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IL GIUDIZIO DI STIMA
Il giudizio di stima è subordinati a norme e regole stabilite per legge, o a particolari disposizioni del giudice.
Esso è richiesto durante le stime fondiarie per espropri, le stime per indennizzi per servitù, stime di danni
privati e ambientali.
Il giudizio di stima deve essere:
- Oggettivo, imparziale, disinteressato, cioè prescinde dalle opinioni soggettive dell’estimatore.
- Universale, cioè il giudizio che, con la più alta probabilità, la maggior parte degli esperti formulerebbe
nelle stesse circostanze.
- Condizionato, cioè dipende dai motivi della stima e dal momento storico in cui è stato emesso.
Per poter essere rispettate tali caratteristiche l’estimatore deve, formulare il quesito di stima, possedere
esperienza e conoscenza tecnica, economica e giuridica del bene da valutare , possedere esperienza
empirica e autorevolezza, conoscere il marcato del bene da valutare.
I DUE PRINCIPI BASE DELL’ESTIMO
Principio dell’ordinarietà:
Tutto ciò che è coinvolto nella stima deve rappresentare le condizioni e le pratiche più diffuse nell’area di
riferimento. Anche l’imprenditore e il suo profitto saranno ‘ordinari’. Sulla base di questo principio, si può
affermare che un imprenditore ordinario nel lungo periodo è capace di ottenere un tornaconto=0
Principio della permanenza delle condizioni:
La stima ha validità in quanto e per quanto si assume che le condizioni di stima non varino nel tempo,
oppure che le variazioni siano note e/o prevedibili con un certo margine di sicurezza. Si riportano dati con
valori correnti al momento di stima, perciò la perizia deve sempre indicare la data della stima.
Una perizia di stima si struttura così:
1. Quesito di stima. 6. Individuazione/quantificazione dei dati
2. Scopo di stima. elementari necessari per risolvere il problema a
3. Descrizione dei beni oggetto di stima, dei fatti seconda del procedimento e dell’aspetto
e delle circostanze. economico prescelto.
4. Individuazione/descrizione del procedimento 7. Operazioni di calcolo.
estimativo che porti al risultato più attendibile. 8. Redazione del giudizio di stima.
5. Individuazione/descrizione dell’aspetto 9. Conclusioni, raccomandazioni.
economico (o più d’uno) appropriato alla
risoluzione del quesito estimativo.
I PROCEDIMENTI ESTIMATIVI:
- Il procedimenti sintetici, solitamente vengono utilizzati per stimare il più probabile valore di mercato.
Il più immediato è quello a vista che sarà tanto più corretto maggiore sarà l’esperienza dell’estimatore
e la conoscenza del bene e del marcato in quanto non vengono raccolti dati.
Nel procedimento storico, il giudizio di valore viene stimato sulla base dei valori che il bene assume nel
tempo.
Nel procedimento per confronto diretto, il giudizio di valore viene stimato tramite il confronto con
beni simili attualmente presenti nel mercato.
Nel procedimento per valori tipici, il valore sarà dato dalla somma dei valori unitari delle sue
componenti (il bene può essere sottovalutato in quanto non viene considerato il valore
complementare).
- I procedimenti estimativi analitici, si occupano di beni più complessi, si ha un elaborazione dettagliata e
minuta dei dati e degli elementi propri della stima.
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STIME FONDIARIE
Quesito e scopo di stima:
Esempio: Si stimi il valore del solo suolo forestale (suolo nudo) (oppure di un suolo forestale comprensivo
della massa legnosa, oppure di un pascolo, oppure di un terreno agricolo) ai fini di una compravendita
(oppure di un esproprio).
Soprassuolo = il bosco
Suolo + soprassuolo = il bosco ed il terreno su cui si trova
Solo suolo = il terreno senza le piante
Stime di fondi forestali, possibili aspetti da stimare:
Valore del solo suolo forestale, immediatamente dopo il taglio - al momento “0”.
Valore del suolo e del soprassuolo forestale, in diversi momento del ciclo.
Esistono tre possibili aspetti economici (o criteri di stima) e due diversi procedimenti da utilizzare.
Valore di mercato (procedimento sintetico)
Valore di capitalizzazione (procedimento analitico)
Valore di costo (procedimento analitico)
VALORE DI CAPITALIZZAZIONE
Durante la stima fondiaria di un’azienda agro-forestale spesso si fa ricorso alla capitalizzazione dei redditi,
ovvero si presuppone che, il valore di mercato del fondo sia pari all’accumulazione all’attualità dei redditi
futuri ordinariamente retraibili dal proprietario.
