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Economia Sanitaria
Il modo di pensare degli economisti
L’evoluzione dell’Economia Sanitaria
Y = f ( L, K , T , A)
•Altri concetti importanti:
•Profitto normale ed extraprofitto
Teoria dell’offerta 2
•Breve e lungo periodo: nel lungo periodo possono essere
mutati i fattori fissi
•Efficienza tecnica: massima produzione ottenibile con un
dato impiego di fattori
•Efficienza economica o allocativa: produzione di una data
quantità al minimo costo
Teoria dell’offerta 3
• La natura del lavoro: attività “spirituale”, non
remunerabile. Ciò che può essere remunerato è il
“prodotto del lavoro”. Necessità di delegare al
campo del diritto la determinazione delle
remunerazioni e degli altri aspetti lavorativi.
• La teoria del valore come lavoro incorporato (e
pluslavoro) e il plusvalore: problemi teorici (cosa
succederebbe se tutto il plusvalore andasse agli
operai?). Il concetto di propensione al consumo.
La produttività del lavoro
• Dividendo Y/L abbiamo la cosiddetta
produttività del lavoro (tanto maggiore
quanto maggiore è il capitale K)
• Similmente, la produttività del capitale è
Y/K, tanto maggiore quanto maggiore è il
lavoro
• Unico concetto che ha senso “produttività
globale” dei fattori Y/(L+K+….): ma allora
quello che conta è la squadra!
Il matching
• Ovviamente un paese potrebbe essere tanto
più ricco quanto maggiore è il grado di
produttività dei lavoratori.
• Esso dipende dal “matching” cioè porre il
lavoratore giusto al posto giusto.
• Il ruolo della istruzione/formazione e i
requisiti per una corretta formazione di
attitudini: libertà formativa
Il matching 2
• In Italia abbiamo una notevole presenza di
individui non sufficientemente formati per il
lavoro o troppo formati per il lavoro:
mismatch.
• I motivi sono molteplici: la struttura
produttiva (piccola impresa) non assorbe i
molto formati, i poco formati sono assorbiti
in occupazioni pubbliche (ultima istanza),
ecc.
Figura 6: percentuale di lavoratori under-skilled e over-skilled
Fonte:
Michele Pellizzari,
Fonte: Piaac 2013 – Ocse Competenze degli Italiani:
siamo i peggiori, La Voce,
8/10/2013
SPRECO DI CAPACITÀ PRODUTTIVE
L’indagine Piaac permette anche di studiare nel dettaglio la relazione tra competenze emercato del lavoro e mostra come, in Italia ma anche in
molti altri paesi, la competenze linguistica e matematica degli occupati non sia poi così dissimile da quelle dei disoccupati o degli inattivi (Figura
5). Da un lato questo risultato lascia intuire l’enorme potenziale di crescita del nostro paese, dove percentuali elevatissime di persone non sono
occupate (il 43,2 per cento). E tuttavia, un tale spreco di capacità produttive segnala anche gravi inefficienzenel funzionamento del mercato del
lavoro, che non è in grado di offrire un impiego adeguato alle persone più competenti.
In realtà l’inefficienza del mercato del lavoro si nota non solo nel confronto tra occupati e non occupati ma anche dalla misure del
cosiddetto mismatch, ovvero dalla percentuale di lavoratori occupati che non utilizzano al meglio le proprie competenze. L’indagine Piaac segna
un grande passo anche nella qualità delle misure di mismatch che siamo in grado di calcolare perché consente di avere per ogni lavoratore
intervistato sia i test delle competenze linguistiche e matematiche sia informazioni riguardo alle attività che egli svolge quotidianamente sul
posto di lavoro. Nell’indagine si chiede, per esempio, se e quanto spesso l’intervistato utilizza il computer o legge testi scritti o svolge calcoli
matematici e così via. L’Italia è uno dei paesi con la percentuale più elevata di lavoratori under-skilled (più di noi solo Cipro e la Gran Bretagna),
Il matching 3
• Ma soprattutto c’è legame tra matching e
categoria socio-economica di provenienza
(genitori)
• I due fattori all’opera: possibilità di scelta
ed attesa, formazione di bisogni
incomprimibili
• La possibilità di soluzione: pagamento
secondo bisogno e posizionamento secondo
attitudini
La fondamentale legge sociale
• “La salute di una comunità di uomini che
lavorano insieme è tanto maggiore quanto
meno il singolo ritiene per sé i ricavi delle
sue prestazioni, vale a dire quanto più di tali
ricavi egli dà ai suoi collaboratori, e quanto
più i suoi bisogni non vengono soddisfatti
