatti invitato
con toni e modi durissimi a farsi
da parte per come aveva gestito
lo stop per pioggia. Ieri, con un
messaggio su Instagram, è tor-
nato sui suoi passi: «Quando si
è mossi da un sentimento forte,
capita di esprimere un concetto
in maniera sbagliata. Ieri sera
ero scosso e mi sono lasciato an-
dare a dichiarazioni troppo for-
ti. Caro Sergio, ti chiedo scusa.
Sono consapevole dell’enorme
lavoro che hai fatto in tutti que-
sti anni di direzione del torneo
che più amo al mondo. Ci vedia-
mo l’anno prossimo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

viene perdonato. Del resto la non riuscivo a muovere il polli-

sua presenza era stata decisa al-
l’ultimo e lo stesso Federer ave-
ce. Non mi era mai capitato
niente del genere, ho provato ad s TEMPO DI LETTURA 1’58”

uno dei primi set che sono
davvero felice di aver vinto. Ho
avuto belle sensazioni durante
l’intera partita. Ho fatto bene
un sacco di cose, una bella vit-
toria».
Esame di greco
E così tra pioggia (prevista co-
piosa anche per il weekend),
lamenti, gente che va e gente
che viene, Rafa non tradisce
mai le consegne: «Il doppio
turno? È così che funziona a
volte, può succedere in condi-
zioni outdoor. L’aspetto positi-
vo è che le mie sensazioni nel-
l’ultimo mese sono progressi-
vamente migliori. Ogni match
vinto è un’iniezione di fiducia
e soprattutto stavolta avrò fi-
nalmente tempo per riposarmi
e fare una cena dignitosa dopo
troppi giorni di room service».
Nello sterminato elenco delle
in difficoltà a sorpresa, soprat-
tutto se è della Next Gen, sta a
pagina uno. Ecco perché l’esa-
me odierno contro Tsitsipas,
vincitore dello scontro di una
settimana fa a Madrid, sarà av-
volto dell’atmosfera della cor-
rida. «Se non gioco bene, con
Stefanos perdo. Non sono sor-
preso della sua ascesa, forse è
perfino in anticipo».
Piccolo è bello
L’Apollo ateniese del resto non
è più un intruso in un consesso
reale, che invece appartiene un
po’ meno al «Peque» (dimi-
nutivo di pequeno, piccolo)
Schwartzman, la vera sorpresa
del torneo insieme ai suoi 170
centimetri che ne fanno il più
giocatore basso nella top 100.
L’argentino di radici tedesche
(il suo nome ovviamente è un
omaggio a Maradona), che
mano fuori dai tornei, non ha
ancora perso un set e ormai è
diventato il padrone della
Grand Stand Arena, dove alla
solita torcida albiceleste si è
aggiunto il calore dei tifosi ita-
liani. Per la prima volta appro-
da a una semifinale Masters
1000, dimostrando che la de-
terminazione, l’applicazione e
la volontà possono compensa-
re un fisico più che normale.
Che messaggio per l’australia-
no Nick Kyrgios, il troppo esu-
berante lanciatore di sedie:
l’Atp nel frattempo lo ha mul-
tato di 20.000 euro per la sce-
nata di giovedì contro Ruud,
che si aggiungono all’azzera-
mento del premio in denaro
(33.635 euro) e dell’hospitality
per una stangata da più di cin-
quantamila bigliettoni. La mi-
sura è colma.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

doti di Nadal, la capacità di al- mamma Silvana mandava in

zare il livello contro un avver-
sario che lo ha appena messo
giro per il mondo da ragazzino
vendendo braccialetti fatti a s TEMPO DI LETTURA 3’05”

L A G U I D A

Azarenka battuta in tre set da Pliskova

Oggi il via alle 12 con Bertens-Konta
● Internazionali Bnl d’Italia.
Uomini, quarti: Schwartzman
(Arg) b. Nishikori (Giap) 6-4 6-2;
Tsitsipas (Gre) b. Federer (Svi) rit;
Nadal (Spa) b. Verdasco (Spa) 6-4
6-0; Djokovic (Ser) b. Del Potro
(Arg) 4-6 7-6 6-4
● Donne, Bertens (Ola) b. Osaka
(Giap) rit; Konta (Gb) b.
Vondrousova (R.Cec) 6-3 3-6 6-1;
Pliskova (Cec) b. Azarenka (Bie) 6-
7 (5) 6-2 6-2; Sakkari b. Mladenovic
(Fra) 5-7 6-3 6-0.
● Oggi Centrale dalle 12: Bertens
c. Konta; non prima delle 14.30
Tsitsipas c. Nadal; dalle 17 Pliskova
c. Sakkari; n.p. delle 10 Djokovic o
Del Potro c. Schwartzman. Tifoso Il calciatore della Lazio, l’argentino Carlos Joaquin Correa e la
● Tv: SuperTennis, tv8, Sky. fidanzata Desire Cordero, tifano per Schwartzman contro Nishikori LAPRESSE
54 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