Tale procedimento richiede però, che sia possibile: determinare il (Bf), e che sia possibile determinare un
adeguato saggio di capitalizzazione (r).
Dunque il valore del fondo sarà dato dalla formula : Vo = Bf / r
La capitalizzazione segue delle fasi ben precise:
Introduzione riportante le finalità di stima, l’aspetto economico individuato, e il procedimento scelto.
Descrizione del fondo nelle sue caratteristiche intrinseche ed estrinseche.
Determinazione del beneficio fondiario ordinario mediante un bilancio estimativo.
Determinazione del saggio di capitalizzazione e sua eventuale correzione in rapporto ai comodi (viale
alberato, non influisce sul reddito)presenti nell’immobile oggetto di stima.
Determinazione del valore ordinario capitalizzando il beneficio fondiario.
Determinazione del valore reale apportando le eventuali aggiunte o detrazioni (tecnologie) del valore
ordinario.
Il bene vale per ciò che rende:
1. Si stima il valore del fondo capitalizzando il reddito costante illimitato che il fondo è in grado di
generare
2. La remunerazione del fattore produttivo ‘fondo’ è il Beneficio fondiario Bf
3. Dal bilancio possiamo ricavare Rf = Bf + T
4. Assumiamo l’ordinarietà delle condizioni, per cui T = 0, quindi Rf = Bf
Stima del valore del solo suolo forestale tramite capitalizzazione, due situazioni differenti:
1. Il fondo da stimare produce con cadenza annua (es. aziende forestali assestate su base annua)
V0 =Bf /r
2. Il Il fondo da stimare produce con cadenza periodica (es. fondi con popolamenti forestali a produzione
periodica coetanea e disetanea)
V0 = Bf/qn-1
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Stima del valore del suolo più il soprassuolo forestale tramite capitalizzazione dei redditi
Tre modalità di stima:
1. La fine turno, prendendo in considerazione i ricavi e i costi nel futuro (approccio dei redditi futuri)
2. L’inizio turno, prendendo in considerazione i costi e i ricavi appena sostenuti (costi passati)
3. Il momento di stima (approccio dei cicli fitizzi)
Si stima sempre in riferimento ad un momento n nel tempo.
Stima del valore del suolo più il soprassuolo forestale tramite capitalizzazione dei reddito
Riassumendo
Formula che stima l’indennità da esproprio per terreni agricoli o forestali in caso di coltivatore diretto e
accettazione immediata.
(10) I = VAMfondo + VAMaccett + VAMcoltiv = 3 · VAM (ante sentenza 181/2011 CC)
Formula che stima l’indennità da esproprio per terreni agricoli o forestali in caso di proprietario non
coltivatore diretto e accettazione immediata.
(11) I = VAMfondo + 0,5 · VAMaccett = 1,5 · VAM (ante sentenza 181/2011 CC)
Il risarcimento per equivalente richiede una stima del valore del danno, che può avere 3 componenti:
La rimessa in pristino: spese dirette ed immediate per ripristinare il bene subito dopo il danno.
Il danno emergente: la perdita immediata di valori economici già esistenti nel patrimonio del
danneggiato.
Il lucro cessante: la perdita di redditi futuri da parte del danneggiato.
Mn nel caso del bosco maturo: il valore di mercato dei prodotti ritraibili:
(15) Mn = (Bn – F) = (Pt + F – F) = Pt
che è anche il valore del danno quando questo è totale.
Il valore di produzione o riproduzione del bosco immaturo (costi passati o costi presenti):
Attenzione ! Vi possono essere casi in cui si vuole considerare il costo opportunità del fondo, cioè il Reddito
Fondiario annuo Rfa. In questo caso:
Redditi futuri:
Costi passati:
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PROCEDIMENTO SVIZZERO
Vorn = Pb ⋅ ID ⋅ IP ⋅ IES
dove:
Vornm = Valore ornamentale
Pb = Prezzo base (su assoverde): Latifoglie: 1/10 del prezzo di mercato di una pianta con circonferenza di
10-12 cm a 1 m dal suolo; Conifere: 1/10 del prezzo di mercato di una pianta alta 150-170 cm.