dalle sue prestazioni ma da quelle degli
altri”. R. Steiner, I punti essenziali della
questione sociale, Milano, Editrice
Antroposofica
Le scelte d’impresa nel breve periodo
La legge dei
rendimenti marginali
decrescenti
La logica: al crescere
dell’utilizzo di un
fattore il prodotto,
ben presto aumenta
meno che
proporzionalmente
Scelta risorsa-prodotto 2
Due metodi per stabilire il massimo profitto: 1) ricavo – costo
2) ricavo marginale=costo marginale
Decisione risorsa-risorsa
Strumenti : isoquanti-
isocosti
Risultati: il saggio
marginale di
sostituzione tecnica
deve essere uguale al
rapporto tra i prezzi
dei fattori (pendenza
isoquanto=pendenza
isocosto)
Scelta prodotto-prodotto
Strumenti: isoricavo e
curva di
trasformazione
Risultati: il saggio
marginale di
trasformazione deve
essere uguale al
rapporto tra i prezzi
dei beni (pendenza
curva di
trasformazione=
pendenza isoricavo
I costi di breve periodo e la curva di offerta
Strumenti: costi
marginali, costi medi
totali, costi medi
variabili, costi medi
fissi, ricavi marginali
Risultati: la curva di
offerta rappresenta la
quantità offerta
dall’impresa al variare
del prezzo del
prodotto, e corrisponde
al tratto della curva dei
costi marginali al di
sopra dei costi medi
totali (o variabili)
L'andamento dei costi
I costi fissi sono costanti
I costi fissi medi diminuiscono al
crescere della produzione
I costi variabili sono crescenti al
crescere della produzione
I costi variabili medi sono crescenti al
crescere della produzione
I costi medi totali= costi fissi medi +
costi variabili medi, prima decrescono,
per il prevalente effetto dei costi fissi
medi e poi crescono per il prevalere dei
costi variabili medi
I costi marginali sono al di sotto dei
costi medi totali, prima decrescono poi
crescono, intersecano i costi medi totali
nel punto di minimo e poi sono al di
sopra degli stessi
L’elasticità dell’offerta
Strumento: Curva di
Engel
Risultati: Al crescere
del reddito cresce la
domanda di un bene
e cambia la sua
struttura. La
domanda raggiunge
il livello di
saturazione (in
volume, ma può
aumentare in valore)
L’effetto del reddito 2
Strumento: Elasticità della domanda rispetto al reddito
Q
Q
y =
Y
Y
Q1 Q1
Q1 Q1
p = p =
1
p1 2
p2
p1 p2
>1 Curva di domanda elastica >0 Beni sostituti o succedanei
(beni di lusso, non strettamente (vari tipi di farmaci)
necessari)
<0 Beni complementari (visite
<1 Curva di domanda anelastica cardiologiche ed ECG)
. E’ quasi sempre questo il caso
per i servizi sanitari, anche se le E’ spesso difficile stimarla.
elasticità della domanda per
specifici fornitori sono molto
più alte.
L’effetto dei prezzi 5
Strumenti: curve di indifferenza e
vincolo di bilancio, saggio marginale
di sostituzione
Risultati: nell’approccio ordinalista
si ha equilibrio quando il vincolo di
bilancio è tangente alla curva di
indifferenza più alta. Nel punto di
equilibrio la pendenza della curva di
indifferenza (saggio marginale di
sostituzione) è uguale alla pendenza
del vincolo di bilancio (rapporto tra i
prezzi dei beni)
Equilibrio di mercato e prezzi
Contenuto
• L’ equilibrio in concorrenza perfetta: il
concetto di equilibrio, la sua esistenza e la
stabilità
• Le forme di mercato non concorrenziali:
monopolio, monopsonio, concorrenza
monopolistica, oligopolio
Il concetto di equilibrio
•L’equilibrio come
uguaglianza di domanda ed
offerta
•Possibilità di non esistenza
dell’equilibrio
•Le condizioni di
convergenza all’equilibrio
Casi di non esistenza dell’equilibrio
L’equilibrio può
non esistere o
perché la
domanda è
sempre minore
dell’offerta o
perché le due
schede sono
parallele tra loro
Gli slittamenti di domanda ed offerta
Produzione-Vita m edia
80
70
Vita media
60
Produzione-Vita m edia
50
40
0 400000000 800000000 1200000000
Produzione
I problemi della funzione di
produzione della salute
• La stima empirica è difficile, perché i fattori di
rischio sono ancora in parte ignoti, e soprattutto
perché i servizi sanitari utilizzati sono sia causa sia
conseguenza di un dato stato di salute
• Esistono nondimeno stime che mostrano come
soprattutto l’innovazione farmaceutica si sia più
che “ripagata”, nel senso che i costi di sviluppo di
nuovi farmaci sono ampiamente compensati dai
benefici in termini di salute che si traggono
dall’impiego dei farmaci innovativi.