IN COLLABORAZIONE CON

Tennis/INTERNAZIONALI BNL A ROMA
È Magna Grecia
Dopo Tsitsipas
arriva Sakkari
Amici, entrambi in semifinale
Maria: «Siamo duri da battere»
di Federica Cocchi - ROMA
L
a Grecia conquista
Roma con i suoi nu-
meri uno del tennis.
Stefanos Tsitsipas e
Maria Sakkari sono i
primi semifinalisti greci della
storia degli Internazionali. Lui,
campione Next Gen a 20 anni
già numero 7 al mondo, ha
sfruttato il ritiro di Roger Fede-
rer. Maria ha superato in tre set
Kiki Mladenovic. Un momento
d’oro in uno sport che non fa
certo parte della tradizione elle-
nica. Una bella lotta, quella di
Maria, che poche settimane fa
ha anche conquistato il primo
titolo Wta della carriera a 11 an-
ni di distanza dall’ultimo suc-
cesso greco in un torneo fem-
minile. L’ultima connazionale a
fare bene sul circuito era stata
Eleni Daniilidou, che tra il 2002
e il 2008 aveva collezionato cin-
que titoli Wta.
Figli d’arte
Sakkari e Tsitsipas arrivano da
famiglie di sportivi. Lei è la fi-
L’altro torneo
Tpra Challenge,
il sogno è per 220
Finali al Foro Italico
Si chiude il circuito Gazzetta-Fit che ha
coinvolto 11.000 amatori. In palio 7 titoli,
domani l’epilogo a pochi passi dai campioni
di Cristian Sonzogni
E
rano partiti in 11.000
per un’avventura che
ti porta in un mondo
parallelo, da dilet-
tante ma con un trat-
tamento da professionista. E
adesso che si gioca la fase finale
a Roma, con il Foro Italico e i
campioni a due passi, il sogno
diventa sempre più reale. Il Cir-
cuito Gazzetta Fit-Tpra Chal-
lenge ha dato il via alle sfide de-
cisive della stagione, sui campi
in terra battuta del circolo Play
Pisana: 220 giocatori prove-
nienti da tutta Italia si affronta-
no per i sette titoli in palio, ma
soprattutto si incontrano per tre
giornate di immersione totale
nello sport che amano. Ieri dalle
Sogno Alcuni partecipanti alla fase finale di Gazzetta Fit-Tpra Challenge
glia di Angeliki Kannellopou-
lou, giocatrice tra le prime 50 al
mondo negli Anni 80, lui è figlio
di Apostolos e Julya Salnikova,
entrambi ex tennisti. Mamma
Tsitsipas, figlia di un olimpioni-
co di calcio con l’Urss a Mel-
bourne 1956, è stata anche na-
zionale sovietica, mentre Apo-
stolos è rimasto a livello Itf. En-
trambi facevano i maestri al
circolo di Vouliagmeni, perife-
ria ricca di Atene, e presto han-
no messo in mano la racchetta
ai quattro figli. Opposta la storia
della Sakkari, la cui madre in-
vece ha cercato fino all’ultimo
di tenere lontana dal circuito.
Fortunatamente il piano non è
andato a buon fine e adesso la
Grecia si trova protagonista del
tennis mondiale. Fieri e lottato-
ri, lo ha dimostrato Maria ieri:
«Siamo un popolo molto parti-
colare, sappiamo essere duris-
simi da battere». Ora se la vedrà
con Karolina Pliskova, ex nu-
mero 1 al mondo, che ieri ha su-
perato la Azarenka e in finale
12 i primi incontri, oggi si entra
nel vivo con un programma fit-
tissimo che va dalle 9 alle 19.
Mentre domani, per semifinali
e finali, ci si trasferisce in quel
Foro Italico che è culla degli In-
ternazionali, spalla a spalla con
i pro. Una sensazione che, da
sola vale il viaggio per arrivare
sin qui.Le sette categorie sono
Open maschile e femminile, li-
mit 45 e limit 65, oltre ai doppi:
maschile, femminile e misto.
Ma al di là dei nomi che reste-
ranno nell’albo d’oro, ci sarà per
ognuno dei 220 protagonisti un
ricordo da portare a casa e man-
tenere vivo tra i più belli della
propria vita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 55
HA DETTO
Con noi il
tennis è
diventato il
terzo sport
in Grecia,
ma battere
calcio e
basket sarà
Insieme dura
Stefanos
Tsitsipas, 20 Sakkari
anni, numero 7 sul suo sport
al mondo con 4
tornei vinti, e
Maria Sakkari,
23 anni,
39esima nel
ranking Wta, Stefanos, io
un torneo vinto e altri
in carriera
sportivi
ANSA/GETTY
stiamo
potrebbe giocare il rematch del- Federer e Bencic e gli Usa di Se- due ha mai confermato. Intanto riportando
la finale di Rabat, dove ha vinto rena e Frances Tiafoe. L’obietti- il sogno è di rappresentare la il sorriso a
contro Johanna Konta. Si repli- vo, per entrambi, è aiutare a far Grecia a Tokyo puntando a una chi soffre
ca anche per Stefanos, che oggi crescere il tennis nel loro paese: medaglia olimpica: «Siamo fe- da tanti
trova un Nadal assatanato di ri- «Siamo riusciti a farlo diventa- lici di quello che stiamo facendo anni
vincita dopo il k.o. di Madrid. re il terzo sport più importante a — ha detto la ragazza di origini
livello nazionale - ha detto Ma- spartane —. Io, Stefanos e qual- Sakkari
Amici ria -, anche se sarà molto diffi- che altro sportivo stiamo ripor- sul suo ruolo
Stefanos e Maria, 24 anni lei e 20 cile avvicinare la fama di calcio tando il sorriso alla gente che
lui, sono anche grandi amici. Si e basket». I due capitani della soffre da tanti anni. Questa è già
conoscono da anni, e a gennaio Magna Grecia della racchetta si una bellissima vittoria».
hanno giocato insieme la Hop- frequentano con le rispettive fa- © RIPRODUZIONE RISERVATA
man Cup a Perth. Un esordio col miglie durante i tornei, si parla
botto, considerato che la coppia
è riuscita a battere la Svizzera di
anche di qualcosa di più di
un’amicizia, ma nessuno dei s TEMPO DI LETTURA 2’29”
56 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
 S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 57

Terzo tempo/TUTTO LO SPORT

#

Boxe: Mondiale a Brooklyn

News
Il solito Wilder NBA

Warriors a Portland
«Uccidere 2-0 ma Durant è out
il mio rivale? ● Riprende stanotte alle 3 italiane da
Portland la finale di Western Conference:
Golden State è avanti 2-0, col 114-111 di

Sul ring si può»

gara-2 sigillato da una palla recuperata di
Andre Iguodala su Damian Lillard a 3”
dalla fine. I Warriors saranno ancora senza
Kevin Durant, fermo almeno per le
Il re dei massimi Wbc contro prossime 3 partite per lo stiramento al
polpaccio destro che Steve Kerr ha definito
Breazeale, che replica: «Lo «più grave di quanto pensassimo»: il
miglior realizzatore dei playoff fa
riempirò di botte». In tv su Dazn progressi, ma non è ancora pronto ad
allenarsi sul campo. DeMarcus Cousins
di Massimo Lopes Pegna - CORRISPONDENTE DA NEW YORK (USA) pare più vicino di lui al rientro: entrambi
verranno rivalutati giovedì. Portland gioca

Q
uando apre bocca
fa persino più
male che con i
pugni, con i quali
ha spedito al tap-
peto 39 dei suoi sfidanti in
40 vittorie (in 19 occasioni
entro il 1° round). Deontay
Wilder, campione imbattu-
to del Wbc dei massimi da
quasi due anni e mezzo (un
solo pari, nell’ultimo match
contro Tyson Fury), è padre
di sette figli che adora, ma
dice cose raccapriccianti. E
non è la prima volta.
Legale
Sullo sfidante Dominic Bre-
azeale (20 successi e una
sconfitta contro Anthony
Joshua), che affronta sta-
notte (diretta su Dazn alle 3)
al Barclays Center di Broo-
un uomo ed essere pagato: è
legale. Perché non dovrei usa-
re il diritto di farlo?». Non è la
prima volta che si spinge fino a
questo punto. Qualche tempo
fa disse: «Spero un giorno di
avere un morto nel mio re-
cord». Allora, capì di aver su-
perato il limite e si scusò. Sta-
volta lo ha ammonito pubbli-
camente il presidente del Wbc,
Mauricio Sulaiman: «Conosco
Wilder da molto tempo e so
che queste frasi non sono da
lui. Comunque sono contrarie
all’etica della nostra organiz-
zazione e ci sarà un’udienza in
merito».
Botta e risposta
Wilder ha rincarato la dose:
«Voglio fare del male a Domi-
nic. È meglio che i suoi fami-
liari gli stiano vicino in queste
O Un pari stampa, Breazeale non è sem-
Deontay Wilder, brato intimorito e ha riposto
33 anni, per le rime: «Deontay non sa
americano, è ciò che gli aspetta: è di fronte
imbattuto in 41 alla prova più dura della sua
match con 40 vita. Gliene darò così tante che
vittorie (20 k.o.) non potrà mai più mettere i
e un pari contro guantoni».
Fury (Gb). E’ il
campione dei Vecchi rancori
massimi Wbc AFP È un’acredine che ha radici nel
passato. Nel febbraio 2017, do-
po una serata in Alabama (casa
di Deontay) in cui avevano
combattuto entrambi e vinto i
loro match, il fratello di Wil-
der, Marsellos, aggredì Breaze-
la prima sfida casalinga della serie sapendo
di non poter più sbagliare: «Il nostro
pubblico non vede una finale di
conference da 19 anni: mi aspetto che si
faccia sentire» ha detto CJ McCollum. I
Blazers non possono più sbagliare.
rono arresti, ma da allora fra i
due non corre buon sangue.
«È un po’ di tempo che dob-
biamo regolare dei conti io e
Dominic. E’ lui che mi ha chie-
sto di affrontami e adesso rice-
verà la giusta punizione. Del
resto, lo dice pure la Bibbia»,
ha ribadito il campione. Però
Wilder è capace di dire anche
cose meno feroci: «Nella boxe
quando metti i guantoni devi
girare l’interruttore: da chi sei
davvero al più efferato degli
assassini. Ma io sono prima di
tutto un papà, poi un pugile».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

klyn, è andato giù in modo
cruento: «Questo è l’unico
sport in cui puoi uccidere
ore, perché dopo il match non
sarà più in grado di parlare».
Nel corso della conferenza
ale nella lobby dell’hotel dove i
due clan pernottavano. Fu
chiamata la polizia, non ci fu- s TEMPO DI LETTURA 2’58”
Recupero Andre Iguodala ha deciso gara-2 così AP