ID = Indice di dimensione;
IP = Indice di posizione;
IES = Indice estetico e delle condizioni sanitarie;
Se la pianta viene abbattuta completamente, il danno è pari al suo valore ornamentale Vornm
Se invece la pianta viene solo danneggiata, il danno sarà pari a:
Vornm = Pb ⋅ ID ⋅ IP ⋅ IES ⋅ IR
dove: IR = Indice di riduzione che tiene conto del livello di danno ( da 0 a 1)
Indice di dimensione (ID)
circonf. Ø (cm) indice circonf. Ø (cm) indice
(cm) (cm)
30 10 1,0 90 29 6,4
40 13 1,4 100 32 8,0
50 16 2,0 110 35 9,5
60 19 2,8 120 38 11,0
70 22 3,8 130 41 12,5
80 26 5,0
Da 140 a 200 cm di circonferenza, l’indice è pari ad 1/10 del valore in cm della circonferenza stessa, mentre da 210 cm in poi, l’indice
aumenta di 0,5 punti ogni 10 cm di circonferenza.
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La servitù impone un limite al proprietario nell’utilizzo del proprio bene quindi deve venire indennizzato,
tramite l’indennità di asservimento.
Stima dell’indennità di asservimento per acquedotto (art. 1038 CC)
NB La servitù coattiva di acquedotto si costituisce solo in caso di necessità: bisogni della vita e usi agrari
e/o industriali, non scopi voluttuari.
L’USUFRUTTO
È connesso al concetto della nuda proprietà: si separa la proprietà del bene dal diritto di usufruirne per un
certo numero di anni.
L’usufrutto è un altro diritto reale su cosa altrui (Art. 978-1026 CC):
Chi possiede un usufrutto può “godere della cosa” traendone ogni utilità ma lasciando intatta la
destinazione economica e facendone un uso “da buon padre di famiglia”.
Il diritto di usufrutto si distingue dal diritto di proprietà perché ha durata limitata e l’usufruttuario non
può modificare la destinazione economica del bene.
Invece, il valore della nuda proprietà è dato dal valore del bene quando sarà libero da usufrutto, anticipato
per il numero di anni in cui dura l’usufrutto:
Impatto dei servizi ecosistemici (supporto alla vita, approvvigiona mento, regolazione, valori culturali ed
estetici) sul benessere umano.
Sicurezza
• Salubrità ambientale dei luoghi di vita
• Riduzione della vulnerabilità agli shock e stress ambientali
Basi materiali per una buona qualità di vita
• Possibilità di accesso alle risorse
• Possibilità/capacità di produrre reddito e capacità di sostentamento
Salute
• Possibilità di accedere ad adeguate risorse alimentari
• Possibilità di ricevere adeguate cure sanitarie
• Possibilità di accedere alle risorse idropotabili
• Possibilità di vivere in ambienti con atmosfere non inquinate
• Possibilità di accedere alle risorse energetiche per regolare la temperatura dell’ambiente di vita
Buone relazioni sociali
• Coesione sociale
• Rispetto reciproco
• Aiuto reciproco
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Secondo il MEA, la quantità di SE prodotti dagli ecosistemi sta cambiando e la degradazione degli
ecosistemi diminuisce il benessere umano.
I beni con valore di mercato (legname e legna da ardere) generalmente contano per meno di un terzo del
valore economico totale delle foreste in 8 paesi mediterranei.
SE aree forestali:
biodiversità = 300 €/ha CO2 = 25 €/ha
depurazione acque = 500 €/famiglia Protezione dall’erosione = 250 €/ha
paesaggio 5-8 €/visita
METODI DI VALUTAZIONE
Mercati reali:
Reddito (costo opportunità).
Costo (costi di produzione /riproduzione/ripristino, costi di surrogati o spese difensive).
Mercati surrogati:
Preferenze rilevate (costo del viaggio, prezzo edonico).
Mercati simulati:
Preferenza dichiarate (valutazione contingente, esperimenti di scelta).
MERCATI REALI:
Riferimento al reddito: costo opportunità (+ visite – produzione)
Costo opportunità = la rinuncia a produzioni alternative, ad esempio il mancato reddito legato ad una certa
rinuncia alla produzione legnosa in una foresta utilizzata a fini turistico-ricreativi.
Foreste dense, suoli sensibili al calpestio devo rinunciare a più mc di produzione legnosa.
Es. Nel caso di foreste rade, suoli non sensibili al calpestio, se per 150 visite in più devo rinunciare a 50 mc
di produzione legnosa che hanno un valore di 2.250 €, il costo opportunità di ogni visita è pari a 2.250
€/150 visite = 15 €/visita.