Sviluppo, ambiente e salute
• Poiché l’ambiente entra nella funzione di produzione della
salute, così come il reddito, che consente l’acquisto di più
servizi sanitari, e poiché una migliore salute permette un
più veloce sviluppo del reddito, esistono interrelazioni
multiple tra reddito, ambiente e salute.
• In una prima fase di sviluppo l’”umanizzazione”
dell’ambiente consente una maggiore salute ed un maggior
sviluppo
• Progressivamente, però, lo sviluppo comincia a
danneggiare l’ambiente, la salute e quindi lo sviluppo
stesso
• Politiche di contrasto dell’inquinamento possono riattivare
il circolo virtuoso salute- sviluppo fino a quando non
intervengono fattori “globali” di inquinamento importato
La rettangolarizzazione
• Secondo alcuni, inoltre, assistiamo ad una
progressiva rettangolarizzazione dello stato di
salute degli individui, che vedono le patologie e la
spesa concentrate nell’ultima parte della vita
La domanda di servizi sanitari
(approfondimenti)
Bisogno e domanda:
§ bisogno normativo, avvertito, espresso, comparato
§ bisogno dal lato dell’offerta
§ domanda di servizi sanitari come domanda derivata
§ domanda come bene di investimento
Il modello di Grossman:
§ la salute come un bene di investimento produttivo
§ tempo e servizi sanitari per produrre salute: la funzione di produzione della
salute
§ vincolo di bilancio e preferenze dell’individuo
§ il deprezzamento del capitale umano
§ reddito, età, istruzione e scelte sanitarie: una illustrazione grafica:
Il rapporto di agenzia medico-paziente
Presupposti del rapporto di agenzia: il consumatore non è in grado di valutere se è
malato, e come i servizi sanitari possano influire sul suo stato di salute, mentre sa
valutare l’effetto della salute sulla sua utilità. Egli pertanto delega il medico che deve
decidere:
§ Del suo stato di bisogno
§ Quantità e tipo di cure
§ Modello di Newhouse:
scelta tra quantità e qualità:
Gli ospedali: produttività, costi e scala ottimale
Ospedali FAT OG CH
A 10 1000 20
B 10 400 50
C 10 200 150
Metodo DEA 2
• Se creiamo un ospedale fittizio D, spostando 5 unità di fattore FAT
dall’ospedale A (che è il più efficiente nel produrre OG) e 5 unità di
fattore dall’ospedale C (che sa produrre meglio degli altri CH), e se
ipotizziamo che i fattori spostati siano egualmente produttivi nel
nuovo ospedale fittizio, otterremo:
Ospedale FAT OG CH
D 5 500 10
D 5 100 75
L’ospedale fittizio D , producendo con FAT (5+5)=10 in totale
(500+100)=600 OG e (10+75)=85 CH, risulta più efficiente dell’ospedale B,
che produce, con FAT 10, solo 400 OG e 50 CH. Possiamo dire che
l’ospedale B è quindi inefficiente, giacendo al di sotto della frontiera DEA.
Metodo DEA 3
• Avremo, il seguente grafico.
Con tecniche di
programmazione lineare si
può calcolare una frontiera
DEA e quindi valutare
l’efficienza di ogni
ospedale. L’inconveniente
teorico è che questo è un
metodo fittizio, che prende i
pezzi migliori da ogni
ospedale, senza pensare che
pezzi migliori stanno
sempre accanto a pezzi
peggiori. Con questo
metodo l’inefficienza è
spesso eccessiva e
irrealistica.