RUGBY

LA FOTO
DEL GIORNO
Indy da brividi
Dopo Alonso
sbatte Kaiser
● Per correre a Indianapolis
serve coraggio. Dopo
Fernando Alonso, finito a
muro nella prima giornata di
prove della 500 Miglia, e il
messicano Patricio O’Ward
volare a 360 km/h contro le
barriere senza conseguenze,
ieri è toccato a Kyle Kaiser
che ha visto la pista a testa
in giù. Oggi via alle qualifiche,
domani si decide la pole. E il
26 a guidare la “pace car”
sarà Dale Earnhardt Jr.
Atletica Varie
Diamond League a Shanghai Nasce la «Coop per lo sport»
Samba-Benjamin nei 400 hs Grande festa a Cassano d’Adda
Finale Calvisano-Rovigo
In trasferta 1500 polesani
● Si assegna lo scudetto n. 89: alle 17.45 a
Calvisano (diretta RaiSport), i bresciani
sfidano Rovigo nella quinta finale tra le due
squadre nelle ultime sei stagioni. Attesi
almeno 1500 tifosi dal Polesine.
Per le semifinali di Pro 14, ieri Glasgow-
Ulster 50-20. L’altra finalista uscirà dalla
sfida di oggi tra Leinster e Munster (ore
15.30, dir. Dazn). Finale il 25 maggio al
Celtic Park di Glasgow. Oggi anche il
playoff per la Champions, Ospreys-Scarlets.
GOLF
Pga, Molinari rimonta
Tiger non supera il taglio
Gazzetta.it ● Chicco sì, Tiger no. Ma il Pga
Sul nostro sito Championship, il secondo major
ogni giorno stagionale è sempre il regno di Brooks
notizie, video e Koepka, statunitense che entra nella
servizi su tutti storia chiudendo i primi due giri in 128
gli sport. Oggi la colpi, punteggio più basso di sempre
diretta, servizi e
videointerviste
dopo le prime 36 buche di un Major.
Molinari dopo il 72 del round inaugurale
da Berlino per risale con un giro da 68, 2 sotto il par. Va
le finali di
Champions
peggio a Woods: dopo il 72 di giovedì ha
chiuso in 73 colpi, 3 sopra il par, e non si
League di volley è guadagnato il weekend.