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MERCATI SURROGATI:
Metodo del Costo del Viaggio:
Il valore delle spese sostenute per il viaggio si può approssimare al valore che il consumatore attribuisce
all’esperienza ricreativa.
Basato sull’osservazione del comportamento.
Indagini campionarie sui visitatori per determinare provenienza e costi di viaggio.
Usato principalmente per la ricreazione o per i beni culturali (valori d’uso).
– Due versioni:
Metodo zonale
Metodo Individuale
Metodo Zonale :
Si divide in 6 step:
Individuazione e delimitazione sito ricreativo e conteggio numero visitatori per anno (indagine
campionaria).
Intervista campione visitatori per capire le aree di provenienza.
Definizione zone concentriche di provenienza e relativi costi sostenuti.
Relazione costo per visita/saggi di frequenza per area di provenienza.
Ipotesi costi addizionali.
Deduzione domanda ricreativa.
Costo del viaggio:Problematiche nell’applicazione del metodo
Viaggi con più di una meta.
Turisti residenti hanno alti costi totali ma bassi costi per visita.
Residenti hanno bassi costi di visita ma ciononostante possono avere elevati valori.
Quali costi considerare ? Costo totale del viaggio, valore del tempo ?
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Prezzo edonico
Il valore di un bene dipende dalle sue caratteristiche, comprese quelle legate agli aspetti “estetici”.
Es. gli attributi di “immagine” per il vino:
Il nome del vitigno (la sua immagine, il suo legame con il territorio).
La forma della bottiglia, l’etichetta.
Il tipo di punto vendita (supermercato/enoteca …).
Es. il prezzo di mercato di un immobile è determinato da un insieme di attributi:
Strutturali: grandezza del giardino, del garage, tipo di riscaldamento, di rifiniture, di infissi ….
Socio-economici: contesto urbano/rurale, disponibilità di servizi, qualità ambientale.
Attributi “verdi”: presenza di piante ornamentali in giardino (effetto positivo), essere prospiciente ad
un parco (effetto positivo), essere prospiciente ad un’area estremamente trafficata (effetto negativo),
essere prospiciente a una discarica (effetto negativo).
Esempio di impatti negativi della discarica:
Rumore, polvere, presenza di rifiuti, odore, impatto visivo, percezione del rischio legato alla salute.
Esperimenti di scelta
È un metodo che è nato nella ricerca di mercato e dei trasporti e solo negli ultimi 10 anni è stato
applicato anche nelle stime ambientali.
È basato sull’idea che un bene ambientale può essere “scisso”, descritto, in termini di diversi attributi, o
caratteristiche.
Tali attributi possono assumere diversi livelli quantitative e qualitativi.
La differenza principale con la valutazione contingente sta nel fatto che, invece di chiedere “quanto sei
disposto a pagare”, la domanda è posta in termini di “che situazione preferisci tra le seguenti ….”.
Sempre effettuato tramite interviste dirette.
In pratica, agli intervistati è richiesto di scegliere tra diverse combinazioni di attributi e livelli.
A ciascuna combinazione è associata una WTP.
Regole operative:
Chiedetevi sempre qual è lo scopo della vostra analisi e chi utilizzerà i vostri risultati.
Chiedetevi qual è il vostro budget, che risorse avete per condurre il lavoro, che tempi per completarlo.
Interrogatevi sui metodi più opportuni da utilizzare.
IL DANNO AMBIENTALE
I boschi e le risorse naturali producono beni pubblici e privati allo stesso tempo.
Danno al bosco: due componenti
Danno privato (la compensazione va al proprietario della risorsa).
Danno ambientale (la compensazione va alla collettività, cioè allo stato).
Danno ad un bene pubblico, non patrimoniale, che ricade su una collettività.
Il Danno Ambientale è stato Introdotto nell’ordinamento italiano con l’art. 18 della Legge 8 luglio 1986 n.
349 (Legge istitutiva del Ministero dell’Ambiente), i cui presupposti erano:
La responsabilità per il danno ambientale derivava dal verificarsi di un fatto doloso o colposo in violazione
di disposizioni di legge o di provvedimenti adottati in base alle disposizioni di legge, lesivo per l’ambiente.
La condotta oggetto della legge consisteva nell’arrecare danno all’ambiente alterandolo o distruggendolo in
tutto o in parte.