FDH
• A differenza della DEA la
tecnica FDH, sempre non
parametrica, individua una
frontiera a scalini, che unisce
gli ospedali dominanti o
membri del peer group. Si
chiamano dominanti gli
ospedali A e K (vedi grafico):
1) che producono di più di altri
a parità di input (A rispetto a
B); 2) che producono lo stesso
con meno input (A rispetto ad
L); 3) che producono di più con
meno input (K rispetto a D). Gli
ospedali non dominanti sono
dominati
FDH 2
• La misurazione di efficienza può essere effettuata dal lato
dell’input o da quello dell’output. Considerando quello dal
lato dell’input, bisogna comparare un ospedale dominato
con il migliore degli ospedali dominanti: ad esempio
l’ospedale D è maggiormente dominato, dal lato degli
input, da K anziché da A. La misura dell’efficienza sarà il
rapporto XK/XD, ,con XK e XD che rappresentano gli input
utilizzati dall’ospedale K e D. Dal lato dell’output D è
invece maggiormente dominato da A e l’efficienza è
YA/YD (Y rappresenta l’output).
Gli ospedali: produttività, costi e scala ottimale
3
§ La scala ottimale:
o Il problema, trovare il punto di minimo della curva di costi medi di
lungo periodo
o Metodi econometrici: risultati non univoci, intorno ai 250 letti
o Metodo dei sopravvissuti
§ Economie di scopo:
o Produrre congiuntamente due o più tipi di prodotto è più economico
della produzione separata degli stessi prodotti
Finanziamento degli ospedali
Metodi avanzati di misurazione del prodotto: sono basati
sull’idea che bisogna classificare i pazienti in gruppi omogenei e
calcolare un indice del case-mix
Sistemi iso-risorse: ovvero gruppi basati su caratteristiche cliniche-
assistenziali che presumibilmente richiedono analogo assorbimento
di risorse
•DRG (Disease Related Groups), in Italia ROD (Raggruppamenti
omogenei di diagnosi: ne parleremo in dettaglio
•PMC (Patient Management Categories): basati su circa 800
categorie di pazienti, definite da gruppi di medici, che, in linea di
principio e secondo i protocolli esistenti, richiedono 800 tipologie di
diagnosi e cure differenziate con conseguenti costi differenziati. Si
configura, quindi, come un approccio che classifica in base alle
risorse teoricamente necessarie
Sistemi isogravità: i gruppi sono basati sulla gravità della
situazione clinica dei ricoverati
•DS (Disease Staging) o Stadio di Malattia: vengono identificati,
basandosi su oltre 400 diagnosi di malattia, 4 stadi di crescente
gravità, di cui solo gli ultimi andrebbero realmente ospedalizzati, e
cioè: Stadio 1, condizioni senza complicazioni e a severità minima;
Stadio 2, problemi circoscritti ad 1 organo o sistema con qualche
rischio di complicazione; Stadio 3, interessamento di molteplici
organi/sistemi, con prognosi grave; Stadio 4, morte. E’ una
classificazione utile per valutare l’appropriatezza e la qualità delle
cure in base al miglioramento delle condizioni cliniche.
•SII (Severity of Illness Index): identificazione di 4 livelli di
severità, ottenuti incrociando sette variabili: stadio della diagnosi
principale, complicazioni della diagnosi principale, condizioni che
interagiscono, grado di dipendenza dallo staff ospedaliero,
importanza delle procedute terapeutiche non chirurgiche,
rispondenza alla terapia, residua compromissione dopo la terapia
L’utilizzo della classificazione dei malati per il
finanziamento degli ospedali
Cosa sono e come operano: Sono basati sull’idea che il rimborso non deve essere
correlato alle spese effettive sostenute, ma alle spese medie attese. Essi
comprendono i budget globali prefissati, i DRG, ecc.
§ Esternalità:
Regolamentazione:
§ Linee guida generali o regolazione dettagliata:
l’esempio dei LEA e del razionamento
§ I piani Sanitari
§ I fabbisogni di personale e strutture
§ Conflitti e sinergie tra diversi livelli di governo
Finanziamento:
§ Le forme del finanziamento: fiscalità, sicurezza sociale,
compartecipazioni, sussidi
§ Il problema del terzo pagante: equità ed efficienza
Il problema dei criteri di allocazione
§ Problemi di finanziamento micro: medici e ospedali
§ Il mix di finanziamento: convergenza?
§ Il ciclo politico-elettorale
§ Il federalismo: vantaggi e rischi
Fornitura:
§ Il problema della concorrenza: mercati interni o
competizione pubblica
§ X-inefficiency e incentivi
§ Il problema del voto unidimensionale: livelli di governo
§ Razionamento e code: risparmi macro e inefficienze
micro
§ La qualità dei servizi
§ La programmazione e la valutazione economica in
assenza di prezzi di mercato
6,5
Incidenza % della
%
6 spesa sanitaria
pubblica sul Pil
5,5
5
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
Anni