di a.b. di Davide Marostica

IPPICA

S D
i sfidano per la
prima volta. E
promettono scin-
tille. È il confron-
to nei 400 hs tra
Abderrahman Samba e Rai
Benjamin, secondo e terzo
nella lista mondiale all-time
(46”98 e 47”02), il piatto for-
te del meeting di Shanghai,
seconda tappa di Diamond
League (diretta Sky Sport
Arena ore 13). Il qatarino, tre
settimane fa, ha già corso in
47”51, lo statunitense pochi
giorni prima i piani in 44”31.
«L’anno scorso – dice Samba –
ho cominciato in 47”9 e chiuso
in 46”9, vuol dire che nel 2019
posso arrivare a 46”5. Intanto,
qui, voglio far meglio che al de-
butto». Tra i tanti temi, i 100
con Colemen, Lyles, Prescod e
Su Bingtian, i 200 con De Grasse
(non Guliyev, presente, ma in-
fluenzato), i 400 con Kerley e
Gardiner, l’alto con diversi big e
il ritorno di Bondarenko, il lun-
go con Manyonga e tra le donne,
su tutto, la sfida tra Naser e la
McLaughlin, alla prima nel cir-
cuito (più la Swiety), sui 400.
ue giorni di sport e
divertimento all’in-
segna del rispetto,
dell’educazione e
della condivisione.
Nasce con questi auspici «Co-
op per lo Sport», l’iniziativa
promossa da Coop Lombardia
in collaborazione col Coni che
animerà con una vera e pro-
pria festa di sport le giornate
dell’1 e 2 giugno presso il Cen-
tro sportivo Giacinto Facchetti
di Cassano D’Adda (Mi). Tren-
ta associazioni sportive del
territorio lombardo soster-
ranno l’educazione dei giova-
ni attraverso la pratica di di- Dettori sbanca York
verse discipline sportive tra Modena, c’è il Giovanardi
cui calcio, pallavolo, hockey,
rugby e pattinaggio. ● (lu.migl.) Nel meeting di York quarto colpo
«Lo sport è una grande possi- di Frankie Dettori, nella Yorkshire Cup (gr.
bilità di crescita, di unione e 2) con Stradivarius. Oggi trotto a Modena
condivisione. Nello sport i ra- (ore 14.25) e recupero, meteo permettendo,
gazzi sono liberi di giocare e del Giovanardi e del Cacciari-Filly. Ritirato
tirano fuori il loro carattere Alchemist Bi (maschi) e le femmine A
imparando le regole e il ri- Sexygirl Par e Arrow Wf. Ale Gocciadoro,
spetto»sono le parole del ca- impegnato in Svezia, sostituito da Roberto
pitano della nazionale ma- Vecchione a bordo di Amber Prad.
schile di volley Ivan Zaytsev ANCHE Tr. Aversa (15.30); Roma (15.45, TQQ
presente al lancio dell’inizia- – consigliamo: 8-6-16-14-9-6). Gal. Siracusa
tiva. (15.20); Milano (15.35)
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903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca
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Volley/A BERLINO
Piccinini
L ’ I N T E R V I S T A
«HO 40 ANNI
MA MI SEMBRA
LA PRIMA VOLTA»
Oggi (inizio ore 16) il derby Conegliano-Novara assegna
la Champions. Francesca cerca il 7° trionfo: «Il volley
mi ha reso migliore. Piaccio agli uomini e... alle donne»
di Gian Luca Pasini e Davide Romani - INVIATI A BERLINO (GERMANIA)
H
all dell’albergo nel cuore di Berli-
no, telecamere e taccuini sono
ancora per lei. Francesca Piccini-
ni, schiacciatrice di Novara, ha
già in tasca sei Champions Lea-
gue vinte in epoche storiche mol-
to diverse. Più in alto di lei c’è so-
lo Fabio Vullo (un altro toscano, a
quota 7) e poi l’immensa Irina Ki-
rillova, palleggiatrice prima del-
l’Urss e poi della Croazia (è a 8).
3 Francesca, si ricorda la prima
volta che ha vinto una Cham-
pions?
(Ci pensa un po’) «Non mi ricor-
do, forse in Turchia, può essere?
O in Russia, dovrei chiedere a
mio padre. No davvero, è passato
troppo tempo (era Bursa, in Tur-
chia, nel 2000, Francesca giocava
con Bergamo, n.d.r.)».
3 O forse ne ha vinte troppe... E
com’è?
«L’emozione è come la prima,
anche se ho qualche anno in più.
Ma sento tutto come la prima vol-
ta».
3 Prima con Bergamo, poi con
Casalmaggiore, se c’è sempre
Francesca non sarà un caso...
«Mi auguro di no. Sono molto or-
gogliosa di questi successi».
3 Questa è una città particolare
per la pallavolo italiana. Nel
2002...
«Vincemmo un campionato
mondiale dove non eravamo as-
solutamente favorite. Spero che
la storia si ripeta, sono l’unica di
quella squadra ancora in campo.
Speriamo che porti bene. Anche
noi oggi non siamo favorite...
Non ero più entrata in quel palaz-
zetto dal giorno in cui vincemmo
l’oro e quando mi sono trovata a
fare l’ultimo allenamento prima
della partita, non stavo nella pel-
le. Che brividi...».
CaroDiario
IDENTIKIT
Francesca
Piccinini
NATA A: MASSA
IL: 10 GENNAIO 1979
RUOLO: SCHIACCIATRICE
ALTEZZA PESO
185 cm 70 kg
● Esordio in A1 a 14 anni con la
Pallavolo Carrarese nel 1993-
1994. Tre anni dopo arriva il
primo di una lunga serie di
trofei: la Coppa delle Coppe
(1997) con Modena. Nel 2002
con Bergamo conquista il suo
primo scudetto (ad oggi 5), la
prima Champions League
arriva 2 anni prima, nel 2000,
sempre con il club lombardo.
In Nazionale, arriva a
collezionare 503 presenze:
Francesca conquista un oro
mondiale (2002), un titolo
europeo (2009) oltre a 2
argenti (2001 e 2005) e un
bronzo continentali (1999).
Dal 2016-17 è a Novara.
3 Oggi come andrà a finire?
«Sono orgogliosa di essere anco-
ra qui a giocarmi una finale di
Champions League a 40 anni.
Penso che sia un bel record. Voi
che ne dite? Sono contenta di es-
serci arrivata con questa Novara
(l’Asystel, un altro club novarese,
arrivò in finale nel 2005, n.d.r.)
che in Champions non era mai
arrivata fin qui. Anche questa co-
sa l’abbiamo fatta assieme. Come
lo scudetto».
3 Lei si volta mai indietro?
«Io, per mia idea, guardo molto
più al presente e al futuro. Ma sì,
ogni tanto mi succede e mi fa pia-
cere vedere quello che ho fatto,
quello che ho vinto, le esperienze
che ho maturato, la gente che ho
conosciuto».
3 Ha paura del futuro? Di quello
che ci sarà dopo il ritiro?
«Onestamente no. Sono sempre
stata una persona positiva a cui
piacciono le sfide. Non so ancora
1 Champions (Novara e Kazan,
2 la parte che nessuno vede. Penso
3 3 Però sui social compaiono an-
O Star 1 Sexy Piccinini. 2 Piccinini
iridata proprio a Berlino nel 2002. 3
La vittoria della Champions nel 2016
Sono l’ultima
dell’oro mondiale
di Berlino in campo
ORGOGLIO Francesca Piccinini sul
trionfo iridato azzurro nel 2002
S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 59
ETERNA
Francesca
Piccinini,
schiacciatrice
di Novara IPP
bene cosa farò, nè quando. Ma
qualcosa ci sarà, non ho timori.
Adesso non è il momento di pen-
sarci. Prima c’è una partita trop-
po importante da giocare e so-
prattutto da provare a vincere».
3 E con Conegliano che cosa
succede?
«In queste Super Finals ci sono 2
squadre che hanno vinto lo scu-
detto (Civitanova e Conegliano,
n.d.r.) e due che vincono la
n.d.r.). Che ne dite?».
3 Ride, come una ragazzina. Le
piace divertirsi, collezionare ri-
cordi, e coltivare amicizie...
«Fa impressione, perché sono io
che tiro il gruppo rispetto alle
mie compagne ventenni, strano
no? Alcune uscite con le amiche
di un tempo? Quei legami non si
interrompono. Con le persone
giuste dureranno per sempre».
3 Ha vinto tanto grazie alla pal-
lavolo.
«Ho avuto, ma anche dato tanto,
di aver dato di più di quanto ho
ricevuto, in termini di sacrifici.
Ma non rimpiango nulla: grazie
allo sport sono diventata una
persona diversa da quella che
ero. E grazie alla pallavolo sono
stata una persona migliore.
Quindi va bene così».
I L P R O G R A M M A
3 Lei è abbastanza riservata...
«Sulla vita privata sì. Ci sono co-
se che ho sempre tenuto sola-
mente per me». Anche la finale uomini su Dazn
Alle 19 Civitanova sfida Kazan
che foto non propriamente pal-
lavolistiche. Piace ancora tanto ● Oggi alla Max Schmeling ● PROGRAMMA Ore 16 finale
agli uomini, che effetto le fa? Halle di Berlino – lo stesso donne: Igor Gorgonzola
«Beh se è per questo piaccio impianto che nel 2002 vide Novara-Imoco Conegliano;
molto anche alle donne... Sì, cer- l’Italdonne vincere il Mondiale ore 19 finale uomini: Zenit
to che mi fa piacere essere ap- e l’anno dopo gli azzurri Kazan-Cucine Lube
prezzata anche come donna e vincere l’Europeo - si giocano Civitanova.
non solo come atleta. Vorrei esse- le due finali di Champions ● IN TV Partite trasmesse in
re molto più social di quello che League (donne e uomini) di diretta su Dazn con la
sono, avere dei rapporti con i ti- pallavolo ribattezzate Super telecronaca di Andrea Zorzi e
fosi. Con qualcuno mi scrivo. È
divertente avere un rapporto di-
Finals. Tre le squadre italiane
impegnate in questo evento
il commento tecnico di
Maurizia Cacciatori (per la
retto con le persone...». (Civitanova, Novara e gara donne) e Samuele Papi
© RIPRODUZIONE RISERVATA Conegliano) e una Coppa,
quella femminile, già sicura di
(per gli uomini). In studio gli
interventi di Eleonora Lo
s TEMPO DI LETTURA 4’10” approdare in Italia. Bianco.
60 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT
AltriMondi
Il video della discordia
IL FATTO
LA PROF PUNITA A PALERMO
DIVENTA UN CASO POLITICO
MA SALVINI TENDE LA MANO
«SPERO TORNI A SCUOLA»
La classe ha paragonato le leggi razziali al Decreto sicurezza:
sit-in di solidarietà con la docente, difesa da Pd e grillini