Il danno ambientale è un qualsiasi deterioramento, significativo e misurabile, diretto o indiretto, di una
risorsa naturale o dell’utilità assicurata da quest’ultima.
Principi fondamentali:
Il titolare del risarcimento è lo Stato.
Le azioni per il risarcimento sono promosse dallo Stato.
La responsabilità oggettiva: l’operatore è responsabile (anche senza colpa né dolo) delle attività
professionali pericolose indirette (produzione di rifiuti o reflui o sostanze chimiche pericolose).
La responsabilità soggettiva: l’operatore è responsabile per danni a specie ed habitat protetti.
Risarcimento in forma specifica esclusiva: il danneggiante deve ripristinare il bene com’era, non
indennizzare la collettività con una somma di denaro equivalente.
Risarcimento in forma specifica prioritario,il danneggiante deve indennizzare la collettività con una
somma di denaro equivalente.
Le azioni di riparazione:
Riparazione primaria in senso stretto: le misure di riparazione che riportano le risorse e/o i servizi
naturali danneggiati alle condizioni originarie prima del danno.
Riparazione complementare: le misure di riparazione intraprese per compensare il danneggiato del
mancato ripristino completo dei servizi danneggiati (es. tramite surrogazione in siti simili)
Riparazione compensativa: le azioni intraprese per compensare la perdita temporanea di risorse fino a
quando la riparazione primaria non abbia prodotto un effetto completo.
CATASTO
Catasto = inventario dei beni immobili presenti in un determinato territorio.
Catasto terreni.
Catasto fabbricati.
Il Catasto italiano è fondato sulla misura (ubicazione e superficie dei terreni determinate tramite rilievo ) e
sulla stima (delle rendite, o estimi, catastali))
Caratteristiche del catasto italiano:
Geometrico: supportato da rappresentazione topografica.
Particellare: unità di descrizione è la particella catastale.
Non probatorio: non costituisce prova ai fini dell’accertamento dei diritti reali.
A estimo indiretto = rendite calcolate per qualità e classe e non direttamente per ogni particella.
Come viene definita la particella catastale:
Continuità nello spazio (ettari, are e centiare).
Omogeneità di classe e coltura (destinazione).
Appartenenza allo stesso possessore e Comune.
La tariffa catastale = il reddito imponibile (dominicale e agrario) unitario.
RD e RA di ciascuna particella si ottengono moltiplicando la tariffa per la relativa superficie.
Diritti soggetti a intestazione catastale: proprietà, usufrutto, servitù, usi civici ….
Soggetti titolari di una posizione presso il catasto:
Intestato o possessore: persona fisica o giuridica, stato, ente locale altro ente pubblico titolare di diritti
reali.
Ditta catastale (o partita): uno o più possessori titolari pro-indiviso (= per parti non individuate) degli
stessi diritti su uno o più immobili.
Pubblicazione e attivazione
Le risultanze emerse sono rese disponibili ai proprietari per ricorsi, alla soluzione dei quali si procede ad
attivazione.
Conservazione
L’aggiornamento può avvenire:
Mutazioni soggettive, cioè relative agli intestati.
Mutazioni oggettive, cioè relative allo stato dei possessi (configurazioni e superfici) e ai loro redditi
(cambiamenti di classe e redditività).
Tramite:
Voltura catastale per le mutazioni soggettive
Verificazioni periodiche per mutazioni oggettive: ordinaria (gratuita) o straordinaria (a spese del
richiedente).
Revisione degli estimi:
Consiste nel ricalcolare gli estimi con riferimento ai prezzi correnti in un periodo recente preso come
riferimento e con le eventuali modifiche procedurali stabilite dal Ministero delle finanze:
• 1 revisione: 1923 • 3 revisione: 1979
• 2 revisione: 1939 • 4 revisione: 1990 (ancora in corso)
Documenti catastali
1. Fogli di mappa
Rappresentano il comune amministrativo suddiviso in particelle.
Sono numerati con numeri arabi a partire da nord-ovest fino a sud-est.
La dimensione di ciascun foglio è di 70 × 100.
Ogni particella è contrassegnata da un numero di mappa. Il contorno della particella è rappresentato
graficamente da una linea continua.
Riporta anche i fabbricati, la rete stradale, la rete idrica, i confini amministrativi e le servitù prediali.
La superficie coperta dai fabbricati è colorata o tratteggiata. Un fabbricato può essere rappresentato
nella mappa con un proprio numero di mappa o insieme all’area di pertinenza.