E lei risponde al ministro: «Ben venga il confronto fra noi»
di Francesco Rizzo
FRA POLEMICHE E CENSURA
La Lega si smarca: «Il governo non c’entra».
Il provveditore invoca limiti alla libertà di
espressione. E la Digos fa visita alla scuola.
1 L’opposizione al governo
nasce sempre più da ini-
ziative spontanee: striscioni,
hashtag, sit-in di protesta.
Come quello di ieri a Palermo
in difesa della professoressa di
italiano e storia Rosa Maria
Dell’Aria. Sospesa per due set-
timane (con stipendio dimez-
zato) dalla sua cattedra in un
istituto tecnico, per il video re-
alizzato dai suoi allievi in occa-
sione della Giornata della me-
moria, lo scorso 27 gennaio. Vi-
deo nel quale gli studenti acco-
stano una pagina di giornale
che titolava sulle leggi razziali
sotto il fascismo all’immagine
di Salvini che presenta il De-
creto sicurezza. Sindacati e
studenti chiedono la revoca del
provvedimento disciplinare e
la politica si getta sulla preda
con ardore da campagna elet-
torale: il segretario del Pd, Ni-
cola Zingaretti, lancia una peti-
zione, il comune di Palermo
pubblica il video sul suo sito
News
LA PROCURA DI AGRIGENTO APRE UN’INCHIESTA
Sea Watch, sì allo sbarco
Rissa totale nel governo
● Sono sbarcati nel porto
di Lampedusa 18 migranti, sui
65 ancora a bordo della nave
Sea Watch3, che resta ferma
a ridosso delle acque italiane.
Sbarco consentito per 7
bambini con i rispettivi
genitori, più una persona
gravemente ustionata. E il
caso della Sea Watch ha
provocato un nuovo scontro
durissimo tra la Lega e il M5S.
«Non c’è presidente del
Consiglio o ministro 5Stelle
che tenga: in Italia i trafficanti
di esseri umani non arrivano
più. I porti restano chiusi»,
DEL GIORNO
per ordine del sindaco Leoluca
Orlando, l’M5S aderisce all’in-
terrogazione rivolta al ministro
dell’Istruzione, il leghista Mar-
co Bussetti. Il quale spiega di
essersi fatto «mandare le car-
te» dall’ufficio scolastico pro-
vinciale di Palermo, mentre
tocca al sottosegretario Gian-
carlo Giorgetti, anch’egli del
Carroccio, ricordare che «la
decisione non arriva dal gover-
no». Ma, intanto, piovono fir-
me di solidarietà per la prof e
Irene Carmina, ragazza paler-
mitana, le scrive: «Sia orgo-
gliosa del pensiero critico che
ha saputo instillare nei suoi
studenti». La docente, descrit-
ta dai colleghi come «calmissi-
ma, tranquilla, mai sopra le ri-
ghe», spiega: «Il dispiacere ri-
mane ma la solidarietà di tante
persone mi conforta. Non c’era
un intento politico, né polemi-
ca contro Salvini. Il nostro pen-
siero è che qualcosa vada a toc-
care i diritti umani». Nella
ha detto ieri il ministro
dell’Interno, Matteo Salvini,
attaccando il premier Conte.
«Basta uomini soli al
comando. Salvini è diventato
arrogante come Renzi. È in
chiara difficoltà», la risposta
del vicepremier del M5S,
Luigi Di Maio. E il premier
Conte, in serata: «Non
partecipo alla competizione. I
ministri mantengano toni
adatti». Intanto la procura di
Agrigento apre un’inchiesta
sulla Sea Watch, per favoreg-
giamento dell’immigrazione
clandestina, a carico di ignoti.
IN 5 PU N T I
scuola, in presenza di una in-
frazione commessa da un di-
pendente, il dirigente scolasti-
co è peraltro tenuto ad aprire il
procedimento disciplinare. In
questo caso si tratterebbe del-
l’omissione di compiere gli atti
dovuti in relazione ai doveri di
vigilanza.
2 E Matteo Salvini ora le
tende la mano.
Dopo aver definito «demen-
ziale» l’accostamento a Mus-
solini, ieri ha spiegato: «Spero
che la professoressa torni
quanto prima a scuola. Sarò a
Palermo giovedì a testimoniare
la lotta alla mafia e vorrei spie-
gare, anche agli studenti, cosa
sto facendo per la sicurezza del
mio Paese e la distanza abissale
tra le mie idee e le leggi razziali
del periodo fascista». La pro-
fessoressa Dell’Aria, che ha 63
anni e fra un anno andrà in
pensione, replica: «Ben venga
un’occasione di confronto».
3 Resta da capire perché il
video faccia discutere.
Se ne parla perché segnalato,
già in gennaio, dal sovranista
Claudio Perconte. Accosta le
leggi che esclusero gli ebrei
In porto L’arrivo a Lampedusa dei
18 migranti autorizzati dal Viminale
Insegnante Rosa Maria Dell’Aria,
la prof nella bufera a Palermo ANSA
dalla vita sociale nel 1938 (e
che prevedevano, per esempio,
il divieto di iscrizione dei ra-
gazzi nelle scuole pubbliche) al
Decreto sicurezza di Salvini, in
vigore dal novembre scorso. E
che prevede di fatto l’abroga-
zione della protezione per mo-
tivi umanitari, allunga la dura-
ta massima del trattenimento
degli stranieri nei Centri di
permanenza per il rimpatrio,
ha portato alcuni tribunali a
obbligare i comuni a registrare,
come residenti, richiedenti
asilo, suscitando l’ira di Salvi-
DOPO IL CASO DI NOEMI
Napoli, ancora spari Il mistero di Erik, Trump posticipa
Agguatoinospedale: morto a Londra
pregiudicato colpito Un italiano indagato L’Ue: «Trattiamo»
● L’uomo che ha sparato,
giovedì notte, si è spinto con
il volto coperto da un casco
integrale fin dentro il cortile
e poi sulle scale dell’ospedale
Vecchio Pellegrini di Napoli,
per fare fuoco contro un
pregiudicato di 22 anni, che
ha le gambe fratturate da
colpi di pistola. Così, a due
settimane dagli spari in
strada che avevano ferito per
sbaglio la piccola Noemi, di 4
anni, ancora ricoverata, a
Napoli torna la paura per un
altro episodio di criminalità,
con tre feriti. «Poteva essere
una strage», dicono i medici
della struttura ospedaliera.
Di «livello gangsteristico»
parla invece il capo della
polizia, Franco Gabrielli.
L’ARCHISTAR
● Si è spento a New York Ieoh Ming Pei, l’ar-
chitetto cinoamericano che ha firmato l’iconi-
ca Piramide del Louvre, inaugurata nel 1988,
e a Milano, Palazzo Lombardia. Tra gli ultimi
maestri del modernismo, aveva 102 anni.
ni. Ma il video paragona - tra le
altre cose - il rastrellamento
del ghetto di Roma del 1943
(1023 ebrei furono deportati ad
Auschwitz, solo 16 sopravvis-
sero) con lo sgombero del Cara
di Castelnuovo di Porto. E gli
stessi campi di concentramen-
to nazisti con i centri di prigio-
nia dei migranti in Libia, da
dove arrivano atroci e spesso
inascoltate segnalazioni di tor-
ture e negazioni dei diritti
umani. Anche il più veemente
oppositore della Lega - il cui
capo politico denuncia co-
munque, come nulla fosse, una
«sostituzione etnica degli ita-
liani» - può avere legittimi
dubbi sui paragoni presenti nel
video. Ma i punti su cui inter-
rogarsi sono anche la libertà di
espressione, il senso dell’inse-
gnamento - cosa significa svi-
luppare il senso critico? - e do-
ve finiscano le responsabilità di
un insegnante, qui colpita da
un provvedimento che è dura
valutare non sproporzionato.
4 Ma non basta: a scuola è
andata pure la Digos.
Ed è difficile considerarlo nor-
male. Il senatore Pietro Grasso,
che su Facebook difende i ra-
SCOTLAND YARD INDAGA
i dazi sulle auto
Pisano Erik Sanfilippo, 23 anni, si
era trasferito a Londra un anno fa
● Un 52enne italiano, Gerardo
Rossi, è indagato da Scotland
Yard per la morte di Erik
Sanfilippo, un 23enne toscano
trovato senza vita sabato scor-
so a Londra in un’area semi-
abbandonata non lontano dal-
l’Emirates Stadium. L’accusa
è di occultamento di cadavere.
La protesta : Il sit-in
organizzato dagli studenti
e dai Cobas a sostegno
dell’insegnante Rosa Maria
Dell’Aria davanti alla
prefettura di Palermo ANSA
gazzi («Hanno ben compreso il
significato più profondo della
Giornata della memoria: non
un rito stanco ma un pungolo
per il presente»), denuncia
proprio l’intervento degli
agenti nella scuola palermita-
na per parlare con preside e
professori, come l’ex ministro
Graziano Delrio («Un fatto in-
tollerabile al di fuori di ogni re-
gola democratica»). La que-
stura di Palermo conferma:
«Due agenti si sono limitati ad
ascoltare esclusivamente la di-
rigenza scolastica».
5 Marco Anello, provvedi-
tore di Palermo, non
commenta il provvedimento.
«Altrimenti rischio un proce-
dimento disciplinare. Se mi so-
no pentito di aver sospeso la
professoressa? Ho agito secon-
do coscienza, sono convinto di
aver agito secondo giustizia. La
libertà di espressione conosce
anche dei limiti». Chi li debba
fissare e come, soprattutto nel
delicato contesto di una scuola,
è forse il nodo della vicenda.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’ 56’’
ALTRI SEI MESI
● Donald Trump ha annuncia-
to che posticiperà di 6 mesi la
decisione relativa ai dazi sulle
auto importate, mentre gli
Usa continueranno a portare
avanti colloqui con i principali
partner commerciali. La deci-
sione sui dazi punitivi al 25% -
ipotesi che preoccupa soprat-
tutto Europa e Giappone, ma
anche Messico e Canada - era
attesa entro sabato. L’Ue si è
subito detta pronta a negozia-
re un accordo commerciale
limitato, che includa le auto.
«Discuterò con il rappresen-
tante al Commercio Usa,
Robert Lighthizer, la prossima
settimana a Parigi e con i
ministri del commercio il 27»,
ha detto Cecilia Malmström,
commissaria Ue al commercio
 S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 61

L’INCLUSIONE LAGATTA LAFRASEDELGIORNO

● Sarà «l’inclusione» il tema
della parata militare per la
● È morta Grumpy Cat, la gatta “scorbutica”
che ha spopolato nei meme di tutto il mondo In Gran Bretagna tutti sono in preda
Festa della Repubblica del 2
Giugno, spiega la ministra
con la sua (presunta) espressione corrucciata.
Aveva 7 anni e nel settembre 2012, da cucciola, ad un esaurimento nervoso di massa
della Difesa, Elisabetta Trenta. grazie a una foto era diventata una webstar. LO SCRITTORE IAN MCEWAN SUL FALLIMENTO DELLE TRATTATIVE PER LA BREXIT

Nella banda dello spray i quattro ragazzi maghrebini

Scatenarono il panico
poco superiori ai 10 anni, come
stabilito dalla gup Maria Fran-
cesca Abenavoli, al termine di
I NUMERI
un rito abbreviato. A loro cari-

in piazza San Carlo: 2

co, le accuse sono di omicidio
preterintenzionale, lesioni, ra-
pina e furto. I pm avevano chie-
sto pene superiori ai 14 anni.

condannati a dieci anni

Perse così la vita Erika Pioletti,
38 anni, dopo alcuni giorni in Le vittime
ospedale. E poi anche Marisa del caos
Amato, di 65 anni, rimasta te- in piazza
traplegica e poi morta in ospe- San Carlo:
Il caos a Torino dale il 25 gennaio 2018, a causa
di un’infezione alle vie respira-
Erika Pioletti,
38 anni,
durante Juve-Real torie. di Domodossola,
del 3 giugno 2017 L’altra indagine
e Marisa Amato,
di 65 anni,
L’ira del fratello Per i fatti di piazza San Carlo è di Torino,
di una delle vittime stata rinviata a giudizio la sin-
daca di Torino, Chiara Appen-
deceduta
in ospedale
«Presto in libertà»
ARRESTATO DOPO LA FUGA, OTTO FERITI
dino, e altre 14 persone, per le dopo alcuni mesi
presunte carenze nell’organiz-

15
di Pierluigi Spagnolo zazione e nella gestione del- Lo scuolabus si ribalta
l’evento in piazza. La sentenza
non sembra placare la rabbia L’autista era ubriaco

S
pruzzarono una so-
stanza urticante tra
la folla, per poi deru-
bare alcuni dei tifosi
che stavano assisten-
do davanti al maxi-schermo al-
la finale di Champions League
tra Juventus e Real Madrid, il 3
giugno 2017, in piazza San Car-
lo a Torino. La loro azione -
complice la psicosi degli atten-
tati – scatenò il panico, il fuggi
fuggi in uno spazio gremito.
Erano le 22 e 12. La calca provo-
cò la morte di due donne, per le
Tragedia Distruzione a Piazza San Carlo dopo i momenti di panico ANSA
lesioni riportate nella fuga da
quello che sembrò un allarme
bomba, e il ferimento di altre
1.672 persone, anche per le ca-
dute e per i tagli provocati dai
cocci delle bottiglie. Ora ci sono
le condanne per quella che ven-
ne ribattezzata «la banda dello
spray», quattro ragazzi di origi-
ne maghrebina, tutti di circa
vent’anni, già detenuti e che
dovranno scontare condanne di
dei parenti di una delle vittime.
«Tra un anno saranno fuori», è
il commento di Francesco Ama-
to, fratello di Marisa. «È positi-
vo il riconoscimento della gra-
vità di ciò che è accaduto e che
si sia risaliti al fattore scatenan-
te», spiega l’avvocato Daniele
Folino, che rappresenta il fidan-
zato di Erika, già parte civile nel
processo agli amministratori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 1’33”
● Otto ragazzini tra i 7 e i 14 anni sono rimasti
Le persone feriti - per fortuna in modo lieve - ad Arquà
indagate Petrarca (in provincia di Padova) per il
per le presunte ribaltamento dello scuolabus in prossimità
carenze di un tornante in una strada in discesa.
nell’organizzazio L’autista, Deniss Panduru, 51enne romeno
-ne dell’evento. dipendente di una cooperativa e con
Tra loro, precedenti, è fuggito senza aiutare i bambini.
anche la sindaca Arrestato due ore dopo, è risultato positivo
Chiara all’alcoltest. L’accusa per lui, residente a
Appendino Rovigo, è di fuga in caso di incidente con
danno alle persone, lesioni personali colpose
plurime e guida in stato di ebbrezza.
62 SABATO 1 8 MAG G I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D E L LO SP O RT

AltriMondi

CONCERTI A INGRESSO GRATUITO

Volano le note di Piano City Da Firenze a Roma

A TUTTA DISCO MUSIC
Milano è una grande tastiera MORODER CELEBRA
LE HIT DEGLI ANNI 80
● A tutta disco music! Ha preso il via
ieri sera al Ciak di Milano il primo dei
quattro concerti italiani del tour
del re della console Anni 80. Ecco
Divi L’attore Taron Egerton, gallese, star del doc su Elton John “Rocketman” e a destra il registra spagnolo Pedro “A celebration of the 80’s”, lo show
Almodovar con Penelope Cruz e Antonio Banderas, ieri sul red carpet per la proiezione del film “Dolor y Gloria” AFP di Giorgio Moroder (il papà di “What a
feeling” e di “Take my breath away”)

Cannes emoziona
mente. Rocketman (prodotto che, a 79 anni, ripercorre i brani più
celebri della sua carriera, con tanto
dallo stesso cantante) è molto di di band e cantanti. Stasera tocca a
più di un musical. «Elton John ci Firenze (Mandela Forum), domani a
ha permesso di raccontare la no-

col giovane Elton

Roma (Auditorium Parco della Musica)
stra versione della sua storia», e il 13 luglio a Merano (Ippodromo).
interviene il regista Dexter A CELEBRATION OF THE 80’S
Fetcher (ironia della sorte aveva STASERA A FIRENZE, MANDELA FORUM

«La nostra storia

sostituito Bryan Singer alla guida Suoni di strada PianoCity: oltre 50 ore di musica e 400 concerti gratuiti INFO: GIORGIOMORODER.COM
di Bohemian Rapsody). Edger-
ton si è nutrito della sua vita: ● Un’invasione di musica dal per l’occasione. Fra gli altri
«Ho parlato con lui di tutto, è vivo: PianoCity torna a Milano appuntamenti, i concerti Lo scrittore israeliano

va oltre il musical» stato un privilegio e una respon- con concerti gratuiti a tutte all’alba fra oggi e domani C’È DAVID GROSSMAN
sabilità». Ma Rocketman è solo le ore, sparsi per l’intera città. affidati ad Alexandra Streliski, A PARLARE DI LIBRI
l’ultimo dei biopic nati sulla scia Tra gli artisti coinvolti, oggi il progetto Dardust di NEL CUORE DI FERRARA
del boom del film dedicato a Henri Herbert, asso del boogie Dario Faini al Gratosoglio
Taron di “Rocketman”è già una star Freddie Mercury & Co.: sono in- woogie, Alan Clark, celebre e, ancora oggi, l’omaggio ● David Grossman, romanziere
israeliano autore di libri come
E conquista l’arte di Guadagnino fatti in preparazione lavori su
David Bowie e Prince.
tastierista dei Dire Straits e di
Eric Clapton ma anche (oggi
al grande compositore Ennio
Morricone, curato da Marcelo
“Ci sono bambini a zig-zag” e “Applausi
a scena vuota”, è l’ospite d’onore
di Emanuele Bigi - CANNES e domani) Davide “Boosta” Cesena. Ingresso gratuito. della Festa del Libro ebraico, domani
Ispirazione Dileo, fondatore e storico PIANO CITY MILANO
a Ferrara. In un incontro pubblico
La creatività è anche alla base di membro dei Subsonica, A MILANO, OGGI E DOMANI
e a ingresso gratuito, alle ore 17 al

L’
energia creativa di
Rocketman e di The
Staggering Girl, me-
diometraggio di Luca
Guadagnino (quello
di Suspiria), esplode al Festival di
Cannes. Commuove il biopic-
musical su Elton John (nelle sale
dal 29 maggio), interpretato da
un eccellente Taron Egerton che
dà voce, corpo e anima alla pop-
star. «È uno dei momenti più
belli della mia vita - dichiara l’at-
tore britannico visibilmente
emozionato – si tratta di un bio-
pic atipico che segue il flusso
delle emozioni». Inevitabile pa-
ragonarlo al campione d’incassi
Bohemian Rapsody. «Il nostro è
un film diverso, è un musical ve-
ro e proprio», commenta Eger-
ton, e senza dubbio è più corag-
gioso del film sui Queen. Rocket-
man racconta come Elton John
sia arrivato al successo, come ab-
Musa Julienne Moore, ieri a Cannes
bia creato alcuni dei suoi capola-
vori (da Your Song a Sad Song, da
I’m Still Standing a Daniel) in-
sieme all’amico e autore Bernie
(Jamie Bell), ma anche l’abuso di
alcol e droga, le cure in rehab, il
difficile rapporto con i genitori,
la solitudine e l’omosessualità
(molto più esplicita qui che in
Bohemian Rapsody). Il viaggio è
intimo in un mondo colorato
esteriormente e grigio interior-
The Staggering Girl, di Guada- con una composizione scritta INFO: PIANOCITYMILANO.IT Teatro Comunale, Grossman
racconterà come nascono i suoi
gnino, con Julianne Moore, in personaggi. Previste visite guidate a
cui cinema e haute couture si mostre e percorsi espositivi in città.
sposano in una storia intima tra DA NORD A SUD LA STAGIONE A SIRACUSA
FESTA DEL LIBRO EBRAICO
Roma e New York. Il film è nato
infatti dall’incontro con il desi-
PALAZZI STORICI IL TEATRO GRECO A FERRARA, DOMANI ALLE 17
FERRARATERRAEACQUA.IT
gner Pierpaolo Piccioli, direttore E CORTILI APERTI: FRA ZINGARETTI
creativo della Maison Valentino.
«Il suo lavoro — spiega il regista —
GIOIELLI SEGRETI E GRANDI CLASSICI Oggi a Lampedusa
è di grande ispirazione: le sue sfi- ● La Giornata nazionale ● Tornano gli spettacoli RAGAZZI IN STAFFETTA
late non sono esposizioni di abi- delle dimore storiche apre al Teatro Greco di Siracusa, PER FARE CORRERE
ti, sono percorsi interiori». Ma oggi e domani in tutt’Italia affascinante incontro I MESSAGGI DI PACE
Guadagnino, alle prese con We palazzi storici e luoghi d’arte con la tradizione in un
Are Who We Are, serie tv Hbo e di norma non accessibili. contesto unico: stasera “Le ● Più di 700 ragazzi e ragazze
delle scuole elementari, medie e
Sky che inizierà a girare que- A Milano, in particolare, Troiane” di Euripide, domani superiori si danno appuntamento oggi
st’estate in Italia, oltre a debutta- torna Cortili Aperti: domani, “Elena”, dello stesso autore: a Lampedusa per il progetto “Libera
re a Cannes (nella sezione Quin- dalle 10 alle 18, si potranno dal 28 giugno, “Lisistrata”, la natura”: prevista una staffetta
zaine des Réalisateurs), qui in visitare luoghi come Casa con Tullio Solenghi e Massimo per far correre un messaggio di pace,
Francia ha anche ricevuto il Na- Radice Fossati, il cortile di via Lopez nel cast e, in luglio, di solidarietà e di integrazione. Sarà
stro d’Argento Europeo: «Mi da- Carducci e quello del Museo “La Sirena”, di Giuseppe presente don Luigi Ciotti. Gli studenti
si passeranno tra le mani un testimone
rà un nuovo slancio». Archeologico. Previsti anche Tomasi di Lampedusa, dal grande valore simbolico: un pezzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA concerti e visite guidate. con Luca Zingaretti. di uno dei barconi di migranti.
CORTILI APERTI “LE TROIANE” ED “ELENA” LIBERA LA NATURA
s TEMPO DI LETTURA 1’51” A MILANO, DOMANI DALLE ORE 10
INFO: WWW.ADSI.IT
A SIRACUSA, TEATRO GRECO
BIGLIETTI DA 32 EURO
OGGI A LAMPEDUSA
INFO: SCUOLELAMPEDUSA.IT

TELECONSIGLIO
OROSCOPO LE PAGELLE di Antonio Capitani LO SPORT IN TV
21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 24/8 - 22/9
CALCIO Verona - Perugia MOTOCICLISMO
Ariete Toro Gemelli Cancro Leone Vergine MUSICA: “EUROVISION” Roma - Juventus Serie B, playoff GP Francia
6- 6,5 6,5 7,5 6- 7+ Arriva Mahmood
Campionato Primavera 21.00 Dazn MotoGP, qualifiche
13.00 SportItalia 14.10 Sky Sport MotoGP
Potreste essere I rapporti sociali Giungono notizie La creatività La Luna sembra Luna OK
sfigomeditabondI: appaiono confusi che vi confortano. tracima, input giusti ostacolare il sabato per viaggiare, per la finalissima BASKET
Ax Milano - Avellino TENNIS
don’t salt
at the conclusions,
o tesi. Don’t sbran
who romps:
Ma rischiate
comunque
vi rasserenano
e motivano,
nei suoi aspetti
familiari, personali,
svagarvi, curiosare.
Il quotidiano
del Song Contest Udinese - Spal
Serie A Serie A, playoff gara 1 Internazionali d’Italia
14.55 Sky Sport Serie A 17.45 Eurosport 2 WTA semifinali
resettate ciò avete comunque di essere una palla, ogni impresa - lavorativi. v’aggrada, il vostro ● C’è Mahmood, vincitore 12.00, 17.00 Sky Sport
che va resettato, stelle amiche con le vostre pure suina - diventa Si salvano, senso della satira
serenamente. OK che nella sostanza paranoie. Potete possibile. Don’t parzially, sport in salsa british del Festival di Sanremo Biella - Uno, Super Tennis
Palermo - Empoli Capo d'Orlando
spese e/o incassi, vi proteggono. però produrre e pigl of acet per e ormoni. Niente è vincente, ormon del febbraio scorso con il Campionato Primavera A2 Internazionali d’Italia
fornicazione gotica. Sudombelico vispo. fornicare muy bien. un nonnulla, però. sfigolagne, suvvia. e amor appagano. brano “Soldi”, nella finale 15.00 SportItalia 20.30 SportItalia ATP semifinali
dell’Eurovision Song 14.30, 20.00 Tv8, Super
23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 Contest in diretta da Tel Milan -Sampdoria Portland - Tennis, Sky Sport Uno

Bilancia Scorpione Sagittario Capricorno Acquario Pesci Aviv. Commentano Flavio Campionato Primavera Golden State
17.00 SportItalia NBA, finale Western VOLLEY
Insinna e Federico Russo,
7 8 6,5 7+ 6- 7,5 già insieme nelle edizioni
Conference gara 3 Novara - Conegliano
Il relax la fa Amici e sostenitori Sabato forse Per quanto gli zebe- L’autonomia cala. Il vostro morale 3.00 Sky Sport NBA Champions League donne,
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da padrone. E se vi sono fedeli, avarino di favori. dei fumino come Ma gli scleri sono risale, Serie A
lavorate o praticate intuito e creatività E prodigo di doveri. grigliate di mazzan- come lo Spread, la scontrosità Sono 26 le nazioni arrivate 18.00 Sky Calcio 1
CICLISMO 16.00 Dazn
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alla grande, ovunque, ogni varo O pochi. L’amore scorre piacevole. e più pagate potete organizzarvi Ottava tappa, Tortoreto Zenit Kazan -
grazie soprattutto è favoriterrimo. però premia, Le soluzioni in termini di bile il sabato come vi Sassuolo - Roma Lido-Pesaro Lube Civitanova
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è però scrausina. “VinciSuini”. Grandi. che espletata. si risveglicchia. e fornicazione ni brio. Viaggi OK.

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«Auto d’epoca, emozioni senza tempo»
Pirro: «Com’è faticoso guidarle, ma che bello. Qui è il pilota che deve adattarsi»
di Lorenzo Baroni - INVIATO A SIENA
O
ggi la 1000 Miglia
non è semplice-
mente la rievoca-
zione storica di una
tra le gare più belle,
HA DETTO che ha visto i trionfi dei più
intrepidi piloti della storia
dell’automobilismo. Perché la
1000 Miglia rappresentava an-
che uno spaccato motoristico
e culturale dell’Italia, un posto
in cui la passione per i motori
Avevo già si fondeva con il territorio, do-
partecipato ve la vita delle città veniva
alla 1000 congelata nell’attesa del rom-
bo delle auto. Un mondo lon-
Miglia tano che torna oggi in vita con
e ancora la stessa forza e partecipazio-
oggi resto ne, una gara che sotto le car-
stupito rozzerie di queste auto con-
dal suo serva inalterato lo spirito e il
fascino Dna di allora. Lo conferma
Emanuele Pirro, ex pilota di
F1: «Ho già partecipato a que-
sta manifestazione negli anni
Novanta, ma ancora oggi ri-
mango stupito e affascinato
Questa dalla sua carica emozionale.
gara La cosa più bella è come ci
ci consente faccia sentire più vicini al no-
stro Paese. Visitiamo luoghi
anche
magnifici ricevendo il calore
di sentirci del pubblico nelle piazze più
più vicini suggestive. Non scordiamo poi
al nostro che molte delle auto più belle
bellissimo in gara sono italiane, e la gen-
Paese te dimostra sempre di apprez-
zare lo spettacolo, in ogni edi-
Emanuele zione. Anche per questo le
Pirro grandi emozioni che si prova-
no compensano la fatica di
guidare auto dure, prive di
qualsiasi comfort. Le lunghe
ore di guida, l’esposizione alle
intemperie, il freddo, la piog-
gia vissuti in prima persona
regalano ancora maggiore fa-
scino a questa gara».
Nella storia
Pirro partecipa con una Alfa
575044462045444420204
Romeo 6Cc del 1934, una vet-
tura che corse la 1000 Miglia
nel 1935 quando apparteneva
a Mussolini, auto realizzata in
S A BATO 18 M AGG I O 2 0 1 9 L A G A Z Z E T TA D ELLO S P O RT 63
A cura di Fabrizio Sclavi
gazzalook@gazzetta.it
GazzaLook
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1) BROOKSFIELD: polo in cotone tinto in capo, 139 € 2) LOUIS VUITTON:
sciarpa ispirata alle insegne giapponesi, 440 € 3) OAKLEY: lenti a goccia, 172 €
4) MANUEL RITZ: in maglia di cotone bianco e blu sfoderata, 315 €
5) NINE IN THE MORNING: chino over in cotone, micro pied de poule blu, 218 €
6) SAUCONY ORIGINALS: Jazz’O in pelle scamosciata e inserti in nylon, 115 €
soli due esemplari. Vetture co-
me questa sono il vero valore
della gara e ciò che la rende
unica al mondo mantenendo-
ne lo spirito fino ai giorni no-
stri. La 1000 Miglia è l’unico
posto dove è possibile ammi-
CHI È
rare una così tale numero di
auto d’epoca dal valore inesti- Romano
mabile, esemplari provenienti Emanuele Pirro
da tutto il mondo e distribuiti è nato a Roma il
tra musei e collezionisti priva- 12 gennaio 1962
ti. Un evento che attrae appas-
sionati e semplici osservatori, I successi
bambini e anziani, stipati lun- È stato
go il percorso ad applaudire al campione
passaggio delle auto. Tra i par- italiano karting,
tecipanti dell’edizione 2019 campione
molte personalità, collezioni- Turismo
sti, manager, dagli ex piloti (italiano
come Arturo Merzario agli e tedesco),
chef come Carlo Cracco. 5 volte vincitore
della 24h di Le
Raffronti Mans con Audi,
Pirro, attualmente impegnato dal 1989 al 1991
anche come ambasciatore per pilota di F1
Audi e Lamborghini,si è la- con Benetton
sciato insomma conquistare e Dallara.
moda&sport
dal fascino della 1000 Miglia: Attualmente
«Guidando queste auto – con- è membro
tinua – si respira ancora tutta della
la magia di quelle gare epiche. commissione
Perché è il pilota che deve piloti Fia
adattarsi al mezzo e compen- AGLI INTERNAZIONALI LA COLLEZIONE e presidente
sarne i difetti. Con le auto mo- associazione
derne invece è l’auto che si ex piloti F1
“adatta” al pilota correggendo
i suoi errori. Qui è indispensa-
bile comprendere il mezzo,
immergersi in esso, studiarne
la meccanica e assecondarne
la guida. Questo fa riflettere
su quanto fosse selettiva la
1000 Miglia, basti pensare che
Stirling Moss stabilì il record
nel ’55 a 157km/h di media, il
tutto con le strade, gli pneu-
Fognini e l’omaggio a Roma Lacoste, amarcord olimpico
matici e i freni di un tempo. con la creazione di EA7 nel segno di Los Angeles ’84
Capiamo così quanto fossero
alti lo spessore e il coraggio ● EA7 Emporio Armani ha creato per gli ● Lacoste presenta la capsule collection
dei campioni di una volta». Internazionali di Roma la capsule collection Olimpic Heritage Los Angeles 1984. Un simbolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA indossata da Fabio Fognini. Capi con su stampato universale e le linee orizzontali rappresentano
lo skyline della Capitale e sul retro la scritta il movimento e la velocità degli atleti in campo.
s TEMPO DI LETTURA 2’22” Roma, tutto in bianco e nero. L’intera selezione
dei capi e accessori è in vendita nei negozi.
La stella che si sdoppia e si motiplica
rappresenta la competizione fisica tra gli atleti.
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